profumo di donna

di yolima90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** primo capitolo : ruoli invertiti ***
Capitolo 2: *** capitolo due : uccisioni e sesso ***
Capitolo 3: *** terzo capitolo : febbre e scuoiamento ***
Capitolo 4: *** Quarto capitolo : vodka, uccisioni e sorprese ***
Capitolo 5: *** Batman a pranzo da noi! ( che bello =_= ) ***
Capitolo 6: *** Batman VS Joker. ***
Capitolo 7: *** matrimonio e altre cose ***
Capitolo 8: *** verità che fanno troppo male. ***



Capitolo 1
*** primo capitolo : ruoli invertiti ***


 

<<  Mi passeresti la maglia per favore? >>

 

Joker si voltò e prese la maglia che era sulla sedia

 

<< Grazie. Sai dirmi che ore sono ? >>

 

<< Le cinque >>

 

<< Merda ..>>

 

la donna si rivestii veloce senza badare molto alla persona che la stava guardando, anzi la stava proprio ignorandola passandoli accanto spostandolo con la mano sinistra per farsi spazio in quell'immensa 

 

camera di hotel a cinque stelle. 

 

<< Quando ti rivedrò? >> domandò lui mentre lei si stava lavando la faccia con cura 

 

<< Non lo so. >>  rispose seccamente, sembrava che i due ruoli fossero capovolti, lei era il Joker, uomo serio che non perdeva con le cose da film romantici e lui era la donna che se ne era innamorata 

 

perdutamente e non riusciva a vivere senza di lui. Quella donna lo faceva sentire debole , pensò tra se il criminale mentre con gioia osservava le coperte in disordine . 

 

Che sesso! Urlò felice dentro di se' mentre i suoi occhi rimaneva fissi su di esso. 

 

Non era solo affascinante ma anche un ottima compagna di letto, era capace di ucciderti con una solo occhiata.

 

<< Hey >>

 

non si era accorto che qualcuno lo stava abbracciando 

 

<< Hey >> rispose con voce pacata mentre il suo cuore batteva forte, si voltò e la guardò dritta in faccia, lei sorrise e disse << Perché sei così serio? Sorridi! Sei così bello quando sorridi e non hai il trucco! >> 

 

lo baciò veloce prima di lasciarlo andare e dirigersi verso la porta

 

<< Sono brutto con il trucco ? >> disse lui triste, pensava di essere dannatamente sexy con il trucco e il resto..era il suo punto forte! Era quello che diceva alla gente " Hey guardate! Sono il Joker! E ora vi 

 

ucciderò ah ah ah ah " , ma ora ..sentirsi dire che stava male con il trucco..be..era un bel colpo basso alla sua bellezza d'uomo .

 

<< Ti preferisco acqua e sapone, così ..come sei >>

 

se ne andò.

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Capitolo 2
*** capitolo due : uccisioni e sesso ***


 

Una , due, tre , quattro, cinque sigarette che morivano ognuna tra le dita del Joker il quale con aria terribilmente annoiata guardava la sua vittima che era distesa sul pavimento di una cantina che puzzava di aglio e piscio..una combinazione assai disgustosa per il pagliaccio che quel giorno non si era passato sul volto il trucco.

I suoi uomini che li erano intorno aspettavano l'ordine di uccidere il poverino,ma il permesso non arrivo' mai.

 

" Cosa stava combinando ? " si chiese l'uomo dall'aria seria mentre le sue dita giocavano con un pezzo di sigaretta ormai senza vita, se la porto' di nuovo sulle labbra , con l'altra mano sinistra prese l'accendino che era davanti a se' e si riaccese la sigaretta che prese immediatamente colore e a fumare " penserà a me? " continuò a pensare mentre le sue mani giocavano con i suoi capelli, il suo sguardo andò dai suoi uomini e poi alla vittima " che palle" sospirò stanco passandosi una mano fra i capelli e sulla faccia.

Basta ! Doveva uscire da li'! 

Così fece.

Si alzò, si diede una pulita, si tolse la polvere che gli era caduta prima quando aveva distrutto il muro insieme ai suoi seguaci , fece un cenno agli uomini che uscirono in silenzio , forse anche un po' delusi perché quel giorno sarebbero ritornati a casa con le mani non sporche di sangue. Ingobbiti ubbidirono al loro padrone, mentre la vittima smise di sudare freddo e guardò il Joker che lo fissò con interesse, forse..forse non l'avrebbe ucciso ..forse.

<<  Addio  >> disse e lo scavalco' mentre la vittima sorrise e permise il cuore riprendere a battere tranquillamente dopo tutto questo terrore di morte, era convinto che non sarebbe più uscito da quella stanza e quando la sua certezza era ben conficcata nel suo cervello ecco che il Joker mosse la sua pedina.

Con una forza che avrebbe lasciato senza parole anche Hulk spacco' la testa del poveraccio con un calcio , poi come sua consuetudine..rise. 

Ecco.

Così smetteva di sudare e puzzare come un porco.

Il sesso lo rendeva ancora più bastardo, si era accorto. Fare sesso lo rendeva un mostro. Come se non lo fosse già' abbastanza. 

"ah aha ahahahahahah" rise dentro se' mentre fissava il cervello dell'uomo sotto la sua suola, si pulii contro la sua schiena 

 

<< Mi perdoni  >> continuo' a ridere. 

 

andò via saltellando fischiettando allegramente mentre il sangue lentamente si allargava e formava una pozzanghera. 

 

Riaverla fu una cosa meravigliosa, riaverla tra le sue braccia e godere del suo odore era un onore per lui. La strinse forte a se' mentre lei sorrideva e chiudeva gli occhi sul suo petto come una bambina che voleva solo rimanere in braccio al suo papà per il resto della sua vita.

Con dolcezza la spinse contro il muro e la baciò ,farle male era il suo ultimissimo pensiero, voleva solo amarla. E così fu.

La sollevò e portò il suo bacino contro il suo mentre i loro respiri si facevano  sempre più forti, lei passò le mani lungo il suo corpo curiosando nei suoi occhi per scoprire qualcosa che a lui rimaneva segreto, poi ricordo' di come aveva ucciso quell'uomo e si sentii felice. 

Ammazzare più sesso, si univano bene..era un ottimo matrimonio.

Una luce strana passò negli occhi del Joker che avrebbe messo fuga qualsiasi uomo ma non lei , lei non scappò e per farli capire che non lo temeva lo baciò ancora e ancora .

Gli sfilò la camicia sua che si era messa quando era arrivata , si era presentata come un pulcino bagnato perché aveva dimenticato il giorno prima l'ombrello da lui e lui idiota si era scordato di chiamarla e avvisarla, così mentre andava dal suo amato si era tutta bagnata e rischiava di prendersi una bel raffreddore, anzi forse peggio…mentre la baciava sul viso aveva sentito la fronte scottare ma lei ridendo gli aveva detto che non era niente d'importante ma questo non lo aiutò moltissimo..continuò a sentirsi davvero uno schifo.

Che tipo di ragazzo lascia che la sua ragazza si prenda la febbre per colpa sua ?

Era una frana in questo campo si disse mentre lei lo spingeva con violenza contro l'armadio.

Era esile ma aveva una forza bestiale da quattro uomini. 

E non era facile spostare il Joker...

Allo stesso tempo aveva una fame che non finiva mai, non era mai sazia di lui, se fosse stata per lei avrebbero fatto sesso ogni due ore , al contrario di lui che si amava averla tra le braccia ma doveva anche trovare spazio per uccidere senno' non c'era gusto. Amava scopare con il gusto del sangue di vittime innocenti in bocca ancora fresco.

Il cellulare squillò da qualche parte e loro si dovettero fermare , lei scese dalle sue gambe e andò a tastare la sua giacca poi gli passò il cellulare 

 

<< Si? >> rispose secco, rimase in ascolto .

 

Sembrava che Batman avesse di nuovo scoperto il suo piano e lo avesse distrutto per la centesima volta, almeno era riuscito a fare fuori il direttore della banca..per i soldi vabbè..c'era tempo per riprenderseli . Ora aveva altro di cui occuparsi.

 

<< Lascia perdere , manda tutti a casa, ci aggiorneremmo. Addio  >>  chiuse la chiamata

 

<< Tutto ok uomo ? >>

 

si voltò, era sdraiata sul letto completamente nuda, una meraviglia, quel corpo chiamava a gran voce il suo. Cosa faceva ancora lì in piedi nudo? 

 

<< Tutto ok bellezza >> 

 

si gettò sul letto e la fece ridere per la sua strana smorfia che le regalò ,poi vide che tremava 

 

<< Febbre. >> disse chiudendo gli occhi per darsi un aria seria 

 

<< Non portare sfiga Joker >> replicò lei con tono annoiato e infastidito , ma anche se si era rivolta male a lui, cerco' calore sul suo corpo  << Così impari a non richiamarmi per l'ombrello >> disse con tono ironico, il Joker si sentii una stretta allo stomaco e con dolcezza l'avvolse nelle coperte mentre lei faceva finta di protestare e di allontanarlo ma alla fine tutto quello che voleva era che lui non l'abbandonasse in quella notte piovosa dove il cielo tuonava ogni due secondi spaventando gli umani con i suoi fulmini.

 

La ragazza continuò a tremare e a sudare, sembrava che ogni secondo che passava la febbre saliva sempre di più, così alle due di notte si alzò dal letto mentre lei si agitava nel sonno sudata, si diresse in bagno , prese il termometro insieme a un'altra medicina che aveva il compito di fare abbassare la temperatura, lesse le prescrizioni e come una buona madre che si prende cura dei suoi piccoli ,lui si prese cura della sua donna  prendendo un bicchiere d'acqua dalla cucina e fece ritorno in camera da letto dove la ragazza continuava a girarsi nel letto , ormai aveva sfilato tutte le lenzuola e mancava poco che avrebbe fatto volare pure la coperta che li teneva al caldo. Mise tutto sul comodino e stando attento a non disturbarla rifece con calma il letto poi riprese le medicine, si risedette sul letto e la guardò. 

Era il suo punto debole.

Ma non poteva vivere senza di lei. 

Se fosse stata un'altra donna qualunque sicuramente l'avrebbe abbandonata dopo averci scopato o uccisa. Ma con lei era diverso, prima di tutto non le avrebbe mai e poi mai fatto del male, neanche una volta, l'unico momento che alzava le mani sù di lei era per accarezzarla o per farle il solletico lungo il suo corpo, no per farle del male e vedendola in lacrime. Sorrise nel vedendola così debole , sembrava sempre così forte quando erano insieme, ma ora che aveva la febbre era senza forze.

 

<< J-joker  >> lo chiamò nel sonno  << J-joker….  >>  .

 

<< Hey >> le toccò la spalla ,ma lei continuò a dormire e a chiamarlo nel sonno finchè non si mise a urlare disperata, allora lui la prese e se la mise sulle ginocchia e iniziò a cullarla finché non si calmò del tutto, si tenne stretta a lui come se avesse il timore che lui se ne andasse e non ritornasse mai più. Ritornarono sotto le coperte , porto' la sua testa sul suo cuore per farle capire che lui era li' e che alla mattina lei l'avrebbe trovato accanto a se' ..di non preoccuparsi, finche' sentiva battere il cuore non si doveva assolutamente preoccupare.

Rimase sveglio tutta la notte a prendersene cura. Ecco cosa portava al non richiamare per un ombrello, si disse e rise scuotendo la testa poi stanco alle prime luci dell'alba si addormento' pure lui.

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Capitolo 3
*** terzo capitolo : febbre e scuoiamento ***


 

Il risveglio fu ottimo per il Joker. 

 

Svegliarsi con una donna accanto lo metteva di buon umore..quasi sempre.

Il telefono squillo' e lui rispose immediatamente spostandosi in cucina 

 

<< Che c'è ora? >> rispose incavolato nero, odiava mettersi subito al lavoro dopo aver fatto sesso, voleva gustarsi ancora il suo odore prima di buttarsi sotto la doccia e ritornare il solito figlio di puttana.

 

<< Ciao >>

 

una voce calda ma allo stesso profonda lo salutò così , lui rise ,non ci poteva credere..batman! Il suo amicone l'aveva chiamato! Finalmente!  Da quanto che non si sentivano? Un secolo…

 

<< Bonjour!  >> esclamò ridacchiando 

 

<< Dov'è? >> chiese sempre con quel tono da' " so' tutto io " , quanto lo infastidiva quel comportamento da ragazzino per bene ma rispose lo stesso alla sua domanda

 

<< Dorme. Ha la febbre >>

 

<< La vengo a prendere >>

 

<< Scordatelo. >> disse cambiando tono, ora il suo tono era secco non più ironico come prima. La voce si fece dura quasi arrabbiata, non avrebbe permesso che lui la portasse via da quel posto, era sua , sua, sua e basta. Doveva capirlo, non sarebbe più ritornata da lui.

 

<< Se non vengo io, verra' lei. Lo sai. >> disse e sorrise dall'altra parte del telefono

 

<< Non verra' da te, mi ama. Vuole stare qui con me, non l'hai ancora capito alette? >> rise <<  è mia . >> concluse e guardò oltre la finestra, il sole ormai era alto da parecchie ore ormai, e lei stava ancora dormendo, sperò solo che non lo stesse chiamando, spero' anche che la febbre le fosse scesa visto che tutta la notte era stata alta.

 

<< Non è di nessuno >> disse l'altra voce attraverso il telefono, Joker prese una sedia e si sedette capendo che sarebbe stata una lunga telefonata amorevole.

 

<<  Geloso Batman? Geloso che io ogni notte dormo con lei mentre tu rimani solo nel tuo freddo letto? Com'è dormire con il pensiero atroce di questa cosa? Desideri il suo corpo?Il suo calore? Sai che ieri notte abbiamo fatto l'amore? Ebbene si! è venuta a letto con me. E non è stata la prima volta..forse la terza..la quarta,non ricordo ora >> rise  << E ogni volta abbiamo fatto l'amore, tranquillo abbiamo parlato anche di te, non ti abbiamo dimenticato, abbiamo appeso una tua foto sulla porta e la usiamo per giocare a freccette . Non è una cosa romantica, amico mio ? >>

rise di nuovo 

 

<< Dimmi Joker cosa farai quando lei ti abbandonerà? Quando capirà' che mostro sei? Piangerai come una bambina? >>

 

silenzio

 

<< La seguirai nella pioggia e la supplicherai di restare con te giurandole di cambiare?   Dimmi come andrà…amico mio. >> marcò le ultime parole con crudeltà nella voce mentre lui non sapeva che dire, questa volta aveva vinto lui : 1- 0 per Batman..palla al centro.

L'idea che lei se ne potesse andare via per sempre lo uccideva. Come avrebbe fatto senza di lei? Sarebbe ritornato tutto come prima.. solo. E non voleva, non voleva rimanere solo, odiava terribilmente la solitudine, non era facile trovare una donna che ti amasse per quello che eri..

Senza aggiungere altro chiuse la telefonata anche perché aveva sentito qualcuno muoversi e accendere lo stereo. Dopo alcuni escomi i Beatles iniziarono a suonare e la stanza sembrò cambiare colore ,da grigio divento' di un colore acceso , un miscuglio di colori quando lei entrò e gli sorrise anche se aveva le occhiaie ed era distrutta per la febbre, però non gli negò un sorriso.

Per questo gesto le fu grato e andò da lei

 

<< Hola!   >>  esclamò tutto felice mentre lei si guardò intorno, idiota la colazione! Se l'era dimenticato 

 

<< Hai fame? Cosa vuoi per colazione ? >> domandò guardando il frigo

 

<< Ci penso io!  >> esclamò lui ripreso dalla conversazione con Batman al telefono << Ehm…frittelle ? >> sorrise alla compagna che fece cenno di si << Ora si sieda signorina prego >> le passò una sedia  e continuò <<  Ora Joker le preparerà le frittelle più buone di tutta la città! Lo sapeva che da piccolo aveva vinto un buono sconto per la sua ottima torta ai mirtilli? >> mentiva ma voleva mettere di buon umore assolutamente la compagna che pian piano stava sorridendo << come può vedere versiamo il latte e lo mettiamo a riscaldare, e poi …prendiamo la nutella , ecco così e dopo aver riscaldato il nostro piatto lo versiamo sopra di esse et ..ecco qua! Gnam!  >> 

 

la ragazza rise ,scosse la testa divertita, lui si sedette accanto a lei e rimase a guardarla mangiare. La cosa più bella che poteva fare era quello si disse tra se '.

 

<< Ehm Margaret... >> 

 

alzò lo sguardo verso il volto imbarazzato..era la prima volta che la chiamava per nome 

 

<< Cioè..volevo dire..amore.. >>

 

Bum. Ecco il danno fatto, il Joker che chiamava una donna " amore? " Ma siamo matti? No,no qui non va mica bene!

 

Margaret scoppiò a ridere e dopo due secondi anche lui, risero per alcuni minuti e poi calò il silenzio

 

<< Ti amo anch'io >> 

 

disse lei ,poi ritornò alla sua colazione con un sorriso sulle labbra e il rossore sulle guance , Joker appoggiò il mento sul tavolo come un cucciolo stanco e triste, ma in realtà dentro di se' era felice. Guardo' l'orologio..ora di lavoro.

Sospirò. Non aveva voglia di lasciarla ma doveva concludere un affare non poteva farsi aspettare no perché non poteva ,anzi se fosse stato per lui si sarebbe fatto aspettare per tutta la giornata ma la chiamata dei soldi era più forte e poi non aveva voglia che la mafia creasse qualche casino vedendolo che non arrivasse,non poteva mettere in rischio la vita di Margaret..ora che aveva confessato il suo amore,poi. 

Si alzò senza fare colazione la superò ma venne bloccato dalla sua mano la guardò

 

<< Non so' se sarò qui al tuo ritorno >>

 

Ahi…

 

<< Va bene >> disse lui e se ne andò'.

 

Sarebbe ritornata da lui? Forse lui l'avrebbe curata meglio di lui..per un attimo immaginò Batman e Margaret nel letto insieme e provo' un ondata di odio pazzesca che diede un pugno contro il muro. Lei era fatta così ,la sera prima ti dava tutto l'amore che poteva darti e il giorno dopo toglieva il disturbo senza dirti nulla ,facendoti sentire una puttana, una scopata di una notte e via, un errore madornale da non fare più..ma poi senza un perché la sera dopo era lì , alla tua porta pronta a fare un'altro giro sulla giostra e tu non riuscivi a dirle di no,non riuscivi a cacciarla e permettevi che ti travolgesse un'altra volta. E così via..

Scese le scale il più veloce possibile, voltò l'angolo  e senza guardarsi intorno rubò una macchina capotabile fregandosene di essere visto.

Il sole riscaldò il suo viso non truccato, anche questa volta si era dimenticato di mettere la sua " maschera" , mancava solo che iniziassero a non chiamarlo Joker, sarebbe stato buffo..non essere più Lui.

Si mise in coda come un normale cittadino qualunque, chi poteva riconoscerlo senza il suo trucco?

Sorrise al vento e si guardò una attimo riflesso in un vetrino dove un bambino stava giocando con un peluche , lo faceva volare e poi lo faceva capultare contro il suo viso e poi rideva mentre sua madre alla guida era troppo impegnata ad occuparsi di lui.

Le macchine ripresero a muoversi e dovette dire ciao ciao al bimbo che si accorse troppo tardi di quel strano buffo signore  che lo stava fissando. L'appuntamento era stabilito nelle vecchie officine, arrivò due minuti in anticipo , aspettò i suoi clienti guardando fuori e annusando l'aria che sapeva di smog

 

<< Joker! >>

 

si voltò veloce 

 

<< Giorno a tutti! >>

 

<< E' da tanto che ci aspetti ..eh Joker? >>

 

li guardò, erano una massa di merde inutili..ma erano quelli che finanziavano i suoi progetti diabolici

 

<< No. Parliamo d'affari, siamo qui per questo ..no signori miei?  >>

 

annuirono, un uomo si fece avanti, aprii una valigetta, Joker guardò dentro e annuii

 

<< I progetti? >> domandò, un ragazzo si fece spazio e passò dei fogli giganteschi a Joker che sorrise maligno, quando non c'era Margaret ritornava sempre il figlio di puttana che era sempre stato. E la cosa gli piaceva da morire.

Lo faceva sentire potente.

Immortale.

 

<< Come sempre è un piacere lavorare con voi signori. Penso che abbiamo concluso qui. Farò saltare i due palazzi all'ora stabilita >> prese i soldi e li butto' in macchina, stava per andarsene quando uno dei mafiosi trovo' coraggio e disse

 

<< Ehi Joker, ehi Joker hanno detto che ti sei innamorato >>

 

Non l'avesse mai detto , in due secondi era su' di lui incazzato nero

 

<< Per questo ti dovrei tagliare la lingua lo sai ?  Chi te l'ha detto ? >>

 

l'uomo tremò, era uno dei membri più importati della mafia ma solo la presenza di lui lo metteva a disagio,con il Joker non si scherzava mai! Mai!

 

<< Chi ti ha detto questa enorme bugia? Chi???? Chi?!! Chi osa prendere in giro il Joker? Chi?! >> gridò come una bestia, tutti i presenti si guardarono preoccupati poi uno di essi trovo' il coraggio e parlo'

 

<< Il giudice Bob Wilson . >>

 

Joker alzo' lo sguardo

 

<< Bob? >> disse con voce suadente << Il giudice..Bob Wilson? E perché non me l'avete detto prima ? >> si alzò sorridendo << Buona giornata signori miei >>

 

lo consideravano un folle senza pietà' e gli andava più che bene . Era giusto che lo temessero o presto si sarebbe trovato dentro a una fossa .

 

Alle sei in punto avrebbe fatto saltare tutti,non vedeva l'ora mentre con aria annoiata addentava un panino nel viaggio del ritorno, si domandò se lei fosse li' ad aspettarlo,ma una vocina dentro di lui disse con cattiveria "no" , " cosa ti aspetti Joker? Che ti faccia da mogliettina fedele? E' uno spirito libero ,lo sai ..va e viene e a te fino ad ora ti andava bene così..non potevi averla sempre tra i piedi ", continuò la vocina maligna all'interno della sua testa e lui con tristezza le diede perfettamente ragione, Margaret era uno spirito libero,non stava mai troppo fissa in un luogo. 

Sospirò e senza pensarci voltò l'angolo per accorgersene che aveva sbagliato,ma ormai era troppo tardi per voltare e fare marcia indietro, gli aspettava un 'ora di coda. Cazzo.

 

 

 

Margaret camminava veloce leggermente ingobbita tra la folla, sbandando qualche volta. La medicina che aveva assunto le permetteva di rimanere per alcune ore lucida prima che la febbre ritornasse, aveva deciso di andar da' Bruce e poi ritornare di corsa da Joker per non deluderlo della sua assenza quando sarebbe ritornato. Era sempre stata ma non riusciva a fare la cattiva con lui, non ci riusciva proprio. 

Si a volte l'aveva trattato davvero male come farlo aspettare per ore sotto la pioggia o come darli buca all'ultimo secondo, eppure lui non se l'era presa. Anche perché se si fosse offeso ora lei non avrebbe potuto essere lì a camminare in mezzo alla gente ma bensì dentro a una fredda tomba coperta di terra e vermi. Aveva passato un grosso rischio trattare male il Joker.

Si passò una mano fra i capelli, anche se era uno stronzo , bastardo  killer pazzo ..la mandava fuori di testa.

Si ricordava benissimo il loro primo appuntamento, lui l'aveva intravista in tribunale a scambiare due chiacchiere con Bruce nei vesti di Batman e voleva a tutti i costi invitarla a uscire, così una sera mentre aspettava Tim fuori dal cinema ecco che si presentò lui in tutta la sua bellezza, invece di scappare rimase a guardarlo 

 

<< Margaret …>> aveva detto con voce suadente mentre si portava indietro i capelli mentre i suoi occhi brillavano di passione

 

<< Joker >> rispose lei infastidita

 

<< Cosa ci fa una signorina bella quanto te tutta sola a quest'ora ? >>

 

<< Aspetto il mio principe >> disse lei guardandolo dritto negli occhi

 

<< Oh allora..eccolo qui! Il tuo principe >> fece un inchino e gli prestò il braccio, lei continuò a fissarlo,non ci poteva credere..il Joker che voleva fare tutto l'uomo elegante e gentile. Senza aggiungere altro prese il suo braccio e insieme entrarono dentro e ci stettero tutta la durata del film " Il Buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone. Risero insieme e si divisero da vecchi amici i pop corn e la coca -cola. 

Quando uscirono da quella porta vecchia, qualcosa era cambiato tra i due,almeno per lei visto che Joker era già' interessato a lei da parecchi giorni ormai. 

 

<< Ti andrebbe.. >>

 

<< Si! >> disse prima di farlo finire di parlare ,lui sorrise e scapparono nella notte.

 

Ecco com'era andata il loro primo appuntamento organizzato all'improvviso e da quel giorno non si erano mai più separati.

 

Margaret guardo' il cielo che si era fatto di nuovo grigio,ma questa volta non si sarebbe bagnata anche perché era davanti all'immensa villa di Bruce. Il cancello si spalancò davanti alla sua presenza e lei poté entrare in silenzio.

 

 

<< Ti tratta bene? >> domandò Bruce Wayne seduto sulla sua poltrona rossa velluto con in mano un bicchiere di vino, Margaret fece di si con la testa

 

<<  Lo sai che è pericoloso ? >>

 

<< Non con me..credimi Bruce, mi tratta come se fossi la sua unica ragione di vita.  >>

 

Bruce si morse il labbro, Joker l'aveva capito..lo invidiava, lui era riuscito a conquistarla  diversamente da lui che non era riuscito a combinare nulla in questi dieci anni d'amicizia profonda. Faceva male sapere che lei era perdutamente innamorata del suo nemico, gli procurava un dolore fitto allo stomaco .

 

<<  E allora perché sei qui?  >>

 

Margaret si guardo' la punta dei piedi

 

<<  Perché forse sei il mio migliore amico? Ora che sto' con Joker non posso più venirti a trovare ? >> lo guardò dritto negli occhi, era quello che lo fregava,il suo sguardo innocente e divertito allo stesso tempo, era quello che spiazzava e ti lasciava senza fiato. Era andata così anche con lui?L'aveva guardato e basta? Aveva usato la tattica di sguardo di ragazza per bene per perdersi tra le sue braccia?

Fuori iniziò a gradinare , forse avrebbe piovuto per tre giorni..pensò la donna guardando stanca il suo amico incavolato per la sua relazione, lo sapeva che provava qualcosa per lei. L'aveva capito subito quando gli aveva detto la prima volta di chi si era innamorata. Non voleva far soffrire Bruce..ma non poteva per colpa sua abbandonare la persona a cui ci teneva di più. 

Joker era ossigeno per lei, era la stessa cosa anche per lui?

 

<< Posso sdraiarmi un pochino mi gira la testa >> disse  mormorando.

 

 

Joker rientrò in casa con aria stanca, aveva passato tutto il giorno a studiare i progetti dei due palazzi che avrebbe dovuto farli saltare e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era qualcuno che gli parlasse, aveva un mal di testa che dentro non si guardò intorno e si lasciò cadere sul letto stanco morto.

I suoi occhi erano fissi sulla foto di lei appoggiata sul comodino sulla sua destra, sorrideva in quella foto, era stata scattata in una giornata di sole, era riuscita a convincerlo di passare una vacanza con lei per i monti, era stata la vacanza più bella del mondo che avesse mai fatto prima d'ora. 

Le giornate si scandivano tra il sesso, cibo ,camminate, foto, risate e di nuovo da capo. 

Per la prima volta si era sentito Normale.

Sospirò " dove sei Margaret? "

Si addormentò con il sorriso sulle labbra.

 

Il suo risveglio fu una cosa tremenda, un mal di testa forte che lo invadeva tutto il corpo,mando' giù qualche pillola prima di sentirsi nuovamente in forma, l'orologio sul suo polso segnava le undici passate. Era ora che qualcuno morisse, si stirò ,si lavò la faccia con cura e poi si truccò tutta la faccia. 

Con la sigaretta in bocca abbandonò il palazzo dove viveva, una macchina lo stava aspettando.

Non sarebbe stato solo come al solito, aveva con se' tre ragazzi dall'aria poco sveglia come sempre, insieme avrebbero fatto saltare i palazzi e poi lui sarebbe ritornato a casa..ma prima doveva anche risolvere una questione. Il giudice Wilson. Sapeva della relazione tra lui e la ragazza, era un soggetto pericoloso che poteva mettere in grave pericolo Margaret..se si fosse saputo che Joker aveva una ragazza tutti i suoi nemici le avrebbero dato la caccia e ..un brivido gli passò lungo la schiena, caccio ogni idea tremenda e salii sulla macchina che partii veloce lasciando della strana polvere dietro a se'.

 

<< Allora ci siamo capiti? >> domandò ai suoi tre 

 

<< Si capo. Jack farà da palo mentre noi due con te andremmo sù >>

 

<< Ottimo. >>

 

Joker si tastò la giacca alla ricerca del suo coltello, lo trovò e si sentii più sicuro..il suo amato coltello, pensò tutto felice prima di ritornare a guardare la strada davanti a sé.

 

 

 

Margaret  si sveglio' in piena notte con la testa che gli girava, la vescica urlava di aver bisogno del cesso ma il giramento era così forte che non riusciva a stare in piedi neanche due secondi, così fu costretta a rimanere sotto le coperte, allungò la mano alla ricerca dell'amato che non trovò, sbuffò e si girò' dall'altra parte..certo che non c'era..era in casa di Bruce. Con fatica si riaddormentò sperando che al risveglio Joker fosse lì.

Bruce si sveglio' di colpo, aveva sentito delle urla provenire dalla camera dell'amica, cerco' le pantofole e corse da lei, possibile che qualcuno fosse entrato superando tutti gli allarmi? 

Joker! Urlò il suo cervello, quel figlio di puttana era in casa sua ed era in camera di Margaret, doveva salvarla! 

Corse , ma quando arrivò in camera non c'era nessuno…solo la sua migliore amica che si agitava nel sonno, si avvicinò silenzioso al letto

 

<< Joker! Joker! Joker! Jooooker!!!! >> gridò , Bruce le fu affianco immediatamente cercandola di svegliarla  << Joker! >>

 

<<  Margaret! Margaret! Sveglia! E' solo un sogno! Margaret! >>

 

si svegliò

 

<< Oh Bruce…. >> scoppiò a piangere sulla sua spalla,lui la strinse forte,  rimasero lì immobili.

 

 Joker guardo' i palazzi crollare sotto il suo potere e rise, godette di tale scena..dovevano darli l'oscar per la migliore scena mai vista sul grande schermo..peccato che non aveva con se' una telecamera. Avrebbe potuto mandare in onda la sua grandezza..peccato.

Sorrise al vento gelido che soffiava forte sulla sua faccia da folle mentre i suoi uomini lentamente ritornavano giù, non sarebbe andato con loro ,la notte era ancora giovane..aveva da fare l'ultima cosa e poi di corsa a casa. 

Era tornata? Era lì ad aspettarlo? Stava dormendo nel suo letto con la mano sul suo cuscino?

Chissà..

Prese in prestito una moto che si trovava lì e corse via veloce nella notte, nessuna traccia di Batman per ora..meglio così. 

Il giudice Bob Wilson abitava nella zona benestante della città, non era difficile trovare la sua casa anche perché era l'unica con un colore di merda in tutta la via. Color giallo canarino..un colore orrendo a parere suo. Abbandonò la moto a pochi metri, continuò a piedi con le mani in tasca e la schiena dritta. La strada era illuminata , un gatto gli passò accanto miagolando prima di sparire nella notte. 

 

I suoi passi erano decisi così decisi che si mise a fischiettare saltellando qualche volta, finchè non arrivò dritto dritto davanti alla porta del giudice chiacchierone, solo allora tiro' fuori il suo fedele compagno di uccisioni : il coltello.

 

Si guardò intorno e con maestria superò i primi gradini poi bussò alla porta.

 

<< Chi è ? >> rispose una voce rauca

 

<< La nonnina! >> esclamò

 

Silenzio

 

<< Ho detto la nonnina! Che fai non si apre a una povera nonnina? Mi hanno detto che sei un cattivo giudice assai chiacchierone e io ora ti ordino di aprirmi! Immediatamente!   >>

 

rumori di passi veloci sul pavimento, Joker sbuffò..ma perché nessuno gli voleva mai aprire ?

 

Scassinò la porta e fu dentro.

 

C'era odore di carne e cipolle fatte sulla piastra

 

<< Ora ti vengo a prendere! >> gridò al buio

 

Giocarono per alcuni minuti a nascondino finchè lui seguendo il suo olfatto non lo trovò nascosto in cantina. Ottimo posto per uccidere qualcuno pensò il folle truccato.

 

<< Eccoti ! Sei qui!   >>

 

 

<< No ti prego >>

 

disse l'uomo con un po' di pancia tutto sudato in pigiama, vide che in mezzo ai pantaloni c'era un buchino che faceva intravedere il pene , il Joker sorrise a tale vista .

 

 

Scuoiare un uomo era come scuoiare un animale, ma solo che quest'ultimo a tale atto tremendo era morto diversamente dal povero giudice Wilson , le sue urla invasero tutto il quartiere, il Joker quando ebbe finito grondava sangue, si lecco' le dita felice, si era scordato com'era buono il sangue delle vittime appena morte,  poi lasciò la sua vittima alle mosche mentre lasciava impronte sue ovunque, era giusto che tutti sapessero chi era stato a fare tutto ciò. 

 

 

 

Margaret silenziosa scivolo' via dalla villa del suo migliore amico , Bruce era a New York per lavoro e lei era scappata senza farsi beccare da Alfred. Erano passati due giorni, era ora di tornare a casa. Da lui.

Fregò dei vestiti nell'armadio e si lanciò in strada fermando un taxi, diede all'autista l'indirizzo e disse arrivederci mentalmente a Bruce. Come l'avrebbe presa non vedendola più nel suo letto? Ci sarebbe rimasto male? Forse..pazienza. 

Aveva smesso di piovere e stava uscendo i primi raggi del sole , uscii di corsa e corse sù per le scale , era ancora debole ma l'idea di abbracciarlo le dava forza abbastanza per arrivare di corsa alla porta.

Bussò tutta felice, mentre intorno alle spalle si stringeva un maglione color bianco latte

 

<< Sembra che non ci sia nessuno in quell'appartamento   >>

 

disse una voce a lei famigliare, si voltò e sorrise. 

La sua aria era lì in piedi con le braccia conserte, la fissava sorridendo come al solito, i suoi occhi studiarono il suo corpo esile prima di spalancarsi e accoglierla , quanto le era mancata? 

Troppo. 

 

La prese in braccio e la portò dentro casa come due novelli sposini, con un calcio chiuse la porta , la fece cadere sul letto insieme a lui ridendo.  Poi prese il suo volto bellissimo e la baciò più volte finchè lei non lo allontanò dolcemente per guardare nei suoi occhi neri profondi

 

<< Come stai ? >> domandò

 

<< Bene..la febbre è passata. Sono stata da Lui. >>

 

un tuffo al cuore per il Joker che rimase impassibile alla sua confessione

 

<< Tranquillo non ci ho fatto nulla, neanche un bacio casto sulle labbra  >> disse maliziosa prima di darli un bacio sul collo e tornarlo a guardarlo 

 

Joker gioco' con i suoi capelli prima di prenderla e metterla sù di lui , lei capii cosa voleva fare e così alla luce del sole si tolse la maglia, e lanciò dall'altra parte della stanza il reggiseno, lui gli baciò i seni prima di scendere giù e iniziarli a sfilare i jeans che aveva  addosso , ma lo fece con i denti e lei rise come non mai, la faceva ridere quel gesto buffo ..lo faceva sembrare un cane secondo lei ,riuscito a sfilarli tutto la guardò sul letto nuda , i loro corpi si incontrarono per la centesima volta felici di rivedersi pronti a fare l'amore .

Il suo corpo s'inarcò quando lei lo baciò sulla pancia , Joker toccò con le dita la sua fronte che non era più calda come prima ma sapeva che non aveva detto la verità..la febbre c'era ancora un po'..a volte poteva capitare che tremava e allora toccava lui a farle ritornare il calore lungo il corpo, quando la penetrò lei soffocò un grido di piacere, avrebbe voluto rimare così in quella posizione tutto il giorno se non fosse stato per lei che capovolse la situazione. Lui sopra lei sotto. 

Amava stare sotto.

Le loro mani si persero nei loro capelli ,i loro occhi si chiusero per il piacere provocato dai movimenti del loro corpi, Margaret lo baciò in tutte le parti del corpo e lui fece la stessa cosa, si rotolarono lungo il letto cadendo sul pavimento ridendo come ragazzini alla loro prima volta, la spinse contro il muro mentre lei emetteva gemiti di piacere , ad un tratto capitò anche che venne graffiato sulla schiena, Margaret lo guardò dispiaciuta ma lui le fece capire che non sarebbe morto per uno stupido graffio e poterono prendere a fare l'amore come l'aveva definito al telefono Joker a Batman.

 

<<  Ho di nuovo la febbre penso  >>

 

<< Ho ucciso un uomo per te  >> 

 

erano nella vasca da bagno quando Joker le confessò cosa aveva fatto due notti prima, ma lei non replicò..alla fine stava con un folle pazzo omicida..cosa voleva che le dicesse?

 

" cara oggi ho aiutato una vecchina ad attraversare la strada" o " ho denunciato un furto ", era più facile senti dire da lui" mi volevano fregare i soldi e io allora li ho uccisi con il mio coltello" ..era il Joker alla fine.

 

Joker uscii dalla vasca e tutto nudo andò a prenderle un asciugamano, Margaret lo fissò. Sembrava un dio da quant'era bello. I muscoli nel punto giusto, alto, slanciato , spalle larghe ..perfetto..quasi.

Si fece avvolgere dal suo corpo e si fece sollevare nuovamente da lui, la testa era ritornata a girarli forte, aveva provato a stare in piedi ..ad arrivare da sola fino al letto ma era immediatamente caduta gemendo, così lui l'aveva presa e senza ascoltare le sue proteste l'aveva messa sulla poltrona vicino alla stufa che vomitava calore mentre lui cambiava le lenzuola e ne metteva pulite.

 

<< Non sei il mio baby sitter  >>    

 

disse sprezzante tenendosi la testa tra le mani,dio quanto stava male.

 

<< Lo sò  >>

 

<< E allora smettila >> disse con cattiveria guardandolo,lui si fermò con le lenzuola in mano  << Dannazione Joker smettila di prenderti cura di me! Scopiamo e basta, ricordi? Questo era il patto !  >>

 

Joker la fisso ferito,fece cadere le lenzuola,di colpo tutta l'allegria che c'era prima sparii in un battito d'ali , veloce andò da lei restando a cinque centimetri dal suo viso

 

<< Vattene mostro  >>

 

non l'avesse mai detto, le diede uno schiaffo forte che la fece cadere, se ne pentii immediatamente e fu subito in ginocchio accanto a Margaret che si toccava la guancia che bruciava , l'aveva picchiata..l'aveva tirato uno schiaffo..non l'aveva mai fatto prima d'ora. Joker si sentii un verme, aveva promesso  a se' stesso che mai e poi mai le avrebbe fatto del male senza aspettare altro si alzò e scappò da quella stanza mentre Margaret lo chiamò ma lui non si voltò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Quarto capitolo : vodka, uccisioni e sorprese ***


Camminò per ore finchè le gambe non supplicarono di fermarsi, si sedette sù una panchina all'interno di un parco , i bambini giocavano , le mamme chiacchieravano tra di loro e nessuno lo degnava di uno sguardo,l'unica persona che lo guardava dritto negli occhi gli aveva appena detto "mostro". Ma la cosa che più gli feriva era quello schiaffo che le aveva dato dopo la sua offesa. 

Non meritava di essere picchiata, cazzo! Diede un pugno contro la sua gamba mentre un bambino rincorreva un pallone di cuoio con il sorriso sulle labbra e gli occhi puntati al cielo, Joker respirò piano per non perdere il controllo di se' e non fare una strage ,no lì, non era il luogo adatto alla sua follia. 

Si rialzò, ormai era quasi buio e non aveva nessun luogo dove andare se non dove fosse lei ma sinceramente una parte di lui non aveva voglia di vederla dopo quello che era accaduto , così con aria strana si avviò aspettando che il suo cervello gli suggerisse qualcosa d'interessante da fare come per es. picchiarsi con qualcuno,una bella lotta! Ecco cosa ci voleva! Pugni che volavano e il sudore che colava a volontà lungo la schiena. 

E se voleva tutto questo sapeva dove andare.

Al suo vecchio covo! 

 

Margaret si trascinò fino al letto , aveva provato a rimettersi in piedi ma era ancora troppo debole e la testa le girava senza sosta, bastava che girasse la testa verso destra o verso sinistra che subito le veniva da vomitare così aveva deciso che non avrebbe fatto dei movimenti veloci, nascose il viso nel cuscino del Joker e rimase lì a pensare. 

Con che coraggio l'aveva chiamato " mostro" ? Questa volta aveva davvero esagerato..aveva letto la ferita nei suoi occhi e poi quello schiaffo…

Non voleva chiamarlo così,solo che dannazione si sentiva uno straccio e quando stava male aveva un bruttissimo carattere e trattava male tutti anche quelli che volevano solo il suo bene, come lui per es. 

Buffo..un pazzo omicida che voleva solo vederla felice. E avrebbe fatto tutto per vederla sorridere , anche forse mettere la testa a posto. Dov'era ora? In che luogo avrebbe passato la notte? Con quale donna?

Quando era incazzato o offeso era capace di tutto anche di far esplodere l'intera città, così accese la tv e attese il suo nome.

Ma non arrivò mai..Joker non fece male a nessuno quella notte.

 

Joker entrò tutto baldanzoso nel pub del suo amico pinguino, il quale quella sera non c'era ma al suo posto dietro al bancone c'era una giovane bionda che quando lo vide gli sorrise

 

<< Ciao bellezza vorrei della vodka liscia >> disse senza badare alle ciance, la ragazza si mise subito al lavoro e lui poté guardarsi intorno mentre aspettava il suo drink, tutti i poveracci della città si erano riuniti lì, dai ladruncoli di prima specie ai killer professionisti, era nel suo mondo..quanto gli era mancato? Prese da uno accanto il piatto con le patatine e si mise a sgranocchiare mentre allo stesso tempo rubava da bere a quello che stava alla sua destra e nessuno osava protestare, con lui non si scherzava, ti potevi trovare di colpo dentro a una fossa perché l'avevi solamente spinto innocentemente.

Finalmente il drink arrivo' e lui poté' spegnere per un attimo il suo cervello e dedicarsi al suo secondo passatempo : ubriacarsi.

La notte passò veloce tra risate e bevute con vecchi amici, e fumo che usciva ovunque anche dal buco del culo se proprio dobbiamo dirlo..

Era da tanto che non si ubriacava come si doveva, con la testa che ti girava , con la risata facile come se lui non ce l'avesse già' , con il corpo che era tutto un fuoco, non sapeva quante donne si erano avvicinati a lui per corteggiarlo e provare a portarselo a letto,ma lui le aveva solamente baciate e poi cacciate in mal modo, deludendole tutte, mentre i suoi amici ridevano come idioti, si ricordò di aver stroncato la vita a qualcuno..ah si a quel bamboccio che aveva protestato perché aveva preso la sua ragazza e l'aveva baciata senza chiedere il permesso, poveraccio pensò mentre si accendeva un'altra sigaretta, ora gli faceva da appoggia piedi anzi..il suo cadavere, lui chissà dov'era finito, rise. Buttò qualcosa giù lungo la gola e alle prime luci dell'alba salutò tutti e uscii prima di concludere un affare, dando fuoco a un tizio che non voleva pagare il pub. 

Con le mani in tasca ritornò verso casa, cazzo se aveva bevuto,più volte si dovette fermare per pisciare fregandosene delle regole del governo, i primi lavoratori occuparono la strada con le loro macchinine, immaginò per un attimo di vederle tutte esplodere in ordine di fila, e questo lo fece ridere come uno scemo con la bocca spalancata al cielo, doveva assolutamente metterlo in atto questa ideona che le era venuta durante una sbronza.

Spinse i suoi piedi lungo la strada del ritorno ed ecco casa.

Entrò dentro e salii barcollando le scale , cerco' le chiavi nelle tasche e si accorse di non averle..gli restava di bussare sperando che ci fosse qualcuno. 

 

 << Toc Toc bussa il lupo cattivo  >> gridò picchiando il ginocchio contro un porta ombrello, bestemmiò e poi ritorno' a guardare la porta che era ancora chiusa  << Toc Toc!!   >> bussò più forte, ed ecco che qualcuno gli venne ad aprire.

 

<< Ciao lupo cattivo  >> 

 

disse la donna , si accorse che aveva i suoi vestiti 

 

<< Ho …ho bevuto.. volevo..volevo chiederti scusa,non volevo picchiarti e che ti capisco, non ..sei ..l'unica ad avere le giornate storte.. ce l'ho pure anch'io, infatti quando sono incazzato uccido  >>

 

rise ma qualcuno lo prese e lo porto' dentro, non capiva cosa stava succedendo ma vedeva mani che gli prendevano il volto , labbra che si avvicinavano e lo baciavano , e lui amava farsi baciare,era il suo hobby dopo quello di fare fuori la gente e fare saltare palazzi . Si lasciò baciare e spingere contro il letto mentre sentiva la porta chiudersi dietro di lui.

 

<< Ti amo, perdonami  >> disse Margaret abbracciandolo e appoggiando la testa sul suo petto, Joker puzzava di sigaro e vodka mescolato a birra e vino, ma non si lamentò, amava quando si comportava da cattivo ragazzo e faceva le ore piccole , vide anche segni di labbra di donna sulla manica della camicia ma per il bene di loro non disse nulla a riguardo, una parte di lei diceva che non l'aveva tradita, era troppo perso per fare una cosa del genere.  Almeno non puzzava di femmina.

Lui la portò vicino ai suoi occhi e fece un sorriso dolce, poi le baciò la punta del naso 

 

<< Ho dato fuoco a una persona  >> disse contento  << Dovevi vedere come bruciava  >>

 

<< Semmai la prossima volta mi porti con te  >>

 

<< Contaci   >> disse lui allungandosi per prendere una sigaretta dalla sua borsa. Margaret lo teneva stretto a se' non voleva più che se ne andasse di nuovo. Non aveva dormito per tutta la notte anche perché aveva scoperto perché stava così male..e doveva immediatamente aggiornare il suo lupo cattivo che in quel momento le massaggiava la testa con la mano destra mentre lei combatteva tra il sonno e il rimanere svegli.

 

<< Ho da parlarti  >> disse lei sollevando la testa , lui la fissò con la sigaretta in bocca con sguardo interessato , lei nascose il viso sul suo petto e tremò , aveva paura di confessare quello che aveva scoperto,sentii il suo respiro rilassarsi mentre cercava di portare i suoi occhi ai suoi per capire cosa stesse nascondendo al principe del crimine. Se fosse stata un'altra persona ora sarebbe stata contro il muro con la sua mano alla gola e la sua espressione minacciosa che incuteva terrore , perché non la prendeva e non la costringeva a dire quello che aveva scoperto? Perché non la trattava come trattava i suoi uomini?

Sollevo' la testa e disse quella parola che la rendeva felice ma allo stesso tempo la terrorizzava 

 

<<  Aspetto >> 

 

si sciolse da lui che non fece obiezioni ,fece alcuni passi indietro finchè non si scontrò con la parete bianca sporca dai loro disegni stupidi come per  es.  un batman  tutto rosso dalla vergogna perché aveva perso i pantaloni e ora era quasi completamente nudo, era una delle vignette che la faceva più ridere e lui adorava la sua risata.

Joker rimase immobile, aveva capito bene? No..stava sognando sicuramente..aveva ancora il vino lungo le vene e la voglia di uccidere non si era  ancora spenta del tutto, così si tirò sù, andò verso la finestra e la spalancò,sapeva che lo stava fissando. Cosa si aspettava che dicesse?

Era scosso, tremava ..per la prima volta Joker tremava.

Non sapeva se era paura o felicità. Non è da tutti i giorni diventare padre. 

Poi ripensò allo schiaffo forte che aveva dato la notte prima , il bambino? Si voltò con gli occhi spalancati pieni di terrore mentre lei cercava di leggere qualcosa in lui

 

<< Gli ho fatto del male ..>> mormorò e si portò le mani sulla testa << Gli ho fatto del male, oddio!  >> si disperò, lei si tolse dalla parete e fu subito accanto a lui

 

<< No, no sta' bene,non gli hai fatto nulla..non ci hai fatto nulla . Guardami.Joker, guardami ti prego  >>

 

la guardò 

 

<< Sono padre  >>

 

<< Si >> sorrise portando luce

 

<< Sono padre  >> ripeté sorridente questa volta << Sono padre ! >> esclamo abbracciando Margaret che piangeva dalla felicità << Ti amo! Ti amo Margaret! Spero che sia una bambina , mi va bene anche un maschio per carità >> aggiunse immediatamente ,sentiva le sue risate contro il suo petto , non so' quante volte la baciò ridendo insieme a lei, la prese in braccio la fece volteggiare come una vera principessa , stava diventando padre, nove mesi e poi avrebbero avuto il loro fagotto tra le braccia. 

Come l'avrebbero chiamata? O Chiamato? Se era femmina l'avrebbe chiamata Elena e se fosse stato maschio si sarebbe chiamato Bruce .

A questa idea scoppiò a ridere, dare il nome del suo nemico a suo figlio, questo si che era divertente!

 

 << Tu sei la mia salvezza Margaret  >> 

 

Margaret rimase abbracciata a lui 

 

<< E tu la mia .  >>

 

Era padre, Joker non ci credeva..era padre.

 

 

 

 

 

 

 

fatemi sapere che ne pensate, alla prossima :D

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Capitolo 5
*** Batman a pranzo da noi! ( che bello =_= ) ***


 

 

 

<<  Dobbiamo mandare un messaggio forte al giudice Plin.   >> disse un uomo non molto alto dai capelli unti tirati indietro, seduto intorno a un tavolo rettangolare insieme ad altra gente della sua stessa razza.

Un coro di SI ci fu per tutta la stanza ma qualcuno non disse nulla rimanendo serio e questo qualcuno era il Joker che aveva lo sguardo perso nei suoi pensieri

 

<<  Cosa ne pensa il nostro amato  Joker ? >> domandò l'uomo con tono sarcastico ma non troppo evidente, ci teneva alla sua vita e sapeva che aveva con fare un folle che non ragionava, era come una bestia, bastava che lo offendessi e lui era sopra il tuo collo pronto a farti fuori senza tanti perché, era permaloso il ragazzo si disse tra se' prima che quei occhi si risvegliarono da qualcosa e lo fissarono senza un motivo, sembrava che fosse sotto qualche effetto droga.

 

<< Cosa penso ?  Penso che sia una cazzata fare esplodere una macchina con nessuno dentro .. >>  commentò annoiato il pagliaccio

 

<<   Non possiamo farla fuori ,non possiamo permettercelo ,è troppo rischioso  >>

 

<<  Da quando la mafia ha paura delle conseguenze?  >> si alzò  << Vedo che vi sono cadute le palle signori miei, mi verrebbe voglia di darvi in pasto a Batman.   >>

 

Silenzio regno' per tutta la stanza, due cani, due pastori tedeschi erano seduti ai lati della porta a fare la guardia ai loro padroni mentre questi guardavano con terrore il folle che sorrideva e i suoi occhi brillavano mentre i raggi del sole lo rendevano come un'essere mitologico .

 

<< Ma, ma sono una brava persona  >> il sorriso si allargò ancora di più  <<  Io dico di fare esplodere quando lei è dentro. Non c'è gusto vedere una macchina fare BUM senza sentire qualche urlo di strazio o vedere l'espressione calma della persona che sta' per morire,  diamo un po' di pepe a questa morte  signori miei!  >> si risedette  <<  Chi  è d'accordo con me alzi una mano ? Chi non è d'accordo con me …vabbè…siamo sempre in democrazia giusto? >> rise  << Ma spero che non ve la prendiate se i miei uomini vi puntino la pistola mentre pensate a cosa dire   >>

uomini con il viso coperto sbucarono dalle tende con pistole in mano puntate per ogni persona seduta in quella stanza escluso il Joker che si sfregò le mani  << Tranquilli avete tutto il tempo per pensare  >> aggiunse

 

<< Sei folle.. >> disse l'uomo che aveva aperto la discussione 

 

<<  Jack tu hai vinto un regalino!  >> 

 

Joker non aveva molta voglia di discutere così all'improvviso saltò sul tavolo e a passi a mo' di danza classica raggiunse il mafioso che spinse indietro la sedia per guardarlo meglio , il pagliaccio s'inchinò sù di lui 

 

<<  Nessuno ti ha detto che la risata è un 'ottima cura terapeutica ? >> e con questo gli infilzò un coltello nell'occhio e lo spinse dentro finche non fosse sparito del tutto, intorno a lui regnava il silenzio più completo. 

 

<< Bene signori  >> si voltò  << Chi è d'accordo con me?  >>

 

tutte le mani in un momento solo si alzarono per aria, Joker sorrise  soddisfatto di se'. Com'era bella la Democrazia pensò prima di abbandonare la stanza .

 

 

 

Margaret era impegnata a sistemare un quadro quando bussarono alla porta, correndo andò' ad aprire.

Batman era lì in piedi con aria seria

 

<< Ma ciao!  >>  disse allegra invitandolo ad entrare 

 

<< Sono passato ma resterò poco  >> borbottò lui guardandosi intorno

 

<< Certo,certo, caffè ? >>

 

ma prima che lui poté' darle una risposta lei era già in cucina a fischiettare, la casa era piena di luce, le finestre spalancate, il letto rifatto, i pavimenti che brillavano..era davvero la casa di Joker?

Si sedette sù un divano dalla stoffa tigrata , davanti a lui c'era un tavolino in vetro con sopra un gattino in ceramica che lo fissava con occhi furbi , subito accanto invece c'era una foto di Joker senza trucco che sorrideva all'obbiettivo , aveva i capelli raccolti in una semplice coda, occhi leggermente chiusi per via del sole, un sorriso da furbetto del quartiere e un aria completamente rilassata. Margaret ritornò con due tazze di caffè bollente e lo vide che stava fissando la foto scattata al suo ragazzo e così disse

 

<< L'ho fatta quando eravamo in montagna  >>   si sedette accanto a lui  <<  ti prego Bruce, togliti quella maschera ..sei tra amici >> 

Bruce annuii e si fece togliere la maschera che gli copriva il volto dall'amica che ridacchiava 

 

<< E'  una bella foto  >> confesso Bruce prendendo dalle sua mani la tazzina  << Sembra..sembra normale >>

 

<< Lui è normale  >>

 

Bruce la guardo' male e così Margaret dovette distogliere lo sguardo e concentrarsi sul suo caffè

 

<< Penso che Alfred ti abbia detto cosa mi è capitato.. >> 

 

<< Si   >>  sospirò   <<  Sei incinta.   >>

 

Silenzio.

 

In quel momento di silenzio assoluto ognuno di loro si persero nei loro caffè , Margaret non osava chiedere al suo amico che ne pensasse di questa bella notizia. Perché ERA una bella notizia no? Allora perché  Bruce non l'abbracciava e saltava per tutta casa gridando di gioia come aveva fatto Joker?

Poi si disse che il suo migliore amico non era tanto per i baci e abbracci quindi ritornò a fissarlo 

 

<<  E' una femmina o un maschio ?  >> domandò appoggiando la sua tazzina sul tavolino

 

<< E' ancora troppo presto per dirlo, Joker spera in una femmina  >> mormoro' le ultime parole come se avesse appena detto una bestemmia di quelle grosse da far scendere Dio in persona per farsi fulminare all'istante.

 

Joker sperava in una femmina?  Un pazzo folle sperava in una donna? Voleva una bambina ? No un maschietto cosicché un giorno poteva farli d'assistente? Una bambina? Bha..che uomo era? Si sa' che tutti i papà del mondo vogliono quasi sempre un maschietto prima o poi…era davvero,davvero strano quel tizio.

Mentre erano lì a chiacchierare che nome potesse andare al neonato ecco che qualcuno spalancò la porta di casa entrando a braccia spalancate facendo prima una giravolta con il sorriso sulle labbra

 

<< Tesoro sono a cas…..ARGH Batman! Margaret scappa !  >>  si mise davanti alla donna facendole da scudo spalancando per bene le braccia  <<   Come diamine hai scoperto dove abito ?   >>

 

<<   Margaret mi ha lasciato il vostro indirizzo  >> disse soffocando un sorriso, Joker si voltò verso Margaret che era leggermente stufa per quel comportamento idiota del suo ragazzo 

 

<< Gli hai dato il nostro indirizzo? Dico io! Hai dato il nostro indirizzo  a Batman! Donna! Cosa ti passa per la testa a volte ?!   >>

 

<<  Siediti e non rompere, Bruce è nostro ospite e penso che si fermerà per pranzo, vero Bruce ?  >>

 

I due nemici spalancarono gli occhi ma nessuno dei due oso' protestare, quando voleva Margaret poteva essere peggio di Joker e Batman messi insieme. 








=_= Joker è super felice di avere Bruce..cioè Batman a pranzo ..=_= . Voleva dirveloXD

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Capitolo 6
*** Batman VS Joker. ***


 

Se ci fosse stato qualche pubblico in quella stanza sicuramente si sarebbe messo a ridere a vedere Batman e Joker che seduti uno di fronte all'altro si fissavano con sguardo da omicida, era difficile capire chi voleva fare la prima mossa e staccare la testa al proprio nemico quando in cucina Margaret cantava con la sua voce da usignolo mentre buttava gli spaghetti e riscaldava la matriciana fatta dal suo tesoro la sera prima solo per lei sapendo che era il suo piatto preferito.

La tv era accesa e stavano trasmettendo una pubblicità per neonati, Joker allungò l'occhio e vide una madre che sceglieva il miglior prodotto per il suo piccolo, mentalmente prese nota, per essere pronto quando sarebbe nato suo figlio, Batman invece tenne ancora lo sguardo fisso sull'avversario , non aveva osato parlare per timore che la sua migliore amica potesse tirarli qualche padella in testa , a volte Margaret sbucava dalla cucina per vedere se non si fossero ammazzati a vicenda prima di tornare a cantare , aveva anche fatto finta di far bruciare qualcosa per distrarli ma niente, quei due vivevano nel loro mondo strambo. 

Non c'era nulla che li poteva interessare se non guardarsi e immaginarsi ogni tortura da infliggere al nemico.

Stufo di quella situazione Joker si alzò in piedi e raggiunse la sua amata che stava cantando a gran voce una canzone francese dondolandosi mentre girava la frittata, quando mise piede in cucina si dimenticò completamente di chi c'era nell'altra stanza. 

Circondò i fianchi della donna che gli sorrise senza distogliere lo sguardo dai fornelli, lui le baciò il collo delicatamente come un timido amante apparso così dal nulla , pronto a scappare al primo pericolo promettendo alla donna di ritornare da lei e liberarla dal cattivo di turno. 

Forse era così.

Forse la realtà era diversa. Margaret non aveva invitato Batman a pranzo, anzi…era stato lui ad autoinvitarsi minacciandola con qualche suo giochetto e la poverina si era spaventata che aveva detto si al suo invito e lui era l'eroe del momento, l'avrebbe liberata uccidendo per sempre il mostro e insieme sarebbero scappati sù una nuvola e sarebbero vissuti per sempre insieme .

Allungò una mano sotto la gonna della donna che soffocò un gemito mentre il suo corpo si era piegato in avanti leggermente, Margaret avrebbe voluto dirli che non era il momento per fare quello che voleva , ma il suo cervello urlo' di starsene zitta e di lasciarlo fare perchè gli stava piacendo eccome! Non era il momento di fare la suoretta. 

Non era quella che ci avrebbe fatto sesso ogni ora? 

Quindi non doveva parlare ma solo fissarlo mentre lui la spingeva al piacere.

Ma di là c'era Bruce! 

Non erano soli!

Eh allora? Disse il cervello con voce innocente mentre il suo corpo rideva e qualcosa al centro dello stomaco urlava " ANCORA! " e i denti desideravano la sua bocca per morderlo.

Joker continuò a "stuzzicarla" mentre con l'altra mano spegneva il sugo e le tappava la bocca con le sue labbra , erano tutto un fuoco e avrebbero continuato così per altri minuti se non fosse stato per qualche colpo di tosse che li riportarono alla realtà.

Si staccarono con dispiacere 

 

<<   Vado a vedere come sta' il nostro ospite  >> disse Margaret sistemandosi la gonna con il sorriso sulle labbra e le guance rosse mentre Joker la fissava come un leone fissa la sua preda prima di sbranarla. 

 

 

<<  Scusaci Bruce se ti abbiamo lasciato solo ma avevo un problema …un problema al gas e sai com'è  >> alzò gli occhi al cielo 

 

<<  Tranquilla  >>

 

Margaret sapeva di sesso appena fatto pensò Bruce e l'idea che quei due avessero giocato mentre lui era lì lo mando' sù di giri, avrebbe pagato oro per prendere il posto di Joker e stringere il corpo di quella donna tra le sue braccia.

Margaret era stata l'unica donna che non era caduta ai suoi piedi.

 

<<   Spero che ti piaccia la cucina italiana. >>

 

<< L'adoro  >>

 

 

<< Devi sapere che Joker è un ottimo cuoco ! Conosce tantissimi piatti stranieri  >> 

 

" non mangiare nulla Bruce " pensò Batman, il suo nemico sicuramente in quel momento stava versando del veleno nel suo piatto, lui l'avrebbe fatto.

 

Margaret si mise in mezzo ai due a tavola , non voleva uno scontro, no in casa sua. 

I due non si parlarono, era lei che teneva banco mentre Joker e Batman grugnivano qualche volta troppo impegnati a tenersi il muso e odiarsi a vicenda.

La donna si stava divertendo da morire, sembrava di pranzare con due bambini di cinque anni capricciosi , anzi i bambini erano molto più bravi di loro,almeno non si guardavano come se a un momento all'altro potesse scoppiare una guerra infinita .

 

<< Allora giovanotti cosa avete fatto oggi di bello ?  >>

 

<<  Ho guardato la borsa  >>

 

<< Anch'io >> borbottò Joker mentre con il pane puliva con molta cura il piatto 

 

<< Ho sentito che le azioni di Marroni cadranno nei prossimi giorni >> Batman lanciò un occhiata al suo nemico che era ancora impegnato nel suo lavoro di "pulisci per bene il piatto! "<<  Marroni fallirà' sicuramente se nessuno gli darà una mano >>

Margaret stava in silenzio , non voleva perdersi una parola

 

<<  Non m'importa se fallisce, io non cadrò con lui  >>

 

<<   E chi lo dice ?  Lo sai bene quanto me che la borsa è imprevedibile   >>

 

 

<< Ah ah questa è bella. Comunque io i soldi non li tengo in banca.  >>

 

<<  Ah no ? >>

 

<<  No!  E non pensare che ti venga a dire dove tengo i miei risparmi.  E guai a te se te lo fai scappare  >> disse rivolto a Margaret che soffocò una risata  <<   Hai già detto tanto per oggi..>> mormorò triste

 

<< Margaret non centra, non ha colpe,sono solo venuto a trovarla  >>

 

 

<<  Potevi chiamarla come fai sempre  >>

 

<<  E invece io sono venuto a trovarla, qualche problema ? >>

 

<<  Si! Eccome! Sei nella mia casa!  >>

 

sbraitò dando un pugno sul tavolo, Margaret alzò gli occhi al cielo

 

<< Margaret è anche amica mia e io la vado a trovare quando mi pare  >>  Batman incrociò le braccia offeso , Joker aveva le fiamme negli occhi 

 

<< Scordati che ti manderò l'invito al matrimonio ! >> disse gesticolando con una forchetta sporca di sugo 

 

Matrimonio? Joker voleva sposarla? Lei? Joker voleva sposarsi? Wow.

 

I due non si parlarono più , guardando altrove mentre l'unica sana di mente portava in tavola il secondo , era già tanto che si erano parlati come due persone civili anche se con un modo molto infantile..ma era già un passo avanti.

Joker per secondo aveva tirato fuori il suo pollo alla Joker! Un pollo ricco di spezie dell'Africa e qualche piccolo pezzo di pepe che non guastava mai.

Anche se non gli andava per niente simpatico Batman dovette riconoscere che ci sapeva fare con i fornelli. Era un mago! I suoi piatti erano ottimi e allo stesso tempo non riempivano troppo lo stomaco, così mangio' anche il dolce comprato però questa volta dalla pasticceria lì accanto,  per finire con una bella tazzona di caffè sud americano.

Erano le tre quando Bruce Wayne tolse il disturbo da casa Joker. 

Finalmente erano soli, Margaret mise i piatti nella lavastoviglie brontolona , quando la si accendeva faceva un baccano. Era il loro prossimo acquisto , lui sbucò facendo capolino con la testa, si voltò a guardarlo, il sole gli illuminava gli occhi tristi, si era andato a lavare e ora il trucco non vi era più sul quel volto segnato.

 

<< Ciao bell'uomo  >> lo salutò <<  Non è andata così male..alla fine, no ? >> disse lavandosi le mani nel lavandino passandosi più volte il sapone che sapeva di cocco.

 

<< Mhmm.. no..ma rimane un essere inutile >>

 

Margaret sospirò. Bambini….

 

<< Ho da parlarti  >> disse dopo un po' che stava fissando le mattonelle , lei lo guardò con interesse e con un pizzico di curiosità , Joker avanzò verso di lei e senza aggiungere altro tirò fuori una scatolina minuscola che aveva il colore del mare , Margaret guardò prima lui poi la scatolina e di nuovo lui mentre la fissava trattenendo il respiro, delicatamente l'aprii e dentro vi era nascosto un anello con un diamante che alla luce del sole provocò degli arcobaleni che si diffusero per tutta la stanza 

 

<< Oh ..i-io non so' che dire…>>

 

<< L'ho comprato stamattina . Non l'ho rubato, l'ho comprato come un comune cittadino di Gotham. >> 

 

disse con voce che gli tremava, la donna sorrise e lo portò al dito e se lo infilò 

 

<<  E' …una proposta di fidanzamento o  ..>> non concluse la frase,il suo cuore batteva forte mentre lui si bagnava le labbra agitato 

 

<< M-mi piacerebbe sposarti Margaret Potter. T-tu mi vorresti sposare? >>

 

Il sole entrò completamente dentro la cucina illuminandoli e rendendoli ancora più belli di quello che erano già.

I  suoi occhi brillarono e poi versarono lacrime di gioia mentre lui sorrideva rilassato, era fatta, sapeva che quelle lacrime volevano dire di si. L'avrebbe sposato.

 

 

 

:D spero che vi piaccia, come avete potuto vedere nessuno dei due si è tagliato la gola a vicenda.

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Capitolo 7
*** matrimonio e altre cose ***


I giorni passarono e anche i mesi fecero la stessa cosa , la pancia pian piano si fece grande e si vedeva sempre di più, ormai Margaret non poteva andare in giro e dire con tutta tranquillità  a dire " Sono leggermente un po' incinta" ridendo, ora sembrava un babbo natale giovane alle prime prove natalizie. 

Se lei era felice , Joker sembrava l'uomo che non aveva conosciuto la parola " tristezza" , visto che andava in giro tutto felice anche quando doveva uccidere qualcuno o mozzarli la testa, lo faceva ridendo di gioia, la paternità lo metteva di buon umore che per qualche mesetto batman si trovò disoccupato a vagare solo come un cane per le strade di Gotham.

Margaret non faceva che un passo che Joker era subito lì pronto a darle una mano , e non ascoltava mai una sua protesta, faceva e basta.

Fecero delle vacanze fuori città, una volta la portò direttamente in Europa, a Parigi e poi a Barcellona , la donna non credeva ai suoi occhi , cosa aveva fatto per farlo così cambiare quell'uomo folle?

Un attimo prima erano a Gotham a guardare le macchine andare e venire e ora erano sulle Rambla, Barcellona a guardare la gente che rideva e scherzava senza pensieri  mentre la giornata si faceva buia, e lui tenendole la mano le regalava una rosa.

Passavano le loro giornate invernali sul molo del Maremagnum giocando a inseguirsi, e baciarsi senza mai dire " Basta!", sembravano una coppia così normale che non vedevano l'ora di sposarsi. 

E infatti il giorno del matrimonio arrivò.

Margaret era al sesto mese , Joker due giorni prima le aveva fatto costruire un vestito sù misura, un vestito che ricordava i profumi del giappone. Il paese preferito della sua ragazza, erano anche riusciti a trovare un prete che gli sposasse ,e degli invitati. 

Margaret aveva una famiglia che però non avevano mai visto il nuovo ragazzo della figlia e quindi quando seppero che si sarebbe sposata ecco che scesero dal Montana per andare da loro, Joker era teso d'incontrare la famiglia della ragazza ma l'incontrò andò bene ..e per la prima volta lui sentii un componente di una bella famiglia che ti regalava sorrisi e tanto altro anche se avevi il volto sfregiato ed eri folle. 

Furono giornate dure e tese , e poteva accadere che qualche volta veniva sbattuta più di una porta, che qualche scarpa veniva lanciata dall'altra parte della stanza, che un anello venisse lanciato sul letto per poi essere ripreso subito dopo alcuni secondi, che corpi nudi venissero buttati sul letto e ci stessero fino al giorno dopo, che bottiglie di birra aumentassero e che il cesso diventò il luogo per nausee di piena notte di Margaret e non.

Ma alla fine i nostri ragazzi ce la fecero ad arrivare al giorno del Matrimonio.

 

<< Margaret ?  >>

 

Bruce Wayne sbucò per vedere se la sua migliore amica non se la fosse data a gambe mentre un timido Joker la stava aspettando sull'altare

 

<< Bruce! E' vietato vedere la sposa!  >>

 

<< Non dire sciocchezze! No per il testimone!  >>

 

spalancò la porta ed entrò a testa alta.

 

Quello che vide dopo lo lasciò a bocca aperta. 

 

In quella stanza non c'era Margaret, ma una dea greca.

 

Era bellissima, il vestito la rendeva graziosa, e la pancia la faceva Donna con la D maiuscola. Le sorrise 

 

<<  Wow  >>

 

<<  Niente male eh?  >> disse lei scherzando portandosi una mano sulla bocca

 

<<  Posso avere l'onore di accompagnarla fino all'altare?  >> 

 

<<  Certo mio cavaliere  >> 

 

e senza aggiungere altro gli prese il braccio, Bruce con delicatezza la condusse verso l'entrata della chiesa mentre tutti gli invitati si voltarono quando la musica si fece più alta , Margaret guardò l'amico che le strinse il braccio per darle più fiducia e avanzarono verso l'altare dove Joker alzò lo sguardo verso di lei e rimase incantato , non aveva previsto che sua moglie era davvero bella con quel vestito regalato da lui. Per un attimo gli venne voglia di correre verso Margaret per darle un bacio come si doveva ma avrebbe rovinato tutto,così fece il bravo ragazzo..rimase sul posto ad aspettarla.

Non si accorse neanche chi la stava accompagnando, quando vide chi era soffocò una risata e guardò Batman negli occhi, mormorò un grazie prima di prenderla e metterla accanto a lei mentre lui faceva un passo indietro e prendeva il suo posto come testimone.

Venne il tempo delle preghiere e quelle dei baci, e poi venne il tempo delle promesse. 

Il pagliaccio non aveva preparato nulla, ci aveva pensato tantissimo cosa scriverle per quel giorno dannatamente importante, ma proprio non era riuscito a buttare nulla sulla carta.

 Così disse soltanto

 

<< Ti amerò per sempre >>

 

e questo bastò a Margaret che si mise a piangere, ora toccava a lei

 

<<  Ehm..Bruce mi passeresti la mia promessa ? >>

 

Batman prese dalla tasca un pezzo di tovagliolo e la mise in mano alla ragazza che lo ringraziò

 

<< Perdonami ma avevo solo questo..tovagliolo.  >> sorrise , lui ricambiò 

 

<<  Dirti che ti amo sarebbe troppo banale, ma è la verità : Ti Amo. 

    Ti amo quando mi guardi la mattina , ti amo quando hai tutto quel trucco che ti rende buffo , ti amo quando ti ubriachi e rientri in casa facendo baccano, ti amo quando t'incanti e rimani perso nel tuo mondo, ti amo quando ti tocchi con tristezza le tue cicatrici, ti amo quando mi baci e facciamo sesso, ti amo quando mi permetti di mettere i miei piedi gelidi sui tuoi senza protestare, ti amo quando salti per tutta la casa senza un vero motivo, ti amo quando te e bruce vi guardate male, ti amo sempre e andrei avanti se avessi tutta la giornata ma non posso..il mio stomaco sta' già brontolando e Noi abbiamo una fame da lupo, quindi ti dico solo questo per essere veloce e banale : Ti Amo.  >>

 

Joker aveva gli occhi lucidi ma non c'era tempo per piangere si doveva scappare al ristorante a festeggiare ! 

La cena si sarebbe svolta in casa Wayne. Bruce aveva tutto organizzato , Alfred li stava aspettando con ansia.

 

<<  Alfred!  >>

 

<< Signorina Margaret, è bellissima, mi permetta di aiutarla  >>

 

le offri' il braccio, era il terzo uomo che le chiedeva di fare il cavaliere per ora, cenarono in un immensa sala decorata per l'evento , Joker e Batman alzarono il gomito ma non per questo si scontrarono, anzi scambiarono qualche patta sulla schiena e qualche battuta sù Margaret la quale li seguii infuriata per quello che avevano detto sù di lei e sui suoi gusti prima di Joker. 

Fece molto ridere tutto ciò alla folla che faceva da pubblico.

Margaret danzò con suo padre che le augurò un futuro roseo e di non vedere l'ora di diventare nonno. 

Fu una festa meravigliosa, piena di felicità , ovunque c'era gente che ballava , mangiava e chiacchierava e chi si scambiava promesse d'amore in giardino sotto la luna. Era una notte perfetta e nessuno, nessuno la poteva rovinare. 

Joker e Margaret erano marito e moglie.

 

 

 

<< Mettimi giù! ahahah Joker!  >> 

Entrarono in casa barcollando per il troppo vino,ma lui riuscii a  trasportarla fino al letto dove la lasciò cadere

 

<<  Sono a pezzi  >>

 

<< Vuoi qualcosa di caldo che ti sistemi lo stomaco ? >> 

 

<< No, no, ora dormo. Notte >> 

 

e dicendo questo si addormentò come un sasso con il vestito e tacchi addosso, Joker rise divertito e scuotendo la testa andò a farsi del tè, aveva davvero alzato il gomito quella sera. 

 

 

 

 

 

Odore di mela cotta che proveniva dalle coperte, fu questo odore che risvegliò Margaret, Joker non era lì ma le aveva lasciato un biglietto con una tazza di latte e un biscotto ai piedi del letto, morse il biscotto e lesse il biglietto.

Joker aveva una calligrafia  molto interessante pensò la ragazza.

 

" Ho lasciato me stesso sù quel letto. Prendetene cura, torno presto. " 

 

sorrise, come al solito non capiva pienamente Joker, se avesse messo una mano sotto le coperte dove aveva appoggiato il suo corpo mentre lei era persa nel sonno avrebbe trovato una foto di lui che sorrideva. Ma Margaret non lo fece , andò in bagno, si dedicò a un lungo bagno prima passando qualche minuto ad osservandosi allo specchio dicendosi che era sempre bella, e che non doveva vergognarsi di nulla. Era bella anche con la panciona. Era radiosa poi si perse nelle bollicine di rose e vaniglia.

 

 

Joker camminava leggermente piegato in avanti lungo una strada deserta fuori città, intorno a lui c'erano alberi e a cento metri un cimitero che aveva il cancello rotto e cigolava ogni volta che il vento bussava ad esso. Due macchine con i finestrini neri lo stavano fissando minacciosamente mentre lui andava sorridendo verso di loro, si fece più dritto quando le portiere si aprirono e un Harvey Dent sbucò fuori con i suoi uomini in giacca e cravatta anche se era una giornata molto calda per essere inverno. 

Si fermò a pochi metri da loro e incrociò le braccia, l'anello era ben nascosto sotto i suoi guanti di pelle .

 

<<  Joker! Da quanto tempo che non ci si vede? Dicono che ti sei sposato è vero? O è un'altra balla?  >>

 

Joker sbuffò

 

<<  Non so' chi sia questo tizio che si faccia chiamare Joker..ma se lo trovo giuro che gli stacco il cuore con le mie mani  >> fece un ghigno 

 

<<   Non vorrei essere lui.  >>  fece cenno a un suo uomo che era dietro di lui, passò con un calcio una borsa nera molto pesante, Joker tenendo gli occhi fissi sù di loro s'inchino' solo per alcuni secondi poi ritornò al loro stesso livello tenendo saldamente la borsa

 

<<  Come sempre?  >> domandò Harvey Dent 

 

<< Come sempre    >> affermò Joker annuendo, Harvey Dent fece schioccare le dita e tutti si ripersero nelle loro macchine, li guardò sfrecciare via alzando un polverone poi ritornò sui suoi passi. Aveva della droga da smistare e il più presto possibile. 

Ritornò veloce a Gotham dove trovò pioggia. Non amava del tutto quella città. Pioveva sempre e ci viveva quell'antipatico di Batman. L'unica cosa che la rendeva decente..era la presenza di Margaret..chissà se aveva trovato la foto che le aveva messo sotto le coperte, era così bella quando dormiva anche quando sembrava un camionista distrutto perso nel rum di qualche schifoso pub.

Spinse il piede nell'acceleratore  e si ritrovò nel pieno centro della città con i suoi stupidi cittadini che non vedevano veramente dove andassero troppo impegnati a parlare di lavoro e dimenticarsi di figli e genitori, questa era la loro vita, questa era la società di Gotham.

Fece partire in serata otto camion che avrebbe distribuito tutta l'eroina in tutta la città ai suoi soci e a gente talmente povera che l'unica cosa che gli rendeva felice era quello di drogarsi per ritrovare quel mondo ormai perso anni fa.

Joker si stirò, l'orologio segnava le sei di sera quando alzò gli occhi dai fogli , aveva promesso a Margaret di tornare presto e invece? Eccolo lì. A lavorare. Cazzo.

Sbadigliò,era ora di chiudere, sarebbe passato da quei due vecchi e avrebbe ordinato due pizze e poi avrebbe preso una bottiglia di vino, e infine sarebbe andato a casa, si avrebbe fatto davvero così se non fosse che qualcuno bussò alla sua porta.

 

<< Amico mio >>  uno strano esile Spaventapasseri entrò saltellando 

 

<<  Cosa vuoi? >> rispose lui annoiato della sua presenza

 

<<  Volevo offrirti da bere, posso?  >>

 

<<  E perché mai vorresti pagarmi da bere Jonathan ?  >>

 

Jonathan Crane ci pensò un attimo sù

 

<< Siamo amici!  >> esclamò

 

Quel tipo era più fuori di lui pensò Joker alzandosi e passandosi una mano fra i capelli.

 

<< No stasera Jonathan, devo andare a casa …sono stanco >> concluse chiudendo lo schermo del computer

 

<<  Oh dai Joker! Una birra e via ,prometto che non faremmo tardi  >>

 

I due si guardarono negli occhi.

 

 

 

Margaret girò la chiave della casa e fu dentro, vide che Joker non era ancora ritornato, ormai era buio..era quasi ora di cena così iniziò a mettere qualcosa sul fuoco anche se tutti quei odori le dava molto nausea e dovette abbandonare tutto e mettersi davanti alla tv a guardare un programma sui viaggi e sugli animali.

Odore di sigaro cubano e odore di donna che si mescolava con quello del sesso sotto a un tavolo.

Odore di cibo scadente appena preparato, ecco come il Tasòs accolse il principe del crimine.

Donne con solo il tanga danzavano senza controllo mentre i Rolling Stones cantavano a gran voce e uomini seduti le guardavano sbavando, una ragazza dai capelli rossi li superò sorridendoli prima di salire sul palco

 

<<  Questo è il paradiso >>  commentò Jonathan che si guardò intorno con occhi sognanti mentre il suo amico fissava scocciato l'orologio che portava al polso. 

 

 

si sedettero a un tavolo pieno di briciole e con una chiazza di caffè che ricordava un occhio umano. 

 

<<   Cosa vi porto dolcezze?  >>

 

<<  Tre bicchieri di rum per me  e per il mio amico idem  >> disse felice Jonathan << niente ghiaccio  >>

 

la ragazza fece si con la testa e andò a urlare l'ordine al barista che preparò immediatamente i 6 bicchierini visto che Joker non era passato inosservato al suo arrivo.

 

Il fumo si fece più denso che un occhio del Joker lacrimò ma solo per alcuni secondi prima che una mano lo strofinò con violenza, Jonathan Crane batteva il piede sul pavimento marcio per tenere il tempo mentre altre ragazze salivano sul palco e iniziavano a lanciarsi sul tavolo danzando completamente nude facendo volare mutandine ovunque mentre uomini maturi e ragazzini fischiavano come matti urlando i loro nomi di lavoro.

Una ragazza finii sul loro tavolo e subito si concentrò sul Joker che non la degnava di uno sguardo , i sei bicchieri di rum arrivarono immediatamente , lo spaventapasseri prese il primo e lo porse alla ragazza che se lo versò in modo sensuale lungo i seni per farlo scendere giù in pancia quando le labbra dell'uomo la toccarono sorrise ma i suoi occhi erano sempre sul Joker che era perso nel suo mondo , una cosa che succedeva quando non era per niente interessato a quello che stava accadendo a intorno a lui.

Forse qualche anno fa avrebbe fatto l'idiota lasciando che la ragazza si strusciasse contro il suo cavallo e si forse l'avrebbe pure baciata e poi portata a letto, scacciandola il giorno dopo spaventandola con il suo modo da folle omicida.

Ma ora non aveva assolutamente voglia di giocare.

Si tirò sù ,prese un sigaro da un uomo che passo' di lì il quale ebbe la furbizia di non lamentarsi, la ragazza scese dal tavolo e con movimento sexy si avvicinò al nostro folle.

 

<<   Joker, dicono che sei un folle  >>

 

<<  Se lo dicono dev'essere vero  >>

 

le fumò in faccia 

 

<<  Mi piaci  >>

 

<<  A me no. Ora togliti . C'è la fila per vedere il tuo seno.  >>  cercò di superarla ma la ragazza dai seni piccoli lo bloccò mettendoli una mano sul petto  

 

<<  Una notte. Chiedo una notte con te  >> gli  fece l'occhiolino

 

Joker strinse i denti, alzò gli occhi al cielo e ricordò la voce di Margaret che diceva con voce solenne ma ironica

 

<< Sii gentile , ti prego.  >>

 

Lo spaventapasseri si stava divertendo a danzare con due ragazze bionde ,erano riuscite a sfilarli la maglia e ora stavano pensando di toglierli la cintura, tutto questo lo divertiva molto e Joker poteva sentire le sue risate da ubriaco, aveva mandato di colpo a stomaco vuoto i suoi tre bicchierini.

E si preparava a farne fuori altri tre.

 

 

<<  Dovresti spostarti ragazza…prima di farti male  >>  

 

<<  Io amo farmi male  >>

 

gli prese il volto grazioso tra le mani, si dai era carina..ma lui poteva avere di più.

 

<<   Come vuoi bellezza .  >>

 

fece cenno all'amico , portò la ragazza in una sala privata, la musica era sempre più alta e l'odore di fumo si era fatta più forte , ormai anche le sue mutande puzzavano di fumo.Buttò la giacca sù un divano tutto rovinato pieno di pulci e macchie che non volle sapere cosa fossero, si tirò sulle maniche della camicia e si appoggiò contro il muro mentre la ragazza iniziò a ballarli così vicina che sentiva il profumo dei suoi capelli. Quanti anni avrà avuto? venti? Ventidue?..

Il suo corpo si muoveva a ritmo della musica,non sbagliava nessuna mossa, lo circondò con le braccia e sorrisero, mentre una luce rossa li circondava.

 

Era le cinque del mattino quando lo spaventapasseri uscii barcollando tenendo tra le braccia due ragazze una bianca e una di colore, ridevano come matti ma le loro risate finirono presto per trasformarsi in urla. 

Una delle prostitute del pub era impiccata a un palo, non aveva più la testa, sul suo corpo riportava una scritta in rosso che diceva 

 

"Joker was here. " 

 

<<  Ah Joker, Joker.. >> mormorò Jonathan Crane.

 
 
 
a presto:)

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Capitolo 8
*** verità che fanno troppo male. ***


 

Joker girò le chiavi di casa , era ancora buio quando rientrò, senza accende nessuna luce veloce come un felino che si prepara a balzare sulla preda raggiunse il letto dove sua moglie stava dormendo.

La sentii russare lievemente , le diede un bacio veloce e poi di corsa in bagno. Si chiuse la porta alle spalle e si diede un occhiata allo specchio.

Fece una smorfia di rabbia quando si tolse una giacca lunga rubata a uno dei clienti, era completamente sporco di sangue, ovunque aveva macchie di sangue della prostituta.

Nelle sue orecchie sentiva ancora la musica di quella serata e nei suoi occhi rivedeva la ragazza ballare ridendo per poi cambiare espressione in paura e spavento a mille mentre lui si avvicinava.

Eppure le aveva detto di spostarsi che si sarebbe fatta male..ma lei niente, che ragazza testarda.

Buttò tutti i vestiti dentro a una sacco di spazzatura, erano da buttare. Si passò una mano fra i capelli prima di gettarsi sotto la doccia e lavarsi per bene tutto il corpo. Aveva un graffio sulla spalla provocato dalla vittima durante la lotta, alzò una spalla divertito , era pieno di cicatrici lungo il corpo ..Margaret non avrebbe detto nulla.

Portò la spazzatura fuori, quando ritornò si lasciò cadere sul divano e la guardò dormire. 

Lei, era l'unica donna che non avrebbe mai assaporato la sua ira.  La sua pazzia.

Rimase lì a guardarla fino all'alba , fino a quando lei non si risvegliò e lo cercò con gli occhi. Allora, solo allora lui la raggiunse , aveva addosso  il maglione fatto da lei, Margaret lo cinse a se' e lui cadde sù di lei stando attento a non fare male al bambino, i due esseri umani si guardarono per molto tempo, Joker si domandò se lei avesse capito cosa aveva combinato quella notte, ma poi baciandola lasciò per strada tutte le sue domande.

 

 

<<  Caffè?  >> domandò la donna 

 

<< Rimani qui, ehi non andartene  >> la prese per il braccio e la costrinse a ritornare a letto << Rimaniamo qui …tutto il giorno >> la guardò  << Ti va?  >>

 

<< Dove sei stato ieri?  >>

 

Joker si morse il labbro e distolse lo sguardo

 

<< Pub. Perdonami se ..sono sparito così  >>

 

<<   Tranquillo . L'importante che tu sia qui ora  >> sorrise <<  Faccio il caffè e poi staremmo qui come vuoi tu  >> 

 

la lasciò andare mentre lui accendeva la tv sui notiziari mattutini. Riportavano il caso della ragazza senza testa così l'avevano chiamata i media , Joker nascose un sorriso soddisfatto prima che Margaret ritornò con un pacco di biscotti ricoperti di glassa .

Passarono la giornata a chiacchierare di tutto dai biscotti ai notiziari passando per il tempo e per la gente che moriva ogni giorno. Si concentrarono sull'amore e sù di loro lasciando fuori tutta l'umanità, risultando così terribilmente egoisti . E lo erano, eccome se lo erano! Joker era il più egoista di tutti ,continuava a parlare , a tenere banco senza che Margaret potesse dire la sua così la donna quando era stufa di sentirò blaterare lo baciava lungo il collo finchè lui non tremava di piacere e diceva di si al sesso e così andarono avanti fino al giorno dopo.

 

 

<<  La prego dottoressa mi dica il sesso di mio figlio!  >>  

Un Joker in ginocchio era davanti a una giovane bionda che lo guardava divertita

 

<< Mi dispiace , ma sua moglie mi ha vietato di dirli se è un bambino o una bambina >>

 

<< Rimarrà un segreto tra  me e lei, la prego! E' una femmina vero? Vero? >>

 

la dottoressa rise e aiutò il pover'uomo a rialzarsi

 

<<  Mi dispiace, ma voglio rispettare la scelta di sua moglie.   >>

 

Joker la fissò triste, Margaret quando voleva era davvero cattiva con lui. Quanto le costava di dirli il sesso del neonato?

 

Lungo la strada del ritorno per sbagliò incontrò Bruce Wayne tutto sorridente, certo che sorrideva quel bastardo..lui sapeva il sesso del bambino! Stronzo! Pensò il pagliaccio

 

<< Guarda chi c'è! Ti vedo triste ragazzo    >>

 

<< Ah ah che ridere ….Margaret non mi vuole dire il sesso del bambino, Batman! E' una femmina vero? Vero?  >>

 

Batman alzò gli occhi al cielo, non voleva che Joker scoprisse che neanche lui non sapeva se era una femmina o un maschietto 

 

<< Mi dispiace ..ma non posso , passa una buona giornata >> lo lasciò nei suoi tremendi dubbi.

 

 

Joker rientrò silenziosamente in casa quando ormai era sera , odore di minestrone appena fatto arrivava dal piano di sopra, teneva saldamente in mano un mazzo di fiori colorati quando vide Margaret al telefono, per non disturbarla andò in cucina e depose il mazzo di fiori, giuro..non voleva ascoltare la telefonata della sua donna ma per qualche motivo delle parole lo presero e lo spinsero verso di loro con voce suadente. 

 

<<  E mi ha pure messo incinta, si lo so' non ho dimenticato la missione. Abortire? Ormai ..si capisco,si mi ha sposato, certo mica sono scema! No non me ne sono innamorata..   >>

 

Bum.

Joker spalancò gli occhi e guardò l'anello d'orato che stava sul suo dito esile, quelle ultime parole lo avevano distrutto . Com'erano forti a volte le parole ..ti potevano uccidere. 

Una rabbia dentro se' crebbe veloce , diede un pugno forte sul tavolo e lei smise di parlare,non si era accorta del suo arrivo si voltò.

Accadde tutto veloce, lui che arrivava, prendeva il telefono e lo faceva volare fuori dalla finestra spaccandola, Margaret lo guardò spaventata, dopo poco la donna si ritrovò contro il muro. Joker aveva promesso di non farle mai e poi mai male, di non far uscire la bestia affamata di sangue quando c'era lei ma in quel momento non era il Joker che conosceva..era il pagliaccio folle che tutti fuori da quell'appartamento temevano. E ora lei lo stava per conoscere,il suo cuore batteva veloce non per per l'espressione da pazzo di suo marito ma perché lui aveva ascoltato la telefonata. 

Era morta.

 

<<  Chi era ? CHI ERA?! >>  gridò sputando per terra  <<  DIMMI CHI ERA?!  >>

i suoi occhi erano sangue per lei che rimase in silenzio 

 

<<  MARGARET DIMMI CHI CAZZO ERA AL TELEFONO? DIMMI CHI ERA! IMMEDIATAMENTE! ORA!  >>

 

la donna tremava troppo , allora l'uomo la prese e la spinse fuori dalla finestra lei guardò la città sotto di lei che correva veloce senza alzare la testa e guardare cosa stava succedendo 

 

<< Dimmi chi era al telefono tesoro e giuro che non ti ammazzo  >> disse gelido, tutto l'amore che aveva provato per fino ad ora era sparito in un battito di ciglia

 

<< J-joker.. >> disse con voce tremante la donna con il pancione

 

<<  Joker un cazzo, dimmi chi era al telefono o giuro che ti faccio fare un bel volo.  E credimi non ci sarà nessun Batman a salvarti.  >>  

 

Margaret lo guardò mentre il vento le scompigliava i capelli

 

<<  Il mio capo   >> deglutì

 

<<  Quale capo?  >>

 

<<  Il capo per cui lavoro  >>

 

altro dolore per Joker

 

<<  Io..io..avevo una missione. Dovevo farti innamorare di me perdutamente così ..tu..tu potevi essere debole.  >> chiuse gli occhi, le stava facendo male al polso  << J-joker pensa al bambino che ho nella pancia ..ti prego..  >>

 

<< Sei una puttana . >> disse sprezzante e la riportò in casa portandole le mani sul volto << Come hai potuto? Come hai potuto farmi questo?! Io ti amavo! Tu eri tutto per me ! Come hai potuto?!  >> gridò facendo tremare ancora di più Margaret

 

<<  Ti prego.. >>

 

la portò vicino a se'

 

<<  Ti odio. Meriti di morire.  >> si guardarono per un attimo << Dimmi stronza lui, lui lo sa' ? >>

 

Margaret scosse la testa

 

<<  Hai mentito agli unici uomini che sarebbero morti per te. bene   >> Joker chiuse gli occhi << Sarà d'accordo con me . >>  la trascinò per il corridoio mentre lei cercava di scappare da lui , spalancò la porta di casa e si ritrovarono nel corridoio del palazzo la portò vicino alle scale e la lasciò 

 

<< Addio  >> con un calcio ben riuscito la fece rotolare per le scale , con un urlo cadde Margaret .

Quando arrivò per terra la donna pianse portando una mano alla pancia, era piegata in due, pianse disperata. 

Joker la guardò  disgustata poi le volto' le spalle ma non durò molto , ritornò a guardarla e solo in quel momento si accorse cosa aveva fatto.

Scese le scale veloci e raggiunse la donna che si teneva la pancia forte con le mani piangendo su di essa

 

<<  T-ti prego scusa, i-io non sapevo   >> tirò su' con il naso << N-non sapevo che sarebbe finito così,non volevo..non ti ho sentito arrivare >> pianse in modo disperato, Joker la fissò..si mise in ginocchio davanti a lei, le prese la mano e le sfilò l'anello che Margaret portava al dito mentre lei lo guardava in lacrime , il trucco era tutto sbavato e la mano destra tremava forte sul pancione, la donna aveva il terrore di aver perso il figlio. Solo l'idea di averlo perso la uccideva..

 

<< Vai da Batman , alzati, muoviti.  >> 

 

aspettò che si rialzasse , non le tese neanche la mano per aiutarla,in passato l'avrebbe fatto, in passato non avrebbe mai gettato sua moglie per le scale con il figlio in pancia.

 

<< Raccontali la verità. Forse lui ti accoglierà , si comporterà diversamente da me.. >> ritornò al piano di sopra ma mentre si allontanava lei si tenne alla sua gamba 

 

<< J-Joker ti prego  >> bagnò la sua gamba con le lacrime  << T-ti prego..ti amo ,lo giuro ti amo,non potevo dirlo al mio capo , mi avrebbero ucciso!  >>

 

<< Che peccato.  >>

 

andò via.

 

 

 

 

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