State of mind

di a small town girl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Yale state of mind ***
Capitolo 2: *** New York state of mind ***
Capitolo 3: *** Wedding state of mind 1 ***
Capitolo 4: *** Wedding state of mind 2 ***



Capitolo 1
*** Yale state of mind ***


Quinn ormai viveva da sola da mesi e aveva perso i contatti con tutti i suoi vecchi amici, l’unica con cui ogni tanto faceva una chiacchierata per telefono era Mercedes, si era sempre dimostrata un’ottima amica per lei, sin da quando aspettava Beth. Per telefono si raccontavano le loro giornate che La Diva passava vagando per Los Angeles in cerca di qualche negozio che ancora non conosceva o in sala di registrazione: aveva ottenuto un contratto discografico e ne andava veramente fiera, sapeva che i suoi sogni sarebbero diventati qualcosa di concreto ed il Glee Club l’aveva aiutata a non smettere di crederci.
Per Quinn le ore passavano in modo molto diverso, andava alle lezioni e la sera studiava, si stava impegnando davvero tanto, quello non era sempre stato il suo sogno come per Mercedes, ma in realtà lei non aveva mai passato molto tempo a cosa sarebbe stato il suo futuro, pensava che avrebbe dovuto godersi ogni attimo. In compenso però nel suo passato aveva trascorso tantissimo tempo a pensare al futuro della sua bambina, la decisione di darla in adozione era stata estremamente sofferta e anche dopo che Beth era andata vivere con Shelby, Quinn non aveva smesso di pensare a sua figlia, persino adesso che la sua vita sembrava essere decisamente salita di livello rispetto al liceo, spesso, si ritrovava a pensare a Beth, si chiedeva se avesse imparato a parlare, come avesse trascorso i primi giorni all’asilo e che disegni facesse, avrebbe voluto vedere le esplosioni di colori che la bambina tracciava sui fogli e non solo. Le mancava ma sapeva che era stata la scelta più giusta per entrambe, ora che studiava all’università ne era certa, non avrebbe potuto dedicare tutto quel tempo allo studio se avesse avuto con sé la bambina.

Quello però era uno di quei giorni in cui la nostalgia prendeva il sopravvento e pensava ai tempi del liceo, ne aveva passate tante ma non erano mancati i momenti felici, il Glee Club era stata come una famiglia per lei più che per altri. Si sorprendeva ogni volta che li ricordava, li aveva spesso trattati con superiorità ma adesso, se fosse potuta tornare indietro, era certa che avrebbe ringraziato per ogni volta in cui l’avevano sostenuta e aiutata. Più di tutto però la sorprendeva il fatto che tra tutti le mancasse Rachel più di chiunque altro. Non erano mai state grandi amiche, ma forse per questo sentiva di aver perso qualcosa, come se volesse recuperare il tempo perduto, come se volesse creare quell’amicizia che non c’era mai stata e ogni volta che queste sensazioni affioravano Quinn prendeva in mano il telefono, cercava il numero di Rachel e lo fissava, non aveva mai trovato il coraggio di chiamarla, non sapeva perché, non voleva sembrare disperata: alla ricerca di ciò che era al liceo e insoddisfatta della sua attuale vita così non premeva il tasto che l’avrebbe messa in contatto con la voce solista delle Nuove Direzioni. In quei momenti iniziava a chiedersi cosa stesse facendo a New York e se fosse riuscita a farsi accettare così com’era anche lì, in una grande città come quella.

Proprio mentre guardava il suo cellulare in attesa del coraggio che non avrebbe trovato, lo scermo si illuminò e la suoneria riempì il silenzio, prima di rispondere si ritrovò a sperare che fosse Rachel che chiamava da un altro numero. Quando sentì la voce di chi la chiamava rimase sorpresa ma non così tanto, sapeva che Shuester stava organizzando il suo matrimonio e che avrebbe voluto avere vicino tutte le New Directions. Non potè fare altro che accettare l’invito del professore, ma se ne pentì quando iniziò a pensare a quanto tempo avrebbe passato lontano dai libri anche solo per la ricerca del vestito adatto.


Quando posò la testa sul cuscino pensò al fatto che ci sarebbero stati tutti. Tutti, compresa Rachel.













se volete vedermi felice recensite c:

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Capitolo 2
*** New York state of mind ***


Rachel e Kurt erano andati insieme per negozi alla ricerca di qualcosa da mettere al matrimonio del professore, li aveva chiamati mentre stavano cenando insieme come ogni sera, erano felici da quando stavano insieme a New York. Il loro tempo libero si era notevolmente ridotto tra la NYADA e Vogue.com ma quello che avevano lo trascorrevano insieme, si divertivano a raccontarsi qualsiasi cosa, ogni tanto si ritrovano a cantare a squarciagola e poi ridere sino alle lacrime, la malinconia non faceva assolutamente parte delle loro vite, non avevano tempo per la nostalgia.
Ma quando aveva chiamato Shu improvvisamente tutti i ricordi del liceo erano riaffiorati nella mente di Rachel, erano trascorsi solo alcuni mesi da quando avevano vinto le Nazionali e la scuola era finita, ma le sembrava che fosse passata un’eternità dal Glee Club, dai momenti passati insieme, da ogni risata, pianto, canzone.

Finn non le mancava più, anzi, era sollevata dal fatto che non fosse andato a vivere con lei, che non si fossero sposati, sapeva che se fosse andata come avevano programmato non si sarebbe potuta godere quei momenti che aspettava da una vita come invece stava facendo.


Era felice.


Quella sera però non riusciva proprio a smettere di pensare al passato, non le era mai successo da quando era nella nuova città. Non le mancava la sua vecchia vita, era cresciuta davvero tanto, per questo doveva sicuramente ringraziare il Glee, senza di loro sarebbe rimasta quella ragazzina arrogante ed incredibilmente egocentrica che era quando aveva scritto il suo nome sulla lista in bacheca pensando che sarebbe diventata la satr della scuola.
Ripensando a tutto quello che al liceo era successo aveva sorriso quando era affiorato il ricordo del suo naso rotto da Finn e la scampata rinoplastica, Quinn era stata il suo modello. Fortunatamente l’avevano distolta da una scelta così avventata, ma il fatto che Quinn l’avesse appoggiata le faceva piacere e dopo questo ricordo arrivarono gli altri che riguardavano i momenti passati con la bionda. Si mise a ridere rumorosamente quando ricordò lo schiaffo che aveva preso, Kurt la sentì e bussò alla sua porta per sapere cosa facesse ridere l’amica. Quando Rachel gli raccontò tutto il ragazzo stentava a crederci e le risate erano difficili da frenare. Iniziarono a raccontare i momenti più divertenti che avevano passato al liceo senza dimenticare quando Kurt era arrivato a scuola vestito da “vero uomo”, “Io seriamente non riesco a credere di aver messo una camicia del genere, era davvero orrenda!”. Le risate continuarono ancora per un’oretta quando Kurt decise di andare a dormire, era stata una giornata lunga.

Chiudendo la porta il ragazzo aveva lasciato Rachel di nuovo sola con i suoi pensieri e Quinn era tornata immediatamente ad occuparle la mente. Si chiedeva perché stesse pensando così tanto a lei, non erano mai state molto legate anche se nel periodo prima del matrimonio avevano parlato molto, se non altro perché Quinn le sconsigliava fortemente di fare una cosa del genere e ora Rachel sapeva che aveva avuto ragione. Il matrimonio, inevitabilmente fece riaffiorare il ricordo dell’incidente, non aveva mai provato tanta paura come in quei momenti, quando non sapeva come stesse Quinn, temeva così tanto di non poterla rivedere. Per fortuna era andato tutto bene e di sicuro l’avrebbe rivista al matrimonio del professore.
con questo pensiero Rachel aveva trovato il sonno e si sarebbe risvegliata solo la mattina dopo con a sua solita vitalità.












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Capitolo 3
*** Wedding state of mind 1 ***


Tutti i membri del Glee Club che si erano allontantati dall’Ohio erano tornati a casa quel weekend e tutti lo avevano fatto per poter andare al matrimonio di Will. Erano entusiasti per l’avvenimento, dopo tutto avevano collaborato alla proposta di matrimonio e per questo si sentivano parte inetgrante delle nozze, nessuno di lorosarebbe mancato per nulla al mondo. La sera di quel venerdì si ritrovarono tutti al Breadstix, scherzarono tra loro e a tutti sembrò di essere tornati indietro a qualche mese prima, quando ancora si ritrovavano in sala canto, improvvisarono anche un karaoke in cui Rachel stranamente non pretese tutti gli assoli, non tardarono molto a tornare dalle loro famiglie, la mattina dopo ci sarebbe stato il matrimonio e volevano essere in perfetta forma, niente occhiaie per le nozze di Shuester.

La mattina del sabato arrivò in fretta, in tutte le case dei componenti del Glee Club succedeva la stessa cosa: indossavano i loro vestiti nuovi e cercavano di essereil più perfetti possibile per il matrimonio. Usciti di casa seguirono le indicazioni che li portarono ad una bellissima villa con un giardino enorme: quello era il luogo scelto dalla coppietta per il più bel giorno della loro vita, una domanda era nelle menti di tutti gli invitati: come aveva fatto Emma a disinfettare un luogo cos’ immenso?!

La cerimonia si svolse all’esterno e per tutti fu un momento davvero commuovente, Quinn era seduta di fianco a Santana che poggiava la sua testa sulla spalla di Britt cercando di mantenere le lacrime date sia dalle nozze che si stavano svolgendo sia perché era di nuovo vicino alla sua ragazza, le mancava tantissimo quando non c’era. Quinn non riusciva a non guardarle provando un affetto immenso e si ritrovava a sorridere vedendo di quanto amore fossero capaci quelle due, ma c’era anche un altro motivo per cui non riusciva a non sorridere, Rachel era seduta proprio davanti a lei e finalmente oggi ci avrebbe potuto parlare tranquillamente, senza paura di essere inopportuna.


Dietro di lei era seduta Quinn, non riusciva a smettere di pensare a qualche notte prima, quando la nostalgia di quella ragazza l’aveva invasa tanto da toglierle il sonno, si stava sforzando tantissimo per cercare di non girarsi a sorriderle e non aspettava altro che la cerimonia fosse finita per poter parlare con lei. Rachel era sorpresa di pensare davvero queste cose, non le era mai successa una cosa del genere e mai avrebbe creduto che avrebbe atteso così il momento in cui avrebbe parlato con Quinn.


Appena finì la cerimonia e tutti si alzarono Rachel non potè fare a meno di voltarsi e regalare a Quinn il sorriso più bello che avrebbe potuto fare.
Quinn vedendola si sentì scoppiare il cuore e subito rispose a quel sorriso così perfetto, si erano viste il giorno prima ma erano entrambe stanche dal viaggio e avevano scambiato solo poche imbarazzate parole, ma adesso l’imbarazzo non poteva contare più niente era l’unica occasione che avevano per parlarsi e cercare di capire quello che le stava succedendo.



















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Capitolo 4
*** Wedding state of mind 2 ***


Alla fine della ceimonia tutti gli invitati si spostraono verso l’interno della villa dove i tavoli erano stati appaecchiti alla perfezione e sicuramnete la pulizia era la migliore che si potesse avere in un luogo così grande, comunque adesso Emma non sembrava pensare ai possibili batteri presenti della sala, era solo incredibilmente felice, aveva tutto quello che desiderava.
Tutti presero posto e Quinn e Rachel si sedettero una di fronte all’altra, durante tutta la durata del pranzo le due si scambiarono sorrisi e battute e nei loro occhi si leggeva la felicità di essere lì, a pochissima distanza l’una dall’altra.
Quinn però non riusciva a smettere di chiedersi perché Finn non era seduto vicino alla sua ragazza, sperava che si fossero lasciati ma le sembrava così improbabile che cercava di mantenetere i piedi per terra e non immaginava neanche di poter cambiare il rapporto che aveva con Rachel.

Appena finito il dolce Rachel si alzò per andare in bagno e Quinn le chiese se volesse compagnia, così andarono insieme. Quando arrivò il momento di lavarsi le mani entrambe si diressero verso lo stesso lavandino, iniziarono a giocare cercando di mettere le mani una sull’altra, le loro risate si erano trasformate in un unico suono che riempiva la stanza mentre fuori da quella porta le parole e le battute degli altri invitati sembravano allontanarsi sempre di più dalle menti delle due ragazze.
Mentre ridevano i loro sguardi si alzarono contemporaneamente l’uno alla ricerca degli occhi dell’altra, guardandosi i loro visi si avvicinarono sempre di più, i rumori che venivano dall’esterno ormai erano inesistenti per le loro orcchie, sentivano solo il rumore dei loro pensieri e dei loro battiti che non smettevano di aumentare.
Le loro labbra si unirono e i loro respiri diventarono uno solo. Nelle loro teste non c’era più niente, ogni paura, pensiero era svanito lasciando solo un’immensa felicità. Appena le loro labbra si staccarono dagli occhi di Quinn iniziarono ad uscire lacrime incontrollate, si mise seduta per terra poggiando la schiena al muro, Rachel subito si avvicinò chiedendole il perché di tanta tristezza e sentendosi in colpa, “Tu, Finn….non volevo, scusa….” “Io e Finn ci siamo lasciati” Quinn alzò gli occhi verso quelli di Rachel ma senza riuscire a smettere di far cadere le lacrime che ormai avevano preso i sopravvento. Rachel mise un piccolo ciuffo di capelli dietro l’orecchio della bionda, prese il suo viso tra le mani e le asciugò le lacrime con le dita, Quinn le sorrise con gli occhi ancora lucidi ma incredibilmente sollevata dalla notizia ricevuta e da quei piccoli gesti che ne erano seguiti.
Rachel si rimise in piedi e allungando la mano verso Quinn la aiutò ad alzarsi, si legarono in un abbraccio che durò a lungo. Quando si allontanarono una dall’altra le loro mani si strinsero, i loro occhi si guardarono e si sorrisero, il silenzio fu interrotto da Rachel “Ce la faremo” “Ci vedremo ogni volta che sarà possibile, vero?” “Sì.”. Si avvicinarono ancora con un altro bacio, più consapevole e forse con più felicità, adesso davvero non avevano più paura, sapevano che era ciò che entrambe desideravano.

“Ti amo” “anche io”.

Tenendosi per mano uscirono dalla porta di quel bagno e tornarono al loro tavolo in cui i loro amici cominciavano a chiedersi perché ci stessero mettendo tanto, vedendole arrivare Kurt scambiò con Rachel una serie di sguardi complici che tolsero al ragazzo ogni dubbio, avrebbe dovuto aspettarselo, anche lui era felice.

Passarono tutto il resto della festa una vicina all’altra senza temere che qualcuno potesse sospettare della loro nuova relazione, non le importava, l’unica cosa che le interessava era che si amavano e niente avrebbe potuto rovinare quella giornata.



















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