Marco ed Eva - Due vite un solo destino

di ziarocky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Ritrovarsi ***
Capitolo 3: *** CIAO ZIO CESARE ***
Capitolo 4: *** Come 26 anni fa... ***
Capitolo 5: *** Una stella a metà ***
Capitolo 6: *** Lotterò per te ***
Capitolo 7: *** Una giornata in famiglia ***
Capitolo 8: *** Peggio di così non può andare ***
Capitolo 9: *** Carte in tavola ***
Capitolo 10: *** Un compleanno pieno di sorprese ***
Capitolo 11: *** A volte ritornano ***
Capitolo 12: *** Basta esitare! ***
Capitolo 13: *** Finalmente felici....o forse no ***
Capitolo 14: *** Finalmente felici ***
Capitolo 15: *** Un sogno bellissimo ***
Capitolo 16: *** I sogni son desideri... ***
Capitolo 17: *** ...Che diventano realtà ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Image and video hosting by TinyPic è la mia prima fan fictions e spero possa piacervi, fatemi critiche positive e/o negative accetto tutto vorrei migliorare. Buona lettura


Prologo

 
Casa Cesaroni notte
Eva seduta sul suo letto guarda delle vecchie foto dove erano ancora tutti felici, Giulio e Lucia si erano appena sposati, Rudi e Alice battibeccavano ogni mattina, Mimmo si prendeva cura di tutti mentre Cesare e Gabriella facevano le gare per portare la colazione ai ragazzi e Marco ed Eva non si amavano. Già non si amavano. Ma c’è mai stato un momento in cui loro non si erano amati con tutta l’anima? Nemmeno i primi momenti di convivenza erano perfetti eppure c’era qualcosa nel loro modo di stare insieme che cambiava tutti i sistemi, i loro battibecchi, i loro giochi, i momenti in cui uno consolava l’altra e viceversa, le crisi d’amore in cui l’altro era sempre presente, infondo non c’è mai stato un momento in cui Eva non pensasse a Marco, non c’è mai stato un momento in cui Marco non fosse stato più di un amico, un momento in cui Marco non fosse stato suo o lei di Marco; ogni fotografia aveva un sguardo di Marco ad Eva o un ricordo in cui Eva ritrovava la presenza di Marco nella sua vita, i loro sguardi che catturavano poco l’attenzione della macchina fotografica eppure lei li vedeva, i sorrisi, le frecciatine e gli sguardi intensi; niente mancava nelle foto tutto appariva completo come se fosse scritto che loro dovevano vivere tutto questo che non abbiano distrutto la loro storia ognuno a modo suo ha avuto le sue colpe, ma questo gli altri non lo notavano, non lo sapevano; come non sanno che poco fa hanno fatto l’amore come la prima volta ma più intenso più trattenuto con la paura di essere scoperti da Alex ma con la voglia di viversi ancora un’ultima volta prima di lasciarsi tutto alle spalle, prima che Marco parta per Milano e lei per New York. Eva era confusa non sapeva cosa fare Marco la voleva con sé e lei voleva Marco ma una cosa si erano promessi di fare una cosa è stata la causa dei loro litigi: il futuro. Eva giornalista, Marco cantante, ognuno nella sua università a studiare per diventare migliore per realizzarsi volevano farlo insieme ma adesso che avevano la possibilità di realizzare tutti i loro sogni, c’era qualcosa che mancava solo un piccolo dettaglio che li ha fatti tornare ad amarsi per un’ora o forse di più chiusi in quella cameretta che racchiudeva altrettanti momenti come quello quando i genitori erano a lavoro e i fratelli non c’erano, quando Walter e Carlotta non dovevano essere protetti, quando entrambi stavano vivendo i giorni più belli della loro vita.
Eva rimase lì a fissare l’ultima foto quella più importante.
Intanto dall’altra parte del corridoio Marco stava sdraiato sul suo letto a fissare il soffitto e a pensare a come potesse esserci ricascato in questa trappola d’amore che lo faceva andare in paradiso e poi all’inferno come se niente fosse niente purgatorio niente vie di mezzo niente scorciatoie in questo amore o si dava tutto oppure niente; Marco non sa bene come sarebbe andata se non fosse scappato se fosse andato con Eva in quella casa per vivere finalmente felici insieme; sapeva solo che se stavolta sarebbe rimasto con lei avrebbe causato lo stesso problema il loro futuro, i loro sogni tutto veniva messo nel piatto quando si trattava di loro due, lui aveva poco da perdere infondo avrebbe potuto continuare così prima o poi l’avrebbero scoperto, ma se fosse andato all’accademia avrebbe imparato molte più cose e migliorato le sue canzoni; Eva sarebbe stata finalmente felice di studiare giornalismo alla Columbia cosa poteva desiderare di più di una laurea lì dove tutti i migliori sono usciti con i massimi voti, lei sarebbe stata una di quelli ne era capace sapeva fare qualsiasi cosa; Marco poteva seguirla avrebbe avuto più possibilità di sfondare in America ma se lei si fosse pentita di questo folle gesto che li ha catturati in un secondo e li ha catapultati indietro nel tempo quando ancora il mondo era nelle loro mani. Stavolta c’era molto di più in ballo che un semplice praticantato ad Urbino, c’era la Columbia e un futuro stabile con un uomo maturo molto più di lui, ma era stanco di scappare doveva parlare con Eva.
Marco si alza ed esce dalla stanza percorre il piccolo corridoio che li separa e poi eccolo lì davanti a quella porta che li ha separati per anni adesso era ora di scardinarla; spinge la porta e trova Eva assorta nei suoi pensieri con in mano la foto che le aveva regalato per il loro mesiversiario;
dietro quella foto c’era scritta una frase che in questo momento era azzeccata per loro due: questo giorno così speciale, questo giorno così bello, tu così bella, tu così speciale, amore della mia vita, fiore nel deserto, aria che respiro, ti amo. Dovessi morire oggi sarei felice perché sto con te, perché andrei via con il tuo viso davanti agli occhi perché ogni attimo che abbiamo vissuto è impresso nel mio cuore; non ti lascerei per niente al mondo. Sei una persona speciale e io voglio renderti felice anche se un giorno la tua felicità sarà senza di me. Tu vali tutto per me e io voglio vederti realizzare i tuoi sogni con o senza di me. Eva sei la persona più importante della mia vita e se un giorno dovesse finire io te lo giuro, ti amerò nonostante tutto e nonostante tutti. Per sempre.
Dopo che Eva l’aveva letto gli era saltata al collo baciandolo e gli aveva detto che lui era il suo sogno più grande, chissà se lo pensava ancora; Marco tossisce leggermente per risvegliare Eva dai pensieri, lei si gira e lo guarda con gli occhi rossi di chi ha appena pianto, lui la guarda negli occhi e si siede di fronte a lei dopo un lungo minuto di silenzio Marco le prende le mani per poi sussurrarle –tu dì una sola parola e io sparisco immediatamente come se non fosse successo nulla, di una sola parola e io lotterò contro me stesso per lasciarti partire, dì una sola parola e sarò già in viaggio per Milano perché i tuoi sogni sono la cosa che più mi sta a cuore e voglio vederti felice con o senza di me. – Eva lo guarda negli occhi e sospira –Marco io…non so cosa fare, abbiamo appena fatto l’amore nella tua stanza e tu pensi che io possa partire così come niente fosse con Alex al mio fianco?- Marco abbassa la testa e qualche lacrima gli scende sulle guancie Eva gli mette una mano sotto al mento e porta i loro occhi alla stessa altezza, le loro bocche sono vicinissime eppure nessuno dei due si muove, -un giorno mi dicesti che se non ti amavo dovevo dirtelo, che se ti amavo ma eri un peso dovevo lasciarti, che se ti amavo e volevo che i nostri progetti li realizzassimo insieme tu avresti fatto qualsiasi cosa per accontentarmi, bene. Adesso ti dico che se tu lasci l’accademia accadrà ancora lo stesso errore che stavo per commettere io rinunciando ai soldi di mio padre, Marco non fraintendere lo farei ancora, ma tu volevi che io realizzassi i miei sogni perciò ho accettato la situazione, adesso sono io che voglio che tu non rinunci al tuo lavoro per seguirmi perché anche se è quello che desidero per noi non è quello che desidero per te. – Marco la guarda intensamente –Eva siamo sempre allo stesso punto se me lo chiedi io ti seguo e non mi lamenterò sarò con te a New York a Londra a Milano in Africa ovunque tu vorrai io ci sarò se lo vuoi. Perché io te l’ho giurato di amarti per sempre ed è così ancora oggi non ho mai infranto la mia promessa. Io ti amo e lo farò finché avrò fiato in corpo. – Eva piange, Marco piange entrambi consapevoli che quello che stanno per fare è duro ma necessario Eva lo sa l’ha provato una volta e adesso tocca a lei salvare i sogni del suo amore in modo che entrambi possano essere fieri di aver realizzato i loro sogni. Eva guarda Marco negli occhi e consapevole di quello che sta per fare sospira sapendo anche che presto se ne sarebbe pentita –Marco lo apprezzo davvero e tu sei un angelo, ma non voglio che ci ostacoliamo il nostro amore mette in gioco troppo tutto quello che abbiamo se vinciamo si raddoppia ma se perdiamo sarà l’inferno, perciò Marco ti prego non odiarmi per quello che sto per fare ma io partirò tra poche ore con Alex per New York e sarò felice con lui e all’università, infondo è quello che volevi per me no? Perciò rispetta la mia volontà e ti prego salutiamoci qua perché non reggerò nel vederti domani, tagliamo i contatti e facciamo finta di non conoscerci perché quando si tratta di noi tutto viene scombussolato dal nostro amore. Il nostro bellissimo stupendo eccitante e doloroso amore.- Eva abbassa lo sguardo Marco si alza e la guarda sulla soglia –Eva te l’ho giurato una volta e lo faccio anche adesso, Ti amo e ti amerò per tutta la mia vita e accetto la tua decisione, perché è tua e io amo tutto ciò che appartiene a te e sono convinto che siamo metà della stessa stella, perciò se il destino vuole ci rincontreremo in questa o nell’altra vita. Ciao buon viaggio amore mio.- Eva iniziò a singhiozzare mentre correva ad abbracciare Marco lui la strinse forte inspirando il suo dolce profumo poi Marco la staccò nei suoi occhi il dolore della perdita ma anche la sicurezza di ciò che vuole, la felicità della donna che ama. 

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Capitolo 2
*** Ritrovarsi ***


CAPITOLO 1 25 anni dopo… Marco finisce di preparare le valigie cercando di non dimenticarsi niente mentre rifà di nuovo il giro della casa fermandosi davanti alla camera da letto dove qualcun altro sta preparando le valigie – ehi tesoro hai finito?- un sorriso di ricambio fa tranquillizzare Marco – quasi tranquillo non facciamo tardi- sorride e torna alle valigie mentre Marco riguarda i biglietti del treno Milano - Roma solo andata; aveva deciso che era ora di tornare a casa e di rimanerci di più di una settimana stavolta tornava e sarebbe rimasto lì per un po’ a sbrigare vecchie faccende in sospeso e ad assistere al funerale dello zio Cesare che dopo anni di lavoro il suo cuore è crollato dopo un infarto inaspettato, Marco non torna a casa da 4 anni e le uniche volte che l’ha fatto è perché c’era il matrimonio di qualcuno ma adesso c’era un funerale quello del suo unico zio che l’ha cresciuto come un figlio mentre Giulio soffriva la morte di Marta. i suoi fratelli si sono sposati dopo Walter e Carlotta mentre Marco era all’ accademia, è rimasto solo un giorno ed è ripartito subito, mentre Rudi si è sposato dopo l’università con Alice che adesso fa la segretaria nello studio a Roma di suo padre mentre Rudi è diventato insegnate di italiano, con sorpresa generale ovviamente; Mimmo si è sposato al 3° anno di università con Matilde; Mimmo un cardiochirurgo, sapevano tutti che sarebbe stato uno importante da grande infatti dopo tanti sacrifici ha una famiglia; Rudi invece dopo un po’ di confusione ha capito di amare Alice e dopo la storia di Eva e Marco loro hanno deciso di scappare insieme e fare in modo che tutti accettassero il loro amore, hanno una bellissima bambina che hanno chiamato Martina in onore di Marta, mentre Mimmo ha avuto un maschio e l’ha chiamato Giulio, papà è stato fiero dei suoi due figli mentre Marco è stato diverso dagli altri e nonostante Giulio si fosse opposto più volte alle scelte di Marco adesso è fiero di lui per ciò che ha costruito. Marco non torna a casa da quasi 4 anni e il solo pensiero di tornarci per vedere una bara con un parente caro lo fa star male, quelle scelte fatte per amore lo hanno allontanato giorno dopo giorno dalla sua famiglia e adesso doveva recuperare e se avesse incontrato Eva l’avrebbe affrontata a testa alta perché adesso lui ha realizzato i suoi sogni e spera che anche lei l’abbia fatto; - possiamo andare, tutto ok?- Marco si gira e sorride poi annuisce distratto –tutto ok andiamo che non voglio arrivare tardi- entrambi si sorridono e escono di casa. Arrivati alla Garbatella Marco non ha fatto altro che guardarsi intorno riconoscendo vecchi amici e compagni, era tutto come prima niente era stato spostato o chiuso, ogni negozio era identico a 25 anni prima quando è partito. -mi piace questo posto….nasconde le tue origini e ciò che sei stato è un bellissimo posto dove crescere mi chiedo perché non siamo rimasti qui- Marco si volta e guarda la persona al suo fianco – è una storia molto lunga e noiosa da raccontare magari un giorno lo scoprirai- sorride e si ferma in un punto della strada dove la banderuola impazzita sembrava puntare ancora dalla parte sbagliata del vento; quanti ricordi quella strada, quelle strade di Roma a lui familiari. È vero niente era cambiato ma una cosa mancava da 25 anni ormai, la persona che con lui aveva percorso quelle strade lasciando in ognuna un ricordo tangibile nel suo cuore. -ma sta puntando dalla parte sbagliata perché la guardi?- Marco abbassa la testa –niente ricordi, basta farmi tante domande- ridono entrambi quando una voce familiare lo chiama Marco si gira e rivede finalmente i suoi due migliori amici che in questi anni lo hanno sostenuto per telefono ma non sono mai scomparsi – papà chi sono quei due che ti chiamano?- Marco si volta verso il ragazzo sorridendo –sono i miei migliori amici del liceo vedrai ti piaceranno- Walter arriva di corsa abbracciando Marco sempre più alto di qualche centimetro rispetto a lui, mentre Carlotta arriva subito dietro di lui con le lacrime agli occhi abbracciando Marco –pisellone ci sei mancato- Marco con gli occhi lucidi saluta i due amici che non vede da 20 anni, ma che sono sempre identici. –hey chi è questo bel giovanotto?- Carlotta indica il ragazzo di fianco a Marco –ragazzi lui è mio figlio Andrea – Andrea sorride ai due porgendogli la mano –molto piacere finalmente vi conosco papà non fa altro che parlare di voi- Carlotta scosta la mano e lo abbraccia – molto piacere io sono Carlotta lui è Walter mio marito- Marco sorride a quelle parole ancora con l’immagine dei due amici innamoratissimi a 19 anni; - Marco ci siamo persi qualcosa?- Walter guarda Marco stupito lui gli dà una pacca sulla spalla –dai andiamo a casa che vi racconto tutto-. Casa Cesaroni era in un silenzio totale Rudi era seduto sul divano con Alice tra le braccia mentre Martina dormiva al piano di sopra, Mimmo e il piccolo Giulio stavano leggendo un libro; Marco entra dalla porta e ritrova la casa della sua infanzia e adolescenza identica a quando era tornato, nonostante la triste occasione appena Mimmo lo vide gli corse incontro abbracciandolo seguito da Rudi e Alice –fratellone ci sei mancato tantissimo – Marco stringe forte i fratelli –peccato per questa triste occasione ma stavolta rimarremo a Roma per qualche mese o forse di più vedremo- Mimmo va ad abbracciare Andrea che sorride agli zii –mi siete mancati tutti – Alice lo squadra – ma guarda quanto sei cresciuto io a 18 anni non ero mica così alta sei diventato proprio un bel ragazzo- Marco sorride al figlio mentre saluta il piccolo Giulio che gli è corso incontro. Dopo tutti i saluti e i racconti generali Giulio è rientrato a casa stupito di rivedere il figlio che ha tenuto stretto per un po’ mentre piangeva dalla tristezza e dalla felicità. La casa era ritornata silenziosa Marco e Andrea si stavano sistemando nella sua vecchia camera visto che Mimmo e Rudi non dormivano più lì. Andrea guardava bene ogni singolo elemento presente in quella stanza voleva sapere tutto sulle loro origini era molto curioso; Marco non riusciva a guardare quella stanza che aveva ospitato momenti importanti della sua vita; poi guardò dall’ altra parte del corridoio e andò nell’ altra stanza anche quella uguale a prima la bacheca piena di foto e i muri pieni di poster nonostante nessuno ci abitasse più molto ormai; si sedette su quel letto che molte volte aveva ospitato il loro amore nelle notti d’autunno, quando nessuno poteva scoprirli. Sorrise di quei ricordi è stato il periodo più bello della sua vita. –papà che ci fai qui?- Andrea si siede affianco al padre –questa stanza era mia prima che arrivassero Lucia e le ragazze è stato uno shock spostarmi con i tuoi zii in camera all’ epoca erano poco più che bambini e io ero in una fase dell’adolescenza in cui volevo un po’ di pace ma dopo tutto quello che ho passato in questa stanza con il loro arrivo sono felice che papà abbia sposato Lucia sono stati gli anni più importanti della mia crescita quelli con loro- Andrea guarda il padre sorridere tra sé mentre osserva la stanza, viene catturato da una foto, ci sono Marco ed Eva con la chitarra in spiaggia; -papà chi è questa ragazza?- Andrea non aveva mai visto Eva e Marco non gli ha mai detto niente se non che fosse la figlia di Lucia, non poteva rivelare al figlio la loro storia sarebbe stato un colpo per lui –quella è Eva avevamo 18 anni lì- Andrea guarda la foto eri così un bel fusto prima eh?!- Marco ride e gli tira un pugno sulla spalla –perché adesso sono brutto?- Andrea ride con lui poi ritorna serio –anche lei è molto bella- Marco annuisce a testa bassa “la più bella del mondo” pensava lui –che fine ha fatto?- Marco si gira e lo guarda negli occhi verdi e profondi – è andata a studiare alla Columbia a New York voleva diventare giornalista poi non l’ho più sentita- Andrea annuisce avendo capito che il padre non vuole parlarne, si alza e ritorna nella sua stanza lasciandolo ancora solo con i suoi pensieri. La sera si svolge tranquilla Ezio e Stefania sono rimasti lì un po’ a salutare Marco e Andrea, mentre Lucia cercava di consolare Giulio ancora molto scosso per la recente perdita e i preparativi del funerale che sarebbe avvenuto tra 2 giorni; Andrea si addormenta presto visto il trambusto della giornata mentre Marco ritrova le sue vecchie cose ricordando ogni momento legato a quegli oggetti ormai vecchi e impolverati come l’album di foto che parla della famiglia Cesaroni dall’ arrivo delle ragazze; foto di Giulio e Lucia, Rudi e Gabriella, Rudi e Alice, al matrimonio e al parco, Marco ed Eva al matrimonio e Lucia che abbraccia Marco con le chiavi della macchina, Marco e Eva con la chitarra in soggiorno le estati in giardino con il barbecue e molte altre in cui marco sorrideva e si commuoveva di quando ancora tutto era normale, di quando era pienamente felice. La mattina Marco è il primo a svegliarsi essendo abituato agli orari di lavoro nella casa discografica; era diventato in poco tempo famoso, subito dopo l’accademia andò in America grazie ad una borsa di studio e decise di rimanere a vivere a Los Angeles dove la sua carriera è decollata al massimo, tutti lo riconoscevano per strada e molti lo chiamavano nelle trasmissioni; poi è tornato in Italia per aprire una casa discografica e nonostante faccia ancora molti concerti adesso preferisce scoprire nuovi talenti per ragazzi che come lui amavano quel lavoro; Andrea è stato felice in Italia ma ogni tanto voleva tornare a Los Angeles in estate per divertirsi con i suoi amici di quando era piccolo e nonostante vivano da 7 anni in Italia non perdono occasione di ritornare in America dove tutto è cominciato. Marco inizia a preparare la colazione per sé e gli altri nonostante fossero le 8 di mattina di una calda estate presto tutti si sarebbero svegliati. Marco legge il giornale seduto sulla solita sedia al solito posto, si tiene aggiornato sull’ andamento dei suoi cantanti e della concorrenza; ogni tanto trova anche qualche articolo su di lui e sui suoi successi che anche in Italia avevano spopolato; quando sente la serratura della porta, si alza stupito che qualcuno sia uscito così presto di mattina, zio Cesare non poteva più essere ormai, Gabriella non sarebbe arrivata così presto allora chi era? Marco arriva davanti alla porta che si apre in contemporanea, capelli castani e lunghi gli si parano davanti, la ragazza alza la testa dalla valigia e incrocia il suo sguardo.

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Capitolo 3
*** CIAO ZIO CESARE ***


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CIAO ZIO CESARE


La borsa cade a terra facendo uscire le chiavi, gli occhi nocciola si riempiono di lacrime e la bocca si apre leggermente per lo stupore mentre Marco trattiene il respiro indietreggiando di un passo. Eva. Ancora lei. Ancora uguale. Stessi occhi nocciola che si schiarivano al sole. Stessi capelli che ricadono ricci sulle spalle. Stessa espressione ogni volta che vede Marco. Stesso sguardo maturo. Ancora femminile. Ancora giovane. Ancora adolescente agli occhi di Marco. Eva osserva Marco. Ancora uguale. Stessi occhi neri e profondi che l’hanno fatta innamorare, più alto e più muscoloso, anche sotto il pigiama notava gli addominali scolpiti e i muscoli tesi, il fisico asciutto di quando erano giovani; capelli corti scombinati. Uguale. Notava solo nel viso la pelle tirata e meno piena sulle guance. Stessi occhi che ancora la colpiscono ma lo sguardo era più maturo meno bambino nonostante un luccichio nei suoi occhi di stupore che sembrava un bambino al luna park, era più maturo in tutto. Si fissarono per un paio di minuti prima che Eva lasciasse stare la valigia e corse ad abbracciarlo. Marco nascose la testa tra i suoi capelli sentendo ancora quel profumo di vaniglia, Eva chiuse gli occhi restando aggrappata a Marco il più possibile, si stavano stringendo molto forte ma nessuno dei due voleva mollare la presa; nonostante tutto si erano pensati in tutti questi anni.
Eva si stacca e guarda Marco negli occhi sorride mentre una lacrima le riga la guancia, Marco la asciuga con il pollice come faceva di solito, sorride anche lui e Eva si scioglie come se fosse l’ancora di salvezza che aspettava. – mamma almeno potevi darmi una mano- la ragazza si ferma davanti alla porta vedendo la scena, mentre Marco si scosta da Eva abbassando la testa imbarazzato; -ehm scusatemi credevo che dormissero tutti- dice la ragazza arrossendo, Marco la guarda cercando di trovare delle somiglianze con Eva; - ehm Joey lui è Marco- Joey guarda Marco negli occhi e lui le sorride lei arrossisce –piacere Marco io sono Joey - Marco allunga la mano e la stringe con quella della ragazza. Eva sorride a Joey mentre Marco si ricompone –piacere Joey…scusatemi ma non aspettavo nessuno e sono in pigiama- Eva scoppia a ridere ricordando le volte che lo aveva visto appena sveglio con tutti i capelli davanti agli occhi; Marco sorride e si volta sentendo dei passi sulle scale.
Andrea arriva di sotto stropicciandosi gli occhi –papà cos’è questo…- si blocca quando vede le due persone in più che lo guardano, mentre lui si era scordato di essere a petto nudo; istintivamente incrocia le mani e abbassa la testa arrossendo – Andrea cosa ci fai già sveglio?-  Marco sorride ad Andrea e gli lancia la coperta sul divano; nonostante il ragazzo sia ben allenato e con un bel fisico non era molto educato anche secondo Marco; -ti presento Eva – Andrea scende le scale e allunga la mano verso Eva che sorride e la stringe – molto piacere Eva…se preferisci ti chiamo zia come con zia Alice – Eva sorride nervosa e annuisce – ehm come vuoi tu- Marco la guarda negli occhi e riceve una sguardo in cambio pieno di nervosismo – lei è Joey - Eva indica la ragazza e Andrea si sporge per salutarla, incrocia i suoi occhi azzurri e rimane incantato per un attimo, poi sorride e le stringe la mano. Rimangono in silenzio per molto poi Marco le invita a sedersi mentre loro portano dentro le valigie.
- allora ehm Joey quanti anni hai?- Joey sorride a Marco –ho 17 anni- Andrea sorride e si sporge verso di lei –io 18 in che scuola vai?- Joey lo fissa stupita mentre Marco lo allontana un po’ con la mano –ehm vado a scuola in America a New York – Marco guarda Eva e lei guarda lui, non smettono di fissarsi mentre i ragazzi parlano. - allora come stai?- Marco fissa Eva in attesa di una risposta mentre lei sospira –bene grazie tu?- Marco annuisce cercando di capire cosa in lei è cambiato in questi anni – bene, bene grazie. Peccato ci siamo ritrovati per questa brutta occasione- Eva annuisce triste –già povero zio non posso credere di non averlo nemmeno salutato sai non sono tornata a casa spesso se non per il matrimonio di Carlotta e Alice- Marco annuisce ricordando i tentativi di non vederla –già anche io sono rimasto lontano per tutti questi anni ma dopo un po’ Andrea aveva bisogno di un ‘ po’ di Cesaroni - entrambi sorridono mentre Marco ritorna subito serio –e….Alex dov’è?- voleva fargli quella domanda da quando è arrivata ma non aveva mai trovato il coraggio di chiederglielo dopo tutti questi anni non poteva. –lui insomma non lo so io e lui non stiamo più insieme da parecchi anni ormai- Marco la guarda stranito –come scusa da quando?- Eva sorride amareggiata -25 anni ormai- Marco si ritrae stupito mentre Andrea lo guarda riconoscendo l’espressione che in questi anni ha assunto spesso quando cercava di collegare alcuni passaggi e anche Eva la conosceva. Joey guarda Andrea ancora stupita per la sua bellezza, gli occhi verdi e profondi i capelli castani corti e i muscoli scolpiti alto quasi 1.85m molto più di lei che era 1.60m scarso, il sorriso del ragazzo così allegro e dolce lo fa sembrare molto maturo. Lucia si ferma sulla soglia vedendo la figlia maggiore che non vede da molti anni, le corre in contro abbracciandola ed entrambe piangono felici di essersi ritrovate; Lucia si ferma ad osservare Joey non avendola mai vista –mamma lei è Joey tua nipote- Lucia la guarda stupita mentre la ragazza le sorride –molto piacere Joey io non sapevo che tu…..va beh non importa sono felice di conoscerti benvenuta nella famiglia Cesaroni.- tutti ridono e Marco sorride a Andrea che osserva la sua nuova amica con ammirazione – ehi Andrea hai visto che bell’acquisto abbiamo fatto? Nuova cugina anche per te- Andrea sorride a Joey che arrossisce.
Poco dopo tutta la famiglia Cesaroni è riunita a colazione e dopo le presentazioni il clima tornò triste per la morte del caro zio.
Eva e Joey si sistemarono nella camera delle ragazze; mentre Andrea era uscito con Mimmo e Matilde e Giulio al parco, Marco stava nella sua stanza con la chitarra in mano suonando qualche accordo e canticchiando una nuova canzone che cercava di finire da quasi un mese; Eva è nella sua stanza che sistema le valigie sotto al letto quando sente Marco cantare; si affaccia dalla porta e sorride ricordando i vecchi tempi, si avvicina alla porta e si appoggia allo stipite vedendo Marco con gli occhi chiusi e concentrato, improvvisamente si ferma e cancella qualcosa dal diario nervoso, solleva lo sguardo e vede Eva che lo osserva sorridendo, lui posa la penna e sospira – che fai?- lei si avvicina e si siede sul letto di fronte a lui – ricordavo i vecchi tempi, io e te, questa chitarra, le canzoni.- Marco sorride guardando la chitarra rossa di sua madre che aveva portato sempre con sé nei tour; - già i mixer, il libretto con gli spartiti, il plettro con il mio nome- Eva sorride ricordando tutto ciò che gli aveva regalato e che Marco aveva tenuto con sé come porta fortuna –beh ti sono serviti no? Volevo incoraggiarti a non mollare e adesso sei famoso e ricco, dovresti ringraziarmi- Marco ride insieme ad Eva –grazie mille allora senza di te sarei a lavorare in bottiglieria con papà- Eva sorride e lo guarda negli occhi, adesso indossava dei jeans neri e una maglietta rossa a maniche corte mentre i capelli li aveva tirati su a spazzola; sembrava ancora un vent’enne. –che stai scrivendo?- Marco abbassa la testa sorridendo –niente una canzone per il nuovo album che inciderò tra qualche mese però sono un po’ indietro con gli inediti, uscirò con delle mie vecchie canzoni in duetto, e due inediti ma tra  2 mesi devo incederle e ancora sono alla prima strofa della prima canzone- Eva lo guarda negli occhi ricordando quel momento di 26 anni fa in cui hanno scritto “un mare di guai” –posso aiutarti?- Marco la guarda ricordando anche lui, annuisce e lei prende la penna leggendo le parole sul diario “ vorrei tornare indietro per non commettere errori. Potessi farlo eviterei di lasciarti andare quando in una notte d’estate mi lasciasti e io mi sentivo schiacciato da massi enormi che senza di te facevano male che volevo morire” Eva alza la testa e lo guarda perplessa cercando di capire cosa volesse dire Marco – mm secondo me dovresti ricominciare da capo il concetto c’è ma le parole sono fuori luogo- Marco la guarda stranito mentre lei scrive sul diario – allora senti questa “ era una notte d’estate quando mi lasciasti. Massi enormi precipitarono su di me spezzandomi in due. Potessi tornare a quel giorno ti correrei incontro perché niente è più importante che riaverti.” – Marco guarda Eva e chiude gli occhi pensando, poi si alza e posa la chitarra –non voglio pensarci adesso ci devo lavorare su. Ma una cosa mi ha sempre aiutato in questo quando avevo il blocco; andiamo a fare un giro, parliamo un po’- Eva lo guarda sorridendo e insieme escono da quella casa piena di ricordi.
Seduti al tavolo di una gelateria Marco ed Eva ricordano i vecchi tempi e si aggiornano su ciò che hanno passato in questi anni. –beh te l’ho detto io ed Alex ci siamo lasciati praticamente 2 mesi dopo la partenza insomma lui mi tradiva con un'altra e ha avuto il coraggio di dare la colpa a me del fatto che fossi distante e poco interessata al nostro futuro menate del genere.- Marco le prende le mani –mi dispiace tanto Eva credevo fosse un uomo maturo e intelligente- Eva ride e scuote la testa –intelligente? Beh lo è sempre stato direi – Marco la guarda e sorride –no a quanto pare è diventato scemo a New York. Non si può lasciare te per un’altra ragazza. Tu sei Eva non una qualunque.- Eva lo guarda negli occhi – anche tu mi hai dimenticato per un’altra all’inizio.- Marco abbassa la testa, poi la guarda negli occhi con convinzione –infatti io sono stupido dalla nascita- entrambi ridono e iniziano a smorzare la tensione – tu e l’amore invece?- Marco mangia il gelato con lo sguardo fisso sul tavolo – io e l’amore non siamo mai andati molto d’accordo. Mi è stata d’aiuto nelle canzoni ma poi ha creato solo guai a me e a chi mi stava intorno.- Eva lo guarda e scuote la testa –non ci credo. Puoi avere tutte le ragazze del mondo anche adesso che non hai 20 anni puoi avere qualunque donna basta scegliere. insomma Marco hai sempre avuto problemi di autostima ma non credevo anche adesso; sei ricco bello pieno di vita chi non ti vorrebbe.- Marco ride e la guarda –beh i primi tempi ero concentrato solo sulla musica e sull’accademia, poi quando stavo per finire gli studi ho incontrato Simona, lei era carina, gentile e divertente; però non mi capiva. Quando mi sono trasferito a Los Angeles mi ha lasciato diceva che ero troppo immaturo per lei.- Marco guarda Eva negli occhi –io sono sempre troppo bambino per le ragazze che ho frequentato. Rachele era una donna bella intelligente e poi aveva un marito che l’amava e io invece ero il giocattolo di turno; la prima volta che mi ha lasciato mi ha detto che ero troppo immaturo e dovevo crescere, la seconda volta l’ho mollata io ma ha pensato che fossi troppo ragazzino e sognatore per lei; Simona mi ha mollato perché pensavo ai miei sogni; Jane mi ha usato e io ho usato lei entrambi volevamo liberarci da questa trappola d’amore ma poi ho capito che era inutile andare avanti così e lei mi ha detto che ero un bambino illuso e non sapevo aspettare che lei dimenticasse il suo lui. E tu. Mi hai insultato parecchie volte, mi hai chiamato bambino parecchie volte eppure erano le uniche volte che stavo davvero male. Per te ero egocentrico, bambinone, illuso e codardo. Quando ho conosciuto Alex ho pensato che ti servisse un uomo vero al tuo fianco volevo che fossi felice e l’unico modo era farmi da parte.- Eva sorride a Marco che la guarda con convinzione – ma allora Andrea?- Marco sorride – lui è un orfano.  L’ho trovato in un orfanotrofio quando facevo i concerti di beneficenza, aveva pochi mesi quando l’ho adottato; era senza famiglia e nell’orfanotrofio non potevano tenerlo così sono riuscito a prenderlo io; poi ho organizzato concerti e molti dei soldi li ho dati a loro per costruire altre stanze e prendere personale per tenere i bambini dopo ho convinto molti ad adottare dei bambini offrendo loro sostegno economico per 2 anni ad ogni bambino adottato. Così piano, piano hanno avuto spazio per accoglierne altri e dare a molti una famiglia. Poi Andrea mi ha colpito subito insomma i suoi l’avevano abbandonato all’ospedale e quando l’hanno portato lì io stavo firmando le carte per il concerto e mi sono commosso. Quando ha compiuto 15 anni mi ha chiesto notizie sui genitori e io ho fatto delle ricerche e quando ha compiuto 18 anni gli ho dato una copia delle carte e gli ho detto “trova i tuoi genitori se è quello che vuoi io ti sosterrò nelle tue scelte” lui mi ha guardato ha preso l’accendino e ha incendiato le carte buttandole nel camino “ tu sei la mia famiglia” e così non abbiamo più parlato di questo e lui è sempre stato bene con me e io con lui mi sentivo rinato capisci potevo sentirmi padre, ho sempre voluto un figlio ma la ragazza che volevo non c’era perciò ho dovuto arrangiarmi- Eva piange commossa dal racconto di Marco mentre lui ha gli occhi lucidi per l’emozione. –tu invece con Joey?- Eva si asciuga le lacrime e sorride a Marco –subito dopo aver lasciato Alex sono andata a vivere con la mia amica della Columbia e così ci siamo laureate ma il giorno della laurea lei mi dice di essere incinta e io rimango sconvolta dalla notizia perché il suo ragazzo era appena morto di overdose; nonostante questo io mi trovo un lavoro e inizio a mantenere entrambe quando poi mi offrono un lavoro da giornalista al New York Times, purtroppo era solo come praticantato e io ho accettato convinta di farcela con lo stipendio. Ma poi sono iniziati i problemi Jenny si continuava a deprimere sempre di più e i suoi non mandavano più soldi per l’affitto così ho iniziato a lavorare come cameriera la sera e quando mi hanno presa come giornalista scandalistica, anche se non era il mio campo, ho accettato e così riuscivo ad arrivare alla fine del mese risparmiando qualcosa per la bambina. Poi Jenny era in sala parto io stavo fuori ad aspettare e quando l’infermiera è uscita mi ha consegnato la bambina dicendomi che l’aveva chiamata Joey; lei era morta durante il parto. Sono andata avanti con Joey riuscendo a starle accanto da piccola e da adolescente, ho avuto anche una promozione come giornalista della sera in tv, facevo servizi sul posto e scrivevo le recensioni dei libri al New York Times, insomma andavo alla grande perciò ho comprato una casa più grande e con Joey siamo andate a vivere lì, poi lei iniziava ad andare a scuola e io l’aiutavo con i compiti e più cresceva più mi diventava ostile voleva sapere cosa era successo ai suoi e quando l’ha scoperto non mi ha parlato per un po’; poi mi ha detto che se non fosse stato per me adesso sarebbe in orfanotrofio o chissà dove perciò ricominciò a chiamarmi mamma e a parlarmi di tutto finché non ho saputo di zio Cesare e sono venuta qui abbiamo deciso di tornare ogni estate a Roma per poter vedere la famiglia visto che ho sempre cercato di non farmi vedere troppo nei paraggi.- Marco ha le lacrime agli occhi, entrambi hanno fatto le stesse scelte nonostante fossero distanti. –wow Eva è una cosa così bella però non puoi farmi credere di non aver avuto nemmeno una storia in questi anni- Eva ride scuotendo la testa –te lo giuro, sono stata impegnata con il lavoro e poi ogni volta che incontravo qualcuno ero diffidente insomma dopo Alex non mi fidavo più molto e poi quando hai una batosta d’amore a 18 anni tutto ti sembra grigio e io avevo già sofferto troppo per amore capisci non volevo far ricadere su Joey questa cosa perciò sono andata avanti ed eccomi qua- Marco sorride guardandola negli occhi –più bella e determinata che mai giusto?- Eva ride e volta la testa dall’altra parte per lì imbarazzo come faceva spesso; Marco continuava ad osservarla – toglimi una curiosità. Perché Joey parla così bene l’italiano?- Eva lo guarda con il sorriso –perché a casa io e lei parliamo italiano ho sempre pensato di tornare e così le sarebbe venuto spontaneo- Marco sorride e scuote la testa –sei sempre la solita vero?- entrambi ridono ma poi Eva torna seria con lo sguardo nel vuoto –ci avresti mai pensato che saremmo finiti così? Insomma adulti e realizzati con due vite diverse e lontani.- Marco guarda Eva e capisce cosa vuole sentirsi dire – assolutamente no Eva. Io ho sempre voluto cose diverse per noi due. No sempre pensato che io e te prima o poi ci saremmo sposati e che tu saresti stata una giornalista fantastica e io un cantante, avere una casa a Roma e un figlio non so cose normali che fanno le persone che si amano- Eva guarda Marco e sorride –anche io ci ho sempre sperato ma poi abbiamo preso strade diverse. Molto diverse- Marco scuote la testa –beh però noi non siamo normali noi siamo come gli amanti infelici dei libri; siamo i fratellastri divisi dai genitori e divisi dagli eventi inaspettati, dai fidanzati e amanti, dai tempi che abbiamo avuto per amarci e per odiarci, dagli errori impulsivi.- Eva sorride a Marco – beh dai ma in tutte gli amanti stanno insieme Romeo e Giulietta in paradiso, Piramo e Tisbe in paradiso e ce ne sono molti altri ma che sono rimasti vivi- Marco annuisce pensieroso –già pochi ma ci sono beh però noi non siamo così tragici- Eva scuote la testa –no per fortuna noi siamo anche gli eterni romantici convinti che l’amore sconfigge tutto- Marco le prende le mani e si avvicina –tu ci credi ancora? Che l’amore sconfigge tutto?- Eva guarda Marco negli occhi intensamente cercando di non perdere il contatto con lui – non lo so, non ci ho più creduto per anni. – Marco annuisce non distogliendo lo sguardo da lei –tu Marco ci credi?- Marco la guarda intensamente e poi sussurra –io non ho mai smesso di crederci.- non si riferiva solo all’amore eterno, ma anche a loro due e al loro destino.
Ed eccolo arrivare il giorno che tutti aspettavano con dolore, il funerale di Cesare; Marco ha un vestito nero elegante ma senza cravatta, l’ha sempre odiata, Eva entra nella stanza e vede Marco seduto sul letto pensieroso, Andrea si sta allacciando le scarpe quando alza la testa –ciao Eva - Marco alza lo sguardo e le sorride lievemente –ehi tutto a posto?- Marco annuisce –sì tranquilla anche se mi fa male sono sicuro che adesso lo zio è in un posto migliore sono felice per lui- Eva annuisce sedendosi sul letto –già hai ragione anche se mi mancheranno le sue sfuriate contro Giulio quando sparivano i soldi dalla cassa della bottiglieria- Marco sorride guardandola –già invece era stato Rudi- tutti e tre ridono e smorzano la tensione di quel triste giorno.
Quando il prete finisce di dire le preghiere chiede se qualcuno vuole dire qualcosa in ricordo di Cesare; tutto il quartiere è riunito intorno alla bara e piange la scomparsa di quel burbero ma tenero uomo instancabile; Giulio si avvicina alla bara e prende il microfono –vorrei dire solo che mio fratello è stato un grande lavoratore e mi ha sostenuto nei momenti di difficoltà. A tutti noi Cesaroni lui ha lasciato qualcosa di bello nel cuore, che rimarrà per tutta la vita perché gli e lo dobbiamo, ci ha sostenuti a modo suo nei momenti di bisogno e ci ha cresciuti con amore e sacrificio perciò vorrei solo dirti grazie fratellone per tutto quello che hai fatto.- un applauso scoppia tra la folla che piange; Marco si avvicina al microfono – papà ha ragione, ma zio Cesare mi ha insegnato anche un’altra cosa che ha patito per tutta la vita, non si è mai soli se hai una famiglia che ti vuole bene.- .
La cerimonia termina con un aperitivo privato in bottiglieria, dove i Cesaroni e i Masetti ricordano Cesare, fratello, amico, zio e cognato.
-io ricordo una volta in cui Marco e Cesare dovevano imparare il francese per tenere la bottiglieria in una guida francese. C’era da morire da ridere con Cesare che cercava di azzeccare la pronuncia giusto mentre Marco annuiva pensato che fosse giusto.- Eva rideva insieme a Marco di quel ricordo mentre gli altri si ricordavano i suoi casini e come sistemava le cose, Alice ricordò di quando voleva giocare a calcio e lo zio l’aveva aiutata quando aveva avuto le mestruazioni per la prima volta; Mimmo si ricordò di quando gli ha insegnato a nuotare; ognuno aveva un ricordo di Cesare ben definito nella testa che non si sarebbe mai scordato.
Alla fine tutti rimasero in casa Cesaroni cercando di superare la giornata ma Marco si sentiva soffocato così prese l ‘Mp4 e uscì a farsi una passeggiata, ripensava ai momenti con lo zio ma anche con Eva che non lo mollava mai per le vie di Roma, ogni strada aveva il suo profumo il suo viso, un’espressione una frase significativa tutto gli ricordava lei. Mentre camminava tra le strade isolate della Garbatella un uomo gli andò in contro –Marco Cesaroni l’ho cercata dappertutto- Marco confuso guarda l’uomo basso e pelato di fronte a lui e sorride –mi scusi non credo di conoscerla- l’uomo gli stringe la mano –io sono Salvatore Gino lavoro per RTL e mi hanno incaricato di cercarla per chiederle di venire a fare un’intervista sul nuovo disco- Marco sorride e stringe la mano a Salvatore –piacere beh io purtroppo sono tornato a Roma per il funerale di mio zio perciò dovrei vedere i miei impegni quando dovrei venire?- Salvatore gli porse un bigliettino –domani se le va bene insomma l’ho cercata a Milano e mi hanno detto che era tornato a Roma e poi ho provato a chiamarla ma era sempre spento il suo cellulare- Marco prende il bigliettino e corruga la fronte –strano questo è il mio recapito di Milano probabilmente hanno sbagliato a fornirglielo comunque tenga scriva il mio numero di cellulare e mi chiami stasera le saprò dare una risposta concreta.- Salvatore si segna il numero di Marco e lo saluta ringraziandolo poi se ne va di nuovo da dove era venuto mentre Marco ritorna a casa.

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Ok, questo capitolo lascia un pò a desiderare; spero mi perdonerete.
Dunque vediamo il grande ritorno ma anche una Grande partenza. Eva che ritorna a casa Cesaroni e Cesare che se ne va.
Mi è dispiaciuto farlo ma ho dovuto, non sapevo come riunire tutti. Un matrimonio era troppo felice, nella vita purtorppo non è sempre così. 
Spero sia stato di vostro gradimento, in caso contrario recensite e aiutatemi a migliorare. Se vi è piaciuto fatemelo sapere fa sempre bene anche quello.
Un caloroso abbraccio.
Zia Rocky

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Capitolo 4
*** Come 26 anni fa... ***


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COME 26 ANNI FA....


- come un’intervista ma è fantastico- Andrea e Marco sono in cucina a parlare di quell’incontro –dovresti andarci insomma farebbe pubblicità no?è un’ottima occasione- Marco scuote la testa –ma dai Andrea è appena morto zio non è che posso andare a fare un’intervista alla radio proprio domani- Andrea si innervosisce –cavolo papà ma ti rendi conto la vita va avanti lo stesso non puoi decidere che rimani in lutto per tot giorni devi andarci lo stesso insomma è la tua vita, il tuo lavoro.- in quel momento entrano Eva e Joey che prendono dell’acqua –cos’è successo?- chiede Eva preoccupata –niente di speciale – Marco le sorride e lei si tranquillizza –non è vero, papà ha ricevuto un invito a RTL per presentare il nuovo disco e non vuole andarci- Eva si siede di fronte a lui –ma stai scherzando non puoi non andarci lo sai come la penso su queste cose- Marco abbassa la testa non voleva dirlo ad Eva perché era sicuro che poi lei avrebbe fatto di tutto per portarlo lì –ma dai mi chiameranno altri fra qualche mese- Joey scuote la testa –però adesso potresti farti sentire tipo come un risveglio no? Ritorni dopo tanto tempo alla gente piacerà sentire che sei quasi pronto a tornare.- Marco guarda stupito Joey –tu conosci la mia discografia?- Joey annuisce –certo mamma a casa ha tutti i CD anche quelli italiani che si è fatta dare da Zia Alice- Marco guarda Eva che arrossisce abbassando lo sguardo –qual ’è la tua canzone preferita?- Joey lo fissa pensierosa –forse un mare di guai è quella che ho ascoltato di più perché hai fatto sia una versione italiana che inglese e quindi mi piaceva questa cosa come se la portassi sempre con te capisci?- Marco sorride e annuisce entusiasta –è proprio così; allora li ascolti davvero- Marco si sentiva fiero di avere una persona oltre ad Eva che capisse le sue canzoni –quando ti ho visto la prima volta dal vivo sono rimasta un po’ stranita la mamma non mi aveva mai detto niente insomma sì era sempre contenta quando comprava i tuoi CD oppure quando ascoltava una canzone con lo sguardo sognante e …..- Eva tappa la bocca a Joey che protesta –che ho detto?- Eva la guarda eloquentemente e la ragazza tace mentre Andrea e Marco scoppiano a ridere – ah è così…?- Marco guarda Eva e lei distoglie lo sguardo imbarazzata –perciò marco devi andarci a questa trasmissione insomma fatti risentire- Marco sospira e abbassa la testa –non ho neanche un inedito da presentare se me lo chiedono- Eva gli prende la mano e sorride –inventati qualcosa oppure digli che devi sistemarli per renderli migliori insomma hai tante scuse a disposizione ma devi andarci per forza all’intervista.- Marco annuisce sapendo che ormai Eva aveva dettato la sua ultima parola gentile senza escogitarsi piani per farlo andare.
Quando Salvatore lo ah chiamato Eva ha ascoltato la conversazione per accertarsi che ci sarebbe andato; il giorno dopo si presenta in radio con la chitarra di sua madre sulla spalla e deciso a farsi risentire dai suoi fan, voleva rivedere la gioia sui loro volti come l’aveva vista a Joey.
- signori e signore siamo le ti di presentarvi il pluripremiato cantante Marco Cesaroni - -salve a tutti- Marco iniziava sempre timido durante le interviste si sentiva strano prima di cominciare –allora Marco sei finalmente tornato a farti sentire nonostante mettiamo spesso le tue canzoni alla radio ci mancavano i tuoi inediti- Marco si avvicina al microfono e guarda la presentatrice –beh scusatemi ma ogni tanto ho bisogno di una pausa e in questo anno ho preferito dare spazio ai nuovi talenti prima di potermi dedicare alle mie canzoni- -questo è ciò che ci piace di te il fatto che dedichi molto tempo ai nuovi cantanti che vogliono emergere nel mondo della musica, è molto nobile da parte tua, anche perché ci hai fatto scoprire ragazzi che hanno davvero una voce bellissima e si meritano di andare avanti con questo lavoro- -sì è sempre molto difficile trovare ragazzi all’altezza di continuare da soli, insomma ci sono talent show che danno spazio ai ragazzi ma pochi sono in grado di andare avanti senza la pubblicità del programma capisci per questo per me è molto dura scartare ragazzi bravi ma non abbastanza pronti perché io ho sempre riascoltato i progressi di alcuni ragazzi e in un secondo momento li ho accettati.- -infatti ascolteremo uno dei tuoi ragazzi che hanno sfondato di più mentre ti preparerai per farci sentire il tuo inedito, intanto parlaci un po’ del nuovo disco che uscirà a novembre- - sì allora il disco riguarderà i cambiamenti della mia carriera dagli inizi fino ad oggi, duetterò con molti cantanti e con un due miei ragazzi, mentre gli inediti sarà una sorpresa che sto sviluppando al meglio.- -bene Marco prepara pure il tuo strumento mentre noi facciamo ascoltare una tua scoperta.- la presentatrice si toglie le cuffie e sorride a Marco – allora tutto bene?- Marco sorride gentilmente mentre finisce di accordare la chitarra – sì grazie sei molto gentile Sara non dovevi elogiarmi troppo mi imbarazzo- entrambi ridono mentre Sara si avvicina di più a Marco –beh ma lo penso davvero. Comunque che ne dici se io e te che ne andassimo a bere qualcosa alla fine del programma stacco tra 10 minuti.- Marco sorride a Sara e sospira –non so sai è appena morto mio zio e preferirei stare accanto alla mia famiglia mi capisci vero?- Sara annuisce – sì mi dispiace, sei proprio diverso dai tuoi colleghi non ti approfitti di me nonostante io ti abbia chiesto di uscire- Marco sorride –mi dispiace Sara magari un altro giorno non ho detto di no per sempre ho detto no per adesso- Sara sorride e ritorna al mixer – bene ragazzi ben tornati sono lieta di annunciare il ritorno di Marco Cesaroni che oggi ci ha scelti per cantare il suo primo inedito come l’hai scritto?- - beh vedi questo è un inedito che ho appena finito e credo che inserirò anche questo nel CD, è una canzone piena di ricordi che parla del crescere e di come il passato sia importante andando avanti nella vita; tutte le esperienza che hai fatto e le persone che hai conosciuto sono serviti a farti diventare ciò che sei adesso.- - bene Marco siamo curiosi di ascoltarti perciò prego a te la parola- Marco comincia a suonare poi quando avvicina la bocca al microfono un brivido gli percorre la schiena e con il sorriso sulle labbra comincia a cantare:
E allora eccomi qui adesso resto per un po’ da solo meglio così io per il mondo oggi non ci sono e voglio restare con me stesso a pensare se solo adesso mi fermo ancora mi sembra di sognare una foto coi miei attrae il mio sguardo in quello scatolone ricordo sai era la mia prima comunione un caldo infernale un pranzo con poche persone quel vestito nuovo rotto poi giocando a pallone e ancora eccole qui tra mille foto impolverate vedo così le mie emozioni immortalate troppi ricordi momenti incancellabili mentre una lacrima disegna un solco tra i miei brividi guarda mio padre coi baffi siamo nei settanta quel pancione mia madre lo porta assai contenta le foto alle elementari in bianco e nero e a colori guarda questa non ci credo a me lo sai sembra ieri...
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai...
Vedo gente con noi persa lungo questo mio cammino giuro che mai avrei riconosciuto quel bambino e che cambiamenti tra gli amici e parenti con le mie pettinature quando stavo sui venti mi fermo un attimo qui o meglio mi si ferma il cuore quando a un tratto così ritrovo il primo grande amore resto senza parole sai che eri bellissima guardando dietro c’è un cuore due frecce ed una dedica \"Staremo insieme per sempre tu sei la mia vita\" e un sorriso innocente per poi com’è andata troppo distanti ma troppo simili sono i tuoi occhi a suggerirmelo qui non hai alibi ritrovo serenità quando rivivo quei momenti in tutta sincerità anni rivisti in pochi istanti guarda questa è l’arena ero a vedere Vasco la metto sul comodino accompagnerà questo mio testo...
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai...
E non so se sorridere io non so cosa può succedere so che voglio vivere fermando il tempo e guardarlo in un fotoricordo... E in sottofondo mettere buona musica questa la voglio me la stacco dalla pagina è la più vecchia c’è tutta la comitiva sembra persino che anche il sole sorrida quanto sembriamo diversi sempre gli stessi alcuni si sono persi ma noi ci siamo ancora e allora scatta subito così per sempre avremo accanto il nostro pubblico...
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai.
Eva che non aveva mai smesso di ascoltare Marco, aveva le lacrime agli occhi si sentiva parte di quella canzone, sentiva che Marco parlava del loro arrivo in modo positivo ma sentiva che nel passato di Marco lei c’era stata e lui glielo aveva detto con quella canzone. –e questo era Marco Cesaroni con il suo inedito Fotoricordo, grazie mille per essere stato qui- - grazie a voi e alla prossima-.
Marco saluta tutti ed esce dallo studio, si ferma al bar a bere una birra cercava di riprendere il controllo del suo copro dopo che aveva cantato, quel brivido che ha sentito sulla schiena non sapeva spiegarselo ma lo faceva stare bene. Molte ragazze si fermarono a chiedergli l’autografo e a fare una foto mentre gli dicevano che l’avevano seguito alla radio, altri gli chiedevano di passare nel forum ufficiale a fare un saluto, molti gli dimostrarono quanto ancora valgano le sue canzoni per loro.
Tornato a casa Andrea corre ad abbracciarlo –sei stato bravissimo e quella canzone era stupenda- Joey corre ad abbracciarlo scostando Andrea –è stato emozionante non riesco a smettere di piangere- Marco li ringrazia sorridendo felice anche se voleva vedere anche un’altra persona per sentire il suo parere, -va beh noi usciamo Eva e Joey dovevano andare a mangiare fuori ma lei non si sente bene perciò andiamo noi due tu te la caverai da solo vero? Giulio e Lucia sono andati ad Ostia con i ragazzi per passare un po’ di tempo sotto al mare dobbiamo goderci queste belle giornate no?- Marco annuisce pensieroso Eva stava male? –voi non andate al mare?- Andrea annuisce –sì dopo mangiato li raggiungiamo- - va bene state attenti- Andrea sorride e con Joey escono di casa, subito Marco sale le scale e posa la chitarra nella sua stanza, si avvicina alla porta della camera e bussa –avanti- Marco entra e vede Eva sdraiata sul letto con una scatola fra le gambe mentre la radio continua ad andare, -stai bene?- Eva scuote la testa  guarda Marco – era bellissima quella canzone Marco mi ha fatto pensare molto- Marco la guarda ai piedi del letto – a cosa?- lei lo guarda intensamente e si alza raggiungendolo – a te – lui la guarda stranito e confuso –a quanto sei cambiato in questi anni eppure tu sei sempre lo stesso ragazzo di cui mi sono innamorata 26 anni fa – Marco indietreggia mentre Eva si avvicina –avevi ragione- Eva si ferma e lo guarda confusa –riguardo a cosa?- Marco abbassa la testa –che posso avere tutte le ragazze e le donne che voglio- Eva lo guarda negli occhi – perché?- Marco sorride amaramente –oggi la conduttrice che aveva poco più di 25 anni mi ha chiesto di uscire- Eva lo guarda spaventata –e tu cosa gli hai detto?- Marco la guarda negli occhi avvicinandosi di un passo –che in questo momento non sono pronto per stare con qualcuno ma che non era un no definitivo- Eva lo guarda e deglutisce per evitare che il magone che ha in gola le impedisca di respirare – ah e era bella?- Marco la osserva seriamente –era bellissima aveva i capelli biondi gli occhi azzurri e un fisico da sballo- Eva indietreggia ancora ma Marco non la molla – quando mi ha chiesto di uscire ho sentito come una voglia matta di dimenticarmi di quanti anni avesse e uscire con lei poi sappiamo tutti come sarebbe andata a finire…eppure io gli ho detto di no mi chiedo quale persona sana di mente possa fare una cosa simile- Marco parlava piano e Eva sentiva le lacrime salirgli agli occhi, -appunto Marco perché hai rifiutato?- Marco non si lasciò sopraffare dalla gelosia di Eva sapeva come affrontarla, - io le ho detto di no perché…- il telefono di marco inizia a squillare e quando risponde la persona che meno voleva sentire in quel momento –ciao Marco sono Sara - Marco rimase immobile sapendo che Eva aveva sentito –ah ciao come fai ad avere il mio numero?- una risata invase le orecchie di marco come quelle di Eva che stava in mobile fissando Marco – l’ho chiesto sciocchino hai lascito i tuoi recapiti- Marco si maledisse per un attimo – è successo qualcosa?- Sara iniziò ad usare una voce seducente sperando di convincere Marco –mi chiedevo solo se volessi uscire con e stasera a cena offre la radio naturalmente- marco fissava Eva e lei fissava lui entrambi sapevano che lei sarebbe scoppiata tra pochi secondi ma Eva non voleva dargliela vinta a Marco adoravano quel gioco ci gelosia tra loro – Sara devo dire no mi dispiace, tu sei una ragazza molto attraente ma io non sono il tipo giusto per te, anche se quello che vuoi è raccontare di essere andata a letto con Marco Cesaroni, io sono un uomo con dei principi e prima preferisco essere i a corteggiare una donna se avessi voluto portarti a letto ti avrei chiesto io stesso di uscire, per prima cosa, secondo, ho il doppio dei tuoi anni e io a 25 anni non potevo permettermi di portarmi a letto chi volevo perché ero uno sfigatello in cerca di gloria e perché nella mia testa e nel mio cuore c’era già un’altra ragazza, il terzo motivo per cui non voglio uscire con te è perché in questo preciso istante sto per fare una cosa davvero importante per la mia vita sentimentale perciò ti pregherei di non chiamarmi e di cancellare il mio numero ciao. - Marco chiude il telefono in faccia a Sara e si avvicina ad Eva che va a scontrarsi contro la parete mentre indietreggia, lui si avvicina alle sue labbra e la guarda intensamente Eva sente il cuore che comincia ad aumentare i battiti, Marco è a un centimetro dalle sue labbra lei le guarda rapita in attesa che lui la baci come 26 anni prima nella stessa stanza stavolta lei non si sarebbe tirata indietro –ci proverò solo una volta Eva – Marco lo voleva Eva lo voleva ma quel coraggio stava per andarsene, quello che per anni li ha tenuti separati e che per mesi li aveva fatti odiare, il coraggio di stare lontani stava per sciogliersi appena le loro labbra si fossero toccate; Eva inizia a respirare affannosamente mentre Marco stava aspettando un suo segno, inizia ad avvicinarsi Eva socchiude gli occhi e appena le loro labbra si sfiorano Eva si scioglie e Marco le mette le mani di fianco alla testa contro al muro.
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Spero vi sia piaciuto questo capitolo;
Marco è un single incallito e le sue fan non tardano a farsi avanti.
Eva è gelosa naturalmente, cosa succederà dopo questo "primo" bacio?
Restate con me e copritelo.
vi ringrazio a tutti per aver letto la mia storia.
Recensite e fatemi sapere che ne pensate.
Con affetto Zia Rocky

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Capitolo 5
*** Una stella a metà ***


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Una stella a metà


Non l’ha ancora toccata ma è questione di un secondo, quando si staccano e si guardano negli occhi quel bacio durato troppo poco, lo sguardo di Eva è spaventato perché marco ha interrotto il contatto tra di loro, la guarda negli occhi intensamente, poi con forza tira la sua bocca sulla sua e riprendono a baciarsi intensamente lentamente intanto le lingue danzano insieme fino a diventare una sola, Marco la prende dai fianchi e fa aderire i loro corpi, Eva si abbandona a lui che inizia a levargli la canotta e a baciarle il collo, mentre lei lo stringe a sé tirando indietro la testa, lo stacca e gli leva la maglietta impaziente di assaporarlo ancora, senza neanche aspettare riprende possesso della sua bocca, con le mani passa tra i suoi addominali tesi e i suoi muscoli, si ferma e scende a baciargli il petto mentre lui si abbandona a lei e alle sue cure, poi ritornano a baciarsi impazienti e affamati l’uno dell’altra, Marco solleva Eva di peso e la appoggia sul letto sbottonandogli i pantaloncini lei si muove sotto di lui con trasporto mentre lei gli sfila i pantaloni e entrambi rimangono con la biancheria intima, Marco le bacia la pancia piatta e le gambe bianche, poi ritornano alla bocca e, Eva si sbottona il reggiseno mentre Marco non si stacca dalla sua bocca assaporandone ogni centimetro, Eva lancia il reggiseno e Marco si ferma a contemplarla ancora bella, ancora giovane, le bacia i seni facendola gemere, erano anni che non faceva l’amore anni che non lo faceva con Marco, il suo tocco era ancora intimo ancora leggero e dolce come la prima volta ma senza freni più sicuro di sé e di quello che vogliono, Eva tira Marco dai capelli fino alla sua bocca impaziente di riaverlo, gli sfila i boxer neri e mentre lui si infila il preservativo lei si leva le mutandine, e prima di entrare dentro di lei Marco la guarda e sente di volerla più di prima, di volerla molto di più ora che sapeva cosa si provava ad amarla, prima era curioso di provare delle emozioni con lei adesso era impaziente di essere suo dopo tanti anni che si era sentito solo; lei sorride e lui entra dentro di lei, entrambi gemono percossi da una scarica elettrica, Marco inizia a muoversi lentamente dentro di lei e la guarda con gli occhi chiusi che si abbandona a lui, asseconda il suo movimento incitandolo ad aumentare, entrambi iniziano a gemere più forte allora Marco le prende la mano e la bacia in bocca con passione reprimendo i sospiri e l’emozioni che provano dentro quel bacio, possibile che dopo 25 anni ancora provassero le stesse emozioni le stesse sensazioni di amore e piacere, di adrenalina e gioia, si amavano era sicuro ma fino a questo punto, non lo potevano immaginare, di volersi sopra ogni cosa, di appartenersi nonostante tutto da quando hanno iniziato ad amarsi loro lo sapevano che sarebbe durato per sempre; Marco esce da Eva esausto mentre lei si accoccola sopra di lui che chiude gli occhi e controlla i battiti che aumentano al tocco di lei; Eva sorride sul petto di Marco e lo guarda sorridere con gli occhi chiusi perso nei suoi pensieri, poi guarda Eva e sorride di più mentre lei ricambia il sorriso stringendolo di più, si coprono con il lenzuolo e guardano il soffitto, adesso cosa sarebbe successo? - Marco?- lui la guarda –mm- Eva sospira e sorride –da quando ti radi il petto?- Marco scoppia a ridere felice mentre lei si fa cullare dalla sua risata allegra – beh da un po’ direi insomma non mi piacevano tutti quei peli, poi devi saperti curare quando diventi una superstar- Eva ride e si lascia accarezzare i capelli da Marco che la guarda rapito –mi sembra giusto, poi con questi muscoli avrebbero stonato- Marco sorride – li devo a te questi direi- Eva lo guarda confusa –a Milano dovevo distrarmi in qualche modo e poi sono rimasto dedito al calcio perciò sono rimasto allenato- Eva lo guarda rapita dal suo sorriso e appoggia il mento sul suo petto –ti rendi conto? Sono passati 25 anni eppure tra noi niente è cambiato in tutti i sensi- Marco la guarda accarezzandole i capelli –hai ragione….anche io l’ho sentito il legame tra di noi quello che ci ha uniti fin dall’inizio- Eva sorride –il filo rosso che ci lega da New York a Milano – marco annuisce pensieroso –siamo comunque allo stesso punto Eva tu tra qualche mese ritornerai a New York finita l’estate ci separeremo di nuovo- Eva scuote la testa –non ci voglio pensare, adesso ho solo bisogno di noi.- Eva bacia Marco e ritornano ad amarsi. Sono le 6 del pomeriggio gli altri non sono ancora tornati, Marco ed Eva sono ancora stesi sul letto a parlare – che ne diresti se stasera andassimo a cena fuori noi due da soli?- Eva lo guarda sorridendo –me lo chiedi adesso? Non potevi pensarci qualche ora fa?- Marco sorride e scuote la testa –no perché non sapevo che saremmo rimasti soli insomma ero costretto a rimandare la cena- Eva ride e gli tira uno schiaffo sul petto –scemo- Marco le prende il mento baciandola –ho solo pensato che prima potremmo cenare e poi mangiare il dolce a casa dopo la cena- Eva ride e sale a cavalcioni su Marco –accetto solo se mi prometti che questa volta ti presenterai al ristorante- Marco sorride prendendola dai fianchi –non solo ci sarò ma ci andremo insieme- Eva annuisce –allora accetto ma cosa facciamo in queste 2 ore – Marco sorride malizioso e si avvicina ad Eva –io un’idea ce l’avrei- Eva lo allontana sorridendo –no mi dispiace prima la cena e dopo il dolce- Marco sbuffa e si finge offeso –anzi io vado a prepararmi così sarò puntuale;- Eva scende dal letto e si copre con il lenzuolo lasciando Marco sul letto – no dai non lasciarmi qui da solo- Eva gli sorride e esce dalla stanza mentre Marco sorride eccitato guardando il soffitto. Nella sua stanza Marco chiama suo padre per sapere quando torneranno ma per loro fortuna rimarranno a mangiare lì con i ragazzi perciò se i suoi calcoli sono esatti saranno in tempo anche per il dolce. Alle 8 Marco è giù che aspetta Eva; è vestito sportivo ma non troppo, pantaloncini neri e camicia senza maniche bianca con una giacca leggera per il vento. Eva scende le scale lentamente per farsi ammirare da Marco, indossa una gonna corta fin sopra al ginocchio e una canottiera rossa con una giacca nera, Marco la guarda rapito sentendosi nudo di fronte ad Eva così bella e sensuale. Eva arriva da Marco e sorride vedendolo con la bocca aperta, gli mette una mano sotto al mento e la chiude sorridendo, cerca di farsi desiderare e Marco la adora quando fa così –sei bellissima- Eva sorride –come sei monotono- Marco sorride accettando la sfida, - hai ragione non sei bellissima, le stelle sono bellissime, il mare lo è, la luna ma tu, tu non sei come loro, quando le stelle ti vedono brillano di meno perché ci sei tu che le oscuri, quando il mare ti tocca le onde si ritraggono perché colpite dalla tua forza, la luna quando illumina le strade e ti vede passare impallidisce di più non reggendo il confronto con la tua pelle chiara che illumina le strade e le mie giornate da quando sei entrata nella mia vita; mai le stelle mi avevano affascinato, mai il mare mi aveva affogato, mai la luna mi aveva illuminato come te che da quando sei entrata da quella porta mi hai affascinato con il tuo piccolo viso triste con i tuoi occhi ostili al nuovo mondo, ma i miei erano curiosi verso la bellissima straniera entrata nella mia vita, verso l’angelo dolce e spietato che mi ha sedotto, verso la ragazza seria e studiosa che mi ha fatto innamorare per il solo fatto che mi capisce in tutto, che mi fa sentire vivo con la sua vitalità che con la sua bellezza sovrumana mi ha stregato fino a farmi dipendere da ogni sua mossa. Quindi tu non sei bella sei qualcosa di più che non hanno ancora definito, quando troveranno una parola che possa definire ciò che sei allora la userò ogni giorno della mia vita per descriverti; anche se è impossibile racchiudere tutto quello che sei in una parola che minima lizza la tua essenza di donna.- Eva arrossisce colpita sapendo di aver già perso il controllo contro il fascino di Marco; si avvicina e lo bacia dolcemente come non faceva da tanto tempo, quel bacio che si davano quando lui la descriveva, quel bacio che gli dava quando si sentiva amata. Mangiarono in un ristorantino non troppo elegante ma intimo, passeggiarono per le vie di Roma accompagnati dal suono dei venditori ambulanti e dai bambini che giocavano contenti sulle giostre, poi arrivarono al solito posto, al solito muretto di fronte al mare, lì c’era calma e silenzio solo alcuni passanti ogni tanto, lì Marco le prese la mano stringendola tra la sua, le dita si incrociarono sapendo già il loro posto, Eva si sentiva i brividi lungo la schiena e arrivati vicino la panchina Marco la fermò, piano si avvicinò a lei assaporando quell’attesa, poi le loro labbra si trovarono come hanno sempre fatto, le lingue si accarezzarono, le dita ancora intrecciate, mentre l’altra mano di Marco era sul suo fianco e quella di Eva sulla guancia di Marco, si sentivano al loro posto, tutti e due i corpi combaciavano in ogni punto, erano davvero due pezzi di puzzle compatibili, Marco era davvero l’ala mancate di Eva e lei era la metà della sua stella; si staccano guardandosi intensamente, Eva sorride e Marco si perde nei suoi occhi, -sai che c’è una leggenda maya molto antica, che parla delle anime gemelle, di come sono nate;- Eva sapeva che quella storia li riguardava l’ascoltava rapita mentre lui raccontava –quando il mondo era stato appena creato ci fu una grande esplosione dove stavano le stelle e tutte si divisero a metà, dopo molto tempo caddero sulla terra e quando ripresero coscienza si sentivano perse a metà appunto, vagarono tutt’oggi sulla terra in cerca dell’altra metà che nonostante i dolori e le scheggiature combaciano ancora in ogni punto, basta un solo pezzo non compatibile per rompere la magia, e io sono convinto che non tutte le persone rispecchino questa leggenda perché molti non hanno una metà perfetta, loro hanno un’altra origine e un’altra fine; ma ho sempre pensato che io e te facessimo parte di questa categoria di stelle a metà che si cercano e quando si ritrovano lo sanno di appartenersi dal primo sguardo, e una volta capito che i pezzi combaciano sarebbero stati insieme per sempre.- Eva guarda Marco seria mentre lui le prende la mano e se la mette sul cuore, -lo senti Eva questo è successo da quando sei arrivata, 26 anni fa sei entrata da quella porta e il mio cuore ha iniziato a fare così e non ha mai smesso, certo in questi anni ho perso qualche colpo ma nel suo battito c’è il suono del tuo nome, il ritmo che aumenta al tuo tocco, il mio cuore è tuo.- Eva sospira e sfila la mano da quella di Marco, - io non ho mai smesso di essere tua Marco, non mi sono mai opposta a questa cosa mi piace appartenerti, ma ti prego questa volta non lasciarmi più perché sono stati gli anni più brutti della mia vita quelli senza di te;- Marco abbraccia Eva e la tiene stretta per un po’ finché non la sente rilassarsi –te lo giuro Eva io non ti lascio più andare. A qualunque costo- Eva sorride e si lascia cullare dal respiro di Marco.
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Eccomi con un nuovo capitolo.
Spero vi sia piaciuto, a me non convinve molto.
Marco ed Eva di nuovo insieme; non cantiamo vittoria perchè ci saranno nuovi ostacoli e vecchi rancori da superare prima di dichiarare l'happy ending.
Ne vedrete delle belle nei prossimi capitoli.
Come sempre chiedo una recensione per farmi sapere la vostra opinione che conta moltissimo per l'andamento della storia.
Un abbraccio Zia Rocky

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Capitolo 6
*** Lotterò per te ***


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Lotterò per te


Intanto ad Ostia, Andrea e Joey camminano insieme dietro agli altri parlando della loro vita, come hanno fatto spesso in questi giorni, si sono confidati i segreti più nascosti, le paure, sapendo di condividere una parte di quei pensieri per i loro veri genitori, la fortuna che hanno avuto a trovare Marco ed Eva, due persone così simili e in sintonia, loro si sentivano uniti da qualcosa di magico; Andrea non aveva mai avuto interessa per le ragazze più piccole di lui, preferiva quelle più grandi che andavano all’università, aveva passato dei bei momenti con quelle ma adesso con Joey sentiva sparire tutte le storie inutili e gli sbagli commessi; -sai Joey sento che tra noi sta nascendo qualcosa, voglio essere chiaro che non so bene cosa sia però sento che oltre al fatto che abbiamo molte cose in comune io e te siamo sulla stessa frequenza, mi segui?- Joey sorride e annuisce –certo lo penso anche io, però io e te siamo cuginastri- Andrea scoppia a ride –ma va siamo stati adottati e quindi non è possibile che ci sia un legame tra te e me- Joey annuisce pensierosa – comunque mi fa piacere che tra noi c’è questa sintonia però tra 3 mesi io tornerò a New York a scuola e tu sarai chissà dove a Milano non c’è proprio tempo- Andrea è sempre stato impulsivo con le ragazze, non pensava alle conseguenze di quello che faceva, con Joey era lo stesso anche se pensava a come vederla felice più di ogni cosa, -allora forse è meglio non sprecare tempo, non ti sto chiedendo di stare insieme, cioè in un certo senso sì ma è più una cosa tipo usciamo insieme per vedere come va però usciamo insieme sapendo le intenzioni- Joey annuisce – ci sto, non sei l’unico a sentire qualcosa tra noi- Andrea sorride e le prende la mano, lei la stringe tra la sua sentendo la scossa di cui tanto aveva sentito parlare, quando ti piace qualcuno e hai una voglia matta di tenerlo stretto, con Andrea non sapeva come sarebbe andata ma sapeva che ne valeva la pena di provare.
Eva e Marco tornano a casa e dopo aver controllato che non ci fosse nessuno fanno l’amore in camera di lui, lentamente ma attenti ai rumori; Giulio e Lucia arrivano e subito la casa si invade di allegria, il piccolo Giulio e Martina iniziano a giocare mentre gli altri parlano sul divano, Marco ed Eva si rivestono velocemente dividendosi, mentre Andrea e Joey salgono le scale sorridendosi; Andrea entra nella stanza e trova Marco che guarda il soffitto sognante, -tutto bene?- Marco annuisce e lo guarda –tu? Com’è andata la serata?- Andrea si siede di fianco a lui e lo guarda sorridente –benissimo, ti confido una cosa ma non ti agitare ok?- Marco annuisce sedendosi –allora sai che io con le ragazze ci so fare vero? Insomma sono molto a mio agio, ma stavolta c’è una ragazza che mi fa impazzire, mi batte il cuore quando la sfioro e mi fa sentire me stesso.- Marco annuisce ripensando a Eva –però c’è un problema. Questa ragazza è Joey. – Marco lo spalanca gli occhi stupito –come?- Andrea sorride –sì lo so ti sembra strano c’è il problema della distanza e tutto il resto ma per ora stiamo solo provando se poi nascerà qualcosa di serio ci penseremo più attentamente – Marco scuote la testa –Andrea devi stare molto attento, io non voglio dirti che non puoi starci insieme perché ne hai tutto il diritto, ma vi dovrete vedere ogni volta che torniamo e poi sarete sotto osservazione da tutti- Andrea scoppia a ridere – ma dai se zia Alice e zio Rudi stanno insieme senza problemi e vivevano sotto lo stesso tetto, come possiamo noi sue completi estranei a creare problemi simili; - Marco lo guarda serio –Alice e Rudi non sono stati insieme senza problemi- Andrea ritorna serio e lo guarda –guarda che Giulio li ha lasciati stare sì hanno dovuto farsi accettare ma hanno fatto poca fatica non voleva perderli e quindi- Marco abbassa la testa e annuisce –dai papà ci farai l’abitudine ti prego- Marco si alza e esce dalla stanza –non fare cazzate- è l’ultima cosa che dice al figlio prima di chiudere la porta e andarsene in bagno a riflettere, ma quando apre la porta dentro c’è Eva seduta sul lavandino che pensa, vede marco e sorride lievemente –Eva dobbiamo parlare- lei lo sa già e annuisce –Joey mi ha detto- Marco sospira e chiude la porta –cosa facciamo?- Eva scuote la testa- non lo so, dovremo nasconderci anche adesso a quanto pare, i nostri figli potrebbero odiarci lo sai?- Marco abbassa la testa e abbraccia Eva che trova conforto tra le sue braccia.
Dopo 2 giorni la situazione non era cambiata, Andrea e Joey uscivano insieme e scherzavano davanti a tutti ma a quanto pare Giulio e Lucia erano troppo tristi per farci caso; Marco ed Eva invece stavano nascosti nella casa sul Tevere oppure uscivano con Walter e Carlotta che li proteggevano come sempre. –adesso che farete?- Carlotta cercava sempre di aiutarli e coprirli quando poteva –boh siamo ancora nello stesso punto non potremo mai scombussolare la loro vita Andrea lo conosco troppo bene la prenderebbe malissimo e non mi parlerebbe mai più- Eva guarda Marco e gli stringe la mano –Joey invece non lo so a sempre un’opinione diversa per tutto e non credo la prenderebbe bene soprattutto perché non le ho mai detto niente- Walter annuisce e mette un braccio intorno a Carlotta –quanto resterete qui stavolta?- Marco sorrise –noi credo che rimarremmo qui per molto vorrei aprire una casa discografica anche qui oppure collaborare con qualcuno almeno molti ragazzi non dovrebbero venire fino a Milano per fare i provini- Walter abbraccio l’amico facendo ridere le ragazze –sì evvai ritornano i fantastici 4- Eva sorrise e staccò Walter da Marco –vacci piano io non ho detto niente- Marco guardò Eva mentre lei sorrideva a Carlotta – Joey ha la scuola gli amici e non so cosa fare lei e Andrea si stanno frequentando e nessuno di noi sa come finirà questa cosa- Marco abbassa la testa e il discorso è rimasto incompleto, niente è facile quando Marco ed Eva si amano.
Alla casa sul Tevere Marco ed Eva sono sdraiati sul fianco e si guardano negli occhi mentre fanno un gioco secondo Eva importante –il tuo primo bacio?- Marco ride e cerca di ricordare – Giada avevo 12 anni e stavamo facendo il gioco della bottiglia lei era la ragazza più carina di quel giro perciò sono stato fortunato, anche se è stato il primo e l’ultimo lei era innamorata di Walter – Eva sorride e accarezza la guancia a Marco –povero piccolo ci sei rimasto male?- Marco scuote la testa –no è stato bello solo che avrei preferito starci insieme che finirla lì per fortuna a 12 anni non sai cos’è l’amore perciò non ne soffri. Tocca a te- Marco pensa alla domanda e la guarda –il bacio che hai dato a Walter com’è stato?- Eva scoppia a ridere –ci credi che non me lo ricordo neanche più, l’avevo fatto per dimenticarmi di te e invece tu sei entrato e ci hai interrotti facendomi sentire in colpa, perciò credo che sia stato l’unico bacio in cui io non abbia provato niente;- Marco sorride –alla fine Walter ha capito cosa vuol dire baciare una persona che è innamorata del tuo migliore amico insomma lui si vantava di Giada adesso siamo pari;- Eva sorride – tocca a me. La tua prima volta?- Marco gira gli occhi sapendo che Eva è sempre stata curiosa di come Rachele lo abbia sedotto – ancora questa storia? Sono passati 26 anni- Eva lo guarda alzando un sopracciglio – va bene. Allora io stavo a casa sua stavamo parlando e io ci stavo provando spudoratamente e gli dicevo che non mi sarei fermato ad un bacio allora lei mi ha baciato e siamo caduti sul divano, mentre cercavo di sbottonarle il reggiseno lei mi ha guardato e rideva ero così buffo e inesperto in confronto a lei cos’ mi ha detto che non l’aveva il reggiseno e si è levata la maglietta e sai com’ero stupido e con gli ormoni impazziti da giovane perciò non è che ci abbia pensato troppo.- Eva lo guarda seria come stesse pensando se picchiarlo o andarsene  - ma ti è piaciuto?- Marco la guarda e sorride –beh sì era la mia prima volta perciò non avendo termini di confronto mi sentivo un dio insomma lei era una professoressa e io un ragazzino me l’ero portata a letto più fico di così non potevo essere. – Eva annuisce distratta – però quando ho fatto l’amore con te per la prima volta ho capito che lei era niente a confronto, forse è stato il momento esatto in cui ho capito la differenza tra sesso e amore, con lei era solo piacere con te era una specie di caleidoscopio di emozioni, se chiudevo gli occhi vedevo i colori sovrapporsi e mi sentivo felice, ho capito che nonostante tutto io e te eravamo un piano perfetto e che volevo durasse per sempre.- Eva sorride e Marco si scioglie subito –tu invece la prima volta com’è stata?- Eva lo guarda seria – meglio di come mi aspettassi, insomma avevo paura del confronto con Rachele invece tu mi hai messo a mio agio e speravo di fartela dimenticare invece quando continuavi a dirmi che quella era stata la tua prima volta io mi sentivo felice direi che ero completa lì in quel teatro con te non mi serviva nient’altro.- Marco le accarezza la guancia, - lo sai che tu sei stata la mia prima vera volta prima di baciarti davanti alla macchinetta c’era Marco il ragazzino ferito e innamorato della sua sorellastra, dopo quel bacio ero Marco Cesaroni il ragazzo innamorato di un angelo sceso dal cielo per ricordargli che la vita è bella anche quando pensi di aver perso tutto.- Eva sorride e lo bacia –il giorno più triste della tua vita?- Marco abbassa lo sguardo –quando è morta mamma, è stato quello il momento più triste della mia vita, eravamo in chiesa e io ero seduto con in braccio Mimmo, sentivo che avevo perso la persona più importante della mia vita e che nessuno avrebbe sostituito, da quel giorno siamo stati accecati perché qualcuno si era portato via la nostra luce;- Eva lo stringe a sé mentre Marco si lascia scendere una lacrima. –il giorno peggiore della tua vita?- Eva sorride e lo guarda negli occhi –quando sono partita per New York, sono state le ore peggiori della mia vita puoi credermi, stavo lasciando la mia famiglia e l’amore della mia vita per un uomo che mi faceva sentire protetta ma mai completa, avevo paura di soffrire, credimi Marco se Alex non fosse stato l’opposto di te io non l’avrei mai scelto.- Marco la guarda negli occhi e sorride –Eva ti stavo aspettando da anni e quando ti ho avuta avevo paura di perderti e senza volerlo ho distrutto tutto, quando mi sono fatto sopraffare dalla gelosia ti ho persa ma non ho mai dato la colpa a te di questa cosa, Alex ti rendeva felice e questo a me bastava non avevo bisogno di averti fisicamente volevo solo che il ricordo di noi dentro di te fosse nitido non volevo che scegliessi tra me e lui perché avrebbe vinto lui e se adesso dovesse tornare a reclamarti credimi lo gonfierei di botte e poi gli direi che tu sei mia e che se prima ero un bambino cretino adesso sono pronto a lottare per tenerti con me e te lo dico perché prima non te l’ho dimostrato molto adesso Eva io non ti voglio perdere perché ogni volta fa più male perché mi illudo che resteremo insieme invece non è così; mio figlio non ostacolerà il nostro amore stavolta ci devono accettare e io sarò con te non ti libererai di me molto facilmente stavolta, la notte della maturità dopo che mi hai detto che non dovevamo sentirci più il mio cuore si è spezzato in due e ho capito che non ti meritavo, perché non avevo lottato abbastanza, adesso se mi dirai di rompere i contatti farò di tutto per farti cambiare idea e credimi se ti dico che sarò il tuo incubo- Eva scoppia a ridere e bacia Marco piano, piano ritornano a fare l’amore.
al parco Martina e le sue amiche parlano del più e del meno ma lei ha una notizia più importante da dare – ragazze non ci crederete mai. Lo sapete che non vi ho mai detto come si chiama mio zio. – Federica annuisce – sì quindi?- Martina si avvicina –non ci crederete mai chi è. Marco Cesaroni – scoppiano a ridere facendola arrossire dall’imbarazzo – non ci credo è impossibile- Lisa la sorella maggiore di Federica e una grande fan di Marco continua a ridere – scusate mi chiamo pure Cesaroni mio papà Rudi è suo fratello – Federica smette di ridere –sai quanti si chiamano Cesaroni di cognome e poi perché lo dici adesso?- Martina si alza –perché sapevo che non mi avreste creduto allora facciamo che ve lo dimostro domani venite a casa mia alle 3 di pomeriggio così rimarrete stupite- Lisa la guarda seria –ci deve cantare anche una canzone- Martina annuisce e se ne va a testa bassa sperando che lo zio non si arrabbi.
A casa Marco ed Eva sono seduti a guardare la televisione insieme a Giulio mentre gli altri sono fuori in giardino o altrove. Martina entra a testa bassa Marco che nonostante la lontananza da casa ha sempre dimostrato affetto verso i suoi familiari chiamandoli e spedendogli regali, nota il suo sguardo –ehi piccola che succede?- Martina lo guarda con gli occhi tristi e lo raggiunge –zio ti devo dire una cosa. Però mi prometti che non ti arrabbi?- Marco corruga la fronte –certo dimmi.- Martina prende un respiro profondo e dice tutto d’un fiato – ho detto alle mie amiche che tu sei mio zio e visto che la sorella maggiore di Federica, Lisa è una tua grande fan non ci ha creduto e io gli ho detto che domani alle 3 di pomeriggio sarebbero venute e ti avrebbero sentito cantare e..- Marco sorride e le mette le mani sulle spalle – ehi piccola calmati se no non capisco. Allora vediamo se ho capito. Domani le tue amiche verranno per vedere se tu dici la verità vero?- Martina annuisce speranzosa –e qual è il problema? Io sono tuo zio e ti voglio bene perciò non ti devi preoccupare se le tue amiche non ti credono io ti aiuterò così non avrai problemi ci stai?- Martina annuisce e abbraccia lo zio – ti voglio tanto bene zio grazie sei il migliore del mondo- Marco sorride e la abbraccia –anche io ti voglio bene e sarò sempre pronto ad aiutarti. Allora dimmi quanti anni hanno queste tue amiche?- Martina si stacca e si siede in braccio allo zio –Lisa ha 15 anni e Federica 12 come me- Marco sorride –sono piccole per ascoltarmi direi- Martina annuisce –beh Lisa è innamorata di te ha i tuoi poster in camera e dice sempre che se un giorno ti dovesse incontrare ti sposerebbe- Marco scoppia a ridere mentre Eva lo guarda irritata e gelosa –come sarebbe a dire a solo 15 anni non è piccola per dire certe cose?- Martina alza le spalle e bacia gli zii sulla guancia, Giulio si alza e inizia a saltare – anche io voglio cantare con lo zio- tutti ridono e Marco gli accarezza la testa – dai sentiamo quale vuoi cantare?- Giulio ci pensa e poi inizia a cantare – pentole e bicchieri sono lì da ieri vado a far la spesa poi ti aiuto volentieri…- Marco si unisce a lui sorridendo sentendo il piccolo sbiascicare le parole, la sa a memoria nonostante abbia solo 4 anni; Eva sorride ma intanto pensa a questa Lisa che con la sua faccia tosta a preso in giro sua nipote e vorrebbe sposare Marco.

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Capitolo 7
*** Una giornata in famiglia ***


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Una giornata in famiglia

 


Andrea è in camera ad ascoltare la musica e ad aggiornare il forum ufficiale di Marco che gestisce da quando aveva 15 anni, nessuno sa che è lui ad aggiornare il forum per fortuna ha sempre avuto molta discrezione da quando da piccolo molti lo volevano come amico solo per conoscere Marco, l’unico vero amico è stato Johnny un suo amico americano di Los Angeles che ha il padre straricco che abita nella vita di fianco alla loro che non ha mai voluto conoscere Marco anche perché non gli piace come genere e spesso quando entra Marco si mettono a discutere su quali siano i brani migliori dell’anno, poi iniziavano a giocare tutti e tre a basket e poi uscivano loro due e Marco è stato felice di vedere Andrea a suo agio con Johnny. Joey entra nella stanza interrompendo i pensieri di Andrea –ehi- Andrea la guarda e sorride –che fai?- Joey si siede di fianco a lui –aggiorno il blog di papà- Andrea chiude e sorride a Joey mentre lei si accoccola su di lui –sai non ho mai trovato una ragazza davvero sincera con me, insomma tutte mi frequentavano solo per papà così ho iniziato a frequentare quelle più grandi che non lo conoscevano e non conoscevano me, era forte stare con loro tutti mi guardavano con invidia e essendo molto alto nessuno mi scambiava per 18enne. Ma adesso che frequento te è molto più bello e facile direi sei davvero sincera con me e mi fai sentire bene.- Joey sorride e lo bacia sulla guancia, ancora non si erano baciati sul serio ci volevano andare piano e stava bene ad entrambi; Marco entra senza bussare e si blocca sulla porta quando li vede – ops scusate non credevo che fossi qui Joey vado via- Andrea sorride al padre che sa sempre cosa fare con lui mentre marco annuisce pensieroso, non ha ancora capito cosa fare e più li vede insieme meno ragiona.
Il giorno dopo Marco si stava facendo la doccia mentre Joey e Andrea erano usciti e gli altri erano fuori a sistemare per l’arrivo delle amiche di Martina che erano molto scettiche sulla loro parentela. Eva entra nel bagno chiudendo a chiave mentre Marco non si è ancora accorto di lei, si leva i vestiti ed entra in doccia, Marco si gira di scatto e sorride quando la vede –cosa ci fai qui?- Eva ride –devo parlarti- Marco alza un sopracciglio –qui? In doccia- Eva annuisce e lo bacia appoggiandogli le mani sul petto. –non mi piace che quella bambina voglio sposarti non è logico- Marco ride –ma dai sai quante ne ho sentite questa è niente – Eva lo guarda male –non è divertente oggi oltre alla tua dimostrazione ci sarà anche la mia- Marco l’avvicina a sé prendendola per i fianchi – che farai?- Eva gli sfiora il naso con il suo – metterò solo un cartello con scritto proprietà privata niente di speciale- Marco sorride e la bacia appoggiandola al muro, le assapora il collo mentre lei lo stringe a sé lasciandosi trascorrere l’acqua sul viso, fanno l’amore anche in doccia intensamente soffocando i gemiti nella bocca dell’altro.
Le ragazze arrivarono precise alle 3 e Martina le accolse in casa sua mentre Marco faceva finta di non sapere niente secondo il piano, le ragazze guardavano in giro impazienti mentre Martina le teneva in giardino in attesa dello zio –allora Marti dov’è tuo zio?- Mimmo arrivò sentendo le ragazze –tu non sei marco Cesaroni – disse Federica – infatti no sono Mimmo lo zio di Martina – Lisa sorrise soddisfatta –ah vedi che non è Marco Cesaroni tuo zio- Mimmo sorrise e quando Marco fece finta di niente uscendo in cortile facendo finta di andarsene senza notare le ragazze, salutò con un bacio Martina e con un cenno Mimmo – ciao ragazze- Marco se ne andò sorridendo mentre le due rimasero a bocca aperta, Martina sorrise –zio dove vai?- Marco si girò e sorrise –vado a fare una passeggiata perché?- Martina trattenne una risata –non è che rimarresti con me oggi così suonarci qualcosa- Marco si avvicinò alle ragazze –certo così passeremo un po’ di tempo insieme alla famiglia dai vai a radunare tutti che prendo la chitarra- Martina chiamò tutti mentre le ragazze non riuscivano ad aprire bocca; in pochi minuti erano tutti intorno a Marco che con la solita chitarra iniziò a suonare “adesso che ci siete voi” poi fece scegliere i brani agli altri –canti un mare di guai è bellissima- disse Martina poi le ragazze si tranquillizzarono – la mia preferita è la notte sul tetto- disse Federica mentre Lisa scelse “parole nuove”; dopo un’oretta di canzoni le due ragazze non smisero di fare domande a Marco soprattutto Lisa che non si staccava da Marco, Eva iniziava ad irritarsi e portò via Marco per sbaciucchiarselo in bagno mentre le ragazze lo chiamavano dal piano di sotto. –le sto odiando- disse Eva a Marco mentre si abbracciavano –dai ma che ti importa di loro io ho occhi solo per te- Eva sorrise e baciò Marco. Intanto di sotto Andrea e Joey erano appena rientrati, Lisa si gira verso la porta e incrocia lo sguardo di Andrea che le sorrise cortesemente –ciao a tutti- Lisa si sciolse nel suo sorriso e Joey vide gli occhi della ragazza brillare come stelle e si ingelosì –ciao io sono Joey – Lisa le strinse la mano ma non ci fece molto caso, ancora di nascosto spiava Andrea, Martina e Federica si erano fermate in cucina mentre Lisa seguì Andrea con lo sguardo.
Il giorno dopo Andrea e Joey decisero di rimanere a casa per la grigliata di famiglia e quando arrivarono Walter e Carlotta entrò anche la loro figlia di 17 anni Rebecca che era in vacanza con il fidanzato, fece la conoscenza di tutti mentre Eva la rivedeva in Carlotta da giovane, aveva già fatto amicizia con Joey che era sua coetanea; lei a differenza di Joey era estroversa e chiacchierona, vestiva firmato e aveva un bel fisico come quello di Carlotta da giovane, era una ragazza ricca e bella che tutti i ragazzi desideravano, con il padre telecronista sportivo la mamma stilista e degli amici da sballo, aveva la testa a posto a differenza di molti ragazzi come lei; Joey e Rebecca iniziarono subito a essere amiche mentre Andrea discuteva di motori con Walter e Ezio che non ci capiva quasi niente, Carlotta ed Eva parlarono di tante cose come facevano di solito mentre Marco cucinava la carne con Giulio, Stefania e Lucia si rilassarono sul dondolo, Gabriella partì subito dopo il funerale perciò non c’era; i bambini invece stavano giocando mentre Rudi,  Alice, Mimmo e Matilde discutevano del più e del meno. Ad interrompere l’armonia di quella giornata ci fu Lisa che inaspettatamente era arrivata dopo pranzo stando vicina ad Andrea tutto il tempo facendo ingelosire Joey che si sfogava con Rebecca nonostante non la conoscesse molto bene però doveva parlare con qualcuno del sentimento che stava provando –non riesco a capirlo ha 15 anni cavolo- Rebecca scuoteva la testa –che idiota, secondo me dovresti smetterla di far finta che non sia così importante e baciartelo anche davanti a lei così capisce la situazione. – Joey annuisce pensierosa –boh se lui continua così gli faccio pentire di conoscermi- infatti Andrea si sentiva lusingato dalle sue attenzioni e infatti ci scherzava senza sapere che stava illudendo Lisa.  
Marco ed Eva sono seduti dopo il pranzo, sul divano e si lanciano sguardi complici mentre si tengono  la mano, Marco si guarda indietro e si avvicina piano ad Eva lei sorride e lo asseconda finché non vede Giulio entrare e fa finta di ridere per una battuta Marco si volta e sorride al padre – Marcolì qua fuori c’è un signore che te cerca- Marco rimane perplesso e esce fuori con Eva e Giulio, Andrea li vede e molla Lisa per sapere che succede; usciti dal cancello Eva rimane stupita, 2 macchine molto costose erano parcheggiate fuori da casa loro, Marco sorride –finalmente eccole- il signore si avvicina e fa firmare una cosa a Marco, Andrea quando vede la macchina inizia a saltare di gioia – evvai è arrivata finalmente posso uscire in macchina.- Lisa lo guarda ipnotizzata mentre Marco sorride ad Eva –quella è mia- dice indicando una Mercedes nera decappottabile, -quella di Andrea – indicando l’Audi TT bianca – è stato il suo regalo per la patente ora che posso permettermelo-  Andrea  sale in macchina e suona il clacson – Joey muoviti vieni a fare un giro- Joey sorride e corre verso la macchina –ciao ma ci vediamo dopo- parte sgommando mentre Marco scuote la testa –anche io ho fatto così quando ho comprato la mia- Eva ride mentre Lisa se ne va a casa senza essere notata. – allora vieni a farti un giro con me?- Eva annuisce mentre Giulio è ancora senza parole –marcolì a me un bel furgoncino no?- Marco sorride e gli da una pacca sulla spalla –d’accordo sarà il tuo regalo di compleanno, inizia a sceglierlo e poi penserò io a tutto- Giulio annuisce soddisfatto e rientra in casa mentre Rudi e Mimmo lo investono per vedere la macchina di Marco –il mio fratellone mi ha fatto un regalo?- dice Rudi toccando la macchina –Marco lo allontana –no Rudi mi dispiace compratela- Alice scoppia a ridere –figurati se glielo permetto- Rudi sbuffa e Mimmo guarda dentro –beh molto sportiva bella scelta- Marco lo guarda stranito –da quando ti intendi di macchine?- Mimmo sospira –infatti non me ne intendo però la riconosco una bella macchina nonostante io abbia una monovolume.- Eva monta in macchina aspettando Marco che saluta tutti e parte verso una passeggiata al mare.
- bellissima questa macchina- Andrea sorride vedendo Joey stupita –tu non hai una macchina?- lei scuote la testa –no abbiamo solo quella di mamma io preferisco prenderla dopo la patente sono molto distratta e darmi un volante in mano sarebbe la fine per tutti- entrambi ridono e si lasciano cullare dalla radio che canta canzoni d’amore.
Marco ed Eva arrivati sul lungo mare si prendono per mano e fanno una passeggiata parlando un po’ di tutto. –che ne diresti di venire in un posto con me?- disse Marco ad un certo punto –dove?- Eva sorrise e lui inizio a trascinarla fino alla macchina –vedrai-. 

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Capitolo 8
*** Peggio di così non può andare ***


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Peggio di così non può andare


Dentro la concessionaria Eva e Marco camminano fra le moto di marca come Ducati, Honda, Harley, Aprilia.. Marco ha sempre sognato una bella moto da guidare quando i pensieri si affollavano nella sua mente, Eva era la persona giusta con cui sceglierla sapeva che poteva fidarsi di lei, -ma scusa non puoi prenderti una moto normale, proprio una della moto Gp?- Marco sorride della sua ignoranza in fatto di moto –veramente non sono della moto Gp gli somigliano però il fatto è che l’ho sempre voluta una moto figa con cui vantarmi e conquistare le ragazze- Marco le fa l’occhiolino e lei ride –non provarci nemmeno- Marco la guarda stranito –non ti piace andare in moto da giovane l’adoravi- Eva alza un sopracciglio e lo guarda –ah è per questo che vuoi una moto perché vuoi superare Alex vero?- Marco abbassa la testa e guarda una moto nera che aveva già deciso di comprare –questa mi piace ho deciso la voglio- Eva gli prende la mano –perché cerchi ancora di superarlo?- Marco la guarda –veramente io voglio solo una moto- Eva annuisce e sospira rassegnata; Marco non poteva confessarle che quando vedeva lei ed Alex abbracciati sulla sua moto aveva sognato di poter arrivare e portala via dalle sue braccia per essere di nuovo felici insieme, Eva era sua ora non poteva perderla per queste gelosie passate.
Erano passati ormai 4 giorni e tutto era come al solito tranne che Andrea rompeva Marco per fargli guidare la moto e Lisa continuava a stare attaccata ad Andrea facendo ingelosire Joey.
- Rebecca non capisco è felice quando sta con me, sono giorni che non fa altro che pensare a quella moto e quando non ci pensa Lisa gli sta appiccicata e non posso farci niente.- Rebecca sbuffa – te l’ho detto cosa devi fare vai lì e te lo prendi se lo vuoi perché chi te lo dice che lui non voglia stare davvero con te? Se tu non mostri nemmeno un minimo di gelosia lui come fa a capirlo? Magari pensa che a te di lui non importa così tanto e se la spassa con quella, comunque non lo vedi che si annoia lui non starebbe mai con quella insomma a 15 anni- Joey annuisce scostandosi la ciocca bionda dal viso, Andrea entra nella stanza – ah scusate, Rebecca non pensavo ci fossi anche tu qui va beh Joey dopo possiamo parlare?- Rebecca le fa l’occhiolino e si alza –stai Andrea vado io che sono in ritardo ho un appuntamento con Umberto ci vediamo – Rebecca saluta Joey e Andrea ed esce lasciandoli soli, lui chiude la porta e si siede accanto a lei –senti non è che insomma ti dà fastidio se stasera non uscissimo?- Joey lo guarda stranita –perché?- Andrea alza le spalle –è che Martina ha invitato Lisa a mangiare qui e Papà ha detto che è scortese anche perché Lisa è interessata a me e non a lui quindi- Joey si alza –no figurati non mi da fastidio- Andrea sorride e le da un bacio sulla guancia –grazie sei un angelo- Joey sospira e annuisce quando Andrea esce si porta via anche il suo appetito.
Eva entra nella stanza e trova Joey seduta sul letto che fissa il soffitto –ehi tesoro posso?- lei annuisce e la fa sedere –che succede non hai fame?- lei scuote la testa e Eva sospira –problemi con Andrea – Joey rimane immobile ed Eva capisce subito –ci sono passata anche io sai con il mio primo amore.- Marco si ferma ad ascoltare prima di entrare in bagno sentendo Eva parlare –io stavo chiusa in casa a cercare dei difetti che non gli piacessero penando perché preferisse una professoressa a me, io che gli morivo dietro. Invece avrei dovuto prenderlo e schiaffeggiarlo dicendogli che io ero la ragazza giusta per lui perché per me lui era perfetto- Joey la guarda –e cosa è successo?- Eva abbassa la testa –sono stata influenzata da un’altra persona e ho pensato al bene degli altri prima del mio, così ho taciuto il mio amore per 1 anno- Joey sospira –questo dovrebbe farmi sentire meglio?- Eva sorride –sì perché dovresti fare l’opposto di quello che ho fatto io visto che poi anche lui era innamorato di me e siamo stati insieme ancora oggi lo ricordo perfettamente come fosse ieri, lui è stato la mia prima volta e in questi anni il suo ricordo mi ha fatto andare avanti- Joey sorride –perché è finita?- lei sospira –perché lui è scappato non ha voluto affrontare i problemi e io invece non sono rimasta ad ascoltarlo, sono partita in 4° e lui non era pronto.- Joey le appoggia una mano sulla spalla –mi dispiace mamma, ma io non credo di riuscire a farlo insomma non ho questo coraggio.- lei sorride –invitalo ad uscire e dichiarati vedrai che se lui ti ricambia Lisa non entrerà più qua dentro- Eva si alza ed Esce mentre Marco fa finta di uscire dal bagno –Marco?- lui sorride e la bacia sapendo che chiunque poteva salire da un momento all’altro eppure niente l’ha distratto dal tenerla stretta a sé –hai sentito?- lui annuisce sorridente –mi dispiace non ho resistito, però te lo giuro Eva, mi farò perdonare per tutto il male che ti ho fatto.- lei sorride e lo bacia –non hai bisogno di farti perdonare abbiamo sbagliato entrambi e non voglio che ti prendi la colpa in questi anni ho pensato che se non ti avessi giudicato forse adesso sarebbe diverso tra noi-  Marco sorride e le prende la mano –dobbiamo nasconderci ancora un po’ ma per te questo e altro- entrambi scendono vicini ma senza farsi notare perché stanno andando ancora nel ripostiglio a fare l’amore come 25 anni prima.
Quando tutti sono stanchi e vanno a casa Joey entra in camera di Andrea e Marco, -scusate Andrea posso parlarti?- Marco annuisce e si alza sapendo l’argomento di conversazione –certo dimmi pure- Joey si siede e sorride –non è che domani ti andrebbe di uscire con me?- Andrea sorride –certo sai che usciamo sempre – Joey scuote la testa –intendevo a cena e poi magari andiamo a farci una passeggiata noi due da soli- la voce di Joey era speranzosa mentre lui sorrideva –certamente- lei annuisce e si alza lo saluta con un bacio sulla guancia ed esce dalla stanza sorridendo più che mai.
Joey e Andrea passeggiano mano nella mano per il parco dopo cena, lei era pronta a dichiararsi ma aveva paura della sua reazione, era una ragazza determinata e voleva stare con Andrea niente neanche la paura l’avrebbe fermata.
-senti Andrea ti devo dire una cosa….- si sedettero sulla panchina e si guardarono –dimmi è successo qualcosa?- Joey scuote la testa, - no ma è un po’ che devo dirtela….ormai è quasi un mese che usciamo insieme e io tra 2 mesi e mezzo devo tornare a New York ma non potevo farlo senza sapere cosa c’è davvero tra noi due- Andrea la guarda stranito – io…..uff perché non riesco a dirtelo- lui le prese le mani e le accarezzo una guancia –lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa vero?- lei abbassò lo sguardo e quando lo alzò i suoi occhi brillavano talmente era convinta di quello che stava per dire –io credo di essermi innamorata di te- passarono minuti interminabili in cui Andrea fece tre semplici mosse: alzò lo sguardo, spalancò gli occhi e si allontano da Joey abbastanza da non poterla toccare. Lei lo guardò spaventata da quella reazione e iniziò a sentirsi un groppo in gola, lui osservava i suoi occhi azzurri così grandi e belli mentre nella sua testa una matasse infinita di pensieri si formava impedendogli di parlare.
Joey annuì trattenendo le lacrime – vedo che tu non provi lo stesso e quindi beh io…..- lei si alzò e si voltò andandosene mentre le lacrime iniziavano a scenderle sul viso.
Non ci volle neanche un secondo che Andrea districò la matassa che aveva in testa e le corse dietro girandola verso di sé mentre le labbra si incontravano finalmente in un bacio a stampo che stavano aspettando da troppo tempo. Si staccarono e lui le prese il viso tra le mani guardandola chinandosi per essere davanti al suo viso –ti amo Joey – due semplici parole che la fecero sorridere e piangere mentre lui le asciugava le lacrime – scusa se ci ho messo tanto per dirtelo – lei sorride di più e gli mise le mani dietro la testa – non importa- lui la guardò intensamente mentre i loro visi si avvicinavano sempre di più, Joey chiuse gli occhi e schiuse le labbra per permettere a lui si baciarla come si deve, le lingue si incontrarono e lui le spostò le mani suoi fianchi stringendola di più fino ad avere ogni centimetro attaccato, continuarono a baciarsi per tutto il tempo senza smettere di ridere e coccolarsi.
Intanto Marco ed Eva erano al cinema, ma la serata era cominciata male perché alcune fan di Marco erano lì che volevano fare autografi e foto con lui mentre aspettavano l’inizio del film, per fortuna non lo stesso, pensò Eva; quando il film iniziò Eva era irritata più che mai e Marco se n’era accorto, le strinse la mano e la vide concentrarsi sul film allora le mise una mano intorno alle spalle mentre lei si calmava ma faceva l’offesa, dopo una buona mezz’ora Marco le sussurrò all’orecchio –hai intenzione di baciarmi o di vedere questo film noioso che non piace anche a te, sapendo che l’unico motivo per cui siamo in questa sala è perché non c’è quasi nessuno?- Eva abbozzò un sorriso sentendosi un’adolescente che si bacia il ragazzo al cinema, lo guardò e gli diede un piccolo bacio sulle labbra lui sospirò e la guardò male –stai scherzando vero?- lei sorrise e girò la testa verso lo schermo –lo sai che io non volevo che andasse così l’importante è che siamo qui e che siamo soli, senza le fan; non posso mandarle a quel paese lo sai mi dispiace ma sono fatto così- Eva lo guardò e vide gli occhi di lui luccicare nel buio – lo so è per questo che non riesco a resisterti- lui sorrise e spinse la sua testa verso la sua baciandola intensamente mentre lei gli mise le mani dietro la testa, dopo qualche minuto si staccò da lui e vedendolo fare il broncio gli sorrise –scusami ma se andiamo avanti così finisce male – lui sorrise –no ti sbagli finisce benissimo- lei scoppiò a ridere ricevendo qualche shh dalle file più avanti, entrambi trattennero una risata e finito il film sgattagliolarono fuori vedendo le fan di Marco, arrivati a casa salirono le scale e trovarono una sorpresa davanti alla porta di Eva.
Joey e Andrea che si baciavano stretti l’uno all’altra, Eva fece finta di niente e fece segno a Marco si scendere per fingere che fossero separati, i due non si erano accorti di nulla e lei rimase lì tossicchiando un attimo Joey si staccò imbarazzata mentre Andrea si allontanava un po’ da lei –scusate il disturbo ma se posso entrare in camera poi potete continuare- Joey sorrise e si spostò facendo entrare la madre, - Giulio e mamma dormono qua di fianco non fateli urlare per lo spavento d’accordo?- li annuì sapendo che avrebbero dovuto saperlo in un altro modo. Marco salì le scale con un bicchiere d’acqua vedendo i due staccati salutò Eva – ciao ragazzi tutto a posto?- Andrea sorrise pensando che il padre non sapesse niente –va beh buonanotte a tutti Andrea non fare tardi- lui annuì e quando Marco ed Eva entrarono in camera Andrea diede un ultimo bacio a Joey –buona notte- lei sorrise –buona notte- entrambi si separarono e nelle loro stanze raccontarono tutto ai genitori, Marco dormì poco sempre pensando a loro, mentre Eva era preoccupata che Marco la potesse prendere male e per i due innamorati fu una nottata tremenda.

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Capitolo 9
*** Carte in tavola ***


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Carte in tavola


Walter Carlotta e Marco ed Eva erano alla casa sul Tevere in uno dei pochi momenti di pace che avevano, Marco era nervoso camminava avanti e indietro cercando di capire cosa avessero loro che non andava – non è possibile anche dopo 26 anni devo avere paura di farmi vedere in giro con Eva non ci credo che tutti tranne noi due possano stare insieme; insomma Rudy e Alice stanno insieme, papà e Lucia, persino Gabriella ha il fidanzato e adesso pure Andrea e Joey non posso crederci dovevi vederli stamattina tutto coccole e baci mentre io dovevo tenere la mano di Eva sotto al tavolo, dovevate vedere la faccia che hanno fatto Giulio e Lucia.- Walter scoppiò a ridere –hanno fatto una tragedia?- Eva scosse la testa demoralizzata –mi dispiace dirtelo ma no sono stati più che entusiasti continuavano a dire che erano felici che andavano d’accordo e che sono contenti che si amino- Carlotta sbuffò –allora la domanda è solo una….perchè voi non potete avere tutto questo?-  Marco si lasciò cadere sul divano vicino ad Eva, lei gli appoggiò la testa sulla spalla e si lasciò stringere come 25 anni prima – magari sono cambiati e loro ci faranno stare insieme- Marco annuì –loro sì ma i nostri figli lo capiranno?- Carlotta e Walter si guardarono e prima che potessero rispondere suonò il cellulare di Walter –ops scusate ragazzi sono in ritardo ho una partita stasera devo andare.- Carlotta lo seguì subito dopo quando il cercapersone era suonato facendole ricordare l’appuntamento con gli stilisti di Parigi. Eva e marco rimasti soli si guardarono sconsolati mentre suonava il cellulare anche a Marco –non te  ne andrai anche tu vero?- lui sorrise e rispose –dimmi….non ci credo davvero?....adesso non posso tra 1 ora a casa mia ti va bene?...perfetto a dopo ciao- Marco chiuse la chiamata e Eva osservò il suo iPhone sapendo che finchè era in vacanza nessuno poteva disturbarla. –chi era?- Marco la baciò –è Simona la mia vecchia manager è a Roma per un concerto e vorrebbe vedermi sai sono passati molti anni da quando ci siamo rivisti a Milano nella mia casa discografica.- Eva abbassò lo sguardo Simona. La sua ex manager. La sua ex ragazza. La sua ex confidente. La sua ex compagna d’accademia. Quella ragazza era legata a Marco quasi più di lei e chissà perché tutte queste cose la preoccupavano. –che succede?- lei sorrise e lo baciò alzandosi –niente andiamo allora sarai contento di rivederla.- lui annuì confuso e strizzò gli occhi come suo solito quando non capiva cosa doveva dire. Uscirono e Marco si mise a cavallo della moto mentre Eva si stringeva a lui con il casco nero che le copriva il viso cercava di non pensare a quella donna erano amici e questo le bastava doveva fidarsi di Marco.
Quando Simona arrivò Marco l’abbracciò come aveva abbracciato Walter molte volte ma mentre Eva li osservava di nascosto dalla finestra una stretta al cuore le fece capire che forse doveva mettere la proprietà più con le donne che con le ragazzine di 15 anni. Senza pensarci due volte scese le scale e uscì Marco la vide e sorrise –Simo lei è Eva – Simona sorrise in modo forzato –Eva ho sentito tanto parlare di te – lei sorrise e le strinse la mano –anche io sono contenta di conoscerti Marco mi ha parlato molto di te. – cosa stava facendo doveva dileguarsi subito prima che faccia scoppiare Marco, intanto Simona faceva gli occhi dolci a marco dopo quello che Eva aveva detto –davvero grazie non credevo di essere stata così importante- Marco sorrise –certo che lo sei stata e lo sei, la mia prima manager.- Eva guardò marco e lui si rese subito conto dell’errore e cercò di rimediare –cioè la prima ufficiale- ma Eva ci era già rimasta male e senza farsi notare fece una smorfia con la bocca quando Simona rise –grazie sono stata anche altro – era chiaro ci stava riprovando con Marco lo vedeva chissà perché lo riconosceva da lontano quando una ragazza ci provava con Marco. Il suo Marco.- Eva lo sapevi che sono stata la ragazza di Marco siamo stati insieme quasi 1 anni ma poi lui è partito lasciandomi da sola – Marco abbassò lo sguardo sapendo che Eva aveva accettato la sfida di Simona –già non è la prima volta tranquilla ma sicuramente l’avrà fatto per te- Marco guardò Eva intimandole di stare zitta non voleva litigare con lei ne tanto meno con Simona –no l’ha fatto più che altro per i suoi sogni ma va beh- Eva sorrise –questa è nuova quando sei andato a Londra l’avevi fatto per i miei sogni si vede che hai capito che era meglio pensare prima al tuo bene che a quello degli altri- Eva era agguerrita e Simona aveva voglia di farsi male visto come la guardava –veramente Simona l’ho lasciata per i miei sogni sì ma anche perché ti ho spiegato all’aeroporto che non ti amavo davvero- Marco voleva far calmare Eva ma quella stava oltrepassando la proprietà privata e non le piaceva.- va beh marco io ero passata per salutarti e niente per dirti che se vuoi ci vediamo uno di questi giorno va bene il mio numero ce l’hai quando vuoi- Marco sorrise e salutò Simona lei gli diede un bacio sulla guancia ed Eva sorrise sapendo che non poteva vincere e quando Simona se ne andò, finalmente, Marco guardò Eva e salì in camera sua non volendo litigare.
Eva bussò alla porta e vide Marco con la chitarra che suonava qualche accordo sorrise e lui smise di suonare posò la chitarra e si sedette alla scrivania scrivendo qualcosa sul computer, lei si avvicinò a lui e lo baciò sul collo accarezzandogli il petto –che fai?- lui la ignorò continuando a scrivere –sto rispondendo sul forum Andrea mi ha chiesto di fare un saluto almeno si accertano del mio ritorno; Eva gli accarezzò i capelli tirati su col gel mentre lui chiuse il computer – che stai facendo Eva?- lei lo guardò sorridendo –mi sembra ovvio cosa sto facendo- disse baciandolo in bocca allora lui la staccò –non mi sembra il caso non ne ho voglia adesso- Eva si fermò e lo guardò alzarsi a sistemare delle cose nell’armadio –è per Simona?- lui la guardò – no non è per lei- Marco si voltò e Eva lo fermò per il polso –allora che c’è?- lui si girò incrociando le braccia –vuoi davvero sapere che c’è Eva?....sembri un’adolescente ecco che c’è Simona è una mia amica.- lei lo guardò alzando un sopracciglio –allora dillo a lei perché mi sa che non l’ha capito molto bene- Marco la guarda male –smettila ti prego- Eva sorrise –sai che ho un sesto senso per queste cose e lei ci stava provando voleva rivederti perché voleva portarti a letto no?- Marco abbassò la testa –comunque tu non dovevi fare così so come si dice no ad una donna- Eva lo guarda –a me sembra che tu sappia dire no solo a me – Marco alzò di più la voce –a me però sembra che con Alex non facevi così- Eva lo guardò seria –che vuoi dire?- Marco iniziò a gesticolare –non lo forse che quando lui usciva con Margherita te non facevi scenate – lei aveva già la risposta pronta –secondo te perché?- -perché di me non hai fiducia invece di lui sì- Eva iniziò ad alzare la voce –no perché a me non me ne fregava niente di lui. Mi è importato sempre e solo di te basta.- Marco cedette un attimo ma poi continuò la lite –allora potevi dirmelo al posto di farmi fare la figura con una mia amica.- Eva si allontanò un attimo –tu e lei siete più che amici –Marco scuote la testa –lo eravamo da giovani e basta io l’ho lasciata perché nella mia testa e nel mio cuore c’eri tu non potevo dimenticarti e non posso farlo nemmeno adesso credi che sia facile per me stare qui a litigare con te senza che mi venga in mente di baciarti e farti stare zitta una volta per tutte facendoti capire che delle altre non me ne è mai importato un fico secco perché per me esisti solo tu. – Eva abbassò la testa sconfitta Marco l’aveva presa e lo sapeva bene adesso toccava a lui finirla lì oppure baciarla cosa che prima spettava ad Eva. Le si avvicinò e alzò il mento finchè gli occhi non si incontrarono – sono 25 anni che non dico una cosa così a una ragazza o a una donna….-  Eva lo guarda confusa – ti amo Eva Cudicini….più di qualunque altra persona al mondo, sei la cosa più bella che mi sia capitata.- lei iniziò a piangere erano anni che nessuno glielo diceva più e che fosse proprio marco in quel momento a dirle quelle parole la faceva sentire protetta, amata e desiderata. Lo abbracciò con le lacrime agli occhi e poi lo baciò con tutta la passione che poteva metterci. –anche io ti amo Marco. Io  ti ho sempre amato. – lui sorrise e la baciò ancora ma questa felicità li aveva distratti dall’arrivo di due persone che adesso sapevano la verità.
- bene che bello- disse Andrea in tono freddo mentre teneva ancora per mano Joey sconvolta, Eva si girò e vide i due ragazzi guardarli male e capì che forse era il momento delle spiegazioni e di uscire una volte per tutte allo scoperto; -da quando va avanti questa cosa?- Marco lo guardò negli occhi ormai uomo e pronto a lottare –va avanti da tutta la vita e non rivolgerti a me con quel tono. – Andrea lo guardò arrabbiato – tutta la vita? Cioè?- Marco lo guarda tenendo Eva per mano sicuro di sé –da 26 anni- Andrea annuisce pensieroso –cioè quando Lucia a sposato Giulio –Marco annuisce osservando la sua reazione –beh perché non mi hai mai detto niente?- Marco sospira –perché mi faceva male ricordare- Eva lo guarda mentre Joey inizia a parlare –e tu che scusa hai?- lei la guarda – perché sarei stata costretta a ammettere ciò che da una vita tutti ci fanno nascondere.- Joey la guarda confusa –cioè?- Eva risponde senza pensarci –che lo amo da sempre- Andrea stringe la mano di Joey come per trattenersi dall’urlare –cosa è successo? Perché vi siete separati?- Joey sembrava placare l’ira –perché non abbiamo avuto il coraggio di affrontare il mondo e perché avevamo dei progetti per il futuro- Marco la guarda sapendo che per quel giorno niente sarebbe successo –mm beh adesso cosa è successo vi siete rivisti ed è scoccata la scintilla?- Marco lo guarda male –no la scintilla non si è mai spenta e il fatto che entrambi siamo orgogliosi come non mai ci ha fatto stare lontani; dovresti ringraziarmi di averti cresciuto invece cosa fai mi remi contro, non ho mai preteso niente e adesso che cerco di essere felice tu mi vuoi distruggere?- Andrea lo guarda – sai una cosa? Vaffanculo – Marco non si agita rimane impassibile mentre Andrea gli volta le spalle, Joey scuote la testa e se ne va in camera sua, Marco guarda Eva e le fa cenno di seguirla mentre Andrea ormai è lontano da casa Cesaroni.  
Joey è seduta sul letto con le spalle appoggiate al muro abbraccia il cuscino delusa mentre Eva entra e si mette davanti a lei ai piedi del letto guardandola; -perché mi guardi così?- disse Joey arrabbiata –vorrei chiarire questa storia – Joey si volta per non guardarla negli occhi –non mi interessa niente di quello che fate – Eva sospira –allora cosa vuoi?- Joey la guarda e si alza fulminandola con lo sguardo –vorrei sapere perché in tutti questi anni non mi hai mai detto niente, perché l’ho dovuto scoprire così, credevo che io e te fossimo confidenti e che non avessimo segreti.- Eva abbassa lo sguardo –lo so e mi dispiace ma io e Marco ci siamo sempre nascosti non abbiamo mai potuto rivelare il nostro sentimento perché ogni volta qualcosa andava storto e non me la sentivo di stravolgerti l’esistenza con i miei problemi sentimentali- Joey la squadrò – mi prendi in giro? Non posso crederci cioè non è una cosa da niente essere innamorata del tuo fratellastro – Eva sorrise –Marco non è il mio fratellastro cioè sì ma io e lui siamo sempre stati molto di più come zia Alice e zio Rudi – Joey annuisce rassegnata ed Eva coglie la palla al balzo –ti prego Joey non privarmi di qualcosa che mi rende felice, ho sempre fatto sacrifici per te e per i tuoi genitori li ho sostenuti e ho sostenuto te, ho promesso a me stessa e a tua madre al suo funerale che ti avrei protetta e cresciuta come fossi mia figlia e così ho fatto io ti voglio bene e la tua presenza mi faceva dimenticare del vuoto enorme che sentivo quando andavo a dormire per la mancanza dell’uomo che amo e che adesso ho ritrovato e ho accettato nella mia vita, l’amore è una cosa bella e difficile per noi lo è ancora di più ti prego aiutaci a essere felici perché tu sei il mio primo pensiero anche adesso che c’è Marco io metto te davanti ai miei sogni ai miei progetti e all’amore che provo per marco e lui fa lo stesso con Andrea me lo ha detto molte volte e so che tu non vuoi litigare con me perciò ti prego non chiedermi di rinunciare a Marco ancora per l’ennesima volta almeno tu – Joey abbassa lo sguardo e fa un respiro profondo poi alza lo sguardo –credo che possa convincere Andrea perché anche lui vuole bene a Marco e lo sa che voi due avete fatto di tutto per noi due perciò lo convincerò io a accettare la cosa. – va sorrise e abbracciò Joey tenendola stretta a sé il più possibile –grazie tesoro non sai quanto lo apprezzi- Joey sorrise –figurati dopo tutto quello che hai fatto per me non potevo negarti la felicità che tu non mi hai mai negato in questi anni…ti voglio bene mamma.- Eva sorrise e si staccò da Joey quando bussarono alla porta. Marco entrò timidamente aspettando il responso di Eva, le vide sorridere e guardarlo –scusatemi se vi interrompo ma…- Eva sorrise e lo abbracciò con le lacrime agli occhi, Marco la strinse a sé sorridendo a Joey che li osservava –allora credo che sia tutto a posto – Joey sorrise e lo guardò negli occhi quando si staccarono –se fai soffrire mia madre te la vedrai con me – Marco annuì –tranquilla ci penso da solo – disse facendogli l’occhiolino poi l’abbracciò con tutta la tenerezza che quell’uomo poteva avere –un’altra condizione- Marco la guardò stranito –posso dire in giro che sei tipo mio padre?- scoppiarono tutti e tre a ridere mentre lui abbracciava tutte e due tenendole strette tra le sue braccia –devi dirlo in giro – dopo quel ricongiungimento Marco uscì a cercare Andrea sapeva già dov’era andato e lo ritrovò vicino al parchetto di villa Borghese seduto sulla panchina che guardava l’orizzonte mentre i suoi occhi catturavano i colori del tramonto – ehi posso?- disse indicando il posto vuoto nella panchina, Andrea alzò la testa e sospirò –se proprio devi- Marco si sedette e seguì il sole sparire oltre l’orizzonte –scusami per non avertelo detto prima ma per me non è facile quando si tratta di me ed Eva - Andrea non rispose, fissava un punto lontano perso nei suoi pensieri –beh io sono venuto qui solo per dirti che non voglio metterti fretta o pressioni insomma io sono tuo padre e come tale voglio soddisfare prima i tuoi desideri e poi i miei, tu sei sempre al primo posto ma Eva è stata importante e da quando l’ho rivista non capisco più niente e vorrei meritarmela perché è una persona davvero speciale e io non ho mai lottato per lei eppure lei mi ama e io non so più come si fa a scrivere una canzone senza pensare ad Eva ogni canzone parla di lei “adesso che ci siete voi” perla dell’arrivo in famiglia delle Cudicini ma in una strofa si capisce che io nascondo l’amore per lei “un mare di guai” l’abbiamo scritta insieme è per questo che io la tengo sempre come brano jolly anche se l’avevo scritta per un’altra ragazza mentre io e lei quella notte la creavamo c’era intesa e mentre lei la dedicava a me io capivo che era speciale, “voglio mordere la vita”  l’ho scritta quando cercavo di dimenticarmela dopo le vacanze in Sardegna, “la notte sul tetto” quelli siamo noi, in tutto, noi che ci nascondiamo, noi che ci amiamo, noi che sappiamo che cosa potrebbe succedere se ci scoprono ma che pur di vivere il nostro sogno, la nostra storia d’amore, rischiamo tutto e andiamo contro tutto e tutti in attesa che ci possano capire; “12 milioni” l’ho scritta una volta quando abbiamo litigato per ricordarmi della cazzate che ho fatto anche quando l’avevo con me, “tutto quello che ho” l’ho scritta quando ero a Londra, scappavo da noi dal nostro amore e così mi sono perso non sapevo più come trovare la strada di casa e ho pensato ad Eva a riaverla con me, ma quando sono tornato lei aveva un altro allora sai cosa ho fatto mi sono messo in testa che meritava la felicità e l’ho lasciata andare mentre la perdevo ho scritto “Parole nuove” i momenti duri che hanno segnato la mia crescita e mi hanno fatto capire che senza di lei sono niente ma che la sua felicità conta di più della mia e quindi avrei sofferto pur di vederla sorridere poi c’è stata la notte della maturità quante canzoni su quella notte magica che ci ha riavvicinati in una stanza e poi ci ha divisi in due continenti diversi. Io amo Eva più di me stesso ma adesso ci siete anche tu e Joey e noi pensiamo prima al vostro bene che al nostro. Io ti voglio bene Andrea non costringermi a rinunciare ancora a lei perché l’ho già persa troppe volte e questa volte non resisterei più. Pensaci.- Marco si alza e lascia lì il figlio perso tra i suoi pensieri commosso da quelle parole che il padre gli aveva sempre regalato nei giorni bui. Joey si avvicina e lo abbraccia mentre all’orecchio gli sussurra –dagli una possibilità loro si amano e se noi gli vogliamo bene dobbiamo farli felici come loro hanno fatto con noi.- Andrea fa sedere Joey e rimangono abbracciati per un po’ mentre Marco è arrivato davanti a casa Cesaroni il casco alzato per lasciargli la faccia libera, libera di scrutare il viale, i momenti della sua vita e poi quello più brutto quando l’ha vista lì appoggiata a lui che lo baciava diverso dai loro baci ma comunque intenso l’aveva vista rincorrerlo per la strada e baciarlo ancora mentre lui scappava da quella orrenda vita che ancora una volta l’aveva lasciato solo. Eva apre il cancello e lo vede sulla moto pensieroso, si avvicina a lui e gli mette una mano sul braccio Marco piange sotto il casco ancora distrutto da quell’immagine che gli ha spezzato il cuore. –Marco tutto a posto?- lui si toglie il casco ed Eva vede le lacrime di Marco sulle guancie –cosa è successo?- lui scuote la testa –no niente solo che stavo ricordando – lei gli accarezza il braccio –cosa ricordavi?- lui abbassò lo sguardo –quando dopo una corsa verso casa ti ho vista baciare Alex mentre io ero nascosto dietro al furgone…pensavo che avrei potuto uscire e spaccargli la faccia invece sono stato un codardo come sempre e sono arrivato tardi come sempre.- lei lo guarda stranita e sospira –mi dispiace non volevo farti soffrire- lui alza lo sguardo e fissa un punto lontano –non importa me lo meritavo sono stato uno stronzo e un’ egocentrico – lei gli volta la testa facendo incontrare i loro occhi –smettila tu non hai mai fatto niente di male hai pensato a farmi realizzare i miei sogni piuttosto che vedermi casalinga con i problemi esistenziali- lui sorrise –dovevo proteggere il nostro amore invece l’ho soltanto reso più complicato- lei scuote la testa –smettila di dirlo io ti amo e ti ho amato anche mentre stavo qui e baciavo Alex – Marco stringe gli occhi voltando la testa dall’altra parte con qualche lacrima ribelle – amore ti prego non piangere che così mi fai stare più male- lui la guarda e scende dalla moto –scusa cosa?- lei lo guarda –sto male se piangi per queste cose – lui scosse la testa –no prima cosa hai detto?- lei si scostò il ciuffo imbarazzata –scusa l’abitudine – lui la prese dai fianchi avvicinandola a sé –ridimelo che suonava bene- lei sorrise e avvicinò le labbra alle sue –ti amo amore mio- e lo baciò con tutta la dolcezza che aveva mentre marco la stringeva a sé –anche io ti amo amore- lei sorrise e lo abbracciò sentendo il suo cuore aumentare i battiti.
Sono le 8 e mezza e Marco ed Eva sono in camera a coccolarsi prima dell’arrivo dei figli, Eva accarezza i capelli a Marco che ha la testa sul suo petto mentre la stringe dalla vita accarezzandogli la schiena. Andrea e Joey rientrano a casa lanciando un sonoro “siamo noi” che sentono anche Marco ed Eva ma che non si muovono da dove sono sapendo che non hanno motivo di vergognarsi Andrea apre la porta e vede Marco sdraiato su Eva, abbassa lo sguardo imbarazzato quando entra anche Joey e sorride alla madre –possiamo parlare?- chiede Andrea voltandosi –certo venite a sedervi qui.- disse Marco indicando il letto di Rudi/Andrea  anche lori si siedono insieme ai figli che li guardano –allora abbiamo il verdetto?- Marco sorride prendendo in giro il figlio –certo che l’abbiamo ma io leverei quel sorrisetto papà- Marco si ricompose e Joey parlò –allora noi abbiamo capito che è inutile separarvi tanto a quanto pare state insieme comunque e abbiamo anche capito che entrambi avete fatto dei sacrifici per noi e adesso siamo pronti a ricambiare perciò sarebbe un onore averti come mezzo padre Marco Cesaroni – disse marcando l’ultima parola lui sorrise e le face cenno di avvicinarsi –vieni qui l’onore è tutto mio ho sempre voluto una figlia femmina- Eva sorrise e guardò Andrea –tu? Cosa pensi?- lui la guardò –io penso che non mi interessa siete grandi e vaccinati e potete fare tutto quello che volete io non vi ostacolerò non ne sono in grado e poi Marco Cesaroni ha sempre predicato un’ amore oltre le regole perciò…- Eva sorrise e lo abbracciò – grazie Andrea è davvero gentile da parte tua. – Andrea sospirò ricambiando l’abbraccio –figurati grazie a te per avergli fatto scrivere tutte quelle canzoni sull’amore- lei sorrise e gli diede un bacio sulla guancia – lei è la mia musa ispiratrice figliolo- Andrea annuì distratto e si alzò uscendo dalla camera –che gli prende?- disse Joey confusa Marco sospirò e lasciò la mano di Eva per seguirlo –ci penso io lo so cosa succede- Andrea era in corridoio seduto sulla panchina dei Cesaroni, Marco gli siede accanto – che succede?- Andrea guarda un punto nel vuoto –adesso non saremo più noi due papà, ci sarà Eva a distrarti da me- Marco sorrise –ah sei geloso – Andrea abbassò lo sguardo –perché? Lo sai che tra me e te non cambierà niente io ti voglio bene e amo Eva ma l’ho sempre amata eppure tra noi non è successo niente – Andrea scosse la testa –sì ma adesso lei c’è e tu penserai prima a lei che a me – Marco gli mise una mano sulla spalla –io penserò prima alla mia famiglia cioè a te Eva e Joey non c’è ordine di importanza tutti sarete dentro il mio cuore voi da figli e lei da fidanzata – Andrea lo guarda stupito – fidanzata?- Marco sorrise –non ti montare la testa non gli ho ancora detto niente e non credo di poterglielo dire- disse sotto voce per non farsi sentire, Andrea gli diede una pacca sulla spalla –se lo farai io ti sosterrò come tu hai sostenuto me però io e Joey possiamo stare insieme vero?- Marco annuì –non faccio lo stesso errore dei miei genitori. – Andrea lo guardò –ma cosa è successo?- Marco scosse la testa poi te lo racconto andiamo dentro adesso- entrarono in camera e sentirono Eva raccontare a Joey la loro storia così si sedettero con loro e mentre Eva e Marco raccontavano loro ascoltavano, ogni tanto sorridevano, altre volte protestavano, altre si stupivano, così Marco ed Eva senza tralasciare nessun dettaglio raccontarono la loro storia ai figli fino alla separazione della notte della maturità. –ma che cavolo chi è sto Alex che gli spacco la faccia?- Marco sorrise mentre Andrea si infuriava di trovarselo sempre in mezzo –stai buono l’avrei fatto io ma ai tempi ero scemo – Eva sorrise baciandolo sulla guancia –vedi di non esserlo più amore- Marco sorrise mentre Joey voleva continuare la storia –allora alla fine io sono partita senza salutare Marco- Marco annuì –però l’ho guardata partire nascosto dietro al cancello non volevo che mi vedesse- Joey lo guardò male –invece dovevi scendere quelle scale e dirgli che lei non sarebbe partita perché ama solo te- Eva scoppiò a ridere –avresti dovuto farlo- Marco sospirò –va beh però dopo gli ho detto che sarei andato dovunque per lei ma questo diavoletto qui mi ha rifiutato- Eva gli fece la linguaccia e sorrise –va bene allora visto che Joey l’ha già fatto il suo avvertimento adesso io faccio il mio –vedi Eva di non far soffrire il mio papà perché….va beh qualcosa succederà. Però se vuoi giusto farlo soffrire proprio poco il tempo che scrive una canzone allora va bene – Marco gli tirò una sberla sulla testa mentre Eva e Joey ridevano.
A cena Eva e Marco raccontarono tutto ai genitori –cioè vi siete rimessi insieme?- disse Lucia speranzosa –sì e stavolta è definitivo- disse Marco guardando Eva –Giulio alzò la mano in segno di trionfo –evvai era ora dai Rudi sgancia 10 euro che ho vinto.- Marco sorrise –cioè Rudi tu pensavi che non ci rimettevamo?- disse Eva – no però ho scommesso che vi mettevate più tardi.- Alice gli dà una leggera spintarella –lo sapevo, ti avevo detto che quei due appena si vedono si saltano addosso e tu invece hai detto 2 mesi- Eva scoppiò a ridere – se ha aspettato appena 2 settimane – Lucia abbracciò i figli –tesoro sono davvero contenta per voi ma quindi rimarrete a Roma – Marco abbassò lo sguardo –non lo so Lucia ci penseremo più avanti Eva deve tornare a lavoro a New York e Joey deve finire il liceo- Giulio li guardò straniti –e tu Marco come farei Andrea deve andare all’università?- Andrea annuì –possiamo pensarci dopo a queste cose non roviniamo l’armonia familiare – disse Alice così tutti si misero a tavola ma tra Marco ed Eva c’era ancora quel presentimento di dover stare lontani ancora per un po’.
Seduti sul dondolo in giardino, Marco ed Eva si godevano le stelle in quella calda serata di luglio; -amore?- disse Marco guardando Eva che si gira –mm- lui abbassa lo sguardo –stavo pensando a quello che ha detto mio padre- Eva sospirò annuendo –sì anche io ci pensavo.- Marco la incoraggiò –e?- Eva lo guardò con gli occhi lucidi –e ho capito che non voglio più separarmi da te. Ma so che devo pensare prima a Joey, al suo futuro. – Marco annuì pensieroso –e tu cosa hai capito?- Marco la guardò –che è tutto così complicato, insomma papà e gli altri erano contenti di riaverci a casa e adesso tu devi partire e Andrea deve scegliere un’università adatta mentre Joey deve finire il liceo e io ho una voglia matta di stare qui per godermi la mia famiglia- Eva abbassò lo sguardo ma Marco le prese la mano facendo incontrare i loro occhi –ma prima di tutto voglio te. Che tu sia felice possibilmente con me però qualunque cosa tu decida sarò dalla tua parte.- Eva sorrise e si accoccolò contro di lui mentre le accarezzava i capelli –Marco siamo sempre allo stesso punto- lui annuì baciandole la testa –sì ma stavolta andremo avanti insieme con tutta la nostra famiglia, risolvere questa cosa solo che adesso voglio stare con te il più possibile soprattutto per recuperare a tutti gli anni che siamo stati distanti.- lei annuì e lo baciò.

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Capitolo 10
*** Un compleanno pieno di sorprese ***


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UN COMPLEANNO PIENO DI SORPRESE




---2 giorni dopo…
È il compleanno di Marco, la famiglia aveva preparato qualcosa di speciale per lui soprattutto Eva che aveva molte sorprese.
Eva sale le scale con un vassoio in mano con la colazione per Marco, Andrea le apre la porta e va in camera con Joey mentre lei appoggia il vassoio sulla scrivania per svegliarlo.
Lo guarda mentre dorme e gli sembra un cucciolo indifeso che da quando ama protegge con tutta se stessa, soprattutto dalle altre donne; si avvicina al suo orecchio e gli sussurra –amore…..dormiglione sveglia.- lui mugugna infastidito coprendosi con il lenzuolo fino alla testa, Eva sorride e gli sfiora le labbra dolcemente mentre lui si rilassa –cucciolo? Ho una sorpresa per te. Vuoi vederla?- Marco apre leggermente gli occhi e la guarda assonnato mentre lei sorride dolcemente, lui la porta su di sé facendola sedere a cavalcioni su di lui, lei ride – amore che fai?- lui sorride e la bacia dolcemente in bocca – hai dormito bene?- disse lei sorridendo –mi è piaciuto di più il risveglio- disse baciandola ancora e accarezzandole i fianchi –no amore mi dispiace ma oggi abbiamo cose più importanti da fare- disse lei staccandosi e alzandosi –no vieni qui – protestò lui lei gli appoggiò il vassoio sulle gambe mentre appoggiava la schiena al muro –questa è la mia sorpresa?- disse lui –una parte oggi è un giorno importante- lo baciò di nuovo con più intensità un bacio che durò a lungo poi si staccò un po’ lasciando Marco un po’ intontito –buon compleanno amore mio- lui tenendo gli occhi chiusi sorrise –g-grazie – lei sorrise vedendolo intontito –dai fai colazione intanto io vado a farmi una doccia e poi vai a lavarti anche tu perché oggi abbiamo un sacco di cose da fare – lui sorrise –un ultimo bacio?- lei sorrise e gli sfiorò le labbra ma mentre lui stava cercando di approfondire lei si staccò scappando via ridendo fermandosi poi sulla porta e guardandolo con occhi da cerbiatta –dimenticavo una cosa- disse lei sorridendo –ti amo cucciolo- lui sorrise raggiante mentre lei gli regalava uno dei suoi dolci sorrisi innamorati.
Dopo che tutti furono pronti Marco scese di sotto ma nessuno era in casa probabilmente erano usciti prima, Eva era sparita subito dopo averlo svegliato, Walter lo aspettava fuori con la sua BMW ultimo modello, regalo della moglie, Marco sorrise vedendo l’amico con la capotta abbassata che lo aspettava –dai amico monta che ti faccio un regalo di compleanno spettacolare , a proposito auguri pisellone- disse Walter ridendo mentre Marco rideva come un matto emozionato da quelle attenzioni. Marco e Walter fecero un giro per Roma ripercorrendo i loro momenti da quando si erano conosciuti fino ad ora, coronando quel giorno con un pranzo nel ristorante costosissimo che entrambi avevano sognato fin da bambini mentre fantasticavano su chi avrebbe avuto più soldi da grande. Dopo il pranzo Carlotta andò a prenderli aggiungendosi alla festa, portarono l’amico in un negozio di musica e gli fecero vedere una chitarra che si illuminava al buio con la scritta Marco Cesaroni sul manico tutta fosforescente, uno stemma minuscolo della Roma sul fondo del manico mentre nel centro c’era una scritta “insegui i tuoi sogni” anche quella illuminata si rosso, mentre le corde erano di colori di versi, tutta la chitarra si illuminava al buoi –questo è per far vedere a tutti questa bellissima chitarra che i tuoi amici hanno voluto regalarti personalizzata ovviamente- disse Carlotta abbracciando Marco e Walter –siete i migliori amici del mondo- disse lui ridendo. Dopo quella sorpresa fu il turno di Rudi, Alice e Mimmo che portarono il fratello in riva al mare, passeggiarono e si divertirono mostrandogli il loro regalo –non dovevate ragazzi questo è molto meglio di qualsiasi cosa mi abbiate fatto- disse marco ringraziando i fratelli, nella scatola c’era una foto con Marco, Alice ,Mimmo, Rudi e Eva; insomma tutti i figli Cesaroni, sulla cornice c’era una scritta “ siamo i migliori “ ovviamente suggerito da Rudi –questo è per ricordarti che noi giovani Cesaroni siamo i più grandi di tutti quelli che hai incontrato finora –Marco rise e abbracciò i fratelli ormai grandi e maturi. Verso le 7 lasciarono Marco a casa e gli dissero di seguire le istruzioni.
Marco un po’ confuso aprì la porta e vide il primo post-it sulle scale “ma buonasera…sei tornato giusto? Se sono le 7 vuol dire che sei in orario e puoi andare con calma altrimenti inizia a correre in camera, raccogli i post-it ps: vai in camera tua.” Marco sorrise e salì le scale, arrivato davanti alla porta trovò un altro post-it “apri la porta e indossa quello che trovi nella scatola sul tuo letto, fatti bello e fatti trovare pronto per le otto non tardare. Ps:dopo vai in camera delle ragazze. ” Marco sorrise ed entrò, si preparò con calma e subito dopo andò in camera di Eva, sul computer trovò l’altro post-it “heilà ci sei? Sei pronto? Se sì premi invio e aspetta la risposta ps: se sono le otto corri di sotto non perdere tempo.” Marco controllò l’orologio, erano le 7.45 sorrise e premette invio, la risposta non tardò ad arrivare. “papà in perfetto orario che dici vuoi sapere cosa ti aspetta? Beh dovrai aspettare qualche minuto ancora ma prima devi farmi una promessa, non chiederai niente alla persona che ti guiderà, devi prometterlo che farai tutto quello che ti dirà anche se sembrerà assurdo, perciò adesso scrivi un’e-mail con scritto “giuro solennemente di rispettare la promessa” e premi invio ci vediamo dopo. Bye bye” Marco sorrise di nuovo e seguì le istruzioni facendosi trovare puntuale sotto casa come il suo misterioso accompagnato che indossava una maschera ma l’avrebbe riconosciuto dovunque alto com’era –Ezio ma che cavolo te sei messo?- lui sorrise –ma come hai fatto va beh statte zitto e entra in macchina non fare domande marcolì. A buon compleanno – Marco sorrise e salì in macchina cercando di capire la destinazione.
Sceso dalla macchina, Ezio ripartì velocemente verso un parcheggio che Marco non riuscì a distinguere per il buio, si avvicinò al locale che non aveva mai visto, deve essere nuovo, pensò mentre si avvicinava alla porta; trovò un altro post-it “benvenuto nel nuovo locale che oggi fa il suo debutto, entra e goditi la festa. Ps: ascolta attentamente” sorrise e lo mise insieme agli altri, prese un respiro profondo ed entrò.
Vide una linea per terra fosforescente che gli indicava la via da seguire, iniziò a camminare seguendola, arrivò in una stanza enorme e tutte le luci uno schermo si accese, c’era Marco appena nato in ospedale, poi l’immagine sfumò e una voce iniziò a parlare –quando sei nato…tutto è diventato più bello, movimentato e ogni tuo nuovo gesto ci faceva piangere.- un video dove c’era Marco che imparava a camminare mentre andava verso Marta barcollando, una lacrima gli rigò la guancia, -sei diventato il nostro principino- e ci fu una foto di Marco vestito da principe azzurro. Una serie di foto con Marta e Giulio, con Cesare con Ezio e Stefania. Poi la voce cambiò seguita da una foto –quanto ci siamo divertiti amico mio – le foto adesso parlavano di Marco e Walter da piccoli, con la maglietta della Roma a tre anni, allo stadio, a 15 anni mentre giocavano a calcio con la maglia della Garbatella, loro adolescenti, alla festa di Marco, in classe che ridono e davanti casa Cesaroni con il motorino; la voce cambia ancora –hai avuto due sogni nella tua vita, uno di questi è la musica, la tua passione, la tua chitarra, i tuoi strumenti e le tue canzoni.- le foto di Marco con la chitarra da piccolo fino all’adolescenza, con la chitarra della madre, con Eva in spiaggia a suonare, alla grigliata d’estate, alla radio, poi all’accademia, allo studio discografico per incidere il primo disco con le cuffie alle orecchie e gli occhi chiusi, al suo primo concerto, il pienone in platea, tutti i vari concerti della stagione e poi lui e la sua band, con il disco di platino, con un cantante appena scritturato; vari video dei concerti con i suoi discorsi più belli; poi la voce continua –anche il calcio e la Roma sono stati una tua passione- e le foto di Marco a calcio, agli allenamenti, mentre fa un goal, mentre esulta, quando stringe la mano a Totti, con la maglietta firmata portata in trionfo, con Giulio e Cesare alla finale, allo stadio con Walter, un video di lui che segna di testa; poi la voce cambia –hai passato dei momenti belli e brutti, hai affrontato sfide sempre più grandi, hai sognato, hai pianto, hai riso ma dopo tutto delle soddisfazioni le hai avute, sei un cantante famoso e di successo, sei attivamente coinvolto in azioni benefiche e sei padre di un ragazzo che con amore e pazienza hai cresciuto- iniziano le foto con Andrea da piccolo, in America, ai concerti fino a quando è adolescente; -hai sempre messo gli altri al primo posto i tuoi amici- e  mentre parla le persone che lo hanno accompagnato nella sua vita passano nelle foto –i tuoi genitori, i tuoi fratelli e l’amore.- dopo questa frase lo schermo si scurisce e la voce cambia – da quando Lucia e le ragazze sono entrate a far parte della nostra vita, tutto è cambiato.- le foto della famiglia passano sullo schermo e mostrano i passi che hanno fatto. –siamo diventati una grande famiglia che avremmo protetto a tutti i costi ma poi tu hai deciso di cercare la felicità come ha fatto tuo padre; ti sei scoperto innamorato della tua sorellastra/migliore amica/ compagna di avventure/ donna della tua vita, hai cercato di nasconderlo ma tutti noi sappiamo bene che non è facile quando si vive sotto lo stesso tetto, poi anche Eva si è innamorata di te e lì tutto vi è sembrato nelle vostre mani, ma quando l’abbiamo scoperto siamo stati duri e ingiusti con voi, quando è stato troppo tardi lo abbiamo accettato vi chiediamo scusa per questo per tutto quello che avete passato e adesso che potete amarvi ancora non vi siete posti domande, non avete fatto ragionamenti inutili, vi siete amati come avreste dovuto fare fin dall’inizio. Abbiamo finalmente capito che Eva è il tuo sogno più grande.- iniziano le foto di Marco ed Eva fino alla maturità; Marco piange sentendo l’ultima frase con la voce di Eva –siamo stati adottati da tutti i nostri sogni- Marco sorride e lascia scendere le lacrime quando la luce si riaccende e tutti saltano fuori urlando – SORPRESA- uno a uno lo abbracciano facendogli gli auguri poi escono i suoi amici di Milano e i suoi produttori, la sua band e i vecchi amici del liceo che hanno voluto aiutare a fare questa sorpresa scoprendo che il locale appartiene a loro. –grazie a tutti è davvero bellissimo tutto questo- disse Marco smettendo di piangere –te lo meriti figliolo – disse Giulio abbracciando il figlio, lui guarda altrove poi si avvicina a Lucia –sai dov’è Eva?- Lucia scosse la testa, anche se sapeva benissimo dove fosse e quando sarebbe arrivata. La festa entra nel vivo tutti ballano e sullo schermo passano i video musicali di Marco. tutti sono felici e si stanno divertendo compreso Marco che però continua a chiedersi dove sia finita Eva; poi sente la musica interrompersi e una voce al microfono, si affaccia e la vede lì bellissima con un tubino rosso che le scende fin sopra al ginocchio, rimane stupito della sua bellezza e vede tutti gli uomini guardarla con apprezzamento –scusate l’interruzione ma vorrei fare un brindisi- disse sorridendo, Marco la guardò incantato mentre la vede girare lo sguardo per trovarlo, lo vede appoggiato al banco del bar e sorride incrociando il suo sguardo –a Marco l’unica persona che conosco capace di rinunciare alla sua felicità per quella delle persone che ama, per Marco che con la sua musica ci ha deliziati tutti questi anni; a te che sei l’unico uomo al mondo che abbia mai amato. Buon compleanno.- lui sorrise e tutti applaudirono, lei sorrise imbarazzata e scese dal palco, ansiosa di scappare dai riflettori, lei che non amava essere al centro dell’attenzione eppure quando si trattava di lui era sempre la prima a farsi avanti. La vede sorridergli da lontano allora cercando di raggiungerla ringraziando tutte le persone che lo fermavano, la vedeva scappare ridendo per non farsi prendere, quando poi la vide ferma in un angolo dove nessuno li avrebbe visti, mentre tutti erano distratti a ballare per la musica del dj lui si avvicinò a lei.
Le mise le mani intorno alla vita mentre lei rimaneva girata di schiena a guardare fuori dalla finestra, sorrise sentendo le sue mani e le prese sicura mentre lui appoggiava il mento alla sua spalla – grazie amore – lei sorrise  e si girò lo guardò intensamente e lo abbracciò –grazie d’esistere angelo, sei la persona migliore che abbia mai conosciuto e decisamente l’unica donna che io abbia mai amato sul serio e che amo ancora con tutto me stesso- lei sorrise appoggiata alla sua spalla. Partì una canzone che Marco conosceva bene perché l’aveva scritta dopo la notte della maturità sorrise –mi concede questo ballo?- disse lui inchinandosi lei gli porse la mano ridendo –lei è davvero molto gentile- mentre andavano in pista la voce di Marco inondò la stanza e tutte le coppie andarono in pista Eva si appoggiò su di lui e entrambi ondeggiavano lentamente abbracciati –sai questa canzone l’ho scritta appena arrivato all’accademia è una delle miei preferite, è per la notte della maturità, noi due così distanti eppure sapevo che siamo destinati a stare insieme perché per essere davvero felice io ho bisogno di te- lei sorrise e lo strinse di più a sé. Dopo successero molte cose che Marco non riuscì più a vedere Eva in quel casino; lo fecero salire sul palco, lo fecero cantare, spegnere le candeline e poi verso l’una la festa finì, tutti andarono a casa, Marco fu accompagnato da Joey e Andrea alla casa sul Tevere –che ci facciamo qui?- Andrea gli fece cenno di entrare –c’è un’altra sorpresa ci vediamo domani ciao- partì sgommando allontanandosi da Marco che avvicinandosi alla porta trovò un post-it “eri curioso vero? Beh entra e scoprirai cosa ti aspetta. Ps: spegni il cellulare e appoggialo sulla mensola. Poi siediti sul divano” Marco lo fece e poi partì la canzone di Laura Pausini “volevo dirti che ti amo” Eva entra e inizia a cantare  mentre marco sorride estasiato mentre la vede impegnarsi come una vera cantante mentre gli canta quella canzone alla fine della canzone Eva è davanti a Marco a un centimetro dalle sue labbra e canta l’ultima frase –volevo dirti che ti  amo….ti amo…..- Marco sorrise e baciò Eva con tutta la passione che aveva in corpo –tu sei pazza- lei sorrise e si sedette su di lui –come dicevi di solito? Ah sì sono pazza di te- lui la baciò ancora accarezzandola –ti amo Eva lo sai?- lei annuì –lo so amore ma credo che se tu me lo dici ci credo di più- lui la baciò –ti amo, ti amo, ti amo, conta tutte le stelle del cielo e saprai quanto ti amo, conta la sabbia su tutte le spiagge dell’universo e saprai quanto ti amo, conta tutti …- Eva lo baciò interrompendolo –chi sei tu?- disse lei sorridente –sono uno che ti ama più della sua stessa vita, uno che ti ha amato fin dal primo sguardo, uno che ti ha amato anche quando pensava di averti persa, uno che…- Eva lo baciò –uno che deve stare zitto e fare l’amore con me perché sto per impazzire- lui sorrise e capovolse le posizioni iniziando a spogliarsi si amarono con tutta la passione che avevano in corpo.
Rimasero svegli tutta la notte a fare l’amore e al mattino mentre Marco teneva Eva stretta a sé per il fianco lei gli accarezzava il petto disegnando segni incomprensibili, lui apre gli occhi assonnato sorride vedendola lì così bella e sua –amore- Eva lo guarda e sorride – buon giorno dormiglione…- gli dà un bacio veloce e poi si alza leggermente –stanotte ti sei addormentato così presto che non sono riuscita a darti il mio regalo- Marco la guardò stranito –perché….quello che desidero è qui tra le mie braccia e mi ha tenuto sveglio tutta la notte saziandomi del suo corpo- Eva arrossì e si alzò portandosi via il lenzuolo – torno subito- lui sorrise e si mise i boxer mentre lei torna subito dopo con un pacco in mano –tieni aprilo – la accolse tra le sue braccia e alzandosi leggermente l’aprì dentro c’era un diario quello di Eva –che significa?- Eva sorrise –questo è il diario di quando stavamo insieme l’ho scritto dalla macchinetta – aprendolo c’erano le foto di Marco con i fogli della dichiarazione. –vai a pagina 13- Marco girò le pagine e trovò un titolo “la mia prima volta” Marco sorrise e lesse ad alta voce –“caro diario da dove cominciare questa pagina che racconta il mio sogno più grande di ragazza quello che desideravo da quando mi sono innamorata di Marco; la mia prima volta.
Lo sai già che per lui non lo è stata ma non voglio pensarci perché dopo quello che ti racconterò nessuna Rachele esisterà più.
Siamo usciti di casa insieme come al solito facendo la strada insieme tenendoci per mano e parlando di cosa avremmo fatto quel pomeriggio, lui è stato così tenero e gentile ieri quando non ero pronta a diventare sua fisicamente intendo, lo sai che il mio cuore è suo, ma non si è arrabbiato perciò mi sentivo anche un’ po’ in colpa insomma magari lui lo voleva davvero anche se mi ha detto che un ‘ po’ di paura ce l’aveva.
A scuola ci siamo fissati per tutto il tempo e poi Marco mi ha preso dopo la scuola e mi ha portato ad Ostia abbiamo parlato di noi di come ci siamo innamorati e quando poi abbiamo scherzato e fatto le cose da coppie poi mi sono ricordata del provino di mamma io volevo andarci e Marco era un po’ triste voleva stare con me, siamo arrivati dopo un’ora al teatro perché abbiamo trovato traffico e il cielo si era già scurito, non c’era più nessuno nel teatro ma siamo andati a controllare nei camerini per vedere se la mamma era lì ma improvvisamente hanno spento le luci e Marco ha tentato di farsi sentire ma nessuno ha aperto, io volevo vedere il palco e mentre lui era incantato a guardare le quinte io sono scappata nascondendomi volevo giocare e lui mi seguiva nel buio poi si sono accese le luci e ci siamo cercati ci siamo sfiorati e io lo guardavo lui mi seguiva mi stava rispettando ma mi voleva mi sorrideva aveva capito che mi stavo per concedere a lui e mi contemplava e io ancora ragazza. Ancora inesperta. Nelle sue mani. Fragile ma determinata. Confusa. Eppure in quel momento mentre lui mi fissava intensamente dietro la colonna io stavo abbandonando tutte le incertezze e la paura lo volevo iniziavo a capire cosa volesse dire amare una persona anima e corpo, lo sentivo forte il mio cuore scalpitare perché voleva il suo corpo la sua anima. Lo volevo non ce la facevo più. Mi fermo e lui arriva subito dietro di me, lentamente mi leva la giacca e io mi giro, lo guardo gli levo la giacca e poi presa dall’imbarazzo mi giro ma lui mi rassicura passando la sua mano sul mio corpo mi fa sentire desiderata e tutte le mie certezze crollano tranne una. È mio. Mi appartiene. Mi giro e ci baciamo in un modo che non posso descrivere, molto intensamente e non avevo bisogno di respirare perché lui era aria. Ci guardiamo ci sorridiamo sono pronta. Mi fa sdraiare e mi bacia, gli levo la maglietta pronta per lui per noi. Si incastra sulla testa e lo sento innervosirsi per poi togliersela da solo, mi slaccio la camicia ma ci pensa subito lui a togliermela tornando a baciarmi esperto mentre io lo aiuto, la lancia lontano; è fatta non si scappa più non voglio. Ci baciamo sembra che stiamo danzando comanda lui poi cambiano le posizioni io sono sopra di lui ci baciamo mentre lo vedo aprire gli occhi ogni tanto come per accertarsi che stia bene e lo amo perché pensa prima a me. Mi slaccia il reggiseno e si ferma, mi guarda e sorride come se non avesse mai visto una donna io lo bacio imbarazzata e lui mi accarezza la schiena mentre mi slaccia anche i jeans e invertiamo di nuovo le posizioni mentre io me li tolgo, lui sopra di me mi bacia il collo poi scende hai seni e alla pancia mi fa rabbrividire, mi sorride e torniamo a baciarci mentre sento crescere la voglia di averlo, gli slaccio i pantaloni e se li leva in fretta mentre torna a baciarmi il collo, gli accarezzo i capelli estasiata e lui mi toglie gli slip e poi tocca a me con i suoi boxer, dopo un secondo lo vedo frugare nella tasca dei pantaloni, tira fuori il preservativo e sorrido nervosa, deglutisco la paura sta tornando e lui se ne accorge –se vuoi ci fermiamo non siamo obbligati a farlo se non sei pronta- lo guardo confusa e lo vedo sospirare. Diario in quel momento qualcosa dentro di me è scattato capisci come la paura. Però non ti fare l’amore ma di perderlo, capivo che l’unica cosa che mi fermava era la paura del confronto con quella donna che l’aveva allontanato da me che l’aveva fatto soffrire. Cosa aveva lei più di me? L’esperienza? La bellezza? L’età? Cosa voleva Marco da una ragazza perché io volevo lui e sapevo che non sarebbe finita subito. L’ho guardato mentre mi sorrideva e mi baciava per rassicurarmi l’ho fermato e guardandolo dritto negli occhi gli ho detto –ti prego fammi tua- è stata l’unica cosa che sono riuscita a dire perché lui mi ha baciato così intensamente che non capivo più niente e sentivo solo la passione crescere tra di noi, sentivo il cuore accelerare e appena lui è entrato dentro di me, tutto è diventato chiaro. Si muoveva lentamente cercando di non farmi male. Mi sentivo amata. Protetta. Tra le braccia di Marco ero al sicuro lo sapevo da come mi guardava e quando ho chiuso gli occhi mi ha baciato prima piano poi più intensamente, mi baciava il collo, il seno e io gemevo sotto di lui ed ero sua. Ed era mio. Lo tiro per i capelli e lo bacio ancora e ancora lo sento sorridere e poi si ferma esce da me e io lo abbraccio, lo sento sospirare e lo guardo il sorriso sulle labbra soddisfatto. Sorrido. Lo amo. Sono diventata pazza. Sono persa nel tunnel dell’amore. Ma non ho paura. Non più. Perché c’è Marco con me. C’è il mio ragazzo. Il mio amore. L’uomo della mia vita. La  mia stella polare. Il mio senso. La mia aria. La mia anima. Il mio cuore. Ci guardiamo negli occhi e sta per parlare ma lo bacio lo faccio tacere. Ci stacchiamo e mi sorride stringendomi –Marco?- lui mi guarda serio sembra spaventato – ti amo amore mio- lui sorride e mi abbraccia –non me lo hai mai detto prima- io sorrido –ti amo – lui sorride di più –anche io ti amo amore.- rido. Ridiamo. Ci chiamiamo amore. Ci baciamo. Ci amiamo. Adesso sono felice. Adesso sono davvero io. Caro diario adesso sono Eva. “ Marco chiude il diario e sorride emozionato. Eva aveva sempre avuto un modo di scrivere che lo commuoveva. In casa aveva alcuni articoli fatti da lei le volte che andava a New York si sintonizzava sul canale dove lavorava ma riusciva solo a sentire la sua voce però anche in inglese la trovava bellissima. Eva lo guarda –è tuo ora insomma magari avevi bisogno di conferme oppure di vederla come la vedevo io. – Marco la bacia –è bellissimo amore grazie.- Eva sorride e insieme si sdraiano coprendosi –sai una cosa Eva?- lei scuote la testa –sei l’unica persona al mondo che mi conosce meglio di chiunque altro e che sa qualunque cosa di me. Nemmeno il fan numero uno sa quello che sai tu- lei sorride –questo è perché sono io la tua fan numero uno. Io so che ha 17 anni hai ricevuto il motorino da tuo padre perché hai preso 8 nel compito che ho fatto io. So che hai avuto una storia con una professoressa di 35 anni e so anche che l’hai usata per dimenticare la ragazza che ami. So che a 3 anni sei andato per la prima volta allo stadio. Che a 14 anni hai fatto la prima barba e che hai avuto i peli da giovane.- lui sorride e gli fa una smorfia. Lei lo bacia e gli sussurra –Simona lo sa che ci nascondevamo nel bagno e facevamo l’amore sotto la doccia? Sa che la nostra prima volta è stata in un teatro? Rachele sa che hai cercato me sul traghetto per la Sardegna? Lo sa che il nostro primo bacio è stato vicino alla macchinetta? E Jane sa che la tua prima vera volta è stato con me? Che quello che stavi facendo tu era dimenticarmi?- Marco la guardò e scosse la testa – e tu lo sai Marco Cesaroni che io ti ho amato dal primo istante in cui ho incontrato il tuo sguardo da quel vetro? Lo sai Marco Cesaroni che mentre tu facevi sesso con Rachele io ti aspettavo vicino alla finestra per poter essere l’ultima a darti la buona notte? Lo sai Marco Cesaroni che avrei voluto portarti via da lei su quel traghetto, che avrei voluto baciarti davanti a lei per farti capire che ti amavo dal primo istante. Lo sai che quando suonavi in camera tua io mi nascondevo dietro alla porta e ti amavo ancora di più quando ti fermavi e sentivo che parlavi da solo per trovare l’ispirazione? Lo sai Marco Cesaroni che tu per me non sei mai stato un fratello, un amico o un fratellastro? Che ti ho desiderato anche quando Alex mi ha detto di amarmi? E lo sai Marco Cesaroni che l’unica persona a cui ho detto ti amo sei tu?- Marco rimase impassibile la vedeva lì donna tra le sua braccia che gli confidava i segreti più profondi della sua anima e lui che cosa stava facendo le sorrideva minimo doveva sposarla. No non era pronto a stravolgerle la vita ma decise che era il suo turno. –e tu lo sai Eva Cudicini che quando mi hai guardato la prima volta in chiesa mi hai fatto scordare tutto il mondo intorno? Lo sai che mi sono innamorato della secchiona che odiava il calcio? Lo sai che quando ero a Londra ogni ragazza che passava mi sembravi tu e mi sono preso due schiaffi in faccia perché le ho fermate chiamandoti? Lo sai che quando mi hai baciato in bagno per ferirmi mi hai fatto sentire vivo per un altro minuto nella mia vita, mentre tu stavi solo mettendo in atto la tua vendetta? Lo sai che mentre mi insultavi dal banco io volevo baciarti davanti a tutti e dirti che sei una stronza bastarda ma che ti amo perché non riesco a smettere? Lo sai che quando Alex ha annunciato che partivate per New York mi si è spezzato il cuore ? che quando lui ti baciava io pensavo solo a quanto fossi stato scemo a farmi scappare la ragazza più bella del mondo ? sai che ogni volta che ti baciavo credevo di andare in paradiso? Che quando stavo a Londra e sei venuta a prendermi volevo raggiungerti in aeroporto ma c’era lo sciopero dei taxi? Lo sai che ho passato 2 ore dietro ad un cancelletto mentre tu stavi partendo lasciandomi solo? Lo sapevi che quando ho rivisto Rachele a scuola alla maturità ho sperato che mi baciassi per fargli vedere che eravamo noi ancora noi.- Eva sorride e lo bacia, verità taciute che ora veniva dette dopo 26 anni erano di nuovo loro e adesso sapevano proprio tutto l’uno dell’altra. O forse no.
Marco stava baciando Eva poi si fermò di colpo –che succede?- Marco la guarda pensieroso –amore come torniamo a casa?- Eva rise –non ti preoccupare ho fatto portare qui la moto – marco la guardò –da Walter?- Eva scosse la testa –no da Andrea. Però non ti arrabbiare lo so che deve avere 21 anni ma io non sapevo come fare- Marco le mise una mano sulla bocca –per stavolta ti perdono e anche Andrea aveva voglia di guidarla però basta ho paura che gli succeda qualcosa è una moto veloce e lui è solo un ragazzo.- Marco sorrise ed Eva lo baciò –sei un buon padre Cesaroni – lui sorrise malizioso –no sono il migliore- lei rise –sei anche il mio scemo preferito lo sai?- Marco diventò serio e si alzò aveva addosso solo i boxer neri ed Eva gli guardava le spalle –che succede?- Marco scosse la testa  -niente però non dirlo più per favore – Eva si alzò e gli mise una mano sulla spalla lui girò la testa e si allontanò –amore? Marco ma che ho detto?- Marco sospirò si girò e vide Eva coperta solo dal lenzuolo e abbassò la testa –quello che hai detto del tuo scemo preferito non dirlo più per favore- Eva lo guardò stranita –non volevo offenderti – Marco la interruppe –non è per quello e solo che…- Marco sospirò ricordando quel giorno.
FLASHBACK
Marco sta uscendo dal bagno lui ed Eva avevano appena chiarito di essere amici il giorno prima, la sentì parlare al telefono con Alex e si fermò ad ascoltare –sì lo so mi sono divertita anche io ieri…..sì è tutto a posto te l’ho detto che sono felice….ahahaha sei uno scemo…..però sei il mio scemo preferito- Marco ad ogni parola una lama gli trapassava il cuore e ad ogni risata si staccava un pezzo. Si allontanò a testa bassa da un po’ quelle attenzioni non erano per lui.
FINE FLASH BACK
Eva abbassò la testa mentre Marco la guardava triste –scusa lo so che sono un masochista ma non riesco a dimenticarlo.- lui si mette le mani tra i capelli e si volta a guardare il Tevere, lei sospira e si avvicina abbracciandolo da dietro, lo stringe forte –mi dispiace amore non te lo dirò più. Lo so che questa cosa ti ha fatto soffrire ma è passato ormai sono passati 25 anni puoi perdonarmi?- Marco si volta prendendola per le spalle –io non c’è lo con te Eva ma con me perché non ho lottato non ho fatto niente e non era il modo migliore per dimostrarti il mio amore per te. – lei lo guarda e gli accarezza la guancia –anche tu hai fatto sesso per la prima volta con Rachele e non riesco a dimenticarlo.- Marco scuote la testa –è diverso io non l’amavo invece tu dicevi che era quello giusto avevate dei progetti e ti eri già dimenticata del tuo fratellastro immaturo che stava dall’altra parte della stanza piangendo e componendo canzoni strappa lacrime sul suo amore impossibile. Rachele non è mai stata niente per me sì è vero che è stata la mia prima volta ma ti ho detto mille volte che non conta per me. Mi maledico per questo perché ti ha fatto soffrire, invece tu sei andata a New York con lui spezzandomi il cuore.- Eva si allontana –anche tu sei andato a Londra e mi hai rifiutato spezzandomi il cuore.- Marco abbassa la testa –tu non mi perdonerai mai per questo vero anche se l’ho fatto perché non volevo che tu sprecassi i tuoi sogni.- Eva si allontanò –no Marco io non riesco a capire perché tu mi abbia abbandonato senza dirmi niente potevi evitare di andare a Londra se volevi troncare con me bastava dirmelo invece che scappare.- Marco alzò la voce –io non volevo lasciarti lo vuoi capire io volevo che tu realizzassi i tuoi sogni perché non e valeva la pena rinunciarci per me, ero un immaturo e non ti ho parlato di questo è stato solo quello il mio errore. Io ti amavo non volevo lasciarti era l’ultimo dei miei pensieri.- Eva lo guardò –però l’hai fatto e sei tornato dopo mesi. – Marco non pensò neanche a quello che stava per dire –però mi sembra che tu ti sia consolata in fretta.- Eva si fermò e lo guardò sconvolta Marco si accorse di quello che aveva detto e abbassò la testa –è questo quello che pensi?- Marco annuì –sì lo penso Eva perché se mi amavi non te ne saresti andata col primo che passa – Eva gli tirò uno schiaffo in piena guancia lasciandolo con la testa girata e sconvolto –smettila Marco lo sai che io ti ho sempre amato e quello che ho fatto è stato per cercare di dimenticarmi di quello che mi avevi fatto. Hai rovinato la nostra storia e tutto quello che è successo è stata colpa del tuo immenso ego. Io volevo smetterla di amarti lo capisci mi hai fatto soffrire sempre e questo è perché io e te non riusciamo a stare insieme senza farci del male e Alex è stato il mio chiodo per levarti dalla mia testa. Ma non ha funzionato visto cosa è successo alla notte della maturità- Marco strinse i denti e guardava altrove per non incontrare lo sguardo arrabbiato di Eva –è questo che pensi Eva? Allora perché sei tornata con me? Cosa vuoi farmi sentire un giocattolo? Appena non ti vado più bene mi butti via e ne cerchi uno più maturo – Eva era arrivata al limite aveva le lacrime agli occhi dalla rabbia –sei uno stronzo non lo so perché sono tornata con te e forse ho sbagliato sai? È stato l’ennesimo errore che ho fatto stare con te. – Eva si fermò sconvolta Marco la guardò avendo capito cosa intendeva si sentiva uno schifo annuì debolmente guardandola negli occhi più infuriato che mai –un errore beh se la pensi così allora è meglio che io me ne ritorni subito da dove sono venuto. Grazie per avermelo detto e per avermi fatto capire quanto io conti per te. La nostra storia per te è stata un errore? Per me invece è stata la salvezza, ti ho voluta ogni secondo. Ad ogni concerto speravo di vederti tra la folla e invece tu non c’eri. Credevo fossimo cambiati, maturati; ma a quanto pare io e te non sappiamo stare insieme non ne siamo capaci perché ci illudiamo che tutto possa andare bene e invece no. Se per te la nostra storia è stata un errore allora non mi hai mai amato davvero.- Marco salì le scale fino al piano di sopra, Eva si sedette sul divano piangendo, entrambi stavano piangendo, si stavano pentendo di quello che avevano detto e adesso volevano solo smetterla di litigare e amarsi. Dopo qualche minuto Marco scese le scale trovò Eva con le lacrime agli occhi, i loro occhi si incontrarono, entrambi rossi di chi aveva appena pianto, Marco la oltrepasso mettendosi i pantaloni, Eva si alzò aveva indosso la sua camicia e lui si girò era a petto nudo, Eva era di fronte a lui che lo scrutava, non sapevano cosa dirsi e nessuno dei due avrebbe ceduto. Marco abbassò lo sguardo mentre lei si avvicinò –smettiamola Marco- lui alza lo sguardo deluso –smettiamola di litigare. Lo sappiamo tutti e due che quelle cose che ci siamo detti erano dettate dalla rabbia e dall’orgoglio. Dimostriamoci che non siamo più dei ragazzini che siamo cresciuti. Non voglio lasciarti ancora sto soffrendo Marco. – lui abbassò lo sguardo. Soffriva anche lui. –guardami Marco guardami.- lui alzò la testa e incrociò i suoi occhi lei lo baciò stringendolo, gli accarezzò i capelli lasciandolo impassibile. Lui si ritrasse girando la testa –scusa non ce la faccio- lei annuì debolmente – scusami non volevo dire quelle cose. La nostra storia è stata uno dei momenti più belli della mia vita e non è stato un errore perché allora se lo fosse anche tutta la mia vita lo sarebbe.- Eva si gira per cercare i suoi vestiti ma Marco la prende dal braccio girandola verso di sé la baciò con tutta la forza che aveva, lei schiuse le labbra e le lingue si incontrarono ancora, Eva gli mise le braccia intorno al collo mentre lui la teneva per i fianchi stringendola più che poteva, si stavano baciando intensamente e velocemente con rabbia come se volessero cancellare quella parte della giornata con il sesso, Marco la spinse contro il muro mentre lei gli slacciava i pantaloni lui le slacciò la camicia con foga assaggiandole i seni lei ansimava contro il muro, gli mise una gamba intorno alla vita e lui la tirò su tenendola sospesa sul muro, si baciarono per poi vedere Marco entrarle dentro con foga e desiderio molto di più di prima, le baciò il collo mentre lei gemeva dal piacere, lui la strinse baciandole i seni stringendoli, poi iniziò ad ansimare ma non si fermò, non privò entrambi di quell’estasi, la vide inclinare la testa indietro poi quando fu soddisfatto si fermò, la rimise a terra e si guardarono intensamente ansimanti mentre Eva sorrise maliziosamente avvicinandolo di nuovo bruscamente alla sua bocca, lo trascinò sul divano e gli salì a cavalcioni baciandoli il petto e togliendogli i pantaloni e i boxer, lui le mise le mani sulle cosce stringendole mentre si baciavano, lei lo fece entrare dentro di lei aumentando il ritmo lui li fece sedere baciandole i seni e facendola gemere mentre con forza entrava dentro di lei, la guardava chiudere gli occhi e urlare dal piacere mentre lui le baciava i seni, si stavano amando cercando di farsi del male ma in realtà non facevano altro che desiderarsi e prendersi. Marco uscì da lei e girò le posizioni, la baciò intimamente la sentì inarcarsi all’insù mentre lui sorrideva soddisfatto, lei lo tirò per i capelli fino a lei, lo baciò e quando lui cercava di baciarle il collo lei lo teneva stretto per non farlo staccare, non stavano neanche pensando a respirare, continuavano a baciarsi poi lei lo staccò facendolo ringhiare –ti amo- lui la guardò e tornò a baciarla con foga e rabbia ma lei lo staccò da sé voleva dolcezza dopo la rabbia come l’arcobaleno dopo la tempesta –ti amo non dimenticartelo perché sei tu la mia vita e la persona che voglio a fianco finché avrò fiato in corpo. Voglio te e basta. Niente più Rachele o Alex. Combatteremo insieme stavolta. Giuramelo.- Marco la guardò ansimante –te lo giuro.- Eva sorrise –adesso dimmi che mi ami. – lui la guardò e accarezzandole la guancia –ti amo amore mio.- lei sorrise e si baciarono dolcemente intensamente come la loro prima volta senza fretta senza paura ma quando erano sul più bello il cellulare di Marco squillò ma lui fece finta di niente Eva invece aprì gli occhi staccandolo –amore lo sai che ti suona il telefono? – lui scosse la testa –non me ne frega- lei sorrise –magari è importante- lui ringhiò –tu sei più importante. – lei lo baciò cercando di ignorarlo ma suonava più forte allora lo staccò e prese il telefono –è tuo padre.- disse lei porgendoglielo lui sbuffò e rispose –pronto?- mise in vivavoce e ritornò a baciare Eva che rideva – Marco dove siete finiti? Lo sapete che sono quasi le 2? – la voce di Lucia invadeva la stanza –sì scusa ma ce la siamo presa comoda- Lucia sorrise –lo so che vi amate tesoro e che sono 25 anni che non state insieme però qui avremo una certa fame stiamo aspettando voi.- Marco sbuffò va bene arriviamo Lucia.- lei chiuse la chiamata soddisfatta mentre Marco si lasciò cadere su Eva, lei lo strinse accarezzandogli i capelli –uffa abbiamo perso mezz’ora a litigare e adesso siamo in ritardo per il pranzo.- Eva sorrise –amore gli avevo promesso che saremmo tornati lo sai come sono fatti ma dai abbiamo passato una bella nottata –Marco sorrise –già però poi ho rovinato tutto come sempre.- Eva scosse la testa –non è colpa tu amore, siamo noi che siamo fatti così. Siamo anime gemelle perciò litighiamo tanto perché siamo gelosi e abbiamo paura di perderci.- Marco annuì -già però da oggi dobbiamo dirci tutto anche qualcosa di spiacevole però servirà a non farci lasciare di nuovo. Promettimelo.- Eva lo guardò –te lo prometto amore.- lui sorrise e la baciò poi entrambi si rivestirono e in sella alla moto di Marco tornarono a casa.
Arrivati davanti al cancello c’era Simona ad aspettare Marco appoggiata al muro che li guardava scendere e togliersi il casco, Eva la guardò seccata e si girò verso Marco che la guardò e alzò le spalle Simona si avvicinò mentre Marco appoggiava i casci sul manubrio –ciao Marco- lui sorrise –ciao. – Eva li guardò e sospirò – possiamo parlare da soli?- lui guardò Eva –non ho segreti per la mia ragazza.- Eva sorrise a Simona soddisfatta di quella risposta, Simona fece una smorfia – per favore – Eva annuì e baciò Marco languidamente passandogli la mano sul petto , Simona abbassò lo sguardo e Marco la strinse dai fianchi, si staccarono dopo qualche minuto –ci vediamo dentro amore .- gli sussurrò sulle labbra mentre soddisfatta se ne andava in casa dove c’era qualcuno ad aspettarla.
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Susate sono stata troppo sdolcinata, spero vi piaccia lo stesso lasciate una recensione grazie.
Zia Rocky
PS: scusate il ritardo 

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Capitolo 11
*** A volte ritornano ***


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A volte ritornano


Intanto Marco rimase a fissare Eva che rientrava incantato dal suo corpo. –Marco mi ascolti?- lui guardò Simona e annuì –perché non mi hai chiamato?- lui alzò le spalle –non ne avevo motivo. Non volevo vederti.- Simona incassò il colpo –hai dimenticato tutto quello che io e te ci siamo detti su di lei? Mi hai detto mille volte che non saresti tornato con lei e torno a Roma ritrovandoti avvinghiato a tua sorella?- lui sorride –lei non è mia sorella ma la mia ragazza e la amo non posso negarlo. Mi ha fatto soffrire come io lei. Però non possiamo più scappare il destino ci vuole insieme.- Simona si avvicinò –cosa penserà la stampa? Tra poco uscirà il tuo cd e tu sarai seguito ovunque.- Marco si appoggiò alla moto con le braccia incrociate –non me ne importa niente lo sai. Hanno scritto tanto l’importante è che hai miei fan piacciano le mie canzoni. – Simona annuì avvicinandosi, tramava qualcosa ma Marco non poteva pensare che lei fosse capace di tanto soprattutto di una cosa così. Si avvicinò a lui e lo baciò, Marco prontamente la spostò bruscamente –che cazzo fai? Eh? Vattene da qui spera che Eva non ci abbia visti perché se succede qualcosa tra me e lei per colpa tua io mi incazzerò sul serio.- Marco rientra in casa sconvolto sperando che Eva non abbia visto niente e soprattutto che non abbia frainteso.
Quando rientra c’è qualcos’altro che gli fa sperare di non perderla.
Alex sta davanti ad Eva che è di spalle, Lucia e Giulio sono in giardino li ha visti entrando e loro due sono soli, lui gli accarezza la guancia e quando con la coda dell’occhio vede Marco entrare bacia Eva stringendola in modo che non possa respingerlo. Marco vede la scena e fraintende come sempre ma questa volta non ci pensa due volte e si avvicina a grandi passi verso loro due incazzato nero come solo un uomo innamorato può essere, prende Alex per la manica e lo spinge via da Eva contro al muro, lo tiene per il colletto –che cazzo stai facendo pezzo di merda?- Eva guarda stupita Marco combattere contro Alex –baciavo la mia fidanzata.- Marco strinse i pugni di più –smettila di dire cazzate…primo non permetterti mai più di toccarla come ti permetti dopo quello che le hai fatto?  Secondo credevi di poter tornare e riprendertela senza fatica perché tu sei l’uomo perfetto? Terzo lei è la mia fidanzata coglione.- Marco lo butta per terra e Giulio e Lucia sentendo le urla entrano in casa –Marco?- lui li guarda –non vi immischiate è ora che mi riprenda la rivincita.- Alex si alza scagliando un pugno a Marco sulla faccia che però lo sbatte contro al muro spingendolo per il petto, Eva tiene la mano davanti alla bocca sconvolta, -Marco sei un bambino non potrai mai darle quello che posso darle io. – Marco lo stringe per il collo –tu non puoi darle più niente perché io sono più ricco di te e poi posso darle la cosa che anche quando ero un pezzente non le ho fatto mai mancare. L’amore- Alex gli tirò un calcio liberandosi, i due caddero a terra, Marco sbatté la testa contro le scale e si stordì per un momento in cui Alex gli tirò due pugni in pieno stomaco, Marco lo spinge via prendendolo per la spalle e buttandolo fuori facendogli perdere l’equilibrio, Alex subito dopo si scaglia contro Marco che lo afferra spingendolo ancora per terra stavolta gli è sopra e lo sta riempiendo di pugni in faccia, Eva, Giulio e Lucia si sono spostati a guardarli –Giulio fai qualcosa- disse Eva piangendo –Marco finiscila basta – ma Marco sembrava una furia continuava a  colpire Alex scaricandogli addosso tutte le sofferenze che aveva passato, Giulio fermò il figlio che sputò su Alex tutta la rabbia –questo è per tutto quello che mi hai fatto passare, me l’hai portata via a New York e poi l’hai tradita ma sei impazzito, non solo mi porti via l’amore della mia vita ma hai pure il coraggio di lasciarla sei un coglione e queste sono poche per tutto quello che le hai fatto stronzo, mi hai fatto sentire inferiore a te per troppo tempo e adesso sei tu a dover soffrire perché stavolta non la lascerò più andare Bastardo vattene da casa mia immediatamente.- Marco era tenuto da Giulio che per quanto forte  fosse non riusciva a trattenere la rabbia del figlio così appena Alex si rialzò cercando si andare contro Marco questo si liberò dalla stretta del padre e si scaraventò contro di lui urlandogli contro e colpendolo –Marco smettila basta.- ma lui non sentiva niente era una furia, Andrea entrò dalla porta e di corsa tirò via il padre da Alex cercando di tenerlo fermo insieme a Giulio mentre Joey era sconvolta, Alex strisciò e gli arrivò ai piedi, Joey si scostò ma quando Marco lo vide avvicinarsi si lanciò contro di lui –non toccarla verme.- gli tirò un calcio sullo stomaco, Alex con le poche forse che aveva fece cadere Marco e gli mollò un calcio sullo stomaco Marco non riusciva più a respirare ed entrambi erano per terra ma Marco si alzò per primo e prese Alex per il colletto sbattendolo per terra per non farlo rialzare, poi prese il telefono e chiamò l’ambulanza –senta scusi qui c’è un uomo che è arrivato a casa mia dice di essere stato picchiato sì potrebbe qualcuno venirlo a prendere è conciato molto male. Grazie via Tolli 2 Garbatella ok grazie.- Marco chiuse il telefono e guardò Alex –se racconti cosa è successo te ne darò molte di più e adesso riprenditi perché non sembri più molto saccente con quella faccia insanguinata.- Alex rimase sconvolto Marco gli mise un piede sullo stomaco –allora cosa è successo?- Alex tossì –mi hanno picchiato in un bar- Marco annuì – proprio così- lo lasciò lì andando a fatica verso Eva ignorando il sangue che colava dal labbro e il dolore alle costole, lei piangeva mentre lui ignorava l’aiuto di tutti. Si pulì le mani graffiate per i pugni e le prese il volto tra le mani lei lo guardò –cosa voleva?- lei scosse la testa – niente lascialo perdere pensiamo a te adesso –disse sfiorandogli il labbro –non me ne frega un cazzo, cosa vuole da te?- Eva abbassò lo sguardo –Marco ti prego- lui la guardò –dimmi la verità perché ho il diritto di sapere perché l’hai baciato?- disse cercando di non pensare al dolore. Lei scosse la testa e lui se ne andò in camera lasciandoli ammutoliti –amore ti prego aspetta amore.- Marco si girò barcollando – per quanto Eva devo spettare ancora eh per quanto? Sono stanco lasciami stare.- lui ignorò le sue chiamate e guardò gli altri –l’hai baciato?- disse Lucia –è una storia lunga mamma – disse Eva sbrigativa –no fammi capire Marco ti ha confessato il suo amore e tu baci un altro? Ma come fai a dimostrargli il tuo amore così?- disse Giulio mentre Eva si stava irritando – smettetela ok? Non conoscete la storia- Andrea si intromise –scusate ma chi è quello e perché tu l’hai baciato se stai con mio padre?- Joey annuì concordando con Andrea –lasciatemi in pace ok?- disse Eva andando di sopra quando sentirono l’ambulanza suonare si lanciarono un ultimo sguardo –quello è Alex – disse Lucia mentre i due ragazzi lo guardarono male che cercava di rialzarsi.
Quando l’ambulanza portò via Alex tutti erano sconvolti quell’uomo non riusciva più ad alzarsi e probabilmente il giorno dopo sarebbe stato molto male; Andrea e Joey salgono le scale e trovano Eva fuori dalla porta dei ragazzi – Marco aprimi dai…ti prego parliamone.- da dentro c’era silenzio Andrea arriva dietro Eva e bussa alla porta –papà sono io aprimi, ti va di dirmi che cosa è successo?- Eva iniziava ad agitarsi –oddio non sento niente cosa facciamo non è che si è sentito male? Cazzo apriamo questa porta- Andrea allora tirò una spallata alla porta ma non si aprì ci riprovò un po’ di volte poi fu fermato dalle ragazze –sentite andate ci penso io a lui è colpa mia.- Joey le mette una mano sulla spalla –ma che cosa è successo?- Eva abbassa la testa –niente Joey è un problema che devo risolvere con Marco anzi se potete dite a Giulio di non dire niente agli altri insomma mi sembra eccessivo preoccuparsi – ma prima che potesse finire di parlare Rudi salì di corsa le scale –mi ha chiamato papà ho fatto il prima possibile, cosa succede?- Andrea tiene lo zio –stai calmo ha fatto a botte per quanto ne so e adesso è chiuso lì dentro ma non riusciamo ad aprire- Rudi fece il solito sorrisetto furbo –questa camera è stata mia per anni so come aprirla anche quando è chiusa io e Marco l’abbiamo progettata per evitare che papà entrasse – così Rudi prese un pezzo di ferro simile ad una forcina dentro il cesto e cercò di far scattare la serratura entrambi i fratelli avevano sfruttato questa cosa con le loro ragazze per non farsi scoprire; Alice sale le scale –tesoro stai giù che la mamma arriva subito- Alice arriva vicino ai ragazzi –che cosa è successo?- Rudi sta maneggiando il pezzo di ferro mentre Alice lo guarda –amore sei impazzito?- disse Alice vedendolo Eva la guardò –no sta cercando di aprire Marco è la dentro- Rudi si alza trionfante –fatto- aprono la porta e trovano Marco per terra con la pancia in su che respira piano con gli occhi chiusi – Marco oddio- disse Alice correndo con gli altri –Marco li guardò rassicurandoli –non sono riuscito ad arrivare fino al letto mi faceva troppo male ma….sto bene- disse stringendo i denti provocando il dolore al labbro Rudi e Andrea lo aiutarono a sdraiarsi mentre Marco respirava profondamente –fratello sei conciato male- disse Rudi ricevendo una sberla da Alice –lui è andato via in ambulanza..- disse Marco respirando Rudi annuì aiutandolo –ragazzi potete lasciarmi sola con Marco?- lui guardò Eva che non riusciva a guardarlo negli occhi, tutti gli altri uscirono chiudendo la porta.
Eva si girò e guardò Marco con gli occhi lucidi lui guardava il soffitto riuscendo a controllare il dolore mentre il labbro ancora sanguinava –dovresti andare anche tu in ospedale guarda quel labbro e potresti esserti rotto qualcosa visto che ti fa male il fianco- disse lei cercando toccarlo ma lui le fermò la mano –cosa c’è? Adesso mi guardi intenerita? Non volevi questo da me? L’eroe che combatte? Sono abbastanza uomo adesso?- disse Marco facendo una smorfia di dolore Eva abbassò la testa –non ho mai voluto questo e lo sai bene. Tu non sei questo.- Marco abbassò lo sguardo –perché l’hai baciato?- Eva sospirò accarezzandogli la guancia – amore credimi io non l’ho baciato non riuscivo a staccarlo.- Marco girò la testa e guardò fuori dalla finestra –cosa vuole da te?- Eva non aveva il coraggio di guardarlo e di dirgli la verità –ci siamo promessi pochi minuti fa di dirci la verità e adesso? – Eva annuisce –hai ragione ma devo cominciare dall’inizio….un giorno quando Joey aveva 3 anni ho avuto un problema economico non potevo pagare le spese per saldare tutti i debiti che ci siamo fatte io e Jenny per mantenerci, così si presenta Alex che mi presta dei soldi io non volevo ma ero costretta per Joey, così quando li ho avuti ho restituito tutto ma lui voleva gli interessi e io non potevo pagarlo.- Marco la guarda stranito –perciò adesso è ritornato per averli.- Marco si volta –perché non me lo hai detto? Avremo risolto i soldi non sono un problema quanto vuole?- Eva scosse la testa fermando la sua mano in cerca del portafoglio –non vuole soldi Marco- lui si voltò di scatto avendo una fitta di dolore, strinse gli occhi e cercò di rialzarsi – io lo ammazzo quello stronzo- Eva lo tenne giù –stai fermo Marco non puoi andare via così non stai bene.- Marco la guardò –quello vuole portarti a letto e io devo stare calmo ?- lei annuì –amore io non so come scusarmi per questo…- lui le mise una mano sulla bocca –non è colpa tua sono io che mi sono lasciato accecare dalla rabbia non dovevo fare così anche se se lo merita- Eva annuì –sì però non credevo che avessi tutta questa rabbia – Marco sospirò –sono stato senza di te per 25 anni, ti ho amato per tutto questo tempo mentre lui ti poteva avere perché era quello uomo e perfetto che tutti desideravano, mentre io ero lo strimpellatore da strapazzo che non aveva niente da offrire- Eva lo ferma –stai zitto smettila tu mi hai dato molto di più in 2 mesi di quanti me ne abbia dato lui in 5 credimi.- Marco sorrise appena ma fu fermato dalla fitta di dolore al labbro strinse gi occhi –guarda come ti ha conciato amore dobbiamo andare in ospedale – Marco scosse la testa –mi dispiace Eva di aver dubitato non volevo sono uno stupido- Eva gli accarezzò i capelli –amore sei solo pazzo di me- sorrise e Marco la guardò ricambiando appena mentre lei ridendo gli accarezzo le mani graffiate –ti amo Marco- lui sospirò godendosi le sue attenzioni lei si abbassò e lo baciò appena e lui sospirò –baciamo Eva – lei scosse la testa –non finché sei ferito andiamo al pronto soccorso – Marco si fece aiutare da Andrea e Rudi ad andare al pronto soccorso mentre Eva stava a casa con Joey, Giulio, Lucia e Martina. 

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Capitolo 12
*** Basta esitare! ***


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Basta esitare


Di ritorno dall’ospedale Marco aveva 3 punti sul labbro e il fianco fasciato Eva li vede entrare e corre da Marco abbracciandolo – ahi- disse Marco stringendo gli occhi –Eva si scostò –scusami ero preoccupata – Marco scosse la testa –tranquilla è un dolore piacevole.- lei rise mentre si sedevano sul divano –hanno detto che deve stare a riposo il labbro passera subito invece per il fianco hanno detto che è stato fortunato a non prendere lo stomaco e gli organi. Gli hanno dato dei sedativi per il dolore.- Marco annuisce scocciato –non sono un bambino potevo cavarmela da solo ma grazie lo stesso.- Alice guardò Rudi –avete inventato un metodo efficace per portarvi a letto le ragazze vedo- Marco rise mentre Rudi lo guardò male – ehi scusa se tu sei stata l’unica ragazza che ho avuto eh?- Alice sorrise –appunto avete inventato sta cosa dopo il nostro arrivo. Era la nostra intelligenza a contagiarvi.- Rudi le fece una linguaccia mentre tutti ridevano –ma poi perché avete inventato sta cosa?- disse Giulio tenendo in braccio Martina –perché così non entravi a svegliarci no?- Giulio tirò un cuscino a Rudi –no pa è stato anche per non far entrare la sardina- disse prendendo in braccio Alice –ancora con questo soprannome? Mi sembra che dopo tu ti sia innamorato della sardina e ci hai fatto pure una figlia.- Eva rise –brava sorella fatti sentire- Marco cercava di non ridere per il dolore ma era contagiato –fratello sei messo male sotto comando delle donne.- Eva gli accarezzò la guancia –zitto tu che se raccontassi tutte le volte che ti ho corrotto – Marco abbassò la testa – ma quando mai?- Eva iniziò ad elencare –quando siamo andati al mare e tu avevi gli allenamenti, quando siamo andati a scuola nonostante tu volessi andare a…- Marco le tappò la bocca –shh che ci sta Martina – la ragazza rise –zio guarda che ne sento di tutti i colori con mamma e papà – tutti si girarono verso Rudi e Alice e loro arrossirono allora Marco gli tirò un piccolo pugno sulla spalla –ah il fratello fa le cose porno in casa? Non credevo fossi bravo.- Rudi lo guardò male –vedi di stare buono che ti ho superato in questo.- Marco sorrise –mi dispiace ma nemmeno papà mi ha superato perciò vedi di stare buono –Giulio si alzò – oh che vorresti dire? Io sono il Cesaroni doc qui dentro- Rudi e Marco risero –se magari anni fa ma adesso sono io il Cesaroni doc qui dentro- Marco rise –see dai che avresti fatto?- Rudi lo guardò –beh Mimmo è una femminuccia perciò non credo sia capace di certe cose, papà è un vecchio e tu caro fratellone sei stato troppi anni in astinenza e non ti ricordi nemmeno come si va scommetto che Eva si annoia – Eva scoppiò a ridere –fidati Rudi non sfidarlo perché potrebbe farti sfigurare.- Alice guardò Eva –vorresti dire che Marco è meglio del mio amore?- Eva sorrise –ovvio il mio amore fa delle cose che neanche immagini – Lucia si intromise –ragazze buone che qui il mio amore vince contro tutti mi dispiace l’esperienza conta di più adesso andiamo a mangiare.- dopo questa piccola discussione tutti andarono a mangiare quando ormai erano le 4 passate, finito tutti andarono via tratte Marco ed Eva che si coccolarono in camera dei ragazzi. – il dottore ha detto che devo stare a riposo, non fare sforzi fisici.- Eva lo guardò –tutti gli sforzi fisici?- Marco annuì –credo soprattutto quello amore.- lei sbuffò –per quanto?- lui mostro il 2 con le dita -2 giorni?- marco scosse la testa -2 settimane?- Marco scosse la testa -2 mesi amore mi dispiace – Eva si accoccolò su Marco –tranquillo amore vorrà dire che ci dedicheremo alle coccole- disse baciandolo piano lui mugugnò soddisfatto –amore baciami bene che così mi fai impazzire – disse Marco facendo gli occhi da cucciolo, Eva sorrise e lo baciò le lingue si scontrarono e marco fece una piccolo smorfia ma non fece caso al dolore mentre stringeva Eva dai fianchi e lei gli accarezzava i capelli.
Sono passate due settimane e Marco diventa sempre più nervoso perché non riesce a fare sforzi mentre ha una voglia matta di allenarsi e fare l’amore con Eva; lei invece cerca di coccolarlo il più possibile ma sentono la pressione e il desiderio crescere. Joey e Andrea invece si amano, si baciano ma ancora non sono riusciti a fare l’amore, anche perché per Joey è la prima volta e ha paura di sbagliare qualcosa mentre lui cerca di non farglielo pesare.
È martedì mattina, Andrea sta aggiornando il forum ufficiale quando incappa in un articolo pubblicato da una ragazza, spalanca gli occhi sconvolto vedendo le foto e cosa c’è scritto, chiude il computer e corre da in edicola recupera il giornale e sulla coper6tina c’è in primo piano la notizia shock. Joey entra e vede Andrea che legge la rivista, gli mette le mani sulle spalle e sorride mentre lui la ignora cercando una spiegazione a ciò che vede, - Andrea tutto bene?- lui scuote la testa –guarda qui- Joey vede la foto e l’articolo e si allontana –ma cosa? Nascondilo. Non farlo vedere a mia madre hai visto che tensione c’è tra loro quello complicherà le cose. - Andrea annuisce e le porge il giornale –portalo via non so dove metterlo non posso credere a quello che vedo e che leggo. – Joey lo bacia e escono dalla stanza ma sbattono contro Eva che stava per entrare nella camera delle ragazze –ehi che succede? Avete delle facce- loro abbassano lo sguardo mentre Joey nasconde il giornale dietro la schiena –che hai lì?- Joey la guarda –dove? Non ho niente- Eva gli ruba la rivista e i ragazzi si guardano preoccupati –che cosa significa?- disse Eva ad Andrea lui fece spallucce ed Eva si mise a leggere l’articolo quando vide Marco uscire da bagno e entrare in camera sua, si girò e di scatto lo raggiunse, chiuse la porta a chiave e lo vide appoggiato alla scrivania, la vide e le sorrise –buon giorno amore.- lei lo guardò male – amore un cazzo- lui la guardò stranito –che succede?- lei iniziò a urlare –che succede mi prendi per il culo forse? Dimmelo tu che succede- disse sbattendo la rivista sul tavolo lui la guardò e spalancò gli occhi stupito –io non lo sapevo…- Eva gli e la tolse dalle mani e lesse l’articolo –sembra che Marco Cesaroni oltre a ritornare in pista con la musica l’abbia fatto anche con l’amore. Infatti l’abbiamo visto scambiarsi effusioni amorose con la manager Simona Ferri sua ex compagna di accademia e ex ragazza, la ragazza ha detto che lei e Marco si amavano così tanto da non potersi evitare a vita e quando si sono rincontrati a Roma la scintilla è scoccata ancora tra le vie della Garbatella dove il cantante è cresciuto. Eccoli mentre si scambiano un tenero bacio vicino a casa sua. mi dispiace ragazze ma a quanto vediamo Marco Cesaroni è follemente innamorato.- Eva finì di leggere e Marco guardò la foto dove c’era Simona che lo baciava e lui aveva le mani sulle sue spalle sembrava che al posto di respingerla lui l’avesse tirata a se. –allora cosa hai da dire?- Marco guardò Eva –e tu ci credi? Sono falsi come tutti i giornalisti.- Eva spalancò gli occhi –ah davvero?- lui scosse la testa –sai cosa intendo i paparazzi – Eva si avvicinò –no Marco tutti i giornalisti ma va bene pensala come vuoi però quello che voglio sapere è perché l’hai baciata – lui scosse la testa –io la stavo respingendo lei mi ha baciato e io l’ho staccata da me probabilmente ci hanno preso nel momento sbagliato- Eva annuì sconvolta –certo bravo Marco complimenti fai a botte con Alex ma intanto anche tu avevi baciato la tua ex vedo. Sei un bambino- Marco la prese per le spalle –smettila Eva di accusarmi questa è una bufala e troverò il colpevole ti dimostrerò che sono innocente mentre tu al posto di credere a questo dovresti fidarti di me. – lei abbassò la testa mentre lui chiamò Simona –sta zitta e ascoltami cosa è questa storia tu hai parlato con i giornalisti?....ah davvero? Bene adesso ci penso io tu goditi la fama per oggi perché domani sarai vista come la traditrice di Marco Cesaroni.- Marco attaccò il telefono e chiamò un altro numero –pronto Carlo….certo che sono Marco…no non sta sognando senti un po’ sei pronto a ritornare in pista? Organizza una conferenza per domani sono pronto a tornare in pista invita tutti certo voglio che sappiano …no non è come pensi poi ti spiego ciao a domani.- Eva guardò Marco stupita e confusa –è ora di finirla con questa storia annuncerò la mia definitiva rottura con Simona e il mio vero fidanzamento.- disse Marco girando per la stanza Eva lo fermò dal bracciò e lo tirò a sé facendosi abbracciare –amore stai per caso impazzendo?- disse lei preoccupata –no perché?- disse Marco stringendola –boh vuoi annunciare il fidanzamento vuoi fare la conferenza- lui sorrise e la baciò – amore mio te l’ho detto sono cresciuto e stavolta lotterò con tutte le mie forze e poi è meglio che sappiano fidati mi seguiranno da per tutto adesso e vedendomi con te che penseranno? Allora io li anticipo vogliono Cesaroni innamorato lo avranno.- Eva lo baciò saltandogli addosso ma lui fece un rantolo di dolore appena cadde sul letto –oddio amore mi dispiace- disse Eva allontanandosi lui sorrise – tranquilla piccola tutta esperienza.- lei gli tiro uno schiaffetto sul petto e lo baciò.
Il pomeriggio casa Cesaroni era piena di paparazzi che aspettavano fuori dal cancello ma Marco fece intervenire Carlo il suo manager e fidato amico in modo che le risposte le avrebbero avute domani, quando si liberarono Andrea entrò in camera per parlare col padre. –senti io ecco vorrei fare…..insomma io e Joey….- Marco sorrise –vuoi fare l’amore con Joey?- Andrea annuì –sto impazzendo papà lo sento che mi appartiene eppure voglio di più cos’è una cosa egoistica?- Marco scosse la testa –figuriamoci io voglio Eva in continuazione non mi sembra egoista- Andrea rise –sì ma lei non è vergine.- Marco abbassò la testa –ah beh allora è diverso.- Andrea annuì –com’è stata la tua prima volta?- Marco scosse la testa Eva era fuori dalla porta che origliava –beh intendi la prima volta che ho fatto sesso?- Andrea annuì –beh è stata bella insomma appagante in un certo senso; io avevo 17 anni e lei 35 mi sentivo fico un dio invece ero solo un cretino che non capiva con chi sarebbe dovuto stare fin dall’inizio.- Andrea spalancò gli occhi -35 anni? Wow non credevo che anche tu uscissi con una donna più grande- Marco sorrise –già invece la tua prima volta?- Andrea abbassò la testa –è stata con Antonella quella dell’università vicino casa avevo 16 anni e lei 22 – Marco scoppiò a ridere –tale padre tale figlio vero? Ti è piaciuto?- Andrea scosse la testa –no sono stato un disastro non mi è piaciuto per niente e fino adesso se ti devo dire la verità ho fatto sesso con 3 ragazze eppure non ho ancora provato quella sensazione che leggi nei libri di amore capisci io non ho fatto l’amore ho fatto sesso e credevo di essere un dio. – Marco annuisce –so bene cosa provi anche io prima di fare l’amore non sapevo cosa si provasse- Andrea sorrise –chi è stata invece la ragazza che ti ha fatto provare questa sensazione?- Marco prese un respiro profondo –Eva. Lei è stata la mia prima volta e io dopo di lei non ho mai provato con nessun’altra quello che provavo e che tutt’ora provo con lei sai quante canzoni ho scritto su questa cosa? Su come lei mi guardava quando abbiamo fatto l’amore per la prima volta? Di come mi sentissi quando la guardavo dormire, è stato il mese più bello di tutta la mia vita credimi e adesso quando non sto con lei mi sembra di cadere in un baratro di infelicità è per questo che noi litighiamo tanto perché non possiamo perderci ancora moriremmo come quando lei è andata a New York la sofferenza è troppa per sopportarla- Andrea guardò stupito il padre che aveva gli occhi che brillavano –papà com’è star con lei? Cioè con la tua anima gemella?- Marco ride –è un po’ come quando hai sete e non bevi da 2 giorni stai per morire e quando hai perso la speranza eccola la tua acqua dissetante, come quando piove per giorni e tu non vedi il cielo che è coperto dalle nuvole e poi esce quel piccolo raggio di sole e vedi l’arcobaleno e sorridi. Stare con Eva è bellissimo mi sento giovane capito come se avessi 18 anni ancora. Lei è bellissima e aspettava me, lei poteva avere tutti ma a scelto me lei che è forte e determinata mentre io sono debole e senza coraggio, lei mi completa è il mio raggio di solo in questo mondo coperto dalle nuvole è la mia acqua che mi salva la vita lei è tutto quello che ho. – Andrea sorride mentre Eva da dietro la porta cerca di controllare i battiti del cuore –papà ti brillano gli occhi lo sai?- Marco sorrise e gli diede una pacca sul ginocchio –Eva è stata la mia prima volta avevo paura di farle male si non essere abbastanza per lei che meritava il meglio. Quando poi mi ha sussurrato ti amo io sono impazzito e ho creduto di non poter amare mai più nessuno come amo lei.- Andrea annuì convinto –hai ragione papà la aspetterò quando sarà pronta e faremo l’amore sarà bellissimo. La mia prima volta.- Marco annuì fiero mentre si alzava per uscire –papà?- lui si girò  - dov’è stata la tua prima volta?- Marco sorrise –in teatro. Con Eva – eccola la risposta che voleva Andrea non in un letto con quella donna ma in un teatro con la donna della sua vita. Spostando lo sguardo sul letto notò che il padre gli aveva lasciato le chiavi della casa sul Tevere.
 Eva sgattaiolò in bagno quando Marco uscì e sorrise vedendolo scendere le scale fiero. Uomo. Suo.
Eva scese in salotto e trovò Marco che giocava con Martina e Giulio, lei era uguale ad Alice più la guardava più gliela ricordava, i suoi capelli castano scuro con quegli occhi nocciola di Rudi, quella bambina era davvero il loro sogno, mentre Giulio così simile a Matilde eppure dolce come Mimmo sempre con il suo sorriso stampato in faccia, da poco hanno annunciato che presto avranno un altro figlio, invece Alice ha detto che Martina gli basta e avanza non vorrebbe un altro figlio perché lei è sempre stata molto diligente in queste cose, mentre Rudi è dispiaciuto di non poter avere un erede Cesaroni ma dopo tutto ama Alice e vuole solo la sua felicità. Marco sta facendo fare l’aeroplano a Giulio e poi il solletico a Martina e Eva li guarda intenerita mentre prende la sua decisione era ora di far felice il suo amore.
Andrea e Joey sono seduti sul divano mentre mangiano gli hamburger del Mcdonald ‘s ridendo e scherzando, Andrea voleva fare l’amore con lei e sapeva che se il padre era riuscito a essere all’altezza della prima volta di Eva lui ci sarebbe riuscito con Joey. Finito di cenare entrambi stavano parlando finché Andrea baciò Joey lei si lasciò trasportare, non voleva avere paura di quello che poteva succedere eppure non sapeva se fosse stata all’altezza così lo fermò –aspetta io..- Andrea si alzò –se non sei pronta io posso aspettare insomma non dobbiamo farlo per forza – Joey lo guardò –no io voglio farlo è solo che ho paura di non essere pronta… insomma all’altezza tu hai esperienza invece io no- Andrea sospirò –fidati non ho esperienza la mia prima volta è stata un disastro- lei rise –questo dovrebbe farmi sentire meglio?- lui rise –no però lei aveva 22 anni e si aspettava altro invece io non mi aspetto niente insomma non so come spiegartelo a me piacerà comunque perché ti amo- lei sorrise e arrossì, lo baciò con trasporto e lui gli sfilò la maglietta mentre lei gli levò la camicia e dopo fecero l’amore entrambi per la prima volta.
Eva era a casa di Carlotta una villetta enorme completamente lussuosa tranne la stanza di Walter dove stava con gli amici e si vedeva le partite oppure giocava alla play, la stanza di Rebecca era giovanile e piena di poster autografati. Eva e Carlotta stavano in sala la parte più lussuosa della casa che rispecchiava Carlotta. –amica mia devi dirglielo lui e Walter non fanno altro che dire quanto siano fieri di essere padri e poi sai com’è Walter no? Vorrebbe un figlio maschio per portare avanti la stirpe dei Masetti e per fortuna sono riuscito ad accontentarlo.- Eva spalanca gli occhi –davvero? Sei incinta è bellissimo. – Carlotta abbraccia l’amica –Eva ma secondo te non siamo vecchie per avere un figlio?- disse Carlotta ma Eva scosse la testa –no siamo giovani Carli e se non ne approfittiamo adesso poi sarà troppo tardi abbiamo 44 anni dobbiamo agire- disse Eva convinta custodendo quel segreto che solo Carlotta sapeva –Walter era entusiasta non faceva che saltare lui è convinto che sia maschio ma non lo so è presto per dirlo- dice Carlotta sognate mentre Eva ride –io ho paura e se la prende male io non voglio perderlo Carlotta lo amo più della mia stessa vita. – Carlotta annuì –tu e Marco vi siete amati sempre mi ricordo ancora quando volevi rimetterti con lui e poi negavi addirittura di esserne innamorata.- Eva annuì –ne abbiamo fatta si strada da allora e se ci ripenso vorrei averlo perdonato e adesso avremmo dei figli e saremmo felici.- Carlotta la abbraccia –non ci pensare però adesso torni a casa e gli e lo dici prometti- disse Carlotta ed Eva annuì –prometto anzi vado subito.- .
Arrivata a casa Eva trovò Marco nella sua stanza a suonare la chitarra lei sorrise e si avvicinò –ehi- lui alzò gli occhi e sorrise –ciao amore dove sei stata?- Eva si sedette di fronte a lui –da Carlotta per parlare un po’- Marco annuì felice –però devo dirti una cosa importante…quando ero a New York ho scoperto di essere incinta- Marco si ritrasse di colpo –cosa?- lei annuì –sì era nostro. Il frutto della notte della maturità.- Marco abbassò lo sguardo confuso –però poi l’ho perso e sono stata così male per questo era uno dei motivi per cui ho lasciato Alex ma quando l’ho perso non riuscivo a perdonarmelo mi dispiace.- Marco si alzò –tu aspettavi un figlio nostro oddio amore se l’avessi saputo sarei corso subito da te – disse Marco inginocchiandosi prendendole le mani –lo so ma avevo paura di come avresti reagito sono stata da schifo. – Marco scosse la testa –tranquilla amore è passato ormai.- disse Marco accarezzandogli la guancia Eva sorrise –però c’è un’altra cosa. – Marco la guardò lei prese la sua mano e la portò sul suo ventre prese un respiro profondo –siamo stati adottati da tutti i nostri sogni Marco.- lui si ritrasse e la guardò stupito lei si agitò –sono incinta- lui respirò profondamente e sorrise –non ci credo? Cioè diventerò padre?- disse lui con gli occhi lucidi lei si alzò e lo abbracciò –sì amore congratulazioni.- lui scoppiò a ridere –grazie mi hai reso l’uomo più felice del mondo amore- lei rise e so baciarono Marco la spinse sul e letto iniziando a baciarla intensamente, lei lo fermò –amore il fianco – lui scosse la testa –chi se ne importa ti voglio ora.- Eva sorrise e così fecero l’amore Marco aveva dei dolori ogni tanto ma non fu mai così felice di soffrire.
Il giorno dopo Marco si recò al palazzetto dove si teneva la conferenza tutta la famiglia aveva ricevuto i pass per entrare e così Mimmo, Matilde, Giulio, Lucia, Andrea, Joey, Alice, Rudi, Martina, Eva e Giulio si sedettero sulle sedie laterali e si stupirono dei giornalisti presenti in massa per intervistare Marco.
-bene iniziamo la conferenza stampa- disse Carlo, Marco entrò fiero sedendosi alla sua destra mentre Eva sorrideva quando lui gli lanciava sguardi complici.
- signor Cesaroni lei ha dichiarato recentemente a RTL di dover tornare col suo nuovo disco a novembre conferma? –certo tra poco entrerò in sala per registrare l’intero CD- -è vero che lei ha una relazione con la sua ex manager Simona Ferri?- Marco rispose sicuro –no è falso io e Simona eravamo ottimi amici e sì siamo stati insieme quando avevo 20 anni ma poi è finita per sempre aggiungerei.- i giornalisti iniziarono a scattare foto e scrivere sui taccuini Eva conosceva bene quel mondo –allora ci può spiegare come mai è apparso in copertina mentre la bacia?- -lei ha baciato me e io la stavo respingendo posso anche confermare il fatto che fosse tutto organizzato per farsi pubblicità.- -vorrebbe dire che la signorina avrebbe pagato un fotografo e poi venduto la notizia?- Marco annui –assolutamente mi è stato confermato da Simona stessa- -allora per chi era quella canzone il suo inedito Fotoricordo?- -per il mio vero amore.- disse Marco lanciando uno sguardo ad Eva –e lei e questa ragazza state insieme?- Marco annuì –certo stiamo insieme- -e da quanto vi conoscete?- -da 26 anni- -e la scintilla è scoccata solo ora?- -no siamo stati insieme a 18 anni lei è il mio primo e unico amore. – guardò Eva mentre lo diceva e stavolta i fotografi non si fecero scappare il momento e mentre tutti si voltavano a guardarla lei era incantata da lui e iniziarono a scattarle foto ma lei vedeva solo Marco –signorina ha qualcosa da dire?- disse un giornalista ad Eva lei lo guardò e poi incrociò lo sguardo di Marco –che dovrei dire?- lui sorrise –ricambia il suo sentimento?- -certo lo amo da sempre. – Marco sorrise e Carlo la fece accomodare di fianco a lui – allora è ufficiale state insieme?-  -io ed Eva stiamo insieme da poco ma ci amiamo da molto- -lei signorina è Eva Cudicini la giornalista del notiziario della sera del New York Evening?- Eva annuì –sì sono io - - e dove vi siete conosciuti?- Eva lo guardò –a casa di Marco- -lei è la sua sorellastra?- -già sono la sua sorellastra ma soprattutto sono la sua anima gemella.- Marco sorrise –Marco lei conferma quello che dice?- -sì io l’ho amata da quando è entrata a casa mia e l’amerò per sempre e adesso che avete quello che volete – Giulio e tutti i Cesaroni iniziarono a urlare –bacio, bacio, bacio- Marco sorrise e prese Eva baciandola tutti scattarono foto mentre lei sorrideva e ricambiava il bacio. 

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Capitolo 13
*** Finalmente felici....o forse no ***


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Finalmente felici....o forse no


Il giorno dopo Marco ed Eva erano su tutti i giornali e a lei arrivò addirittura una mail del giornale dove gli facevano le congratulazioni –amore è arrivato fino a New York questa notizia ma hai chiamato proprio tutti.- Marco sorrise e la baciò –ora basta nascondersi io e te stiamo insieme e avremo un figlio è ora di diventare responsabili.- Eva lo baciò e mentre passeggiavano per una Roma deserta Marco si fermò vicino alla macchinetta e la guardò –amore qui ci siamo dichiarati e ci siamo dati il primo bacio è un posto importante per noi giusto?- Eva annuì allora Marco si inginocchiò Eva si mise la mano sulla bocca –che fai Marco?- lui prese la scatolina dai pantaloni e sorrise guardandola diventò serio –Eva noi abbiamo passato dei momenti bellissimi insieme e ci siamo amati, ci siamo odiati e ci siamo anche menati ma adesso davanti a quella macchinetta che ci ha visti amarci vorrei chiederti una cosa che desidero da sempre. Eva Cudicini vuoi sposarmi?- Eva sorrise con le lacrime agli occhi e si gettò su Marco –sìsìsìsìsìssì lo voglio- si baciarono davanti a quella macchinetta, Marco infilò l’anello ad Eva e gli baciò la mano mentre lei non smetteva di sorridere.  
 Tutto procedeva bene a casa Cesaroni e Marco era sempre più apprensivo con Eva perché aveva paura che si facesse male ma Lucia e Alice lo rassicuravano che per ora non doveva fare grossi sforzi ma poteva uscire di casa –oddio amore e se ti ammali? No resta a casa. – Eva scoppiò a ridere –ci sono più di 25 gradi fuori stai tranquillo non mi ammalo – Marco sbuffò –ma non possono andarci Lucia e Alice a prenderti le cose ci devi andare tu?- Eva lo abbracciò –amore lo so che sei agitato ma sarò con Carlotta e lei ha già avuto una figlia saprà proteggermi – Marco iniziò a camminare avanti e indietro –ci sto però veniamo anche io e Walter – Eva scoppiò a ridere e lo baciò – d’accordo amore- Marco chiamò Walter e in un attimo i quattro amici si ritrovarono a camminare per le vie di Roma per poi fermarsi in ogni negozio di bambini e immaginarsi i figli con un completino della Roma –amore ma non sappiamo nemmeno se è maschio o femmina- disse Eva ridendo mentre Marco gli mostrava il bavaglino della Roma –e quindi? Anche se è femmina deve essere una lupacchiotta- disse Walter mettendo nel carrello i due bavaglini, Carlotta ed Eva ridevano come matte mentre i due si consultavano su cosa prendere – secondo me prendere il carrozzino adesso conviene – diceva Walter –ma secondo me è meglio prenderlo dopo- diceva Marco e così si divertirono in quella calda mattina di agosto.
Si fermarono in un bar a soddisfare le voglie delle due donne – allora per me 2 cornetti alla nutella e una spremuta d’arancia.- disse Carlotta con la pancia che si intravedeva –per me lo stesso – disse Walter alla cameriera –tu non sei incinto Walter – disse Marco ma lui non ci fece caso e poi la cameriera posò lo sguardo su Marco che sorrideva –per voi?- disse la ragazza fissando Marco –per me solo un the al limone- disse Marco, era molto attento alla linea visto che doveva riprendere a fare sport la cameriera scrisse e continuò a guardarlo Eva sbuffò e gli schioccò le dita davanti alla faccia –per me un cornetto alla nutella e anche il cappuccino- disse Eva mentre la cameriera scrisse e guardò ancora Marco –desiderate altro ? – Carlotta cercò di trattenere una risata mentre Walter guardava Marco che guardava Eva che guardava la cameriera in fissa sul suo uomo –no grazie- disse sgarbata mentre la ragazza si avvicinava a Marco –scusa non è che puoi farmi un autografo?- Marco sorrise –certo dammi…come ti chiami?- la ragazza si avvicinò –Denis piacere- Marco le strinse la mano e le fece l’autografo. Quando la ragazza se ne andò Walter e Carlotta scoppiarono a ridere e marco li guardò straniti –che ve ridete?- Carlotta cercò di trattenere le lacrime –dovevi vedere la sua faccia- disse Carlotta indicando Eva che abbassò lo sguardo Marco sorrise e le scostò il ciuffo da davanti – lo sapete che è una gelosona – disse Marco ridendo Eva alzò la testa –io non sono gelosa- Carlotta rise di più –va bene l’importante è crederci- disse facendo ridere anche Walter mentre Marco sorrideva ad Eva –amore non devi essere gelosa e poi perdono solo tempo perché….- Eva lo interruppe –perché io amo solo te….me lo ripeti sempre – Marco si avvicinò –allora dovresti ricordartelo perché fino a prova contraria tu mi hai fatto il regalo più bello del mondo e tra poco saremo tutti e 5 una famiglia perciò non calcolarle.- Eva annuì e quando vide la ragazza avvicinarsi con le ordinazioni baciò Marco a lungo mentre lei si dileguò all’istante facendo ridere ancora di più Walter e Carlotta –amica mia sei incorreggibile- disse appena si staccarono, Eva sorrise e mangiò il suo cornetto mentre Marco la osservava incantato.
Mentre marco ed Eva tornavano a casa il telefono di Marco squillò, lui rispose –pronto?.....ora?......no senta mi dispiace molto lo so che avevamo un accordo ma devo rifiutare la sua proposta non posso rimanere per ora…no nemmeno sarà il mio socio a dirigerla ……questioni familiari….sì certo ….mi dispiace davvero arrivederci.- Marco chiuse la chiamata ed Eva lo guardò stranita –è successo qualcosa?- lui scosse la testa –no amore tranquilla niente di grave – Eva lo fermò –Marco…- lui sospirò –Eva credimi non c’è niente che non va- disse accarezzandole la guancia –allora perché hai quella faccia? – lui scosse la testa –è la mia faccia. – Eva sorrise –sai cosa intendo….sei diventato pensieroso e mi piaci un sacco quando sei serio però questo vuol dire che mi nascondi qualcosa – Marco abbassò la testa poi sorrise e mentre Eva stava per parlare la baciò interrompendola lei si lasciò abbracciare e cullare dalle braccia forti di Marco –andiamo che sarai stanca- così per mano arrivarono a casa Cesaroni ma questo fece solo ritardare l’imminente chiarimento.
Joey e Andrea sono in camera dei ragazzi e si stanno baciando straiati sul letto quando Marco ed Eva entrano senza bussare e i due si staccano velocemente, Marco alza un sopracciglio ed Eva li guarda con rimprovero –ragazzi lo sappiamo che siete innamorati ma almeno in casa evitate di saltarvi addosso.- Marco scosse la testa –almeno chiudete la porta insomma lo capisco che vi siete trovati fisicamente però credetemi nessuno più di me può capire cosa provate….ma fatevi furbi la prossima volta chiudete la porta, come facevo io .- disse facendo l’occhiolino mentre Eva scoppiava a ridere –ma per favore ti devo ricordare quando per poco non ci trovavano a far l’amore in doccia? O quando ci hanno beccato in camera? Provocando le conseguenze?- Marco sbuffò –appunto perché ho esperienza in queste cose posso dire che chiudere la porta è utile a volte soprattutto quando quel genio di tuo padre l’ha modificata così bene. – Andrea si alzò ricomponendosi – papà posso parlarti?- Marco annuì andando in giardino col figlio mentre Eva e Joey andavano in camera loro.
-allora com’è andata?- disse Eva a Joey –beh all’inizio male insomma lo fermato….ma poi quando mi sono lasciata andare mi è sembrato di stare in paradiso cioè una cosa così non la si prova tutti i giorni.- Eva annuì – quindi ti è piaciuto?- lei annuì abbracciando la madre –mamma è stato così bello e sono felice adesso davvero – Eva la abbracciò di più sorridendo –sono proprio contenta tesoro però io farei una cosa un po’ brutta ma giusta.- Joey la guardò stranita –che hai in mente?- Eva sorrise e la trascinò di sotto.
In giardino la stessa conversazione si svolgeva tra Marco e Andrea –papà non puoi capire la gioia che ho provato quando mi ha abbracciato non era come le altre volte in cui non me ne fregava niente stavolta mi sono sentito completo- Marco annuì –già è bellissimo sono fiero di te perché hai saputo darle il tempo giusto e poi hai apprezzato ogni secondo di quell’attesa che è stata ripagata immagino- Andrea annuì –oh sì – i due scoppiarono a ridere –tu ed Eva invece avete aspettato? Oppure- Marco scosse la testa –abbiamo aspettato un anno Andrea, in cui ci siamo rincorsi da tutte le parti e mi maledico ogni santo giorno per non averla baciata prima insomma ero scemo ma non credevo così tanto e poi con Rachele era una tortura mi sembrava di avere Eva tra le mie braccia invece avevo una donna che mi usava per tradire il marito.- Andrea lo guardò –ci sei rimasto male?- Marco scosse la testa –ero sollevato che non fosse una cosa seria- Andrea scoppiò a ridere –ma dai come hai fatto a stare con una vecchia- Marco scosse la testa sorridendo –credimi se l’avessi vista ti saresti ricreduto….ma poi quando ho visto Eva la mattina dopo la nostra prima volta ho capito che solo Eva era bella la più bella non so come spiegartelo era mia capisci e io stavo con la ragazza più bella della scuola se fossi stato in un college americano sicuramente lei sarebbe stata la ragazza più bella della scuola e io lo sfigatello che la guardava da lontano sperando che un giorno lo notasse come capitava nei film. – Andrea rise dando una pacca al padre –ma poi saresti stato il più fico perché sei famoso- Marco annuì –già se penso che è tutto merito suo- Andrea si alzò –allora andiamo che devo annunciare una cosa importante- Marco e Andrea si alzarono e subito Eva e Joey che stavano spiando i due corsero di sopra per nascondersi in cameretta.
Quando si sedettero tutti e quattro uno di fronte all’altro Andrea fece il suo annuncio –ok allora io avrei scelto il mio futuro, in America, all’UCLA a Los Angeles, mi specializzerò in teatro è la mia passione lo sai che quando ero piccolo ho fatto i corsi adesso sono sicuro che sarà il mio futuro.- Marco sorrise –bella quella scuola mi piace ci ho fatto il concerto di fine anno è un ottimo college concordo- Eva sorrise abbracciando Andrea –sono davvero contenta per te – Andrea sorrise poi Joey abbassò la testa –così non ci vedremo più- disse Joey, Andrea si voltò verso di lei prendendole il viso tra le mani – non dirlo mai più è solo un anno poi tu mi raggiungerai- Eva lo guardò che vuol dire?- Joey guardò Eva –che voglio andare a BERKLEY – Marco sorrise –anche quella è bella come università e costa anche poco- Joey sorrise e abbracciò Marco –grazie ma non devi pagare tu farò dei lavoretti –Marco scosse la testa –non se ne parla nemmeno tu sei la mia quasi figlia e io devo come quasi padre prendermi cura di voi – lei sorrise e lo bacò sulla guancia mentre Eva era ancora sconvolta –amore che hai? Dobbiamo andare in ospedale?- disse marco preoccupato –no non c’entra niente questo….Joey ma come ti viene in mente? Io non posso lasciare il mio lavoro e trasferirmi lì- Joey la interruppe –ma io starò lì al college non devi venire con me .- Eva si alzò –come sarebbe a dire cioè l’ultimo anno di liceo e poi addio baci ma che ti pensi? E poi Marco ha la casa a Roma come facciamo io a New York, tu e Andrea a Los Angeles mentre lui in Italia? – Marco abbassò la testa – veramente io non ho più la casa a Roma non vivo qui però a Milano l’ho già messa in affitto al mio socio che guiderà la casa discografica mentre io verrò con te- disse marco ad Eva –lei lo guardò stupita – ma tu non dovevi rimanere qui? Come fai a dire certe cose c’è la tua famiglia qui- Marco si alzò amore ma la mia famiglia siete voi- Eva si scansò –ma perché prendi queste decisioni senza consultarmi insomma tu affitti la casa e lasci la casa discografica lui se ne va al college e lei decide che va a vivere lì ma siete tutti fuori di testa?-  Marco la guarda – amore calmati non agitarti- Eva inizia ad urlare –io non mi calmo Marco non so se l’hai notato ma ci stiamo per separare di nuovo – Joey si alzò –mamma stai esagerando adesso- lei la guardò male –zitta tu che dopo discutiamo di questa cosa che ti sei messa in testa – Joey la guarda male –mamma io sto pensando al mio futuro e questo è con Andrea poi quella è un’ottima università per laurearmi farò architettura – Eva scosse la testa –tu sei troppo giovane per dire con chi o come sarà il tuo futuro- Joey rimase sconvolta –sbaglio o sei tu quella che dice che i sogni vanno seguiti senza avere rimpianti?- Eva scosse la testa e Marco la prese per le braccia –adesso basta Eva devi calmarti – Eva si librò dalla sua presa –smettila di dirlo io non posso calmarmi quando mia figlia se ne vuole andare di casa per stare con il suo ragazzo mentre io starò sola a New York – Marco scosse la testa –non sarai sola ci sono io- lei sorride amaramente –no Marco hai fatto tanti sacrifici per poter restare qui e adesso devi fare una casa discografica qui ti chiameranno a giorni – Marco la interruppe –no mi hanno già chiamato e ho disdetto tutto – Eva si allontanò -tu cosa? Ma sei impazzito per caso? Dove andrai? Che farai?- Marco abbassò la testa –io starò con te mi prenderò cura di voi- Joey scosse la testa –Marco lasciala stare perché a quanto pare non capisce che le persone fanno qualcosa per il suo bene – Eva la guardò –smettila Joey tu non puoi andare via se dovesse finire tra voi due? Cosa farai da sola? – Joey la guardò –sbaglio o eri tu quella disposta a lasciare tutto per vivere con Marco non eri tu quella che rinuncia ai soldi dell’università per una casa? – Eva la guardò male –io ero diversa non sapevo cosa stavo facendo – Joey continuò –però tu te ne sei andata a New York lasciando la tua famiglia qui, lasciando Marco…solo tu puoi buttare via l’amore per il tuo futuro? Solo tu puoi decidere che una storia è finita e far soffrire la gente?- Eva le tirò uno schiaffo –io sono partita perché non volevo più soffrire. Io ho lasciato Marco perché mi faceva troppo male il ricordo di noi due e sono partita perché io avevo una casa sicura sei soldi sicuri ero coperta economicamente perché Alex mi pagava tutto.- Marco trattenne il respiro e abbassò la testa Eva lo guardò mentre Joey prendeva Andrea per mano e usciva –brava mamma gira il coltello nella piaga Marco non ha sofferto abbastanza giusto?- così uscirono e Marco respirò profondamente per riprendere il controllo mentre Eva era arrabbiata ma doveva calmarsi –Marco scusa io… - lei gli prese la mano ma lui si ritrasse –scusami Eva ma questa volta mi hai colpito e mi fa davvero male.- Marco se ne andò deluso mentre Eva iniziava a piangere.
I giorni seguenti Joey e Marco non rivolgevano la parola ad Eva e lei stava chiusa nel suo guscio mentre Andrea cercava di farla parlare.
-io non capisco voglio che Joey vada a BERKELEY ma forse ho solo paura di perderla insomma Los Angeles è dall’altra parte dell’America – Andrea annuì –lo so anche a me dispiace lasciare solo papà ma lui vuole solo il nostro meglio e poi io vivrò a casa Joey può stare da me – Eva annuì –non lo metto in dubbio che tu possa aiutarla però le università non sono vicine a casa e Marco dovrebbe comprare una macchina pure a Joey? Non posso chiedergli tutto questo- Andrea sorrise –fidati dopo che ha saputo di Alex, ti pagherà anche una plastica.- Eva rise –non mi farò mai la plastica.- Andrea annuì –beh stai benissimo così e poi è per farti capire che lui ti comprerà di tutto basta che tu lo chieda. Sono sicuro che anche senza il tuo permesso si trasferirà a New York o dovunque tu voglia stare. Ti ama davvero tanto e io lo so perché in casa a Los Angeles a una cornice con delle vostre foto solo che non me la fa mai vedere insomma magari sapeva che avrei saputo della parentela. Comunque fai pace con lui manca poco e Agosto finisce presto.- Andrea si alzò e lasciò Eva a pensare, magari aveva ragione Marco avrebbe fatto di tutto per lei e adesso che si dovevano sposare non poteva perderlo proprio ora che tutti i loro sogni stavano per realizzarsi.
Eva entra in camera di Marco e lo guarda suonare la chitarra, lui la vede ma fa finta di niente e suona, Eva si avvicina e si siede sul letto accanto a lui che la ignora –possiamo parlare?- disse lei mentre lui posava la chitarra –ti ascolto.- lei prese un respiro e lo guardò –lo so che ti ho ferito ma correi recuperare insomma io ti amo e tu ami me perché dobbiamo lasciarci ora che tutti i nostri sogni si stanno realizzando?- Marco scosse la testa –non voglio lasciarti perché dovrei. – Eva sorrise –mi dispiace possiamo fare pace?- Marco scosse la testa - Eva sono stanco delle parole ho bisogno dei fatti solo che ora dobbiamo andare abbiamo l’ecografia.- Marco si alzò uscendo dalla stanza seguito da Eva che per tutto il tragitto cercò la sua mano che non c’era.
Eva è stesa sul lettino e Marco si agitava sulla sedia ogni volta che sentiva il cuore del bimbo battere, -è sano come un pesce, congratulazioni- Marco strinse la mano alla dottoressa mentre Eva sorrideva, lui le prese la mano felice di quel momento che condividevano solo loro con il cuore del loro bambino nelle orecchie. La dottoressa diede ad Eva una dieta ferrea dato la sua età non avrebbe più perso i kili che acquistava. Così Marco lasciò Eva e andò a comprare tutto ciò che Eva poteva mangiare mentre svuotò il frigo da cose dolci che potevano farle male.
-Marco non è che devi privare noi dei dolci insomma Eva sa controllarsi – disse Giulio sbuffando ma Marco scosse la testa –no questo è per evitare che ceda senti papà nasconditele ti comprerò un frigo bar così potrai metterle in camera però dovrai chiuderlo con il lucchetto insomma può entrare anche in camera vostra. – Giulio sorrise –va bene….senti un po’ pensavo che magari potremmo mandare Andrea a dormire con Joey mentre tu ed Eva potreste stare insieme nella camera dei ragazzi insomma ormai siete grandi. – Marco sorrise –grazie papà però ormai agosto è quasi finito e noi andremo via lasciamo tutto com’è – Giulio sospirò –non riesci proprio ad evitare di pensarci vero?- Marco si sedette di fronte al padre –no perché ha ragione Alex l’ha mantenuta lui gli ha dato una casa un’istruzione io cosa le ho dato?- Giulio rispose senza pensarci –l’amore Marco ecco cosa gli hai dato gli hai insegnato ad amare e lei l’ha insegnato a te non colpevolizzarti per niente tu sei stato gentile a farla scegliere ma adesso è il momento che tu ti prenda in mano la tua vita. Come quando hai picchiato Alex io non ti ho fermato perché in quel momento stavi lottando per avere Eva hai messo te stesso davanti a lei perché eri sicuro che lei ti avrebbe scelto e non hai pensato a farla decidere perché lei ti aveva scelto. Perciò Marco smettila di pensare a cosa lui ha fatto per lei ma a cosa tu puoi fare per lei. Per loro.- Marco abbassò la testa e Giulio se ne andò lasciando il figlio a fare ordine…..nella sua vita.

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Capitolo 14
*** Finalmente felici ***


Finalmente felici



Eva è in camera sua e inserisce un Cd nello stereo, voleva dare un messaggio a Marco. “ti aspetto” di Alessandra Amoroso riecheggiava nella stanza mentre marco sentita la canzone aprì la porta che nel loro linguaggio significava che lui voleva parlare così Eva sorrise e aspetto che finisse la canzone poi Marco le rispose con la sua canzone “12 milioni”, Eva sorrise era appena cominciata, lei cambiò velocemente Cd e mise una canzone di Laura Pausini che ascoltava quando lui stava a Londra “due innamorati come noi”, Marco si alzò e mise un’altra canzone, non voleva dargliela vinta, “la differenza tra me e te” Marco l’adorava quella canzone e si era congratulato con Tiziano per come era venuta bene. Eva sorrise lui le stava aprendo il suo cuore ma non era pronto a raggiungerla allora cercò qualcosa con cui rispondergli, e mentre Tiziano Ferro accompagnava quei minuti Eva trovò la canzone adatta per fargli capire cosa provava. Eva mise “sono solo parole” di Noemi era adatta a far cedere Marco. Marco sorrise Eva stava cercando di rassicurarlo ma lui non era pronto e sapeva come dirglielo “anima gemella” dei Gemelli Diversi un gruppo che aveva recentemente fatto sfondare e quella era una specie di Remix della canzone di Eros Ramazzotti. Eva ascoltò la canzone e capì che Marco le voleva dire cosa aveva provato senza di lei mentre le loro vite ancora non si erano ritrovate, sorrise Marco l’amava ne era certa però soffriva e come fargli capire cosa c’era dentro di lei se non voleva parlarle? Eccola la canzone perfetta Laura Bono “io non credo nei miracoli” Eva gli aveva fatto capire cosa provava ma Marco forse non aveva afferrato il concetto di Eva e così continuò la guerra “ti vorrei rivivere” di Eros gli faceva ricordare tutti i loro momenti ma forse Eva avrebbe ceduto a lui. Lei si strinse il cuscino al petto e sorrise condividendo anche lei quella canzone e quei sentimenti che Marco aveva sempre provato. Finita la canzone non sapeva come rispondere e forse era il momento di cedere ma non poteva dargliela vinta gli piaceva a tutti e due quel gioco di canzoni quella battaglia eterna che avevano tra cuore e mente, lei non cedette era più forte di lui lo sapeva bene così l’avrebbe fatto cedere “la solitudine” di Laura Pausini fece tentennare Marco che finalmente trovò il modo per farla cedere. Eva non sentì Marco rispondere e così si avvicinò alla camera lui la vide e fece partire la chitarra poi cantò, il suo inedito era nell’aria ed Eva aveva le lacrime agli occhi quella canzone non era per lei era per il loro bambino. Eva si mise appoggiata allo stipite con la mano sul ventre mentre lui sorrise e cantò per loro. Marco posò la chitarra e guardò Eva che sorrideva con le lacrime agli occhi –si chiama Ninna Nanna – è il mio secondo inedito- Eva sorrise e si avvicinò a Marco, lui si alzò e lei lo abbracciò forte –amore ti amo – lui sorrise e le baciò la fronte –ti prego facciamo pace sto impazzendo senza i tuoi baci. – Marco scoppiò a ridere e lei lo guardò incantata poi lui le prese il viso tra le mani e le asciugò le lacrime e la guardò –guarda- disse lui sorridendo –lei prese il foglio che gli porgeva –cos’è? Chi me l’ha mandata ?- la lettera era indirizzata a lei Marco sorrise –aprila che aspetti- Eva aprì la busta e tradusse in italiano –gentile signorina Cudicini siamo lieti di annunciarle la sua ammissione al telegiornale della sera come coconduttrice dei programmi serali potrà cominciare a settembre presso i nostri studi.- Eva guardò Marco stupita –che significa?- Marco le indicò la città –Los Angeles? Amore ma come hai fatto? – lui sorrise –ho degli amici che lavorano lì la loro conduttrice se n’è andata e quindi tu sei stata scelta con spintarella da parte mia per presentare lo so che è stato il tuo sogno fin da quando hai iniziato in tv e perciò io ho voluto aiutarci. Quindi Joey finirà l’anno a Los Angeles Andrea andrà all’UCLA e tu presenterai in un programma nazionale dove la paga non è male sai 3.000 dollari al mese- Eva lo guardò stupita –ma io sono incita e non so se…- Marco le mise la mano sulla bocca –ho già risolto hanno detto che ti lasceranno a casa l’ottavo mese perciò tutto regolare, dovrai lavorare solo la sera fin quando non finisci la maternità e poi lavorerai come tutti ovvio.- Eva sorrise e scosse la testa, -tu che farai?- lui le mise una mano sul ventre –io aprirò una casa discografica a Los Angeles e poi mi hanno chiesto di lavorare per la Warner Bros curerò il settore musiche ovviamente sono il capo di quel settore stanno recentemente rivoluzionando tutto.- Eva scoppiò a ridere –ma dove vivremo?- Marco la guardò stranito –come non lo sai che ho una villa enorme a Los Angeles a pochi passi dalla tua sede e per Joey e Andrea ci sarà la macchina.- Eva lo guardò –ma Joey non ha la macchina?- Marco sbuffò –ci ho pensato io tranquilla una bella BMW decappottabile come la voleva lei d’altronde l’abbiamo ordinata ieri sarà pronta per quando finirà l’esame. – Eva sorrise confusa –ma quanto hai speso per tutto ciò?- Marco scosse la testa –ha importanza? Non credo perché a me basta avere voi e rendervi felici, tu potrai guidare la mia Mercedes mentre io avrò la mia bella moto. Ovvio in estate dovremo tornare a Roma, ma sono tutti entusiasti per noi e scusa ma ti avviso subito dovrò tornare a Milano ogni tanto perché il mio socio avrà bisogno di me per alcune cose ma poi sarò te lo giuro il marito migliore del mondo e adesso Eva Cudicini preparati perché tra due settimane ci sposiamo e tu devi trovare il vestito e le bomboniere poi io devo comprarmi un bel completo, la chiesa è già prenotata per il giorno che volevi Joey mi ha spifferato tutto e adesso non puoi più tornare indietro perché ho anche già mandato gli inviti e quindi…- Eva saltò in bracciò a Marco e lo baciò mentre lui la prese per i fianchi –stai zitto e baciami perché non so come tu abbia fatto ma mi hai fatto il regalo più bello che potessi farmi perciò vedi di dire sì sull’altare perché non ti faccio più scappare.- Marco sorrise e la baciò poi si fermò di colpo –che c’è?- Marco guardò in alto –pensavo no? Bella quella frase dell’altare e scappare potrei farci una canzone – Eva scoppiò a ridere e lo baciò.
Ora che la felicità bussava alla loro porta loro sarebbero stati cordiali e l’avrebbero ospitata per sempre. Perché si sa. Marco ed Eva hanno due vite ma un solo destino.
2 settimane dopo era arrivato il gran giorno, Marco era nervosissimo non faceva che andare su e giù per le scale, Walter e Rudi erano incaricati a tenerlo fermo per le foto –Marco statti buono che tra un po’ scende papà e se ti vede così comincia a piangere, l’ha fatto con me e Mimmo vedrai che adesso ti abbraccia e non ti lascia più. – Walter rise –dai pisellone che ci facciamo una foto insieme. Marco sorrise e cominciò a scrivere sul vetro “Eva sto arrivando” mentre Mimmo scendeva le scale seguito da Giulio che aveva lo smoking sembrava un ometto Marco sorrise –ehi ometto guarda che bello che sei fatti una foto con me- Marco prese in braccio Giulio che doveva portare le fedi, il fotografo non faceva che scattare foto tra Marco e gli altri. Intanto Eva era da Carlotta con la madre e Stefania che la aiutavano a vestirsi, anche Eva era agitata ma lei aveva paura di fare una brutta figura o peggio che ci fossero le telecamere, Marco aveva tassativamente vietato l’arrivo di paparazzi aveva deciso di concedere solo foto durante il pranzo e non durante la cerimonia. –tesoro stai ferma che ti dobbiamo truccare – disse Lucia mentre il fotografo faceva foto e video dappertutto, -e se cado che faccio? Mi scattano la foto?- Carlotta rise –gli metto contro tutti i miei avvocati se ci provano tranquilla- Eva rise ma non smetteva di essere nervosa non vedeva Marco da un giorno intero e la tensione cresceva.
-e se non viene? Me lo sento ci ripensa e se ne va infondo può avere tipi migliori di me. – Walter sbuffava mentre Marco non stava fermo un’ attimo, -smettila Marco Eva ti ama e io lo so perché ieri sera Carlotta mi ha chiamato dicendomi che quella donna sta morendo dalla voglia di vederti perciò – Marco sorrise –davvero? Oddio e se non gli piaccio con questo completo insomma io ho una paura che mi dia buca. Poi è tassativo che le spose siano in ritardo se guida Ezio poi è una tragedia però.- Walter fermò l’amico e lo fece sedere mentre Rudi telefonava ad Alice –amore ….senti non vedo l’ora di vederti con quel completo sarai uno schianto appena torniamo a casa lasciamo Martina da nonni e noi due stiamo insieme è da 2 settimane che io e te non……sì amore mio sarò dolcissimo e ti farò anche i massaggi – Walter tirò una sberla sulla testa a Rudi –Alice ci hai rammollito il Cesaroni – Marco rideva mentre Walter e Rudi facevano finta di menarsi –amore ora vado che devo picchiare Walter ma ci vediamo stasera cucciola ti amo. – Marco sorrise e Rudi lo guardò –beh che vuoi?- Marco si alzò –niente è che tu che dici ti amo ad una ragazza, poi se quella ragazza è Alice. Mi sorprende come voi due siate maturati.- Rudi sbuffa –zitto. Non lo sai che i Cesaroni e le Cudicini sono destinati? Papà e Lucia, io e Alice, tu ed Eva. Lo sai che è la legge di casa ormai anche Andrea e Joey. – Marco diede una spallata al fratello e mentre i tre giocavano Mimmo uscì dalla cucina –ma voi tre non crescerete mai?- Marco, Rudi e Walter si guardarono poi insieme si buttarono sopra Mimmo –dai ragazzi mi rovinate il vestito e poi non voglio che Giulio impari certe cose smettetela.- i tre smisero di attaccare Mimmo e risero i quattro ragazzi ormai uomini.
Marco è sull’altare che aspetta Eva che ovviamente è in ritardo, lui inizia ad agitarsi e mentre Eva urla contro Ezio per poter arrivare in tempo il giovane Cesaroni inizia a girare per la chiesa spaventato, Walter e Rudi lo rassicurano e quando vedono entrare Carlotta e Alice tirano un sospiro di sollievo –siamo pronti cominciamo.- il pianista inizia ad intonare la marcia nuziale e quando Eva appare sull‘ ingresso a Marco si ferma il cuore, lui la guarda incantato mentre percorre quella navata che per lui ha significato molto in quella chiesa come 26 anni prima, lui l’aveva guardata seduta sulla panca e ora la vede percorrere quella navata con lui ad attenderla.
Eva vorrebbe mollare il braccio di Sergio e correre da Marco, ma viene frenata dalla lenta musica che la accompagna verso il suo destino. Verso quell’uomo che ora la sta guardando incantato dall’altare mentre Lucia e Walter piangono. Mentre il prete sorride felice di un unione imminente. Lei sta lì a passo lento percorre la navata con Martina che sparge i petali; incrocia lo sguardo di Joey che le sorride, quante litigate con quella figlia che non era sua però ormai era talmente legata a lei che non le importava più niente che non somigliasse a lei o a Marco; poi incrocia lo sguardo di Andrea che le tiene le mani suoi fianchi, quante cose quel ragazzo aveva in comune con Marco, la dolcezza, la creatività e l’amore che era in grado di dare agli altri. Giulio le sorride e lei ricambia, ricordi che si susseguono, lui che le va a prendere in stazione lei ostile. Lei che lo disprezza. Lei che vorrebbe scappare. Poi lui padre che la accoglie. Che la fa sentire amata. E quelle litigate con Marco per il bene di Giulio quelle fatte per andare a riprenderlo. Poi lui che la saluta al cancello. Ormai è quasi arrivata e mentre il piccolo Giulio lascia le fedi sulla mensola Martina finisce la sua camminata con le rose, mentre Eva incontra lo sguardo di Marco. il suo cucciolo. Il suo uomo. La sua metà. Parte della sua stella. La sua seconda ala. L’altra metà della mela. L’amore della sua vita. L’amico più onesto. Il confidente segreto. Il fratello che non ha. Il suo angelo. Colui che per lei ha rinunciato ai suoi sogni per far felice lei. Colui che per non perderla di nuovo aveva fatto corse immense per poi arrivare tardi. Colui che ha fatto a botte con Alex per poterla avere sua. Colui che adesso la guardava da quell’altare e lei che non poteva non vedere i suoi occhi brillare. Lei e il suo pancione appena spuntato, lei e la sua forza. Lei e la sua vita. Lei e le sue scelte. Lei e i suoi sbagli. Lui stava accogliendo tutto di lei.
Marco sorride prende la sua mano e la accompagna sull’altare mentre lei cerca di trattenere le lacrime.
-siamo qui riuniti oggi per unire quest’uomo e questa donna nel vincolo del matrimonio.- la cerimonia era cominciata e al momento delle promesse Marco prese la mano destra di Eva e lei quella di Marco –vuoi tu Eva Cudicini prendere come tuo legittimo sposo Marco Cesaroni per amarlo e onorarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?- Eva prese un respiro e sorrise –sì lo voglio-  il prete si rivolse a Marco che fissava Eva incantato –e vuoi tu Marco Cesaroni prendere Eva Cudicini come tua legittima sposa per amarla e onorarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?- silenzio di tomba nella chiesa mentre aspettano la risposta di Marco, lui intanto non ha sentito una parola perché sta contemplando l’angelo che ha davanti agli occhi.
Guardala Marco è così bella. È tua. Sta per diventare tua moglie. Ogni uomo la sogna. Ogni uomo la desidera. Ma lei ha voluto te. Ha scelto te aspetta un figlio da te. È bellissima. Non riesco a guardarla perché la sua luce mi acceca e mentre le sorrido come un’ebete vorrei solo poter urlare il mio sì. Ma quanto ci mette sto prete che voglio diventare suo? –Marco la risposta è una o sì o no- disse il prete mentre Eva lo guardava spaventata – che c’è?- disse Marco risvegliandosi – la vuoi o no?- Marco annuì –certo sì, sì che lo voglio.- Eva tirò un sospiro di sollievo –allora io vi dichiaro marito e moglie può baciare la sposa. – Marco baciò Eva davanti a tutti senza vergogna, mentre tutti scattavano foto e lui sorrideva lei gli mise le mani attorno al collo poi si staccarono e Marco si sentì l’uomo più felice del mondo.

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Capitolo 15
*** Un sogno bellissimo ***


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Un sogno bellissimo


Qualche mese dopo…
- Walter ha partorito è nato è nato mio figlio.- disse Marco urlando al telefono –bello pisellone io sto in macchina porto Carlotta in ospedale forse ci siamo, il mio erede. – Marco sorrise l’amico aveva scoperto di avere un maschietto e non ci ha visto più dalla gioia.
Lui entra in camera e la vede sdraiata e sorridente mentre lui entra e si siede di fronte a lei. In America era tutto diverso, aveva tenuto in braccio il suo bambino un secondo e poi l’avevano portato via –amore come stai?- Eva sorrise –bene non ce la facevo più doveva uscire.- Marco sorrise ricordando la corse all’ospedale, Andrea e Joey entrano di corsa mano nella mano nella stanza –allora dov’è il mio fratellino?- disse Andrea guardandosi in giro, -adesso lo portano tranquilli – Joey baciò Marco e Eva –sta bene?- Marco annuì –benone – la dottoressa entrò facendo uscire Andrea e Joey dalla stanza, poi portò il piccolo dentro ad Eva si illuminarono gli occhi quando lo vide così piccolo e fragile –congratulazioni signori Cesaroni – disse la dottoressa in inglese mentre Eva lo prendeva in braccio, Marco sorrise scattò una foto mentre aveva gli occhi lucidi –guarda Matteo c’è il papà – disse Eva porgendolo a Marco, lui lo prese in braccio e sorrise mentre una lacrima gli rigava il volto –ciao piccolo sono io il tuo papà…la mamma è stata brava vero? Si merita un bacio.- disse Marco baciandola, -Marco amore devo attaccarlo è per quello che piange- disse Eva mentre il piccolo Matteo piangeva, Marco glielo porse e lui smise di piangere gli sembrò di sognare. Eva e Marco Cesaroni. si diceva Eva Marco e Matteo Cesaroni. Eva, Marco, Matteo, Andrea e Joey Cesaroni. La loro grande famiglia. Stava sognando ne era certo si voleva dare un pizzicotto per accertarsene mentre Eva gli sorrideva felice si rese conto che sì tutto quello era un sogno.
Marco si sveglia di soprassalto cadendo dal letto, si guarda intorno, è nella camera dei ragazzi e vede ancora i calzini di Rudi sul letto, si alza e si guarda allo specchio, ancora con i capelli lunghi ancora la maglietta a dadi bianca, guarda il calendario 20 luglio, non è possibile ancora quella notte, quell’infernale notte che gli ha fatto perdere l’amore della sua vita. Guardò l’orologio non era il 20 luglio ma il giorno dopo e adesso Eva era all’aeroporto e stava per partire con Alex. Si precipitò giù dalle scale prendendo le chiavi della macchina e corse fino alla sua meta con un’idea fissa in testa “Eva”.

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Sì lo so mi state odiando...sparisco per settimane e poi me ne esco con questo mini capitolo, prima di insultarmi voglio dire che è voluto per ragioni di suspance!
Va beh comunque domani pubblicherò l'ultimo capitolo e poi l'epilogo. 
Voglio scusarmi per l'assenza ma il mio computer aveva bisogno di una sistemata e fortunatamente è durato meno del previsto perciò mi faccio perdonare l'assenza pubblicando anche domani e poi a breve l'epilogo.
Spero vi piaccia nonostante la lunghezza inesistente e il finale alla Beautiful! 

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Capitolo 16
*** I sogni son desideri... ***


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I sogni son desideri....



Parcheggiò la macchina nel primo posto che ha trovato e corre a perdifiato verso l’imbarco, sente lo sguardo della gente su di sé controlla i voli, vede il ritardo e controlla l’orologio aveva solo 2 minuti, corre verso il terminal e vede Eva e Alex in fila per l’imbarco, l’hostess sta per aprire il portellone allora Marco arriva da Eva e lei lo guarda stupita –Marco- lui cerca di respirare per parlare più in fretta che può –Eva ha scordato qualcosa? – marco annuisce –sì ha scordato…..il mio cuore- Eva spalanca gli occhi mentre Alex lo guarda confuso –come scusa? Senti Marco se non è importante potresti spedircelo perché stiamo bloccando la fila, Marco prese Eva per il polso e la sposto facendo irritare Alex –che stai facendo?- Alex prende Eva dall’altra parte –scusami Alex…..ma Eva non può venire con te…..perché lei mi ama.- Eva abbassò la testa mentre Alex la guardò –cosa sta dicendo Eva?- lei scosse la testa –niente non sta dicendo niente.- mentre Marco riprendeva fiato Eva si girò e stava per ritornare in fila quando lui la rincorse –ti prego aspetta….lo so che ti sembrerò pazzo ma io ti amo e se poche ore fa non è contato niente per te allora dovresti dirmelo.- Eva lo guardò con gli occhi lucidi –come puoi pensare questo Marco? – Alex li guardò –scusate se vi interrompo ma cosa è successo qualche ora fa?- Eva lo ignorò mentre Marco lo guardava con la coda dell’occhio –senti Eva io e te….insomma ho fatto un sogno e….cavolo non so come dirtelo.- Eva lo fermò –basta Marco lasciami andare ti prego.- Marco la guardò stupito e mentre Alex ed Eva mostravano i biglietti lui tentò il tutto per tutto –avremo un figlio…..- Eva si voltò –lo chiameremo Matteo e vivremo a Los Angeles con Andrea e Joey che sono i nostri figli adottivi, ci siamo rivisti dopo 25 anni perché tu sei partita per New York e io per Milano, però ci amiamo lo stesso. Tu lavori alla rete nazionale come conduttrice mentre io lavoro alla Warner Bros e curo le musiche, ho una casa discografica a Milano, ogni tanto devo partire e tu non vuoi mai lasciarmi andare perché dici che senza di me stai troppo male….ci siamo sposati il 26 agosto e tu eri incinta di Matteo….- Eva si voltò –tu sei pazzo- Marco la girò –sì forse sono solo pazzo ma quando ho scoperto che tutto quello era un sogno ho capito che non potevo aspettare 25 anni, forse sono pazzo perché io ti amo e ti ho amato per tutto quel tempo mentre pensavo che tu fossi sposata e avessi dei figli, forse sono pazzo ma te lo giuro che io sono pazzo di te. -  Eva lo guardò stupita mentre Alex si irritò –senti Marco va bene che Eva è il tuo primo amore ma lei l’ha superato fallo anche tu. - così mise un braccio intorno al fianco di Eva che non voleva andare da lui Marco sospirò e scosse la testa ridendo –sai Alex che in quel sogno ti menavo di brutto ti portavano via in ambulanza adesso scusa ma non posso farlo però faccio questo…- Marco gli sferrò un pugno sul naso e lui lo guardò stupito –che cazzo fai?- Marco prende Eva – quello che avrei dovuto fare molto tempo fa…..Eva vieni con me ti prego a New York andiamoci insieme non farmi aspettare 25 anni per averti perché se non l’avessi notato io non ti faccio soffrire più.- Eva sorrise con le lacrime agli occhi –Marco io….- Marco annuì –scusa hai ragione non dovevo chiedertelo ma stai attenta che Alex ti tradirà a New York comunque sappi che saremo ricchi avremo una casa enorme e che Rudi e Alice si sposeranno, Mimmo sarà un cardiochirurgo e avrà un figlio di nome Giulio, noi torneremo a Roma in estate e poi di fronte alla nostra macchinetta io ti chiederò di sposarmi.- Marco se ne andò a testa bassa distrutto mentre Eva rimaneva in mobile a guardarlo mischiarsi tra la folla –allora signorina vuole salire o no?- le disse l’hostess che sembrava diversa l’aveva già vista da qualche parte ma non ricordava dove,  Eva si voltò stava per salire insieme ad Alex –dai muoviti Eva lascia perdere quello scellerato hai fatto bene a lasciarlo fidati. – Eva guardò l’hostess che sorrideva a lei come fosse un angelo –no Alex ho fatto male solo ha stare con te vattene da solo io con te a New York non ci vengo.- la donna sorrise di più mentre Alex fermava Eva per il braccio –se adesso te ne vai io non ti riprenderò più- Eva annuì –meglio così davvero.- L’hostess prese la mano di Alex e la staccò da Eva mentre lui la guardava stupito, la donna chiuse il portellone ed Eva la guardò –i tuoi biglietti Eva – lei guardò l’hostess stupita –come conosce il mio nome?- lei sorrise –Marco ti ama è un bravo ragazzo credimi l’ho cresciuto io e non ti preoccupare perché lui ti sta aspettando – Eva sorrise e capì che quella donna era Marta –arrivederci Marta.- la donna sorrise e Eva iniziò a correre quando si voltò non c’era più. Marco era davanti al vetro dove si vedono gli aerei e quando vide quello di Eva partire iniziò a piangere poi sentì qualcuno che lo abbracciava da dietro –amore scusa se ci ho messo tanto ma dovevo mandare a quel paese Alex – Marco si voltò e sorrise lei gli asciugò una lacrima –Marco lo sai che ti amo vero?- lui annuì prendendola in braccio e girandola –ti amo ti amo ti amo- disse lui baciandola.
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Bene Bene come promesso rieccomi con l'ultimo capitolo, non sono molto contenta di come è venuto ma spero comunque che vi piaccia.
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Tra qualche giorno pubblicherò l'epilogo.
Un grazie in anticipo a tutti voi che mi avete seguito e che avete creduto ancora in Eva e Marco.

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Capitolo 17
*** ...Che diventano realtà ***


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....Che diventano realtà



25 anni dopo …
-tesoro ti sbrighi? Siamo in ritardo perdiamo l’aereo.- Marco sorrise –sì stai tranquillo tanto non facciamo tardi. – Marco scosse la testa e se ne andò  a portare fuori le valigie, -papà senti io vado a prendere Joey ci vediamo lì d’accordo?- Marco sorrise –certo Andrea stai attento mi raccomando- il ragazzo sorrise mentre un altro bambino piccolo correva incontro a Marco –papà. Lo sai che ho disegnato un elicottero? Lo vuoi vedere?- Marco scompigliò i capelli al bambino –certo Matteo fammelo vedere. – il piccolo corse in camera sua sorridendo, 7 anni e già era una piccola peste come Marco però era dolce e sensibile, Eva arriva con il borsone –amore non è che mi aiuti…- marco si precipita da lei –amore quante volte te l’ho detto che non devi portare pesi?- Eva sbuffò- va bene scusa non ti aiuto più- Marco sorrise e la baciò –sta zitta scema che io mi preoccupo sono sì o no un futuro padre?- Eva sorrise lo baciò –certo amore ma sono solo al 2 mese non devi preoccuparti troppo. Dov’è Andrea?- Marco si girò -è andato a prendere Joey. Ci vediamo là perciò andiamo che papà ci aspetta, sono 12 ore di aereo saranno in pensiero sai come sono fatti.- Eva annuì e sorrise –amore?- Marco si girò –ti amo lo sai?- Marco sorrise –lo so me lo hai ripetuto tante volte prima e dopo il matrimonio perciò amore ricordati che anche io ti amo con tutto me stesso e che se non avessi voi sarei perso.- lei sorrise e lo abbracciò –ti rendi conto che tu mi hai convinto a seguirti a New York solo per un sogno che avevi fatto?-  Marco rise –beh però si è avverato in parte insomma Andrea sta con Joey Alice e Rudi si sono sposati, Mimmo è un cardiochirurgo e ha avuto un figlio che si chiama Giulio, c’è la piccola Martina che è tutta Alice e Rudi è un insegnate sono o no un veggente? Solo che stavolta ho deciso che non avrei aspettato 25 anni per averti.- Eva lo baciò mentre marco approfondiva il bacio –papà guarda- Eva si staccò ridendo mentre il Matteo andava in braccio al papà. –ma poi ritorniamo a  casa? Mi piace è grande e poi papà mi compra tutto quello che voglio perché è ricco- Marco ed Eva risero –papà te li comprerà anche lì i giochi e poi anche casa a Roma è grande e piccolo non sai che Roma è stata la città in cui mamma e papà si sono conosciuti? Ti piacerà poi torneremo mamma ha il lavoro e io devo fare almeno 3 film prima della fine di agosto perciò amore tranquillo torneremo a Los Angeles ma adesso andiamo che dobbiamo prendere l’aereo.- Eva e Marco uscirono di casa felici perché il loro sogno si era realizzato e finalmente era tutto vero.
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Eccomi qui con l'ultimo capitolo; spero vi sia piaciuto.
fatemi sapere se vi è piaciuta l'idea recensendo la storia e per quelli appassionati delle storie romantiche non perdetevi l'altra storia (non riguarda i Cesaroni) che sto scrivendo.
é stato un piacere scrivere e spero sia stato per voi leggere.
Alla prossima.

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