Don't stop believing

di _heartabreak_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Stiamo andando verso il nostro sogno! ***
Capitolo 3: *** Scontri! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Bhe ecco, prima di cominciare questa storia, forse dovrei presentarmi, piacere Harriet. Forse solo il nome non basta eh? Allora cominciamo a presentarci sul serio: Sono alta 1.65, ho dei lunghi capelli rossi e lisci, che forse sono l’unica parte che mi piace del mio corpo, due occhi color nocciola e sono magra al punto giusto, una 42 più o meno è una taglia giusta? Bhe passiamo al carattere: Sono scontrosa quando mi incavolo, sono anticonformista, mi piace stare con gli amici, non piango molto spesso, il mio colore preferito è il rosso, e gli altri dicono che sembro antipatica al primo approccio, ma poi se mi conosci capisci che sono tutto l’opposto , e ultimo ma non meno importante, tutti mi definiscono ‘’ un ciclone’’. Tadaann, sorpresina! In questa storia non sono da sola, c’è lei con me, Sofia. Dovrei presentare ance lei eh? Allora ricominciamo: è alta più o meno come me, magra più o meno come me ed è davvero bella, molto più di me direi. Ha dei capelli mossi biondo cenere, degli occhi verdi ed un sorriso che riesce a far invidia al mondo. Non ho mai capito il perché siamo amiche, in effetti siamo così diverse! Lei è una persona dolcissima, non si arrabbia mai, ti ci puoi confidare, sa dare veri consigli.. ma in realtà nessuno è perfetto, tutti hanno almeno un difetto, il suo è che si affeziona troppo alle persone, e quando non riesce ad aiutarle piange, è questo il suo modo di sfogarsi, mentre il mio è prendere a pugni un povero cuscino indifeso. Se ci è mai capitato di litigare? Si, tantissime volte, ma per sciocchezze, ma dopo un ora, tutto torna normale. Ci siamo conosciute a 3 anni, già.. All’asilo eravamo compagne di banco, poi siamo cresciute e adesso abbiamo 19 anni, siamo delle ballerine e delle directioners. Ballare è la nostra vita, e farlo a ritmo di Live while we’re young, ci fa sentire straordinariamente bene. Il nostro sogno è di incontrare i nostri idoli e di entrare alla Julliard, a New york, ma visto che noi siamo londinesi, è quasi irrealizzabile. Bhe ecco queste siamo noi, e questa è la nostra storia.

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Capitolo 2
*** Stiamo andando verso il nostro sogno! ***


HARRIET'S POV

E' il 18 maggio e qui a Londra stranamete fa caldo. Venni svegliata da un messaggio di Sofia : ''Ho una cosa da dirti troppo slauhfdvbls *-*'' e da tipo altri 5236 messaggi che facevano più o meno così, il punto è che gli ho risposto solo una volta: '' a meno che non siano due biglietti per il concerto dei one direction lasciami dormire'' ma ovviamente aveva deciso di non farmi dormire.
''Ci vediamo a casa mia tra 20 minuti, non uno di più, VELOCE'' Mi alzai con calma mi vestii feci colazione, e mi precipitai a casa sua.
Mi aprì lei:
-Sono 22 minuti non 20.-
-Dettagli amore.. Che succede?- Dissi precipitandomi in camera sua.
-Guarda guarda guarda, ti ricordi?- La guardai stupita prendendo quello che aveva in mano.
-Certo è la nostra domanda per la Julliard, l'abbiamo spedita mesi fa..- Dissi stranita.
-Harriet sveglia.. ci hanno prese, andremo a New York.- Dissi cominciando a saltare per tutta la stanza, ed io insieme a lei.
-Sofi, ti rendi conto? La Julliard, quando partiamo? -
-Esattamente tra 29 giorni 16 ore 25 minuti e 36 secondi.-
-Poco precisa eh?- Dissi ridendo e buttandola sul divano.


Qualche ora dopo tornai a casa mia, salutai mia madre e mi sedetti sul tavolo per darle la notizia.
-Mamma, ti ricordi il mio sogno vero?-
-Certo tesro, perchè?-
-Se fosse possibile realizzarlo?-
-Sarebbe fantastico no?-
-Mamma ddevo dirti una cosa.-
-Dimmi-
-Mi hanno presa, alla Julliard a New York, ho vinto una borsa di studio, e poi c'è anche Sofia con me.-
-O mio Dio, ti hanno presa? Ma è fantastico.. O la mia bambina- DIsse abbracciandomi.
-Parto tra un mese, abbiamo tempo.-


La verità era che quel tempo era passato in fretta, troppo in fretta ed era il 18 giugno, ero all'aereoporto diretta a New York.

''Il volo 5872 per New York sta per partire'' Annunciava l'altoparlante.

-Allora, state attente e chiamateci sempre..- Interruppi le nostre madri.
-Tranquille, ci vediamo tra qualche mese.- Le abbracciammo e ci incamminammo verso il check-in.


-TI rendi conto? New York!- Esclamò eccitata Sofia.
-Ehi calma, questo è il nostro sogno, stiamo andando verso il nostro sogno!-

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Capitolo 3
*** Scontri! ***


SOFIA'S POV

Vero, il nostro sogno, ancora non ci credevo.. è cominciato tutto con quella stupida domanda di ammissione mandata per gioco... Chi lo avrebbe mai pensato.. La Julliard, Wow..Per il momento le uniche cose a cui riuscivo a pensare erano: New York, Julliard, New York, e poi loro.. One direction! New York è sempre New York no? Chissà cosa potrebbe accadere mai! I miei pensieri furono bruscamente interrotti da un' hostess che mi chiedeva il biglietto. Glielo porsi, stinsi la mano di Harriet che mi guardò per rassicurarmi e salii sull'aereo. L'unica cosa che mi seccava parecchio erano le 13 ore d volo. Mi piaceva volare ma non per 13, strazianti, seccanti, ore. Guardammo 3 film e passarono solo 6 ore mentre le mie gambe cominciavano a non esistere  più, così decisi di alzarmi.

-Vado un attimo in bagno.- Dissi ad Harriet prendendo in mano solo il mio i-phone, il regalo più azzeccato che i miei mi potessero mai fare.
-Okkei.- mi rispose flebile cominciano a chiudere gli occhi.

Camminai per un piccolo tratto di corridoio col mio cellulare in mano intenta a controllare twitter finchè non scontrai un ragazzo tutto imbacuccato.

-Scusa, non volevo, mi dispiace, ti sei fatto male?.- Dissi porgendogli una mano per farlo rialzare da terra.
-No sto bene grazie comunque.- Presi il mio cellulare caduto a terra controllando che non avesse nessun graffio e prosegii per la mia strada ripensando al ragazzo imbacuccato. 

Tornai a sedermi al mio posto mentre Harriet dormiva beatamente al suo posto. Visto che avevo ''perso'' la mia amica, decisi di ascoltare un po' di musica. Presi le cuffie dalla borsa ed il telefono dalla tasca, lo sboccai e..no aspettate un attimo! quello non era il mio cellulare, il mio sfondo era una foto mia e di Harriet, quella su quel telefono era una foto di Justin! 

Okkei che nessuno tocchi il mio cellulare, dovevo trovarlo. A fanculo la privacy, andai nella casella dei messaggi e ne inviai uno al mio numero, avevo capito cos'era successo, l'avevo scambiato col ragazzo imbacuccato.

'' Scusa se ho aperto i messaggi, ma credo di aver confuso i nostri cellulari quando ci siamo scambiati xx'' Okkei doveva rispondere.. e in fretta,

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