Losing her.

Theo non era ancora tornato.
Forse era ancora in giro con lei.
In qualche pub.
‘Ha perso proprio la testa’ pensa.
Sarebbe capace di dimenticarsi della casa, del passato e Adam.
Tanto se c’è l’ amore, tutto il resto è superfluo.
La cena è nell’immondizia.
Il cellulare segna diciassette chiamate effettuate.
Neanche una risposta.

-Theo ma dove sei?-

Il cielo è totalmente rosso.
Adam corre sotto la pioggia.
Lo chiama ma non nessuno lo risponde .
Le gambe si trascinano fino al parco.
Un ragazzo totalmente vestito di nero è seduto su una panchina mentre ha la testa calata.
Pianta le unghie sulle guance fino a formare dieci piccole mezzelune.
-Theo torniamo a casa.-
Nessuna risposta.
-Theo, alzati.-
-No.-
Adam gli mette due dita sotto al mento e incontra i suoi occhi.
Un tuono squarcia il cielo e le lacrime diventano urla.

-Mi ha lasciato.-

Supino sul letto, non muove un muscolo.

Solo il suo respiro scandisce il tempo.

-Non so se sarò davvero capace di andare avanti senza lei.-
Il capo è volto verso la finestra ad osservare quelle poche stelle che si fanno compagnia.
-Sei capace di fare questo ed altro. Ora dormi.-
Una carezza veloce.
Un bicchiere di vetro cade a terra.
Theo avrebbe giurato, mentre poggiava una mano sul petto, di aver sentito il suo cuore rompersi.

Era meglio quando Adam gli gridava contro.
Gli faceva capire che esisteva ancora.
Che un piccolo angolo della sua anima bruciava.
Evidentemente non erano rimaste che ceneri.
Parlami Adam.
Fammi diventare sordo.
Grida, canta, parla, urla.
Fammi sentire vivo.

-Adam ti va di uscire?-
Un sguardo tra lo stupore e la rabbia ti fa subito zittire.
-Dai è domenica, non possiamo poltrire sempre sul divano! -
-No, grazie. Preferisco stare qui.- dice alzando il primo libro che vede.
-Ma…-
-No, grazie.-
Con passi lenti si avvia verso la sua camera da letto.
La chiude e si siede sul pavimento mentre prende un pacchetto dalla carta azzurra.
-Comunque, buon compleanno.-

-Theo vuoi venire con me?-
Hai sperato tante volte che te lo dicesse che pensavi fosse solo un sogno.
-Cos..-
-Ti ho detto se vuoi venire con me. Sai, faccio qualcosa che è chiamata spesa. Giusto per non restare digiuni.-
Gli occhi ti si illuminano.
-Parla quello che l’ultima volta ha scambiato il latte con il formaggio.-
-Guarda che sono sempre latticini!-
-Sì, certo… cerca di salvarti ancora!-
Una risata si scatena mentre mettete le scarpe.
Nel frattempo Adam ti consiglia di mettere un cappotto che fuori si congela.
Non puoi credere che stavi per rovinare un rapporto, una persona così bella per lei.
Le interessavano solo i tuoi soldi sui quali sudavi sangue.
Ma solo lui, Adam poteva permetterseli tutti.
 

Blood, tears and gold.

 
Evelyn ci hai dannato non so per quanto tempo.
Ho visto per la prima volta Theo disperarsi.
Il cuore mi si è stretto così forte nel petto che pensavo stesse arrivando presto la mia fine.
Litigavamo, ci urlavamo contro solo per sentirci vivi.
Poi abbiamo iniziato a tacere.
Da un estremo siamo passati ad un altro.
Ho maledetto lui,  il ragazzo più importante della mia vita.
Si è presentato persino il giorno del mio compleanno con la scusa di uscire.
Già sapevo che aveva un regalo nascosto in camera sua.
Non riesce mai a mostrarsi in parte agli altri.
E’ troppo buono, troppo gentile.
Troppo Theo.
 
Vorrei poter restare accanto a lui altri dieci, cento, mille anni.
Solo per vederlo sorridere ed essere la sua inseparabile ombra.











Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, (che adoro LOL) nè offenderle in alcun modo,
Peace and love. <3