Una chitarra, una storia ...

di giugina62
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** inizia tutto grazie alla mia passione ***
Capitolo 2: *** colpo di fulmine ? ***
Capitolo 3: *** fragola e cioccolato :P ***
Capitolo 4: *** tour casa Lambert ***



Capitolo 1
*** inizia tutto grazie alla mia passione ***


La nostra , anzi la mia di storia , inizia tutto grazie alla mia passione , la musica.  O forse è meglio dire , la chitarra. Mi chiamo Thomas Joseph Ratliff, per gli amici Tommy Joe , sono un ragazzo semplice , che vive di musica e in compagnia della mia amata chitarra da cui non mi separo mai. Avevo 20 anni , quando ho conosciuto lui.
La mia cara nonna , aveva ereditato da suo padre , un vecchio polveroso negozio di musica, e durante il periodo estivo , l’aiutavo  con i clienti, diciamo che ero  specializzato con le chitarre,o meglio lo sono ancora, ed ogni volta che un cliente entrava, e voleva delle informazioni su questo strumento , la nonna li mandava da me. Tutto accadde un giorno.
Uno come tutti gli altri, era il 20 luglio, lo ricordo come se fosse ieri. Erano le venti e trenta, stavo spolverando gli strumenti e mettevo in ordine , ciò che nonna lasciava in giro, lei era già tornata a casa ed io avevo il compito , di chiudere il negozio.
Mentre in segreto , provavo una chitarra, forse la più costosa del negozio, sentii bussare alla porta.
Per un attimo , lo strumento mi scivolò dalle mani , ma riuscii giusto in tempo a recuperarlo, prima che facesse la fine di un mucchietto  di legno , informe. Mi girai verso la porta, e un ragazzo mi indicò di aprire quest’ultima, risposi negativamente muovendo il capo  , solo che lui mi pregò , il mio sguardo si posò sul suo , e mi catturò , che senza neanche rendermene conto , aprii la porta.
-grazie , grazie infinite !!!
-scusami ma siamo chiusi.
-lo so ma sono disperato, il mio migliore amico oggi fa gli anni, ed al lavoro mi hanno tenuto di più del dovuto e non sono riuscito a passare prima, volevo regalargli una chitarra.
-ok, farò un eccezione per te.
-grazie mille non so come ringraziarti.
Ricevetti un forte abbraccio da questo sconosciuto , che mi lasciò pietrificato. Aveva un ottimo profumo, dolce ma deciso, non saprei con precisione descriverlo ma comunque , mi inebriò.
-allora che genere di chitarra volevi regalargli ?
- non ne capisco , io di certe cose!
-è un principiante , un esperto …?
-suona in un gruppo rock, la sua ultima chitarra si è rotta.
-allora penso sia una chitarra elettrica.
Presi due chitarre, che erano certamente più adatte ad un ragazzo , che suonava in una band .
-allora quale preferisci ?
-tu quale mi consigli?
-io ti consiglio questa chitarra elettrica modello ST 203 Dimavery colore nero. È perfetta.
-ok , mi fido di te.
-tranquillo sono uno che se ne intende.
-potresti suonarla per me?
- ok ,non c’è problema.
Cominciai a suonare, chiudendo gli occhi e facendomi trasportare dalla musica, dopo pochi minuti , riposi lo strumento , nella sua custodia , e lo adagia di fronte la cassa.
-allora il prezzo , è 150 dollari.
Lo sconosciuto , estrasse dalla tasca la quantità di denaro , richiesto , solo mi lasciò 10 dollari in più.
-il prezzo è 150 dollari, non 160.
-lo so, quella è la mancia, per avermi suonato quel brano stupendo.
-no , non è necessario , l’ho fatto con piacere.
-lo so , ma voglio che li accetti comunque, per ripagarti del disturbo, posso farti una domanda?
-dimmi pure
-potrei sapere il titolo , di questo stupendo brano , e il chitarrista che lo ha composto?
-beh il titolo , non l’ho ancora deciso , ma il chitarrista che lo ha composto è Thomas Joseph Ratliff, ovvero io.
-è un piacere conoscerla Thomas Joseph Ratliff, e devo ammettere che il suo brano è favoloso.
Mi allungò la mano in segno di saluto.
Ricambiai.
-chiamami Tommy Joe
-io invece mi chiamo Adam Mitchel Lambert, ma puoi chiamarmi Adam.
Tirò fuori dalla tasca il telefono , e guardò l’orario.
-cavolo è tardissimo , scusami Tommy potresti darmi il biglietto da visita del negozio , in caso avessi bisogno di acquistare , altri strumenti?
-Si certamente.
Gli allungai un biglietto da visita, lui lo prese , poi allungò il braccio per aggrappare la chitarra, e sparire dietro la porta.
-arrivederci Tommy.
Dopo questa ultima vendita , chiusi il negozio e tornai a casa.
 

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Capitolo 2
*** colpo di fulmine ? ***


Non ero riuscito a chiudere occhio, non facevo altro che pensare a quel ragazzo , a quell’Adam, mi aveva colpito , come un fulmine a ciel sereno, mi aveva lasciato senza parole, quando mi ha stretto tra le sue braccia, quando il suo profumo mi era entrato dentro , il suo profumo era riuscito a farmi venire i brividi, c’era qualcosa in lui che mi attrae …
Ma cosa dico?!?! Cazzo , sono etero , perché penso certe cose di un ragazzo??
Buh non lo so , ma sono sicuro che sento terribilmente la sua mancanza.
21 luglio, è stata davvero una giornata lavorativa, intensa, ogni volta che il telefono cominciava a squillare, io ero pronto a correre per rispondere, sperando vivamente potesse  essere  lui, finalmente la giornata lavorativa era terminata, ero stremato , comincio a sistemare il negozio , ed ho sperato fine alla fine , che lui bussasse nuovamente alla porta, come la sera precedente. Ma niente di tutto ciò accadde.
Uscii  , chiusi la porta ,quando proprio, all’ultimo giro della chiave , il telefono cominciò a squillare , lentamente , decisi di entrare e rispondere, sarà la nonna pensai , in un primo momento , ma mi sbagliai e ne fui contento.
-pronto?
-Tommy?
-si, chi parla?
-sono Adam.
-ah ciao, Adam dimmi pure
-volevo sapere se avete già chiuso il negozio
-in realtà , ero già fuori
-perfetto, ti andrebbe di berci una cosa insieme ? se ne hai voglia e non hai altri impegni?
-si mi farebbe molto piacere.
-allora fra dieci minuti , ti vengo a prendere
-ok , a dopo
Posai di fretta il telefono, e corsi come un matto in bagno , mi guardai allo specchio, mi sistemai i capelli, avrei preferito in quel momento avere la mia fidata, matita nera. Ma di solito , non la portavo in negozio , ne tanto meno mi truccavo per lavorare. Cominciai a spegnere le luci , ed a uscire dal negozio, dopo averlo chiuso, una macchina suonò il suo clacson, mi voltai . Era lui.
Aprii la portiera , e mi accomodai all’interno della vettura.
-ciao
-ciao Tommy, dove ti va di andare?
-dove vuoi .
L’auto partì.
Il silenzio regnava sovrano . l’imbarazzo prendeva sopravvento su di me, avevo le guancie in fiamme.
Dopo due minuti di silenzio, la macchina rallentò fino a fermarsi, guardai di fronte a me, e un semaforo prepotente mostrava il rosso.
Mi girai verso il mio finestrino, quando la sua mano girò il mio volto, e le sue labbra, prepotentemente si impossessavano delle mie, era ufficiale, stavo divampando , quel bacio , durò un infinità o forse un secondo, sta di fatto che quel momento magico, fu interrotto da una donna, che con violenza batteva la sua mano paffuta , nel clacson assordante.
-che donna fastidiosa.
Affermò convinto Adam , io invece non spiccicai parola.
Continuammo il nostro viaggio, quando Adam in poche mosse parcheggiò in modo perfetto.
Entrambi ci recammo all’interno di un locale. Rimasi a bocca aperta, era un pub con un piccolo palco, dove era possibile esibirsi,  per una volta rimpiansi , di non avere la mia amata chitarra con me.
-sono sicuro che ti esibirai , non è vero?
-mi sarebbe davvero piaciuto , ma non ho la mia chitarra con me.
-aspetta qui, ci penso io.
Adam uscì di fretta dal locale, per poi rientrarci con in mano, la chitarra che il giorno prima gli avevo venduto.
-tieni usa questa.
-ma non era il regalo del tuo amico?
-si ma alla fine , ho scoperto che i suoi genitori , gliene hanno regalato una uguale.
-ma sai che potevi riportarla , ti avrei rimborsato.
-se l’avessi riportata , a quest’ora tu non avresti potuto esibirti, allora lo suoni un brano con me?
- perché sai suonare?
-no , ma so cantare, allora ci stai?
-ci stò.
Gli tolsi la chitarra dalle mani , e salii sul palco , al mio fianco lui si accomodò su uno sgabello, proprio di fronte al microfono, si girò per guardarmi e donarmi un sorriso, poi mi passò lo spartito.
E cominciammo …
Dopo 3 minuti di esibizione, le persone che assistevano si alzarono in piedi, donandoci un forte e caldo applauso, per un attimo mi sentii completo e felice.
-ti va una birra?
-si , grazie.
Qualche minuto dopo, mi raggiunse al tavolo con due lattine di birra. Dopo aver gustato quella fresca bibita, era il momento di ritornare a casa.
-scusami , ma dovrei ritornare a casa
-così presto , sono solo le undici e mezza.
-lo so , ma domani lavoro e devo alzarmi presto.
-ok, ti riaccompagno .
Il tragitto verso casa, non fu così imbarazzante  come quello precedente, anzi fu molto divertente , tra battutine e risate , eravamo già davanti casa mia.
-allora buona notte
-buona notte, e grazie per la serata.
-grazie a te per la compagnia.
Poi mi diede un tenero bacio sulla guancia. Fu davvero molto tenero, ma nel profondo del mio cuore, nel profondo di me stesso , ero davvero deluso, forse avrei preferito qualcosa di più!

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Capitolo 3
*** fragola e cioccolato :P ***


Driin driin driin
-si si , ho capito sveglia, mi alzo ma ora taci!
Spengo quello strumento del demonio, e mi preparo per andare in negozio. Oggi non ho proprio voglia di lavorare, oggi ho proprio voglia di vederlo, ma non ho neanche il suo numero cazzo! Mi lavo sotto il getto caldo , della doccia, mi vesto e in pochi minuti mi ritrovo  in negozio, si ci sono ma con il corpo, la mente sta viaggiando … in cerca di lui e del suo ricordo.
Ho ancora il sapore ,delle sue labbra. Mi sfioro con le dita , le mie labbra. Strano, ricordo ancora il dolce sapore della sua bocca, sapeva di fragola e menta, che strano.
-Tommy caro, ti vedo spaesato, ieri sei uscito con una ragazza e ti ha baciato, non è così? Non puoi negarlo è più di venti minuti che ti tocchi le labbra e sei perso nei ricordi.
Cazzo , nonna ci azzecca sempre, per lei sono come un libro aperto, peccato che ha sbagliato su una cosa, la persona che mi rende così spaesato , è un uomo. Si , perché mia nonna non sa ,che suo nipote è gay, e forse non dovrà saperlo, almeno per ora.
Continuo a lavorare, senza metterci la passione che metto ogni giorno, le ore sembrano non passare mai. Guardo l’orologio, ancora le 10 del mattino, ma siamo sicuri che non si sia rotto?
Comincio a servire un cliente, quando una voce alle mie spalle mi dice
-buon giorno, vorrei …
-mi scusi la raggiungo subito.
Gli rispondo senza far caso , alla persona che mi ha posto tale richiesta. Dopo aver  aiutato a scegliere, lo strumento per il cliente, lo accompagno alla cassa per farlo pagare, mi volto  di fronte a me ,vi  è lui.
Mi cade , la chitarra che avevo fra le mani, e per fortuna Adam riesce a prenderla in tempo, prima che si distrugga.
-Tommy fai attenzione, non vorrai pagare …
Gira la chitarra, per vedere il prezzo.
-pagare 250 dollari , di chitarra a tua nonna.
Il cliente , scocciato dalla discussione, chiede gentilmente la chitarra ad Adam e va , lui stesso a pagare alla cassa.
-scusami se ti ho disturbato prima
-ma cosa dici ?! anzi sono io che dovrei scusarmi , sono mortificato, se sapevo che eri tu avrei lasciato il cliente
-tranquillo, è il tuo lavoro, tieni , ti ho portato un caffè , sicuramente sarai stanco dalla notte scorsa.
-grazie, ne avevo bisogno mi hai letto nel pensiero, sto praticamente dormendo in piedi.
Prendo tra le mani , il bicchiere fumante di caffè e me lo gusto fino in fondo.
-dai Tommy prendi un pausa, anzi hai il resto della giornata libera, esci con il tuo amico. Perché oggi non ci sei con la testa, se non fosse stato per questo fanciullo , la chitarra di quel cliente avrebbe fatto, una brutta fine. Puoi presentarmelo?
-si nonna.
Adam si presentò cordialmente, e la ringraziò per avermi lasciato il resto della giornata libera.
Dopo aver preso il cappotto ero già in macchina con Adam.
-allora , io avrei delle commissioni da fare … ti dispiace?
-no no, anzi scusami se ti reco disturbo
-non dirlo mai più! È un piacere stare in tua compagnia. Però prima devo passare, da casa mia
-ok
Dopo pochi minuti , mi ritrovai in un piccolo , ma accogliente appartamento , davvero ordinato anche se li ci abitava un ragazzo.
-siediti pure, cosa posso offrirti ?
-veramente non ..
-oh , ho del gelato, dovrebbe scadere dopo domani mi aiuti a finirlo?
- em , ok che gusto è ?
-fragola e cioccolato
-a ok va bene
-ti va se ci aggiungiamo del cioccolato , caldo sopra?
-mmm , ok!
-aspetta che lo preparo
-ti do una mano
Dopo aver sciolto, il cioccolato, e versato sopra le tazze stracolme di gelato, ci accomodiamo sul divano.
-si ma tu hai più gelato alla fragola! Afferma Adam, prendendo una cucchiaiata del mio gelato alla fragola
-e invece tu hai più gelato al cioccolato! Gli rispondo rubando il cucchiaio di gelato , che si stava portando alla bocca.
Cerco di lottare , per conquistare quel cucchiaio stracolmo di gelato , quando Adam infila il dito , nel cioccolato caldo , e mi sporca il naso.
-che ti sia da lezione Tommy
-ah si
Prendo la pallina di gelato , e gliela lancio
-brr ma è gelato!!! Ora saprò di fragola
-forse. Cominciai a ridere di gusto
-vuoi provare ad assaggiarmi?
-cosa???
Lui si avvicinò a me, leccando quella goccia di cioccolato sulla punta del  mio naso. Il viso mi divampò, e la vista mi si offuscò. Cosa dovrei fare adesso?!?!?

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Capitolo 4
*** tour casa Lambert ***


Scappo o resto? Ci provo , o lo allontano? Lo assaporo , o immagino il suo gusto??
Troppe domande mi frullano in testa, eppure lo desidero così tanto.
Mentre cerco di fare mente locale, la sua bocca si abbassa verso la mia. E tutto si ferma.
Un bacio, lungo intenso mi ruba l’anima.
Sembra così avido delle mie labbra, eppure non riesco a fare resistenza.
Le sue mani esplorano il mio corpo,  toccano i miei capelli, e dopo pochi minuti la mia maglietta, si trovava in un angolo della stanza. Era un momento magico, anche lui stava per togliersi la maglietta, quando. ..
Triin triin triin triin
Adam mi guardò , con tanta tristezza.
-scusami ma devo proprio rispondere.
Si alza lentamente da me , per raggiungere il telefono.
-pronto?
La sua espressione cambiò totalmente,
-arrivo immediatamente.
Dopo aver chiuso la telefonata , Adam mi guardò intensamente.
-Tommy, scusami ma dobbiamo proprio andare
-è successo qualcosa?
-si mio padre è finito in ospedale.
Si girò, e si chinò per raccogliermi la maglietta, e me la passò , la indossai di colpo , e qualche minuto dopo , eravamo già in ospedale.
In sala d’attesa,  c’erano un ragazzo e una donna, molto elegante ed estremamente bella.
-mamma, Neil, cos’è successo?
-fratellone, stai tranquillo , non è successo niente di grave, papà stava usando degli attrezzi , quando uno gli è scappato di mano, ha solo una ferita, non molto profonda.
-si Adam , non è niente di grave , gli stanno mettendo un paio di punti, se non fosse stato per tuo fratello, tuo padre sarebbe uscito da questa esperienza senza una mano. È terribile.
-grazie Neil.
Tutti e tre si abbracciarono, quando un dottore, li informò che era tutto a posto e che potevano ritornare a casa, accanto ad esso apparve , un uomo dai capelli rossi , e  occhi celesti , doveva essere suo padre, non c’era ombra di dubbio, che si reggeva l’altra mano fasciata.
La famiglia accorse ad abbracciare il padre , e tutto si era sistemato, però ancora nessuno si era accorto della mia presenza.
Neil mi guardò
-scusa Adam , ma lui è il tuo nuovo ragazzo?
Il suo nuovo ragazzo? Cosa ??? sapevano che Adam era gay? Che invidia devo ammetterlo
-no , non è il mio nuovo ragazzo, è un amico molto intimo si chiama Thomas Joseph Ratliff
-piacere Thomas
-chiamami Tommy
Dopo esserci presentati, la mamma di Adam mi chiede:
-Tommy, ti va di cenare con noi, è il minimo dopo esserti preoccupato tanto per mio marito.
-non vorrei recarvi tanto disturbo
-no , nessun disturbo anzi, ci farebbe molto piacere, aggiunge Adam. Poi si avvicina al mio orecchio e mi sussurra “magari potremmo continuare , da dove abbiamo lasciato”
Le guancie riacquistarono , un colorito rosso pomodoro ero troppo imbarazzato.
La loro casa, era davvero bella e accogliente, cominciai a dare una mano ,e qualche minuto dopo gustavamo , un ottimo  pranzo, con i fiocchi.
-è davvero tutto squisito signora Lambert.
-sono davvero molto contenta, che ti piaccia.
Dopo aver riposto i piatti, e aver sparecchiato la tavola, Adam mi propone , di visitare quella meravigliosa casa, e io accetto volentieri.
Dopo un tour ben dettagliato, era il momento di visitare la camera di Adam.
Cosa avrei trovato al suo interno? 

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