a coincidence have changed my life

di GovGov
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


" Harry, sono le otto devi andare a lavoro". Già il lavoro. Io mi chiamo Harry Styles, sono un normalissimo ragazzo di 16 anni di Doncaster che lavora come tutti i ragazzi che vogliono avere una vita sociale e vive con una madre che ha deciso di togliergli definitivamente la paghetta. Non fraintendetemi, io adoro mia madre, infatti molti dei miei amici mi chiamano mammone perchè le sono molto attaccato. Insomma so che non ve ne frega niente della mia vita quindi evito di raccontarvela per filo e per segno, considerato che siete coraggiosi se siete arrivati fino qui. Vorrei dirvi lo stesso che ho il piccolo difetto di divagare e di perdermi nei pensieri, se non si fosse notato. Ultima cosa piccola piccola, lavoro in un forno e quella che avete appena sentito urlarmi dal piano di sotto e che qualche minuto fa mi ha svegliato in un modo a dir poco inumano(secchio d'acqua ghiacciata) con l'aiuto di mia sorella è la mia adorata madre, Anne.
Ora però è ora di andate a lavoro sennò Mark, il mio capo, potrebbe seriamente arrabbiarsi e se si arrabbia per me e le mie finanze potrebbero essere guiai veramente molto seri, per non parlare della mia vita socila che andrebbe a pezzi, niente più feste, ragazze, amici... no, non è veramente il caso di fare arrabbiare Mark.  Esco velocemente di casa e In cinque minuti mi trovo al forno dove Mark mi aspetta. Già si immaginava un ritardo ma ancora una volta l'ho stupito e sono arrivato giusto giusto all'ultimo secondo.
Entro, mi metto la divisa, composta da un grembiule che potrebbe benissimo usare mia nonna per cucinare, ma dico, una divisa normale no? comunque, dopo essermi cambiato mi metto subito al lavoro. La mattina di solito è il momento più caotico, tutti comprano qualcosa per la colazione o so io cosa. L'unica cosa buona è che ormai ho fatto amicizia con alcuni ragazzi che vengono qui quasi tutte le mattine così chiacchero un po' con loro.
Mezzoretta dopo entra Niall, compagno di scuola nonchè mio migliore amico, insieme a Liam e Zayn, loro sono un'anno più grandi di me quindi ovviamente non siamo in classe insieme e quest'anno non saremo neanche più allo stesso piano.
"Ehi Nialler! Come sono andate le vacanze?"
"Molto bene! Te?"
"A parte il fatto che mi sono sempre dovuto svegliare presto per venire qui a lavorare, tutto ok"
"A proposito, parlando di lavoro, com'è che sei qui anche l'ultima settimana di vacanze? non dovevi averla libera?"
"Piccolo inconveniente durante l'estate, quindi ho perso una settimana e la devo recuperare."
"Inconveniente di che genere?"
"Lascia perdere" gli dico ormai scocciato, ogni tanto quel biondino fa un po' troppe domande per i miei  gusti. Sento un cellulare squillare e Niall guarda il suo, segno che gli è arrivato un messaggio.
"Liam mi ha mandato un messaggio, devo andare! Quando stacchi chiamami così ci vediamo! Ciao"
"Ciao biondino!" esclamo con un sorriso, quel ragazzo è fantastico, mi fa sempre tornare il sorriso, gli voglio veramente un bene dell'anima.
 Dopo un ora il casino maggiore finisce e poco dopo entra un ragazzo che non ho mai visto prima, neanche a scuola. Forse si è trasferito da poco. 
" ciao!" gli dico cercando di instaurare una conversazione, a primo impatto mi sembra simpatico. Poi a quest'ora non c'è nessuno quindi anche se chiacchero un po' non dovrebbe succedere nulla, o almeno spero.
"ciao!" Bhè, di sicuro timido non è visto l'esuberanza con cui mi ha appena risposto.
 "Non ti ho mai visto prima, ti sei appena trasferito?" Il ragazzo mi intriga, eh già
"Prima vivevo dall' altra parte della città e ora ci siamo trasferiti qui per questioni di lavoro di mio padre." 
" verrai a scuola alla McKey High School?" 
"si, farò l'ultimo anno." Fantastico almeno andremo a scuola insieme e potrò vederti tutti i giorni... Ma che cazzo di pensieri fai Styles! Lui è un ragazzo! Un maschio! Non sei gay non devi pensare a queste cose! Do ragione alla mia coscienza non posso pensare queste cose su un ragazzo che, a pensarci bene, non so neanche come si chiama. Magari glielo chiedo, si mi pare la soluzione migliore.
" beh allora ci vedremo a scuola! Io vado in terza. Come ti chiami? Io Harry Styles."
" Louis Tomlinson " 
Devo dire che per la prima volta in tutta la mia vita non vedo l'ora di tornare a scuola, per poterti rivedere e sapere ogni cosa di te. Per ora mi accontento del nome che è veramente un bel nome.
In quel preciso istante, mentre ancora penso a lui, lo vedo uscire dalla porta di quel forno che presto diventerà uno dei posti più importanti della  mia vita.





Angolo della pseudoautrice.

Ed eccomi qui con la mia prima FF yuppi!
se leggete questo affare comunemente chiamato capitolo, mi farebbe veramnte taaaanto piacere se lasciaste una piccola recensioncina, anche solo per dirmi che mi devo ritirare.
Visto che sono una persona molto intelligent (?) pubblico prima di fare i compiti quindi mi defilo.
*fa ciao ciao con la manina e se ne va*
-Emma

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


* la settimana dopo*

È arrivato il momento di tornare a scuola e la cosa che più mi eccita è che finalmente posso vedere Louis di nuovo. Ho passato la ultima settimana a sperare di rivedere Louis al forno ma non è più tornato. Sembro una ragazzina alla sua prima cotta ma questo non ha senso, voglio dire, io non sono gay, quindi perché dovrei avere una cotta per quel ragazzo? Vabbè, meglio non pensarci e c'è modo migliore per farlo se non andare a scuola? si c'è però non ho scelta e arrivare in ritardo proprio il primo giorno non è proprio un'ottima idea, a meno che non voglia andare dritto-dritto in presidenza già ora...

Guardo la sveglia e... Cazzo sono le 8.00, devo correre fuori se non voglio avere un'incontro ravvicinato con quell'essere pelato che può rovinarti la vita, comunemente noto come preside. Mi tiro dietro la porta e esco correndo di casa, accidenti a me e alla mia abitudine di divagare sempre e comunque su qualsiasi cosa dica.

Arrivo a scuola con ben 10 minuti di anticipo. Adesso vi starete chiedendo come ho fatto ad arrivare in anticipo senza usare qualche trucco magico, ebbene signori la risposta è semplice oggi essendo il primo giorno si entra alle 8.30 invece che alle 8.15 e io me ne ero completamente scordato. Viva me e la mia ottima capacità di memoria! forza esultate con me!

Mi riprendo dalla corsa assurda che ho fatto e entro. Appena varcata la soglia alzo lo sguardo e chi mi trovo subito di fronte a me che sta parlando con un ragazzo? Mi pare alquanto ovvio signori e signore davanti a me c'è proprio lui in tutta la sua bellezza, il nuovo arrivato in questo liceo, il ragazzo a cui penso da una settimana,il fantastico Louis Tomlinson!

" Allora novellino, come ti è sembrata la scuola al primo impatto?" Louis si voltò di scatto verso di me e quando mi vide il suo viso si aprì in un sorriso a dir poco stupendo. Harry, basta fantasticare su Tomlinson!

" La scuola mi è sembrata bella il problema ora sono i professori."

"Spero per te che non ti capiti la Smith, è una vera strega, la odio con tutto il mio giovane cuore."

"Ho controllato l'orario e mi sembra che non dovrei averla e da come ne hai parlato mi sembra di essere piuttosto fortunato a non averla. Ah Harry un'ultima cosa e poi ti lascio andare in classe, che ne dici di pranzare insieme? Altrimenti starei da solo e stare solo non era esattamente la cosa per cui puntavo per questo giorno."

"Certo! Ti faccio conoscere anche qualche mio amico. A dopo Tomlinson! " e me lo chiedi anche Louis? Ti avrei detto sempre e comunque si, se ci aggiungiamo poi la voce dolce e la faccia da cucciolo sei proprio irresistibile. Ma che pensieri del cazzo faccio? se mi sentisse Zayn, che non è esattamente la persona più mielosa di questo mondo, peso che mi avrebbe già minacciato di tirarmi un pugno o qualcosa del genere perchè gli stavo facendo venire il diabete. Vabbè, meglio andare in classe nella speranza che queste cinque ore passino in fretta...

*cinque ore dopo*

Finalmente, dopo qualche interminabile ora di storia e di matematica è finalmente arrivato il momento del pranzo. Entro nella sala e al solito posto trovo Niall, Zayn e Liam che mi aspettano.

" Ehi piccoletto! Come hai passato le vacanze? Qualche nuova fiamma? Stamattina non ti ho visto in giro!"

Lui è Zayn, il classico truzzo che all' apparenza sembra scontroso ma che se lo conosci meglio si rivela un ragazzo simpatico e dolce con l'unico difetto di aver sbattuto la testa contro qualcosa, povero piccolo...

"Come al solito, niente ragazze quest'estate. Stamattina ero dove ero tutte le mattine di questi due interminabili. Siete voi che avete cambiato piano, idiota."

"È vero il piccolino è rimasto con i nanetti. Che carino!"

Grazie a questa affermazione il caro Zayn ha appena ricevuto un occhiataccia e uno scappellotto da parte mia.

" Ah, un'altra cosa. Oggi con noi mangia anche un ragazzo nuovo si chiama Louis fa l'ultimo anno."

"lo abbiamo visto davanti alla classe oggi" dissero Liam e Niall che finora erano rimasti in silenzio godendosi la scena tra me e Zayn. penso che se avessero potuto si sarebbero presi i pop-corn. peccato che a mensa non li vendano.

"ok. Eccolo sta arrivando" dico mettendo fine a quella conversazione e salutando Lou.

"ehi Harry! Lori devono essere i tuoi amici di cui mi parlavi." dice Lou con la sua voce estremamente sexi... La pianti di fare pensieri perversi su Tomlinson? Quante volte te lo devo ripetere? Tu NON sei gay! Peró, cazzo, se non è sexi lui chi lo è? Ok perfetto sto anche contraddicendo me stesso, sono proprio da ricovero! E poi sono io quello sexy, l'ottava meraviglia del mondo, il dio greco fatto persona... lo so sono molto modesto. Ma comunque non posso pensare che un ragazzo nuovo sia più sexy di me, non è umanamente concepibile! CHE CAZZO MI STA SUCCEDENDO?? Mentre io mi faccio tutte queste seghe mentali guardando imbambolato Tomlinson (ops) lui e i ragazzi hanno già fatto amicizia e si stanno avviando al tavolo.

"ehi nano! Tu non vieni?" la voce di Zayn mi riscosse dai miei pensieri e mi avviai al tavolo dove ho già posato il cibo. Il pranzo trascorre tra un risata e l'altra e naturalmente Niall si abbuffa come un maiale mangiando tutta la sua gigantesca porzione e sgraffignando un po' di cibo anche agli altri.

Quando si avvicina l'ora di tornare in classe Lou mi fa promettere che ci saremo visti all'uscita per tornare a casa insieme. Ma quanto sarà mai dolce quel ragazzo? Ok ormai sono un caso senza speranza, ci mancano gli occhi a cuoricino e divento una perfetta dodicenne alla sua prima cotta...







Spazio della Pseudoautrice



Hey! come va?

Allora, volevo aggiornare venerdì ma quando ho saputo che i ragazzi sarebbero venuti in italia l'ispirazione ha fatto *Puff*

e se è andata a spasso con la mia voglia di studiare.

Inoltre la pubblicazione del capitolo è stata più simile ad un travaglio che a un'aggiornamento.

Insomma, parlando della storia, che ne dite di harry versione gay represso?

Lo so che questo capitolo è corto e che fa un po' schifio ma vi ho già spiegato il perchè.

Vorrei ringraziare per la recensione (Yeahhhh!!), le 2 persone che hanno messo la storia tra le preferite e le 2 che l'hanno messa tra le seguite.

Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto la storia e nulla, se volete contattarmi questo https://twitter.com/tommosvoice__ è ilo mio twitter. mi farebbe molto piacere se mi lasciaste una recensione per sapere cosa ne pensate.

Ciaooo



-Emma



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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Oddio, Oddio! Lo so che vi sterete chidendo cosa sta succedendo ma datemi un attimo il tempo di riprendermi. Allora, sono appena arrivato a casa dopo aver fatto il tragitto con Louis e indovinate un po'? Abita a due case di distanza da me! Non so come ho fatto a non accorgermene ma va bene lo stesso... comunque non sono così eccitato per questo ma, rullo di tamburi... mi ha chiesto se stasera possiamo andare a cena fuori, per stare un po' insieme e mi ha abbracciato! Oddio!!

Mi sto stupendo di me stesso e della reazione che ho avuto ma ormai devo ammettere che forse un po' mi piace, non nel senso che lo amo, è solo un'infatuazione passeggera e resto comunque etero al 100 per 100. Ma perchè mi sto dilungando a parlare di queste stupide e inutili cose quando devo prepararmi per uscire con Lo.. No apetta prima devo dirlo a mia mamma, sì mi pera un'ottima idea! Vedete sono un genio!

MAMMAAA!”

Che c'è tesoro di così importante da farti rischiare l'osso del collo corendo giù dalle scale?”

Oggi Louis, il ragazzo nuovo mi ha chiesto andare a cena fuori. Non mi risulta che oggi c'è qualcosa o qualcuno di importante quindi posso vero?” tutto questo detto ad una velocità che non sapevo di possodere.

Va bene tesoro. Però sta attento, non ti ubriacare, non prendere sostan...”

sisi mamma lo so! Starò attento” Ormai quel discorso lo so a memoria, me lo dice ogni volta!

Ti voglio bene, Harold. Però ora corri a prepararti che sennò fau tardi!” La mia dolce e premusosa mamma.

Mi fiondo ad una velocità supersonioca sulle scale e poi in camera mia a cercare cosa mettermi per sembrere quantomeno decente e non un barbone capitato lì per caso.

Opto per un paio di jeans, un maglietta colorata e le mie amate All Star. Per chi non lo sapesse, anzi, sono sicuro che non lo sapete ma di solito si dice così quindi... vabbè dicevo, io sono abbastanza fissato con i vestiti e le scarpe e la moda...

Lasciamo perdere che è meglio, sento il campanello suonare, e, oddio, forse è Lou, ma che dico forse, è ovvio che è lui, non aspettavamo nessun altro.

Saluto mia mamma e vado ad aprire ritrovandomi davanti quello splendore che è Lou.

Allora Harreh, hai idea di farmi entrare o mi lasci qui fuori al freddo?” Oh cazzo, ero rimasto imbambolato! Che figura di merda!

Certo Lou, scusa. Ero un attimo sovrappensiero.” si, un pensiero chiamato Tomlinson... Ma che cavolo sto dicendo! No vabbè, ora inizio a contraddire anche me stesso, Sto diventando pazzo, sisi, fra qualche anno mi ritroverete in un manicomio tutta colpa di quel ragazzo che si sta presentando a mia madre... Aspetta, sta parlando con mia madre?! Oa è meglio andare prima che inizi a parlare di come ero carino da piccolo e di tutte le peggio figure di merda.

Lou! Io direi di andare sennò arriviamo in ritardo!”

Va bene Harreh! Arrivederci signora Styles!” e usciamo. Decisamente molto meglio! Almeno così evito di farmi sputtanare.

Ci avviamo a piedi verso il ristorante e intanto parliamo delle cose più disparate, scuola, sport, hobby... Ho scoperto che Lou è un ragazzo decisamente interessante (questo già me lo immaginavo, sono preveggente!), divertente ed è un fanatico del calcio, parla sempre di calcio calcio e ancora calcio. É veramente adorabile quando fa così...Ma perch... vabbè orami ci rinuncio anche io a capirmi.

Uh, siamo arrivati al ristorante. Finalmente posso mangiareee! Voglio dire sono a digiuno da cin 5 ore e aspettare Lou mi ha veramente stressato quindi adesso ho una fame da lupi!

Ci sediamo e la cameriera ci porta il menù. Devo dire che la camerira non è male anzi, è proprio carina ma, aspetta un'attimo, sta flirtando con Lou? Lei non può flirtare con Lou, lui è mio! Cioè ,non è proprio mio ma fino a che non mi passa questa sottospecie di cotta, che spero passi in fretta, nessuno può toccare Lou davanti a me, non glielo permetto!

Finalmente quella sottospecie di troglodita se ne va e possiamo scegliere con calma cosa ordinare.

te cosa prendi?”

penso che prenderò la pasta. Adoro la cucina italiana.” Oddio! Anche a me piace la cucina italiana! Lou sta lentamente (forse anche velocemente) guadagnando punti nella categoria perfezione...

Guadagni punti, Tomlinson.” Oh cazzo! L'ho detto davvero? Ogni tanto mi stupisco di me stesso.

Cosa?”

Niente. Intendevo che anche a me piace la cucina italiana. Penso che prenderò anche io la pasta.”

Quella specie di cameriera/troglodita ritorna e ordiniamo.

Passiamo il quarto d'ora successiva a chiaccherare di quello che ci passa per la testa fino a quando quell'essere che ormai non so neanche più come descrivere ci porta i piatti provandoci con Lou. Che oca!

Mangiamo in santa pace senza essere interrotti dalla cameriera mentre chiacceriamo.

Andiamo a pagare, la cena è ovviamente offerta da me, e quell'oca che fa? Chiede il numero a Lou dicendo di vedersi e lui accetta! Ma voglio dire se oggi è uscito con me ci sarà un motivo o credeva che Lou sperasse solo di rimorchiare qualche ragazza insieme al suo amico? Ci stà anche la seconda opzione ma lui comunque non è uscito con me per rimorchiare, lui voleva passare una serata con me (o almeno spero)!

Meglio se ritorno al presente sennò quella se lo porta a letto sotto i miei occhi.

Ehi Lou, che ne dici di andare?” mentre andiamo via il troglodita gli fa segno di chiamarla. E no, quando è troppo è troppo! Sembrerò anche una fidanzatina gelosa ma devo sapere se ci vuole uscire.

Ho sentito che la cameriera ti ha chiesto il numero...”

Sì, è davvero carina quella ragazza!” fammi finire il discorso Tomlinson!

Comunque dicevo, hai intezione di uscirci?” Di di no, dì di no...

Sì, perchè volevi uscirci te?” Ah...

No no, non ti preoccupare, è tutta tua!” e secondo te potrei davvero prendermi un'oca del genere? Pff!

Arriviamo davanti a casa mia nel silenzio più totale.

Mi saluta con un semplice “ciao” e se ne va. Speravo quasi che mi salutasse con un'abbraccio ma ormai è andato.

Entro in casa e mi butto sul letto addormentendomi di schianto.

Avrei seriamente dovuto parlare con Lou quando lo avrei rivisto, doveva sapere che mi ero preso una sbandata per lui (o forse anche innamorato, ormai non lo nsapevo più nemmeno io),

sperando di non perderlo per sempre.


Angolo pseudoautrice

Ehii I'm back!

Scusate per il ritardo ma sono tipo sommersa di compiti. In realtà speravo anche che le recensioni salisserò un po' ma lasciamo stare.

Bhè, sinceramente non so che dirvi, quello che dovevo dirvi l'ho scritto sopra quindi niente.

Rigrazio Lily_98 per aver recensito il capitolo, 

le 2 ragazze che l'hanno messa tra le preferite,

le 2 ragazze che l'hanno messa tra  le ricordate,

e le 7 ragazze che l'hanno messa tra le seguite.

Sappiate che vi adoro tutte! 

Vi lascio il mio twitter magari aveste(?) voglia di contattarmi: https://twitter.com/tommosvoice__

-Emma

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


É passata una settimana da quando sono uscito con Lou. Stiamo legando sempre di più, come amici ovvio, anche se prima o poi mi dovrò decidere a dirgli di questa benedettissima sbandata o dite che non è il caso? Vabbè se mai glielo dirò spero che la prenderà bene...

Intanto è arrivata l'ora di andare a scuola, che palle! Ma le vacanze non ci sono mai? Ok che non è neanche un mese che sono ritornato a scuola ma ho seriamente bisogno di staccare dalle voci stridule dei prof che cercano di spiegare qualcosa che dubito riuscirò mai ad imparare.

Esco di casa e chi trovo? Louis Tomlinson! In una macchina (?)

“ ehi Lou! Che ci fai qui?”

“ Sono venuto a prenderti così ti risparmio la camminata fino a scuola!” Aww ma quanto è dolce quel ragazzo? Harry, basta! Contieniti, evita di sembrar e una ragazzina alla sua prima cotta! Aspetta un attimo, perché ha la macchina?

“ ma tu hai la macchina?”

“No, questa è la macchina di mio padre comunque io ho la patente, non sono mica un piccoletto come te!” Sorrido. Quel ragazzo è veramente fantastico, riuscirebbe a farmi tornare il sorriso con una semplice fase anche nei giorni peggiori.

Salgo in macchina e in cinque minuti siamo a scuola. Devo decisamente ringraziarlo per avermi risparmiato la camminata.

Lo sto per ringraziare quando sento una voce, “ Ecco qua la nostra checca preferita! Come va Louise?” la frase viene urlata, molto probabilmente per farsi sentire da tutti.

Vedo Louis irrigidirsi improvvisamente e tutta la scuola, me compreso, lo inizia a guardare leggermente stranita.

“Perché ti stanno guardando tutti? Forse non sanno che sei gay? Non glielo hai detto? Oh, sentite ragazzi” dice parlando ai suoi, penso, amici dietro di lui. “la nostra piccola checca non ha avuto il coraggio di dire a tutti che è gay. Allora vuol dire che glielo dovrò dire io. Ebbene sì ragazzi, avete sentito bene! LOUIS TOMLINSON È GAY!” L'ultima frase viene urlata e dopo questo Louis scappa non so bene dove piangendo.

Ho davvero tanta voglia di prendere a botte quel bastardo che ha ostato fare soffrire il mio Louis ma sono ancora sotto shock da questa “confessione” e inoltre mi rendo conto che sarebbe del tutto inutile mettersi contro cinque colossi, a meno che il tuo obbiettivo non sia quello di andare all'ospedale.

Vado a cercare Lou anche se non so veramente da dove iniziare.

Sto ancora correndo per i corridoi vuoti della scuola ancora chiusa quando sento dei singhiozzi provenienti dal bagno. Entro e trovo Lou raggomitolato vicino alla tazza a piangere disperato. Mi fa veramente male vederlo così.

“ Ehi Lou. ! Calma!”

“ No...non ce la faccio! Per...per una v-volta, una s-sola v-volta, v-volev-vo essere accettato... Adesso fa-faccio schifo a tutti e tutti mi odiano... ne sono sicuro. E sono sicuro a-anche che faccio schifo a-anche a te! Se-se sei venuto qui p-per picchiarmi o q-quello che vuoi, f-fai pure, basta che f-fai veloce.” Tutto questo detto singhiozzando, no, decisamente non ce la faccio a vederlo in quello stato.

“Lou...” cerco di consolarlo ma non mi fa parlare.

“ P-per una volta speravo d-di aver t-trovato un amico, q-qualcuno c-che mi accettasse... e invece loro mi devono sempre rovinare la vita. P-per colpa loro s-sono sempre stato un emarginato, s-speravo d-di essermi l-liberato di loro e invece ec-coli qui a rovinarmi la vita un'altra volta...”

“Lou calmati! Io ci sono e ci sarò sempre! Non mi fai schifo, per me rimarrai per sempre Lou! Fregatene degli altri, dovrebbero imparare a farsi un po' di cazzi loro invece di giudicare le persone solo per queste cose!” Lo abbraccio di slancio e sento un “Grazie” sussurrato contro la mia spalla.

“Tu porto a casa così mi racconti quello che ti hanno fatto.” lo vedo annuire.

Ci avviamo a piedi a casa mia e appena usciamo dal giardino della scuola ormai vuoto Lou fa una delle sue tipiche ed intelligentissime domande.

“Perché non prendiamo la macchina?” Appunto.

“Perché tu non mi sembri nelle condizioni giuste per guidare e perché io non ho la patente.”

“ è vero! Te sei ancora piccolino!”

“E tu sei impossibile!” E ride. La sua risata è qualcosa di fantastico, mi fa stare meglio sentirlo ridere, soprattutto se sono io a farlo ridere, soprattutto dopo quello che è successo.

Arriviamo a casa mia in una decina di minuti, ovviamente non c'è nessuno, mia mamma è a lavoro e Gemma è nello stesso posto dove dovrei essere anche io, la scuola.

Entriamo e faccio sedere Lou al tavolo della cucina mentre io gli preparo un the nella speranza che si possa calmare del tutto. Porto il the al tavolo e mi siedo con lui.

“ Hai voglia di raccontarmi quello che hai passato per colpa di quei cinque?”

Anche se con un po' di esitazione, inizia a raccontare.

Alla fine del racconto sono quasi sotto shock e guardo il the, ormai freddo, quasi nella speranza che non vedendo le sue labbra pronunciare quelle parole esse diventino meno vere, ma non funziona.

Se quello che è successo prima mi sembrava terribile, questo non posso descriverlo perché mi sembra anche peggio.

Che razza di persona può fare una cosa del genere ad un ragazzino di 16 anni?

Angolo della pseudo-autrice

Ma cciao!

se sono di nuovo qui a postare dovete ringraziare (o dare la colpa, a seconda dei punti di vista) a quel fantastico cantante che è Ed Sheeran che con la sua musica mi ha aiutato a scrivere questo capitolo per il quale l'ispirazione era sotto-zero.

Lo sapete che mi fareste tanto, ma tanto, ma taaanto piacere se mi lasciaste una piccola recensioncina, anche per dire che faccio schifo. Detto questo passo ad i ringraziamenti, tanto lo so che mi odiate.. :(

Ringrazio Lily_98 che ha usato il tempo che avrebbe dovuto dedicare al francese

É passata una settimana da quando sono uscito con Lou. Stiamo legando sempre di più, come amici ovvio, anche se prima o poi mi dovrò decidere a dirgli di questa benedettissima sbandata o dite che non è il caso? Vabbè se mai glielo dirò spero che la prenderà bene...

Intanto è arrivata l'ora di andare a scuola, che palle! Ma le vacanze non ci sono mai? Ok che non è neanche un mese che sono ritornato a scuola ma ho seriamente bisogno di staccare dalle voci stridule dei prof che cercano di spiegare qualcosa che dubito riuscirò mai ad imparare.

Esco di casa e chi trovo? Louis Tomlinson! In una macchina (?)

“ ehi Lou! Che ci fai qui?”

“ Sono venuto a prenderti così ti risparmio la camminata fino a scuola!” Aww ma quanto è dolce quel ragazzo? Harry, basta! Contieniti, evita di sembrar e una ragazzina alla sua prima cotta! Aspetta un attimo, perché ha la macchina?

“ ma tu hai la macchina?”

“No, questa è la macchina di mio padre comunque io ho la patente, non sono mica un piccoletto come te!” Sorrido. Quel ragazzo è veramente fantastico, riuscirebbe a farmi tornare il sorriso con una semplice fase anche nei giorni peggiori.

Salgo in macchina e in cinque minuti siamo a scuola. Devo decisamente ringraziarlo per avermi risparmiato la camminata.

Lo sto per ringraziare quando sento una voce, “ Ecco qua la nostra checca preferita! Come va Louise?” la frase viene urlata, molto probabilmente per farsi sentire da tutti.

Vedo Louis irrigidirsi improvvisamente e tutta la scuola, me compreso, lo inizia a guardare leggermente stranita.

“Perché ti stanno guardando tutti? Forse non sanno che sei gay? Non glielo hai detto? Oh, sentite ragazzi” dice parlando ai suoi, penso, amici dietro di lui. “la nostra piccola checca non ha avuto il coraggio di dire a tutti che è gay. Allora vuol dire che glielo dovrò dire io. Ebbene sì ragazzi, avete sentito bene! LOUIS TOMLINSON È GAY!” L'ultima frase viene urlata e dopo questo Louis scappa non so bene dove piangendo.

Ho davvero tanta voglia di prendere a botte quel bastardo che ha ostato fare soffrire il mio Louis ma sono ancora sotto shock da questa “confessione” e inoltre mi rendo conto che sarebbe del tutto inutile mettersi contro cinque colossi, a meno che il tuo obbiettivo non sia quello di andare all'ospedale.

Vado a cercare Lou anche se non so veramente da dove iniziare.

Sto ancora correndo per i corridoi vuoti della scuola ancora chiusa quando sento dei singhiozzi provenienti dal bagno. Entro e trovo Lou raggomitolato vicino alla tazza a piangere disperato. Mi fa veramente male vederlo così.

“ Ehi Lou. ! Calma!”

“ No...non ce la faccio! Per...per una v-volta, una s-sola v-volta, v-volev-vo essere accettato... Adesso fa-faccio schifo a tutti e tutti mi odiano... ne sono sicuro. E sono sicuro a-anche che faccio schifo a-anche a te! Se-se sei venuto qui p-per picchiarmi o q-quello che vuoi, f-fai pure, basta che f-fai veloce.” Tutto questo detto singhiozzando, no, decisamente non ce la faccio a vederlo in quello stato.

“Lou...” cerco di consolarlo ma non mi fa parlare.

“ P-per una volta speravo d-di aver t-trovato un amico, q-qualcuno c-che mi accettasse... e invece loro mi devono sempre rovinare la vita. P-per colpa loro s-sono sempre stato un emarginato, s-speravo d-di essermi l-liberato di loro e invece ec-coli qui a rovinarmi la vita un'altra volta...”

“Lou calmati! Io ci sono e ci sarò sempre! Non mi fai schifo, per me rimarrai per sempre Lou! Fregatene degli altri, dovrebbero imparare a farsi un po' di cazzi loro invece di giudicare le persone solo per queste cose!” Lo abbraccio di slancio e sento un “Grazie” sussurrato contro la mia spalla.

“Tu porto a casa così mi racconti quello che ti hanno fatto.” lo vedo annuire.

Ci avviamo a piedi a casa mia e appena usciamo dal giardino della scuola ormai vuoto Lou fa una delle sue tipiche ed intelligentissime domande.

“Perché non prendiamo la macchina?” Appunto.

“Perché tu non mi sembri nelle condizioni giuste per guidare e perché io non ho la patente.”

“ è vero! Te sei ancora piccolino!”

“E tu sei impossibile!” E ride. La sua risata è qualcosa di fantastico, mi fa stare meglio sentirlo ridere, soprattutto se sono io a farlo ridere, soprattutto dopo quello che è successo.

Arriviamo a casa mia in una decina di minuti, ovviamente non c'è nessuno, mia mamma è a lavoro e Gemma è nello stesso posto dove dovrei essere anche io, la scuola.

Entriamo e faccio sedere Lou al tavolo della cucina mentre io gli preparo un the nella speranza che si possa calmare del tutto. Porto il the al tavolo e mi siedo con lui.

“ Hai voglia di raccontarmi quello che hai passato per colpa di quei cinque?”

Anche se con un po' di esitazione, inizia a raccontare.

Alla fine del racconto sono quasi sotto shock e guardo il the, ormai freddo, quasi nella speranza che non vedendo le sue labbra pronunciare quelle parole esse diventino meno vere, ma non funziona.

Se quello che è successo prima mi sembrava terribile, questo non posso descriverlo perché mi sembra anche peggio.

Che razza di persona può fare una cosa del genere ad un ragazzino di 16 anni?

Angolo della Pseudo-autrice

Ma cciao! Se sono qui a pubblicare dovete ringraziare (o dare la colpa, dipende dai punti di vista) a quel fantastico cantante che è Ed Sheeran che con la sua musica mi ispira sempre.

La storia di Louis verrà svelata nel prossimo capitolo, intanto sono aperte le scommesse!

Per scommettere basta lasciare una piccola recensione od un messaggino alla "scrittrice" qui presente.  A proposito di recensioni, lo sapete che mi fareste tanto, ma tanto, ma taaaanto piacere se lasciaste una recensione? Vabbè, tanto lo so che mi odiate ( :(  ) quindi passo ad i ringraziamenti.

Ringrazio:

Lily_98 che invece di studiare francese mi recensisce, grazie tesoro.

Le 3 persone che hanno messo la storia tra le preferite,

Le 2 persone che hanno messo la storia tra le ricordate,

Le 10 persone che hanno messo la storia tra le seguite.

Sappiate che vi adoro tutte!

Bene, mi defilo.

-Emma

P.s.: Fuck the calm and fangirl for tour dates! vabbè adesso me ne vado sul serio! :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Ancora non riesco a credere a quello che mi ha raccontato Louis, come può una persona fare una cosa del genere ad un ragazzino di sedici anni?


Flashback



“Allora, ne vuoi parlare?” mi fa male vederlo così e voglio sapere cosa è a farlo stare così male.

“Si, però non dire a nessuno ciò che ti dirò, non mi interrompere e soprattutto non abbandonarmi dopo che ho finito.”

Cosa può essere di così brutto da fargli pensare che avrei potuto abbandonarlo?

“Louis, io...”

“Promettimelo, ho bisogno di avere qualcuno accanto, che mi sopporti e che mi consoli.”

“Te lo prometto.”

“Grazie. Allora, la mia vita ha iniziato a rovinarsi l'anno scorso, più o meno all'inizio della scuola ed ho fatto la più grande cazzata della mia vita. Prima ero popolare, avevo tanti amici, quelli definibili falsi amici, ero amato dalle ragazze ed invidiato dai ragazzi. Ovviamente nessuno sapeva che ero gay, lo sapevo a malapena io! L'anno scorso, durante la prima settimana di scuola, subito prima che tutta la mia vita andasse in pezzi, conobbi Peter, il ragazzo di oggi, era simpatico e legai molto con lui e con la sua banda di amici. Forse aveva sospettato qualcosa sul fatto che fossi gay, ma sinceramente non lo so, comunque, un giorno, quando eravamo a casa sua a studiare mi baciò. Io ero felicissimo perchè avevo una cotta molto segreta per lui e ci mettemmo insieme, sembravamo due perfetti fidanzatini che si conoscono da una vita.

Ero assolutamente euforico, mettermi con quello che pensavo essere l'amore della mia vita mi faceva felice, così decisi di parlarne con Josh, il mio migliore amico che conoscevo praticamente da quando ero nato. Facendo così pensai che avrei potuto in qualche modo ferire Peter che mi aveva detto di non dirlo a nessuno ma avevo bisogno di dirlo a Josh quindi gli feci promettere di non dirlo a nessuno. Josh mi disse di stare attento perchè lui conosceva Peter molto meglio e sapeva che era solito ingannare e rovinare la vita alle persone per un suo puro piacere personale. Io, troppo invaghito di Peter, non gli diedi minimamente ascolto, anzi ero sicuro che Peter era cambiato per me , ero sicuro di averlo fatto cambiare. Lui si arrabbiò, mi disse che ero solo un cretino che non riusciva a vedere l'ovvietà e cose del genere. Ovviamente litigammo e io, da perfetto cretino scappai da Peter per farmi consolare. Da quel giorno non parlai più con Josh.

Dopo un paio di settimane di settimane passate con Peter ero convinto di essermene innamorato e che lui ricambiasse, fino a quando, un giorno durante l'assemblea di istituto, alla presenza di tutta la scuola, professori compresi, Peter prese la parola e iniziò a parlare di quello che lui riteneva il peggiore problema nella scuola: l'omosessualità.

Usò me come esempio di quel “problema” facendomi fare una specie di coming-out forzato che io ovviamente non volevo fare.

La cosa che mi ferì di più però non fu questo coming-out ma il fatto che lui disse di essere completamente etero e di aver finto di stare con me solo per smascherarmi perchè aveva qualche sospetto.

Scappai dall'assemblea e da quel giorno venni ignorato da tutti tranne da ergli schi mi insultava. Josh non mi volle più parlare, provai a chiedere scusa ma non ne volle sapere di perdonarmi. Mi disse che non voleva avere più a che fare con me. Da quel giorno non ci siamo più parlati ed è tre mesi che non lo vedo. Lui era il ragazzo con cui ho trascorso la maggior parte della mia vita, il mio consigliere fidato, il mio compagno di giochi, il mio migliore amico e adesso non mi parla più...

Quindi Peter oltre ad aver rovinato la mia vita e la reputazione, ha anche rovinato l'unica vera amicizia che ho mai avuto.” Appena finisce di raccontare scoppia a piangere ed io non posso fare a meno di prenderlo, stringerlo tra le mie braccia e cullarlo cercando di farlo calmare, mentre lui si aggrappa a me come un bambino piccolo, come se io fossi sua madre e la sua unica ancora di salvezza.

“Tranquillo Luois adesso ci sono io. Adesso hai un nuovo amico che non ti abbandonerà mai.”

“Grazie” No, non l'avrei sicuramente abbandonato, avrei mantenuto per sempre la mia promessa.



Fine Flashback



Non avrei mai più permesso che qualcuno lo facesse soffrire così, che lo facesse piangere. Avrebbe dovuto sempre essere felice, con quel suo bellissimo sorriso stampato su quelle labbra che mi avevano fatto innamorare. Perchè si, ero innamorato di Louis dal primo giorno in cui lo avevo visto in quella panetteria che pensavo fosse solo una condanna, non pensavo mi avrebbe portato della cose così belle. Quel giorno mi sono innamorato di Louis, di quel suo splendido sorriso e dei suoi occhi azzurri, anche se fino ad ora non lo volevo ammettere.

Salgo le scale per arrivare in camera mia, dove ho portato Luois per farlo calmare.

Quando l'ho lasciato stava dormendo, si era addormentato tra le mie braccia, come un bambino piccolo.

Entro in camera mia cercando di non fare rumore per non svegliarlo e lo trovo raggomitolato su sé stesso ed è così dolce che faccio fatica a descriverlo.

Mi siedo sul letto vicino a lui e lo vedo aprire lentamente gli occhi. Mi dispiace di averlo mostrato ma appena vedo il suo sorriso mi dimentico di tutto e sorrido a mia volta.

Ehi!” La sua voce ancora impastata a causa del sonno è terribilmente sexy...

Ehi. Mi dispiace averti svegliato.”

Non importa. Grazie per essermi rimasto accanto.”

Perchè mi ringrazi? Pensavi davvero che me ne sarei andato solo perchè sei gay? Oppure perché dei bulli ti maltrattavano? Non potrei mai abbandonarti, resterò al tuo fianco per sempre o almeno finché tu mi vorrai. Ti farò sorridere e non permetterò mai più che qualcuno ti faccia soffrire così o che ti tolga quel fantastico sorriso che ti fa risplendere gli occhi.” Le parole escono, qualcuna per mia volontà qualcuno no, ma ormai quello che è detto è detto.

Sembrava quasi una dichiarazione d'amore” Il suo tono è quasi speranzoso e questo mi rende decisamente felice.

Magari lo è” e lentamente le nostre labbra si uniscono nel bacio che aspetto dal giorno in cui mi ha riaccompagnato a casa.


Spazio Peseudo-autrice

lo so che ve lo starete chiedendo ma no, non sono morta ma ho ristrutturato acsa e non avevo a disposizione il computer.

Il capoitolo racconta la storia di Luois e alla fine, scena che per altro che per altro mi gusta mucho (?), c'è il bacio Larry! *cori da stadio*

Allo scorso capitolo ho ricevuto due recensioni, per me è un record. se riusciste anche a questo capitolo a lascarmene due (o anche tre...) mi fareste mooooooolto felice!

rigrazio come al solito le due recensitrici, e tutti quelli che anno messo la storia tra preferite/seguite/ricordate. Grazie, mi fate sentire realizzata!

Adesso vi lascio che vado a cibarmi! 

Ciaooooooo

-Emma


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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


 

Apro gli occhi e vedo Louis sorridere con quel sorriso che mi scalda il cuore.

“Questo significa che ricambi?” sorrise di nuovo, il suo sorriso mi illumina la vita.

“Ti amo dal primo giorno in cui ti ho visto in quella panetteria, sai, sei veramente sexy con il grembiule!” Rido, rido perchè riesce sempre a rovinare i momenti di dolcezza, ma lo fa in un modo così suo che non posso arrabbiarmi, posso solo sorridere divertito.

“Ma se sembra quello di mia nonna!” Ormai il momento magico è andato, tanto vale stargli al gioco e scherzare con lui.

“Allora tua nonna indossa grembiuli molto sexy, me la fai conoscere?”

“Lou!”

“Scherzavo, non ti preoccupare piccolo. Amo solo te e poi, sono gay, non potrei mai fidanzarmi con una ragazza, soprattutto se la sua età è compresa tra i 70 ed i 90 anni.”

“Guarda che mia nonna è molto giovane e poi anche io fino ad un mese fa credevo di essere etero e ora scopro di essere gay, magari anche te ora scopri di essere etero...”

“Gay, etero, bisex, non importa, io sono innamorato di te e lo sarò per sempre.” Lui sa come infondermi sicurezza, lui in poco tempo è riuscito a conoscermi meglio di come io conosca me stesso.

Riprendiamo a baciarci dolcemente e, proprio quando la dolcezza inizia a trasformarsi in passione, il campanello di casa inizia a suonare. Chi mai potrebbe essere a quest' ora?

Vado ad aprire e mi ritrovo davanti Gemma, mia sorella.

“Ma te le chiavi di casa non le hai?”

“Certo che le ho, però stamattina ti ho visto andare via di scuola e presumendo tu fossi a casa, ho preferito suonare perchè non avevo voglia di tirare fuori le chiavi di casa. Però ora fammi entrare.”

“Che sorella sfaticata che ho” mi sposto un po' per farla entrare.

“A proposito, cucina per tre, oggi abbiamo un ospite.”

“ E questo ospite sarebbe...”

“ Tanto ora lo vedi, che te lo dico a fare.” corro su senza dare a Gemma la possibilità di ribattere, della serie aspetta e vedrai... aspetta e vedrai...

Ok, no, salgo a chiamare Lou che è meglio.

“Lou! È tornata mia sorella, vieni giù che si mangia.”

“ok...”Si alza con fare molto pigro, ma sono circondato da sfaticati?

Scendiamo le scale per andare in cucina e quando siamo quasi arrivati mi viene un dubbio.

“Lou, i miei non sanno che sono gay, fino ad un mese fa non lo sapevo neanche io, quindi devo prendermi un po' di tempo per capire come dirglielo. Questo non vuol dire che ti lascio, ma per ora è meglio presentarti come amico se non vogliamo far prendere un infarto a i miei ed a mia sorella.” dico subito perchè lo vedo preoccupato ed alle mia parole si rilassa. Forse non è stata un'ottima idea iniziare il discorso in quel modo, sembrava lo volessi lasciare. Stupido, stupido me.

Arriviamo in cucina dove Gemma ci aspetta con la tavola apparecchiata e tre piatti di pasta fumante sopra. Io amo la pasta che prepara mia sorella!

“Lui chi è?” impicciona di una sorella.

“Lui è Louis Tomlinson, un mio compagno di scuola che fa l'ultimo anno, si è trasferito qui quest'anno, prima abitava dall'altra parte di Doncaster.”

“Piacere, io sono Gemma, sorella di questa sottospecie di torglodito impedito che a volto dubito che sia mio fratello.”

“Grazie sorella! Tu si che mi vuoi bene!”

“Certo fratellino, io ti voglio taaanto bene.” Ma come sei simpatica sorella.

“si si, certo, andiamo a mangiare che è meglio.” dopo questa patetica scenetta che Lou ha guardato con fare molto divertito (stronzo!) andiamo a mangiare.

Il pranzo è accompagnato dalle battute di Lou, se non ci fosse Gemma sarebbe un pranzo perfetto.

Quando finiamo lascio Gemma a pulire e salgo a “fare i compiti” con Lou, ovviamente faremo tutto tranne i compiti ma sono dettagli, tanto un insufficienza in più, una in meno, che mi cambia?

Adesso non ce la faccio proprio a pensare alla scuola, riesco solo a pensare alle sue labbra, i suoi capelli, il suo corpo... ok, fermiamo i pensieri perversi che stanno per arrivare. Stiamo insieme da nemmeno due ore e già ho voglia di farci sesso, non è normale, no, forse lo è... Harry, basta! Basta farti tante seghe mentali! Forse dovrei dare ragione alla mia mente.

“Harry ci sei?” vedo una mano passarmi davanti agli occhi e sobbalzo. Cazzo mi sono incantato.

“si si, tutto apposto, stavo solo pesando.”

“ Ok, allora, che ti va di fare? Vuoi una mano con i compiti?”

“Ma mi prendi per il culo? Secondo te ho voglia di fare i compiti?”

“Chiedevo...” Sorride e si avvicina lentamente a me, troppo lentamente. Per me che sono già in astinenza dalle sue labbra è un'attesa infinita quindi prendo l'iniziativa e incollo le mie labbra alle sue. Dopo qualche minuti di baci e morsi, si stacca improvvisamente. Lo guardo interdetto.

“Mi hai rovinato il momento magico, devo punirti.”

“COSA?”

“Si, ciao.” prende le sue cose e esce da camera mia.

“Dove cazzo vuoi andare?”

“A casa” risponde con voce ovvia “devo punirti”

“Mi prendi per il culo?”

“Nah, io direi di aspettare ancora un po' per fare questo genere di cose, stiamo insieme solo da due ore e non sono pervertito come te.” la sua voce fin troppo calma mi urta i nervi, me li urta tanto.

Non può andarsene! Mentre è sulla porta di casa a metà tra il dentro ed il fuori lo fermo baciandolo.

“Tu non vai da nessuna parte, capito?”

“Si capo” risponde facendo il saluto militare. Ma quanto mai sarà stupido quel ragazzo?

Saliamo di corsa in camera mia e continuiamo a baciarci finchè per lui non arriva l'ora di tornare a casa.

Ovviamente avrei saputo solo dopo che Gemma aveva visto tutta la scena che avevo fatto con Lou sull'uscio di casa appoggiata al bancone della cucina.

Spazio pseudo-autrice

Premetto che per la fretta di pubblicare non ho riletto quindi se ci sono orrori ditemelo e li correggerò in modalità flash (?)

Il capitolo se così si può chiamare è stato scritto durante l'ora di scienze con le mie amiche impiccione che sbirciavano ma finora non ho mai avuto modo di pubblicarlo.

A me personalmente di questo robo piace solo la scena tra Harry e Gemma. Ahhhh amore fraterno.............. troppi puntini.

Ultima cosa prima dei ringraziamenti. Non dimenticatevi quello stronzo di Peter #MissFinezza

Riiiiiiiiiingraaaaaziaaaameeeentiiiiiiii ( dite che la devo smettere di scrivere alla Liam Payne?)

Allur (?) ringrazio chi ha messo questa storia tra le seguite/preferite/ricordate. Un grazie Mucho special alle persone che recensiscono ( 3 recensioni wow) ed in particolare a quella santa dell' Erica ( Louiss_ ) che legge tutte le mie cagate trovamndo anche il coraggio di dire che sono belle e che mi sopporta. Ti vogli Bbene! <3

Detto questo mi ritiro ciaoooooo

-Emma

P.s. qualcuno avrebbe voglia di cagarsi le due OS che ho scritto?


    

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


“che cosa hai fatto ieri?” “Perchè non eri a scuola?” “Come mai sei così felice oggi Styles?”Sono appena arrivato e già Zayn, Liam e Niall mi hanno intercettato e hanno iniziato un interrogatorio degno dell' FBI.

“Calma ragazzi, calma. Ieri non ero a scuola perchè sono tornato a casa subito perchè Lou non stava bene e l'ho accompagnato a casa. E perchè sono felice sono fatti miei, ok Malik?”

“Va bene.” vorrei ribattere ma non posso perchè in quel momento arriva Lou trafelato, penso si sia fatto una bella corsetta a giudicare dal fiatone..

“Come mai tutto questo affanno?”

“Mi sono dimenticato di aver lasciato la macchina qui e sono uscito alla solita ora quindi quando mi sono accorto di essere senza auto ho iniziato a correre per cercare di arrivare in tempo.” ma quanto sarà dolce il mio amore sbadato che mi sorride mentre parla? Che amore...

“Tu si che hai una memoria di ferro, è Lou? Dai andiamo che sei arrivato giusto in tempo. Ci vediamo a pranzo, per favore non dimenticarti anche di questo.” non potevo non prenderlo un po' in giro, tanto con me non si sarebbe mai arrabbiato.

“Ma come sei divertente, Styles? Ci vediamo a pranzo piccolo.” mi da un bacio sui capelli e se ne va tra gli sguardi perplessi di Niall, Liam e Zayn. Penso che adesso inizierà un lungo e doloroso interrogatorio.

“c'è qualcosa che ci devi dire?” Appunto. Fortunatamente in quel momento suona la campanella che ci costringe a precipitarci in classe, non ho mai amato la prima campanella così tanto.



Finalmente è arrivata la pausa pranzo, altri cinque minuti di filosofia ed avrei strangolato la professoressa.

In sala pranzo vado in un angolino ad aspettare Lou. É in ritardo, magari si è dimenticato della pausa pranzo... no, ok questa era triste.

Lo vedo arrivare di fretta e guardarsi in torno alla mia ricerca. Mi faccio vedere e lui sorride, gli vado incontro e, senza farmi notare da nessuno, gli lascio un piccolo bacio a stampo sulle labbra.

“Ehi piccolo.”

“Ehi Lou, tutto bene?”

“Adesso che sono con te si” oddio quanto è dolce...

“Nessuna tristissima battuta sul fatto che sono arrivato in ritardo perchè magari mi sono dimenticato la pausa pranzo?”

“nah, non mi va... hai visto Niall, Zayn e Liam? È da stamattina che non li vedo in giro e non so dove possano essere finiti.”

“Ok, vado a cercarli, te intanto mi predi da mangiare? Se c'è voglio la pizza, sennò una qualsiasi cosa non sia grigia o marrone...”

“Che non sia grigio o marrone?”

“difficile dici? Ok, alla peggio prendimi quello che prendi te così ti uso da cavia, se te la mangi e non muori vuol dire che è commestibile e mi potrei azzardare a mangiarla anche io...”

“Ma quanto sei divertente? Ora muoviti a cercare quei tre che io ho fame.”

“Sto andando capo!” faccio una sottospecie di saluto militare e me ne vado accompagnato dalle nostre risate.

Chissà dove si saranno cacciati quei tre? Secondo me stanno facendo una sottospecie di orgia gay in bagno... meglio cercarli, magari non in bagno almeno così se la mia ipotesi è vera non corro il rischio di interromperli.

Improvvisamente sento una voce urlare e il grido mi sembra decisamente terrorizzato e spaventato... Oh cazzo, quella e la voce di Niall.

Subito si sovrappone alla sua una seconda voce che mer mia sfortuna conosco fin troppo bene, Peter.

Corro in direzione delle voci e mi ritrovo davanti un Niall terrorizzato spiaccicato tra la mano di Peter e l'armadietto e Liam e Zayn tenuti fermi da due scagnozzi di Peter.

OH MERDA...

Spazio Pseudo-autrice

Eccomi qui dopo un mese ma ho delle spiegazioni, lo so sono imperdonabile ma vogli scusarmi. Mia mamma non vuole che stia al computer quando è a casa quindi durante le vacanze non ho potuto fare niente...

poi tra la scuola il pianoforte e gli scout sono in punto di morte. Ho anche pensato di cancellare la ff tanto mi pare che faccia schifo a tutti. L'unica persona che mi recensisce è Louiss_ e sono sicura che lo faccia per pietà della sua povera em... ma alla fine mi sono affezzionata ai miei ragazzi, mi confortano durante le lezioni (si, scrivo a lezione su un quaderno...)

Questo capitolo è più corto perchè ho pensato che magari scrivendo cose più corte ce la faccio a pubblicare più velocemente..

la fine non doveva essere così e mi dispiace per Niall, sappiate che il capitolo dopo è peggio (lo so perchè è già scritto *cori dell'alleluja*)

ok, vi lascio perchè non so scrivere i miei spazi, mi chiamo pseudo- autrice apposta, perchè nun me riesce scrivere ma ci provo...

addio a tutti. vi amo anche se voi odiate questa ff...

Se vi va potete passare dalle mie due OS: Still the one (het su harry) e Underwater (Larry) vi pleeeegooo...

-Emma

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Piuttosto che stare qui a guardare questa scena mi faccio picchiare io, Niall è il mio bimbo non lo può toccare nessuno senza passare prima sul mio cadavere.

“Lascia stare Niall, ora.”

“Huhu, ecco qua la mia checca preferita, dopo Louise ovviamente... sei qui per proteggere il biondino? Ma che gesto eroico e coraggioso, sai non me lo sarei mai aspettato da una checca come te, ti consideravo un rammollito, ma forse un briciolo di spina dorsale la hai anche te.” Tira un pugno a Niall che si piega su sé stesso dal dolore. A quel punto non ci vedo più dalla rabbia e mi scaglio contro di lui senza pensare al fatto che è tre volte più grosso di me, che è altamente palestrato con due amici se possibile ancora più grossi e palestrati.

Sento Zayn urlarmi qualcosa come “Harry, no” o qualcosa del genere ma non lo sento veramente o forse non gli voglio dare ascolto, fatto sta che adesso sono addosso a Peter. “ Tre cose. Primo, non chiamarmi più checca che qui l'unico che merita questo appellativo sei te. Secondo, non chiamare mai più Louis, Louise. Terzo, non osare più toccare Niall.”

“La nostra checca si sta facendo aggressiva...”

Cerco di tirargli un pugno ma lui essendo più forte di me, mi ferma. Inizia a tirarmi pugni e calci. A questo punto non connetto più, riesco solo a sentire dolore.

Finalmente dopo non so quanto tempo smette, anche se quel dolore acuto non ha intenzione di andarsene, e cerco i ragazzi con lo sguardo perchè certamente il corpo non lo posso muovere.

L'unica cosa che riesco a vedere è Peter andarsene velocemente con i suoi scagnozzi, sembra quasi che abbiano paura dei prof, e poi sarei io il rammollito senza spina dorsale... Ormai il dolore sta prendendo il sopravvento e riesco solo a sentire Liam dire a qualcuno “Corri a chiamare Lou e un prof, ora.” sussurrato o magari urlato, ormai non so più se fidarmi o no dei miei sensi, ormai non so più nulla. E poi, il nero caldo e confortante mi avvolge.



POV Louis


Mentre Harry va a cercare Liam, Niall e Zayn gli prendo il pranzo e mi siedo al solito tavolo aspettandolo impaziente. Ho veramente una fame da lupi ma mi sembra scortese mangiare senza di lui, e poi questo sarebbe il primo pranzo alla mesa della scuola da fidanzati... no vabbè meglio smetterla, sembro una ragazzina alla prima cotta che è fidanzata con il figo della scuola (?)

Ma quando arrivano gli altri? Io ho fame voglio mangiare...

Ok, sono passati 15 minuti da quando Harry è andato a cercare gli altri, sto iniziando seriamente a preoccuparmi, che gli sia successo qualcosa? É alquanto improbabile ma non so perchè ho la terribile sensazione che sia successo qualcosa a Harry...

Alzo lo sguardo e vedo Niall corrermi incontro. Finalmente ma, gli altri dove sono?

Gli altri?”

Lou, vieni! Corri, forza!”

Niall, adesso ti siedi, ti calmi e mi dici dove sono gli altri e che sta succedendo. Sembri una povera anima in pena!”

No Lou, non posso calmarmi, non posso sedermi e sembro un anima in pena perchè effettivamente lo sono. Gli altri sono tutti di là e adesso dobbiamo andare da loro. Muoviti!”

Niall dimmi cosa è successo!”

Harry...”

Harry cosa? Parla Niall!”

Va bene! Harry è stato picchiato da Peter e ora è svenuto in corridoio: Eccoperchè non posso calmarmi e sembro una povera anima in pena. Quindi adesso muovi il culo e vieni da Harry!” Crack

Spazio per me

Sono in anticipo rispetto al solito vero? ok, no....

Scusa per eventuali errori ma non ho avuto il coraggio di rileggere questo obrobio....

Passiamo ai ringraziamenti, ringrazio as usual chi ha recensito e messo la storia tra preferiti/ricordati/seguiti e in particolare ringrazio l'Erica (Louiss_) che ha il coraggio di leggere e recensire ogni capitolo e che mi sopporta tutti i giorni quando ho voglia di sclerare o quando sono triste.

mi ritiro a studuiare le costituzione italiana. goodbye pipol!

-Em <3

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Un crack all'altezza del petto, non sono riuscito a proteggerlo, il mondo mi è crollato addosso ma adesso non posso pensare a cosa sento io, devo pensare solo ad Harry. Corro a perdifiato per il corridoio insieme a Niall, devo vedere Harry, lo devo vedere. Vedo Zayn arrivare a corsa con una professoressa vicino e Liam piegato ad un corpo che mi sembra apparentemente senza vita.

Non può essere Harry, non può essergli successo questo, non a lui, lui che è la persona più dolce, buona, sensibile e gentile di questo mondo.

Appena vedo la chioma riccia e spettinata del corpo a terra la faccia biancha e le labbra spaccate a causa dei colpi non ce la facci a contenermi e scoppio a piangere buttandomi accanto al corpo svenuto ed a Liam che mi abbraccia cercando di consolarmi. Non ho neanche il coraggio di guardare il resto del corpo di Harry per non vedere come è ridotto. Ieri appena tornato a casa dopo avergli raccontato la storia di Peter mi sono ripromesso che non l'avrei mai fatto soffrire come ho sofferto io che sarei stato forte per lui e che l'avrei protetto. Ed invece oggi eccomi qui, impotente, a piangere sul suo corpo coperto dai segni che i pugni di Peter hanno lasciato. Mi sento la persona più ridicola del mondo che non riesce neanche il bullo che vuole solo me e che per altro è di un altra scuola, lontano dal mio ragazzo ed evitare che lui si faccia male. Ci dovrei essere io steso sul pavimento, non lui, non Niall, non qualcun altro di questa scuola, solo io perché in fondo Peter voleva me.

Sento delle voci confuse intorno a me, forse forse i senti di colpa o forse sono i ragazzi che cercano di portarmi via di qui, ma io non riesco ad alzarmi. Improvvisamente sento due paia di braccia forti e sicure sollevarmi da terra, penso siano Liam e Zayn ma non ne sono sicuro, non sono sicuro di niente.

Niall è appoggiato all'armadietto a piangere sconvolto, vorrei consolarlo ma non ce la faccio. Sento il rumore di un ambulanza arrivare a scuola e delle persone vestite di rosso portare via Harry di corsa su una barella.

Dove lo stanno portando? Non possono portarmelo via, ho bisogno di sapere come sta!”

Lou calmati, lo stanno portando all'ospedale. Starà bene, non gli è successo nulla di grave, solo qualche contusione, non morirà, domani lo rivedrai sano come era stamattina. Ok?”

Ok, avete chiamato Anne?”

Si, sta andando all'ospedale, se vuoi puoi andare in ambulanza te.”

Si, corro”

Bravo Tommo, Zayn, vieni con me ad avvertire la preside?”

Certo” Detto questo se ne vanno e io mi avvio a prendere le mie cose per correre all'ambulanza. Sono ancora completamente sconvolto quando Niall mi abbraccia forte.

Mi dispiace Lou, è tutta colpa mia. Peter aveva preso me ma Harry ha deciso di fare l'eroe e di salvarmi.”

Non ti preoccupare, non è colpa tua. È colpa solo di Peter” E mia...

Grazie Lou, corri in ospedale te. Noi arriviamo dopo”

Ok a dopo!”

Spazio per me

Global Success, One way or Another Live, One Way Or Another video.

Questo è appena diventato lo spazio più bello che abbia mai scritto e per non rovinare tutto corro a fare i compiti. Bye

-Em

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


POV Harry


Bip.. bip... bip... Dove sono? Che rumore... Ho un mal di testa lancinante.

Apro gli occhi e l'unica cosa che mi salta agli occhi (forse perchè è l'unica cosa presente nel mio campo visivo al momento...) è quel bianco verdognolo tipico dei muri tristi degli ospedali.

Forse sono in ospedale... Davvero? Perspicace Styles! Zitta vocina! Oddio, sono proprio messo male se mi metto a parlare con me stesso..

Peter deve essersi proprio sdato, non pensavo mi avesse picchiato così forte da mandarmi all'ospedale...

Cerco di girare la testa verso la mia destra ma non faccio in tempo a muovere un muscolo, che qualcuno con una voce squillante che riconoscere tra miliardi mi salta addosso urlando, non buono per il mio mal di testa, e stringendomi forte, anche questo non buono per il mio povero corpo ammaccato (?).

“Oddio Harry! Finalmente ti sei svegliato! Come stai? Stai bene?”

“Lou, calmati, contieni il tuo entusiasmo... E smettila di stringermi. Per quanti mi piacciano i tuoi abbracci, mi stai seriamente facendo male.”

“ok, scusa”

Improvvisamente mentre ci stiamo godendo il nostro momento di pace ritrovata Ma che cazzo di pensieri fai, manco fossi un poeta dell' Ottocento! Zitta te! Comunque, dicevo, a quel punto una simpatica personcina a cui voglio tanto bene nonostante sia un rompipalle di nome Liam Payne, decide di farci registrare la sua presenza con un colpo di tosse rigorosamente finta.

“Ehi ragazzi, come va?” cerco di svincolarmi dalla situazione imbarazzante che si sta venendo a creare tra me e Lou che praticamente spalmato accanto a me e i ragazzi.

“Saremo noi che dovremmo chiederlo a te, ma se proprio vuoi saperlo bene, anche se ci hai fatto prendere un bello spavento, soprattutto a Anne, era terrorizzata...”

“Parlando di mia madre, dove è?”

“Era andata un attimo fuori a prendere qualcosa a Lou per farlo calmare. Comunque ora dovrebbe tornare.”

“Ok” tenero Lou che si preoccupa per me...

“Sicuro di stare bene?”

“Si Liam, sono solo un po' indolenzito, ma è normale. Sto davvero bene Liam” Cerco di convincerlo ma alla fine non so se mi riesce visto che un po' sono agitato, non so neanche il perché, solo che mi sento che potrebbe accadere qualcosa di non esattamente bello da qui alla fine della giornata. Lou deve aver notato la mia agitazione perché inizia ad accarezzarmi i ricci, gesto che rilassa un sacco. Mi stupisco di come mi conosca bene quel ragazzo, ha imparato più cose su di me in qualche mese che i ragazzi in tre anni, a volte penso mi conosca meglio di mia madre. E, avete presente il detto Parli del diavolo e spuntano le corna? Appunto, in questo momento mia madre sta entrando dalla porta, neanche l'avessi chiamata. Hai appena dato a tua madre, che è anche mia perché io sono parte di te, del diavolo No, è solo un modo di dire Fai come ti pare, ma secondo me le hai appena dato del diavolo...

“Finalmente Harry! Stai bene piccolo? Ero così preoccupata!”

“Sto bene mamma. Da quanto è che sono qui?”

“penso da un paio d'ore..” Ora ho la conferma che quel ragazzo sa picchiare, e forte anche..

“mm.. Mi fa male tutto..”

“ci credo piccolo, hai due costole incrinate e una micro frattura al braccio.”

“Aspetta, hai appena detto frattura? Quindi... mi dovrò mettere il gesso?” Una risata si diffonde per la stanza.

“Piantatela di ridere che poi ve lo tiro in testa il gesso, vedete come ridete poi!” Nonostante le mie minacce nessuno smette di ridere e io non posso non lasciarmi contagiare dalle risate dei miei migliori amici, di mia madre e da quella cristallina del mio fidanzato. Sembra quasi che tutti i problemi spariscano, bhe, forse non proprio tutti... non so perché ma ho ancora questa strana sensazione....

Look at me.

Che ne dite della vocina interiore di Harry? io la amo, lo fa sembrare più sclerato di quanto sia...

Ok, in questi giorni sono seriamente sclerata, peggio di Harry e la sua vocina. La scuola mi uccide... 

Oggi non è giornata per scrivere uno spazio decente quindi Byyyeeee.

One last thing: se mi lasciate qualche recensione non mi dispiace, potete offendermi, dirmi di tutto, intimarmi di darmi all'ippica, ma vi prego, lasciate una recensione... non mordo c:

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


“Vado a chiamare l'infermiera così scopriamo anche quando potrai uscire.”

“Va bene, mà”

Lei esce e mi lascia da solo con i ragazzi e Lou che ha una faccia più che eloquente...

“Però tua madre non mi ha portato niente da bere...” dice Lou guardandomi. Ok forse mi sogno le cose e non aveva una faccia eloquente certo che ti sogni le cose, Styles! Sei completamente rincoglionito! Gentile come al solito...

“Mi pari abbastanza calmo anche senza....” dice Liam con una voce... dura?

“Sisi però avevo voglia di tè...”

“Ok, sorvolando sulle voglie di Lou di tè, non c'è nulla che ci dovreste dire?” ok, adesso ne sono sicuro, la voce di Liam non è per nulla rassicurante.... che abbia capito qualcosa? Forse, non lo so... era una domanda retorica, cretino! Certo che ha capito qualcosa! Ma perchè ti devo spiegare sempre tutto? Dopotutto io sono te e se io ho capito qualcosa dovresti averla capita anche te... No! E pare pure a me!

“Harry? Ti sei incantato?” accidenti a te vocina di merda! Ti amo anche io.

“Allora” Lou prende la parola, ora gli dice tutto, me lo sento... “Liam ha ragione, vi dobbiamo dire qualcosa” Appunto, le mie sensazioni non sbagliano mai...

“In pratica, ieri sera sono andato a casa di Harry per fare i compiti e in pratica abbiamo fatto tutto tranne quello...”

“Vuoi dirci che ti senti in colpa per aver giocato alla Playstation invece di fare i compiti? Mica sono tua madre, me ne frega il giusto...?” la faccia di Niall è un punto di domanda vivente.

“No, non intendo quello.... si, insomma noi...”

“Ci siamo messi insieme!” urlo a quel punto.

“Ma ti sei completamente rimbecillito? Lo dici così? Si saranno presi un colpo poverini!”

“Te eri troppo lento..”

“Ok, magari se finite di litigare come una coppia di vecchietti e ci fate parlare magari è meglio.” Si intromette Liam, la sua faccia non è arrabbiata, delusa, schifata o sconvolta, solo sorpresa, forse posso sperare per il meglio...

“Grazie per esservi chetati. Dicevo, sono solo sorpreso ma in fondo sono contento per voi.” Detto questo viene ad abbracciarci. E uno fatto! Ora devo solo aspettare la reazione degli altri due sperando che sia positiva come quella di Liam.

Improvvisamente Niall si aggiunge all'abbraccio “Anche io sono contento per voi” e due fatti! Sono molto più sollevato se non fosse per Zayn che è ancora piantato al pavimento. Neanche l'avessero incollato, sembra una statua... giochiamo alle belle statuine? Secondo me vince Zayn! Zitta te! E smettila di introdurti nei miei pensieri! Mi dispiace tesoro ma io sono te quindi i tuoi pensieri sono i miei, so tutto ciò che pensi, fattene una ragione. Ma perchè sei spuntata ora? Ho vissuto bene sedici anni senza di te e ora devi spuntare a rompere i coglioni! Perchè l'amore manda in pappa il cervello, bello mio, e non so te, anzi lo so, ma comunque io ci tengo al mio cervello. Sono un essere pensante pure io! Ma piantala e vattene! Mi dispiace, non posso, a meno che non ti suicidi, in quel caso potrei... ma non stavamo parlando di Zayn? Zitta egocentrica che non sei altro. Per la precisione, sono un maschio. Il fatto che vocina sia femminile e che io abbia una voce squillante non significa che sia femmina! Dettagli...

“Zayn, tutto bene?” ok, mi sto preoccupando.

“s-si” e scappa, decisamente in contrasto con le sue parole.

In quel momento entra mia madre con l'infermiera al seguito con una faccia strana...

“Perchè Zayn è scappato?”

“Me lo sto chiedendo anche io mà....” e in quel momento corre fuori pure Lou. Ma che hanno tutti oggi?

Spazio autrice

Oggi non ho lo scazzo e il tempo di scrivere lo spazio autrice, sappiate solo che vi amo <3

-Em

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


POV Louis


Appena vedo Zayn correre fuori mi precipito a cercarlo. Vorrei veramente sapere cosa gli è preso e se fosse che non rischia di ferire Harry ne sarei veramente più felice. Mi ritrovo fuori dall'ospedale e inizio a cercare Zayn con lo sguardo trovandolo poco dopo appoggiato al muro a fumare la sua consueta sigarette antistress. Penso che da quando ci conosciamo Harry gli avrà detto almeno un centinaio di volte di smettere ma Zayn continua ad ignorarlo come se niente fosse...

Mi avvicino a Zayn cercando di capire cosa abbia ma la cosa mi risulta impossibile visto che ha la testa girata dall'altra parte quindi se voglio sapere cosa ha devo parlargli. Sembro Capitan Ovvio, dettagli...

“Hey Zayn, che ti è preso?” si volta di scatto verso di me e nei suoi occhi vedo tristezza, non paura o ribrezzo, solo tristezza che in parte mi fa sperare nel meglio.

“Nulla Louis, non ti preoccupare, è tutto apposto. Avevo solo bisogno di aria.”

“Una persona normale non scappa da una stanza solo perchè ha bisogno di aria.”

“E chi ti dice che io sia normale?” sulle sue labbra compare un sorriso velato di tristezza, la stessa tristezza che vedo nei suoi occhi... Devo assolutamente capire cosa gli è preso.

“Zayn, ti conosco. È quasi impossibile dire uno cosa del genere visto che ci conosciamo da poco, ma ormai ho capito quando sei triste, e ora lo sei. Mi spieghi il motivo?”

“Non è molto semplice da spiegare il motivo visto che potrebbe far stare male alcune persone intorno a me, me compreso.”

“Riguarda me e Harry?”

“Si, soprattutto Harry. Ma non fraintendermi, non ho niente contro di voi, anzi io sono felice per voi. Harry è il mio migliore amico e sono felice che abbia trovato una persona fantastica come te. Il problema sono i miei genitori, anzi, la mia famiglia in generale. In realtà il vero problema che influenza la mia famiglia è la mia religione, ma questi sono dettagli.” la mia faccia è palesemente perplessa quindi Zayn decide di spiegarsi meglio. “In pratica per la mia religione gli omosessuali sono contro natura e anche secondo la mia famiglia visto che sono tutti molto credenti. Per farti capire ti racconto la storia di mio zio. Io ho un solo ricordo di mio zio, lo ricordo solo nel giorno in cui mia madre disse che non si meritava più di essere suo fratello perchè era andato contro la religione. Puoi capire che a dieci anni sentire tua madre parlare così a tuo zio ti sconvolge e volli capire cosa l'aveva spinta a parlare così. Dopo un po' di tempo scoprì che mio zio si era fidanzato con un ragazzo che ci aveva fatto conoscere, presentandolo sempre come suo amico. Io adoravo quel ragazzo, ma a quanto pare a mia madre non la pensava come me. Io sono sempre stato dalla parte di mio zio e quando mia madre lo venne a sapere mi mise in punizione dicendomi che non mi mandava a vivere con mio zio solo perchè aveva paura che diventassi come lui. Lei non riusciva a sopportare di avere una persona che supportasse mio zio in casa, per lei non era concepibile una cosa del genere. Per questo ho paura che se mia madre e la mia famiglia, che l'hanno sempre sostenuta, venisse a sapere di te e Harry non mi lascerebbe più vedere Harry. Per questo sono scappato, dovevo riflettere.” La storia mi aveva sconvolto. Inizialmente pensavo che Zayn fosse un coglione che non aveva le palle per parlare con il suo migliore amico ma questo cambia le cose.

“Oh, ok. Devo parlare con Harry anche se penso di sapere cosa dirà.”

“Cosa?”

“ Va benissimo Zay, va bene tutto l'importante è che non mi lasci solo, non mi lasci vero? Io come faccio senza di te?” dico imitando la voce di Harry, imitazione che mi riesce particolarmente bene. Ormai lo conosco meglio di mè stesso. Sento Zayn ridere, sono felice di avergli sollevato il morale almeno un pochino.

“Ok Zay, parlando di cose serie. Dobbiamo rientrare che conoscendolo quell'altro si sarà fatti i filmini più tragici.”

E con la risata di Zayn in sottofondo ci avviamo verso l'entrata.


Spazio per me

eeeccomi! internet ha finalmente deciso di funzionare! ringrazio tutti quelli che hanno recensito questa roba. Sappiate che vi amo tanto c:

Ammettetelo che non vi aspettavate questa reazione da Zayn! (?)

Ora mi ritiro a piangere in un angolino ascoltando It is what it is, Wouldn't it be nice e Make it stop.

Ciàà

-Em

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Capitolo 13
*** capitolo 13 ***


“Louuu! Ho sete!”

“Alza il culo e vattelo a prendere in cucina.” nel contempo la faccia scocciata di lou compare da dietro la porta della camera dove sta cercando di studiare.

“Ma il dottore ha detto che devo stare a riposo e che non mi devo sforzare troppo. E poi sono qui per un motivo, se potevo fare tutto da solo mia madre non mi mandava qui.” la sua faccia diventa se possibile ancora più scocciata, adoro farlo innervosire.

“Harry, tesoro caro, hai il gesso al braccio, non sei in coma, penso tu riesca ad arrivare in cucina senza morire o collassare durante il tragitto!”

“No lou, non ci riesco. Vuoi avermi per sempre sulla coscienza?” tiro fuori la migliore faccia da cucciolo smarrito che riesco a fare e... “ Va bene, vado a prendarti l'acqua, ma non abituarti troppo a questo trattamento!” il mio piano è andato a buon fine.

Dopo pochi secondi Lou ritorna con la mia tanto agognata acqua. “Vedi tesoro, non era molto difficile.”

“Cosa non capisci del fatto che sto cercando di studiare? Lo so che per te è un verbo sconosciuto perché non studieresti neanche sotto tortura, ma io quest'anno ho l'esame!” è troppo divertente guardarlo mentre si arrabbia, è così tenero...

“Lo sai che sei carino quando ti arrabbi?” probabilmente Lou, a giudicare da come mi guarda, avrebbe preferito dei laser al posto degli occhi al momento...

“Se non mi lasci studiare vedrai quanto sono carino anche mentre ti sbatto fuori casa. Che ne dici, vuoi provare il brivido di essere buttato fuori casa del tuo fidanzato? Penso di no, quindi zitto e lasciami studiare!” stento a trattenere una risata, sembra una donna con le mestruazioni in questi momenti.

Sto tranquillamente, e in silenzio, bevendo la mia acqua e mi sento arrivare un libro addosso. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti Lou con le mani sui fianchi. Una donna con le mestruazioni...

“E adesso che ho fatto? Sono stato anche zitto!” avrà anche le mestruazioni ma questa me la deve spiegare.

“Lo so! Però mi devi aiutare con i compiti. Devo ripetere storia e mi sento un coglione a ripetere allo specchio, soprattutto visto che sei qui a non fare nulla quindi te mi aiuti!”

“Sissignore!”

“Ok, bravo soldato!” ma che problemi seri ha questo ragazzo? “Dicevo, capitolo 23, seconda guerra mondiale!”

“Ok, visto che il capitolo riguarda la seconda guerra mondiale, vorresti parlarmi, che so.... della seconda guerra mondiale?”

“Non mi prendere per il culo Styles. Non sei nella posizione adatta a farlo!”

“Dovrei cogliere il doppio senso oppure ti lascio ripetere in pace?”

“Lasciami ripetere questo fottutissimo o ti sbatto fuori di casa!”

“Sissignor capitano!”

“Zitto Styles!” che avevo detto io? Una donna con le mestruazioni, irritabile, sclerata, irascibile, insomma avete capito. Penso di aver trovato il primo essere umano di sesso maschile con le mestruazioni, dovrei portarlo un qualche laboratorio scientifico... Secondo me quello mestruato sei te... non è normale pensare queste cose. Sempre gentile te vero? A proposito, dove eri finita in questi giorni? Mi sei quasi mancata. Si, avevo ragione, sei te quello da laboratorio scientifico.. e comunque io sono sempre qui, sono la tua coscienza, sfortunatamente non me ne posso andare. Grazie, te si che metti sempre il buon umore. Di nulla!

“Harry? Mi stai ascoltando?” Lou mi risveglia dalla mia interessante conversazione con la vocina, forse ho davvero bisogno di uno psicologo, non è normale parlare da soli...

“Allora, dicevo, durante la seconda guerra mondiale...”

 

So you know that I'll carry you

Questo capitolo è più fluffoso perchè mi va, non mi andava più di scrivere cose depresse.

questo spazio è finito perchè sto male e ora me ne torno sul divano a ascoltare Carry you.

Vi amo tutte/i adios.

-Em

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


La fine della scuola si sta avvicinando e con essa anche il ballo di fine anno. Ormai mi sono tolto il gesso da un po' di tempo e con Lou sta andando tutto bene, secondo i ragazzi sembriamo una “coppia di adorabili sposini” testuali parole. Peter è sparito dalla circolazione e non saprei se per grazia divina concessa oppure grazie ed i ragazzi, ma l'importante è che sia sparito e che non provi mai più ad avvicinarsi a Lou od ai ragazzi. Non sono mai stata una persona gelosa o possessiva ma nessuno può toccare le persone a cui tengo pensando di passarla liscia ed io tengo troppo ai ragazzi per permettere che un qualche deficiente che si crede chissà chi gli faccia del male. Loro sono praticamente tutto ciò che ho di più caro oltre alla mia famiglia.

Il suono del campanello mi distoglie dai miei pensieri, ma è un autostrada o cosa questa casa? Sono sempre tutti qui, non si può mai avere un istante di pace o di privacy se si vive qui. Non pensavo di essere così richiesto. Zitto e apri quella porta che è meglio. Sempre nel mezzo devi essere te, eh? È il mio lavoro tesoro.

Come richiesto dalla mia voce interiore mi alzo e apro la porta e mi trovo davanti Lou bellissimo, come sempre. “Ma te ce l'hai una casa oppure hai deciso di trasferirti qui?”

Ciao anche a te amore.” e mi schiocca un bacio sulle labbra. Sappi che non sarà così facile comprarmi, qualunque cosa tu voglia fare, non ci riuscirai. Sei sicuro di quello che stai dicendo o stai cercando di convincere te stesso? Sono sicuro. Non sono così debole da dovermi auto-convincere a non cedere alle moine di Lou. Voglio vedere quando t chiederà quello che ti deve chiedere che faccia farai. Della serie 'certo amore, tutto quello che vuoi' con la tua solita faccia da ebete. Sai cosa mi deve chiedere? Io sono te, se non lo sai te non lo posso sapere neanche io. Allora che ne sai che risponderò così? Non sei preveggente. No, ma ti conosco e quando si parla di Louis la reazione è più o meno sempre la stessa. Mi risveglio dai miei pensieri, di nuovo, e vedo Lou già seduto sul divano della sala quindi chiudo velocemente la porta e mi avvicino a lui e appena mi siedo mi tira a sedere sopra le sue gambe.

Allora, che ci fai qui?” gli chiedo intervallando ogni parola con un bacio tra i capelli.

Che ne dici di uscire fuori a cena?” mi guarda sorridente, probabilmente nemmeno gli passa per l'anticamera del cervello che potrei rispondergli di no. Ed effettivamente è così, non potrei mai rispondergli di no. Io l'avevo detto! Sta zitta e fammi godere il momento.

Certo tesoro, dove mi porti?”

Ti ricordi il ristorante della nostra prima uscita?” annuisco “mi fa piacere perché andremo lì.” dicendolo sorride con quel suo sorriso speciale.

Ok, fantastico, vado a cambiarmi, ciao!” corro in camera per cambiarmi e dopo aver rivoltato l'armadio e aver deciso cosa mettermi torno giù correndo. Sembro quasi una ragazzina al suo primo appuntamento con il campione di football della scuola per cui ha una cotta da secoli, come in quei film americani terribilmente sdolcinati e assurdamente poco realistici.

Sei tornato! Pensavo avessi tipo scoperto Narnia e non volessi più uscirne.”

Sai di non essere simpatico, vero?”

Lo dici solo perché sei invidioso che sia io quello simpatico nella coppia e non te.” mi sorride, mi da un bacio tra i capelli e mi trascina fuori da casa mia chiudendosi la porta alle spalle.

L'importante è crederci” mormoro sottovoce mentre mi fa salire in macchina e mette in moto.

Il viaggio fino al ristorante non è molto lungo e grazie alla simpatia naturale di Lou (ha ragione, è lui quello simpatico nella coppia) sembra tutto durare meno.

Entriamo nel ristorante e ci avviciniamo al bancone dove Lou richiede il tavolo per due che ha prenotato prima di venirmi a prendere a nome Tomlinson. La cameriera ci scorta al tavolo e ci porta i menù. Dopo qualche minuto torna per chiederci se avevamo deciso e per prendere le ordinazioni, fortunatamente non c'è la stessa cameriera dell'altra volta, non penso che stavolta sarei stato calmo come l'altra volta se avesse chiesto di nuovo il numero al mio Lou.

La cena procede bene, tra scherzi e battute, la maggior parte da parte di Lou, come sempre d'altronde ma mi sembra sempre che Lou non sia calmo e spensierato come al solito, sembra quasi che mi debba chiedere qualcosa me che abbia paura di farlo.

Finiamo di mangiare e Lou insiste per pagare il conto. Appena usciti dal ristorante Lou si gira verso di me come per dirmi qualcosa, lo sapevo che voleva parlarmi.

Ehm, Harry? Dovrei chiederti una cosa, so che è una cosa stupida ma ci tengo...”

Era per questo che eri nervoso prima?” piccolo, tanto sa che gli direi si a tutto perché è nervoso?

Mi chiedevo, visto che tra un po' c'è il ballo di fine anno se volessi venire insieme a me.” chiede velocemente, quasi balbettando e l'unica risposta che riesco a dare è un “si” sussurrato. “ Posso capire se non vuoi venire al ballo con me perché dopo la cos adi Peter non vuoi farti vedere tanto in giro con me e lo cap-... aspetta, hai detto si?”

Certo Lou, certo che voglio venire al ballo con te anzi, sono molto felice che tu lo abbia fatto e probabilmente se non l'avessi fatto, lo avrei fatto io.” improvvisamente non capisco più nulla e l'unica cosa che sento è l'asfalto dietro la schiena e il corpo di Lou spiaccicato sopra il mio “Ti ho mai detto che ti amo, piccolo?” mi guarda con quello sguardo pieno di amore che riserva solo a me ed alla sua famiglia. “Si amore, me lo hai già detto almeno un milione di volte. Ti amo anche io tesoro” improvvisamente si alza e mi tira con sé e mi dà un dolce bacio sulle labbra ed in questo momento mi sento sopra le nuvole, mi sento terribilmente innamorato e sento che tutto andrà bene in un modo o nell'altro perché io e Lou siamo fatti per vivere insieme e finalmente ne ho avuto la conferma.

Spazio per me

lo so, lo so che tanto mi odiate ma ho avuto tipo blocco della scrittore e sono stata molto impegnata a studiare per evitare di doverlo fare quest'estate, se poi il mio computer decide di non collaborare e di non aprirmi il documento con la fic e di non pubblicarla, sono messa sempre peggio.

Tornando a noi, questo è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo...*cori di gioia*

Ringrazio as usal tutti quelli che leggono anche se non lasciano recensioni, tutti quelli che lasciano recensioni (come se ce ne fossero) e tutti quelli che la hanno preferita seguita o ricordata.

Ora torno ad ascoltare Don't Let Me Go, come sto facendo da tre giorni. Quella canzone è troppo bella e troppo larry!

Forse è meglio se mi defilo. Addio babies! (me la lasciate una recensioncina piccina picciò? per favore *puppy face*)

-Em

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Capitolo 15
*** Epilogo ***


Ieri sera avevamo lasciato in sospeso cosa era accaduto al ballo vero?” Darcy scuota la piccola testolina in segno di assenso “Allora... sicura di voler sapere che è successo” un altro segno di assenso “Allora, vediamo... Il ballo è stato qualcosa di magico, era il nostro momento, non dovevamo pensare a niente, niente impegni, niente problemi, solo noi. Per una volta non dovevamo preoccuparci di nulla, non dovevamo preoccuparci se qualcuno ci avesse visto o cose varie, eravamo insieme e questa era l'unica cosa importante, l'unica cosa di cui dovevamo preoccuparci. Penso di avere ancora qualche foto che ci hanno fatto i ragazzi...”

Le voglio vedere, le voglio vedere, le voglio vedere!” mi interrompe Darcy con la classica voce supplicante dei bambini quando vogliono qualcosa, anche se mi sembra un po' grandina per fare una voce del genere.

Domani le cerco, se le trovo le guardiamo insieme” annuisce eccitata costringendomi a soffocare la piccola risata che mi scaturisce a quella vista, infinitamente tenera, deve aver sicuramente preso dal padre.

Poi cosa è successo?! Dopo che è successo?!” chiede eccitata

Calmati piccola, tutta questa eccitazione non ti fa bene, sembra che tu abbia mangiato chili di zucchero, calmati. Hai voluto che ti raccontassi la storia di come ci siamo conosciuti io e papà ma se ti fa questo effetto smetto, altrimenti non dormi mai.”

Nononono, ora faccio la brava e continui” detto questo si butta distesa sul letto e si copre fino a sopra la testa con il piumone. “Ora continui?” non riesco a resistere alla faccia implorante di Darcy e sto per acconsentire quando si apre la porta.

Che sta succedendo qui? Perchè Darcy ha quella faccina?” dice Louis rivolgendosi a me “Papà Harry è cattivo, vero Darcy?” continua, rivolgendosi a Darcy che annuisce, da brava lecca-culo.

Come mai in questa casa, qualsiasi cosa succeda, è sempre colpa mia?” dico fingendomi esasperato.

Sei il nostro capro espiatorio, vero Darcy?” lei annuisce e gli batte il cinque.

Ma perchè ti ho sposato?” continuo a fingermi esasperato ma non ce la faccio a non sorridere vedendo Lou che coccola nostra figlia.

Ha, hai sorriso!” urla Lou, facendomi salire qualche dubbio su chi sia il bambino tra i due. “E comunque mi hai sposato perchè mi ami, babe.” e mi lascia un bacio veloce sulla labbra.

Forse hai ragione.” rispondo perdendomi nei suoi occhi. Perchè ogni volta che lo guardo sembro ancora una quattordicenne alla sua prima cotta? Perchè ogni volta che lo guardo deve farmi sempre lo stesso effetto?

Poi voglio che mi raccontiate anche del matrimonio!” dice Darcy

Certo amore, tutto ciò che vuoi.” le risponde dolcemente Lou riprendendo a coccolarla. Sono così dolci insieme, sono la perfezione.

Prima però devi finire di raccontarmi del ballo!” dice Darcy staccandosi da Lou e iniziando a guardarmi ansiosa.

Ehm... non c'è altro da raccontare, non è stata un esperienza tanto eccitante, non è successo granché...”mentre lo dico Lou si avvicina al mio orecchio dicendo qualcosa del tipo “stai distruggendo le aspettative di nostra figlia” e poi ridendo. Quanto amo la sua risata. Appena si stacca me guarda e sussurra “la nostra canzone, l'abbiamo sentita lì per la prima volta.” e si mette a canticchiare A Thousand Years di Christina Perri. La nostra canzone.

Io ho sonno.” mormora la piccola Darcy.

Ok piccola, notte.” le do un bacio e poi io e Lou andiamo in camera nostra.

Ti amerò per cento anni ed anche di più Lou, ti amerò per sempre.” lo abbraccio forte.

Ti amo anche io piccolo. Non ti lascerò mai andare.” mi bacia, un bacio estremamente dolce, traboccante di amore, dell'amore che proviamo l'uno per l'altro.

Sai, oggi stavo pensando a come ci siamo incontrati e mi sono accorto che è stata praticamente solo una coincidenza.” dice dolcemente.

Hai ragione, è stata solo una coincidenza, la coincidenza migliore della mia vita, una coincidenza che mi ha cambiato la vita.” e detto questo ci addormentiamo, l'uno tra le braccia dell'altro.



Spazio autrice


Questo era l'ultimo capitolo, oddio. Questa ff mi mancherà troppo. Scusate se vi ho fatto aspettare tanto ma non ho avuto internet per una settimana e ci stavo troppo male a scrivere l'ultimo capitolo. Inoltre lo avevo tutto in mente ma l'ho dovuto modificare per wearefriends che voleva il ballo, scusa se non ho descritto proprio tutta la sera ma se no non mi tornava nulla.


Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno seguito la FF, sappiate che non so con che coraggio siete arrivati fin qui ma vi amo tanto per averlo fatto c:


Vi chiedo solo di lasciare un parere, almeno qui che è l'ultimo capitolo, per favore.


Mi ritiro, per l'ultima volta, ciaoooooooo


-Em <3

http://www.youtube.com/watch?v=yJA1o2BzIpk&list=PLZ9nF7-EHvW7_MgN32OQUBu35jP-MCHsj&index=4 link della canzone c:

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