Fremione - Amici o..?

di the_original_Cherry_Leto
(/viewuser.php?uid=151202)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** cosa si fa per conquistare un pazzo Weasley ***
Capitolo 3: *** Shopping n' .. ***
Capitolo 4: *** What.. ? ***
Capitolo 5: *** Come prego ? ***
Capitolo 6: *** Oh.. ***
Capitolo 7: *** Capitolo V ***
Capitolo 8: *** Capitolo VI ***
Capitolo 9: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Fremione - amici o..? prologo
Fremione - Amici o.. ?

  Hermione Granger era una quindicenne non molto alta, dai capelli ricci e folti che le davano un’aria un po’ selvaggia e gli occhi castani, di un castano che pareva cioccolato, quando la ragazza era particolarmente felice. Una ragazza gentile, intelligente e diciamocelo, anche una so-tutto-io, definita da qualcuno una ragazzina saccente. Tuttavia era anche una ragazza dolce e premurohttp://24.media.tumblr.com/tumblr_mbibc76zvt1qjksmto1_500.jpgsa che sebbene non approvasse sempre il comportamento dei suoi amici o le loro folli idee era sempre indulgente e li aiutava sempre.
Quei mesi estivi poi erano molto particolari per lei. A metà luglio aveva salutato i suoi genitori e aveva raggiunto i Weasley e Sirius –il padrino di Harry Potter –al quartier generale dell’Ordine della fenice. Inutile dire che anche durante l’estate studiava, bisognosa di apprendere quante più cose prima del suo quinto anno e di conseguenza dei G.U.F.O. tuttavia studiare in quella casa non era un’impresa facile dato che vi vivevano Fred e George Weasley, due gemelli che ne combinavano di tutti i colori. Anche in quella casa, come alla Tana, progettavano nuovi prodotti e anche li, si sentivano strani botti provenire dalla loro stanza nella quale nessuno osava entrare, nemmeno mamma Molly.
Questa storia inizia in una sera di agosto, quando Hermione Granger, intenta a leggere un libro in giardino, vide Fred cadere dalla scopa mentre tentava di colpire il Bolide incantato.
Fred stava volando da qualche ora, completamente rapito dal gioco da non accorgersi che stava per schiantarsi contro la quercia. Il ragazzo sfortunatamente perse l’equilibrio e cadde dalla scopa graffiandosi con i rami e facendosi male al fondoschiena.  La riccia sentendo il fruscio dell’albero e i gemiti di dolore del ragazzo alzò lo sguardo dal suo libro e spalancò gli occhi vedendo il ragazzo che cadeva dall’albero. La ragazza prese la bacchetta e con un incantesimo impedì che il ragazzo cadesse giù rischiando di rompersi la spina dorsale ma il volto e le braccia del ragazzo erano graffiate e sanguinanti. ‹‹ Fred! Oh, Fred, sta fermo che ti aiuto ! ›› disse la ragazza alzandosi in piedi. Quando lo raggiunse, lo aiutò a sedersi sullo sdraio lì vicino. ‹‹ Accio Cassetta ›› disse e una valigetta con una grossa croce rossa apparve. La ragazza la aprì e prese fuori delle bende. Pian piano ripulì le ferite per far si che non s’infettassero. ‹‹ Per -ahia- ché non chiami mamma che mi curi lei? Sei sicura di sapere ciò che fai ? ›› le chiese provocandola. La ragazza gli lanciò un’occhiataccia e continuando a curarlo rispose ‹‹ Perché non voglio che ti metta in punizione, anche se te lo meriteresti. Ti aveva detto di non andare sulla scopa e tu che hai fatto? Sei andato sulla scopa e ti sei fatto male! Avresti potuto romperti la spina dorsale e anche la scopa ! ›› il ragazzo strinse i denti per il dolore ‹‹ Tsk, ti importa più della scopa che di me ! ›› disse e lo sguardo della ragazza si incupì leggermente difatti la giovane, dal secondo anno nutriva una cotta segreta per il ragazzo. Spesso si chiedeva perché lui e non il gemello, erano praticamente uguali ma poi la sua vocina interiore le diceva che non erano uguali dopotutto, che a modo loro erano molto diversi. ‹‹ Lo sai che non è così, Frederick ›› rispose lei e allora il ragazzo rimase in silenzio sapendo che quando la ragazza lo chiamava con il nome completo era irritata, arrabbiata oppure non ammetteva repliche a ciò che diceva.  Il ragazzo rimase immobile a osservarla mentre lei lo curava e in quel momento il rosso si perse a guardarla. Non si era mai reso conto di quanto fosse in realtà bella e come si stava prendendo cura di lui amorevolmente. A un tratto la ragazza prese la bacchetta e puntandola verso il ragazzo pronunciò un’Epismendo’ facendo chiudere le ferite dal corpo del ragazzo. ‹‹ Ecco ora il tuo viso è tornato alla normalità contendo ? ›› gli chiese sorridendo alzandosi. Aiutò Fred ad alzarsi ‹‹ Grazie Mione. ›› disse dandole un bacio sulla guancia prima di andarsene. Hermione rimase immobile lì per qualche istante con la mano sulla guancia, dove il ragazzo che le faceva battere forte il cuore aveva posato le sue labbra.


MY SPACE :
Salve ! Vi ringrazio per aver letto la mia storia fin qui. Spero vi sia piaciuto il prologo e vi invito a scrivere un commentino , positivo, neutro o negativo che sia. 
Be, che dire.. ci vediamo al prossimo capitolo !
Un bacio,
Martinah Slytherin Horan.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** cosa si fa per conquistare un pazzo Weasley ***


capitolo I

Dopo l’evento tra Hermione e Fred, la ragazza era particolarmente euforica. Andava di stanza in stanza con un sorriso che le arrivava alle orecchie e quando incontrava qualcuno, lo salutava calorosamente. Quando incontrò George, che cercava un modo per far cadere Ron, non lo impedì anzi, rimase lì in disparte e quando il rosso cadde, scoppiò in una fragorosa risata prima di andarsene.
Tutti pensavano che la ragazza fosse impazzita o che avesse bevuto una pozione rallegrante tuttavia, quella sera, durante cena, quando Fred entrò assieme al gemello, Ginny si accorse che la sua migliore amica era arrossita fino a diventare rossa come i suoi capelli. Hermione si accorse si essere osservata e voltandosi vide la rossa che le sorrise prima di immergersi in una fitta conversazione con Tonks sul Quidditch dove ben presto vi presero tutti parte. Tutti tranne Hermione, s’intende.
Una volta in pigiama e pronte a dormire, Ginny Weasley decise di fare qualche domanda alla propria amica e scoprire perché fosse arrossita in quella maniera quando il fratello era entrato nella stessa stanza in cui si trovava. Naturalmente sapeva della cotta della ragazza e sperava che un giorno Hermione facesse davvero parte della sua famiglia, anche se tutti pensavano che sarebbe stato Ronald il marito della riccia. ‹‹ Allora? Cos’è successo? ›› chiese la ragazzina saltando sul letto della riccia che –come al solito –stava leggendo. Prese il libro dalle mani della ragazza e lo gettò a terra, incurante dello sguardo tra l’interrogativo e omicida dell’amica.  ‹‹ Allora cosa, Ginny ? ›› le chiese la Grifoncina ‹‹ Come cosa? Cena. Fred. Tu. Rosso pomodoro. Ti dice niente ? ›› domandò la rossa gesticolando con le mani. Come risposta Hermione arrossì nuovamente e iniziò a torturarsi le mani, con un sorriso spontaneo sul volto che intenerì la rossa. ‹‹ Be, non è successo nulla di che. sai Fred stava volando ed è caduto, io che ero li a ..leggere l’ho visto e gli ho curato le ferite e prima che me lo chieda no, non ci siamo baciati. ›› disse la ragazza anticipando l’amica che aveva sgranato gli occhi ‹‹ Diciamo. che prima di andarsene mi ha dato un bacio sulla guancia. Lo so che non è molto ma sai. lui non si è accorto mai di me, credo, forse solo al Ballo del Ceppo e nemmeno allora. E oggi mi ha dato un bacio seppur sulla guancia! Sono letteralmente rimasta lì immobile, con la mano sulla guancia. Sai che imbarazzo se fosse uscito qualcuno! Oh Ginny, come vorrei che tuo fratello.mi notasse. Però quest’anno... vorrei cambiare. Vorrei che mi notasse. ›› ammise abbassando lo sguardo. ‹‹ Vuoi cambiare dici… ok, per questo ci penserò io. Ti aiuterò. Però ora tu mi devi promettere che sarai più.. Be meno so-tutto-io e non mi guardare in quel modo, sai che è così. Però non puoi nemmeno cambiare drasticamente oppure Fred se ne accorgerà e magari lo spaventeresti e otterresti l’esatto contrario. Quindi, ora dormi.. e da domani  sarai più Hermione e meno Prefetto. Anche se hai ricevuto la carica. ›› disse la rossa prima di andare nel suo letto.

***

Da quella sera, Hermione tentò di divertirsi duranti le rimanenti vacanze assieme agli amici, sorprendendoli con la sua simpatia e spensieratezza. Certo, quando gli altri riposavano o dormivano lei rimaneva sveglia ancora un po’ per leggere, non poteva non studiare per le due settimane che le rimanevano prima dell’inizio della scuola.
Quel sabato però, decise di uscire in giardino, dov’erano tutti a divertirsi. ″Magari me ne starò all’ombra della quercia.. ma non mi va di rimanere in casa con questo sole ! ″ pensò la riccia. Quando uscì, vide che i gemelli, Ginny, Ron, Harry, Sirius e Tonks stavano organizzando una mini partita a Quidditch ma Ron, che era in squadra con Harry e Sirius si stava lamentando che erano in meno e che non voleva giocare. Tonks però, vide la riccia e la chiamò. Tutti si voltarono verso di lei e la ragazza arrossì e li raggiunse in fretta. ‹‹ So che non ami volare e che hai un po’ di paura ma ci servi.. dobbiamo fare una partitella e ci manca un giocatore.. quindi giochi. ›› disse l’Auror. Tutti guardarono la riccia e lei sospirando disse ‹‹ Mi serve una scopa ›› Ginny le sorrise e le diede una scopa che avevano trovato nella vecchia casa prima di annunciare che avrebbe giocato lei con Harry e gli altri facendo l’occhiolino a Hermione. I gemelli e Tonks nel frattempo si avvicinarono a lei ‹‹ Allora io e Freddie saremo i battitori e staremo attenti agli anelli, Tonks  e tu invece sarete le cacciatrici. Non avremo un Boccino quindi niente cercatore. Bene, Hermione, so che sai volare, se sei troppo in alto e ti senti male chiama uno di noi e saremo subito da te okay ? ›› la ragazza annuì e tutti salirono sulle loro scope, pronti per giocare.

Hermione segnò quattro volte, sorprendendo tutti ma Ginny sapeva che si stava impegnando solo per attirare l’attenzione di suo fratello, così come sapeva che le costava molto volare a più di un metro dal terreno con Bolidi che le volavano attorno e quei pazzi dei suoi amici. Quando la partita finì, in altre parole quando Molly li chiamò per pranzare la ragazza era esausta e una volta in cucina si era lasciata cadere poco elegantemente sulla sedia. ″ Che si fa quando si è innamorati di un pazzo Weasley ″ pensò la riccia. http://24.media.tumblr.com/tumblr_m7sflmK4bc1rxf32jo3_250.gifIn quel momento entrarono anche gli altri  ‹‹Hermione ! Wow, sei stata...  ›› iniziò Tonks ‹‹ Fantastica  ›› terminò George sedendosi di fronte la riccia. Hermione sorrise ‹‹ Già ! Sai potresti  giocare più volte con noi e non passare le tue giornate a leggere.. così sei più simpatica  ›› disse Fred sorridendole. Hermione si voltò verso Ginny che era entrata in quel momento e le sorrise raggiante. La sua amica aveva ragione. Forse conquistare il ragazzo o almeno fargli notare la sua esistenza non sarebbe stato così difficile. 

 

MY SPACE :
¡ Hola !
Eccomi qui con il primo capitolo. È un po’ più lungo del prologo ma per i miei standard è corto ugualmente. Spero di riuscire a scrivere un po’ di più ma ora che sono agli inizi di quest’avventura scrivo capitoli corti per non commettere troppi errori. Spero vi sia piaciuto questa mini ~capitolo e v’invito a recensire la storia. Ringrazio _xphelps per aver recensito lo scorso capitolo <3
Un bacio e alla prossima mi raccomando !
Martinah Slytherin Horan*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Shopping n' .. ***


capitolo II

Le ultime settimane passarono in fretta e settembre era alle porte con mille novità.
Hermione una volta sul treno iniziò a fare il suo lavoro ma quando vide i gemelli che trafficavano con i loro prodotti si limitò a storcere il naso e proseguire. Aveva promesso loro di chiudere un occhio almeno lì.
Non sapevano però che ad Hogwarts non c’era solo la riccia che avrebbe tentato di mettere i bastoni tra le ruote ai due gemelli ma soprattutto la Umbridge, una donna mandata dal Ministero ad insegnare Difesa contro le arti oscure. Tutti la temevano e al suo passaggio il brusio si spegneva.
I gemelli volevano continuare ad essere così com’erano e la cosa costò loro molte punizioni con la donna che si accomodava sulla sua poltrona rosa glicine e sorseggiando il te si rilassava vedendo gli studenti, o in questo caso i gemelli, scortare la loro punizione assai crudele. Quella donna era un mostro. Un mostro rosa. I gemelli iniziarono a chiamarla ‘muso di rospo’ e la voce si sparse per tutto il castello tant’è che tutti iniziarono a chiamarla in quel modo.
La riccia non c’è la faceva più.  Da sempre voleva che gli studenti fossero ligi alle regole ma riteneva le punizioni troppo severe e odiava il fatto che passassero le ore a scrivere rotoli su rotoli degli stessi argomenti e mai, impugnassero la bacchetta per mettere a prova le loro abilità. Harry non se la passava bene, ogni tanto finiva anche lui in punizione e ormai la riccia era diventata l’infermiera clandestina degli studenti delle tre case, i Serpeverde non si sarebbero lasciati aiutare, senza contare che lei non li avrebbe aiutati.
Quel giorno Hermione si svegliò prima che il trillare dell’orologio svegliasse le compagne. Approfittando che le due ragazze stessero dormendo si avviò al bagno dove si fece una lunga doccia rilassante. Avvolta nel suo accappatoio  prese la spazzola e iniziò a pettinare i capelli cercando di renderli domabili. Una volta pettinati mise su una pozione che li rendeva meno crespi è più lisci e raccolse i capelli in una coda alta. Non amava truccarsi molto ma Ginny pensava che nel suo cambiamento per il piano ‘conquista rosso’ doveva aggiungere di truccarsi almeno i weekend e per le uscite al paesino di maghi.  Presei trucchi e iniziò a  truccarsi cercando di stare attenta a non esagerare o sbagliare qualcosa. 
‹‹ Hermionee! Apri ! Dobbiamo truccarci e farci belle, noi ! Andiamo a Hogsmeade ›› disse una voce femminile che Hermione riconobbe come quella di Calì. Lavanda le diede man forte così dopo un ultima occhiata la ragazza uscì.  Aprì l’armadio ma non riuscì a prendere nulla poiché la porta si aprì e una chioma rossa le si avvicinò ‹‹ Buongiorno Hermione. Bene, vedo che ti sei già pettinata e truccata. Ora vediamo un po’ cos’hai qui… ›› disse Gin. La riccia la salutò e sospirando si sedette sul letto. Sapeva che la rossa non le avrebbe mai permesso di avvicinarsi così rimase li finché l’amica non finì di fare l’inventario dei vestiti. Alla fine mise dei vestiti in una borsa dicendo che li avrebbe ‘trasformati’ rendendoli più alla moda e poi scelse i vestiti che avrebbe messo. La riccia iniziò a cambiarsi, sapeva che su quelle cose Gin era irremovibile. Poco dopo scesero a colazione ma la riccia riuscì a malapena a mangiare una tazza di cereali che la rossa la prese per mano dicendo che avevano molti impegni. 

 

Una volta a Hogsmeade Gin si fece sempre più euforica e Hermione non poté che trasalire. La rossa aveva detto che aveva grandi progetti e credeva che l’avrebbe portata a fare shopping. Poco male.
Gin la portò in un vicolo poco lontano da Mielandia. C’erano poche persone, per lo più anziani,  e le case erano tutte in pietra, con le tapparelle di un colore scuro che rendevano la via più scura di quanto fosse. Alzando in cielo però Hermione non poté che sorridere vedendo il cielo terso.  Anche a lei aveva  fatto bene uscire. Ottobre si stava avvicinando e con lui le giornate fredde, i venti e le piogge. Avrebbe dovuto mettere da parte le magliette e iniziare ad indossare raffreddori, i compiti e le verifiche sarebbero aumentate e così le pressioni per gli ‘ imminenti G.U.F.O.’. 
‹‹ Eccoci. ›› disse infine Gin che era qualche passo più in avanti rispetto la riccia che si era persa nei suoi pensieri. Hermione la raggiunse e poco dopo una donna dai capelli  tagliatti a caschetto biondi aprì la porta. ‹‹ Ginevra, che piacere vederti ! E tu sei Hermione giusto? Bene entrate, entrate pure ragazze mie ! ›› disse la donna spalancando la porta. Le due entrarono, una sorridente, l’altra diffidente. Si diressero in una sala, piena di specchi, trucchi, forbici e pettini e allora Hermione capì. Gin l’aveva portata da una parrucchiera. La rossa vedendo l’espressione dell’amica alzò le spalle dicendo che le serviva un cambiamento. La donna, Evelyn tornò poco dopo con del te e dopo aver parlato un po’ Evelyn si alzò. Porse a Hermione  una vestaglia rosa e le disse di accomodarsi su una sedia.
Un minuto dopo la donna stava lavando i capelli di Hermione. 
‹‹ Ragazza mia, hai dei ricci stupendi ma dovresti curare i capelli di più. Innanzitutto le ricce non dovrebbero pettinarsi e tantomeno usare la spazzola ! Ti rovini i capelli e diventano cespugliosi. E tu li hai già folti di tuo ! Allora, ora ti faccio un taglio alla moda, poi a metà marzo verrai di nuovo e ti farò un taglio primaverile e drastico che risalterà il tuo volto. Per Natale vedremo se ci sarà qualche ballo.. mhm si, ti farò questo taglio e lo cambierò qui, e qui ›› disse la donna che faceva più un monologo. Gin l’ascoltava estasiata mentre la riccia si limitava ad annuire.
Qualche ora dopo Evelyn posò le forbici e la lacca per capelli sul tavolino. 
‹‹ Sicura di non volerti tingere i capelli ? Non dico rossi ma magari corvini o ..biondi ! ››  disse la donna ma Hermione scosse il capo. Si tolse la vestaglia e si guardò allo specchio. I capelli ora le arrivavano alla base del collo ed erano sfoltiti e grazie ad una pozione lisciante erano più morbidi e i capelli erano ondulati, leggermente ricci sulle punte. Gin era commossa mancava poco e sarebbe scoppiata a piangere. Hermione fece per pagare ma la bionda scosse il capo e le salutò facendosi ripromettere in una visita. Essendo le undici Gin la trascinò a fare shopping e all’una lei due –con sollievo di Hermione –s’incamminarono con borse si svariate grandezze ai Tre Manici di Scopa dove avrebbero pranzato con gli altri. ‹‹ Emi, sei.. diversa ! ›› disse Ron e Harry annuì. ‹‹ Certo che è diversa stupido, si è tagliata i capelli ›› disse Fred. George scoppiò a ridere e poco dopo tutti si unirono a lui. Hermione rimpicciolì le borse e le mise nella borsetta e si sedette. Finalmente un po’ di riposo.
Fred non faceva che osservarla e la riccia non poté che arrossire. Era una cosa positiva o negativa ? Gli piacevano i capelli? Con un piatto di ravioli ai funghi e la compagnia dei suoi amici –e Fred –la ragazza decise di accantonare le mille domande e incertezze e di godersi la giornata.

 

-SPAZIO AUTRICE –

Salve ! Scusate se non  ho aggiornato prima ma non ne ho avuto modo. Ringrazio, x_phelps per la recensione e voi che avete letto in silenzio ma soprattutto i due preferiti e le sei persone che mi seguono. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Lo so che non si parla molto di Fred e Hermione ma nel prossimo capitolo il rosso apparirà un po’ di più. Ho voluto fare cambiare un po’ l’aspetto della Prefetto.. che ve ne pare ? Ecco le foto.

capelli Herm

look Ginny

look Hermione

UN BACIO, 

MARTINAH SLYTHERIN HORAN.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** What.. ? ***


capitolo

Fred Weasley era un ragazzo come tanti solo che gli altri non erano belli, intelligenti o divertenti quanto lui. Oh be, lasciamo stare suo fratello. Sono gemelli.  Però è anche vero che non c’è nessuno tanto imprevedibile quanto lui.
Il primo mese a Hogwarts era passato, erano vivi il che era già un miracolo.  Fred tuttavia sembrava volesse sperimentare qualcosa di nuovo. Da un giorno all’altro iniziò a parlare con il Prefetto perfetto Granger, a sorriderle, augurarle il buon giorno o a darle un bacio della buonanotte. Sembrava che fosse anche lui uno dei suoi migliori amici. Hermione, dall’altro lato non poteva che rallegrarsene avendo una cotta per lui. Un giorno però Fred le si avvicinò con passo lento, come se volesse accertarsi se fosse di buon umore prima di parlarle. Aveva un’aria tranquilla ma i suoi occhi e le sue mani – che non smettevano di torturarsi –lo tradivano. Era incredibilmente nervoso. Una volta di fronte la ragazza si schiarì la gola. Hermione alzò lo sguardo e disse ‹‹ Oh Fred, ciao. Ti ... serve qualcosa ? ›› chiese lei notando quanto fosse irrequieto. ‹‹ Ehm... si Hermione cara, tu sai che io ti voglio bene no ? -le chiese. La ragazza sollevò un sopracciglio ma prima che potesse dire qualcosa, il ragazzo continuò – si be, io volevo proporti un affare.  Non mi guardare così ... allora, che ne pensi ? ›› le chiese e la ragazza abbozzò un sorriso. ‹‹ Dovresti dirmi di che cosa stai parlando prima.. ›› disse. Le guance del rosso si tinsero di un rosa tenue ‹‹ Sì... hai ragione. Allora.. vorrestidiventarelanuovasociadelnostroprossimonegozio ? ›› le chiese il ragazzo tutto d’un fiato. Hermione lo guardò ‹‹ Scusami, non ho capito... potresti ripetere ? ›› ‹‹ Sì... –Fred prese un respiro – Allora.. Emi, ti andrebbe di diventare la socia di me e Georgie .. del nostro prossimo negozio ? ›› le chiese. Prima che la ragazza potesse dire qualcosa, aggiunse. ‹‹ So che non ti piacciono tutte le diavolerie che facciamo... ma sei nostra amica, ci vuoi bene, non ti facciamo scherzi da un po’ e poi sei intelligente, ci potresti tenere con i piedi per terra e in cambio potremmo aiutarti con la tua paura per il volo. Sei brava e potresti fare i provini. Tra una settimana e mezzo iniziano..  ›› disse lui. Hermione sgranò gli occhi. Rimase in silenzio per qualche istante, dopo cinque minuti aprì la bocca ma la richiuse subito. Il rosso la osservava, in silenzio. ‹‹ Ok, ci posso provare. Ma .. in caso voglia smettere di aiutarvi, posso farlo vero ? Comunque non pensate che così sarò più indulgente. O che .. sia per ribellarmi o altro. Ci vediamo alla riunione dell’ES. Inizia alle cinque, sii puntuale. ›› disse la ragazza prima di afferrare tutte le sue cose e sparire dalla vista del rosso che continuava a ripetersi ‘Ha accettato. La mia Emi, la nostra Emi, ha accettato. Oh, sarà la nostra Malandrina. Sarà sotto la nostra ala protettrice. Oh, ha accettato, per le mutande a quadri rossi e gialli di Merlino ! ‘.

**

Tra gli incontri dell’ES, le lezioni, le preparazioni ai G.U.F.O. e le ripetizioni che dava ai suoi amici, Hermione non sapeva dove trovare il tempo per aiutare i gemelli. O meglio, a collaborare con loro. Non riusciva a crederci. Ora faceva parte di non uno, ma due trii. Quando l’aveva detto a Ginny, la rossa si era messa a saltellare sul letto finché Cali e Lavanda non le avevano raggiunte. La ragazza così dovette ricomporsi ma per tutta la cena lanciava occhiate ai suoi fratelli e alla riccia che mangiava imbarazzata il suo pasto a capo chino. I suoi due amici la guardavano curiosi del perché fosse così silenziosa, non avrebbero mai immaginato che di li a qualche giorno avrebbe perfezionato le merendine marinare e che, prima delle ronde e che scattasse il coprifuoco, lei e Fred o George, dipendeva dal giorno, andasse al campo da Quidditch e si allenava. Giorno dopo giorno la sua paura svaniva, la scopa raggiungeva una nuova altezza. Era stanca, stressata e con la paura che la Umbridge li scoprisse. I sabati si svegliava alle nove, due ore in più rispetto gli altri anni e fino a mezzogiorno si rintanava in biblioteca per studiare. A pranzo mangiava un po’ di più e dopo aver afferrato una mela spariva dalla vista dei suoi amici per tutto il pomeriggio. Non avendo altri posti, i tre complici se ne andavano nella strambega strillante e grazie ad un incantesimo della Grifoncina, ampliavano le stanza e continuavano gli allenamenti. La sera, quando tornavano, aspettava che i due Malandrini cenassero mentre lei si cambiava e terminava i temi o le pozioni e fino le nove si barricava nella stanza di Lee, George e Fred e metteva in moto il suo animo malandrino. I gemelli erano entusiasti di lei, era così geniale. Spesso George si lasciava sfuggire qualcosa davanti a Harry e Ron riguardo la riccia ma i due fortunatamente non sospettavano che la ragazza fosse diventata la socia dei due.

Era una domenica qualsiasi quella, Harry e Ron stavano giocando a scacchi mentre Hermione, seduta tra George e Fred leggeva, commentando di tanto in tanto qualcosa che riguardava gli elfi. Allora Harry e Ron la guardavano, alzavano gli occhi al cielo e riprendevano mentre i gemelli si lasciavano scappare un sorrisetto.
Ma non era una domenica come le altre. Poco dopo li raggiunse Ginny, con le labbra ancora gonfie (cosa che fece presumere alla riccia che fosse tornata da un appuntamento con Dean Thomas) e iniziarono a chiacchierare. Ma ad un tratto Hermione sentì una fitta nello stomaco, le gambe le divennero molli e se non fosse seduta sarebbe caduta a terra. Gli occhi divennero vitrei. Ginny si alzò di scatto e le si avvicinò, chiamandola ripetutamente ma nulla. I gemelli le avevano preso il volto tra le mani e la guardavano ma lei non sentiva né vedeva nulla. Le palpebre si abbassarono e il buio l’avvolse.

:::::::::::::::: 

Salve !! Scusate il ritardo, sono imperdonabile lo so.. spero vi piaccia e vi invito a recensire il capitolo che è dedicato a EmmaDiggory15 che ha recensito il capitolo e mi ha fatto notare degli errori.. 
Buona serata,
un bacio e vi auguro una buona settimana
Martinah Slytherin Horan

 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Come prego ? ***


capitolo Sono imperdonabile lo so. Ho iniziato a fare volontoriato e tra scuola e il resto non c'è l'ho fatta ad aggiornare. Ho scritto il capitolo tempo fa, mi sembrano passati anni ! Ho diviso il capitolo in due parti, vediamo intanto se vi piace la prima.. buona lettura e vi ringrazio di cuore per avermi seguita fino a qui.



Erano passati fue giorni da quando la ragazza era svenuta. I suoi amici erano preoccupati, non poteva essere un semplice malessere soprattutto non se la McGranitt, Piton e Silente entravano ed uscivano dall’infermeria ad orari improponibili cercando di non farsi vedere dagli altri studenti e dalla Umbridge che aveva fissato talmente tanti decreti che i gemelli sospettavano che il prossimo annunciasse lezioni separate.
Gli amici di Hermione erano spesso in infermeria ma mai quanto i due gemelli che in quei giorni si aggiravano per i corridoi nervosi, parlottando tra loro fittamente. Avevano perfino ridotto il numero di scherzi che facevano ai primini o agli altri studenti tant’è che il professor Vitious li osservava sperando che succedesse qualcosa difatti se non fosse per loro, Hogwarts era l’ombra di ciò che era. Non c’era più la spensieratezza, alleggiava ancora il ricordo del Torneo e le occhiate furtive ad Harry aumentavano come i pettegolezzi sul suo conto. E su quello di Hermione.
Fred aveva profonde occhiaie a contornagli gli occhi, credeva che se non avesse proposto alla grifona di aiutarli non si sarebbe stancata e di conseguenza svenuta  ma più le ore passavano più il sospetto che Hermione fosse svenuta non per stanchezza ma per un altro motivo si faceva breccia nei pensieri dei Grifondoro a cui mancava la loro Perfetta Prefetto che sebbene fosse sempre ligia alle regole e alquanto severa non mancava mai a salutarti, offrirti il tuoi aiuto o a regalarti uno dei suoi bellissimi sorrisi. Harry, Ron e Ginny erano più silenziosi, spesso andavano in biblioteca al tavolo dove solitamente sedeva la ragazza e un giorno la rossa trovò persino un incisione di Viktor che fece l’anno prima per fari si che quando la riccia si sedesse li, ricordasse i loro incontri.
C’era sempre qualcuno che andasse in infermeria sperando che la loro Prefetto li sgridasse per aver saltato una lezione per andare a trovarla oppure che con i suoi occhi castani li osservasse per poi chiedere loro come stessero.
Fred sembrava un funerale e con le sue paranoie finì per rattristare maggiormente anche George. I due si stavano chiedendo se non fosse svenuta per aver ingerito un loro prodotto, magari che non era ancora pronto oppure se avesse cercato di produrre lei stessa una pozione che loro avevano desiderato creare. Insomma, tra professori che cercavano di vedere un po’ di allegria, alunni che camminavano sospirando e strisciando i piedi, Serpi che ghignavano facendo battute sarcastiche, Grifondoro atoni e tristi (tranne per coloro che cercavano di dare un po’ di brio alla giornata dei propri compagni) e la Umbridge, Hogwarts era un disastro.
Arrivò sabato, era ancora presto, il sole era sorto da poco e il cielo si stava rasserenando ma i professori di Hogwarts ovvero i quattro direttori e Silente (gli altri non servivano momentaneamente) erano radunati attorno al letto della ragazza. ‹‹ Albus ne sei sicuro ? ››  chiese la professoressa McGranitt osservando preoccupata la sua studentessa preferita. ‹‹ Minerva cara, è solo una supposizione. Non ne ho prove.. ma da quanto sembra.. ›› disse il professore prendendo una cioccorana da uno dei comodini della ragazza –entrambi colmi di dolci, fiori e biglietti –e osservando la figurina con la sua immagine.  ‹‹ Molto spesso le tue supposizioni si rivelano giuste, signor Preside. In tal caso cos’accadrà ? ›› disse un'altra voce, quella della professoressa Sprite. ‹‹ Dovremo chiamare i genitori di Hermione e spiegarle alcune cose.. ›› rispose l’uomo lisciandosi con le dita affusolate la lunga barba.  ‹‹ Dovremo farlo in fretta, prima che Potter e Weasley, assieme la ragazza, si mettano alla ricerca della risposta.. prima che lo facciamo noi. Non vorrà che la ragazza corra rischi, non ora che ha, diciamo, preso confidenza con i gemelli  ›› disse Piton con tono pacato. ‹‹ Cosa ?! Hermione ? La  mia studentessa, la prefetto della mia casata collabora con quei due ragazzi pestiferi ? ›› chiese scioccata la donna sistemandosi gli occhiali. ‹‹ Suvvia, sono solo ragazzi ! ›› disse il preside sorridendo. ‹‹ Ho ho ! Lo sapevo che sarebbe successo ! E con questo si spiega perché il numero di scherzi sia diminuito.. ›› disse una vocetta. Il professor Vitious parve illuminarsi quando accennarono ai due rossi che inconsapevolmente dei professori –eccezion fatta di Silente che sapeva sempre tutto –erano fuori dalla stanza sotto il mantello dell’invisibilità di Harry rubatogli o meglio, preso in prestito quella sera per andare dalla loro amica-collaboratrice-prefetto. I due si scambiarono un occhiata dopodiché alzarono contemporaneamente le spalle. Non sapevano di cosa stessero parlando i professori ma volevano scoprirlo. Madama Chips passò e i due fecero un passo verso la finestra. Nessuno parve accorgersi di loro, tranne il preside che si voltò e fece loro l’occhiolino per poi tornare a gustarsi una cioccorana. ‹‹ Bene, miei cari colleghi, ora che Poppy le ha dato la pozione non c’è alcun motivo che noi rimaniamo qua. Tra qualche ora potrebbe svegliarsi, con un po’ di fortuna. ›› disse il professore e dopo un cenno impercettibile dell’infermiera i sei uscirono.

Poco prima di mezzogiorno, quando un raggio di sole trapelò dalle tende posandosi sul viso della grifondoro i suoi amici notarono un tremolio delle palpebre. Ginny Weasley posò la pezza intrisa d’acqua sul comodino e si sedette sul letto accanto l’amica. ‹‹ Ragazzi.. non vi sembra diversa, Herm ? ›› chiese titubante. I gemelli si lanciarono un occhiata mentre Ron inghiottendo un ultimo boccone della cioccolata al gusto di zucca chiese ‹‹  Che vuoi dire Ginny ? ›› la rossa prese una spazzola e iniziò a pettinare i capelli dell’amica ‹‹  Voglio dire che.. bhe, i capelli.. sono leggermente più scuri, se prima tendevano al biondo miele ora.. sono castano scuri e al sole hanno riflessi ramati e castano cenere. ›› disse lei. ‹‹ Ha ragione ›› disse il bambino che era sopravvissuto. Ron si voltò verso di lui e prese ad osservare la sua amica ‹‹ E sono meno crespi.. e più boccolosi ›› disse lui. ‹‹ Ronnie, piccolino ha ragione ›› dissero i gemelli avvicinandosi ancora di più. Ginny sospirò ‹‹  Avete detto che Silente pensa si possa svegliare oggi… credete sia vero ? ›› chiese la più piccola di casa Weasley. In quel momento la Grifona si mosse, catturando la loro attenzione. Mosse la mano e sbatté le palpebre prima di aprire gli occhi. La spazzola cadde dalla mano di Ginevra, gli occhi dei quattro ragazzi si aprirono e Madama Chips che entrò in quel momento cacciò un gridolino facendo marcia indietro per chiamare i professori. ‹‹ Cos-Cos’è successo ?   ›› chiese la riccia alzandosi a fatica. Fred si avvicinò e l’aiutò lasciando che si sostenesse a lui. ‹‹ Er-Sei svenuta.. qualche giorno fa.. ci hai fatto spaventare tanto ››  disse George deglutendo. ‹‹  Perché mi guardate in questo modo ? Sono ricoperta di qualcosa di strano.. ? ›› chiese lei coprendosi il volto con le mani ma Fred gliele prese spostandogliele. Ginny sorrise all’amica dolcemente. ‹‹  No, è solo che.. sei diversa.. i tuoi capelli sono un po’ più scuri e… più ricci, sei ancora più bella ›› disse l’amica dolcemente. Hermione le sorrise e vedendo la sua mano tra quella di Fred e arrossì violentemente. ‹‹  I TUOI OCCHI ! Sono .. di un castano scuro, sembrano neri›› urlò Ron mentre Harry tentava di calmarlo imbarazzato. La riccia sgranò gli occhi e appellò uno specchio.
Vide la sua immagine, sempre uguale.. ma era vero. I tratti del viso erano leggermente diversi, i capelli erano  cambiati quasi drasticamente.. e gli occhi: gli occhi erano di un castano talmente scuro che sembrava pece e con piccole pagliuzze che la distinguevano da sempre. Erano un marchio di famiglia. Si posò una mano sui capelli, erano così soffici e poi prese a cercare altri cambiamenti. ‹‹  Perché ? ›› chiese la ragazza ma nessuno rispose. Nessuno la sapeva.
‹‹ Per sapere la risposta deve pazientare ancora un po’ signorina Granger. Glielo spiegheremo subito  ›› disse Albus Silente. “ Niente abbracci e festa di bentornato” pensarono i gemelli.


 

__________

Eccoci qui ! Vi è piaciuto  la prima parte di questo capitolo ? Spero di si !! Magari lasciate un commentino !:D
Vi ringrazio di cuore per le recensioni e per coloro che hanno messo la storia tra le seguite/ricordate/preferita. Significa tanto per me. Ringrazio anche chi ha letto la storia in silenzio ;)
Un bacio,
buona serata,
Martinah Slytherin Horan

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Oh.. ***


capitolo

‹‹ Per sapere la risposta deve pazientare ancora un po’ signorina Granger. Glielo spiegheremo subito  ›› disse Albus Silente. “ Niente abbracci e festa di bentornato” pensarono i gemelli.

‹‹
Hermione ? Ti senti bene? ›› chiese la più piccola dei Weasley guardando apprensiva la sua migliore amica che stava camminando silenziosamente verso l'ufficio del preside che -come aveva constatato negli anni -non era un buon presagio. ‹‹Come ? Oh si certo. Mi sono appena svegliata, ho scoperto di essere svenuta, il mio aspetto è cambiato e, come se non bastasse, sto andando nell'ufficio del preside perché a quanto pare, le sorprese non sono finite. ›› disse la ragazza sospirando. Ginny non riuscì a trattenersi e si fiondò tra le braccia della grifona che ricambiò. Fred e George si scambiarono un occhiata vedendo gli occhi della ragazza vitrei e dando una gomitata a Harry e Ron la circondarono in un abbraccio di gruppo. Hermione sorrise e poco dopo riprese a camminare.
‹‹ Sapete, qualsiasi cosa succeda non ne sarò dispiaciuta, ho voi e questo mi basta. ›› Disse ancora la ragazza. ‹‹Oh si, non pensare che ora ti lasceremo in pace, socia  ›› disse George ‹‹  Non ora che abbiamo capito come strapparti via alla biblioteca ›› aggiunse poi ‹‹ E non ora che abbiamo visto la tua mente ingegnosa. Un talento per gli scherzi come il tuo non va sprecato ›› concluse Fred parlando dopo tanto tempo.
I cinque ragazzi entrarono nell'ufficio e prima che qualcuno di loro potesse accorgersene, Hermione fu circondata da due braccia esili. Una donna dai capelli scuri raccolti in una crocchia la stava abbracciando mentre le lacrime le rigavano il volto. Era la copia sputata di Hermione se non fosse per quei piccoli dettagli ‹‹ Jean, lasciala respirare.›› disse un uomo alto dai capelli più chiari della donna e gli occhi verdi. Era un bell’uomo nonostante avesse oltre quarant’anni.  
‹‹Oh scura cara..›› disse la donna ricomponendosi. ‹‹Mamma ? Papà ? Cosa ci fate voi due qui ? ›› chiese la grifondoro dopo essersi schiarita la gola. Tutti i presenti si voltarono verso la ragazza, chi sorpreso, chi preoccupato e chi triste, immensamente triste come se quello fosse un addio. ‹‹ Che ne direste se ci sedessimo tutti quanti e.. poi discuterne ? ›› intervenne la McGranitt lanciando un occhiata di sbieco ai gemelli che stavano giocando con un buffo oggetto sul tavolo del preside. ‹‹ È una magnifica idea Minerva. Jean, Andrew desiderate qualcosa da bere? Un whisky incendiario o magari un’acqua viola.. o –fece una pausa prima di continuare –un po’ di The allo zenzero? ›› chiese il preside parlando più alla donna che all’uomo. Jean storse il naso e scosse la testa mentre l’uomo parve trattenere una risata. ‹‹ Non vorrei risultare scortese.. ma perché siamo tutti noi qui ? ›› chiese ancora la riccia. Jean prese un lungo respiro ‹‹ Albus, cominci tu ? ›› il Preside si lisciò la barba e dopo aver osservato uno ad uno gli studenti cominciò ‹‹ Come sapete molti anni fa, quando fu fondato il Primo Ordine, ai tempi in cui Lord Voldemort era al culmine dei poteri c’è stata una guerra. Nell’ordine c’erano molte persone di vostra conoscenza, non serve che mi soffermi qui. Be, dovete sapere che anni prima, quando i Potter e gli altri Malandrini frequentavano la scuola oltre a Lily Evans c’erano anche altre ragazze che facevano parte di quella combriccola. Emmaline Vance e Marlene McKinnon. Le altre due ragazze erano gemelle, conoscevano Lily da prima ed erano buone amiche.  I loro nomi sono.. Talia e Monica Wilkins. ›› il preside fece una pausa per far si che i ragazzi cominciassero a capire. Hermione si sedette composta sulla sedia chiedendosi dove avesse già sentito quel cognome e non si riferiva a scuola (sapeva che quelle due ragazze avevano vinto molti trofei: erano ottime giocatrici di Quidditch,  entrambe Prefetto dato che appartenevano a case diverse e in seguito Caposcuola. Erano molto intelligenti e ai loro tempo splendevano. Erano popolari. E un giorno aveva anche trovato sotto un tavolo in biblioteca le loro firme incise. ‹‹ Facevano parte dell’Ordine ? ›› chiese Harry infine. Silente annuì ‹‹ Talia era un fenomeno, era sempre radiosa ma poi per un .. certo motivo, un disagio se n’è andata e ha iniziato a lavorare da sola. Monica, ne fa tutt’ora parte ma .. sotto un’altra veste e ci tiene informati sui cambiamenti del Mondo Babbano e in caso qualcuno scopra qualcosa sul nostro mondo si occupa di modificare o eventualmente di obliviare loro la memoria.
Ora voi vi starete chiedendo : cosa centra questo con Hermione, voi voi ? ›› chiese infine Silente. I ragazzi annuirono così Jean prese a parlare ‹‹ Mi dispiace Hermione.. ›› sussurrò prima  ‹‹ Il mio nome è Monica Jean Wilkins. –le bocche dei presenti si spalancarono mentre Hermione rimase composta, sconcertata e avida di scoprire la verità ‹‹ Io  e Tal eravamo migliori amiche, non solo sorelle. Ci raccontavamo tutto e assieme a Lily eravamo inseparabili. Tal faceva parte dei Corvonero mentre io dei Grifondoro tuttavia il preside all’epoca le permise di dormire alla Torre. I nostri genitori erano finanziatori della scuola e questo era il minimo che potesse fare il preside, o almeno secondo lui. In ogni modo, non tutto è come sembrava fosse. Ci sono molte cose che dovrei dirvi ma ora non sono importanti. Con gli anni, mia sorella prese a frequentare un ragazzo, non so chi fosse, non ha mai voluto dircelo. L’unica cosa che so è che ne era innamorata da anni.  Una volta superati i M.A.G.O. cominciammo a lavorare. Io lavoravo al Ministero e lei era una Medimaga. Durante la prima guerra accaddero molte cose. Molti di noi morirono, i Potter dovettero nascondersi –disse e lanciò un occhiata amorevole a Harry –e Talia.. rimase incinta. Lo disse soltanto a me e Lily dopodiché scappò nel mondo Babbano. Gli altri la cercarono ma io e Lily li dissuademmo dicendo loro che volesse passare del tempo da sola. Quando nacque la bimba, che era più o meno coetanea di Harry e Neville decise che Lily sarebbe stata la madrina e Remus il padrino tuttavia una volta finita la cerimonia gli modificò la memoria facendo si che dimenticasse dell’evento. Non poteva rischiare. Due anni dopo Talia era felice, ogni tanto visitava a i Potter o gli altri membri dell’Ordine e da quanto disse, riprese a parlare con il padre della bambina ma non riuscii mai a scoprire chi fosse. Una sera, poco dopo la morte di Lily e James, Talia rimase scioccata e tornò a casa piangendo. Si chiuse in camera con la bambina per qualche giorno e non volle uscire. Remus perse il contatto con noi, Sirius fu –da quanto ho scoperto –ingiustamente imprigionato e Peter era morto (anche se ora scappiamo che è in libertà ed è tornato da colui- che- non- deve-essere- nominato ). Io me ne andai dal mondo magico e iniziai a svolgere il lavoro che faccio tutt’ora e non mi riferisco al fatto che sia una dentista.  Cambiai il mio nome in Jean e troncai i rapporti con tutti. Conobbi Andrew e scoprii che era un magonò. Ci sposammo e poco dopo, durante una tempesta il Patronus di Talia venne a casa, dicendoci di raggiungerla il prima possibile.  Ci materializzammo a qualche isolato da casa sua che era protetta e una volta li la trovammo morta in una pozza di sangue. Non scoprimmo mai chi fosse. Non potendo avere figli, prendemmo in custodia la bambina. ›› disse Jean ‹‹ Talia era mia madre ? ›› chiese Hermione con la voce rotta. ‹‹ Si. Mi dispiace tanto Hermione ma prima che morisse mi aveva scritto una lettera. Sapeva che qualcuno sarebbe venuto a cercarla e aveva chiesto a me di cambiare nome, cosa che avevo già fatto, e prendere te, di proteggerti e nasconderti da questo mondo. ›› disse la donna singhiozzando. Hermione rimase impassibile e abbracciò la madre, stringendola forte a se. ‹‹ Cambiammo il tuo nome e decidemmo di tenerti all’oscuro. Modificammo il tuo aspetto e cercammo di tenerti fuori dalla magia. Ma non ci siamo riusciti. ›› disse Andrew accarezzando i capelli alla ragazza che gli sorrise debolmente. Era forte, non voleva piangere. Non davanti a loro, davanti i professori e ai suoi amici. Non sapeva cosa pensare ma non voleva mostrarsi fragile. Quante ne aveva affrontate sua madre, Talia? E chi era suo padre ? Hermione si morse il labbro. ‹‹ Quindi Hermione è la mia figlioccia e nessuno si è preoccupato di dirmelo ? ›› chiese una voce. Tutti i presenti si voltarono. Remus Lupin era appoggiato al muro guardando i ragazzi e notando lo sguardo di Hermione le sorrise. Accanto a lui c’erano Sirius, Tonks, due auror che Harry non conosceva  e Moody che avevano iperturbato la stanza e stavano attenti che nessuno, tantomeno la Umbridge venissero a sapere di quel fatto e soprattutto che Sirius fosse li. Remus si scompigliò i capelli e si avvicinò a Hermione e l’abbracciò ‹‹ Dovremo riprendere un po’ il tempo perduto non credi ? ›› le chiese facendo ridacchiare la ragazza. ‹‹ Wow. Che gran casino.. ›› disse Tonks facendo un passo avanti e inciampando ma fortunatamente Sirius la prese al volo. ‹‹ Mh, si. Questo è tutto.. ›› disse Jean. Allora Silente si alzò e con un occhiata fece capire ai ragazzi che era il momento di congedarsi.

 

 

 

 

Poco dopo

 

Hermione era in riva al lago seduta sotto una quercia. I capelli le nascondevano il volto rigato dalle lacrime. Non riusciva a crederci. Jean e Andrew non erano i suoi genitori, ma da come si erano messi d’accordo, sarebbero venuti a Grimmalaud Place per Natale. Ora li avrebbe chiamati zia e zio o semplicemente per nome. Non aveva una madre, aveva solo un album con sue fotografie, alcune lettere e bigliettini che si scambiava con Jean o meglio Monica e una fialetta con i ricordi di Jean che le aveva donato in speranza che si facesse un’idea di chi fosse sua madre. ‹‹ Sapevo di trovarti qui. ›› disse una voce. Fred. Era li con i capelli scompigliati e un lieve sorriso che gli increspava le labbra. Era così bello, così ..Fred che Hermione dovette trattenersi dal spalancare la bocca. Il ragazzo si sedette accanto a lei e le spostò i capelli dal viso ‹‹ Non farmi mai più una cosa del genere. Mi hai spaventato come mai è successo in vita mia. ›› sussurrò lui mentre la ragazza gli si accoccolava sul petto. ‹‹ Grazie ›› disse solamente Hermione rimanendo in silenzio lasciandosi accarezzare i capelli dal ragazzo che amava, nonostante non l’avrebbe mai rivelato a nessuno (oltre a Ginny naturalmente).

 

Nell’ufficio del preside

Erano rimasti ancora in pochi nell’ufficio dopo che i coniugi Granger e i ragazzi se n’erano andati. ‹‹ Sono io suo padre. Non è così ?! ›› chiese una voce ad un tratto. Tutti si voltarono verso di lui. ‹‹ Si. ›› Rispose semplicemente Silente prima che l’uomo uscisse dalla stanza per andare ad osservare la figlia.

_________

Eccomi qui ! Spero il capitolo sia di vostro gradimento e vi invito a lasciare un commento sul capitolo o sulla storia in generale. Sono accette anche le critiche xD.
Ringrazio di cuore chi segue la storia e Julia_Fred Weasley, _Biancaneve_, Giorgia_HP, JoanneBlack, _LenadAvena_ , Dolores1992 e EmmaDiggory15 per aver recensito ♥ 
P.s. : Julia Fred Weasley, sto leggendo pian piano, ho lasciato qualche recensione qua e la ma leggere dal telefono mi risulta difficile, mi dispiace :$
Un bacio a tutti/e
Martinah Slytherin Horan *

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo V ***


capitolo

Una leggera brezza avvolgeva due ragazzi seduti lungo la riva del Lago Nero. I due stavano chiacchierando del più del meno, ignari dei sentimenti che provavano l’uno per l’altra. La ragazza ormai era perdutamente innamorata di lui, non lo aveva confessato a nessuno sennonché alla sua migliore amica ma quando era assieme a lui, non smetteva mai di sorridere, lasciava da parte la sua maschera, non cercava di nascondere i sentimenti ed era se stessa. Lui invece non sapeva di essere innamorato della ragazza, l’unica cosa che sentiva era il sollievo di sapere che stesse bene, aveva avuto paura di perderla ma ora era li, tra le sue braccia, con le guance arrossate e ancora bagnate a causa delle lacrime che le avevano rigato il volto. Il ragazzo le sorrideva, guardandola amorevolmente –anche se solamente qualcuno di esterno se ne sarebbe accorto, tant’erano coinvolti l’uno dall’altra –e cercando di farla ridere. Non riusciva a capacitarsi come fosse riuscita a entrare nella sua vita, così profondamente in così poco tempo. La conosceva da cinque anni ma l’aveva vista soltanto come la migliore amica di sua sorella e di suo fratello, una so tutto io saccente, che cercava di mettere i bastoni tra le ruote a lui e al suo amato gemello che cercavano di produrre scherzi e metterli in commercio. Ma da quell’estate, quand’avevano condiviso alcune settimane insieme, da quando lei lo curò e iniziò a essere più serena, più Hermione il ragazzo aveva cominciato a vederla sotto una luce diversa.
Vederla così attenta e concentrata in quello che faceva, lo rendeva curioso ma mai stanco di osservarla, a volte era rimasto con lei per ore, con la scusa di non volersi perdere il procedimento di qualche pozione. Lei allora rideva e gli rispondeva a tono, dicendo che forse avrebbe potuto avere una copia identica nella sua stanza ma con proprietà diverse e allora iniziavano a punzecchiarsi. Ma tutto ciò loro non lo vedevano. Lei, sperava che lui un giorno la vedesse come una possibile ragazza, lui si chiedeva se ciò fosse possibile, reale se lei non sarebbe svanita da un minuto all’altro tornando a essere la ligia studentessa che non lo degnava di uno sguardo –anche se in verità lei lo osservava di nascosto –se non per rimproverarlo.
‹‹ Herm, si sta facendo tardi, tra un po’ si cena e ti sta venendo la pelle d’oca. Che dici, rientriamo ? ›› le chiese sorridendo. La riccia annuì, si spostò una ciocca di capelli dal viso e parve accorgersi soltanto ora che sentisse freddo difatti iniziò a tremare impercettibilmente. ‹‹ Si Fred. ›› disse semplicemente sorridendo. Il rosso allora si alzò e le porse la mano che lei afferrò prontamente come se fosse un’ancora di salvezza. Poco dopo, nascosti dietro un colonnato, i due videro Sirius Black e Remus Lupin, due membri dell’Ordine. ‹‹ Sirius ! Non dovresti essere qui.. così ! L’Umbridge potrebbe vederti e poi sarebbe la fine.. Ciao Remus ›› disse la ragazza sorridendo per poi tornare a guardare l’uomo dinanzi a lei con cipiglio severo. L’uomo rise. ‹‹ Oh mia cara Hermione, non ti preoccupare. Quella megera è nell’ufficio di Silente e comunque sono nascosto da un incantesimo, soltanto chi sa di me, in altre parole che sono innocente e che sono qui oggi, può vedermi davvero, gli altri vedono un giovane studente. Mh, se non fosse per il fatto che stavo per andarmene ci sarebbe da divertirsi. sarebbe bello tornare alla Torre ! Chissà quant’è cambiata ! ›› disse l’uomo che vedendo l’espressione severa della ragazza e le braccia incrociate sospirò e chiese ai due di accompagnarlo fino alla Stanza delle Necessità dove grazie a un passaggio che sarebbe apparso per lui sarebbe potuto tornare all’ordine senza che qualcuno lo riconoscesse. I due accettarono e sempre mano nella mano iniziarono a camminare. Ai due uomini non passò inosservato il gesto e si lanciarono un’occhiata prima di ghignare. Non vedevano l’ora che arrivasse Natale, quanto avrebbero preso il ragazzo in giro e quante cose sarebbero successe! Erano emozionati, anche se per motivi diversi ma in quel momento volevano entrambi voler essere a Hogwarts e poter essere con i loro figliocci. o in quel caso anche sei loro ..figli.
‘ Non riesco a crederci. Hermione è qui, davanti a me, che mi sorride e cammina mano nella mano con Fred. Se non fosse che non so cosa ci sia tra loro mi trasformerei e gli sbranerei il braccio. Come osa toccarla !
 Oh per Morgana, ma cosa dico.. solo poche ore fa non sapevo nemmeno fosse mia  figlia.. Dio, come ho fatto a non immaginarlo ? Io e Talia eravamo stati insieme in quel periodo.. oh, se solo le avessi chiesto di sposarmi come avevo progettato. Se non fossi stato un codardo.. se l’avessi protetta, ora saremmo una famiglia. Devo avvicinarmi a Hermione… Non posso piangere sul latte versato, non farebbe tornare qui la mia Tal. Oh ma cos’hanno quei due da sorridere tanto eh ?No, io .. […]‘
Pensò l’uomo. Nel frattempo arrivarono nel corridoio e Remus iniziò a camminare avanti e indietro finché una porta massiccia non si aprì di fronte a loro. Allora i due uomini abbracciarono la ragazza goffamente, in un misto d’imbarazzo e paura di farle male dopodiché si fecero promettere da Fred che avrebbe mandato loro una delle nuove pozioni. Sirius gli strinse la mano, leggermente più forte dal dovuto e gli lanciò un’occhiata ammonitoria. Il ragazzo annuì e allora l’uomo lasciò la presa. ‘Oh Hermione.. non solo sei una strega fenomenale ma stai anche seguendo le nostre orme.. sono fiero di essere tuo padrino.’ Pensò Remus sospirando. Sirius regalò a Hermione un sorriso, uno di quei rari momenti in cui sembrava più giovane, come nelle foto che il Trio aveva trovato a Grimmalaud Place. Anche lui svanì dietro la porta che subito dopo scomparve.
‹‹ Andiamo a cena ? ›› chiese Fred. Hermione si voltò e sentendo il  brontolio dello stomaco del ragazzo scoppiò a ridere e iniziò a camminare, senza smettere di sorridere. Dopotutto non tutto era perduto no ?


 

***

 

Dopo aver cenato i Grifondoro  si ritirarono nella Torre dove aspettava una festa di benvenuto per la Prefetto che sebbene avesse storto il naso aveva accettato di buon grado la festa. Era rimasta scioccata, non immaginava che i suoi compagni di casa fossero così legati a loro ma era contenta che abbia passato del tempo con tutti i suoi amici. Forse Seamus e Harry avrebbero fatto pace o si sarebbero chiariti, ormai alla Gazzetta del Profeta stava iniziando a contraddirsi in continuazione, non sarebbe passato molto tempo che anche Seamus e tutti gli altri si sarebbero accorti che non tutto è come vogliano far sembrare. E poi avrebbe potuto stare un po’ con Harry e Ron e ringraziare tutti per i dolci, anche se la metà se l’erano mangiati i gemelli durante il tragitto tra la Sala Grande e la Sala Comune. Quei due erano due sacchi senza fondo, sarà una cosa ereditaria, una cosa che caratterizza i Weasley oltre i capelli rossi ! ‹‹ Hermione Jean Granger. O Hermione Jean Talia e altri nomi Granger, per ora. Dimmi. Quello. Che. È. Successo. ›› disse Ginny entrando come una furia nella stanza. Hermione le sorrise e si buttò sul letto, perfettamente intatto. ‹‹ Cosa dovrei dirti ? ›› le chiese infine sorridendo. ‹‹ Non saprei.. forse potremmo iniziare dal fatto che il tuo padrino è Remus ? Oh no, di quello abbiamo già parlato –disse la ragazza posando un dito sulle labbra facendo finta di pensarci –o forse potresti dirmi cos’è successo e perché tu e Fred vi stavate tenendo per mano, perché vi sorridevate e  soprattuttoCOS’È SUCCESSO !! ›› disse quasi urlando la rossa. Hermione arrossì, tant’è che divenne del colore dei capelli dell’amica. Le spiego che dopo che lei, Harry, George e Ron se n’erano andati, Fred l’aveva raggiunta e consolata e che si erano tenuti per mano per tutto il tempo. Non c’era alcun motivo ma Hermione era al settimo cielo. ‹‹ Bene. Allora prepariamoci per la festa. Non sarà un granché ma devi fare bella figura ! Soprattutto ora che si sta accorgendo di te, della vera Hermione ! ›› esclamò la giovane Weasley saltando giù dal letto e spalancando il baule. ‘ Bene bene, ora devo farmi valere !’ Pensò la ragazza.

---------------

 Ciaoo ! Ecco per voi un altro capitolo della nostra storia. So che non dice poi molto.. ma fatemi sapere che ne pensate :3
Purtroppo devo fare tutto in mini capitoli, non ho molto tempo e così ho deciso di aggiornare più volte... e dato che ha iniziato a nevicare da poco (e qui non nevica mai) ho deciso di pubblicare questo capitolo dato che  l'uscita di astronomia è saltata xD
Comunque GRAZIE MILLE PER AVER LETTO, RECENSITO LA MIA STORIA *w* siete unici e soprattutto è grazie a voi che continuo a pubblicare i capitoli.

Ora vi lascio,

un bacione, 

Martinah Slytherin Horan

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo VI ***


Fremione VI

Note dell’autrice

 

Salve !
Sono Martinah Slytherin Horan, l’autrice (si, so che lo sapete ma comunque) .. Ho iniziato questa storia molto tempo fa, ho pubblicato i capitolo con irregolarità fino al capitolo  V  dopodiché non ho pubblicato più niente e mi scuso con voi per non aver continuato la storia.
In breve, per alcuni mesi mi hanno tolto il computer e non ho potuto riprendere la storia. A gennaio, quando ho riavuto il computer però, ho avuto un esperienza..che mi ha reso impossibile scrivere.
Rivedendo la storia, ho notato che non …la riconoscevo quasi più.
Ho cancellato alcune storie che ho pubblicato ma questa.. bhe, è la mia prima Fremione e vorrei continuarla. Non so se il mio modo di scrivere sia lo stesso ma spero la storia vi piaccia e che continuiate a leggerla. Vi ringrazio di cuore per aver letto fino a qui e spero rimaniate lettrici della storia.
Ora vi lascio..

 

 

Ricapitolando la storia…

 

Hermione è innamorata di Fred dal secondo anno scolastico.
Durante l’estate prima del quinto anno, Fred cade dalla scopa e la Grifona, che stava leggendo un libro, corre ad aiutarlo. Lui le da un bacio sulla guancia.
Inizia l’anno. Ginny dice a Hermione di cambiare e a Hogsmeade, la strega Evelyn le fa un taglio diverso. Herm e i gemelli diventano soci e i due si ripromettono di prendersi cura della ragazza, che si rivela una vera malandrina. Un giorno, in Sala Comune sviene e dopo settimane si risveglia, con i capelli più scuri e gli occhi castani, scuri quasi come la pece. Albus li convoca nell’ufficio dove i Granger li attendono. Hermione scopre che Jean G.  è in realtà Monica J. Wilkins, una Corvonero, che aiuta l’Ordine informandoli dei cambiamenti Babbani. Monica è anche sorella di Talia Wilkins, Grifondoro e la vera madre di Hermione. Remus è suo padrino, assieme a Lily, la madre di Harry.
Sirius scopre di essere il padre della riccia ma non sa come dirglielo.
Fred e Hermione si avvicinano..
Cosa succederà?

 

 

 

 

 

 

FREMIONE –Amici o..?

 

Finita l’ora di Antiche Rune Hermione corse in Sala Comune a finire di fare i bagagli. Non vedeva l’ora di trascorrere qualche giorno con i suoi amici, i Weasley, Remus, Sirius, Tonks e gli altri dell’Ordine a Grimmalaud Place. Probabilmente ci sarebbero stati anche Monica e Andrew e Hermione era un po’ nervosa però si ripeteva che erano sempre le stesse persone e che voleva loro bene quindi non c’era nulla di cui preoccuparsi.
E poi era così emozionata : lei e Remus si erano scritti così tante lettere negli ultimi mesi che la ragazza non vedeva l’ora di abbracciarlo e farsi raccontare tutto di persona.
Ma, mettendo un libro di fiabe che le aveva regalato Sirius l’anno prima, la ragazza rimase immobile a pensare al Malandrino…
Da un po’ di tempo, nelle lettere che mandava ad Harry, chiedeva sempre di lei e la ragazza, curiosa e sempre alla ricerca di cose nuove da scoprire, aveva iniziato a farsi domande e più passava il tempo a guardarsi allo specchio, più domande le venivano in mente.
‹‹ Toc Toc. Possiamo entrare ? ›› chiese George sorridendo. La ragazza si voltò e con un sorriso radioso annuì scacciando via gli altri pensieri.
Dietro al rosso entrò Fred con un vassoio con sopra alcune leccornie che avevano preso in cucina probabilmente.
Hermione storse il naso ma non riuscì a trattenersi dal pensare che fosse stato molto dolce e premuroso a portarle qualcosa.   ‹‹ Allora, pronta per le vacanze ? ›› chiese Fred sedendosi sul letto della Prefetto. ‹‹ Mh, si.. ho solo paura di cosa abbiate voi in mente.. ›› ammise lei.
I due si guardarono e in coro dissero  ‹‹ Noi  ? Così ci offendi ragazza ! ››
Lei non poté fare a meno che ridere.
Quei due riuscivano sempre a farla ridere.
‹‹ Comunque : Qualche nuovo piano in mente ? ›› chiese addentando un pezzo di pane.
‹‹ Stavamo pensando ad una cosa…  ›› iniziò George accoccolandosi ad un cuscino.
‹‹ A-Ha ›› rispose semplicemente lei in attesa.
‹‹ Dopo le vacanze, quando rientriamo.. abbiamo un piano su come distrarre Gazza e quella squadra di pazzi ›› continuò il gemello.
‹‹ Allora sputa il rospo›› disse lei. I due si guardarono confusi ? ‹‹ Che rospo ? Hermione, sicura di stare bene ? ›› le chiese Fred preoccupato.
La ragazza scoppiò a ridere. ‹‹  È un modo di dire Babbano. Significa… bhe, è un incitamento a dire ciò che pensate.. o che avete da dire ›› spiegò lei sorridendo ancora.
‹‹ Potevi dire quello semplicemente, senza rospi o rane ›› disse George mentre Fred annuiva.
La ragazza sbuffò prima di riprendere a mangiare.
‹‹ Dov’ero rimasto ? Ah si : Ormai andare al settimo piano è troppo rischioso. Metteremo in giro una voce che ci vediamo nell’aula di Trasfigurazione mentre noi in realtà saremo sempre lì. ›› iniziò George. ‹‹ Fin qui, tutto normale. In realtà, se tu oppure noi, riusciremo a fare delle…passaporte, i membri dell’Ordine, ci raggiungeranno direttamente nella Stanza delle Necessità, così sarà più sicuro  ›› continuò Fred.
La ragazza balzò in piedi ‹‹ Ma è geniale ! Come ho fatto a non pensarci prima ? ›› chiese lei con un sorriso sulle labbra.
I due sorrisero prima di tuffarsi in una fitta conversazione su una loro nuova idea esasperando la ragazza.
I tre rimasero nella stanza a parlare per ore finché non si addormentarono tutti e tre sul letto della ragazza.
Poco dopo, quando Ginny e le altre compagne di stanza entrarono non poterono che rimanere sorprese del vedere la scena che si mostrava loro : Hermione era accoccolata al petto di Fred che a sua volta con una mano ‘copriva’ la Grifondoro e con l’altra George che  era rannicchiato sul ventre della Grifondoro.
Le tre sulla soglia si guardarono per un minuto ; un sorriso complice apparse sul loro volto prima che scattassero una foto.

La sveglia trillò facendo svegliare i due gemelli con un balzo e di conseguenza facendoli cadere dal letto trascinando Hermione che stava ridendo di cuore. ‹‹Che diavoleria è mai quella? ›› chiese George massaggiandosi la schiena. ‹‹ Una sveglia. Babbana ›› rispose Hermione alzandosi.
I due si guardarono prima di alzarsi anche loro e prendere in mano quell’oggetto demoniaco.
‹‹ Ehm.. Fred, George ? ›› chiamò Ginny alzatasi in quel momento a causa del trambusto.
‹‹  Si ? ›› chiese il ragazzo interpellato per ultimo.
‹‹Dobbiamo cambiarci. Andate via, grazie  ››  disse la rossa spingendoli fuori.
‹‹ Allora.. Hermione, oggi rivedi Remus, il tuo padrino ed è un buon motivo per farti bella.. oltre che per il tuo amato  ››  continuò poi sorridendo malandrina prima di aprire l’armadio della grifoncina e buttare tutti gli abiti che aveva lasciato li per la stanza.
Hermione sospirando andò in bagno e fece una doccia.  Avvolta nell’accappatoio e con i capelli ancora bagnati uscì.
Le sue compagne di stanza stavano discutendo su tre possibili abbinamenti.
‹‹  Questo è perfetto !  ›› esclamò Lavanda mentre le due iniziavano ad emettere gridolini di approvazione.
‹‹ Su ! Vestiti che poi devi truccarti ››  disse Calì ridacchiando.
Le due Grifondoro si erano stranamente addolcite negli ultimi mesi e spesso si fermavano a scambiare qualche parola con le due, anche se però rimanevano sempre troppo pettegole per i loro gusti.
Hermione si alzò malvolentieri e si diresse al bagno.
Si vestì, si truccò ed uscì dal bagno lasciando spazio alla rossa che uscì poco dopo.
Le due si sorrisero e dopo aver preso le borse e i bagagli uscirono, sapendo che gli altri le stavano sicuramente già aspettando.
I gemelli sorrisero alla sorella e alla Prefetto e aspettarono Harry e Ron che arrivarono dopo un po’ ancora assonnati  e come al solito, con i capelli scompigliati.
Hermione li abbracciò dopodiché si diressero al treno.

 

 

Poco dopo arrivarono finalmente a Grimmalaud Place.
Tutti entrarono allegramente felici di essere a casa, solo Hermione si prese un momento per prendere un respiro profondo. Ginny le posò una mano sulla spalla ‹‹ Ehi.. tutto bene ? ›› le chiese lei. Hermione alzò le spalle e fece un passo avanti ‹‹ E se..i miei dubbi fossero reali ? Se fosse lui? ›› chiese la riccia. L’amica riprese  a camminare ‹‹ Se così fosse, sono sicura che lui ti accetterebbe subito. E poi ti vuole già bene  ›› rispose. ‹‹  Hermione! Ginny ! Su entrate, presto  ›› urlò Molly dalla porta.
Le due si affrettarono ad entrare.
Non riuscirono nemmeno  a varcare la soglia che Remus stava già abbracciando Hermione. ‹‹ Ciao Remus, come stai ? ›› gli chiese affettuosamente la ragazza. ‹‹ Bene, benissimo! Sai, Monica mi ha dato alcune foto di te da bambina.. anche Sir le ha viste, non è così ? ›› chiese Lunastorta voltandosi.
Appoggiato al muro vi era difatti Felpato che li osservava pensieroso. Lui annuì e si avvicinò abbracciando la ragazza, forse un po’ troppo a lungo rispetto al solito.
‹‹ Dai entriamo, così voi ragazzi ci raccontate tutto quello che succede a scuola  ›› disse Molly trascinando le due in soggiorno dove gli altri ragazzi stavano parlando animatamente.

La cena passò tranquillamente, tutti ridevano, scherzavano e sembrava che niente e nessuno potesse dividerli (qualcuno come..Tu-Sai-Chi).
Hermione e i gemelli bisticciavano per finta facendo ridere tutti.
Harry e Ron giocavano a scacchi, anche se parlavano con gli altri.
Molly  stava  riscaldano la cena per Arthur che era appena tornato.
Sirius, Remus e Tonks osservavano gli altri, parlando con loro tranquillamente, ricordando i vecchi tempi.
Ginny invece.. osservava.  Guardava di sottecchi Hermione, Sirius e …Harry.
Era una serata come le altre, una di quelle serate che dopo anni e anni, sfogliando un album di famiglia, ti fanno sorridere ancora.
‹‹  Ragazzi, è meglio che andiate a dormire ›› disse Molly entrando nella stanza con il grembiule ancora addosso.
‹‹  Oh ma mamma.. ci stavamo divertendo.›› si lamentò Ron. ‹‹ Niente storie. Domani dovete svegliarvi presto,  dobbiamo fare l’albero e comprare gli ultimi regali ›› disse lei guardandoli con uno sguardo che non ammetteva repliche. Un sospiro generale riempì la stanza e i ragazzi si salutarono.
‹‹  Domani, dopo pranzo vieni in camera nostra  ›› le sussurrò Fred prima di materializzarsi nella sua stanza e di George.

Hermione e Ginny si misero in piagiama.
La riccia si buttò sul letto quasi abbracciandolo, tant’era stanca e felice. ‹‹ Hermione.. sai, stasera vi ho osservati. Te e Sirius.  ›› disse la rossa ad un tratto. ‹‹  Oh ..ehm.. come mai ? ›› le chiese l’altra.
Ginny le sorrise ‹‹ Così.. bhe non vuoi sapere cos’ho scoperto ? ›› le chiese l’altra sedendosi sul proprio letto emozionata. La riccia annuì.
‹‹ Entrambi corrugate la fronte allo stesso modo quando non capite qualcosa ››  iniziò la rossa.
‹‹ Poi.. tutti e due quando mangiate, fate una strana cosa con la forchetta ›› fece una pausa ‹‹ E avete la stessa risata –senza contare che a entrambi vengono le fossette – ›› continuò lei.
‹‹  A-ha››
‹‹ E poi, ora che ci penso.. avete il carattere..molto simile diciamo.  ››
La riccia la osservò per un attimo.

‹‹  Credi.. che potrebbe essere lui mio padre ? ›› chiese infine.
La rossa annuì ‹‹  Sì. ›› rispose lei.  ‹‹  Sirius.. è mio padre ›› ripeté Hermione ridendo.
‹‹Ora che ci penso avete molte cose in comune.. ad esempio.. ››  riprese la rossa.
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m3rz1a7jc71rq50kco1_250.gif
Poco dopo però la rossa chiese ‹‹  Hermione ? Mi stai ascoltando ?›› ma la riccia si era addormentata, tant’era stanca. La rossa rise piano e spense la luce con un Nox, ignara che Sirius Black fosse passato dinanzi la porta e aveva ascoltato gran parte della conversazione. 
‹‹  Sir ? ›› lo chiamò Remus Lupin salendo le scale. 
L’uomo si voltò con gli occhi spalancati.  ‹‹  Lei sa.. sa che sono suo padre.›› Il lupo mannaro all’iniziò non capì ma poi si avvicinò e posò una mano sulla spalla. ‹‹ C-Cosa intendi fare ? ›› gli chiese lui con voce tremante. ‹‹ Le parlerò. Voglio che mia figlia.. abbia un padre.››

MY SPACE : 

Ed eccomi qua.. che ne pensate del capitolo ?
Spero vi piaccia e vi invito a recensire il capitolo, anche se non me lo merito ewe
In ogni modo, scusate ancora e grazie per aver letto la storia.

Look Ginny

Look Hermione

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** AVVISO ***


Salve!!



Come avete potuto notare non ho aggiornato la storia da molto tempo, più di un anno!!
In questo tempo ho creato un nuovo profilo con il nome di Cherry_Leto, dove ho pubblicato recentemente una nuova storia.


Oggi per caso sono tornata su questo profilo e ho notato delle nuove recensioni e ho visto che qualcuno di voi è interessato alla mia storia nonostante tutti gli errori mostruosi che ho fatto! (Un po' è dovuto ad errori di battitura, altri al correttore automatico ed altri perché non sono italiana ahahha). 


Tornerò a scrivere la storia, non so ancora quando in quanto vorrei dedicarmi prima alla fanfiction che sto scrivendo e che ho pubblicato sul nuovo profilo, ma vedendo che qualcuno di voi ''insiste'' tanto, mi occuperò anche di questa storia e di revisionarla il prima possibile!!


In caso vogliate scrivermi vi consiglio di lasciare un commento sottoforma di recensione oppure di inviarmi un messaggio privato sull'altro account. 




Buona giornata e grazie mille per aver continuato a seguire la storia, anche se io per prima l'ho abbandonata. :( 




Martina 
(Cherry_Leto)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1300968