QUANDO MENO TE LO ASPETTI...

di simmy 98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro speciale ***
Capitolo 2: *** 2.Situazioni Imbarazzanti ***
Capitolo 3: *** Il Fazzoletto di Rina ***
Capitolo 4: *** Inizia la Scuola! ***
Capitolo 5: *** Attacco a Sorpresa ***
Capitolo 6: *** Amore Impossibile ***
Capitolo 7: *** Lezione da Hanon ***
Capitolo 8: *** Maledetta Insicurezza! ***



Capitolo 1
*** Un incontro speciale ***


                                                   QUANDO MENO TE LO ASPETTI...

1. Un Incontro Speciale

"Luciaaaa!!!" gridò arrabbiata Nikora..."Lucia svegliati è tardi!"

"Si va bene ho capito sono sveglia" disse ancora addormentata la povera ragazza

"Oh, finalmente ti sei alzata!" Ma Lucia ancora addormentata non rispose.

Dopo aver fatto colazione, Nikora disse:" Lucia, dopo devi andare a fare la spesa perchè stasera abbiamo ospiti"

"No, non posso. Adesso Io devo uscire con Hanon e Rina, te lo avevo anche detto ieri" 

"Stai tranquilla, ho tele fonato a entrambi dicendogli che saresti andate a prenderle più tardi..." disse Nikora immediatamente "...io qui ho

tantissime cose da fare e non ho anche il tempo di andare a fare la spesa"  

"Va bene" disse rassegna ta Lucia salendo le scale con lentezza.

Dopo essere uscita da casa, si avviò verso il supermercato più vicino. La lista era molto lunga e il supermercato molto grande...conoscendo Lucia,

presto o tardi si sarebbe persa. Il carrello era quasi pieno, ma mancava ancora una cosa alla lista: le uova. Dopo aver trovato il reparto, vide che

erano quasi finite e che le ultime confezioni erano nei ripiani in alto...molto in alto! Così Lucia, facendosi coraggio, si arrampicò e prese le uova. Ma

la ragazza nel scendere incampò e cadde. Ma qualcuno si lanciò su di lei riuscì a prenderla al volo, cingendole braccia e gambe con entrambe le

braccia. Lucia ancora con gli occhi chiusi, li aprì lentamente e...

"Ehi, stai bene? Certo che sei pesantuccia però!" disse il ragazzo ridendo di gusto...neanche la conosceva e già la stava prendendo in giro! 

"M-Ma che dici?! Io non sono affatto pesante!" balbettò Lucia, diventando rossa dall'imbarazzo per la troppa vicinanza con quel ragazzo...era

davvero molto bello, forse il ragazzo più bello che lei abbia mai visto...e poi quella sua risata!!! 

Il ragazzo con molta cautela face scendere Lucia e si presentò porgendole la mano "Piacere, Kaito". 

" Io sono Lucia , piacere mio"Quel tocco la fece rabbrividire e percepì appena una scossa. "S- Scusa, ma adesso devo andare, a casa mi stanno

aspettando". Detto questo lasciò la mano di Kaito, lo salutò e andò verso la cassa. Mentre stava uscendo le venne in mente la risata così dolce e

contagiante di quel ragazzo...non lo avrebbe mai dimenticato, non avrebbe mai dimenti cato la sua risata, il suo sorriso e neanche il suo viso.

Arrivata a casa aveva ancora la testa fra le nuvole, lasciò la spesa in cucina e andò direttamente in camera sua. Si stese sul letto e ripenso all'intera

mattinata passata al supermercato, soffermandosi sulla risata di Kaito. Ma i suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del suo cellulare.

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Capitolo 2
*** 2.Situazioni Imbarazzanti ***


Quando meno te lo aspetti.. (2) 2. Situazioni imbarazzanti

"Si, pronto. Sono Lucia chi parla?"

"Lucia, ma dove diavolo sei?! Dovevi venirci a prendere mezz'ora fa!" esclamò arrabbiata Hanon

"Si, scusa hai ragione, ma sono appena rientrata..." rispose Lucia ancora pensando a quello che le è successo "adesso arrivo, sto proprio adesso uscendo da casa. Ci vediamo tra un pò."

Così dicendo, salutò Nikora e uscì da casa. Mentre camminava distrattamente lungo la via davanti casa, ripensava e sperava di incontrare nuovamente quel ragazzo, Kaito. Sperava con tutta se stessa di rivederlo, almeno una volta. Lei però è una sirena, e non una qualsiasi, ma una principessa, prossima al trono e pronta a dedicarsi completamente al regno dell'oceano pacifico del nord. I rapporti d'amore fra umani e sirene sono proibiti e lei non poteva farci assolutamente niente, quello è e sarà sempre il suo destino.

Finalmente arrivata davanti alla casa di Rina, salutò le amiche distrattamente e si avviò insieme a loro verso un nuovo centro commerciale aperto da poco.

"Bè allora? Perchè sei così silenziosa oggi? Di solito sei sempre così contenta e vivace quando apre un nuovo centro commerciale!" affermò preoccupata Hanon.

"Già, Hanon ha ragione, perchè oggi sei così distratta ? Sembri quasi in un'altro mondo!" replicò Rina.

"Dai racconta cosa ti è successo?" domandò subito dopo Hanon. Sembrava quasi un interrogatorio!

"No, no ma cosa volete che mi sia successo ragazze, forse sono solo un pò stanca per la mattinata, ecco tutto."

"No, non è vero, è successo di più in quel supermercato. Quando lo hai nominati, ti si sono illuminati gli occhi come due abbaglianti, e sei arrossita come un peperone!" disse Hanon lasciando sia Rina che Lucia a bocca aperta.

"Hanon, ma come fai a conoscermi così bene?!" esclamò incredula Lucia.

"Perchè sono una tua cara amica, è ovvio! Allora racconta! Chi hai conosciuto in quel supermercato?"

"Va bene, ok. Ma non gridare! Oggi ho conosciuto un ragazzo...mi ha praticamente salvato la vita! Io mi ero arrampicata sui davanzali per prendere le uova. Nello scendere sono inciampata e lui mi ha presa al volo. Appena ho incrociato i suoi occhi, ho sentito il cuore che batteva all'impazzata e io sono arrossita come una bambina. Ci siamo presentati e poi io me ne sono andata." terminò la frase arrossendo visibilmente davanti alle amiche incredule per il racconto. La prima a riprendersi fu Hanon.

"Ma è fantastico Lucia, tu ti sei innamorata!! Come si chiama?"

"Si chiama Kaito."

"Lucia, ma ti sei dimenticata chi siamo?! Non possiamo avere storie d'amore con gli umani, è proibito! Per non parlare poi della conseguenza se scoprissero chi siamo!" esclamò Rina dispiaciuta per l'amica.

"Si, lo so. Dai proseguiamo il nostro giro." disse Lucia cercando di essere il più convincente possibile e sforzandosi di non piangere.

"Sentite ragazze, qui vicino c'è una gelateria che ha appena aperto. Vorrei entrare a provare i nuovi gusti, mi aspettate?" domandò Hanon.

"Si, per noi va bene. Io e Lucia andiamo in quella caffetteria lì, così cerco di consolarla un pò. Tra mezz'ora davanti alla fontana." disse Rina

"Va bene allora a dopo!"

Hanon, dopo aver preso i suoi soliti gusti, uscì dalla gelateria soddisfatta della scelta. Ma proprio mentre stava andando verso il giardino, un ragazzo poco più basso di lei, le venne addosso mentre stava correndo. Il gelato di Hanon si rovesciò sulla sua maglietta nuova.

"Ehi, ma che diavolo fai?! Sei impazzito a correre così ragazzino, guarda cosa hai combinato!" esclamò Hanon indicando la maglietta sporca di gelato.

"Mi dispiace tanto e che sono di fretta."

"Non m'importano le tue scuse! Questa maglietta è nuova ed è già da buttare! Ed è tutta colpa tua!"

"Scusami, davvero sono molto dispiaciuto! Se vuoi ti posso portare a casa mia per cambiarti, non puoi di certo andare in giro così!"

" E' il minimo che potresti fare."

Ed entrambi si avviarono verso l'appartamento di quel ragazzo.

"Prego, fai come se fossi a casa tua. Il bagno è lì..." disse il ragazzo indicando una porta di legno "...ah, scusa non mi sono nemmeno presentato, il mio nome è Shirai"

"Io sono Hanon, piacere" rispose rigida la ragazza stringendo la mano di quel ragazzo.

"E' un bellissimo nome! Come te d'altronde" affermò il ragazzo con aria sbarazzina e scherzosa.

"Ehi, neanche ci conosciamo, e già ci provi con me?!

"Scusa, ma è la verità e io non dico mai bugie" disse sorridendo.

Hanon divenne tutta rossa dall'imbarazzo...bè carino era carino!

"Scusami, ma adesso vado in bagno a cercare di togliere questa macchia" disse Hanon sempre più agitata, aprendo la porta e sbattendola con forza. E adesso casa avrebbe fatto?! Che situazione imbarazzante!!


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Capitolo 3
*** Il Fazzoletto di Rina ***


 3. Il Fazzoletto di Rina

Hanon era ancora in bagno a cercare di togliere quella macchia. Quando riuscì a toglierla uscì dal bagno.

"Scusa Shirai, mi potresti prestare una tua maglitta?" disse la ragazza, lasciando sorpreso Shirai.

"Perchè? Cosa ti serve?" chiese il ragazzo sgranando gli occhi e arrossendo leggermente.

"Stupido, non ci arrivi! Io mi metto la tua maglietta così la mia si può asciugare più velocemente se la stendo fuori! Con il caldi ke fa si asciugherà

in un batter d'occhio."

"Si ok ok non ti scaldare così tanto! Altrimenti la maglietta si asciugherà più velocemente addosso a te che fuori!." Shirai si tolse la maglietta e la

porse alla ragazza rimanendo a petto nudo facendo arrossire Hanon...ma è possibile che quel ragazzo non si vergognasse di niente e nessuno?!

"Ehi, ma ke fai! Ti ho chiesto di andare a prendere un'altra maglietta e non di togliertela!" disse Hanon ancora rossa come un peperone porgendo

al ragazzo la sua maglietta.

"Lo so, ma se stai ancora in queste condizioni, ti prenderai un malanno." disse affettuoso il ragazzo

"Va bene farò come dici tu. Comunque grazie per avermi accolta a casa tua"

"Ma figurati, io non lascio me donzelle in difficoltà!" esclamò scherzoso il ragazzo avvicinandosi al viso di Hanon, che era già diventata una

statua...non riusciva a muoversi! Era come ipnotizzata dagli occhi e dal sorriso del ragazzo che si stava facendo sempre più vicino. Ma a pochi

centimetri da lui, Hanon riuscì a muoversi e ad andare verso il bagno lasciando Shirai un pò deluso.

"Scusa ma adesso vado a cambiarmi... se sto ancora così il raffreddore lo prenderò sul serio."disse nervosa la ragazza agitando le mani. Aprì la

porta e la sbatte con forza per la seconda volta. A questo punto quella porta andrebbe cambiata!

Dopo essersi cambiata la maglietta, uscì dal bagno e ritrovò Shirai dove l'aveva lasciato ma con la maglietta indossata.

"Fatto. E vedo che anche tu finalmente ti sei messo una maglietta!!" disse sorridendo Hanon


"Si, ho approfittato della tua assenza per andarmi a cambiare."

Così i due ragazzi, scherzando e bisticciando di tanto in tanto, la mezz'ora volò.

"Oh no! Sono in ritardo ho un appuntamento con delle mie amiche!" disse Hanon correndo verso il bagno.

Dopo essersi cambiata restitui la maglietta a Shirai, prese la borsa e salutò il ragazzo. Shirai, stupito per la velocità della ragazza, la raggiunse

fuori e la salutò un ultima volta.

"Allora ciao, spero di rivederti e di passare ancora un po di tempo con te per chiacchierare"

"Io spero di no!" disse Hanon attraversando la strada "Ciao!!".


"Hanon ma dove cavolo eri finita! Ci stavamo preoccupando!" la rimproverò Lucia

"Si avete ragione, solo che oggi è stata una vera e propria avventura prendere il gelato!"disse ridendo Hanon, lasciando confuse Lucia e Rina.


Dopo aver raccontato tutto a Lucia e Rina di Shirai, le tre principesse sirene si avviarono verso casa per aiutare Nikora nei preparativi per la

cena. Entrate a casa, lasciarono i golfini sul divano, ma Rina, prima di toglierselo, infilò una mano nella tasca non trovando niente.

"Lucia, hai per caso visto il mio fazzoletto?" chiese Rina preoccupata per la risposta.

"No, perchè? Non lo trovi?"

"No, non riesco a trovarlo! Eppure l'avevo messo proprio nella tasca del golfino!"

"Lo ritroverai. Calmati, ok?" disse Hanon sperando di tranquillizzarla.

"Va bene. Dai andiamo a preparare, prima che Nikora ci urli dietro!"disse Rina iniziando ad apparecchiare insieme alle amiche.


La serata passò serena, fino a quando i pensieri di Rina ricaddero su quel fazzoletto. Perchè era così importante per lei?

Eppure è solo un semplice fazzoletto! Ma probabilmente è molto più di questo.




Scusatemi se questo capitolo è arrivato un pò in ritardo...spero vi piaccia! xD
A presto <3 <3
3. Il Fazzoletto di Rina

Hanon era ancora in bagno a cercare di togliere quella macchia. Quando riuscì a toglierla uscì dal bagno.

"Scusa Shirai, mi potresti prestare una tua maglitta?" disse la ragazza, lasciando sorpreso Shirai.

"Perchè? Cosa ti serve?" chiese il ragazzo sgranando gli occhi e arrossendo leggermente.

"Stupido, non ci arrivi! Io mi metto la tua maglietta così la mia si può asciugare più velocemente se la stendo fuori! Con il caldi ke fa si asciugherà

in un batter d'occhio."

"Si ok ok non ti scaldare così tanto! Altrimenti la maglietta si asciugherà più velocemente addosso a te che fuori!." Shirai si tolse la maglietta e la

porse alla ragazza rimanendo a petto nudo facendo arrossire Hanon...ma è possibile che quel ragazzo non si vergognasse di niente e nessuno?!

"Ehi, ma ke fai! Ti ho chiesto di andare a prendere un'altra maglietta e non di togliertela!" disse Hanon ancora rossa come un peperone porgendo

al ragazzo la sua maglietta.

"Lo so, ma se stai ancora in queste condizioni, ti prenderai un malanno." disse affettuoso il ragazzo

"Va bene farò come dici tu. Comunque grazie per avermi accolta a casa tua"

"Ma figurati, io non lascio me donzelle in difficoltà!" esclamò scherzoso il ragazzo avvicinandosi al viso di Hanon, che era già diventata una

statua...non riusciva a muoversi! Era come ipnotizzata dagli occhi e dal sorriso del ragazzo che si stava facendo sempre più vicino. Ma a pochi

centimetri da lui, Hanon riuscì a muoversi e ad andare verso il bagno lasciando Shirai un pò deluso.

"Scusa ma adesso vado a cambiarmi... se sto ancora così il raffreddore lo prenderò sul serio."disse nervosa la ragazza agitando le mani. Aprì la

porta e la sbatte con forza per la seconda volta. A questo punto quella porta andrebbe cambiata!

Dopo essersi cambiata la maglietta, uscì dal bagno e ritrovò Shirai dove l'aveva lasciato ma con la maglietta indossata.

"Fatto. E vedo che anche tu finalmente ti sei messo una maglietta!!" disse sorridendo Hanon


"Si, ho approfittato della tua assenza per andarmi a cambiare."

Così i due ragazzi, scherzando e bisticciando di tanto in tanto, la mezz'ora volò.

"Oh no! Sono in ritardo ho un appuntamento con delle mie amiche!" disse Hanon correndo verso il bagno.

Dopo essersi cambiata restitui la maglietta a Shirai, prese la borsa e salutò il ragazzo. Shirai, stupito per la velocità della ragazza, la raggiunse

fuori e la salutò un ultima volta.

"Allora ciao, spero di rivederti e di passare ancora un po di tempo con te per chiacchierare"

"Io spero di no!" disse Hanon attraversando la strada "Ciao!!".


"Hanon ma dove cavolo eri finita! Ci stavamo preoccupando!" la rimproverò Lucia

"Si avete ragione, solo che oggi è stata una vera e propria avventura prendere il gelato!"disse ridendo Hanon, lasciando confuse Lucia e Rina.


Dopo aver raccontato tutto a Lucia e Rina di Shirai, le tre principesse sirene si avviarono verso casa per aiutare Nikora nei preparativi per la

cena. Entrate a casa, lasciarono i golfini sul divano, ma Rina, prima di toglierselo, infilò una mano nella tasca non trovando niente.

"Lucia, hai per caso visto il mio fazzoletto?" chiese Rina preoccupata per la risposta.

"No, perchè? Non lo trovi?"

"No, non riesco a trovarlo! Eppure l'avevo messo proprio nella tasca del golfino!"

"Lo ritroverai. Calmati, ok?" disse Hanon sperando di tranquillizzarla.

"Va bene. Dai andiamo a preparare, prima che Nikora ci urli dietro!"disse Rina iniziando ad apparecchiare insieme alle amiche.


La serata passò serena, fino a quando i pensieri di Rina ricaddero su quel fazzoletto. Perchè era così importante per lei?

Eppure è solo un semplice fazzoletto! Ma probabilmente è molto più di questo.




Scusatemi se questo capitolo è arrivato un pò in ritardo...spero vi piaccia! xD
A presto <3 <3 
3. Il Fazzoletto di Rina

Hanon era ancora in bagno a cercare di togliere quella macchia. Quando riuscì a toglierla uscì dal bagno.

"Scusa Shirai, mi potresti prestare una tua maglitta?" disse la ragazza, lasciando sorpreso Shirai.

"Perchè? Cosa ti serve?" chiese il ragazzo sgranando gli occhi e arrossendo leggermente.

"Stupido, non ci arrivi! Io mi metto la tua maglietta così la mia si può asciugare più velocemente se la stendo fuori! Con il caldi ke fa si asciugherà

in un batter d'occhio."

"Si ok ok non ti scaldare così tanto! Altrimenti la maglietta si asciugherà più velocemente addosso a te che fuori!." Shirai si tolse la maglietta e la

porse alla ragazza rimanendo a petto nudo facendo arrossire Hanon...ma è possibile che quel ragazzo non si vergognasse di niente e nessuno?!

"Ehi, ma ke fai! Ti ho chiesto di andare a prendere un'altra maglietta e non di togliertela!" disse Hanon ancora rossa come un peperone porgendo

al ragazzo la sua maglietta.

"Lo so, ma se stai ancora in queste condizioni, ti prenderai un malanno." disse affettuoso il ragazzo

"Va bene farò come dici tu. Comunque grazie per avermi accolta a casa tua"

"Ma figurati, io non lascio me donzelle in difficoltà!" esclamò scherzoso il ragazzo avvicinandosi al viso di Hanon, che era già diventata una

statua...non riusciva a muoversi! Era come ipnotizzata dagli occhi e dal sorriso del ragazzo che si stava facendo sempre più vicino. Ma a pochi

centimetri da lui, Hanon riuscì a muoversi e ad andare verso il bagno lasciando Shirai un pò deluso.

"Scusa ma adesso vado a cambiarmi... se sto ancora così il raffreddore lo prenderò sul serio."disse nervosa la ragazza agitando le mani. Aprì la

porta e la sbatte con forza per la seconda volta. A questo punto quella porta andrebbe cambiata!

Dopo essersi cambiata la maglietta, uscì dal bagno e ritrovò Shirai dove l'aveva lasciato ma con la maglietta indossata.

"Fatto. E vedo che anche tu finalmente ti sei messo una maglietta!!" disse sorridendo Hanon


"Si, ho approfittato della tua assenza per andarmi a cambiare."

Così i due ragazzi, scherzando e bisticciando di tanto in tanto, la mezz'ora volò.

"Oh no! Sono in ritardo ho un appuntamento con delle mie amiche!" disse Hanon correndo verso il bagno.

Dopo essersi cambiata restitui la maglietta a Shirai, prese la borsa e salutò il ragazzo. Shirai, stupito per la velocità della ragazza, la raggiunse

fuori e la salutò un ultima volta.

"Allora ciao, spero di rivederti e di passare ancora un po di tempo con te per chiacchierare"

"Io spero di no!" disse Hanon attraversando la strada "Ciao!!".


"Hanon ma dove cavolo eri finita! Ci stavamo preoccupando!" la rimproverò Lucia

"Si avete ragione, solo che oggi è stata una vera e propria avventura prendere il gelato!"disse ridendo Hanon, lasciando confuse Lucia e Rina.


Dopo aver raccontato tutto a Lucia e Rina di Shirai, le tre principesse sirene si avviarono verso casa per aiutare Nikora nei preparativi per la

cena. Entrate a casa, lasciarono i golfini sul divano, ma Rina, prima di toglierselo, infilò una mano nella tasca non trovando niente.

"Lucia, hai per caso visto il mio fazzoletto?" chiese Rina preoccupata per la risposta.

"No, perchè? Non lo trovi?"

"No, non riesco a trovarlo! Eppure l'avevo messo proprio nella tasca del golfino!"

"Lo ritroverai. Calmati, ok?" disse Hanon sperando di tranquillizzarla.

"Va bene. Dai andiamo a preparare, prima che Nikora ci urli dietro!"disse Rina iniziando ad apparecchiare insieme alle amiche.


La serata passò serena, fino a quando i pensieri di Rina ricaddero su quel fazzoletto. Perchè era così importante per lei?

Eppure è solo un semplice fazzoletto! Ma probabilmente è molto più di questo.




Scusatemi se questo capitolo è arrivato un pò in ritardo...spero vi piaccia! xD
A presto <3 <3 
3. Il Fazzoletto di Rina

Hanon era ancora in bagno a cercare di togliere quella macchia. Quando riuscì a toglierla uscì dal bagno.

"Scusa Shirai, mi potresti prestare una tua maglitta?" disse la ragazza, lasciando sorpreso Shirai.

"Perchè? Cosa ti serve?" chiese il ragazzo sgranando gli occhi e arrossendo leggermente.

"Stupido, non ci arrivi! Io mi metto la tua maglietta così la mia si può asciugare più velocemente se la stendo fuori! Con il caldi ke fa si asciugherà

in un batter d'occhio."

"Si ok ok non ti scaldare così tanto! Altrimenti la maglietta si asciugherà più velocemente addosso a te che fuori!." Shirai si tolse la maglietta e la

porse alla ragazza rimanendo a petto nudo facendo arrossire Hanon...ma è possibile che quel ragazzo non si vergognasse di niente e nessuno?!

"Ehi, ma ke fai! Ti ho chiesto di andare a prendere un'altra maglietta e non di togliertela!" disse Hanon ancora rossa come un peperone porgendo

al ragazzo la sua maglietta.

"Lo so, ma se stai ancora in queste condizioni, ti prenderai un malanno." disse affettuoso il ragazzo

"Va bene farò come dici tu. Comunque grazie per avermi accolta a casa tua"

"Ma figurati, io non lascio me donzelle in difficoltà!" esclamò scherzoso il ragazzo avvicinandosi al viso di Hanon, che era già diventata una

statua...non riusciva a muoversi! Era come ipnotizzata dagli occhi e dal sorriso del ragazzo che si stava facendo sempre più vicino. Ma a pochi

centimetri da lui, Hanon riuscì a muoversi e ad andare verso il bagno lasciando Shirai un pò deluso.

"Scusa ma adesso vado a cambiarmi... se sto ancora così il raffreddore lo prenderò sul serio."disse nervosa la ragazza agitando le mani. Aprì la

porta e la sbatte con forza per la seconda volta. A questo punto quella porta andrebbe cambiata!

Dopo essersi cambiata la maglietta, uscì dal bagno e ritrovò Shirai dove l'aveva lasciato ma con la maglietta indossata.

"Fatto. E vedo che anche tu finalmente ti sei messo una maglietta!!" disse sorridendo Hanon


"Si, ho approfittato della tua assenza per andarmi a cambiare."

Così i due ragazzi, scherzando e bisticciando di tanto in tanto, la mezz'ora volò.

"Oh no! Sono in ritardo ho un appuntamento con delle mie amiche!" disse Hanon correndo verso il bagno.

Dopo essersi cambiata restitui la maglietta a Shirai, prese la borsa e salutò il ragazzo. Shirai, stupito per la velocità della ragazza, la raggiunse

fuori e la salutò un ultima volta.

"Allora ciao, spero di rivederti e di passare ancora un po di tempo con te per chiacchierare"

"Io spero di no!" disse Hanon attraversando la strada "Ciao!!".


"Hanon ma dove cavolo eri finita! Ci stavamo preoccupando!" la rimproverò Lucia

"Si avete ragione, solo che oggi è stata una vera e propria avventura prendere il gelato!"disse ridendo Hanon, lasciando confuse Lucia e Rina.


Dopo aver raccontato tutto a Lucia e Rina di Shirai, le tre principesse sirene si avviarono verso casa per aiutare Nikora nei preparativi per la

cena. Entrate a casa, lasciarono i golfini sul divano, ma Rina, prima di toglierselo, infilò una mano nella tasca non trovando niente.

"Lucia, hai per caso visto il mio fazzoletto?" chiese Rina preoccupata per la risposta.

"No, perchè? Non lo trovi?"

"No, non riesco a trovarlo! Eppure l'avevo messo proprio nella tasca del golfino!"

"Lo ritroverai. Calmati, ok?" disse Hanon sperando di tranquillizzarla.

"Va bene. Dai andiamo a preparare, prima che Nikora ci urli dietro!"disse Rina iniziando ad apparecchiare insieme alle amiche.


La serata passò serena, fino a quando i pensieri di Rina ricaddero su quel fazzoletto. Perchè era così importante per lei?

Eppure è solo un semplice fazzoletto! Ma probabilmente è molto più di questo.




Scusatemi se questo capitolo è arrivato un pò in ritardo...spero vi piaccia! xD
A presto <3 <3 

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Capitolo 4
*** Inizia la Scuola! ***


4. Inizia la Scuola!

Quella sera le nostre principesse, andarono tutte a letto presto perchè il giorno dopo sarebbero dovute andare a scuola!

La mattina dopo...

"Hanon! Lucia! Svegliatevi!! Siete in ritardo!"disse gridando Nikora facendo sobbalzare entrambe.

"Che ore sono?" disse Lucia ancora assonnata.

"Lucia sono le 7 e mezza!! Fra mezz'ora dovete essere a scuola!!"

"COSAAA!!!" esclamarono entrambi alzandosi di slancio dal letto e prendendo la sveglia.

"Non è
 possibile! Ieri sera l'ho messa, perchè non è suonata!"disse Hanon correndo giù per le scale.

"Ma Rina si è gia svegliata?" chiese Lucia a Nikora.

"Si, ed è gia pronta, sta solo aspettando voi!"

"Ok allora vado a fare colazione." disse Lucia scendendo di fretta.

"Buongiorno Rina! Dormito bene?" chiese Lucia afferrando un toast.

"Si, grazie. E voi?"

"Benissimo grazie!"diesse entusiasta Hanon.

"Sono contenta per voi...ma adesso sbrigatevi se non vogliamo fare tardi già il primo giorno di scuola!"

"Si, ha ragione! Si sta facendo tardi, dai Hanon andiamo a vestirci" disse Lucia salendo le scale, inseguita da Hanon.


Uscite da casa, le ragazze si avviarono verso a scuola ma  Hanon e Lucia hanno subito notato la tristezza di Rina.

"Rina, stai bane? Sei triste per la storia del fazzoletto?" chiese preoccupata Lucia.

Rina abbassò la testa e annuì impercettibilmente.

"Ci puoi spiegare perchè quel fazzoletto, è così importante per te per favore?" disse Hanon cercando di saperne di più.

"Ok, vi racconterò la storia di quel fazzoletto, che per me è molto importante"


INIZIO FLASHBACK

"Mamma, ma perchè devo andare sulla terra? Potrei essere molto di aiuto qui nel mio regno!" chiese la principessa dalla perla verde.

"Figlia mia, tu qui sei in pericolo! Quel pazzo di Gaito, sta cercando e catturando tutte le perle appartenete dalle principesse dei sette mari!"

"Non m' importa! Voglio rimanere qui ad aiutare la mia gente! Non posso andarmene proprio quendo c'è più bisogno di me!"

"Proprio per questo te ne devi andare! Se tu resti, tutta la tua gente sarà in pericolo e il regno sarà distrutto! Tieni, questo è un fazzoletto speciale

e con questo ti sentirai sempre vicina al tuo ragno e vicina a me." disse la Regina piangendo.

"Va bene, grazie di tutto. Ti prometto che tornerò e che riporterò la pace sul nostro regno..." disse Rina prendendo il fazzoletto. Poi si voltò

piangendo e si allontanò. "...addio, mamma" disse la principessa aprendo la porta e allontanandosi dal suo regno.


FINE FLASHBACK

"Perciò il fazzoletto, te lo ha dato tua madre prima di venire qui?" concluse Lucia

"Esatto ragazze, ecco perchè era così importante" disse Rina tristemante con voce tremante.

"Perdonaci. Per le cose che abbiamo detto, ci dispiace tanto!" dissero entrambe inchinandosi verso Rina.

"Tranquille è tutta acqua passata. Forza, si sta facendo tardi, entriamo!" disse Rina ancora triste nonostante il sorriso entusiasto.

Entrate in classe notarono due facce nuove tra la classe.

"Ben tornati ragazzi! Spero che abbiate passato delle buone vacanze. Quest'anno avrete due nuovi compagni di classe che vengono dalle Hawaii."
Con un gesto, la professoressa, pregò i due ragazzi di avvicinarsi alla cattedra.

"Lui si chiama Kaito Domoto e lui invece si chiama Masahiro Hamasaki"disse presentandoli indicandoli con la mano.

"Wow, che bei ragazzi! Vero Lucia?" disse Hanon verso Lucia.

Ma lei non rispose perchè stava guardando con insistenza uno dei due ragazzi

"Ehi, Lucia! Ma che ti sta succedendo? Sembri uno zombie! Così mi spaventi!"

Nonostante le spinte insistenti di Hanon, lei non accennava nessun segno di vita!

"Rina, credo proprio di averla persa! COLPO DI FULMINE SICURO!!" disse Hanon ridendo insieme a Rina.

"Bene, adesso facciamo l'appello..." disse la professoressa "Lucia Nanami? Lucia Nanami!" disse più volte.

"Professoressa! E' qui! Mi scusi...credo che stia poco bene."disse Hanon indicando Lucia ancora in trance.

"Signorina Nanami. SIGNORINA NANAMIII!!!" gridò all'orecchio di lucia

"Ah! Cosa è successo!" disse alzandosi di scatto Lucia, facendo ridere tutti! L'anno era iniziato nel migliore dei modi!

"Signorina Nanami, si sente poco bene?" chiese la professoressa.

"No, sto benissimo! Mi scusi." disse Lucia abbassando la testa imbarazzata.


La lezione fu molto lunga ma nell'intervallo..."Allora ci puoi spiegare perchè..." ma non finì che il ragazzo nuovo di nome Kaito fu davanti a Lucia.

"Ehi, Lucia, che coincidenza! Tu sei la ragazza del supermercato giusto?"

"K-Kaito! Mi hai riconosciuta!?"

"Come facevo a non riconoscerti! Co quella scenata comica di prima, sei stata assolutamente riconoscibile!" cisse ridendo il ragazzo.

Lucia, invece di rispondere lo guardò intensamente ricordandosi quella giornata al supermercato. Quei ricordi, soprettutto quando la prese in

braccio, la fecero arrossire visibilmente.

"Ahah, molto spiritoso. Comunque queste sono
Hanon e Rina, due mie carissime amiche." rispose Lucia facendo finta di niente.

"Piacere ragazze, io sono Kaito"disse presentandosi


"Piacere nostro."

Le presentazioni erano finite...o quasi. Mentre tornavano da scuola, Hanon stava bombardando di domande Lucia, approposito di Kaito.

"Scusate ragazze, io devo andare un attimo in un posto. Voi intento potete continuare senza di me." disse Rina.

"Va bene, allora ci vediamo a casa" disse Lucia

"Ok, ciao a dopo!"

Arrivata sul posto si sedette su un sasso affacciato sull'oceano, e prese a cantare.
 
                                               
Nessuno l'ha vista sparire
                                                    la stella che un giorno ritroverò,
                                                    ma se il mio cuore è triste
                                                    la speranza non perderò, lo so;
                                                    la pioggia non posso fermare
                                                    ma sempre più forte io canterò,
                                                    cercando sette luci
                                                    tutto il mondo io girerò e le troverò.

                                                Pioggia di smeraldo
                                                    grido al vento un desiderio
                                                    stella a cui appartengo fatti vedere;
                                                    destino che mi guida
                                                    col tuo aiuto so
                                                    che non mi arrenderò
                                                    più fortuna avrò.

"Wow, sei bravissima a cantare, hai una voce bellissima! disse l'altro ragazzo nuovo con gli occhiali.

"Grazie, tu sei Masahiro giusto?"

"Esatto, e tu sei Rina, vero?"

"Si anche questo è esatto. Cosa ci fai qui?" chiese Rina al ragazzo.

"Veramente, lo volevo chiedere io a te, comunque io vengo qui ogni tanto. E' il mio posto preferito."

"E' anche il mio posto preferito. Da qui si vede e si sente il profumo dell'oceano, è molto rilassante." disse Rina respirando a pieni

polmoni.

"Gia, hai ragine. Oh, è vero che stupido, mene stavo quasi dimenticando. Tieni, questo deve essere tuo, c'è scritto il tuo nome."

Masahiro tirò fuori dalla tasca del giubbotto un fazzoletto verde.

"Il mio fazzoletto! Grazie non so davvero come ringraziarti, questo fazzoletto è molto importante per me."

"Come mai è così importante per te? Non per farmi i fatti tuoi, ma appena lo hai visto ti sei sentita come sollevata e quindi o subito

pensato che fasse un oggetto molto importante per te, perciò mi sono subito chiesto il perchè." Concluse il ragazzo sedendosi

accanto a Rina.

"Va bene, ti racconterò il perchè, ma sappi che la storia è abbastanza lunga perciò..." non terminò la frase che il ragazzo la

interruppe. "Tranquilla, ti ascolterò fino alla fine, promesso."





Un altro capitolo per voi!! Spero vi piaccia.
A presto... ciao <3<3

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Capitolo 5
*** Attacco a Sorpresa ***


5. Attacco a sorpresa

"Capisco, quindi è stata tua madre a darti il fazzoletto prima di morire." disse Masahiro con uno sguardo colmo di compassione.

"Gia, è proprio così. Ecco perchè è così importante per me." disse Rina con aria triste.

"Scusa...non avrei mai dovuto chiedertelo. Sono stato uno stupido, mi..."

"Shh, sta trnquillo. Non importa ormai è fatta, no?" disse Rina interrompendo le sincere scuse del ragazzo seduto di fianco a lei.

"Va bene, ma almeno dammi la possibilità di farmi perdonare. Che ne dici se ci andassimo a prendere un bel frullato, offro io."disse sorridendo

alzandosi e tendendo una mano verso la ragazza.

"Ok, ma scelgo io dove andare." rispose Rina accettando volentieri la mano di Masahiro.


Continuarono a parlare della loro vita per tutto il pomeriggio, quando la collana di Rina prese a brillare intensamente.

<
sento una certa sensazione negativa.>> pensò la sirena preoccupata per le amiche.

"Scusa Masahiro, ma adesso devo proprio andare, mi sono ricordata di dover fare una cosa importante..." disse Rina avvicinandosi a Masahiro e

dandogli un bacio sulla guancia. "...grazie tante per la tua compagnia. Ci dediamo domani a scuola, ciao." disse la sirena, lasciando perplesso e

anche un po imbarazzato, Masahiro.


Corse, corse come non aveva mai corso in vita sua, quando...

"Hanon?! A-Allora non sei tu ad essere in pericolo." disse ansimante la ragazza con i capelli verdi.

"Allora ad essere in pericolo è Lucia! Dobbiamo sbrigarci a cercarla!" esclamò Hanon correndo verso la spiaggia.

Arrivate sul posto, videro Kaito era nelle mani delle Dark Lovers mentre Lucia, nel tentativo di liberarlo, veniva attaccata ripetutamente.

Le dua sirene si gettarono in acqua e raggiunsero Lucia. "Adesso basta! E' scorretto, cinque contro una sola sirena!"

"Hanon! Rina! Siete riuscite a trovarmi!" esclamò Lucia sollevata.

Così insieme cantarono una delle loro canzoni, riusciendo a liberare Kaito da quelle streghe.

"Kaito! Kaito! Svegliati ti prego!" gridò piangendo Lucia.

"Dove sono? Sei stata tu a salvarmi?" disse ancora ansimante steso sulla coda della sirena.

"Oh, Kaito, per fortuna ti sei svegliato, che sollievo." rispose stringendolo forte a sè.

"Rina, non credi che noi qui siamo di troppo?" disse Hanon sogghignando.

"Già, hai ragione. Andiamo, lasciamoli un po da soli." Così insieme si buttarono in acqua e nuotarono fino alla parte opposta della scogliera.

"Ti prego, dimmi il tuo nome. Tu sei una sirena?"

"Si, lo sono. Ma non posso svelerti la mia vera identità, mi dispiace, addio Kaito" Quanto vorrebbe dirglielo, ma se lo facesse si trasformerebbe

in schiuma di mare.

"No, ti prego, non andartene! Ho bisogno di sapere chi sei!" gridò Kaito mentre Lucia si tuffò in acqua.

"Cercami...cercami" si sentì solo questo, poi il nulla solo lo scroscìo delle onde del mare.

<> pensò

confuso il ragazzo. Poi sentì una voce melodiosa poco lontano da lì. Si era lei, era la voce di quella sirena!

Così si alzò e cominciò a correre fino a quando non attraverso la scogliera e si ritrovò dall'altra parte della spiaggia. Ma lì non trovò una sirena,

ma Lucia che stava guardando il tramonto. Era davvero bellissima con il vento che le scompigliava i capelli e la luce del sole che le illuminava il

viso. "Ehi , Kaito! Come mai qui? Alla fine i soccorsi ti hanno ritrovato che sollievo, ma adesso ti senti meglio?"chiese Lucia con aria abbastanza

preoccupata.

"H-Ho sentito cantare qualcuno, percio ero solo curioso di sapere chi era per farle i miei complimenti. Sei stata tu?"

"N-No, ma va! Io sono qui, solo per vedere il tramonto e poi io sono stonata." disse Lucia sorridendo. Kaito improvvisamente sgranò gli occhi,

continuò a guardare Lucia incredulo. Non poteva essere! Ma lui, rivide in quel sorriso, in quel viso e in quel modo di comportarsi, la sirena di poco

prima! Quella sirena stava diventando la sua ossessione!

"Cosa c'è Kaito? Perchè mi fissi in quel modo?" disse Lucia, preoccupata che avesse capito tutto.

"Mi ricordi tantissimo una persona..." disse Kaito avvicinandosi a Lucia. "...poco fa, sono stato salvato da una sirena e rivedo lei in te" disse

dolcemente accarezzandole una guancia.

"Ma è impossibile che sia tu quella sirena, vero?" domandò Kaito

"Già, è impossibile" disse Lucia arrossendo visibilmente per  la vicinanza con Kaito e per la sua mano appoggaita al suo viso.

"Però quando è successo tutto, tu eri l'unica che mi stava guardando mentre facevo surf...percio sei sicura di non essere stata tu?"domandò

Kaito, facendosi sempre più vicino al viso della ragazza.

"N-No, l'ho già detto, non sono stata io. I-Io ho solo chiamato i soccorsi visto che non ti vedevo riemergere." disse Lucia diventando sempre piu

rossa in volto, mentre il suo cuore batteva sempre piu velocemente e più forte.

"Bene, allora a domani." disse il ragazzo dopo averle regalato un bacio sulla guancia. Lucia sgranò gli occhi, mentre guardava Kaito che si

allontanava, il resto era sparito.



Salve ragazzi,
ecco un'altro super capitolo per voi, fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione e al prossimo capitolo...ciao <3

Simmy 98

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Capitolo 6
*** Amore Impossibile ***


Un Amore Impossibile

"Lucia!..." gridò Hanon preoccupata, facendo sobbalzare la povera Lucia ancora pensando alla vicinanza con Kaito "...si può sapere dov'eri?!

Eravamo preoccupate per te. Non riuscivamo a trovarti da nessuna parte." disse Hanon più tranquilla.

"Avete ragine rgazze. Io ero qui in spiaggia a guardare Kaito fare surf quando..."

   INIZIO FLASHBACK

Kaito è davvero bravo! Non lo avevo mai visto fare surf, sembra quasi che voli sul filo dell'onda!

"Ehi Kaito, hai finito per oggi?"

"No, vado solo a prendermi qualcosa da bere. Tu vuoi qualcosa?"

"No, grazie" Così Kaito andò a prendersi dell'acqua fresca nel bar vicino, poi tornò e si sedette vicino a me mentre sorseggiava la sua

bottiglietta.

"Come mai qui? Guarda che se non riesci a starmi lontano, ti capisco..." disse sogghignando il ragazzo, per la sfuriata di Lucia.

"Ma che dici?! Passavo di qua e ti ho visto fare surf, così mi sono fermata a guardarti." ammise la ragazza abbassando la testa facendo cadere un

paio di ciocche coprendo gli occhi e le guance ormai rosse.

"Allora, come sono andato?" chiese il ragazzo per cancellare l'imbarazzo di Lucia.

"Bene, anzi benissimo!" disse la ragazza alzando la testa, guardando Kaito con gli occhi che luccicavano alla luce del sole, rendendo quegli occhi

marroni, più tendenti al color oro.

"Grazie, sono contento che ti sia piaciuto. Bene, allora adesso vado ancora ad allenarmi ancora un po. Ci vediamo domani a scuola, ciao!"

Io stetti ancora un po lì a guardarlo, ma proprio quando stavo per andarmene, sentì le grida di Kaito. Non rivedendolo riemergere mi sono

spaventata a morte, così, senza pensarci due volte, mi sono tuffata e ho trovato Kaito nelle mani delle Dark Lovers, che hanno incominciato ad

attaccarmi, e poi siete arrivate voi.

FINE FLASHBACK

"Ah, adesso ho capito come sono andate le cose, ma quello che ancora non sappiamo è: perchè hanno attaccato Kaito?" disse Hanon confusa.

"Non lo so Hanon. Come sono confusa! rispose Lucia grattandosi la testa.

"Scusate ragazze se interrompo le vostre riflessioni, ma adesso dobbiamo tornare a casa. Altrimenti Nikora ci uccide." disse Rina guardando il

sole tramontare sempre di piu lasciando posto all'oscurità.

"Si è vero sbrighiamoci, altrimenti non saranno le Dark Lovers ad ucciderci. Ni kora le precederà di certo!" disse Hanon , facendo ridere le

amiche.

Mentre stavano andando verso casa, Rina si fermò, facendo suscitare preoccupazione ad Hanon e a Lucia. Soprattutto quest'ultima...

"Ragazze, io credo di sapere perchè volevano rapire Kaito." disse Rna titubante se dire o non dire cio che pensava fin dall'inizio.

"Davvero! E allora perchè non lo hai detto prima!"disse Hanon mettendo le mani sui fianhi.

"Hai ragione Hanon ma non ne sono totalmente sicura. Comunque secondo me, è per via di Gaito, io credo che Kaito e Gaito siano fratelli

gemelli." disse Rina chiudendo gli occhi per non vedere la reazione di Lucia.

"Co-Cosa?! Ci stai forse dicendo, che anche Kaito quindi fa parte della famiglia dei Panterassa?!" concluse Lucia ancora incredula.

Rina annuì lievemente. " Ragazze però io non ne sono del tutto certa. Mi sono solo basata su una storia infondata in cui si dice che Gaito abbia un
fratello gemello."

In quel preciso momento, Lucia capì che non solo lei era una sirena e lui un umano, ma anche cheerano nemici naturali! Era terribile! In tutta la

sua vita, lui è stato il suo primo amore, ma solo in quel momento capì, che era un amore impossibile sotto tutti i punti di vista.





Salve ragazzi! Un altro capitolo per voi <3
Fatemi sapere cosa ne pensate, miraccomando!
Ciao raga! Alla prossima <3

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Capitolo 7
*** Lezione da Hanon ***


8. Lezione da Hanon

"Hai visto Lucia?!..." disse Hanon sollevata "...lo avevamo detto che erano tutte preoccupazioni infondate"

" Si, è vero. Adesso possiamo stare più tranquille, ma cio non tolglie il perchè..." 

"Il perchè è stato attaccato Kaito." La interruppe Hanon leggendo i pensieri dell'amica

"Forse lo hanno usato solo come esca" concluse Rina voltata di spalle con le braccia incrociate.

"Tu ci stai dicendo che lo hanno usato come esca per attirarci?!" esclamò con una smorfia di disappunto Lucia

"Probabile..." lascio in sospeso Rina. Hanon fece cenno di smetterla con le sue stupide deduzioni perchè Lucia era molto preoccupata, le se l'ho

leggeva negli occhi. Così Hanon con uno sguardo vivo e impenetrabile fulminò Rina che rimediò immediatamente.

"... ma ovviamente noi non possiamo esserne certi, perciò Lucia non lasciarti prendere da stupide proccupazioni, ok?" la rassicurò Rina

fissandola intensamente. Lucia aveva gli occhi pieni di lacrime, ma si trattenne davanti a quello sguardo così rassicurante.

"Va bene, grazie ragazze!"

Dopo un paio di minuti arrivarono a casa...ma le sorprese non erano ancora finite.

"Ciao Hanon, da quanto tempo che non ci vediamo!"

"T-T-TU!!!! Ma che diavolo ci fai davanti a casa mia?!" esclamò la ragazza.

"Sono venuto a trovarti, ieri ho scoperto che frquenti la mia stessa scuola, così ti ho seguita per scoprire dove abitavi e oggi sono qui a farti

visita! Sei contenta?"

"No Shirai, non sono affatto contenta! Non ho un ricordo molto piacevole del nostro incontro" rispose la ragazza evitando di aggiungere anche

<> ma se lo tenne per sè.

"Bè anche se non sei contenta, ti ricordi il mio nome! E' di sicuro un buon segno" esulto il ragazzo dai capelli blu.

"Bene, allora la prossima volta che ti incontrerò, farò finta di non conoscerti sei contento così? Approposito non sei molto cresciuto dall'ultima

volta. Sei rimasto sempre un bambino piccolo piccolo, se non un poppante!" concluse acida Hanon sogghignando.

"Non sono affatto un poppante!! Ho solo un anno in meno di te!"

"Per me rimani un poppante...POPPANTE!!!!" concluse dicendo con più enfasi l'ultima parola facendo una linguaccia al ragazzo.

"Sei davvero insopportabile. Ehi aspetta un attimo ma dietro di te ci sono altre due ragazze! Vedi che sei proprio maleducata! Non mi presenti

neanche le tue amiche! Piacere di conoscervi ragazze, io mi chiamo Shirai. Voi sie delle amiche di Hanon?"

"Piacere mio io sono Lucia e lei è Rina" disse interdetta Lucia.

"Bene comunque io non sono qui per fare chiacchiere, sono qui per chiederti un favore Hanon."disse Shirai rivolgendosi adesso verso la ragazza

dai capelli blu.

"Dipende che tipo di favore è."

"Mi potresti spiegare matematica? Perfavore!!!"

"Ahahahahahahaha!! Ma non scherzare!" rise Hanon insieme alle amiche.

"Guarda che io sto dicendo sul serio, comunque per te nulla in contrario giusto? Bene allora domani a casa tua! Ciao e a domani" disse Shirai non

dando il tempo ad Hanon nenche di rispondere lasciando la a bocca aperta insieme alle amiche che guardavano Hanon stordite.

"Ehi aspetta ma io non ti ho ancora risposto!! Quel ragazzo non è normale, adesso ne ho la conferma."

"Ma da dove arriva quell'uragano?!" disse Rina ridendo tra i baffi.

"Scusa Hanon ma non è quel ragazzo che ha sporcato la tua maglietta preferita?" disse Lucia curiosa.

"Si, è stato quel bamboccio" rispose hanon chiudendo il pugno in una stretta ferrea.

"Bè allora buona lezione professoressa Hanon" concluse Lucia entrando in casa ridendo insieme a Rina.

"Certo che siete molto spiritose voi due!!"


Il giorno dopo come organizzato, sitenne la lezione di Hanon.

"No, no e no!! Shirai sei un vero impiastro in matemateca!"

"Grazie, ma comunque è proprio per questo che sono qui ora."

"Ok, allora cos'è che non hai capito in queste benedette espressioni?"

"Questa parte qui." disse Shirai indicando con il dito una parentesi tonda ricca di addizioni e divisioni.

"E' semplice, devi applicare il minimo comune multiplo per le addizioni e per le divisioni...bè meglio se facciamo una cosa per volta. Con il cervello

che ti ritrovi!"

"Non sono io che ho il cervello piccolo ! Sei tu che non sai spiegare. Siamo qui da un' ora e ancora non abbiamo concluso nulla!" esclamò Shirai

alzandosi dalla sedia.

"Senti tu, Bamboccio!! Io sto facendo del mio meglio sei tu che non ti applichi. Io so spiegare benissimo, infatti sono riuscita a spiegare a una mia

amica ogni singola formula del teorema di Pitagora quando eravamo ancora in prima!" esclamo Hanon ripensando a quel pomeriggio passato sui

libri con Lucia.

"Ok, ma almeno spiegati meglio...ad esempio che cavolo è il minimo comune multiplo?!"

"Ahhhhh!! Non è possibile che tu non sappia applicarlo! Se non sai fare quello non ti usciranno mai le espressioni con le frazioni!" esclamò Hanon

sull'apice di una crisi isterica strappandosi i capelli.

"Insegnamelo." affermo sicuro di se Shirai, sporgendosi pericolosamente verso il viso di Hanon.

"Se me lo insegni ti do un'altro bacio come l'altra volta."

"E tu se non ti allontani immediatamente da me, primo, ti arriva uno schiaffo, e secondo, non ti insegno proprio niente" disse Hanon

tranquillamente non laciando molte alternative al ragazzo.

"Ok va bene, allora mattiamoci al lavoro!!"


Erano già le sei e mezza passate, ma dopo molti tentativi andati male, finalmente...

"Ti prego, dimmi che è venuta." disse supplicando il ragazzo con le dita in crociate.

"Sii!! E' giusta! C'è l'hai fatta!!" esclamò soddisfatta e orgogliosa del suo allievo.

"Evvai! Sono un mito!!" esclamò contento Shirai salendo sulla sedia.

"Ehi ehi non ti esaltare. Ti devi ancora esercitare molto. Le espressioni si imparano solo con l'allenamento." affermò saggiamente Hanon.

"Si si lo so ma per me è gia un buon traguardo. Comunque grazie." disse dolcemente avvicinandosi sempre più al viso di Hanon, ringraziandola

con breve ma dolce bacio a fior di labbra, facendo rimanere piuttosto sorpresa Hanon.

"Scusa, ma adesso devo andare. E' già piuttosto tardi perciò io vado, ciao!" concluse Shirai tutto contento non dando neanche il tempo ad Hanon

di rispondere a tono, che la porta si è gia richiusa nel buio della sera.
 


  

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Capitolo 8
*** Maledetta Insicurezza! ***


8. Maledetta Insicurezza!
 

La mattina dopo quella serata così…piena di sorprese, sia Lucia sia Rina erano

 estremamente curiose di sapere come fosse andata. La loro curiosità si manifestò

 solo dopo aver varcato la soglia di casa.

 “Allora Hanon, come è andata la lezioncina di ieri sera?” domandò tutto d’un

 fiato Lucia precedendo Rina.

 Hanon per tutta la notte aveva cercato di levarsi dalla testa l’immagine di quel

 pervertito che la baciava con la scusa di ringraziarla, ma evidentemente è stato

 del tutto inutile, visto che non ha chiuso occhio! A quella domanda così diretta

 Hanon si irrigidì. “Non ne voglio parlare…approposito, oggi c’è la verifica di

 matematica?” rispose velocemente sperando di aver spostato l’oggetto della

 discussione du un’altra cosa.

 “Hanon! Non cambiare argomento, forza raccontaci cosa è successo.” ribattè

 Lucia mettendo alle strette la povera Hanon che nonostante l’imbarazzo

 continuava a camminare coprendo parzialmente il viso.

 “Uffa! Come doveva andare! E’ andato tutto bene, quel marmocchio senza

 cervello ha capito tutto, piuttosto “velocemente”, per cui…a-abbiamo finito

 piuttosto presto.” Hanon pronunciò le ultime parole arrossendo, pensando al

 modo in cui quel nanerottolo l’aveva ringraziata.

 “Hanon, tu non ce la racconti giusta. Cosa è successo? Non ti ho mai visto tanto

 imbarazzata! Deve essere successo qualcosa di grosso per averti ridotto in queste

 condizioni!” esclamò Rina con un velo di preoccupazione ma soprattutto da una

 curiosità morbosa che non è affatto da Rina. Hanon, presa dallo sconforto, si

 arrese all’interrogatorio delle amiche.

 “Va bene…quando abbiamo finito la lezione, gli ho lasciato fare un’espressione

 da solo. Dopo averla finita l’abbiamo controllata, scoprendo che non aveva fatto

 neanche un errore! A quel punto lui si è alzato e…per

 ringraziarmi…lui…bhè…lui mi ha…m-mi h-ha baciata.” sussurrò Hanon

 diventando sempre più rossa ad ogni parola che usciva dalla sua bocca, ma

 lasciando le due ragazze con il cuore in gola.

 “Cosa? Non ti ho sentito!” disse Lucia sull’orlo di una crisi di nervi.

 “Ecco…ho detto che…HO DETTO CHE MI HABACIATA!!” gridò Hanon in

 mezzo alla strada facendo girare i passanti, che la fecero arrossire ancora di più

 con i loro sguardi.

 “Oh, ma è fantastico ma allora gli piaci Hanon, si vede che ci sta provando in

 tutti i modi. Altro che espressioni e quant’altro!” esclamò Lucia facendo

 scoppiare a ridere Rina.

 “Dai basta per ora Lucia, non credi che sia abbastanza?! L’abbiamo presa in

 giro talmente tanto che adesso la sua faccia non ha nulla da invidiare a un

 peperone!” concluse Rina ridendo insieme a Lucia davanti all’ingresso da

 scuola.

 “Ragazze, siete insopportabili! Così non mi aiutate per niente! Cosa faccio se mi

 chiedesse ancora aiuto con qualche altra materia?! Non riuscirei a guardarlo

 negli occhi e tanto meno a parlarci!!” esclamò preoccupata Hanon alle amiche

 entrando in classe.

 “Bhè non lo so Hanon ma…” Lucia non riuscì a terminare la frase che il

 professore entrò in classe richiamando subito gli alunni al silenzio.

 “Bene ragazzi, oggi ho deciso di fare una verifica di matematica.”affermò il

 professore facendo ammutolire e irrigidire tutta la classe.

 “Oh mamma! La mia scusa si è trasformata in realtà!” esclamò Hanon sotto lo

 sguardo attonito dei Lucia e Rina.

 

 
  Finite le due ore di verifica, la campanella suonò annunciando l’inizio

 dell’intervallo. Gli studenti uscirono dall’aula sollevati dalla fine della lezione.

 “Ragazze io vado a prendermi qualcosa da bere, le verifiche mi spossano

 sempre. Voi incominciate ad andare, ci vediamo in classe.” disse alle due amiche

 andando verso le scale. “Va bene ci vediamo in classe” disse Hanon mentre

 andava insieme a Rina verso il tetto.

 Lucia scese al secondo piano, si avvicinò verso il distributore, decisamente

 indecisa su cosa scegliere. Poi il suo sguardo cadde su una bottiglietta di acqua

 vagamente famigliare, ricordandole il giorno passato al mare con Kaito. Lo

 aveva visto per la prima volta fare surf quel giorno. Quando uscì dall’acqua

 andò a prendere la stessa identica bottiglietta che adesso aveva davanti ai suoi

 occhi. Più che alla bottiglietta, Lucia pensava al modo in cui Kaito appoggiò le

 sue labbra sorseggiandone un sorso. A quel pensiero la ragazza si stupì

 scoprendo di quanto desiderasse quelle labbra sulle sue. Lucia si scrollò di dosso

 questi pensieri comprando una lattina di tè verde. Il rossore sulle sue

 guance rimase anche dopo aver bevuto due sorsi di tè ghiacciato. Mentre iniziò a

 salire le scale però, qualcuno le toccò la spalla facendola sussultare.

 <> pensò la ragazza

 riuscendo ormai a riconoscere il suo tocco. Speranza vana…

 “Ciao Lucia, non abbiamo neanche avuto modo di salutarci oggi! Appena sono

 entrato il professore ha detto che dovevamo iniziare la verifica.”

 Kaito era davanti a lei, mentre Lucia era a due gradini di distanza, mettendoli

 alla stessa altezza.

 “G-Già neanche io ho avuto modo di salutare gli altri a causa della verifica. Che

 ci fai qui? Sei venuto a prendere qualcosa da bere anche tu?” chiese Lucia

 diventando piu rossa e aumentando i battiti del suo cuore. Ormai ci era abituata,

 ogni volta che Kaito era in vista il suo cuore inizia a martellarle sul petto senza

 tregua. “Si, le verifiche mi fanno venire sete” disse tranquillamente la famosa

 bottiglietta d’acqua in mano. “Anche tu vedo che sei venuta a dissetarti” disse il

 ragazzo indicando la lattina. <

 davanti a me, altrimenti…>> i suoi pensieri non terminarono neanche che Kaito

 stappò la bottiglietta e iniziò a sorseggiare l’acqua. Le guance di Lucia si tinsero

 di rosso guardando le sue labbra. <

 devo scappare!!>>

 “S-si anche io sono venuta a prendere qualcosa da bere ma…”

 “Lucia, posso assaggiare un po’di tè? Solo un sorso, per favore” chiese Kaito

 improvvisamente, lasciando Lucia sorpresa e confusa.

 “V-va bene, però poi dobbiamo andare in classe. Fra poco ricomincerà la

 lezione” disse Lucia porgendogli la lattina.

 “Sissignora!” esclamò Kaito mettendosi sugli attenti, facendo ridere Lucia. Dopo

 aver assaggiato il tè, lo riconsegnò a Lucia.

 “Niente male! Lo prenderò anche io qualche volta. Bene adesso andiamo prima

 che suoni la campanella” esclamò sorpreso il ragazzo incominciando a salire le

 scale lasciando Lucia indietro. Infatti la ragazza si è soffermata a contemplare il

 bordo della lattina, il punto in cui Kaito ha appoggiato le sue labbra. Senza

 smettere di guardare la lattina, incominciò a salire le scale. Entrata in classe, la

 campanella iniziò a suonare. Lucia svegliata dal suo stato di trance finì la lattina

 e la mise nello zaino appena in tempo per l’inizio della nuova lezione.

 

 
  Finita la giornata di scuola, Lucia e le altre si avviarono verso casa, quando ad

 un tratto una moto affiancò le tre ragazze.

 “Ciao ragazze, scusate posso rubarvi Rina per questo pomeriggio?” disse il

 ragazzo con i capelli verdi sulla moto.

 “Masahiro?! Perché cosa c’è?” domandò Rina sinceramente sorpresa, ma

 soprattutto lusingata per le sue attenzioni verso di lei.

 “Ecco l’ultima volta, ci siamo divisi così bruscamente che non abbiamo potuto

 finire di chiacchierare. Così mi chiedevo se avresti voglia di finire il discorso

 dell’altra volta” disse sorridendo tendendole il casco.

“Ragazze vi dispiace se vado? Tornerò sicuramente per l’ora di cena, ditelo pure

 a Nikora che ci sarò”disse Rina con voce piena di scuse.

 “Ma va figurati, vai e divertiti!! Ciao a dopo!” salutarono Hanon e Lucia.

 “Va bene a dopo!” più che a un saluto sembrava una promessa.

 Rina e Masahiro iniziarono a sfrecciare per la strada lasciando le due ragazze

 immobili sul marciapiede.

“Allora dove vuoi andare?” chiese Masahiro a Rina dietro di lui.

 “Dove vuoi, quello che vuoi tu” rispose la ragazza accoccolandosi sulla schiena

 forte e rassicurante del ragazzo.

 “Va bene ti porterò in posto bellissimo vedrai!”gridò Masahiro accelerando di

 più, mentre attraversava un ponte dove si poteva contemplare il sole mentre

 stava tramontando dietro l’oceano che Rina amava tanto.

 

 

Salve raga, ecco un nuovo capitolo.

Spero che vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.

A presto con il prossimo J <3

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