Il ballo di fine anno

di Incorreggibile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il nuovo arrivato ***
Capitolo 2: *** Piccola cotta ***
Capitolo 3: *** La proposta di Nina ***
Capitolo 4: *** Prime lezioni di danza ***
Capitolo 5: *** Poveri micetti ***
Capitolo 6: *** A fare compere ***



Capitolo 1
*** Il nuovo arrivato ***


Quella mattina, la Sala degli Aranci era molto affollata, infatti a fare compagnia a Nina c’ erano tutti i suoi amici seduti attorno al tavolo, per festeggiare la sua promozione agli esami.

Lì non potevano che mancare Adone e Platone, che, spaparanzati per terra, stavano anch’ essi gustando la loro colazione: per il grande cagnolone una bella ciotola di croccantini, mentre per il tenero gattino una grande scodella di latte scremato.

 Ljuba osservava soddisfatta i simpatici ragazzini mentre si godevano, con allegria, la deliziosa colazione che la buona tata aveva preparato con tanto affetto.

Mentre i ragazzi discutevano sulla sconfitta di Karkon, il più potente stregone maligno, Nina era un po’ pensierosa: pensava infatti ai suoi genitori, e a come le sarebbe piaciuto averli accanto in quel giorno così speciale per la loro unica figlia.
Purtroppo però i genitori non potevano essere lì presenti nella romantica città veneziana, perché si trovavano a Mosca per lo svolgimento di importanti ricerche al Ferk, noto centro di studi sull’ origine della vita extraterrestre.

Una lacrima scese dal viso della bambina, ma solo una, perché a Nina non piaceva piangere. Lei era forte, proprio come il suo caro amato nonno.
Si asciugò in fretta per non destare sospetti o preoccupazioni, ma qualcuno la pizzicò ad un braccio con insistenza. Si voltò di scatto e si accorse che era stata Roxy, lo sguardo pungente e interrogativo.

 “Nina, allora, hai sentito quello che ho appena detto?” La bambina dai grandi occhi turchini la fissò in modo confuso, senza capire di cosa stessero parlando. “Scusami Roxy, ero un po’ sovrappensiero” le disse sbadatamente. “La… la… prossima settimana ci… ci… sarà il ballo di fine anno pe… pe… per gli allievi che hanno superato gli e… esa… esami” disse ansimando Dodo.
“Davvero? Non ne sapevo nulla” rispose la piccola alchimista.

“E in più dobbiamo andarci in coppia” replicò Cesco. “ Quindi abbiamo deciso che le coppie le avremmo fatte noi del gruppo, purtroppo però siamo dispari.” Le annunciò Roxy. “ Avevamo pensato che Fiore sarebbe andata con Dodo; tu con Cesco; io però resterei sola” continuò un po’ rattristata.
 “Troveremo una soluzione” affermò decisa Nina, mentre aiutava Ljuba a sparecchiare.

 I ragazzi si alzarono di scatto e seguirono Nina nel laboratorio di nonno Misha, ereditato ormai dalla piccola alchimista. Con la chiave a forma di stella apri la botola e pronunciando la solita frase ‘Quos Bi Los’ si recò insieme ai suoi amici nell’ Acqueo Profundis.

 Lì trovarono Max 10 P-1 seduto su uno sgabello che stava degustando un grande barattolo di marmellata di fragole, proprio la sua preferita. Era felice perché aveva una bella notizia da dare a Nina e ai suoi compagni d’avventura. “Devo raccontarvi una novità” disse entusiasta.
“Dai, non tenerci sulle spine” disse Cesco incuriosito.     
“Mi ha appena contattato un nuovo ragazzino che dice di essere un vecchio allievo del professor Misha, e che dovrebbe far parte del vostro gruppo; purtroppo però è in Germania con i suoi genitori per motivi di lavoro. “
I ragazzi rimasero sbigottiti.  
 
Dopo un’ attimo di silenzio, Nina riprese a parlare: “ Hai qualche foto di lui?"
Domandò ancora perplessa.
“Si, me l’ ha mandata giusto appunto per mostrarla a voi."
Affermò Max con tono pacato.
 
    L’ androide cominciò a digitare alcuni tasti del grande computer che si trovava nell’ Acqueo Profundis, e in men che non si dica, fece apparire la foto del giovanotto.
“Che carino!” fu la prima risposta di Roxy.
Era un ragazzino di media statura, magro e di carnagione olivastra ; aveva i capelli biondo cenere, gli occhi color cielo e labbra piccole e sottili.
Era vestito con una T- shirt arancio, con delle sfumature in rosso; un paio di jeans e delle scarpe da ginnastica bianche e blu.

Sembrava semplice ma un po’ eccentrico, proprio come quella sbadata di Roxy.
“Sai dirmi se verrà qui a Venezia, sai sono curiosa di conoscerlo”
 disse la piccola alchimista.
“ Beh, il giovanotto mi ha mandato una e-mail con scritto che dovrebbe essere qui prima della fine della settimana.”
“Ma oggi è Venerdì, quindi non manca molto.”
 Disse Roxy con un sorrisetto malizioso.
“Perfetto Max, noi scendiamo un’ attimo nel laboratorio, tu intanto cerca di capire quando specificatamente sarà qui questo ragazzino.”
Disse Nina in modo deciso mentre usciva dall’ Acqueo Profundis.
Appena tornati tutti nel laboratorio, Nina, si mise subito a lavoro:
 “ Allora ragazzi, dobbiamo preparare la pozione dell’ amicizia duratura, perché devo essere certa che questo ragazzo è davvero uno di noi! ”
Tutti le diedero una mano e appena pronta, la piccola alchimista infilò la boccetta con l’ intruglio, dentro la salopette.
Scesero nuovamente nel laboratorio subacqueo, dove trovarono l’ androide concentrato nel suo lavoro.
“ Allora Max, qualche novità? ” domandò incuriosita.
“ Si, il vostro amico sarà qui, oggi alle 18.00 in punto.” Replicò il robot.
- Ma come, sono le tre del pomeriggio e dopo qualche ora il ragazzo sarà qui a Villa Espasia, dobbiamo proprio sbrigarci.- Pensò Nina, un po’ preoccupata.
“Ok Max, grazie di tutto.”
I ragazzi tornarono in villa e decisero di rincontrarsi proprio lì, alle 17.30.
Nina si accasciò sul divano della sala delle Rose, e senza accorgersene si addormentò. Mentre dormiva seneramente,  le si avvicinò Adone, che le leccò tutto il viso in segno d’ affetto.
La bambina si svegliò e guardò l’ orologio: senza accorgersene si erano fatte già le 17.15.
“Oh no, i miei amici saranno qui a momenti, devo sbrigarmi!”
Si alzò di scatto, facendo scivolare l’ alano nel grade tappeto della sala; andò in bagno, si sciacquò  il viso e corse in cucina a preparare la merenda: muffin con gocce di cioccolato, succo alla mela e torta alle more.
“Perfetto!” disse soddisfatta.
Nel frattempo suonò il campanello: “ Sono loro” disse posando il vassoio sul tavolo.
Si precipitò al cancello e aprì: “ Puntualissimi ragazzi, venite dentro” disse salutando. “Ho preparato la merenda, e nel bicchiere col succo del nuovo arrivato metterò la pozione” continuò. “ Bravissima, hai proprio pensato a tutto” si complimentò Fiore.
Si sedettero nel grande gazebo del giardino e chiacchierando  la mezz’ oretta volò subito. Infatti sentirono suonare il campanello. 
Nina corse velocemente verso il cancello e aprì.
Non riuscì nemmeno a salutare che subito il ragazzo si presentò.
“ Ciao a tutti io sono Luca. Ho dodici anni e vivo da tempo a Venezia; purtroppo però circa tre anni e mezzo fa sono partito con i miei genitori in Germania per motivi di lavoro.”
- Non sembra poi tanto male, è gentile  -  pensò Nina, ma doveva ancora accettarsi se poteva fidarsi cecamente di lui.

 

 

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Capitolo 2
*** Piccola cotta ***


Nina, fece accomodare il ragazzino nella Sala degli Aranci, proprio nelle enormi poltrone di pelle bordeaux, e, con molta gentilezza portò il vassoio con la gustosa merenda preparata da lei.
 Porse a tutti il bicchiere con solamente il succo alla mela, e riservò quello con la pozione al nuovo arrivato.
Appena il ragazzo ne assaggiò solo un sorso, il suo viso ebbe un espressione di disgusto,  proprio come quando bisogna prendere lo sciroppo per la tosse, però per paura di fare una brutta figura, lo bevve tutto in un sorso.
“ Che ne pensi? Non era delizioso?” chiese in modo ironico e un po’ sarcastico la bambina .
“Si, era davvero squisito” rispose Luca, che aveva ancora quell’ orribile sapore in bocca.
Roxy, Fiore, Dodo e Cesco, ridevano sotto i baffi per non far sospettare nulla al ragazzino.
Durante il pomeriggio, il giovanotto non ebbe nessun malore, quindi Nina si rassicurò che Luca era proprio uno di loro.
Alle 19.20 il nuovo amico, dopo aver chiacchierato con gli altri per un ‘ intero pomeriggio, salutò tutti e se ne tornò a casa.
“ Questo ragazzo è davvero simpatico e divertente; mi ero sbagliata sul suo conto.” Commentò Nina.
“Hai proprio ragione, e poi è così dolce, ed è anche un vero gentleman  .”
Rispose Roxy, che, per tutto il pomeriggio non aveva fatto altro che fissarlo.
“ Mi sa che la nostra amica si è presa una bella cotta!”
disse Cesco indicando l’ amica, che in quel momento era diventata rossa come un peperone per l’ imbarazzo.
“ Non è vero, non dirlo neanche per scherzo!” rispose Roxy che si era un infastidita.
“ Non c’è niente di male ad innamorarsi, anzi è bellissimo provare un sentimento così profondo per qualcuno.” Replicò Fiore in modo sincero.
“Hai perfettamente ragione Fiore, è bello essere innamorati, quindi lasciate in pace Roxy, voi maschiacci che non capite i sentimenti delle ragazze!” continuò Nina, che, subito dopo andò ad abbracciare le sue due migliori amiche.
Cesco e Dodo scoppiarono in una grande risata che influenzò anche le ragazze, che cominciarono a ridere in modo talmente forte, che Ljuba  arrivò di colpo per capire cosa stesse succedendo.
“ Non preoccuparti Meringa, stavamo solo scherzando” la rassicurò la piccola alchimista.
Così dicendo la buona tata uscì senza dire neanche un parola.
“ Ra… ra… gazzi… dobbiamo tornare a ca… ca… sa altrimen… ti i nostri genitori si… si… pre… pre… preoccupano” disse Dodo, facendo sempre molta fatica.
“Hai proprio ragione, son già le otto, è proprio tardi; grazie della bella merenda Nina” salutò Fiore, che insieme agli altri si incamminò verso il cancello della villa.
Appena i ragazzi se ne andarono, la piccola alchimista andò subito in cucina per vedere cosa le aveva preparato la dolce Meringa.
“ Piccola Ninotchka Ho una sorpresa per te.” Disse Ljuba alla bambina.
“ Sono certa che avrai preparato qualcosa di squisito” le rispose sorridendo.
“ Cotoletta alla milanese con patate fritte, e in più anche un piatto di penne al sugo”
“ Che buono, tu si che conosci i miei gusti” si complimentò Nina.
“ Oh, quasi dimenticavo, ho preparato anche la deliziosa torta al cioccolato, quella che ti piace tanto!”
“ Oh Meringa, come farei senza di te!”

 

Finito di cenare, la piccola alchimista, stanca, si rifugio nella sua adorata cameretta, e, senza perdere tempo, si infilò il pigiama con le stelline, che amava tanto, si distese nel letto, e in men che non si dica, si addormentò.





Questo è il mio nuovo capitolo... spero che vi piaccia... e spero anche che recensiate
 





 

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Capitolo 3
*** La proposta di Nina ***


Erano le 9.30 quando Nina aprì gli occhi e si ritrovò con Platone spaparanzato sul suo pancino, che dormiva serenamente.
Senza curarsi del gattino, si alzò di scatto facendolo scivolare per terra.
Il poveretto aprì gli occhi, e, per la paura rimase immobile e col pelo drizzato.

In un batter d’occhio la bambina si lavò la faccia e indossò la sua adorata gonna in jeans che le aveva comprato la mamma, insieme alla magliettina verde e alle ballerine gialle con le stelline del colore della maglietta.
Scese giù in cucina, e salutando Ljuba, diede un morso ad un cornetto ripieno con la nutella che la tata aveva preparato per la colazione.

“ Non ti fermi a fare colazione?” le disse.
“ No Meringa, ho tanto da fare, stanno per venire i miei amici.” Le rispose.
Dopo circa un quarto d’ ora, si sentì il campanello: “Uff, finalmente!”
Aprì la porta e li fece accomodare nella Sala del Doge, e spiegò subito il motivo per il quale li aveva convocati.

“Ragazzi, ho avuto un’ idea - disse - beh, vi ricordate del ballo che daranno in onore della fine dell’ anno, quello di cui parlavamo l’altro giorno?
“Certo che lo ricordiamo, avevamo anche detto che non potevamo fare le coppie perché eravamo dispari.” Rispose Cesco, che era ancora perplesso del discorso che stesse facendo Nina.

“ Ehm, avevo pensato che potevamo aggiungere anche Luca, alla fine adesso fa anche lui parte del gruppo… che ne dite?”
“ Oh, ma certo, io credo che sarebbe felicissimo di farne parte!” rispose la solita Roxy, che non vedeva l’ora di poter ballare con lui.
“ E’ una buona idea, perché no” disse Cesco anche a nome degli altri.
“Perfetto, allora adesso lo chiamo e gli dico di venire, così possiamo dirglielo di persona.” Propose Nina
“Ok!” risposero gli altri in coro.

Detto fatto; in un batter d’occhio Luca fu a Villa Espasia.

“Ciao a tutti ragazzi, allora cosa dovevate dirmi?” domandò il ragazzo appena arrivato.
“Andrò dritta al sodo: avevamo pensato se volevi partecipare insieme a noi ad un ballo in coppia che si terrà nella mia scuola la prossima settimana, e dato che sei del gruppo ci piacerebbe che verresti insieme a noi.” Spiegò Nina in modo preciso e dettagliato.
“ Beh ragazzi, mi piacerebbe tanto, solo ­­­­­­­­che c’è un PICCOLO problema: io non so ballare” rispose Luca un po’ imbarazzato.

“ Oh ma di questo non devi preoccuparti, io posso aiutarti; ho fatto danza per parecchi anni insieme a Fiore” si propose Roxy.
“D’accordo dimmi dove dobbiamo vederci e per quanto tempo.”
“Se Nina è d’ accordo possiamo anche venire qui, basterà un’ ora al giorno.”

“Ma è perfetto, potete anche cominciare domani, userete la Sala delle Rose, mi raccomando venite qui alle 17.00 in punto”
“Magnifico, allora a domani” dissero tutti in coro, uscendo dalla porta d’ ingresso.

Wow, era proprio una bella esperienza poter andare ad un ballo con tutti i suoi amici; Nina si sentiva eccitata, non vedeva proprio l’ ora.

Senza accorgersene si erano già fatte le 13.00 e quindi corse subito in cucina, mangiò in fretta e salì nella sua cameretta.

Si stese sul letto, con le cuffiette nelle orecchie, accese l’ i-pod e ascolto un po’ di musica, mentre coccolava il suo tenere Adone.










3° capitolo, spero sia di vostro gradimento... naturalmente riangrazio chi recensirà :D 

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Capitolo 4
*** Prime lezioni di danza ***


Quel pomeriggio Nina era in attesa nella Sala delle Rose, stava infatti aspettando che arrivassero i suoi amici per la prima lezione di ballo.
La prima ad arrivare fu Roxy, che fremeva dalla voglia di poter ballare con il biondino.
“ Ciao Nina, spero di essere stata puntuale, gli altri non sono ancora arrivati?”
“Ciao Roxy, sei stata puntualissima, comunque no, non sono ancora arrivati, tu sei la prima!”
“Perfetto, posso andare in cucina, avrei un po’ di fame.” Disse la solita golosona.
“Certo, c’è del budino al cioccolato se ti interessa” rispose la piccola alchimista.
“Grandioso, io adoro il budino, soprattutto quello al cioccolato”.

Pochi secondi dopo, la bambina era già col suo budino in mano, quando sentì suonare il campanello: “ Nina, Nina, sono arrivati!” esclamò la ragazzina contentissima di vedere il suo bel Luca.
“Perfetto, vado ad aprire la porta!” disse Nina che era altrettanto entusiasta.
Appena arrivati i ragazzini corsero subito nella sala delle rose, e, in un battibaleno, preparano la radio con dei cd di: salsa, baciata e merengue.
Luca si dimostrò molto capace e soprattutto molto determinato, infatti i primi passi furono molto semplici per lui.

Roxy era davvero contenta di poter ballare con il ragazzo per la quale si era presa una innocente cotta, ma allo stesso tempo era anche un po’ imbarazzata e temeva di poter sbagliare.
“ Bravo, te la cavi proprio bene” fu l’ unica affermazione che riuscì a dire.
“ Grazie, devo dire che ballare con te mi piace davvero, perché riesci a guidarmi in qualunque passo io faccia.”

In quel momento la faccia di Roxy sembrava un peperone; si era talmente imbarazzata che non riusciva più a controllare i passi.
“Grazie, adesso facciamo una piccola pausa” disse con una voce acuta dalla vergogna.
“Perfetto ragazzi, siete stati bravissimi, non riesco nemmeno a credere che siete già a questo punto, adesso andiamo a fare merenda e poi continueremo, mi sembra che Ljuba abbia proprio superato se stessa nel preparare lo spuntino (se così si può definire).”
“Grandeee!” gridarono tutti in coro.

Nina non si sbagliava, la dolce Meringa aveva preparato un piccolo banchetto: panettone al cioccolato con crema al cacao, succo alla mela, biscotti alle mandorle, thè alla pesca, budino alla crema e, dulcis in fundo, gelato alla nocciole.

“Wow Meringa, non ci credo, hai preparato un sacco di cose squisite.”
“E di certo non sono solo da guardare, coraggio ragazzi, non avete certo bisogno che io vi dica che dovete cominciare a mangiare, BUON APPETITO!” disse la buona tata con fare materno.
I bambini mangiarono senza fare tanti complimenti, e soprattutto con buon gusto, tanto da non lasciare nulla nei vassoi.

Appena finito, non se la sentivano di tornare a ballare, appesantiti com’ erano. E allora decisero di guardare un bel film, tra i quali scelsero Indiana Jones, il film adatto a Nina e ai suoi amici, un pellicola piena di azione e di avventura!

Evitarono però i pop corn, dopo tutto quello che avevamo appena mangiato.

Terminato il film, la prima affermazione fu di Dodo: “Che po… po… pomeriggio stupendo, pie… pieno di avv.. avventura!”
“Ben detto amico mio, è stato un pomeriggio fantastico, grazie di tutto Nina” continuò Cesco.
“ E di ché, è bello poter passare un pomeriggio con i miei migliori amci” rispose la bambina con dolcezza.
“Adesso se fatto tardi, noi torniamo a casa” disse Luca
“ Va bene, ci vediamo domani alla stessa ora, mi raccomando, vi aspetto!”
“ Certo! Non preoccuparti!” rispose mentre apriva la porta.
Usciti i ragazzini, Nina si sdraiò sul divano, accarezzando il tenero Platone, mentre pensava a nonno Misha, e al suo incontro con lui su Xorax. Come gli sarebbe piaciuto poterlo rivedere ancora una volta, poterlo riabbracciare o sedersi sulle sue gambe come faceva da bambina o ascoltare le sue lezione di alchimia… Quanto gli mancava...

“Ninaaa, a tavolaaa!!” la voce di Ljuba entrò come un lampo nelle sue orecchie. Si alzò di scatto e andò subito in cucina dalla buona tata: “ Grazie mille Ljuba ma non ho fame, sono ancora sazia della sostanziosa merenda che hai preparato oggi pomeriggio!”
“D’accordo bambina mia, allora buona notte” rispose la buona tata.
“Notte anche a te” disse sbadigliando.

La bambina si rifugiò nella sua stanzetta, e piena di sonno si addormentò senza neanche indossare il pigiama…
 



Questo è il 4° capitolo, speriamo possa piacervi... Se la storia vi piace, lasciate una recensione, per voi non
è niente, ma per me conta molto... bacii Incoreggibile







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Capitolo 5
*** Poveri micetti ***


I giorni passavano e le prove di danza andavano molto bene, infatti i progressi erano parecchio visibili: Luca si impegnava sempre di più, e ormai era diventato quasi un ballerino.
L’aiuto di Roxy era stato fondamentale, infatti anche lei aveva dato il meglio di se nelle prove tanto da far specializzare in modo piuttosto rapido il ragazzino.
Le prime lezioni furono dedicate ai passi base, i più importanti, in quelle a seguire invece, i passi furono più complessi, come le giravolte e lo scambio di posti. Insomma non avevano perso nemmeno un secondo di tempo!

In un pomeriggio in cui si dovevano svolgere le prove, tutti erano presenti, mancava solo Roxy.
Mentre tutti aspettavano senza tante preoccupazioni, si sentì suonare il campanello: era proprio lei.

Aveva le guance sporche e i vestiti strappati, e teneva in braccio un gattino.
“Ragazzi è  terribile: ho colto di nuovo di sorpresa Barbessa che stava cercando dei gatti, di sicuro era per il suo cuore; sono andata da lei e le ho tirato quei fili elettrici che ha a posto dei capelli, c’è stata una grossa rissa, ma alla fine sono riuscita a toglierle dalle mani quel sacco nero, pieno di quelle povere bestiole. Li ho liberati tutti, ma non sono riuscita a lasciare questo piccolo batuffolo di lana.” Disse Roxy che aveva ancora il fiatone per l’ azzuffata
.
Nina rimase sconvolta vedendo davanti a se quella scena, allora Karkon, non era morto tra le onde.
 Prendendo in braccio quel gattino tutto bianco e dal pelo morbido come lana, invitò Roxy ad entrare e a cambiarsi.
“Entra pure, ti presto un jeans e una maglietta, così ti togli quegli stracci di dosso.” Disse Nina mettendo un po’ di ironia in quello sconvolgente momento.

Appena tutto fu sistemato i ragazzi cercarono di non pensare più a quello spiacevole inconveniente e continuarono normalmente le prove, anche se quello che era appena accaduto non una cosa da niente.
Nina infatti per tutto il tempo, durante gli allenamenti di danza era parecchio sovrappensiero, anche se aveva giurato a se stessa di non pensarci più fino al giorno del ballo organizzato.

Era Giovedì, e il ballo in onore della fine dell’ultimo anno di elementari sarebbe stato Sabato, mancavano solo due giorni.
“Ragazzi, il ballo si terrà Sabato, quindi abbiamo pochissimo tempo. Domani non possiamo provare perché dovrò uscire, purtroppo non ho ancora trovato del tempo per cercare un abito adatto alla serata.” Disse Nina che era UN PO’ in ritardo.
“Perfetto allora domani possiamo uscire insieme, neanche io ho ancora deciso cosa indossare, e di certo non c’è niente nel mio guardaroba che si adatti all’occasione. Vuoi unirti anche tu Roxy?” Propose Fiore.
“Si, si, in realtà io mi trovo nella vostra stessa situazione!” rispose Roxy con fare ironico.
“Ok ragazze, allora a domani, mi raccomando, incontriamoci qui, alle 9.30 puntuali, cercate di non venire in ritardo.”
Detto questo Luca, Cesco e Dodo scoppiarono in una fragorosa risata, che Nina placò subito: “Finitela di fare chiasso!”
“Scusaci Nina, ma voi siete così puntigliose per i vestiti, i capelli, le scarpe, gli accessori” rispose Luca che non riusciva a smettere di ridere.
“E’ semplice, noi siamo ragazze, e non siamo come voi che di estetica vi importa poco” disse Fiore con il suo solito fare sopraffino.
“Va be… be… bene Nina, noi andi… amo a ca… ca… casa, ci ve… ve… vediamo Sabato” salutò Dodo affannosamente.

Usciti i ragazzini, Nina si rimase seduta nell’adorato cortile della villa, accarezzando la soffice erba, di cui Carlo, il
giardiniere, si prendeva cura, e, mentre coccolava il tenero gattino, pensava all’ episodio accaduto poche ora prima, e nello stesso momento affermò: “devo stare in guardia, non voglio che venga ucciso nessun altro povero micetto, non glielo permetterò!”
 



 Questo è il mio 5° capitolo, naturalmente ringrazio chi recensirà, e chi aggiungerà la storia tre le preferite, o le seguite, o tra le storie da ricordare...

Voglio ringraziare anche wildalex che mi sostiene sempre e feniceargento che ha apprezzato tantissimo la mia storia...
baci Incoreggibile
 

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Capitolo 6
*** A fare compere ***


6° Capitolo –  A fare compere
Il giorno dopo, alle 7.25, Nina puntò la sveglia a forma di stella, di color verde smeraldo, un regalo della dolce Ljuba.
Al vibrare dell’ orologio, la piccola alchimista scattò in piedi, dalla gioia di dover andare a fare a shopping con le sue due migliori amiche.
“ Devo prepararmi alla svelta, le ragazze mi aspettano tra due ore, e io devo ancora farmi la doccia!”

In  modo veloce la ragazzina scelse dall’ armadio i vestiti da indossare: maglia grigia con un gilet abbinato, leggings blu notte e un paio di stivaletti color jeans.
Finito di docciarsi, si vestì rapidamente con gli abiti prescelti e prese una tracolla con raffigurato un viso di un micetto e ci mise dentro: cellulare, portafogli, e il burro cacao all’ amarena che aveva già passato sulle sue sottili labbra.
Era pronta. Scese in cucina, e senza disturbare Meringa che era indaffarata nelle faccende di casa, prese una tazza di latte e un plum-cake e lo divorò avidamente, senza lasciarne nemmeno una briciola.
Erano le 9.00, mancavano soltanto trenta minuti al suo appuntamento.

Mentre aspettava, accese la tv e guardò il telegiornale; il notiziario trasmetteva una notizia sui gatti liberati da una bambina bionda che è riuscita a salvare le povere bestiole.
“Accipicchia! Quella è Roxy! Non posso crederci, Roxy è nel tg! Devo riferirglielo!” la ragazzina rimase sorpresa nel vedere la sua amica in televisione ed era in fermento per il suo arrivo.
Mentre continuava ad ascoltare l’ articolo il campanello suonò.
- Ragazze, finalmente siete qui, venite un po’ a vedere – esclamò velocemente Nina.
La notizia era appena finita, e Nina non fece in tempo a farla vedere alle sue due amiche, arrivate in ritardo.
-              Oh ragazze, non potete immaginare cosa ho appena visto al telegiornale, peccato che ve lo siate perso -
-              E cos'è che hai visto, dai diccelo, sputa il rospo! -
–                    Ma quale rospo, qui si parla di gatti! - continuò la ragazzina – Ho visto al tg una notizia che parlava di una bambina che in modo coraggioso è riuscita a liberare i gatti che erano stati presi da Alvise e Barbessa, quei due androidi maledetti! - spiegò Nina senza un secondo di respiro.
–                    Non ci posso credere, sono andata in televisione! -
–                    Ma come fai a pensare a questo?
 Per il momento dobbiamo occuparci dei gattini e stare molto attenti.
Non  pensare che sei andata in televisione- replicò Fiore.
–                    Va bene ragazze, adesso però cerchiamo di non pensarci e proviamo a divertirci – disse Nina.
–                    Perfetto, allora andiamo? – domandò Roxy
–                    Si, sono pronta – rispose la piccola alchimista aprendo la porta d’ ingresso alle amiche.
Insieme le tre ragazzine si incamminarono verso i negozi che si trovano nel lungo viale, non lontano da Villa Espasia.
C’erano una sacco di magazzini di abbigliamento e, senza perdere un secondo di tempo le ragazze cominciarono a cercare un abito adatto per la bellissima serata del giorno dopo.
Niente andava bene, finche Roxy posò gli occhi su un graziosissimo abito in cotone: era di colore arancio, con delle sfumature marroni, di lunghezza al ginocchio e dei piccoli volant  che piegavano l’ abitino.
-              Oh ragazze, è perfetto, guardate, e proprio adatto a me! –
-              Roxy, ma è proprio carino, vallo a provare, vediamo come ti sta. –
 le  rispose Fiore.
La biondina corse in camerino e senza perdere altro tempo provò il vestito che le era tanto piaciuto.
-              Ragazze, mi sta una meraviglia, è stupendo, lo compro adesso – continuò contenta.
-              E’ perfetto, è proprio adatto a te, ti sta un incanto  -

Finito di provare, si avvicino alla cassa per pagare e appena compiuto uscì dal negozio felicissima.
 - Wow con questo splendido abito, a Luca piacerò tantissimo. -
Le ragazze risero alla battuta dell’ amica, che fece un sorrisetto malizioso.
La mattinata era quasi passata, ma ne Fiore ne Nina erano riuscite a trovare nulla che poteva andare bene, finché non entrarono in un negozio di abbigliamento, chiamato “ I love ­clothes, I love shopping.”
Era un negozio per ragazze dai dieci a i sedici anni, con abbigliamento di tutti i generi, dal casual al cool, insomma, il negozio dove poter cercare quello ciò andar bene.
Entrarono senza tante speranze che potessero trovare qualcosa di adeguato, e cominciarono a  osservare tra gli appendini e i manichini di quel popolare magazzino di abbigliamento.

Non c’era proprio niente, niente che potesse andare bene, finché, Fiore venne colpita da qualcosa, di incredibilmente straordinario: un abito blu notte, lungo ai piedi, con un piccolo spacco fin sotto il ginocchio, con delle sfumature color cielo.
-              Quest’ abito è stupendo! Adatto per la serata. –-
Gioiosa corse in camerino , e provò l’ abito che l’ aveva tanto affascinata. -
Le stava un’ incanto,  era davvero speciale e la rispecchiava in modo particolareggiato…
-E’ stupendo, corro alla cassa e lo pago – fu la sua esclamazione.
Pagato l’ abito, le tre ragazze uscirono dal negozio contente, anche se Nina aveva un pizzico d malinconia.
- Oh ragazze, non sono riuscita a trovare l’ abito dei miei sogni, e adesso come faccio a venire al ballo senza qualcosa da mettere.-
 - Sei proprio sicura, guarda un po’ là – la incoraggiò Roxy
Non posso crederci, è perfetto, è proprio quello cercavo! - 

- Mi dispiace tantissimo per il colossale ritardo, purtroppo i compiti sono un casino per la società giovanile... xD
- Non preoccupatevi, non ho abbandonato la storia e non ne ho la minima intenzione, non lo farei per nulla al mondo...
- Mi scuso ancora per il tempo impiegato per pubblicare questo nuovo capitolo e ringrazio naturalmente, chi recensirà, chi metterà la storia tra seguite o preferite o storie da ricordare
- baci baci .... La vostra Incorreggibile
Ps. Ringrazio naturalmente anche wildalex e feniceargento....

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