Don't Cry

di Jodie Roses
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Don't Cry ***
Capitolo 2: *** Don't Cry (2) ***



Capitolo 1
*** Don't Cry ***


 Storia vera, o quella che dovrebbe essere la verità, su come è nata la canzone Don't cry. Non sono brava in questo tipo di narrazioni, perciò siate clementi!

Don't Cry

 

Give me a whisper,
And give me a sigh
Give me a kiss before you tell me goodbye
Don't you take it so hard now
And please don't take it so bad
I'll still be thinking of you
And the times we had...baby
[Guns n' Roses-Don't cry]

Lui non voleva che le cose finissero così. Non l'aveva mai voluto, mai, anche se forse avrebbe potuto prevederlo. Sì, avrebbe proprio potuto. Ma non ci aveva neanche provato, non si era mai fermato a pensarci, neanche un secondo, non aveva mai pensato al fatto che lei era fidanzata, con uno dei suoi migliori amici, poi... Avrebbe potuto, avrebbe dovuto farlo, solo che quando la vedeva perdeva completamente la testa, non ragionava più. Forse perché quando la vedeva si risvegliava dentro di lui William..si trasformava nel bambino che mai aveva smesso di esistere, e che dopo tutto quello che era successo sopravviveva ancora, protetto dalla corazza di Axl. Ma con lei quella corazza si scioglieva, come la cera quando la avvicini al calore del fuoco. E per lui era lei quel calore. Lei era riuscita a toccarlo nel profondo, come mai aveva fatto nessuno prima di allora...e lui non capiva come avesse fatto. Cos'aveva in più delle altre ragazze? Niente, non era più bella, più simpatica, più dolce delle altre, nemmeno più puttana. Non aveva fatto niente per lui, mai. In un certo senso non si meritava tutto il suo amore. Ma lui glielo dava lo stesso, glielo avrebbe ceduto volentieri. Le aveva detto ti amo, gliel'aveva detto tantissime volte, con più sincerità possibile, come mai aveva fatto con nessuno..ma lei non aveva ceduto comunque.
Diceva che lui era comunque importante, ma non quanto Izzy...già, Izzy...
Mai aveva creduto di poter provare invidia verso di lui. Perché di solito era Izzy quello più sfigato, in un certo senso...Axl combinava casini e lui li metteva a posto, lo aiutava a uscirne, gli diceva che sarebbe andato tutto bene, e lo perdonava, sempre, anche quando si portava a letto ragazze che sapeva potevano piacergli... Perché in fondo lui era Axl, tutte le ragazze lo volevano...o no?
...Evidentemente no.
Adesso oltre che a invidiarlo provava anche un certo senso di..odio? Sì, odio. Era inutile girarci tanto intorno. Lo odiava, era arrivato a odiare uno dei suoi migliori amici, il suo migliore amico, solo per una ragazza, solo perché lui era riuscito a stare con lei.
Perché aveva scelto lui? Cos'aveva di meglio, cos'aveva di speciale? Non era di certo più bello...però aveva quell'aria misteriosa che lui non sarebbe mai riuscito a eguagliare e che affascinava molte ragazze. E si, diciamolo, era quello dolce, tenero, silenzioso, capace di ascoltare i tuoi problemi, eccetera eccetera. Ma anche William era così...forse aveva solo bisogno di qualcuno che lo ascoltasse, prima di poter cominciare a ascoltare gli altri.
Ma evidentemente questo nessuno riusciva a capirlo.
E in compenso lui non riusciva a capire come Izzy..o meglio, Jeff, potesse farlo stare così...forse semplicemente non capiva quanto male ci stesse. Non si era mai messo a piangere davanti a lui...aveva preferito prima scappare via, si vergognava. Ma davvero Jeff pensava che avrebbe continuato a provarci con lei così a lungo, con così tanta convinzione se non gli importava davvero? Solo perché era invidioso, magari? Davvero era così stupido?
L'unica cosa di cui era certo era che a Izzy non piacesse Monique quanto piaceva a lui.
Sì anche se gli piaceva non la amava, non l'avrebbe mai amata come lui, mai, non ci sarebbe mai riuscito.
Mai.
E in quel momento era quella la sua unica certezza.

 

 

Los Angeles, 2 Maggio 1985 

Lei continuava a parlare e lui cercava di ascoltarla, senza però riuscire a afferrare davvero quello che stava dicendo. Solo il fatto di essere lì, da solo, con lei, senza Izzy, solo loro due, solo Monique e Axl, o meglio Monique e William, lo faceva impazzire. Continuava a fissarla, in una sorta di estasi, a spostare lo sguardo dal suo volto pallido ai suoi capelli neri e ondulati, che riflettevano la luce della luna. Era così fottutamente bella.
Si erano ritrovati lì, in quel parchetto insieme, a quell'ora tarda quasi per caso. In teoria quella sera sarebbero dovuti uscire insieme lei e Izzy, in pratica Axl si era messo in mezzo per “rompere le palle come al solito”. Si era seduto fuori dai gradini di casa di Izzy a aspettarli, e quando erano scesi li aveva raggiunti, e aveva dato a Monique il mazzo di rose che aveva con sé, che aveva preparato solo per lei. Dopo quel gesto Izzy gli aveva lanciato un'occhiataccia. Anzi, sembrava avesse voluto picchiarlo, ma dopotutto restava comunque il suo migliore amico. Monique l'aveva preso, arrossendo e balbettando un ringraziamento. Ma dopo aver visto la reazione del suo ragazzo evidentemente aveva cambiato idea. Si avvicinò a lui e gli disse di non preoccuparsi, e che sarebbe tornata subito, poi prese una mano di Axl e gli chiese se potevano scambiarsi due parole in privato. E Axl ovviamente aveva accettato, felice come una pasqua.
E così si erano ritrovati insieme in quel parco in centro a Los Angeles, a mezzanotte passata di quella tiepida notte primaverile. Monique l'aveva portato lì forse perchè pensava fosse un posto adatto, perchè le piaceva, chissà.
-Axl, mi stai ascoltando?- chiese a un tratto, guardandolo interdetta.
-Sì..cioè, no, non riesco a concentrarmi con te davanti- le disse con gli occhi che gli brillavano, facendo un sorriso smagliante.
Lei arrossì, ma lo riprese in tono fermo -Axl, per favore, sto cercando di farti un discorso serio...-
-Okay, okay, scusa- disse lui, senza smettere di sorridere.
-Senti, io volevo dirti che...devi smetterla di fare così...-
-Fare così cosa?- chiese lui, senza capire.
La ragazza fece un sospiro e si passò le mani nei capelli -Devi smetterla di provarci, di farmi queste avance, di portarmi i fiori, io sto con Izzy, amo lui, fattene una ragione, devi rendertene conto, anche per il tuo bene, perchè noi non potremmo mai stare insieme, sì io ti voglio bene lo stesso, non potrei non volertene dopo tutto quello che hai fatto, ma so che tra di noi non potrebbe mai funzionare, me lo sento, e devi smetterla di intralciare il nostro rapporto, anche perchè lui è il tuo migliore amico...- disse tutto d'un fiato.
Axl sgranò gli occhi e la guardò, come se non potesse credere alle sue parole, come se non si fosse aspettato tutt'altro. In effetti, si era aspettato tutt'altro. Anche solo il fatto che lei gli volesse parlare in privato equivaleva per lui non a una proposta di matrimonio, ma quasi. Ma dopotutto in quel momento era William e i bambini, si sa, si entusiasmano per niente, e pensano sempre che la speranza sia l'ultima a morire, continuano a sperarci.
-Axl..stai bene?- chiese lei, titubante.
Infatti il ragazzo continuava a fissarla con tanto d'occhi, aveva aperto la bocca ma non era riuscito a dire niente, e aveva anche cominciato a tremare, tremava come se avesse cominciato a fare freddo, freddo da morire. Rimase così a fissarla per un tempo indefinito, poi riuscì a trovare la forza di dire qualcosa. -E' vero...?-
Lei lo guardò con aria triste. -Sì, è vero...-
-Quindi tu...tu non mi ami?-
-No...- disse con aria ancora più triste.
Axl la guardò di nuovo, la fissò per alcuni, secondi, poi abbassò lo sguardo e cominciò a piangere. Sì, piangeva, piangeva come non l'aveva mai fatto da troppo tempo, o forse no. Sì, aveva già pianto altre volte per lei, ma questa volta era diverso, non si era mai sentito dire che non era amato, e sentirlo proprio da lei, che era la cosa che più amava al mondo, era orribile, sentiva che il mondo gli era crollato sotto i piedi, sarebbe voluto morire, invece l'unica cosa che era capace di fare era stare lì, seduto su quella panchina accanto a lei, senza riuscire a smettere di piangere.
-No dai Axl ti prego, non fare così..- disse Monique, ma per tutta risposta lui pianse più forte, cominciando a singhiozzare. Allora lei gli si avvicinò e lo abbracciò, e appena sentì che la ragazza lo stava abbracciando le butto istintivamente le braccia al collo, piangendo ancora più disperatamente, appoggiò la testa sulla sua spalla, e pensò che erano settimane che sognava quel momento, ma che l'aveva sognato in modo completamente diverso. E pensava anche che non si sarebbe mai voluto staccare da lei, e che nonostante le parole orribili che gli aveva detto anche solo abbracciarla lo rendeva felice, e in quel momento credette davvero che ci fosse il paradiso sopra di lui. Ma era sera già da un pezzo, e la notte sarebbe continuata ancora per molto, troppo.
-Non piangere- disse.
-Non ne posso fare a meno..- singhiozzò lui, tentando di riprendere fiato -perchè anche dopo tutto quello che mi hai detto ti amo lo stesso, ti amo veramente, ti amo più di qualsiasi cosa, ti amo anche più di quanti ami me stesso...-
La ragazza si morse un labbro, sentendosi terribilmente in colpa. Stava per dire qualcosa, e forse sarebbe riuscita a far stare davvero meglio il rosso, a farlo smettere di piangere, ma venne interrotta da Izzy. Sì, il suo ragazzo era appena arrivato e li fissava con occhi spalancati.
-Che cazzo è successo?- chiese, e per una volta tanto sembrava quasi più stupito che arrabbiato.
Monique allora si alzò, lasciando bruscamente Axl, che colto di sprovvista per poco non sbattè la faccia sulla panchina. Si alzò e andò incontro al suo ragazzo, con un mezzo sorriso.
Gli si avvicinò e gli prese una mano, poi abbracciò anche lui, come aveva fatto con Axl, e gli diede anche un piccolo bacio. Poi avvicinò la bocca all'orecchio del moro e gli sussurrò “ti amo”.
Fece di nuovo quel mezzo sorriso accennato, un sorriso triste, poi lasciò la stretta del chitarrista e si allontanò da lui. Lo superò e cominciò a camminare, allontanandosi, con la testa bassa e le spalle curve, e Izzy era talmente stordito che non potè far altro che guardarla andare via, senza poter far niente. Continuò a seguirla con lo sguardo finchè non girò un angolo e non la vide più, e anche allora rimase lì per parecchi minuti a fissare il punto in cui era scomparsa.
Finalmente dopo un po' riuscì a riprendersi, e si voltò a guardare il rosso, che era ancora seduto lì. Durante tutto quel tempo non aveva fatto altro che osservare la scena, impotente, con le lacrime che ancora gli rigavano il volto.
E ad un tratto Izzy si rese conto di tutto. Si rese conto di quanto fosse stato immensamente stupido, di quanto avesse fatto soffrire Axl, di come per colpa di quella sua stupida voglia avesse rischiato di perdere il suo migliore amico.
Così si sedette accanto a lui e lo abbracciò, come aveva fatto Monique, solo che anche lui era sul punto di scoppiare a piangere.
-Scusami Axl, davvero, sono stato uno stupido, un coglione, un bastardo, un pezzo di merda, mi sono comportato da stronzo, non volevo farti soffrire, davvero, ma non pensavo ci tenessi così tanto, se l'avessi saputo non l'avrei neanche sfiorata...-
Axl continuò a piangere, ma almeno adesso si sentiva un po' meglio, col suo migliore amico accanto.
-Lo so che probabilmente mi odierai dopo tutto questo, e faresti bene, ma sappi che adesso vorrei solo tornare indietro nel tempo e sistemare le cose...- continuò il moro -e se vuoi stasera puoi venire a stare da me...-
Il rosso si strofinò gli occhi e cercò di raddrizzarsi -Grazie, ma sinceramente adesso vorrei stare un po' da solo...casomai..vengo domani, ok?-
-Perfetto...a domani allora-
-Sì,..a domani-
Axl stava già per alzarsi quando il moro lo fermò.
-Axl..un'altra cosa, prima che tu vada via..-
-Che c'è?..-
-Non piangere-

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Capitolo 2
*** Don't Cry (2) ***


Okay sì, anche se sono in megaiper ritardo, questa storia ha un seguito! Cioè, io sapevo già della storia di Monique, Axl, eccetera, ma la voglia di scriverla mi è venuta guardando il video di questa esibizione, che descrivo in questo capitolo. Perchè penso che siano stati semplicemente perfetti, che Axl sembrava così..così William, e che il pubblico non ha fatto altro che parlare tutto il tempo..
Vabbè comunque non mi sono inventata tutto. Monique esiste davvero, si chiama Monique Lewis. E' stata davvero con Izzy, e Axl l'amava davvero..e ha davvero il suo volto tatuato sul braccio. E' lei la donna con i capelli neri. Cioè, se potessi vi manderei il link, ma è troppo lungo e mi deforma tutta la pagina. Se vi interessa sapere com'è, basta che cercate Monique Lewis su Google immagini. E se vi va di leggere, vi consiglio prima/durante di ascoltare questo [http://www.youtube.com/watch?v=80XvSON6lHk] che poi sarebbe il video dell'esibizione. Per il resto buona lettura ;)




-Axl, ci sei?- chiese Izzy guardandolo, insicuro.
Axl sobbalzò leggermente e si voltò vedendo il suo amico che lo guardava con aria perplessa e un po' preoccupata. A dire il vero nell'ultimo periodio Izzy lo guardava spesso così.
-Sì, sì, sto bene- rispose -Andiamo?-
-Certo-
Izzy salì sul palco, quel piccolo palco che quel locale aveva allestito all'ultimo minuto. Lì c'erano già Slash e Duff a aspettarli. Axl esitò un attimo, prima di seguirlo. Si toccò il braccio destro, e sorrise lievemente. Tutto quello che gli restava di Monique era lì, tatuato sul suo braccio. Al sicuro.

Una volta sul palco, il rosso afferrò il microfono, prese un respiro e cominciò a parlare.
-Okay, questa canzone si chiama Don't cry- disse, mentre sentiva che il cuore cominciava a battergli più forte. -ed è la prima che abbiamo scritto con i Guns n' Roses- fece una pausa, per vedere come reagiva il pubblico. Ma quello continuò a chiacchierare allegramente, e nessuno faceva caso a quei ragazzi sul palco. E la gente rideva, come se fossero dei fenomeni da baraccone. Con un nodo allo stomaco continuò -Possiamo avere un po' di oscurità, per favore?- le luci si spensero. Almeno qualcuno che si era accorto di loro c'era. -Okay, perfetto-
lanciò uno sguardo complice a Izzy e gli altri...e aprì la bocca per cantare.
-1, 2, 1, 2, 3, 4..-
Slash cominciò a suonare. E in quel momento Axl si sentì di nuovo quasi normale, quasi. Come se dopo molto, molto tempo, si sentisse finalmente di nuovo a casa.

 

“Talk to me softly, there's something in your eyes...”

Parlami piano, parlami dolcemente, non importa quanto saranno insopportabili le tue parole...
c'è qualcosa nei tuoi occhi, come una luce speciale, che ne continua a brillare, e che neanche nella notte più oscura si spegnerà.

 

“Don't hang your head in sorrow, and please don't cry...”

Non essere dispiaciuta, sappi che io sto peggio. Non ti preoccupare per le mie parole, vedrai che tornerò, che non starò via molto, e per favore non piangere...
 

   “I know how you feel inside I've, I've been there before...”

E ho paura che continuerò a provarlo, per sempre..
 

“Something is changin inside you, and don't you know...”
 

E probabilmente non lo saprai mai.

“Don't you cry tonight, I still love you baby, don't you cry tonight...Don't you cry tonight, there's a heaven above you baby..”
 

Il giorno dopo quella scena con Monique, Axl e Izzy si erano incontrati, come avevano deciso, e avevano scritto una canzone. Avevano scritto quella canzone...
era stata scritta in gran parte da Axl, ma anche Izzy ci aveva messo del suo, e questo era quel che ne era venuto fuori. E era qualcosa di speciale, anche solo per il fatto che era la prima cosa che scrivevano, che scrivevano insieme...così avevano deciso di dedicarla a lei, all'unica ragazza che avevano mai amato nel vero senso della parola, all'unica persona che era quasi riuscita a dividerli..anche se da bambini si erano promessi che non si sarebbero lasciati mai, mai...

“And don't you cry tonight”
 

Erano giorni ormai che non vedevano Monique, da quella notte del 1 maggio. Axl non aveva mai pensato, neanche per un secondo, che sarebbe mai potuto stare peggio di come era stato in quel periodo, quando vedeva il suo migliore amico stare con la ragazza che amava. Ma evidente c'era....non vederla affatto. Adesso stava molto, molto peggio. Gli mancava da morire. Ci pensava ogni giorno, ogni singolo fottuto giorno e pensava che prima o poi forse l'avrebbe rivista, chissà...

“Give me a whisper, and give me a sigh, give me a kiss before you tell me goodbye.."
 

Sì, perchè te ne sei andata via così, senza una parola, una parola che fosse per me, mi hai baciato come non avevi mai fatto ma ti sei dimenticata di dirmi che sarebbe stato l'ultimo...
 

            “Don't you take it's so hard now, and please don't take it's so bad...”

  Perchè, tesoro, se è stato difficile per te, come pensi lo sia per me? Magari se restavi era meglio per tutti...
 

“I still be thinking of you, and the time we have, baby...”

E continuerò a pensarci per sempre, credo. Anzi sì, lo farò di sicuro, anche se non è bello per niente, lo sai? Sono solo ricordi brutti, ricordi orribili, che forse farei meglio a dimenticare, però non posso, però non devo...cosa mi rimarrebbe altrimenti? Solo che mi fanno così male, come se non avessi già sofferto abbastanza....ma c'è sempre qualcosa che non vuole che io sia felice? Cosa vi ho fatto di tanto male? Come quella volta che tu sei venuta a casa nostra, per passare la serata con Izzy, e vi siete messi a vedere quel film sul divano...io ero dietro la porta, sai? Vi spiavo sempre, e tu pensavi fossi pazzo...vi stavo osservando, e tu a un certo punto ti sei addormentata, e Izzy ti ha preso in braccio e ti ha portata in camera, e io mi sono nascosto perchè avevo paura che mi vedesse e si arrabbiasse anche lui con me...O mio dio...
 

“And don't you cry tonight, don't you cry tonight...”

Chissà dove sarai adesso...chissà se lo saprai mai, che questa canzone è per te..
 

“And don't you cry tonight, there's a heaven above you baby...”

E poi ci fu l'assolo di Slash. E intanto il pubblico non smetteva di parlare, a malapena si sentiva cosa stavano suonando. O mio dio, allora facevano davvero così schifo? A nessuno importava niente? Allora perchè li avevano fatti esibire? A Axl si strinse il cuore, e sentì le lacrime salirgli agli occhi.
 

“And please remember, that I never lied, and please remember, how I feel inside now honey...”

E pensa, oltre che a me, sempre che tu ci abbia mai pensato, a come si deve essere sentito Izzy?a lui importava di te...ma forse a te non importava abbastanza di lui.
 

“You gotta make it your own way, but you'll be allright now sugar...”

Andrà tutto bene, vedrai. Non preoccuparti, ci sono io con te.
 

     “You feel better tomorrow, come the morning light now baby...”

     Domani ti sentirai meglio...però ho paura di una cosa.. che forse la notte duri per sempre...Ma non può essere così, però credo che io non riuscirò mai a vedere la luce del mattino...
 

  “And don't you cry tonight, don't you cry tonight”

  Non piangere stanotte, non piangere stanotte. C'è il paradiso sopra di te. Ma come può esserci il paradiso sopra di me quando attorno a me c'è l'inferno? Oddio, cosa darei per vederti un'altra volta...un'ultima volta, stanotte...
 

“Don't you cry tonight...”

Sai come sono stato in questo periodo, dopo che te ne sei andata? Volevo morire, tutti i giorni, mi alzavo col pensiero che ormai non avevo niente che mi avrebbe potuto far andare avanti, lo sai? Io lo facevo per te, per dimostrarti che potevo essere bravo anchio...
 

“Don't you cry tonight...”

Sai quante volte, in questi giorni, da quando te ne sei andata, Izzy mi ha detto queste parole? In questi giorni, o meglio in queste notti. Perchè non c'è stata notte durante la quale Izzy non mi abbia sentito piangere, e non sia venuto a consolarmi...
 

“There's a heaven above you baby! And don't you cry tonight...”

E te ne sei andata, e probabilmente non tornerai più...quindi per piacere, puoi farmi il faore di lasciarmi in pace? A volte mi sembra di vedre il tuo viso in quello di altre ragazze che ti assomigliano, come adesso, fra il pubblico...
 

“Don't you cry tonight...”

E a proposito di pubbico, la gente non la finiva di parlare, a nessuno importava niente di loro...
 

“Don't you cry tonight...”

Axl si strinse le mani attorno al petto. Stava tremando. Come se facesse freddo, freddo da morire.
 

“Baby, maybe, someday...”

Forse un giorno ci rincontreremo, e io ti spiegherò meglio, ti dirò tutto quello che ho passato per te, e forse tu capirai, e ci metteremo insieme magari...e forse potremmo anche rimanere per sempre insieme...forse, un giorno...
 

“Don't you cry tonight, there's a heaven above you baby!”

però adesso non ancora, devo ancora farmi forza, e resistere ancora un po'. Alla fine avrò anchio il mio lieto fine, ma...ma adesso è ancora notte, devo aspettare ancora prima di vedere la luce del mattino. Adesso è ancora notte, e devo resistere ancora quest'altra notte, cercando di sopravvivere...ancora questa notte, cercando di non piangere.
 

“And don't you cry...tonight”

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