Dream on

di LiveLongAndProsper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01.Emozioni ***
Capitolo 2: *** 02. Verità? ***



Capitolo 1
*** 01.Emozioni ***


Questa é la mia prima storia, mi scuso se è cosí corto il primo capitolo. Comunque, se avete qualche osservazione o commento, scrivetemi. Buona lettura :)

“e se poi mi dice di no?”
Ogni sorta di pensiero negativo occupava in quel momento la mente di Ely. Le tipiche domande da ragazze, a cui lei fino a quel momento non aveva badato, ora si affollavano nella sua mente, impedendole di pensare ad altro. Decise di ascoltarsi un po’ di musica, in modo da non dover più sentire i suoi pensieri. In quel momento desiderava solo non pensare. Dimenticare, se possibile.
In un attimo la musica si sprigionò dalle sue cuffie, il volume al massimo. Si, un po’ di musica poteva sempre sistemare tutto. Si distese sul prato, tranquillizzandosi; nelle sue orecchie James Hetfield attaccava l’assolo di “Ride the Lighting”.

Ely era una ragazza di quasi 15 anni. Era la più piccola delle ragazze della sua età, ma al contrario delle sue coetanee, amava più la musica dei vestiti. Le piaceva ritagliarsi ogni giorno un momento soltanto per lei, dove ascoltava qualsiasi brano, a seconda del suo umore.
Il suo genere preferito era il rock, in tutte le sue forme. Aveva dei lunghi capelli bruni, che facevano da cornice a due occhi color topazio, non era né troppo alta né troppo bassa, insomma, una normale ragazza adolescente. Solitamente, non si curava molto dei vestiti che indossava, anche per uscire; nel suo armadio vi era un trionfo di jeans e magliette di ogni band immaginabile.  Si era sempre estraniata dall’amore, finchè quest’ultimo non era andato a bussarle alla porta.
si chiamava Jack. Alto, capelli biondi, occhi azzurri. Il tipico principe azzurro delle favole, ed Ely ne era innamorata.
Si erano conosciuti una sera, per caso, quando Ely era uscita con Mary, la sua migliore amica, che l’aveva convinta a vestirsi bene, per una volta. Era stata una serata piacevole, Ely doveva ammetterlo, avendone passata la maggior parte a parlare con Jack. Nei giorni seguenti si videro ancora, e a poco a poco Ely si ritrovò sempre più impaziente di vederlo. Iniziò a chiedere consigli a Mary, senza dare nell’occhio, su cosa avrebbe dovuto mettere la sera per uscire, come avrebbe dovuto truccarsi, come avrebbe dovuto comportarsi.
 Aveva paura a mostrare la vera lei a Jack. Aveva paura che, se si fosse presentata come si vestiva di solito,se si fosse comportata normalmente, Jack non l’avrebbe più calcolata, l’avrebbe considerata una bambina, e in lei la paura di perderlo era troppo grande.
L’assenza di musica la riscosse. Guardò il display del cellulare: Mary
“pronto.”
“Ely, ma dove sei?! È mezz’ora che ti aspetto!”
Oh mio Dio, la lezione di inglese.
“Mary, ho avuto un contrattempo, tu vai e dì che stavo male.”
“guarda, non ti uccido solo perché siamo al telefono. Prega che nelle prossime ventiquattr’ore tu non mi capiti sotto mano. Ciao.”
“ciao”
Ely riattaccò, mentre nelle sue cuffie si sentiva “Emozioni” di battisti:
“domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore,
come la neve non fa rumore…”
“già, perché?” si chiese Ely.

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Capitolo 2
*** 02. Verità? ***


Capitolo 2: verità?
Bene, finalmente ho capito come si sistemano i capitoli, quindi aggiungo subito quello nuovo. Se avete qualche errore da segnalare, o qualche commento, scrivetemi. Buona lettura :D

"dai, dimmi che ti succede, Ely! Guarda che mi sono accorta che c'è qualcosa che non va."
"ti sbagli, non ho niente"
Ely mentiva. Non è vero che non aveva niente, anzi. Se avesse potuto, sarebbe sparita.
"Ely, noi ci diciamo tutto dai tempi dell'asilo. Perchè vuoi iniziare a nascondermi le cose?"
Ely odiava quando Mary iniziava a farle venire i sensi di colpa. In fondo, non le diceva cosa le stava accadendo solo per non farla stare ancora male.
"bene, se non mi vuoi dire niente, non hai più motivo di restare qui. Vattene" le disse Mary.
A quel punto Ely non ci vide piú.
"vuoi veramente sapere cosa mi è successo?! Mi sono innamorata. "
"e ci voleva tanto a dirmelo! Di chi?"
Ormai la frittata era fatta. "di Jack."
Mary si zittí improvvisamente. Il sorriso le svanì dalle labbra. Dopo un lungo ed estenuante silenzio disse "ti do solo un consiglio, non permettere mai che ti porti a letto."
Mary avev avuto una storia con Jack l'anno scorso. Erano stati insieme tre mesi, un record per Jack. Poi lui, senza dirle niente, era sparito dopo che aveva ottenuto ciò che voleva. Mary non si è mai del tutto ripresa da allora.
Ely, senza dire una parola, prese il suo zaino e se ne andó. Uscita in strada, inizió a correre. Voleva sfogarsi, dimenticare. Perchè le ha detto la verità? Adesso Mary stava male, ed era tutta colpa sua. Le lacrime iniziarono a bagnarle gli occhi e lentamente scesero sulle guance. Non sapeva dove stava andando. Voleva soltanto lasciarsi dietro tutti i pensieri. Svoltó l'angolo.
Senza rendersi conto di cosa fosse accaduto, si ritrovò seduta per terra, con il sedere dolorante e le orecchie che le fischiavano. Sentí che due braccia robuste la stavano aiutando ad alzarsi, e non si oppose. Quando si riprese dalla confusione, la prima cosa che vide furono due occhi verdi, che la guardavano preoccupati. Che belli che erano.
Una voce la risveglió del tutto " hei, è tutto a posto?"
Davanti a lei c'era un ragazzo alto, abbastanza muscoloso e con una cresta a mó di Jared Leto. Ely si affrettó a rispondere, pregando che non gli cadesse la voce "s-ssi, si è tutto ok."
Il ragazzo sembrò tranquillizzarsi. Ely notò che portava una chitarra a spalla. Lui le disse " scusami se ti sono piombato addosso, è che sono in ritardo per le prove, e andavo un po' di fretta."
"non ti preoccupare, sono cose che capitano" . Lui sorrise, scoprendo una fila di denti bianchissimi.
"comunque io mi chiamo Axl. Così se ci dovessimo scontrare di nuovo almeno mi conosci. " rise. Che bella risata che aveva.
"io mi chiamo Ely" disse, sorridendo a sua volta.
"allora ci vediamo,Ely. Spero di incontrarti di nuovo, magari in un modo meno brusco" disse.
" già. Ciao. "
Li guardó svoltare l'angolo, e per alcuni secondi rimase incantata in quella posizione. Le era sembrato che il tempo si fosse fermato. Tempo..... "Cazzo, l'orologio!!! " urló. Erano le sette passate, forse sua madre stava per contattare i pompieri. Si riscosse dal torpore e iniziò a correre più velocemente possibile.

"ciao ma', sono a casa! " urló Ely.
Davanti a lei apparve una donna sulla quarantina, bionda, con uno sguardo che solo le mamme veramente arrabbiate sanno fare.
"TI RENDI CONTO DI CHE ORE SONO?! Ne hai una vaga idea?!" le urlò in faccia sua madre. "fila subito a cambiarti" Ely non fiatò e ubbidì. Le era andata di lusso, di solito era molto peggio. Forse perchè con tutto quello che doveva preparare per stasera, non aveva molto tempo da dedicarmi con una ramanzina.
Ely chiuse la porta dietro di se. Nella sua mente continuava a rivedere il volto di Axl. Ma cosa stava facendo? Non lo conosceva neanche!
Il richiamo di sua madre la indusse a vestirsi velocemente. Che palle, quella sera non avrebbe potuto vedere Jack, a casa sua c'erano ospiti. Battè un pugno contro il suo cuscino per la frustrazione.

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