Camera Cafe guerra ai digitex 2 La Rivincita

di alexander318
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: La Fusione ***
Capitolo 2: *** La Guerra Di Silvano ***
Capitolo 3: *** L'incursione Di Paolo ***
Capitolo 4: *** La Guerra Del Parcheggio ***
Capitolo 5: *** Quando un uomo con la pistola, incontra un uomo con il fucile ***



Capitolo 1
*** Prologo: La Fusione ***


Era passato poco più di un anno da quando l’ultima guerra contro l’odiata ditta rivale Digitex è stata combattuta, ora i dipendenti vivevano in uno stato di armonia e felicità, tutto era cambiato in azienda tranne i dipendenti, in particolare Luca e Paolo, che stavano ore e ore davanti alla macchinetta del caffè, a prendersi sempre il solito caffè, digitando sempre il codice c-14, il direttore era sempre più iperattivo del solito, e invece la Digitex non tormentava quasi mai la loro rivale Digix.
Poi accadde qualcosa, qualcosa che cambiò per sempre l’azienda, per superare una grave crisi economica che si stava abbattendo su tutte le aziende del paese, il presidente della Digix, unì le forze a quelle del presidente della Digitex, e insieme approvarono un procedimento di fusione nelle loro rispettive aziende, cioè sarebbe a dire che una grande collaborazione tra le due aziende doveva essere installata, se avevano qualche possibilità di sconfiggere, e superare la crisi.
In azienda tutto era cambiato, sia in ambito lavorativo, sia in ambito strutturale. L’area Relax era cambiata, nella parte destra dove prima vi era installata una piccola finestra, durante la fusione al posto di essa venne installato un cucinino che serviva come cucina per riscaldare i pasti portati da casa dai dipendenti. Certi dipendenti vennero licenziati, o vennero passati la team della Digitex, tra questi vi era la direttrice marketing Gaia De Bernardi, mentre dalla Digitex, arrivarono due nuovi componenti, la responsabile Maria Eleonora Bau, e Michele Carminati, il responsabile vendite dell’azienda Digitex, che entrarono nel team del direttore dell’azienda Digix, Augusto De Marinis. Una nuova figura fece il suo ingresso in azienda, era stato assunto personalmente dal presidente come responsabile delle risorse umane all’interno dell’azienda e per decidere chi era idoneo o non idoneo alla nuova azienda dopo la fusione, ossia chi era considerato idoneo, restava in azienda, mentre chi non lo era, veniva licenziato, si trattava di Guido Geller uno psicologo di grande esperienze in ambito di risorse umane all’interno delle aziende e più adatto per ricoprire il ruolo di responsabile delle risorse umane all’interno dell’azienda sia Digix che in quella della Digitex.
Lui incuteva molto timore tra i dipendenti di tutte e due aziende, grazie ad una potentissima arma a sua disposizione, un normalissimo e banale libretto rosso che si compra in ogni tipo di cartoleria, ma con esso dipendeva la sorte di tutti i dipendenti, perche grazie alla sua penna, lui sguainando il libretto a mo di spada, poteva segnare tutti i dipendenti delle due aziende. Nessuno ha mai scoperto fino ad ora cosa ci avesse scritto in quel libretto, ma una cosa sola era certa, serviva per sapere chi era idoneo, e chi invece non era idoneo a restare all’interno dell’azienda dopo la fusione.
Luca e Paolo erano i più segnati nel libretto di Geller. Luca per graziarsi la direzione e Geller finse di avere l’infarto, avvenuto durante il periodo estivo di vacanze, solo il suo amico Paolo Bitta sapeva che non era vero, che era solo una scusa per essere uno dei componenti idonei della futura azienda. Paolo invece doveva scontrarsi sempre di più con il suo acerrimo rivale, il responsabile delle vendite della Digitex Michele Carminati, e il suo favoloso team composto da 5 componenti, lui era sempre un passo superiore a Paolo, e lo eguagliava in tutto e per tutto, in particolare nelle vendite, e Paolo per vendicarsi gli faceva sempre scherzi. Luca e Paolo erano gli unici a non essere d’accordo sulla fusione e a ribellarsi alla fusione.
Anche Augusto De Marinis era ringalluzzito durante la notizia della fusione, ma non perdeva occasione di cercare di ringraziarsi Geller, ma faceva sempre delle figuracce orrende di fronte a lui, e questi lo segnava.
Ora iniziò il periodo di fusione all’interno delle due aziende, la Digix, e la Digitex.
 

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Capitolo 2
*** La Guerra Di Silvano ***


Durante la fusione, non mancavano gli svaghi dei colleghi, e i loro hobby, in particolare quelli di Luca e Paolo, che avevano organizzato un giro di scommesse clandestine con Andrea. L’incontro era Silvano contro Pietà il pitbull di Andrea, le scommesse salivano e l’incontro si svolse nel parcheggio, finito con la sconfitta di Silvano che venne sbranato dal cane di Andrea. Una settimana dopo, Luca e Paolo erano sempre davanti al loro posto, davanti alla macchinetta del caffè, avevano sempre i loro due caffè in mano e guardavano costantemente il nulla. Ad un certo punto si avvicinò a loro Silvano, era stanco e ricoperto di palline, “Silvano cos’è successo?”, gli domandò Luca, “sono stati quelli della Digitex”, rispose Silvano, Paolo intervenne nella conversazione, “calma tutti, sei ricoperto di palline bagnate, c’hai il fiatone, e tremi come un carburatore sporco, questo non può essere altro che il tiro al Silvano”, Silvano annui, “eh si infatti lo è, ha vinto il ragioniere Rivaldi”. Luca rimase esterrefatto, e disse, “com’è possibile?, tu c’hai una dignità, tu sei un essere umano, tu sei nostro”. Il lancio del Silvano era una tecnica molto comune nell’azienda, in particolare a Luca e Paolo, che serviva per sconfiggere la noia, ma dopo alcuni anni, essa venne bandita per sempre dall’azienda, ma non alla Digitex. Poco dopo Luca e Silvano erano fermi alla macchina del caffè “lo sapevo, lo sapevo che questa storia della fusione era una fregatura, io l’avevo sempre detto, ma niente nessuno mi da mai retta, è che siamo troppo morbidi, ma adesso basta è venuto il momento di dire no”, urlò Luca. Silvano lo ringraziò, e Luca gli disse che non lo avrebbero ceduto mai alla Digitex, per le sue qualità, ed esperienze. “ma Paolo dov’è?”, gli chiese Silvano a Luca, e lui rispose, è andato su a chiarire tutto con Carminati, ma non ti preoccupare Silvano, entro stasera sarai il nostro zimbello in esclusiva”. Poco dopo le porte dell’ascensore si aprirono e dall’interno uscì Paolo che si diresse verso la macchina del caffè e Luca e Silvano, “allora hai fatto? Hai chiarito? Tutto a posto?”, gli domandò Luca a Paolo, e Paolo rispose “tutto risolto ragazzi, sono andato su alla Digitex, e dopo 5 secondi tremavano già tutti di paura, faccio tre passi e mi si piazza davanti Carminati, noi ci mettiamo li, muso contro muso, naso contro naso, lui ha un alito che non ti dico, e allora gli ho detto ehi ragazzi, voi non dovete toccare Silvano, lui si mette davanti e mi fa, ah no?, e io gli dico, Ah si, e poi lui dice Ah no?, e i gli dico Ah si, e poi lui dopo mi fa aha, e io come?, come a me?, come a te?”, Paolo venne interrotto da Luca che gli disse, “vuoi arrivare alla fine?”, e Paolo gli disse, “c’hanno dichiarato guerra, ci vediamo tutti qui riuniti giù nel parcheggio alle 9, e facciamo a fucilate”, Luca era esterrefatto, e disse, “ma sei scemo?, ma sei scemo?, andiamo giù nel parcheggio a spararci con quelli della Digitex, ma sei impazzito?”, Paolo lo tranquillizzò dicendogli, “guarda che sono armi finte, non sono armi vere, sparano palline di vernice, sono ad aria compressa, e chi viene colpito si butta a terra ed è morto, e chi vince si becca Silvano”, Luca si sentì più tranquillizzato e disse, “bravo, bravo andiamo giù nel parcheggio, a giocare alla guerra con le armi giocattolo, bravo, ti è sembrata la cosa più intelligente per risolvere questo problema?”, Paolo gli rispose, “beh l’altra alternativa era di tagliare Silvano in due, ma loro non ci sono stati”.

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Capitolo 3
*** L'incursione Di Paolo ***


Erano le sei quando Silvano aveva varcato la soglia dell’ascensore per dirigersi al 19simo piano dove vi era situata l’azienda rivale Digitex. Aveva due fogli in mano, essi servivano per le regole di ingaggio della guerra che si svolgeva alle nove giù nel parcheggio tra la Digix e la Digitex. L’ascensore arrivò così al 19simo piano, Silvano uscì fuori, ma d’improvviso dalla fotocopiatrice sbucò un cecchino che si era appostato li in attesa del suo arrivo, Silvano venne colpito innumerevoli volte, fece cadere per terra i fogli, entrò di fretta nell’ascensore e schiacciò il pulsante per tornare alla Digix, e mentre si chiudevano le porte, Silvano si nascose dentro schivando alcuni proiettili al gusto di fragola che gli arrivavano addosso, poi le porte si chiusero e lui fu salvo. Paolo era alla macchinetta del caffè che guardava il suo elegante vestito, una divisa mimetica verde, usata dai marines americani durante la guerra in vietnam, “mica male sta divisa qua, quasi, quasi, me la porto in ufficio, devo avere anche la cravatta giusta per questa”, disse Paolo, poi si voltò verso il bagno e urlò a Luca che si stava cambiando, “Luca esci da li?”. Una voce echeggiò dentro il bagno, “ho detto di no, mi vergogno”, disse Luca, “ma Budello te l’ha anche fatta su misura”, rispose Paolo. D’un tratto la porta si aprì e fuori né uscì Luca con la stessa divisa di Paolo con pantaloncini a maniche corte, e camicia a maniche corte, Luca si guardò “ma dai ma come faccio ad andare in giro vestito cosi?”, Paolo lo guardò, “ma stai benissimo”, Luca lo guardò, “ma se sembro un campeggiatore tedesco, e poi a che cosa serve la mimetica?, siamo nel parcheggio, mica nella giungla”. Ad un certo punto, Paolo raccontò a Luca del barbequè fatto con Budello, Paolo e Budello si tiravano olive farcite, e poi si unirono anche altre 80 persone, uno aveva perso anche un mignolo, “tieni”, disse Paolo a Luca mettendogli la pistola sul tavolino, Luca era contrario a questo, Paolo lo rassicurò dicendo che sparavano ketchup, che serviva per fare la grigliata da barbequè. Poi le porte dell’ascensore si aprirono e sbucò Silvano ferito, “amici”, disse Silvano ansimando. Paolo lo guardò “Silvano cos’è successo?” gli disse, e Silvano gli raccontò tutto “ero salito su alla Digitex, per consegnare “le regole d’ingaggio”, a quelli della Digitex, ma sono stato freddato da un cecchino appostato dietro la fotocopiatrice”, Luca li guardò sbuffando e disse, “ma quelli sono ancora più scemi di voi, e anche tu Silvano la vuoi piantare?, non sei ferito”, Silvano si rivolse a Paolo avvisandolo, “Paolo, Paolo l’ho visto, è stato Carminati”, Paolo corse di fretta e furia davanti all’ascensore prendendo prima pistola, e sacca piena di munizioni e altre armi, “quando il gioco si fa duro…..il gioco si fa duro, io vado”, e schiacciò i pulsanti per entrare nell’ascensore, quando fu dentro, schiacciò il pulsante del 19simo piano che conduceva nell’azienda Digitex. Silvano guardò Luca che lo stava esaminando per le ferite che aveva, e disse, “dici che è grave?”, Luca assaggiò i colpi e gli rispose, “è fragola, sei spacciato”, Silvano entrò in bagno a lavarsi. L’ascensore saliva al 19simo piano, e Paolo si preparò per andare a combattere, siccome né capiva più di tutti all’interno dell’edificio di tattiche di guerriglia armata, sapeva che appena arrivato alla Digitex, questi gli sparavano senza che lui avesse possibilità di sparare, e di uscire dall’ascensore. L’ascensore arrivò alla Digitex, alcuni membri si appostarono davanti ad esso. Erano tutti vestiti alla stessa maniera, con la divisa da legione straniera, impugnavano fucili a pompa, e AK-47, piene di Ketchup al gusto Paprika, erano in 9 e aspettavano che le porte dell’ascensore si aprissero per aprire il fuoco. L’ascensore infine arrivò, le porte dell’ascensore si aprirono lentamente, i guerriglieri dipendenti della Digitex, iniziarono a sparare senza sosta, convinti di colpire un altro dei dipendenti della Digix, che si avventurava li, poco dopo cessarono il fuoco, ma non videro niente, “cercate sulle scale”, disse uno dei guerriglieri ad altri 5, andarono a controllare, e intanto mandarono tre in avanscoperta all’interno dell’ascensore, si fermarono, e li Paolo che si era nascosto sopra l’ascensore, li vide, e li sparò con la sua pistola. In brevissimo tempo i tre caddero a terra eliminati, e Paolo finalmente scese, e si voltò in direzione degli altri 6 che si erano messi per due file. Gli altri appena lo videro, iniziarono ad aprire il fuoco, lui si tuffò e finì dietro la fotocopiatrice, i guerriglieri spararono senza sosta, e Paolo fece altrettanto, ne colpì uno di loro, “copriteci, andiamo avanti noi”, disse uno dei guerriglieri agli altri, infatti due di loro si staccarono dalla formazione a due e cercarono di raggiungerlo accerchiandolo sul fianco destro della fotocopiatrice. Paolo allora cominciò a spingere la fotocopiatrice che era attaccata ad un carrello, e la gettò travolgendo le due file di guerriglieri, lui intanto si era riparato su una parete che ricopriva le scrivanie e i computer dei dipendenti in stile uffici americani, cercò di sparare, ma si rese conto che una pistola non bastava per fermare tutti loro, allora dalla sacca tirò fuori un’altra pistola ed alcune munizioni che servivano per ricaricare la prima pistola, la caricò, buttò un fumogeno garantito da stadio, e corse verso destra, in direzione di un’altra parete, mentre corse sparò all’impazzata con tutte e due pistole puntate sui guerriglieri che vennero confusi dal fumogeno, e ne colpì ben tre di loro, gli altri intanto si erano riparati sotto le loro scrivanie e pareti. Paolo prese la rincorsa e con una capriola balzò oltre la parete e oltre alla scrivania e computer degli uffici in stile americano della Digitex, e sparò contro i guerriglieri. I fogli cominciarono a volare, e gli uomini vennero colpiti sempre più. Uno dei guerriglieri, tentò di fermare il suo passaggio riparandosi sotto alla parete, cosi se egli fosse arrivato sopra ti lui mentre saltava, lui poteva sparargli e porre fine all’incontro. Paolo che lo aveva visto andare verso di lui, saltò con un piede sulla scrivania, poi con quell’altro piede saltò sul bordo della parete, si voltò in aria su se stesso, e sparò, e colpì il guerrigliero della Digitex, che lo stava aspettando facendogli l’agguato. Prima che potesse voltarsi, dietro di lui arrivò un altro guerrigliero, e lo attaccò in corpo a corpo con il calcio dell’AK-47, ma Paolo si parò con il braccio sinistro, e con il braccio destro invece tirò un pugno che lo fece cadere a terra, poi gli prese il suo AK-47, mentre era a terra, e lo crivellò di proiettili. Poi sparò agli altri guerriglieri per farsi copertura, ma non ne prese neanche uno di loro, allora non appena le munizioni dell’AK-47 erano finite, si riparò dietro la parete, e dietro la scrivania degli uffici della Digitex in stile americano. Carminati uscì dall’ufficio del direttore della Digitex, e accompagnato in formazione dai suoi 5 componenti del suo team, si avviò in direzione dello scontro, nella sala principale si sentì le urla e gli spari dei guerriglieri, prima che potessero girare l’angolo, Carminati e i suoi videro uno dei loro guerriglieri volare in direzione del muro pieno di proiettili. Allora Carminati voltò l’angolo, e nel cuore dello scontro si avvalse del suo fucile a pompa, si chinò per terra e sparò in direzione di Paolo. Paolo si schivò, e cominciò a sparare tenendo unite le pistole incrociando i bracci, colpì i 5 componenti del team di Carminati, che caddero a terra una dopo l’altro, Carminati si schivò, e siccome era a corto di munizioni, si coprì con i corpi dei suo team e si finse morto. Paolo credendolo colpito continuò la sua avanzata verso il successo. Intanto Luca e Silvano erano sempre li alla macchinetta del caffè in area relax, Silvano si preoccupò per Paolo e chiese a Luca, “cavoli, Paolo è da un po’ che è su di sopra, e se lo avessero catturato?”, Luca gli rispose, “no, non credo che abbiano dei campi di prigionia su”, Silvano disse, “va bene, se lo dici tu, io intanto vado in bagno a darmi una lavata”, Luca lo bloccò di scatto, “no anzi dai, vai a farti sparare sopra con proiettili al gusto di vaniglia, perche la fragola dopo un po’ mi resta sullo stomaco”. D’improvviso venne interrotto dal rumore dell’ascensore che stava arrivando, e non appena fu arrivato, si aprirono le porte e uscì Paolo vittorioso e incolume, Luca non sorpreso di vederlo tornare senza neanche un graffio gli disse, “eccolo arrivato, com’è andato il campionato mondiale degli idioti?”, Paolo orgoglioso di sé disse, “indovina ho vinto”, Luca non sorpreso gli rispose, “eh beh lo immaginavo”, Paolo si avvicinò verso di lui e posò la sua pistola sul tavolino, e gli raccontò tutto, “sono stato su dalla Digitex, li ho fatti tutti secchi, e io neanche un graffio, e già che c’ero sono andato giù di sotto e ho fatto fuori tre cinesi, e anche Wanda, stavo andando fortissimo”, Luca si complimentò con lui mettendogli una mano sulla spalla,” bravo, bravo, ma la guerra è sempre bella, eh sempre una bella scelta, adesso le cose sono chiare”, Paolo lo interruppe, “eh no, manca ancora la guerra giù nel parcheggio”. Qualche minuto dopo arrivarono 50 dipendenti della Digix, tra di loro c’erano, Vittorio, che se non partecipava aveva minacciato Luca di sparargli un colpo in testa con la pistola vera, e Andrea, venuto per stile sportivo, avevano portato 200.000 proiettili e munizioni, e alcune armi tra cui l’M-16, e fucili a pompa. Tutti si prepararono e andarono giù nel parcheggio per combattere.

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Capitolo 4
*** La Guerra Del Parcheggio ***


Tutti i dipendenti della Digix si stavano preparando e dirigendo verso il parcheggio, alcuni presero l’ascensore, altri invece presero le scale. Arrivarono nella sala centrale del primo piano dove c’era il centralino, li misero Olmo e altri 5 in avanscoperta, nel caso a quelli della Digitex gli sarebbe venuto in mente di attaccarli da dietro. Uscirono dalle porte, e si diressero verso il parcheggio, era pieno di macchine dei dipendenti della Digix e Digitex, si guardarono intorno con gli M-16 puntati in avanti, “sparpagliatevi”, disse Luca a tutti gli altri, tutti presero direzioni diverse, certi presero il fianco sinistro, mentre altri il fianco destro, Luca, Paolo, Silvano, Vittorio, e Andrea, presero il centro, si accucciarono tutti dietro le macchine che stavano davanti a loro, e aspettarono qualche segnale dei dipendenti della Digitex. Aspettarono per qualche minuto, e non vedendo nessun segnale, tutti si alzarono e andarono avanti, ma all’improvviso si sentirono degli spari, e due dei dipendenti della Digix vennero colpiti, tutti si tuffarono a terra, e cercarono di vedere chi fosse stato a sparare quei colpi, poi Luca avvistò due sentinelle che si erano appostate sopra alcune torrette da carico piazzate da loro per colpire a mo di cecchinaggio, Luca e Paolo e gli altri spararono nella loro direzione sperando di colpirne uno, ma non fu cosi,”dobbiamo avvicinarci di piu per colpirli”, disse Paolo agli altri, che si ritirarono qualche macchina indietro. Paolo disse a Luca, “copritemi, io vado avanti e cerco di colpirli”, e andò avanti, tutti gli altri spararono contro le due sentinelle per coprire Paolo. Andrea visto che aveva una mira infallibile, assieme a Vittorio diressero i loro M-16 contro le due sentinelle, e le colpirono, le due sentinelle caddero a terra ferite. Poi dal davanti si udirono urla, e spari, i dipendenti della Digitex erano arrivati, e con loro anche 30 cinesi, venuti li per puro spirito sportivo. Luca guardò le due sentinelle colpite da Andrea e Vittorio, erano due cinesi alleati dei dipendenti Digitex. gli 80 guerriglieri spararono a più non posso sui dipendenti della Digix, colpendone alcuni, Luca e gli altri si ripararono dietro le colonne e dietro le macchine. Uno dei soldati Digix, prese una granata spara vernice dalla sacca delle munizioni, e disse, “bersaglio acquisito, bersaglio in direzione nord-est del parcheggio, GRANATAAAAA!”, e la lanciò contro due cinesi che stavano avanzando sul fianco destro, in poco tempo la granata esplose cospargendo i cinesi di vernice al gusto vaniglia. Paolo prese allora il telefono, e chiamò alcuni soldati della Digix, nonché suoi colleghi di lavoro, che erano proprio davanti a loro sotto fuoco nemico, e dettò alcune coordinate, “concentrate tutto il fuoco sul settore alfa, pico, eco, pico, alfa, e ancora alfa”, Luca lo guardò e disse, “ma che cos’hai detto scusami Paolo?”, Paolo disse a Luca, “beh non fanno cosi i soldati americani per dettare le loro coordinate, mentre sono i guerra sotto fuoco nemico?”, Luca gli disse, “si ma quelle sono coordinate, NATO, tu hai dato delle coordinate a casaccio”, Paolo si accucciò e andò verso la sua macchina, poi li vicino vide due cinesi che si stavano avvicinando alla sua macchina, si mise dietro la colonna con braccia incrociate, e pistole incrociate, e attese che i due cinesi arrivarono. Dopo aver visto le loro ombre avvicinarsi, fece un passo in avanti, mise le pistole in avanti, si girò e li colpi con i proiettili di vernice al gusto di vaniglia, e andò verso la sua macchina. Vittorio prese la sacca fuori dal bagagliaio della sua macchina, la aprì, e tirò fuori due MP-5, si mise avanti, cominciò a volteggiare su se stesso e cominciò a sparare colpendo alcuni cinesi, poi avanzò sparando, senza nessuna copertura a difenderlo, colpendo molti cinesi che stavano davanti a lui. Alcuni cinesi erano distesi a terra e con i loro AK-47, e fucili a pompa spararono sulle gambe di Vittorio colpendolo, Vittorio cadde a terra ferito alle gambe, sparò ad altri cinesi che si stavano avvicinando a lui, ma non appena finì le munizioni vide altri cinesi avvicinarsi, puntando i loro AK-47, e fucili a pompa, davanti a lui. D’improvviso arrivò Andrea che colpì con il calcio del suo M-16 uno dei cinesi, poi si girò di scatto, e con un pugno colpì l’altro, poi sparò con il suo M-16 contro altri due cinesi, si girò verso Vittorio e lo aiutò ad alzarsi, poi mise il suo M-16, dietro il suo braccio e sparò ad un altro cinese colpendolo senza aver guardato. La battaglia infuriò, e Luca decise di chiamare Olmo al cellulare, e gli disse di accerchiare quelli della Digitex dietro di loro. Olmo arrivò con altri 5 soldati Digix, dietro i guerriglieri della Digitex, ma avevano un sistema per intercettarli, avevano messo un filo invisibile, se il filo venisse oltrepassato venivano avvisati tramite squillo di cellulare che il nemico era dietro di loro, i 5 componenti di Carminati, si girarono e spararono sui soldati Digix, Olmo si schivò, vide un cinese che si era appostato dietro di loro che colpì alcuni soldati Digix, e gli sparò con la sua pistola colpendolo, poi si rialzò sparando contro quelli della Digitex, colpendone alcuni. D’improvviso arrivò Paolo con la sua bella Alfa rosso fiammante, si mise alla guida e dal finestrino sparò contro quelli della Digitex, che si schivarono per evitare di essere investiti dalla sua macchina, ma vennero colpiti molti, allora Paolo buttò una granata spara vernice su di loro colpendoli in pieno, e poi un fumogeno che faceva Budello, che erano illegali anche in Albania, e diede moto agli altri soldati della Digix di avanzare. In poco tempo i guerriglieri Digitex furono costretti a ritirarsi all’entrata, Silvano sparò contro alcuni di loro con la pistola, ma non colpendone nessuno gettò la pistola priva di munizioni a terra e si parò accucciato dietro a Luca. I soldati della Digix inseguirono i guerriglieri dipendenti della Digitex per il corridoio all’interno della stanza sala centrale dell’azienda del primo piano, Palo colpì i 5 componenti del team di Carminati, alcuni dei componenti della Digix vennero colpiti. Andrea che stava sotto fuoco nemico di alcuni cinesi e dipendenti della Digitex, che erano rimasti nel parcheggio, si avvalse di Silvano come scudo per andargli contro, Silvano prese tutti i proiettili al gusto Ketchup al gusto Paprika della Digitex e cinesi, e Andrea poteva facilmente colpirli senza che nessun proiettile al gusto Ketchup al gusto Paprika lo sfiorasse, poi non appena aveva finito, Andrea andò dentro l’azienda del primo piano, e dopo aver liberato il corridoio e il primo piano dagli ultimi guerriglieri dipendenti della Digitex, e altri cinesi, lasciò Silvano per terra pieno di proiettili di vernice al gusto Ketchup e Paprika. La guerra era finita, e tutti potevano tornare alle loro macchine e sull’azienda Digix.

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Capitolo 5
*** Quando un uomo con la pistola, incontra un uomo con il fucile ***


La battaglia del parcheggio fu vinta dai dipendenti dell’azienda Digix, molti se ne erano già andati a casa. Gli unici a restare all’interno dell’azienda furono Paolo, Silvano, e Luca. I tre si diressero in area relax, e Silvano andò in bagno a lavarsi. “Adesso le cose sono chiare”, disse compiaciuto Luca a Paolo, e Paolo ovviamente rispose, “quei bastardi della Digitex, saranno su che si rotolano nel loro sugo”, “ne sei proprio sicuro Paolo?”, una voce echeggiò da dietro di loro, e dalla colonna comparve Carminati, che indossava una divisa da legione straniera, e aveva in mano un fucile a pompa, sbucò da dietro la colonna, fece una capriola in avanti, e si avvicinò a Paolo, puntandogli il fucile contro. “Non ti muovere altrimenti ti compro di Ketchup, e ti avviso che noi usiamo il gusto Paprika, pizzica”, disse fiero Carminati a Paolo. “non vale Carminati, tu eri eliminato”, Carminati lo corresse, “no caro mio, hai colpito i miei Boys, ma loro mi hanno coperto con i loro corpi, hanno dato la vita per proteggermi, e ora sono qui a dimostrarti la supremazia del team, contro i cavalieri solitari come te, i magnifici sette, battono Rambo”. Luca li guardò sbuffando, e disse, “siete due deficienti”, Carminati si girò verso di lui e gli puntò il fucile addosso, e disse, “zitto tu vigliacco”, e si rivoltò verso Paolo, e disse, “e ora silenzio, sto per dire una frase, che sogno di dire da una vita, quando un uomo con la pistola, incontra un uomo con il fucile…”, non fece neanche in tempo a finire, che la porta del bagno si aprì e da dentro spuntò Silvano che si stava guardando la camicia piena sporca di fragola, senza neanche guardare la strada, e disse, “cavoli ragazzi, ma la fragola dopo un po’....”, e si schiantò contro Carminati che perse il fucile, a quel punto, Paolo approfittò dell’occasione per prendere la pistola che aveva lasciato sul tavolino poco prima, e gliela puntò contro Carminati, che protese le sue due mani verso l’altro, come segno di resa. Luca li guardò compiaciuto, prese una moneta, si avviò alla macchinetta del caffè, la mise dentro, e prese un caffè, e disse, “e questo è un grande classico, un grande classico del cinema, invece di sparare, l’idiota di turno perde tempo a dire la frase storica, e zac, salta fuori un imprevisto non calcolato, che lo frega, che idiota”, Paolo gli rispose, “esatto hai perso la tua occasione Carminati, e sai cosa si dice in momenti come questi?, che quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile,…. l’uomo con il fucile, parla a quello con la pistola”, Luca lo interruppe, e disse, “ma vuoi sparargli?”, Paolo annuì, “si”, e prese il grilletto, la camicia di Carminati aveva una macchia di Ketchup, Carminati si levò indietro e disse, “ma porca miseria”, e assaggiò Il Ketchup, e disse, “ma che schifo sto Ketchup”, e se ne andò dall’azienda per tornare a quella della Digitex. Paolo si complimentò con Silvano, e disse, “bravo Silvano, questa volta sei stato davvero in gamba”, Silvano lo ringraziò e disse, “grazie Paolo, sono contento di essere tornato con voi in esclusiva”, Paolo gli rispose, “anche noi siamo contenti, ti diamo venti secondi di vantaggio”, Luca gli disse, “dai Paolo ti ha salvato la vita”, e Paolo gli rispose , “hai ragione, trenta secondi”, e gli puntò la sua pistola contro, e Luca cominciò a contare. Il giorno dopo, tutto era tornato alla normalità, nel parcheggio, le donne delle pulizie misero a posto, e pulirono le macchie di vernice e Ketchup, e Vanilia, sparse per tutto il parcheggio, dato che c’era stata la battaglia la sera prima, Vittorio fece un sacco di copie delle videoregistrazioni del parcheggio, e le mise in commercio assieme ad Andrea, su consenso del Presidente della Digix, cosi che serviva per mostrargliela al prossimo consiglio degli industriali della regione, cosi potevano sapere come ci si comportava in caso di guerre aziendali. Luca e Paolo, potevano tornare alla loro vita di sempre, compreso Silvano, Olmo, e gli altri dell’azienda Digix. Luca, era in area relax, assieme a Patty, e gli chiese, “Patty, scusami, avresti mica una moneta da prestarmi?”, Patty si innervosì e disse, “basta Luca sono stufa di offrirti continuamente i caffè, che poi tu a me non mi offri mai niente, hai capito?, da oggi la banca Patty ha chiuso”, poi entrò in scena Paolo, che sbucò da dietro la porta del bagno, e aprendola, e con un fucile a pallini gliela puntò contro Luca, e gli disse, “Patty ha ragione, basta chiedere monete in giro”, e sparò, Luca si accasciò a terra. Patty, pensando che fosse tutto vero, si accasciò a terra svenendo, poi qualche secondo dopo, Luca si rialzò, e frugò attraverso la borsa di Patty, per prendere due monete per il caffè, e disse, “certo che prendere il caffè in questo posto, sta diventando sempre più faticoso”, Paolo annui, “due caffè”, e presero due caffè lunghi senza zucchero, la bevanda preferita di Luca e Paolo, e dei colleghi dell’azienda Digix.

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