Le Vent Nous Portera

di Aurora_Sogna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 (Prima Parte) ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 (Seconda Parte) ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


-Virginia, finalmente, come mai sei mancata così tanto

-Virginia, finalmente, come mai sei mancata così tanto?- guardò la compagna di banco di sottecchi per un po’ e senza risponderle tornò ad osservare un punto indefinito della lavagna , poi il suo sguardo si spostò su quella che prima era la sua migliore amica Saviette e accanto a lei Clare a causa sua ora era costretta a vivere così…

Loro…Loro sapevano tutto, per questo l’avevano allontanata…

Guardò Juliet di fianco a lei che era intenta a limarsi le unghie…guardò quelle sue mani, così candide e rosate e poi le proprie senza colore, pallide, non si era ancora abituata a questa sua nuova “formazione”…

-Machinè- si alzò in piedi e camminò verso il professore porgendogli la giustifica

-“Motivi di salute”…Non mi sembra tu stia tanto male…- lei si limitò ad alzare un sopracciglio, non poteva proprio sopportare il professor Louft , soprattutto quando voleva insinuare qualcosa

-Sono guarita- rispose mesta per poi prendere la giustifica e tornare al proprio posto –Sicura? Mi sembri un po’ pallida…Più del solito…- non pensava che la sua ottusa compagna di banco notasse certe cose…Insomma, pallida lo era sempre stata , ora lo era di più…Però faceva un certo senso scoprire di punto in bianco che la tua stupida e oca compagna di banco era a conoscenza della tua esistenza…

Quelle ore di scuola, passarono così lentamente…E si ritrovo a pensare “meno male” quando la campanella suonò. Con passi lenti ma eleganti raggiunse l’uscita dell’aula, e aspettò che tutti i ragazzi della scuola si fossero avviati…Non riusciva ancora a controllare bene i suoi nuovi “istinti” e per questo non voleva mettersi tra la zolfa di ragazzi che correva fuori liberi dalla scuola

-Sempre per ultima!- la riprese Lavanda da dietro con l’intento di spaventarla, lei però l’aveva gia sentita arrivare, la osservò, sempre impeccabile ma semplice…Le diede un bacio sulla gancia, Virginia sentì il suo odore e sospirò “è sopportabile…” si convinceva mentalmente

-Come mai un settimana di assenza?… Ti ho chiamato ma tua madre ha detto che eri dai tuoi zii- le scappò un risatina , che scusa penosa che aveva trovato la madre –io…si, ero dai miei zii…- le sorrise ,Lavanda la osservava ancora con sguardo indagatore –Com’è che Saviette non è con te?- Virginia si picchiettò il mento con un dito, com’era solita fare quando pensava –Non so, penso sia uscita con il tipo lì…- lei di certo non era migliore di sua madre nell’inventare scuse –No, quando siamo uscite di classe si è incamminata da sola con Clare e quando le ho detto di aspettarci mi ha mandato a quel paese…- si fermò e con un braccio bloccò anche Virginia che l’allontano di scatto, non si aspettava che la toccasse senza il minimo preavviso “è sopportabile…” pensò di nuovo

-Virginia è successo qualcosa in questa settimana e , ne tu , ne Clare ne Saviette volete dirmi cosa!- l’altra cominciò a ridere “ colpita e affondata” , mise una mano tra i lunghi capelli corvini grattandosi il capo –ma dai…abbiamo solo litigato, non è mica la fine del mondo!…- …

-C’è qualcuno in casa?- buttò la borsa sul divano e corse in cucina, un biglietto troneggiava sul tavolo ‘ Tesoro, il lavoro ci ha impegnati più del dovuto, siamo passati da casa ma tu non c’eri ancora…beh ci vediamo per cena, ho lasciato qualcosa nel frigo nel caso tu avessi fame…Riscalda la pizza! E’ Buona! Baci Mamma e Louis’ Lesse e rilesse quel biglietto per poi accartocciarlo e gettarlo nella spazzatura , andò in camera sua , accese la televisione e si stese sul letto

-Riscalda la pizza!- fece il verso alla madre –col cacchio la pizza…- presa da un’improvvisa ira lanciò il telecomando contro il muro “perché si ostina a comportarsi come se fosse tutto normale!…” si mise davanti allo specchio ma il suo riflesso non comparve –questo non è NORMALE!- sbuffò e si sedette sulla sedia poggiando la testa sulle braccia , squillò il telefono “che palle…” scocciata si alzò per andare a rispondere, alzò la cornetta ma non parlò

-Virginia?-

-Clare?- non poteva crederci, che poteva volere quella da lei!

-Virginia…Tutto bene?- domanda stupida, scontata , scema, sicuro è tra le “dieci domande che non devi assolutamente fare ad una ragazza-che-è-stata-morsa-da-poco-e-che-non-ha-niente-di-commestibile-da-mangiare-a-parte-una-città-brulicante-di-esseri-umani-e-una-pizza (è buona!)”

-uhm…- non sapeva mentire, no, non era decisamente il suo forte

-ok..ok...domanda stupida...ehm…- ecco uno dei tipici silenzi imbarazzanti

-Clare, non sei costretta a chiamarmi se non te la senti dopo quello che è successo! Perché, ascoltami bene, ti posso capire…-

-veramanete…-

-No! Invece io non ti capisco! Se sono in questa condizione è colpa tua, stupida e insulsa ragazza!- questo avrebbe dovuto dire, ma si limitò a un –non porto rancore, lo sai…-

-Virginia, pensa a cosa stò passando!- spalancò gli occhi incredula

-Ok, Clare…Magari sarò un po’ egocentrica, ma mi sa che quella che sta peggio tra noi sia io! E Non continuare per favore, non me ne frega un tubo…Se vuoi ne parliamo da vicino…- sentì trasalire la ragazza e sospirò coprendosi il volto con la mano libera –Sai che ti dico, Clare?…Sono tremendamente stanca…- sussurrò piano, così tanto che l’altra dovette fare una grande attenzione per capire cosa stesse dicendo -Non m’importa di te, delle tue stupide paure…Non ho bisogno ne di te ne di chiunque altro…Ti chiedo solo di dimenticare quello che è successo…- attaccò la cornetta e sorrise…-Se vuoi, ti aiuto a dimenticare Clare…Non c’è problema…-…Sgattaiolò fuori e velocemente s’incamminò per le strade buie di Pleiacora…

Il Giorno dopo, Clare non si presentò a scuola…

Non Ho mai provato a scrivere Fan Fiction sui vampiri…Diciamo che mi ha ispirato un sogno che ho fatto recentemente…Spero che non faccia così pena…Beh…Potete essere crudelissimi, Don’t Worry! (be happy ^^”)…Ditemi anche se è il caso di continuarla, grazie mille a chi legge e a chi recensisce

Un bacio

Lily123

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-No , ragazzi, secondo me si era solo scocciata della vita in questa noia di città…-

-No , ragazzi, secondo me si era solo scocciata della vita in questa noia di città…-

-Clare, non era il tipo, Jerome…E se fosse scomparsa?-

-Juliet…Vedi troppi film!…- Lei ascoltava tutto poco distante da quel gruppo di ragazzi, era passato un mese dalla misteriosa scomparsa della loro compagna e gli investigatori non avevano ancora capito cosa le fosse successo, niente indizi, non un biglietto di addio…si era come volatilizzata nel nulla…

-E tu, cosa ne pensi?- le domandò Lavanda accanto a lei, scrollò le spalle –Non mangi?- sorrise e fece segno di no con la testa –Non ho fame…-

-Lavanda , potresti spiegarmi la lezione di chimica?…- si voltò verso la voce proprio dietro di loro, eccola lì, lei, alta, bionda, occhi verdi e vestita come sempre rosa confetto: Saviette

-oh…Non chiederlo a me, stavo appunto per chiederlo a Virginia…- lei che prima di allora aveva avuto uno sguardo assente, sentendosi chiamare, spostò lo sguardo su Saviette che la guardava superba , si alzò trovandosi faccia a faccia con la bionda, era più bassa di lei e per guardarla negli occhi dovette alzare la testa , non era sicura ma la sentì rabbrividire

-Saviette, ti faccio mica paura…- la prese in giro quasi ghignando, l’altra non rispose, era intenta ad osservarle le iridi, prima che accadesse tutto, erano di un colore dorato, che assomigliava al grano, un colore rassicurante, ora erano si dorate, ma quasi gialle e mettevano i brividi

-Comunque se vuoi, ti posso spiegare la chimica…- la sfidò, la bionda si decise a parlare

-Oggi pomeriggio-

-A casa mia?- tono ingenuo ma tagliente

-perfetto- tono altezzoso ma con un qualcosa che faceva trasparire timore

-Ricordi dove abito vero?- tono mieloso, tanto dolce da essere inquietante

-certo, sono 17 anni che vengo a casa tua-

-pensavo che in un mese che non mi parlassi te ne fossi dimenticata!-

-Ragazze ci sono anche io- le due interruppero il contatto visino per guardare Lavanda che sventolava la mano , Virginia sorrise dolcemente , ma di un sorriso che non aveva niente a che fare con quelli fatti prima a Salviette, questo era davvero dolce -Non preoccuparti, non mi dimentico delle amiche io…- frecciatina nascosta –Dopo scuola andiamo a casa mia- continuò poi si voltò verso Salviette –Tanto non c’è nessuno a quell’ora- ghignò alzando un sopracciglio…

-Ah, casa dolce casa…- entrò per prima e mantenne la porta aperta alle altre due

-prego…- le fece passare e poi sbatte la porta facendo voltare Saviette –ops, Paura?Scusa…- iniziò a salire le scale –mi accompagnate in camera? voglio mettermi qualcosa di più comodo…- le altre due la seguirono anche lungo il corridoio, alla fine di questo c’era una porta di legno, l’aprì, nella stanza regnava il buio –avanti…- per prima entrò Lavanda –Avanti Saviette…- fintamente rassicurante le poggiò una mano sulla spalla –non c’è nessuna bara, è tutto come un mese fa…- ghignò di nuovo e accese la luce…

Per il resto del pomeriggio, fu tutto normale, ovvio, sia Virginia che Saviette non si rivolsero parola, ma Lavanda non sembrò farci molto caso

-Non lo capisco, Virginia, non lo capisco proprio!- si gettò all’indietro sul letto , accanto alla ragazza che ne sentì subito l’odore , chiuse gli occhi e si coprì il volto con le mani alzandosi a sedere –Tu ci capisci qualcosa?- domandò Lavanda mentre si aggiustava una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio –Io..no…- Saviette elegantemente accavallò le gambe e poggiò la testa sul braccio posato sulla scrivania –rimanete a cena qui e continuò a spiegarvelo…- propose Virginia che sembrava essersi ripresa – cena?- Saviette spalancò gli occhi –si cena, sai, pizza, carne…cose così…- rispose Virginia, contenta di aver causato quella confusione nella ragazza ,Lavanda iniziò a ridere –Oddio…Saviette che faccia buffa che hai fatto…- la stessa Virginia non poté trattenere un sorriso, alla fine la bionda si arrese e abbassò lo sguardo sorridendo anche lei

-Andiamo, che magari a stomaco pieno ci capite qualcosa…- la mora si alzò di scatto e corse nella cucina lasciando Virginia e Saviette da sole –ti giuro che la cena non sei tu…- la bionda rise, si era arresa, basta fare il muso! L’altra si avvicinò tendendole la mano –tregua?- l’accettò e si alzò –tregua- si avviarono fuori la porta poi Saviette si bloccò –e…e Clare?- Virginia ghignò –cosa posso saperne?- la bionda rabbrividì e si voltò verso l’altra che non smise di ghignare…

Mhhh…Non sono molto convinta di che piega sta prendendo la storia …spero vi piaccia comunque ^^” , Grazie mille a _Pervinca che ha recensito…

Un bacio a tutti

Mi raccomandi recensite e segnalate eventuali errori…

Lily123

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


-Vattene …- si coprì il volto con le mani , l’altra le si avvicinò poggiando una mano sulla spalla, Virginia alzò il volto, le

-Vattene …- si coprì il volto con le mani , l’altra le si avvicinò poggiando una mano sulla spalla, Virginia alzò il volto, le pupille erano diventate rosso fuoco –Te ne vuoi andare, Cazzo!- ringhiò mostrando i canini nettamente appuntiti –Virginia…- questa si liberò dalla presa e la spinse via –Dì a Lavanda che non mi sento bene…e vattene!- sibilò, ma Saviette non si decise a muoversi era rimasta lì impalata , Virginia cominciò ad ansimare –Non mi si può definire proprio una santa da un po’ di tempo a questa parte…O te ne vai, o fai una brutta fine!- questa volta urlò e la bionda corse giu

-Lavanda, andiamo…- l’altra sgranò gli occhi –ehm..abbiamo litigato, muoviti…- la trascinò fuori rimanendo Virginia rannicchiata in camera…Man Mano il respiro si regolarizzò , aprì gli occhi che erano diventati del loro colore normale e rimase stessa a pancia in su sul tappeto, non sapeva ancora controllarsi, stare così vicino ad una persona… “viva”…Non le era del tutto indifferente…Non sapeva che ringraziare di essersi trattenuta tanto allungo…Squillo il telefono, che per fortuna era proprio in terra accanto a lei

-Casa Machinè è Virginia che parla…- sussurrò

-Tesoro?- sentendo quella voce scattò a sedere, sapeva che quel momento sarebbe arrivato prima o poi –Jean, tutto bene?- la voce maschile dall’altra parte annuì –Tu invece, ti sento un po’ scossa, c’è qualcosa che non và?- la risposta fu fulminea –No…assolutamente…no…- e rise anche per rendere il tutto più verosimile –non è che è successo qualcosa?…- a questa domanda lei sospirò rassicurando che non era successo niente –La mamma non c’è vero?…Comunque dille che verrò a farvi visita domani…Veniamo io e un mio amico, spero non sia di disturbo…- Virginia trasalì, quello che ci voleva era solo un’altra impossibile preda che girava per casa –No, tutto bene…- si salutarono e attaccò , si rigettò a terra sconsolata mettendosi in posizione fetale e così si addormentò…

-Sveglia!- aprì gli occhi dorati trovandosi faccia a faccia con il fratello , l’odore del sangue subito le arrivò al naso e si scostò velocemente trascinandosi fino al muro, Jean la guardò per un po’ poi alzò un sopracciglio –Sono io, Tesoro…Sorpresa! Ce l’ho fatta ad arrivare direttamente stamattina!- sorrise e lei contraccambiò –non mi abbracci?- allargò le braccia e lei scosse la testa

-io..ehm…non mi sento bene…- si mise nel letto e si alzò le coperte sino alla testa, questo di sicuro non avrebbe destato i sospetti dell’altro, lei aveva sempre evitato manifestazioni di affetto, non che non gli volesse bene, no di certo, ma odiava certe smancerie… –penso che non andrò a scuola…- mugolò , il fratello alzò le spalle

-Comunque vorrei presentarti il mio amico…- abbassò la coperta scoprendo gli occhi e guardando in direzione della porta, dove insieme al fratello un ragazzo dalla pelle diafana e gli occhi di ghiaccio la guardava superbo , quello che più la stupì è che non sentì il suo odore , tirò su con il naso molte volte, ma niente…

-Virginia, so che non ti senti bene ma almeno alzati e vieni a conoscerlo, sfiori la maleducazione…- la ragazza ubbidì, era incredibile quando Jean in quegli atteggiamenti sembrasse sua madre, i due si guardarono negli occhi, come se ognuno nell’altro non trovasse tutto apposto, come se ognuno nell’altro non trovasse qualcosa –Virginia…- gli porse la mano distrattamente senza interrompere il contatto visivo –Dimitri- rispose altezzoso abbassando il volto e sfiorendole la mano con le labbra , Jean sbuffò e sorrise – eh si, ragazzo di altri tempi…- Virginia si voltò, scusate, ho bisogno di riposare…- Gli altri due la lasciarono sola e lei continuò a guardare il punto in cui erano spariti, e una domanda continuava a frullarle nella testa, chi era in verità quel ragazzo? Perché era così pallido? E come mai non aveva odore?…

Scusate il capitolo corto e un po’ squallido…Ma posso scrivere soltanto in piccoli ritagli di tempo…Grazie a jessy16 che ha recensito, spero lo rifarai, per dirmi le tue impressioni su questo nuovo capitolo

Un bacio a tutti

Lily123

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Camminavano ormai da molto tempo, ma non si erano stancate –Avanti, Virginia

Camminavano ormai da molto tempo, ma non si erano stancate –Avanti, Virginia!- Clare aveva la voce strascicata dall’alcool e le porgeva una bottiglia che lei guarò schifata –Non mi piace, e poi se mi sbronzo anche io , chi da un occhio a voi due povere sceme?- Pleiacora non era molto popolata in quelle ore, non era una città notturna

-Virginia, io penso…- cominciò Saviette non meno ubriaca di Clare –penso..che sto per vomitare…- l’altra alzò un sopracciglio –grazie per avermelo detto…- scosse la testa per apprestarsi a continuare a camminare verso casa della bionda

-Che c’è lì?- Clare iniziò a correre di nuovo nel boschetto dalla quale erano appena uscite, Virginia sbuffò per inseguirla seguita poi da Salviette

-Clare…dai…- aiutò la compagna che stava vomitando a rimettersi in piedi , poi una figura le si prostrò davanti cercando di tirarle Clare da mano –Oddio..- riuscì a gettare Clare dietro di lei che venne soccorsa da Saviette , per quanto riguarda lei venne tirata da una mano fredda che le si posò sotto il mento lei inerme non potè far altro che ubbidire , questi le portò un braccio in vita scostandole i capelli dal collo, le palpebre divennero pesanti e mano mano tutto diventò più buio…

Due occhi brillarono nel buio di quella stanza, aveva ancora sognato ciò che era accaduto…Aveva una forte emicrania e si sentiva tremendamente debole, doveva assolutamente mettere qualcosa nello stomaco, guardò l’orologio digitale sul comodino, orario perfetto : 2.30 di notte. Meglio usare le scale, l’ultima volta era stato un po’ scomodo andarsene per la finestra e poi si sentiva troppo debole…SI mise qualcosa di pesante per uscire, nonostante non potesse provare più freddo, aveva ancora l’abitudine di vestirsi pesante per uscire, stava giusto aprendo la porta di casa quando fu bloccata da una voce –Dove vai?- si voltò leggermente, e il proprietario della voce si mostrò alla luce della luna, la sua pelle a quella luce sembrava ancora più pallida, Virginia si guardò le mani, poteva diere lo stesso della propria –A fare un giro…- rispose vagamente , quel tipo non era nessuno per farle il terzo grado –Sono le 2.30 di notte, mi sembri molto debole per camminare, a quest’ora ci sono un’infinità di pericoli per una ragazza di soli 17 anni…- sorrise con antipatia a quel ragazzo impiccione –Lo so, ma non preoccuparti, me la so cavare, troppo gentile- si voltò nuovamente ma il ragazzo la voltò di nuovo –non ho smesso di parlare- la fulminò con lo sguardo –Cosa vuoi ancora?- l’altro si avvicinò al collo della ragazza tenendole la testa e lo sfiorò con il naso inspirandone l’odore, salì ai capelli facendo lo stesso, avevano un buon’odore, ma non era quello che cercava, Virginia dal canto suo era rimasta immobile –Niente…Solo, voglio farti una domanda…- si staccò appena per poi raggiungere il volto della ragazza con il suo e fermarsi a pochi centimetri da quello –Sei viva?- poteva sembrare una domanda stupida, ma non lo era affatto lei scoppiò a ridere girandosi e uscendo, arrivata alla fine del vialetto si voltò di nuovo verso l’uscio dove c’era ancora Dimitri –Forse…- sussurrò, ma sapeva che lui l’aveva sentita. Camminò lentamente questa era la velocità che poteva permettersi con quella debolezza, dopo quasi un isolato di cammino se lo ritrovò davanti , di nuovo –Per te forse vuol dire, si , no o…Per metà?-non pensava che qual tipo fosse così loquace –Ma cosa t’importa?- lo superò, lui la tirò di nuovo verso di se prendendola per i capelli ma senza farle male e senza voltarla, con molta delicatezza –Mi dà fastidio non sentire il tuo odore…- le lasciò i capelli che scostò su un lato e poggiò la bocca sul collo –Le cose sono due, o dopo 2 secoli stò perdendo colpi…O tu non sei umana e completamente “viva”…- le morse appena l’incavo del collo , poi la fece voltare completamente verso di se –visto che è impossibile che io perda colpi, questo porta alla seconda ipotesi…- Virginia sbuffò portando le braccia in conserta, il contatto con Dimitri non le era dispiaciuto, non era sicura quel ragazzo le piacesse, si conoscevano da un paio di giorni e già sembrava avere tutta questa confidenza -Non ho tempo da perdere!- si massaggiò la testa, le faceva un male tremendo –Ti consiglio di cacciare sempre in città diverse, la scomparsa di più persone in una sola città potrebbe destare sospetti…- Virginia scosse la testa e la sua bocca si piegò in un’espressione scettica –Io stò praticamente morendo di fame…Sono debole!- sibilò con gli occhi ridotti a fessure , sentì qualcosa sollevarla da terra, era proprio Dimitri –Stupidaggini, ricorda che non puoi più morire, ci farai l’abitudine…- cominciò a camminare –E per quanto questo possa sembrarti inebriante i primi ottant’anni e passa…Poi ti sembrerà monotono…- la ragazza mantenne le braccia incrociate al petto , ma non fece segno di voler scendere, era davvero debole , poggiò la testa sulla spalla del ragazzo ancora accigliata –Ti aspetta una vita difficile, bimba…-

Nuovo Chap, sono stata presa dall’ispirazione, che ve ne pare? Spero non stoni con la storia…

Un bacio

Lily123

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Era stato un spettacolo guardare Dimitri cacciare…sapeva praticamente ipnotizzare la propria vittima, quella notte una ragazza

Era stato un spettacolo guardare Dimitri cacciare…sapeva praticamente ipnotizzare la propria vittima, quella notte una ragazza un po’ brilla, l’aveva attirata con una qualche scusa e poi se l’era portata nel parco…la spinse per un po’ sull’altalena poi la fermò e scostandole i capelli dal collo l’aveva prima baciato e poi morso…Il tutto, fatto con un’eleganza innaturale…

Non seppe il perché ma quando Virginia vide che quel piccolo baciò venne presa da una punta di gelosia…E su questo rimuginava mentre tornavano verso casa camminando con passo svelto e delicato, teneva il volto basso, era sua abitudine quando pensava intensamente e qualcosa e non riusciva a venirne a capo

-Tieni alto il mento, bimba, non hai nessun motivo per tenerlo giu, è segno di debolezza…- ruppe il silenzio alzandole il mento –Vorrei discutere con te su alcuni punti…- sussurrò lei portando gli occhi a due fessure , Dimitri fece un gesto con la mano per farla proseguire –Non mi chiamare bimba per favore…Il fatto che non sia altissima non implica che io sia piccola…- disse freddamente aveva sempre odiata essere denominata per la sua altezza o peggio esserne presa in giro, lui alzò un sopracciglio sorridendo

–Secondo punto…- sospirò guardando la luna che fece scintillare i suoi occhi dorati –quando hai detto ‘dopo due secoli’…era un’esagerazione…o era vero?…- questa volta Dimitri si fece scappare una risatina –Ho esagerato…- Virginia sospirò di sollievo –Sono nato A Bordeaux il 6 giugno del 1890…- la ragazza alzò lo sguardo stupito verso di lui aprì la bocca per parlare ma molto probabilmente pensò che quello che stava per dire era di cattivo gusto visto che la richiuse –Te li porti bene…- tornò a guardare l’asfalto che era diventato stranamente interessante, perché quella voglia incessante di continuare a parlare?…Non era mai stata una ragazza molto….Loquace…

Mentre camminava fu presa per le spalle e voltata –Abiti qui…- spiegò senza troppo parole il “ragazzo”, se avesse potuto farlo Virginia sarebbe arrossita, e lei non arrossiva mai, non era mai stata propensa a dimostrare i propri sentimenti o i proprio stati d’umore…

Camminarono lungo il vialetto senza proferire parola, lo stesso fecero arrivati sino alla porta della camera di Virginia –Buonanotte , Bimba…- le scostò i capelli dalla spalla e le morse appena il collo , lei non fece nulla e rimase impassibile , nonostante avesse dovuto fare grande forza su se stessa –Buonanotte, Dimitri…- aprì la porta ed entrò chiudendosela dietro…

Il ragazzo rimase dietro la porta a fissarla ancora per un po’ poi si voltò ed andò nella sua, si sfilò la giacca e la gettò sul letto poi si affacciò alla finestra, in 97 anni che era stato vampiro, mai aveva provato quella sensazione, con un altro “non morto”…Diciamocelo, non aveva mai pensato che l’odore di un altro vampiro potessero avere quest’effetto su di lui…Era un odore inebriante , che non aveva niente a che vedere con quello del sangue…Non sapeva ben definirlo, ma di certo, non era normale…Restò tutta la notte affacciato alla finestra, amava guardare il sole nascere, il sole infinito…Perché benché tutto nascesse per poi morire, il sole era una delle poche cose infinite…come la luna e come…loro…Che erano in quel limbo, tra vita e morte…vedevano gli altri morire, uccidevano gli altri…vedano il tempo scorrere ma rimanevano lì…Chissà quante ne avevano viste e vissute…proprio come il sole e la luna, chissà quante ne avevano viste, chissà quante soluzione a misteri che nessuno aveva scoperto sapevano, ma non avevano parlato, rimanendo nel loro silenzioso limbo…Come loro, tra vita e morte…

Chap cortino, ma mi stò impegnando a aggiornare prestoooo….Beh, grazie a Pervinca_ che mi ha recensito, spero ti piaccia questo chap…Ne approfitto anche per complimentarmi ancora per la tua Fic…J

Un bacio

Lily123

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Guardavano entrmbi il loro piatto di spaghetti al formaggio con un’espressione indeci frabile , Virgini alzò un sopracciglio a

Guardavano entrambi il loro piatto di spaghetti al formaggio con un’espressione indecifrabile , Virginia alzò un sopracciglio allontanando il piatto da se e deglutendo, la madre subito si alzò e le tolse il piatto davanti –scusami tesoro, non ho ancora fatto abitudine alle tua…allergia…- gettò il contenuto nell’immondizia per poi sedersi e continuare a mangiare –Dimitri non mangi?- domandò Jean notando che il ragazzo non aveva toccando niente –Anche io sono “allergico” al formaggio…- rispose con una punta di sarcasmo e ghignando sotto i baffi, la ragazza lo fulminò con lo sguardo, squillò il telefono e lei si alzò per andare a rispondere al fisso che era in corridoio.

Camminando lentamente arrivò alla cornetta , lesse il numero sul display e lo riconobbe, era Juliet

-Juliet, dimmi…- rispose direttamente senza molto entusiasmo

-Virginia, scusami, stai Cenando?…- Virginia si sporse verso la cucina , senza sapere il perché cercando con lo sguardo Dimitri

-veramente si…- continuò distrattamente allungò ancora il collo ma non riuscì a vederlo, si voltò perdendo ogni speranza e andò a sbattere contro qualcosa, alzò lo sguardo e si trovò faccia a faccia con Dimitri

-No perché mi chiedevo come mai non fossi venuta a scuola proprio l’ultimo giorno, insomma, che senso aveva fare un’assenza proprio il giorno prima delle vacanze estive, non credi?…- disse il tutto molto velocemente e la ragazza si stupì di essere riuscita a capire qualcosa e per questo si sentì molto fiera di se stessa

-ah si?…- rispose distrattamente continuando a guardare Dimitri negli occhi, questi le portò una ciocca di capelli dietro la testa

-si, tutto bene?…Ah! Dio, non sai la novità!…Charlin si è messa con Charly, cosa alquanto ridicola,non solo per i nomi , ma anche perché lui è l’ex di sua sorella, che poi sta con l’ex di Charlin…- la voce di Juliet continuava a blaterare, ma cosa volesse da lei, Virginia non l’aveva ancora capito…e come poteva con Dimitri che continuava a sfiorarla…la mano scese a sfiorarle la guancia e poi si posò su un fianco

-Juliet, scusa, devo lasciarti…- senza aspettare risposta riattaccò, e Dimitri cessò il contatto con lei

-Desideri?-domandò mettendosi le mani in vita e tamburellando con un piede per terra. Dimitri portò una mano al mento e sembrò stesse pensando a qualcosa, aprì la bocca poi la richiuse scotendo la testa, girandosi e andandosene…Virginia rimase a guardarlo con un’espressione indispettita mentre si allontanava, la stava praticamente prendendo in giro…e di sana pianta!

Lo rincorse e gli si piazzò davanti proprio poco prima delle scale , questi la guardò per un istante e poi la supero voltando lo sguardo altrove…oltre a prenderla in giro la snobbava anche!…

Tirò Dimitri per il braccio, lui si fermò continuandole a dare le spalle

-Avanti bimba, c’è qualcosa che non và?- chiese senza girarsi , Virginia non rispose, era proprio insolente, non gli lasciò il braccio e continuò a ticchettare con il piede sinistro sul pavimento, passò qualche istante prima che Dimitri con un movimento veloce , la attirò di più a se prendendola per la vita e inspilando il suo profumo, arrivò al collo e questa volta la morse un po’ più forte delle altre , la strinse di più…poi la lasciò, e proseguì a salire le scale. Elegantemente arrivò alla porta della sua camera, l’aprì e dentro seduta sul letto vi trovò di nuovo la ragazza il cui sguardo era diventato quasi omicida, si alzò e si avvicinò al ragazzo, poiché non era molto alta alzò il volto per guardarlo negli occhi e arrivare a pochi centimetri dalle sue labbra, Dimitri non fece niente –A che gioco stai giocando, bimba?…- le domandò a fior di labbra –ricorda che non sono umano, mi basterebbe un niente per farti del male…- lei gli poggiò un dito sulle labbra per zittirlo, aveva deciso di stuzzicarlo come lui faceva con lei –e ricorda che neanche io lo sono…- sussurrò per poi andarsene e lasciare Dimitri solo con il suo profumo…

Non ci credo che sono riuscita ad aggiornare anche oggiiii….Grazie a Pervinca_ e jessy16 per aver recensito, fatemi sapere se vi è piaciuto anche questo capitolo…Un Bacio

Lily123

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Uscì di casa chiudendosi la porta dietro lentamente per non fare rumore, a quell’ora del pomeriggio, suo fratello era solito d

Uscì di casa chiudendosi la porta dietro lentamente per non fare rumore, a quell’ora del pomeriggio, suo fratello era solito dormire, usanza che gli aveva fatto conquistare il soprannome di “Vecchio”…sempre molto affettivo, ovviamente…

Recuperò la bicicletta dal garage e dopo una bella spolverata salì in sella e cominciò a pedalare senza sosta.

Arrivo davanti a una casetta gialla canarino, che spiccava alla luce del sole, si fermò e la osservò, sorrise tra sé…Non era più bene accetta in quella casa, pensare che non aveva fatto niente per far si che accadesse, sospirò scotendo la testa “fa un po’…e dico un po’…sottolineo un po’…” pensò senza smettere di osservare la porta “fa un po’ male…”. La porta si spalancò lasciando vedere la persona che l’aveva aperta –Virginia, qual buon vento ti porta qui?- domandò sorridente Saviette mentre attraversava il vialetto e apriva il piccolo cancello del giardino davanti la casa, Virginia rimase stupita da quella reazione e ridusse gli occhi a due fessure , qualcosa non le quadrava…

-Non fare così…lo so che l’altra volta ti sei comportata così solo per salvarci…- sorrise di nuovo ma Virginia non contraccambiò –Vieni, accomodati…-lei scosse la testa –Avevo voglia di farmi un giro, non preoccuparti…- rispose finalmente –Da sola- aggiunse quando vide che anche la bionda si apprestava a prendere la bicicletta e senza aspettare risposta cominciò a correre diretta al bosco, vi si inoltrò, dovevo trovare quel posto…Continuava a correre, sapeva che l’istinto l’avrebbe guidata…correva correva…peccato che una ruota andò a finire in un fosso un po’ più profondo e lei si ribaltò…Massaggiandosi la schiena si alzò e si guardò anche intorno, era quello il posto in cui l’avevano trasformata…Non l’aveva portato l’istinto, ok…Però quello che importava era che ci era arrivata!

Si sedette su una roccia portando le gambe al petto…

“ora…Conosco Saviette da esattamente…17 anni…Lei così orgogliosa, così superba…Dopo essere stata trattata così…Non può comportarsi normalmente…” ripensava alla situazione e invece di trovare risposte, le venivano ancora più dubbi “Quella ha qualcosa in mente…Non so perché…Me lo dice l’istinto…” allungò le gambe sulla roccia e si lasciò scivolare in terra ,piegò un gamba al pettò e vi poggiò un gomito mentre con la mano si teneva il mento con un’espressione pensierosa “Per 17 anni mi ha ripetuto che mi sarebbe sempre stata vicina, 17 anni di menzogne, lei con me non c’è…Il mese più bastardo della mia nuova vita..e lei non c’è stata…ma chi cazzo vuole prendere in giro…” ruppe il silenzio del bosco con una sonora risata cattiva “Salviette OeKins, scoprirò cosa hai in mente!…” continuò a ridere poi si fermò quando un pensiero le balenò in mente…

“-Non lo capisci che ormai la tua anima è dannata!- strabuzzò gli occhi, da quanto Saviette era così…religiosa?…Nonostante suo padre fosse un Pastore, lei non era mai stata quel che si può definire una..Santa

-Saviette tu non stai bene!-

-Non lo so Virginia, non so per quanto potrò nasconderlo a mio padre!-

-Sei una matta! Ti prenderanno per pazza! E poi…Cosa potrebbero fare? Mettermi al rogo perché ho tentato di salvare Clare, ma per un sfortunato caso sono diventata un vampiro?..Tu sei matta…”

Scosse la testa…Lei non poteva farle questo, nonostante fosse un vampiro era ancora la sua migliore amica, non poteva…Scoppiò di nuovo a ridere…

“-Hai ragione…Non posso dirlo…e comunque non ti metterebbero al rogo…- la corresse, Virginia spalancò gli occhi

-Saviette, non me ne frega un cazzo, se sono un’anima dannata e solo perché ho tentato di salvare qualcun altro…e non ti sembra un controsenso?- questa volta urlava in preda alla rabbia, si calmò e guardò in cielo esasperata –tzè…il rogo…- ripetè più a se stessa che alla ragazza…”

-il rogo!- disse di nuovo in preda ancora ad attacchi di ridarella

-No, non puoi morire su un rogo, se stai pensando di ucciderti- saltò quasi dalla paura, alzò il volto e assunse un’espressione scocciata –com’è che non mi stupisco nel vedere che sei tu?- domandò con sarcasmo, Dimitri le porse una mano per farla alzare, lei la snobbò e si alzò da sola –Sai, siamo duri a morire- sentenziò quando se la trovò di fronte -Oh, ma io non intendevo uccidermi…- iniziò Virginia con una voce e una faccia da ingenua –Pensavo piuttosto ad uccidere te…- concluse mielosa e sorridendo dolcemente sbattendo le ciglia.

-Mi accontento,il fatto che tu pensi a come uccidermi, implica che mi pensi- colpita e affondata, Virginia gli fece la linguaccia –hai vissuto 300 anni ad affinare le tue frecciatine?- domandò antipatica , Dimitri si abbassò sul collo della ragazza

-oh…certo che no…- sussurrò facendole un po’ di solletico, Virginia mise la mano fra i suoi capelli, in questo modo aveva accettato la sfida –ah bimba…- la morse e succhiò un po’ di sangue…La ragazza si stupì, non era stata come la prima volta, anzi…poteva anche osare dire che era piacevole…

Dimitri si stacco dal collo arrivando all’altezza del viso per guardarla negli occhi –Bimba, non puoi mettere nel sacco me…-

Ma non ci credo che riesco ad aggiornare così in fretta!!!…Grazie a Jessy16 che ha recensito, mi raccomando fammi sapere se ti è piaciuto anche questo…

Un bacio a tutti

Recentiteeee

Lily123

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Si scostò dal ragazzo senza smettere di guardarlo negli occhi, rimasero così per interminabili secondi, quasi fosse una sfida

Si scostò dal ragazzo senza smettere di guardarlo negli occhi, rimasero così per interminabili secondi, quasi fosse una sfida a chi riuscisse a sostenere lo sguardo di più, Virginia voltò la faccia, aveva perso la sfida. Dimitri tentò di avvicinarsi di nuovo ma la ragazza si scostò nascondendo il volto tra le mani, lui scoppiò a ridere per poi accomodarsi accanto a lei, che lo guardava interdetta, non si aspettava certo questa reazione…

-Sai che sei patetica vero?- le domandò serio osservando il crepuscolo, Virginia lo guardò interrogativa –Scusa?- alzò un sopracciglio stizzita –Sei patetica!- la ragazza si grattò il capo con mano e non riuscì a dire altro, il tipo non stava bene evidentemente, Dimitri continuò a ridere

-Mi dici che hai da ridere?- si decise a chiedere alla fine, lui tra una risata e l’altra ripetè –Sei patetica!- Virginia gli dietro uno schiaffo dietro la testa facendolo smettere di ridere –E tu sei stupido!- aggiunse offesa incrociando le braccia al petto

-Ma è così…- le circondò le spalle con un braccio –non prendertela, bimba…Non so cosa sia successo, ma se davvero quello che è successo ti ha fatta infuriare…E non negare che lo leggo nei tuoi occhi!…Comunque se davvero ti ha fatto infuriare, e se davvero vuoi definirti un vampiro, non dovresti buttarti giu…- cominciò quasi con tono dolce –Ma tu non puoi definirti un vampiro se reagisci così..sei patetica!- concluse poi freddo, Virginia spalancò gli occhi aprì la bocca per parlare poi la richiuse, nascose il volto contro il petto del ragazzo e silenziosamente pianse, pianse calde lacrime,lui non fece niente, non la strinse a se, non la consolò…continuò a guardare il cielo, si era fatta sera…

Non poteva aspettarsi altro da lui, non lo conosceva molto, ma non sapeva il perché, si aspettava una reazione del genere

-Smettila di fare la rammollita , bimba…- il tono si era addolcito ma lei continuò a piangere, fu scossa da un singhiozzo, Dimitri se la scrollò di dosso scocciato –Vuoi capirlo che da me non avrai consolazioni o cazzate simili?….sei in un altro mondo adesso, bimba, nessuno ti consola, questo è un mondo più bastardo di quello che gia conosci!- si alterò un po’, lei alzò gli occhi lucidi a guardarlo, questa volta lui si decise a guardarla negli occhi –Vederti così mi irrita! Sei così vulnerabile!Bimba, non sono il tipo che si fa scrupoli solo perché hai 17 anni…- scosse la testa e senza smettere di guardarla le accarezzò una guancia, sul suo dito cadde un’altra lacrima, lui sbuffò –E per favore, smettila di piagnucolare! Non ne posso più di quest’atteggiamento così umano!- le prese il volto tra le mani e lo avvicinò al suo –E parla! Non sei più vittima , bimba! Ora sei tu il carnefice vuoi capirlo! Non mi interessa cosa ti sia successo…Non può fregarmene di meno! Ma se non smetti di essere patetica ti uccido e , credimi, non potrai resuscitare di nuovo una volta che avrò finito con te!- ora era davvero arrabbiato, le iridi dei suoi occhi diventarono completamente nere e si contornarono di rosso…Insomma non aveva avuto molto tatto, ma a modo suo aveva tentato di…consolarla!…

Virginia distolse lo sguardo e continuò a piangere, non riusciva a smettere, nonostante non ci fosse un motivo realmente valido –No bimba, non aspettarti gesti gentili da me…- lei tirò su con il naso e lui sbuffò –Questa è un’eccezione…- la strinse a se accarezzandole la testa –Solo perché sei la sorella di un mio caro amico…- continuò –e perché sei da poco vampiro…- si chinò per arrivarle all’orecchio –e poi chi prenderei in giro?…- le sussurrò piano, questa si fece scappare una risatina…poi si lasciò cullare…

Ok…sono in un ritardo pazzesco…Comunque ringrazio jessy16 che mi ha recensito, questo ti è piaciuto?

RECENSITE!

Un bacio

Lily123

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


-A quest’ora si rientra

-A quest’ora si rientra?- contemporaneamente a quella voce si accese una piccola luce di una lampada da lettura che lasciò intravedere suo fratello Jean seduto su una poltrona con le braccia in conserta, rimase nel buio senza rispondere –Ti rendi conto di che ora è?- chiese di nuovo tamburellando le dita sui braccioli della poltrona, non era mai stata brava nell’inventare scuse o bugie, ma quanto ci metteva Dimitri ad entrare?…sembrava lo facesse apposta…

“sembra?” penso tra se sorridendo “ovviamente , lo fa apposta!” quasi non rise, poi si ricordò del fratello praticamente furioso davanti a lei e si diede un contegno riprendendo la faccina colpevole –No, Virginia, sono le tre di notte! Dove sei stata tutto questo tempo?- si stava per alzare quando la porta alle spalle della ragazza si spalancò, sul volto di Dimitri c’era un sorriso divertito e beffardo –E’ stata con me Jean, non riuscivamo a dormire e ci siamo ritrovati in cucina, così abbiamo deciso di farci un giro, tutto qui…- spiegò calmo aggiustandosi i capelli e sorridendo di nuovo, cosa che fece salire un brivido a Virginia su per la schiena, ma non ci fece molto caso, annuì poi per dare più credibilità alla cosa, Jean sembrò più rilassato e Dimitri gli si avvicino dandogli qualche pacca sulla spalla –Avanti Jean, sei in vacanza, per una volta, stacca le spine dal cervello…- lo aiutò ad alzarsi e si sedette lui sulla poltrona, poi quando il fratello tentò di controbattere lo interruppe –oh, no, non voglio sapere niente, ora vai a dormire e a tua sorella ci penso io- qui gli scappò un ghigno a cui, molto probabilmente, vi fece caso solo Virginia –avanti!- concluse agitando le mani verso le scale –umph…- non disse altro e bofonchiando qualcosa seguì il consiglio, poco dopo i due rimasero soli “Di nuovo!” pensò la ragazza alzando gli occhi al cielo, non aveva ancora capito se il ragazzo le piacesse o no…ragazzo?…aveva più di 100 anni…Forse definirlo ragazzo era un po’ fuori luogo…”Ma vecchio, non rende giustizia all’aspetto…” sospirò sognante, guardandolo ancora immersa nel buio, poi si stupì di quello che aveva fatto e pensato e si coprì la bocca con una mano, come se avesse pensato ad alta voce, qualcosa la distolse da quei pensieri, Dimitri respirava pesantemente, gli si avvicinò piano sfiorandogli appena una mano poggiata sul bracciolo, lo guardò meglio, si era addormentato…Accertatasi di questo incrociò le dita con le sue e poi con l’altra mano gli accarezzò i capelli corvini, non sapeva neanche perché lo faceva, ma voleva.

Il ragazzo mugolò nel sonno e lei ritrasse la mano come scottata, l’altra però rimase nella sua, ripresa la sicurezza che stesse dormendo, si sedette sulle ginocchia posando il capo sul petto, sapeva che era impossibile, ma si stupì comunque nel non sentire battere un cuore, portò la mano sul suo e si stupì ugualmente.

Alzò il voltò ad ispezionare quello di Dimitri, con un dito vi tracciò il contorno e poi si fermò sulle labbra sottili, provò l’istinto di baciarlo…

E perché poi sopperire quell’istinto?…Nessuno l’avrebbe saputo!

E poi era un bacino innocente, che non significava assolutamente niente!…

Poggiò le labbra su quelle fredde del ragazzo, il contatto durò poco, si staccò….Non voleva che si svegliasse così, silenziosamente, si alzò e guardò la luna dalla finestra –E’ il nostro piccolo segreto…- disse piano, prima di ritornare silenziosamente nella sua camera…

Dimitri si rigirò sulla poltrona e per poi sorridere di nuovo, forse, anzi, molto probabilmente, lei non sapeva che quello non fosse solo un segreto suo e della luna...

E ho aggiornato anche oggi! Olèèèè….Grazie jessy16 che mi continua a recensire, spero non ti abbia deluso con questo!

Un bacio

RECENSITEEE

Lily123

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Bussò alla porta della casa, una Lavanda raggiante le aprì la porta e dopo averla salutata saltellando tornò indietro

Bussò alla porta della casa, una Lavanda raggiante le aprì la porta e dopo averla salutata saltellando tornò indietro. Virginia rimase sulla soglia, come entrare se non si è invitati?…Ma soprattutto, come spiegarlo a Lavanda?…

La ragazza si voltò

-Virginia, come mai sei ancora lì?- l’altra alzò gli occhi al cielo, poi sorrise portando le braccia in conserta , pensava a come farsi invitare ad entrare

-Tesoro, come mai sei lì, prego entra!- la madre di Lavanda l’aveva salvata, finalmente era libera di entrare e così fece raggiungendo l’amica, e insieme raggiunsero la stanzetta dove entrambe si lanciarono praticamente sui due letti

-Allora, da quanto tempo!…Novità?- a quella domanda il pensiero andò a Dimitri , cosa che la fece sorridere istintivamente, poi scosse la testa stupendosi di cosa stava facendo, odiava comportarsi così! –Beh, neanche a me…Che palle Pleiacora…- sospirò, poi scatto a sedere incrociando le gambe, classica posizione da “Scoop” –Sai sono sulle tracce di Clare?- disse poco dopo, Virginia la guardò poi quasi ghignò, no, assolutamente non si era pentita…

Rise alla faccia che la giovane aveva fatto vedendola entrare per la finestra, Risata cattiva, acuta, sadica...Demoniaca.

Si avvicinò a Clare che era immobilizzata dalla paura, la bocca si curvò in un ghigno e i canini più lunghi del normale scintillarono alla luce della luna

-Sai Clare, ho il modo per farti dimenticare, l’accaduto e far si che non ti traumatizzi più…- le scostò i capelli dal collo, Clare non riusciva a muoversi era come immobilizzata –sai, c’è solo un piccolo contro a questo mio “metodo”…- rise di nuovo –La tua morte! Però vedi, aiuterai molte persone…Tutta la città prima di tutto che vivrà sogni tranquilli senza sospettare di nulla…e poi, aiuterai me a sfamarmi, non è fantastico?- disse cattiva leccandosi i denti affamata, gli occhi erano completamente neri e contornati di rosso-S-sei un mostro…- riuscì finalmente a dire piano quella scatenando di nuovo una risata –Come dici?…ah, Preferisco definirmi, come dire..diversa, non morta ecco…Ho solo fame…Com’è che si dice?…Date cibo agli affamati?…Non prenderla come una questione personale- avvicinò la bocca al collo –Non ho niente contro di te, credimi, è per la sopravvivenza…Non preoccuparti, farò in modo di farti morire, è la sorte migliore che posso scegliere per te, la mia vita non è delle migliori…- la morse…

-Virginia!- Lavanda la scosse da quei ricordi, poi un sasso le arrivò giusto in fronte

-ahi…cazzo…- e si guardò intorno massaggiandosi la fronte, l’amica si affacciò alla finestra, evidentemente da lì era arrivato…

-Scusami, ho colpito te?..Il mio obbiettivo era Virginia…Puoi passarmela per favore?- si girò con sguardo stupito –è per te…- disse soltanto indicando la finestra questa si avvicinò e sbuffò, non ci poteva crede, ancora lui!

-Che vuoi!?- urlò irritata, ma quel ragazzo era dappertutto!…

-Niente, vederti!- sorrise beffardo, la ragazza chiuse la finestra e si voltò appoggiandosi al davanzale –Cretino!- sentenziò poi –Cretino?…mamma mia Virginia…ma è perfetto!- sbuffò di nuovo irritata –un perfetto cretino!-

-Oh, Virginia, Virginia!…Aprì la finestra! Tu che sei il mio soleeeee…- si sentì urlare il ragazzo su note stonate, la voce arrivava ovattata a causa della finestra chiusa –Non puoi ignorarmi!- urlò ancora, Lavanda scoppiò a ridere e Virginia la fulminò con lo sguardo –Non puoi dimenticare il segreto nostro e della luna!- questa volta la ragazza sobbalzò e se avesse potuto sarebbe diventata rossa dalla rabbia, prese un statuina dal comodino –scusami…- si rivolse a Lavanda, poi spalancò la finestra e lanciò l’oggetto, prendendo in testa Dimitri che si massaggiò la testa –Stronzo!- richiuse la finestra

-Tanto non mi piaceva…- sentenziò l’amica…

Cap finito!..Racensiteee

Un Bacio

Lily123

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


-Aprii

-Aprii!- urlò ancora cantando stonato, Lavanda si alzò e la scostò dalla finestra –Fa caldo!- spiegò, poi l’aprì , si affacciò e continuò ad osservare Dimitri come…ipnotizzata…Virginia scattò a scostarla dalla finestra –Lavanda,no!- lo ammonì –E’ per la sopravvivenza!- rispose questi, cacciò la lingua e poi sbuffò –si può sapere che vuoi?- Dimitri scosse la testa tornando serio –Non parlo per la finestra!- si voltò dandole le spalle –Arrangiati!- quello che la sollevava era che lui non poteva entrare se non era invitato –Perfetto…Dolce ragazza amica di Virginia, posso entrare?- Lavanda stava per rispondere affermativamente quando l’altra le tappò le bocca con tale violenza da far cadere entrambe, si alzò appoggiandosi al davanzale –no, non vuole!- rispose nascondendo Lavanda che voleva a tutti i costi affacciarsi –Non è vero!- gridò ma Virginia le si mise di nuovo davanti impedendole la visuale poggiandosi con le mani alla finestra, a nulla servì : Lavanda spuntò da un fianco dell’altra –Comunque si!- Dimitri scoppiò a ridere e si avvicinò alla porta, Virginia si precipitò al piano di sotto seguita da Lavanda e si mise davanti all’entrata per impedirgli di passare , l’amica era davanti a lei con il peso spostato su un piede, l’altro piede che tamburellava sul pavimento e le braccia in conserta –Sei proprio stronza!-

Dimitri spalancò la porta senza accorgersi che Virginia era davanti , scaraventandola su un tavolino e facendo cadere il vaso che vi era sopra, fortunatamente proprio quando l’oggetto stava per toccare terra questi lo prese e inchinandosi lo porse a Lavanda –A lei!- questa rise prendendo il vaso –Grazie!- arrossì e Virginia tossì per ricordare la sua presenza, era ancora a terra.

Dimitri si voltò e le prese la mano, sapendo che se gliel’avesse porta , lei non l’avrebbe accettata.

L’aiutò ad alzarsi e le si avvicinò a un orecchio –Che ci facevi li in terra , Bimba?- domandò come se non sapesse niente , scoppiò a ridere, poi si voltò di nuovo verso Lavanda –Piacere di fare la sua conoscenza, che scostumato, entrare in casa sua senza neanche presentarmi! Piacere, Dimitri – si inchinò –Lavanda!- gli porse la mano che lui sfiorò con le labbra , Virginia sbuffò “Deve fare così con tutte?”…

Lavanda arrossì –Ha sete?- domandò per essere gentile –Ti prego, dammi del tu…Se ho sete?- qui il ragazzo guardò Virginia e gli scappò un ghigno –Un po’…- concluse infine, la ragazza scattò tirandolo per un braccio –No! Non ci tratteniamo, infatti ce ne andiamo!- lo tirò ma non si scostò di un millimetro –Dai, ma ha sete!- Lavanda lo prese dall’altro braccio , Dimitri ebbe un brivido , guardò Virginia. Gli occhi azzurri stavano diventando sempre più scuri , si stavano contornando di rosso e i canini si stavano allungando –Lavanda , ascoltami…- lo tirò ancora riuscendo a farlo uscire –Un giorno ti spiegherò tutto!- chiuse la porta alle sue spalle e corse via con Dimitri che quasi ringhiava. Quando furono nel bosco si fermò poi guardò il ragazzo che respirava affannosamente con il volto tra le mani, lo abbracciò accarezzandogli la schiena –Calmo, Dimitri, Calmo…- il respiro si regolarizzò , poi con uno scatto la scaraventò via facendola cadere, si chinò all’altezza dei suoi occhi –Hai sbagliato, Bimba!- la prese per il colletto tirandola su di peso –Non metterti mai tra un vampiro e la sua preda!- strinse di più la presa –Soprattutto se il vampiro sono io!- era furente di rabbia –Le mie amiche non sono tue prede!- sentenziò la ragazza con il fiato strozzato, Dimitri la lasciò coprendosi il volto con una mano.

Virginia si massaggiò la gola, non sapeva che pensare di quel tipo: Un momento era “dolce”, un altro momento era un assassino!…fu allontanata da quei pensieri : Dimitri la attirò a se prendendola per la vita e la baciò con passione e anche con una punta di violenza e possesso –Ah, bimba…Come devo fare con te e il tuo carattere…- la baciò di nuovo –Mi fai impazzire, bimba…- Altro bacio ed altrettanta passione…

Salveeee…Capitolo finito…Grazie a lovehate che ha recensito, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, grazie dei complimenti e fammi sapere ^^

Un Bacio a tutti

Recensite!!

Lily123

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


-Mi fai impazzire, bimba…-

-Mi fai impazzire, bimba…-

Sospirò affacciata alla finestra della sua camera , la pelle diafana era ancora più pallida alla luce della luna, smise di guardare fuori e si voltò verso la sua camera in disordine, evitando di cadere in cianfrusaglie varie si sedette sul letto e nascose il volto tra le mani, si lasciò cadere di lato sospirando appena, doveva iniziare a provare questa cose da vampiro?…Lo trovava un controsenso.

-Come devo fare con te e il tuo carattere?…-

Sbuffò rimettendosi a sedere –Io e il mio carattere?- disse ad alta voce alzandosi e mettendosi allo specchio nella quale non comparve il suo riflesso, si ricordò di quel bacio,lo stomaco le fece una capriola e lei si ritrovò di nuovo a pensare a quel vampiro…

-Cos’è nessuno ti ha mai baciata?- domandò ironico il vampiro guardandola beffardo, questa distolse lo sguardo –Non è questo il punto!- rispose lesta, non che nessuno avesse voluta baciarla…Cioè, lei non lo sapeva se qualcuno avresse voluto o voleva, il punto era che non aveva mai avuto alcun tipo di rapporto con gente dell’altro sesso. Ok, non aveva avuto grandi rapporti con nessuno eccetto Saviette e Lavanda…

Quel vampiro così superbo, buffone e pieno di se!

Dimitri rise di scherno, poi si bloccò all’improvviso guardando un punto fisso del bosco dietro di loro –Cosa c’è?- la prese per i fianchi e la tiro giu con se –Ma cosa?…- un paletto scagliato da qualcuno ad alta velocità le sfiorò la testa tagliandole una piccola e lunga ciocca di capelli corvini..

-C’è qualcun altro che sa del tuo segreto, bimba?- non aspettò risposta –Quel qualcuno sta tentando di ucciderti…- concluse prendendo il paletto da terra e ringhiando quasi…

Corse verso quel punto del bosco ma Virginia lo fermò –Sei matto, come potrebbe uccidere me, lo farebbe anche con te!- spiegò scettica, l’altro scoppiò a ridere –Ti preoccupi troppo per gli altri, bimba, pensa solo che questo serve a te, non pensare a me!- la ragazza gli diede un sonoro ceffone, scatenando un’altra risata –E’ così bimba, pensi troppo da umana!…E poi sono quasi 110 anni che uccido questi bastardi…Non chiedermi il motivo per cui lo faccio, bimba…- si avvicinò di nuovo a lei per baciarla –Perché non saprei dirtelo!- sussurrò poi, si allontanò verso gli alberi-e ricorda, bimba, non pensare da umana, pensa che serve a te e che io non valgo quanto la tua vita e lo stesso che penserei io…- scomparve nella foresta…

“Quello stupido, inaffidabile Vampiro con gli occhi di ghiaccio…Bello da star male…”…Scagliò un pugno nello specchio rompendolo e tagliandosi la mano –Vaffanculo!- urlò, non si preoccupò, era sola in casa : La madre e Louys erano in vacanza, Jean era…E lui non era ancora tornato dopo il loro ultimo incontro.

Prese a calci tutto ciò che le capitava a tiro, stava per dare un altro pugno allo specchio quando qualcosa o meglio, qualcuno le trattenne la mano, si voltò, Dimitri le teneva la mano sanguinante, se la portò alla bocca e leccò un po’ di sangue –Calma bimba…- l’abbracciò tenendola stretta al petto, le accarezzò i lunghi capelli –Tra un po’ le ferite se ne andranno…Ma mi sa che non è questo il problema…- disse piano senza lasciarla –Non preoccuparti,bimba, quel cacciatore non si avvicinerà presto…Anche se non ho scoperto chi è…- cercò di consolarla, lei si liberò dalla presa –Tu pensi che sia per questo?…Pensi che per questo fino ad ora sia sta così preoccupata?- il ragazzo non rispose, per cos’altro se no?…

-Non riesci proprio a capire?- urlò stringendo i pugni, non ebbe risposta –Ero preoccupata per te dannazione!- uscì fuori dalla sua stanza, lasciando Dimitri da solo, un Dimitri nettamente confuso…Sbuffò e la seguì, si affacciò per le scale, lei era già al piano di sotto –Bimba- la chiamò, gli scappò una risata –Tu…tu pensi troppo da umana! Ti ho detto che devi pensare a te- iniziò calmo , cominciò a scendere calmo le scale strisciando il palmo destro sul corrimano –Come devo fartelo entrare in testa?- le si avvicinò e picchiettò con il pugno sulla fronte della ragazza –Chiunque vampiro avrebbe approfittato della situazione senza battere ciglio e preoccuparsi! Insomma, ti levano da torno un cacciatore che ti ha preso di mira senza farti rischiare la vita…E tu ti preoccupi! Ma fottitene altamente!- le alzò il volto per il mento –Chi Vampiro pensi si sarebbe preoccupato al posto tuo?- le domandò a fior di labbra –Tu.-…Questa volta a baciarlo fu lei…

Eccomi ragazzuole, Cap finito, spero sia di vistro gradimento!

Grazie a jessy16 e lovehate che hanno recensito e spero vivamente lo rifaranno per farmi sapere le loro opinioni su questo Capitolo

Un bacio

Lily123

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


-Oh no Bimba, ti sbagli…- sussurrò all’orecchio della ragazza, la fece aderire di più al suo corpo tenendola per i fianchi –No

-Oh no Bimba, ti sbagli…- sussurrò all’orecchio della ragazza, la fece aderire di più al suo corpo tenendola per i fianchi –Non mi conosci, non sai quanto sono bastardo…Ti lascerei fare…e anche morire…- continuò sicuro, ma Virginia per un qualche motivo non gli credeva e scosse la testa in segno di negazione, si alzò in punta di piedi per guardarlo meglio negli occhi di ghiaccio

-Qui ti sbagli tu…Perché avresti rincorso quel cacciatore?…- il vampiro la strinse di più riducendo gli occhi a due fessure, poi il solito ghigno beffardo si disegnò sulla sua faccia

-Te l’ho detto, bimba…- con una mano salì ad accarezzarle i capelli corvini –Mi diverto ad uccidere quei bastardi…- concluse per poi baciarla con più passione , la ragazza incrociò le braccia dietro il suo collo tentando di alzarsi ancora di più sulle punte, una mano andò a giocare con i capelli neri del ragazzo mentre questi la stringeva ancora di più, Virginia facendo peso sulle braccia gli circondò la vita con le gambe , lo sentì ghignare ancora sulle sue labbra…

Sentirono la porta aprirsi, ma così presi non vi fecero caso…

-Mi sono perso qualcosa?- alla voce di Jean dovettero per forza fare caso, smisero di baciarsi, ma Virginia era ancora in braccio a Dimitri, si voltarono a guardare il fratello della ragazza che li guardava a dir poco sconvolto –Virginia…- boccheggiò, quest’ultima accorgendosi della posizione scese subito poggiando i piedi a terra e senza smettere di guardare il fratello

-N-Noi dobbiamo parlare…- balbettò Jean, ma Dimitri lo interruppe mettendosi davanti –No noi dobbiamo parlare…- la ragazza lo tirò per un braccio –Virginia , va in camera tua!- gli ordinò il fratello senza interrompere il contatto visivo con Dimitri –Jean, ascolta…- tentò di dire ma a interromperla non fu il fratello, bensì Dimitri –Vai in camera Virginia…- questa sbuffò e salì le scale, si sentì la porta sbattere, poi silenzio…

-Dimitri, tu non sai..non…- si fermò era sconcertato, non sapeva praticamente cosa dire, l’altro preferì tacere.

Era in camera sua, decise di uscire ad origliare, insomma era una questione che riguardava anche lei…Soprattutto lei!…Piano arrivò alla cucina e si nascose dietro la porta…

-Mia sorella è speciale…Può sembrare forte, ma è fragile!- quasi urlò

-Lei non è una delle puttanelle che ti porti a letto!- continuò furibondo, l’altro tentò di dire qualcosa ma fu interrotto –No parlo io!…E’ una bambina Dimitri! Una bambina!- Virginia alzò gli occhi al cielo –bambina…ho 17 anni!- contestò a bassa voce senza farsi sentire

-Non farla soffrire! Non ti permetto di farla soffrire!-

-Jean, hai frainteso!-

-Sai, con mia sorella avvinghiata al mio migliore amico, è difficile fraintendere!- aveva un tono leggermente isterico –Avanti, era un bacio…Mica stiamo insieme…- non riuscì a trattenersi una sonora risata beffarda, Jean partì e lo prese per il colletto – per te lo è!…Per lei no!- Virginia irruppe nella stanza –Fer-ma-ti! Stu-pi-do!- a ogni sillaba scagliava dei pugni alla schiena del fratello....

Capitolo finito!..Grazie a Jessy16 e lovehate che hanno rcensito!

Sono di fretta scusate!

Un Bacio

IVIC!

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Dimitri aprì la porta scocciato –Tu sei

Dimitri aprì la porta scocciato –Tu sei?- domandò alla ragazza che gli stava davanti con una sigaretta in mano –Piuttosto tu chi sei?- chiese a sua volta lei facendo una boccata di sigaretta, il ragazzo la guardò cinico –Senti , mi hai svegliato, se non hai voglia di dirmi chi sei, chiudo la porta e la finiamo qui!- sentenziò alzando gli occhi al cielo –Betty Jane!- Virginia spuntò da dietro il ragazzo –Entra!- la invitò, la ragazza buttò del fumo in faccia a Dimitri –Permesso- questi si scostò e lei lo superò seguendo Virginia in camera. Il vampiro rimase lì impalato per cinque minuti circa , poi sbattè la porta e tornò a dormire sul divano nonostante fossero le quattro del pomeriggio, ma erano due giorni che non chiudeva occhio.

-Betty Jane, da quanto tempo…- Virginia le fece segno di accomodasi sul letto mentre lei si sedeva sul tappeto tra le cianfrusaglie –Scusa il disordine , ma non mi impegno più a mettere a posto visto che non ci sono , ne mio fratello ne mia madre e Luys a sgridarmi…- spiegò velocemente –E quel coso?- chiese senza entusiasmo l’altra –Ah, lui…- il sorriso sparì dalle labbra di Virginia –Tasto dolente…- capì la bionda –oh no ecco…vedi è un amico di mio fratello però loro…ecco hanno litigato – iniziò Virginia –Mio fratello ha deciso di cambiare un po’ aria ed io e Dimitri siamo rimasti soli, non che parliamo molto visto che abbiamo litigato anche noi…- concluse poi con un sospiro, tra le due cadde un silenzio imbarazzante. Betty Jane inspirò altro fumo senza dire niente, lei era sempre stata così, un po’ sulle sue, era sempre stata più matura, più diversa della sue età –Sei più pallida del solito – notò , Virginia sorrise –E’ il sole che dà quest’impressione, si strinse di più nel maglioncino di filo che aveva addosso –Ci saranno 30 gradi, Virginia!- quest’ultima scosse le spalle –Ho freddo…- in verità non poteva avere ne freddo ne caldo…

Betty Jane le si avvicinò poggiandole una mano sulla fronte –Non mi sembra tu abbia la febbre, anzi sei gelata!- le tolse la mano dalla fronte riscaldandosela con il fiato, la vampira sorrise, ma di un sorriso triste, un sorriso che voleva essere una lacrima…Il freddo, il freddo lo aveva dentro…

-E’ meglio che io vada, quella matta della mia matrigna mi starà cercando…- si alzò avvicinandosi alla porta della camera –Non mi accompagni?- domandò, l’altra si alzò come uscita da una trans, l’accompagnò all’uscita di casa e le aprì la porta –Fatti vedere presto!- si raccomandò –beh…se mi troverò a passare, farò un salto qui…- dopo averla salutata con un cenno del capo, Betty Jane se ne andò lasciando da sola Virginia , lei rimase ferma accanto alla porta per un po’. Troppi pensieri in così poco tempo…All’improvviso si sentì stanca…Stanca e avvilita…

Si spostò nel salotto dove dormiva Dimetri sul divano. Restò a guardarlo, sembrava un angelo dannato, il suo angelo dannato…

Suo?

Era davvero suo?…

Scosse la testa come per liberarsi da quei pensieri.

Il ragazzo inaspettatamente e lentamente aprì gli occhi, evidentemente aveva percepito una presenza –Bimba…- mugolò con la voce impastata da sonno, questa si scostò un po’ dal divano ma lui la prese per un braccio –No-noi dobbiamo parlare…- cominciò Virginia , lui la tirò di più facendosela stendere accanto e circondandole le spalle con un braccio –Non c’è proprio niente da dire…- sentenziò con la voce ancora assonnata, le poggiò il mento sulla testa e chiuse gli occhi –Invece si…- le adagiò l’indice sulla bocca per zittirla –shh…- il respiro divento regolare e lui si addormentò con lei tra le braccia…

Capitolo finitolo…Grazie a jessy16 e lovehate che hanno recensito… ne approfitto per assicurarvi che manderò al più presto Dimetri da voi…ihihi^^”

Recensite!

Un bAcio

Lily123

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 (Prima Parte) ***


Quando si svegliò era sola sul divano, aprì gli occhi poi li richiuse e si rigirò mugolando qualcosa, qualcuno le accarezzò un

Quando si svegliò era sola sul divano, aprì gli occhi poi li richiuse e si rigirò mugolando qualcosa, qualcuno le accarezzò una guancia e lei, lentamente, aprì gli occhi

–Qualcosa mi dice che neanche tu hai chiuso occhio nelle ultime quarantotto ore…- si stiracchiò e si mise a sedere –Ma che ora è?- domandò sbadigliando –Hai dormito per nove ore, quindi è l’una di notte- spalancò gli occhi e si toccò i capelli per vedere se erano in ordine, Dimitri le scostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio poi le prese il volto tra le mani e le diede un leggero bacio sul naso, lei si scostò e poi si alzò, poggiò le mani sui fianchi ticchettando con un piede.

Tentò di superarlo ma lui le si mise davanti per non farla passare -Scostati!- gli ordino a denti stretti –Come vuoi…- la prese in braccio e si sedette sul divano

–Non dovevamo parlare?- lei tentò di alzarsi ma lui la trattenne in braccio –Possiamo parlare anche così…- Virginia incrociò le gambe e mise le braccia in conserta –Perfetto!- prese fiato

–Cosa siamo noi?- Dimitri sorrise –Facile, Vampiri!- gli diede uno schiaffo sulla spalla –Cretino!-

-Cosa siamo scusa?- l’avvicinò a se e tentò di baciarla, ma lei lo scostò –Per favore!- si ricompose

–Se per te è tutto un gioco per me non lo è!- si alzò e se ne andò in cucina, aprì il frigorifero e addentò una mela, tossì : Faceva letteralmente schifo, era immangiabile.

-Se hai deciso di avvelenarti, dammi un ultimo bacio!- l’abbracciò da dietro, lei si girò per fargli una grande ramanzina, Dimitri la baciò di scatto. Dopo un po’ anche Virginia rispose al bacio

–Ti contraddici, bimba…- le sussurrò a fior di labbra, lei scosse la testa

– Mi arrendo, accetto la sfida, starò al tuo gioco…- lui ghignò –No bimba…- scese a sfiorarle il collo con il naso

-Non è una sfida, non è un gioco, è una scelta…-glielo baciò

–Io Scelgo di si…- rispose a bassa voce lei, la morse e assaggiò il sangue misto a veleno, poi si alzò a bacarla –sai che significa?- la baciò di nuovo e lei mugolò un “no”

–Che sarai mia per sempre…- ghignò e le tappò la bocca con un altro bacio prima che lei potesse rispondere qualcosa

Sono in tremendo ritardo, scusateeeee…Grazie a jessy16 e lovehate che anno recensito, spero lo facciate ancora nonostante il ritardo

Un bacio

Lily123

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 (Seconda Parte) ***


La finestra dietro di loro si frantumò in mille pezzi e prima che un paletto colpisse Virginia, Dimitri la spinse a terra face

La finestra dietro di loro si frantumò in mille pezzi e prima che un paletto colpisse Virginia, Dimitri la spinse a terra facendo sì che il paletto gli si conficcasse nel braccio sinistro.

La ragazza rimase in terra sbalordita , non ancora cosciente di quello che era successo , Dimitri ringhiò e corse verso la finestra , non c’era traccia del cacciatore, annusò l’aria, era come sparito.

Si avvicinò di nuovo alla ragazza…

-Alzati bimba…- gli porse la mano ma lei indicò il paletto che aveva ancora nel braccio –Ah questo…- con uno scatto se lo levo e lo gettò a terra accanto a Virginia che continuò a guardarlo, mentre la ferita iniziava già a rimarginarsi.

La vampira prese in mano il paletto e tastandolo vi sentì come una scritta intarsiata, lo pulì dal sangue e trasalì : “Anche a voi spetta morire, anime dannate…”.

Dimitri si abbassò e le accarezzò una guancia poi guardò il paletto e scoppiò a ridere

–Avanti bimba…- la alzò di peso e la fece sedere –Sono solo minacce di morte- disse come fosse la cosa più normale del mondo

–Ah beh, certo…- iniziò piano lei –Si tratta solo di un tipo che vuole ucciderci!- l’ultima parte la urlò –Ucciderci? Vuole ucciderti!- la corresse lui

-Certo questo cambia le cose….- urlò di nuovo –Stai diventando isterica, bimba, lo sai?- poggiò le ginocchia a terra per arrivarle all’altezza degli occhi e l’abbracciò facendole poggiare la testa sul suo petto

-Calmati, bimba…Non ti fanno bene questi sbalzi di umore, sei debole…- lei non rispose , stava ancora tentando di capire cosa fosse successo, guardò Dimitri negli occhi come per avere una risposta

-Ma che ho fatto…- sospirò e il ragazzo ghignò

–Che cosa non hai fatto…-fece intendere benissimo il doppio senso, si meritò un altro schiaffo sulla spalla –Cretino! E’ una situazione seria!- Dimitri scoppiò a ridere

-No bimba, ora che sei mia non permetterò che ti succeda qualcosa…Ucciderò qual bastardo…- Virginia guardò in cielo scocciata

–Tua…Io non sono di nessuno…- il vampiro rise di nuovo

-No sei mia…Sai cosa vuol dire il fatto che prima io abbia bevuto il tuo sangue?…-

lei scosse la testa

-E’ una specie di condice…Bon ci arrivi proprio?-

Lei di risposta lo guardò interrogativa

-Che mi appartieni, bimba, per sempre…-

Ed ecco la seconda parte, l’ho diviso in due parti per dare più rilievo a questo capitolo perché alcune cose saranno fondamentali per capire il continuo della storia!

Un bacio

Lily 123

RECENSITEEE

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Camminava lentamente per le strade di Pleiacora…

Camminava lentamente per le strade di Pleiacora…

Erano ormai 2 mesi che era arrivato lì…

Pensava…

Con un calciò lanciò una pietra contro una staccionata…

Alzò il viso a guardare la luna, che stava per essere coperta dalle nuvole…

“Si prospetta pioggia…” sospirò e continuò a camminare…

Come previsto delle gocce cominciarono a cadere, ma lui non se ne curò…

Pensò a lei…

Al suo volto sereno e rilassato mentre dormiva accanto a lui poco prima…

Così rilassato e calmo che lui non aveva retto, ero uscito per farsi un giro e chiarirsi le idee…

Aveva sempre pensato di non aver bisogno di nessuno, che poteva continuare per la sua strada…Da solo

Poi aveva incontrato lei, il suo profumo, i suoi occhi dorati…il suo carattere…

“E quella sua dannata ingenuità…”

Ripensò al messaggio inciso sul paletto…

Ma come poteva essere dannata una creatura così bella e ingenua?

La sua anima era stata condannata da qualcun altro, contro la sua volontà era diventa quello che era ora…

Che colpa ne aveva?…

Era una punizione che non meritava…

Lui?

Lui l’aveva meritata…

Ma lei?…Lei no…

Sospirò ancora una volta, non voleva macchiare quella sua ingenuità con la sua crudeltà…

Non voleva macchiare quella bellissima pelle diafana con il suo sangue sporco delle tante vittime…

Non si era mai pentito…

Aveva sempre goduto nel sentire le malcapitate urlare…

Nel sentirle morire…

Nel sentire la loro linfa vitale scivolare dal loro corpo e invadere il proprio…

E godeva ancora…

Lui poteva tranquillamente essere dannato, e non faceva niente per discolparsi…

Ma vedeva il dolore negli occhi di lei quando era costretta ad uccidere altri per sopravvivere…

L’aveva sentita piangere, pregare perdono a quel Dio che li aveva dimenticati…

Ma Lui, e anche lei sapevano…

Sapevano che in quel Limbo, Quel Dio non li vedeva neanche…

Quel Dio non degnava loro neanche di uno sguardo…

Lei nonostante questo continuava a pregare cercando un perdono…

Scoppiò a ridere…

“Se non l’avessi ucciso, sarei morta…perdonami, ma non riesco ad andare contro la mia natura…Perché devo sottostare a tutto questo?…Voglio una vita normale…

Perché la mia anima è dannata?…Perdonami, per favore…Perdonami…”

Questo l’aveva sentita supplicare una volta, inginocchiata al suo letto, tra un singhiozzo e l’altro…

E non aveva saputo che fare , era rimasto spiazzato e non aveva potuto consolarla…

Perché quella era la semplice verità…

E il perdono tanto sperato, non l’avrebbe mai ricevuto…

Non poteva inventare bugie per il solo fine di vederla sorridere…

“Non c’è salvezza…Non c’è salvezza…”

-E’ così bimba non c’è salvezza…- disse ad alta voce e scoppiò a ridere

“Perdona almeno lui, Signore…So che è buono…Signore, perdona lui…Lui è la mia salvezza…”

Quella volta non ce l’aveva fatta era irrotto nella stanza e l’aveva alzata di peso per il colletto

-Non chiedere perdono, bimba! Io non sono la tua salvezza!- “

Salvezza?…Lui, una salvezza?…

Rise ancora, quasi mosso da un’isteria…

“Scusami bimba…Ma non sono quello che pensi…”

Continuò a ridere

“Se c’è un perdono per noi, io di sicuro non lo merito…”

Si bloccò e per la prima volta una lacrima, Una sola…Scese da quel volto perfetto.

“Io non merito neanche te , bimba…Non voglio infangarti con la mia crudeltà e il mio odio…”

-Non amarmi ,bimba! Io non so cosa sia l’amore! Bimba, non amarmi!…- stava urlando disperatamente, cadde con le ginocchia a terra e alzò il volto verso il cielo allargando le braccia

-Se sapessi cosa ho fatto…Non amarmi, bimba! Non farlo…Se davvero vuoi quel perdono! Non amarmi!- urlò ancora più forte, poi nascose il viso tra le mani e smise anche di respirare…Ascoltando il rumore della pioggia, il fruscio dell’erba e delle foglie degli alberi…

-Non Amarmi, bimba…- questa volta era un sussurro, scoprì solo gli occhi dalle mani

-Semplicemente, bimba, Odiami…-

Capitolo un po’ triste…

Grazie a lovehate che ha recensito come sempre ^^”

Un bacio a tutti

Lily123

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Si svegliò e si dispiacque di non vederlo accanto a lei…

Si svegliò e si dispiacque di non vederlo accanto a lei…

Si affacciò alla finestra poggiandosi con le braccia al davanzale : pioveva.

Lui non era ancora tornato.

Senza motivo se ne preoccupò.

Perché?

Non poteva prendere febbre o raffreddore o malanni vari.

Perché?

Era immortale, non c’era bisogno di preoccuparsi….

Quel cacciatore, non cercava lui.

Quella non era preoccupazione.

Era incompletezza…

Poggiò anche la testa sul vetro continuando a guardare la pioggia.

Anche a voi spetta morire, anime dannate”

Strinse i pugni e chiuse gli occhi cercando di trattenere le lacrime.

Congiunse le mani mormorando delle preghiere.

-Supplico perdono, per me…per lui…Lui è davvero la mia salvezza…-

Ricordò quando lo aveva fatto infuriare chiamandolo soltanto “la mia salvezza”, Quando si scagliò contro di lei e poi rammaricato per quello che aveva fatto se n’era andato in un’altra stanza, lontano da lei…

-Non abbiamo scelto noi questo…-

Non ce la fece e calde lacrime le solcarono le guance gelide.

-Io so che mi ascolti, so che puoi sentirmi, che qualche volta volgi lo sguardo su di noi…-

Le lacrime non smettevano di scendere.

Sapeva anche che un perdono per lei non c’era…

Ma la speranza rimaneva…

-Guardami, ascoltami…-

Era inutile supplicare

-Perdono per le persone che ho ucciso…Ma non l’ho mai fatto per diletto…-

Sussurrava quelle parole come per non dare fastidio, Ma in casa era sola.

-Perdono per me…ma Soprattutto per lui…-

Si lasciò cadere a terra e nascose il viso tra le mani scossa dai singhiozzi.

Un lampo illuminò per qualche secondo tutta la casa e lei vide l’ombra di qualcun altro dietro di lei.

Non si voltò.

Non si alzò.

La figura si abbassò sedendosi e circondandola con le gambe e abbracciandola da dietro.

-Non farlo, bimba…-

Le sussurrò all’orecchio levandole le mani dal viso

-Non piangere, bimba..-

Le asciugò gli occhi con un gesto elegante

-Non chiedere perdono anche per me…-

Si alzò di terra trascinando su anche lei, poi la voltò.

Lei lo guardava con gli occhi lucidi e con le mani tremanti gli sfiorò una guancia, lui con la sua mano fermò il palmo di lei sulla sua guancia e poi glielo bacio.

-Non lo merito il perdono…Io uccido per diletto…E non me ne pento…-

La mano di Virginia era ancora sulla guancia dell’uomo.

-Se vuoi quel perdono, bimba , non amarmi…-

L’abbracciò e chinò il capo per arrivarle all’orecchio, le accarezzava lentamente i lunghi capelli corvini.

-Non amarmi bimba, come puoi pensare che io sappia cosa sia l’amore? Sono spietato e crudele…Non potrei mai contraccambiarti…-

Lo disse a bassissima voce, ma sapeva che lei poteva sentirlo benissimo e sapeva anche di avere tutta la sua attenzione, salì a baciarle la fronte.

-Non amarmi, bimba, mi basterebbe niente per farti male e se lo ritenessi giusto per me…Non esiterei a farlo neanche adesso…-

La bocca ancora sulla fronte di lei.

Altre lacrime solcarono quella guance e lei venne scossa da un singhiozzo.

-Se vuoi davvero il perdono, non considerarti più mia…E per favore non piangere, lo faccio per te…-

La strinse di più e lei affondò il voltò nel suo petto senza smettere di piangere, strinse la sua camicia bagnata tra le mani, con un innato bisogno di lui

-Non voglio macchiare la tua ingenuità…Non posso amarti, bimba…-

La scostò un po’ da lui e poggiò la fronte su quella della ragazza

-Ucciderò quel cacciatore e non farò più parte della tua vita-

Lei tentò di baciarlo ma lui la bloccò tenendola per le spalle

-Sarebbe più doloroso…Sia per me che per te…-

Si allontanò ancora di più da lei e si voltò camminando verso la porta, lei rimase ferma a guardare la scena, come se non potesse fare niente.

Lui si bloccò arrivato alla porta, poggiò una mano allo stipite ma non si girò

-Non cercarmi bimba…-

Disse con tono deciso

-Perché non posso amarti-

Aggiunse con una leggera titubanza nella voce.

Uscì e sotto la pioggia lentamente si allontanò.

Rimase a guardarlo andarsene, poi quando lui varcò la soglia del cancello che divideva il giardino dalla strada qualcosa scattò in lei e corse fuori.

Lo tirò per farlo voltare e si buttò tra le sue braccia ma lui non l’abbracciò

-Io, Io ti amo…-

Urlò disperatamente aggrappandosi al suo collo.

Dimitri rimase fermo impassibile.

-Tu sai amare…-

Disse piano, lui non fece comunque niente.

In un altro tentativo disperato poggiò le labbra su quelle dell’uomo.

Niente.

-Amami…-

Sussurrò a fior di labbra.

Un altro singhiozzo. Ruppe la sua muraglia di difesa. Ruppe le sue sicurezze.

Tremante una mano si mosse e le portò la testa sul suo petto.

L’abbracciò.

La strinse a se chiudendo gli occhi e assaporando il suo profumo.

Assaporando il contatto della sua pelle.

Assaporando quel momento.

Poggiò il mento sulla sua testa.

Assaporò ancora il suo odore.

Le prese il voltò con le mani e senza dire niente la baciò.

“Non potrei amarti, bimba…”

La strinse di più a se senza interrompere il bacio

“Non dovrei amarti, bimba…”

Virginia gli circondò il collo con le braccia e affondò una mano tra i capelli ormai bagnati.

“Sarebbe una pazzia..”

La strinse ancora

“Allora io sono, pazzo..”

Spero di essermi fatta perdonare per i ritardi che ho fatta ^^”

Grazie a jessy16 e lovehate che recensiscono ^^”

Un bacio a tutti

Lily123

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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


-Dormi…- Le sussurrò ad un’orecchio

-Dormi…- Le sussurrò ad un orecchio

-No…te ne andrai di nuovo…- Rispose lei tremante.

Le accarezzò la testa che era appoggiata sul suo petto.

Non le rispose niente.

-Non andartene-

-Non lo farò-

-Giura-

Scoppiò a ridere sonoramente.

-Io non giuro, bimba-

La guardo dritto negli occhi

-Mai-

La ragazza abbassò lo sguardo sulle proprie mani che giocherellavano con i bottoni della camicia di Dimitri.

-Credimi-

Lei sospirò, poi annuì e chiuse gli occhi.

-Ti credo…-

Continuò ad accarezzarle i capelli canticchiando una melodia inventata al momento.

Sentì il suo respiro regolarizzarsi, segno che si era addormentata, dopo averle dato un leggero bacio sulla testa, gliel’adagiò sul cuscino.

Lentamente e silenziosamente per non svegliarla si alzò e arrivò in cucina.

Appena si sedette, qualcuno bussò alla porta, sbuffando andò ad aprire.

-Ancora tu?-

-No, sono la fata turchina…-

-Entra…-

Si scostò per farla entrare, lei lo superò per poi andarsi a sedere nel salone, poco dopo fu seguita da Dimitri.

-Dov’è Virginia?- domandò ad alta voce, lui le mise un dito sulla bocca per zittirla

-Dorme…- rispose a bassa voce chiudendosi dietro la porta

-Comunque, giusto per educazione, il mio nome è Dimitri-

Il tono di voce era tornato normale e porse la mano alla ragazza che non lo calcolò neanche

-Ah, ok-

Silenzio.

-Dovresti presentarti anche tu-

La bionda sbuffò alzando gli occhi al cielo.

-Lo sai il mi nome!-

Gli porse la mano

-Piacere, Betty Jane!-

Il contatto con la mano gelata del vampiro la fece rabbrividire, subito interruppe quel freddo contatto e si riscaldò la mano sfregandola con l’altra.

Silenzio.

-Perché saresti venuta qui?-

-Io parlo solo con Virginia!-

La ragazza si alzò e mise le braccia in conserta voltandosi dall’altra parte, lui si avvicinò e le strinse le spalle furioso.

-Virginia sta dormendo, se questa cosa era così importante da farti venire a notte fonda, sotto la pioggia qui, puoi dire a me!-

Lasciò la presa quando sentì la ragazza gemere per il dolore.

Quella ragazzina lo rendeva nervoso.

Non riusciva a controllarsi quando c’era.

-Mi dici perché sei qui?-

Lei non rispose, Dimitri nascose il viso tra le mani, non aveva tempo da perdere appresso ad una mocciosa

-Mia madre… Cioè…La mia matrigna…-

Iniziò lei attirando l’attenzione, ma non si voltò.

-Lei è un po’ matta…pensa che..che Virginia sia un Vampiro…-

Scoppiò a ridere aspettandosi la stessa reazione da parte di Dimitri che però non arrivò.

Lui, infatti, la guardava con occhi spalancati

-D-Dimitri?-

-Ah…s-si…E’ un po’ matta…-

Balbettò piano poggiandosi al tavolo

-Beh…perché pensa questo?-

Il tono di voce era sicuro, falsamente sicuro.

-Perché la vede più pallida del solito…e poi dice di averla vista entrare per la finestra la sera prima che Clare scomparisse…Inoltre dice che l’ultima volta tentò di seguirla con lo sguardo con lo specchietto retrovisore della macchina…Ma il suo riflesso non c’era…-

Il ragazzo trasalì e Betty Jane si voltò finalmente a guardarlo.

-Ehm…E se lei pensasse che Virginia fosse un vampiro..ed ecco…Pensasse che avesse ucciso la tipa lì…Clare…Lei..L-lei che farebbe?-

Domandò molto lentamente

-Beh…E’ per questo che sono qui…Volevo dire a Virginia di stare attenta perché…-

Dimitri si avvicinò alla ragazza senza interrompere il contatto visivo

-Lei si ritiene una cacciatrice…E, non so se sai come vanno queste cose..ma..-

Il ragazzo la zittì…

Ora aveva capito tutto.

Ora tutto combaciava.

-Grazie Betty Jane…-

L’accompagnò alla porta contro il suo volere, quasi spingendola.

Aprì la porta e la spinse fuori porgendole un ombrello

-Insomma, perché fai così, mica lei è un vampiro…-

Lui non rispose

-D-Dimitri? Lei non lo è’, vero?…-

L’unica risposta che ebbe fu il rumore della porta che gli era stata sbattuta in faccia…

Salve….Ecco un altro Capitolo!

Grazie a jessy16 e lovehate che hanno recensito fedelissime (Grazieee)

Un bacio

Lily123

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


-Sei un mostro,Virginia…-

-Sei un mostro,Virginia…-

Allungò la mano verso l’uomo ma questa lo trapassò, allora la ritrasse spaventata

-Sei un mostro…-

La ragazza non riusciva a parlare

-Sei un mostro-

Si portò le mani alle orecchie per non ascoltarlo

-Sei un mostro!-

L’uomo continuò mentre cominciava a sgorgagli sangue dagli occhi dorati.

Gocce scarlatte che gli rigavano il volto e coraggiose si buttavano nel vuoto.

Alcune si schiantavano al suolo altre sulla maglietta completamente bianca creando varie striature.

Cominciarono a crearglisi vari tagli sul collo, sul viso, sulle braccia…

Tagli grondanti si sangue…

Che ben presto crearono ai piedi di quello una pozza rossa

-Sei un mostro-

-no…-

Sussurrò lei piano stringendo le mani alle tempie

-Un mostro!-

Urlò facendo saltare Virginia i quali occhi si riempirono di lacrime.

-NO!-

Ripetè lei stringendo ancora di più le tempie

-Sei un mostro!-

La ragazza si aggrappò ai capelli

-NOOOO!-

Continuò a gridare

-SEI UN MOSTRO!-

Detto questo sbarrò gli occhi e cadde supino a terra…

Si svegliò di soprassalto, scese giu dal letto e corse nella camera di Dimitri.

Salì sul suo letto e gli si accoccolò vicino.

Il vampiro che non stava dormendo si girò poggiando il gomito su un cuscino su cui poi adagiò la testa.

La guardò senza dire niente.

Non voleva spiegazioni sul perché fosse lì.

Non voleva sapere perché fosse così sconvolta.

La guardava solamente

-Ho avuto un incubo.-

Spiegò lei.

Sapeva che lui non gliel’avrebbe mai chiesto.

-Ho sognato mio padre defunto…-

Iniziò con voce tremante.

No.

Non doveva piangere.

-Mi diceva di essere un mostro-

Non si trattene..

Scoppiò a piangere singhiozzando.

L’altro non fece niente, c’era da aspettarlselo.

Semplicemente la guardò alzando un sopracciglio e leggermente scocciato.

Aspettò che si calmasse prima di cominciare a parlare

-E’ solo un sogno bimba. Non devi sconvolgerti così.-

Le disse duro, e sbuffando.

-Non puoi farne di ogni cosa un dramma.-

Le accarezzò una guancia asciugandole una guancia.

L’attirò a se e le accarezzò la testa.

-Non dirmi di essere insensibile-

Ricominciò senza curarsi del fatto che lei avesse ripreso a singhiozzare.

-Te l’ho sempre detto, da me non devi aspettarti dolcezze, o cose simili.-

Sembrava che la persona che agiva e quella che parlava fossero due persone diverse, la prima era dolce l’altra dura e distaccata.
-Non sono famoso per la mia dolcezza.-

Silenzio.

Si sentivano solo i singhiozzi della ragazza.

-La madre di Betty Jane.-

disse lui all’improvviso rompendo il silenzio e facendo alzare la ragazza dal suo petto per guardarlo negli occhi.

-La cacciatrice, è la madre di Betty Jane-

Virginia aprì la bocca per parlare, magari chiedere…

Come lo sai?

Ne sei sicuro?

Perché?

Poi la richiuse, sapeva che non le avrebbe risposto, al massimo le avrebbe detto: “cosa ti frega bimba, è così!” con quel suo tono scontroso e dannatamente sensuale.

Fece una smorfia a quel pensiero

-Cosa c’è, bimba?-

Lei scosse la testa per poi accoccolarsi di nuovo sul suo petto e chiudere gli occhi.

-Puoi rimanere qui se vuoi-

Aggiunse lui continuandole ad accarezzare i capelli, lei annuì e finalmente sorrise.

-Mi piaci di più quando sorridi-

La ragazza sospirò.

Amava quando le faceva complimenti.

Lui non si sbilanciava mai, una cosa la diceva solo se era certo di pensarla.

E a lei andava bene così, lo amava per quello che era.

Punto.

-Sembri…Un angelo-

Virginia sorrise ancora di più

-Sembro…-

Sussurrò piano

-Lo Sei-

Grazie a Jessy16 e lovehate che come sempre e puntualissime recensiscono, grazieeeee

RECENSITE!

Un bacio

Lily123

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Capitolo 21
*** Capitolo 20 ***


Era in giro da sola per Pleiacora, uscita di nascosto

Era in giro da sola per Pleiacora, uscita di nascosto.

Da quando aveva scoperto che la cacciatrice era la madre di Betty Jane che abitava a pochi isolati da lì, Dimitri, non la lasciava un momento da sola, non che a lei dispiacesse, ma ogni tanto aveva bisogno dei suoi momenti di solitudine, in cui doveva pensare.

Senza dare molta importanza a dove andava, voltò a destra e poi continuò a camminare.

Guardava in basso ,non notò che sul suo cammino c’era anche un’altra persona, era distratta e non percepì neanche la sua presenza…Poi gli sbattè contro.

-Ma che cazzo…-

Lei aveva perso l’equilibrio ed era caduta a terra alzò lo sguardo e vide un ragazzo abbronzato con degli splendidi occhi verdi che le porgeva la mano

-Virginia, che ci fai qui?-

Le domandò freddo mentre lei, non accettando la mano si alzava da sola.

-Non sono affari tuoi…-

Si guardò intorno e lesse su un cartello che era a “Deprons Street”, molto lontana da casa sua, ma camminando non si era accorta di essere andata così lontana.

Pulì le mani sui suoi Jeans e tentò di superare il ragazzo ma questi la fermò.

-Che diamine vuoi, Jean?-

Era scocciata, alzò gli occhi al cielo.

Il fratello la guardava con occhi rammaricati.

Virginia con una scossa si liberò il braccio.

-Tesoro, ascolta…-

Continuò a camminare, non voleva sentire ragioni…

*******

-Lascialo Stupido!-

Jean la scaraventò via facendola cadere, poi lasciò Dimitri e si girò verso questa.

-Tesoro, scusami…-

Lei si alzò guardandolo furente, strinse i pugni.

-No Jean, nono sono più una bambina, non devi trattarmi così! Scelgo io con chi farmela!-

Cominciò sibilando tra i denti queste parole

-Ma…-

Lo interruppe urlando

-Niente ma, se io decido di fare una cosa la faccio e basta..Che sia frequentare Dimitri o no, parlargli o anche portarmelo a letto!-

La mano partì da sola e quando Jean se ne accorse già aveva colpito la sorella con uno schiaffo

***********

Le prese ancora la mano costringendola a girarsi

-Non rompere le palle!-

Si voltò, la presa del fratello si fece più forte, sentì come un gridolino soffocato…

-Jean!-

Un paletto gli aveva attraversato il petto.

Aveva gli occhi spalancati e tremava, non le aveva lasciato la mano, dopo un po’ si lasciò cadere a terra, prima con le ginocchia poi anche con le mani, tossì sputando sangue sull’asfalto.

Virginia si accucciò a terra.

-Andrà tutto bene…-

Gli sussurrò ad un orecchio anche se sapeva che non c’erano speranze, si sporse aldilà di questo e notò una figura nera incappucciata che se ne andava, poi si riconcentrò sul ragazzo

-Jean! Jean!-

Urlò il suo nome, poi prese coraggio.

Con uno scatto gli levò il paletto da petto, il ragazzo grido di un urlo straziante.

Virginia si guardò le mani piene di sangue e le prese una morsa allo stomaco…

Scosse la testa…

Non poteva pensare al sangue mentre suo fratello stava morendo.

Lo stese poggiandogli la testa sulle sue gambe.

-Vi…-

Tentò di chiamarla ma fu preso da altra tosse e coprendosi si sporco anche lui le mani di sangue.

-Shhh…-

Gli posò un dito sulla bocca, fu scossa da un singhiozzo

-Vir-Virginia, non piangere…-

Sembrava un rimprovero, la ragazza sorrise tra le lacrime per accontentarlo.

-D-Dimitri?-

Domandò questi, come se stessero facendo una bella discussione tra amici, magari davanti un the

-E’ a casa…-

Rispose piano, accarezzandogli i capelli, il ragazzo tese una mano e le sfiorò una guancia

-Come sei bella…-

Emise un altro gridolino irrigidendosi

-Virginia, Dimitri è un vampiro…-

Le disse sforzandosi molto, questa annuì, lo abbracciò piangendo.

-Ti voglio bene Jean…-

S’irriggidì ancora poi lo sentì smettere di respirare…

Pianse in silenzio…

Lacrime amare…

E un dubbio cominciò a perseguitarla:

Quella cacciatrice aveva sbagliato a mirare

O l’aveva fatto apposta?….

******

******

Nuovo capitolo, grazie a lovehate, jessy16 ,Softman993 e greta91 che hanno recensito, spero vi sia piaciuto anche questo…

Un bacio

Lily123

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Capitolo 22
*** Capitolo 21 ***


-Te l’ho detto, Virginia

-Te l’ho detto, Virginia!-

La prese per le spalle e la scrollò, era furioso e gli occhi erano completamente neri.

-Ti avevo detto di non allontanarti, diamine!-

Lei si risedette, le mani coprivano la bocca tentando di sopperire i singhiozzi.

Piangeva ancora.

Non aveva smesso più.

-Non piangere, versare lacrime è inutile!-

Sbraitò ancora coprendosi gli occhi con una mano

-Smettila , alza il volto asciugati le lacrime e prenditi le responsabilità delle tue azioni!-

Lei scrollò la testa

-no…no…Io…-

Dimitri cominciò a respirare in modo irregolare.

-Devi invece, bimba!-

Si alzò di scatto tenendo i pugni stretti

-Non chiamarmi bimba, perché non lo sono!-

Lui ghignò prima, poi scoppiò a ridere

-Ah no?…-

-NO!-

Urlò lei presa dalla rabbia.

-Mi hai dimostrato il contrario con il tuo comportamento stupido!-

La ragazza abbassò lo sguardo mentre gli occhi le si riempivano di nuovo di lacrime.

-Non capisci quanto soffro, quello è mio fratello!-

Gridò trai singhiozzi

-Era, bimba, ERA!-

-Sei un bastardo, Dimitri!-

Scappò in camera sua e lui non fece niente per impedirlo.

-Ed era anche il mio migliore amico…-

Si coprì ancora una volta il viso con le mani in un gesto disperato.

Poi si avvicinò al divano su cui c’era la salma di Jean, vi si inginocchiò e gli prese una mano.

-Jean, amico mio…-

Sussurrò piano

-Cosa ti ha fatto…-

Lo guardò

-Se ti potessi vedere…-

Gli scappò una risatina.

-Sicuramente ti arrabbieresti, non vorresti vederti così inerme!…-

Rise ancora.

Rise sempre di più.

Risata acuta, forse isterica.

D’improvviso, silenzio.

Guardò la parte dove Virginia era scomparsa.

-Mi dispiace averla trattata così, ma lo sai…-

Iniziò sorridendo ancora

-Non ho mai avuto tatto…E poi vedendoti così non mi sono controllato…-

Strinse di più la mano e con quella si coprì gli occhi.

-Ok…Ok…Ho sbagliato, hai ragione…Vuoi sempre ragione…-

Scoppiò a ridere

-Sembro un povero scemo che parla con un morto…Convinto che possa sentirlo!-

Si fermò

-Sembro?..mhhh…-

Rise di nuovo

-Mi sa che lo sono, Jean…-

Sospirò e la sua barriera cadde di nuovo e a sorridere non ce la fece più.

Guardò a terra.

-Non ho neanche avuto il tempo di chiarire con te…-

Fece un profondo respiro

-Davvero, non ho cattive intenzioni con tua sorella!…Ok, quando abbiamo litigato non nascondo che le avevo…Però, insomma, Io sono sempre io!-

Rimase zitto per un momento

-Anche tu che sei un Santo, se non fossi stato suo fratello, almeno una volta avresti pensato, che si insomma, che volevi fartela!-

Concluse alzando lo sguardo sul corpo senza vita

-E’ proprio bella Jean…E poi…Ha ereditato il tuo carattere!…Non si fa mettere i piedi in testa!-

Sospirò di nuovo

-Ti ho sempre detto che la mia ragazza ideale sarebbe stata quella che sapeva tenermi testa…altrimenti “che sfida c’era?”…-

Spostò lo sguardo sulla finestra che si stava bagnando, aveva iniziato a piovere.

Osservò ancora una volta la ferita di Jean

-Vedi, amico mio…Anche il cielo piange…Beh, lui piange per me…-

***

Capitolo finitoooo

Grazie a jessy16, lovehate e Pervinca_ che mi hanno recensita, spero vi sia piaciuto anche il nuovooo

Un bacio

Lily123

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Capitolo 23
*** Capitolo 22 ***


Era davanti la porta della sua camera.

Alzò il pugno per bussare, ma per l’ennesima volta lo riabbassò.

In lui c’era una lotta tra il suo irrimediabile orgoglio e il suo senso di colpa per averla fatta sentire così.

Aprì la bocca per parlare.

Non vi uscì suono, sospirò.

Alzò ancora il pugno, ma non bussò, lo poggiò solo alla porta e poi vi poggiò anche la fronte.

Fece un profondo respiro e si raddrizzò.

Bussò finalmente.

-Vaffanculo!-

Alzò un sopracciglio.

“Come inizio non mi sembra male!” pensò con un’espressione realizzata in volto .

Bussò ancora.

-Vaffanculo!-

Rispose ancora lei.

-Smettila, esci fuori e parliamo da persone adulte!-

Sibilò lui, alzando la voce il tanto che potesse sentirlo.

-Vaffanculo!-

Alzò gli occhi al cielo irato

-Almeno dimmelo in modo meno volgare…-

Disse ghignando

-Vai a quel paese-

Rispose lei con tono calmo ma pungente

-Andiamo, non fare la mocciosa!-

Questa volta urlò

-Non voglio parlare con nessuno, figuriamoci con te!-

-Almeno aprimi la porta e dimmelo in faccia!-

-Vaffanculo!-

“Ci risiamo!” pensò coprendosi il volto con una mano.

-Virginia, esci da quella dannata stanza! E non provare a mandarmi ancora via in malo modo!-

Urlò con tono autoritario puntando il dito contro la porta come se ci fosse lei davanti a lui.

La ragazza non rispose, facendolo imbestialire.

-Rispondimi!-

Silenzio

-Non sono degno neanche di ascoltare la tua voce?-

Urlò furioso.

Scagliò un pugno alla porta, attento però a non romperla.

Non lo levò dalla superficie di questa e poggiò anche la guancia.

-Non mi dici neanche “vaffanculo”?-

Sussurrò piano in modo calmo e un po’ rassegnato.

Virginia che fino a quel momento era stata seduta sul letto con le gambe accavallate, le mani in conserta e lo sguardo perso fuori la finestra, portò lo sguardo sulla porta notando il cambiamento di tono.

Non rispose comunque.

-Scuami, bimba…-

Sussurrò ancora mettendo da parte il suo orgoglio.

La ragazza si alzò e si avvicinò alla porta.

-Cosa pensi? Anche io ci sto male…-

Continuò piano.

Virginia si accostò alla porta mettendosi, senza saperlo,nella stessa posizione di Dimitri.

-Io non lo do a vedere, bimba…Ma non è facile neanche per me…-

Sentì un singhiozzo al di là della porta.

La ragazza infatti aveva di nuovo iniziato a piangere silenziosamente.

-Ma, bimba è per te che non mi faccio prendere dal dolore…Tu già ti odi e ti senti in colpa, non volevo farti pesare anche la mia tristezza…-

Il tono era basso e dolce.

-Però ho capito che comportandomi in quel modo ho comunque sbagliato-

I singhiozzi si fecero più frequenti.

-Aprimi, bimba…-

Non successe niente.

-Per favore…-

*****

Grazie mille a lovehate, jessy 16, Pervinca_ ed Eika che mi ahnno recensitoooo

Un bacio a tutti

Lily123

Ps:Domani ho lo scritto di itaaaa

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Capitolo 24
*** Capitolo 23 ***


La porta non si aprì

La porta non si aprì.

Ne quel giorno, ne nei giorni a seguire.

Lui era rimasto lì.

Fermo , appoggiato alla porta.

Da più di una settimana era fermo lì.

Senza mangiare.

Posso resistere.

Senza Dormire.

Posso resistere.

Senza di lei.

La cosa ora è più complicata…

Sapeva che lei avrebbe aperto e sarebbe uscita per parlare, quando veramente si sarebbe sentita pronta.

Quando veramente avrebbe saputo reggere il confronto con la realtà.

Quando sarebbe riuscita a guardarlo in faccia e non sarebbe scoppiata a piangere.

Sorrise.

Era fiero di lei.

E le dava tutto il tempo.

Ma lui aspettava lì.

Senza muoversi.

Aspettando lo scricchiolio di quella porta.

Magari un sussurro.

Un segno di vita.

Che neanche quel giorno arrivò.

Chiuse gli occhi, tentando di darle più attenzione ancora per sentire qualcosa.

Sentì che una finestra di era frantumata.

Era la finestra della camera di Virginia.

Niente urla.

Dall’altra parte della porta, la ragazza guardava il suo pugno sanguinante per le schegge di vetro.

Man mano la ferita si stava restringendo fino a sparire.

Un’altra finestra si rompeva nel corridoio, fuori la camera.

Niente urla.

Solo un verso strozzato.

Un tonfo.

Il Tanto atteso scricchiolio della porta.

E poi un urlo.

-Dimitri!-

Si abbassò per stringerlo.

-Finalmente, Bimba…-

Disse piano lui, senza dare conto al paletto che aveva conficcato nella giugulare.

Il vestito bianco di Virginia ora era scarlatto per il sangue.

-Levalo, bimba…-

Si sentiva debole.

Non si cibavano da più di un mese e lui stava perdendo molto sangue.

La ragazza allungò una mano verso il paletto, ma le tremava troppo e Dimitri la fermò con la sua.

-Calma ,Bimba, così mi ammazzi dal dolore-

Si sapeva che “ammazzare” era in senso metaforico.

Lei scosse la testa.

-Non ce la faccio Dimitri…-

Rispose cominciando a piangere.

Lui le accarezzò la testa.

-Non fa niente, Baciami…-

Lei si chinò per sfiorargli le labbra ma lui la trattenne con la mano approfondendo il bacio.

Tempo 3 secondi.

Un altro verso strozzato.

Virginia si stacco per vedere cosa fosse successo.

Dimitri aveva gli occhi spalancati dal dolore.

Il paletto era nella mano libera del vampiro.

Aveva fatto tutto da solo.

Per risparmiare di farlo fare alla ragazza .

Per dimostrare che poteva farcela.

E non urlò.

Per orgoglio.

Perché lui era forte.

Perché non voleva spaventarla ulteriormente, non sarebbe mica morto.

Per amore.

**

*

Grazie mille a lovehate, jessy16, eika e mewjap che hanno recensito.

Scusate il ritardo ma ho avuto gli esami.

Spero sia piaciuto

Un bacio

Lily123

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Capitolo 25
*** Capitolo 24 ***


-Dannata cacciatrice, eh

N.B: Ho scritto questo capitolo ispirata da “Far Away” dei Nickelback, se vi interessa avere una colonna sonora ^^”

****

-Dannata cacciatrice, eh?-

Le domandò ancora steso a terra sanguinante.

Sorrise come per farle capire che non era niente di grave.

Virginia annuì triste.

Erano ancora lì terra.

Gli accarezzava i capelli dolcemente mentre lui le sfiorava una guancia.

-Che ne dici se ci alziamo?-

Essendo molto debole fece fatica a issarsi a sedere.

Non fece trasparire niente.

Con la stessa fatica si alzò e porse anche la mano a Virginia.

Lei si alzò da sola e di scatto lo abbracciò

-Anche te ora…Vuole uccidere anche te ora…-

Dimitri non rispose all’abbraccio ma sorrise dolcemente.

Sospirò

-Eh, capita…-

Rispose come se non fosse successo niente.

Virginia emise un verso a metà tra un singhiozzo e una risatina.

Il vampiro se la scrollò da dosso dolcemente per poi raggiungere il letto con una camminata lenta e sofferta.

Vi si gettò completamente sopra.

La ferita ormai era rimarginata, ma lui era debolissimo.

Virginia lo raggiunse e si mise accanto a lui a pancia sotto poi si issò sui gomiti.

-Dimitri, mordimi…-

sussurrò scoprendosi il collo dai lunghi capelli corvini.

-Non dire stronzate, bimba…-

Se l’avesse fatto si sarebbe indebolita anche lei.

La ragazza avvicinò di più il collo

-Fallo-

Ordinò secca.

Il vampiro con una mano attirò a se il collo.

Di scattò gli girò la faccia per poterla baciare con passione e la attirò sopra di se.

Virginia si staccò appena per poter parlare ma lui glielo impedì baciandola di nuovo con foga.

Con un colpo di reni il ragazzo invertì le posizioni.

Le accarezzava i capelli mentre lei gli sfiorava la schiena.

La ragazza gli circondò la vita con le gambe.

Lui si staccò appena per poterla guardare negli occhi.

Ormai era al limite.

Quanto aveva desiderato quel corpo?

Quanto aveva desiderato lei?

Cercò come un consenso e lei annuì.

La baciò di nuovo.

Senza fretta scese con le mani sfiorandole prima il collo dove una mano vi si fermò.

L’altra continuò il suo percorso.

Sfiorò appena un seno facendo sospirare la ragazza e poi si fermò su un fianco, raggiunse il bordo della maglietta e dolcemente gliela sfilo.

Le accarezzò una spalla mentre si abbassò a baciare l’addome…

Virginia sospirò ancora e il ragazzo salì a baciarla di nuovo mentre cominciava a sbottonarsi la camicia, una volta sbottonata tutta fu la ragazza o volergliela levare, lui le sorrise sulle labbra.

Cercò la chiusura del reggiseno e lei inarcò la schiena per permettergli di trovarla.

La liberò di quell’indumento e le accarezzò interamente la schiena facendole un po’ di solletico.

Ridacchiò.

Lui sorrise mentre con la mano scendeva fino ad arrivare al bordo dei pantaloni della ragazza.

Spostò la mano sulla cerniera.

-Perché tu sei sicura vero?-

Le sussurrò.

Lei annuì, non disse altro.

Era imbarazzata, e un po’ spaventata.

Ma si sa, si ha sempre paura delle cose che non si conosce.

Non attese altro e con una dolcezza che non sembrava avesse, glieli sbottono e glieli sfilò rimanendola in culotte.

Si fermò per ammirarla e sorrise.

Se avesse potuto sarebbe arrossita.

Fu lei a muoversi e sbottonare anche i pantaloni di lui.

Ben presto furono privi di barriere entrambi.

E prima di entrare in lei, Dimitri cercò un altri consenso che arrivò dopo poco…

****

Spero che vi sia piaciuto perché è la prima volta che descrivo scene di questo tipo..

Beh..

Grazie a lovehate, jessy16 e mewjap che mi hanno recensito

A presto!

Un bacio

Lily123

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Capitolo 26
*** Capitolo 25 ***


-…Ti amo-

-…Ti amo-

Dimitri sorrise a quell’affermazione.

La ragazza sospirò e poggiò la testa sul petto dell’uomo.

-Non mi offendo se mi dici “Anche io” –

Scoppiò a ridere e lei si allontanò offesa.

Si girò dal lato opposto.

Lui portò le mani dietro la nuca guardando il soffitto.

Si toccò la ferita sul collo, si era quasi completamente rimarginata.

Ma era più debole di prima.

Per ovvi motivi.

Rise ancora e Virginia si voltò fulminandolo con lo sguardo.

-Ridi anche da solo ora?-

Domandò acida.

-No, stavo pensando a una cosa-

-Cosa?-

-Niente.-

Sbuffò e si girò di nuovo dal lato opposto.

Dimitri si issò a sedere e si coprì le testa con la mani, gli girava.

A stentò riuscì ad alzarsi in piedi barcollando non poco.

Si vestì in fretta e uscì di casa sotto lo sguardo di Virginia.

La ragazza che aveva trattenuto le lacrime fino a quel momento, soltanto per orgoglio, scoppiò a piangere.

Si strinse al cuscino ancora svestita.

Illusa, pensava davvero di averlo cambiato?

Pensava davvero che a lui importasse qualcosa di lei?…

Singhiozzò rumorosamente.

Cosa diamine pensava di fare?

Lasciò che le lacrime le scorressero sul viso.

Le più coraggiose si buttavano nel vuoto oltre il mento.

Bussarono alla porta.

Chiunque fosse stato, non sarebbe andata ad aprire.

Lasciò che il campanello suonasse.

Non se ne curò.

Dopo mezz’ora, il rumore non voleva cessare.

Afferrò una vestaglia e corse al piano di sotto per vedere chi fosse a quell’ora della notte.

Aprì l’uscio e una ragazza bionda si precipitò in casa seguita da un’altra con i capelli scuri.

-Virginia, devi andartene…-

Iniziò la bionda cercando di trascinarla fuori.

-Muoviti Vivì…-

La canzonò l’altra.

Virginia non si mosse di un millimetro e le guardò sbalordita.

-Lavanda…Betty Jane…-

Disse calma all’inizio.

-Dove cazzo mi state portando! Fatemi vestire almeno!-

Senza aspettare risposta salì le scale e poco dopo scese vestita.

Un Jeans e una felpa nera di due o tre taglie più grandi.

-Virginia, si sta dirigendo verso casa tua, dobbiamo andarcene!-

La vampira sgranò gli occhi.

-Ma cosa?…-

**

Più lontano nel buio della notte altre due figure discutevano piano.

L’una di fronte all’altra.

Una vestita di Bianco l’altra di Nero.

La purezza e la Dannazione.

Il Buono e il Cattivo.

Ma chi può dire davvero chi è buono e chi cattivo?

Solo un presuntuoso.

La figura nera rise in modo sadico.

La figura bianca strinse di più il paletto di frassino che aveva in mano…

*

Eh si, siamo arrivati agli sgoccioli…

Grazie a lovehate, jessy16 , eika e mewjap che mi hanno recensito!

Un bacio

Lily123

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Capitolo 27
*** Capitolo 26 ***


-La mia matrigna, si sta dirigendo verso casa tua!-

Correvano per le strade buie di Pleiacora.

Virginia seguiva in silenzio Betty Jane mentre questa spiegava.

-Ha deciso di uccidervi…-

Un pensiero le balenò in mente e fece dietro-front trovandosi Lavanda davanti.

-Scostati-

Lavanda non ubbidì.

-Dimitri, lui è in pericolo!-

Urlò quasi ma loro la strascinarono di peso verso la foresta.

-Se la caverà Vivì…-

La incoraggiò Betty Jane.

*

Soffiò un vento freddo, ma sia la figura bianca che quella nera sembrarono non farci caso.

Contemporaneamente entrambe con uno scatto, si misero in posizione di attacco.

-Potreste essere così gentile da spiegarmi tutto quest’accanimento nei nostri confronti?-

A parlare era stata la figura nera, aveva quasi un tono sarcastico.

Si aggiusto una ciocca di capelli corvini.

-Io depuro la terra da esseri come voi-

Sussurrò l’altra come risposta.

-Non è niente di personale-

L’altro scoppiò a ridere.

-Noi siamo l’evoluzione della specie umana-

Spiegò tornando serio.

Gli occhi cominciarono a diventare più scuri.

-E chi dice che l’evoluzione debba continuare a vivere?-

Lui alzò un sopracciglio.

-Sa che in natura vince sempre il più forte?-

Gli occhi erano completamente neri e cerchiati di rosso.

-Noi siamo i più forti-

Ghignò.

Sempre contemporaneamente si attaccarono.

*

-Non posso stare seduta qui mentre lui è chissà dove…-

Urlò alle altre due.

Loro non le risposero ma abbassarono lo sguardo.

Virginia si allontanò di poco poggiandosi ad un albero e nascondendo il viso tra le mani.

Dire che era preoccupata sarebbe stato un eufemismo.

Udì dei rumori poco lontano da loro.

Al massimo una centinaia di metri.

Annusò l’aria.

-Cazzo-

Sussurrò appena voltandosi spaventata e arrabbiata verso le due.

-Un branco di Licantropi!-

*

La cacciatrice e il vampiro.

Giravano entrambi guardandosi con odio.

Entrambi ansimavano.

Entrambi erano sporchi di sangue e avevano gli abiti laceri da qualche parte.

-Arrenditi Dimitri-

Lui scoppiò a ridere

-Non mi dia del “tu” solo perché posso sembrare molto più giovane di lei-

Alzò un sopracciglio.

-L’unica a doversi arrendere dovrebbe essere lei.-

Rise sadicamente.

-Ma non la risparmierò comunque-

Iniziò ghignando

-Sa, la compassione non è nelle mie doti e godo a vedere la paura e a sentire le urla di dolore-

Concluse senza smettere di sorridere.

-Sei un pazzo…-

Non ebbe il tempo di continuare la frase che l’uomo le assestò un colpo nello stomaco facendola chinare e uno sotto il mento facendola volare un po’ più in là.

-Non osi, più darmi del “tu”, non la conosco e non le sono amico o compagno-

Rise.

-E non intendo esserlo, lei per me è solo del cibo che cammina…-

Si leccò il labbro superiore.

In quel momento la donna trasalì.

Per la prima il suo cuore ebbe un sussulto.

Per la prima volta ebbe davvero paura.

Aveva davanti un vampiro completamente trasformato.

Assetato.

Sadico.

Pazzo.

Ma peggio ancora, arrabbiato nero.

Grazie a jessy16, eika e mewjap che mi hanno recensita^^

Un bacio a tutti

Lily123

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Capitolo 28
*** Capitolo 27 ***


Correvano, non sapevano dove

Correvano, non sapevano dove.

Ma sapevano da chi scappavano.

-Virginia…Ci stanno raggiungendo….-

Lei non rispose a Lavanda continuando a correre.

Fu un momento.

Si sentì atterrare da qualcosa o meglio qualcuno.

Anche le altre due furono scaraventate in terra.

-Ragazze calme…-

Le incoraggiò piano.

Respirava lentamente.

I Licantropi avevano un odore amaro…

Sentì qualcosa di strano nell’aria.

Annusò.

Un odore conosciuto si mischiava a quello di lupo.

-Saviette…-

Spalancò gli occhi e guardò quelli del mannaro che aveva addosso.

Era lei.

Con uno strattone se la levò di dosso.

Questa ritornò umana.

Cosa alquanto strana…

C’era ancora la luna piena.

La bionda scoppiò a ridere.

-Cosa c’è Vivì?-

Le domandò sarcasticamente.

-Ti starai chiedendo come mai sono potuta ritornare umana?-

Non ebbe risposta.

Rise ancora.

-Sono così da quando sono nata, ho affinato la mia tecnica e ora sono capace di controllare le mie trasformazioni…-

Virginia non parlò ancora.

Come aveva potuto non accorgersene?…

*

La tirò per i capelli e l’avvicinò a se.

-Non permetterti di mordermi, anima dannata!-

Urlò la cacciatrice scalpitando.

Il Vampiro scoppiò a ridere e tirò ancora di più i capelli facendola urlare.

-Chi ha parlato di morderti? Il tuo schifoso sangue non è degno di toccare le mie labbra-

Le prese il paletto di mano.

Lo guardò sorridendo sadico.

-Hai sbagliato a metterti contro di me-

Le sussurrò piano ad un orecchiò facendola rabbrividire.

Passò la mano dalla nuca al collo stringendo, la cacciatrice portò le sue mani su quella che non le permetteva di respirare, a nulla valse.

-Tutto si è rivoltato contro di te, anche i tuoi strumenti di purificazione…-

Rise cattivo.

-Addio-

Le disse sorridendo.

Con forza le inficcò il paletto in profondità dello stomaco.

Velocemente lo levò per alzarlo e colpirle il cuore.

Continuò a colpirla velocemente in varie parti del busto mentre il sangue schizzava.

Anche se sapeva di averla uccisa al primo colpo continò.

Concluse lasciandole il paletto nel collo.

Guardò la carcassa, il vestito bianco era completamente scarlatto.

Scoppiò a ridere ancora una volta mentre si levava il mantello nero e la giacca sporchi di sangue.

Fece una smorfia schifata quando notò che anche la camicia e le mani erano sporche di quel sangue.

Si levò anche quella dove si pulì le mani.

Qualcos’altro attirò la sua attenzione…

L’ululato di un lupo…

Fu come fulminato e cominciò a correre verso casa.

Come aveva pensato era vuota.

Scalciò contro la casella postale rompendola, si sedette sul marciapiede nascondendo la testa tra le mani.

Dove diamine poteva essere?…

*

-Dannazzione , Salviette, cosa diamine vuoi da me?-

La bionda non rispose e le diede un altro pugno nello stomaco facendole sputare sangue.

Le diede uno schiaffo e la graffiò ancora facendole perdere altro sangue rendendola ancora più debole.

-Saviette smettila!-

Urlò Lavanda in lacrime.

Betty Jane rimase in silenzio guardando in basso.

Era colpa sua se avevano fatto questa fine…

La bionda alzò ancora una volta il pugno per colpirla ma fu fermata da qualcuno.

Era una presa solida e fredda.

-Dimitri…-

Sussurrò l’altra poi svenne…

Capitolo finitooooo

Ringrazio eika e mewjap che hanno recensito

Un bacio

Lily123

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Capitolo 29
*** Capitolo 28 ***


-Finalmente ho l'onore di conoscerti da vicino!-
Lo scherznì facendo un inchino, lui sorrise sadico alzando appena un sopracciglio.
-Aveva già sentito il tuo odore, mi domandavo, quando ti avrei visto-
Lui non rispose ma continuò a guardarla.
La ragazza scoppiò a ridere cattiva.
-Strano vero come un vampiro e un licantropo possano appartenere alla stessa famiglia-
Dimitri non smise di ghignare.
-Per favore, non ricordarmi di essere imparentato con tale feccia-
Cominciarono a girare in tondo uno di fronte all'altra senza mai spostare lo sguardo dall'avversario.
-Sai mia madre sarebbe felice di vedere il fratello gemello del suo trisavoro, o qualcosa del genere-
Il vampiro sorrise affascinante.
-Ah davvero?...Beh portale i miei saluti...Com'è che si chiama?-
-Roxanne, come tua madre!-
Rispose lei smielosa.
-Ora scusa, ma devo ucciderti, sono indietro con la tabbella di marcia, avrei già dovuto uccidere due vampiri in questo momento-
Lui alzò un sopracciglio fingendo rammarico.
-Oh, quanto mi dispiace!-
Fece finta di asciugarsi delle finte lacrime poi si mise in posizione di attacco riprendendo il sorriso sadico.
-Dopotutto, ti stò facendo un piacere dovresti essere già morta da secoli ormai!-
Si scagliò contro il ragazzo che prontamente scansò il colpo.
L'altra caricò verso di lui e mentre lo mordeva sulla giugulare gli lacerava la carne del petto con gli artigli.
Lo scagliò contro un albero.
Lui rimase li fermò.
Per u paio di minuti, senza respirare.
Poi le ferite cominciarono a rimaginarsi e lui piano alzò la testa verso l'avversaria.
-Pensi sia così facile uccidermi?-
Scoppiò a ridere.
-Illusa!-
Corse verso di lei ma una voce lo fermò.
-Dimitri!-
Virginia era in piedi dietro Saviette.
-Lasciala a me...-
Lui scosse la testa.
-Bimba, non puoi...-
-Ci metto un attimo!-
Si intromise Saviette.
-Ho ucciso suo padre e posso uccidere anche lei...-
[]
SCUSATEEEE.
Lo sò, sono in ritardissimo...
Ma sono andata in vacanza e poi mi è venuto il blokko.
Sò anche che è corto...
ç_ç
Ringrazio buffy'92,mewjap,Ma petite,lovehate,eika che hanno recensito.
Spero non mi abbiano abbandonata dopo il ritardo e dopo questo capitolo deludente.
Baci
Lily123

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