Stole My Heart

di Scrittrice per sogno
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** UNO ***
Capitolo 3: *** DUE ***
Capitolo 4: *** TRE ***
Capitolo 5: *** QUATTRO ***
Capitolo 6: *** CINQUE ***
Capitolo 7: *** SEI ***
Capitolo 8: *** SETTE. ***
Capitolo 9: *** OTTO. ***
Capitolo 10: *** NOVE. ***
Capitolo 11: *** DIECI. ***
Capitolo 12: *** UNDICI. ***
Capitolo 13: *** DODICI. ***
Capitolo 14: *** TREDICI. ***
Capitolo 15: *** QUATTORDICI. ***
Capitolo 16: *** QUINDICI. ***
Capitolo 17: *** SEDICI. ***
Capitolo 18: *** DICIASSETTE. ***
Capitolo 19: *** DICIOTTO. ***
Capitolo 20: *** DICIANNOVE. ***
Capitolo 21: *** VENTI. ***
Capitolo 22: *** VENTUNO. ***
Capitolo 23: *** VENTIDUE. ***
Capitolo 24: *** VENTITRE. ***
Capitolo 25: *** VENTIQUATTRO. ***
Capitolo 26: *** VENTICINQUE. ***
Capitolo 27: *** VENTISEI. ***
Capitolo 28: *** VENTISETTE. ***
Capitolo 29: *** VENTOTTO. ***
Capitolo 30: *** VENTINOVE. ***
Capitolo 31: *** TRENTA. ***
Capitolo 32: *** TRENTUNO. ***
Capitolo 33: *** TRENTADUE. ***
Capitolo 34: *** TRENTATRE. ***
Capitolo 35: *** TRENTAQUATTRO. ***
Capitolo 36: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.
Londra è un'area inglese di circa 9 milioni abitanti. Capitale e maggiore città del Regno Unito e dell'Inghilterra, è situata nella parte meridionale della Gran Bretagna.
A Londra ci sono molte vie principali importanti, ma tre queste quella più conosciuta è Oxford Street, al centro della città. In quella via si trova la Callan School, la mia scuola.
 
Vivo in una casa, in affidamento, con mia fratello Niall perché mia mamma e mio papà hanno avuto la brillante idea di andarsene.
Mio fratello si chiama Niall, ha 19 anni e frequenta l’ultimo anno della mia scuola. Ama suonare la chitarra e ama i capelli biondi, infatti lui i suoi li ha tinti. Non è un amante dello studio, anzi, c’è da dire che lui arriva alla promozione per grazia divina.
Io, invece, mi chiamo Sara Hamilton, ho 16 anni appena compiuti e, a differenza di Niall, sono una vera e propria secchiona; una di quelle con gli occhiali enormi e sempre i capelli legati. Amo scrivere e leggere. La mia passione più grande era il trapezio circense. Per quelli come me, alla Callan non c’è vita. Ho solo un migliore amico maschio che si chiama Liam che è anche il migliore amico di mio fratello.
 
Oggi è il 30 Settembre e domani ricomincerà la scuola. Quest’anno sarò in terza e dovrò puntare in altro verso la borsa di studio.
 

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Capitolo 2
*** UNO ***


#SARA# Come tutte le ragazzine alla mia età, ero innamorata, e come la maggior parte, amavo uno stronzo. Con l’inizio del nuovo anno scolastico iniziò anche il secondo anno della mia cotta per lui. Lui era sempre il solito, salutava le più fighe, pretendeva spazio quando passava insieme al suo amichetto Louis di 21 anni, bocciato tre volte, e come al solito prendeva in giro me e gli altri come me. Quello stupido di Styles, oltre ad avere con sé il suo amico cagnolino fedele Louis aveva anche una “Brava Ragazza” che le stava sempre attorno e ci provava spudoratamente: Amanda Reed. Lei era una ragazza bellissima per quanto stupida, si era girata tutti i meglio della scuola. Harry odiava mio fratello da quando, quattro anni fa, era stato umiliato da lui per non so quale motivo, ma per fortuna, Harry non sapeva che lui era mio fratello. Suonò la campanella dell’inizio delle lezioni e come sempre io fui la prima ragazza ad entrare in classe. Nessuno mi considerava, nessuno mi chiamava per nome, era un continuo chiamarmi Nerd o Hamilton. -Allora ragazzi da oggi avremmo un nuovo compagno in classe. Alcuni di voi lo conoscono perché è un ripetente… Vieni Styles, vatti a sedere dove trovi posto.- Appena sentii pronunciare quel nome mi venne un soffio al cuore. Mi guardai intorno per vedere se c’era qualche assente, ma chi si salta il primo giorno di scuola? Quindi tutti i banchi erano occupati, tranne quello accanto al mio. -Ciao- mi disse –posso sedermi qui?- -Hai alternative? Almeno che non ti siedi in terra.- -Piacere, sono Harry, e tu?- mi tese la mano. -Senti, Styles, evitiamo di prenderci per il culo eh! Tu sai perfettamente chi sono io e io so perfettamente chi sei tu, quindi evitiamo tutte queste formalità del cazzo. Sei il mio compagno di banco ma non vuol dire che dobbiamo per forza parlarci.- avevo tanti difetti, ma il mio più grande era quello di allontanare la gente a cui volevo bene, e a Harry non volevo bene. Io amavo Harry. Mandai subito un messaggio a Liam e a mio fratello convocando una riunione URGENTE per l’ora di pranzo. #HARRY# Mentre lei era in giro per la scuola a portare dei fogli in segreteria, sbirciai il suo diario. Era già tutto scritto e decorato con i suoi gusti. Poi trovai una mia foto, con una X sopra e capii che lei veramente mi odiava. Quella ragazza non la biasimavo per niente. Facevo lo stronzo con lei, la offendevo e non sapevo un cavolo di lei. Chissà se aveva un fratello, una sorella. Chissà dove stava. Chissà quali erano i suoi gusti. #SARA# Arrivò l’ora di pranzo e io mi ritrovai con Niall e Liam al nostro solito tavolo. -Ragazzi, ho un nuovo compagno di classe ed è anche il mio nuovo compagno di banco.- -Chi è?- chiese Niall. -Harry Edward Styles.- -Oh Cucciola quanto mi dispiace- disse Liam. Tutti e due odiavano Styles, non perché a loro avesse fatto qualcosa, ma perché lui faceva piangere me, ogni santissima sera.

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Capitolo 3
*** DUE ***


#SARA# Per quanto ci provassi, non riuscivo a scambiare una parola con Harry. Lui provava a fare conversazione con me, ma io gli rispondevo male. -Ehi Sara come si fa questa equazione? Non sono capace- -Smettila, Styles. La sai fare, sai fare tutto perché sei bravo a scuola. Lo sanno tutti che sei bocciato solo per cattiva condotta quindi evita. Io e te non abbiamo nessun rapporto e non ce lo avremo mai- Ma mi sbagliavo. L’ora dopo ci assegnarono un lavoro a coppia di chimica. Una ricerca con modello in cartapesta sul DNA e RNA, così io e lui fummo costretti a passare quasi tutti i pomeriggi, per una settimana insieme. -Vieni da me dopo scuola ok?- mi chiese lui. -Styles, non te la puoi fare da solo quella maledettissima ricerca?- -No, va fatta insieme e ho intenzione di farla per bene- mi disse lui. -Va bene.- #HARRY# Avevo deciso di smettere di prenderla in giro. Era una ragazza d’oro e non volevo che stesse male, poi era anche carina e chissà per quale motivo la deridevo. -Ehi Sara sono qui!- la chiamai appena la vidi uscire da scuola. -Ok. Allora andiamo da te? Sicuro?- -Certo. Però ti avverto che in casa non c’è nessuno e io ho fame. Tu sai preparare qualcosa?- -Styles si, so preparare qualcosa, ma non pensare che tra noi possa nascere un’amicizia perché non sarà così!- #SARA# Durante il viaggio di ritorno a casa lui mi raccontò un po’ di sé e io rimasi scioccata dalla sua storia. -Dai adesso parlami di te…- -Styles che ti devo dire? Sai già tutto, sennò non mi avresti preso in giro- -No, Sara. Mi sento una merda perché ti prendevo in giro e io di te non so niente- capii subito che si era pentito. -Ah! E bravo Styles! Comunque non c’è niente da dire. Ho appena compiuto 16 anni, vivo con mio fratello e Liam in affidamento. Non so bene la storia di Liam anche perché non voglio forzarlo a raccontarmela. Amo scrivere, leggere e la mia passione più grande è il trapezio circense.- -Il trapezio?- chiese lui quasi sbalordito. -Si, hai presente quelli che si muovono attaccati a nei nastri di stoffa? Quelli!- -Wow, e ti alleni per questo?- -Certo, rigorosamente poi. Posso andarci quando voglio, di solito mi alleno tre volte a settimana per tre ore e quando devo preparare uno spettacolo anche per quattro.- -Allora un giorno ti vengo a vedere- concluse il bellissimo ragazzo ricciolo. -No, noi non siamo amici, Styles- Harry rimase in silenzio un po’ e poi mi mostrò dove abitava. -Andiamo. Cosa prepari? Io ho fame, tu no?- -Styles, preparerò dei Pancakes alla Nutella, ok? Mi vuoi dare una mano?- -Si, con molto piacere.- MI guardava cucinare. Cavolo era così dolce. -Ehi, Sara. So perfettamente che non sono affari miei, ma perché tu e tuo fratello state in affidamento?- mi chiese. Non riuscii a trattenere le lacrime e ripensai a quando io e Niall stavamo bene. -Ehi mi dispiace averti fatto piangere, scusa!- mi abbracciò fortissimo e io potevo sentire il suo profumo avvolgermi. Mi stavo lasciando andare tra le braccia di quel meraviglioso ragazzo, lo amavo e per quanto io volessi fare la dura con lui, avevo anche io un cuore e d’altronde si sa.. ogni ragazza cede davanti agli occhi di chi ama.

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Capitolo 4
*** TRE ***


#SARA# Erano tre giorni che io e Styles stavamo insieme a studiare il pomeriggio. Andavamo sempre da lui, dopo la scuola, ma quel giorno fu lui a venire da me. Ci prendemmo un pomeriggio di svago e lo passammo ad ascoltare musica e a guardare i diari degli anni precedenti. -Questo? Che roba è?- mi chiese Harry prendendo in mano il più rovinato di tutti. -Ahaha quello è quello di terza media. Li conservo da quell’anno in poi, perché quell’anno è stato il mio anno di cambiamento. In terza media ero una Hippie, vedi le foto?- -Ah wow! Carina con questi pantaloni a zampa di elefante!- -Prendi per il culo Styles?- -No, con te ho smesso.- mi guardò negli occhi e mi diede un bacio sulla guancia. –e quello della prima superiore?- -Anno da Punk!- Lui guardò la foto e poi guardò me. –Molto meglio ora, ma era un fica!- -Manca quello dell’anno scorso- mi disse. Quel diario c’era ma era pieno delle sue foto e di frasi d’amore. Di certo non era lui la persona a cui l’avrei fatto vedere. -Anno di merda, vai a sapere dove è! L’avrò buttato o bruciato- dissi io mentre lo nascondevo con il piede sotto il letto. -Ah.. Bella questa canzone. Come si chiama?- -A Message dei Coldplay. Io amo quel gruppo, sono fantastici.- -Già, ascoltiamo tutto il CD, non sono male per niente!- #HARRY# Ascoltavo una canzone fantastica con una persona fantastica vicino. Ero felice e contento e mai, mai e poi mai avrei finito di scusarmi con lei per ciò che le avevo fatto passare. -Ti posso dire una cosa?- le chiesi. -Tutto quello che vuoi, certo- -Tu cosa pensi di me?- -Oh, Harry Edward Styles mi chiedi cosa penso di te? Che sei uno stronzo, un bastardo e un cazzone. Che fai schifo e che hai rotto le palle di offendere tutti, ma ho imparato a volerti bene.- -Davvero mi vuoi bene?- -Si, ma penso anche tutte le altre cose.- dissi io. -Sai, ho sempre desiderato essere quel tipo di persone a cui in realtà non importa ciò che la gente pensa di loro… ma semplicemente non credo di esserlo. Mi importa eccome di ciò che pensa la gente. Giuro, cambierò- Mi abbracciò fortissimo. Sapeva di mettersi in un casino totale mi strinse ancora più forte. -I miei genitori ci abbandonarono dieci anni fa. Mio fratello aveva 9 anni e io 6. Quel giorno, appena tornammo da scuola, trovammo la casa vuota, i miei genitori se n’erano andati. Mi ricordo che quel giorno ero contenta perché avevo preso un bel voto a Chimica, ad un lavoro di gruppo, ma la mia felicità non potetti condividerla con loro. Mi ricordo che mio fratello quel giorno mi portò a prendere un gelato e poi andammo a prendere le valige e ci dirigemmo dalle suore. Siamo stati in casa famiglia per un anno e mezzo e poi ci diedero una famiglia affidataria, dove incontrammo anche Liam. Odio doverlo dire ma loro due sono tutta la mia famiglia- -Perché odi doverlo dire?- le chiesi. -Perché avrei voluto crescere con una mamma che mi portava fuori a comprare dei vestiti, con un papà che si raccomandava di stare attenta quando uscivo e si raccomandava di non fare sesso prima del matrimonio o cose del genere. Invece sono cresciuta con due maschi più grandi di me, sembro un maschiaccio e la prima volta che ho fatto sesso avevo 14 anni. Mi faccio schifo.- -Oh Sara, mi sento una merda. Scusami- -Styles, ormai è acqua passata, lascia perdere.- L’abbracciai fortissimo e dopo la rassicurai –No, non fai schifo. Tu sei forte, sei sempre sorridente anche se sei cresciuta da sola. Ti voglio bene e ora puoi contare sul mio aiuto.-

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Capitolo 5
*** QUATTRO ***


#HARRY# Quella mattina appena entrai vidi Sara al suo armadietto. Era vestita davvero carina e mi sorpresi del suo cambiamento. Al posto degli occhiali adesso portava le lenti a contatto che risaltavano i suoi stupendi occhi blu e notai che era anche truccata. Misi da parte quei pensieri e andai da lei per parlarle. -Buongiorno, Hamilton!- -Oh Styles, dimmi?- -Tu capisci sempre tutto! Uffa! Comunque volevo chiederti se oggi pomeriggio possiamo passare il pomeriggio da me e dopo aver finito di studiare volevo chiederti di aiutarmi in una cosa che sto organizzando- -Di che si tratta, Styles?- -Ti dico tutto oggi!, Comunque in classe ti devo dire anche altre cose! A dopo!- -Cavolo Styles che chiacchera hai oggi!- -Già…… Ah.. Hamilton?!- lei si girò appena verso di me –Sei carina da morire oggi- #SARA# Andai letteralmente in tilt dopo il suo complimento, ero cotta di lui. Entrai in classe e lui era già li, al suo posto che scriveva non so cosa in un foglio. Passarono le prime cinque ore, arrivò l’ora di pranzo, ma di ciò che voleva dirmi nemmeno l’ombra. Andai al mio armadietto a prepararmi per il pranzo quando mi trovai una lettera da parte sua. La presi e mi recai in cortile. -Ehi, Sara vieni qui a mangiare con noi!- mi urlarono Liam e Niall. -No, scusate, preferisco stare da sola. Ho da fare- Pranzai velocemente e poi aprii la lettera. “Ehi Hamilton, giusto ieri sera pensavo a quanto ti ho reso impossibile la vita negli ultimi due anni. Mi scuso ancora per tutto e vorrei non averlo mai fatto. Ieri, mentre mi raccontavi la tua storia mi sono sentito accanto a te più del normale e ti ho guardato con occhi diversi. Sai, per sbaglio ho preso un tuo diario ieri. Era quello che dicevi di aver buttato; l’ho letto tutto. Tu eri innamorata di me? Lo sei ancora? Io ti piaccio? Ti prego dammi delle risposte perché mi stai facendo impazzire. In questi pochi giorni mi sono reso conto di volerti molto bene e forse per me non c’è una semplice amicizia. Io mi sento attratto da te. Oggi comunque parliamo meglio perché ho bisogno di chiarire. Quale frase è che ami tu? Ah si: Quando passeggio con te, le strade, sembrano dipingersi come un quadro di Van Gogh! Bhè per me in parte è così, tu colori il mio mondo. Ti voglio bene, Styles.” Non credevo hai miei occhi. Mi guardai in giro e lo beccai appoggiato ad una colonna a fissarmi. Gli sorrisi e gli mostrai la lettera, poi me ne andai in classe ma quella volta senza di lui. Lui odiava cucinare e quella era l‘unica ora di lezione senza lui. Cucinai pensando a lui e a come sarebbe stata la mia vita con lui. Voleva dire che lo amavo sempre di più? Si.

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Capitolo 6
*** CINQUE ***


#HARRY# Quando Sara arrivò a casa mia, il pomeriggio, pensai che lei volesse parlare con me della lettera, ma non fu così. -Ciao, Styles,.. allora dici cosa mi dovevi parlare?- mi chiese diretta. -Vorrei organizzare una festa nella mia piscina. Mi aiuti?- -Aspetta, Styles! È novembre, fa un freddo cane e.. tu hai una piscina?- -Si, è enorme.. La vuoi vedere?- -Si certo!- -Ok, torno subito! Aspettami qui.- Andai in camera di sua sorella e tornai con un costume intero per Sara. -Scusa, so che non è il massimo ma ho trovato solo questo. È di mia sorella. Vallo ad indossare, almeno ci facciamo un bagno mentre ci organizziamo- #SARA# Ero in piscina quando lui arrivò e si tolse la maglietta. Io rimasi immobile davanti al suo fisico perfetto e ero sicura di amarlo. Portò anche un blocco notes e due bicchieri di limonata. Organizzammo la festa e poi andammo a giocare in piscina con la palla gigante. #HARRY# La vedevo ridere, mentre giocava con me. Cavolo era fantastica. Mi aveva appena aiutato ad organizzare la festa del secolo, e adesso era con me in piscina a giocare con la palla gigante. Lei, che avevo sempre perso in giro sembrava che mi avesse perdonato e io dovevo solo rendere grazie a cielo perché lei stava diventando davvero importante per me. Era una buona amica, forse la migliore, ma io sapevo che provavo qualcosa di più per lei. #SARA# Il giorno dopo a scuola Harry annunciò all’altoparlante della festa della sera. Mi preoccupai un po’ quando disse che io ero la collaboratrice. Chissà cosa avrebbero pensato di me i professori, o i miei compagni nerd della lezione extra pomeridiana. Ero al tavolo a mangiare quando mi sentii chiudere gli occhi con le mani. -Oddio chi è?- chiesi toccando le mani. -Tieni, un regalo per te, per stasera.- era (il mio) Harry. Aprii il regalo e mi trovai davanti un bellissimo costume. Lo abbracciai e lo ringraziai. -Stasera dopo la festa sarai stanca. Il mio letto è grande vuoi dormire da me?- mi chiese. Io ci pensai un po’ma poi accettai. -Certo, va bene devo solo portare il..- -No tranquilla, ti darò io qualcosa da metterti, non puoi portare tante borse!- #HARRY# Mancava mezz’ora all’inizio della festa, io avevo già il costume addosso e qualcuno era già arrivato. Sara stava girovagando per casa a finire di allestire tutto. La piscina era pronta, c’erano dei tavolini con le bibite, con il cibo e due fusti di Tuborg da 10 litri. -Dai vatti a cambiare, sono arrivati tutti.- mi disse Harry. Mentre lei era a cambiarsi camminavo in mezzo agli invitati e sentivo i loro discorsi su Sara. Si domandavano come fosse stata in costume, come fosse stata senza occhiali e come avesse fatto a divertirsi in quel modo, in un luogo che non era il suo. Io ridevo perché nessuno la conosceva affondo come la conoscevo io. Sara in costume intero era uno spettacolo e con i costume che gli avevo comprato io sarebbe stata ancora più bella. Senza occhiali stava benissimo perché finalmente si potevano vedere i suoi occhi e sapeva divertirsi anche meglio di come ci divertivamo noi. #SARA# Entrai in piscina e tutti mi guardavano allibiti. Erano tutti imbambolati e mi sembrava strano. Mi girai verso Harry che venne da me sorridendomi. -Sei bellissima così- mi prese per mano e mi portò dentro la folla. Mi divertivo come una matta e amavo il mio costume. Non mi ero data limiti, mi divertivo un mondo e non me ne fregava niente di ciò che pensava la gente. Stavo sempre vicino ad Harry e Louis e mi accorsi che Tomlinson non era affatto un antipatico come credevo. Chissà per quale fortuna rimasi abbastanza sobria. Erano le 3 e gli invitati se n’ero già andati tutti. Rimase Louis a darci una mano a mettere a posto. Fortunatamente era tutto in ordine, dovevamo solo levare i bicchieri e le cose avanzate. Mentre io ripulivo il tavolo Louis stava pulendo in terra e Harry in piscina e mi accorsi di una cosa. -Smettete di guardarmi il culo, pervertiti!- iniziai a ridere moltissimo. -Scusaci, Sara..- disse Harry. Erano le 4 quando Louis se ne andò. -Allora? Che vuoi fare?- mi chiese Harry. Lo guardai negli occhi e mi avvicinai a lui. Ero vicinissima a lui, così tanto da spingerlo e buttarlo in acqua. -Questa me la paghi Hamilton!- Mi prese per un piede e mi buttò in acqua iniziandomi a fare il solletico. #HARRY# Era seduta sul bordo della piscina che muoveva i piedi nell’acqua e io mi avvicinai a lei. lei per venirmi più vicino si sdraiò sul bordo della piscina. -Mi sono divertito in questi giorni con te. Insomma il progetto di chimica è andato benissimo, e ho imparato a conoscerti. Tu sei bellissima- le dissi mentre accarezzavo le guance. -Styles, sei ubriaco, dai andiamo!- No, non volevo che lei pensasse questo, così per farglielo capire mi resi ridicolo davanti a lei. Uscii dalla piscina e mi misi con un ginocchio in alto, proprio come fanno i Carabinieri. Lei si alzò e mi chiese di smettere. Rideva, rideva moltissimo e quella risata era il suono più bello che io avessi mai sentito. -Non ho toccato un solo bicchiere di birra stasera, non sono ubriaco.- gli misi una mano intorno alla vita, l’avvicinai a me e la baciai. Rimasi meravigliato da come i nostri corpi combaciavano perfettamente. Andammo in camera mia e gli detti una maglietta mia. Dio, le stava enorme ma gli potevo vedere tutte le cosce. Si sdraiò sul letto, erano le 5 ma stranamente nessuno dei due aveva sonno. -Styles, tu sei maledettamente bello- mi disse mentre mi stavo mettendo la maglietta per dormire. Buttai a terra la maglietta e mi misi sopra di lei. Gli toccai tutto il corpo fino a fermarmi sul seno. Era meraviglioso il suo corpo. Le levai la maglietta mentre lei mi levava i pantaloni. Ecco, quella prestissima mattina facemmo l’amore per circa tre ore. Ci addormentammo verso le 8 e ci svegliammo alle 3 e mezzo del pomeriggio. Avevo passato la notte più bella della mia vita e io amavo Sara, ne ero certo.

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Capitolo 7
*** SEI ***


#SARA# -Dove sei stata tutto il giorno e ieri notte?- mi chiese Niall appena tornai a casa. -Pulce, mi hai fatto prendere uno spavento- aggiunse Liam. -Ragazzi, calmatevi e sedetevi. Devo parlarvi.- Li lasciai sedere e mi misi in mezzo a loro. –Ragazzi, sono innamorata da due anni di un bastardo, che mi ha sempre preso in giro.- -Sari, lo sappiamo. Harry Edward Styles.. Io.. Lo ammazzerei!- mi disse Niall. -Si, ma vedete.. ci hanno assegnato un lavoro in coppia di chimica e l’abbiamo fatto alla perfezione. Ci siamo visti per una settimana e dopo quel compito ero spesso a casa sua. Stanotte lui ha dato una festa ed io sono stata la sua collaboratrice. L’ha detto anche all’alto parlante a scuola ma evidentemente voi eravate già andati via. Ho dormito da lui.. con lui.. e bhè. Lui ama me e questa notte me lo ha dimostrato.- -No.. Sara non me lo dire! Io lo ammazzo!- Niall era furioso, come potevo biasimarlo? Me ne andai in camera mia, senza dire una parola. mi dispiaceva averli delusi, soprattutto Niall, ma non potevo pensare a loro. Io amavo Harry. La mattina dopo, scesi pronta per fare colazione e per uscire ma Liam e Niall se n’erano già andati via. Sul tavolo c’era un succo, una fetta di pane con la Nutella ed un biglietto: “Sara buongiorno. Noi siamo già andati via perché Niall aveva da fare una cosa a dopo. Xxx Liam.” Bevvi il succo, diedi tre morsi alla fetta di pane e, dopo aver preso le chiavi della macchina, me ne andai. #NIALL# Non volevo fare niente, solo parlare con Styles. Dirgli di allontanarsi da Sara senza farla soffrire. Arrivai a scuola e lui era al suo armadietto che parlava con Louis.- -Ehi Styles!- urlai. #HARRY# -Si, dai stasera usciamo. Chiedo anche a Sara di venire. Tu porta Eleonor, ok?- dissi a Louis. -Ci sto amico.- disse Louis. Stavo aprendo l’armadietto per prendere i miei libri quando mi sentii chiamare. -Ehi Styles!- mi girai e vidi Niall. Dio, quanto odiavo quel ragazzo. Mi aveva umiliato davanti a tutti e sebbene di lui sapessi solo il nome lo avrei ucciso di botte. -Che vuoi Niall?- mi avvicinai a lui, non avevo cattive intenzioni. -Darti questo!- disse Niall mentre di dette un pugno. Lo buttai a terra e iniziai a tempestarlo di botte. Vedevo del suangue che gli usciva dal naso ma non me ne fregai. -Niall, stavolta l’hai fatta grossa. Smetterò solo quando mi faranno male le mani! Dai, perché non reagisci? Sei una pippa Niall!- Non mi fermavo, lo stavo riducendo in frantumi quando sentii una voce familiare chiamare Niall. #SARA# Andai all’armadietto di Harry ma mentre mi dirigevo li sentivo un rumore strano. Vidi mio fratello a terra con Harry sopra che lo tempestava di botte. -Niall! Oh mio Dio! Lascialo! Lascialo pezzo di merda!- Appena mi vide si alzò e io andai incontro a Niall. -Che fai? La brava infermiera? Ma smettila che è solo un poveraccio, vieni qui!- mi disse. -Tu sei un lurido bastardo! Non ti azzardare mai più a rivolgermi la parola. Ti odio, ti odio!- gli urlai. -Mi spieghi perché adesso ti prendo cura di lui? Chi cazzo è lui?- -E’ tutta la mia vita, stronzo!- -Ah quindi tu sei venuta a letto con me ma stai con lui? .. Hai sentito Niall? Oltre ad essere una pippa perdente sei anche cornuto! Ahaha!- si mise a ridere e più schifo di come mi faceva ora non esisteva. -No, idiota! Lui è la mia vita non perché è il mio ragazzo. Lui è la mia vita perché è lui mio fratello!- #HARRY# A quelle parole mi si gelò il sangue. Aiutai Sara a mettere in piedi Niall e mi feci schifo per come lo avevo conciato. -No stronzo! Faccio da sola.- mi disse. Si avviò verso l’uscita e io la vedevo andare via percorrendo quel corridoio che ogni giorno facevo con lei. corsi in bagno e con me venne anche Louis. -Ehi amico, perché l’hai fatto? Cazzo non lo sapevi?- mi disse Louis. -No! E tu bastardo perché non me lo hai detto?- ero in collera. -Harry calmati! E’ una tua amica, non mia! Pensavo te lo avesse detto!- #SARA# Liam, Liam, aiutami. Dobbiamo portarlo in ospedale. -Oh mio Dio che cosa è successo???- urlò Liam. -Volevo…. Volevo solo dire.. a Harry di non farla soffrire ma di.. allontanarsi da lei. ma gli ho dato un pugno e lui mi ha..- disse Niall. Mi vennero le lacrime agli occhi. Non potevo credere che mio fretello si fosse ridotto così per me. Guidavo in maniera folle, andavo velocissimo e arrivammo in ospedale in meno di due minuti. -Aiuto! Aiuto!- iniziai a gridare. -Signorina che succede?- mi chiese un medico. -Mi chiamo Sara Hamilton, lui è mio fratello Niall Hamilton. Ha 19 anni ed è appena stato tempestato di botte da un ragazzo a scuola.- stavo piangendo, avevo paura. Sapevo che erano solo ferite non gravi ma avevo terrore. Portarono Niall in una stanza e non mi facevano sapere niente per due ore. Ero sdraiata in sala d’aspetto, sulle gambe di Liam e stavo piangendo. -Signorina Hamilton?- mi chiamò un dottore. -Si sono io. Lui invece è il ragazzo che vive con noi. Liam Payne.- dissi. -Salve, sono il dottor Nicholson. Tuo fratello ha un braccio fratturato, il labbro e il sopracciglio spaccato e il naso rotto, ma non corre pericoli.. tranne uno.- fece una breve pausa poi ricominciò. –il colpo gli ha danneggiato una parte della cornea dell’occhio sinistro. C’è il 70% di possibilità che riuscirà a guarire mettendo solo un collirio ma portando degli occhiali che gli correggano la vista..- -E l’altro 30%?- chiese Liam. -Potrà perdere la vista dall’occhio.- aggiunse il dottore –ma chi l’ha conciato così?- Io non riuscivo a parlare, così Liam andò via con il dottore e ci parlò lui. #LIAM# -Vede, dottore, io, Sara e Niall siamo ragazzi che vivono in affidamento, ma i nostri genitori affidatari sono sempre fuori città e tornano poche volte all’anno. Noi viviamo in casa da soli e Sara frequentava un ragazzo un po’.. insomma parecchio agitato. Niall che le fa da padre da 10 anni e l’abbiamo cresciuta noi. Non voleva che lei frequentasse quel tipo e ci è andato a parlare.. e come immagina..- dissi. -Capisco tutto, ragazzo. Ma non ti preoccupare, non vi preoccupate. Niall starà bene e sono certo che recupererà anche una buona parte dell’occhio. Adesso devo andare.- disse il dottor Nicholson. -Grazie mille, arrivederci.- Ritornai da Sara, ma lei non c’era. La cercai nella stanza di Niall, ma niente. Uscii nel parcheggio e la sua macchina non c’era più. Dove era andata?

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Capitolo 8
*** SETTE. ***


#SARA# No, non potevo credere che mio fratello stava male per colpa di Harry. Io amavo quel ragazzo, avrei fatto qualsiasi cosa per lui ma Niall era tutta la mia vita e mi sentii in dovere di parlare con Harry. Ero arrabbiata e non l’avrei perdonato. Sarei solo andata a dirle ciò che aveva fatto, come lo aveva ridotto. Guardai l’ora: erano le 11, quindi Harry era ancora a scuola e se facevo in tempo lo avrei beccato durante la ricreazione. Entrai a scuola e andai dritta al suo armadietto, di norma si metteva li, ma non c’era. Corsi da Louis e lo trovai con Amanda. -Ehi Louis, dove è Harry?- -Ciao, Sara come sta tuo fratello? Mi dispiace tanto, lui non..- cercò di dirmi Louis. -Non me ne frega un cazzo. Niall sta abbastanza bene a rischia di perdere la vista da un occhio? DOVE CAZZO E’ ANDATO HARRY?- -Ehi calma. E’ a casa!- mi disse Amanda “la ganza”. Me ne andai via senza neanche ringraziare e salutare. Corsi in macchina e sfrecciai a tutta velocita verso la mega villa di Harry. Bussai ma nessuno mi aprì. Lui era in casa, sicuramente. La sua macchina era li. Entrai dal retro e lo cercai per tutta casa. Stavo per andarmene quando mi ricordai della piscina e lui era li. Era sopra il materassino che guardava il soffitto. -E’ all’ospedale sai? È ricoverato li e forse può perdere la vista dall’occhio sinistro!- gli urlai. Lui fece un salto e mi mise a sedere. -Sara, ciao. Mi dispiace tanto io..- -Ha un braccio fratturato, il labbro e il sopracciglio spaccato e il naso rotto. Mi fai schifo!- gli urlai. Lui usci dall’acqua e io mi girai per andarmene. La mia corsa verso la macchina però finì davanti alla porta della piscina. -Aspetta, cazzo! Pensi che io mi sia divertito? Pensi che io abbia voluto tutto questo? Pensi che io sapessi che lui era tuo fratello? No, non sapevo un cazzo. Io lo odio tuo fratello, lui mi ha umiliato davanti a tutti..- mi urlò Harry. -Lasciami! Mi fai schifo!- mi girai per andarmene ma lui mi prese per un braccio. -Cazzo Harry lasciami! Mi fai male, lasciami!- gli urlai. -No! Non ti lascio e scusa se ti sto facendo male. Io odio tuo fratello, mi ha umiliato davanti a tutti ma giuro che non lo avrei toccato se solo avessi saputo che tu saresti stata male. Non sapevo che era tuo fratello e appena ti ho visto e appena ho sentito che mi urlavi di lasciarlo mi è salita ancora più rabbia. Pensavo che tu stessi con lui e questo non lo potevo accettare. Poi tu hai detto che era tuo fratello e credimi mi sono sentito morire! Sara mi dispiace, e non avrei mai voluto tutto questo.- mi disse. -Ah no? Non lo volevi? Se non lo volevi non lo toccavi. Sapevi che io lo conoscevo comunque, cavolo venivo con lui e Liam tutte le mattine, non lo dovevi toccare se davvero tenevi a me.- -Ma io tengo a te, Sara. Cazzo io ti amo.- Cosa? Lui mi aveva detto che mi amava? Avrei voluto dirgli “Harry anche io ti amo, da due anni.” Ma non fu così. -Sono problemi tuoi se mi ami Styles! Io ti odio e non ti voglio più vedere. Quella notte è stata solo uno svago per me- mentii. -Allora vai. Levati di qui. Ciao Sara.- mi urlo Harry spingendomi. Mi avvicinai per riprendere la mia borsa e quando mi alzai lo trovai a testa bassa. -Ehi..- gli dissi mentre gli tiravo su la testa –ma tu stai piangendo- -Si. Ma non sono più affari tuoi. Ti amo, ma ho sbagliato. Ora vattene che ti ho già fatto un livido al braccio.- Io me ne andai e appena uscii cominciai a piangere. Guidai verso l’ospedale per andare da Niall. #HARRY# Sono una merda. Mi rimisi in piscina e iniziai a piangere. Piansi per quasi un’ora e poi mi promisi di cambiare. #SARA# Appena arrivai trovai Niall sveglio che parlava con Liam. Il labbro era la cosa meno ridotta male e anche se con qualche sforzo ce la faceva a parlare. -Ehi amore- mi disse Niall appena mi vide. Lo abbracciai senza cercare di fargli male. -Vi lascio soli. Vado a casa in pullman. A dopo Sara.- disse Liam. Aspettammo che Liam uscisse e poi iniziai a parlare. -Scusa, non volevo, mi dispiace.- piangevo troppo. -Sara smettila di piangere. Tutti hanno fatto degli errori nella vita e non pensare che questo sia il tuo ultimo. Non piangere, per favore.- Abbracciai Niall e mi addormentai appoggiata sulla sua pancia. Lui mi dava conforto, era come l’orsacchiotto che serve hai neonati. Mi aveva fatto da madre, da padre, da migliore amica e da fratello. Mi aveva detto come baciare, mi portava a fare shopping e mi aveva insegnato come comportarsi nel periodo del ciclo. Aveva vissuto con libri su come essere un bravo genitore. Era la mia famiglia e si era preso le botte per proteggermi, ancora. Dovevo fare qualcosa per ringraziarlo.

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Capitolo 9
*** OTTO. ***


#SARA# Niall era due giorni che era tornato a casa. Stava abbastanza bene e l’occhio gli era guarito. Avrebbe avuto bisogno solo degli occhiali. Era il 2 Dicembre quando lo riportammo a casa e il dottore gli ordinò di stare a casa e di rientrare solo dopo le vacanze di Natale, così decisi di stare a casa anche io con lui. Mi andavo ad allenare anche la mattina con il mio trapezio e poi mi sarei presa cura di mio fratello. Avevamo già parlato con la preside che ci disse che non avrebbe contato questi giorni come assenza, conosceva benissimo la nostra situazione familiare ed era logico che io dovevo stare a casa con Niall. Liam andava a scuola e prendeva i compiti per Niall e poi passava da Harry che gli dava quelli miei. Studiavamo a casa e non eravamo indietro con il programma. A volte nei miei compiti trovato bigliettini di Harry dove diceva di chiamarlo, che gli mancavo e che si scusava. Io lo odiavo e quei bigliettini andavano tutti nel camino. Dio quando ci facevano caldo. Era il 17 Dicembre quando dissero che Niall finalmente stava bene. Ero felicissima. Decidemmo di rimanercene a casa lo stesso e io mi andavo ad allenare ogni pomeriggio. Un giorno, mentre ero in aria a provare uno dei miei pezzi che mi riuscivano meno, vidi aprire la porta. Sperai con tutto il cuore che non fosse Harry, e non lo era. Era Louis. Mi guardò per circa un’ora perché io non avevo alcuna intenzione di smettere il mio allenamento prima per lui. -Ehi, sei brava.- mi disse Louis appena mi avvicinai a lui. -Grazie. Che vuoi?- gli chiesi fredda. -Non ti ho più vista a scuola e pensavo che fosse successo qualcosa. Stai bene? Niall?- -Mi chiedi se è successo qualcosa? Cavolo 20 giorni fa avete massacrato mio fratello!- gli urlai. -Ehi frena. Io non ho fatto niente. Cercavo di calmarlo io. Come sta ora Niall?- -Sta bene. Sto bene anche io, grazie. Ma non torniamo a scuola prima delle vacanze di Natale. Rientreremo quando ricomincerà la scuola.- dissi io. -Ah.. senti sono venuto qui per dirti che manchi ad Harry. Insomma lui ti ama e sta soffrendo come un cane da quando tu gli hai detto di non ricambiare i suoi sentimenti. Veramente per te quella notte è stata una notte come le altre?- Io iniziai a piangere e gli raccontai tutta la verità. -No. desideravo passare la notte con lui. Io credevo di amare Harry ma non è così evidentemente perché non riesco a perdonarlo. Mi piace e penso spesso a lui ma non lo voglio vedere. Scusa. Mi manca ma è come se ci fosse una forza più grande di me che mi impedisce di andare ed io non faccio niente per distruggerla.- #HARRY# Il giorno dopo a scuola, appena vidi Louis gli andai incontro per chiedergli come era andata con Sara. -Ehi Lou, com’è andata con lei? Scommetto che ti ha detto che gli manco, che mi ama e che quella notte è stata la notte più bella della sua vita. Sono eccitatissimo, finalmente la potrò riabbracciare. La amo Lou!- iniziai a saltellargli intorno come un bambino quando lui mi fermò e mi mise una mano sulla spalla. Ero sicuro che lo faceva apposta. Mi faceva credere che fosse andata male ma in realtà sapevo che non era così. -Hey, amico. Mi dispiace. Si, è vero, gli manchi, ma non è innamorata di te. Ha detto che gli piaci e basta perché non riesce a perdonarti. “Ma è come se ci fosse una forza più grande di me che mi impedisce di andare ed io non faccio niente per distruggerla.” Questo è quello che ha detto. Mi dispiace.- Louis mi abbracciò così forte che capii che non stava scherzando. Stavo piangendo.. menomale lui era con me. -Harry, devi uscire con altre ragazze. Devi rimpiazzarla.- mi disse. -Ma con chi? Non voglio far soffrire nessuno.- -Devi trovare una a cui non gliene frega niente di stare con te. Devi trovare una che ti vuole solo per la tua fama. È brutto ma devi uscire con lei, far ingelosire Sara e non far soffrire l’altra.- In quel momento sentii chiamarmi da dietro. Era una voce femminile. -Ciao Campione.- disse Amanda. -Ciao- -Tipo lei.- mi sussurrò Louis all’orecchio, poi se ne andò lasciandomi solo con lei. -Allora, vuoi fare qualcosa oggi dopo scuola?- mi disse lei. -Andiamo da me. Almeno parliamo un po’, ti va?- -Oh Styles, fidati, non riuscirai a parlare. Ti aspetto all’uscita.- detto questo, girò i tacchi e se ne andò pavoneggiandosi. Ecco, non era questo il modo per dimenticarmi di Sara, ma ormai avevo fatto la mia cazzata. Il pomeriggio arrivò in fretta e nel giro di mezz’ora dal nostro rientro a casa lei era già sopra di me. Era veramente senza pudore quella ragazza ma non mi faceva pensare a Sara e andava bene.

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Capitolo 10
*** NOVE. ***


#SARA# Arrivò il giorno di Natale ed ero emozionata. Quest’anno lo avremmo festeggiato io, Niall e Liam da soli. Il pranzo era preparato da me ed era squisito. Arrivò il pomeriggio e arrivò il momento di scambiarci i regali. -Grazie Liam, è fantastico!- dissi aprendo il suo regalo per me. Era un fantastico body per i miei spettacoli. Io gli regalai una camicia davvero fantastica e Niall la borsa della Gola che lui desiderava tanto. -Tieni amore- mi disse Niall porgendomi un pacchetto. –So che non è il massimo, ma non sono potuto uscire molto.- Aprii quel pacchetto e trovai la cosa più bella del mondo. Era una collanina con una “N”. -E’ stupenda, Niall. No, non è troppo poco. È tutto.- -Ehi, Sara, questo è per te- mi disse Liam –da parte di…. Harry- -Cooosa?- Tipico da lui. Un regalo con un biglietto scritto di suo pugno “Sara, scusa, ancora. Sto con Amanda, sai? Non mi piace affatto ma mi fa dimenticare di te quando ci sto. Ti amo, Harry.” -Squallido- dissi io. -Ehi ma perchè lo butti? Non lo apri?- mi chiese Liam. -Mai.- e lo lanciai nel cestino. #NIALL# La mattina dopo, quando mi svegliai, trovai una scena insolita in salotto. C’erano due grandissime valigie e Sara che mi stava aspettando con un cornetto per me. -Buongiorno Fratellone! Dai veloce, vestiti e preparati che dobbiamo partire.- -Sara, hai bevuto? E dove andiamo, con chi, e per quale motivo?- -Ma come? Partiamo. Io e te. Per... TOKYO!- -Coooooooooosa? Per Tokyo? È sempre stato il mio sogno andarci. Perché?- -Perché sapevo che era il tuo sogno e ti ho regalato questo viaggio per Natale, per noi due. Dai su su che Liam ci accompagna all’aeroporto- Io non ci potevo credere. Mia sorella mi aveva appena regalato un viaggio. Io e lei. a Tokyo. No non ci credevo. Il volo fu abbastanza lungo ma sapevo cosa fare. parlai con Sara per tutto il tempo e scoprii certe cose di lei che non sapevo. Poi mi resi conto che io di quel viaggio non sapevo proprio niente. -Scusa Sara e dove dormiamo?- -Ho preso una casa. Li costano pochissimo, praticamente niente- -Una casa? E come faremo con il cibo?- -Lo compreremo- -E con la lingua?- -Tutti parlano inglese dai. E poi ho con me il libro Giapponese delle frasi per i turisti.- -E quanto staremo?- -Bhè considerando che a Londra è il 26 Dicembre e per loro è il 27… Insomma via staremo fino al 27 gennaio. Un mese.- -Cosa? E con la scuola?- -Pensi che io non abbia già parlato con la preside? Potremmo recuperare a casa e faremo i test che faranno nelle ore scolastiche.- -Io ti amo-

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Capitolo 11
*** DIECI. ***


#HARRY# Ero eccitato all’idea che sarei ritornato a scuola. Era quasi un mese che non la vedevo e stavo tremendamente male. Entrai in classe ma li, al posto vicino il mio, lei non c’era. -Scusi prof, ma Sara?- chiese Emily Cross. Non mi sorpresi affatto che tutti erano così interessati a lei. era diventata una delle più popolari, era sempre gentile con tutti e dava ripetizioni gratis. Era diventata perfetta. -Allora ragazzi, la signorina Hamilton ritornerà il 1° Febbraio a scuola. Adesso è con suo fratello a Tokyo.- No, non potevo credere che non l’avrei rivista per un altro mese. Chissà se aveva ricevuto il mio regalo, chissà che faccia aveva avuto. Tornai a casa e mi collegai su facebook. La prima cosa che feci fu collegarmi sul suo profilo. Trovai nuove foto e le guardai. Vidi una sua foto mentre mangiava il cibo giapponese, Niall che era alle prese a parlare e altre varie foto tutte carine atte con Instagram. Era il 26 Gennaio quando ritornai sul suo profilo. E quel giorno fu uno dei più belli. Vidi un suo post: “Goodbye Tokyo. Si ritorna alla vita di sempre. Ci mancherai. Con Niall Hamilton” Iniziai a saltellare per tutta la camera e aspettai con ansia il 1° Febbraio che arrivò velocemente. Ecco, il suono della campanella tanto aspettato, ed ecco lei, entrare come sempre con Liam. Era stupenda ed era vestita in maniera impressionante, no ero geloso, non poteva farsi vedere così bella. Corsi da lei e lei mi rivolse un sorriso. -Ciao, amore. Mi sei mancata tanto. Divertita a Tokyo?- le dissi. -Amore? Ma ti sei bevuto il cervello? Ti sono mancata? A me tu non mi sei mancato per niente, anzi mi irriti e si, mi sono divertita.- detto questo sbattè forte l’armadietto e se ne andò. -Ehi, la vuoi smettere di avercela con me? Pure tuo fratello mi ha perdonato. Dai lo so che tu sei innamorata di me, come io lo sono di te.- dissi andandole dietro. -Oh ma piantala Harry. Vai dalla tua ragazza.. come si chiama? Ah si.. Amanda! Vai da lei.- Stavo per risponderle quando un ragazzo le andò addossò facendole cadere tutti i libri. -Ehi ma stai attento idiota!- gli urlai. -Scusami, davvero. Non volevo.- le disse il ragazzo. -Ma no figurati. È tutto ok. Anzi scusa te per come ti ha trattato questo qui. È un stronzo, evitalo. Ciao Styles, sei ancora qui?- disse Sara indicandomi. #SARA# -Ciao Sara, ci vediamo in classe- mi disse. -Ahh, così tu sei Sara Hamilton, la ragazza che ha collaborato con Harry Styles per la super festa in piscina. Non sono potuto venire ma mi sarebbe piaciuto.- disse. -Si sono io. ma ora Harry Styles è morto per me.- -Ah si. Ho sentito dire che ha picchiato un ragazzo. È il tuo fidanzato?- -No, è mio fratello..- -Scusa, non lo sapevo- cavolo quel ragazzo era davvero bello. -Non preoccuparti.- -Senti io stavo per uscire dalla scuola. Non ho voglia di fare lezione oggi. Se ti chiedono di me gli dici che mi sono sentito male?- mi disse. -No caro. Non dico niente. Vengo con te.- Posai i miei libri nell’armadietto e ci dirigemmo verso la sua macchina. Mentre eravamo in macchina mi arrivò un messaggio. “Sara ma dove sei? Harry.” Io risposi: “Harry sono con Zayn. Se mi ami inventati una scusa.” La sua risposta non fu immediata ma poi arrivò: “Sara le ho detto che sei arrivata ma stavi male. Gli ho inventato che a Tokyo c’era parecchia differenza di clima e ti sei presa il raffreddore e stamattina aveva anche la fronte calda. Non so se mi ha creduto, ma ho fatto del mio meglio. Divertiti con Zayn, ma per favore ricordati che io ti amo. Xx” Appena lessi quel messaggio mi misi a ridere ma poi gli risposi: “Si, si certo. Grazie mille comunque. Ti voglio bene anche se sono ancora incazzata con te. Me li prendi i compiti?” “Ok, Hamilton. A domani xx” Decisi di non rispondere, e capii che non sapevo ancora con chi avevo a che fare. -Scusa e tu saresti? Non so come ti chiami.- chiesi al ragazzo. -Ah già. Io sono Zayn Malik. Piacere di conoscerti Sara- -Il piacere è tutto mio!- e cavolo se era un piacere.

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Capitolo 12
*** UNDICI. ***


#SARA# -Ti va di andare al mare?- mi chiese Zayn -Certo- Dopo mezz’ora di viaggio arrivammo al mare. -Certo, che il mare in Inverno è davvero bello. Forse meglio dell’estate.- dissi. -Che cosa vuoi fare?- -Una passeggiata?- Era bellissimo passeggiare sulla spiaggia. L’unica cosa che sentivo era il rumore delle onde e del vento e Zayn che parlava. -Allora, raccontami un po’ di te.- mi chiese. -Mi chiamo Sara Fabiana Daniela Hamilton. Vivo praticamente in casa da sola con mio fratello Niall e il mio migliore amico Liam. siamo stati affidati tutti a tre a una famiglia ma loro sono sempre a New York per lavoro. Amo il trapezio circense e sono una orrenda nerd.- -E i tuoi dove sono?- -Non lo so. Dicono che siano dei pezzi grossi. Ci hanno abbandonato 10 anni fa e mi ha cresciuto mio fratello. Ecco perché sembro un maschiaccio.- risi. -No, non sembri un maschiaccio. E non sei una orrenda nerd, e fico il trapezio circense.- -Tu credi?- chiesi. -Si.- #ZAYN# -Adesso parlami di te.- mi chiese Sara. -Bhè che dire. Mi chiamo Zayn Jawaad Malik, mio padre è mezzo Pakistano e mia madre è Inglese. Sono una di quelle persone vanitose che crede nella bellezza. Mi piace stare al centro dell’attenzione ma se poi non lo sono, non ci faccio troppo caso. Sono un romanticone, ho molti tatuaggi perché amo ricordare e vorrei tatuarmi uno Yin Yang con la mia ragazza, ce l’avrò.. e tu sei bellissima.- -Ahah grazie. Anche tu lo sei, moltissimo.- Gli sorrisi e la presi per mano. Ad un certo punto mi fermai e con un bastoncino disegnai due cuori nella sabbia. Lei si mise sopra uno e mi prese per mano facendomi mettere sopra l’altro. -Ma se tipo noi due ci si piacesse, quanto ci vorrebbe per darsi un bacio?- mi chiese. -Nemmeno un secondo- L’avvicinai a me e la baciai. Sentii le farfalle nello stomaco ed era la prima ragazza con cui provavo simili emozioni. #SARA# Mio Dio, mi stava baciando. Era bellissimo stare li con lui, era tutto così perfetto. Pensai ad Harry e a come l’avrebbe presa a vederci insieme e fui contenta di averlo dimenticato, momentaneamente. -Ok ho fame. Dove andiamo a mangiare?- gli chiesi. -Non lo so. Dove andiamo?- -Io propongo.. Nando’s.- -Nando’s? E cosa è?- mi chiese. -Come cosa è? Non conosci Nando’s? E’ un fast food fighissimo, è il preferito di mio fratello, ci andiamo sempre quando la casa è vuota perché io mi dimentico di fare la spesa.- -Ma dove è?- -Lascia Zayn, guido io.- Salii in auto e la misi in moto. Era davvero fantastico guidare quel gioiellino. -Cavolo Sara, hai mai pensato di andare a correre in pista? Cioè sei bravissima.- -Sai, crescendo con due maschi in casa è normale che si prendono queste passioni.- -Già.- #ZAYN# Arrivammo da Nando’s e quasi litigai con lei perché non voleva farmi pagare, poi alla fine mi disse cosa voleva mentre lei andava a cercare posto. Prese un Wraps e io un Burgers & Pittas. Arrivai al tavolo ma mi resi conto di non aver preso da bere. -Ehi Sara cosa vuoi da bere?- -Heineken, grazie!- Dopo nemmeno due minuti ritornai al tavolo con due Heineken e iniziammo a mangiare. Era bellissima mentre era alle prese con il cibo. Faceva ridere, era goffa e buffa ma non avevo mai visto una ragazza così bella e mi misi a fissarla. #SARA# Mi stava fissando, oddio perché? -Ehi, perché mi fissi?- -Perché sei bellissima.- mi disse Zayn. -Ah si certo. Bellissima con due chili di maionese in faccia mentre litigo con il panino e perdo pure.- Lui si mise a ridere e poi mi diede un bacio. -Si, sei bellissima. Lo sai che è da un po’ che ti guardavo? Anche a scuola.- -Ma davvero? Pensa che io non mi sono mai resa conto di te- gli dissi. -Lo so. Eri impegnata con Styles.- -Già, ma adesso non più. Però non pensi che ora sia complicata la nostra storia? Cioè ci conosciamo appena e già ci siamo buttati in una relazione.- dissi. -No, non è difficile. Ci impareremo a conoscere stando insieme. E io sono sicuro che mi piaci.- -Non è difficile quindi?- chiesi. -E’ semplice da dire: tu mi piaci da sempre.-

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Capitolo 13
*** DODICI. ***


#HARRY# Quel giorno l’avevo vista per pochissimo e poi Zayn me l’aveva portata via. Così gli mandai un messaggio: “Hamilton, come va? Domani parliamo? Xx” Lei mi rispose: “Ciao, Harry, non lo so. Dipende se mi fa voglia o no, buonanotte.” Ero furioso, lanciai il telefono a terra e me ne andai a letto. La mattina dopo arrivai a scuola e mi misi a parlare con Louis. Ad un tratto la porta d’ingresso si aprì ed entrò Sara, bellissima come sempre, con un vestito da urlo ma poi notai una cosa che mi fece piangere. Lei, la mia splendida ragazza, non era più mia. Era per mano con lui, il mio incubo. Tutti la guardarono, aveva un sorriso fantastico, si era fatta i capelli, adesso gli aveva corti e mossi, non aveva più i suoi bellissimi riccioli lunghissimi, ma era ancora più bella. Non dimostrava 16 anni, sembrava una donna, una ragazza grandissima. Gli aprirono un corridoio e li fecero passare, tutti li guardavano e sorridevano, come se fosse da tempo che desideravano loro due insieme. Dietro di loro c’erano Niall e Liam che sorridevano contenti. Mentre loro si avviavano verso l’armadietto di Sara, Liam si fermò da Danielle Peazer, una ragazza con cui probabilmente usciva e Niall venne da me. -Ciao, Harry.- mi disse. -Ciao. Cosa vuoi?- -Niente, in realtà. Sono solo venuto a dirti che mi dispiace che lei l’abbia presa così. ho provato a parlarle, dicendole che tu sei innamorato di lei e che in realtà il suo posto è con te, ma lei non miv vuole sentire. Ha detto che con Zayn ora sta bene e che a te ti ha già dimenticato.- -Ah- non sapevo che altro dire, ero sconvolto. -Senti, ti va se proviamo ad essere amici? Mi dispiace di averti umiliato quel giorno, al talent show, e so di non andarti molto a genio ma è colpa mia se vuoi due vi siete lasciati.- -Va bene. Credo che ci proverò e poi tu hai davvero le palle a venire qui da me dopo tutto quello che ti ho fatto. A dopo, ci vediamo a pranzo.- Mi allontanai e andai verso l’armadietto di Sara. Era da sola così mi avvicinai a lei per provare a parlargli. Ero a pochi metri di distanza da lei quando Zayn arrivò. La prese per un braccio, la buttò contro gli armadietti e si iniziarono a baciare. Mentre la baciava sul collo lei mi vide. Mi guardò e subito il sorriso che aveva si spense. Era chiaro che mi detestava. Arrivò l’ora di pranzo e come promesso a Niall io ero nel tavolo con loro. -Tua sorella? La tua migliore amica? Sara?- chiesi a Niall, Liam e Louis. Niall si guardò in giro e poi indicò un tavolo. IL TAVOLO. Il tavolo dei campioni di Football. Lei era la ragazza del Quarterback ed era li insieme alle altre snob figlie di papà, e io chiaramente non potevo competere con un Quarterback. Mentre stavo pensando a questo arrivò Amanda. -Ehi, campione, oggi da me, alle 4. E porta quello che sai tu che ti farò sentire uomo veramente.- mi diede un bacio sul collo e andò via. -Harry, ma tu stai con Amanda Reed?- mi chiese Niall. -Si- dissi malinconico. -Ahh.. e come è?- chiese Liam. -Sono scopamici- Louis rise Io dopo avergli dato una botta in testa risposi: -E’ terribilmente…. lasciamo stare.- E mi girai verso Sara che stava baciando Zayn mentre gli altri applaudivano. Cazzo, porca puttana Harry sei una merda, un cazzone, pensai.

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Capitolo 14
*** TREDICI. ***


#SARA# Erano ormai quasi due mesi che frequentavo Zayn e due mesi che non parlavo con Harry. Il giorno in cui arrivai a scuola con lui, entrai in classe ma accanto a me c’era Paul Dickinson invece di Harry. Ero ritornata un’altra volta senza amici, come ero prima e mi mancavano le chiacchierate e le scorpacciate di gelato alla stracciatella con Harry. Mi mancava il fatto che stavamo insieme senza impegni. Passavo la maggior parte del tempo con lui e Louis e ora appena li vedevo a fatica li salutavo. Certo, stavo bene con Zayn e non pensavo di lasciarlo ma mi ero resa conto di quanto fossi stata stronza con lui. Entrai a scuola e la trovai tutta tappezzata di volantini, di striscioni e mi ricordai che Sabato ci sarebbe stato il ballo di primavera. Che stronzata, non ci sarei andata, non ci ero mai andata. Ero al mio armadietto quando arrivò Zayn. -Ehi amore che colore ti metti? Come te la devo portare la coccarda?- -No, tesoro, io al ballo non ci verrò.- -Amore è impossibile. Sei in gara per la reginetta del ballo.- -Cosa? Scherzi vero?- urlai. -No. ti ha iscritto Harry, ora.- -Scusa, devo andare a parlarle- Corsi da Harry e nemmeno lo salutai. -Tu, Harry Edward Styles, dimmi perché lo hai fatto? Mi vuoi rendere ridicola? Sei convinto che io possa salire sul quel cazzo di trono? Bravo complimenti continua a prendermi per il culo, ma smettila di dire che ti manco.- -Ehi Sara calmati ok? Ti ho iscritto perché adesso sei popolare e perché sei in lotta contro Amanda. Cosa vuoi? Vuoi farla diventare reginetta del ballo? No.- -Scusa ma tu non stavi con lei? non eravate la fantastica coppia innamoratissima? Non siete…- non mi diede il tempo di finire che mi interruppe. -No Sara. Possibile che sei così ottusa? Io sto con lei per cercare di dimenticarti. Sara io amo te.- -Come ho già detto, è un problema tuo. Ah, e di alla tua cara e dolce ragazza che ci sarà una reginetta del ballo, ma non sarà lei.- Era Sabato, mancava meno di un’ora alla festa ed io ero ancora in crisi. Quando arrivò Zayn rimase a bocca aperta e bhè, anche lui era bellissimo. -Cavolo, sei.. sei.. Oddio Sara- -Ahaha grazie, anche tu non sei male, ti sta bene questo smoking.- Arrivammo alla festa in perfetto orario e appena entrai vidi Harry. #HARRY# Me la ritrovai davanti, bella come non mai e io mi vergognavo ad aver portato al ballo una ragazza che aveva un fazzoletto al posto del vestito. Il ballo si svolse come al solito e Sara non si spiccicò un secondo da Zayn. Effettivamente erano davvero belli insieme ma lei apparteneva a me. -Allora ragazzi, un attimo di silenzio. Avete votato per una settimana, vi siete dati da fare, avete fatto campagne, promozioni, e quindi è arrivato il momento di proclamare il re e la reginetta del ballo. Quest’anno abbiamo deciso di farlo diverso. Verrà proclamata solo la reginetta e il re sarà il suo accompagnatore. C’erano due candidate: Sara Hamilton e Amanda Reed e la reginetta del ballo è… Sara Hamilton!- #SARA# -La reginetta del ballo è… Sara Hamilton!- Oh mio Dio, non ci potevo credere. Ero io la reginetta del ballo, sarei stata io la ragazza che avrebbe indossato quella corona. Salii sul palco e fui incornata, con la corna più spettacolare del mondo -Grazie a tutti, ecco a voi il mio principe, Zayn- dissi. Da lontano notai Amanda che se ne andava furiosa e Harry appoggiato ad una colonna che sorrideva e che faceva capire di volermi incontrare dopo. #HARRY# Finalmente arrivò Sara, in tutta la sua bellezza. Ci trovavamo dove sempre, al suo armadietto e per fortuna era abbastanza lontano dalla festa. -Ciao Harry- mi disse. -Ciao Mia Signora- dissi inchinandomi. -Dai scemo smettila. Perché mi hai fatto venire qui?- -Perché volevo dirti che oggi eri bellissima. Che sei fantastica e non ti avevo mai visto così. Comunque devi sapere che io ti aspetto, ti aspetto sempre.- Io iniziai a piangere. -Ehi, no non fare così. Non piangere ti prego.- -Perché Harry? Perché? Perché devi sempre rovinare tutto? Perché non mi lascia andare per la mia strada e ti dimentichi di me una volta per tutte? Perché Harry non lo fai? Se tu non avresti fatto il cazzone, non saremmo finiti così, staremmo insieme, sarei la reginetta del ballo e tu il mio re. Ma invece tu hai rovinato tutto e credimi che mi manchi da morire, che mi manca la nostra relazione che avevamo, quella dove potevi frequentare chiunque. Mi manca i nostri pomeriggi ad ingozzarci come maiali e le serate dove stavamo a guardare le corse con le macchine a bere birra e a fare la gara di rutti. Perché io Harry sono così, sono una donna ma amo fare le cose da uomo perché non ho mai fatto le cose che una ragazza sta facendo.- si tirò su il vestito –lo vedi? Ho delle scarpe da ginnastica perché dopo due ore che avevo i maledetti tacchi mi sentivo male. Perché hai voluto me? Perché mi sei venuto a cercare? Io me ne stavo benissimo con te che mi prendevi per il culo, non avevo problemi perché nella mia fantasia stavo con te. Tu eri mio marito, avevamo una bambina bellissima e quando tornavi a casa da lavoro mi davi un bacio, come nei film. Ma invece io mi sono fidata di te e adesso la mia fantasia mi fa vedere tu con quella puttana e io felice insieme a Zayn, ma sai che mi manchi. Smettila di ritornare ogni volta nella mia vita, per favore.- piangeva fortissimo, non riusciva più a dire niente e anche io piangevo con lei. l’abbracciai fortissimo e potei sentire il suo odore, che mi mandava in estasi. -Scusa, Sara- -Smettila di chiedere scusa. Vorrei solo sapere chi cazzo è che mi ha votato, perché hanno scelto proprio me. Chi cazzo è stato?- mi chiese. -Sono stato io. Ti ho votato io.. almeno 150 volte.-

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Capitolo 15
*** QUATTORDICI. ***


#SARA# Ero stanca. Stanchissima di stare così. Con Harry non parlavamo dalla sera del ballo ma io non potevo continuare ad avere quel rapporto con lui. Così appena suonò la sveglia delle 7.00 che mi portava nel mondo della tortura mi alzai, mi lavai e mi vestii e decisi di andare a parlare con Harry per chiuderci, definitivamente. Arrivai a scuola ma lui quel giorno non c’era. Erano ormai tre giorni che non veniva e io mi stavo preoccupando, così andai da Louis. -Ehi, Lou come va?- -Ciao splendore. Io tutto bene te?- -Bene, grazie.- dissi con lo sguardo assorto. -Non verrà nemmeno stamattina. Harry è a casa, ci starà per un po’, è malato.- mi disse Louis. Cavolo, ero un libro aperto per tutti? -Ah. Ok grazie.- Entrai in classe, come al solito stanca e triste. Piangevo sempre, per tutto. Non seguii per niente la lezione di Storia o di Fisica, bho non sapevo che era. -Signorina Hamilton, ci pensa lei a dare i compiti al signor Styles?- mi chiese la prof. -Ma veramente io…- tentai di dire. -Bravissima. Grazie Hamilton.- -Prego, rincoglionita- dissi a bassa voce. Andai da Harry e le suonai alla porta, mi aprì suo madre. -Oh ciao Sara, come va tesoro? Ma non vieni più? Perché, mi manchi tanto.- -Anche lei signora- -Oh ma smettila di chiamarmi Signora. Chiamami Anne.- -Va bene Anne. Sono venuta a portare i compiti a Harry.- gli dissi. -Vai, è in camera sua. Ha la febbre alta.- #HARRY# Ero al computer e stavo ascoltando la musica quando sentii bussare. -No mamma dai. Non voglio niente da mangiare, non ho fame smettila! Anzi portami un bicchiere di succo all’ananas.- urlai convinto che fosse mia madre. La porta si aprì e c’era Sara. -No, non sono decisamente tua madre- mi disse. Io scoppiai a ridere e lei posò i suoi libri sul letto e andò in cucina. Tornò pochi secondi dopo con un bicchiere di succo all’ananas. -No, ma.. io.. grazie del succo- oh cavolo quanto ero impacciato. Sembravo idiota. -Non ti preoccupare. Sono qui perché ti ho portato i libri ma non mi va di studiare.- -Già nemmeno a me. Meglio la musica.- gli dissi. -Ti piace tanto eh?- -La musica è il miglior prezzo per sopportare il tempo- -Ehi cavolo bella questa.- -Già. Wystan Hugh Auden c’ha preso- -Direi- e scoppiò a ridere. -Mi fa piacere che tu sia qui- dissi. -Anche a me. Veramente sono venuta qui anche perché volevo parlarti del ballo.- -Si senti scusa. Ero ubriaco e non mi ricordo niente.- cercai di fargli credere, ma lei era più furba di me. -Harry, hai pianto, come ho pianto io. Se eri ubriaco nemmeno te lo ricordavi.- -Già.- -In realtà volevo dirti che non ti voglio più vedere e che mi hai rovinato la vita. Ero venuta qui per chiudere con te ma non penso di farcela. Appena sono entrata e ti ho visto nel letto, malato e bisognoso di cure mi sono resa conto di quanto io tenga a te. Credo di avertela già fatta scontare per quello che hai fatto. E tu adesso hai bisogno di una migliore amica che ti dia consigli.- mi sorrise. -Vieni qui- dissi allargando le braccia. Lei si mi mise sdraiata accanto e si appoggiò a me. Era fantastico. -Forse avevo bisogno di te più come amica, che come fidanzata- gli dissi. -E io avevo bisogno di un amico idiota come te per stare bene. Ma per prima cosa ti ordino di liquidare quella Amanda Reed che non la sopporto proprio!- -Ho già fatto cara, ieri sera. E poi ti posso dire un segreto?- -Dimmi- -Tu scopi molto meglio!- -Harry! Ma sei idiota?- mi urlò. -No no scusa. Sono gli antibiotici che sono in circolazione.- dissi ridendo. -Si certo, come no. Ma vai a cagare Harry.- -Scusa ma Liam?- -Liam.. Liam è come un fratello per me, ma è grande. È il migliore amico di mio fratello e quindi lo era anche il mio, ma ora non siamo più noi tre e quindi devo cambiare abitudini. Con te mi diverto di più perché Liam è un perfettino. Certo con lui ci sto benissimo ma è troppo fratello per me.- -Ah.- -Dai Styles, adesso vado. Rimettiti che così ci facciamo una delle nostre serate. A domani!- mi disse. Poi si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia. -Ciao Beer!- -Ciao Beer!- Birra? Pensai. Aahahahaha.

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Capitolo 16
*** QUINDICI. ***


#HARRY# -Ciao Beer! Come va?- chiesi a Sara quando mi venne a trovare il giorno dopo. -Bene.. E te? Sei tu quello malato.- -Naaaaa, la febbre non ce l’ho più da un bel po’- -Bene! Allora possiamo fare una cosa che desidero da tanto?- mi chiese. -Beer, mi preoccupi.- Sara tirò fuori due Heineken e una vaschetta da un chilo di gelato alla stracciatella. -Ti preoccupo ancora?- chiese. -No, ora non più. Direi che sei un mito.- Lei mi abbracciò fortissimo. Credetemi, provavo a volerle solo bene ma non ce la facevo. L’amavo in tutto quello che faceva. -Che ci guardiamo?- chiesi. -Allora ho portato…. Fast and Furios 5, l’ultimo, quello che non abbiamo visto, poi ho portato…. Vabbe ci guardiamo F&F?- mi chiese facendo labbruccio. -Ma perché vuoi vedere quello?- -Perché è fantastico, perché è il mio film preferito e perché c’è Vin Diesel, lo sai che è il mio mito. A te non piace?- -Si certo. Dai guardiamo quello! Vallo a mettere!- -Grazie- e prima di alzarsi mi diede un bacino. Il film iniziò e lei si accoccolò a me. La stringevo e sentivo il suo profumo dei capelli. Era fantastico. #SARA# -Ahhh Oh mio Dio guarda quanto è bello!- dissi a Harry quando apparve Vin Diesel. -Mh.. Ma io so più bello!- -Ma stai zitto Beer. Dominick Toretto non lo batte nessuno!- Harry scoppiò in una risata e poi mi strinse a sé. Dio quanto stavo bene tra le sue braccia. Dopo circa un’ora mi squillò il telefono, era Zayn. -Ehi amore, come va?- chiesi. -Bene tesoro, tu?- -Bene.- -Senti dove sei?- -Sono a casa di una mia amica, non so quando torno- e vidi Harry che mi sussurrava di rimanere a cena li –Forse dopo cena.- -Ah ok. Posso passare da te verso le 11?- -Ok, ciao amore a dopo- e riappesi. Harry mi guardava con uno sguardo compiaciuto. -Dovrai preparare la cena Sara. Mia mamma no n c’è, torna la prossima settimana- -Ok! Ah torna la prossima settimana eh… ma se..- -Tu sei un genio! La organizziamo per domani sera la festa?- era incredibile. Harry mi conosceva proprio. -Sei un grande! Finiamo il film e poi mi metto a preparare la cena mentre organizziamo la festa.- -E’ per questo che sei la mia migliore amica- disse. #HARRY# Era finito il film e lei si alzò per andare a cucinare. Io ero sul tavolo ad organizzare la festa in piscina, o meglio, lei dettava e io scrivevo. -Sara sei incredibile. Circa 6 mesi fa eri una ragazza che non gliene fregava niente delle festa, del ballo e di queste cose qui e adesso sei la ragazza più popolare della scuola, sei la reginetta del ballo e organizzi le feste meglio di me. Tu sei unica.- dissi. Lei si avvicinò a me con un mestolino in mano e mentre mi imboccava mi disse: -E’ tutto merito tuo, Harry. Sinceramente non so come farei senza te.- Mangiammo divinamente e mi stavo seriamente chiedendo se c’era qualcosa che Sara non sapesse fare, poi arrivarono le 10 e 30 e lei dovette andare via. -Ci vediamo domani. Passo da te dopo scuola così ti porto i compiti ok?- mi disse. -Va bene Beer! Ciao, ti voglio bene- -Ciao Beer, ti voglio bene anche io- e gli detti un bacino sulla guancia. #SARA# Arrivai a casa e trovai un biglietto “Amore io e Liam siamo usciti con due ragazze. Non ci aspettare. Ps. Speriamo che Dio me la mandi buona! XX Ti amo. Niall.” OHHHHH ero contentissima! Andai in camera e mi misi una magliettona e scesi ad aspettare Zayn. -Ehi- mi disse appena entrò. -Ciao amore- e gli diedi un bacio. -Ho una cosa per te. Però devi aspettarmi qui.- -Va bene- Lui si avviò in camera mia e io stavo capendo cosa voleva fare. Aspettai circa 10 minuti e poi salii. Lo trovai in piedi con un mazzo di rose rosse e tutte le candeline intorno. -O mio Dio Zayn.. ma è bellissimo..- -Si. Però Sara devo chiederti una cosa.- -Dimmi- -Io non ce la faccio a vederti amica di Harry… io- -Non ti preoccupare, ho capito. Va bene smetterò di parlarci- -Sei bellissima Sara.- -Anche tu- gli dissi. -Mi piace dirlo in Inglese..- -Cosa?- -Three Words, eight Letters, Say it and I’m Your- mi disse -I love you-

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Capitolo 17
*** SEDICI. ***


#SARA# -Ehi, Sara ma mi vuoi aspettare? Dove stai andando?- mi disse Harry mentre mi rincorreva. -No, non posso, ora non posso!- gli urlai. Andai dietro gli spalti del campo da Football e lui mi raggiunse li. -Spiegami che hai!- mi urlò. -Niente!- -Sara spiegami cosa cazzo hai?- -E va bene. Non posso, non posso più parlare con te. Zayn non vuole e io voglio stare con lui.- -Cosa? Sara ma cosa stai dicendo?- -Scusami.- -No, non ci credo. Ti ha obbligata a non parlarmi più! Cazzo ma io sono il tuo migliore amico! Non lo capisce?- Harry era furioso, ma stava piangendo e mi dispiaceva da morire. -Si lui lo sa!- -No! Non lo sa e non ti ama se ti ha detto di non parlarmi più! Lui lo sa che te sei innamorata di me e lui non ti ama, mettitelo in testa! Qui quello che ti ama sono solo io! Lui è un falso, lo è sempre stato!- Ero dispiaciuta per Harry, non volevo perderlo ma quelle parole mi mandarono in bestia. -Ahahaha Harry smettila! Lui non è un falso, lui mi ama. E sai una cosa? Sono io che gli ho detto che se volevo non ti avrei più parlato. Io gli ho detto che non ti sopportavo più che con te non c’era divertimento. Sono stata io!- mentii. Harry non rispose, si limitò solo a dirmi un “mi fai schifo” con le lacrime agli occhi e poi se ne andò. Decisi di non entrare quella mattina e andai a fare una passeggiata. La macchina me l’avrebbe riportata a casa Niall. Andai nella via principale di Londra e camminai tra i negozi. Tutto mi ricordava Harry. I negozi che ci sembravano più carini, la panetteria che faceva la pizza più buona del mondo ma poi le mie gambe, come se sapessero dove veramente volevo andare, mi portarono li. Era lo chalet dove io ed Harry passavamo quasi tutti i pomeriggi, dove giocavamo a carte e dove ci mangiavamo le nostre coppe super di gelato. Mi sedetti al nostro solito tavolo di legno e notai che c’erano ancora incise le nostre iniziali. Ci passai sopra il dito e mi misi a piangere fino a che non mi sentii toccare una spalla. -Amore, ciao!- sentii. Mi girai e vidi la signora Simpson. Era la proprietarie del locale ed era carinissima. Era una di quelle signore che ti fanno anche da nonna, pronta a regalarti un abbraccio tra il suo seno enorme, sempre con i vestiti larghi e che era sempre disponibile. -Salve Carla.- le dissi io. -Ehi ma l’altro pezzo?- disse riferendosi ad Harry. -Non lo so.. non ci parliamo più.- La signorona mi abbracciò, come se avesse capito e io le raccontai tutto. Piansi, molto, ma tra le sue braccia era il paradiso. Era una nonna per me e le volevo bene. Dopo cinque ore, due fette di torta e una coppa enorme di gelato decisi di andare via. Salutai Carla la quale mi promise che si sarebbe riaggiustato tutto e me ne andai. Mi misi le cuffie alle orecchie ascoltando i Coldplay e mi incamminai verso casa di Harry. Circa 30 minuti dopo ero dall’altra parte della strada a fissare la casa di Harry. Piangevo, ma le mie lacrime si nascondevano con la pioggia, e mi misi seduta su una panchina, sperando che Harry o Anne non mi vedessero. #HARRY# Quella mattina a scuola fu traumatico. Incontrai Zayn che mi salutò tranquillamente almeno una ventina di volte e io dovetti respirare a fondo per non saltargli addosso e ucciderlo. Ero li, con la mia solita birra in mano e il gelato alla stracciatella quando iniziò a piovere. Mi affacciai alla finestra e vidi Sara. Era sulla panchina dall’altra parte della strada e ero certo che piangeva. Iniziai a piangere anche io, e continuavo a fissarla. Per quanto volessi andare fuori con l’ombrello, prenderla e portarla in casa al riparo, rimasi a guardarla. No, non ero un molliccio. Lei non mi voleva e dovevo convincermi di non volerla nemmeno io. no, non la volevo. La fissavo e lei si accorse di me. Ci guardammo, senza fare un cenno, senza muoverci e poi le si alzò. Alzò la mano per salutarmi e poi se ne andò. Andai di la e trovai un suo messaggio: “Le mie gambe mi hanno portato davanti casa tua. Scusa, non mi farò più vedere. Sara.” Non gli risposi e mi chiusi in camera. La settimana successiva non andai a scuola, non uscii di casa. Stavo sempre chiuso o in camera o andavo in piscina a pensare a come sarebbe stata la festa che avevamo programmato insieme e a come quel luogo mi ricordasse tanto lei. mi ricordava il suo sorriso. La amavo ancora di più e mi mancava sempre.

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Capitolo 18
*** DICIASSETTE. ***


#SARA# -Amore stasera festeggiamo. Quindi appena esci da scuola vai a comprarti un vestito bellissimo e preparati per le 7.- mi disse Zayn. -Uhhhhhhh! Dove mi porti??- -Sorpresa! Ciao amore, vado in classe, a dopo.- mi spinse verso l’armadietto e mi baciò con quelle labbra morbidissime. Mi diede il bacio più bello del mondo e per una volta non avevo il pensiero di Harry che mi tormentava. Era tutto fantastico, la mia vita era fantastica. Uscii da scuola e andai da Niall e Liam. -Ehi belli bimbi!!! Oggi faccio due mesi con Zayn e stasera mi fa una sorpresa. Mi ha detto di comprare un vestito bellissimo.. mi accompagnate?- chiesi. -Amore scusa, ma esco con Erica..- disse Niall. -Uhhhh Niall! Che figo. Vabbe fatti onore!- dissi. Mi allontanai e mi incamminai verso la macchina quando mi sentii chiamare. -Ehi Sari, aspetta!- -Dimmi, Liam!- -Vengo io con te.- -Ah.. pensavo che avevi da fare pure tu con Danielle.- -No. E poi insomma mi manchi. Cavolo prima eravamo migliori amici ed adesso a fatica ci salutiamo e stiamo anche nella stessa casa.- Non dissi niente, lo abbracciai fortissimo. -Grazie di esserci sempre, grazie di saper farmi ridere quando il resto del mondo se ne dimentica. Grazie per non avermi abbandonata. Mi sei mancato.- gli sussurrai. #LIAM# -Insomma ti muovi?- gli urlai. È pazzesco di come le donne ci mettano tanto per provarsi un vestito. Ma appena uscì mi si bloccarono le parole. -Allora? Che te ne pare?- mi chiese Sara. -Insomma mi rispondi?- mi urlò. -O..o..Ok. Se tu tieni alla incolumità del cuore di Zayn non lo comprare.- le dissi. -Oddio, è così tanto brutto?- -Scherzi? Sei bellissima!- -Mh.. Però non mi convince. Lo vado a provare un altro.- disse facendo una smorfia. -Ok.. io sono sempre qui.- -Questo?- mi chiese dopo 5 minuti. -Sei bellissima, come sempre. Ma non ti dona molto.- -Ti amo! Sei troppo sincero. Hai ragione.- e saltellò via per provarselo un altro. Siccome ci metteva tanto iniziai a vagare per il negozio per cercare il vestito adatto a lei, e dopo circa mezz’ora e altri 7 abiti non adatti lo trovai. -Sara! L’ho trovato!- le dissi porgendole quel vestito. Quando uscì ero rimasto senza parole, un’altra volta. -Dio mio. Non ho parole!- mi disse. -E’ quello giusto vero?- -Credo di si… Si.- Dopo aver pagato il vestito andammo allo Starbucks a prenderci una cioccolata calda. -Bene adesso… che ore sono?- chiesi a Sara. -Cavolo, siamo state due ore dentro quel negozio… Sono le 4 e 30!- disse. -Bene. Adesso dobbiamo comprare le scarpe e la borsa, pettinarci e truccarci. Sei pronta?- le chiesi. -Cavolo. Si, andiamo!- #HARRY# Dopo aver studiato guardai l’orologio. Erano le 4 e 30, così mi collegai a Facebook. La prima cosa che feci fu quella di collegarmi al profilo di Sara ed era meglio se non lo facevo. “Non c’è cosa migliore di un pomeriggio di shopping sfrenato e cioccolata calda con il proprio migliore amico <3! – con Liam Payne, presso Sturbucks e Chanel.” Sara Hamilton mi aveva già dimeticato. Iniziai a piangere e spensi il computer. #SARA# -Dove andiamo a comprare la borsetta e le scarpe?- chiesi a Liam. -Cavolo Sara, dove vuoi andare? Andiamo a Bags & Shoes!- -Ma è carissimo!- urlai. -E cosa te ne frega. Abbiamo la carta di Niall!- -Liam. io ti amo!- -Oddio giuro che non ce la faccio più!- dissi. -Bhè cara.. manca il trucco e l’acconciatura. Andiamo alla London’s Spa.- -Liam, sei più eccitato di me!- Erano le 7 e 20 quando ritornammo a casa. Avevo 10 minuti per lavarmi e vestirmi e devo dire che con la mia acconciatura e il mio trucco stavo bene. -Sei spettacolare- mi dissero Niall e Liam. -Già. Lo credo anche io.- -Adesso vai e divertiti!- mi disse Niall. -Lo farò.- -Goditi i tuoi due mesi. Domani mi racconterai tutto. Sei bellissima.- disse Liam. -Grazie di tutto.- L’abbracciai fortissimo e poi andai da Zayn che mi stava aspettando nel cortile. Stava iniziando la mia serata da favola.

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Capitolo 19
*** DICIOTTO. ***


#SARA# -Amore sei bellissima- mi disse Zayn. -Grazie.. anche tu.- Mi baciò dolcemente e poi mi abbracciò. -Amore io adesso devo andare in un posto, tieni questa.- e si allontanò. Mi misi a sedere sul dondolo in giardino ed aprii la busta. “Amore mio, non mi sembra neanche vero che sto vivendo questa storia con te. Era da tanto tempo che ti desideravo e finalmente adesso sei solo mia. Ti devo ringraziare per essere paziente con me, per essermi accanto sempre e per aver rinunciato a delle persone solo perché io ero troppo geloso. Ti amo, da morire, questo non lo dimenticare mai. Oggi sono due mesi della nostra favola e ti ho preparato una sorpresa. Hai la limousine con l’autista che ti porta dove vuoi tu. Quindi adesso corri dove ci siamo incontrati la prima volta. Ti amo, Z.” Corsi a scuola, nel luogo dell’impatto e trovai un altro bigliettino per me. “Sei brava! I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno. Corri dove ci siamo dati il nostro primo bacio.” Mi ci volle un po’ per arrivare al mare, ma quando arrivai trovai un bigliettino appeso vicino alle cabine del bagnino.. “Ho fame. Ti amo.” Intesi dopo un po’ che voleva che andassi da Nando’s. Era chiaro, faceva il percorso di due mesi, il percorso della nostra uscita. Entrai e la commessa mi porse l’ultimo biglietto. “Sarò breve, ti sto aspettando da un’ora. Vai nella sala del ballo. Dove sei stata incoronata reginetta del ballo. Ti amo amore. Ti amo.” La palestra era tutta piena di palloncini e rose e sul palco un quartetto d’archi suonava per noi la mia canzone preferita. -Vuoi ballare?- mi chiese. Ballammo per un po’ e poi ci sedemmo al tavolino a mangiare. Liam e Niall erano vestiti da camerieri e ci stavano servendo. Era tutto meraviglioso. Al termine della serata Zayn mi porse una scatolina di velluto rosso. -Ehi amore.. ma è per me?- chiesi. -Si. Aprila- Aprii la scatolina e trovai un anello. -Ma è bellissimo Zayn!- -Si.. e guarda l’incisione.- Guardai l’incisione e non potevo credere ai miei occhi. -Zayn perché S.H?- -Vuole dire She’s Heaven- -Ah… wow non so che dire, è bellissimo!- Mentre mi riportava a casa ero elice ma stranita. Poco più tardi, ero sul letto, in pigiama che pensavo alla fantastica giornata appena trascorsa e poi riguardai l’anello. S.H. Ripensai ad Harry, e ricominciai a piangere. Lo amavo, ma ora appartenevo a Zayn. #HARRY# -Harry vieni a tavola!- mi chiamava mia mamma. -No, non ho fame- Mia mamma venne in camera mia e mi parlò. -Harry, tesoro, sono molto preoccupata per te, sono giorni che non mangi.- -Lasciami in pace, mamma.- -Va bene, fai come vuoi.- Quando mia mamma uscì mi collegai a Facebook e come al solito andai sul profilo di Sara. Aveva appena aggiornato l’immagine del profilo e così l’andai a vedere. Perfetto! Lei. vestita bene e bellissima come sempre, che si baciava con quel deficiente. Poi guardai l’immagine di copertina e il mio sorriso riaffiorò. Era la nostra foto, quella fatta il primo giorno di studio insieme. C’ero io con le mani tra i capelli e lei che faceva finta di darmi il libro di chimica in testa. C’era anche una didascalia: “Miss u”. Iniziai a piangere.

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Capitolo 20
*** DICIANNOVE. ***


#LIAM# Ero contento che Sara fosse stata bene la sera con Zayn, se lo meritava. Stavo andando da Zayn per ringraziarlo quando lo sentii parlare con degli amici. -A me di Sara? Non me ne frega niente! Cioè è bella ma ci sto solo perché per un quarterback come me serve altra popolarità e lei si sa che ormai è popolare. E poi lei ci crede al mio amore, pensa che le ho anche detto di smettere di parlare con quell’idiota ficcanaso di Harry Styles e lei lo ha fatto! Ce l’ho in pugno e sto crescendo di popolarità!- Non potevo credere che fosse quel genere di ragazzo. Sapeva e aveva finto benissimo fino ad ora. Corsi da Sara, che era al suo armadietto e mi presi coraggio per andargli a parlare. -Ehi buongiorno! Come stai?- gli chiesi. -Tutto bene, te? Hai una faccia!- -Bene.. senti devo dirti una cosa che non ti piacerà- -Dai, non ti preoccupare, dimmi!- -Ho sentito Zayn che parlava di te ai suoi amici e gli diceva che stava con te solo per la tua popolarità. Sara lui non ti ama.- La sua espressione si fece seria e poi rabbiosa. -Come cazzo ti permetti eh?- mi diede una spinta –Come cazzo ti permetti? Perché mi metti contro Zayn? Liam lo sai che sono innamorata di lui, lui ama me e sono tutte cose che ti sei inventato! Smettila! E pensare che io mi fidavo di te, che ero contenta che fossimo ritornati ad essere amici.- In quel momento arrivò Niall, per fortuna. -Che sta succedendo? Sara calmati!- disse a Sara tenendola. -Questo stronzo mi vuole metter contro Zayn! Ma non ci riuscirà!- -Adesso calmati, andiamo via! Liam, tu vai in bagno, che non mi sembra il caso di farti vedere in questo stato.- #SARA# -Spiegami meglio che è successo, e calmati- disse Niall. -Ha detto che Zayn sta con me solo perché io sono una delle ragazze più popolari a scuola. Ma ti rendi conto?- -E scusa, lui come lo sa?- -Dice di averlo sentito dire da Zayn, ma so che non è così! E’ un bugiardo, mi ha mentito.- Quella mattina a scuola non ci fu niente di nuovo. Io continuavo a non degnare Harry di uno sguardo, avevo addirittura cambiato posto. In mensa ritornai ad essere la ragazza che ero prima. Ero appartata a leggere per l’ennesima volta il mio libro preferito “Nel fuoco – Nicholas Evans” e bevevo il mio succo. Ogni tanto veniva qualcuno a chiedermi se stessi bene, e io mi rispondevo ad annuire e a continuare a leggere. Ero diventata ciò che non volevo essere: POPOLARE, e chissà per quale motivo ero contenta. Rinunciai di stare persino con Zayn al tavolo perché sinceramente i ridere e scherzare non ne avevo voglia. Sapevo che Liam aveva sbagliato e io mi ero comportata da stronza , ma avevo davvero ragione? Alzai lo sguardo in cerca di Liam, ma non c’era. C’era, come al solito, Harry che mi guardava al tavolo con Louis, Eleanor e Amanda. -Scusa Niall se vi disturbo.. Ma Liam?- chiesi a mio fratello. -Ciao Sara come stai?- mi chiese Erica. -Bene, grazie, tu?- -Tutto apposto!- e mi sorrise. -Sara, Liam è andato a casa, diceva che non si sentiva bene. Cavaolo Sara, l’hai trattato di merda!- disse Niall. -Ok. Ciao, ci vediamo dopo!- -Scusa ma dove vai?- mi chiese Niall. -Vado da Zayn, e poi vado a fare la migliore amica- Andai da Zayn per dirgli che sari andata da Liam a casa ma mentre mi dava le spalla stava parlando di me. -Ve l’ho già detto. Non me ne frega niente di lei. E’ popolare, è per questo che sto con lei!- disse Zayn. -Bravo, continua così, ma usala un’altra, stronzo!- gli urlai. -No ma Sara scherzavo, dai ti avevo visto!- -Si certo, e io ci credo. Vaffanculo Zayn!- Arrivai a casa ma Liam non c’era. Non c’erano nemmeno le sue cose, non c’era niente di lui. Andai in camera sua e gli armadi erano vuoti. Andai in camera mia e sul letto trovai una lettera. “Ciao Cucciola. Non ti chiedo come stai perché so che stai una merda. Mi dispiace di averti tradito e quindi ho deciso di andarmene. Ritornerò in casa famiglia aspettando qualcun altro che mi prenda in affidamento. Non posso stare accanto a te se ti faccio solo soffrire. Sei importante per me ed adesso voglio solo che tu sia felice, anche se comporta non starti più accanto. Prenderò il treno delle 14 e 16. Non mi cercare, io starò bene. Ti voglio bene, Cucciola, tanto. Liam XX” Presi la macchina e corsi alla stazione. Era ancora presto quindi l’avrei trovato sicuro. Ma la stazione di Londra era immensa. Iniziai a correre su e giù per le scale in cerca del mio amico quando vidi un cartello pubblicitario con un Wrap Lui amava i Wrap. Corsi al bar e lo trovai li, finalmente. Era seduto ad un tavolo con il suo panino e la sua Coca Cola. Mi avvicinai a lui e gli misi le man sugli occhi. -Chi è?- chiese. -La tua migliore amica- Liam si alzò in piedi, anche se era contento faceva di tutto per non farlo a vedere. -Che ci fai qui?- -Scusami, ho sbagliato. Ho avuto la conferma che ti avevi ragione, l’ho sentito con le mie orecchie. Perdonami.- Liam mi abbracciò. Mi stringeva fortissimo e io mi sentivo protetta da lui. Sentivo le farfalle nello stomaco, ma non ero innamorata di lui. Lo amavo perché era la persona più fantastica del mondo, anche se aveva terrore dei cucchiai. Ed era il mio migliore amico.

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Capitolo 21
*** VENTI. ***


#SARA# Erano passate due settimane dall’ultima volta che avevo parlato con Zayn e io ci stavo ancora male. Non soffrivo perché io lo amavo, ma perché lui aveva approfittato di me, perché mi aveva usata. Ero seduta al tavolo del locale mio e di Harry, stavo piangendo dopo aver parlato con Carla quando sentii toccarmi una spalla. #HARRY# Mi era giunta all’orecchio la voce che Sara si era lasciata, ma in quel momento non mi andava di andare a cercarla per parlare di ciò che era successo. Mi avviai verso il locale dove andavamo sempre io e lei ma destino volle che la incontrassi li. Le misi una mano sulla spalla, sentivo che stava piangendo e per poco ho sperato che lo facesse per me, perché gli mancavo. #SARA# -Harry.. che ci fai qui?- chiesi. -Ci vengo spesso.- -Vuoi sederti?- Harry si sedette e Carla arrivò con due coppe super di gelato alla stracciatella, quelle che prendevamo sempre. -Allora avete fatto pace??? Sono contenta ragazzi, siete bellissimi insieme!- disse eccitata. -No Carla. Ci siamo incontrati ora, per caso. Non faremo mai la pace- disse Harry. Mi si spezzò il cuore sentendo quelle parole. Era comprensibile che Harry mi avesse dimenticato, ma non pensavo così velocemente. -Allora, come stai?- mi disse freddo. -Insomma.. tu?- #HARRY# -Io? Benissimoooo!- dissi mentendo. Sara abbassò lo sguardo e io iniziai a mangiare il mio gelato. Stavo facendo lo stronzo, ma se lo meritava. #SARA# Stava bene. BENE. -Buono il gelato eh?- chiesi. -Si.. Senti Sara, scusa, io non volevo darti noia. Me ne vado subito.- -No no Harry. Ti va se parliamo di noi?- -Che cosa ti devo dire? Io non sono più innamorato di te. Sono finalmente riuscito a dimenticarti e nemmeno mi manchi più. Insomma ora sono contento.- #HARRY# Immaturo, stronzo, deficiente, coglione. #SARA# -Sono contenta.- dissi. -Menomale- Non avevamo più niente da dirci, era finita, una volta per tutte. -Adesso me ne vado. Ho da fare un po’ di spese con Liam, mi sta aspettando al H&M. Ciao, Harry.- -Ciao.- Me ne andai e notai che Harry si stava mettendo le mani tra i capelli e diete un cazzotto al tavolo. Carla si mise a sedere accanto a lui. #HARRY# -Carla, ammettilo, sono un coglione.- dissi. -Ma come ti è venuto in mente? Dai state male tutti e due!- -Carla, non lo dire a nessuno, ma la scuola è finita, e io ho deciso di andarmene da mio padre.- -Dove sta tuo padre?- -In America, a Los Angeles- -Harry, ma è lontanissimo. E per quanto ci starai?- -Il tempo necessario a farmi dimenticare da lei, e a dimenticarmela io. Due anni, fino alla fine del liceo, credo.- -Se pensi che sia la cosa giusta vai. Ma ricordati che non si deve scappare- disse Carla. -E se scappare fosse l’unica soluzione che rimane?- -Non esiste solo quella soluzione. Scappare non ti renderà le cose più facili. Puoi fare tutto, basta volerlo.- -E io voglio andare a Los Angeles. Mi piacerebbe molto studiare li e poi mi manca mio padre.- cavolo cercavo di autoconvincermi. -Sei sicuro che sia così? Mancherai a Sara, molto, come lei mancherà a te.- -Lo so. Ma io ho bisogno di andarmene- Carla mi abbracciò e quando me ne andai chiamai mio padre dicendogli che sarei andato da lui, poi andai a casa, feci le valigie, e il giorno dopo partii.

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Capitolo 22
*** VENTUNO. ***


#SARA# Ogni giorno ritornavo al locale nella speranza di incontrare Harry, per parlarci, per dirgli che mi mancava e per confessargli che in realtà io avevo sempre amato lui, ma lui non veniva più. Carla era strana, appena le facevo domande su di lui o cambiava discorso o diceva che aveva da lavorare e non mi rispondeva. Era chiaro che sapeva qualcosa, ma cosa? Un giorno mentre passeggiavo con Danielle, mentre stavamo ritornando da Liam e Niall, incontrai Louis con Eleanor. -Ciao Louis!- dissi. -Ehi ciao! Come stai? Te le godi le vacanze?- -Si dai. Tutto apposto. Ascolta ma hai notizie di Harry?- -Come notizie di Harry? Ma non te lo ha detto? Non sai niente?- mi chiese allibito. -No Louis, che devo sapere?- Lui faceva il vago, non voleva dirmi niente quando intervenne Eleanor. -Diglielo bastardo! Non lo vedi come sta?- disse quella bellissima ragazza. -Sara, Harry si è traferito a Los Angeles, dal padre. Non tornerà più.- -Cosa?- -Si. Ha detto che era meglio così- Presi Danielle per un braccio e tornai a casa. Appena arrivai vidi Liam e Niall venirmi incontro ma me ne andai in camera lasciando Danielle a spiegare la situazione. Dopo un po’ sentii bussare. -Sara, siamo noi. Possiamo entrare?- Gli aprii la porta e Danielle e Liam si avviarono verso l’armadio. -Che state facendo?- chiesi. -Ti stiamo preparando la valigia.- disse Danielle. -Andrai a Los Angeles cara. Parti domani mattina, è tutto pronto.- disse Niall. -Si certo! Ahaha! E adesso come minimo mi dite che voi venite con me! Hahaha- -Infatti!- Era tutto pronto. Partimmo la mattina alle 5 e mezzo e arrivammo la sera tardi. La mattina dopo andai in cerca di Harry. Saremmo partiti dopo due giorni e anche se avevo girato tutta Los Angeles, e credetemi, è immensa, di Harry nemmeno una traccia. -Niall e se non lo trovo?- chiesi a mio fratello. -Lo troverai!- -Come fai a saperlo?- -Perché l’amore vince su tutto.- -Ma è 4 giorni che lo cerco.- -Devi aspettare. Siamo ancora qui, giusto?- -Si.- dissi. -Bene allora vai in posti che lui potrebbe frequentare. Lo conosci. Vai in posti dove c’è molta gente.- -Grazie Niall. Ti voglio bene.- -Anche io sorellina- -Allora che facciamo ora?- mi chiede Danielle. -Bhe.. Shopping?- Salimmo sulla metropolitana per raggiungere il centro commerciale quando ad una fermata scese Harry. -Guarda! C’è Harry!- mi disse Danielle. -Io scendo!- -Va bene. Facciamo shopping domani! Mi raccomando!- L’abbracciai forte e scesi rincorrendo Harry. -Harry! Fermati!- Harry si girò di scatto. Era cambiato. Aveva i capelli più corti, era dimagrito tanto, non sembrava nemmeno lui. -Sara. Che ci fai qui?- -Sono venuta a dirti che sto una merda. Che mi dispiace tanto e che mi manchi. Mi manchi ogni fottutissimo giorno.- una lacrima rigò il mio viso e lui sorrise. -Sara ma io mi sono fatto una vita qui, o almeno sto cercando di farmela. Non puoi piombare nella mia vita tutte le volte che vuoi. Io mi abituo alla tua assenza e tu ritorni. Non si può continuare così.- -Harry torna a Londra con me, per favore. Parto dopodomani.- -No.. Devo andare adesso. Ti prego, non piangere- #HARRY# L’avevo vista. Era venuta li per me. Mi aveva trovato e adesso stava cercando di convincermi a ritornare a Londra con lei, ma io volevo abituarmi alla sua assenza. Io l’amavo. -Harry torna a Londra con me, per favore. Parto dopodomani.- mi disse. -No.. Devo andare adesso. Ti prego, non piangere- Mi girai e me ne andai.. Stavo salendo le scale quando mi sentii richiamare. -Harry! Harry ti prego girati.- C’era lei che stava piangendo. Mi fermai a fissarla, Dio, era bellissima. -Harry non te ne puoi andare così!- mi urlò. -E perché?- -Perché sei uno stupido a non accorgerti che io sono sempre stata innamorata di te.- Lo aveva detto. Volevo sentirmi dire questo. Era questo quello che mi serviva per ritornare via con lei. Scesi le scale di corsa e l’abbracciai. Era fantastico poterla riabbracciare, poterla stringere di nuovo e sentire il suo profumo. Le presi il viso tra le mani e con le lacrime agli occhi. -Sara ti ricordi quando ti dicevo che stavo benissimo, che a te non ci pensavo più, che ero felice e che ti stavo dimenticando?- -Si.- -Bhè non crederci.- La baciai, per la prima volta, dopo tanto tempo avevo anche io il mio lieto fine. Andammo a casa mia, mio padre non c’era, e preparai la valigia. Quando sarebbe ritornato gli avrei detto che era arrivato il momento di ritornare a Londra. Facemmo l’amore, dopo mesi, facemmo l’amore piangendo perché quella era la prima volta che lo facevamo seriamente, perché ci amavamo. Più tardi, Sara si alzò a raccogliere i suo vestiti e mentre si rivestiva mi chiese da mangiare. -Amore ho fame. Che mangiamo?- -Scusa che hai detto?- -Che ho fame- disse. -No prima.- -Ti ho chiamato Amore, perché?- -Amore?- -Si. Scusa ma ti chiamo Amore!- La strinsi a me, e quella volta fu per sempre. FINE PRIMA PARTE.

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Capitolo 23
*** VENTIDUE. ***


#SARA# Quasi un anno e mezzo dopo cambiarono molte cose. Avevo tre migliori amiche, Eleanor, Danielle e Mary, la fidanzata di Niall, e noi quattro eravamo in sintonia anche se io ero un po’ più piccola di loro. Niall, Liam, Louis e Harry erano diventati inseparabili e, avendo anche io 18 anni potemmo andare a vivere insieme. Anche Zayn faceva parte del nostro gruppo, insieme ad Amanda che tutto sommato non era tanto antipatica. Loro due stavano insieme e credo che erano fatti l’una per l’altro. Era il pomeriggio del 13 Marzo e ci trovavamo a guardare un film a casa quando sentimmo una notizia sconvolgente al telegiornale. “Attentato stamattina a New York. Gli imprenditori Claudia e Richard Hamilton sono state uccisi. E’ in corso l’autopsia per sapere la causa della morte. Lunedì i funerali.” Niall rimase a guardare la tv con un velo di lacrime negli occhi. Io non mi ricordavo niente dei miei genitori. -Niall.. Sono loro?- chiesi. Niall mi abbracciò fortissimo e andò a preparare le valigie. Lui era sconvolto, non se lo aspettava, io invece mi comportavo come sempre, come se non me ne fregasse molto. Ero fredda e quasi indifferente a ciò che era successo. Partimmo la mattina dopo, tutti insieme, tutti e 10 per andare a salutare per l’ultima volta i nostri genitori. Alla fine della cerimonia molte persone si avvicinarono a noi per salutarci. Non sapevo chi erano ma continuavano a ripetere che ci sarebbero stati accanto. A me veniva da ridere perché non c’erano stati accanto nemmeno i nostri genitori, figuriamoci loro. Poi arrivò una donna, alta, ben vestita con un bambino per mano. -Siete Sara e Niall Hamilton?- chiese. -Si, siamo noi- disse Niall. -Io sono Emily Bonner- -Piacere.- dissi. -Bhè ragazzi devo ammettere che non è facile da dire. Io sono un’assistente sociale e questo bambino si chiama Leonardo. Ha 6 anni ed è vostro fratello.- -Cosa?- dissi. -No, è uno scherzo vero?- chiese Niall. -No. Ragazzi qui non ha nessuno con cui stare e siccome voi due siete tutti e due maggiorenni è stato affidato a voi.- Presi Leonardo per mano e lo portai dai miei amici, emozionata all’idea che avevo un fratellino piccolo, ma arrabbiata all’idea del non sapere il perché ci hanno abbandonato. -Lui chi è- chiese Harry. -Ciao, io sono Leonardo. Ho 6 anni e sono il fratellino più piccolo di Sara.- -Sara, perché non ci hai detto di avere un fratello?- chiese Danielle. -Perché non lo sapevo nemmeno io.- Andammo via e portai Leonardo in albergo con me mentre aspettavo Niall che andava a prendere le sue cose e a firmare le carte necessarie. -Allora raccontami un po’ di te.- chiesi. Leonardo era diverso da tutti i bambini. Era estroverso e non si vergognava di niente. quel giorno mi disse che era contendo di avermi inconrato e che la mamma gli parlava spesso di me e di Niall. Mi disse che amava quando lei gli raccontava che aveva le mie stesse abitudini, poi notai che con se portava sempre un pupazzo e non lo lasciava mai. -Leonardo, tesoro, lui è il tuo pupazzo preferito?- chiesi. -Me lo ha regalato papà. Mamma ci mise dentro una letterina. Ha detto che un giorno arriverà alla persona a cui è destinata.- Mi sentii male nel sentire quelle parole. Perché mio papà non mi aveva mai regalato un pupazzo? Quando ritornò Niall Leonardo già dormiva. Gli altri erano ritornati a Londra mentre io avrei passato un po’ di tempo a New York con i miei fratelli. -Ehi.. Zitto che dorme.- dissi a Niall quando lo vidi. -Ah ok.- -Guarda- dissi mostrandogli il pupazzo –questo è il pupazzo che il papà gli ha regalato e ha detto che la mamma gli chi ha messo una lettera- Niall aprì la cerniera del pupazzo e prese la lettera. -Ma che fai?- le chiesi. -E’ per te, Sara. Guarda.- Aprii la lettera e iniziammo a leggerla insieme.

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Capitolo 24
*** VENTITRE. ***


“Amore, lo so che è difficile adesso superare questa, come è stato difficile superare quello che ti abbiamo fatto passare, ma credimi, ci dispiace tanto. Non pensare che vi abbiamo abbandonato perché non eravate dei buoni figli. Noi vi amiamo più di noi stessi. Non ci sono giustificazioni, lo sappiamo. adesso con voi avete anche Leonardo. È molto estroverso ma è anche sensibile, ha il carattere sia tuo che di Niall. Amore prenditi cura di lui perché adesso ha te. Dai un occhio a Niall perché anche se è più grande di te è un uomo. Fai sapere queste cose anche a lui e mi raccomando state attenti a tutto. Non possiamo dirti nient’altro se non che vi vogliamo bene. Con amore. Mamma e Papà” -Bhè che ne pensi?- chiese Niall. -Non penso a niente. insomma non so nemmeno se sono loro ad averla scritta. Io non mi ricordo come sono fatti, non li vedo da 12 anni, e adesso mi ritrovo una lettera in mano e un fratellino più piccolo da accudire. Non ti sembra strano?- -Si, lo è. Ma a Leonardo ci penserò io. lavorerò solo la mattina e il pomeriggio lui starà con me. Tu devi studiare, devi diventare la persona che hai sempre sognato.- -Davvero faresti tutto questo per me?- -Si.- -Ma Niall come faccio. Non lo so se è giusto. Io ad Ottobre volevo iscrivermi alla Columbia a New York o alla Lewis a Roma. Non posso lasciare te e Leonardo qui.- -Ma perché? Nessuno andrà ala college a parte te ed Harry. Siamo in 8 in casa, qualcuno si prenderà cura di lui.- -Dici davvero?- -Si. Vai e rendi orgogliosi mamma e papà. Diventa una giornalista. Realizza il tuo sogno, te lo meriti..- -No Niall. Lo faccio per rendere orgoglioso te.- Ci addormentammo tutti e tre nello stesso letto e ma io non dormii per niente. Pensavo a come sarebbe stata la mi vita ora che Leonardo era con noi e non la vedevo affatto facile. La settimana dopo tornammo a Londra e riprendemmo la nostra routine. Iscrivemmo Leonardo a scuola, che iniziava la settimana dopo, e io riuscivo tranquillamente a studiare, a stare con i miei amici e a vedere Harry. Un giorno con me e Harry venne anche Leonardo. Andammo a prendere il gelato e poi lo portammo al luna park. Harry si comportava come se fosse il padre e vedevo che si divertivano tutti e due. Fu li che capii che volevo un figlio da lui. Che volevo una mia famiglia. -Sei stato bravo con Leonardo oggi- dissi a Harry. -Già.. E’ bello stare con lui. Si vede che è tuo fratello.- -E da dove si vede?- -E’ bellissimo- Si avvicinò a me e mi baciò, poi mi abbracciò e con noi si aggiunse anche Leonardo. -Ti voglio bene Harry..- gli disse. Harry se lo portò in camera e giocarono insieme per tutta la sera.

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Capitolo 25
*** VENTIQUATTRO. ***


#HARRY# Sara dormiva abbracciata a Leonardo. Dormiva nel lettone con noi, in mezzo a noi due, proprio come un figlio. La guardavo abbracciare quel bambino e dormire serenamente. Sulla sua bocca c’era un lieve sorriso, quel sorriso che le era mancato da tanto tempo. Pensavo a come sarebbe stata la vita con lei affianco, a come sarebbe stato avere dei figli ed invecchiare con lei. Sorrisi solo all’idea di vederla invecchiare insieme a me. Poi pensai a come sarebbe stata la mia vita se lei non fosse con me, pensai a come era la mia vita prima del suo arrivo. Mi si formò un nodo al petto, non potevo permetterlo. Erano le 11.00 e Leonardo si svegliò. Con molta calma lo aiutai a liberarsi dalle braccia di Sara e lo aiutai a prepararsi. Il giorno dopo sarebbe iniziata la scuola per lui, così lo portai a comprare lo zainetto, l’astuccio e il diario. Lasciai un biglietto a Sara per non farla preoccupare. #SARA# Appena mi svegliai lessi il biglietto di Harry e fui contenta. Era fantastico che quei due fossero così affiatati. Mi preparai e scesi giù, dove c’erano gli altri. -Buongiorno bella- mi dissero El, Dany e Mary. -Buongiorno a tutti.. Niall lo sai che sono seppelliti qui.. io vado a trovarli, così per portargli un fiore.. vieni?- -Certo- disse in tono felice e meravigliato –ma non dovremmo portare con noi anche Leonardo?- -E’ meglio di no. non me la sento, e forse ancora lui non se ne rende conto- Uscimmo di casa e ci avviammo al cimitero. Mentre stavamo camminando mi arrivò un messaggio da Harry. “Ti sei svegliata amore? Buongiorno. Senti posso dirti una cosa? Non c’è niente sotto, sono solo curioso.” “Buongiorno amore. Certo dimmi tutto.” “Stavo pensando che mi piacerebbe vivere da solo con te..” “Anche a me piacerebbe” #HARRY# Mi trovavo in un appartamento, vicino alla nostra scuola, e Sara mi aveva appena detto che le sarebbe piaciuto venire a vivere con me. Dissi all’agente che sarei ripassato con la mia ragazza e me ne andai. Anche a Leo piaceva moltissimo e, se Niall avesse voluto, lui sarebbe venuto con noi. Tornammo a casa e ci mettemmo a tavola a mangiare. Durante il pomeriggio guardammo un film e dopo cena andammo ognuno nelle sue stanze, compreso Leonardo, che andò nella sua. -Strano che Leonardo dorme nella sua cameretta.- mi disse Sara. -Abbiamo fatto un patto- -Che patto?- -Sara tu vuoi venire a vivere con me?- -Si.. In un futuro si.- -No Sara.. Intendo ora.. Tra poco. Ho trovato una casetta vicino a scuola nostra, è bellissima, questa è la foto del soggiorno e della cucina. Ti piace?- gli dissi mostrandole la foto. -Oh mio Dio Harry.. sono senza parole- -Andiamo a vederla domani dopo scuola? Ti prego dimmi di si.- -Certo che ci andiamo. Oddio che bello andremo a vivere insieme…- -Già, non ci credo Sara. Ti amo- -Ti amo anche io… senti ma il patto con Leonardo quale era? non me lo far diventare come te eh?- -Che se lui avesse dormito nel suo letto e nella sua cameretta sarebbe venuto a stare con noi.. sempre se Niall acconsentisse- -Harry.. Tu stai dicendo davvero?- -Sara, Leonardo è tuo fratello, lo so, ma è molto attaccato a te, forse perché sei l’unica figura femminile. Niall è suo fratello e lo tratta da fratello e io con lui ci sto bene. È come un fratello anche per me. Io vorrei che lui venisse a vivere con noi. Vedrebbe Niall e gli altri ogni giorno, te lo prometto. E poi tu ci sei troppo attaccata per lasciarlo.- -Harry.. davvero lo faresti?- -Certo- #SARA# Non ci potevo credere. Harry voleva Leonardo a vivere con noi. Era fantastico. Lui era in piedi davanti a me, ed io ero seduta, per fortuna. Mi stavo per sentir male dalla gioia. -Harry.. davvero lo faresti?- chiesi. -Certo- Mi alzai dal letto e lo baciai. Il suo bacio era dolce, lento. Premeva le sue labbra contro le mie con dolcezza. Harry si staccò da me ed andò a chiudere la porta a chiave. Si, decisamente era la cosa gusta da fare. -Ti amo Sara- -Harry? Io non ho mai amato nessun’altro che non sia tu..- Harry mi buttò sul letto e poi si sdraiò sopra di me. Iniziammo a spogliarci e dopo poco tempo eravamo nudi. Le nostre lingue si rincorrevano e poco dopo i nostri corpi diventarono uno. Era incredibile quanto i nostri corpi combaciassero perfettamente. Sembravano fatti per stare insieme, per amarsi. Ci addormentammo nudi, ricoperti da un solo lenzuolo. Ero accoccolata ad Harry che mi cantava una canzone inventata sul momento. “If we could only have this life for one more day If we could only turn back time, you know I'll be Your life, your voice, your reason to be My love, my heart is breathing for this Moment, in time I'll find the words to say Before you leave me today”.

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Capitolo 26
*** VENTICINQUE. ***


#SARA# Ci eravamo trasferiti da una settimana, era tutto fantastico. Io ed Harry vivevamo in pieno la nostra storia d’amore e Leonardo era sempre più attaccato a tutti. Arrivò il giorno del diploma. Il tanto atteso diploma presto sarebbe stato mio. Harry avrebbe dovuto aspettare la domenica dopo. Era un giorno speciale per me e indossai il vestito più bello mai visto. Me lo regalò Harry proprio per quell’occasione. Mi consegnarono quel benedetto diploma e oltre a quello mi consegnarono quell’attestato. L’attestato che sognavo di ricevere. La borsa di studio della Columbia, per studiare giornalismo a New York era mia. L’avevo vinta io. Ero felicissima. Notai Leonardo con un meraviglioso sorriso in collo ad Harry. Harry mi sorrideva e aveva le lacrime agli occhi. Avevo tutto. Come aveva fatto tutti, toccò anche a me fare il discorso. -Tre anni fa non avevo nemmeno un briciolo di speranza nel vincere questa borsa di studio. Speravo addirittura di finire il liceo, e adesso andò all’università, a New York. Tre anni fa ero una povera ragazza che viveva nel suo mondo, fino a quando non incontrai Harry. Devo dire che la nostra storia non è sempre stata rose e fiori ma è per questo che adesso sono qui. Perché volevo realizzare il mio sogno. Le persone che vedete vicino ad Harry sono i miei amici e i miei familiari. Voglio ringraziare Liam per essermi stato vicino in questi 12 anni. Voglio ringraziare Amanda, Danielle, Eleanor e Mary per essere mie amiche e per avermi insegnato come si fa a stare con delle ragazze. Grazie a Louis che mi ha aiutato a ritrovare Harry e che mi sempre ridere. Dico grazie anche a Zayn perché, anche se si è comportato male con me in passato, oggi ha saputo chiedermi scusa e ricominciare a volermi bene. Non smetterò mai di ringraziare Niall per avermi fatto da padre, ma madre e da fratello. Per non avermi fatto soffrire e per non avermi mai fatto mancare niente. Onestamente non so come farei senza di te. Grazie al piccolo Leonardo per avermi fatto ridere sempre. E infine, grazie a te Harry, perché mi ami, perché mi fai sentire unica e perché mi hai cambiato la vita.- #HARRY# Aveva appena ringraziato tutti davanti al pubblico. Era riuscita a sbloccarsi, a dire ciò che provava. Scese dal palco e alla fine della cerimonia l’abbracciai e la baciai. La baciai davanti a tutti, davanti ali professori, davanti al direttore, davanti alla commissione e davanti a tutti i ragazzi che erano li. #SARA# Stavamo festeggiando, avevo in mano un bicchiere di champagne, stavo ridendo e parlando con Harry e Niall quando notai una donna anziana che mi fissava. Mi soffermai a guardarla e con me anche mio fratello. Niall mi strinse la mano, lui aveva capito chi era ed anche io. Ci avvicinammo a quella donna, era invecchiata da morire, ma era sempre bellissima, come lo era sempre nelle fotografie. -Sara.. Niall… siete bellissimi- disse. -Tea- disse Niall. -Mi siete mancati tanto. Scusate, non volevo lasciarvi così. Mi dispiace.- -Dove è Ido?- chiesi. -E’ volato via, ragazzi. 5 anni fa una malattia lo ha portato via.- Una lacrima rigò il mio viso. -Scusa Tea, non ce la faccio. Ciao.- Niall andò via e io lo seguii. Mi girai poco dopo e vidi che quella donna stava andando via, tirai un sospiro di sollievo ma mi si spezzò il cuore. -Niall. Perché te ne sei andato?- -Ido se n’è andato. Ti ricordi quando giocavo con lui a Baseball? Tu eri piccola ancora e quindi te ne stavi in veranda con Tea a bere thè e a colorare.- -Me lo ricordo Niall. Ma lei adesso è ritornata, perché non la vuoi più vedere?- -Perché non voglio soffrire.- -Senti Niall, io domani vado a cercarla, tu fai come vuoi.- -Sara ma dove vai a cercarla? Londra è enorme.- -Niall io la troverò!- Il girono dopo mi alzai presto e andai al cimitero. Andai sulla tomba dei miei genitori per portargli dei fiori, poi andai alla ricerca della donna. Provai ad andare sulla tomba di Ido ma lei non c’era. i fiori erano freschi quindi era stata qui. Provai al mercato, in chiesa ma nulla. Vagavo in giro fino a quando non vidi un uomo giocare in giardino a pallone con un bambino. Sapevo dove andarla a cercare. Sapevo dove si trovava. Presi la macchina e feci quella mezz’ora per arrivare in quella casa. Ormai era una catapecchia, una vecchia casa, ma potevo risentire le urla che faceva Niall o i piaci che facevo io quando finivo il thè. La trovai li davanti a guardare quella casa. -Tea- La donna si girò e mi guardò. -Sara scusa. Non volevo ma ero obbligata ad allontanarmi da voi. Mi siete mancati tantissimo in questi 12 anni, non vi potete immaginare.- -Ci sei mancata anche tu- mi misi a piangere e lei mi abbracciò forte.- -Stellina- -Nonna.. Ti amo, nonna-

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Capitolo 27
*** VENTISEI. ***


#HARRY# Avete presente la felicità? Ecco era quella che stavo provando io vedendo Sara insieme ai suoi fratelli parlare con Tea. Quella donna era simpaticissima e ci spiegò che era stata costretta ad abbandonarli. Era carina anche con me ed ogni giorno andavamo a trovarla. La invitai anche alla mia cerimonia di diploma perché quel giorno avrebbe cambiato la vita a tutti. Era arrivato il giorno del mio diploma. Sara era agitata più di me anche se lei aveva già fatto e doveva esserlo. Era bellissima con quel vestito. Arrivò il mio turno e toccò a me parlare. -Bhè certo è normale che ringrazio tutti per essermi stati vicini. Ma c’è una persona che voglio ringraziare maggiormente. E’ una ragazza bellissima e timida. Mi piace quando arrossisce perché le sue guance diventano tutte rosse e le brillano gli occhi. Mi piace quando è arrabbiata perché è quando si capisce la meravigliosa donna che è. Devo scusarmi con lei per averla presa in giro per tre anni di seguito, ma adesso che sono innamorato di lei, le prometto tutto il mio amore. Sara, per favore, vieni qui.- #SARA# Mi alzai e molto imbarazzata mi avvicinai a lui. Si inginocchiò davanti a me e mi porse un anello. -Sara io ti amo. Ti ho amata sempre, anche se il tuo cuore è stato di un altro per un po’. Come hai visto non ti sono venuto dietro, non ti ho cercato molto perché ti amavo, e ti dovevo lasciare libera, felice. Poi me ne sono andato e tu hai attraversato un oceano per venirmi a prendere. Sara io ti amo e ti prometto amore per tutta la vita. Mi vuoi sposare?- Ero contentissima e non riuscivo a rispondere. Erano tutti li che fremevano ma io continuavo a mescolare le lacrime al sorriso. -Sara, per favore..- Dissi di si con la testa perché non riuscivo a dire niente. Ero felicissima. Quando lui si alzò in piedi e mi mise l’anello al dito riuscii a parlare. #HARRY# -Si.. Dio si Harry. Ti sposo!- La baciai e in quel momento avrei potuto toccare il cielo con un dito. Sara era splendida e con quell’anello lo era di più. Il sole la illuminava, era come se fosse una dea scesa dal cielo. La amavo, amavo ogni singolo momento passato con lei, amavo anche ogni singola lacrima versata per lei. Tornammo a casa mano nella mano come marito e moglie. Eravamo giovano, ma il futuro non ci spaventava affatto. Certo, dovevamo organizzare tutto in fretta perché a ottobre saremmo entrati al college e saremmo stati distanti per un po’ dal momento che io restavo a studiare qui economia aziendale e lei giornalismo a New York, ma non era l’amore che andava oltre ogni limite? Arrivati a casa andai a portare Leonardo in camera, dato che si era addormentato e poi raggiunsi Sara in camera nostra. Era sdraiata sul letto, non si era ne cambiata ne spogliata, stata solamente guardando il soffitto e sorrideva. -Perché sorridi?- chiesi. -Amore.. Sarò tua moglie. Sara Styles. Suona benissimo.- -Tu mi ami, non è vero? No perché se non mi ami dimmelo. Io ti amo più della mia stessa vita.- -Come pensi che non possa amarti?- Si girò su un fianco e mi guardò. Mi avvicinai a lei e la baciai teneramente. Lei si alzò per levarsi le scarpe, per struccarsi e per mettersi il pigiama, io mi limitai solo a mettermi in mutande. Uscì dal bagno dopo pochi minuti, io ero al computer a vedere le notifiche del mio profilo Facebook ma quando mi girai rimasi immobilizzato. Indossava una camicia da notte bellissima. -Amore- dissi –così mi mandi in tilt. No cioè..- -Harry cosa hai- -No cioè.. Io ti amo- -E allora che cosa aspetti?- La presi in collo e l’appoggiai al muro. Lei era avvinghiata a me, potevo sentire il suo respiro. Le accarezzavo la schiena in cerca del reggiseno ma non riuscivo a trovarlo. -Che fai?- mi chiese. -Cerco di slacciarti il reggiseno ma non lo trovo.- -Harry.. Non ce l’ho.- Quella cosa mi mandò in pappa il cervello. Ci sdraiammo sul letto la spogliai e, dopo esserci messi sotto le coperte, diventammo un unico corpo che si muoveva insieme. Sentivo il suo respiro sul collo e finalmente mi sentivo bene.

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Capitolo 28
*** VENTISETTE. ***


6 NOVEMBRE. #SARA# Eravamo tutti a casa a pranzare felicemente. Mia nonna, anche se era più vecchia di noi si era integrata nel gruppo e la amavano tutti. Stava raccontando della sua vita, ed era uno di quei momenti in cui i ricordi riaffiorano e ci ripensi, quando Tea si accasciò sulla sedia. -Si.. ahaha e ti ricordi quando andai a sbattere contro la zanzariera perché non l’avevo vista?- disse Niall. -Ahahah è vero. Ti ricordi Nonna?- dissi. -Tea.- disse Harry scuotendola. -Nonna! Nonna svegliati!- disse Leonardo. La portammo all’ospedale non sapevamo cosa fosse successo. Eravamo seduti su quelle sedie in corridoio aspettando una notizia buona da parte dei dottori, erano ore che non ci facevano sapere niente. #HARRY# Sara era appoggiata alla mia spalla, era frastornata e confusa. Aspettavamo tutti un dottore che venisse da noi per dirci qualcosa ma niente. La sera ci consigliarono di tornare a casa perché tanto li non avremmo fatto niente di utile. Entrai in camera e vidi Sara sdraiata sul letto, era in pigiama fissava il vuoto. -Amore.- dissi. -Ciao- -Come stai?- -Male Harry. Non voglio perdere anche lei.- -Non la perderai, te lo giuro. Andrà tutto a posto.- Iniziò a piangere, così io le presi il visto tra le mani. Sentivo le sue lacrime bagnare i miei pollici e vedevo i suoi occhi velati dalle lacrime. Avrei fatto qualsiasi cosa per lei ma non sarebbe stato sufficiente. -Dai, riposati, domani andrà tutto bene- dissi. Mi sdraiai vicino a lei e mi misi sotto le coperte. -Buonanotte.- dissi. -Buonanotte.- Dopo circa 5 minuti Sara mi chiamò. -Harry.- -Dimmi amore.- -Non riesco a dormire- Si girò verso di me e io l’accolsi tra le mie braccia. -Dormi qui, attaccata a me amore.- -Grazie Harry. Ti amo.- disse. Si accucciolò a me, sembrava una neonata che aveva bisogno del padre. Si era fatta piccola piccola e dormiva come una bambina. Era bellissima. Mi sembrava una farfallina che andava protetta. #SARA# Ero tra le braccia di Harry, le mie paure sparivano. Sarei voluta rimanere così per sempre, ma la maledetta sveglia suonò. Erano le 8 quando uscimmo di casa. Leonardo era rimasto con la vicina a giocare con un amichetto, non volevamo portarlo con noi perché era ancora troppo piccolo per certe cose. Arrivammo all’ospedale e aspettammo il medico. -Salve. Voi siete i parenti della signora Tea?- chiese. -Siamo noi- disse Niall indicandomi. -Mi dispiace. Abbiamo fatto di tutto per salvarla. Ma 9 ore di operazione non sono bastate a salvare il cuore di vostra nonna. Abbiamo fatto il possibile, ma Tea sapeva che sarebbe stata questa la fine.- Era come se mi fosse crollato il pavimento sotto i piedi. -Cioè? Vuole dire che lei sapeva che sarebbe morta?- chiesi. -Si, ragazzi. Aveva una malattia terminale. Sapeva che sarebbe andata così. all’ultima visita mi aveva detto che doveva andare a cercare due persone e mi aveva chiesto se ce l’avrebbe fatta. Voi sapete chi sono?- chiese. -Si, dottore. Siamo noi.- disse Niall. Harry mi strinse forte da dietro cercando di calmarmi, ma era impossibile. Mi voltai verso Niall e lo vidi sconvolto, piangeva, non l’avevo mai visto così. Andai da lui e lo strinsi a me. -Se n’è andata anche lei. Siamo soli, ora.- disse. -Eh che importa Niall? Siamo stati soli per tutto questo tempo.- -Mi manca di già.- -Anche a me Niall, ma ora lei ci guarda da lassù e sta bene.- Mia nonna se n’era andata e con lei tutti i ricordi della mia famiglia. Non avrei più potuto abbracciarla e sussurrarle che le volevo bene. Non avrei più sentito il suo odore. Era il 7 Novembre quando se ne andò, e da li in poi quel numero mi avrebbe seguito ovunque. FINE SECONDA PARTE.

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Capitolo 29
*** VENTOTTO. ***


#SARA# -Muoviti, è tardi, svegliati! Oggi ti sposi Sara!- disse Liam. -Oddiooo! Oggi mi sposo!- -Come stai quasi signora Styles?- -Agitata, ma bene. E voi due testimoni?- chiesi rivolgendomi anche a Niall. -Tutto bene. Penso anche noi agitati.- disse Niall. -Le damigelle e il paggetto?- chiesi. -Leonardo, Amanda, Eleanor, Danielle e Mary stanno bene e sono pronti.- -Sono belli?- -Sara i vestiti sono stupendi.- Dopo circa tre ore ero pronta e pronta a fare il grande passo. #HARRY# Eccola. Le porte si aprirono ed entrò lei con il suo meraviglioso vestito accompagnata da Niall ed era bellissima. Ancora non riuscivo a credere che lei stava per diventare mia moglie, si stava per legare a me per sempre. Niall la accompagnò da me e poi la baciò in fronte. Sigirò verso di me e dopo avermi fatto l’occhiolino andò al suo posto. -Vuoi tu, Harry Edward Styles, prendere come tua legittima moglie Sara Hamilton giurando di amarla ed onorarla tutti i giorni della tua vita?- -Si lo voglio.- -E tu, Sara Hamilton, vuoi prendere Harry Edward Styles come tuo legittimo marito giurando di amarlo ed onorarlo tutti i giorni della tua vita?- -Si lo voglio.- #SARA# Era fatta. Ero sua per sempre, non potevo volere altro. Avrei vissuto con lui per sempre, avrei creato una famiglia con lui. Il pranzo durò a lungo e si prolungò tutta la notte, poi alle dieci di sera salutammo tutti e partimmo per il viaggio di nozze. Destinazione: PARIS.

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Capitolo 30
*** VENTINOVE. ***


#SARA# Parigi era Parigi, la città degli innamorati.. Passammo quelle due settimane nella maniera più bella al mondo e poi tornammo a casa. Appena tornammo a casa, andammo da Anne e dalla sua espressione capimmo subito che c’era qualcosa che non andava. -Mamma che hai?- chiese Harry. -Harry mi trasferisco.. Vado a vivere con John, sai ci amiamo molto..- -Mamma sono contento per te!- -Ma dovremmo vendere questa casa..- #HARRY# No, quella casa non poteva essere venduta. Ero cresciutoli dentro, mi ero innamorato, era una parte della mia vita. Venderla sarebbe stato troppo per me.. -Mamma ma non voglio venderla..- dissi. -Lo so, amore.. Ma non possiamo tenere una casa che non usiamo mai..- Abbassai lo sguardo e cercai di trattenere le lacrime.. -Anne, la possiamo comprare noi?- disse Sara. -In che senso?- chiese mia mamma. -Harry, vendiamo la nostra, diamo i soldi a tua madre e ci teniamo questa.. Anche io amo questa casa, Anne. La amo con tutto il cuore, la amo come amo suo figlio, perché è qui che mi sono attaccata a lui.- Mia mamma sorrise. -Va bene ragazzi.. Ma i soldi della casa che vendete ve li tenete un po’ voi, servono per l’università di Sara, dal momento che tu, Harry, hai deciso di lavorare e non studiare.- #SARA# Guardai Harry e lo vidi emozionato. Era contento come un bambino che riceve il suo gioco preferito per Natale. Tornammo a casa e parlammo con i ragazzi, che a nostra meraviglia furono contenti. -Sara ma io dove starò?- mi chiese Leonardo. Non sapevo cosa dirgli. Quel bambino era importante per me ma io sarei andata due anni a studiare giornalismo, non sarei mai stata con lui. -Amore, perché non vieni a vivere con me e i ragazzi, definitivamente?- chiese Niall. Leonardo gli saltò in collo tutto contento, Niall mi guardò e mi fece l’occhiolino. Mi faceva commuovere tutto quello che stavano facendo i ragazzi per me. Andammo a casa e cercammo subito un acquirente per la casa, sperando di trovarlo prima della mia partenza, il mese dopo. -Sara, io non so come ringraziarti- mi disse Harry. -Amore, l’ho fatto per te, per noi. Amo quella casa perché è li che mi sono innamorata di te.- -Ti amo, amore.- -Anche io- dissi. Harry mi abbracciò fortissimo e io pensai a come avrei fatto quei due anni senza lui. FINE TERZA PARTE.

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Capitolo 31
*** TRENTA. ***


#SARA# Era già un anno che ero a New York, tornavo a casa una volta ogni due mesi e stavo scoppiando. Mi mancava la mia vita a Londra ma volevo realizzare il mio sogno e avrei fatto qualsiasi cosa.. Stavo studiando mentre bevevo un caffè allo Starbucks quando un ragazzo si avvicina a me. -Ciao.. Posso sedermi? Sono tutti pieni i posti ed è l’unico luogo dove riesco a trovare concentrazione.- -Ciao.. Si ma ti dico subito che io non sono di compagnia, devo studiare.- dissi. -Non ti preoccupare.. Devo studiare anche io.. Grazie, piacere, Nate.- -Piacere, Sara..- #HARRY# Stavo lavorando duro in quel pub. Facevo ogni notte le tre ma servivano mi servivano i soldi per affrontare la mia vita con Sara ed avrei fatto di tutto. Stavo tornando a casa, era notte fonda, quando una ragazza mi chiese un passaggio. -Scusami, ma il mio ragazzo mi ha piantata qui dopo avermi scaricata.. Devo ritornare a casa, ho paura a tornare a piedi.- -Certo vieni, ti porto io a casa.. Come ti chiami?- -Federica. Tu?- -Harry.- -Senti, ti va un drink?- Parlammo tutta la notte, mi raccontò la sua vita, e mi diede il suo numero. Non mi sentivo in colpa, dopotutto potevo avere delle amiche. #SARA# -Sono tre ore che studiamo.. ancora non hai finito?- chiesi a Nate. -Veramente io ho finito già da un pezzo. Ti stavo aspettando.- -E perché?- -Perché voglio conoscerti..- -Dove studi?- chiesi sorridendo.. Quel ragazzo era veramente carino. -Ingegneria aereospaziale, tu?- -Giornalismo.- -Non ti ho mai visto.. Siamo nella stesso palazzo..- Io risi.. -Ti va di venire a pranzo con me domani?- chiese Nate. -Sono sposata.- -Non mi importa.- -A domani Nate. Finisco alle 12 e mezzo.. ti aspetto.- -A domani, Sara.- Uscii dallo Starbucks con un sorriso in viso. Ero felice di aver incontrato Nate ma dovevo stare attenta perché io amavo Harry. #HARRY# Il giorno dopo mi incontrai la mattina con Federica.. Andammo a fare un giro per Londra, parlammo tutto il giorno, era una bellissima ragazza ed era gentile con me. -Siamo arrivati- le dissi la sera davanti alla porta di casa. -Grazie- disse ridendo. La risata era la stessa di Sara. Provai nostalgia di lei e baciai Federica. Le sue labbra erano fredde e dure, erano totalmente diverse da quelle di Sara, ma non riuscivo a staccarmi da lei. -Perché mi hai baciata?- chiese. -Perché credo che tu mi piaccia.- Non potevo credere di averlo detto. Non era così.. stavo solo usando Federica come usai Amanda. -Sono felice.. Mi piace anche tu, moltissimo.- Non potevo dirle che non era in realtà così, ma come facevo’ Non ci pensai e la baciai di nuovo, questa volta con più foga, più velocemente, poi mi staccai, la salutai e me ne andai. Arrivai a casa e trovai un messaggio sul telefono. “Amore sono io.. Adesso posso parlare, mi chiami? XX Sara.” Non glielo avrei mai detto del bacio con Federica, per me non aveva significato niente. -Ciao amore mio!- mi disse. -Amore, che bello sentirti!- -Come state?- -Noi bene, tu?- -Bene.. Senti amore non posso tornare questo mese, sono piena di studio..- -Ma come?- -Lo so amore, mi dispiace.- -Va bene.. Ci sentiamo! Ti amo!- dissi. -Ciao amore, ti amo anche io!- Andai a dormire, furioso.

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Capitolo 32
*** TRENTUNO. ***


#SARA# Uscii dal portone della scuola e trovai Nate. -Ciao, Nate.. Dove andiamo a pranzo?- -Ciao Sara.. Avevo pensato di andare a mangiare Italiano.. Ti va?- -Certo..- sorrisi. Ci incamminammo verso il ristorante mentre parlavamo delle nostre vite e stranamente io mi sentivo a mio agio con lui. #HARRY# Ero con Federica, stavamo mangiando a casa mia e sentii il bisogno di mandare un messaggio a Sara. “Amore come va? Mi manchi e ti amo.” “Ciao, Harry. Tutto apposto. Scusa adesso ho da fare, sono a pranzo con Nate, un mio amico e mi sto organizzando per studiare.” Ero geloso. Ripensai a quando la persi anni prima, ripensai a quanto ci stetti male a vederla con Zayn, non sapevo più che fare, così seguii la mia bocca. Baciai Federica e quel giorno facemmo sesso. Era sesso, si, perché per me non aveva significato niente. Era il sesso che facevo con Amanda, quello che si fa per dimenticare per poco l’unica ragazza che si ama. #SARA# Eravamo a casa mia, stavamo prendendo un caffè, ero sicura che non sarebbe successo niente fino a che Nate mi sconvolse la giornata. -Lo sai che sei bellissima?- mi disse Nate. -Lo sai che non è vero?- -Stai con qualcuno, Sara?- Mi levai la fede e la misi in tasca, mi mancava Harry e anche se quello era il modo peggiore di non pensarci ma non potevo farci niente. -No.. Sto aspettando quello giusto.- -Ah.. E se fosse già arrivato?- -Bhè non me lo farei scappare.- Nate mi guardò, e dopo avermi sorriso si avvicinò a me. Mi baciò con delicatezza, le sue labbra morbide erano fantastiche. Nate se ne andò alle 7 di sera. Ero stanca, così mi misi un po’ al computer e accesi Skype per fare una videochiamata con Harry. -Ciao amore!- mi disse Harry. -Ciao!- -Come stai?- -Bene tu?- -Amore benissimo!- disse. -Sei sicuro? Hai una faccia strana!- -Sara, ti prego non ti arrabbiare. Ho fatto una cazzata, ma l’ho fatto perché mi mancavi tantissimo..- -Harry..- -Sara ho fatto sesso con un’altra!- Iniziai a piangere, non potevo crederci. Anche io avevo sbagliato ma non ero arrivata a quel punto. -Harry cosa hai fatto?- -Ho fatto sesso con un’altra!- -Hai fatto l’amore con un’altra?- urlai. Harry non rispondeva. Lo vedevo li, in lacrime appoggiato al tavolino. -Harry rispondi!- -No! Ci ho fatto sesso, perché io penso solo a te! Amo te!- -Non trovare scuse! Mi fai schifo! Io invece ho baciato un ragazzo e mi sentivo una merda e tu ci sei andato a letto con questa! FAI SCHIFO!- -Adesso anche tu sei in torto! L’hai baciato? Sei una troia!- mi urlò. Lei mie lacrime erano diventate di rabbia. -Io sono la troia? Harry quello che ho fatto io non è paragonabile a ciò che hai fatto tu! Basta, tu mi fai schifo. E’ finita Harry, per sempre.- -No aspet…- Non lo feci finire. Chiusi la chiamata, spensi il computer e mi misi sotto le coperte a piangere. Pensai a come era la mia vita adesso, pensai a quanto stetti male. Pensai a Nate e a come dirgli che non lo amavo, pensai a Niall ed agli altri, pensai a Leonardo e poi pensai a lui. Mi aveva spezzato il cuore, ma lo amavo ancora. Mi addormentai tra le lacrime decisa più che mai a finire gli studi per ritornare a Londra e chiarire tutto. #HARRY# Chiamai Federica e le dissi ciò che era successo e la lasciai pure. Poi mi misi a piangere sul divano, guardando un film. Piansi così tanto che mi venne il mal di testa. La mattina dopo mi alzai e mi levai la fede. Era tempo di metterla via, non la buttai perché sapevo che un giorno lei sarebbe ritornata ad essere la Signora Styles. FINE QUARTA PARTE.

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Capitolo 33
*** TRENTADUE. ***


#SARA# Non vedevo Harry da un anno ormai, non lo sentivo, come non sentivo gli altri. Mi ero fatta una mia vita a New York, ma era arrivato il momento di ritornare a Londra. Preparai le valigie, salutai per sempre le mie compagne coinquiline e, dopo aver preso la laurea, me ne ritornai a casa. Pensavo che le cose fossero cambiate molto ma in realtà era tutto come prima. -Saraaaaaaaaaaa!- mi urlò Leonardo appena mi vide. -Dio mio quanto sei cresciuto! Sei un ometto ora! Fatti abbracciare amore, non sai quanto mi sei mancato!- dissi. Salutai tutti, tranne Harry. Cenammo tutti insieme a casa di Niall e passammo una bellissima serata, poi arrivò il momento di andare a dormire. -Allora Niall dove dormi io?- chiesi. -Bhè Sara… in realtà qui non c’è posto.- -Posso mettermi sul divano!- dissi. -No. Sara tu torni a casa. Ci dormo io sul nostro divano, così tu potrai dormire nel tuo letto e risistemarti.- disse Harry. #HARRY# Il viaggio sembrava interminabile. Guidavo in silenzio e vedevo Sara giocare con il telefono a testa bassa. -Hai preso l’iPhone nuovo?- chiesi. -Si.. è un regalo del compleanno da parte dei miei amici- -Ah.- #SARA# Eravamo a casa. Non era cambiata per niente ed ero contenta così. -Vado a farmi una doccia e poi sistemo le mie cose- dissi. -Certo. Posso aiutarti a sfare la valigia?- chiese. -Certo. Se vuoi inizia pure..- sorrisi. Presi le cose per andare a fare la doccia e lasciai Harry in camera. Mi mancava tutto, mi mancava anche lui. Feci una lunghissima doccia e poi me ne ritornai in camera. -Cavolo sei stato veloce. Grazie.- dissi vedendo tutto in ordine. -Prego. Adesso vado a prepararmi il divano per dormire- disse avviandosi. -No aspetta! Ti va di farci un bagno in piscina?- #HARRY# Non potevo sopportare quella gentilezza da parte sua. Sembrava che non ce l’avesse più con me. Io l’amavo ma non era mia e questa cosa mi faceva soltanto soffrire. -Certo!- Ci mettemmo il costume e ci avviammo in piscina. Come la prima volta giocammo a palla e ridemmo molto poi lei diventò seria tutto di un colpo. -Perché me lo hai fatto, Harry?- mi urlò. -Sara..- -Perché sei andato a letto con quella?- -Sara ero arrabbiato perché non tornavi, ero anche mezzo ubriaco e non ci ho vsto più. Non volevo!- -Tu non vuoi mai, ma guardaci! Siamo sposati ma è come se fossimo due perfetti estranei. Siamo ritornati a dieci anni fa!- piangeva tanto.. troppo. -Mi dispiace! Odio il fatto che tu abbia baciato quello li, odio il fatto che sei andata studiare lontano, odio il fatto di averti fatto soffrire, odio il fatto di aver subito rinunciato a noi!- urlai. -Smettila di dire tutto questo Harry! Ti rendi conto che adesso nulla ha più senso?- -No.. Per me non era finita. Non è finita nemmeno ora!- mi avvicinai a lei e la baciai, con foga. Quel bacio fece risvegliare in me la voglia di lei, la voglia di farla mia. Quel bacio che non avevo da un anno era tutto ciò che avevo sempre desiderato. Anche se era violento era bellissimo, come lei. -Harry..- mi sussurrò. -Sara.. io…- Mi tappò la bocca e mi baciò di nuovo. -Zitto e baciami- disse.

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Capitolo 34
*** TRENTATRE. ***


Avevo di nuovo la mia vita, la mia storia perfetta e il mio unico amore accanto. #HARRY# Trascinai Sara nell’acqua fino alla parte più bassa continuandola a baciare, poi prese lei il controllo. L’acqua era bassissima così di sdraiò sopra di me. Mi baciava il collo lentamente fino a che non mi slacciò il costume. Decisi di fare lo stesso con lei e con molta calma le tolsi le mutande. Continuammo a baciarci e poi iniziarono le spinte. Inizialmente lente, poi si fecero più intense, più decise e forti. Stavamo sudando, quello era tutto ciò che mi era mancato. La presi in collo e la portai nell’acqua alta. Era in collo a me e mi stringeva i fianchi con le gambe. La spinsi verso la parete della piscina e continuai spingere. -Harry..- mi disse. -Ti faccio male?- -No.. tranquillo.- -E allora che succede?- Sara mi baciò pianissimo poi aprì gli occhi e mi guardò sorridendo. Eravamo ancora uniti perché il nostro amore era troppo forte e niente lo avrebbe mai interrotto. -Harry.. Voglio avere un figlio da te.- Non dissi niente, ricominciai a baciarla e continuai con le spinte. Non stavo più attento perché qualsiasi cosa sarebbe successa, a lei sarebbe andata bene. E quel momento dopo circa un ora arrivò. Mi liberai di tutte le mie emozioni e poi sorrisi. -Ti amo Harry. Ti amerò sempre.- mi disse. -Ti amo anche io amore.- Ci spostammo sul materassino grandissimo e ci sdraiammo li sopra. -Tu non hai idea di quanto mi sia mancato tutto questo.- disse. -Già.. anche a me- -Voglio rifarlo- Salii sopra di lei e ricominciai a spengere. I nostri corpi divennero ancora una volta uno e quella volta fui sicuro di averla fatta mia per sempre. Passarono altra due ore, eravamo stanchissimi, così ci addormentammo in acqua sul materassino. #SARA# La mattina dopo mi svegliai e non trovai Harry. Uscii dall’acqua e andai in cucina. -Buongiorno amore!- disse dandomi un bacio. -Buongiorno!- -Dai vatti a fare la doccia che ti aspetta una buonissima colazione!- -Pancake? Harry se non fossi mio marito ti avrei già sposato!- -Ahahahaah!- Salii in bagno mi faci una doccia e poi scesi a fare colazione con il mio amore. -Sai- mi disse –credo che non avrei mai creduto di incontrare una ragazza come te- Lo baciai dolcemente e poi gli dissi: -Sai.. prima eri un sogno per me, adesso sei realtà.. Non mi pare vero.- Harry si alzò, mi abbracciò fortissimo e mi diede un bacio. -Scusa se ti ho fatto aspettare allora.- Mi appoggiai al suo petto e respirai insieme a lui ascoltando il suo battito cardiaco. Era tutto come volevo io, finalmente.

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Capitolo 35
*** TRENTAQUATTRO. ***


#SARA# Erano passati due mesi da quella notte, la notte del nostro riavvicinamento ed io avevo un ritardo. -Harry, ho un ritardo- gli dissi un giorno mentre pranzavamo. Lui smise di mangiare e mi abbracciò. -Amore, non sai quanto sono contento! Domani andiamo a fare la visita.- disse. -Ahahaha amore ma aspetta a cantare vittoria.. Magari è solo un ritardo.- Io sapevo di essere incinta ma volevo aspettare. A New York rimasi incinta di Nate ma lo persi subito e ad Harry non volevo dargli un dolore così tanto forte. #HARRY# Eravamo dal medico, lei era sdraiata sul lettino e stava facendo la visita. -Si signora Styles. Lei è incinta.- disse il medico. Non potevo credere a ciò che sentivo.. Sarei diventato padre di una creatura meravigliosa. Un piccolo o piccola Styles. Uscimmo dall’ospedale e ci avviammo al bar. -Amore.. sei contento?- chiese. -Scherzi? E’ un sogno!- Sara sorrise e mi baciò delicatamente. -Dai andiamo..- disse. Andammo al bar, prendemmo un thè al limone e due muffin al cioccolato. -Amore attenta! Non farà male al bambino?- mi chiese Harry. -Harry tranquillo! Devo mangiare lo stesso, sennò il bambino non cresce!- Usciti dal bar andammo a farci un giro per Londra. Comprammo la carrozzina, il passeggino per l’auto, il seggiolone e la culla. Era fantastico fare shopping per il bebè. -Hai deciso il nome?- mi chiese Sara. -No..- -Tu cosa vorresti che fosse?- -Femmina.- -Oddio sei il primo uomo che desidera una bambina!- disse ridendo. Risplendeva alla luce del sole. Quella donna, quello splendore, era mia moglie. -Perché vorrei che fosse una bambina come mi hai detto di essere tu, forte e ambiziosa. Perché vorrei fosse una ragazza che si innamori di un ragazzo. Perché voglio che lotti per ciò che ama. Perché voglio che abbia il tuo sorriso, i tuoi occhi, i tuoi capelli. Voglio che diventi ciò che ha sempre desiderato.- #SARA# A quelle parole mi scese una lacrima. Erano lacrime di gioia, di orgoglio. -Perché piangi?- mi chiese Harry. -Perché ti amo.- -E’ una bambina. Me lo sento- disse mettendomi una mano sulla pancia. -E come la chiameremo?- -E’ stata concepita in acqua, è figlia dell’acqua. Si chiamerà come la figlia dell’acqua: Tallulah.- -E’ bellissima- -No.. tu sei bellissima.. ora è tutto bellissimo, Tallulah è bellissima.-

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Capitolo 36
*** Epilogo. ***


AMORE. Non tutti sanno cosa è. Io invece si, so cosa è. Penso sia un difetto della matematica, è l'unica cosa nella quale un uomo più una donna formano l’infinito. Io l’ho trovato, dopo 38 anni. L’ho trovato insieme a mio marito, a mia figlia, ai miei amici e ai mie fratelli. Non smettete mai di cercare l’amore perché esiste, anche quello vero. Quando vi sentiti soli, pensate che non esiste, pensate a me. Io l’ho trovato quando avevo smesso di lottare. Faccio la giornalista per una rivista famosa, mio marito è un cantante famoso, mia figlia è una bravissima bambina che insegue un sogno. CREDETE DAVVERO CHE L’AMORE NON ESISTA?

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