Our life is a big disaster.

di BlueChar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Why? ***
Capitolo 2: *** New life in a new town. ***
Capitolo 3: *** September ends. ***
Capitolo 4: *** It's time for school ***
Capitolo 5: *** Look this cuts, has not been the cat. ***
Capitolo 6: *** Let's go to the disco, disco! ***
Capitolo 7: *** Bleending. ***
Capitolo 8: *** This is Halloween. ***
Capitolo 9: *** Shut up and kiss me. ***
Capitolo 10: *** Malik, I hate you! ***
Capitolo 11: *** Coldplay's Concert. ***
Capitolo 12: *** Sunday morning. ***
Capitolo 13: *** Oh my God. ***
Capitolo 14: *** The night. ***
Capitolo 15: *** Christmas is near! ***
Capitolo 16: *** You again? ***
Capitolo 17: *** What the hell. ***
Capitolo 18: *** Be mine. ***
Capitolo 19: *** Enough. ***
Capitolo 20: *** Eye to eye ***
Capitolo 21: *** Occupation ***
Capitolo 22: *** Mess. ***
Capitolo 23: *** St. Valentine ***
Capitolo 24: *** Memories and little disaster. ***
Capitolo 25: *** Winter prom. ***
Capitolo 26: *** Pool party in... march? ***
Capitolo 27: *** Truly, madly, crazy, deeply in love with you ***
Capitolo 28: *** You can take my heart ***
Capitolo 29: *** From Paris with love ***
Capitolo 30: *** Prologue ***
Capitolo 32: *** Love, sex, american express ***



Capitolo 1
*** Why? ***


- Mamma per favore dai, io ed Hele vogliamo andarci in America! - dissi insisistendo. 
- Ho detto di no, Ronnie. Non insistere. - disse lei 
- Cazzo mamma devi sempre rovinare tutto! - disse Helena, mia sorella. 
- Basta! Sono stufo, state zit... - non finì la frase mio padre. 

Perse il controllo dell'auto, sbandò andando a finire contro una macchina. 
Quella scena me la ricordo perfettamente, poi buio totale. Ero svenuta. 
Aprii gli occhi lentamente, sentendo mia sorella piangere disperatamente. 
Presi subito coscienza. Lei era inginocchiata davanti ai corpi dei miei genitori. 
Poi mi guardò. - Sono morti. - disse ricominciando a singhiozzare. 
Strabuzzai gli occhi. Mi mancò il respiro. In un minuto i miei occhi erano pieni di lacrime. 
- NO! NON PUO' ESSERE VERO. Mamma mamma ti prego rispondi. - dissi agitando il suo corpo, ormai morto.
- Ti prego papi riapri gli occhi. Guarda sono qui. Canta con me  "Mia piccola bambina, non ti lascierò mai mai mai". Ti ricordi questa canzone. Per favore. - dissi sussurrando. 
Un'autombulanza ci raggiunse, salì sopra di essa, mentre loro venivano coperti da un lenzuola bianco.

Fa male, fa male ricordare tutto questo. Gli ultimi istanti della loro vita, le ultime parole. E' strano da come in cinque minuti possano perdere la vita due persone. Come sempre è stata colpa mia. Dopo pochi giorni mi ritrovavo a casa, in bagno con una lametta in mano. Stavo per farmi del male, ma lasciai perdere. Passarano cinque giorni. Da quel fottuto Venti giugno duemiladodici.  Non mangiavo, nè dormivo, l'unica cosa che facevo era consolare Helena. Aveva un anno in meno di me, era bella, bellissima. Gli occhi grandi e color verde, il viso perfetto, i capelli corti a caschetto castani. Un carattare molto vivave, giocherellone, solare,sempre con il sorriso stampato sulla faccia. 
In quei giorni mi ripeteva  - Ti prego Ronnie resta con me, non lasciarmi mai. Sei tu la mia forza. - Eh no cara, riesco ad essere forte grazie a te. Non sapevamo con chi stare, dove andare. Io non ero ancora maggiorenne quindi dovevano essere affidate a qualcuno. Ma chi? Dato che mia madre era figlia unica, i genitori alla casa di riposo con qualche strana malattia che non faceva capire nulla e l'unica sorella di mio padre in America, lontana da tutti, Diceva che non voleva più saperne di noi. Ricordo quando mio padre mi ripeteva sempre "Non ho mai avuto una famiglia affettuosa, facciamo in  modo che la nostra lo sia" piango al ricordo. 
Dlin dlon, suonano alla porta. Visite? Gli avrei sbattuto la porta in faccia. Aprii ed era l'unica donna che avrei considerato una seconda madre - Anne! - dissi abbracciandola - Tesoro mio. - disse ricambiando. Iniziai a piangiare tra le sue braccia. Sapevo che lei poteva capirmi. Mia madre ed Anne erano sempre state migliori amiche, anche se lei dopo l'università andò a stare a Holmes Chapel. Aveva delle valigie in mano - Verremo a stare da voi fin quando non si sarà risolto tutto. - disse 
- Non si risolverà mai nulla, Anne. -  dissi abbassando la testa. 
- Ronnie. - mi richiamò qualcuno che non vedevo da tanto per colpa della distanza. Una figura alta, snella e muscolosa sbucò da dietro la macchina. I capelli ricci, ribelli, gli occhi verde smeraldo, le fossettine. Si, era proprio lui. Il mio migliore amico.
- Oh mio Dio Harry! - dissi andando in contro a lui sorridendo, anche se era una cosa che non volevo fare in quel momento. Lo abbracciai, mi sentivo piccola e protetta fra le sue braccia. Durò almeno un cinque minutoi quell'abbraccio caloroso. Dopodichè mi diede un bacio sulla guancia con tanto di schiocco.
- Ronnie, chi è alla porta? - disse Helena con voce rauca, era evidente che si fosse appena svegliata.
- Veni qui piccola! - disse Anne ad Helena.
Ecco qui la mia seconda famiglia e forse anche l'unica.
Appena Harry incrociò gli occhi di Helena, abbassò immediatamente lo sguardo che lo fulminava all'istante.  Lo capii subito . Ci capivamo sempre, era il fratello che non avevo mai avuto. Beh essendo cresciuti insieme potevamo definirci tali. 

Passò un giorno, il giorno del funerale. Niente particolari su di questo. Solo lacrime, lacrime amare. C'ero io che davo forza a     Hel ed Harry che dava forza a me. Un continuo giro. Per tutta la cerimonia funebre piansi di tanto in tanto. Guardare le loro bare era straziante. Tutto lo era. Appena le misero nelle macchine evitai di guardare. Era la cosa più orribile. Vederseli andare sotto gli occhi era orribile. Non ce la feci più, scappai da quella situazione. Andai nel giardino della chiesa, dove c'era una panchina. Mi sedetti, poi buttai tutto quello che avevo dentro. Non riuscivo a piangere davanti alla gente, ecco uno dei miei difetti. Una serie di flashback ritornarono nella mia mente. Dai compleanni ai Natali passati alle risate, alle giocate a poker. SE LORO ERANO LA MIA VITA, NON AVEVA PIU' SENSO ADESSO. 
Harry mi aveva seguito. Mi guardava con gli occhi rossi, anche lui aveva pianto. Era molto attaccato a loro. 
- Non ce la faccio. - dissi tra un singhiozzo e un altro. 
- E' durissima. - disse ricominciando a piangere. 
Mi alzai e lo abbracciai. Entrambi piangemmo. Un pianto disperato. Un pianto doloroso. Un pianto che mai e poi mai augurerei a nessuno. 






Ssalve a tutti :3 eccomi con la mi seconda storia. Beh teoricamente sarebbe la quarta ma contandone due che sono incoplete, si questa è la mia vera e propria seconda storia. 
Molto triste direi, ma il mio genere va sul drammatico:3 Ovviamente non sarà tuttta così triste, ma niente particolari. Baci carli<3 

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Capitolo 2
*** New life in a new town. ***


Tre mesi passarono. 
I tre mesi più duri. Doveva essere un'estate perfetta, e invece si trasformò in una tragedia. 
In quella stagione non uscii molto, la mia voglia di divertirmi era pari a zero. Ma le miei amiche mi venivano a prendere e uscivamo per prenderci un gelato, oppure andavamo a mare, o meglio ancora in discoteca. 
So che dovevo reagire, so che dovevo farmi forza ma non ci riuscivo come ho sempre fatto. 
Qualche volta andavo al cimitero.
Rimanevo in silenzio davanti alle loro lapidi.  Portavo fiori freschi e buttavo quelli ormai appassiti. Avevo fatto amicizia perfino con il custode. 
E mi ritrovavo sul divano a riposare, anzi a pensare ad occhi chiusi, quando bussarono alla porta. Pensavo fosse Helena dato che era uscita e invece no,  c'era la stessa donna che tre mesi prima era nella stessa postazione, Anne. 
- Ma che bella sorpresa! - esclamai
- Ciao amore. - disse dolcemente - Senti, ho parlato con gli avvocati, sarete affidate a me. - continuò
- Cosa?? - 
- So che potrebbe essere difficile ma... - 
- Ma è fantastico! - dissi meravigliando Anne per la mia risposta.
- Una nuova vita lontana da qui ecco la soluzione perfetta! - dissi sorridendo per poi farla entrare.
Sorseggiavamo un the nell'attesa di Helena, appena venne, le diss tutto e anche lei la prese come me. 
- Occhei ragazze, partiamo oggi pomeriggio. Per cui fate le valigie, intanto cucino qualcosa da mangiare a pranzo. - disse lei. Era così perfetta quella donna. 
Salii in camera e presi due bagagli enormi, per mettere tutti i miei vestiti, scarpe, borse, fotografie, poster, coperte, libri e tutto quello che serviva e alla fine dopo un'ora e ventisei minuti uscii trionfante dalla mia stanza per poi recarmi in quella di Helena che aveva bisogno di me. 
- Ronnie quando glielo diciamo ai nostri amici? E la scuola? Mi aiuti con la valigia? - che carina era così spaesata e dolce.
- Ho già avvisato le miei amiche, avvisa le tue. Andremo nella stessa scuola di Harry. Occhei si ti aiuto con la valigia! - risposi. 
- Sei la sorella più dolce del mondo, ti voglio bene. - disse abbracciandomi e schioccandomi numerosi baci sulla guancia.
- Ok tesoro anch'io ti voglio un bene dell'anima ma basta smancierie. - 

Dopo aver mangiato, andai in macchina a posare le mie valigie e presimo posto. 
Cuffiette, musica play e addio mondo. 
La distanza tra Bournemouth e Holmes Chapel era veramente tanta, allora per quelle cinque ore di viaggio mi lasciai cullare dalle note dei miei cantanti preferiti. 

Cinque ore dopo mi trovai a guardare l'abitazione Styles dalla macchina, finalmentte eravamo arrivati. 
Scesi, alzai gli occhi al cielo e notai che era nuvoloso, respirai a pieni polmoni l'aria fresca che si trovava. 
- Mio piccolo Styles, tua sorella è qui! - dissi io urlando appena entrai. 
Sentii dei passi veloci che si facevano sempre più vicini a me. 
- Mia piccola Jones! - disse, mi abbracciò forte forte.
Erano tre mesi che non vedevo quel coglione. 
- Pronto per sopportarmi ventiquattro ore su ventiquattro? - dissi con voce dolce
- Sono nato pronta, babe. - 
Helena ci guardava male, sinceramente non so perchè. Magari le avrei chiesto cosa avesse. Poi tutta acida sbottò - Vado a farmi la doccia. -
- Ciao anche a te Helena. - disse Harry. Gli sguardi che si lanciavano erano così strani che non capivo proprio. 
Poi lui si rivolse a me e rise, feci lo stesso io. 

Dopo aver fatto una lunga chiacchierata con Harry - mi aveva raccontato della sua estate e di quante ragazze si fosse fatto  - Andai a svuotare la valigia, dopodichè mi fiondai sotto i getti d'acqua calda. 
Avevo fatto tante di quelle cose che il tempo passò il un batter d'occhio, infatti erano già le sette e la cena era già sul piatto. 
- Allora tesorini miei. - disse Anne
- Mamma smettila di chiamarci così. - disse Harry, lei rise. 
- Voi due andrete nella stessa scuola di Harry, mi raccomando! La scuola inizierà il sette settembre, ancora avete una settimana di libertà e poi si studia! - disse con affare serio.
- Che palle mamma. - disse suo figlio
- Harry! - lo rimproverò.
Che scena simpatica, un pò mi mancava litigare con i miei per sciocchezze. 

Finita la cena aiutai a sparecchiare, Helena era stata molto strana. Non fiatava, mangiava e basta. Sguardo perso nel vuoto. Magari le mancavano, come mancavano a me. - Passeggiata notturna? - chiese Harry.
- Affare fatto. - risposi sorridente. 
Presi la felpa dato che c'era un leggero freschetto poi ci avviammo. Usciti dal vialetto - Mi sei mancata cogliona. - disse lui prendendomi e scompigliandomi i capelli. 
- Anche tu minchione! - dissi sistemandomi. 
Poi sorrise, Dio quanto era bello. 
- Ti ricordi il nostro posto segreto? -
- Come dimenticarlo ? - dissi, intanto con disinvoltura mi prese la mano, incrociando le dita con le mie. 
La gente poteva pensare che fossimo fidanzati, ma non era così. Eravamo fratelli, migliori amici, pseudo fidanzati, e io lo adoravo per tutto questo. 
Andammo nel nostro "posto segreto" - Erano anni che non venivo qui. - dissi
- Anch'io, non ci vado solo e non porto mai nessuno qui. -
- A quei tempi non avevo tutti questi problemi. -
- Smettila. -
- Smettila cosa? Non servo ad un cazzo nella vita, e in più è una vera merda! - dissi incominciando a lacrimare. 
Lui non parlò capendo cosa stava succedendo, poi mi strinse a sè. 
Si staccò, prese fra le mani il mio viso, guardandomi negli occhi, poi mi diede un bacio a stampo. Quelli che ci davamo sempre. I soliti "baci tra amici". Ce li davamo anche quando facevamo in bagnetto insieme. 
Lui era perfetto e non volevo mai perderlo. 

Pov Helena 

Merda, Che merda.
Perchè non avevo un migliore amico anch'io? 
Perchè Harry mi odiava?

Perchè volevo a tutti i costi il suo affetto?
Non capivo. Mi sentivo una bambina che voleva il suo giocattolino. 
In quel momento odiavo, detestavo Ronnie. Che aveva lei in più che io non avevo? 
Ero già da un pezzo nel mio letto a leggere un libro, pensando e ripensando a cosa potessero fare quei due, mentre ribollivo dalla gelosia. 
Avevo sempre avuto un debole per Harry, però non è mai stato ricambiato e dico mai! 
Mi sentivo inferiore per questo, e anche brutta. Avevo bisogno solo dell'affetto di un ragazzo, chiedevo troppo? 
Ronnie mi raccontava sempre di quanto Harry fosse perfetto, per un periodo avevo pensato che le piacesse ma quei pensieri furono scacciati via non appena due giorni dopo lei si fidanzò. 
Stavo male, malissimo. 
Chiusi il libro, spensi la luce e piansi. Per tutto. In quel periodo stavo soffrendo ma non lo facevo capire molto, sorridevo sempre agli occhi della gente. 
Li sentii rientrare mentre ridevano come pazzi, una fitta al cuore mi colpì in pieno facendo aumentare le lacirme.

3.00 di notte. Un messaggio da parte del mio ex : Bambina mi manchi. 
Ma che si fotta. Quel coglione dopo avermi fatta soffrire mi manda questi messaggi. Bah. 
Scesi al piano di giù, avevo fame e sete quindi presi un bicchiere di latte e dei biscotti. Trovai Harry sonnecchiare nel divano, che si svegliò d colpo notando la mia presenza. 
- Mi hai fatto spaventare. - disse lui
- Scusa. - mi mortificai. Lui sorrise, io mi sciolsi lentamente.
- Posso averne un pò? - domandò lui
- Tieni. - 
Sorse un pò di latte e morse un biscotto. 
- Grazie. - sorrise di nuovo. 
Mi sedetti nel divano accanto a lui
- Harry...  ma per caso mi odi? - chiesi io
- Ma no! Cosa te lo fa pensare? -
- Bo, il fatto che non mi hai mai abbracciato anche se ci conosciamo da una vita, con me non ti rivolgi come ti rivolgi a Ronnie. Non mi sento  voluta bene da te, capisci? - sputai tutto
Rise. Cosa c'era da ridere adesso?
- Io ti voglio bene Helena. - mi abbracciò.
IL. PRIMO. VERO. ABBRACCIO. 
Confusa, ero completamente confusa. 
Ma anche felice, stramaledettamente felice! 
Il mio cuore battè così forte che penso che Harry l'avesse sentito. 
Un abbracciò che durò secondi. 
- Wuao Harry Styles che mi abbraccia. -
- Che scema. - 
- Ritorno a dormire, notte. - schioccai un bacio sulla sua guancia. 
Quelle lacrime inutili potevo anche risparmiarle, ma vabbè potevo ritenermi soddisfatta. 



 


Seraa, anzi notte! Ahaha che pazza, sono l'1 e 34 e io sono qui a scrivere, ma lol. Comuuunque avete visto che non è poi  così tanto triste? Ma wait, con chi parlo se nessuno mi caga? çç Recensitee <3
 

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Capitolo 3
*** September ends. ***


As my memory rests 
But never forgets what I lost 
Wake me up when September ends 
Summer has come and passed 
The innocent can never las
(Wake me up when September ends - Green Day)

 

- Ricordati di svegliare i Green Day domani. - disse Harry barcollando.
- Quanto cazzo hai bevuto? - risposi arrabbiata. Non volevo che si ubriacasse per divertirsi.
- Non lo so, qualche bicchiere di vodka, un pò di birra, wisky e poi non so cosa. - disse ridendo.
- Grazie Liam per averlo portato a casa. - dissi sorridendo.
- Per un amico questo è altro. - disse - Si è fatto tardi ora vado, ci vediamo domani a scuola. - continuò dandomi un bacio sulla guancia.
- Ma almeno l'hai capita la mia battuta? - chiese Hazza
- Non era una battuta e comunque si! Dato che domani è uno ottobre dobbiamo svegliare i Green Day. - dissi scocciata.
Eh già, metà mese se n'era già andato. 
In quel periodo io e Liam stringemmo ancora di più, ma non volevo affrettare le cose. Mi piaceva? Si.
Poi c'era quel rompi palle di Zayn che pur essendo il ragazzo più eccitante della Terra, mi faceva sempre innervosire. Era un odio reciproco il nostro. Io innervosivo lui e lui innervosiva me.
Invece la mia dolce sorellina stava simpatizzando con Horan, il biondino dalle origini irlandesi. A me ricordava un folletto ma tralasciamo.
- Perchè Helena si frequenta con il biondo? - disse facendo una cantilena che mi fece innervosire
- Evidentemente gli piace, e comunque non stanno insieme. - 
- Ma non è giusto! Io la voglio tutta per me. - disse come se fosse un bambino.
- Ci pensavi prima, cazzone! -
- Perchè mi tratti male? -
- Lo sa che odio quando bevi tanto. -
Fortunatamente Anne stava già dormendo, immaginavo il casino che poteva succedere. 
- Va bene Styles, ora fila a letto! - dissi
- Solo se mi fai addormentare. - disse sorridendo.
Lo accompagnai in camera, si distese nel letto e io mi misi accanto a lui. Gli toccai un pò i capelli e poi cadde in un sonno profondo. 
- Che succede Ronnie? - chiese Helena che era nel letto accanto al suo.
- Niente, ritorna a dormire. - 


Il lunedì successivo.
 
Un nuovo messaggio da Liam : Ehi sono qua sotto, scendi:* 
Mi era venuto a prendere per andare a scuola insieme, ma che caro!
Era il tipico ragazzo che ho sempre sognato e adesso era sotto casa mia. 
Mi guardai un pò allo specchio ed ero proprio pronta.
Fuori una pioggierellina autunnale bagnava le strade.
Uscita dalla porta, Liam mi aspettava dentro la sua macchina.
Entrai e dissi - Ciao Liam! - poi gli diedi un bacio sulla guancia
- Ciao piccola. - arrossì. Impazzivo quando mi chiamava così.
Misi subito i piedi sul cruscotto, un'altro mio vizio 
- Te lo puoi sognare, metti giù i piedi! - disse
- Sennò? - lo sfidai
- Hmm.. beh... - iniziò a farmi il solletico.
- Liam... No dai smettila ti pregoo! - imprecai - Occhei occhei, metto giù i piedi. - continuai ridendo
- Brava ragazza - 

Arrivati a scuola ero sotto gli occhi di tutte le ragazze, quasi quasi me facevano paura. 
- Perchè tutti mi fissano? - sussurrai a Liam
- Sono gelose. - disse facendo l'occhiolino
- Ma sentilo! chi ti credi di essere? - chiesi scherzosamente
- Sono il più popolare! - disse atteggiandosi ironicamente. Gli diedi una spintarella, poi mise affettuosamente il braccio sulla mia spalla.
Quando arrivò davanti la sua classe lo lasciai andare 
- Ciao babe a dopo! - disse. Io annuii e me ne andai.
Quant'era bello? Quanto? Lo conoscevo da un mese e già mi piaceva. La mia felicità era alle stelle, fin quando non arrivò Zayn mi faccio tutte quelle della scuola perchè sono un figo e lo so Malik. 
- Guarda chi si rivede! - disse lui
- E' ovvio che mi rivedi, andiamo nella stessa scuola. - 
Non ebbe nulla da ridire
- Allora... li hai fatti gli esercizi? - chiese 
- Ovvio. - 
- Me li fai copiare? - 
- Sei serio? Ci prendiamo a parole tutto il giorno, ci odiamo, ti faccio innervosire e mi chiedi gli esercizi? - 
Lui ci pensò su - Ehm.. si! - 
- Quanto sei idiota. -
- Eh no cocca questo non me lo dici! 
- Aiuto, sto tremando. -
- Dovresti farlo, sai? - 
- Quasi quasi mi fai veramente paura. -
- Jones, Malik smettela di parlare! - ci rimproverò il professore.

Dopo venti minuti stava ancora parlando allora per fare la stronza - Professore, Malik continua a parlare! -
- Malik fuori! - esclamò il professore
- Ma... Io ... - disse - Stronza. - continuò strigendo i denti. Mi rivolsi a lui con un sorriso bastardo, litigare con lui era ormai una cosa quotidiana. 



Pov Harry

- Allora il risultato dell'espressione è 5\25, giusto Styles? - chiese la prof di matematica.
Che aveva chiesto quella stronza? 
- si si. - dissi senza tener conto di quello che aveva detto quella e tornando a dormire.
Mi arrivò un bigliettino dal banco dietro al mio diceva:
Ehi Harry, ti va se oggi pomeriggio studiamo insieme "matematica" ? 
Il mittente era Meredith Burn, quella con cui solitamente mi piaceva scopare. 
Ci pensai su, poi risposi con un "Si" gigante. In fondo sapevo che quella "matematica" si sarebbe trasformata in una scopata, come sempre.
Bah, la dovevo smettere. Mi sentivo un maniaco sessuale. Sono diventato così all'età di quindici anni, quando mi accorsi che tutte le ragazze che mi piacevano le facevo soffire senza che lo volessi. Allora incominciai a non affezzionarmi alle ragazze, solo come amiche o scopamiche ma niente di più. L'unica che non ho mai fatta soffrire era Ronnie. Lei era il tutto per me. L'unica capace di capirmi, di consolarmi, di abbracciarmi, insomma di tutto... E anche Helena era importante per me. Non l'avevo mai considerata un'amica perchè ho sempre avuto un debole per lei ma cercavo di essere distaccato solo per non farla soffrire. 
E adesso passava molto tempo con Niall, il che mi faceva innevosire. Me la stavo facendo scappare, ma forse era la cosa migliore.
Passò matematica e anche le altre materie. 
Arrivato al corso di spangolo, fui mangiato dagli sguardi maliziosi delle ragazze che sicuramente facevano pensieri maliziosi su di te. Finito anche lo spagnolo, mentre mi dirigevo nei corridoi fui anche toccato nel sedere! Che ragazze perverse, ahah! 

- Io ti giuro, non la sopporto più! - disse Zayn parlando di Ronnie
- E' una ragazza così fantastica, come puoi detestarla? - chiese Liam
- Oh oh, qualcuno si è preso un cotta. - disse Louis
- Io... No macchè. - disse grattandosi la nuca
- Gli piace, gli piace. - intervenne Niall.
Eravano tutti nelle panchine della palestra mentre guardavamo le ragazze giocare a pallavolo.
- Ragazzi, guardate il sedere di Helena. - disse Zayn eccitato. Ehi moro ti tengo d'occhio.
- Ha un culo perfetto. - disse Niall. Ma la finite?
- Ma guardate il seno di Ronnie. - continuò Louis
- Peccato che non ha un culo come quello di Helena. - disse Zayn
- Si ma intanto ce l'ha! - disse Niall.
- Ma la volete finirie? E' come una sorella cazzo, smettetela! - dissi stufo io.
- Che c'è Harry? Qualcosa ti da fastidio? - disse Zayn
- No.. è che... -
- Mica è roba tua! - disse Niall.
- Ok ok avete ragione. - dissi - Piuttosto oggi pomeriggio vado a casa della Burn - continuai
- Scopata assicurata! Batti il pugno bro. - disse Zayn.


Quando tornai a casa chiacchierai un pò con Ronnie. Mi disse che Liam era perfetto per lei. 
Poi si intromise anche Helena e disse che con Niall si trovava bene. 
Gelosia portami via. 
- Oh Hel ti è arrivato un messaggio è di Niall e dice : Ehi piccola, ti va di vederci oggi pomeriggio? - dissi imitando la sua voce
- Dammelo Harry! - disse lei.
Glielo diedi poi andai da Meredith.

Bussai e fui aperto da lei. 
- Entra. - sorrise. Era la ragazza più troia che avessi mai conosciuto. 
Ci sedemmo nella scrivania della sua camera
Dopo una quindicina di minuti aver studiato delle regole dissi - Allora... ripetimi... - non mi fece finire
- Oh al diavolo! .-  chiuse tutto e mi fiondò su di me. Iniziò a baciarmi il collo, poi passò alla bocca, mentre io gli levavo la maglietta, fin quando non eravamo in intimo. Fecimo un pò di preliminari poi si levò tutto, mi buttai sopra di lei e la penetrai con forza. Una decina di minuti e poi raggiunse l'orgasmo.
Mi alzai la zip dei pantaloni mentre lei mi si sistemava  i capelli
- Sai Styles, dovremmo farlo più spesso. -
- Eh no, mi sono stancato di farlo con te. - lei rimase di stucco
- ciao bionda. - la liquidai e mi diressi verso casa. 



 




Ciao a tuttee:D Come va?:3 Bello vero che posto ogni giorno ahahah in questo capitolo c'è anche il pov Harry :3 Liam e Ronnie diventano sempre più amici, mentre con Zayn sempre più nemici! ahaha Aspetto tante recensioni. Baci Carli:**

Ps: Amo la canzone dei Green Day, a voi piacciono? A me questa canzone fa ricordare il ragazzo più figo della mia scuola perchè una volta chattando abbiamo parlato di quanto ci piacesse orijegnosegir  ahaha ciao bellezze <3


 

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Capitolo 4
*** It's time for school ***


Where did I go wrong, I lost a friend 
Somewhere along in the bitterness 
And I would have stayed up with you all night 
Had I known how to save a life 
(The Fray- H
ow to save a life)

 Ore 7.00
La sveglia suonò puntualmente. 
No, no, no. Non ero pronta per andare a scuola. Non volevo ricominciare quell'incubo, per giunta con nuovi professori e nuovi compagni. 
Con amarezza mi alzai dal mio letto "Ciao amore mio mi dispiace doverti lasciare" dissi al mio letto accarezzandolo. Stavo dando di matto.
Dato che mio "fratello" non si era ancora svegliato andai a svegliarlo io "Cucciolo svegliati sono le sette di mattina e noi dobbiamo andare a scuola. - dissi con dolcezza 
- Vaffanculo, io non ci vado in quella merda. - 
- Come sei fine Styles! - 
Me ne andai lasciando perdere, andai al piano di sotto e trovai Anne sorseggiare un caffè fumante e leggere il giornale.
- Buongiorno. - dissi schioccandole un bacio sulla guancia
- Buongiono tesoro, non sei emozionata per il primo giorno? -
- Ehm, veramente no! - scoppiai a ridere, lo stesso fece lei.
- Buoooooooooooongiorno gente! - disse Helena saltando dalle scale, interrompendo la pacata conversazione tra me ed Anne.
- Già di prima mattina euforica? - chiese Anne sorridente
- Esatto! Sono troppo emozionata per il primo giorno. Anche se odio a morte la scuola. - disse lei
- Dovrebbe esserlo anche tua sorella e invece no. - 
- Buongiorno a tutti. - disse il riccio appena sceso dalle scale e con una tipica espressione da zombie. 
- Ciao cucciolo. - disse sua madre, Harry la guardò in cagnesco. 
- Vado a prepararmi! - dissi iniziando a salire le scale.
Mi lavai e poi mi vestii con una maglietta bianca con un'arcobaleno disegnato, dei pantaloni viola, le immancabili converse bianche e la borsa a tracolla. (http://www.polyvore.com/its_time_for_school/set?id=56132158)
Un filo di mascara e via, ero pronta. 
Mentre aspettavo Harry ed Helena, presi l'ipod e mi ascoltai un pò di musica. 
Ad un tratto partì "How to save a life" dei The Fray. 
Dio, quanto mi faceva piangere quella canzone. 
Mi ricordava troppo i miei genitori, troppo. 
Qualche lacrima stava cadendo, ma ritornò indietro quando i due erano pronti. 
La scuola non era tanto lontana da casa allora andammo a piedi come tutte le mattina faceva Harry.
Durante il tragitto incontrammo molti amici di Harry, solo uno mi colpii molto. 
- Ciao Bro. - disse l'amico
- Ehi Zayn! - disse Harry
Zayn. 
Si chiamava così.

Un gran pezzo di figo, per dirla tutta. La pelle ambrata, gli occhi nocciola, il ciuffo nero di quasi un metro, la sigaretta tra le dita che ogni tanto aspirava, lo rendeva un ragazzo molto sexy. Mentre ero persa nei miei pensieri, non mi ero accorta che Hazza avesse fatto una battuta e  in quel momento il cosidetto "Zayn" sorrise. Un sorriso magnifico, i denti dritti e bianchissimi, mi sciolsi lentamente. 
- E queste belle ragazze chi sono? - chiese malizioso.
Ecco lo sapevo, il solito coglione che se la tira troppo.
- Io sono Helena. - disse tutta sorridente, non rendendosi conto che la faccia di lui era stile "Queste me le porto a letto" 
Leggermente schifata e molto distaccata dissi - Io sono Ronnie. -
- Vabbè andiamo prima che si fa tardi. - disse Harry.
Arrivammo a scuola e i due ragazzi iniziarono a salutare tutti e dico tutti! 
Zayn facendo qualche occhiolino alle ragazze, le faceva impazzire. Mentre Harry bastava che le salutasse per mandare gli ormoni di quelle ragazze alle stelle. 
A prima ora ero in classe con Harry, e meno male! Helena invece, essendo di un anno primi di noi andò in un'altra classe. 
Il professore che entrò era quello di matematica. Un uomo sulla cinquantina, pelato, alto e gobbo. 
- Questo è il Wilson, i ragazzi dicono l'articolo prima del nome per rendere la cosa più simpatica. - spiegò Harry.
Dopo un'ora arrivò l'insegnante di religione. Una donna bionda, bassina, occhi piccoli e una bontà infinita.
- Lei invece è la Hunter, la chiamiamo Maddy. - disse lui e io risi.
Arrivò anche quella di lettere che mi presentò a tutta la classe di quella materia. 
Sta volta Harry non c'era, eravamo in classi diverse per la letteratura . 
- Tu sei quella nuova giusto? - chiese una ragazza rossiccia con qualche lentiggini sul naso e degli occhi cristallo. 
- Si. - risposi sorridente 
- Io sono Jennifer. - disse.
Era la mia compagna di banco ed era simpaticissima. 
Mi parlò di lei, della sua vita, mi ha detto che ha un fidanzato, tutto questo mentre la prof. parlava. 
L'ultima ora prima della ricreazione la passai nell'aula d'inglese.
Maledetto il momento in cui entrai in ritardo in classe.
Si, perchè ero in classe con mister "ciuffettino" e l'unico posto libero era quello accanto a lui. 
Mugugnai qualcosa di incomprensibile poi mi andai a sedere
- Ma guarda chi si rivede. - disse Zayn sorridendo. 
- Ciao Zayn. - dissi senza un briciolo di entusiasmo. 
- Non sei felice di stare con me? - disse facendo la faccia da cucciolo
- No. - dissi secca
- Meaow quanto siao antipatici. -
Per tutta l'ora non fece altro che parlare, parlare, parlare e... parlare!
Non la finiva più! Diceva di quate ragazze di fosse fatto, di quanto fosse bello e bla bla bla. 
Poi finalmente la ricreazione.


Pov Helena 

E finalemente la ricreazione! La scuola era stra fantastica. Le amiche che mi ero appena fatta erano simpaticissime.
C'era Ally del corso di spagnolo, Galadriel di quello di matematica, Edith italiano, Alexa e tante altre.
- Quindi abiti con Harry Styles? - chiese Alexa appena uscimmo dall'aula. Ehi cocca giù le mani.
- Si perchè? -
- E' il ragazzo più popolare della scuola, nonchè il più bello. Insieme agli altri quattro. - indicò il gruppo di cinque ragazzi di cui faceva parte Harry che erano seduti nel tavolo della mensa. - Sono il gruppo più rinomato. - continuò.
- Wuao. - dissi. - Se non ti dispiace vado con loro. - dissi.
- Vai vai, ci vediamo dopo! - che simpatica ragazza!
Appena li raggiunsi - Ciao Harry, ciao Ronnie, ciao ragazzi di cui non so il nome. - dissi.
Uno di loro rise. Una risata contagiosa. Rimasi a fissare quel ragazzo dagli occhi azzurri e dai capelli biondini, un'apparecchio trasparente ai denti, per tipo due secondi, poi Ronnie mi richiamò - Allora ti piace la nuova scuola? -
- Si, tantissimo. Ho fatto già tante conoscenze. - 
- Mi fa piacere. - disse Harry con quel sorriso splendido.
- Ah! Loro sono Louis, Liam e Niall. - disse presentandomi il ragazzo da cui ero rimasta affascinata.
Accidenti se non era bello!
Passammo la ricreazione così, conoscendoci, scherzando e tante altre cose.
Appena finì, mi spostai per le classi per altre due ore, poi pausa pranzo e infine tutti a casa.
Uscita dall'edificio, quel Niall mi raggiunse mentre stavo camminando. 
- Ehi! Facciamo strada insieme? - chiese il biondino. Aw che carino!
- Si, certo! - lui sorrise
- Allora... Da quant'è che vi siete trasferite? -
- Da una settimana. - 
- Da poco! Allora appena hai tempo, ti faccio visitare la città se ti va. - 
- Ma certo! - ci fu un minuto di silenzio imbarazzante poi disse - Harry mi ha raccontanto la vostra storia, mi dispiace molto. - 
- Oh si, insomma... anche a me dispiace. - 
- Comunque io sono arrivata, grazie Niall per avermi fatto compagnia. - dissi sorridente e schioccando un bacio sulla sua guancia.
- Grazie a te! -
Come era  carino, mi ha affiscinato fin da subito. 
Harry e Ronnie li avevo persi di vista, da che erano dietro di me a che erano spariti.
- Ciao Hel ! - mi accolse Anne
- Ciao mammina due. - lei sorrise.
Entrai e ci sedemmo nel bancone della cucina, iniziammo a chiacchierare mentre lei lavava  i piatti
- Oh Anne, è stato un primo giorno di scuola magnifico! Ho fatto amicizia con tante ragazze e ho conosciuto gli amici di Harry. Il biondino, ho adocchiato il biondino! - dissi gesticolando, lei rise nuovamente.
- Sono felice per te tesoro. -
- Si, ma questo con cambia quello che provo per Harry! Voglio dire... fin quando ci vedevamo ogni estate era ok ma adesso che lo vedo ongi giorno venntiquattro ore su ventiquattro come farò? E quando lo vedrò bagnato con una sola asciugamano che gli coprirà solo le paarti intime, come faranno i miei ormoni? - chiesi da finta disperata. 
- Beh, se ti piace anche questo Niall dovresti conoscerlo di più, magari ti dimentichi di Harry. - chiese facendo l'occhiolino
- Hai proprio ragione! Passami un biscotto, please. - 
Nel frattempo entrò Ronnie - Occhei ciao Liam. - disse prima di aver chiuso la porta e appoggiandosi alla porta - Oh mio Dio! - esclamò.
- Liam? - chiesi
- Si! Accidenti, è un ragazzo fantastico! E' dolce, romantico, sensibile, per niente stronzo. - disse con occhi dolci.
- Ma è la stagione degli amori? - chiese Anne, poi ci metttemmo a ridere. 
- Mi devi dire qualcosa Helena? - disse alzando il sopracciglio
- Ehm... dopo ti racconto! -
Nel frattempo entrò Harry - Che due coglioni, ci hanno già lasciato dieci espressioni di matematica. - disse con molta finezza - Oh ciao mamma! - continuò sorpresa di trovarla lì. 
- Harold ma perchè sei così maleducato? - disse lei
- Cara mammina, si dice ineducato. Così ti offendi da sola! - disse lui
- Vai a studiare va -
Che famiglia simpatica, li amavo. 

Ore 19.00 
La cena era in tavola. Harry se n'era adato dai suoi amici ed eravamo rimaste solo noi donne.
- Ma Gemma quando viene da Londra?- chiese Ronnie. Gemma era la sorella maggiore di Harry e studiava a Londra, così veniva di tanto in tanto qui ad Holmes Chapel. 
- Verso i primi di ottobre. - rispose Anne.
Chiacchierammo animatamente, dopodichè io e Ronnie guardammo un film demenziale, ci fecimo foto, le postammo su twitter e facebook e infine mi rifugiai nel mondo della lettura. 
Era già scattata la mezzanotte ed io avevo tanto sonno, spensi la luce. Una quindicina di minuti dopo Styles rincasò. 
Faceva un gran rumore, poi andò in bagno e si fece la doccia iniziando a cantare. 
La sua voce. Ma quanto era bella? Ogni volta che cantava con Ronnie mi venivano i brividi. 
Perchè doveva tutto così difficile?
Io lo volevo, lo desideravo! 
Forse aveva ragione Anne, dovevo provarci con questo Niall. 
 Dopo tutti quei pensieri, senza accorgermene mi addormentai. 





Ciau:3 Eccoci con il terzo capitolo! Bene, qui le ragazze incontrano i ragazzi e fanno conoscenza:3 Fatemi sapere cosa ne pensate<3 Baci Carli:*

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Capitolo 5
*** Look this cuts, has not been the cat. ***


Un posto dentro questo istante
Un posto che mi sente, mi accoglie e non vuole niente
E ricomincia a respirare mentre tutti vivono e
Trovano un posto per se

Vorrei un posto per me
Anche se
Non c’è.
(Un  posto per me - Andrea  Nardinocchi)

Quel venerdì mi svegliai strana. 
Avevo fatto un bruttissimo incubo.
C'erano i miei genitori e mi dicevano " Non farai nulla nella vita se non ti metti a studiare seriamente". 
Prima della loro morte, lo dicevano sempre. In continuazione. 
Mi sentivo tanto sola e scoraggiata.
Mi sentivo così piccola e indifesa. Ci stavo male perchè volevo essere brava a scuola ma non ci sono mai riuscita.
Sentirti dire "Sei una grandissima delusione" oppure "Sei un pò la pecora nera della famiglia" è straziante. Specie se le persone a dirtelo erano i tuoi genitori. 
L'unico che capiva forse era mio padre.
Ma non c'erano solo loro, ma anche i miei fottutissimi compagni che mi prendevano in giro solo perchè prendevo un voto molto più basso di loro, oppure i professori che mi dicevano "Jones non mi piace come studi" 
Ormai c'ero abituata, quindi ero diventata più forte davanti a queste affermazioni. 
Ma prima, quando ero una dodicenne indifesa mi danneggiavano psicologicamente. 
Al tempo ero molto debole, piangevo per qualsiasi cosa. Ma col passare degli anni, diventavo sempre più forte. Ma la batosta arrivava sempre.
"Solo perchè sono forte non vuol dire che dovete insultarmi" ripetevo sempre a coloro che lo facevano.
Non mi sentivo accettata, non mi sentivo all'altezza, mi sentivo scoraggiata, sola, triste. Allora iniziai a tagliarmi per allievare il dolore. E fece molto effetto. 
Appena Hazza lo venne a sapere mi stette accanto e superai la cosa. 
In un periodo però lui non c'era e allora ricominciai. Poi ho pensato "Se sono forte non dorvrei farmi del male" e smisi. 
Con la morte dei miei, mi feci qualche piccolo taglio ma niente di che. 

- Buon Dì famiglia! - disse Helena scendendo le scale.
- Buongiorno. - dissi fredda
- Qualcosa non va? -
- No, nulla. - dissi ricominciando a sorseggiare il latte.

Stavolta Liam non mi venne a prendere perchè la macchina era dal meccanico, allora mi incamminai sola. 
Sola, come piace a me. 
A volte ci sta un pò di solitudine. 
Il cielo era molto cupo in quel giorno, qualche nuvola veniva squarciata da alcuni raggi di sole ma si ricompattavano immediatamente.
Arrivai in classe di letteratura e trovai Jennifer al suo posto che non appena mi vide sorrise. 
- Ciao Ronnie! - disse
- Ehi ciao! - finsi un sorriso
- Allora, li hai fatti i compiti? - 
- Si, certo. - 
- Jones, interrogata di letteratura. - disse la professoressa.
Ma vaffanculo, neanche sono entratata.
Fortunatamente avevo studiato bene quell'argomento quindi presi un otto, solo perchè la letteratura  era la mia materia preferita la studiavo volentieri. 
Nell'ora di storia siccome parlavo, parlavo, e ancora parlavo il professore mi interrogò.
Bella merda!
Non ero affatto preparata di Storia, infatti mi mise un quattro.
Pff, che schifo.
Le parole dei miei genitori mi ritornavano sempre in mente. 
Mi girava la testa, entrai in bagno mi sciaquai la faccia e tutto ritornò come prima. Almeno per dieci minuti fino ad incontrare Malik.
- Ciao Stronza. - disse 
- Per favore Malik non è giornata. -
- Cos'è? Hai il ciclo? - 
- Levati dal cazzo. - sbottai arrabiata
Fece una faccia schifata e poi se ne andò.
Le ore di lezione finirono presto, ritornai a casa e mi ritrovai sola. 
Anne aveva il rientro al lavoro, Hazza era in detensione mentre Helena era a casa di una certa Alexa.
Andai in camera e mi buttai a peso morto.
Scoppiai a piangere.
Perchè doveva essere tutto così difficile?
Perchè andavo male a scuola?
Perchè non avevo più i genitori?
Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?  
Entrai i bagno, mi accasciai per terra presi qualcosa di appuntito, dopodichè lo affondai nella mia pelle fino alla fuoriuscita di sangue. 
Un dolore\piacere mi pervase in tutto il corpo.
Quella sensazione svanì presto quando sentì qualcuno salire su per le scale. 
Per sbaglio avevo lasciato la porta del bagno aperta.
Mi affrettai a pulire la lametta sporca di sangue e a ripulirmi il braccio anch'esso sporco. 
- Ronnie! - esclamò Hazza. Sorrisi, non si era accorto di nulla. 
Ma la sua espressione da contento si trasformò in incazzato\preoccupato
- E' un taglio quello? - indicò il braccio
- No no. -
- Fammi vedere. - Non sapevo come fare e alla fine gli fece vedere il braccio tagliato.
- Quante cazzo di volte devo dirtelo? NON DEVI TAGLIARTI! Perchè fai tutto questo? Eravamo rimasti che non l'avresti più fatto, me l'avevi giurato Ronnie. Mi hai deluso cazzo. - urlò
- Per favore Harry non fare così. Ne avevo bisogno. - dissi lacrimando
- Se avevi qualche problema sai che ti posso sempre ascoltare! -
- Tu non  mi capisci ok? Non sai cosa si prova quindi stai zitto. - urlai.
Me ne andai in camera presi una felpa e uscii di casa per una meta sconosciuta.
Nel momento in cui uscii un tuono rimbombò e un brivido di freddo mi prese. 
Camminavo senza sapere dove andare.
Sola, ero di nuovo sola. 
Ma in questo mondo c'era un posto per me? 
Un posto in cui non c'era qualcuno in cui ti criticasse.
Iniziò anche a piovere, fantastico!
Una giornata più merda di questa no eh?
Scoppiai nuovamente a piangere, finchè una macchina non suonò il clacson a me. 
Era Liam. Tirai un sospiro di sollievo, almeno lui c'era.
Mi fece cenno di entrare nella macchina dato che stava iniziando a diluviare. Appena entrai... 
- Ma che ci facevi qui tutta sola? - disse
- E' una storia lunga. -
- Me la racconti davanti ad una tazza di cioccolata fumante? - chiese.
Quant'era dolce! 
- Volientieri! -
Andammo a casa sua, i suoi non c'erano. Mi spiegò che passavano più tempo al lavoro che a casa e che si sentiva solo perchè sua sorella era all'università di Oxford, almeno non ero l'unica.
- Allora mi spieghi perchè eri sola lì e stavi piangendo?  - 
Sospirai poi risposi - Io mi taglio, Liam. O meglio mi tagliavo. Non lo faccio da un pò, fino ad oggi. Ho sempre allievato il mio dolore con questo, ma poi Harry mi aiutò a non farlo più. Quando i miei morirono non ne sentivo nenche il bisogno. Ma ricordando metà della mia sofferta adolescenza e ricordando ciò che mi diceva mia madre, avevo bisogno di tagliarmi. Allora  Harry mi ha visto e si è incazzato. Ora sono sola. - dissi iniziando a lacrimare.
- Ehi ehi, tu non sei sola ok? - disse prendendo con le sue mani calde il mio viso. 
- Si ma... - dissi - Tranquilla ci sono io con te. - continuò quel ragazzo meraviglioso.
Nessun ragazzo mi aveva mai trattata in quel modo apparte Harry. 
Nessuno eri in grado di farmi provare qualche sentimento oltre all'amicizia. Ma lui si. 
Mi strinse forte, come se avesse il mondo fra le braccia. E io mi sentivo bene con lui. Riuscivo ad essere me stessa. 
- Grazie di tutto Liam. - dissi affondando la mia testa nel suo petto. - Di niente. E' meglio che ti porti vestiti asciutti. - detto questo salii sopra per poi ritornare con una felpa e dei jeans della sorella. Ci misi un attimo a cambiarmi. 
- Guarda Liam, ci navigo in questa felpa! - dissi. Lui rise, la risata più bella. 
- Sei scema! - disse
- No, tu lo sei. - 
- Cosa hai detto? Sai cosa posso fare se mi provochi. - 
- Cosa? - 
- Corri. - mi spaventai e iniziai a correre per tutta la casa. Saltavo nei divani, evitavo tavolini, mi sentivo una spia in missione. 
Poi accadde che mi raggiunse, mi prese dai fianchi e mi buttò nel divano mentre mi dimenavo come una pazza
- Stai calma. - rise lui. - Ti ho presa. - disse 
- Dai? Guarda non lo avevo capito. - 
- Mi prendi per il culo? -
- No no, è solo una tua impressione! - Mi guardò in cagnesco poi si avventò su di me facendomi il solletico.
Adoravo quel ragazzo come non mai. Mi ha fatto sorridere quando non volevo farlo ed è stato l'unico a comprendermi. In quel momento il suo affetto era la cosa che più desideravo. 


Pov Helena

- Occhei ciao Alexa, grazie per avermi invitato. - erano le sei del pomeriggio e io ero stata tutto il tempo a casa di Alexa per fare quei cazzo di compiti. Davanti a me c'era il biondo che mi aspettava per andare a fare un giro. 
Aw che bello che era! Incappucciato era ancora più figo. La giornata non era delle migliori ma bastava andare al parco per ridere e scherzare e la giornata diventava splendida.
- Allora piccola, che facciamo? - chiese
- Hmm, non so. Gelato ? - dissi 
- Ma c'è freddo. - disse facendo la faccia da cucciolo. 
- Andiamo al parco va! Ho fottuto la macchina fotografia a Ronnie, possiamo farci foto. - dissi con faccia malefica. 
- Occhei andiamo. - disse ridendo.
Per tutto il tragitto non fece altro che fare battute squallidissime e io dovevo ridere per assecondarlo
- Cosa ci fa un gallo in una chiesa? - chiese - Il chi- chirichetto. - mi sbattei la mano in fronte più volte a mò di "Face Palm" 
- Basta con queste battutte squallide! - dissi ridendo, rise anche lui. Avevamo entrambi la risata contagiosa, mangiavamo come maiali, avevamo entrambi gli occhi chiari, praticamente il mio gemello!
Arrivati al parco andammo ai giochini come due deficienti e tutti i genitori ci guardavano ma a noi importava poco. 
Poi iniziò a diluviare, figo. Allora ci riparammo nella casetta dei giochi.
- Ma io direi di fare la danza della pioggia! - dissi io
- Così ti bagni tutta vero? - disse
- Siii! E poi broncopolmonite a go go! - 
Uscii dalla casetta e iniziai a ballare a tipo indiano mentre Horan se la rideva. 
- Dai vieni anche tu! - 
- Neanche per sogno! -
- Ti prendo con la forza! -
Nel frattempo la pioggia era aumentata.
Iniziai a spingerlo ma i miei tentativi erano inutili. 
- Esco perchè mi fai troppa pena. - disse
- Gne gne gne. - 
Eravamo entrambi sotto la pioggia a ballare come dei coglioni mentre la gente al riparo ci guardava. Niall si stava avvicinando al mio viso, che spostai immediatamente. Mi piaceva occhei ma non volevo affrettare le cose. Anche se il luogo e il clima erano perfetti per un primo bacio mi sembrava troppo precoce dato che ci conoscevamo da un mese. 
Finito il babbio cronico, entrammo in una pizzeria e subito i gestori ci rimproverarono solo perchè eravamo bagnati.
Ordinammo pizza e coca cola e dopodichè guardammo le nostre foto. 
Eravamo perfetti insieme, veramente dico!
Qaundo finì la pioggia ritornai a casa e fui accolta dalle parolacce di Ronnie
- Helena! Ma perchè cazzo prendi la mia macchina fotografia? Spiegamelo! Se ti azzardi a prenderla un'altra volta, ti faccio fuori intesi? F U O R I. - 
Quasi quasi mi faceva paura
- Scusa. - feci la faccia da cucciolo. A quanto pare era parecchio nersova perchè a tavola ebbe dei battibecchi con Harry
- Harry mi passi il sale? - chiese lei
- Prenditelo tu. - 
- Non fare il cazzone! - disse
- Stai zitta! -
Io Anne e Gemma, che era arrivata da pochi giorni ci guardammo s
tranite
Arrivò sera e mentre Harry uscì io e Ronnie ci sistemammo nelle coperte a guardare un film in camera sua. 

 




Salve genteeee:D I'm Here! Come sempre :3 Volevo dirvi che boo non mi convince sto capitolo... magari il prossimo sarà più appassionante. Volevo dirvi che la mia cara El per pressarsi così tanto con questa storia mi ha fatto venire gli incubi, giuro! D: ahahahahhaha E poi non so che dire di altro:3 
Ahh si!
Lei è
Ronnie
Lei è Helena 
Spero che vi piacciano, Baci Carli:**
 


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Capitolo 6
*** Let's go to the disco, disco! ***


 Cause all I need is a beauty and a beat 
Who can make my life complete 
It's all by you, when the music makes you move 
Baby do it like you do 
Cause...
(Beauty and Beat - Justin Bieber ft. Nicky Minaj)
 

Il venerdì "strano" passò, tutto grazie a Liam. 
Arrivò il mio giorno preferito: Sabato.
La mattina ti alzi tardi cazzeggi un pò, il pomeriggio studi qualche materia e poi la sera esci.
Si, amavo proprio il sabato.
Quella mattina io e Jennifer dovevamo andare a fare colazione fuori, per poi seguire i nostri amici che erano nel nostro luogo di ritrovo. 
Era una specie di piazza in cui tutti gli adolescenti si riunivano ed era proprio di fronte ad un bar.
- Dai Ronnie, ti sbrighi? - chiese Jen che era sdraita nel mio letto, intenta ad aspettarmi.
Misi un paio di jeans attillati, un paio di corverse e una maglione grigio.
- Sono pronta! - dissi sorridendo. - Andiamo. - disse lei.
- Hel vuoi venire con noi? - chiesi ad Helena trovandola nel divano
- No,grazie. - 
- Sai quando torna Harry? - chiesi
- Penso domenica. -
Hazza era andato a passare il weekend a casa di suo padre e della sua compagna a Manchester. Di sicuro non si sarebbe annoiato perchè c'era il figlio di Mary, la compagna del padre, che  più o meno avevano la stessa età. Che palle già mi mancava. 
- Allora stasera che si fa? - chiese lei mentre stavamo camminando
- Non so, pensiamoci più tardi e godiamoci la giornata. - arrivammo al bar e facemmo colazione. Io presi un cornetto e un cappuccino, mentre Jen un caffè. 
- Ma questo Liam? Com'è ? - chiese
- Bellissimo. - dissi tra un sorso e un'altro
- Insomma, ti piace? -
- Diciamo di si, ma non voglio affrettare le cose. -
- In che senso? -
- Nel senso che se lui mi dovesse baciare lo eviterei, sono un tipo difficile. - risi.
- Tu invece con Max? - dissi
- Tutto bene, ieri l'abbiamo fatto. - 
- Da quant'è che state insieme? - 
- Quasi due anni. -
- E' una cosa seria allora!  - sorrisi - Eh già. - rispose.
- Una volta anch'io sono stata fidanzata con un ragazzo per due anni. Si chiamava Chad... -
- Hai perso la verginità con lui? - 
- Ehm si. - 
Continuammo un pò così a parlare per tutto il tempo, poi andammo al nostro ritrovo.
C'era Max che non appena vide Jen le diede un bacio appassionato, si vedeva che erano innamorati. 
Poi c'era l'amica di Hel, Alexa. 
E infine i miei occhi ricaddero su degli occhi nocciola. 
Sorrisi.
Era Liam.
- Ciao bamboccio! - dissi
- Ciao scema! - 
- Come stai? - 
- Tutto bene, tu ? -
- Apposto! - lui sorrise
- Senti stasera io, Zayn, Niall e Louis andiamo in discoteca... Vuoi venire con noi? Porta anche Helena e qualche tua amica. -
- Hmm si certo volentieri! - dissi - Dove sono gli altri? - continuai
- Lì in fondo, seduti su quel motorino. - mi indicò il gruppo di tre persone sedute in due motorini diversi.
Lasciai Jennifer con Max e andai dagli altri per salutarli.
- Ciao Louis. Ciao Niall. - schioccai un bacio ad entrambi
- Ah ciao... Tipo. - continuai salutando Zayn. Il quale non mi calcolò minimante.
- Stasera viene anche la bionda in discoteca? - chiese lui aspirando qualche tiro dalla sua sigaretta. Dio, avevo una voglia assurda di fumarne una. 
- Si.. - rispose Liam. 
Poi gli altri tre andarono a comprare qualcosa al bar, mentre io rimasi seduta nel motorino di fronte a Zayn. 
Un gioco di sguardi, poi abbassai la testa, aprii la borsa e presi il pacchetto di sigarette. 
- Me la accendi per favore? - chiesi. Lui rise, poi me la accese.
- Ma che bad girl! - disse lui. Aspirai e poi gli buttai il fumo in faccia che lui aspirò in un secondo. 
- Ma va. - dissi sorridendo
- Lo sai che nella lista manchi solo tu, vero? - chiese
- Quale lista? -
- Lista delle ragazze che mi sono portato a letto. - io risi 
- Tu sei completamente fuso. - mi alzai per essere faccia a faccia con lui. - Non riuscirai mai a portarmi a letto. - dissi
- Ci riuscirò, quant'è vero che mi chiamo Zayn Malik. - 
-  L'importante è essere convinti. - 
- Ci vediamo dopo, bionda! - disse lui e poi se ne andò.
Che bastardo mi aveva lasciata sola, ritornai da Jennifer.
- Stasera si va in discoteca. - annunciai.
- Oh bene! - disse.
Più o meno la mattinata fu così, nel pomeriggio studiai inglese e matematica e poi uscii con un'altra mia amica, Allison, a fare shopping. 

Ritornai alle sette a casa un pò stanca.
- Finalmente a casa! - disse Gemma
- Già! - dissi - Però mi sono divertita. - continuai.
- L'importante è questo! - disse. Era sempre così dolce!
- Sai dov'è Helena? - chiesi
- E' nella sua camera. -
Salii su per le scale, bussai alla porta della sua camera ed entrai.
- Ciao cucciola. - dissi.
Era sdraiata nel letto a guardare la tv con il computer nelle gambe. 
- Perchè sei stata a poltrire qui tutto il giorno? -chiesi
- Sono uscita con Galadriel e sono tornata adesso. -
- Comunque stasera si va in discoteca! -
- No Ronniee stasera non mi  va  proprio! -
- Smettila tu vieni con me, magari rimorchi qualche ragazzo. - le feci l'occhiolino.
- Si, Niall! - e scoppiò a ridere, io la seguii.
Che cucciola che era. Era la mia sorellina e l'amavo più della mia vita.
Mangiammo qualcosa al volo poi ci vestimmo. 
Misi un vestito nero molto corto, dei tacchi vertiginosi altrettanto neri, un trucco molto forte e legai i miei capelli in un coda alta.
Helena invece mise un vestito viola monospalla e dei tacchi bianchi.
Era bellissima!
Jennifer insieme a Max ci venne a prendere verso le 22.00 di sera. 
Arrivammo e la musica era già partita da tempo. 
Luci ad intermittenza che si alternavano in vari colori, persone ovunque già ubriache, ragazze che facevano la lapdance.
E poi quei quattro coglioni che si dimenavano con delle ragazze. Anche Liam lo faceva, ma appena mi vide lasciò la ragazza andare per dirigersi verso di me e salutarmi.
- Wow Ronnie sei... uno schianto. - disse sbalordito e guardandomi dal basso verso l'alto. 
- Grazie Liam. - arrossì immediatamente. 
Salutai gli altri poi Zayn come il solito...
- Cazzo bionda sei proprio porca stasera. - si vede che aveva bevuto un pò. Lo guardai male
- E per una volta che ti faccio un complimento accettalo. - disse sorridendo maliziosamente. 
- Occhei, grazie Malik . - dissi. 
- Eh sti cazzi ma vi siete messe d'accordo tu e tua sorella per essere così belle stasera? - chiese Niall appena vide Hel. Lei rise, come sempre io mi limitai a sorridere. 
Louis non era più con noi. Non era mica morto eh! E' solo che si era lasciato trascinare dalla sua fidanzata, Eleonor. 
Dopo un'oretta mi scaldai e iniziai a ballare come piace a  me, da... vabbè lasciamo stare.
Liam non so cosa avesse, ma  mi guardava come se volesse portarmi a letto e la cosa mi metteva in soggezione, e anche il pakistano mi guardava così. Ogni tanto si leccava le labbra e se le mordeva.
Liam venne incontrò a me, lo presi e inziai a strusciarmi.
Ogni tanto mi dava un bacio nella guancia, ogni tanto nel collo, l'aveva capito che non era il momento giusto quello per un bacio. 
Poi prese a farmi un succhiotto. Quel gesto mi aveva eccitato come non mai. Si staccò e avevo tutto il segno rosso. 
- Sei bellissima. - mi sussurrò all'orecchio. Ma quel ragazzo voleva farmi impazzire. 
Qualcuno mi prese dai fianchi togliendomi da Liam, mi girai per vedere chi fosse stato il genio e ovviamente chi era? Zayn.
- Zayn! - lo rimproverai
- E dai, concedimi solo un ballo. - ci pensai su, in fondo mi faceva tenerezza
- Occhei. - mi strusciai anche con lui, ogni tanto mi toccava il sedere e lo menavo. A volte si avvinava un pò troppo a me, ma lo allontanavo subito. 
Mi guardò negli occhi e il gioco di sguardi ebbe inizio.
- Sarai mia. - disse leccandosi le labbra
- Aspetta e spera. -
- Sai che so baciare molto bene? - chiese avvicinandosi alle mia labbra
- Peccato.. che non lo voglio sapere! - dissi allontanandomi da lui.
Si, riuscivo a tenergli testa.
Ma Liam? Dov'era? 



Pov Helena

- I'm sexy and I know it! - urlava Niall tra quella folla.
- Niall adesso c'è la mia parte preferita. - 
Eravamo dei pazzi, completamente fusi, mezzi ubriachi, sudati tutto quello che non poteva essere una persona normale, e la cosa più importante è che eravamo insieme. Come semre.
Passavo il tempo a pensarlo, oppure messaggiandoci o usciendoci.
- Eccola eccola! Weko weko weko man! - 
- Sei proprio pazza! - disse
- Lo sso caro! - 
Rise, appena partì la canzone house mi attaccai a lui e ballai. 
Arrivarono tre ragazzotti uno dei quali mi circondò e ballò con me. 
Era uno sconosciuto ma chi se ne fotteva, mica ci stavo andando a letto.
Mi sentì palpare il culo, non era stato il tizio perchè aveva le mani al suo posto.
Ad un tratto non mi sentii tanto bene, un conato di vomito mi prese.
- Niall non mi sento tanto bene, usciamo un attimo? - chiesi a lui
- Certo andiamo. -
Appena uscimmo un vento gelido mi venne tutto in faccia e un brivido mi percorse tutta la schiena. 
Il senso di nausa scomparve.
- Ok sto meglio possiamo rientrare. - 
- No un attimo voglio rimanere qui. -
Si poggiò in una macchina, alzò gli occhi al cielo e disse - Guarda come sono belle le stelle. - 
- Eh già. - 
- Vieni qui. - allargò le sue braccia e mi andai incontro a quel petto caldo, sentendo il suo cuore.
Minuti di silenzio imbarazzanti e poi dissi - Ti voglio bene sai? - 
- Anch'io piccola Hel. - 
Alzai gli occhi verso di lui, avevo tanta voglia di baciarlo.
Penso che lui lo capii, allora si avvicinò fin quando le nostre labbra non si unirono.
il cuore fece un balzo, come se avesse un attacco. Nel mio stomaco non sapevo cosa ci fosse. 
Le sue labbra erano morbide e sapevano di mela. 
Mi staccai e lo guardai negli occhi. Un bacio a stampo poteva bastare
- Sai da quand'è che aspetto un tuo bacio? - chiese io risi, riavvicinandomi alle sue labbra e baciandolo nuovamente


Pov Ronnie 

Un nuovo messaggio da Liam : 
Cucciola

Ronnie:
Belloccio

Liam: 
Cosa fai?

Ronnie
Niente penso tu?

Liam:
Idem:)

Ronnie:
E' stata una serata splendida

Liam:
Tu eri splendida:)

Ronnie:
Smettila Liam, mi fai arrossire ahah!

Liam:
Ma è la verità!

Ronnie:
... Vorrei che tu fossi qui 

Liam:
Anch'io lo vorrei. 

Ronnie:
Facciamo una pazzia

Liam:
Ci sto!

Ronnie:
Vieni da me, stiamo nel tetto e cazzeggiamo un pò tanto ci separano due case

Poi lui non rispose più.
Avevo passato una serata bellissima.
Più volte riguardavo il segno rosso nel collo, rivivendo i brividi che avevo in quel momento.
E adesso lui stava venendo.
- Apri sono qui. - mi chiamò.
Aprii la finestra e vidi lui in tutta la sua bellezza, e dico sul serio.
Entrò da lì.
Mi abbracciò come se non ci vedessimo da tempo
- Liam  non ci vediamo da un’ora mica da anni! – lui rise
- Shh. – disse.
Mi aiutò a prendere le coperte, presi  due cuscini e ci sdraiammo.
Mi strinse a sé, una mano era su un fianco e un’altra su i miei capelli. Stavo per andare in prognosi riservata.
C’era silenzio tra di noi, solo il calore di un abbraccio. Chiusi gli occhi per un attimo, rilassandomi. Poi li riaprii e lui stava guardando il cielo. Mi imbambolai a guardalo.
- Che c’è? Ho qualcosa in faccia? – chiese
- No, tranquillo.- dissi – Sei perfetto sussurrai.
- Vedi quella stella? – disse indicando la stella più luminosa. Io annuii
- Si chiama Eta Carinae . – continuò
- Eh? –
- L’Eta Carinea, è la stella più luminosa… - poi iniziò a farmi una lezione di astronomia di cui io non capii un cazzo perché ero troppo impegnata a guardarlo. Era sexy anche  quando faceva il professore.
- Perché continui a guardarmi? - rise
- Nulla, abbracciami solamente. – dissi
Mi prese e mi abbracciò. La mia faccia era nel suo collo, così iniziai a dargli bacini.
- Ehm.. Ronnie, no dai, ti prego è il mio punto debole quello. – disse in difficoltà
- Infatti. – sorrisi maliziosamente, poi sentì la presenza di qualcosa verso i Paesi Bassi di Liam.
- Liam! – lo rimproverai
- Ti ho avvertito io. – disse
- E’ incredibile che ti ecciti per così poco. – dissi a fior di labbra, per poi allontanarmi subito. Lo avevo illuso che potessi dargli un bacio, che stronza.
- Sei proprio stronza. – disse capendo il mio giochetto. – Ha ragione Zayn. – disse ridendo
- Quel che dice Zayn non ha importanza! –
- Ma io lo so che tu in realtà non sei così. – io risi, poi gli diedi un bacio sulla guancia.
- Liaaam!  Guarda che mi hai fatto! – dissi mostrandogli il collo rosso
- Oh scusa tesoro! Per essere pari me ne vai uno adesso. – sorrisi poi mi avvicinai al suo collo e gli feci un succhiotto, per poi risentire la presenza
- Basta me lo taglio! – sbottò mentre ridevo divertita.
Mi abbracciò.
Quanto amavo quegli abbracci? Erano così caldi e pieni di emozioni.
Era il mio cucciolo  e nessuno poteva mai levarmelo eheh!
Aspettammo l’alba fino a quando ognuno non se ne ritornò in casa propria. 






Buon pomeriggio Girls! Alloraa, dopo aver perso metà del capitolo per colpa del mio computer rincoglionito, alla fine ce l'ho fatta :') Questoo capitolo me gustaa :D Niall ed Helena bpinznjilxngblsjifbn *--* Una cosa nuova che volevo mettere in atto era quella degli spoiler (anticipazioni) e adesso vi dirò quello della prossima volta...

S P O I L E R 
"Facciamo finta che non sia successo niente ok?
"Perchè? Non vuoi che nasca qualcosa tra di noi?"

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Capitolo 7
*** Bleending. ***


 

Keep bleeding 
Keep, keep bleeding love 
I keep bleeding  
I keep, keep
bleeding love  
Keep bleeding 
Keep, keep bleeding love 
You cut me open 
( Leona Lewis - Bleending love)

Avvertì un dolore lancinante sotto la pancia, per poi diffondersi in tutta la schiena. 
Perchè dovevo nascere femmina? Stramaledettissimo ciclo!
Mi alzai lentamente dal mio lettino, per poi ricadere. Mi faceva troppo male.
Ansimai, non potevo andare a scuola in quello stato, sarei stata nervosissima.
- Anne,sto malissimo. - dissi con la voce spezzata dal dolore. 
- Cos'hai cucciola? - chiese preoccupata
- Mi fa male la pancia! - 
- Vuoi rimanere a casa? - disse, io annui. Intanto mi preparò una borsa d'acqua calda e una tazza di tè caldo. 
- Grazie Anne. - la ringraziai.
- Di nulla amore. Senti oggi ho il rientro quindi ritornerò verso l'ora di cena, se hai problemi chiama pure. - poi se ne andò.
- Tutto bene Char? - charlotte era il mio secondo nome, non capivo per quale motivo mi avesse chiamato così.
- Harry perchè cazzo mi hai chiamato in questo modo? Sai che lo odio! - lo rimproveri
- Ok scusa! Ho capito adesso perchè rimani a casa. - poi se ne andò sbattendo la porta. 
Ultimamente litigavamo spesso, non capivo cosa avessi. Facevo la stronza con tutti, tranne con Liam. 
Non riuscivo proprio a trattarlo male. 
Ecco quando ci si mette in gioco l'amore.
Lo pensavo ogni instante della giornata, se non lo vedevo almeno per un giorno mi mancava.
Il suo sorriso era qualcosa di meraviglioso, era un cucciolo!
Amavo le sue braccia perchè erano possenti e mi facevano sentire protetta.
Con lui potevo parlare di qualcunque cosa senza vergogna.
Sapete perchè non volevo baciarlo subito? 
Volevo metterlo alla prova, volevo vedere se lui tiene così tanto a me da aspettare. 
Speravo con tutto il cuore che lo facesse, sentivo che il sentimento che provavo per lui era reciproco ma quando lo vedevo scherzare con altre ragazze ci stavo male e la gelosia ribolliva imperterrita dentro di me. 
La mattinata più noiosa dellla mia vita passò tra guardare la tv, stare al computer e fare i compiti per il giorno dopo.
Stavo anche già meglio dopo tutte quei medicinali presi.
Finalmente arrivarono Helena ed Harry.
Ci misimo a mangiare noi tre soli. 
- Ronnie... Chi è che ti ha fatto questo succhiotto. - chiese Harry alzando il sopracciglio. Era incredibile che si notasse ancora sebbene fossero passati due giorni.
- Ehm... Liam. - confessai
- Ci va dentro il ragazzo! - esclamò 
- Harry! - lo rimproverai, intanto Hel se la rideva.
- Piuttosto noi due non abbiamo parlato di quello che hai fatto a Manchester. - continuai
- Ma niente, mi sono fatto una ragazza. - disse con disinvoltura, io ed Helena ci guardammo. 
- Voi? - chiese
- Siamo state in discoteca e io e Niall ci siamo baciati! - esclamò felice
- Perchè non me l'hai detto ieri stronza! - in realtà sapevo tutto ma era una tattica per vedere come reagiva Harry. Infatti lui subito mi lanciò un'occchiata.
- Vabbè si può dire che siete cotte! - disse guardando il suo piatto Harry
- Eh già. - dissi io. 
Helena si alzò un attimo per andare al bagno
- Sai che Zayn mi ha parlato di te l'altro giorno? - disse lui non appena fummo soli
- Non mi impo... aspetta cosa? - dissi sorpresa
- Mi ha detto che sabato eri veramente bella e che vorrebbe portarti subito a letto. - disse
Sbuffai - Quel cogione non vuole capirlo proprio che non c'ha speranze. - dissi
- Ronnie... Io ti conosco e.... Cadrai ai suoi piedi. - 
- Mai! - risposi
- Secondo me tra di voi nascerà qualcosa. - disse
- Io e il pakistano? Ahahahah no. - dissi 
- Come vuoi. - disse
- Harry... senti in questo ultimo periodo litighiamo spesso. - 
- Lo so... - 
- Mi sento in colpa, perchè faccio la stronza senza volerlo.-
- Ronnie ti conosco e so come sei, non sono arrabbiato. -
- Mi abbracci? - chiesi, lui sorrise e poi mi abbracciò.
- Che poi ti vedo proprio con Zayn! - disse ancora attaccato a me, io gli diedi una pacca nella schiena per farlo zittire.

- Lord Byron naque a Londra nel 1788, fu un poeta e politico inglese.... - iniziai a studiare così letteratura inglese.
Dopo un'ora e mezza finii finalmente.
Mi accasciai nel divano, erano già le sei e il dolore lancinante tornò più forte di prima. Mi piegai in due e cominciai a lamentarmi di quanto facesse male. Mi riprese e mi suonò il cellulare:
- Pronto? - chiesi
- Ehi piccola, ti va di uscire? - disse Liam
- No! - dissi con tono un pò nervoso
- Qualcosa non va? -
- Sto benissimo! - dissi con il tono di prima 
- Ciclo? - chiese
- Se! - 
- Sono da te fra cinque minuti con un film, ok? - sorrisi. 
- Ok. - dissi più rilassata.
Misi la faccia nel cuscino e urlai dalla gioia. 
Mi andai a dare una ripulita e lui era già davanti la porta ad aspettare.
- Liam. - sorrisi
- Stai meglio vedo. - disse sorridendo anche lui.
- Eh insomma. - lo  feci accomodare, mi presi qualcosa da bere poi salimmo in camera mia per vedere il film che aveva portato.
- Che film hai preso? - chiesi
- Un mission impossible, l'ho preso a cazzo da casa mia. - 
- Amo questo genere di film. - Si Liam ricordami di farti una statua d'oro! 
Ci sdraiammo nel mio lettino e iniziammo a vederci il film. 
Ogni tanto mi abracciava, ogni tanto si staccava. 
Quando finì il film, mi girai a pancia in giù per poter vedere meglio Liam.
Iniziammo a giocare con le mani - Sai, avevo pensato di farmi i capelli rasati. - disse 
- No! Ti prego non lo fare, come farò io senza di tuoi morbidi capelli? - chiesi facendo la faccia da cucciolo.
- Non lo so! - rise - Facciamo che per ora archivio questa scelta, poi si vedrà .... - continuò
- Archivio? Ma come cazzo parli Liam? - dissi prendendolo in giro
- Sono un ragazzo colto e raffinato. - disse pavoneggiandosi
- Si, la tua finezza è pari a quella di un camionista. - 
- ma vaffanculo! - disse tirandomi un cuscino.
Feci lo stesso, poi mi alzai da letto e dissi - Ciao sono Liam James Payne, sono un ragazzo proprio forte: mi piace la saga di Toy Story e mangio ancora l'omogenizzato! - lo imitai, anche se la cosa dell'omogenizzato non era vera.
- Ciao sono Ronnie Charlotte Jones e sono una ragazza proprio stronza: non voglio baciare Payne perchè sono troppo tipa e lo voglio fare aspettare ìhìhìhìhì. - disse imitando me. 
- Sei un bastardo! - dissi tirandogli un'altro cuscino
- L'hai voluto tu! -
- L'hai voluto tu. - lo imitai facendo smorfie, mi prese, mi buttò con forza e mi iniziò a fare il solletico. Poi accadde che si mise sopra di me, senza farmi peso è ovvio. 
Smise di fare quel che stava facendo e mi guardò negli occhi molto intensamente. 
Feci lo stesso per una manciata di secondi, ero stufa di farlo aspettare. 
Si avvicinò alle mie labbra e quando stava quasi per azzerare le distanze, entro Hazza in  camera.
- Oddio! Io... non volevo, scusate veramente. - disse mortificato mentre scappava da quella situazione. Liam si levò da quella posizione, poi entrambi scoppiammo a ridere!
Vuol dire che non era destitno che ci baciassimo in quel preciso istante. 
Alle otto di sera Anne rincasò e chiese a Liam se volesse restare per cena, e lui non riufiutò l'invito. 
Mangiammo e sparecchiammo in un attimo. 
I due "uomini" si attaccarono alla play e inziarono a giocare, io mi unii a loro in mancanza di che fare
Intanto Helena uscii fuori di casa per un attimo con un'espressione felice sul viso. 


Pov Helena

Gli altri stavano giocando alla play, mi arrivò un messaggio da Niall : "Sono fuori casa tua, esci che devo parlarti" 
Chissà cosa aveva da dirmi, magari si voleva dichiarare! La mia curiosità era a mille, uscii di casa tutta felice per poi vedere lui, solito figaccione, appoggiato al suo scooter ad aspettarmi. 
- Dimmi Niall. - dissi sorridendo.
- Non è facile da dire. - oddio ecco ecco si stava dichiarando
- Dai arriva al punto! -
- Ti ricordi il bacio di sabato? - 
- Si .- sorrisi soddisfatta
- Facciamo che non sia successo nulla, ok? - spalancai gli occhi. Non me l'aspettavo proprio. Era come se avessi preso una mazzata da qualcuno.
- Perchè? Non vuoi che nasca qualcosa tra di noi? - chies con voce spezzata, con quel cazzo di nodo alla gola non riuscivo a parlare bene.
- No.. è che... Sono confuso. - disse grattandosi la testa
- Sai che ti dico? Vaffanculo! Mi hai illusa, mi hai fatto credere che t'importasse qualcosa di me, pensavo che non fossi stronzo come tutti gli altri e invece mi sbagliavo! Mi fai schifo. - dissi girando i tacchi e iniziando a piangere. Lui rimase inerme. 
Ennesima delusione d'amore.
Dovevo abituarmi, era una cosa continua .
Entrai in casa con le lacrime, sbattei forte la porta mentre gli altri mi guardavano preoccupati
- Che succede Helena? - chiese Ronnie
- Per favore non dirmi nulla. - strinsi gli occhi e poi salii in camera mia chiudendomi a chiave.
Avevo sentito Liam uscire fuori diceva di andare a parlare con Niall. 
Mentre Ronnie e Harry discutevano su chi dovesse andare a consolarmi.
Qualcuno bussò alla mia porta
- Hel,apri sono Harry. - disse 
- Voglio stare sola. - 
- Andiamo apri! - non ce la feci e allaa fine aprii.
Era così bello, come potevo dimenticarmi di due persone conteporaneamente?
- Che è successo? - chiese
- Niall mi ha illusa. - dissi lacrimando. Lui mi abbracciò, non lo voleva capire che quei suoi abbracci erano nocivi per i miei ormoni. 
Ci sedemmo nel letto e io, in lacrime, gli raccontai tutto per filo e per segno. Poi mi riabbracciò e aspirai a pieni polmoni il suo profumo.
- Amore mio, io quello lo faccio fuori. - disse Ronnie entrando e sedendosi nel letto.
- Dov'è Liam? - chiesi
- Ci sta parlando. - 
- Non ne voglio più sapere più di quello lì! - dissi mentre Harry e Ronnie mi abbracciavano. 
In quel momento il loro affetto era una cosa indispensabile per me.
Alla fine se ne andarono tutti e, assonnata, mi lasciai addormentare nel mio letto.




 Buonasera:3 Ormai posto solo di sera ahahah vabbè con lo studio e cose varie di pomeriggio il tempo vola! Questo capitolo, per me, è carino. Nè troppo bello e nè troppo schifoso. Povera Ronnie con il ciclo ahahah meno male che c'è Liam :') In questa parte mi sono un pò ispirata ad "Amici, amanti e..." quando c'è lei che sta male e lui va da lei con una compiletion di canzoni sul sangue ahahaaha! Ci tengo a precisare che il titolo del capitolo non si chiama così non perchè qualcuno si taglia, ma solo perchè una c'ha le mestruazioni e un'altra è triste:3 Vabbè passiamo allo.... 

S P O I L E R 
" Festino a casa mia questo venerdì, mia madre non c'è!"
"Perfetto Bro!" 

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Capitolo 8
*** This is Halloween. ***


E io dissi
“Romeo, portami in un posto dove possiamo rimanere da soli.
Io aspetterò; tutto quello che dobbiamo fare è correre.
Tu sarai il principe ed io la principessa
E’ una storia d’amore, baby di solo sì.
(Love Story - Taylor Swift)

Passò qualche giorno dopo quella festa.
L'unica cosa che ricordo perfettamente era quel bacio.
Quel bacio tanto atteso, quello in cui provai emozioni indescrivibili.
Una cosa che non mi capitava da tanto tempo.
E un'altra cosa che non mi capitava da tanto era ubriacarmi.
Quello stupido di Malik mi aveva fatta bere e Liam aveva discusso con lui per questo.
Che cucciolo, mi proteggieva sempre.
Mi sentivo al sicuro con lui. 
Mi svegliai dal mondo dei sogni, il sole splendeva nel cielo azzurro e gli uccellini si facevano sentire.
Aprii la finestra, aspirai l'aria pungente tipica ottobrina.
Con quella giornata sembrava di essere in Primavera, la stagione che amo più di tutte.
Scesi di buon umore in cucina, salutai Anne e il suo compagno che la sera precende aveva dormito qui da noi e mi versai un pò di latte nella tazza. Dopo cinque minuti scese Helena e infine Harry. 
La casa era addobbata con dei tipici addobbi di Halloween.
Ah già, oggi era il trentuno ottobre quindi Halloween. 
- Buon Halloween ragazzi! - disse Anne quando eravamo tutti in tavola per fare colazione.
- Grazie mammina. - disse Harry. 
Dopo una decina di minuti arrivò una chiamata da Liam
- Ehi! - risposi
- Ronnie ti passo a prendere io va bene? -
- Okay. - dissi con un tono dolcissimo.
Appena riattaccai sospirai.
- Ahh l'amore! - disse Harry
- Stai zitto Hazza! - risposi dandogli un colpetto con il gomito. 
Imabrazzata, salii di sopra e mi cambiai.
Quel giorno non avevo proprio voglia di andare a scuola. 
Appena Liam fu qui, mi sbrigai a scendere, uscii di casa e mi fiondai nella sua macchina.
- Ciao Liam! - esclamai salendo e schioccandogli un bacio sulla guancia. Mi guardò male, capii tutto, mi avvicinai sorridendo a lui e lo baciai sulle labbra. 
- Ecco, era questo che volevo. - disse.
- Liaam! Per forza dobbiamo andarci a scuola? - chiesi. Sorrise malizioso.
- Beh, dato che la giornata è splendida potremmo marinare la scuola e andare fuori città! - propose 
- Per me va benissimo! - risposi.
Dato che non distava molto decidemmo di andare a Liverpool. Dopo un'ora e mezza eravamo già lì.
Posteggiammo in centro e poi andammo in giro per la grande città.
Erano solo le dieci di mattina e andammo a fare colazione allo Starbucks. 
- E' proprio bello qui. - dissi io sorseggiando un frappuccino.
- Non ci sei mai stata? - chiese
- No mai.. - 
- Effettivamente è molto bella, rispetto a quel paesino dimenticato da Dio in cui viviamo. - disse ridendo
- E' vero! Un pò mi manca Bournemouth. - dissi avvertendo un pò di nostalgia.
- Ci sono stato, è bella. -
- Lo so, è molto grande e a me piacciono le grandi città. Non sono abituata ad abitare in un paesino come Holmes Chapel. -
- Guarda il lato positivo, ci siamo conosciuti. - sorrise, poi mi stampò un bacio sulle labbra.
Esattamente non so cosa eravamo. 
- Facciamoci una foto! - dissi esaltata prendendo l'iphone di Liam e iniziando a scattare una foto per immortalare il momento. 
Quando uscimmo ci dirigemmo in un negozio in cui vendevano cose per Halloween e come dei bambini iniziammo a provare tutto! Cappelli, costumi, denti da vampiro, immaginate! E anche in quel momento ci fecimo una foto allo specchio in cui lui con i denti da vampiro fingeva  di mordermi il collo.
Eravamo perfetti insieme. 
- Però dai questi denti mi stanno proprio bene! - dissi contenta del mio acquisto.
- Guarda le mie lentine azzurre! - quel pazzo aveva comprato le lentine azzurre, però gi stavano proprio bene. 
- Amoruccio siccome non so cosa mettermi stasera, andiamo a fare shopping! - dissi schernzando.
- Occhei tesorino. - mise un braccio sulle mie spalle. 
Entrammo in vari negozi e provai tanti vestiti
- Liam questo come mi sta? - chiesi uscendo da camerino con un vestito monospalla viola con un pò di veli e spaventosamente corto. Declutì, spalancò leggermente gli occhi e disse - Sei bellissima. - arrossì.
- Allora prendo questo! - dissi sorridendo. 
Finito l'acquisto, passeggiammo per la via principale. Mi prese la mano, incrociò le dita. 
Dio, stavo morendo.
- Andiamo in questo parco? Mi ispira tanto. - dissi indicando un parco davanti a noi.
C'erano distese di prato ovunque, un laghetto e gente che portava a spasso il loro cane oppure portava i figli a giocare.
Ci distesimo nel grande prato in cui c'erano le coppiette ma stavamo lontani da tutti.
Lui era disteso, mentre io ero poggiata in un fianco che gli accarezzavo i capelli.
- Sta diventando il mio hobby accarezzarti i capelli. - dissi ridendo
- Ho notato! Ma comunque continua mi rilassa. - disse chiudendo gli occhi.
Mi distesi tutta e sistemai la mia faccia nell'incavo del suo collo mentre circondavo il suo collo con le mie braccia. 
Si girò, mi guardò e dissi
- Hai degli occhi bellissimi. - 
- Sono marroni Ronnie. - rise
- Si ma per me sono bellissimi. - poi lo baciai. Avevamo le labbra su labbra. I baci che preferivo io. 
Quella scena mi ricordava molto Edward e Bella quando erano nel grande prato a scambiarsi smancierie, ma quella era pura finzione  noi eravamo reali. 
- Facciamo una cosa? - disse staccandosi
- Si dimmi. -
- Questa cosa sarà segreta ok? -
- Uh, si mi piacciono le storie segrete, ma perchè? -
- Avremo più privacy e niente amici che ti rompono le palle. -
- Interessante. -
- Andiamo a mangiare? E' quasi l'una. - disse
- Si andiamo al Mc Donald. - 
Andammo a mangiare, passammo un'oretta dentro i giochini senza farci vedere da nessuno e poi ci rimisimo in viaggio per Holmes Chapel.
Quella giornata fu una delle più belle che abbia mai passato con lui.
Mi accompagnò a casa nell'ora esatta in cui uscivamo da scuola.
- Ciao a tutti. - dissi entrando in casa. Helena venne incontro a me dicendo 
- Dove sei stata? - 
- Ho allunato e sono stata in Liverpool con Liam. - 
- In Liverpool?- quasi urlò e le tappai immediatamente la bocca.
- Si si! Sono stata lì! - 
- E che avete fatto? - chiese malioziosa
- Cazzi miei. - dissi scherzosamente, poi si ritirò in camera sua mentre mi rilassai nel divano.
- Non ce la faccio più mamma! Mi rompi sempre e c'è questo coglione che non mi sta simpatico per casa! - senti urlare Harry
- Io me ne vado di casa! - continuò incazzato.
Quando era così era meglio non parlargli, lo conoscevo.
Poi scese velocemente le scale e dissi - Che succede Harry? -
- Niente. - rispose acido
- Dai vero che succede? -
- Ho detto niente, ti devi fare i cazzi tuoi! - 
Appunto, come avevo detto.
Se ne andò sbattendo la porta violentemente, sapevo dove fosse diretto ma non lo seguii subito, dovevo farlo rimanere solo.
Dopo dieci minuti mi avviai per andare da lui.
Era sulla nostra casa sull'albero.
Salii e lui era seduto a terra con le spalle a muro.
- Ronnie. -
- Harry. - mi sedetti accanto a lui, ci guardammo per alcuni secondi 
- Allora, ch'è successo? - chiesi
- Mi rompe sempre i coglioni lei e quel suo compagno della minchia! Mi dice quello che devo fare, quello che non devo fare. Non l'ha capito che non sono più il bambino che si ciuccia il pollice, ma un diciottenne. - si sfogò
- Il fatto è che lei si preoccupa per te e per il tuo futuro. Vuole a tutti i costi che la vita del suo bambinone non si rovini per via dell'acool. Per loro è come se non crescessimo mai, ti vede ancora come un bambino perchè non riesce ad accettare il fatto che non lo sia più. - dissi. Pensai a tutti gli sbagli che feci nel tempo ai miei genitori. Un'anno fa in quel periodo era tutto diverso. Loro c'erano, ero ancora la ragazza ribelle che ne combinava una ogni giorno ma soprattutto i miei genitori c'erano.
Ci fu un attimo di silenzio, sicuramente stava riflettendo su ciò che aveva fatto di sbagliato.
- Ora vai a scusarti. - dissi
- Dopo, voglio rimanere qui con te adesso. - rispose guardandomi negli occhi. - Ti sento sempre più lontana, Ronnie. - continuò.
- Anche io. -
- Non hai nemmeno tempo per me adesso che passi tutto il  tempo con Liam. -
- Non è vero, sei tu quello sempre impegnato con una ragazza diversa ogni giorno.-
- Il fatto è che mi manchi. -
- Anche tu. - 
Ci guardammo negli occhi, poi senza preavviso ci abbracciammo. 
Avevo un migliore amico stupendo.
- Ti voglio bene Ronnie. - disse strigendomi sempre di più.
- Anch'io ti voglio bene Harry. Sei tutto per me sappilo. -
- Dormiamo insieme stanotte? - chiese
- Ma certo! Anche se equivale a dire "ridere tutta la notte sotto le coperte per le cazzate più assurde sparate dalla nostra bocca" - risi ricondando le notti divertenti con lui.
Ovviamente dormire a quattro anni insieme non è più la stessa cosa di dormire a diciotto anni insieme. Si avevano gli ormoni e ogni tanto al caro vecchio Styles gli si alzava la bandiera quando dormivamo insieme. 
Poi mi schioccò un bacio sulla guancia.
Scesimo entrambi e lui si andò a scusare con Anne.


Pov Helena 

- Chi è? - risposi a colui che aveva bussato alla porta di casa.
- Il lupo cattivo. - disse. Era Horan l'avevo capito.
- Horan non mi va di aprirti. -
- Helena aprimi. -
- Fammi pensare... Ehm no! -
- Dai cazzo Hel! - risi, sentirlo con quel tono era divertente.
Aprii e mi venne addosso abbracciandomi.
- Sei stronza! - disse molto vicino alle mie labbra
- Lo so, folletto! - 
- Non devi chiamarmi così! - io risi - Cattiva. - mi stampò un bacio sulle labbra che fu interrotto da Anne che  scendeva le scale
- Scusate. - disse lei. Diventai rossa come un peperone. Dio che imbarazzo! Poi quando se ne andò sbottai - Che figura di merda! - 
- E' vero! - disse mentre rideva come un folle. 
Quant'era dolce!
- Senti ho fame, sfamami! Haaaaaarry! - urlò 
- Che vuoi Horaaaan? - disse Harry
- La tua sorrelina è cattiva e non vuole sfamarmi, fallo tu al posto suo! - 
- Non ora, sono impegnato! -
- Ehhh ci credo, con Ronnie. Vacci dentro Bro! - disse ignorando il fatto che lei si stesse frequentando con Liam, almeno così sembrava.
In un minuto mi ingelosì, pensando che fossero nel letto a scherzare, ad abbracciarsi e perchè no a baciarsi! Grr, che rabbia. 
- Dai tieni. - gli lanciai una barretta con triplo cioccolato
- Non mi accontento di così poco!  - protestò
- Mangia, sennò di prendo a sprangate. - 
- Trasgressiva la ragazza! - disse baciandomi nelle labbra. 
In un attimo mi dimenticai della mia gelosia. 

- Dolcetto o scherzetto? - dissero i bambini fuori dalla porta.
Io e Niall gli diedimo tanti dolcetti, poi vennero altri bambini e ancora altri.
Finalmente eravamo rimasti soli e iniziammo a guardare un film horror, tanto per rimanere in tema. 
Il campanello risuonò. 
- Che cazzo non si può nemmeno stare in pace cinque minuti. - dissi. Aprii ed erano quei tre idioti di Louis, Liam e Zayn trasvestiti.
- Dolcetto o scherzetto? - disse Zayn, truccato da Joker. 
- Haaaary amore mio! - disse Louis tutto bianco con una stella nera che gli circondava l'occhio e una maglietta con dei pipistelli.
- Dov'è? - chiese lui
- E' in camera con Ronnie. - dissi per vedere la reazione di Liam. 
Un Liam geloso fra tre... due... uno...
- Fallo scendere. - disse lui. Sono un fottuto genio!
Quei due scesero.
- Allora andiamo a fare dolcetto o scherzetto? - chiese Zayn
- Vado a prepararmi. - disse Harry. 
Intanto io, Ronnie ed Harry andammo a prepararci, Niall era tornato a casa per cambiarci.
Harry era stravestito da scheletro, Ronnie da vampira mentre io da ragazza- zombie. 
Quando scesimo Zayn disse - Ma che carina questa vampira. - disse a Ronnie, che lo guardò in cagnesco.
- Zayn, evita. - disse.
Quella ragazza era proprio in grado di tenergli testa! 
Uscimmo come dei ragazzini eccitati per la notte di Halloween e inziammo a scampanellare e poi scappare. 
Qualche volta facevamo dolcetto o scherzetto e la gente diceva "Ma non siete un pò troppo grandi per dolcetto o scherzetto?"
Non si è mai troppo grandi per le cose. 
- Io direi di andare nella casa abbandonata. - disse Louis
- Tu sei mentalmente fottuto. - dissi
- Si, andiamo. - disse coraggiosamente Niall. 
- Occhei, andiamo. - disse Ronnie, che aveva sempre avuto il terrore delle case abbandonate.
- Ci vengo. - disse Liam.
- Va bene ragazzi. - disse Harry.
- Eh no ragazzi col cazzo che io entro là dentro la notte di Halloween. - dissi impaurita.
- Dai Hel ci sono io tranquilla. - disse Niall. 
Mi convinsi e ci incamminammo in quella stradina stretta e buia.
Il cancello di questa casa era sempre aperto così entrammo facilmente.
Strinsi la mano di Niall e mi misi dietro di lui.
Lo stesso fece Ronnie con Liam. 
Nelle pareti colava sangue fresco - Oh mio Dio ragazzi guardate. - dissi indicando la parete.
- E' tutto così inquientante. - rispose Louis.
Sentimmo un rumore, ulrai e scappammo come dei conigli.
Il cuore batteva a mille, ero spaventata a morte. 
Finalmente raggiunsimo il centro abitato.
Molti inziarono a ridere
- Che avventura! - disse Ronnie ridendo
- La più spaventosa! - disse Harry.
- Non ci trovo nulla da ridere! - sbottai.
Poi ci incamminammo verso casa, io e Niall rimasimo indietro sempre mano nella mano. 
Mi prese e mi portò dietro un tronco d'albero.
- Niall, che ti è preso? -
Si inginocchiò, oddio che stava combinando? Lo guardai stranita.
- Helena Edith Jones, vuoi diventare la mia ragazza? - ma manco ci stessimo sposando!
- Si! Si! Si! - risposi saltandogli addosso per la felicità e poi gli diedi un bacio sulle labbra.
Ritornammo a casa, cenammo, ci guardammo un film horror e poi verso mezzanotte andammo in discoteca.
Un Halloween più bello di questo non poteva esserci! 


 



BuonSalve ragazze mie! Oddio mi sento in colpa perchè ieri ho scritto ahahaha vabbè ma ho recuperato oggi! Beh è il giorno più pauroso dell'anno e ci sono grandi novità! Una storia segreta per la coppia Lonnie e un fidanzamento per la coppia Nelena :3
Ps: D'ora in poi i pezzi delle canzoni inglesi li tradurrò in italiano come ho fatto oggi:3

 S P O I L E R 





"Amico perchè nel tuo cellulare c'è una foto in cui tu e Ronnie vi baciate"
" Ecco vedi..." 

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Capitolo 9
*** Shut up and kiss me. ***


Hand in hand,
Sparkling eyes,
The days are bright,
And so are the nights,
'Cause when I'm with you I'm grinning,
Once I was through,
And now I'm winning.
(Heart on fire - Jonathan Clay)

- Allora ragazzi io starò fuori per tutto il weekend, mi raccomando. - disse Anne. Evvai casa libera!
- Harry... so che farai un festino ma per favore  cerca di non distruggere la casa. - disse lei
- Mamma lo sai che non organizzo festini quando non ci sei. -
- Beh i vicini direbbero tutto il contrario. - disse - Vabbè comunque non voglio essere chiamata dalla polizia, quindi per favore fammi rilassare questi tre giorni. - continuò.
- Tranquilla Anne. - dissi io.
Quando se ne andò con tutti i bagagli mi riposai un pò sul divano. 
Quella settimana fu molto dura: feci il compito d'inglese, il tema d'italiano e fui interrogata di storia.
Harry si distese accanto a me
- Harry. - dissi sorridendo
- Ronnie. - rispose
- Hai in mente qualche festino? -
- Ovviamente! Ce l'ho in mente da questa estate. - 
- Ma Anne ha detto... -
- Non ho intenzione di ascoltarla. Andiamo Ronnie in fondo lo facevi anche tu un tempo. -
- Si ma i tempi sono cambiati! - 
- Ciao a tutti. - disse Helena rientrando
- Abbiamo casa libera per tre giorni Hel! - annunciai io
- Fantastico! - disse senza un briciolo di entusiasmo e salendo sopra. La delusione di Niall, non ci voleva proprio. 
- Non capisco perchè stia così male per il biondo. - disse Harry schifato
- Evidentemente le piace! - 
- Comunque tu e Liam? - 
- Ma perchè me lo chiedete tutti? - risi
- Sono il tuo migliore amico, ho il diritto di sapere cosa ti stia succedendo. - 
- Eh cosa mi sta succedendo... mi piace, Harry. All'impazzata. Il suo sorriso mi fa sciogliere, amo i suoi abbracci e ho voglia  di baciarlo al più presto. -
- Dillo che lo stai facendo aspettare! -
- Ehm... si. E' una tecnica Harry! Devo vedere se tiene veramente a me, ma io non riesco più ad aspettare. -
- Facciamo che stasera lo baci? -
- Facciamo di si? - ridemmo insieme. Era qualcosa di speciale.
Poi scese Helena
- Non posso più vederti così. - esordì io
- Non guardarmi allora. - 
- Smettila, tutto si rivolverà tranquilla. - 
- Non penso, è stato chiaro e tondo quando l'ha detto! -
- Secondo me non era lucido. -
- No Ronnie, era lucidissimo. -
- Bah. -
- Secondo me lo devi lasciar perdere. - si intromise Harry
- Ma a me piace... - disse
- Ne troverai altri. -
Intanto misi un film "Amore che resta". Era veramente angosciante. 
Parlava di una sedicenne malata terminale che conosce un suo coetaneo, i due si innamorano e alla fine lei muore. 
Mentre quei due parlavano, mi concentrai nel guardare questo film. 
Le cose che faceva lui erano dolcissime e per un momento mi immaginai io e Liam in quella situazione. A scambiarci baci, a scherzare, a farci coccole.
Cazzo si, lo volevo!
- Ronnie ma perchè piangi? - disse Harry
- Questo film è veramente triste. - dissi facendo finta di piangere
- Ma vaffanculo va! Mi hai fatto preoccupare! - poi tutt'e tre ci misimo a ridere.

Era tardo pomeriggio e il festino era già stato organizzato. 
Harry e gli altri quattro andarono a fare la spesa di alcolici, io mi rifugiai in salone e mi misi a suonare il piano forte.
Ti tanto in tanto cantavo qualche canzone di Ed Sheeran. Poi la mia solitudine fu spezzata da Liam.
- Ronnie... ti ho sentito cantare. Cazzo sei veramente brava! - arrossì, non ero abituata ai complimenti, specialmente ai suoi.
Poi si sedette accanto a me e iniziò a suonare.
- I'm gonna pick 
I'm gonna pick up the pieces, and build a lego house when things go wrong we can knock it down... - iniziò, poi lo segui

Appena finimmo di cantare, mi rivolse uno dei suoi sorrisi meravigliosi
- Liam.. io... Sei bravissimo. - dissi. Sorrise nuovamente, poi mi accarezzò la guancia
- Scusate se interrompò ma Liam dovresti venire dall'altra parte. - disse Louis entrando in salone.
Subito rimasi di nuovo sola e ricominciai a suonare.

- Ronnie non vi va di scendere giù, c'è gente sconosciuta per tutta la casa! - disse Hel lamentandosi.
Erano già le undici di sera e gli invitati si prensentarono con tanta voglia di fare casino.
Mi misi un pantalone nero, delle converse e una maglietta a tre quarti rosa con delle borchie sulle spalle.
- Dai Helena, ti piace tanto ballare. - dissi
- Si ma non davanti al folletto! - disse riferendosi a Niall. 
- Andiamo, suu! - dissi spingendola per il piano inferiore.
La casa era un macello, c'era mezza scuola in casa mia. Dai più popolari quaterback ai più sfigati geni di matematica.
Scesi senza farmi vedere da nessuno, nelle scale c'era una coppietta che pomiciava in una maniera selvaggia.
Speravo che appena entravo in camera mia non ci fossero ragazzi nudi sul mio letto. 
- Harry ma c'è un macello di gente! - dissi
- Lo so! - rispose divertito.
Sospirai
- Sei di mia proprietà adesso. - disse Liam prendendomi e portadomi al centro della massa per poi ballare allegramente. 
Arrivò il solito coglione, Zayn, che mi disse 
- Ciao bionda, tieni questo bicchierino. - 
- Non lo voglio. - dissi diretta
- Oh, hai paura che urbiacandoti tu possa fare le peggiori pazzie con me. - 
- Dammi qua! - dissi prendendo quel bicchiere, poi me ne offrì un'altro, un'altro e un'altro ancora.
Era riuscito a farmi ubriacare quella faccia di culo.
- Che cazzo l'hai fatta ubriacare? - disse Liam a Zayn
- Si amico, ogni tanto ci vuole nella vita. - rispose lui. 


Pov Helena 

Per quanto mi stessi divertendo, a quegli occhi blu sfuggivo raramente.
Stavo ballando con Harry in quel momento.
- Ah ho capito il tuo giochetto. - disse lui
- Che giochetto? -
- Mi stai usando per fare ingelosire Niall! - disse sorridendo
- Io? No.. macchè. - 
- Stai mentendo. -
- Eh va bene lo ammetto, forse un  pò ti sto usando. -
Poi fui presa da qualcuno, mi girai ed era proprio lui.
- Che cosa vuoi? Lasciami. - dissi 
- Per favore possiamo parlare. - 
- Non ho nulla da dirti. -
- Beh io si! -
Uscimmo fuori.
- Allora? -
- Quando... ho detto quelle cose, ero confuso non sapevo quello che stessi facendo, non ero abbastanza lucido. Non volevo perderti in questo modo. - disse molto dispiaciuto
- Beh, purtroppo mi hai perso. - girai i tacchi e iniziai a incamminarmi. 
- Andiamo Hel, so cosa provi per me. - 
Mi fermai di botto e mi girai
- E sentiamo, cosa provo? - 
- Tutto quello che provo io per te. - iniziò ad avanzare verso di me
- E quindi? - stavolta il mio tono era più dolce.
La sua bocca inziava ad avvicinarsi alla mia.
- Oh Horan, pensi che con un bacio tutto si possa risolvere pensi che t.... - non mi fece finire di parlare
- Perfavore smettila, baciami. - disse ormai a fior di labbra. Azzerò la distanza, le nostre labbra si toccarono per la seconda volta. All'inizio era un pò incerta nell'accettare questo bacio, ma poi mi scaldai e ricambiai il dolce bacio a bocca aperta che ci stavamo dando. Sta volte le sue labbra sapevano di menta.


Pov Liam 
(ASCOLTATE QUESTA CANZONE 
http://www.youtube.com/watch?v=6wBzR7zhA0g

La festa finì e noi ci addormentammo nei divani o nelle poltrone. 
Mi svegliai, era ancora notte, e vidi una scena strana.
Ronnie era messa a cavalcioni su Zayn, erano entrambi ubriachi. 
Zayn aveva fatto ubriacare la mia Ronnie.
- Ti scoperei tutta! - continuava a ripetere Zayn
- Che schifo Zayn smettila, tieni la bestiola nelle tue  mutande! - era incredibile che anche da ubriaca quella ragazza faceva battute - Oh Liam sei sveglio. - disse sorridendo e venendo nella poltrona con me. Si accucciò come un cucciolo e io continuavo a darle baci sulla testa.
- Andiamo a dormire? - sussurrai, lei annuii.
La presi a principessa, e intanto mise la faccia nell'incavo del mio collo
- Grazie Liam, sei il mio principe. - disse , io risi. Non si rendeva conto di quello che diceva.
Quando arrivammo in camera la feci distendere nel letto
- Mi prendi la felpa grigia che c'è dentro l'armadio? - mi chiese, io gliela presi, se la mise e poi mi avvolse attorno alla coperte.
Io la seguii.
Mi sedetti con la schiena appoggiata al muro davanti il letto e con metà busto e le gambe distese.
Lei si attaccò a me , appoggiò la testa nella mia pancia e disse
- Sei il migliore Liam. - 
- Grazie Ronnie. -
- Sei bellissimo Liam. - 
- Grazie Ronnie. - dissi sorridendo. 
Prese le mie mani e fece incrociare le dita con le mie. Un colpo al cuore partì.
- Perchè ti stai prendendo cura di me in questo modo? - chiese
- Perchè ti sento mia. - 
- Che cosa bella. - 
- Ora dormi - lei si addormentò subito.
Rimasi per un ora abbracciato a lei, a sussurandole canzoni di Ed Sheeran.
Quella ragazza mi faceva impazzire, la sentivo veramente mia.
Quando Zayn gli lanciava occhiate di intesa mi ingelosivo. 
Era così bella.
Dopo un'ora si risvegliò. Era ancora tutto buio.
- Liam. - sussurrò lei
- Si. - sussurrai io. Era già sobria. 
- Mi sono ripresa. - 
- L'ho notato. -
- Sento freddo Liam! -
- Vieni qui, puoi trovare quaranta gradi. - dissi imitando Jabob di twilight.
- Ma ti senti Jacob? -
- Nahh, sono migliore. - 
-Oh si,certo. - sorrise.
Il suo sorriso cazzo.
Stavolta eravamo entrambi sdraiati, visi vicini, occhi su occhi. 
- Liam... - disse
- Dimmi. -
- Sono stufa di aspettare. - 
- Quindi? -
- Quindi stai zitto e baciami. - ordinò lei.
Mi avvicinai lentamente, dicevano che se un bacio è dato lentamente è più romantico, e quando eravamo a fior di labbra
- Finalmente. - esordì. La baciai. Le nostre labbra si toccarono. Aprimmo entrambi la bocca e via con il bacio da film.
Si staccò lei - Liam, baci da Dio. - disse ridendo, risi anch'io riattaccandomi alle sue labbra.
Mi piaceva, e anche tanto. 
Un'altro colpo di cuore partì e nel mio stomaco non capivo più cosa ci fosse.
E adesso?
Era mia?
Cosa saremmo diventati.
- Sei l'unica cosa bella che ho per ora. - 
- Mi avrai per sempre Ronnie. -
- Anche quando capiterà di dover litigare? -
- Si. -
- Me lo prometti? -
- Te lo prometto. - e la baciai nuovamente. Era il terzo, quarto della giornata? E chi lo sapeva, l'unica cosa che volevo era passare tutte le notti con lei.


 


Seraa ragazzee:33 Questo capitolo mi piace perchè siiii è tempo di amoriiii <3 Niall ed Helena fanno pace e finalmente Liam e Ronnie si baciano mlmlmml :3 Poi la canzone Little Things mi piace troppo <3 

 S P O L I E R 
" Per ora non diciamolo a nessuno, va bene"
"Uh si, le storie segrete sono le migliori"

 



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Capitolo 10
*** Malik, I hate you! ***


Su, in cima alla collina 
attraversando il lago blu 
è lì che mi si è spezzato per la prima volta il cuore 
ricordo ancora come tutto cambiò 
mio padre mi disse 
"non preoccuparti, non preoccuparti bambino 
sì, oh, il cielo ha dei progetti per te" 
(Don't worry child - Swedish House Mafia)

Passarono alcuni giorni da Halloween, precisamente sei.
Helena mi aveva detto che il biondo le aveva fatto la proposta, Harry stava uscendo con una certa Allison e Liam non si decideva a chiedermelo. 
Solitamente negli anni passati era il ragazzo che doveva aspettare la ragazza che si decidesse a darle una risposta, adesso la ragazza doveva aspettare che il ragazzo le faceva la proposta! Ma in che tempi siamo arrivati? Dov'è finito il romanticismo di una volta? Quando il padre di una ragazza non voleva che uscisse con un determinato ragazzo ,dovevano farlo di nascosto. 
Le lettere scarlatte, quelle chiuse da una busta gialla con un marchio di cera rosso, in cui dentro c'erano scritte parole d'amore. Spesso le tre paroline erano scritte lì, magari sbiadite col tempo.
Volevo un amore da lettere, non da messaggini sdolcinati già il secondo giorno del fidanzamento.
Volevo un amore da Romeo e Giulietta. 
Dov'è finito il vero valore del fatidico "Ti amo" ? Che al giorno d'oggi è usato come se fosse un "Ti voglio bene". 
Ricordo quando mia madre mi raccontò di quando si conobbe con mio padre.
Disse che era un ragazzo sicuro di sè, arrogante, menefreghista, un ragazzo che combinava casini per questo piaceva alla mamma. 
Eh forse avevo preso da lui.
La mattina mi svegliai con un sorriso sulle labbra.
Avevo sognato che io e Liam ci fidanzavamo. 
Come ogni mattina, lui mi aspettava fuori casa. 
Non era in macchina, diceva che una camminata ci avrebbe fatto bene.
- Ciao Liam. - dissi assicurandomi che nessuno ci vedesse e stampandogli un bacio sulle labbra.
- Ehi Ronnie. - ricambiò.
Quel giorno non ero in vena di baci, carezze e cazzate varie.
Ma comunque non rifiutai quando mi prese la mano. Sorrisi al contatto.
- Che c'è Ronnie? Ti vedo strana... - disse
- Non c'è niente tranquillo. -
- Sicura? - 
- Si, sicura. - Bugia.
In classe mi aspettava quella racchia della professoressa di letteratura italiana. Noi facevamo letteratura inglese e letteratura italiana.
L'ora passò in fretta e mi spostai nell'aula di matematica. Ero nella stessa classe di Harry.
- Ciao riccio! - lo salutai
- Ciao sorellina! - mi scompigliò i capelli.
- Tu e Liam potevate aspettarci però! - disse a mò di protesta.
- Non sapevo che fossi già pronto a quell'ora. - 
- Comunque sia... cosa siete? -
- Amici. - mentì. 
- Sicura? Sai perchè gli amici non si tengono per mano. - 
- Mi ha solo preso la mano non farne una tragedia! - dissi ridendo. Dopo cinque minuti iniziò la lezione.
Poi finì anch'essa e arrivò l'ora che dovevo condividere con il moro: inglese.
Pregai tutti i santi purchè non ci fosse, ma niente! Ma voi da lassù le sentite le mie preghiere? 
- Ciao bionda. - disse sedendosi accanto a me. 
- Perchè ti siedi qui? - chiesi
- Ormai è il mio posto, la prof non vuole che cambi. - 
Oggi volevo giocare sporco. Si è divertito in questi ultimi giorni a farmi innervosire? Adesso toccava a me. 
Stando quasi due mesi accanto a lui, avevo già capito quali erano le sue fobie, cosa lo innervosiva e tante altre cose.
- Scusa Zayn ma hai qualcosa nei capelli. - dissi scompigliandogli i capelli, a quel gesto si innervosì subito.
- Non. Toccare. I. Miei. Capelli. - 
Dopo cinque minuti iniziai a parlare a vanvera, altra cosa che lui odia.
- Secondo te la terra è frutto del Big Bang o di Dio? Sai perchè tu sei pakistano e volevo sapere cosa ne pensassi a riguardo, dato che voi pensiate che la terra l'abbia partorita un rapace. Ma che fervida immaginazione che avete voi di quel paese sperduto. Voglio dire come si va a pensare che.... - continuai senza fermarmi.
- Oh mio Dio non lo so! -
- Usi il gel per capelli? Sai che te li fanno cadere? Oppure se fai lo shampoo ogni giorno ti cadono! Ahah! - dissi
- Stai zitta, basta non ti sopporto! -
- Malik, qualche problema? - chiese la professoressa. 
- E' da mezz'ora che parla professoressa! Per favore la mandi fuori! - disse
- Non è vero, si sta inventando tutto prof.! - dissi in mia difesa. Ma quante bugie avevo detto quel giorno?
- Effettivamente non ho sentito nessuno parlare, dovrei pensare che vuoi mettere a rischio la condotta di Jones? - disse lei
- No assolutamente. - disse lui
- E allora stai zitto! - Zayn mi guardò malissimo. 
- Te la farò pagare. - disse strigendo i denti.
Le ore passarono in un batter d'occhio, finalmente arrivò l'ora  di pranzo.
Mi sedetti nel tavolo con gli altri, ancora Malik non era arrivato.
Parli del diavolo e spuntano le corna. 
Mi spuntò da dietro e prese la mia 7up - Scusami, quella è mia. - dissi 
- Oh, davvero? - disse aprendola e bevendola.
- Ridammela, coglione! -
- Sennò? - in un attimo feci muovere la bevanda che gli finì tutta addosso.
- Ecco.. - sorrisi beffarda.
Allargò le narici per la rabbia, il resto me lo buttò addosso. 
- Brutto stronzo! - presi il mio piatto di spaghetti e glielo buttai in faccia, lo stesso fece lui con il suo purè di patate.
In cinque minuti si scatenò l'inferno. 
Cheerleder esasperate per i loro capelli, matricole di primo divertite, quei quattro stupidi più mia sorella che si buttavano cibo per ridere un pò e infine noi: Ronnie vs Zayn.
Un duello stile far west. Nella mia testa iniziava ad esserci la tipica musichetta. Sbarrai gli occhi, lo stesso fece lui. Mi concentrai e buttai tutto quello che mi passava tra le mani addosso a lui.
Un fischio richiamò l'attenzione di tutti, uscì il preside e urlò - Basta! Fermatevi! Chi è l'artefice di tutto questo? - chiese incazzato come una bestia. Tutti ci puntarono il dito contro, tranne i nostri amici. Ero sotto gli occhi di tutti, sporca di sugo, purè, succhi di frutta e quant'altro.
- Voi due, nel mio ufficio. - disse ritornandosene da dove era venuto.
Oh cazzo.
- L'abbiamo fatt... - disse Zayn
- Stai zitto per favore. - dissi andandomene. 
Entrambi entrammo nell'ufficio del preside.
- Ragazzi... Si può sapere cosa vi è venuto in mente? - chiese il preside
Iniziai io, ma poi le mie parole furono accavallate da quelle di Zayn e non si capì nulla.
- Shh! Non capisco niente, uno per volta. - 
Dissi la versione dei fatti, gli spiegai da finta mortificata che non volevo che succedesse tutto questo e allora da buon preside non ci escluse  ma dovevamo rimanere a scuola fin quando non avevamo ripulito la mensa. 
Che due palle. 
- Spero che sarai felice adesso. - disse Zayn uscendo.
- Felice di cosa? Ti ricordo che anch'io dovrò ripulire la mensa. - 
- Se non avessi cominciato oggi in classe... - disse 
- Se non ci fossimo presi di mira il giorno in cui ci siamo presentati forse! - lo corressi.
Entrammi cademmo in un silenzio imbarazzante.
Andai a cambiarmi, feci le ultime due ore e andai in mensa a ripulire.
Ovviamente il signorino Malik, chissà dov'era. Magari a scoparsi una di quelle stupide cheerleder. 
- Eccomi! - disse sbucando e facendomi prendere uno spavento. 
- Dov'eri finito? -
- Davvero lo vuoi sapere? - disse malizioso.
Alzai gli occhi al cielo, quel ragazzo era impossibile!
- Tieni. - gli lanciai una pezza - Pulisci. - continuai.
- Ai suoi ordini signora! - risi.
- Hai riso ad una mia battuta? - chiese stranito
- No, hai visto male! Continua a pulire! - disse rigida.
Passarono una ventina di minuti. 
- Certo che l'abbiamo fatta grossa. - disse
- Tutta colpa tua! -
- Vedi? Lo vedi che sei tu a rispondermi male? - aveva ragione, non risposi.
- E' come se ti piacesse litigare con me. - disse sorridendo.
- Non mi piace niente di te. - sbuffai.
- Tanto cadrai! - disse con un sorriso bastardo sulle labbra.
- Ai tuoi piedi? No Zayn. -
Quelle due ore infinite passarono, ritornai a casa sfinita. Zayn si era offerto di accompagnarmi a casa, ma...


Pov Harry 
2 ore prima...

- Allora Harry ripetimi tutta la lezione di storia. - disse Liam.
Tutta la combriccola era a casa mia per "studiare", con noi c'era anche Helena.  Ronnie e Zayn avevano fatto una guerra di cibo e hanno dovuto scontare una punizione.
Iniziai a ripetere quell'odiosa materia e finalmente finii.
- Finalmente! E ora si mangiaa! - disse Niall 
- Sii che bello! - continuò Helena seduta nelle gambe di Niall.
Vederli insieme mi faceva uno strano effetto. 
Voglio dire, lei con lui? Bah, una coppia orrenda! Forse ero l'unico che la pensava così ma dettagli.
Cucinammo spaghetti con il sugo, giusto per fare una "merendina". 
- Liam mi presti il cellulare? - chiesi
- Si tieni. - dovevo mandare un messaggio alla ragazza con cui mi frequentavo, Allison Smith. 
- Ohh che carini che eravamo! - dissi guardando il suo sfondo in cui c'ero io e lui a 14 anni. 
- Già! - disse
- Ce ne sono altre? - chiesi.
- Sisi. - Iniziai a guardare le sue foto, fin quando non mi soffermai su una in particolare. Erano lui e Ronnie che si scambiavano un bacio. Ma che...?? 
- Amico perchè c''è una foto di te e Ronnie che vi baciate? - chiesi confuso.
- Ecco vedi... - tutti lo guardarono in cerca di una risposta
- Io e lei per ora ci frequentiamo, ma era una storia "segreta" perchè volevamo un pò di privacy. - continuò.
- Dovevamo saperlo... - dissi
- Eh infatti ora lo sapete! 
Entrò Ronnie con Zayn, tempismo perfetto.
- Tu! Perchè non mi avevi detto che ti frequentavi con Liam? - dissi. 
Lei mi guardò confusa, poi guardò Liam.
- La foto. Ho visto la foto! - dissi
- Ah.. - non ebbe da ridire. 
Me ne salii in camera da bravo attore permaloso.
Sentivo Ronnie sbottare qualche parolaccia, poi Zayn disse - Eh brava Ronnie! - 
e lei - Ma vaffanculo! -
Salì da me, come da copione. 
- Harry... - 
- Che vuoi? -
- Non fare il bambino imbronciato. - 
- Me lo dovevi dire Ronnie... -
- Ma non lo sapeva nessuno! - disse - Mi perdoni ? - chiese. Annuii, aprii le braccia in segno di abbraccio e si fiondò da me.
Nonostante fossi più grande io di qualche mese, a volte era lei la più matura.
Se ne andarono tutti e io e lei ci sdraiammo nel mio letto di una piazza e mezza a guardare Skins, il nostro programma preferito.
- Ohh ma che bella scena! - disse mia madre guardandoci intenerita.
- Mamma! - lei rise, poi si sdraiò tra di noi. 
- Mi ricordate quando eravate piccoli e guardavate nel letto i cartoni. - disse - E adesso avete diciottanni... - continuò
- Prima o poi tutti crescono. - disse Ronnie.
Poi mia madre iniziò a parlarci di quello che facevamo noi da piccoli, tanti aneddoti che mi fecero spuntare  il sorriso.



 



Hola chicas! Come state? vi sono mancata ehh! Comunque sisi capitolo carino blablabla, scusate ma sono di fretta e allooraa passiamo subito allo spoiler

S P O I L E R 

" E così hai passato tutto il pomeriggio con Zayn..."
"Geloso Payne?"

 

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Capitolo 11
*** Coldplay's Concert. ***


Così brilliamo luminosi, stasera, io e te
Siamo come bellissimi diamanti nel cielo
Occhi negli occhi, così viva
Siamo come bellissimi diamanti nel cielo
(Diamonds - Rihanna) 

Come di consueto alle cinque del pomeriggio ero davanti ad una tazza di the fumante. 
Era il mio modo di rilassarmi  dopo un intero pomeriggio passato a studiare.
Il mio relax fu preso interrotto da Liam.
- Ciao piccola. - disse davanti la porta
- Come mai qui? - chiesi
- Non mi vuoi? -
- Mannò scemo! - risi
- Sono venuto a farti compagnia dal momento in cui eri sola. - 
- Un gesto molto carino, Payne. - dissi cordialmente 
- Ma finiscila di fare la "cordiale" - rise.
Dio mio quanto era bello.
- Dai entra c'è un freddo della madonna fuori. - 
Entrò, si sedette nella sedia di fronte alla mia.
- Vuoi un the? - chiesi
- Si,grazie. - rispose.
Feci quel che dovevo fare, poi mi sedetti di fronte a lui.
- Allora Jones, come va la vita? -
- Diciamo bene, a te Payne? - eravamo due buffoni, ecco cosa eravamo. 
- Benissimo, sai ho conosciuto una ragazza splendida, mi piace troppo. - disse sorridendo.
Gli sorrisi, poi mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe per poi abbracciarlo sorridendo.
Mi staccai per guardarlo da vicino, molto vicino. 
- E come si chiama questa ragazza? -
- Hmm... Rom.. Rommi... - gli sorrisi a fior di labbra - Sei scemo Payne. - dissi per poi baciarlo sulle labbra.
Ci davamo sempre baci, ma proprio sempre! Ci scambiavamo più baci noi che una coppia di fidanzati, vabbè noi eravamo su quella strada. 
Con una mano accarezzava una mia coscia, mentre io avevo attorcigliato le braccia intorno al suo collo. 
Anche se ci frequentavamo da una settimana o due, ancora non ci eravamo scambiati il tipico "bacio alla francese", la pomiciata per dirla tutta. 
Manco a farlo apposta, uscii la sua lingua toccando le mie labbra, le schiusi e toccai la sua.
All'inizio ci accarezzavamo entrambi le lingue, poi iniziò la centrifuga. Sinceramente mi ha sempre fatto schifo pomiciare, preferivo i baci a bocca aperta, ma quello cavolo se non era un bacio da film! Spettacolare oh. 
Si staccò e a fior di labbra mi disse - Non riesco a stare senza i tuoi baci per un giorno. - io risi e mi riattacai a lui. 
Sentivo il suo desiderio; ero io. 
Tra di noi c'era una grande intesa, sarebbe sicuramente nato qualcosa di speciale, passionale. La love story da film. 
Sentimmo la serratura muoversi ed entrammi ci staccammo e ci girammo verso la porta.
- Oh ciao Harry! - dissi ancora sulle gambe di Liam.
- Ciao ragazzi! - rispose - Oh, voi due soli.. Hmm... Liam ti tengo d'occhio! - disse spirtitoso. 
- Tranquillo ahah! - disse il mio "uomo" 
- ah bella gente, vi devo dare una notizia importante - disse Harry
- Hai messo in cinta una ragazza, Hazza? - chiesi
- Ehm.. no!. - disse, in un minuto uscì tre biglietti per il concerto dei Coldplay.
Rimasi stupita.
- Oh cazzo Harry ma... ma... io ti amo! - dissi spruzzando gioia da tutti i pori. I Coldplay era la mia band preferita, avrei fatto di  tutto pur di andare a quel concerto.
- Si, anch'io mi amo! - disse
- Ma fottiti. - dissi dandogli un bacio sulla guancia come riconoscimento. 
- Verremo pure noi sai? - disse Liam.
- Noi. Voi. Concerto dei Coldplay. Manchester. Non c'ho capito una ciosba! - sbottai facendo ridere quei due. 
- Dato che la tua intelligenza è troppo ridotta per assimilare tante notizie insieme, ricomincio... - disse quel cazzone di Harry.
- Ehi ciao ragazzi! Ho da darvi una  notizia strabiliante. - disse con un sorriso coglione sulle labbra - No, non ho messo incinta una ragazza! - continuò.
Quant'era stupido quel ragazzo? Quanto?
- Ricapitolando, questo venerdì partiremo per Manchester, il concerto sarà sabato, staremo a casa del padre di Harry e ritorneremo domenica! - disse quella meraviglia di Liam. 
- Così è tutto chiaro. - dissi dandogli un bacio sulle labbra.
- Ohh dai vi prego! Non ci sono ancora abituato. Solitamente questo lo faceva con m... - disse bloccandosi.
Liam alzò il sopracciglio -Mamma! Lo facevo con mia mamma! - dissi sorridendo. 
Lui sorrise, poi Hazza ci lasciò finalmente soli.
- Eh così, ieri hai passato il pomeriggio con Zayn... - disse Liam.
- Geloso Payne? - dissi avvicinandomi pericolosamente a lui.
- No.. cioè.. no. - la mia vicinanza lo faceva innervosire. - Si, ok? Sei roba mia adesso. - disse con una voce stramaledettamente sexy. Ok adesso quella arrapata ero io.
Mi leccai le labbra e poi gli stampai un bacio tenero.
Era tutto ciò che desideravo in quel momento

Venerdì arrivò in fretta, l'aereo l'avevamo alle 20.00 di sera e iniziai a fare le valige.
- Ciao sorella! - disse Helena entrando nella mia camera.
- Ciao Hel. - aveva la faccia di una che nascondeva qualcosa.
Non trovando la mia macchina fotografica chiesi a lei dove fosse e da lì capì tutto.
- Quante cazzo di volte ti ho detto che non devi toccare la mia macchina fotografica solo per farti foto del cazzo! - dissi
- Eh dai Ronnie non ti scaldare così, è solo una macchina fotografia. - rispose
- Quella macchina fotografia è la mia vita! Tu e il tuo protagonismo della minchia! - sbottai.
- Eh dire che volevo fare le valige con te! Sei sempre così incazzata con il mondo che te la prendi sempre con tutti, tranne con Liam perchè adesso è la tua "ragione di vita" vero? - disse 
- Vai fuori! -
- Ma io.. -
- Ho detto fuori! - urlai. 
Sta mocciosa come si permetteva? Eh, eh? 
Grazie alla musica mi rilassai, scesi al piano di sotto e mi scusai con lei. Mi sentivo terribilmente in colpa per quello che avevo detto ma mi aveva fatto incavolare di brutto! 
Arrivò sera, andammo in aereoporto e partimmo per la nostra meta.
Nell'aereo ero accanto a Zayn e Liam, il quale dopo una mezz'oretta di volo mi prese la mano e la intrecciò con la mia.
Che ragazzo d'oro.
Quando scesimo il padre di Harry ci aspettava 
- Ciao Mark! - salutai l'uomo che non vedevo da tempo
- Ohh Ronnie! - mi abbracciò - Da quanto tempo! Come siete cresciute tu e tua sorella. - continuò. - Come state? - disse ancora.
- Tutto bene! -
Poi ci avviammo verso quella enorme, magnifica,strabiliante casa a tre piani con tanto di piscina e campo da basket. 
Che cazzo faceva per essere così ricco? Bah. 
Il sabato mattina lo passammo in giro per la città a fare i coglioncelli, a sfottere i turisti e roba varia. 
Finalmente la sera, il momento del concerto.
Se ci pensavo tantissimi brividi mi salivano su per la schiena e poi riscendevano. 
Ci recammo al posto del concerto, ovviamente eravamo nel prato così ci potevamo scatenare meglio.
Con noi c'era anche Eleonor, la ragazza di Louis. Era simpaticissima! Era dolce e premurosa, era la copia al femminile di Louis. 
Dopo aver aspettato un'ora, eccoli.
Ecco la mia band che esce allo scoperto facendo impazzire milioni di fan lì presenti.
Iniziai ad urlare come una forsennata insieme ad Helena ed Eleonor, mentre i ragazzi urlavano si ma non come noi. 
Iniziarono con "Paradaise" una canzone che so a memoria, veramente! 
Continuarono con "Viva la vida", in quelle due canzoni già ci scatenavamo come pazzi, ci abbracciavamo, sorridevamo.
Arrivò "Charlie Brown" e lì impazzì completamente. Mi rendeva felice, mi dava forza e sicurezza quella canzone, mi faceva capire che ero giovane e dovevo godermi la vita.
Ogni tanto io e Liam ci davamo baci sotto lo sguardo loquace di Harry, anche Niall ed Helena facevano così. 
Poi partì "The Scientist" canzone che parla chiaramente d'amore. Infatti il mio lui, mi abbraccio da dietro e mi sussurrò - Promettimi che non te ne andrai? - 
- Prometto. - mi girai e lo abbracciai.
Quando mi staccai Zayn mi fissava, lo guardai poi mi sorrise e ricambiai il sorriso.
Accimerda che sorriso da togliere il fiato. 
Mi girai verso Liam e solo dopo due secondi mi resi conto di quel che avevo fatto. Sorridere al tuo nemico Ronnie? Ma che combini?
Finalmente sentì "Trouble" uscire dalla bocca di Chris. Altra canzone amorosa.
Liam mi baciò intensamente, non mi stancavo mai di baciarlo. 
A fior di labbra mi disse - Vuoi diventare la mia ragazza? - 
Che aveva detto quell'essere meraviglioso? 
- Si! Si, certo! - risposi per poi buttarmi fra le sue braccia.
Cazzo se non ero felice.

 

Helena 

Sta minchia che serata! Ma era reale, o era tutto un sogno?
Cioè ho visto i miei idoli, ho baciato più volte il ragazzo con cui sto e sto dimenticando il ragazzo per cui avevo una cotta fin da quando avevo sette anni. Meglio di così non poteva andare.
Ritornammo a casa distrutti da quel meraviglioso concerto.
- Che concerto ragazzi! - disse Louis mentre abbracciava la sua Eleonor. 
- Splendido! - disse Zayn
- Madò ragà non è possibile che si già finito! - disse Ronnie da solita malinconica.
- Tutto finisce, prim'o poi. - disse Harry.
Quanto aveva ragione. 
Andammo tutti a letto ci dammo la buonanotte
- Buonanotte Zayn dei miei coglioni. - disse Ronnie ridendo
- Buonanotte merdaccia! - disse lui. Stavano scherzando, si vedeva. 
Stavo per salire in camera quando qualcuno mi prese dai fianchi
- Eh a me non dai la buonanotte? - disse Niall.
- Oh Niall pensavo che dormissi con me. - dissi maliziosa.
- Ssubito my girl! - disse prendendomi di peso e portandomi a letto.
Ci misimo sotto le coperte per poi farci luce non i nostri iphone.
- Uhh la lucee. - disse Niall facendo gli occhi storti.
- Ehi ehi! Hanno inventato la luuuce. - dissi.
- Mi sento strafatto Hel. - disse ridendo
- Anch'ioo! - lo seguii e inziammo a ridere per una manciata di minuti.
- Ho fame. - disse lui serio
- PIZZAA, PIZZAA. - risposi facendo la zombie, lui scoppiò nuovamente. 
- Siamo due coglions. - dissi 
- I più belli. - disse dandomi un bacio, rovinando l'atmosfera di babbio.
Piano piano, diventò un bacio passionale, mi prese e mi mise a cavalcioni sopra di lui. 
Infilò una mano sotto la mia maglietta, mi irrigidì subito.
- Pervertito,cosa fai? - dissi imitando perfettamente " u.u" 
- Niente. - disse sorridendo da finto angelo.
- Sei un angelo con le corna tu. -
- Lo sso. - 
Poi riprese a baciarmi, sentivo che stava facendo qualcosa nei piani bassi, poi prese la mia mano e la infilò sotto i suoi pantaloni.
- Niall! - lo rimproverai levando immediatamente la mano. 
- Eddai! - 
- Brutto porco pervertito! Non tocco la tua bestiolina. - 
- Bestiolona vorrai dire eh eh ! - disse malizioso.
- Ma vai a romperti il culo va! -
Di lì poi ci addormentammo, abbracciati, visi vicini, occhi su occhi. 
Cazzo cazzo, era mio, era mio!



 


Hello Girls! Ecco l'undicesimo capitolo *YEE YEE* Alluuuuraa... C'è il concerto dei Coldplay fdkweabfaeuh Liam e Ronnie si fidanzano e la notte fa diventare Niall un piccolo pervertito mlmllmlml ahaha okay stop:)
Per ora ho avuto tre compiti in classe consecutivi AHHHH  SI SALVI CHI PUOOOOOOOO'. Ovviamente voi può, io no :c Oggi mi sento simpy e gasata LOLLI. Passiamo subito allo *Rullo di tamburi" ..... 

S P O I L E R 



" Ci resto male se mi insulti" 
"Ma vai a cagare, cazzone di un Malik" 


Ps: figsoeurghsgb Malik ti stuproooo ahaha:3

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Capitolo 12
*** Sunday morning. ***


Questo è forse tutto di cui ho bisogno 
Nel buio ella è l’unica cosa che vedo 
Vieni e riposa le tue ossa con me 
Guidando lenta durante la domenica mattina 
E io non vorrei mai partire.
(Sunday Morning - Maroon 5)

Non c'è cosa più brutta della domenica. Mio Dio quanto la odio.
Mi sentivo ancora un pò ricoglinita per la serata precedente. 
Una serata magnifica in discoteca.
Passò una settimana da quel concerto, dal mio fidanzamento.
Dal bagno potevo udire Harry che cantava a squarciagola  sotto la doccia.
Sorrisi, era felice. Amavo quanto era felice e cantava con quella voce meravigliosa. 
Sentì che qualcuno aprii la porta e si buttò nel mio letto con una grazia da elefante. 
- Giorno sorella! - disse Hel.
- Buongiorno... - dissi con la voce impastata dal sonno
- Sai ieri sera dopo che siamo tornati Harry è stato un pò in camera mia. - disse
- A fare che? - 
- Ma niente era un pò ubriaco e voleva che gli legessi favole, alla fine si è addormentato nel mio letto e ho dovuto dormire nel suo. - 
- Ahh. -
- Ma ieri sera con Liam? Sembravate due posseduti arrapati. - disse 
Effettivamente ieri ci ha dato dentro, non ci staccavamo un minuto di pomiciare, ci facevamo succhiotti a vicenda, ci sbattevamo a muro. 
- Eravamo ubriachi. - 
- Cazzate tu non eri ubriaca e nemmeno lui. - disse - Ronnie, nemmeno gli animali fanno così. Seriamente mi stavo spaventando. - continò
- Ahhh smettila. - dissi mettendomi un cuscino in faccia per la vergogna. 
- Che scema! - poi rise.
Aww quanto la adoravo, era perfetta.
Appena se ne andò, mi alzai e andai ad aprire le finestre. 
Il sole splendeva alto, era una magnifica giornata quella. 
Scesi al piano di sotto e incontrai Anne.
- Oh bambina, sbrigati che fra un pò andiamo in chiesa. - disse.
In chiesa? Io che non ci andavo dal funerale dei miei. 
- Ma quel posto mi ricorda troppo... - 
- So cosa di ricorda, ma dobbiamo andare alla casa del signore. -
Salii in fretta le scale, Anne voleva che mi mettessi un vestito allora presi il primo che mi capitò davanti, delle calze pesanti e degli stivali. 
Incontrai Harry nel mio tragitto - Oh ciao mia. - disse lui.
- Ciao mio. - mi spostò i capelli per vedere meglio il collo pieno di succhiotti.
- Io lo picchio quello lì! Ma sono cose che si fanno queste? - disse
- Mi prendi per il culo? Ne fai duecento al giorno a ragazze che non sono tue fidanzate, il mio ragazzo mi fa succhiotti e ti incazzi? - chiesi sorridendo. 
- Mm si! - disse
- Qui qualcuno è geloso! - dissi prendendo le sue guancie e facendo cioppi cioppi.
Poi mi abbracciò. 
Quando scesi di sotto erano tutti pronti e andammo in chiesa.
Entrai nella "casa del signore" e fui investita dall'odore orripilante dell'incenzo. 
Dopo un'ora tutto questo finì.
Uscì e trovai Zayn appoggiato alla sua moto, che si fumava una sigaretta mentre il sole gli andava in faccia ed era costretto a tenere gli occhi semi aperti. Ma quant'era figo? Restai lì impalata a guardarlo fin quando non se ne accorse e abbassai immediatamente lo sguardo. 
- Jones. - disse da poterlo sentire
- Malik .- dissi avviandomi a lui
- Come mai da queste parti? - chiese facendo l'ultima aspirata, per poi buttare la sigaretta e calpestarla con il piede. 
- Sono andata in chiesa. - 
- Non sapevo frequentassi la chiesa. - disse ridendo
- Infatti non la frequento spesso. - 
- Ammettilo che ti farai suora. - 
- Si certo, solo perchè sennò potrei cadere ai tuoi piedi e io non voglio rischiare. - dissi prendendolo in giro.
- Stronza. - disse sorridendo.
- Comunque che ci fai qui? -
- Sto aspettando una persona. - disse - Eccola. - continuò.
- Zaaaayn! - lo chiamò quell'oca spunnata.
- Ciao Natasha. - disse dandole un bacio sulle labbra. 
Cioè sulle labbra? Stiamo scherzando? Fino a tre giorni fa era con il quaterback e adesso...
- Wuao state insieme? - chiesi
- Quasii. - rispose lei sorridendo da cogliona.  
- Oh bene sono felice per voi! - detto questo girai i tacchi e me ne andai da Harry ed Helena. 
- Perchè parlavi con il moro? - chiese Hel.
- Mi ha chiamata lui e abbiamo parlato. - 
- E come mai avete parlato e non litigato? - disse Harry, io risi. 
Arrivò anche il biondino che salutrò tutti.
- Hel vieni a farti un giro? - chiese
- Si, certo. - Se ne andarono mano nella mano.
- Trattienimi prima che commetto un omicidio. - mi sussurrò Harry.
- Harry! E' un tuo amico e poi ti stai frequentando con una ragazza. - dissi
- Solo per dimenticarla. - Oddio la stessa cosa che stava facendo lei.
- No ma guarda che anche...  - Anne mi interruppe.
- Scusate, ma dobbiamo andare. -

 

Helena 

- Hel vieni a farti un giro? - chiese il biondo
- Si,certo. - risposi.
Prese la mia mano e iniziammo a camminare.
- Mi sei mancata. - sussurrò
- Non ci vediamo da sei ore Horan! - 
- Lo so ma mi mancavi lo stesso. - disse, io risi. Quant'era buffo e tenero quel ragazzo.
Arrivammo in un punto indefinito del paese - Ahh quanto odio la domenica! - disse luii
- Anch'io! - risposi.
Poi andammo in un parco in cui solitamente ci vanno le coppiette. 
Ci sedemmo in una manchina e inziammo a parlare del più e del meno.
- Allora la professoressa mi ha detto "Jones, come si permette ad aver offeso la sua compagna davanti la classe?" e io ho detto " E' troppo divertente umiliarla davanti a tutti" - stavo raccontando di quando la prof. la settimana scorsa mi aveva messo la nota perchè avevo dato della troia ad una ragazza della mia classe che ci provava con Niall e con cui avevo avuto molti battibecchi. 
- Ahah bambina sei la migliore! - disse dandomi un bacio sulle labbra.
- Tu sei il migliore. - 
Quando ritornammo alla normalità mi disse - E' vero che ti piaceva Harry? - 
Oh Dio e lui come lo sapeva?
- Ai tempi delle medie forse! - dissi ridendo 
- Ahh che sollievo! - 
Ai tempi del mese scorso forse! 
Tornata in casa Styles, trovai tutta la famiglia: la nonna di Harry, gli zii di Harry, il cugino figo di Harry che ci provava come un disperato con me ma non attaccava mai. 
Mangiai sotto lo sguardo pervertito di Greg, suo cugino, il che mi faceva imbarazzare letteralmente. Quella stronza di Ronnie che aveva capito tutto ogni tanto si faceva qualche risata. Se la domenica era così allora la Vigilia di Natale, Natale, Capodanno, Pasqua e tutte le feste dovevano essere in quest modo? Si salvi chi può, ecco perchè rivolevo indietro la mia vita. 
Finalmente quella tortura finì e andai a fare i miei compiti. Maledetto il giorno in cui dissi che c'era ancora venerdì e sabato per fare i compiti e alla fine mi ritrovavo la domenica impegnata. Vabbè metà dei compiti li avevo già svolti, l'altra metà non li facevo e il risultato era solo un tema da fare sul bullismo. 
Mi aiutò mia sorella, che fu vittima di bullismo ai tempi delle medie purtroppo. Ma al liceo si riforzò e guai a chi le diceva qualcosa o qualcuno la toccava. 
Avevo promesso a Niall che l'avrei accompagnato dal veterinario per il suo cagnolone, infatti appena finì i compiti mi recai a casa sua per poi andare insieme. 
- Cos'ha questo cagnolone? - dissi con la mia tipica vocina cogliona che avevo quando parlavo con un cane.
- L'ho visto zoppicare e mi sono preoccupato. -
- Magari ha fatto solo un movimento sbagliato. -
Quando arrivammo c'era una fila che non finiva mai, era cosa di mettersi le mani in testa.
- Oh Madonna. - 
- Passeremo il pomeriggio qui, ma almeno stiamo insieme. - 
Ci sedemmo e per ammazzare il tempo, presi un fucile. Dio che squallore.
Apparte lo scherzo, inziai a dialogare con la gente che era lì presente, accarezzavo animali di tutti i tipi e poi io e il mio Niall si scambiavamo effusioni amorose.
Finalmente arrivò il nostro turno. 
- Sento il coro dell'alleluja. - dissi, mentre il biondo se la rideva. 
Tutto apposto il cane stava bene, aveva solo preso una storta ma si sarebbe ripreso al più presto.
- Andiamo a casa mia? - chiesi
- Si dai. - 
Andammo a casa mia e trovai tutti lì, era la casa del popolo quella. 
Ovviamente Ronnie e Zayn stavano litigando, che poi per cazzate assurde! 
- Natasha che nome da troia! - disse lei
- Nessuno ha chiesto la tua opinione. - disse lui
- Questo è un paese libero. - rispose lei.
Si placarono tutt'e due - Ciao comunque.-  dissi io dato che nessuno si era accorto di noi.
- Che poi sei proprio un coglione! - disse lei
- Ci resto male se mi insulti. - disse lui facendo il labbruccio
- Ma vai a cagare, cazzone di un Malik! - rispose.
Bo, io li volevo filmare. Comunque sia io e Niall uscimmo in giardino, ci sdraiammo entrambi sull'amaca per stare accocolati l'un l'altro. 


 


Cià ragazze :3 Iniziamo dai! Sono mezzanotte e qualcosa e io son qui a scrivere l'angolo autrice, hmm bene Carli bene! Domani niente scuola yeeah :D Questo capitolo è d'intralcio perchè non avevo idea di cosa scrivere e alla fine è uscita fuori sta cosa ahaha. Volevo avvertirvi che se domani non riuscirò a postare è perchè mi trasferisco nella mia residenza invernale quindi potrebbe saltare la connessione D: 
Beh Ronnie anch'io odio la domenica çç ma non odio Malik HAHAH Povero il cagnolone di Horan, hmm uno Styles geloso mlmlml :3 Passiamo allo.... 

S P O I L E R 



"Che succede?"
"Ho visto quella tipa mentre baciava Harry, ha fatto male"

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Capitolo 13
*** Oh my God. ***


Nascondi e cerca 
Treni e macchine da cucire 
non mi troverai qui intorno 
sangue e lacrime erano qui prima.
(Hide and seek - Imogen heap)

Helena

- Hai presente quel momento in cui vedi una ragazza che ci prova con il tuo ragazzo e vuoi spaccarle la faccia? -
- Si. - disse Ronnie.
- Ecco, quando vedo quella vorrei darle fuoco. -
- Ma quante puttane ci sono nella nostra scuola? - 
- Tante, troppe! - 
- Lo sai che Zayn si sta frequentando con una di quelle? - disse lei
- Si, li ho visti baciarsi l'altro giorno. -
- Bah. - 
- Qualcosa non va? -
- Assolutamente no! - 
Mi alzai dalla sedia e andai a prepararmi un panino farcito.
- Ah Ronnie! Sai quel tema sul bullismo? - dissi con la bocca piena, sputando pezzettini di qua e di là
- Per cortesia Helena, non parlare quando mangi. - 
Inghiotti e poi parlai - Va bene adesso? -
- Eh si me lo ricordo. - 
- C'ho preso otto! - dissi entusiasta
- Brava Girl! - disse ritornando a fare i compiti
- Che studi? -
- Matematica ma sto finendo. - 
- Ronnie..  - 
- Dimmi. - disse sorridendo lei
- L'anno prossimo te ne andrai di nuovo a Bournemouth vero? - chiesi 
- Non lo so cosa farò l'anno prossimo. - disse - Tu per ora sta tranquilla, non ti lascio mica qui.- disse abbracciandomi.
Avevo la sorella migliore del mondo. 
- Sai sorella, oggi faccio un mese con Niall! - dissi
- Scusa ma che giorno siamo? - 
- 30 novembre. Tecnicamente ci siamo messi il 31 ottobre insieme ma dato che non esiste lo festeggiamo oggi. - 
- Sono felice per te amore! E allora che farete oggi? -
- Usciremo... Gli ho comprato pure il regalo! -
Gli avevo regalato un semplice orologio non troppo caro.
Toc toc, bussarono alla porta.
Aprii e vidi Niall con una rosa rossa in bocca.
- Non ci credo. - dissi ridendo
- Credici! - disse
Lo abbracciai, che gesto carino.
- Mi concedi un ballo? - disse non scantendo bene le parole dato che aveva in bocca quel coso.
- Sei tutto scemo tu! Dai entra. - lo feci accomodare.
- Rose Niall? - chiese Ronnie
- Esatto. - rispose lui, poi lei se ne andò di sopra. 
Ci sistemammo nel divano e lui mi guardava come se volesse qualcosa.
- Hai fame vero? - chiesi capendo tutto.
- Si.  - disse mostrando un sorriso a 32 denti.
Gli preparai il panino che poco prima mangiai e lui disse - Sei sexy quando cucini. - 
- Smettila idiota. - dissi sorridendo
- Vieni qui. - disse attirandomi a sè e baciandomi, istintivamente portai le braccia intorno al suo collo.
Poi mangiò il panino - E che schifo adesso ti puzza l'alito e non posso baciarti. - dissi ironicamente 
- Nessun problema. - disse estraendo dalla sua tasca un pacco di gomme da masticare. Ne prese una, la masticò per cinque minuti poi disse - Ecco adesso possiamo baciarci liberamente. - 
Lo baciai fregandomene della gomma che aveva in bocca, aprii la bocca e finìì a me come previsto.
- Stronza. - gli feci la linguaccia.
Poi tornammo nel divano e cominciammo a scherzare nuovamente, mi sdraiai e misi le mie gambe sulle sue mentre lui scherzava con le mie mani.  
- Vedi di non metterla incinta. - disse Anne interrompendo un nostro bacio.
E che cazzo sempre che ci sgamava.
- Anne! - dissi imbarazzata mentre lei rideva.

Quando Niall se ne andò, andai in terrazza per stare un pò sola con la mia musica ma vidi una scena che non mi aspettavo di vedere.
Quella Allison avvinghiata ad Harry che si baciavano come non mai.
Nemmeno si accorsero della mia presenza che scappai immediatamente.  
Non avevo mai visto baciarlo con altre ragazze. 
E faceva male. Nonostante avevo un ragazzo che mi piaceva, Harry mi ritornava comunque in mente.
Volevo morire. Gli occhi mi prudevano e un nodo mi si formò in gola. 
No Hel, non piangere. 
Mi scontrai con mia sorella che preoccupata mi disse - Che succede? -
- Ho visto quella tipa mentre baciava Harry, ha fatto male. - dissi
- Oh Hel. - mi abbracciò e scoppiai.
- Ehi ehi adesso hai un fidanzato che ti piace perchè devo piangerti addosso? -
- Perchè non riesco a vederlo con altre ragazze. - 

Ronnie

Giuro che quell'Allison mi stava sul cazzo in una maniera impressionante. 
Fa tutta la dolce, in realtà è una stronza. 
Non voglio che Styles si frequenti con questa e non lo vuole nemmeno Helena. 
- Vieni in cucina che parliamo un pò? - disse Anne
- Si, certo. - mi recai in cucina.
- Allora... -
- Dimmi Anne. -
- Sei di ultimo anno sai che vuol dire? -
- Che dovrò pensare al mio futuro? -
- Esatto! Almeno hai le idee chiare? Harry già ce le ha. -
- No, non so cosa fare dopo il liceo. -
- Ronnie, so che tu vorresti andare alla Juilliard ma non ci sono soldi necessari. - 
Ecco, ecco il mio grande soogno : andare alla Juilliard.
- Lo so. - abbassai la testa
- Poi è a New York! Mi dispiace bambina mia. -
- Ecco perchè non so cosa fare. Mi sono sempre messa in testa questo progetto di andare a New York non pensando a quanto costasse. Adesso che mi si sta sbattendo in faccia la realtà ho capito che è un sogno impossibile. - 
- Però mi sono informata, c'è una università simile nella tua città! Così tu ed Harry andrete ad abitare a casa tua. - disse 
- Ci penserò dopo, grazie per esserti informata. - mi alzai per andarmene.
- Ah Ronnie! - mi richiamò lei
- Dimmi. - 
- Puoi andare a fare la spesa e andare a buttare la spazzatura? - 
- Si, certo. -
Uscii di casa e presi la strada per il supermercato.
Mentre camminavo, mi accorsi che ci fu un incidente. C'erano due macchine semi distrutte, un'auto della polizia e un'autombulanza. 
Tutto quello mi ricordava quel fottuto incidente. 
I ricordi affioravano nella mia mente, guardai quella scena confusa. Ero stata traumatizzata. 
Se non avessi fatto arrabiare i miei genitori a quest'ora erano qui con me. 
Entrai in un vicolo chiuso, in cui alla fine c'era un cassonetto della spazzatura.
Lo buttai, in pochissimo arrivano dei ragazzi che mi bloccarono da tutte le parti.
- Ciao bella ragazza. - disse uno di loro.
- Che vuoi? - sbottai 
- E non ti incazzare. - disse un'altro.
Avevo paura. Era già buio, ero sola. 
- Volevamo conoscerti meglio. - disse uno alzando la mia maglia che abbassai immediatamente.
- Ma che bel coporcino che hai. - 
- Ma andate a fanculo. Lasciatemi stare. - feci per andarmene ma mi bloccarono. 
Iniziarono a toccarmi ovunque, dio che schifo. Mi dimenai come una pazza fino a quando non riuscii a liberarmi, presi uno dal colletto e gli mollai un pugno, ad un'altro gli diedi un calcio nelle palle, poi uno mi prese da dietro uscii un coltello che affondò nella mia pancia. 
- Ma che cazzo fai è una ragazza! - sbottò uno
Che dolore. Non avevo mai provato una cosa del genere. 
- Mi ha fatto incazzare amico! - disse
- Andiamocene prima che se ne accorgano. -
- Ve la farò pagare brutti stronzi. - dissi con voce spezzata mentre premevo nella ferita.
Quel gruppo scappò, mi accasciai a terra mentre il sangue continuava ad uscire. 
"Hai capito Ronnie? Se dovesse capitare che qualcuno di accoltelli o spari devi premere sulla ferita, devi farti forza  e cercare aiuto"
Se c'era qualcosa che mi aveva insegnato mio padre era la resistenza. Era un poliziotto, fu più volte sparato o accoltellato e mi spiegò cosa dovevo fare in quei casi. 
Pensandoci, stavo inziando a lacrimare ma no cazzo non era il momento per piangere.
Mi alzai e il dolore si fece più forte. 
Raggiunsi l'autoamblulanza che era lì nel luogo dell'incidente.
Salii sopra di essa e dissi al primo infermiere che avevo davanti - Sono stata ferita, mi aiuti per favore. - lui mi guardò confuso.
- Ha intenzione di stare  lì impalato e farmi morire dissanguanta oppure mi vuole medicare? - continuai.
Mi fecero distendere nel lettino, uno di loro mi alzò la maglia per vedere meglio il taglio. 
Evitai di guardare, il sangue umano mi faceva schifo. 
Finalmente arrivammo in ospedale e mi ricoverarono dandomi l'anestetico che mi fece addormentare. 

La luce. Vedevo la luce. Sentivo che stesse arrivando il mio momento. Mamma, papà sono quasi qui!
Ero in paradiso? Ah no, era solo quella fastidiosissima luce bianca che quel dottore mi mise in faccia.
- Tutto apposto! Sta bene. - disse. Sentii un sospiro di sollievo.
Aprii bene gli occhi e vidi tutti intorno a quello squallido lettino d'ospedale. 
- Helena perchè piangi? - chiesi ancora un pò rincoglionita.
- Ti hanno accoltellato Ronnie. - rispose 
- Mi hanno accoltellato? Ah si è vero. - dissi ridendo - Ahi ahi. - continuai.
Comunque erano tutti seri e ritornai seria anch'io. 
- Zayn perchè ti sei fatto il ciuffo biondo? - chiesi
- Mi piaceva. - 
- Ti sta bene. -
- Davvero? -
- No. - 
Quando Anne uscii dalla stanza Liam disse - Giuro che se trovo quei figli di puttana gli stacco le palle e giele faccio mangiare. - 
- Se mi capitano davanti faccio una strage. - disse Harry.
- Ragazzi tranquilli, io sto bene. - 
- Passerò io la notte con te Ronnie. - disse Helena
- No, la passerò io con lei. - disse Liam. 


 


Buonpomeriggio ragazze! Forse è la prima volta che posto di pomeriggio ahahah Comunque dato che l'altro capitolo l'ho postato ieri notte, quello è il capitolo di giorno nove e questo è quello di oggi. Wuaa che bello è sabato:D Per ora sono nel divano, in casa mia c'è un bordello perchè stiamo preparando tutto per il trasferimento ahah! Allora questo capitolo, si insomma mi piace! Niall ed Helena fanno un mese, che cari, Helena sta male perchè vede Harry baciare un'altra. Ragazze ad Helena PIACE Niall, ma dato che ha sempre avuto un debole non riesce a vederlo con un'altra. Povera Ronnie che viene accoltellata D: Ma bo è una forza!

 S P O I L E R 


"Sei mia adesso"
"La cosa mia piace"

Se non le ve ricordiate questa è Ronnie  e lei è Helena 

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Capitolo 14
*** The night. ***


Chiudi la porta, spegni la luce 
Voglio stare con te 
Voglio sentire il tuo amore 
Voglio starmene disteso accanto a te 
Non posso nasconderlo, anche se ci provo.
(Moments - One Direction)

Due settimane e mi ripresi subito. In fondo era solo un taglio non molto profondo.
Se passarono due settimane, voleva dire che eravamo già a metà dicembre.
Come passava il tempo, sembrava ieri che fossimo venute qui ad Holmes Chapel e sembrava ieri la prima volta che io e Liam ci baciammo.
Già stavo con lui da un mese. Un mese fantastico, ricco di tanto amore.
Per lui provavo qualcosa di strano, però non mi ritenevo innamorata.
Ma più ci stavo e più mi rendevo conto che il mio sentimento per lui cresceva sempre di più. 
Mi persi nei miei pensieri e non mi accorsi che il prof. mi avesse fatto una domanda
- Allora? - disse
- Può ripetere la domanda? - chiesi. Lui ripetè la domanda e risposi correttamente, poi ricominciò a spiegare. Mentre mi annoiavo a morte, qualcuno mi lanciò un bigliettino. Curiosa, lo aprii immediatamente. Era di Liam e diceva:
"stasera sono solo a casa, vieni a farmi compagnia? ;) "
Cazzo culo certo che vengo! Mi girai, lo guardai e annuii. Quando la lezione finì, stavo per uscire dalla porta, Liam mi prese e velocemente mi portò dietro un angolo appartato.
- Ciao Payne. - sorrisi
- Ciao Jones. - sorrise anche lui.
- C'hai capito qualcosa della lezione? - chiesi
- No, ero troppo impegnato a guardarti. - io risi e poi lo baciai. Schiusi le labbra per dare accesso alla lingua irrequieta di Liam, che non appena raggiunse la mia si scatenò. 
- Eh insomma ragazzi, queste cose fatele a casa vostra! - disse il bidello. Entrambi scoppiammo a ridere, poi mano nella mano raggiungemmo gli altri.
- Ciao ragazzi! - disse Harry
- Ciao Hazza! - dissi io
- Avete avuto interrogazioni? - chiese Helena
- Hmm no! - dissi io
- Io si. ho fatto scena muta e ho preso quattro. - disse Louis ridendo. 
- Che cazzo ridi fra un pò ci sono i pagellini. - sbottò Zayn nervoso.
- Rido per non piangere. - disse lui
- Si, certo tu che piangi! - disse Harry
- Ehi, sono un essere sensibile anch'io! - 
Continuammo così, ma Zayn era sempre così muto e se rispondeva lo  faceva sgarbatamente. 
Per stuzzicarlo dissi - Zayn perchè non parli? Il gatto ti ha mangiato la lingua? - 
- Stai zitta tu cogliona. - disse tutto acido
- Ti ho fatto solo una domanda Dio mio. - dissi, lui sbuffò. - Oh scommetto che hai litigato con Natasha. - continuai.
- Basta cazzo me ne vado. - disse alzandosi.
- Ma porco cazzo è possibile mai che dovete sempre litigare? - disse Harry
- E' giusto così. - dissi
- No , non è giusto così! Vogliamo solamente un gruppo in cui non ci siano persone che si odiano tra loro. - 
- Stavolta è stata colpa mia, scusate. - dissi da finta dispiaciuta. In parte era vero che mi piacesse litigare con lui, ma a volte eravamo veramente pesanti che mi feriva. 
Driin, la campanella suonò e tutti ritornammo in classe. Durante il mio tragitto incontrai Zayn. Liam voleva che mi scusassi con lui e allora feci quello che era giusto fare. 
- Zayn.. - lo richiamai
- Che vuoi tu? -
- Volevo... Scusarmi. - 
- Sei stata costretta vero? -
- Beeeeh, si. Però mi sento leggermente in colpa. - 
- Leggermente eh? Non hai un briciolo di cuore, non provi nemmeno qualcosa di positivo per me. - 
- E' ovvio perchè anche tu non mi vuoi bene. -
- Si, è ovvio. - poi se ne ritornò in classe. 
Stavolta mi sentivo veramente in colpa. La prima volta che succedeva. 
Entrai in classe con il solito ritardo, feci le ore di lezione, poi la pausa pranzo, le altre due ore e poi ritornai a casa.
- Sorella! - mi richiamò Harry
- Fratello. - 
- Parliamo un pò? -
- E di cosa? Non ho nulla da dirti. - 
- Tu no, io si. -
- Ok parla Bro! - presi il pacchetto di Haribo che teneva in mano e iniziai a mangiarne un pò.
- Quella Allison... Bo mi piace! - alzai gli occhi al cielo
- E' troia Harry! - risposi 
- Cosa dici! E' dolcissima! - 
- Infattii! Le ragazzi che sembrano dolci in realtà sono delle zoccolone a pedali! - dissi. - Ti prego Harold fallo per me, non ti fidanzare con lei. - dissi pregandolo.
- Ma mi piace! - disse
- Al diavolo il piacere! Anne diglielo anche tu che non è la ragazza per lui! - dissi ad Anne che era appena entrata in casa.
- Allison? Oh no, è una ragazza così dolce! - disse lei, io la guardai in cagnesco.
- Beh oggi è il giorno  dei contrari, quindi si dovresti fidanzarti con lei! - dissi, provocando una sua risata..
- Ah Anne oggi posso andare a dormire da Jennifer? - chiesi
- Hmm... no. - 
Come no? E come sarei andata da Liam? 
- Perchè? -
- Oggi è il giorno dei contrari, no? - disse sorridendo. Ah, meno male via libera. 

Helena

"Allora l'espressione viene... Oh fanculo tutto" pensai chiudendo i libri di matematica.
- Mia piccola zolletta di zucchero sono qui. - disse Niall entrando in casa.  
- Niall evita di chiamarmi così! - dissi
- Ma io scherzo! - disse
- Lo so. - dissi ridendo e dandogli un bacio sulle labbra.
- Dato che sei un genio in matematica, aiutami con queste espressioni. - dissi sorridendo a 32 denti.
- Si,certo. Mi usi solo per questo. - disse facendo il labbruccio.
- Mannò idiota. - dissi dandogli un'altro bacio. 
Finite quelle pallose espressioni erano già le sette e mezza  e ci misimo a scherzare nel divano, come sempre.
- Hai notato che campo a casa tua? - chiese
- Ehm si! - dissi 
- E hai notato anche che ci diamo sempre baci? - 
- Beh, è questo che fa una coppia no? -
- Si,ovvio. Dai vieni qui. - disse avvicinandosi a me a stampandomi un bacio.
- Eh che cazzo sempre a pomiciare nel divano. Voglio guardarmi un pò la tv, non posso? - sbottò Harry scendendo le scale.
- Ma cosa vuoi? Vai in camera tua a guardare la tv! - dissi io
- Semmai tu dovresti andare in camera tua, questa è casa mia ti ricordo! - rispose lui
- Ehm.. è meglio che me ne vado. - disse Niall andandosene. 
- Visto? Hai cacciato il mio ragazzo! - dissi.
- Cazzi tuoi! - rispose.
- Ma io non lo so come ragioni va. Tu stai sempre lì a pomiciare con Allison e io non posso stare qui con Niall? - dissi e poi uscii incazzata da casa facendo un giro. 
Era sera, non sapendo dove andare vagai per il paese. Non mi importava se dovessi andare a casa per cenare.
Dopo un'ora tornai e dovetti sentire la ramanzina di Anne - Ma dove sei stata a quest'ora? Non hai mangiato ma perchè te ne sei andata? - 
- Scusa Anne, ero arrabbiata. - dissi lanciando uno sguardo a Harry. Ronnie se n'era andata da Liam, ma Anne non lo sapeva.
Quando la donna se ne andò a dormire io ed Harry rimasimo nel divano in silenzio a guardare la tv.
- Hel... - disse lui guardandomi negli occhi.
- Scusa per oggi, non volevo ma ero nervoso. - continuò
- Tranquillo, ci sono abituata. -
- Per favore non dire così. - 
- Ma è vero! -
Mi prese d'impulso e mi abbracciò. - Scusa scusa, per tutto il male che ti ho fatto. - disse.
- Non scusarti, ti perdono. - dissi sorridendo, anche lui lo fece. 
Iniziammo a parlare del più e del meno fin quando non si fece mezzanotte.
- E' tardi, andiamo a dormire. - dissi io
- Si andiamo. -
Quando andammo al piano di sopra, stavo quasi per andare in camera ma lui mi bloccò e  mi prese dai fianchi. I vostri visi erano vicini, molto vicini. Sentivo il suo respiro nelle mie labbra - E' stata una bella serata - mi disse.
- Si.. - dissi un pò impacciata.
Oh Cristo, stavo letteralmente impazzendo.

Ronnie.

Ritornando alla sera.

- Ciao Anne io vado. - dissi uscendo di casa. Alla fine della strada c'era Liam che mi aspettava in macchina. Entrai e iniziai a parlare senza fermarmi. - Oh ciao Liam, guarda cos'ho portato? Haribo! Poi questa cosa di nascost... - non mi fece finire che mi prese e mi baciò.
Sorrisimo entrambi a fior di labbra - Sei mia adesso. - disse
- La cosa mi piace. - 
Mise in moto e andammo a casa sua.
- Allora che c'è per cena? - dissi
- Pizza! - rispose
- Fantasia portalo via! -
- Non sono un bravo cuoco. - disse
- Tranquillo amore. - dissi dandogli un bacio.
Quando finimmo di mangiare ci sistemammo nel divano e guardammo un film. 
Tecnicamente dovevamo vedere il film, praticamente toglievamo il volume e doppiavamo i personaggi dicendo cazzate una dopo l'altra.
Mi stavo proprio divertendo con lui.
- Piccola andiamo a dormire? - disse
- Si andiamo. - 
- Chi arriva ultimo è una mezza cartuccia! - dissi iniziando a correre.
- Non è giusto così! - disse rincorrendomi, prendendomi dai fianchi e spostandomi in modo da arrivare lui primo. 
- Uffi! - dissi - Vado a mettermi il pigiama. - continuai.
Quando ritornai quello scemo faceva finta di dormire. - Uhh Liam sta dormendo, adesso gli farò uno scherzendo. - dissi
- Finiscila e vieni qui. - disse allargando le braccia, immediatamente mi accoccolai tra le sue braccia.
Era tutto così buio e fuori stava piovendo, l'atmosfera perfetta.
- Ho paura di perderti, Liam. - dissi interrompendo quel silenzio imbarazzante.
- Sai Ronnie a sette anni persi il mio cricetino. A otto anni morì il mio caro zio e all'età di undici anni morì il mio migliore amico. Così pensai che la causa fossi io. - disse
- Oh, mi sentivo anch'io così. - lui sorrise, poi mi baciò. Un bacio passionale, intendo. Mi prese e mi mise a cavalcioni sopra di lui. Stava alzando la mia maglietta tentando di toccare il mio seno. 
- N-no Liam. - dissi fermandolo. 
- Non mi avevi detto che non eri più vergine? - chiese
- Il punto è che stiamo insieme da poco. -
- Stiamo insieme da un mese! -
- Ti sembra tanto? Non faccio sesso in questo modo! - dissi levandomi da quella posizione.
- Dai Ronnie non fare la permalosa. - 
Scesi al piano di giù, mi sedetti nel bancone e bevetti un pò d'acqua. In pochissimo mi raggiunse.
- Avevi ragione, scusa. - disse abbracciandomi. 
Ci misimo fronte a fronte. - Bambina, ogni volta che mi avvicino hai questo effetto? - chiese sentendo il mio cuore battere molto velocemente - Sempre. - dissi e poi iniziò a baciarmi nello stesso modo ti prima. Allungò la mano verso la mia parte intima, mi irrigidì - Rilassati. - disse lui. Alzò le mutande e raggiunse quel che doveva raggiungere. Mi penetrò con un dito, poi con un'altro. Provai un piacere che non provavo da tempo, lo avvicinai a me e ci scambiammo un bacio. 
In quella situazione mi sentivo... strana ma felice. 



Eh beh salve! Scusate se non ho postato ieri ma non ho avuto tempo. Ci sono rimasta veramente male perchè nel capitolo precedente non ho avuto recensioni... Devo pensare che la storia non vi piaccia più? Bo! Comunque... scusate per questo capitolo a rating rosso ma volevo scriverlo ahahah. Madò ragà ho preso 5 e mezzo di greco D: So che non ve ne fotte nulla ma vabbè ahahah

S P O I L E R 

"Dimmi che non ci sei anche tu al corso di musica"
"Ehm si" 

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Capitolo 15
*** Christmas is near! ***


Sto vivendo in un sogno,
Non si tratta di far credere,
Voglio che tu sappia,
Che non lascerò andare,
Il mio corpo mostra,
Che sei tu tutto quello di cui ho bisogno,
Sarai mio,
Dall’alba al tramonto,
E vivere la nostra fantasia.
(Alex Gaudino - I'm in love)

Ronnie

Era da un paio di giorni che  ero in punizione. Ed era da un paio di giorni che io e Liam non ci parlavamo. Stavo male senza di lui. Mi sentivo vuota, dovevo andare subito a parlare con lui. Dopo vari pensieri mi alzai di scatto dal divano, intenta a raggiungere la sua abitazione. 
Uscii di casa e mi incammiani. Stava quasi piovendo e non avevo nemmeno un ombrello, perfetto! Cinque minuti dopo iniziò a diluviare. Ma Cristo perchè tutte a me? 
Suonai il campanello che ero tutta bagnata. Aprii lui.
- Senti Liam avevo bisogno di parlarti. Non riesco a stare senza di te, senza i tuoi baci, abbracci, carezze. Dio, mi sento stupida in questo momento ma non voglio più litigare con te, ti prego perdonami per il mio comportamento infantile. - dissi velocemente. Lui sorrise beffardo
- Eh non ridere per favore. - dissi con gli occhi da cucciolo.
- Dai entra, sei tutta bagnata. - entrai tutta felice. 
- Oh Liam che bello, sono felice che abbiamo fatto pace. Giuro che mi mancavi tantissimo. - dissi, appena finì di parlare senza preavviso mi prese  il viso dolcemente e mi stampò un tenero bacio. Le sue labbra erano morbide e calde, il contatto con le mie mi provocava qualcosa alla bocca dello stomaco. Non riuscivo a spiegare bene, ma sentivo che lo desideravo sempre di più. 
- Mi piacciono questi tuoi baci improvvisi. - dissi sorridendo. 
- Allora stasera a casa tua che ci scambiamo i regali? - disse accarezzandomi la guancia.
- Si si! Vengono pure gli altri. - dissi. 
- Giuro che mi sei mancata. - sussurrò 
- Anche tu Liam. - dissi guardandolo negli occhi.
- Mi piace quando mi guardi negli occhi. - disse
- Mi piacciono. - dissi avvicinandomi per guardalo meglio.
I nostri nasi si sfiorarono, in pochissimo anche le nostre bocche. Chiusi gli occhi, toccai un'altra volta le sue labbra, le schiusi leggermente per assaporle meglio. Le mie labbra sulle sue labbra. Era tutto così perfetto Dio mio.
Squillo il cellulare, tempismo perfetto. 
- Tu, non dovevi uscire di casa o sbaglio? - Era "la donna"
- Scusa Anne ma dovevo andare da Liam, ti prego comprendimi abbiamo litigato. - 
- Va bene, ti voglio qui tra cinque minuti vi devo dare una notizia. - e che cazzo era incinta?
- Amore devo andare, ci vediamo stasera. - dissi dandogli un leggero bacio per poi scappare verso casa. Ero troppo curiosa.
Appena entrai, la casa era tutta decorata con addobbi natalizi. C'era perfino l'albero di Natale decorato perfettamente. 
Arrivò Anne con un ridicolo cappello di Natale e Hazza disse - Mamma, levati questo stupido cappello. - 
- Volevo fare la simpatica. - disse
- Anne fidati, sei simpatica anche senza. - dissi.
- Non vi ho fatto venire qui per criticarmi! Ho una notiziona! - disse Anne.
- Fa che non sia incinta. Fa che non sia incinta. - sussurrò Harry chiudendo gli occhi. 
- Per Natale andremo in montagna! - disse euforica
Eh? Come? Cosa? Quando? PERCHE'? 
- Nooooooooooooo. - disse Harry
- Ma perchè dai sarà bello. - disse Helena
- Heeeeeeeeel, no! - dissi io.
- Sarà divertente dai. - disse Anne. 
Si certo, come tua nonna che balla la samba. 
Arrivò sera e arrivarono i ragazzi. Ci misimo intorno all'albero per scartare i nostri regali. 
Ad Harry glielo davo la mattina di Natale, dato che abitavamo insieme e viceversa. A Louis regalai un cappello, a Niall una sciarpa a Zayn delle mutante natalizie. Liam me lo portai in una stanza apparte per dargli il mio regalo.
- Tieni. - dissi dandogli un pacco. Lo aprii e c'erano tantissime cose: una felpa che lui desiderava da tanto, delle nike e un mini collage con tantissime nostre foto. Che romanticona.
- Oddio le scarpe che desidevo. - disse - Grazie, grazie, grazie! - continuò dandomi un bacio.
- Ecco, tieni. - disse dandomi anche lui un pacco. All'interno c'era un orsacchiotto morbidoso, una collana splendida, una rosa rossa e rullo di tamburi... due biglietti per il concerto di Ed Sheeran! 
- No. Non ci posso credere. Dimmi che sto sognando. - dissi tenendo in mano di due biglietti.
- No, non stai sognando. - disse sorridendo.
- Ahhhhh, Liam! Non avevo mai ricevuto un regalo così bello! Ti ringrazio tantissimo! - dissi abbracciandolo. Ci misimo fronte a fronte e dissi - Sei il miglior regalo di Natale che Dio mi avesse mai fatto. - dopodichè lo baciai.
Si, sarei dovuta andare in quello schifo di montagna stando lontana da lui ma la mia felicità in quel momento era alle stelle.

Helena.

"Occhei. Maglioni pesanti ci sono. Le Uggs ci sono. Felpe, ci sono. Cappelli ci sono... manca qualcosa?" Pensai tra me e me. Il fatidico giorno della partenza arrivò presto. Mi affrettai a fare la valigia insieme a Ronnie. 
- Forza dai andiamo, sennò perdiamo l'aereo. - disse Anne. 
Chissà in quale paesino sconfinato, dimenticato da Dio eravamo costretti a passare il Natale. 
- Mamma non è giusto, volevo passare il Natale qui. - disse Hary.
- Non fare storie, è da due anni che non partiamo per la neve! - rispose Anne. 
Arrivammo in aereoporto, presimo l'aereo e partimmo per quella meta da me sconosciuta. 
Quando arrivammo già feci le prime figure di merda: andai a sbattere contro un uomo e feci cadere una marea di valigie stile domino.
- Ehm... vado a seppellirmi. - dissi riferendomi alla figura che avevo appena fatto. Ronnie ed Harry risero entrambi. 
Ci recammo nel paesino dove alloggiavamo. Dicevano che lì si conoscevano tutti. Il tipico paesino di montagna in cui pecore e altri strani animali, li  vedi ovunque. Anzi le persone erano molto ospitali. 
Entrammo nella nostra baita, molto calda e accogliente. Sistemai le mie cose per poi andare a fare una sciata insieme agli altri. 
- Ahh che bella l'aria alpina! - disse Anne. 
- Già! - disse Ronnie. 
- Vado in cima chi viene con me? - chiesi
- Io. - disse Harry. No cavolo non volevo che venissi tu con me, cioè veramente si ma no... oddio che confusione.
- Sai sciare? - chiese Harry quando ci ritrovammo soli.
- No, infatti sono sono qui in cima per andarmi a schiantare con qualche albero. - dissi acida.
- Scusa eh. - disse
- Sto scherzando. - dissi
- Non sembrava. - rispose.
- A volte faccio così,scusa. - dissi ridendo. 
Arrivammo in un punto indefinito e prendemmo una via strana, c'era un cartello ma non pensavo fosse qualche cartello di avvertenze. 
- Ehm Hel, dove siamo.? - disse Harry con un leggero panico
- Non lo so. - dissi
- E' una valanga quella? - disse indicando un cumulo bianco che veniva verso di noi. 
- Oh cazzo Harry, corri corri! - dissi levandomi gli scii levocemente e iniziando a correre.
Grazie al signore trrovammo una baita, l'aprimmo con la forza e ci entrammo.
- Ho il cuore in gola Harry. - dissi spaventata.
- Tranquilla, quando finirà usciremo da qui. - disse rassicurandomi.
Mi sedetti nel letto silenziosa.
- La canzone quando la continuiamo? - disse di punto iin bianco.
- La continuerei anche ora, ho molta ispirazione. - risposi
- Certo, stai con Niall e allora ti viene l'ispirazione. - 
- Ma stai zitto va. - dissi ridendo
- Con la mia fidanzata però non mi viene l'ispirazione. - disse facendo il labbruccio. Cosa? Stavano già insieme? Mi irrigidì subito.
- State già insieme? - dissi seria. A lui scomparve il sorriso - Si. - disse abbassando la testa.
- Controllo com'è la situazione fuori. - dissi uscendo e rientrando subito - Molto brutta. - continuai mentre lui rideva per la faccia che avevo appena mimato. 
Rimanemmo lì per un'ora poi dissi - Harry... quella canzone che stavi scrivendo a chi la volevi dedicare? -
- Ad una persona. - 
- Grazie al cazzo. A chi? - chiesi. E via con il gioco di sguardi. Ma quel ragazzo sapeva formulare una frase oppure no? 
- C'è qualcuno là dentro? - disse un'uomo sconosciuto fuori dalla baita. 
- Ci siamo noi! - rispondemmo. 
C'erano molti uomini della polizia alpina o una cosa del genere che ci riportarono da Anne e Ronnie. 
La sera andammo in paese, dato che festeggiavano una festa in piazza con musica tradizionale e balli. 
Quando ritornammo in casa, raccontai quel che successe a Ronnie poi caddì in un sonno profondo. 

 


Ciao a tutte:3 I'm here! E' quasi Natale ad Holmes Chapel afghtgh e i ragazzi ne approfittano per scambiarsi i regali. Anne decide di partire con i ragazzi e Hazza e Hel? Cosa combinate? Aahah mattacchioni :3 Fatemi sapere cosa ne pensate, nel frattempo ne approfitto per fare pubblicità a El_Infinity con la sua nuova storia : L'isola che non c'è  E' una storia aghdthsgd 

 S P O I L E R 

" Io... non..." 
"Shh" 


 

Una Ronnie sorridente :3

 

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Capitolo 16
*** You again? ***


E’ il periodo più bello dell’anno
Le luci riempiono le strade diffondendo tanta allegria
Dovrei giocare nella neve
Ma starò sotto il vischio
(Justin Bieber - Mistletoe)

Ronnie

- Quanta roba abbiamo fumato Harry? - chiesi ridendo
- Non lo so, ma tanta. - rispose ridendo anche lui.
Eravamo strafatti, nel vero senso della parola.
- Ehi ragazzi vorrei dormire a casa vostra stanotte. - disse Louis
- Dormi, tanto mia madre è andata a scopare con il suo compagno. Ops, non lo dovevo dire. - rispose Harry.
- Ma che ore sono? - chiesi
- Le cinque di mattina. - disse Zayn dando un'ultima aspirata a quella canna che ci stavamo girando tutti.
Non so perchè ma quel venerdì decisimo di provare quella roba e allora ci dammo alla pazza gioia. 
- Ho sonno ragazzi buonanotte. - disse Helena che rientrò in casa. 
Volevo entrare anch'io ma quella canna mi attirava troppo. Non capivo un cazzo, non riuscivo a pensare, avevo gli occhi rossi, non smettevo di ridere e avevo una fame assurda. 
- Ma solo io ho fame? - chiesi uìcon un sorriso stampato nella faccia. 
- No, anch'io. - disse Niall scoppiando a ridere.
Senza farci sentire entrammo in casa, mangiammo qualcosa poi non ricordo più nulla, forse crollai nel divano accanto a Niall.

Il lunedì successivo.

- Ho sentito dire che venerdì sera allo Snow Styles e co.. si sono strafatti e che quella Ronnie abbia fatto sesso con Liam. - bisbigliavano quelle oche giulive delle cheerleader che non si facevano mai i cazzi loro.
- Scusate se interrompo la vostra interessantissima conversazione su quello che abbiamo fatto venerdì sera, ma io non ho fatto sesso con Liam! E poi imparate a farvi i cazzi vostri. - dissi a loro scocciata. 
- Oh meno male! - disse una di quelle due
- Meno male cosa? Se non lo sapessi io e lui stiamo insieme, puoi togliergli le mani di dosso. - dissi gelosa del mio Liam. 
- Troia. - sussurrò una
- Ti confondi, quella sei tu. - dissi, girai i tacchi e me ne andai. Incontrai Liam durante il tragitto - Oh Liam! Non sai che è successo. - dissi 
- Che è successo? - chiese
- Ho sentito due troie sparlare di noi, e una fa "meno male che non avete fatto sesso quella sera" e io gli ho detto che se non lo sapesse adesso stiamo insieme. Ti giuro mi è venuto un nervoso! Le persone devono capire che ormai sei mi... - mi bloccai non sapendo la sua reazione. 
Sorrise e disse - Sono? - 
- Sei mio cazzo! - dissi avvicinadolo a me per dargli un bacio. 
- Era questa la risposta che volevo sentire! - 
Ritornai in classe, in quella giornata ci sarebbe stato il via per i corsi pomeridiani. Avevo scelto che avrei frequentato il corso di musica che era diviso in due: quello di canto e quello degli strumenti musicali. Ovviamente scelsi canto, mentre mia sorella che da sempre suonava la batteria scelse la seconda opzione. 
- Allora ragazzi per l'iscrizione andate tutti in segreteria.- disse un prof da me sconosciuto. Mi recai sul posto per prendere il modulo, ne erano rimasti pochi per il corso di musica. Mi affrettai a prendere il modulo che la segretaria mi stava dando, ma proprio nel momento in cui lo presi insieme a me lo prese un ragazzo. 
- Ancora tu? - dissi a Zayn
- No cazzo già mi basta sopportarti nell'ora di scienze e letteratura inglese, ma pure questo no! - ribattè
- Adesso lo dai a me, l'ho preso prima io! - dissi
- Cosa dici l'ho preso prima io! -
- Smettla di fare il bambino, hai perfettamente visto che l'avevo in mano io! - 
- Ragazzi! - richiamò la nostra attenzione la segretaria - Ce n'è un'altro, tranquilli. - continuò. Zayn mi guardò e sbarrò gli occhi. Era una guerra aperta quella. 
Adesso mi era passata anche la voglia di cantare, maledetto Malik! 
In pochissimo tempo ero già in sala teatro con tutti quelli del corso, io e Zayn ci distanziammo. Il prof. volle che ognugno di noi cantasse da solo per sentire la nostra voce. Purtroppo arrivò il mio turno e con molto imbarazzo cantai la prima canzone che mi venne in mente. Poi toccò a Zayn, devo dire che aveva una gran bella voce ma questo non toglieva il fatto che l'odiassi.
- Adesso chi di voi sa suonare uno strumento? - chiese il professore.
- Io. - dissi per prima - Suono il pianoforte. - continuai.
- Bene suonaci e cantaci una canzone. - 


(http://www.youtube.com/watch?v=MHKHJvXlvak&feature=relmfu) Iniziai a cantare.

Yellow diamonds in the light 
And we're standing side by side 
As your shadow crosses mine 
What it takes to come alive 

It's the way I'm feeling 
I just can't deny 
But I've gotta let it go 

We found love in a hopeless place 
We found love in a hopeless place 
We found love in a hopeless place 
We found love in a hopeless place 


Poi si intromise il moro:

Shine a light through an open door 
Love and life I will divide 
Turn away cause I need you more 
Feel the heartbeat in my mind 

It's the way I'm feeling 
I just can't deny 
But I've gotta let it go 

We found love in a hopeless place 
We found love in a hopeless place 
We found love in a hopeless place 
We found love in a hopeless place 


Mi incazzai e smisi di suonare - Perchè? Eravate così in sintonia tra di voi. - disse il professore.
- Professore, questo ragazzo sta cercando di compromettere la mia carriera da cantante! - dissi
- Addirittura! E per dirla tutta non avrai mai una carriera da cantante. - disse Zayn.
- Smettila di dire queste cose! - dissi. Quando mi dicevano cose del genere, mi crollava il mondo addosso.
- Non è vero Malik, potrebbe avere una bellissima carriera da cantante come la potresti avere tu! - disse il prof.  - Coraggio suonaci qualcos'altro. - continuò dolce lui.
Cantai stereo hearts e anche in quel caso lui si intromise ma non smisi di suonare. Poi cantai Skyscraper e lo fece di nuovo. 
In fondo non eravamo male insieme, cioè in senso.. cantare insieme! Bah, ma che cosa mi passava per la testa nemmeno io lo sapevo. 
- Wow. - disse una del corso.
- Niente "wow", non siamo bravi insieme. Io sono bravo per conto mio. - disse Zayn. 
- Sei proprio testardo Malik! - disse il professore. 
Quell'ora finì e dato che la professoressa dell'ora successiva mancava uscimmo prima. 
Avevo quasi dimenticato del quattro e mezzo di latino, come l'avrei detto ad Anne? 
- Ciao Anne. - entrai in casa
- Ciao tesoro. - rispose
- Hanno portato i compiti di latino oggi. - 
- Quanto hai preso. -
- Quattro e mezzo. - 
- Ma è possibile mai che prendi sempre insufficienze? Lo capisci che ti potrebbero bocciare, Ronnie? Pensi solo a divertirti, a stare davanti a quel cazzo di computer e a pomiciare con il tuo ragazzo! - disse. No, no quell'incubo no. 
- Ti prego, non dirmi questo. -
- Ma è questo che devo dirti! Cerca di recuperare i voti e di recuperare la mia fiducia! - disse
- Che c'entra la fiducia? -
- Pensi che non lo sappia che quella sera sei andata a casa di Liam e chissà cosa avrete fatto? - 
Oh cazzo.
- Non abbiamo fatto nulla Anne, io volevo solo stare con il mio ragazzo! - 
- Sei in punizione Ronnie! - 
- Ma ho diciotto anni non puoi mettermi in punizione - 
- Dal tuo comportamento  ne dimostri di meno. -
Vaffanculo Anne.
Vaffanculo la scuola.
Vaffanculo tutto. 
Volevo solo divertirmi, chiedevo troppo?

Helena.

- Sono veramente felice che frequentate in molti il corso di musica! - disse la professoressa. 
Se se anch'io.
Cioè veramente no, ero nel corso insieme ad Harry e questa cosa non mi andava a genio. 
Qualche volta ci scambiavamo qualche sguardo ma niente di che. Dopo quello che successe l'altra notte, cioè che rimanemmo a cazzeggiare fino a mezzanotte, era diventato più freddo. Meglio così, almeno stavo solo con Niall ed Harry non mi gironzolava per la testa. 
- Come primo compito vorrei che scriviate una canzone. - disse lei.
Cosa? 
- Ovviamente insieme a qualcuno. - continuò.
Ah meno male.
- Allora Smith insieme a Anderson, Styles insieme a Jones...  - disse dicendo le altre coppie. Oh perfetto, manco a farlo apposta. 
Quando uscimmo Harry mi venne incontro - Oggi pomeriggio si sta nella casa sull'albero per provare a scrivere qualcosa. - disse lui. 
- Ok. - risposi. 
Poi arrivò Niall che con il suo scooter, orrendo, mi accompagnò a casa. 
- Ciao bimba, stasera usciamo? Tanto sono già iniziate le vacanze natalizie. - disse felice
- Dipende il tempo, ma penso di si. - dissi.
Rientrai a casa e sentii Ronnie ed Anne discutere, mentre Harry serio nel divano.
- Allora, scriviamo? - chiese
- Si... - dissi e ci recammo nella casetta. 
Ci sitemammo nei mille cuscini che coprivano il pavimento. 
- Allora le opzioni sono due : o scriviamo una canzone sull'adolescenza, oppure una canzone d'amore. - disse lui
- Opterei per la prima. - dissi 
- Direi di scrivere un'amore finito. - disse. - Tipo : Sono afflitto, mi senti? Sono accecato perchè tutto ciò che vedo sei tu. Sto ballando da solo. Sto pregando che il tuo cuore si guardi attorno. - continuò.
- Wow  Styles romanticone! - dissi facendolo ridere. Dio la sua risata che cos'era. 
- Oppure : Lui ti prende per mano e io muoio. Guardo i tuoi occhi e non capisco, perchè non puoi guardarmi così. - disse.
Era come se stesse parlando con qualcuno in quel momento 
- E' come se la stessi dedicando a qualcuno. - dissi
- Infatti è così. - disse. Un gioco di sguardi poi entrò Liam che rovinò la fantastica atmosfera che si era creata. 
- Scusate ragazzi ma avete visto Ronnie? - chiese
- Penso che sia in camera sua. - risposi.
Dopo cinque minuti che eravamo ritornati in casa, sentii Ronnie e Liam litigare poi lui scese tutto incazzato e uscii salutando molto freddamente. 
La sera uscii con Nialler, la solita fantastica serata con tanto di bacio sotto il vischio, ma quelle parole di Harry mi ritornavano sempre in mente. 


 


Sera girls! Non sono in ritardo a postare, piuttosto lo sono con l'altra mia FF che non continuo da tre mesi D: Bene bene bene, questo capitolo è normale, semplice, carino si ahaha Scusate se scrivo l'uso di canne all'inzio ma bo ci pensavo e l'ho scritto! Cche bello è quasi Natale da loro e le vacanze sono già inziate. afghtiueh. 

S P O I L E R 


"Si va a sciare questo Natale!
"Nooooo"

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Capitolo 17
*** What the hell. ***


Ti ricordi, eravamo seduti là, dalle acque
Hai messo il tuo braccio intorno a me per la prima volta
Mi hai trasformato in una ribelle, figlia attenta di un uomo incurante
Sei la cosa migliore che sia mai stata mia.
(Mine - Taylor Swift)

Helena

Cinque giorni ed eravamo ancora in quel paesino. In fondo era rilassante stare là. Ti alzavi, aprivi la finestra e la prima cosa che vedevi erano le montagne innevate. L'aria pungente, il clima quiete, il pascolo a valle delle pecorelle, le feste in piazza, era tutto così carino. Sarà che ormai mi ero abituata a vivere in paese, di non sentire più il clacson assordante di prima mattina quando prendevo la metro per andare a scuola, i tipici traffici delle metropoli, le stelle che non si potevano vedere a causa delle troppe luci. Adesso abitavo in un luogo in cui tutto questo non esisteva. 
Mi alzai pimpante dal mio lettino. Io, Ronnie e Hazza condividevamo la stessa camera, e ancora dormivano come angeli. 
- Buongiorno Anne. - dissi schioccandole un bacio.
- Buongiorno! Domani pomeriggio si riparte. - disse 
- Eh meno male. - dissi
Era già passato Natale, purtroppo. E' strano perchè tu aspetti per tutto l'anno un normale giorno come tutti gli altri. Dovrebbe durare una settimana il Natale a mio parere. Ricevetti dei regali stupendi : Un cappotto da Ronnie, un maglione di lana da  Anne e una maglietta carinissima da parte di Harry.
Mentre sorseggiavo una cioccolata calda scese il bello, seguito da Ronnie.
- Ragazzi domani direi di andare a pattinare sul giaccio dato che andiamo in città. - disse Anne
- Siiii! - esclamò Ronnie. 
Quel giorno ci saremmo recati in un paese vicino il nostro, molto più grande però.
Misi dei pantaloni pesanti, il maglione nuovo, le uggs e il cappotto altrettanto nuovo. 
Arrivati a destinazione, iniziammo a girare per negozi.
- Mamma, sei sicura che sia un paese? A me sembra una città. - disse cammindo per la via principale
- Sicura al cento per cento. - rispose.
- Anne ho fame, dove andiamo a mangiare? - chiesi
- Mc Donalds? - propose
- Affare fatto. - disse Ronnie. 
Arrivammo al Mc, ordinammo e mangiammo come dei piccoli maialini.
- Ancora non riesco a capire come fa a piacervi una roba del genere. - disse Anne mentre mangiava la sua insalatina.
- A noi piace. - dissi sorridendo 
- Già. - disse Harry sorridendo anche lui. Mi guardò negli occhi, poi abbassò immediatamente lo sguardo. 
I suoi occhi erano le porte del paradiso, ecco.
Quando ritornammo, ne approfittammo per fare l'ultima sciata.
Verso tardo pomeriggio tornai a casa. Mi squillò il cellulare, era Niall.
- Ciao bambina! - disse felice
- Ciao amore. - risposi
- Ti diverti? - chiese
- Si, diciamo. - 
- Dai che domani ritorni e sei tutta mia. - 
- Si, tutta tua. - risposi, poi attaccai sospirando. Io non provavo quello che provava lui. Mi piaceva si, ma Harry... c'era sempre lui nei miei pensieri.
La mia solitudine fu spezzata da Ronnie che entrò con Hazza ed Anne che erano ormai le sette di sera.
Mangiammo, fui molto silenziosa infatti Ronnie si stranizzò. 
Passate le dieci, Anne andò a dormire mentre quei due guardarono un film in camera.
Salii nella terrazza della baita, per pensare un pò. A volte la solitudine fa bene. 
- Ehi. - disse Harry interrompendo la quiete che c'era.
- Ciao Harry. - risposi sorridendo
- Ho continuato la canzone. - 
- Davvero? - 
- Si, te la faccio sentire. - poi uscii una chitarra così dal nulla e inizio a cantare: 


He takes your hand, I die a little                      
I watch your eyes, and I'm in riddles
Why can't you look at me like that   

Lui ti prende per mano,e io muoio un pochino
Guardo i tuoi occhi,e non capisco
Perchè non puoi guardarmi così.

When you walk by I try to say it
But then I'll freeze, and never do it
My tongue gets tied, the words get trapped   

Quando mi passi accanto provo a dirlo
Ma poi mi paralizzo,e non lo faccio mai
La mia lingua non si muove,le parole rimangono intrappolate.

I hear the beat of my heart gettin' louder, whenever I'm near you.

Sento il battito del mio cuore che va sempre più veloce,ogni volta che sono vicino a te.

Smise di cantare e disse - Poi è finita qui. - 
- E' molto bella! - dissi - Adesso mi dici a chi l'hai dedicata? - continuai guardandolo attentamente negli occhi.
- Non l'hai ancora capito? - chiese
- No, dimmelo. -
- A te. - Che?
- A me? ma... - dissi
- Non lo capisci che mi piaci? Mi sei sempre piaciuta e nemmeno con Allison riesco a dimenticarti? -
- Ma hai sempre fatto il freddo con me... -
- Lo facevo solo perchè avevo paura di innamorarmi. Poi è arrivato Niall che ti prese, pensavo che ti stessi innamorando di lui. - disse continuando a guardarmi negli occhi. Mi persi in quei pozzi verde smeraldo.
- Ma per qualche strano motivo... ho l'impressione che tu ricambi i miei stessi sentimenti. - continuò. Ebbi un tuffo al cuore mentre lui si avvicinava al mio viso. Posò una mano sulla mia guancia accarezzandola dolcemente, poi mise una mano fra i miei capelli e avvicinò il mio viso al suo. Il cuore in gola, mi tremavano le gionocchia, avevo il respiro affannato. Posò le mie labbra sulle sue. Morbide e calde si posarono sulle mie fredde e carnose. Non capivo più nulla, persi la concezione del tempo mentre il cuore faceva mille capriole e mandrie di animali impazziti correvano per tutto il mio stomaco. Le schiuse per assaporle meglio ma mi staccai lentamente balbettando - Io... non... - 
- Shh. - sussurrò lui. Avvicinò il suo corpo al mio, posai le mani sul suo collo e lo baciai di nuovo. Sta volta fui io ad assaporare le sue labbra che sapevano di Haribo. Le prendevo dolcemente, infilò la lingua e feci altrettanto. Il contatto fu strano ma bello, era come se ci volessimo dare quel bacio da tempo.
Dopo un paio di minuti lui si staccò.
- Scusa, non... volevo. - poi si alzò e se ne andò. Rimasi allibita, toccai le mie labbra per vedere se tutto quello fosse reale. Scesi dal terrazzo per raggiungere Hazza ma delle parole mi bloccarono-
- Ho fatto una grande cazzata. - disse lui a Ronnie. Entrai di scatto facendo sobbalzare i due.
- E' questo che pensi? Che sia stato uno sbaglio? - dissi 
- no no è che... - disse, intanto Ronnie uscii per lasciarci soli. 
- Tu non provi nulla per me. - dissi 
- Io provo tutto per te. - rispose prendendo il mio viso, poi mi abbracciò. Ah che bello, stavo bene fra le sue braccia.

- Non dovremmo farlo. - dissi mentre disegnavo cerchi immaginari nel suo petto. Eravamo distesi nel suo letto, abbracciati. La scena che da sempre regnava nei miei pensieri. 
- Lo so. - disse schioccandomi un bacio sulla testa. Lo strinsi ancora di più.
- Mi sento in colpa, sto tradendo Niall. - 
- E io Allison. -
- Gli parlaremo al più presto, ok? - 
- Ok piccola. - sorrisi e poi gli schioccai un bacio sulle labbra.

 

Ronnie

- I'm back! - urlai mentre camminavo per le vie di Holmes Chapel con Helena.
- Sta zitta, ti guardano tutti. - 
- Beh mi importa zero! - 
Il ritorno mi faceva questo effetto, si.
- Liaaaaaam! - dissi saltandogli addosso. Non lo vedevo da una settimana, mi mancava.
- Ronnieee. - rispose alzandomi di poco da terra.
- Quanto mi sei mancata! - disse schioccandomi un bacio sulle labbra. 
- Ehi ciao. - sbucò una ragazza bionda, bassa, occhi azzurri, magrolina, con gli occhiali, dietro Liam.
- Oh Ronnie, ti presento Vicky, la mia migliore amica! - esclamò Liam. La guardai con disprezzo dall'alto al basso, mentre lei sorrideva impacciatamente. 
- Eh per quale ragione è qui? - chiesi
- E' di un'altra città per cui è venuta qui a passare le vacanze di Natale. - disse Liam. 
Nel frattempo ci incamminammo, presi per mano Liam lasciando quella lì sola.
- Non dovremmo lasciarla sola... - disse lui
- La solitudine fa bene. - 
- Hmm gelosa? - 
- Si Liam, è bella potresti... - 
- No è la mia migliore amica e poi tu sai che voglio solo te. -
Continuavamo a camminare poi disse - Non mi sembra giusto, lei viene per me e io la lascio sola. - si girò per andarle incontro, ma lo fermai per un braccio. Lasciò la presa con forza - Adesso  basta Ronnie, smettila con queste scenate di gelosia. - sbuffai e alzai gli occhi al cielo. 
- Scusa Vicky se ti abbiamo lasciato sola ma Ronnie mi doveva dire una cosa in privato. - disse Liam.
- Oh non preoccuparti. - rispose.
"Oh non preoccuparti" Pff, troia non vedevo l'ora che se ne andasse. 


 


Aloa :3 Come la si va? Io.. hmm.. bene. Apparte che i miei hanno scoperto che scrivo storie e sono caduta nella vergogna più assoluta perchè ho dovuto raccontargli tutto, si bene. 
Che caaaaaaaaaapitolooooooooo straaaano. Finalmente Hazza ed Hel hanno avuto il coraggio di dichiararsi ma come faranno con Niall e con Allison? Tutto nella prossima puntata:D una cosa... le recensioni stanno calando, guardate che non ci metto nulla ad eliminare o sosprendere la storia eh... 

S P O I L E R 

"Sei sicura Ronnie?"
"Sicurissima"


 

Una Helena innamorata :3

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Capitolo 18
*** Be mine. ***


Potresti essere il mio eroe,
se solo mi lasciassi andare,
ma il suo amore mi ha ancora colpito,
come una freccia spezzata
(Broken arrow - Pixie  Lott)

Ronnie 

Perchè? Perchè quella zecca doveva stare attaccata a Liam in questo modo? La gelosia che era dentro di me era incotenibile, spesso mi veniva da spaccare tutto quello che mi passava fra le mani. Meno male che se ne sarebbe andata subito. Eravamo tutt'e tre nella sua camera a scherzare. Cioè io scherzavo con Liam mentre lei se ne stava in disparte davanti al computer. Scusate la cattiveria, ma ero troppo gelosa e Liam ci godeva! 
- Allora Vicky quando riparti? - chiesi sorridendo
- Alle tre ho l'aereo quindi fra un pò vado. - disse
- Mi mancherai tanto. - disse Liam. Lo guardai malissimo, quasi quasi mi stava uscendo il fumo dalle orecchie. 
- Anche se ci conosciamo da poco, anche a me. - risposi fingendo un sorriso.
- Come sei dolce Ronnie. - disse lei. Si si, poteva sembrare la tipica vergininella, dolce e ingenua in realtà fiutavo qualcos'altro. 
- Io vado ragazzi, grazie per la mattinata insieme. - dissi 
- No dai rimani, sono solo a pranzo. - disse Liam. 
- Okay. - dissi sorridendo.
Quando Liam se ne andò in bagno quella lì mi disse - Non avevo mai visto Liam così invaghito di una ragazza. - 
- Davvero? - mi sorpresi.
- No. Senti cocca te lo dico chiaro e tondo, mi stai sulle palle. Liam è mio da sempre, non riesco a sopportare le sue fidanzate specialmente te che mi hai guardata male fin dal primo giorno che ci siamo conosciute. - sbottò all'improvviso.
- Sta a sentire sottospecie di pigmeo con i brufoli di una dodicenne in piena crisi ormonale, Liam è il mio fidanzato, potrà essere il tuo migliore amico ma una fidanzata è una fidanzata. - dissi
- Si, infatti ieri ci siamo baciati. - disse tutta fiera di sè. Sbarrai gli occhi, Dio mio non era possibile. 
- N - non è vero. Liam non farebbe mai una cosa del genere. - anche se sapevo che quella che aveva detto Vicky era una cazzata grossa quanto una casa, i miei occhi si riempirono lo stesso di lacrime. 
Entrai tutta incazzata nel bagno, non mi importava se fosse nudo o cose del genere. 
- Occupa... oh ciao Ronnie. - disse
- Dimmi che non l'hai baciata! -
- Chi? -
- Quella stronza della tua migliore amica. - mi guardò interrogativo
- Ti pare? Stai dubitando di me? - 
- No è che.. quella mi ha messo cose in testa. - Si avvicinò a me, era a petto nudo e questo mi faceva un certo effetto.
- Senti io... non ti tradirei mai. Specie con Vicky. Non ci riuscirei mai. - dissi. Mi tranquillizzai poi gli stampai un bacio sulle labbra.
Rientrai in camera - Perchè hai detto a Ronnie che ci siamo baciati? - chiese Liam
- Stavo solo sherzando. - disse lei con un sorriso beffardo. L'hai capita la ragazzina. 
Fortunatamente arrivò l'ora della sua partenza, rimasi in camera distesa nel suo letto a guardare il soffitto mentre Liam l'accompagnava alla porta. Sentii dei passi salire su per le scale,  lui aprii la porta e si distese nel letto accanto a me. 
- Hai pensato veramente che avessi baciato lei. - disse 
- No Liam ma mi sono spaventata. - dissi
- Non ti devi preoccupare, io voglio solo te. - disse sorridendo.
- Giuro, in un minuto mi era crollato il mondo addosso. - dissi ridendo. - E' una stronza. - continuai.
- Già, è una stronzona. E' bella però. - 
- Che hai detto Liam? Ti rendi conto della gravità della cosa? Stai pensando a lei vero? Oddio,  tu vuoi lei. - risposi 
- Ma la vuoi finire? Stavo scherzando. Potrà essere anche carina, ma è niente in confronto a te. - 
- Aww, com'è dolce il mio bambinone. - dissi salendogli di sopra per abbracciarlo.
- Sei tutto quello che voglio adesso. - disse baciandomi. Diedi accesso alla sua lingua e iniziò la centrifuga. Ero pronta, si. Iniziai a giocare con la zip dei suoi pantaloni mentre sentivo qualcosa che accresceva. Mi venne da ridere ma mi trattenni. Gli iniziai a sbottonare la camicia con le labbra ancora attaccate alle sue. - Sei sicura Ronnie? - chiese - Sicurissima. - risposi.
A quella risposta subito, mi tolse la felpa e la maglietta e rimasi in reggiseno, mentre si levò i pantaloni rimando in boxer. 
Rimasi entrambi in intimo, le nostre bocche si riattaccarono ma si staccarono dopo pochi minuti perchè Liam doveva prendere le precauzioni. Dopodichè ci levammo tutto, eravamo come mamma ci ha fatti. Mi aprii le gambe e mi penetrò lentamente, mentre mi riempiva di baci sul collo, le spinte iniziarono ad accellelare. Di tanto in tanto ansimavo dal piacere, Liam mi riempiva di baci sulle labbra. Ci staccammo, i suoi occhi erano puntati sui miei. Si accasciò accanto a me, il lenzuolo azzurrò ci copriva.
- Wuao. - disse lui guardando il soffitto. - Già. - risposi.
- Io sento di amarti, Ronnie. - Dopo due mesi finalmente arrivò la parolina magica. 
- Anch'io Liam. - dissi. Mi avvicinai a lui, lo abbracciai per poi baciarlo intensamente.
- Io. Ti. Amo. - dissi tra un bacio e un'altro. 
Nel pomeriggio poi ritornai a casa e trovai Styles guardare la tv. Stavo salendo in camera ma lui mi richiamò.
- Senti un pò, che hai fatto da Liam. - chiese con il sopracciglio alzato
- Perchè? - 
- Oh santo cielo, sono un esperto si vede da un miglio  che avete... - disse
- Oh mio Dio, si nota così tanto? - chiesi
- Si Ronnie si. - 
Perfetto adesso Anne mi avrebbe preso per una spunnataccia. 

 

Helena

- Dobbiamo parlare. - dissi a Niall a telefono.
- Arrivo subito da te. - disse. 
Il discorso lo avevo preparato da tanto tempo.
- Dimmi Hel. - disse lui davanti alla porta di casa.
- Entra. -
Ci sedemmo nel divano - Allora.. beh... io sono stata benissimo con te in questi tre mesi, veramente. Mi hai cambiata e ti ringrazio per questo ma non provo più quello che provavo prima. Adesso ti vedo solo come un'amico. - sputai tutto. 
- C'è un'altro vero? - chiese arrabbiato.
- No Niall! - mentii.
- Allora è davvero finito tutto? - chiese
- Si... ma rimaniamo amici per favore. - 
- E' come dire il cane è morto ma possiamo tenerlo. - disse per poi andarsene. No, non volevo che stesse male il mio piccolo Horan. 

Una settimana dopo ero nel bagno di casa a prepararmi per una serata in discoteca. Io ed Harry eravamo.. hmm... non lo so ma ogni tanto ci scambiavamo baci oppure dormivamo nel letto insieme. L'unica cosa è che stava ancora con Allison, davvero non riuscivo a capire perchè non la lasciava. 
- Allora Hel sei pronta? - chiese Ronnie. Cazzo era bellissima. Aveva una maglietta bianca con un fiocco nero sulla spalla, dei pantaloni neri e dei tacchi di camoscio neri vertiginosi. Un trucco nero pensate, ma bello. Io invece misi un vestito nero in pizzo e delle zeppe abbastanza alte. Il trucco nero e il rossetto rosso per mettere in risalto le mie labbra. 
Quando stavo scendendo al piano di giù Harry mi tirò per un braccio e mi intrappolò a muro. - Non riuscirò a resisterti stasera. - disse guardando stile maniaco le mie labbra. Gli diedi un bacio, lasciando un pò di rossetto nelle labbra poi Ronnie ci richiamò.
Ci recammo nella piccola discoteca e già la musica era partita da un pezzo. In un attimo Allison si portò via Hazza, Ronnie se ne andò con  Liam e io rimasi con Niall, Louis  e Zayn. Ci iniziammo a scatenare come folli, finalmente arrivò Harry che mi prese e iniziò a ballare con me ma quella troia rovinò tutto portandoselo via.
- Zayn fammi bere per favore. - dissi 
- No bambina ti farà male. - rispose
- Sta zitto e fammi bere. - 
Ci recammo al bancone ordinai un rum e pera, poi un sex on the beach  infine un mojito e poo boom ubriaca. Ma l'acool lo reggevo bene quindi capivo un pochino. 
Vidi una ragazza avvinghiata ad Harry e non era Allison. Poi lei si avvicinò al riccio e gli diede uno schiaffo. Mi sentivo morire, perchè quella ragazza era attaccata ad Harry in quel modo? Iniziai a  piangere senza capire più niente poi andai da Zayn e dissi - Zayn ti prego portami a casa. - 
- Che è successo piccola? - chiese preoccupato. Indicai Harry e quella là. 
- Ti riporto subito a casa.  - Avvisò gli altri, inizia a sentire freddo così Zayn mi diede la sua giacca. Era così premuroso quel ragazzo con capivo perchè Ronnie l'odiasse così tanto. Ma comunque vennero con noi i ragazzi. 
- Grazie Zayn. - dissi abbracciandolo
- Di nulla, adesso vai a dormire e non pensare più a niente. - rispose.
Come se in quelle condizioni riuscivo a pensare. Mi incamminai barcollando verso la mia stanza ma quell'essere schifoso mi bloccò - Parliamo. - disse 
- No Harry non ho nulla da dirti. - dissi lasciando la presa
- Non so cosa mi sia preso, ma quella ragazza si è attaccata a me e non ho avuto il tempo di staccarmi che già Allison era arrivata e tu eri in lacrime. - spiegò velocemente. - Ah e io ed Allison ci siamo lasciati. - disse. Sorrisi, poi mi buttai fra le sue braccia felice.
- Adesso sono felice. - dissi
- E anche ubriaca. - disse - Vieni a dormire con me. - continuò. Oh si Harry con piacere.
Mi misi in pigiama e mi nascosi sotto le coperte, lui si distese accanto a me. Mi cinse i fianchi dolcemente, sentivo il calore del suo corpo, il suo respiro nel mio orecchio. Mi girai in modo da poterlo abbracciare e in modo da dormire fra le sue braccia.
Ecco, tutto quello che avevo sognato adesso si stava realizzando. 



Bo, posto sempre a quest'ora ahahaha Ciao girls :3 Ma che avete? Non recensite più, io ci resto male. La storia non vi sta piacendo? Me lo dite che la sospendo subito e ne continuo un'altra. Comuuuunque, capitolo a rating rosso opss ahahah no vabbè dai ormai Ronnie e Liam potevano su ;) Quella stronzaa di Vicky, bah u.u Harry ed Hel *w* Cuccioli, Hazzaaa combina guaiiii. 

S P O I L E R 

"Adesso basta litigare! Lavorerete nella tesina di letteratura inglese!"
" Oh perfetto. Spruzzo felicità da tutti i pori"

 

Un Malik e una Jones che fumano insieme u.u 


e una Ronnie bellissima :3

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Capitolo 19
*** Enough. ***


Ho incontrato il tuo sorriso dolce,
con questa neve bianca adesso mi sconvolge,
la neve cade e cade pure il mondo anche se non è freddo
adesso quello che sento e ricordati,
ricordami: tutto questo coraggio non è neve.
E non si scioglie mai, neanche se deve. 
(L'ulitma notte al mondo  - Tiziano Ferro)

Helena

Il tintinnio della pioggia cadeva fitto nella ringhiera del piccolo balcone della mia camera. Un tuono rimbombò forte, mi svegliai con il cuore in gola. Pensavo fosse già mattina così presi immediatamente il cellulare che tenevo nel comodino e controllai l'orario : 1.30.
Avete presente quella magnifica sensazione in cui ti svegli pensi che sia mattina e invece è ancora notte e puoi riaddormentarti? Ecco ero felice in quel momento. 
- Che succede piccola? - chiese Harry accanto a me.
- Nulla, torna a dormire. - dissi
- Hai paura dei tuoni? - chiese
- Un pò. - dopodichè mi strinse a sè, come una forma di protezione. Si, Harry Styles è il tipico ragazzo che se ti svegli in piena notte per colpa dei tuoni, ti stringe a sè e ti rassicura.
Ormai lo facevamo sempre. Sgattagliolare nelle nostre camere, che avete capito! La sera, quando tutti andavano a dormire, o andavo io da lui o veniva da me. Era tutto così perfetto. Tutto. Ormai era mio e di nessun'altro. Assaporavo con gusto ogni suo singolo bacio. Dalla prima volta che successe, quel ventisette dicembre, ne avevo bisogno sempre più. Come se fosse una droga.
La mattina seguente, pur avendo un risveglio meraviglioso con lui che mi dormiva tra le braccia, mi sveglia scazzata sapendo che le vacanze fossero finite. 
Maya vi abbiato fottuto, adesso siamo nel 2013. Si, dalle 23.59 fino allo schioccare della mezzanotte ho baciato per un minuto Harry per finire questo anno nel migliore dei modi e iniziarne un'altro magnificamente. 
Andai velocemente in bagno a prepararmi. Era dall'anno scorso che divevo di cambiare look per il prossimo ma niente, non mi andava di cambiare il mio look. 
Quando scesi pulita e preparata, andai di sotto per dare il solito buongiorno ad Anne. Arrivò Hazza, che mi abbracciò da dietro e mi sussurrò - Buongiorno principessa. - un brivido percorse la mia schiena. 
- Ehm scusate ma non ci sono abituta. - disse Anne, mentre io ed Harry ridevamo. - Io e Beth sapevamo che un giorno sareste finiti insieme. Quando era piccolo Harry non voleva che giocavi con altri maschietti sai? - continuò lei.
- Davvero? - chiesi ridendo. - Si! - rispose.
- Ok, adesso basta. Noi andiamo a scuola. - disse Harry imbarazzato.
Uscimmo di casa mano nella mano - Non sapevo fossi geloso già a quell'età. - dissi prendendolo in giro.
- Infatti, non lo ero. Mia madre ha ingigantito la cosa. - rispose
- Se se. - risposi allontanandolo. Mi tirò così da essere faccia a faccia. 
- Lo ammetto, ero geloso. Ero geloso perchè non ero io quel bambino che ti faceva divertire. - confessò.
- Ah-ah lo sapevo. -  dissi, poi posai le mie labbra sulle sue. Provavo sempre quel fottuto fastidio alla bocca dello stomaco. Anche se tanto fastidioso non era. Lo ammetto, era piacevole. 
Entrati a scuola, stavamo per dirigerci nelle nostre classi ma...
- Oh che bello, c'è la coppietta felice qui. - disse Niall
- Niall per favore smettila. - dissi io
- Ti da fastidio? - rispose alzando le sopracciglia. 
- Da quando sei diventato così? - chiesi
- Da quando mi hai lasciato, Helena. Mi hai lasciato per questo qui, ecco. Sei solo una troia, quando Harry non ti cagava venivi da me appena ti ha calcolata mi hai lasciato subito stare. - dissi. I miei occhi cominciavano a pungere, aveva un pò ragione. 
- Niall smettila, ok? Non hai il diritto di chiamarla troia. Lei ha fatto quello che sentiva di fare. - rispose Harry in mia difesa.
- Harry stanne fuori. Già che mi hai fottuto la fidanzata, non fare altro per favore. Sei uno stronzo anche tu, pensavo fossi mio amico. Ma qui tutti hanno l'abitudine di voltarti le spalle quando meno te lo aspetti. La farai soffire come tutte le altre. - disse Niall. 
Vidi Harry ribollire dalla rabbia, lasciò la mia mano per scaraventarsi su Niall e mollargli un pugno sul labbro da farlo sanguinare.
Oh mio Dio. Liam che vide tutta la scena andò per dividere i due. 
- Basta ragazzi! - disse.
Erano entrambi doloranti e pieni di lividi. Avrebbero scontato entrambi una grossa punizione e l'artefice chi era? Io ovviamente. 

 

Ronnie

"Anno nuovo, vita nuova" dicevano. Ma quale vita nuova, se la mia vita rimane sempre la stessa. Sono fidanzata, magicamente sto andando bene a scuola, i litigi con Zayn non possono mancare e tutto procedeva come sempre. 
In quel paesino del cazzo non succedeva mai nulla. Sta di fatto che tutti sapevano i cazzi degli altri, e in poco una notizia si diffondeva come una macchia d'olio. Ad esempio Harry ed Helena si sono baciati quel giorno di dicembre per giunta in un altro paese e già lo sapevano tutti. Vabbè la colpa era anche mia perchè lo avevo detto a Liam, lui lo disse a Louis, Louis lo disse a sua sorella gemella e la sorella gemella lo disse alle sue amiche troie e in poco tutta la scuola lo venne a sapere. 
Infatti entrambi se la presero con me ma nulla di grave.
Ero concentrata a fare palloncini con la gomma da masticare e a pensare a tutto il corso della mia vita, fin quando la professoressa non mi venne vicina e disse - Butta immediatamente quella gomma. - 
- Ma l'ho appena presa. - risposi
- Ho detto buttala. - 
- Sennò? - sussurrai senza farlo sentire.
- Come scusa? -
- Niente niente. - mi alzai e la buttai. Quando tornai il moro stava ridendo
- E tu che ridi? - dissi
- Niente Miss Simpatia. - rispose. Sorrisi senza farlo notare.
Dopo una mezzoretta la prof. iniziò con le solite domande. Risposi a quelle  che fece, poi iniziò a spiegare William Shakespeare e la logica di tutte quelle sue frasi d'amore contorte.
- Quindi il senso della frase è che lui e la sua amata sono come un sogno. - disse quella
- No professoressa sta sbagliando. Non è chiara così. I sogni sono sprizzi di colore in questa monocromia che chiami vita. E se non hai più niente, se sulle tue mani c'è solo polvere a cosa ti aggrappi? A quel buco nero che sarà solo vuoto e malinconia? No, ti aggrappi ai sogni, a quelle flebili luce in una notte buia. Ti aggrappi per avere una speranza. Di cosa sono fatti? Di aria, di cielo, di polvere. Di tutto quello che, in un certo senso hai ma non puoi avere.- risposi.
- Ahh Jones, non dire cavolate. in realtà professoressa 
La scienza ci dice che gli atomi del nostro corpo non sono nati qui, sul nostro pianeta, ma sono stati forgiati nel crogiolo nucleare di lontane generazioni di stelle. Noi quindi siamo fatti della stessa sostanza delle stelle che scorre nel nostro corpo come il fiume della Via Lattea - disse Zayn.
- Cosa c'entra adesso? Ho ragione io. - dissi
- No, cara il mio ragionamento è giusto. - disse
- Ti sbagli, sono io quella che ha ragione. - risposi.
- Adess basta litigare! Non ha ragione nessuno dei due. Lavorerete insieme nella tesina di letteratura inglese riguardante Shakespeare e tutte le sue frasi romantiche. - sbottò la professoressa.
- Oh perfetto, spuzzo felcitià da tutti i pori. - disse Zayn roteando gli occhi.
- Ma professoressa noi ci odiamo come possiamo fare una tesina sull'amore? - chiesi
- Infatti, questo vi servirà per andare d'accordo. - 
Ma vaffanculo. io e il moro? Pff. 


 


Sciao bele:3 Non posto da un giorno, non mi manco vero? Potrò essere rompipalle ma io ci tengo che voi recensiate :c Cooomunque Niall bad boy, Harry protettivo, Helena tranquilla tesoro non è colpa tua, Liam daddy continua così, Zayn e Ronnie? Andate d'accordo va che è meglio :3 Oggi sono andata a vedere Breaking Dawn, mi sono messa a piangere si! ahahahah D: Ragazze... nella mia scuola domani inizierò l'occupazione questo vuol dire che ho una settimana per farmi notare dal ragazzo più figo del Ginnasio *w*

S P O I L E R 
Coppia Halena

" Io ho sempre provato qualcosa per te, sempre"
"Anch'io"

Coppia Lonnie
"
"Stai bene adesso?"
"Si, ora che ci sei tu"

 



Fanculo Ronnie, fanculo.

 

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Capitolo 20
*** Eye to eye ***


La confidenza mischierà le carte
da non capire mai qual è il punto di confine 
e non saper distinguire il tuo corpo 

dove finisci tu, comincio io 
e questo è il senso di un momento già perfetto 
è questo il punto da cui inizia tutto quanto 
Arrivi tu .
(Arrivi tu - Alessandra Amoroso)

Ronnie

- Grazie. - sussurrai appena, mentre Liam  sonnecchiava nel grande divano di casa sua. Eravamo soli, come sempre. Gli sfiorai una mano nella  fronte, poi la passai fra la sua piccola cresta. La febbre e il malditesta lo avevano indebolito, povero il mio cucciolo. 
Mugugnò qualcosa di incomprensibile poi aprii gli occhi lentamente - Torna a riposare. - dissi. Si alzò in modo da stare seduto.
- Sto bene adesso. - disse
- Liam sei pallidissimo. - si accasciò fra le mie braccia, lo strinsi per bene.
- Grazie Ronnie, ti sei presa cura di me  in questi giorni. - disse
- Non ringraziarmi, sono io quella che dovrebbe ringraziare te. - risposi
- E perchè? - 
- Perchè tu ci sei sempre stato. E ho la sensazione che ci sarai sempre anche quando tra noi due...-
- Anche quando sarà finita? - rispose
- Si... - 
- Non pensiamoci per ora.  - sorrise e poi mi stampò un bacio. 
- Hai fame? - chiesi
- Per ora no. - disse. Poi iniziammo a parlare del più e del meno come sempre e notai che riprese subito colore. Era molto più attivo di prima. 
- Amore... - disse lui 
- Dimmi. - risposi
- Sto molto meglio,usciamo a prenderci una cioccolata? - 
- Si certo. - 
Uscimmo con un sorriso stampato sulla faccia mano nella mano. Dopo cinque minuti di tragitto vidi il gruppo di ragazzi che un mese prima mi accolterrarono. Avvertii un senso di paura, strinsi la mano di Liam e mi misi dietro di lui.
- Che succede piccola? - chiese
- Sono quelli i ragazzi che mi hanno accoltellato. - risposi. Vidi lui incazzato che si dirigeva verso di loro. No no, non volevo che gli parlasse.
- Ciao ragazzi. - inziò così il suo discorso Liam.
- Tò guarda chi si rivede. - disse un ragazzo biondino, quello che iniziò a toccarmi quella volta. Liam mi spinse dietro i lui, come per proteggermi.
- Siete voi i figli di puttana che l'hanno accoltellata?  - chiese Liam.
- Ehi amico non volevamo accoltellarla... ma la situazione ci è sfuggita di mano. - disse il più calmo e dolce.
- Cazzo, è una ragazza! Dovreste vergonarvi. - 
- Avete sentito come ci ha chiamati il super uomo qui? E' ora di dargli una lezione. - disse uno di loro. Due ragazzi mi bloccarono dai polsi, mentre Liam lo intrappolarono. Non è giusto, erano tre contro uno. Iniziarono a dargli pugni mentre io urlavo e mi dimenavo. Con una mossa veloce, morsi il braccio di uno e mi dirissi verso Liam ma mi bloccarono nuovamente. Lo buttarono a terra e iniziarono a dargli calci nella pancia. E' mai possibile che non passava nessuno in quella via? Quando se ne andarono, mi avvicinai velocemente a Liam che sanguinava dal labbro e iniziai a piangere. Ecco che la maschera da dura pian piano di stava togliendo. 
- E' tutto colpa mia. - dissi singhiozzando.
- No, piccola. - rispose alzandosi e stringendomi in un abbraccio. - Shh, tranquilla. - continuò. Mi rasserenai, mi staccai dal petto di Liam e lo guardai. 
- Torniamo a casa. - disse. Quando tornammo, presi immediatamente del ghiaccio per curare i diversi lividi che aveva.
- Mi dispiace. - dissi mentre tamponavo le ferite. 
- Amore... ti ho già detto che non è successo niente. Adesso andremo dalla polizia e dato che Holmes Chapel è piccolo come paese sapremo riconoscerli subito. - disse. 
- Mi abbracci per favore? Ne ho tanto bisogno in questo momento. - dissi lacrimando appena. 
Mi portò a sè e sprondai la mia testa nel suo petto sebbene fossi molto più bassa di lui. Lo strinsi di più. 
- ahi ahi Ronnie, la tua maschera da dura se ne sta andando. - disse. Sorrisi, era vero.
- Stai bene adesso? - chiesi
- Si,ora che ci sei tu. - 

Helena

- Perchèè hai delle isole negli occhi e  il dolore più profondo, riposa almeno un'ora solo se ti incontrooo - cantaii a squarciagola con Harry azzeccando di tanto in tanto le note.
- E ti a-m-o e
 con le mani dico quello che non so e tu mi a-m-i trama sintetica di una giornata storicaaa. - mi affiancò Harry per poi scoppiare a ridere come un pazzo. La sua risata era qualcosa di meraviglioso. Abitare con lui era meraviglioso. Lui era meraviglioso! 
- Harry... hai la Sicilia e la Sardegna negl'occhi. - dissi seria.
- Maa va. - disse ridendo.
- Però seriamente, i tuoi occhi sono meravigliosi. - 
- Anche i tuoi. - disse avvicinandosi in modo tale da avere i visi vicini. Niente da fare, la sua vicinanza mi faceva rincoglionire così tanto che ogni volta che mi diceva qualcosa non riuscivo a formulare una frase.
Per evitare eventuali figure di merda, lo abbracciai.
- Questi attacchi improvvisi? - chiese
- Non li vuoi? Niente ciao.. - dissi andandome.Mi bloccò dal braccio, mi piaceva fare la permalosa. 
- Smettila. - disse guardandomi negli occhi. Aww.
- Uhh, come sei serio. - sorrisi poi gli stampai un bacio sulle labbra. La sua lingua picchiettava sulle mie labbra allora le schiusi e diedi accesso. Poi ci sdraiammo nel suo letto,con una mano mi teneva per i fianchi, con un'altra mi accarezzava dolcemente la guancia.
- Ho sempre provato qualcosa per te, Helena. - disse lui
- Anch'io Harry... - 
Ma come sempre il suo telefono squillò interrompendo quel momento intimo che si stava creando. 
- Cos'è successo Ronnie? - disse Hazza preoccupato. - Okay, veniamo subito. - continuò.
- Che è successo? - chiesi
- Hanno picchiato Liam. - disse.


 


Hello girls! Scusate per il mio ritardo, ma dovevo postare l'altro ieri ma mi si è cancellato ed era troppo tardi per riscriverlo ç_ç Poi non ho avuto tempo a causa dell'occupazione che c'è nella mia scuola! Comunque sia, scusate per questo capitolo merdoso è tipo un'intralcio.
D: Povero Liam, Hazza ed Hel si si avete entrambi occhi meravigliosi, ok? u.u 

S P O I L E R 







"Ragazzi... Occupazione del Liceo per una settimanaa!"
"Evvaaiii"


PS: Passate da questa mia nuova storia? E' una cross-over sui one direction e sul cast di Twilight :3 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1394881&i=1

 

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Capitolo 21
*** Occupation ***


Vai avanti e prova a demolirmi 
Io mi risolleverò da terrà 
come un grattacielo, come un grattacielo .
(Skyscaper - Demi Lovato)

 

Ronnie

- Vattene Liam! Non ti voglio vedere! - urlai contro di lui spingendolo.
- Ronnie basta mi sono stancato della tua gelosia. Lo vuoi capire che è la mia migliore amica? Allora io dovrei fare il geloso quando stai con Harry? - mi urlò contro anche lui. Ed ecco l'ennesima litigata per colpa di quella vipera di Vicky. 
- E' diverso perchè tu Harry lo conosci da una vita e non ti da fastidio. Ma quella è stronza, lo capisci? Ti stava baciando e tu che ridevi come un coglione. - sbottai nervosa. 
- E' meglio che me ne vada. - disse aprendo la porta di casa mia.
- Ecco bravo vattene! - risposi.
Sbattè violentemente la porta. Ero stufa di tutto quello. Litigavamo spesso in quel periodo e io non facevo altro che piangere. Poi ci si metteva anche Zayn che mi insultava e per uno strano motivo ci stavo male. Harry non c'era, e nemmeno Hel. Anne era impegnata con il suo lavoro. Quindi cosa dovevo fare io? Rimanere sola, era ovvio. 
Sospirai profondamente, prima di dirigermi nella casa sull'albero. Beh la scena che trovai fu abbastanza imbarazzante. Hel ed Harry che non so cosa stessero facendo. Erano uno sopra l'altro, che si baciavano appassionatamente.
- Cristo ragazzi, non qui! Harry lo sai che non devi portare gente qui! - dissi interrompendoli.  
- Ma se ci porti sempre Liam qui! - rispose Harry
- E' diverso cioè... - balbettai.
- Diverso cosa Ronnie? - disse Helena.
- Niente guarda lasciate perdere. - dissi - Vaffanculo a tutti. - sussurrai.
A giudicare dal cielo cupo, si sarebbe messo a piovere a breve ,ma m'importava poco. Misi il cappuccio, presi l'ipod e mi incamminai. 
Cosa dovevo fare? Perdonare Liam? Non lo so, il fatto è che ero confusa. Non capivo più cosa volevo. Mentre pensavo a ripensavo non mi accorsi di una persona di fronte a me e ci andai a sbattere.
- Oh scusa... - dissi - Ah, sei tu Zayn. - sospirai.
- In carne ed ossa. - disse sorridendo. No,cazzo non sorridere. - Tutto ok? - mi chiese.
- Che te ne importa? - dissi acida.
- Scusa eh. - fece per andarsene ma lo bloccai. 
- No Zayn, non andartene. - risposi. Sorrise, di nuovo. 
- Scommetto che è successo qualcosa con Liam... - disse
- Hai vinto. - risposi.
- Ti va di parlarne? - chiese. Con te Zayn? Scherzi? Cioè boh questo pakistano da di matto, ma in fondo in quel momento ne avevo bisogno ed era l'unico con cui potevo parlare. Ci sedettimo in una panchina e gli iniziai a parlare di ciò che era accaduto.
- Perdonalo, Ronnie. Non ha fatto nulla di male. A volte la gelosia è una brutta bestia, e dovresti smetterla di essere così. - disse sempre con quel fottuto sorriso.
- Si ma quando una cosa è mia, è mia e di nessun'altro! - dissi
- Va da lui. - disse così premuroso. 
- Grazie Zayn. - risposi sincera e guardandolo negli occhi con un mezzo sorriso. - Dovrei abbracciarti? - chiesi
- Se vuoi... - 
- Evitiamo ahah. -
- Vieni qui. - mi attirò a sè e mi strinse. Il suo profumo mi impregnò le narici. Cosa stavo facendo? Abbracciando il mio nemico? Bah.
Me ne andai e iniziai a correre verso casa di Liam. 
- Scusaaaami. Veramente,sono una bambina cogliona. - disse non appena aprii.
- Cogliona no, bambina si. - disse facendo la linguaccia.
- Oh la metti così? Allora ciao. - dissi sorridendo.
- Fanculo tutto, vieni qui amore.- disse prendendomi dai fianchi e stampandomi un tenero bacio sulle labbra. Oh si, era il mio uomo. 

- Ragazzii! Occupazione della scuola per una settimana! - esclamò Harry dirigendosi nel nostro tavolo della mensa.
- Evvaai! - esclamò Tommo.
- Harold, è l'unica notizia sensata che tu mi abbia mai dato! Ti amo. - disse Zayn
- Ahh, lo so anch'io mi amo. - rispose
- Ma vaa, smettetela tutt'e due. - dissi.
- Quindi, quando inizierà? - chiese Niall
- Domani! - esclamò.
Il giorno dopo,all'insaputa dei professori, iniziammo l'occupazione per la nuova riforma contro la scuola. Per non cazzeggiare tutto il giorno avevano organizzato corsi e ovviamente scelsi quello di pallavolo e canto. Dopo l'allenamento mattutino, mi feci una doccia e andai da Liam che era nella sua classe a guardare un film. Era una figata colossale l'occupazione, ti divertivi solamente. Facevi foto, socializzavi. A proprosito di socializzare... io e Zayn dopo quello che successe non litigammo molto ma il colpo di grazia arrivò presto.
- Non sai proprio fare gli acuti Ronnie. - sbottò lui, insultandomi come sempre. 
- Smettila Zayn! - dissi
- Ma è vero. -
- Ho mal di gola e non ci riesco, per favore smettila. - non piangere Ronnie, non qui. Mi ferì nel profondo. 
Me ne andai demoralizzata. Mi sentivo niente in confronto a lui. Lui era più bravo, io ero una nullità. Forse avrei fatto bene a lasciare canto una volta per tutte. Andai da Jennifer che da cinque mesi a questa parte era diventata la mia migliore amica.

- Ronniee, dimmi tutto. – disse lei sorridente come sempre.

-  Zayn mi ha offesa, di nuovo. – dissi             

- Ma non eri quella che un insulto non ti cambiava giornata? -  chiese

- Sono diventata più vulnerabile, non so cosa mi stia succedendo. –

- Non è che… stai iniziando a provare un sentimento d’amicizia verso Zayn e quando litigate ci stai male? –

- Stai scherzando? Nahh. –

- Io credo proprio di si. –

- Basta finiamo qui questa conversazione. –

- Ah-ah ti conviene. – rise, io le diedi una leggera pacca sulla spalla e risi anch’io. Poi insieme ci recammo nell’aula in cui si vedevano i film. Ovviamente sarei rimasta anche la notte. Non osavo immaginare quello che poteva succedere durante la notte tra le coppiette del liceo, e perché no magari anche tra me e Liam. La sera si avvicinava e di consueto anche la cena, così come una grande famiglia unimmo tutti i banchi in corridoio e mangiammo pizze a volontà. Avevo fatto amicizia con un certo Carter e con una che si chiamava Melissa. Quei due stavamo insieme ed era una coppia carinissima. Restammo svegli fino alle tre di notte, poi alcuni andarono a dormire mentre altri a cazzeggiare ancora un po’. Ecco io ero in quel gruppo che cazzeggiava. Io e Jen uscimmo fuori in balcone per fumarci una sigaretta  e come sempre ecco che viene Malik.

- Se fumi è ovvio che ti si rovina la voce. – disse

- Allora Zayn devi farti i cazzi tuoi, mi hai stancata ok? I tuoi insulti sono pesanti e mi feriscono va bene? – risposi

- Uhh Jones è diventata debole. – ecco che le lacrime cominciavano ad uscire. Io e Jennifer ce ne andammo scazzate, io raggiunsi la classe in cui dormiva Liam mentre Jen quella in cui dormiva il suo fidanzato.

- Amore… - sussurrò Liam avvolto dal suo saccappelo.

- Ciao cucciolo. – dissi. In quella classe dormivano tutti,perciò dovevo essere silenziosa.

- Vieni. – mi fece segno di entrare nel suo spazio, ma prima di accolarmi a lui venne Zayn, di nuovo.

- Ehi,scusami. – disse  dispiaciuto.

- Scusa un cazzo. –

- E dai, ti prego perdonami. –

- No Zayn mi hai ferita. –

- Non volevo. –

- E invece si cazzo. –

- Beh scusa non è colpa mia se sei diventata così sensibile adesso. – e se ne andò. No perché? Non volevo che se ne andasse. Era diretto verso il balconcino così lo seguii. Ecco che arrivarono i sensi di colpa. Si appoggiò alla ringhiera e pensieroso guardava il chiaro di luna. Era così perfetto quel ragazzo. Un momento.. ma  che sto dicendo? Si accese velocemente una sigaretta, per poi portarla in bocca e aspirare.

- Non dovrei fumare. – disse sempre guardando verso il cielo oscurato.

- E intanto… - risposi.

- Sono troppo nervoso per ora, mi va tutto male e scusa se ti insulto ma è il mio sfogo. –

- Tu ti sfoghi, io ci resto male. –

- Prima non eri così sensibile Ronnie. –

- Lo so e mi odio per questo. –

- Magari è un periodo un po’ così ma ritornerai come prima. –

- Lo spero. – dissi guardando il pavimento. Buttò la sigaretta e venne incontro a me. Mi poggiò una mano sulla guancia e l’accarezzò.

- Che sta succedendo tra di noi? Sembra che stiamo riappacificando. – disse. Mi scansai immediatamente a quel gesto.

- Può darsi. – intanto arrivò quella stronza oca che interruppe quel momento cru.

- Zaaayn, dobbiamo parlare. – disse Natasha.

- Ok.. Ehm, ciao Ronnie. – e si dileguò insieme a lei.

Zayn

- Dimmi. – dissi a Natasha tenendola per mano. Quella ragazza, si mi piaceva.

- Mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto. Voglio solo ricominciare. – disse. Beh aveva baciato un altro quando stava con me dimmi se questa non era troiaggine.
- Ti vorrei perdonare ma… - dissi
- Il tuo orgoglio,vero?
 Esatto. –
- Ti prego guardami negli occhi e dimmi cosa provi. -  Nulla. Solo attrazione fisica. Per evitare di rispondere la presi e la baciai.
- E’ la tua risposta. – sussurrò mordendosi il labbro.
- Uhm si. – risposi.
E poi beh si sa come  vanno a finire certe cose. 


 



Ciao girls:D Dopo una settimana sono riuscita a postare, finalmente. Siccome sto di fretta passiamo allo spoiler.

S P O I L E R 


"E quindi?"
" E quindi prendiamoci una pausa"

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Capitolo 22
*** Mess. ***


Vado in pezzi 
Quando sono vicino a te 
Tutto sfugge di mano 
(Shiver - Natalie Imbruglia)

Helena

I miei denti battevano a tempo. Fuori il diluvio universale. Maledetto il giorno in cui decisi di andare da Niall per chiarire perchè si, mi mancava troppo. Non era solo il mio fidanzato, era anche un migliore amico e un fratello. Mi disse che ci doveva pensare su, ma dai suoi occhi capivo che voleva perdonarmi. Nessuno era in casa, la luce era saltata e non sapevo come asciugarmi se non con una tovaglia. Avevo freddo,tremavo. Finalmente qualcuno della famiglia che si faceva vivo: il mio Harry.
- Hel? - chiese
- Si, è questo il mio nome. - risposi tremando
- Cogliona,perchè non ti asciughi. -
- Uhh non ci avevo pensato,sai? Manca la luce cazzone. -
- Beh stronza potevi asciugarti con una tovaglia. -
Ecco la parte della relazione che amavo. Ci prendevamo a parole tutto il tempo per poi abbracciarci e baciarci. Una coppia di fratelli, fidanzati tutto quello che volevate. 
- Oggi sono andata da Niall. - dissi asciugandomi i capelli dal momento in cui era tornata la luce. Con uno sguardo perplesso Harry disse
- Per quale motivo? -
- Volevo chiarire. Mi manca. - 
- Ah si? E perchè non ritorni da lui? -
- Non hai capito. Mi manca come migliore amico. -
- Ah... - capivo che Harry non era molto d'accordo sul fatto che ritornassi in rapporti d'amicizia con lui perchè aveva paura che riprovassi i sentimenti per lui ma forse non aveva capito che l'unico che amavo era lui. 
- Hel.. - disse pensieroso lui
- Dimmi Hazza. - 
- Sei ancora vergine? - disse stavolta guardandomi negli occhi
- Ehm... si. - dissi imbarazzata
- E se... insomma potesse capitare con me? - 
- Ne sarei felice. - dissi stampadogli un bacio sulle labbra. Ma evidentemente il signorino Harold,aveva una voglia irrefrenabile infatti mi prese e mi mise a cavalcioni. Intanto il nostro bacio si trasformò in qualcosa di passionale e pieno di desiderio. Con dei movimenti veloci stava sfilando la mia maglietta ma lo fermai in tempo.
- Harry non qui... non adesso. - dissi. Lui annuì ma era evidente che volesse qualcosa che superava il bacio ma non era sesso. 
Sorrisi maliziosamente per poi infilare la mano nei suoi boxer, lui si stupì ma in poco iniziò a godere. Presi in mano il suo membro e iniziai a fare su e giù fin quando non raggiunse lo stato di estasi.
- Prendilo con la bocca ti prego. - disse quel pervertito
- Te lo puoi sognare, Hazza. - mi levai da quella posizione e scesi giù in cucina con un sorriso bastardo.
Mi precipitai a vedere cosa ci fosse da mangiare, aprii il frigo e vidi il paradiso. Presi un pò di panna e fragole. 
- Hmm... panna. - disse malizoso Harry facendomi venire un colpo.
- Cazzo mi hai fatto spaventare. -
- mangiamo un pò di panna? - disse 
- con piacere. - dissi. Lui rise, aveva capito il doppiosenso mentre io avevo già capito il giochetto erotico che voleva fare con la panna. 
Misi in due dita la panna e poi le infilai in bocca facendo strani versi di approvazione. Si leccò le labbra e si precipitò su di me spalpandomi panna sul collo e poi leccandolo da cima a fondo. Mi sedetti nel bancone e circondai le mie gambe nel suo bacino. Gli presi con forza la testa e lo spinsi a baciarmi, poi infilai la lingua. Sentivo, oltre alla sua saliva, il sapore della panna. Gli tolsi la maglietta e gliela spalmai sui suoi pettorali ben definiti per poi ripulirli con la mia lingua.  
- Siamo due pervertiti. - disse all'apice dell'eccitazione.
- Lo so. - dissi poi ritornai a baciarlo. 
Entrambi,finito il bacio, iniziammo a ridere per la cazzata che avevamo appena fatto. Senza accorgercene entrò Ronnie che ci guardò sconvolta. 
- Non voglio assolutamente sapere cosa avete fatto voi due. - disse schifata per poi andare in camera sua.

Ronnie

- Dai Zayn, dov'è nato William? - era da più di un'ora che ero in casa Malik a studiare quella cazzo di tesina e la mia pazienza se ne stava andando dato che non si ricordava mai nulla di quello che studiavamo.
- Ehm... Stratford-upon-Avon. - disse fiero di se stesso.
- Oddio finalmente, mi sto commuovendo! Come premio andremo a fare una bella gita lì. - 
- Chissà che posto noioso dovrà essere. Poi con te! - disse scherzando, io ci risi sopra. 
- Comunque per oggi abbiamo finito. - dissi
- Era ora! -
- Colpa tua Zayn. -
- Ma smettila. - disse ridendo. Il nostro rapporto non era più quello di prima, adesso eravamo amici. Era strano lo so, ma a me piaceva essere sua amica. Era simpatico e ho conosciuto parti del suo carattere che prima non conoscevo.
- Ciao bradipo. - dissi
- Aspetta unicorno, ti accompagno a casa tanto devo portare fuori il cane. - disse. Coperti e incappucciati uscimmo di casa con un sottofondo di risatine. 
- Sai Ronnie, qualche volta dovremmo uscire insieme. - disse lui
- Cocco, ti ricordo che  sono fidanzata. - dissi. 
- Un uscita tra amici idiota. - disse
- Sai che Liam è molto geloso. -
- Beh digli a Liam di farsi una vita. - disse quasi geloso e incavolato. Ma che? Non ci feci caso che cambiai subito discorso. Parli del diavolo e spuntano le corna. Ecco un  Liam geloso.
- Ronnie. - disse.
- Liam! - dissi
- Dove sei stata? Ti chiamavo ma non rispondevi. - 
- Ero a casa di Zayn,stavamo studiando. - 
- Sembra che a voi due piaccia studiare eh. - 
- Liam non è colpa mia se la professoressa ha voluto così. - 
- Io vado ciao. - disse Zayn per poi dileguarsi in un istante.
- Che problemi hai Liam? - dissi
- Che problemi ho? Sono stufo Ronnie. -
- E quindi? - chiesi 
- E quindi prendiamoci una pausa. - disse. Mi stupii all'istante. Me ne andai confusa per metà triste. Da una parte ero triste ma da un'altra ero sollevata. E non ne capivo il motivo. Entrai in casa e non mi aspettavo di vedere Helena ed Harry che giocavano con la panna in modo un pò... erotico ecco. 
- Non voglio assolutamente sapere cosa avete fatto voi due. - e schifata me ne salii sopra per poi riscendere.
- Ah... io e Liam abbiamo preso una pausa. - dissi. 

Due settimane dopo le cose  non cambiavano. Io e Liam ci salutavamo a stento e io e Zayn ci avvicinavamo sempre di più. L'unica cosa che mi rendeva felice era che ancora non eravamo del tutto lasciati. 
- Tesoro... io e i ragazzi stasera vogliamo andare in discoteca. Vieni? - chiese Hazza buttandosi a peso morto nel mio letto.
- Certo. - 
E discoteca sia.  Quella sera avrei sfoggiato il mio lato più sexy ma soprattutto avrei fatto ingelosire Liam. Misi un tubino viola molto corto, dei tacchi neri vertiginosi e mi truccai pesantemente. Quando scesi giù c'erano i ragazzi ad aspettarci.
- Wow Ronnie sei magnifica. - disse incantato. 
- Grazie. - dissi arrossendo. 
- Dove credi di andare con quella stoffa, Hel? - disse Harry
- Avevo pensato di andare a seminare grano in campagna, vieni con me? - disse ironica provocando la mia risata. 
Harry mise da parte la gelosia e andammo tutti diretti verso la discoteca più rinomata di Holmes Chapel, nonchè l'unica. Liam non faceva altro che lanciarmi sguardi che io ricambiavo in tutti i modi. 
Dopo un'ora, mi ritrovavo a ballare con uno sconosciuto ubriaco molto sexy che non faceva altro che cercare di baciarmi. Per poco non mi violentava e vedendo la situazione Super Malik si precipitò da me a salvarmi.
- La dovresti smettere. - disse
- Di fare cosa? -
- Di essere così sexy. Hai visto le cosenguenze? - disse. Io risi, mi girai un attimo per vedere cosa stesse facendo Liam e vidi che se la stava spassando con una riccia castana con il naso che le pisciava in bocca e che a giudicare dall'età poteva avere ventiquattro anni. Fino a quel punto niente di grave, stava solo ballando ma aspettate un momento... la sua lingua infilata nelle sue tonsille? Mi sentì morire. 
- Tutto ok? - chiese Zayn
- Si si tranquillo. - poi lo guardai attentamente e mi venne un colpo di genio. Mi avvicinai pericolosamente al suo volto, pochi centrimetri ci separavano. 
- Ops Malik sei troppo sexy non posso non baciarti. - posai una mano sulla sua guancia, portai le mie labbra alle sue. Erano morbide e saporite. Schiusi la bocca senza infilare la lingua in modo da poter assaggiare le sue labbra. Un misto di tabacco e alcool le rendevano gustose. Non riuscivo a staccarmi era come se tutto intorno a me si fosse fermato e c'eravamo solo io e lui. Con una mossa veloce inifilò la lingua che si intrecciò immediatamente con la mia come se l'attendesse da secoli. Perchè si, era come se le nostre bocche avessero raggiunto casa e non volevano più staccarsi. Dopo svariati minuti, qualcuno mi prese dai fianchi e mi staccò da quel paradiso terrestre.
- Si può sapere cosa cazzo fai? - disse Liam
- Quello che fai tu! - poi uscii in lacrime da quella discoteca che ormai era diventata troppo assordante. Dopo aver riversato lacrime amare, qualcuno mi cinse da dietro. Mi girai ed era lui. 
- Non riesco a stare lontano da te. - disse
- Nemmeno io. - 
- Ho baciato quella ragazza per farti ingelosire. - disse Liam
- Anch'io ho baciato Zayn per farti ingelosire. -
- Quindi non provi niente per lui? -
- Assolutamente nulla. - risposi sorridente poi gli stampai un bacio sulle labbra. Ne ero sicura che non provavo nulla per lui? E le palpitazioni e le farfalle nello stomaco per il bacio precedente come me lo spiego?


 


SCUSATE. SCUSATE.SCUSATE. Scusate per il colossale ritardo ma purtroppo è stata una settimana piena di compiti e interrogazioni :c 

S P O I L E R
 

"Buon San Valentino, amore mio"
"Aww Hazza"

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Capitolo 23
*** St. Valentine ***


Sto bene adesso, appena ho preso tempo 
Si può vedere quanto ho da crescere 
Costruisco una nuova stanza d'amore, per un nuovo amore 
Ora i miei piedi, non camminano da soli
Oh, il cuore stringe le mani di molti .
(Everybody - Ingrid 
Michaelson)

Zayn

 Portai alla bocca la milionesima sigaretta di quel giorno. Dentro casa le urla di mamma e papà. Per non sentirli uscì in balcone e iniziai a rilassarmi grazie a quelle benedette sigarette, che tanto benedette non erano dal momento in cui mi avrebbero distrutto i polmoni, ma ormai ne ero dipendente. Dovevo andarmane, dovevo scappare da quella situazione di stress continuo. Sono un ragazzo non posso avere una vita così infelice. Li sentì urlare più forte, così forte che mi spaventai. Mi chiamarono anche in questione e poi sbem uno schiaffo dritto in faccia alla mamma. Non ci vidi più dalla rabbia, mi scagliai contro mio padre urlandogli contro. 
- E' così che tratti tua moglie? Eh? - dissi con gli occhi pieni di rabbia.
- Zayn non sono affari tuoi, stanne fuori. - disse con un tono più alto di voce.
- Si invece che mi riguarda! E' mia madre, tua moglie! - risposi. 
- Zayn ti prego lascia perdere. - disse mia madre con il viso pieno di lacrime. Era mia madre, non potevo vederla ridotta in quello stato. 
Waliyha, Safaa preparate i bagagli, stasera dormiremo dalla nonna. - continuò. - e tu Zayn se vuoi... - 
- No, tranquilla mamma. - dissi. 
Mio padre era evidente che si sentisse in colpa, ma l'ha voluto lui. 
Quando finirono di fare i bagagli se ne andarono e chissà per quanti giorni restavano a casa della nonna. 
Era quasi ora di cena e mio padre cucinò qualcosa di orrendo. Continuavo a schifare il cibo con la forchetta, muovendolo continuamente pensieroso.
- Chi è lei e che cosa ti ha fatto - disse di punto in bianco. Alzai lo sguardo verso di lui. 
- Non c'è nessuna lei. - dissi diretto. Massì che c'era una lei. 
- Zayn, ti conosco bene. -
- E anche se fosse? Non sono cose che ti riguardano e tanto meno non ho la voglia di raccontarti certe cose. -
- E per quale motivo? -
- Perchè io non parlo con uomini che picchiano le propri mogli. - detto questo mi alzai incazzato dalla sedia, presi il giubotto e me ne andai da Niall. Misi in moto il mio mezzo di trasporto e mi diressi dall'irlandese. 
- Zayn! - esordì lui non appena aprì la porta
- E' troppo tardi se ti chedo di rimanere a dormire? - chiesi
- Beeeh effettivamente... no. - disse sorridendo. Entrando in casa potevo sentire il buon odorino della loro cena ormai finita da un pezzo. 
- Salve signora Horan! - dissi cordialmente
- Oh ciao Zayn. - rispose.
- Dai su andiamo in camera e mi racconti cosa ti è successo. - disse. Il biondo mi conosceva fin troppo bene.
Salimmo in camera e si buttò a peso morto nel letto osservando il soffitto io invece mi limitai a sedermi nella sedia della scrivania. 
- I miei hanno litigato, papà ha dato un ceffone alla mamma e lei se n'è andata con le mie sorelle. - dissi
- Poi? Per ora ti vedo turbato. - disse
- Per quella stronza di Ronnie. Cazzo mi sono sentito usato. Una sensazione orribile. -
- Ma il Zayn di quattro mesi fa non si sarebbe curato di questa cosa, adesso? Sembri quasi... - 
- Quasi..? - chiesi inarcando il sopracciglio.
- Sembra che provi dei sentimenti per lei. -
- Siamo diventati amici in questo periodo. -
- Non intendo in quel modo. -
- Oh Niall per favore. A me dovrebbe piacere quella pazza squilibrata? - 
- Ehm ti stai confondendo con l'altra sorella. - risi. 
- No Niall io non provo niente per lei. - uhm, ne ero sicuro? Voglio dire, quando ci eravamo baciati era stata una strana sensazione, come se le nostre bocche si fossero rincontrate dopo tanto tempo e non volevano staccarsi. 
Restammo tutta la serata svegli a parlare del più e del meno, manco fossimo ragazze.
La mattina a scuola, fu un disastro. La tipica giornata "No". Fui interrogato di chimica e ci presi quattro, risposi male ad un professore e mi mise la nota inoltre era la festa di San Valentino. Cristo quanto odio questa festa. Non ha un fottuto senso logico, ok? Come di consueto la scuola si era trasformato in un covo di innamorati cronici pieno di palloncini a forma di cuore e mazzi di rose a go go. 
Il tragitto tra cortile della scuola e aula di matematica prevedeva la camminata stile "like a boss" per tutto il corridoio e ovviamente non mancavano mai le ragazzine di primo o le cheerleader che si fermavano a guardarmi. Ehi però non mi sciupate. 
- Ehi Zayn. - disse una voce conosciuta, mi girai ed era Ronnie.
- Ciao. - dissi molto freddo.
- Perchè mi hai evitato tutto il giorno? - chiese confusa.
- Oh, ti ho evitato? - 
- Beh si. -
- Scusa tanto allora. -
- Ma mi spieghi perchè? - 
- Perchè? Perchè quella sera mi hai usato e Zayn Malik non si usa. - dissi con aria di sfida.
- Scusa Zayn non pensavo ci fossi rimasto male. -
- Infatti non ci sono rimasto male, ma Zayn non viene usato semmai Zayn usa le ragazze. - 
- Sei solo uno stronzo orgoglioso. - 
- E tu una puttana spunnata. Sai pensavo che fossi diversa dalle altre e invece siete tutte uguali. - mi girai e continuai il mio tragitto fino ad arrivare in aula. 

 

Helena.

- Buon San Valentino amore mio. - disse Harry cinghiendomi i fianchi da dietro mostrandomi una rosa.
- Aww Hazza. - mi girai in modo da poterlo abbracciare e poterlo baciare. Un bacio casto ma ottimo. 
- Cos'hai dopo la pausa pranzo? - chiese
- Ehm... penso musica. - risposi.
- Ti va saltarla e stiamo un pò insieme nella palestra piccola? - 
- Nei cuscinoni oni oni? - 
- Esatto. -
- Oh si certo. - circondai le mie braccia al suo collo e glli stampai un bacio sulle labbra. Lasciai che le nostre lingue facessero il loro dovere e poi dovetti andare a fare lezione. 
Dopo la pausa pranzo, lui mi aspettava davanti la porta della mensa. Mi prese la mano e la incrociò con la sua. 
- Allora, che programmi hai per stasera? - chiese 
- Hmm... avevo pensato di stare a casa al calduccio a guardare uno di quei film romantici che fanno venire il diabete. - 
- Sicuramente un programmo molto più interessante di quello che proporrei io. - 
- E quale sarebbe il tuo? - 
- Cena a lume di candela, solo noi due. - 
- Eh no magari invitiamo anche Liam e Ronnie. - dissi scherzando.
- Si, era proprio questa la mia intenzione! - disse ridendo. 
Quando arrivammo, iniziammo a scherzare sopra il cuscinone. Dio, quanto lo amavo.
Ovviamente la professoressa mi mise la nota per aver mancato alla lezione, ma ero stata con il mio Harry e questo mi interessava di più. 
Quando finalmente calò il sole e si fece sera, elettrizzata per la serata mi andai a preparare e qui che sorse il dilemma.
- Ronnieeeee. - urlai. In un secondo era da me.
- Che c'è Hel. - disse
- Non so cosa mettermi! - 
- Lo immaginavo. - iniziammo a frugare tra i cassetti e alla fine mi misi dei pantaloni blu di velluto, una maglietta a strisce blu e senape, le mie adorate ugg e un cappottino. Uno spruzzo di profumo e uno filo di trucco ed ero già pronta. 
Lui era pure bellissimo e senza farlo apposta ci vestimmo intonati. 
- Sei bellissima. - mi disse prima di sorridermi, prendermi la mano e avviarci verso il nostro posticino. 
Quando entrammo nel locale, fui investita da un calore che mi riscaldò in maniera esagerata. 
- Ahh calore. - dissi. Ci sedemmo e ordinammo. 
- Allora tu e Niall? - mi chiese nell'attesa che arrivasse il nostro cibo.
- Siamo ritornati migliori amici, non sai quanto sono felice! - 
- Buon per te amore. - sorrisi, stranamente la storia di Niall non lo infastidiva più. 
- Sai che si sta frequentando con Roxy? - chiesi
- Ma chi quella porca bionda, occhi azzurri, un culo disegnato da giotto e cheerleader? - disse con la bava alla bocca. Alzai il sopracciglio, ero tremendamente gelosa.
- Harry... le sprangate dove le preferisci? -
- Uh come sei dolce. - 
Inanto il nostro cibo arrivò. Via con il primo, via con il secondo e via con il dolce. E poi finimmo di mangiare. Harry pagò il conto e, nonostante il freddo gelido di febbraio, uscimmo a fare una passeggiata.
Ero congelata, letteralmente. Le mani atrofizzate dal freddo, mi sentivo un pinguino paralitico.
- Harry ti prego, ritorniamo a casa. - lo implorai.
- Vorrei, ma dobbiamo andare al parco. - A fare cosa al parco? Bah. Aspetta... sicuramente c'era qualcosa sotto. Infatti appena arrivammo, nella parte di prato del parco c'era una coperta con tante candele attorno. 
- No vabbè non ci credo. Harry l'hai fatto tutto da solo? - chiesi estasiata
- Mi ha aiutato Louis. - disse sorridendo. Poi ci guardammo ed entrambi ci scambiammo un bacio passionale. 
Ci sdraiammo nel prato, avvolti dalla coperta e iniziando a guardare le stelle. La mia testa era poggiata nel suo petto, le mie dita erano incrociate con le sue. Tutto era perfetto. Un silenzio rilassante eccheggiava tra di noi e Hazza lo interruppe.
- Sai quelle tre parole che normalmente si dicono i fidanzati quando si sentono pronti e quando capiscono che è arrivato il momento? - 
- Si Harry. - dissi guardandolo negli occhi questa volta.
- Ecco. Ti amo. - rispose con un sorriso a trentadue denti. Lo abbracciai, lo strinsi a me più che potevo e infine a fior di labbra gli sussurrai  - Anch'io ti amo, fin troppo. - e poi lo baciai intensamente. 


 


Yoo sorele! Come va? Ultimamente le recensioni stanno calando, perciò riattivatevi sennò spaco botilia e amazo familia *feel like Zayn* Aww povero Malik, la situazione in cui sta non è delle migliori! Hazza ed Hel sono magnifici, ceh *-* E voi chi preferite tra le coppie? Halena, Lonnie o Zonnie? 

S P O I L E R 


" Ti piace, Zayn!"
"Cazzate, sono tutte cazzate"

 

Solo a me è venuta voglia di uno stupro immediato al kebbabaro? 

 

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Capitolo 24
*** Memories and little disaster. ***


E'’ una notte maledettamente fredda 
Cercando di immaginare questa vita 
Mi prenderai per mano, 
mi porterai in qualche posto nuovo? 
Non so chi sei 
Ma sono con te .
(I'm with you- Avril Lavigne)

Ronnie.

Confusa. Ero totalmente confusa. Una miriade di pensieri invadevano la mia mente, un milioni di indecisioni. Non riuscendo a dormire, mi giravo e rigiravo nel letto intenta a trovare una posizione favorevole alla mia dormita. Ma niente, nada,nothing, nien. Per sbaglio svegliai Harry, che dormiva accanto a me. 
- Che succede Ronnie? - chiese con la voce impastata dal sonno. 
- Succede che sono confusa. - risposi
- Smettila di pensare a Zayn e torna a dormire. - allargò le sue braccia in modo tale da accogliermi e appoggiai la mia testa nel suo petto.
- Chiariamo una cosa, non stavo pensando a Zayn. - 
E la mattina mi svegliai malamente per colpa del nervosismo di Helena. 
- Non vedo il motivo per il quale dovete continuare a dormire insieme. - mi ripeteva infastidita.
- E' il mio migliore amico, facciamo questa cosa da secoli. - ribattei
- Beh, mi sembra l'ora di smetterla. - esordì.
- Non sei tu a dirmi cosa devo fare e cosa non devo fare. - 
- Io e Niall non facciamo così! -
- Tu e Niall non siete cresciuti insieme! - e me ne andai dritta verso la scuola.

Dov'era Harry quando serviva? Sicuramente a cazzeggiare con Louis per Holmes Chapel. 
Dov'era Helena quando serviva? Sicuamente a schiacciare un pisolino a casa. 
E dov'ero io? In casa Malik, a studiare. Parlare con lui mi rendeva terribilmente nervosa dopo quel bacio,allora mi limitavo solamente a ripetere l'argomento e non perdermi in chiacchiere. 
- Mangiamo qualcosa? - disse cercando di guardarmi negli occhi, ma niente da fare avevo gli occhi puntati sul quaderno e se incrociavo il suo sguardo potevo avere grossi problemi collaterali. 
- Si. - risposi. Ci alzammo all'unisono e raggiungemmo la cucina. Resistevo all'incontrare i suoi occhi. 
- Ronnie... - disse
- Si Zayn? - risposi
- Perchè non mi guardi quando parlo? - 
- Oh, perchè solitamente non lo faccio. -
- Ma tu hai il vizio di guardare negli occhi le persone quando parlano. - 
- Ahh smettila, non è vero. - 
- Si, invece. Ormai ti conosco. - disse sorridendo. Mi feci forza e lo guardai. Lo stesso sguardo che aveva quella sera. E in un attimo i ricordi riaffiorarono. Quel bacio alcolico, quando mi stringeva sempre più i fianchi, le nostre lingue intrecciate. Il mio cuore si fermò per un secondo, per poi ricominciare a battere velocemente. Bene, adesso soffrivo anche di tachicardia.
- Riguardo al bacio di quella sera... - fece lui
- Vuoi un pò di torta? - chiesi per cambiare discorso.
- Non cambiare discorso. - disse lui severo. Poi si leccò le labbra seguito da un morso nel labbro inferiore. Era maledettamente sexy e la mia voglia di baciarlo aumentava, ma perchè? 
- Ho sbagliato, ok? Non capiterà mai più. - dissi chinando il capo.
- Perchè non dovrà mai più capitare? - chiese avanzando verso di me. Ero diventata un fuoco, sentivo caldo, per non parlare del mio piccolo cuoricino.
- Perchè. - balbettai - Sarebbe solo un errore. - 
- Tu provi qualcosa per me. - disse sorridendo
- Non è vero Zayn. Io amo solo Liam. - dissi
- E allora perchè quando ti sto così vicino ti innervosisci? - disse a pochi centrimetri da me. Boccheggiai qualche secondo non sapendo cosa dire. Mi aveva completamente spiazzata. Poi un colpo di genio. Avrei giocato al suo stesso gioco. 
- Oppure, sei tu quello che prova qualcosa per me. Come la mettiamo adesso? - dissi con aria di sfida. Mi sbattè contro il frigorifero per poi dire - Quanto vorrei che non fossi di Liam. - poi... il delirio più totale. Le sue labbra si fiondarono velocemente sulle mie. Quel bacio violento ma terribilmente bello e gustoso. Mi prese in braccio in modo tale da poter intrecciare le mie gambe attorno al suo bacino. Stringevo i suoi capelli mentre mi riempiva di baci sul collo. Poi si attaccò nuovamente alle mie labbra infilando direttamente la lingua. Quando decise di sedersi, io ero ancora in braccio a lui sempre nella stessa posizione. Leccò delicatamente il contorno delle mie labbra per poi morderle dolcemente. Alla fine ci fermammo, ci guardammo negli occhi.
- Liam non è il tuo unico interesse. - disse Zayn.
Non ci stavo capendo più niente e per non rispondere a questa domanda lo baciai a stampo. Mi staccai e lo ribaciai. Staccavo e baciavo, staccavo e baciavo. Quando ritornai me stessa, mi resi conto della grossa cazzata appena fatta e me ne andai di corsa. 
Che mi stava succedendo? Forse era un pò vero che mi piacesse anche Zayn. Ma chi lo sa. 

Helena

Il fatto che quei due continuavano a dormire insieme mi dava sui nervi. Era il MIO fidanzato, mica il suo. Era meglio che Ronnie si facesse da parte. E vai con la gelosia. Ma la smetterò un giorno? Credo di no. 
- Amore cucciolo. - disse Harry
- Che cosa vuoi? - risposi acida
- Ancora arrabbiata? - 
- Si! - dissi convinta
- Fai come vuoi, mi sono stancato di andarti dietro tutte le volte. - 
- E allora non andarmi dietro. - Me ne andai per la mia camera non curando di aver fatto cadere qualcosa, appena me ne accorsi la misi subito apposto ma cadde una foto da essa. Erano loro. Si, erano i miei genitori. Sorridevano all'obbiettivo spensierati e un paesaggio innevato faceva da sottosfondo. Mi mancavano. Troppo. Mi accasciai per terra con quella foto tra le mani fissando il vuoto. Era possibile che in un secondo mi iniziarono a bruciare gli occhi, si formò il nodo alla gola e tanti ricordi mi vennero in mente? Dovevo ritornare al più presto a Bournemouth. Dovevo andare a trovarli al cimitero, ma soprattutto dovevo andare da lei: Sarah. Erano passati circa quattro mesi da quando non ci vedevamo. Lei era il mio tutto, la mia ragione di vita, la mia migliore amica. Ci sentivamo spesso, le raccontavo come andavo le cose con Harry e diceva continuamente che voleva venire qui ad Holmes Chapel e vedere la neve, dato che lì non nevicava spesso. Mi rialzai decisa sulla decisione che avrei presto: di lì a poco sarei andata a Bournemouth.Scesi le scale ti casa sentendo il discorso tra Zayn ed  Harry.
- Ti piace, Zayn! - disse lui
- Cazzate, sono tutte cazzate. - ribattè Zayn. Non curandomi del discorso, uscii di casa. 
Avrei preso il primo autobus e me ne sarei andata. 
3 ore dopo , senza che nessuno lo sapesse, arrivai nella mia città natale. 
Tutto era esattamente uguale a come lo avevo lasciato. Il traffico, i pedoni sempre frettolosi, la spiaggia semi deserta. La mia casa meravigliosa dava sulla spiaggia, bastava scendere una scala per ritrovarsi davanti un paradiso terrestre. Il clima non era dei migliori: c'era vento e qualche nuvola di troppo; il mare era agitato e ascoltavo il rumore delle onde che si infrangevano violente nel  bagnasciuga. Oltre a gente con i cani, non c'era nessuno. La mia prossima tappa era il cimitero. Appena vi entrai , le nuvole avevano completamente oscurato il sole, rendevo l'atmosfera terrificante. Una volta. Soltanto una volta ero andata a  trovarli. Ero debole, non sarei riuscita a vederli richiusi in quelle  tombe. Più li guardavo e più lacrimavo. Era più forte di me. 
Non c'era più nessuno, d' altronde chi era che andava al cimitero alle cinque del pomeriggio di un freddo martedì febbrarino? 
C'erano solo loro ed io. Si creò un momento di silenzio. Li osservavo con sensi di colpa. Nelle lapidi c'era scritto il loro nome. 
Meredith Jones. b. 23.03.1967.  d. 20.06.2012                                                         Jake Jones. b. 16.09. 1965   d. 20.06.2012.
Era veramente straziante ricordare quel maledetto giorno. Il giorno in cui il fato decise di rovinarmi la vita. Ma in cambio mi aveva regalato una persona meravigliosa. 
Scoppiai in un pianto silenzioso. Nessuno era lì ad osservarmi e puntarmi con l'indice, nessuno che si preoccupasse ,nessuno ed era meglio così. Dopo una mezz'oretta passata lì, a stare un pò con loro me ne andai verso casa di Sarah. Era l'unica casa la quale il tragitto sapevo a memoria. Bussai e aspettai furoi dalla porta. Mi aprì sua madre e contenta di vedermi mi disse 
- E tu brutta canaglia che ci fai qui? - con un sorriso raggiante
- Volevo fare una sopresa a Sarah. - risposi
- E' in camera sua, dai entra. - entrai e mi fiondai in camera sua. Ah, quell'odore accogliente mi era proprio mancato. 
Ripeteva la lezione di non so quale materia ed era bellissima. I capelli raccolti nel suo solito tuppo, gli occhi piccoli e gialli, il corpo magro ma alto. 
- Ma tu cosa... - balbettò per qualche secondo fin quando non le saltai addosso con lacrime di commozione. 
- Dio mio quanto mi sei mancata! - dissi.
- Non dirlo a me cazzo! Non te ne dovevi andare, dovevi restare qui. Il mio armadietto è stato postato vicino al bagno dei maschi e ogni volta gli idioti fanno battute del tipo : Ehi bionda beato chi ti monta. Tralasciando il fatto che io non sono bionda! - risi, mamma mia la sua simpatia mi era mancata. 
- Io a scuola ho legato con tantissime persone! Specialmente con Alexa. - dissi
- Sono gelosa ehh. - 
- Ma io non potrò mai rimpiazzarti BooBear. - 
- E' una promessa? -
- Certo che lo è. Ti amo! - e la strinsi a me come un tempo facevamo. 




HEEEEEEY.
Ma noi non ci vediamo dal 9. OH MY GOOOOOOOOOOOOOOOD. Sono passati otto giorni D: teoricamente dovevo scrivere il 13, dato che il EFP faceva un anno e allora volevo festeggiare così ma pazieeeenza al prossimo anno lol Passando al capitolo... mllmlml Zayn e Ronnie basta la dovete smettere. Seriamente, o vi mettete insieme o vi prendo a spragate con tanto amore. Ed Hel... amore non piangere so che è difficile la perdita dei tuoi ma hai Harreh :3 Ma che cazz..?

S P O I L E R 

" La testa dice Liam, il cuore dice te"
"E allora scegli me"


 

vi regalo una Ronnie:3
 

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Capitolo 25
*** Winter prom. ***


La tua mano sta nella mia come se fosse fatta solo per me
Ma tienilo a mente, doveva andare così
E sto unendo i puntini, con le lentiggini sulle tue guance
Ed ora tutto ha un senso per me.
(Little Things - One Direction)

Ronnie

Affondai la mia testa sotto l'acqua della vasca da bagno. Un bagno caldo era tutto quello che ci voleva in quel periodo leggermente stressante.
- Ronnie o esci da lì o sarò costretta a buttare giù la porta! - sbottò Anne. Come non detto, la pace degli angeli in questa casa non si poteva proprio avere. Sbuffando, uscii dalla vasca e mi coprii con il mio accappatoio. 
- Ecco qui, il bagno è tutto tuo. - dissi 
- Oh finamente! - 
Ritornai in camera, mi sciolsi lo chignon disordinato che teneva i miei capelli, li pettinai e infine li asciugai. Tra pochissime ore mi sarei ritrovata a ballare nella sala della palestra all'aperto della scuola. L'atteso ballo d'inverno, arrivò. Un pò in ritardo ma arrivò. 
Erano tutti così emozionati per questo ballo, tranne io Per me era il niente, solo una semplice festa. Mi vestii velocemente per poi mettermi davanti il computer. Nel gruppo del liceo c'era chi postava: Non vedo l'ora che sia stasera! 
oppure: - 5 ore al delirio!
Ma delirio di cosa? Cambia spacciatore che è meglio. Era inutile negare che ero circondata da gente stupida che pensavano solo a contare i peli del culo. Un offesa alla mia intelligenza, ecco. 
- Ehi Ronniee, pronta per la festa? - chiese Hazza interrompendo la mia pace in assoluta solitudine
- Mancano cinque ore Harry, cinque fottutissime ore. - dissi
- Intendevo psicologicamente. - 
- Non credo che sarà un trauma andare al ballo. - 
- Lascia perdere, scema. - disse schioccandomi un bacio sulla guancia e uscii dalla camera.
- Ah Harry! - lo richiamai.
- Dimmi. - rispose con un sorriso sornione
- L'altro ieri, io e Zayn ci siamo baciati. - dissi
- Lo sapevo già bambina. - disse facendo l'occhiolino. Poi se ne andò.
- Ehi, un momento. Tu come lo sai? - non mi stette a sentire e continuò il suo cammino verso la sua camera. Sbuffai, di nuovo. Poi mi spuntò un sorriso. Zayn gli aveva parlato di me! Scossì la testa per quel che avevo appena pensato, in seguito mi morsi il labbro. Non vedevo il moro da alcune ore e già mi mancava il suo viso. No cazzo Ronnie no! Liam, solo Liam ok? Non puoi pensare a Zayn! 
Levati dal cazzo, vocina! Misi la testa fra le mani, stavo dando di matto. 
- Amore mio! -dissi Helena subentrando nella mia camera. 
- Tesoro. - risposi massaggiandomi le tempie.
- Qualcosa non va? - chiese corrugando la fronte
- Tutto ok. Tu piuttosto hai comprato il vestito? - dissi 
- Si! Guarda qui. - uscii dal sacchetto un vestito rosso fuoco lungo con una piccola scollatura. 
- E' spendido! - 
- Già! Il tuo invece? - mostrai il mio vestito che a differenza del suo era corto, solitamente non amavo i vestiti lunghi, a fascia con una scollatura evidentente. Fino all'altezza del seno era nero, poi  una fascia  con miridiade di perle terminavano il colore nero e faceva iniziare quello azzurrino. Quest'ultima parte era a palloncino di velo. 
- E' splendido. - 
Quando se ne andò, rimasi sola. Respirai profondamente e mi godetti quel momento di gloria fin quando non mi squillò il cellulare. Ma fanculo. 
- Liam amore. - dissi contenendo il nervosismo
- I fiori li vuoi bianchi e azzurri o bianchi e pesca? - ma vaffanculo tu e i fiori.
- Bianchi e azzurri, ciao. - interruppi la chiamata. 
- Ronniee, vai a fare la spesa? - mi urlò Anne. Perchè tu cazzo non ce l'hai un paio di gambe? 
- Si, d'accordo. - dissi stringendo i denti. Uscii di casa nel peggiore dei modi e ritornai scazzata da morire. A casa c'era tutta la combriccola che si sistevamava insieme appassionatamente. 
- Riunione del fan club, o cosa? - dissi
- Ciao amore. - disse Liam venendomi incontro e baciandomi. Baciare Liam sotto lo sguardo di Zayn era alquanto imbarazzante. Più pensavo a quello che avevo fatto con Zayn all'insaputa di Liam, più mi venivano i sensi di colpa. 
- Vado a vestirmi. - dissi salendo di sopra. Trovai Helena nel bel mezzo di una crisi isterica.
- Non mi si alza la lampo del vestito! - disse sgranando gli occhi a tipo psicopatica. Oh Cristo mi faceva quasi paura.
- Tranquilla, tranquilla. - le alzai la lampo e ci mancava poco che mi baciasse i piedi.
- Hel, sei troppo agitata. Calmati. - dissi 
- Non posso essere calma! E' un giorno speciale, potrei perdere la verginità!- esclamò facendosi scappare quell'ultima frase.
- Tu... cosa Helena? - chiesi incredula. Cioè, immaginare lei e il riccio che si sbattono, è terrificante. Forse perchè non ci ero abituata a vedere questa scenetta porno. 
- Potrebbe capitare  da un momento all'altro. E sono nervosissima. - 
- Devi solo stare tranquilla. Alla fine devi solo lasciarti andare - dissi - Ah e non devi essere contratta, sennò ti fai male. - 
- E' arrivata la sessuologa! - esclamò
- Cosa vuoi? - dissi ridacchiando. - L'ho fatto più di una  volta io. - uscii fuori la lingua.
- Già, ecco perchè vorrei essere te. - 
- Come? - 
- Niente, niente. - e se ne andò. Che la missione "Preparare Ronnie" abbia inizio! Uscii il mio vestito, i miei tacchi neri e la mia trus di trucchi. Mi vestii e abbinai il mio trucco ai colori del vestito. Raccolsi i miei capelli da una parte e scesi. Nessuno si accorse che ero scesa ed era meglio così. Non mi piace essere notata. 
- Allora, andiamo? - quei cinque stavano giocando alla play tutti in giacca e camicia, mentre Eleonor ed Helena che scambiavano quattro chiacchiere. Zayn boccheggiò per qualche secondo finchè Liam prese la parola. 
- Si, andiamo. - e tutti insieme ci dirigemmo a scuola. Cosa si fa ad una semplice e banale festa? Si balla, si balla, si balla e poi... fatemi pensare... si balla. Era tutto così noioso, mamma mia. Dopo due orette partì una canzone lenta. Ma non una semplice canzone. La nostra canzone, quella mia e di Liam.
- C'è la nostra canzone, andiamo a fare un ballo lento. - disse sorridente. E come potevo dirgli di no? Tutte le coppiette si disposero in modo tale da riempire la sala a macchie di leopardo. Circondai con le braccia il collo di Liam, ci guardammo, ci sorridemmo. Mi sentivo davvero una merda per quello che avevo fatto. Lo abbracciai e in lontananza notai Zayn che mi fissava. Quello sguardo fu come una fitta al cuore. Per qualche secondo ci guardammo, poi lui se ne andò fuori. Sicuramente a fumare. Mi staccai da Liam e gli diedi un bacio passionale. 
- Mi piacciono questi tuoi momenti di dolcezza. - disse a fior di labbra - Ti dispiace se vado da Niall? C'è la nostra canzone preferita. - continuò quando la canzone finì.
- Massì, certo vai. - lo vidi allontanarsi e andare a ballare con Niall. Sospirai e a grandi passi raggiunsi Zayn. Come avevo detto, stava fumando. 
- Questa la prendo io. - dissi passandogli davanti e sfilandogli la sigaretta per poi calpestarla. 
- Perchè non vai da Liam? - sorrise amaro. Perchè voglio stare con te. Solo con te. Non risposi. 
- Non ho avuto il coraggio di lasciarlo. - 
- Provi ancora qualcosa per lui. - disse. Abbassai la testa per non incrociare il suo sguardo.
- Beh, dato che non potevamo ballare davanti agli occhi indiscreti degli altri. Balliamo qui? - chiese sentendo I'm yours, dei The Script.
Mi alzai, lui mi cinse i fianchi mentre io il collo. Avevamo i visi vicini con lo sguardo che puntava verso terra. 
- Vorrei tanto baciarti, Ronnie. - disse lui.
- Non puoi, non possiamo. - in quel momento mi strinse ancora più a sè. L'atmosfera che si era creata era stupenda.
- Devi scegliere. - si fermò di colpo. 
- La testa dice Liam, ma il cuore dice te. - dissi con i suoi occhi puntati addosso.
- E allora scegli me. - mi persi in quegli occhi che tendevano al marrone chiaro. Lo abbracciai e strinsi gli occhi. il triangolo amoroso che si era creato tra di noi era orribile. Non sapevo chi scegliere. 
- Non voglio stare in questa situazione di merda. - sussurrai
- Zitta, goditi il momento. - mi accarezzò i capelli e continuammo a cullarci il quel ballo lento. 
 

Helena

- E così... il tuo primo ballo. - disse Harry camminando mano nella mano con me. 
- Qui si. - risposi
- Ma ammettilo, nessun ballo è stato memorabile quanto questo! - disse ridendo. 
- Assolutamente! - risi anch'io pensando allo sfacielo che successe.Due ragazze si litigarono e inziarono a piacchiarsi, giuro che è stata la scena più divertente che abbia mai visto in vita mia, una delle due cadde sopra il punch facendolo cadere e la corrente elettrica saltò e tutti si spaventarono. Un vero delirio, così io ed Harry decisimo di ritornare a casa soli. Casa, soli, Anne non c'era, nemmeno Ronnie. Hmm, pensieri perversi. 
- Prego. - disse sorridente aprendomi la porta di casa e facendo il gentiluomo.
- Ma che caro! - risposi.
- Solo per la mia principessa. - 
- Oddio Harold, ti prego risparmiati queste affermazioni. - dissi 
- Volevo fare solo il carino. - disse facendo il labbruccio. 
- Fidati, lo sei anche se non fai questo tipo di osservazioni. - dissi prima di stapargli un lungo bacio a stampo.
- Saliamo in camera. - avevo già l'ansia. Mi prese per mano e mi guidò verso la sua stanza. Avevo una tale paura, preoccupazione, ansia, di tutto. Avevo un nodo alla pancia e mi tremavano le mani. 
- Sono stato benissimo oggi con  te. - mi persi in quei pozzi verde smeraldo. Completatamente attratta da sembrare una cogliona dissi - Anch'io. - sorrise come un'ebete. ( ascoltate questa canzone http://www.youtube.com/watch?v=0j7-I2wtZ4c )
Mi sedetti accanto a lui che era nel letto, mi toccò amorevolmente la coscia con quel fottutissimo sorriso. 
- Stai sempre lì a sorridere, ma non ti fanno male gli zigomi? - dissi ridendo
- No finchè la causa sei tu. - disse. 
- Harry... - dissi avvicinandolo a me e baciandolo. - E' da sette anni che mi faccio filmini mentali su di noi. - risi.
- Coplimenti al regista. - disse stampandomi un bacio sulle labbra. Dio mio i suoi baci cos'erano. Picchiettò la sua lingua nelle mie labbra e finalmente gli diedi accesso. Dopodichè entrambi ci sdraiammo, io sopra di lui  che mi stringeva dai fianchi. Ero praticamente accovacciata sopra di lui. Ero pronta, si. Le mie mani gelide andarono sotto la maglietta di Harry, con quel tocco lo feci rabbrividire. Con le dita disegnavo ghiri gori. Poi gliela levai definitavemente, scoprendo i suoi pettorali leggermente scolpiti. Mi leccai le labbra a tipo maniaca pervertita. Con una mossa lenta iniziava ad abbassare la lampo del mio vestito, fin quando non me lo tolse. Mi osservò compiaciuto all'altezza del seno, per poi fare cadere il suo sguardo sulle mie mutande quasi trasparenti. Gli tolsi i pantaloni e rimanemmo entrambi in intimo. La mia mano entrò direttamente dentro i suoi boxer, presi il suo gingillo e ci giocai per un pò. Cercava di trattenere il piacere, ma niente da fare appena facevo su e già gemeva come una femminuccia. Sorrisi maliziosa. Ribaltammo le posizioni, il che voleva dire che lui era sopra di lui.
- Adesso mi diverto io. - disse. Iniziò a baciarmi il collo, a leccarlo, a morderlo. Levò il reggiseno e mi palpò per un pò. Con due dita iniziò a scendere per tutta la mia pancia, fino ad arrivare alla mia parte intimia. Infilò la mano e poi le due dita mi penetrarono. Gemetti. Si tolse i boxer e strappò via le mie mutande. 
- Sei sicura, verginella? - chiese sorridendo.
- Mai stata così sicura. - lo baciai e mi penetrò. Mi ricopriva di baci per coprire i miei orgasmi. Mi morsi il labbro, poi il suo collo e lasciai impronte delle mie dita nella sua schiena. Mi stava uccidendo. Ogni tanto urlavo il suo nome, ci scambiavano qualche bacio passionale. Alla fine venimmo insieme. Si accasciò, stanco accanto a me. 
- Wuao. - mi scappò.
- Allora, come sono stato? - chiese 
- Sono domande da fare? - chiesi ridendo. Automaticamente ci avvicinammo e ci baciammo. Adesso ero... completa. Lo ero con lui. 
- Helena Edith Jones, ti amo. - disse sussurrando.
- Harry Edward Styles, anch'io. - risposi allo stesso modo. 


 


HEEEEEY.
Girls<3 My girls <3 Come state? Fatevi sentire la maggior parte perchè sento la vostra nostalgia *piange* Ok passando al capitolo... questo mi piace, mi convince mi tutto! ahahahah Zayn e Ronnie sono soooooo cute! Liammuccio però :( E poi porca Evaaaa, Hel ed Hazza andaci piano! ahahahah ci ho messo anima e corpo, terra e mare, sole e luna, tutto per scrivere questo capitolo AHAHAHAH. 

S P O I L E R 

"Guardalo! Guarda che stronzo. Lo sapevo che non mi dovevo fidare"
" Ronnie, è Zayn Malik dovevi aspettartelo"

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Capitolo 26
*** Pool party in... march? ***


Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi 
Sarò quel vento che ti porti dentro 
E quel destino che nessuno ha mai scelto 
E poi l'amore è una cosa semplice e adesso..adesso… adesso te lo dimostrerò .
(L'amore è una cosa semplice - Tiziano Ferro)

Ronnie

L’aveva fatto. Mi aveva lasciata, lasciandomi a pezzi. Non pensiate che solo perché provavo qualcosa per Zayn significasse che non amavo più  Liam. Perché da una parte era vero, ma dall’altra  no. Non mi ero preparata psicologicamente. A volte capitava che  piangevo. Un po’ per tutto. La maschera di cera che da anni aveva vissuto al buio, si mostrò sotto i raggi del sole  sciogliendosi  lentamente e mostrando ciò chi ero veramente. Non voleva nemmeno più parlarmi.
- Harry. – lo richiamai.
- Dimmi. – rispose
- Ti prego vieni ho bisogno di te.  – dissi. Lui venne tutto preoccupato e appena mi vide mi strinse  a sé.
-  Non volevo che scoprisse tutto questo. – dissi riferendomi a Liam.
- Purtroppo è successo. Ronnie hai tradito la sua fiducia. – rispose.            
- Lo so. Sono una cogliona. Ma per adesso io penso solamente a… -
- Zayn? –
- Forse… - risposi incerta. Si perché non sapevo cosa fossimo io e lui. Semplici amici o qualcosa in più. E non sapevo nemmeno cosa provavo nei suoi confronti. Quel momento dolce e intimo fu interrotto da un messaggio che arrivò entrambi; Mittente: Ryan.
“Ehi stasera pool party a casa verso le nove  e mezza. Ti aspetto;)” diceva il messaggio. Un pool party a marzo? Alternativo direi.
- Illustrami la situazione Harold. – dissi ad Harry.
- Ryan  ha una villa immensa  con tanto di piscina riscaldata all’interno e ogni anno fa questo pool party. – mi spiegò lui.
- Ah… tu ci vai? –
- Ogni anno baby! – rispose sorridente.
- Ok allora beh verrò. –
- Anche quando ti avrei costretta a venire. –
- Si ah? – ridacchiai.
- Si! – e iniziò a farmi il solletico come sempre. Aw, lo adoravo.
- Harry, c’è un problema!  - dissi preoccupata
-  Qual è il problema? –
- Non ho costumi decenti! – lui rise. Cosa c’era  da ridere eh eh? Salimmo in camera per frugare tra i cassetti e vedere i costumi che avevo ma  niente!
- Che ne dici di questo? – Harry uscì un costume a fascia dupleface  viola. Era perfetto.
- Ti ho già detto che ti amo? – dissi
- Si, troppe volte. – rispose ridendo. Poi raggiunse Helena e mi sistemai un pochino. Mi feci una ceretta in tutte le parti del corpo,così da essere pronta e perfetta per il pool party.  E così il pomeriggio  passò in fretta fino ad arrivare alla sera.
- Mi continuo a chiedere perché questo Rayan non  faccia questi pool party d’estate invece  che a marzo! Bah. – sbuffò Anne mentre io scoppiavo a ridere.
- Chiedilo ad Hazza. – dissi sorridendo . Io, Harry ed Helena ci avviammo per andare alla festa. Ovviamente i suoi genitori non c’erano  quindi in quella casa c’era il delirio più totale. Tutti erano in piscina con la musica del dj a palla e con alcuni che si schizzavano di qua e di là. Tra tutta quella folla intravidi Jennifer per scherzava con il suo fidanzato e non appena mi vide  mi sorrise. Io ed Hel ci andammo a spogliare per poi rimanere in costume e sfoggiare i nostri fisici in forma. Quando ritornai dagli altri la scena che vitti non me  l’aspettavo proprio: Zayn stava baciando una ragazza di colore, era avvinghiati come due animali. Dio che schifo. Provai rabbia nei suoi confronti, delusione, tristezza tutto! Avrei voluto volentieri prendere la testa di quei due e sbatterla a muro. Soprattutto la sua di testa. Prima  mi baciava continuamente dicendo che dovevo scegliere lui e  poi mi fa questo? No ma stavolta non l’avrebbe passata liscia.
- Guardalo! Guarda che stronzo che è! – dissi ad Hazza che era accanto a me.
- E’ Zayn Malik Ronnie dovevi aspettartelo. – rispose.
- Si ma grr che rabbia. – dissi. Per un attimo il mio sguardo si incrociò con lo sguardo del moro e ne approfittai per mostrargli il dito medio. Quando lo mandai a fanculo, me ne andai  in cucina  per prendere un  bicchier d’acqua e perché no magari anche qualche alcolico. Quella sera mi sarei ubriacata si!  Presi un po’ di vodka, rum, wisky e roba varia. Presi delle caramelle e le imbevetti di questi alcolici.
-  Ti ubriachi? – chiese Niall entrando  in cucina.
-  Esatto biondo.  Ti unisci a me? – chiesi.
- Ovviamente. - 
- Giusto, a voi irlandesi piace bere. – ridacchiai
- Oh ma allora ci conosci  bene. – dissi. Imbevetti le caramelle gommose in una ciotola piena di alcoolici. All’inizio non mi fece nessun effetto ma uno tira l’altro, mi ubriacai all’istante. Lui continuava a cantare a squarciagola “la scimmietta balla balla balla “ io invece facevo discorsi insensati. Dopo cademmo per terra entrambi e scoppiammo a ridere.
- ahahaahah siamo caduti. – dissi ridendo
- Già ahahahah. – rispose.
- Te l’ho mai detto che sei bello? – chiesi
- Adesso si. – e rise nuovamente. Mi stava quasi per baciare quando entrarono in cucina Harry, Liam e Zayn.
-  Che cazzo succede qui? – chiese Harry.
- Siamo caduti non vedi? – dissi scoppiando in una fragorosa risata. – Oh guarda chi c’è il pezzo di merda. – continuai riferendomi a Zayn.
- Andiamo ti riporto a casa. -  disse
- No Zayn, hai già fatto tanti casini. – rispose Harry prendendomi da terra.
- Infatti Zayn, hai già creato troppi problemi. – disse Liam lanciandogli un’occhiataccia.
- Si però non offendete il mio pakistano perché posso farlo solo io . – dissi.  Nella bocca del  moro si formò un mezzo sorriso.
 

Zayn

Si, potete  rinfacciarmelo. Forza dai urlatemi che sono un coglione a pedali e che non voglio aprire il mio cuore solo per paura di soffrire . Odio innamorarmi. Si perché era quello che forse ero. Innamorato della persona sbagliata, innamorato della ex del mio migliore amico. Innamorato e basta, forse.
- Si però non offendete il mio pakistano perché posso farlo solo io. – disse Ronnie ubriaca fradicia.  Sorrisi.
- Andiamo Ronnie. – disse Hazza guardandomi male. Tutto quel casino era causa mia e mi sentivo una totale merda.
- A te piace vero? Tu sei innamorato di lei vero? – disse Liam  spingendomi incazzato nero.
- Ehi calma amico. – dissi
- No calma un cazzo!  Era la mia fidanzata ed è tutto finito a causa  tua. – come se non lo sapessi, dai amico rinfacciamelo per farmi sentire peggio di quanto stia adesso.
- E anche se fosse? Anche se fossi innamorato di lei? – risposi in mia difensiva con lo stesso tono che stava usando lui.
- Noi due non siamo più amici che sia chiaro. – disse
- Ma cazzo Liam al cuore non si comanda! Non posso scegliere di chi innamorarmi. -  sbottai
- Dimenticati di lei Zayn . –
- E’ per questo che ho baciato quella ragazza stasera. Solo per farle capire che non ero interessato a lei e di dimenticarsi di me. -  poi uscii tutto incazzato dalla cucina lasciandomi da solo. Diedi un pugno al muro per scaricare la rabbia, ma niente da fare. Erano le mie sigarette a farmi calmare i nervi. Uscii dalla casa e ne fumai una. Quando aspiravo era come se mi dimenticassi di tutto, ma quando ributtavo il fumo ritornavano.  La testa mi stava scoppiando, non sapevo cosa fare. Io… ero innamorato? Ma se non me lo fossi chiesto, allora era vero. Non ci stavo capendo più niente, volevo scappare. Scappare da tutto. Per una volta volevo che le cose andassero nella maniera giusta. Volevo stare in pace con me stesso. Tutti a scuola mi invidiavano, ma invidiavano Zayn Malik colui che si gira tutti non Zayn Malik colui che si crea problemi da solo. 
- Zayn… - mi richiamò Ronnie ancora ubriaca fradicia. Stava piangendo  lo sentivo dalla sua voce.
- Ronnie. -  dissi girandomi immediatamente.
- Non voglio che mi dimentichi. Non mi piace essere dimenticata. – disse.
- Non ti dimenticherò Ronnie. –  lei si avvicinò a me. L’abbracciai d’istinto. La strinsi forte a me mentre lei piangeva.
- Hai fatto il pezzo di merda Zayn. – disse lei.
- L’ho fatto solo per uno scopo. –
- Lo so. – poi mi guardò. In un attimo attaccò le sue labbra candide alle mie. Le schiuse leggermente così da poter iniziare un bacio a bocca aperta. Portò le sue braccia attorno al mio collo toccandomi la nuca.
- Zayn Malik,sei  la tentazione più assoluta. – disse. Io risi.  Poi l’abbracciai nuovamente.
- Non mi interessa di Liam, io voglio stare con te. – dissi. Tanto l’indomani non avrebbe ricordato niente.
- Ronnie andiamo sbrigati. – la richiamò Hazza.
- Noi due parliamo dopo eh. – continuò.
- Ok Harry. – sorrisi e poi me ne andai a casa anch’io.



I'M HEEEEEEEEEEERE!
Ok intanto mi scuso per il ritardo e mi scuso anche di non avervi augurato un Buon Natale prima, ma purtroppo sono stata a casa di mia nonna e lì non c'è connessione D: Comuuuunque sia questo capitolo mi piace un pochito ma è diciamo d'intralcio. D: Zayn cosa combini? Baah. Volevo dirvi che descrivere le emozioni di Zayn non è difficile dal momento in cui abbiamo lo stesso carattere e mi viene facile :') 

S P O I L E R 


" Questo è un brunch con gente colta e raffinata ma se urlassi... PENEE"
"Shh Hel ma sei scema?"

 Buon Natale anche se in ritardo!
Ps: L'altro giorno ho scritto questa os su Zayn vi va di leggerla? :3 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1479592&i=1

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Capitolo 27
*** Truly, madly, crazy, deeply in love with you ***


Quando mi guardi negli occhi, 
e mi dici che mi ami 
tutto va bene. 
(When you look me in the eyes - Jonas Brothes) 

Helena

Mi morsi il labbro inferiore davanti all'armadio aperto stracolmo di vestiti, indecisa sulla scelta del mio abbigliamento. Quella domenica mattina io, Harry e Ronnie eravamo invitati al grande brunch che ogni anno celebrava la famiglia Rosati. Ovviamente era stata invintata tutta la combriccola di Styles e alcuni miei amici, in più Anne e gli adulti. Non sapevo proprio cosa mettere, dal momento in cui le cose eleganti, fini e raffinate che avevo erano poche, praticamente non esistevano. 
- Ronnie, non è che avresti qualcosa da prestarmi? - chiesi a lei, che era sdraiata nel letto con il mio iphone in mano.
- Non capisco perchè tu debba avere un'iphone e io un blackberry. - disse
- Ronnie ti ho fatto una domanda! - 
- Ah si scusa. Bo vedi tu. - disse
- Grr, Ronnie ti sto odiando! - 
- Ma che cosa vuoi da me? Usa i tuoi vestiti! - sbottò per poi andarsene scazzata. Ultimamente era sempre più nervosa, forse per la questione di Zayn. Ma chi la capisce quella ragazza. 
- Ehi tesoro sei pronta? - chiese Harry
- No Harry, no! Non ho un cazzo a mettere! - esclamai
- Eh calmati un pò! - rispose. Ora si ci metteva anche lui. Dopo quindici minuti contanti, scelsi un vestito di pizzo bianco, abbinate alle calze e alle ballerine. Un filo di trucco ed ero pronta. Scesi con più velocità possibile, dato che aspettavano solo me. 
- Andiamo, è già darti. - disse Anne. Harry, mi sorrise, poi mi prese la mano e iniziammo a camminare verso la macchina. La casa dei Rosati non distava molto, infatti dopo cinque minuti arrivammo che la casa era piena di gente sconosciuta. Mi sentivo un pò fuori luogo, un pesce fuor d'acqua, ma con Harry e Ronnie al mio fianco era tutto migliore. Harry vedendo che ero un pò spaesata, mi prese la mano e intrecciò le sue dita con le mie. 
- Tranquilla Hel. - sussurrò. Io sorrisi. Era la cosa migliore che mi sia mai capitata. 
- Forza tutti a tavola! - annunciò la signora Rosati con la sua solita vocina squillante. Aveva fatto chiamare pure il catering. Bah. Una volta a tavola presi posto accanto ad Harry, mentre per sua sfortuna Ronnie capitò proprio davanti a Zayn. Iniziarono a portare un pò di cose da mangiare, ad esempio dolci, torte, succhi di frutta cose così. In lontananza, vidi Jessica Rosati. Quell'odiosa papera cheerleader senza cervello  che ogni volta ronzava attorno ad Harry. E se proprio volevamo ridere arrivò pure sua sorella, Allison. Si, era proprio "quella" Allison. Quella con cui stava prima Harry. Appena la vidi, le sorrisi innocentemente mentre lei mi rivolse uno sguardo omicida. 
- Oh mio Dio, Styles quella mi fa fuori stanotte. - dissi riferendomi a lei.
- Chi? Allison? Mannò dai, è così dolce. - rispose. Stavola quella dallo sguardo omicida ero io. - Beh, scherzavo. - continuò.
- Chiamala dolce, intanto questa si passa tutti. - disse Ronnie.
- Non è vero dai. - risposi. Ok che la odiavo, però non era così.
- Piuttosto aiutatemi, Malik mi lancia sguardi e sto andando a fuoco. - continuò. Io risi, quella ragazza era proprio persa solo che non voleva ammetterlo.
- Ehi Zayn. - disse Harry. 
- Meno male che c'è lui. - sussurrò Ronnie a me. Già, meno male che c'era. Dopo che Harry  ebbe finito di parlare con Zayn per intrattenerlo un pochino, si rivolse a me con un sorriso a trentadue denti.
- Te l'ho mai detto che hai un sorriso bellissimo? - chiesi 
- Taante volte! - ridacchio.
- Sembri... come questo cupcake. - dissi prendendone in mano uno.
- Cupcake? - chiese interrogativo
- Si, da oggi sarai il mio cupcake. - risposi.
- Questo è un brunch con gente colta e raffinata ma se urlassi... PENEEEE! - dissi urlando, ovviamente nessuno mi sentì a casa del vocìo continuo. 
- Shh Hel ma sei scema? - chiese Harry il "papino". Io iniziai a ridere cme una forsennata e, sentendo quello che avevo appena detto, anche Ronnie lo fece affogandosi con un pezzo di torta e facendo die movimenti molto simili ad una foca. Io, Harry e Zayn eravamo morti dalle risate. 
- Harry che ne dici di andare a fare una passeggiata? Non se ne accorgerà nessuno. - dissi. Ci alzammo furtivamente e ci dirigemmo verso fuori. Iniziammo a girovagare per il quartiere. Mi prese la mano come faceva sempre lui.
- Non credi sia buffo? - chiesi
- Cosa? - chiese sorridendo
- Noi due. La nostra storia insomma. - 
- Ahh si. Molto. - rispose. Ci fermammo, eravamo l'uno davanti all'altro. 
- Non sai quanto sei importante per me. - continuò. Poi mi circondò in un abbraccio e mi baciò la fronte. In pochissimo avevo le sue labbra a un centimetro dalle mie, sorrisimo entrambi e poi mi baciò. Un bacio dolce e casto. Un bacio romantico, pieno d'amore. Decisamente i baci che preferivo io. 

 

Ronnie.

- Parliamone almeno. - disse Zayn di fronte a me. Quei due se l'erano svignata e anch'io avrei preferito farlo piuttosto che rimanere lì sotto lo sguardo di Malik.
- No Zayn, non c'è niente di cui parlare! - risposi
- Non ti ricordi niente di quella serata. - disse
- E invece si. Mi ricordo perfettamente tu con quella tipa. - sbuffai e poi mi alzai dalla sedia per raggiungere il  giardino. Ovviamente il signorino mi seguii. Stavo per perdere l'equilibro mentre camminavo su quei trampoli, lui rise. Mi piaceva sentire la sua risata. 
- E tu che cosa vuoi? - dissi girandomi di scatto.
- Volevo solo parlare con te. - rispose.
- Beh, non ci voglio parlare con te. - mi incamminai nuovamente per il grande giardino e lui mi venne dietro
- Per favore Ronnie. - mi girò. 
- Lasciami! - protestai.
- Tu, forse, non ti ricordi niente di ieri sera ma io si. Io ricordo perfettamente. E vuoi sapere cos'è successo? Beh te lo spiego. Tu e Niall eravate ubriachi, io volevo portarti a casa ma Harry non ha voluto. Intanto Liam se l'è presa con me e abbiamo litigato. Tutto questo per te! - disse. Stavo per parlare ma non mi fece fare - Oh non ho finito biondina. Io sono uscito fuori per fumarmi una sigaretta e tu sei venuta da me dicendo di aver ascoltato il mio discorso con Liam e dicendomi di non voler essere dimenticata. Ah, almeno sai perchè ho baciato quella? L'ho fatto solo per farti capire che non ero serio, così tu saresti ritornata da Liam e io sarei stato male ma poco importa dato che Zayn Malik può avere tutte le ragazze del mondo, ma solo una l'ha colpito veramente e forse è anche la ragazza sbagliata. - finì il suo discorso lasciandomi basita. 
Le sue parole, in poco iniziai a ricordare tutto di quella serata in particolare il bacio finale. Quel bacio a bocca aperta che mi fece scombussolare lo stomaco più di quanto non lo fosse già. Non parlai, osservai solo il prato confusa. 
- Adesso non parli? - chiese lui. - Meglio così, perchè c'è poco di cui poter parlare. - continuò. Di buttò letteralmente verso di me, le sue labbra erano dirette verso le mie. Finalmente azzerò le distante e le nostre bocche si rincontrarono di nuovo. Lo staccai bruscamente dandogli un piccolo schiaffo nella guancia. Ci guardammo per una manciata di secondi, poi lo attirai a me e lo baciai intensamente. Di nuovo, le mie labbra toccavano le sue. Di nuovo, mi ritrovavo un cuore che batteva alla velocità della luce e di nuovo avevo uno stomano scombussolato. Aprii la bocca in modo tale da far incontrare le nostre lingue che non appena lo fecero si scatenarono. Le mie braccia circondavano il suo collo, com'era mio solito fare, mentre le sue braccia mi cinghievano i fianchi dolcemente. 
Ero totalmente, completamente, stupidamente pazza per Zayn. 


 


HELLO WORLD! 
Ceao ragazze! Beh non è passato molto tempo da quando ho postato, o forse si (?) ... ahah bo. Credo che questo capitolo sia un pò corto ma succedono un pochito di cose:3 Hel ed Harry come sempre carini, e Zayn e Ronnie meawo ahahahha Comuuunque ne approfitto per darvi un.... BUON ANNO! Per me il 2012 è stato un anno strano ma bello, ho conosciuto tante persone, ho avuto un pò di flirt estivi ma niente di che! Mi auguro che il 2013 sia un anno pieno di gioia e taaanto amore e spero che le mie storie diventeranno più 'famose' ahahah VI AMO! 
La vostra Carli xx. 


 

S P O I L E R 
Zonnie: 

"Wuao"
"Sei bellissimo"


Halena:



"Cioè... quando io me ne andrò..."
"Non voglio parlare di questo" 

 

 

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Capitolo 28
*** You can take my heart ***


Rende le tue labbra cos↓ baciabili
e i tuoi baci imperdibili
la punta delle tue dita
così piacevoli al tatto
e i tuoi occhi irresistibili.
(Irresistible - One Direction)
                                                                                                      Ronnie      
                                                         
Venerdì, finalmente. Mio carissimo, dolcissimo, stronzo e irritante venerdì! Non fraintendetemi, io amo il venerdì ma quel venerdì era un venerdì importante. Non credete che abbia usato troppe volte la parola 'venerd'' ? 
- Ohh Styles, aiuto oggi quella di letteratura ci interroga sulla tesina che abbiamo fatto io e Zayn. - dissi
- Tranquilla andrò tutto bene. - disse ammiccando un sorriso. Se lo diceva lui. Proseguii il mio tragitto dalla camera fino alla cucina incontrando Anne.
- Anne, oggi devo ripetere la tesina di letteratura inglese. - dissi
- Se hai studiato andrò bene. - disse. Mi alzai per andarmi a vestire quando disse - Poi è proprio azzeccato con te e Zayn. - e rise. Mi girai di scatto e sbarrai gli occhi. Ok che Homes Chapel era piccola ma saperle pure lei queste cose. 
- C-cosa? - balbettai. 
 - io so tutto ormai. - disse e poi se e andò lasciandomi di stucco, poi andai a vestirmi. La giornata era bellissima, il sole era alto e splendende. Era una di quelle giornate primaverili che amavo e dopo la scuola forse sarei andata a trovare le mie amiche a Bournemouth, ma non era niente di sicuro. Varcati i cancelli scolastici un'improvvisa fitta allo stomaco mi prese. Forse era per la ansia dell'interrogazione, forse perchè avevo fame, forse perchè stavo per incontrare Zayn. 
- ehi bionda. - mi salutò il moro, appena lo vidi mi partì il batticuore. Diamine era così bello. 
- ehi moro. - dissi abbassando lo sguardo. Se incrociavo i suoi occhi mi ritrovavo per terra svenuta, quindi era meglio evitare. Dopo quel bacio in casa Rosati, non abbiamo avuto il coraggio di parlarne. Entrambi ci rifiutavamo di affrontare la realtà dei fatti ed ero sicura che per quanto poteva essere idiota il primo passo non l'avrebbe fatto lui quindi...
- Dobbiamo parlare Ronnie. - disse lui. Me l'ero chiamata, si.
- Voi due! In classe, che fra poco vi interrogherò. - disse la tizia di letteratura. Sbuffai ed entrai in classe, posai lo zaino e accesi il computer e il proiettore per la tesina. Appena tutto era pronto la professoressa disse - Allora dai cominciate. - 
iniziò lui parlando di William, di dove fosse nato\vissuto\ morto. Poi continuai io con le sue frasi al quanto romantiche e sdolcinate.
- Una delle frasi celebri è .. - dissi - Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni. - dicemmo all'unisono io e lui. Ci scambiammo uno sguardo poi continuai a ripetere. - Se per baciarti dovessi andare all'inferno, lo farei. Così potrò vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci. - disse lui. Frase azzecatissima per noi due, dato che ci eravamo baciati quando stavo con Liam. Decisi di giocare al suo stesso gioco. 
- L'eternità era nelle nostre labbra e nei nostri occhi. - dissi. Continuavamo a guardarci, come se fossimo soli in quella classe. 
- Perdonami, perdonami d'amarti e di avertelo lasciato capire. - continuò
- Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri? - 
- Sono io che vendo veleno a te, non tu a me. - era verissimo. Lui era il mio veleno, lui era una droga, io avevo bisogno di lui. Avevo un costante bisogno dei suoi baci, delle sue carezze, dei suoi abbracci, dei suoi sorrisi. 
- Se la musica è il nutrimento dell'amore, continua a suonare ti prego. - dissi.
- Ronnie io... tu sai cosa provo per te. Vorrei che tra di noi ci fosse più di una semplice amicizia. - disse. Mi stava mettendo in imbarazzo.
- Zayn... - balbettai.
- Oh andiamo Ronnie, allora come me li spieghi tutti quei baci? Credi ancora che tra di noi ci sia amicizia? - chiese
- Ragazzi! - ci richiamò la professoressa. 
- Professoressa, si stanno dichiarando li faccia finire almeno! - disse Alice dando un morso alla sua barretta dietetica e continuando a guardarci in attesa di una risposta.
- Ha ragione la professoressa, continuiamo. - dissi
- No Ronnie, non possiamo lasciare un discorso a metà. - rispose.
- Cosa ti dovrei dire Zayn? Che mi piaci? Che quando sto con te tutto è più bello? Che mi rendi felice anche solo guardandomi? Che ho perso completamente la testa  per te? - buttai tutto quello che avevo dentro.
-E' vero ciò che hai detto? - chiese incredulo 
- Non ha importanza. - 
- Si che ha importanza! - rispose Josh. Ma perchè dovevamo parlare di questo argomento così delicato e privato in pubblico? 
- Ne riparlate dopo ok? - disse la prof. Entrambi annuimmo, poi continuammo con la nostra tesina. Giuro, non mi era mai successa una cosa del genere.  Appena finimmo di ripetere, ritornammo a posto, spiegò come di consueto e poi continuarono le altre ore. Giunta la ricreazione stavo per uscire dalla classe quando Zayn mi bloccò.
- Allora? - disse. Sbuffai, poi uscimmo nel cortile della scuola e ci appartammo. 
Iniziai a dargli colpetti nel petto - Questo è per aver baciato quella al pool party. - dissi, lui rise. 
- Questo è per avermi baciato al brunch dei Rosati. - continuai colpendolo leggermente. 
- Questo è per avermi fatto tradire Liam. - dissi. Lui mi bloccò, i nostri visi adesso erano vicini e i nostri nasi si sfiorarono.
- E questo è per quello che provo per te. - sussurrai. Poggiai le mie mani nel suo collo, lo avvicinai in modo tale da poter toccare le sue labbra. Non c'era niente da fare, i suoi baci mi mandavano in tilt. Sentivo le ginocchia tremare e il cuore a mille. Aprii la bocca in modo tale da iniziare il bacio a bocca aperta. Quando ci staccammo mi guardòcompiaciuto, mentre io mi limitai a sorridere. 
Appena finì la ricreazione, tornai in classe, feci le ore restanti e poi andai a casa di Jen.
- Jeen. - dissi seduta vicino al tavolo mentre lei preparava uno spuntino. 
- Zayn? - chiese
- sii. - dissi felice
- Sei tutta scema. - disse
- che vuoi. - risi - ci siamo baciati di nuovo per la milionesima volta. - continuai.
- si mi hanno raccontato della vostra dichiarazione nell'ora di letteratura. - 
- La voce gira eh. E comunque non era una dichiarazione! - 
- Però ti piace. - disse
- Si ma non so cosa fare perchè c'è anche Liam. - 
- Ronnie, con Liam avete chiuso. Non dirmi che ti piace ancora. -
- Non posso dimenticare una persona da un giorno all'altro. - 
- Ma ti piace più Zayn ammettilo. - 
- Si... - dissi. 
Tornai a casa che era già buio e appena entrai vidi Zayn e Liam prendersi per le peggiori parole. No di nuovo noo.
- Sei uno stronzo! - disse Liam 
- Che cazzo vuoi Liam, si lo sono va bene? - disse Zayn.
- Mi hai tradito, hai tradito la mia fiducia. - disse calmo Liam. 
- Non volevo innamorarmi della tua ragazza. - sussurrò il moro. Era innamorato... di me? Io ero lì, ferma davanti a loro e quando se ne accorsero mi guardarono. Non sapevo cosa fare, il mio sguardo cercò prima gli occhi penetranti di Zayn poi quelli dolci di Liam. 
- Liam... - sussurrai appena. La situazione si era calmata. 
- Dimmi. - rispose. 
- Possiamo parlare un attimo? - chiesi. Lui annuì, ancora una volta il pakistano mi guardò. Io e Liam uscimmo in giardino.
- Dovresti perdonare Zayn. - dissi guardando il prato.
- Perchè dovrei? - rispose
- Perchè non ha colpe, siete amici da tempo e non potete rovinare questa splendida amicizia. Sono io quella che non dovresti perdonare. - lo sguardo era sempre basso.
- Sai Ronnie... anche se voglio, non riesco ad odiarti. Ogni volta che ti rispondo male, che ti tratto male rimango lacerato dentro. - sta volta alzai lo sguardo per incontrare quei suoi occhi che mi fecero sognare per quattro mesi. 
- Perchè hai scelto lui? - sussurrò
- Sei stato tu a lasciarmi Liam. - 
- Solo perchè avevo capito che c'era qualcosa tra voi due. - poi rimanemmo in silenzio. Stavo quasi per piangere, forse per paura di perdere Liam. Credo che se ne accorse, infatti mi abbracciò istintivamente. E lì che poi scoppiai.
- Ti prego non andartene. - dissi con la voce strozzata dalle lacrime. - Ti ricordi quanto mi avevi detto che non te ne saresti andato anche se ci fossimo lasciati? - continuai. 
- Si. - rispose
- Lo sai quanto sei importante per me. - l'abbraccio diventò più stretto, le lacrime più forti e la paura di perderlo mi divorava. Appena sciolse l'abbraccio, mi asciugai velocemente gli occhi bagnati. Lui non fiatava, era strano. Appena entrammo, Liam chiamò Zayn, andarono in cucina a parlare e sicuramente avrebbero chiarito.
- Che cosa gli hai detto? - chiese Harry
- Che cosa ha fatto magari. - disse Louis malizioso. 
- Non ho fatto nulla, ho detto solo ciò che volevo dire. - risposi. Poi salii al piano di sopra, mi feci una doccia veloce e al mio ritorno tutti erano in tavola a ridere e scherzare. Adesso il gruppo di quei cinque ragazzi era ritornato come prima. C'erano i Larry, i Ziam e i Niallood ovvero Niall più il cibo. Una cosa idiota lo so, ma cosa si può aspettare da quei coglioncelli a pedali? Mi sedetti soddisfatta, per la prima volta avevo fatto una cosa giusta. Liam mi regal￲ un sorriso, e Zayn fece lo stesso. Erano entrambi dei ragazzi meravigliosi.  Eナ si, li amavo entrambi. Ma io avevo già scelto a chi doveva appartenere il mio cuore. 
 
- E così dormi qui stanotte? - chiesi a Zayn poggiata allo stipite della porta della cucina. 
- Esatto. - disse sorridendo. Gli altri se n'erano andati ed Harry invitò a dormire Zayn. Con un mezzo sorriso avanzai verso di lui che era appoggiato al bancone della cucina. Sorrise anche lui, quel sorriso mi toglieva il fiato e mi faceva tremare le ginocchia. Circondai le mie braccia attorno al suo collo,  strinsi i suoi capelli, poi avvicinai le mie labbra alle sue.  Quel tocco ogni volta diventava sempre pi bello, mi catapultava in un'altra realtà. Mi sentivo leggera, senza pensieri. Mi morse il labbro inferiore e risi di gusto.
- Cattivo di un Malik.- dissi.
- Sono un bad boy. - rispose leccandosi le labbra.  Risi poi gli scompigliai i capelli per farlo innervosire. Infatti mi rincorse per tutta la cucina, ovviamente mi prese mettendomi nella sua spalla tipo sacco. Gli davo colpetti nella schiena nel tentativo di farmi scendere e intanto ridevo come un'ossessa. Mi portò al piano di sopra e mi buttò nel letto mentre io stavo soffocando dalle risate. 
- Non devi  toccarmi i capelli, capito? - disse sorridente. 
- Si, perchè sono sacri. - risposi. 
- Sei una cogliona. - disse
- Si ma quella cogliona sbaglio o ti piace? - dissi alzando il sopracciglio. Rimase un po' senza parola. 
- Certo che mi piace. - si chinò verso di me e mi diede un bacio sulle labbra. 
 
- Wuao. - disse Zayn giocherellando con la mia mano.  Era tardi, molto tardi. Al mio cenno, Zayn sgattaiolò dalla camera di Hazza alla mia.  Ed eravamo sdraiati nel mio letto, accoccolati l'un l'altro. 
- Sei bellissimo.  - risposi, nonostante non potessi vederlo in quel momento.
- Lo so pff. - disse
- Sei sempre il solito coglione che rovina i momenti carini! - esclamai dandogli le spalle. Lui mi cinse  i fianchi da dietro, posai le mani sulle sue,  sorrisi con gusto. Poi mi girai, le sue mani erano sempre lì mentre le mie adesso gli accarezzavo il viso dolcemente. Gli toccai le labbra, poi le portai alle mie. E ogni volta avevo la stessa reazione. Era possibile che mi piaceva così tanto una persona che prima odiavo? 

 
Helena
 
- Hazza? - chiesi timorosa nel bel mezzo della notte.
- Mm. - mugugnò assonnato. 
- Non riesco a dormire, posso venire da te? - dissi. Prima che rispondesse ero sotto le sue coperte. 
 - Non ti ho mica detto si. - 
- Ma  io pensavo... - 
- Sto scherzando scema. - sorrisi.  Poi lo abbracciai, lo tenevo stretto come se mi dovesse scappare da un momento all'altro. 
- Hel. - dissi Harry.
- Dimmi. - 
- Ti amo. -  
- Anch'io. - ci zittimmo entrambi per cercare di dormire ma ancora  mi richiamò.
- Helena, che succederà quando andrò al college? - 
- Beeh, studierai no? - dissi ironica per non affrontare quell'argomento.
- Cioè... quando io me ne andrò...  - disse incerto.
- Non voglio parlare di questo.  - risposi
- Non possiamo evitare l'argomento! -
- Lo affronteremo magari domani, ma adesso voglio dormire. Buonanotte! - e in pochissimo caddi in un sonno profondo tra le braccia del mio amato

 

Ciao a tutti splendori! Prima di tutto mi scuso per il terribile ritardo ma non avevo molta ispirazione! Coomunque non posto da quasi un mese e devo dire che mi siete mancate tutte quante :3 attiviamoci un pochino c: Se vi va passate dalla mia one shot "You can take my heart like a criminal" è su Malik c:
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S P O I L E R

"E quindi dove si va?"
"Paris!"

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Capitolo 29
*** From Paris with love ***


pronta o no, eccomi qui 
dove sei? la notte è giovane 
nella folla, la musica è ad alto volume 
ma io ti troverò. 
(Ready or not -Bridgit Mendler)

Ronnie

Maggio.Maggio.Maggio. Gita. Gita. Gita. Zayn.Zayn. Zayn. Quasi estate. Quasi estate. Quasi estate. Esami. Esami. Esami. 
- Ronnie svegliati! - e fu così che Harry mi scaraventò a terra con la grazia di un camionista. 
- Harry, che hai in quella testa bacata? E' il modo di svegliare una persona questo? - chiesi. Lui fece spallucce poi scese in cucina. 
Mi alzai di malavoglia, era già maggio. Dio mio come passa il tempo! 
Mi vestii velocemente poi scesi a fare colazione, ero già in ritardo.
- Allora oggi vi diranno dove andrete in gita, emozionati? - chiese Anne.
- Si, tanto! - risposi. Io ed Harry ci affrettammo per andare a scuola, mentre Hel rimase a casa. 
Mentre camminavamo, notavo che Harry aveva qualcosa che non andava. 
- Tutto bene? - chiesi
- Si. - disse mantenendo lo sguardo fisso a terra. 
- Harry, dimmi la verità. - insistei
- No Ronnie non va niente bene! - 
- Parlamene. -
- Ho paura che quando andrò al college, Hel mi lascerà e si rifarà una nuova vita sentimentale. - disse sconsolato
- Ehi da quanto tu sei così ansioso e spaventato del futuro? Harry, lei ama solo te dai tempi delle medie. Stai tranquillo. - risposi
- Non ci riesco, scusa. - accellerò il passo in modo  tale da sorpassarmi. 
Quando arrivai a scuola, il mio bel pakistano mi stava aspettando con tanto di giubbotto di pelle e sigaretta in bocca. Tutto ciò lo rendeva ancora più scopabile. 
Mi leccai le labbra e mi morsi quello inferiore, come mio solito fare in presenza di Zayn.
- Ciao bionda! - Disse schioccando un bacio sulle labbra. Si, finalmente eravamo fidanzati. Dopo tantissimi ostacoli io e lui stavamo insieme.
- Ciao moro. - dissi sorridendo.  Poi entrambi ci dirigemmo in classe, ansiosi di sapere quale fosse la nostra meta.
- Paris! - annunciò il professore con tanto di accento francese elettrizzato all’idea di fare una gita nella “città dell’amore”. Un urlo emozionato usci dalla bocca di ognuno di noi.
- Cioè, noi due a Parigi! – esclamò Zayn felice non appena uscimmo entrambi dalla classe. Mi teneva per mano dolcemente ma appena arrivarono i suoi amici della squadra di basket, mi lasciò subito andare. Gesto che non mi piacque per niente. Raggiunsi Jen che era nel tavolo della mensa e annunciai della gita. 
- Ma è meraviglioso! Noi andiamo a Barcellona – disse.
- Splendido anche questo, no? – chiesi e lei annuii. Quando finirono le ore di lezione, andai dritta a casa con un sorriso a trentadue denti.
- Ehi Anne, indovina dove andiamo? – chiesi a lei.
- Parigi? – chiese
- Esatto. Uffa, quello stupido di Hazza ha rovinato la sorpresa. – dissi, lei sorrise.
- A proposito, lo vedo strano per ora. Che ne dici di andargli a parlare? –
- Si, certo! Sarà sicuramente nella casa sull’albero. – detto questo mi diressi verso quella meta.
Le mie teorie erano esatte, lui era lì sconsolato più che mai.
- Haaaaaaarold! - lo richiamai scaturendogli una risatina. Poi mi sedetti accanto a lui, nei grandi cuscini che ricoprivano quasi tutto il pavimento.
- Come sempre tu qui eh. – disse
- E dove dovrei essere se non a consolare il mio migliore amico. – gli sorrisi.
- Sei la migliore Ronnie. –
- Si si molti me lo dicono – dissi scherzando – Ma adesso scrollati via questa tristezza, Dio santo sembri quella sfigatta di Patty che piange per ogni cosa – continuai. Lui rise, di nuovo. Poi scendemmo entrambi.
 
 
Premesso che due settimane passarono in fretta e quindi si, ero nell’aereo dritto per Parigi! La città che ho sempre sognato, la città che ho sempre desiderato andare con il mio lui, la città che amavo insomma! Zayn si voltò verso di me, stringendomi dolcemente la mano. Ultimamente era molto più dolce, insomma stavamo insieme da quasi un mese ed era dolcissimo. Anche se quando era in presenza di quei scimmioni della squadra di basket, cambiava totalmente e questo mi alterava parecchio. Arrivati in aeroporto, la professoressa di francese – pazza come sempre – si fece notare sventolando una bandierina per coloro che si erano dispersi nel prendere le valigie. Nel tragitto aeroporto – albergo, rimasi estasiata da ciò che mi circondava.  
- Hai visto che bello qui? – dissi a Zayn tutta eccitata all’idea di passare metà settimana  nella città dell’amore.
- Si, è splendido! – rispose. Quando arrivammo a destinazione, ci assegnarono le camere e fortunatamente capitai con due ragazze abbastanza simpatiche.
- Ragazzi disfate le valige, tra mezz’ora vi voglio tutti qui! – disse la professoressa. Con molta calma, mi diressi nella mia camera insieme alle altre ragazze. Ammetto che di quella classe non conoscevo tante persone, solo Harry e gli altri per cui ne approfittai.
- Comunque io sono Ronnie! – dissi ad una ragazza con un caschetto biondo e due occhi grandi nocciola.
- Piacere, io sono Cassie! – rispose stringendomi la mano. Che compagna di stanza dolce.
- Io sono Alice! – disse l’altra compagna dai capelli lunghi, lisci e neri e dagli occhi verdi.
Dopo aver disfatto i bagagli scesi giù, incontrandomi accidentalmente nel piano superiore con Zayn, il quale mi bloccò tra lui e il muro, come faceva sempre d’altronde.
- Dai Zayn, la professoressa ci aspetta giù. – dissi ridendo e cercando di liberarmi.
- Non fin quando non mi avrai dato un bacio! – disse
- Bastava chiedere, che sciocco che sei! – automaticamente mi avvicinai a lui e gli stampai un bacio, mordendogli il labbro inferiore.
Scendemmo al  piano inferiore con un netto ritardo sotto lo sguardo severo della professoressa.
Che abbia inizio il tour de France! – equivaleva ad un “che abbia inizio il casino”. Nel pulman cantavo insieme agli altri a squarciagola, arrivati alle nostre mete molti francesi ci fermavano per sapere di dove eravamo. E un ragazzo francese biondo occhi azzurri fermò proprio me in quel momento.
- Bon jour mademoiselle – disse baciandomi la mano da vero gentiluomo.
- Bon jour garçon – risposi sorridendo.
- oh, j’adore votre sourire – che carino mi aveva detto che adorava il mio sorriso.
- merci beaucoup – dissi.
- Senti francesino giù le mani dalla mia ragazza – e fu così che iniziai a ridere come un’ossessa per quel che aveva appena detto Zayn.
- Ma dai Zayn, guarda com’è carino! – dissi, mi guardò in cagnesco.
- Scusa, adesso devo andare. – dissi in francese a quel ragazzo, che ricambiò con un saluto veloce. Visitammo molti musei, ma erano troppi in tutta Parigi, il tempo era poco e noi eravamo stanchi, così ci recammo all’hotel. Facemmo una cena  veloce e poi tutti dritti a nanna. Si faceva per dire, infatti appena la professoressa cadde in un sonno profondo, ecco che ebbero inizio i party nelle camere degli altri con tanto di alcolici e fumo a volontà. Zayn picchiettò impaziente alla porta della mia camera, non curando del fatto che fossi in accappatoio.
- Zayn, sono in accappatoio un minuto! – dissi
- Meglio! – disse malizioso.
- Zayn! – lo riproverai, poi lo feci entrare. Nel frattempo mi chiusi in bagno e mi vestii velocemente per poi aprire nuovamente.
- Ma guarda che per me andavi bene anche in accappatoio eh. – disse con la solita malizia.
- Zayn, basta fare il pervertito. – risposi. Con un sorriso mi strinse la mano e insieme ci dirigemmo nella camera di alcuni a fare festa. Solo che poi fummo scoperti dal servizio in camera che disse tutto al direttore e che svegliarono la professoressa per avvertirla dell’accaduto. La scena era orripilante: lei mezza addormentata con il pigiama più grande di quattro taglie, i bigodini in testa e senza trucco. Santo cielo, se ci ripenso mi vengono i brividi. E poi ovviamente tutti si misero a ridere per l’aspetto del mostriciattolo.
- Ok dopo questa, vado a dormire. Buonanotte Zayn. – dissi avvicinandomi per dargli un bacio.
- Aspetta. – mi fermò a pochi centimetri dalla sua bocca. Avevo i suoi occhi puntati sui miei e non riuscivo a guardare altrove se non di fronte a me.
- Non dormiamo insieme stanotte? – chiese. Sorrisi,per poi prenderlo per il sottobraccio e conducendolo in camera mia.
 

 
Helena

 
Bene, io cosa dovevo fare in quella metà settimana di maggio senza loro? E soprattutto senza lui? Erano partiti da solo un giorno e già mi mancavano. Se mi sarebbe mancato Harry per così poco tempo non voglio immaginare quando sarebbe dovuto andare al college. La sola idea mi faceva rabbrividire.
Era un primo pomeriggio di venerdì, c’era un caldo manco fosse luglio e me ne stavo in cucina a svolgere i miei compiti. Ormai mancava poco alla fine della scuola e in quelle settimane dovevo dare il massimo per non avere insufficienze.
- Ciao tesoro. – mi salutò Anne.
- Ciao Anne. – ricambiai sorridendo.
- Hmm… sai fa parecchio caldo e qui si soffoca, che ne dici di passare il week-end a Bournemouth con i tuoi amici? – chiese. Mi si illuminarono gli occhi in pochi istanti. Come non si poteva amare quella donna?
- Ma io ti amo! Certo che mi va! Vado a fare le valige. – e senza darle il tempo di fiatare mi precipitai in camera, prendendo il cellulare e chiamando Sarah.
- Indovina! – dissi non appena aprii la chiamata.
- Cosa? – chiese.
- Passerò il week-end a Bournemouth! – dissi felice.
- Oh ma è grandioso! Stasera c’è una festa in spiaggia, sai qui è come se fosse già estate! – disse.
- Eh lo so! Mi manca la mia città – dissi malinconica.
- A me manchi tu! Quindi affrettati a venire perché non sto più nella pelle! – rispose. Passai un’altra mezz’oretta a telefono e nel frattempo mi facevo la valigia.
 
Finalmente, dopo quattro ore estenuanti passati in macchina alla guida di quello squilibrato del compagno di Anne, eccomi arrivata alla mia città Natale. Respirai a pieni polmoni l’aria ormai estiva che circolava. Amavo Bournemouth, mi ricordava una città della California. Le spiagge, il mare, i surfisti, il clima perfetto, l’unica cosa che la distingueva dalla California era l’oceano, poiché quello che mi ritrovavo di fronte era l’Oceano Atlantico e non quello Pacifico.
- Ahh, non è meraviglioso tutto questo? – chiesi mettendomi gli occhiali da sole, anche se stava tramontando all’orizzonte.
- Già, è proprio bello! – rispose il tipo di Anne. Ci dirigemmo a casa mia. Una casa grande, spaziosa, con tanto di giardino e bastava scendere una scaletta per ritrovarci in spiaggia. Ma quella casa poteva essere bella esteriormente, ma internamente era morta. Da quando i miei non c’erano più e io e Ronnie vivevamo in un’altra casa, è come se avesse smesso di vivere, come se fosse una casa abbandonata. Troppe foto, troppi ricordi, troppi odori che mi ricollegavano a loro e che automaticamente mi facevano scendere le lacrime. Accarezzai il volto di mia madre in foto, ormai potevo fare solo così, poi quello di mio padre. Il loro ricordo era vivo dentro di me.
- E’ tutto ok? – chiese Anne
- Si si. – rispose asciugandomi frettolosamente l’occhio.
Troppo caldo per dei pantaloni lunghi, infatti misi subito degli short e una canotta,presi il mio skateboard e prendendo dalla parte della strada mi diressi alla casa della mia migliore amica.
- Tesoro! – dissi saltandogli addosso non appena la vidi.
- Amore! – rispose sorridente.
- Pronta per stasera? – chiese
- Ovvio! – poi insieme iniziammo ad andare in giro per la spiaggia incontrando i nostri amici.
 
Avevo un tubino bianco abbastanza stretto e corto, delle zeppe nere e un trucco molto forte. I ragazzi mi stavano appiccicati come sanguisughe e mi dava alquanto fastidio. Se ci fosse stato Harry mi avrebbe fatti volare ad uno ad uno.
- Ehi basta pensare ad Harry, divertiti! – disse Sarah, mentre si strusciava con un ragazzotto biondo mai visto prima d’ora. Da quando la mia Sarah, la ragazza casa e chiesa, era diventato così scaltra con i ragazzi? Di certo mi ero persa un cambiamento radicale della sua vita.
- Hai ragione! – dissi e così iniziai a ballare con le altre mie amiche e con qualche ragazzo. Poi uno mi cinse saldamente i fianchi, in modo rozzo e poco fine. Mi girai infastidita, notando che era ubriaco perso. Mi porse verso di me, cercando mi baciarmi ma lo allontanai immediatamente. Mi ero allontanata da Sarah, non la trovavo minimamente. Così iniziai a girare per il locale in cerca di qualcuno di mia conoscenza, improvvisamente avverti un giramento di testa e poi non capii più niente. 




SCUSATE PER QUESTO RITARDO RITARDOSO (?) no seriamente! Sono stata impegnata in queste settimane ed ero a corto di idee. Inoltre non lo so, la storia come vi pare? perché se fa schifo la blocco e ne continuo un'altra. Poi vi vorrei più attivi come i vecchi tempi:) Hmm... qui i ragazzi vanno a Parigi, mentre Helena a Bournemouth. Molte sorprese e molti...

S P O I L E R 

"Non credi sia troppo..."
"Shh" 


 

Ps: cosa farete per carnevale? o cosa avete già fatto?:) io stasera andrò ad una festaa :D 

Vi lascio con questa foto di Helena. Poco figa insomma AHAH c:

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Capitolo 30
*** Prologue ***


Prologue

 
Il biondino si stava sistemando la cravatta nera al suo collo. Era visibilmente nervoso perché, insomma, era il giorno del diploma. Le mani sudavano, il cuore batteva e un’ansia terribile lo stava divorando.
 - Niall, sei pronto? – chiese Zayn dietro la porta della sua stanza. Niall fece un lungo respiro poi rispose con sicurezza.
- Si. –
Entrambi si diressero al piano di sotto, dove c’era la signora Horan –ormai da tempo separata – e suo fratello. Zayn e Niall andarono in macchina vestiti con giacca e cravatta.
 
Ronnie si guardò per la millesima volta allo specchio. Stava accadendo tutto troppo in fretta. Non pensava di arrivare a questo punto della sua vita senza i suoi genitori. Accarezzò i loro volti  ritratti in foto e una lacrima passeggera le rigò il volto.
- Si può? – chiese Harry picchiettando la porta della stanza.
- Certo. – rispose raggiante.
La ragazza notò le occhiaie sotto gli occhi di Harry ma non disse nulla a riguardo. Sapeva che la notte precedente era uscito per festeggiare con i suoi amici il termine degli esami e sapeva anche che si era ubriacato parecchio. Ma non sapeva che la notte pianse nel letto. Pianse come un bambino a cui mancava il giocattolo perso. Ma considerare Helena un giocattolo suona male no? Allora consideratela come l’oggetto più prezioso che aveva.
- Tutto bene Hazza? – chiese Ronnie.
- Si, perché? –
- Non so, hai la faccia un po’ distrutta. –
- Ieri mi sono ubriacato. – Ronnie non ci fece caso e ritornò a sistemarsi i capelli.
- Harry dimmi la verità. – disse lei passandosi un altro filo di mascara fra le ciglia. – A te manca Helena. – continuò.
Non rispose. Rimase in erme mordendo l’interno della guancia. Sospirò e alla fine rispose flebilmente.
- Tantissimo. – il suo sguardo si spostò sulle sue scarpe nere lucide, a quanto pare erano diventate parecchio interessanti.
- Tranquillo, si sistemerà tutto. –
- Ronnie non dire cazzate, è da un mese che va avanti questa storia. – Ronnie non rispose, sorrise senza mostrare i denti poi si avvicinò a lui.
- Fidati di me. – e le schioccò un bacio sulla guancia.
Una volta che tutti erano pronti, si diressero verso la scuola.
 
Una ventata di caldo torrido arrivò non appena uscirono dalla macchina. La tensione a scuola era alle stelle, c’era chi correva a destra e a manca. Ma infondo era solo una premiazione, di che cosa dovevano avere paura?
Presero posto e quando Ronnie vide Zayn gli saltò praticamente addosso. Lui l’amava, come non aveva mai fatto con nessuna. Avrebbe fatto di tutto per lei e la cosa era reciproca per Ronnie.
Iniziarono a chiamare vari nomi ed ecco che arrivò il turno di Zayn. Si alzò per andare a ritirare la pergamena, seguito dagli applausi della gente in particolare della sua famiglia. Nonostante i parecchi litigi a Zayn piaceva la sua famiglia.
Si schiarì la voce dopodiché iniziò a parlare.
- Premesso che non so cosa dire, vorrei iniziare ringraziando la mia famiglia. Ammetto che non è delle migliori, a volte si litiga ma è la mia famiglia e non la cambierei per nulla al mondo. Quando ero piccolo immaginavo cosa dovevo fare da grande. Mi immaginavo un cantante o un attore, o uno sportivo o magari un tatuatore. – disse indicando i suoi numerosi tatuaggi e il pubblicò iniziò a ridere. – e adesso sono arrivato a questo punto della mia vita. Non pensavo di arrivarci così presto ma eccomi qui. Questo anno credo sia stato uno dei più belli, ho capito il vero valore dell’amicizia. – continuò guardando Liam – dell’amore. – disse guardando Ronnie – e infine delle responsabilità che un giovane adulto deve prendersi. – Zayn finì il suo discorso e tornò a posto. Così come fece Harry lasciando andare qualche lacrime dagli occhi di sua madre. Poi arrivò il turno di Ronnie. Per lei non c’erano genitori da far commuovere. Non c’erano genitori da far inorgoglire. Non c’erano e non ci sarebbero più stati.
Prese il microfono e parlò.
-  Salve a tutti. Io sono nuova di qui, è il primo e ultimo anno che frequento. A differenza vostra, non ho genitori qui presenti da far scappare qualche lacrima. Purtroppo, è triste da dire ma i miei non ci sono più da quasi un anno. Non sono qui per farvi intenerire o cose del genere, sappiatelo. Se c’è una persona che dovrei ringraziare quella è Anne. Lei c’è sempre stata, ci ha sollevati in un tempo buio. E’ stato il nostro arcobaleno dopo la tempesta, e dopo lei Harry. Ma ovviamente la mia sorellina Helena. Questo anno è stato magnifico, ho conosciuto tante persone e il mio rendimento a scuola si era alzato. Da considerare anche la lotta con il cibo che feci contro Zayn Malik. – la gente rise tranne il preside.
- Concludo dicendo ringraziando ancora una volta tutti. – e ritornò a sedere.
 
Se immaginate nella vostra testolina che dopo essere usciti dalla scuola lanciarono i capelli da diploma in aria in stile High School Musical, vi sbagliate di grosso. Ma loro erano felici e anche molto.
- Dio ancora non ci credo di essermi diplomata Zayn! – esclamò Ronnie abbracciandolo.
- Neanche io! – disse, lei si lasciò scappare un gridolino felice.
 
-Felice adesso che ti sei diplomato? – chiese Helena con un po’ di imbarazzo ad Harry.
- Sai che non sono più felice da quando abbiamo rotto. – Harry abbassò lo sguardo.
- E’ solo colpa tua Harry. Hai deciso tu di lasciarmi per un piccolo malinteso. Ho sbagliato, lo so, ma era solo un amico per me Sean. Tu non hai idea di quanto ti ami e mi ha ferita il fatto che non credessi in me. – rispose Helena.
Harry le prese le mani, poi la guardò intensamente.
- Piccola, mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto. Sono un coglione, perdonami. Io ti amo con tutto me stesso, giuro. Quindi ti prego, ti va di riavvolgere il nastro e di ricominciare? – nella bocca di lei si formò un sorriso. Finalmente dopo un mese, ricominciò a sorridere come faceva un tempo. Non rispose, lo baciò solamente. Le sue labbra erano contro le sue come un tempo e lei amava tutto ciò. Adesso erano fronte a fronte.
- Non sai quanto mi sei mancato! – disse Helena.
-Anche tu piccola, anche tu.
 
I ragazzi si riunirono e colsero di sorpresa le ragazze dicendo che verso luglio avrebbero fatto un viaggio ad Ibiza e tutti loro erano così emozionati.
 
Ogni cosa cambia nel corso del tempo e volete sapere cosa hanno fatto i nostri protagonisti dopo cinque anni,ovvero dopo l’università?
Ronnie andò all’università di Bournemouth, si quella simile alla Julliard. Dopo due anni la scelsero per frequentare proprio quella scuola a New York offrendole una borsa di studio e ovviamente accettò,lasciando il suo bel Zayn a Londra. Ronnie non sopportò più la distanza fra loro allora troncò i rapporti. La Zonnie non esistette più. Lei soffrì tantissimo ma il destino decise di portarle nella città che non dorme mai Liam. Allora iniziarono a frequentarsi nuovamente ma non durò tanto. Dopo due mesi Zayn, che divenne un imprenditore alle prime armi, si trasferì a New York, incontrando Ronnie. Tra loro la scintilla era ancora accesa e dopo una cenetta romantica e una notte di fuoco decisero di tornare insieme. Nel frattempo Ronnie divenne un’insegnate di musica in una scuola di Manhattan.
 
Ed Helena? Beh lei, sempre unita ad Hazza, dopo aver finito il liceo frequentò l’università di giurisprudenza a Bournemouth. La coppia Halena andava a gonfie vele, finché Harry non ebbe una crisi d’identità pensando di essere gay e di voler stare con Louis. Ma ben presto si accorse che era etero e che amava solo ed esclusivamente Helena.
Harry divenne un dottore, Helena un’avvocatessa, Zayn un imprenditore, Ronnie un’insegnante di musica, Louis un attore, Niall un cuoco e Liam un agente matrimoniale.  


THE END. 

 



Bo, mi sembra ieri quando ho iniziato a scrivere questa storia e adesso siamo giunti al termine. Mi commuovo ahahah. 
Intanto vorrei ringraziare tutti per le recesioni, per i complimenti e altre cose. 
Poi che ve ne pare di questa fine?
Contente che tra Harry ed Helena si sia risolto tutto? 
Vi amo, grazie di tutto! 

Se vi manco potrete trovarmi qui
Baci,Carli:**

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Capitolo 32
*** Love, sex, american express ***


Helena

Aprii lentamente gli occhi, la vista era ancora un po' appannata e la testa duoleva. Ero sdraiata nella sabbia, con una figura maschile davanti a me ancora non riconosciuta. 
- Tutto bene? - chiese costui. Notai bene che era un ragazzo sulla ventina, cresta bionda, sguardo penetrante e due occhi cristallini, sorriso mozzafiato e delle labbra normali. Era davvero bello. 
- Sono in paradiso? - chiesi non ripresa del tutto. Lui rise. 
- No, sei a Bournemouth. - disse sorridente. Appena mi ripresi mi alzai di scatto. 
- woh woh, sei appena svenuta non dovresti alzarti ti botto. - disse da persona diligente. 
- Che ore sono? - chiesi in ansia. Anne mi avrebbe fucilata se fossi tornata tardi. 
- Le due in punto. -
- Cosa?? Le due? - chiesi sbarrando gli occhi. 
- Si, qualche probelma? - disse stranito dal mio comportamento
- Per quanto tempo sono rimasta svenuta? - 
- Cinque minuti, è finito l'interrogatorio? - chiese ironico con un sorriso sornione nelle labbra. 
- Hmm si, scusa. - dissi sorridendo anche io. 
- Sei di queste parti? - disse
- Ero di queste parti. - dissi
- Come mai eri? - chiese
- Storia lunga... - 
- Magari me la spieghi mentre ci facciamo una passeggiata? - 
- Scusa ma non mi fido degli sconosciuti. - dissi ironica
- Ahah, allora ritorniamo alla festa. - disse. Iniziammo a camminare.  - Comunque io sono Sean. - disse. - Tu sei... - continuò. 
- Helena! - dissi. Quando ritornammo alla festa, trovai Sarah mezza ubriaca che aveva bisogno di essere portata a casa. 
- Vuoi che ti accompagno a casa? - chiese 
- No grazie, è qui. - dissi. Ma mi volle accompagnare lo stesso, prima a casa di Sarah per lasciarla lì, poi a casa mia. 
- Grazie mille Sean! - dissi dandogli un bacio sulla guancia. 
- Di nulla. - rispose sorridendo. - domani mattina che farai? - chiese
- Credo andrò in spiaggia. - risposi. 
- Ti va di andare a fare colazione insieme? Anche per conoscerci meglio. - 
-Volentieri. - dissi. Aprii la porta e stavo per entrare, quando mi bloccò nuovamente. 
- Helena aspetta. - disse
- Dimmi. -
- Il tuo numero. - disse. Glielo diedi tranquillamente, poi entrai a casa rifugiandomi sotto le lenzuola. 

Nuovo messaggio da: Sean. 
Notte bellezza, a domani xx

Che carino. 

La mattina dopo mi alzai pimpante, immaginando di essere già in estate per l'alta temperatura. 
- Buongiorno Anne. - dissi dandole un bacio. 
- Di buon umore stamattina? - chiese
- Si. - risposi sorridente. 
Mi andai a vestire senza fare colazione, con degli short, una maglietta maniche corte e delle corvese nere ero già pronta. Raccolsi i miei lunghi e biondi capelli in una coda ordinata, poi mi diressi verso il chiosco in cui avevamo l'appuntamento e aspettai. Dopo cinque minuti arrivò. 
- Ehi Hel. - disse baciandomi sulla guancia. 
- Ehi Sean! - ricambiai. Ci sedemmo e ordinammo la colazione. Cappuccino e cornetto, tutto quello che serviva per una colazione perfetta. 
- Allora, come mai ti sei trasferita da qui. - chiese sorseggiando il suo caffè. Feci un bel respiro, poi risposi. 
- I miei circa un'anno fa sono morti ed io e mia sorella siamo rimaste sole. Così ci hanno affidato alla migliore amica di mia mamma, era una sorta di seconda madre per noi. Abitava ad Holmes Chapel e così ci traferimmo lì. - risposi.
- Oh, mi dispiace. - disse mortificato.
- Tranquillo, non lo potevi sapere. - 
- Immagino che ti manca la tua città Natale. - 
- Tantissimo. - 
- D'estate pensi di ritornare? -
- Lo spero! Però starei lontata da Harry. - 
- Harry? -
- Ah si scusa, Harry è il mio fidanzato. - il suo sguardo divenne deluso non appena glielo dissi.
- Quindi sei fidanzata? - chiese
- Esatto! - 
- Oddio...cioè io ho flirtato con una ragazza fidanzata. Questo si che imbarazzante! - ammise mentre io scoppiai a ridere. 
- Tranquillo! - dissi trattenendo le risate. 
- E lui dov'è adesso? - 
- A parigi! - 
- Attenta, le parigine sono veramente carine! - disse
- Smettila. - dissi ridendo dandogli una pacca nella spalla. Quando finimmo, pagò il conto e poi andammo in spiaggia a divertirci. Era veramente simpatico, ma soprattutto carino. Ma io ero fidanzata, non potevo pensare ad un ragazzo mentre amavo un'altro no?


- Harry amore mio! - dissi saltandogli completamente addosso. Una settimana passò in fretta e loro ritornarono come di consueto. 
- Tesoro! Mi sei mancata! - disse stringendomi più a se. Mi staccai e andai dalla mia sorellona per abbracciarla. 
- Aww amore, mi sei mancata anche tu! - dissi a Ronnie. Li aiutai con i bagagli e salimmo in camera mia. 
- Ronnie, ho davvero tante cose da dirti. - dissi buttandomi nel letto. 
- Racconta! - rispose
- Ho conosciuto un ragazzo troppo carino a Bournemouth. - 
- E quindi? -
- Niente, abbiamo passato il week-end insieme. - Ronnie si fermà di colpo.
- Non l'avrai mica baciato! - chiese
- Ma no! Io amo solo Harry e non ho intenzione di tradirlo. - 
Quando finì di disfare le valigie, scendemmo giù ma il telefono squillò e fui costretta a risalire. 
- Hel! - disse dall'altra parte della cornetta Sean
- Sean! - dissi. 
- Che fai? - chiese
- Niente stavo andando a mangiare. tu? - 
- Niente, allora ti lascio. Ci sentiamo dopo? -
- Senz'altro! Ciao! - dissi riattaccando. 
Scesi giù e andai a cenare. 
- Parigi è bellissima! - iniziò Ronnie. 
- Già, è stupenda! sarebbe stato bello se ci fosse stata anche Hel! - disse Harry. 
Ma non avrei incontrato Sean! 
- Già... - dissi distrattamente. Per tutta la durata della cena non parlai molto, poi salii in camera. 
- Sean. - lo chiamai. 
- Hel! - e iniziammo a chiacchierare del più e del meno. Mi trovavo veramente bene con quel ragazzo, mi sentivo a mio agio. Ma la felicità di parlare con Sean svanì presto non appena Harry entrò di botto in camera. 
- Chi cazzo è lui? Mi tradisci vero? - disse con gli occhi pieni di rabbia. 
- Cosa? E' l'ultima cosa che farei! - dissi 
- Ammettilo! Chi cazzo è Sean? - 
- Un'amico. - 
- Si certo, un amico. Chissà cosa avrai fatto a Bournemouth. -
- Harry sei impazzito? Non ti tradirei nè ora e nè mai perché ti amo. - dissi
- No Helena tu non mi ami più. Perché non vai da 'Sean' ? Tanto so che ti renderà felice. - disse alzando il tono della voce. 
- No no no Harry, tu solo tu mi rendi felice. - dissi cercando di prendergli il volto fra le mani. 
- Spostati Helena. Non voglio più vederti. - disse scansandosi dalla mia presa. Mi prese un colpo al cuore. 
- C-che vuol dire? - sussurrai spaventata. 
- E' finita. - disse. Sono bastate due parole per paralizzarmi. Due parole per spezzarmi il cuore. Due parole per farmi scendere numerose lacrime. Era veramente finita? Il ragazzo che amavo mi aveva veramente lasciata? Mi accasciai a terra, con la schiena contro il muro portando le ginocchia al petto e iniziando quel pianto disperato. 
Dopo una ventina di minuti, mi asciugai le lacrime e mi feci forza. Mi diressi verso la sua camera che trovai miracolosamente aperta. E lui era lì, su quella sedia con gli occhi rossi e lucidi. 
- Vattene. - disse
- Ti prego. - dissi lacrimando. 
- Ho detto vattene! - urlò sbattendomi la porta in faccia. Sta volta la mia schiena era contro la porta e lentamente scesi fino a raggiungere terra. 
 

 Ronnie

 
Le ultime settimane di maggio passarono in fretta e giugno era alle porte. Mancavano pochi giorni al termine della scuola e pochi giorni all’inizio degli esami. Harry ed Helena si erano ‘lasciati’ ma io sapevo che un giorno si sarebbero rimessi insieme. Comunque sia non sopportavo veder stare male la mia sorellina e il mio fratellone.
- Bellezza. – disse Zayn schioccando un bacio sulla guancia.
- Zayn! – sorrisi.
- Stasera ci sei al party di inizio estate? – chiese dando un sorso alla mia coca cola
- Si certo. – risposi.
- Ah piccola, non dimenticare di metterti il costume. –
- Certo che no. – dissi – Zayn? – continuai.
- Dimmi. –
- Anne stasera non ci sarà, ti va di dormire a casa mia? – chiesi maliziosamente.
- Certo amore. – disse. Lo avvicinai a me stampandogli un bacio sulle labbra ma fummo presto interrotti da Niall che arrivò nel nostro tavolo.
- Scusate se disturbo. – disse dolcemente
- Tranquillo. – gli sorrisi.
 
- Hel, basta piangere. – dissi  di fronte a lei
- Non ce la faccio scusa. – rispose flebilmente.
- Ma si che ce la fai! –
- No .-
- Ascolta, lui ti ama tu ami lui. C’è stato solo questo piccolo malinteso. –
- Non vuole ascoltare. –
- In questo fine settimana potevi evitare di andare fra le braccia di Sean per consolarti. –
- L’ho fatto solo per staccare la spina. –
- Hai aumentato la sua rabbia così facendo. –
- Sai una cosa? Non me ne importa un cazzo. Se mi crede va bene, se no ciao. – detto questo di alzò dal letto e se ne andò. Povera la mia sorellina. Feci un respiro profondo, poi mi misi al computer per studiare la tesi di esame.
- Si può? – chiese Zayn davanti la porta.
- Tu cosa ci fai qui? -  dissi stranita
- Volevo portare la mia ragazza a prendere un gelato, posso? – disse sorridente
- Ehm veramente stavo studiando Zayn.. –
- Oh.. dai ti prego. – si avvicinò a me con la faccia da cucciolo.
- D’accordo ma solo per dieci minuti! – dissi.
- Uh si che bello. – mi stampò un bacio sulle labbra.
Uscimmo prendemmo un gelato e poi ritornammo a casa e c’era aria di tensione.
- Quello che hai fatto è troppo! – urlò Hazza
- Io non ho fatto nulla! – urlò Hel. Zayn andò verso Harry per cercare di calmarlo, lui era troppo sensibile e quella situazione lo faceva piangere a dirotto. Se non altro Helena, anche lei super sensibile.
 
La sera era vicina e mi cambiai velocemente per poi andare a prendere Jen a casa.
- Ma come siamo eleganti! – esordì lei. Avevo semplicemente degli short, una canotta con sotto un costume a fascia, delle corverse e una bandana in testa.
Quando arrivammo alla festa c’era quasi tutto il liceo e sembrava la festa del Project x.
- Ciao tesoro! – urlò Zayn in piscina sventolando la mano con un microfono gonfiabile in mano.
- Ciao amore! – dissi. Andai a togliermi i vestiti, poi mi gettai in piscina.
Raggiunsi Zayn e lo salutai. Giocammo un pochino con l’acqua poi andammo entrambi sotto. Lui era appoggiato al muro della piscina e io gli stavo andando in contro. Poggiai una mano sulla sua guancia, attorcigliai le mie gambe al suo bacino e gli diedi un bacio. Non potevano limonare sott’acqua così risalimmo. Senza dire nulla, si riattaccò a me. Mordicchiando di tanto in tanto le mie labbra, le assaporava con gusto mentre il suo corpo andava contro il mio e questo mi faceva sentire la sua presenza. Sorrise a fior di labbra.
- Cazzo. -
- Cosa? – chiesi
- Sei così maledettamente. –
- Cosa? – dissi assorta guardando le sue labbra.
- Mia. – socchiuse gli occhi e avevo le sue labbra un tutt’uno con le mie. Schiuse la bocca facendo incontrare le nostre lingue e le nostre salive divennero una cosa sola. Ovviamente il genio di turno si buttò nella parte di piscina in cui eravamo noi rovinando il bel momento romantico.
La sera continuò in questo modo, tra risate, scherzi, baci e momenti romantici.
 
Era notte. Tarda notte. Cercavo di aprire la porta di casa senza svegliare Hel - che non era venuta alla festa – senza ottenere risultati.
- Fai fare a me impedita. – disse Zayn.
- tieni è tutto tuo! – risposi. In due secondi l’aprì.
- Ma.. – protestai
- Sono più pratico amore mio. – disse ironico. Salimmo in camera senza fare rumore ma da idiota che era iniziò a ridere. Gli dovetti tappare la bocca con la mano, ma i suoi occhi mi ipnotizzarono così tanto da lasciare la presa e attaccarmi alle sue labbra. Ci buttammo nel divano, io sopra di lui a cavalcioni. Passai una mano fra i suoi capelli mentre lui mi leccava l’angolo della bocca.
- Scusate? – disse Harry accedendo la luce della cucina.
- Oh, cazzo Harry vieni sempre nei momenti meno opportuni! – disse Zayn.
- Non voglio sentire orgasmi o cose varie ok? – disse
- Ehm.. ok. – dissi imbarazzata.

(ASCOLTATE QUESTA: 
http://www.youtube.com/watch?v=pX_VB1wzXdQ) 
Salimmo in camera, lui si distese nel letto stanco mentre io mi guardai nel lungo specchio di camera mia. Mi stavo esaminando per bene, notando ogni mio piccolo difetto. Zayn si alzò silenzioso e guardai il suo riflesso dietro di me.
- Cosa c’è che non va? Sei perfetta. – disse.
- No Zayn, non lo sono. – rispose.
- Per me si. – disse. Mi spostò i capelli tutti da un lato, iniziando a baciare l’incavo del collo. Avvampai subito. Pulsava le sue labbra nella mia pelle fredda, iniziando a lasciare piccoli segni. Abbassò la manica della canotta continuando il suo tracciato. Mi girai circondando le mie braccia attorno al suo collo mentre lui continuava a lasciarmi segni rossi stavolta nel collo. Chiusi gli occhi e mi morsi il labbro. Alzò il suo sguardo verso di me, mi spostò una ciocca ribelle che cadeva in fronte e mi baciò le labbra con voga. Gli leccai l’angolo della bocca, poi morsi il lembo inferiore facendolo gemere dal dolore. Con una mossa delicata si sdraiò nel letto con me ancora attaccata sia a lui sia alle sue labbra.
 - Zayn non credi sia troppo… - sussurrai
- Shh. – rispose.
Gli tolsi la maglietta scoprendo il suo corpo tonico e i suoi pettorali leggermente scolpiti. Che ebbe inizio la tortura. Iniziai a pulsare le mie labbra nel suo collo, lasciando segni violacei. Poi passai a baciare i pettorali, fino a raggiungere la pancia. Arrivata al suo ombelico tratteggiai con un dito fino ad arrivare alla zip dei suoi pantaloni. Se li tolse velocemente, poi ribaltò la posizione.
- Adesso ho io il controllo. – sorrise malizioso, poi mi levò via la canotta e mi short. Una volta che rimanemmo in intimo, ci scambiammo uno di quei baci passionali. Le lingue roteavano come una centrifuga. Accadde che rimanemmo come mamma ci ha fatti. Lentamente entrò in me. Le spinte erano regolari, poi iniziarono a farsi più veloci facendomi ansimare. Un’ondata di piacere mi travolse. Le mie dita scivolavano su per la schiena di Zayn. Ogni tanto entrambi boccheggiavamo, poi coprimmo i nostri gemiti con baci.
Ci ribaltavamo a destra e a manca nel letto, coperti dalle lenzuola. Una volta che ebbe finito si accasciò accanto a me. Un attimo di silenzio, poi Zayn parlò.
- Ronnie. – lo guardai, poi le mie labbra andarono contro le sue e nuovamente la mia lingua cercava la sua. Entrò nuovamente.
- ti amo come non ho mai amato nessuna. – disse sincero. Sorrisi a quel che aveva appena detto.
- Anch’io ti amo, come non ho mai amato nessuno. – risposi. 




Salve a tutte mie care! Come state?:) Io tutto bene! Okaaay, ammetto che questo capitolo è un po' strano. Prima la rottura della coppia Halena, poi la passione della coppia Zonnie! E voi che dite di questo capitolo? Attendo con ansia la vostra opinione lol. Ah, ho intenzione di creare una sorta di trailer per la storia, spero che ci riuscirò:) Questo è il penultimo capitolo, quindi il prossimo sarò l'ultimo e poi ciao ciao :( ma non disperate, se volete mi potete seguire nella nuova ff Immortal. 

S P O I L E R 

"Felice adesso che ti sei diplomato?"
"Lo sai che non sono più felice da quando abbiamo rotto"

Harry che piange per Helena :(

 Lui è quel figherrimo di Sean *-*

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