Be still and know that i'm with you.

di Dear M
(/viewuser.php?uid=237524)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A new Life ***
Capitolo 2: *** Styles, Harry Styles. ***
Capitolo 3: *** He's Perfect ***
Capitolo 4: *** -He's Mine- -Bitch please he's mine.- ***
Capitolo 5: *** Live While We're Young ***
Capitolo 6: *** I'm into you. ***
Capitolo 7: *** What Harry said to Mari? ***
Capitolo 8: *** Lei ti seguirà. Sempre! ***
Capitolo 9: *** Sai chi sono... Vero? ***
Capitolo 10: *** Your Things. ***
Capitolo 11: *** Grazie... ***
Capitolo 12: *** Perchè voglio ricordare qualcosa! ***
Capitolo 13: *** I'm Trying. ***
Capitolo 14: *** Bacio Proibito. ***
Capitolo 15: *** Devo salvare due amiche. ***
Capitolo 16: *** Tiffany. ***
Capitolo 17: *** Avevi ragione. ***
Capitolo 18: *** Thank you. ***
Capitolo 19: *** Yes, I love you. ***



Capitolo 1
*** A new Life ***



1.
http://www.youtube.com/watch?v=LJDAWht-DJA&feature=related
Era una calda mattina di primavera, il sole era già alto nel cielo e , stranamente , il cielo di Londra era privo di nuvole.
Ero ancora sotto le coperte, pronta per lasciare quella che stava diventando la mia vita. La 'The Royal Ballet School ' era diventata una scuola troppo pesante, una scuola esagerata in tutto. Per molti anni ho vi...
sto le mie compagne non mangiare per non esser buttate fuori dalla compagnia. Non ne potevo più. Presi tutte le mie cose: collant, tutù, punte, body e le mie foto. Quelle foto stavano per diventare l'unica cosa che mi legava a quella scuola.
Molti alla Royal , fecero polemiche sulla mia decisione di abbandonare la scuola, ma avevo capito di odiare quel mondo e l'unica cosa che mi rendeva veramente felice era ballare, cosa che in quella scuola non veniva messa in primis.
Mentre stavo preparando il mio borsone sentii il cellulare squillare, era lei. Sara. L'unica vera amica. Era una ragazza che avevo conosciuto fuori dalla scuola, mentre stavo facendo shopping. Sara, si era offerta di ospitarmi nella sua reggia, in periferia, mentre io decidevo cosa fare.
-Allora? Pronta?- mi chiese mentre si tolse il casco.
-Prontissima, non vedo l'ora di andarmene!-
-Dai, dai. Ci divertiremo!- mi disse porgendomi il casco
-Sì, ma ricorda che io devo trovarmi un lavoro!-
-Non ti preoccupare, il lavoro te lo trovo io tesoro!-
-Grazie bellissima! Forza andiamo!- esclamai.
Sara mise in moto quello scooter di colore nero e partimmo, destinazione Casa Smith.

Arrivate a casa rimasi a bocca aperta. Era una casa immensa, meglio di come me l'aveva descritta. Non mancava niente. Ma girando per la casa, notai una cosa molto strana. Perchè al piano superiore c'erano ben otto o nove camere. Mi chiedevo il perchè, visto che abitava ancora da sola e infatti non esitai a chiedere,
-Come mai ci hai una decina di stanze da letto?-
-Oh.. Lascia stare! - la guardai storta, perchè non rispose alla mia domanda e quindi diventai più curiosa.
-Ho fatto fare queste camere pensando che un giorno le avrei affittate. Ma come vedi non sono ancora state toccate da nessuno. Quindi quando lavorerai e troverai un collega che non sa dove andare a vivere, digli di venire qua, così gli posso affittare una camera.- disse Sara entusiasta
-Allora prima trovo lavoro, prima affitti le camere! Ahahah. Dai aiutami.-
I giorni passavano veloci ed io mangiavo sempre di meno. Ero sotto stress, avevo lasciato la scuola di danza e avevo iniziato un semplicissimo liceo, che dava l'opportunità di seguire corsi pomeridiani di danza classica.
Appena finito il corso pomeridiano sentii il mio telefono squillare.
Guardai il cellulare e vidi che Sara mi stava chiamando.
-Com'è andataaaaa?!-gridò dall'altra parte del telefono.
-Bene, però è tutto così pesante e adesso che ho perso il mio timpano , lo è ancora di più.- dissi sbadigliando
-Scusami Mari , ma dovevo avere tue notizie. Ascoltami, stasera dovevamo cenare insieme, ma il lavoro non me lo permette quindi sarai sola. C'è qualcosa nel frigo guardaci e se manca prendilo anche par domani, perchè anche domani sarò molto impegnata!-
- Oh!- rimasi un po' delusa, ma per non farle pesare la situazione le dissi- Okkei dai, non ti preoccupare, sarà per un'altra sera.-
-Sei la migliore Mari. Ah, mi raccomando Mari, domani ti devo far conoscere una persona, quindi per le 11 renditi presentabile! Ciao piccola!-
-Divertiti a lavoro! Ahahha- Appena riattaccai misi il cellulare in borsa e mi incamminai verso casa.
Sara è la direttrice di una casa discografica, quindi ha un lavoro molto impegnativo e non ve lo ho detto, ma lei è 4 anni più grande di me, quindi mi fa anche da seconda mamma.

Entrata in casa cominciai a rovistare nel frigorifero e nella dispensa, in cerca di cibo, ma era tutto completamente vuoto. Ero troppo stanca per uscire a prendere qualcosa da mangiare, così mi distesi sul letto senza nemmeno cambiarmi e mi addormentai.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Styles, Harry Styles. ***



2.
http://www.youtube.com/watch?v=SPUJIbXN0WY

Quella mattina il mio letto era illuminato dalla luce del sole. Sara aveva aperto la finestra di camera mia, per svegliarmi. Guardai la sveglia sul comodino, ma non capivo ancora bene i numeri, poi misi a fuoco e vidi che erano appena le 9. Perchè mi aveva alzato così presto quella pazza?! Aveva detto preparati per le 11 , non per le 10, potevo dormi...
re ancora un'altra ora. Così senza ma e senza se mi riaddormentai.
-Dai svegliati. La colazione è già a tavola. Datti una mossa.- mi disse con molta tranquillità. Mi alzai con molta calma e cominciai a scendere verso la cucina, al piano di sotto, dove mi aspettava la colazione. Appena entrata in cucina, vidi cornetti, pasticcini, latte, caffè, succhi e quant'altro. Ecco perchè amavo questa ragazza. -Come mai tutta questa roba?- chiesi con il boccone. -Per scusarmi di ieri sera!- disse con gli occhi da cucciolo - O mio Dio! Ahahah. Quindi ogni volta che non cenerai con me devo aspettarmi una cosa de genere?- dissi indicando tutto quel ben di Dio. -Ehi, non ti ci abituare bellezza! Ahahah!- esclamò. Dopo essermi ingozzata in quella colazione super andai a prepararmi e provare a rendermi presentabile.
Eravamo in macchina già da 30 minuti
-Sara dove stiamo andando?- -Ti porto a conoscere un po' di gente!- -'Conoscere?'- -Si, farai amicizia con qualcuno, almeno quando non potrò essere con te, tu non sarai da sola.- -Anche questo è per farti perdonare di non essere stata con me, ieri sera , per cena?- -No tesoro. Questo è per te.-
Per tutto il viaggio l'assillai sull'argomento. Volevo sapere chi fossero, ma lei evitava di parlarne. Non mi rispondeva e pensava a cantare a squarciagola la canzone di Michael Bublè, Everything.
Poi vidi tantissima gente ammucchiata, ma non capivo se eravamo arrivate o no. Poi intuii che eravamo arrivate a destinazione.
-Sara, perchè siamo al tuo studio?- -Scusa, ma mi devi aiutare. E' una cosa importante!- -Importante? E io che c'entro con il tuo lavoro?- -Vedi la mia segretaria se ne andata l'altro giorno, per maternità e io ho bisogno di una sostituta.- -Io sarei la sostituta?- chiesi con le stelline negli occhi, lei annuì con la testa e io saltai dalla gioia. -Grazie, Grazie! Mi hai trovato anche un lavoro. Ma quanto ti posso amare , Sara? Quanto?- -Ahahahha, prego tesoro. Però mettiamoci subito a lavoro.- disse aprendo la porta di vetro dello studio. -Che cosa dovrei fare?- chiesi mettendomi a sedere in quella sedia nera di pelle. -Mah niente di speciale, devi rispondere al telefono, portarmi i fax che ti arrivano e ricevere gli ospiti che hanno preso appuntamenti con me. E ricorda di prendere i dati degli ospiti e salvarli nel computer. Tutto chiaro? - -Chiaro.- dissi sorridendo -Buon lavoro, a dopo- disse chiudendosi in quello studio di registrazione.
Era dalle 11 che lavoravo, e diciamo che avrò risposto al telefono una cinquantina di volte , se non di più, avrò ricevuto milioni di fax e fatto avanti e indietro per quel corridoio miliardi di volte. Verso l'una, decisi di prendermi una pausa e andare a mangiare qualcosina, ma quel maledettissimo telefono squillò di nuovo. Ma dovevo ricordarmi di essere educata quando rispondevo e non scocciata.
-Buon Giorno, Studio Discografico Smith, mi dica?- -Buon Giorno, sono Paul , manager degli One Direction, e stiamo suonando il campanello dello studio da quasi 20 minuti, ma nessuno ci apre, potrebbe farci il favore di farci entrare. Grazie!- -Oh si mi scusi. Ecco fatto entrate prego!- dissi premendo il pulsante che apriva il cancello dell'atrio. Che figuraccia, non potevo crederci, ma essendo il mio primo giorno di lavoro non riuscivo a conciliare tutte le cose che c'erano da fare. E appena abbassai , mi misi a sedere massaggiandomi la testa. Mi faceva molto male. Ma un colpo di tosse mi fece smettere.
-Buon Giorno!- disse questo signore robusto. -Buon Giorno! Lei deve essere il Signor Paul?- chiesi stringendoli la mano -Si, stavamo cercando la signorina Smith!- disse indicando i ragazzi che stavano aspettando fuori dallo studio. -Oh sì certo. Adesso non può ricevere nessuno, ma nel frattempo potete darmi i vostri dati, almeno li salvo nel computer e così ci avvantaggiamo.- dissi tutto d'un fiato, ero molto tesa. -D'accordo! Ragazzi di qua?- disse chiamandoli.
-Buon Giorno!- dissero tutti insieme
-Buon Giorno- risposi senza alzare la testa, non ce la facevo più.
Poi iniziai a salvare i dati nel computer. Avevo già fatto 4 dei ragazzi si chiamavano Niall, Louis, Liam e Zayn, e devo dire che erano molto carini tutti quanti, ma la cosa che in quel momento mi rese molto felice era sapere che me ne mancava solo uno e poi potevo , finalmente , prendermi una pausa.
-Allora tu ti chiami?- li chiesi senza degnarlo di uno sguardo
-Harry- disse quella voce e profonda, forse un po' rauca, ma leggermente. Alzai la testa e davanti a me trovai un ragazzo ricciolo, con due occhi verde smeraldo e un sorriso da invidia. Rimasi a fissarlo per qualche attimo. Ma cosa stavo facendo?! Così abbassai lo sguardo e sperando di none essere diventata completamente rossa li chiesi il cognome.
-Styles, Harry Styles!- disse fissandomi
-Ok. Ultima domanda. Data di nascita.- chiesi fissando il computer e cercando di non incrociare il suo sguardo.
-1 Febbraio 1994- disse con tono sicuro e diretto
-Ok, abbiamo finito Grazie Mille!- dissi massaggiandomi le mani.
-Grazie a te.- mi disse Harry prima di raggiungere i suoi compagni.
Poco dopo Sara si occupò di quei ragazzi. Io , invece, feci una pausa e tornai a casa in bus.

***
Allora come è stato il tuo primo giorno di lavoro?- mi chiese Sara mettendosi a sedere sul divano, accanto a me
-E' stato bello, ma molto faticoso. Non pensavo che la segretaria fosse così difficile.- dissi sbadigliando
-Ahahaha! Vabbè , però te la sei cavata! Brava.-
-Grazie!- risposi tutta orgogliosa di me
-Dai adesso vai a dormire, che domani e domani ancora e i giorni a seguire, dovrai tornare!-
-Allora io vado a nanna, mamma!- dissi prendendola in giro
-Vai, vai!- disse lei tirandomi un cuscino.
-Aahhaha! Notte!- dissi salendo di corsa.
Appena mi sdraiai, la mia testa fu invasa da mille pensieri, ma soprattutto pensieri su quel ragazzo, Harry. Il suo sorriso, le sue fossette, i suoi capelli riccioli, quegli occhi verdi e la sua voce calda, mi stregarono.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** He's Perfect ***



3.

http://www.youtube.com/watch?v=BhfePE5PIv8&feature=related

Era già due settimane che lavoravo nello studio di Sara. Due settimane di inferno, sempre di corsa. Ogni mattina sveglia alle 8. Pausa pranzo, praticamente mai fatta. Mal di testa, perenne e di Harry nemmeno l'ombra. Dopo quella volta i One Direction non erano più tornati.
...

-Sara, scusami, ma quei cinque ragazzi?-
-I One Direction?-
-Sì. Non tornano più?-
-Sì che tornano. Ma mica tutti i giorni! Non vengono da due settimane e basta. Si vede che non hai ancora inquadrato bene il campo del nostro lavoro.-
-Scusa, ma non ti seguo.-
-Mari, tesoro. Questo è il mondo dello spettacolo. Quei cinque ragazzi adesso saranno in un altro studio di registrazione per aumentare la loro fama. Non possono venire sempre qui.-
-Ma tu sei lo loro discografica?- chiesi sicura di quello che stavo dicendo
-No. Loro sono venuti da me per farmi ascoltare il nuovo singolo, ed è fantastico. E io adesso devo prendere una decisione.-
-Cioè?- chiesi curiosa
-Se sponsorizzarli e diventare la loro discografica personale.-
-Si.- dissi con un grandissimo sorriso
-Cosa 'Sì'?-
-Scusa perchè non accetti? Aumenteresti la tua fama da discografica. No?-
-Chi ti piace?- chiese lei ridendo
-Chi mi piace? Che c'entra questo?-
-Dai Mariii! Ti piace qualcuno di quei 5 ragazzi , ne sono sicura.-
-No, ma che dici.- dissi diventando rossa
-Ahahah! Non ci credo. Dai andiamo a casa è tardi!- disse appoggiando il suo braccio sulla mia spalla.
Durante il tragitto per arrivare a casa, Sara ricevette una chiamata.

-Pronto?... Si, si.. Okkei... Allora ti faccio risapere stasera! Grazie. Buona serata Paul.- disse rispondendo alle domande che li stava facendo Paul.

-Paul? Che ti ha detto?-
-Niente di che. Domani i ragazzi fanno un concerto, qui a Londra. Volgiamo andarci?-
-E lo chiedi pure, certo che si. Voglio sentire come cantano. Se cantano bene per quanto sono belli, allora è fatta.-
-Ma davvero non hai mai sentito una loro canzone? Davvero prima non consoci i One Direction?- disse stupita
-No. In quella scuola si ascoltava solo musica classica , nient'altro. Io amo ballarla , ma non ascoltarla.-

Appena entrate in casa salii in camera mia e andai su twitter. Come immaginavo! Niente di nuovo, nessuno mi cercava.
Ma all'improvviso i miei followers aumentarono.
Harry Styles mi stava seguendo. Mamma mia ero felicissima, anche se non lo conoscevo, aveva scatenato dentro di me una forte emozione.
Dopo un po' mi arriva un messaggio.

*Ehi ciao. Non so se ti ricordi di me. Sono Harry. *
*Harry? Harry Styles? Chi ti ha dato il mio numero. E comunque mi ricordo di te. *
*O menomale, pensavo di no. Fiù. Comunque, non ti arrabbiare mi sono permesso di chiedere il numero alla tua amica Sara. *
*Immaginavo che c'entrasse lei. Ahahah. Comunque no problem, non mi sono arrabbiata. *
*Ahahah, Okkei! Ascolta hai saputo del concerto? :D *
*Sì, ovvio! *
*E ci verrai? *
*Si. Anzi ci verremo. Anche Sara viene! *
*Oh certo, ma quello era sotto inteso! *
*Ah okkei! :D :D *
*Comunque mi ha fatto piacere incontrarti. *
*Anche a me. *
*Allora ti lascio riposare. Domani ci aspetta a tutte e due una giornata impegnativa. *
*D'accordo. Notte Harry! *
*Notte Mari, e sogni d'oro. ;D *

Quella sera mi 'addormentai' come le sere passata. Con un unico pensiero fisso: HARRY STYLES.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** -He's Mine- -Bitch please he's mine.- ***



4.
http://www.youtube.com/watch?v=gYngKX8MkFE

Quella mattina mi alzai verso le 11 , non dovevo andare a lavoro. Sara mi aveva detto che potevo prendermi un giorno di ferie, per quella volta.
Allora per non annoiarmi decisi di prepararmi e uscire a fare un po' di shopping. Beh, mi serviva un vestito per la sera, visto che ci sarebbe stato quel concerto.


Allora uscì di casa , indossando una camicietta con le farfalle, che entrava dentro la gonna gialla, che mi lasciava scoperte le ginocchia. E sopra avevo un giubbotino di pelle, perchè quella mattina l'aria a Londra era freschina.

Girai molti negozi e infine decisi di fermarmi allo Starbucks a prendere un MilkShake, quando mi arrivò un messaggio.

*Ciao, tutto bene? H. *
*Ciao, tutto bene. Tu? M. *
*Benissimo! Che fai? *
*Mah guarda dopo un' estrema estrema avventura per trovare un vestito mi sono fermata a prendere un MilkShake! Tu? *
*Mah guarda dopo un' estrema registrazione in studio mi sono fermato a prendere un MilkShake! :D *
*Ahahah! Dai non mi prendere in giro. *
*Non ti sto prendendo in giro! Ahahah. Siamo più vicini di quanto immagini. *
*O.o Davvero? *
*Sì, alza gli occhi! *

E appena alzai gli occhi vidi una grande mano salutarmi. Ahahah, o mio Dio, era proprio lì. Allora decisi di avvicinarmi al suo tavolino e bere il MilkShake insieme a lui.

-Ehi, potevi dirmelo prima, almeno non sprecavo i soldi nel cellulare.-
-Ahahha, tirchia la ragazza! Ahahah. Come va?- disse baciandomi al guancia
-Bene, te lo avevo già detto. Come mai qui?-
-Per distrarmi un po' da tutto.-
-Mmh... Interessante.-

Poi dopo un po' che parlavamo si avvicina al nostro tavolo una ragazza bionda, alta, liscia, con gli occhi azzurri. Era stupenda. Ma quella ragazza stupenda baciò il mio Styles.

-Ciao Amore!- disse al bionda
Io lo guardai come per dire 'Amoree?!'. Ma lui abbassò lo sguardo.
-Lei è?- disse indicandomi
-Un'amica. Mi chiamo Maria Chiara!- disse porgendoli la mano
-Maria Chiara?? Wow i tuoi genitori devono essere dei tipi all'antica. Comunque piacere io mi chiamo Joanna, per gli amici Joe.-
-Ma Joe non è un nome da uomo?- dissi cercando di prenderla in giro e vidi Harry con la coda dell'occhio che stava ridendo sotto i baffi.
-Nah- disse scocciata
-Oh D'accordo. Okkei, ora vado. Ciao Harry. Ciao JOE- dissi scandendo il nome.
-Ciao Mari.- disse dandomi un bacino sulla guancia – Mariiiii!- urlò Harry, allora mi girai e lui facendomi dei segni mi fece capire che più tardi avremo messaggiato.

Tornai di corsa a casa e salì in camera mia.
-Che palle!- urlai con il cuscino sulla faccia. Non sopportavo l'idea che lui avesse un'altra, ma soprattutto che non me lo avesse detto.
Una lacrima mi rigò il viso, ma non capii il motivo. Harry non era il mio ragazzo, perchè stavo piangendo. Perchè?

Erano le 9 di sera e Harry non mi aveva ancora mandato nemmeno un messaggio. Comunque decisi di non pensarci e di lasciare andare. Quando arrivò Sara iniziammo a prepararci per il concerto.
Lei indossò un vestitino verde, con in vita una cintura di pelle marrone. E ai piedi portava delle zeppe nere con il laccio davanti. Era bellissima.
Io invece indossai un vestito bianco tutto ricamato, che era più lungo dietro e più corto davanti. E ai piedi delle scarpe bianche con le rifiniture luccicose, grazie ai brillantini.

 Eravamo pronte per la serata ed eravamo fuori ad aspettare il taxi, quando...
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Live While We're Young ***



5.
http://www.youtube.com/watch?v=AbPED9bisSc

Eravamo pronte per la serata ed eravamo fuori ad aspettare il taxi, quando davanti a noi si fermò una macchina nera.
Aveva i vetri oscurati quindi non riuscivamo a capire chi ci fosse dentro.
...

-Buona Sera bellezze!- disse Louis abbassando il finestrino
-O mio Dio! Louis? Che ci fate qui?- chiesi
-Siamo venuti a prendere due ragazze speciali per portarle al nostro concerto! Per caso le conoscete?- disse Zayn
-Ahahahah! Per caso siamo noi!- esclamò Sara
-Forza salite!- disse Harry aprendoci lo sportello

Appena arrivati nell'arena i ragazzi andarono in camerino, mentre io e Sara seguimmo Paul nel backstage.
Era fantastico, non ero mai stata ad un concerto e quella sarebbe stata la mia prima volta, sia di trovarmi ad un concerto, sia di trovarmi nel backstage di qualche vip, sia di ascoltare, almeno, una loro canzone.

Il concerto era iniziata e i ragazzi iniziarono a cantare. Erano bravissimi e la canzone era a dir poco bellissima. Mi sembra si intitolasse Live While We're Young. Nel backstage il mio spirito ballerino stava per venire fuori, ma finalmente finirono di cantare e passarono ai ringraziamenti.

-Grazie, Grazie! Grazie a tutte vi adoriamo- disse Niall
-Grazie di essere venute e di sostenerci ogni giorno.- aggiunse Louis
-Vi amiamo! Ma insieme a voi bisogna ringraziare i nostri menagent, tutti i ragazzi addetti ai lavori per montare questo spettacolo. - disse Liam
-Alla nostra discografica ufficiale. Grazie Sara- disse Zayn lanciandole un bacio
-E infine a molte altre ragazze che ogni giorno ci fanno sognare. Ma soprattutto vorrei ringraziare una ragazza che si chiama Maria Chiara! Grazie Mà- disse Harry
O mio Dio, ero stata nominata davanti a miliardi di ragazze. Aveva ringraziato anche me. MI aveva ringraziato, perchè lo facevo sognare. Le mie gamve stavano letteralmente tremando, ero emozionatissima, ma soprattutto felice.

Alla fine dello spettacolo i ragazzi tornarono ognuno nei propri camerini , mentre io e Sara li stavamo aspettando fuori. Ma all'improvviso il mio telefono vibra. Era un messaggio da Harry.

*Ehi dove sei? :D *
*Fuori con Sara, vi stiamo aspettando! *
*No, vieni dentro un secondo. *
*Come faccio? Non so dove siete? *
*Te vai dove sono i bagni! *
*Ti aspetto lì? *
*Si piccola! xx. *

Appena arrivata vidi Harry venirmi in contro. Mi prese in collo e mi fece girare.
-Allora ti siamo piaciuti?-
-Da morire, siete veramente eccezionali!-
-Grazie.!-
-Ascolta stasera ti va dio venire a dormire a casa mia?-
-Casa tua?-
-Cioè a casa degli One Direction?- disse ridendo
-Ahhaha. Non so, devo avvertire Sara.-
-No, no. Sara sa già tutto.-
-Davvero?-
-Si. Allora ? Vieni?-
-Okkei! Ma dove dormo?-
-Con me!- disse diretto e poi aggiunse – Ovviamente se non ti dispiace?!-
-No a me non dispiace, ma alla tua Joe?- disse abbassando la testa
-La mia Joe, non è più la mia Joe-
-Ti ha lasciato?- chiesi curiosa
-No. L'ho lasciata?-
-E perchè?- dissi facendo al dispiciuta
-Beh ho capito che la mia vita appartiene ad un'altra ragazza.-
-Ah. Okkei!- dissi sorridendo
-Posso dirti una cosa?- disse Harry prendendomi per mano
-Si,certo!-
-Sei bellissima!-
-Grazie! Domattina non avrai al stessa idea! Fidati.-
-Non penso sai. Tu sei sempre bella!-
Io diventai tutta rossa e la mia boccaccia interruppe quel momento magico con un 'Andiamo, ci staranno aspettando'.

Appena arrivati in casa vidi che eravamo soli e quindi capii che Harry aveva organizzato tutto, capii che cosa voleva fare e capii anche che non era capace a fare le sorprese.

-Ahahah. Tu hai organizzato tutto questo?- chiesi ridendo e girando per la casa
-No!- disse sudando freddo
-Nooo! Come no. Ahahahha-
-Okkei. Doveva essere una sorpresa!-
-Cosa fare sesso con me? Questa la chiami una sorpresa?-
-No, la sorpresa era riuscire a conoscere meglio una ragazza dalla quale sono attratto e poi chissà forse riuscire a farci l'amore.-
Quelle parole mi congelarono. Non sapevo più cosa dire, quindi passammo subito ai fatti.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** I'm into you. ***



6.

http://www.youtube.com/watch?v=hp0_2fjPlbM

Quelle parole mi congelarono. Non sapevo più cosa dire, quindi passammo subito ai fatti.
...
-Aspetta non ho finito qui, c'è anche...- disse aprendo la porta di casa – Ecco questa è per te!- disse porgendomi una rosa.
I nostri sguardi si incrociarono e nessuno dei due resistette alla tentazione del bacio. Allora Harry alzò leggermente il mio corpo facendo si che le mie gambe si allacciassero perfettamente ai suoi fianchi. Con un calcio chiuse la porta alle sue spalle, avendo le mani troppo occupate a esplorare ogni centimetro del mio corpo.
Mentre salimmo le scale continuava a baciarmi nel collo e entrando in camera sua , con lo stesso gesto di poco fa, chiuse la porta con un calcio.
Mi abbassò frettolosamente la cerniera del vestito e poggiandomi a terra lo sfilò dal mio corpo lasciandomi in intimo. E all'improvviso sul suo volto spuntò un sorrisetto.
A quel punto decisi di prendere in mano la situazione e mettendomi davanti a lui lo spinsi verso il letto facendolo sdraiare totalmente, salì a cavalcioni sopra di lui, sfilandogli la maglia e accarezzando quei suoi addominali da favola.
La mia mano sfiorò tutto il suo petto fino ad arrivare fino al suo bottone dei pantaloni, ci giocai un po' e poi glielo slacciai.
Mentre gli baciavo il collo , gli mordevo i lobi delle orecchie per poi baciarlo ripetutamente senza tregua.
Poi all'improvviso Harry mi afferrò per il sedere e mi sussurrò all'orecchio.
-Ti stai divertendo eh? Ma adesso voglio giocare un po' io!-
A quel punto la situazione si ribaltò finendo io sotto di lui.
Le sue mani mi accarezzarono la schiena facendomi venire i brividi, le sue mani arrivarono all'attaccatura del reggiseno e con un gesto deciso lo slacciò facendolo volare da qualche parte nella stanza. Dopo poco la sua mano percorse tutto il mio corpo arrivando agli slip che tolse anch'essi con un gesto deciso. Soddisfatto di vedere il mio corpo nudo iniziò a baciarmi il collo.
Poi non riuscendo più a controllare la voglia di averlo per me, gli tolsi i boxer. Così iniziò con spinte lenti e regolari, poi aumentò la velocità e il piacere.
Sentendo dolore mi appesi alla sua schiena lasciandogli dei graffi. Poi all'ultima spinta lui appoggiò la sua fronte sulla mia , umide entrambe. E io dissi.
-Wow è stato...--
-Fantastico!- disse finendo la frase al posto mio.
Poi sorrise e lentamente si sdraiò accanto a me.
-Anche se la mia schiena non è tanto d'accordo!- disse facendo al faccia un po' dolorante. E io li sussurrai uno 'Scusami tanto, ma è anche colpa tua. Ahahah'.
Poi i nostri respiri si fecero sempre più regolari e all'improvviso iniziai ad avere freddo, così Harry vedendomi tremare un po' , afferrò il lenzuolo e mi coprì, stringendomi a se e sussurrandomi all'orecchio.
-Buona Notte tesoro!-
-Notte, bellissimo!-
Wow! Quella notte mi sentii al massimo, ero ancora piena di energia, ma soprattutto piena di felicità.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** What Harry said to Mari? ***



7.

http://www.youtube.com/watch?v=hrRlUwaOHfM&feature=related

La mattina mi svegliai con un fortissimo mal di pancia. Ma appena mi arrivò un messaggio con scritto:
...
*Buon Giorno piccola. Siamo dovuti scappare per lavoro, ma ti ho lasciato , in cucina, un cornetto alla Nutella e un bicchiere di succo. Ho BISGONO di vederti a pranzo. Ora vai a casa tua o resti lì da noi? *
*Buon Giorno Bellissimo e grazie della colazione, ma non credo che mangerò. Ho un forte mal di pancia. Comunque passo da casa mia e poi ci vediamo a pranzo, per ma va bene! A te? *
*Perfetto. Allora a pranzo. Bacioni tesoro mio. xx. *
*Baci. :D xx. *

Appena finito di messaggiare, mi preparai e andai a casa di Sara.

Anche Sara non era a casa, sicuramente stava lavorando, quindi decisi di mettere un po' apposto la confusione che c'era, ascoltando un po' di musica.
Mentre pulivo mi prese un dolore fortissimo alla pancia, quindi decisi di andare a vedere nel calendario quando mi sarebbero tornate. Appena mi accorsi di aver fatto i calcoli dei giorni male, corsi in bagno e vidi che mi ero macchiata.
Il ciclo mi metteva sempre di male umore, quando c'erano loro arrivava anche il nervosismo.

Verso l'ora di pranzo mi squillò il telefono.
-Pronto?-
-Pronto tesoro! Allora pronta per venire a pranzo con me? - mi disse Harry dall'altra parte
-Ciao. No.-
-Cos'hai?-
-Niente.-
-Mmh.. Nervosa! Per caso hai il ciclo?-
-Si e mi fa malissimo la pancia.-
-Okkei , tra un attimo sono da te.- mi disse abbassando la chiamata. Poi dopo pochi minuti il campanello suonò. Appena aprì vidi Harry con in mano un pacco di assorbenti e una scatola di cioccolatini.
-Per te!- si limitò a dire sorridendo
Ecco perchè mi ero innamorata di lui. Lui era semplicissimo e allo stesso tempo perfetto.

-Allora ci guardiamo un bel film?- mi disse , mettendosi a sedere nel divano
-Okkei, ma cosa ci vediamo?-
-The Vow- La memoria del cuore?
-Perfetto!- li dissi baciandolo.

Il film iniziò. E poi arrivammo in un punto dove i due sposini si fanno le promesse e Harry interruppe.

-Che fai?- ma lui non mi rispose e iniziò a parlare
-Io ti prometto di amarti ardentemente, in ogni momento ora e per sempre. Prometto di non dimenticare mai che questo è un amore che capita una volta nella vita e di sapere sempre nel profondo della mia anima che qualunque difficoltà possa riuscire a dividerci, troveremo sempre la strada per ritrovarci!-
-Questo lo disse Leo a Paige! Harry cosa disse a Mari?- li chiesi con le lacrime agli occhi
-Harry non era un uomo dalle tante parole, quindi le disse un semplice , ma vero , Ti amo! Invece Mari cosa disse a Harry?-
-Mari rispose a Harry con una domanda! Sei felice con me?-
-Troppo!-
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Lei ti seguirà. Sempre! ***



8.

http://www.youtube.com/watch?v=0K92My-Gx8Y


Il giorno dopo uscimmo per fare una passeggiata e per chiacchierare un po' di noi.

-Allora dai raccontami qualcosa di te?- disse Harry bevendo il suo frullato.
-Niente, che ti devo dire.-
-Boh.. Tipo sei nata a Londra? I tuoi genitori dove sono?-
-Ahaha. No non sono nata a Londra e i miei genitori sono in Italia.-
-Quindi sei italiana?-
-Si. Perchè?-
-Ecco perchè sei così bella!-
-Aahhaha. Okkei.-
-E perchè te non sei andata in Italia con loro?-
-Perchè mi sono trasferita a Londra all'età di 5 anni per inseguire il mio sogno.-
-Cioè?-
-Diventare una ballerina.-
-Ballerina di cosa?-
-Danza classica.-
-Wow. E' bellissimo amore! Ma ora non sei una ballerina? Giusto?-
-No. Perchè ho lasciato la scuola di danza, Non mi andava più, era diventata brutta. Non mi andava di vedere ogni giorno ragazze che non mangiavano per non ingrassare e non perdere la forma fisica, oppure amiche che vomitavano per il troppo stress.-
-Quindi hai deciso di andartene!-
-Già. Però ho conosciuto te!-
-Aahahha. Già , ma il tuo sogno?-
-Resterà un sogno!-
-NO, non può rimanere un sogno. Mi è venuta un'idea. Vieni con me.-
Dopo 20 lunghi minuti di macchina arrivammo in una piazza dove c'era un tendone.

-Che ci facciamo qui?-
-Ora vedrai. Dammi la mano e chiudi gli occhi.-
-Ma così non vedo daiii!-
-Fidati di me!-

Dopo un po'.

-Apri!-

C'era un palco teatrale con tutte le luci e poi notai sulle scale un tutù e le scarpette.

-Per me?-
-Si. Voglio vederti danzare vai.-

Sorrisi e corsi nei camerini a cambiarmi mentre Harry si sedette sulle poltroncine.
Quando uscì indossavo un tutù bianco con le rifiniture rosa sulle maniche. Lo adoravo e poi ai piedi avvo le amate punte! Era semplicemente fantastico.
I brividi percorsero la mia schiena. Era tanto tempo con non indossavo le scarpette, ma di certo non avevo dimenticato come si faceva. Era tanto tempo che non indossavo un tutù. Era tanto tempo che non ,mettevo un piede su un palco scenico. Era tanto tempo che non danzavo più. Era tanto tempo che non provavo più le solite emozioni. Era tanto tempo e basta.
Appena partì la musica il mio corpo iniziò a muoversi. Faceva tutto da solo, era come se venisse trasportato. Per me ballare era tutto. Con la danza esprimo le mie emozioni e i miei sentimenti. Quando danzo siamo sole: io e la musica. La danza è qualcosa che ti accompagna sempre e anche se la lasci indietro, come ho fatto io, ti viene a cercare , SEMPRE.

Appena la musica si interruppe Harry si alzò in piedi e iniziò ad urlare e a fare il tifo. Io feci l'inchino e mi misi a ridere.
Poi mi andai a cambiare e uscimmo.

-Sai, hai fatto una cazzata a lasciare la scuola?-
-No. Non faceva per me! Sì, mi piace ballare, ma non in quel modo.-
-Ho delle amiche ballerine, ti andrebbe di provare con loro?-
-No, no , no, no , no! Avevamo detto che sarebbe rimasto tra noi.-
-Ma hai talento!-
-Non so cosa fare!-
-Vai a provare con loro. Fidati di me!-
-E se non funziona? Se farò schifo?-
-Non farai mai schifo!- e detto questo mi prese per mano e chiamò questa sue amiche per farsi dire gli orari degli allenamenti.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Sai chi sono... Vero? ***



9.


http://www.youtube.com/watch?v=kOGBIbqXwYE



Era un po' di giorni che mi allenavo con le amiche di Harry e mi stavo divertendo molto. Mi avevano detto che tra pochi giorni avremmo avuto un saggio a teatro, ero molto agitata , perchè era da tanto tempo che non ballavo davanti a milioni di persone, Comunque grazie alle ragazze e a Harry riuscì a superare la paura e devo dire che il saggio andò più che bene. Non arrivammo prime,ma seconde, una buonissima classifica.
Stanca morta tornai a casa e mi feci una lunghissima dormita.
La settimana diventava sempre più impegnativa sia per me che per Harry. Io avevo tutti i giorni l'allenamento e Harry tutti i giorni aveva un'intervista. Quindi ci vedevamo molto poco spesso. Questa era l'unica cosa che odiavamo del nostro 'Lavoro'.
Gli allenamenti stavano andando benissimo e pure la popolarità di Harry. Ma un giorno, dopo un allenamento di 4 ore ero stanchissima e dovetti tornare a casa in motorino. Durante la strada sentivo le mie gambe tremare e vedevo i miei occhi chiudersi, infatti da poca distanza da casa, in una curva, cascai e battei la testa.

#HARRY#

*Let's go crazy, crazy, crazy till we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
And never never never stop not for anyone
Tonight let's get some
And live while we're young
Oh oh oh oh oh oh oh
And live while we're young
Oh oh oh oh oh
Tonight let's get some *

Stavamo provando il nuovo singolo 'Live While We're Young' , quando il mio telefono squillò.

-Pronto?- dissi
-Harry!!!- disse una ragazza con il fiatone
-Che succede June?- era la mia amica ballerina, quella che si allenava con Mari.
-Mari è in ospedale! Vai.-
-Come in ospedale?- chiesi sconvolto.
-Sì, ha fatto un incidente vicino a casa vostra. Ha battuto la testa. Ha un trauma e emorragia celebrale.- disse piangendo
-Sara l'avete avvertita?-
-Si è già la! Mi dispiace!- e detto questo abbassò.
-Che è successo Harry?- mi chiese Louis vedendomi con le lacrime agli occhi.
-Mari è all'ospedale.-
-Come è all'ospedale?! Che ha fatto?- chiese Zayn
-Un incidente. Portatemi la vi prego!- chiesi piangendo.
Appena arrivati all'ospedale parlai con il dottore e mi disse che Mari era cascata in una curva, dovuta alla troppa stanchezza. Mi disse che aveva battuto la testa, ma che si sarebbe ripresa e che non ci sarebbero state complicanze.
Dopo aver parlato con il dottore , mi accompagnò in sala d'attesa, dove raccontai l'accaduto agli altri. Mi sentivo in colpa, perchè glielo avevo detto io di andare a quei maledettissimo allenamenti.
Comunque dopo circa 2 ore il dottore mi avverte dicendomi che Mari si era svegliata, ma non dovevo opprimerla troppo, perchè era ancora confusa.
Entrai nella stanza e mi sedetti vicino al letto e notai che Mari mi stava guardando in modo strano.

-Ben svegliata!- le dissi sorridendo.
Lei non reagì con nessuna espressione si limitò a chiedere all'infermiera se c'era qualche suo parente. In quel momento io mi girai di scatto verso l'infermiera un po' confuso.
-Mari tu sai chi sono io vero?- chiesi preoccupato.
-Sì.-
-Grazie Dio!-
-Le volevo chiedere una cosa!- disse Mari
-Tutto quello che vuoi, ma puoi darmi del tu!Aahhaha.-
-Ahaha! Ok. Quanto tempo dovrò stare qui, dottore?- mi chiese Mari
-Dottore?- le chiesi stranito
-Sì, lei non è il dottore?- mi chiese lei confusa.
-Mari io sono Harry, il tuo ragazzo!- dissi cercando di prenderla per mano, ma lei si scansò.
-No, è impossibile. Io faccio la ballerina alla 'The Royal Ballet School' , e lì e severamente vietato avere ragazzi. Dobbiamo concentrarci sulla danza!-
In quel momento mi sentii morire e quindi mi alzai e mi diressi nel corridoio per non piangere davanti a Mari e la dottoressa mi seguì.
-Mi avevate garantito che non sarebbe successo niente di grave!- dissi con tono seccato, ma triste.
-Sign.Styles non è grave, basterà un po' di tempo!-
-Non è grave! Non si ricorda chi sono! Non si ricorda di quello che abbiamo fatto e passato insieme! E lei mi dice che non è grave. Se suo marito si dimenticasse di lei, direbbe lo stesso non è grave?- dissi girandomi di scatto verso la dottoressa.

La dottoressa non mi rispose alla domanda, ma mi disse ' Il cervello non è un osso fratturato, nessuno può sapere che traumi può avere dopo un'incidente!'
Non mi interessai a quello che mi disse la dottoressa e uscì dalla porta del reparto. Poi arrivai in sala d'attesa dove stavano tutti gli altri, ma non le degnai nemmeno di uno sguardo.
-Harry?! Harry!! Come sta?- mi chiese Louis, mentre uscivo.

In quel momento volevo solamente allontanarmi da tutto quello e pensare a cosa avrei fatto.
Mentre ero nell'atrio dell'ospedale seduto sulla panchina con i gomito appoggiati sulle ginocchia, Liam mi raggiunse.

-Ehi!- mi disse Liam mettendosi a sedere vicino a me.
-E' successo!- esclamai guardando il vuoto.
-Cosa è successo?- chiese Liam
-E' successo come nel film!- dissi guardando ancora il vuoto.
-Che film?-
-The Vow- la memoria del cuore. Lei non si ricorda di me.- dissi girandomi verso Liam con gli occhi colmi di lacrime.
Liam non disse niente, mi abbracciò, come sa fare un amico, e io piangendo lo abbracciai sperando di trovare la forza di riuscire ad andare avanti in quell'abbraccio.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Your Things. ***



10.

http://www.youtube.com/watch?v=FTwiDxmnxWs&feature=relmfu

#HARRY#


Pochi giorni dopo, Mari fu dimessa e la portai a casa. Dovevo ancora capire che per lei tutto quello era strano, era diverso,era tutta una cosa nuova e avrei dovuto ricominciare da zero. Durante il viaggio in macchina, lei non spiccicò parola con nessuno, era strano vederla così, ma come ho già detto, avrei dovuto farci l'abitudine.
Appena entrati in casa, lei la guardò con stupore, la guardò come la prima volta che ci entrò. Decisi di portarla a casa degli One Direction e non a casa di Sara, perchè anche Sara, ormai, passava più tempo qui , che a casa sua.

-Allora ti faccio vedere la tua camera?- dissi accompagnandola al piano superiore.
-Eccola qui!- dissi aprendo la porta.
-Wow... E' bella!- esclamò lei.
Io non dissi niente, cercavo solamente di essere gentile ed educato. Non volevo soffocarla con troppe novità, che in realtà non erano novità.
All'improvviso, Mari, iniziò a girare per la stanza guardandola, allora decisi di lasciarla da sola.
-Ascolta io scendo! Per qualsiasi cosa, ci trovi tutti lì! Ok?- dissi cercando di catturare la sua attenzione.
-Io questa me la ricordo!- disse all'improvviso.
-Davvero?- chiesi molto stupito e felice. Forse cominciava a ricordare, ma realtà , non era così.
-O mio Dio, questa statuetta ce l'avevo da bambina e poi alla scuola di danza e adesso..... Qui! Perchè è qui Harry?- mi chiese
-Beh, questa era casa tua e....- ma mi venne un'idea – Ti va... Ti va se noi due.... Uff... Vuoi venire a prendere un caffè con me?- le chiesi
-D'accordo mi preparo e scendo!- disse sorridendo.

Dopo circa 10 minuti era al piano di sotto che guardava la piccola e unica libreria che c' era in quella casa.

-Ehi, allora sei pronta?- chiesi, ma prima che mi rispondesse Eleanor e Paul le andarono incontro.
-Ciao tesoro! Allora tutto bene , come ti senti?- chiese El abbracciandola. Mari rispose , ma non era sicura di quello che diceva e di quello che stava succedendo.
-El, El... Lascia stare!- dissi staccandola da Mari. E poi avvertì i ragazzi che io e Mari saremmo usciti.
La portai nei posti che frequentavamo di solito. Poi ci fermammo a bere un caffè in un bar, dove andava sempre, prima di andare a fare gli allenamenti.

-Carino qui! E il caffè è molto buono!- disse sorseggiandolo
-Ti piace? Sono felice.- dissi che ero felice, ma in realtà ero tutt'altro che felice.
-Si, mi piace. Però …. Scusa se te lo chiedo, perchè io mi trovo qui e non a scuola?- mi chiese a bassa voce.
-Beh, hai voluto lasciare la tua scuola, perchè non ti piaceva come trattavano le ragazze!- le risposi sussurrando.
-Ah. Grazie!- disse con un 'espressione un po' delusa sul volto.
-Tutto bene?- chiesi
-No.- rispose abbassando la testa.
-Cos'hai?- chiesi sempre più preoccupato, perchè comunque lei era ancora la mia ragazza.
-Non mi ricordo.- disse piangendo. - Non mi ricordo di te, di Sara, di quella ragazza che mi ha abbracciato. Non mi ricordo questo bar, i posti dove mi hai portato. Pensa sono fidanzata e non mi ricordo di avere un fidanzato. Scusami, ma non mi sento a mio agio, perchè vivo in una casa dove non conosco nessuno. E per di più tutti uomini.- disse continuando a piangere.
-Ascoltami. Devi stare tranquilla. Ok? Tutto si sistemerà. Mi è venuta un'idea! Vieni con me!- le dissi prendendola per mano.

La portai a casa e tirai fuori lo scatolone , dove teneva tutte le sue cose più care.
-Tieni! Aprilo!- le dissi
-Cos'è?- chiese aprendo lo scatolone.
-Sono le cose che amavi di più!- le spiegai
Iniziò a tirare fuori gli oggetti uno per volta. Il primo fu una cannuccia.
-Questa te la ricordi?- le chiesi
-No.... Almeno credo!-
-E' stata la cannuccia del tuo primo frullato con me.- spiegai.
-Ah. E queste?- disse tirando fuori delle foto.
-Queste sono foto della tua vita. Puoi guardarle!- le dissi
Lei iniziò a sfogliare le foto una ad una e ad appoggiarle sul tavolino, cercando di ricostruire la sua vita. Proprio come nel film, quando Paige mette apposto le foto per ricordarsi qualcosa.
-Ah, interessante! Stai per caso ricostruendo la tua vita?- le chiesi ridendo
-Sì... Sto cercando di farlo.. Ma... Ma come lo hai capito?- mi chiese confusa.
-Grazie a questo!- dissi porgendoli in mano il film The Vow.
-Grazie a un film?- disse stranita
-Sì, vedi la protagonista perde la memoria proprio come te.- dissi abbassando la testa.
Lei non rispose, ma non so come, fece cascare per terra il dvd.
-O mio Dio scusami!- disse piegandosi per raccoglierlo, ma contemporaneamente mi piegai anche io e.....
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Grazie... ***



11.

http://www.youtube.com/watch?v=JU4he9BcVbs&feature=relmfu


...

#HARRY#

-Sì, vedi la protagonista perde la memoria proprio come te.- dissi abbassando la testa.
Lei non rispose, ma non so come, fece cascare per terra il dvd.
-O mio Dio scusami!- disse piegandosi per raccoglierlo, ma contemporaneamente mi piegai anche io e ci ritrovammo faccia a faccia.
Ci stavamo fissando. Stavo guardando ogni singola parte del suo viso e lei faceva lo stesso con me.
Non resistette ai nostri sguardi quindi si alzò.

-Scusami!- disse grattandosi la testa. Io ero un po' deluso mi aspettavo un bacio.
-Fa niente.- dissi raccogliendo il dvd.
-Che dici.. Guarderesti con me il film?- mi chiese.
-Certo.- risposi sorridendo.

Così ci sistemammo sul divano che era in salotto e come la prima volta io inserì il dvd e il film iniziò. Speravo che l'avrebbe aiutata a ricordare o almeno a capire come fare. Arrivati al punto dove Leo e Paige si dicono le promesse di matrimonio, Mari , si accucciò sul divano, appoggiando la sua testa sulle mie gambe.
E io iniziai ad accarezzargli i capelli. Li aveva morbidi e sempre più ricci.

Il film continuava ad andare avanti e io continuavo a fissarla. Era fantastica anche con le lacrime agli occhi. Ma all'improvviso alzò lo sguardo e vide che la stavo guardando. Mi sarei voluto sotterrare in quel preciso istante.

-Tu non piangi?- mi chiese asciugandosi le lacrime e tirandosi su.
-Perchè dovrei piangere?- chiesi confuso.
-Per il film! La ragazza ha perso la memoria.- disse lei spiegandomi.
-Non mi rende triste questo. Ho già pianto per una ragazza che ha perso la memoria. L'ho vissuto.- dissi fissandola. Lei capii e continuò a guardare il film senza dirmi niente.
Appena finito il film , ci raggiunsero a casa gli altri ragazzi , che ci avevano lasciato soli apposta per aggiustare alcune cose.
-Come è andata?- disse Louis prendendomi da un polso e portandomi in giardino.
-Cosa?- chiesi stropicciandomi l'occhio destro.
-Con Mari! Come è andata? Si è ricordata qualcosa?- mi chiese tutto frettoloso.
-No. Abbiamo guardato il film The Vow!- dissi scocciato
-Ah ,d ai potrebbe aiutarla quel film.- disse Louis, cercando di tirarmi un po' su il morale.
-Speriamo!- dissi raggiungendo gli altri che si erano fiondati in cucina.

Appena entrai in cucina trovai Niall che stava litigando con Liam, ignoro il motivo, ma erano fantastici. Mentre ascoltavo cosa si dicessero, preparavo il caffè a Mari, gli avrebbe fatto bene un po' di caffè. Poi però , tornando in salotto per dargli al tazzina, non la trovai. Non era in salotto e nemmeno in cucina e non poteva essere nemmeno in giardino, perchè c'eravamo appena stati io e Louis a parlare. Quindi decisi di cercarla, ma invece di salire al piano di sopra, decisi di uscire e cercarla fuori anche perchè la porta dell'entrata era aperta. Senza avvertire nessuno uscii di corsa, ma uno voce mi fermò al cancello che dava sulla strada.

-Harry! Dove vai di corsa?- mi chiese Zayn.
-Devo andare a cercare Mari! Non è in casa.- non volevo rimanere a parlare molto, perchè i peggio pensieri mi stavano viaggiando nella mente.
-Mari??!! Guarda che Mari non è passati di qui!- disse Zayn fumando la sua sigaretta.
-Davvero?- chiesi avvicinandomi a Zayn.
-Sono uscito io , solamente per fumare una sigaretta!- disse mostrandomela.
-Okkkei! Grazie!- dissi rientrando.

Allora mi tranquillizzai e salii al piano superiore a cercarla.

-Mari? Mari ?- la chiamavo per il corridoio. Poi all'improvviso si aprì la porta di camera mia e lei spuntò dicendo.
-Eccomi!- con quella voce squillante. Ma io mi spaventai e andai sbattere contro il muro opposto e un quadro mi cascò sul collo, procurandomi un taglietto.

-O mio Dio!- disse mettendosi le mani davanti alla bocca.- Tutto apposto Harry?- mi chiese.
-Ahi, Ah- dissi massaggiandomi il collo.
-Fai vedere!- disse avvicinandosi a me.
-No, non ti preoccupare. E' solo un piccolo taglietto.- dissi mentre lei mi spostava la mano.
-Vieni un secondo in bagno.- disse prendendomi per mano.

Appena entrati in bagno, Mari mi disse di mettermi a sedere sull'unica sedia che si trovava in quella stanza, perchè altrimenti non sarebbe arrivata al mio collo per disinfettare la ferita.
Allora prese il cotone e il disinfettante e lo appoggiò sulla ferita.

-Ah.. Brucia!- dissi lamentandomi.
-Oh per favore, fai l'uomo Harry!- disse accarezzandomi la testa.

Sarei stato lì tutto il giorno. Sarei stato ad osservarla per ore. Quando abbassai di poco gli occhi verso terra, mi ritrovai il suo sena davanti. Wow! E quindi cominciai a fissarlo.
Ma all'improvviso....

-Occhi a me, occhi a me, occhi a me, Occhi a me- disse Mari schioccando le dita davanti al suo seno.
-Ah, scusa. Devo ancora farci l'abitudine a non vederti nuda.- dissi sistemandomi i capelli.
-Capisco!- disse buttando il cotone. Aveva appena finito di medicarmi.
-Allora grazie infermiera.- dissi ridendo.
-Muoviti!- disse spingendomi e cominciando a ridere.
-Aspetta, aspetta! Questa è la mia felpa?- chiesi toccando la felpa che indossava.
-Scusa non lo sapevo , se vuoi la tolgo!- mi disse
-No. Ti sta bene! Tienila.- dissi fissandola.
-Grazie. - disse dandomi un bacino sulla guancia. Era uno di quei bacini delicati e caldi. Quei bacini che amavo.

Poi però , la voce di Niall che urlava dal piano di sotto 'Ho fameeeeee' , mi riportò alla realtà.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Perchè voglio ricordare qualcosa! ***


12.

 

http://www.youtube.com/watch?v=WA4iX5D9Z64

 

#HARRY#

 

Appena mangiato Zayn ci parlò di una festa che ci sarebbe stata quel pomeriggio a casa di un suo amico. Ci disse che dovevamo portare anche il costume , perchè c'era la piscina e quindi se ci faceva voglia si poteva fare un bagno. Accettammo tutti e la cosa che mi sorprese fu che anche Mari accettò. Era strana come cosa da parte sua, perchè fino a pochi giorni fa diceva di sentirsi in imbarazzo a non conoscere nessuno e adesso accetta di venire ad una festa dove ci saranno moltissime persone che non conoscerà??? Okkei le donne sono strane, questa è la conferma.

 

-Allora verrete? Siete tutti sicuri?- disse Zayn uscendo di casa.

-Sì, ci si vede dopo!- dissi salutandolo.

-Cavolo, ora che ci penso io non ho un costume da bagno!- esclamò Mari.

-Non hai un costume da bagnoo???!!!- dissi mimando che quello fosse un problema grave.

-Ahahah, dai piantala di fare il cretino. Mica posso fare il bagno in intimo!- esclamò

-Perchè no?- dissi immaginandomela.

-Ehi amico. Ancora io non ricordo di essere la tua ragazza, quindi accompagnami a comprare un costume.- disse dandomi uno schiaffo in testa.

-Andiamo capo!- dissi prendendola in collo.

-Mettimi giù, dai Harry! Giù, voglio andare giù!- urlava dandomi le botte sulla schiena.

 

Appena uscimmo di casa la posai per terra e lei iniziò a rincorrermi e con il fiatone arrivammo al negozio di costumi più vicino a casa.

 

-Dai aiutami a cercare qualcosa di... DECENTE!- disse sottolineando la parola decente.

-Ok, vediamo...- dissi iniziando a frugare tra quei costumi.

 

C'erano tantissimi tipi, tantissimi colori, tantissime figure diverse. Non sapevo quale prendere, ma alla fine l'istinto femminile che era in me uscì e presi un bel po' di costumi da far provare a Mari.

 

-Che ne pensi di questo.- disse uscendo dal camerino.

Non risposi. Ero senza parole. Era semplicemente fantastica. Sembrava fatto apposta per lei. E poi il suo fisico era veramente, veramente pazzesco. Era un costume verde accesso con delle sfumature più scure.

-Harry?! Allora?!- mi chiese, muovendo la sua mano davanti ai miei occhi.

-E' bellissimo- dissi sorridendo.

-Davvero?- disse girandosi verso lo specchio. Però quando si girò notai che la mutanda del costume entrava tutta nel sedere. Okkei , a me poteva andare più che bene, se fossimo stati da soli, ma alla festa ero sicuro che ci sarebbero stati molti altri maschi. Non poteva andare in quel modo, così cambiai idea.

-Anzi, ora che ci penso bene, non mi piace un gran che. Provali altri.- dissi facendola rientrare in camerino a cambiarsi.

 

Dopo prove su prove di vari costumi arrivò quello giusto e fu uno che scelsi io.

 

-Questo? Come ti sembra. Ti prego non ce la faccio più.- disse appoggiandosi al muro del camerino.

-E' perfetto!- dissi fissandola.

-Allora questo ok?-

-Okkei!- dissi alzandomi dalla poltroncina.

 

Penso che abbiamo scelto quel costume solo perchè non ce la facevamo più entrambi. Lei a vestirsi e svestirsi , io invece a giudicare. Però non era brutto. Il sopra era fucsia e il sotto nero, molto semplice , ma sexy.

 

Appena uscimmo dal negozio, iniziai ad avere un po' di fame.

 

-Oddio ti prego ci fermiamo a prendere qualcosa da mangiare? Sto morendo di fame!- dissi supplicandola.

-Si! Andiamo, anche io ho fame.- disse prendendomi per mano.

 

Andammo in una pizzeria e prendemmo entrambi la margherita. Io la finì in un boccone , mentre Mari la stava mangiando molto con calma. Allora mi venne un'idea. Iniziai a parlare con lei del più e del meno e successe proprio quello che volevo. Si distasse.

 

-Oddio Mari! Guarda la!- dissi indicandoli qualcosa.

-Dove?- disse girandosi. E in quel momento le rubai la pizza e iniziai a correre.

-Harryyyyyy!- mi urlò rincorrendomi.

-Ahahhh.- iniziai a ridere mangiando la piazza.

 

Appena finì di divorare il triangolo di pizza , mi voltai e presi in collo Mari. Poi l'appoggiai su quel prato verde e iniziammo a fissarci. Iniziammo a fissarci come sempre, come tutte le volte, con quella voglia frenetica di baciarci.

 

-Oddio è tardi!- disse guardandosi il polso.

-Ma non hai l'orologio!?- dissi confuso

-Vabbè, ma sento che è tardi !- disse guardandomi.

-Aspetta , prima dimmi una cosa!- dissi afferrandola per il polso, visto che si era girata per andarsene.

-Dimmi!- disse un po' agiatata.

-Perchè hai detto di sì? Perchè vuoi andare a quella festa?- chiesi

-Perchè voglio provare a ricordare qualcosa!.- disse abbracciandomi.

Allora io la baciai sulla testa, come facevo prima che perdesse la memoria e poi ricominciammo a correre verso casa.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** I'm Trying. ***


13.

 http://www.youtube.com/watch?v=X5qf-j2yZQo&feature=related 

 

#HARRY#

 

Arrivammo alla festa un po' in ritardo, ma questi sono solamente piccoli dettagli. Non era male come festicciola pomeridiana. C'era la musica, la gente, le ragazze e i ragazzi. E poi c'erano loro, i miei migliori amici. Quindi mentre Mari ed El si andarono a cambiare , io raggiunsi quei 4 rincoglioniti.

 

-Ehi bellooooo!- mi urlò il ragazzo che fece la festa.

-Ciao!- li dissi stringendoli la mano.

-Ora gli One Direction sono al completo!- disse lui abbracciandoci.

-Già!- disse Zayn ridendo.

-Che bello qua!- dissi guardando oltre la casa.

-Eh già, il mare è proprio a un passo.!- disse il ragazzo e poi aggiunse.- Ma le ragazze, non le avete portate?-

-Sì, sono and.... Eccole!- dissi indicandole.

-Ciaooo!- disse il ragazzo salutandole.

-Ciao. Andiamo amore?- disse El appoggiandosi a Louis.

-Noi andiamo a fare un bagno.- disse buttandosi in piscina.

-E te.. Hai voglia di fare un bagno?- chiese il ragazzo a Mari.

-Beh, sai... Io il bagno lo faccio con lui.- disse venendomi incontro.

A quelle parole rimasi a bocca aperta. Non mi aspettavo una risposta così da lei, ma devo dire che quel giorno mi sorprese tante di quelle volte che forse un pochino me l'aspettavo.

 

-Allora andiamo!- dissi avvicinandola a me.

-No aspetta. Prima devi sentire se è fredda!- mi disse.

-Okkei.- dissi piegandomi verso la piscina per toccare l'acqua.

-No , non è fr...- ma prima che finissi la frase, mi ritrovai in acqua. Quando tirai fuori la testa per vedere chi fosse stato, vidi Mari che rideva.

-Ahahahah! E' fredda?- mi disse sfottendomi un po'.

-Ora sentirai se è fredda!- dissi uscendo dalla piscina e cominciando a rincorrerla.

-No ti prego, ti prego, Ti prego Harry no! dissi allontanandosi e entrando in casa.

 

Tutti erano fuori a festeggiare e noi dentro a giocare a nascondino.

Dopo un po' che la cercavo, decisi di nascondermi in bagno e di stare in silenzio, finchè non fosse passata da quel corridoio.

 

La preda cascò nella mia trappola e...

 

-Presaaaa!- urlai afferrandola dal dietro.

-Nooo.. Sei tutto bagnato! Sei tutto bagnato Harryyyy!- mi urlava cercando di liberarsi. Poi riuscì a staccarsi e scappò di nuovo, questa volt si chiuse in una cabina armadio.

 

-Ahahhaha.. E tu pensi di essere al sicuro lì dentro?- dissi ridendo.

-Ahahah, dai lasciami!- mi urlavo ridendo

Io nel frattempo stavo facendo il verso del mostro che stava per entrare nella cabina armadio, mi sentivo un vero idiota, ma lei si stava divertendo e finalmente rideva. Quando entrai li saltai addosso e lei iniziò a fare degli urli acuti.

Poi però arrivò quel momento, arrivò il momento che io aspettavo, ma lei no. Ci baciammo. Un bacio breve, ma intenso nella sua piccola durata. Ma quando mi staccai, vidi che il suo volto si spense. Quel sorriso che aveva era sparito. Ero riuscito con una sola mossa a rovinare tutto il pomeriggio.

 

-Scusami...- disse alzandosi e uscendo.

Appena chiuse la porta della stanza, diedi un cazzotto muro e poi lasciai il mio corpo scivolare a terra. Non dovevo baciarla e lo sapevo molto bene.

Comunque decisi di aspettare un po' dentro prima di uscire. Volevo che la situazione si riappacificasse.

Ma quando uscì lei non era lì alla festa.

 

 

#MARI#

 

Mi aveva baciata. Era stato bellissimo, ma decisi di allontanarmi un po' da tutti e da tutto quel rumore. Volevo stare un po' da sola. Volevo pensare e ricordare. Avrei voluto ricordare tutto quello che avevo fatto dopo aver lasciato la scuola di danza, ma non ci riuscivo, la mia mente non voleva ricordare niente. Niente.

 

Ero andata sulla spiaggia. Era un posto non lontanissimo dalla casa, perchè potevo sentire ancora la musica, ma almeno potevo stare da sola. E pensare a cosa volevo fare e cosa avrei dovuto fare.

Ma all'improvviso qualcuno si misi a sedere accanto a me. Era Harry. Non disse niente, si limitò a guardare l'orizzonte. Come stavo facendo io d'altronde.

 

-Mi dispiace!- disse Harry per rompere il ghiaccio.-Non dovevo baciarti, ma l'ho fatto. E' solo che per me è difficile vederti e non poterti nemmeno abbracciare. Capisci?-

-Harry io capisco. Ma pensi che per me sia facile? Pensi che per me sia stato facile svegliarmi e non trovarmi davanti al lettino un 'estraneo che mi dice 'Sono il tuo ragazzo'? Pensi che sia stato facile vivere in una casa dove per me sono tutti estranei, ma questi estranei, mi abbracciano e mi danno il bacino del Buon Giorno? Io c'ho provato, ho provato ad inserirmi nella famiglia, ma non ci riesco. Non ci riesco.- disse piangendo. E Harry vedendomi in quelle condizioni mi abbracciò.

-Lo so che è difficile. Lo è per tutti. Ma io ti ho promesso che qualsiasi ostacolo ci avrebbe diviso, insieme avremmo trovato al strada per rincontrarci!- disse accarezzandomi la testa.

-Ho deciso di tornare alla scuola di ballo!- dissi tutto d'un fiato mentre avevo la testa appoggiata al petto di Harry. Lui si alzò di scatto.

-Cosa?- disse incredulo e con aria delusa.

-Torno alla 'The Royal Ballett School'.- dissi scandendo bene ogni singola parola.

-Scappi dai problemi! Fammi capire ti prego!- disse lui piangendo.

-Non scappo dai problemi Harry! Sono piena di problemi, voglio solo risolverli!- dissi alzandomi

-Non puoi risolvere i tuoi problemi andandotene!- iniziò ad urlare.

-Sto solo cercando di capire cosa fare! E non urlare.- dissi spingendolo.

-Tu odi quella scuola! Se ci torni per una seconda volta non ti lasceranno più andare!- disse continuando ad urlare.

-Non urlare ho detto!- li urlai.

-Adesso stai urlando tu!- mi rispose urlando.

Poi ci furono dei secondi di imbarazzante silenzio dove , sia io che lui , ci stavamo fissando.

-Sai che c'è .. Fai quello vuoi. Non mi interessa!- disse girandosi e andandosene.

-Davvero? Non ti interessa!- gli urlai

-Lasciami stare adesso!- disse senza nemmeno girarsi.

-Adesso chi è che sta scappando!- gli urlai ancora più forte piangendo.

-Ascoltami io non sto scappando da nessuno.- disse tornando indietro- Sto solo cercando di capire perchè mi stai facendo questo.- disse stando a pochissimi centimetri dalla mia bocca.

-Tanto hai già deciso di andare no? Quindi niente ti farà cambiare idea!- disse accarezzandosi il viso.

-Vado domattina.- dissi fissandolo.

Lui sospirò, mi guardò e senza dire niente se ne andò.

 

Non sapevo se avevo fatto o no la scelta giusta, ma pensavo che facendo così avrei ricordato. Avrei ricordato chi era per me Harry Edward Styles.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Bacio Proibito. ***



14.
http://www.youtube.com/watch?v=PVzljDmoPVs

#MARI#


Quella mattina mi svegliai e come tutte le mattine scesi a fare colazione. Ancora non era in piedi nessuno, quindi cercai di fare meno rumore possibile.
Appena bevuto il io bicchiere di succo alla mela e mangiato una barretta ai cereali, salì di sopra a preparare la valigia. Quella notte dormì lo stesso con Harry e quando rientrai in camera e lo vidi abbracciato al cuscino decisi di osservarlo per qualche minuto.

Mi inginocchiai davanti al suo viso.
Era bellissimo. Stava dormendo come un bambino. Le sue fossette si potevano intravedere e anche il suo sorriso. I suoi ricci erano scompigliati, ma rimaneva il ragazzo più bello che avessi mai incontrato.
Mi dispiaceva doverlo lasciare lì... Però sarebbe stato meglio per entrambi.

Così dopo averlo fissato per un po' decisi di fare il mio borsone e andarmene.
Scesi la scale in silenzio, scrissi una breve lettera ai ragazzi e una ad Harry e uscì di casa con destinazione 'The Royal Ballett School'.


#HARRY#

Appena mi svegliai, mi girai dalla parte di Mari, per chiederle scusa del giorno prima e per salutarla, ma lei non c'era già più e io suoi vestiti neanche. Ma prima di uscire dalla stanza , vidi un biglietto sula scrivania. Era per me.

'Ciao Harry,
Scusa se non ti ho salutato, ma non ti volevo svegliare. Eri così be...' ma su questa parola c'era un cancellaticcio immenso con scritto accanto ' assonnato'. E dopo aver sorriso, continuai a leggere.
' Sto andando alla scuola. Spero di rivederti presto.
Baci Mari'.

Appena finì di leggere il bigliettino , uscì di corsa e mi diressi alla scuola. Non sapevo dove fosse, quindi chiesi informazioni, su informazioni.
E alla fine la vidi. La vidi scendere dall'autobus e dirigersi verso la scuola. La chiamai , ma non mi sentì.
Allora decisi di seguirla.
Entrai in quella struttura e vidi moltissime cominciarmi a fissare attraverso un vetro, mentre facevano lezione di danza.
Comunque, ero entrato lì per cercare Mari, così mi rivolsi ad una signora con gli occhiali che stava scrivendo.
-Mi scusi.- dissi tossendo.
-Sì, mi dica.- disse senza nemmeno guardarmi.
-Stavo cercando una ragazza, M..- ma venni interrotto dalla signora.
-Le ragazze di questa scuola non possono ricevere visite di nessun t....- ma all'improvviso si bloccò e cominciò a fissarmi. Io non capendo, iniziai a toccarmi il viso e i capelli. Ma alla fine si decise di ricominciare a parlare.
-Forse da lei sì!- disse sorridendomi.
-Ah bene. - dissi facendo la mia mossa solita con i capelli.
-Che cosa voleva dalla signorina?- mi chiese accompagnandomi nel suo studio.
-Beh , lei è la mia ragazza, ma avuto un incidente e non si ricorda più di me. Vorrei solamente parlarci.- spiegai.
-Parlarci?? Beh, oggi la signorina sarà occupata , tutto il giorno con le prove. Quindi non potrà riceverla assolutamente, però se vuole può provare domani.- disse alzandosi dalla sedia.
-Oh perfetto. Allora domani matt..- ma fui interrotto di nuovo dalla signora.
-No, no, no!- disse muovendomi l'indice davanti agli occhi. - Domani sera, più tardi che può!- disse accompagnandomi all'uscita.
-Allora arrivederci!- dissi voltandomi verso la signora. Ma quando mi voltai vidi Mari e in nostri sguardi si incrociarono.

#MARI#

Era venuto anche a scuola. Doveva lasciarmi sola, perchè non capiva. Quando io facevo quella vita lì, lui non esisteva per me.
Comunque dopo che i nostri sguardi si incrociarono, aumentai il passo verso la sala prove. Dovevo concentrarmi solo su una cosa. IL BALLO. Niente più Harry.

-Mari è tempo di ricominciare da zero. Adesso il tuo ragazzo si chiama Har... Emh Ballo.- dissi cercando di convincermi.

Quella mattina , avevo le prove di danza classica. Appena entrai tutte mi salutarono e mi ricordavo alla perfezione di chi fossero. Prima di iniziare la lezione ero molto carica e con molta voglia di cominciare a ballare. Ma dopo alcuni passi, al mia testa stava pensando ad altro. Con il corpo ero lì, ma la mia testa era da tutt'altra parte. E dopo che sbagliai diversi passi, chiesi all'insegnante se potevo andare in bagno.
Andai in bagno, mi sciacquai la faccia e poi mentre stavo per entrare nella sala delle prove, vede delle ragazze uscire dal teatro. E mi vene un'idea.
-Ragazze avete finito di provare?- chiesi alle ragazze in tutù.
-Si, si.- dissero salendo nelle stanze.
Così mi diressi verso il teatro e aprendo la porta , vidi tutte le luci spente e tutto completamente vuoto, così decisi di mettere in atto la mia idea. Il palco era tutto per me. Finalmente sola. Mi sarei potuta sfogare al massimo.
Così appena salita sul palco, mi tolsi il tutù e indossai dei pantaloni larghi che trovai dietro le quinte. Poi accessi tutte le luci e la musica. Iniziai a muovermi, iniziai a sentire il ritmo scorrere dentro le mie vene, iniziai a giocare con i passi di musica.
La musica che stavo ballando era 'She Wolf' di David Guetta, cosa che in quella scuola era severamente vietato ascoltare. In quella scuola potevi solamente ascoltare musica classica, se non eri del corso di Hip Hop o altro. Tutte regole che non avevo mai rispettato.
Quando finì di ballare, le luci si spensero e qualcuno iniziò ad applaudire. Era buoi non vedevo chi fosse. Si stava avvicinando sempre di più, si avvicinava, lo sentivo, sentivo il suo respiro farsi più pesante e i suoi passi appoggiarsi sul legno del palcoscenico. Neanche il tempo di chiedere 'Chi sei?' che venni baciata.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Devo salvare due amiche. ***



15.


#HARRY#

...
I nostri sguardi si incrociarono. Era bellissima con quel tutù e i capelli raccolti. Era bellissima con quel trucco. Ma prima che potessi salutarla, la signora mi chiuse la porta in faccia dicendo 'Si ricordi , domani sera'.
Cavolo ce l'avevo davanti agli occhi e non ero stato in grado nemmeno di dirle ciao.
Sono un ragazzo determinato, quindi quella mattina l'avrei salutata, sì o sì.
Appena mi ritrovai nel cortile della scuola, iniziai a cercare qualche porta o finestra aperta, che mi avrebbero permesso di rientrare, senza farmi vedere da nessuno, o perlomeno dalla signora acida.
Ma mentre camminavo la vidi. Vidi Mari uscire dalla sua aula delle prove. La vidi grazie alle vetrate che in quella scuola facevano da grandi finestre.
Così decisi di aspettare che riapparisse, volevo salutarla, andava bene anche un cenno con la mano , ma bastava che mi salutasse.
Poi però quando la vidi , non si girò dalla mia parte, ma da quella opposta e iniziò a parlare con delle ragazze e poi di corsa entrò in un'altra stanza che aveva una porta di legno.
Adesso che sapevo dove era, potevo entrare. Ma da dove?
Mentre ero alla disperata ricerca di un'entrata, vidi arrivare una macchina, che parcheggio davanti all'entrata e da lì scese un uomo in giacca e cravatta con gli occhiali da sole. Penso che fosse stato un professore. Comunque continuai la mia ricerca e dopo svariati tentativi, trovai una porticina antincendio aperta, così entrai.
Sentivo la musica e la riconobbi era 'She Wolf' di David Guetta. E mi parve strano, perchè Mari mi aveva detto che in quella scuola si ascoltava solamente musica classica e ci focalizzava solo sulla danza. Comunque non diedi tanto peso a quella canzone e continuai a seguire quel corridoio.
Poi arrivai a delle scale, e dopo aver fatto quelle 3 o 4 rampe di scale sbucai davanti alla sala delle prove di Mari. Guardai a destra e a sinistra per vedere se ci fosse qualcuno. Non essendoci nessuno scattai verso la porta di legno e quando l'aprii, la musica si fece più forte e più chiara. Eccola era lei. Stava ballando, non il classico, si stava semplicemente scatenando sul quel palco, ed era semplicemente perfetta. Leo dal palco non poteva vedermi, a causa delle luci puntate sugli occhi, ma io , dai posti del pubblico, potevo vedere ogni singola mossa.

Quando la musica si fermò iniziai ad applaudire, tanto non poteva vedermi, ma mentre applaudivo le luci si spensero. Era buio non si vedeva niente, ma a tastoni decisi di avviarmi verso il palcoscenico. Ma all'improvviso la porta si aprì e qualcuno accese le luci. Io mi nascosi dietro le poltroncine del teatro e poi tirai su la testa per vedere chi fosse.

-Mmmhh... La signora acida!- dissi nascondendomi di nuovo.

-Che ci fai qui?- urlò all'improvviso la signora.
-No non si preoccupi ci sono io con lei.- disse l'uomo della macchina tirando Mari per il braccio fuori dal teatro.
-Oh grazie al cielo Prof. Smith.- disse la signora, continuando a sbavare su quel professore.
-Sono capace a uscire da sola.- disse Mari cercando di staccare la mano del professore dal suo braccio.
-Mi scusi Evans.- disse il professore riferendosi alla signora acida.- Ci può lasciare soli! Riporto io questa mascalzona in sala prove!- disse scambiandosi sguardi 'assassini' con Mari.
-Certamente!- disse la signora uscendo.
Appena la porta si chiude iniziarono a parlare e io cercai di ascoltare senza farmi beccare.

-Adesso sei tornata e non ti lasceremo più andare! Sei una fortuna di soldi per questa scuola.- disse
il signor. Smith ridendo.
-Se io deciderò di andarmene, me ne andrò!- disse Mari spuntandogli in faccia. E l'uomo dopo essersi asciugato la faccia le diede uno schiaffo.
In quel momento, non sapevo che fare, se uscire e picchiarlo o stare lì e ascoltare cosa succedeva. Nel frattempo loro continuavano a parlare.

-Allora se io deciderò di baciarci, ti bacerò!- disse l'uomo baciandola. Appena finirono di baciarsi, Mari gli risputò in faccia, ma stavolta il signore le toccò il sedere e la portò fuori dal teatro.
Io decisi di seguirli, anche perchè quel maiale aveva tra le mani la mia ragazza e non mi andava che la toccasse, proprio non mi andava.

La riportò in sala prove come se nulla fosse e poi entrò dentro un'altra stanza. Io non potevo stare in quella scuola, ma quando passò il bidello, mi venne in mente un'idea.

Entrai in un bagno e mi cambiai. Quando uscì ero Harry versione bidello della 'The Royal Ballett School'.
Vestito in quel modo decisi di andare a pulire le vetrate, davanti alla sala prove di Mari, così che lei potesse vedermi. Ma prima che ci arrivassi fui interrotto.

-Scusi.. Aspetti!- mi urlò una voce maschile e quando mi girai, mi ritrovai davanti agli occhi quel porco. Avrei voluto dargliene di santa ragione, ma ero un bidello. Non avrei potuto.
-Mi dica!- dissi modificando la voce.
-Tra poco dovrebbe arrivare la mia ragazza non è che può dirgli di raggiungermi in studio, perchè me ne sto andando.- disse.
-Ha anche la ragazza?- domandai senza pensare che cosa stavo dicendo.
-Mi scusi?!- disse lui confuso.
-Niente, mi scusi lei. E' che il lavoro mi da alla testa! Sì certo, le dirò di aspettarla nel suo studio!- dissi grattandomi la testa.
-Grazie mille!- disse toccandomi il braccio. E detto questo uscì.

Io mi avviai verso le vetrate, ma quando arrivai lì, le ragazze non c'erano più. Stava andando tutto di merda, dalla prima all'ultima cosa. Era anche tardi e io sarei dovuto andare ad un incontro radio. Avevo una voglia che mi portava via, però era il mio lavoro. Quindi andai in bagno e mi cambiai e quando uscì vidi Sara che stava aspettando qualcuno seduta su una sedia.

-Sara?- le dissi stranito.
-Harry?- mi disse lei ancora più stranita.
-Che ci fai qui? Sei venuta per Mari?- le chiesi.
-No, Mari non sta più qui! E' a casa con te. Io sono qui per il mio ragazzo.- disse con un grandissimo sorriso.
-Ragazzo?- dissi guardando il vuoto.
-Sì. Il signor. Smith.- disse spiegandomi. Non potevo credere a quello che mi aveva appena detto.
-Ha detto che dovevi aspettarlo nel suo studio.- dissi tutto d'un fiato.
-Come fai a dirlo?- mi chiese.
-Storia lunga!- dissi con le mani tra i capelli.
-E tu come mai sei qui?-
-Storia ancora più lunga.. Te la risparmio!- dissi uscendo dalla scuola.

Adesso dovevo solamente concentrarmi su una cosa: l'intervista in radio. Poi sarei potuto tornare lì. Adesso dovevo proteggere due amiche. Sara e Mari.
Ma prima di entrare in radio mandai un messaggio a Mari.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Tiffany. ***



16.

https://www.youtube.com/watch?v=5T3f7pqG0Jg&feature=related

#MARI#
...

Avevo da poco finito di fare le prove e il poco tempo che avevamo a disposizione , prima della cena, decisi di passarlo in camera con le mie amiche.
Quando all'improvviso mi arrivò un messaggio.
*Ehi ciao ascolta ho bisogno di parlarti. Subito. Baci Harry.
PS: Accendi sul canale radio 102.67, ci siamo noi. :D ' *

Allora presi la radio che tenevo nascosta sotto il letto, perchè non potevamo usarla e accesi su quel canale. Le mie compagne decisero di unirsi a me e di ascoltare quell'intervista. Ma prima che iniziasse, gli raccontai con parole povere, quello che mi era successo.

'Buon Giorno ragazzi. E' un piacere avervi qui, come sta andando il vostro lavoro?' chiese l'intervistatore.
-Alla grandeee!- rispose Louis.- Ci stiamo divertendo moltissimo, ma allo stesso tempo lavoriamo molto!- aggiunse
'Bene. Sapete darmi un lato brutto e un lato bello di far parte di una band .. possiamo dire quasi mondiale?'
-Bhè, il brutto è che non siamo liberi di fare tutto quello che potevamo fare prima.- disse Zayn.
-E poi c'è da dire che le nostre famiglie le vediamo molto poco. E questo perlomeno a me dispiace- disse Liam
-Invece il bello è che posso passare il mi tempo con i miei 4 migliori amici.- disse Niall
E qui tutte le mie compagne fecero 'Awwwww'. Si era dolcissimo quando ci si metteva. Poi arrivò quella domanda.
'E a ragazze come siete messi?'
-Fidanzato!- disse Louis alzando la mano.
-Anche io, fidanzato da poco!- disse Zayn.
-Beh io appena lasciato, ma tanto lo sapete!- disse Liam
-Singleeeee!- urlò Niall.
-Io sto affrontando una relazione!- disse Harry con la voce un po' tremolante.

Mi dispiaceva sentirlo in quello stato, mi dispiaceva non averlo salutato, mi dispiace non aver sistemato le cose in un'altra maniera.
All'improvviso sentimmo dei passi nel corridoio. Stava sicuramente arrivando qualcuno. Quindi facemmo sparire radio e quant'altro e iniziammo a parlare della danza.
Quando la porta si aprì, era la signora Evans, che ci avvertiva per la cena.
Prima di scendere per la cena una mia migliore amica Tiffany prese una pasticca.
-Cos'è?- le chiesi
-Una semplice pasticca! Andiamo?- disse guardandomi. Io però avevo qualche dubbio, ma lei vedendomi un po' titubante si avvicinò e mi disse- Che succede?-
-Ti voglio bene!- le dissi
-Anche io tesoro! Però scendiamo non voglio essere sgridata per colpa tua!- disse prendendomi per mano e trascinandomi di sotto.

Scendemmo e ci riunimmo tutte nel salone da pranzo. Eravamo tantissimi tra ragazze , bambine e insegnanti.
Durante la cena il professor. Smith continuava a fissarmi e mi stava dando fastidio. Forse stavo per capire, perchè avevo lasciato la scuola, e stavo anche per capire che avevo fatto un immenso sbaglio
a tornarci.
Dopo un po' che la cena era iniziata, Tiffany si alzò dal tavolino e si diresse dagli insegnanti e poi di corsa usci dal salone. Io preoccupata la seguì, ovviamente chiedendo il permesso agli insegnanti.

-Tiffanyyyy!- urlavo per il corridoio del nostro piano.
Poi la vidi entrare di corsa in camera nostra.
-Tiffany.!- dissi entrando un po' impaurita. -Tiffany tutto bene?- dissi bussando alla porta del bagno. Poi siccome non mi rispondeva entrai e la vidi piegata in due sulla tavoletta del water. Stava vomitando, stava vomitando per colpa di quelle pasticche, stava vomitando per colpa di quella scuola.
-Che è successo?- dissi piegandomi verso di lei. - Perchè vomiti? Tiffany? Tiffany!- le stavo urlando.
-Le pasticche!- disse pulendosi la bocca con al carta igienica.
-Che cosa ti stai prendendo?- le chiesi prendendo il barattolino di pasticche. Ma quando alzai gli occhi lei stava piangendo.
-Sto cercando di diventare perfetta per questa scuola!- disse appoggiandosi al muro del bagno e lasciando scivolare il suo corpo a terra.
-Tesoro tu sei già perfetta!- dissi abbracciandola.
-E' semplice per te! Tu non vieni offesa o buttata fuori dalle squadre perchè hai qualche chilo in più Mari!- disse piangendo più forte.
-Da quant'è che le prendi?- le chiesi preoccupata.
-Da forse 10 mesi.- disse tossendo.
-10 mesi? E quant'è che vomiti dopo che le prendi?- chiesi sempre più preoccupata.
-Non lo so, vomito di continuo. Ma mi hanno fatto dimagrire. - disse sorridendo con le lacrime agli occhi.- Sto diventando perfetta grazie a loro.- aggiunse.
-No. Noi siamo perfette. E se vuoi dimagrire, non sono queste quelle che te lo permetteranno, queste ti uccideranno e basta Tiffany.- dissi girandomi a prendere il barattolino che avevo lasciato a terra per abbracciarla. Ma quando mi girai verso di lei , non era più appoggiata al muro, ma sdraiata per terra.
-Tiffany? Tiffany?- iniziai a chiamarla scuotendola leggermente. Poi però iniziai ad agitarmi. E quindi iniziai ad a urlare e a chiamare aiuto. Dopo pochi minuti arrivarono in stanza 3-4 insegnanti e tra di loro c'era anche il signor. Smith.

-Tiffany! Tiffany!- continuavo ad urlare mentre uno dei miei insegnanti mi portava via.

'Ti conoscevo da quando avevo 5 anni. Ero piccolissima quando entrai in questa scuola e tu per prima ti rivolsi a me dicendo 'Fai danza classica?' e io ti risposi di sì. Ci inserirono negli stessi corsi di danza, ci lanciarono sul palco insieme. E imparammo i primi passi nelle stessa maniera, con gli stessi errori e le stesse risate.
Molti mi hanno detto che già dall'infanzia ogni persona è spinta a stare con una determinata cerchia di persone, con cui si diverte, ride, condivide i momenti della propria vita, gioiosi o tristi che siano, e alla quale sanno di poter dire tutti i loro segreti. Questo gruppo di persone è formato dagli amici. E io l'avevo trovata. Una, l'avevo trovata. Da sola. Tu mi ha sempre aiutato quando avevo bisogno, mi ha sempre ascoltato e ci sei sempre stata.
Con te era tutto diverso. Mi capivi e mi facevi sentire importante. Eri gelosa di me, avevi paura di perdermi. Mi hai fatto sentire la persona più bella di tutto il mondo anche quando dentro ero a pezzi. Mi volevi, mi hai voluto e mi vorrai bene, magari non lo dicevi sempre, ma sicuramente me lo hai dimostrato , me lo dimostrerai e me lo dimostrerai.
Hai fatto di tutto per me. Quando decisi di andarmene da questa scuola eri a pezzi, ma ogni volta che mi vedevi, lo nascondevi e cercavi di passare con me un giorno indimenticabile. Cara Tiffany, ci sei riuscita alla grande. Non mi dimenticherò mai di tutto quello che ho fatto con te e non mi dimenticherò mai di te. Adesso insegna a ballare agli angeli. Ti voglio bene Tiffany. Mi mancherai.
Tua Mari.
PS: Dimenticavo di dirti una cosa ' SEI PERFETTA'. Baci. '
 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Avevi ragione. ***



17.
http://www.youtube.com/watch?v=k4V3Mo61fJM&feature=relmfu

#MARI#
La mattina dopo seguì la mia lezione di danza, ma finalmente avevo capito che quella vita non faceva per me. Non volevo rimanere in quella scuola, dovevo andarmene. Avevo capito perchè la prima volta me ne ero andata, ma avevo capito anche che Harry aveva ragione, non mi avrebbero lasciato andare facilmente. Così dopo la lezione ...
decisi di messaggiare con Harry e di raccontagli tutto quello che era successo. Ma prima di salire, vidi un'altra cosa sconcertante. C'era Sara. C'era Sara nell'atrio della scuola. Così uscì e l'abbracciai. Ma dopo poco arrivò il professor. Smith e baciò a stampo Sara. Io rimasi senza parole e senza dire niente rientrai in camera di corsa.
*Harry , ho bisogno di te. Ora. M. * li inviai questo messaggio.

#HARRY#
Eravamo tutti di sotto a fare colazione. Quella mattina non avevamo grandi impegni, diciamo che quella giornata era una delle poche che avevamo libere. Mentre facevo colazione mi vibrò il cellulare. Era un messaggio da Mari, quindi lo aprì senza pensarci due volte.
*Harry, ho bisogno di te. Ora. M. *
Alle parole 'ho bisogno di te' sul mio volto spuntò un sorriso. Ero felice.
*Vengo la? * gli scrissi
*No. Non ti farebbero entrare. Devo parlarti, possiamo messaggiare per ora? *
*Sì. Che è successo? *
*Tiffany è morta ieri. :( E ho finalmente capito perchè lasciai questa scuola. *
*Mi dispiace tesoro. Quindi che vuoi che facciamo? *
*Non lo so. Io qui non ci sto bene. E ho anche appena visto Sara sbaciucchiarsi con una persona che odio. *
*Smith vero? *
*Si.. Come fai a saperlo? *
*Ho visto che molestava, in un certo senso, anche te. *
*Oh cavolo. Scusami Harry. Ora però capisci perchè voglio venire via! Ho paura. *
*Fa niente piccola. Ascolta ti porterò via di lì, stai tranquilla! Te lo prometto. *
*Graziee! :) Ti voglio bene. *
Appena finì di messaggiare raccontai tutto ai ragazzi.
Mi consigliarono di portarla via di lì la sera, perchè la mattina avremmo dato troppo nell'occhio. Liam mi consigliò di chiamare la polizia, ma era una cosa troppo rischiosa per Mari e le altre ragazze della scuola. Non volevo peggiorarle la situazione, volevo solamente liberarla.
La sera si avvicinò e la notte stava calando su Londra. La scuola era davanti ai miei occhi, adesso dovevo solamente trovare un modo per portare fuori Mari. Decisi di entrare dalla porta dell'altra volta, ma sfortunatamente era chiusa. Dovevo farmi venire un'altra idea, il prima possibile.
Così guardando in alto e vidi il tetto.
-Se non posso entrare dal basso, entrerò dall'alto.- pensai tra me e me.
Iniziai ad arrampicarmi e arrivato in cima, abbastanza affaticato, mi misi alla ricerca di una finestra aperta o perlomeno socchiusa.
Dopo un po' di tempo trascorso lì sopra, vidi una finestra aperta. Non sapevo di quale stanza fosse, ma non m'importava, decisi di entrare senza fare troppo rumore.
Appena messo piede dentro la stanza, vidi che Mari non c'era, quindi andai nel corridoio e girai tutte le stanze. Poi mi arrivò un messaggio.
*Dove sei? …... * era Mari.
*Dove sei te??? Affacciati sono nel corridoio. * li riposi.
Poi sentì una porta aprirsi e sentì un 'Pssss, psss, Harry!' e quando mi girai la vidi. Aveva gli occhi gonfi e stava ancora piangendo.
-Tranquilla. Ci sono io adesso.- dissi prendendola in collo e abbracciandola.
-Portami via, ti prego! Avevi ragione fa schifo, avevi ragione non dovevo tornare! Scusami, Scusami!- disse piangendo e abbracciandomi.
-Shhh. Ci sono io. Okey? Andrà tutto bene.- dissi prendendole il viso tra le mani e baciandole la testa.
Poi uscimmo dalla finestra, perchè sarebbe stato troppo rischioso passare dall'atrio della scuola. Ci avrebbero potuto vedere.
Una volta a terra ci abbracciammo e i nostri sguardi si incrociarono di nuovo. Ma quel momento fu interrotto da una macchina che parcheggio davanti alla porta della scuola. E da lì scese il professor. Smith.
-Che ci fa qui ?- chiesi a Mari , mentre ci nascondevamo dietro ad un cespuglio.
-Non lo so. Non sapevo che la notte venisse.- disse lei spaventata.
-Pronta a correre?- li dissi guardandola.
-Nata pronta!- mi rispose sorridendo.
Appena quell'uomo chiuse la porta d'entrata, iniziammo a correre verso l'uscita della scuola, per poi ritrovarci per la strada di casa insieme.
Ma mentre camminavamo sentimmo un rumore e poi....
 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Thank you. ***



18.
http://www.youtube.com/watch?v=j2WWrupMBAE


#MARI#
Finalmente dopo una lunga e estenuante corsa, iniziammo a camminare e a prenderci un po' in giro, mentre stavamo andando verso casa. Ma quel momento magico, fu interrotto da delle parole.
-Bene, Bene, Bene!- disse un uomo.
...
-Chi è la?- disse Harry tirandomi verso di lui con un braccio.
-No.. No.. Non dovete avere paura di me!- disse facendosi vedere.
-Tu!- dissi spaventata.
-Io!- disse baciandomi.
Harry cercò di picchiarlo, ma fu fermato da un altro uomo , complice del prof.Smith. E poi guardando Harry disse : - E loro!
-Lasciala.- disse Harry muovendosi per sperare di riuscire a staccarsi.
-Questo è il tuo ragazzo! Il famoso Harry Styles! Giusto?- disse rivolgendosi a Harry. Ma Harry non rispose. -Si parla molto in giro di te!- disse iniziando a girarli intorno.-Si dice che state facendo soldi... Aahhaha, soldi!- disse scuotendo la testa. - E gira voce che usate le ragazze!- disse ridendo.... - Si dice che uno di voi si sia messo con una ragazza che ha perso la memoria solo per usarla e farle credere cose che non sono vere.- disse guardandomi. Io non sapevo cosa fare e quindi reagì di impulso.
-Harry non ha mai fatto niente del genere.- li dissi urlando. Ma lui mi prese il polso e me lo strinse.
-Ahi, Ahi!- dicevo piangendo.
-Ti faccio male! Oh poverina.- disse guardandomi negli occhi.
-Devi lasciarla stare!- gli urlò Harry.
-Ah sì. Altrimenti che fai. Chiami la mamma.- disse ridendo.
-Harryyy!- dissi piangendo. Ma il professore mi prese per i capelli e mi tirò verso di lui. Poi mi puntò una pistola alla tempia destra.
-Ora dovete fare i bravi entrambi!- disse puntando la pistola anche su Harry.
-Che cosa vuoi da me?- dissi piangendo.
-Soldi!- mi disse baciandomi il collo. - Io ti darò tutto quello che vorrai, ma tu devi ballare e darmi i soldi. E darmi ciò che voglio io , quando lo voglio io.- disse continuando a baciarmi.
-D'accordo!- dissi singhiozzando. -Ma ad una condizione!- esclamai
-Dimmi- disse Smith.
-Che lasciata andate Harry!- dissi guardandolo con le lacrime agli occhi.
Harry mi guardò come per dire 'D'accordo??!!! Sei impazzita.' , ma io gli feci l'occhiolino e per fortuna lui capì.
-Okkei! Lascia il ragazzo. Lei ce l'abbiamo.- disse Il professor. Smith al suo assistente. Ma appena salirono in macchina entrambi, io riaprì lo sportello velocissimamente e urlai a Harry ' Corriiiii'.
Mentre correvamo i due uomini ci stavamo rincorrendo. Eravamo spaventati e allora Harry decise di chiamare a casa per avvertire di quello che stava succedendo, ma prima che lo facesse, sentimmo le sirene della polizia. Ci guardammo e iniziammo a ridere.
-Liam!- disse Harry fermandosi e iniziando a ridere.
-Grazie Grazie!- dissi saltandoli in collo.
-Polizia fermi dove siete!- disse una voce.
-Ragazziii... Ragazziiii...!- ci urlò Louis agitando un mano.
-Ciaoooo!- urlammo iniziando a correre verso di loro.
E qui ci abbracciammo. Eravamo una bellissima squadra. La migliore squadra di tutti i tempi. E mentre noi eravamo felici e contenti, beh altre persone lo erano di meno, perchè il professor Smith e il suo collega , furono arrestati.
Il giorno dopo, mi richiamarono alla scuola di ballo e mi dissero che volevano premiarmi per il bel gesto che avevo fatto. Mi dissero che avevo salvato tantissime ragazze che volevano realizzare il loro sogno e in più dissero che per ritirare il premio sarei dovuta andare il giorno dopo all'incontro con le nuove alunne dell'anno. E io accettai.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Yes, I love you. ***



19.

http://www.youtube.com/watch?v=-JRvviNXmWY

#MARI#
...

Era arrivato quel giorno. Era arrivato il giorno della premiazione. Invitai a venire anche i ragazzi e le loro fidanzate. Ci dovevano essere tutti, perchè finalmente quella scuola era cambiata, era migliore.
Dopo alcune premiazioni arrivò il mio turno e mi chiamarono su quel palco.

-Intanto Buon Giorno a tutti i genitori e benvenute alle nuove piccole alunne.- dissi guardando le bambine in prima fila.- Oggi sono salita per la prima volta in questo palco per parlare e non ballare.
Vediamo come va a finire. Ieri è stata una giornata particolare e diciamo che questa scuola e degli amici, amici veri mi hanno cambiato.- dissi guardando il gruppetto infondo formato da Harry, Niall, Louis, Liam, Zayn, Perrie e Eleanor. - Non auguro alle vostre figlie la vita che ho fatto io qui dentro, perchè è stata difficile e non delle migliori. Ma sono sicura che quello che è successo a me non succederà a loro. Vedete, questa scuola fino a 2 giorni fa, non era la scuola che state vedendo adesso. Non era la scuola che immaginate per le vostre figlie. E' una scuola migliore, è un scuola dove le bambine possono stare serene senza i loro genitori. Perchè sono seguite e curate alla perfezione, da chi lavora qui. E' una scuola che non prende in considerazione il tuo peso o la tua forma fisica, è una scuola che non impone regole rigide, certo ci sono le regole, ma la cosa più importante è divertirsi.
Oggi sono qui per ritirare un premio. Ancora non so che cosa sia, c'è scritto dentro questa busta e lo scoprirò con voi.- dissi facendo vedere la busta e aprendola. Quando l'aprii vidi che c'era scritto il tuo nome verrà dato alla scuola. E qui iniziarono a scendere le lacrime.
-Allora , scusate .- dissi asciugandomi le lacrime. -C'è scritto il tuo nome verrà dato a questa scuola.- e qui tutti si alzarono in piedi e cominciarono ad applaudire.
-Grazie, grazie. E' un'onore, ma io rifiuto. - e qui sia alzò un boato 'comeee!' 'Noooo'.
-Dovete sapere una cosa. Quando misi per la prima volta piede qui dentro avevo solamente 5 anni e il mio sogno era quello di diventare ballerina. Adesso ho 18 anni quasi e il mio sogno è quello di continuare a sognare.
Perchè c'è chi non può sognare, perchè c'è chi non riesce a sognare e poi ci sono quelli che non possono più sognare come prima. Io ho un'amica, che non è più qui accanto a me. Anche lei ballava. Per la verità ballavamo insieme. E' stata la prima a rivolgermi la parola in questa scuola. Mi disse 'Fai danza classica?' e io accennai senza dire niente. Questa ragazza è diventata la mia migliore amica. Abbiamo trascorso insieme i momenti più belli e quelli più brutti. E infine un momento brutto ci ha diviso per sempre. Questa scuola, devo dire la verità, prima ero uno schifo. Venivi criticata per tutto, grazia, aspetto fisico, peso, altezza, per cosa mangiavi, per cosa cantavi, per cosa respiravi.- dissi sottolineando la parola respiravi. - E questa mia amica , non essendo in peso forma, ne in una forma snella, iniziò a prendere delle pasticche. Pasticche che eliminavano la fame e facevano saltare i pasti. Non sono potuta intervenire in questa azione mal pensata della mia amica, perchè io me ne andai da questa scuola. E quando tornai, lei era già in pessime condizioni. Mangiava qualche volta e vomitava di continuo. E poi quella pasticche, hanno deciso di portarmela via.
Quindi io sì il nome della scuola lo cambio, ma non con il mio! La scuola d'ora in poi si chiamerà
'The Harrison Ballet School'- dissi tagliando il filo rosso. E tutti iniziarono ad applaudire.

Finita la premiazione , la scuola offrì un rinfresco. E durante esso, ricevetti tanti complimenti e congratulazioni. E poi nella 'fila' dei ringraziamenti vidi anche Harry che mi disse che doveva parlarmi.

-Che succede?- li chiesi
-Devo dirti una cosa importante.
-Dimmi.- dissi preoccupandomi.
-Mi sono innamorato.- disse tutto d'un fiato.
-Davvero?- dissi fingendo di essere felice.
-Sì. Mah non so se la ragazza che amo ricambia.- disse strofinandosi le mani.
-Diglielo. Prova a parlarci.- dissi abbassando lo sguardo.
-L'ho fatto?- disse
-Ah sì. E che ti ha detto?- chiesi curiosa.
-Diglielo. Prova a parlarci!- disse imitando la mia voce.
Lo guardavo , ero senza parole.
-Ti amo Mari! Vuoi diventare la mia ragazza, per la seconda volta.- disse mettendosi in ginocchio davanti a me.
-Si, Si, Si. Ti Amo.- dissi sorridendo.
-Allora vi dichiaro fidanzati e amici per la vita.- disse Louis.

E in quel momento Harry mi prese in collo e mi baciò. Era un bacio lungo e dolce. Quei baci che non si scordano mai. Era un bacio gentile , ma contemporaneamente frenetico. Era un bacio che aveva aspettato tanto. Era un bacio magico. Era il bacio. Il bacio di Harry e Mari.



THE END.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1313471