Another life

di Falelove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I just want to go away, go away from my life ***
Capitolo 2: *** Pensavo fosse facile dimenticarmi di te, mi sbagliavo ***



Capitolo 1
*** I just want to go away, go away from my life ***


È passato un altro dei miei soliti giorni: scuola, compiti, palestra, casa. Così si può riassumere la mia vita in questo ultimo periodo, da quando mi sono lasciata con il mio ragazzo, Alessandro, e da quando ho litigato con alcuni dei miei migliori amici. Dopo questi ultimi avvenimenti ho smesso di essere la solita ragazza allegra e spensierata di prima, infatti a volte quasi non mi riconosco.Ho cominciato a voler cambiare vita, scappare da quella vecchia e cominciarne una nuova. Ma ancora non mi sono presentata, mi chiamo Ally e ho 16 anni. Sono una classica adolescente e sono nel periodo in cui non riesco neanche a guardarmi allo specchio. Sono mora e vorrei essere bionda, non sono molto alta e invidio le ragazze alte 1.75 m e non ascolto mai i complimenti che mi fanno penso solo che non siano sinceri. L'ultimo periodo per me è stato piuttosto difficile. Avevo un ragazzo ,Alessandro, di cui ero innamorata e credevo che anche lui ricambiasse ma mi sbagliavo. Siamo stati insieme per 6 mesi e è stato il mio primo amore, la mia prima volta e credevo che la nostra storia fosse come quelle dei film ma a quanto pare mi sbagliavo. Non esiste il vero amore, quello che dura per sempre ora lo so. Oltre a pensare di avere un ragazzo perfetto credevo anche di avere degli amici stupendi, quelli che non ti abbandonano mai qualsiasi cosa succeda, ma mi sbagliavo anche su di loro; al primo problema invece di starmi vicino si sono allontanati sempre di più dicendomi che ero cambiata che non ero più io, senza neanche preoccuparsi per me, senza cercare di aiutarmi. Naturalmente sono rimasti sempre accanto a me i miei veri migliori amici, quelli senza i quali non vivresti, quelli che ti stanno accanto qualunque cosa tu faccia. Ma neanche loro erano in grado di farmi sentire meglio così decisi di chiedere si miei genitori se potevo fare un anno all'estero, volevo andare in Spagna. Naturalmente loro mi chiesero più volte se ero convinta di quello che dicevo, che quella che avevo preso era una decisioni importante, ma ormai avevo deciso; dovevo dimenticarmi di Alessandro, dovevo dimenticarmi della mia vecchia vita. Quando lo dissi ai miei amici credevano scherzassi ma quando videro che ero seria provarono in ogni modo a farmi cambiare idea specialmente la mia migliore amica Sara. "Ally non puoi andartene! Non puoi abbandonarmi così come faccio senza di te? Se è per quel cretino non ne vale la pena dimenticalo non può condizionare la tua vita!" Mi disse un giorno mentre eravamo uscite per fare shopping, le lacrime stavano cominciando a scenderle lungo io viso. Sentendo le sue parole e vedendola così scoppiai a piangere seguita dalla mia migliore amica che non riuscì più a trattenersi. Nonostante questo presi la mia decisione, sarei partita per la Spagna, avrei ricominciato una nuova vita.

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Capitolo 2
*** Pensavo fosse facile dimenticarmi di te, mi sbagliavo ***


Era così arrivato il gran giorno. Non potevo ancora credere che mi sarei allontanata dalla mia amata Italia, dalla mia famiglia, dai miei amici per un anno. Era un cambiamento troppo grande per me e cominciavo a pensare che non fosse la decisione giusta. No riuscivo a stare ferma dovevo distrarmi smettere di pensare ero troppo agitata. Le mie gambe non smettevano di tremare era veramente quello che volevo?  Volevo davvero ricominciare una nuova vita? Questi pensieri continuavano a occupare la mia mente non riuscivo a farli andare via. “ Dai Ally è ora di andare” mi dissero i miei genitori che mi aspettavano fuori dalla porta di casa insieme ai miei fratelli Andrea e Giorgia. Trattenevo a stento lacrime, mi sarebbero mancati troppo. Avrei preferito che a accompagnarmi all’aeroporto ci fossero stati anche i miei amici o almeno Sara avevo bisogno di lei in quel momento ma mi aveva già detto che non sarebbe venuta; diceva che non ce l’avrebbe fatta a salutarmi era più forte di lei.
L’aeroporto era affollato come sempre: c’erano gruppi di famiglie sorridenti pronte per il loro viaggio tanto atteso, fidanzati che partivano insieme per la prima volta e gruppi di amici che non sapevano neanche da che parte andare. Erano tutti impazienti di partire o almeno così sembrava e avrei voluto tanto essere anche io come loro, ma per quanto mi sforzassi di pensare positivamente non ci riuscivo. Sentivo che c’era qualcosa di sbagliato in questo viaggio. Fortunatamente i miei pensieri furono interrotti prima che decidessi di pregare i miei genitori di farmi rimanere con loro. In lontananza vidi un gruppo di 5 ragazzi all’apparenza familiari ma non riuscivo ancora a vederli chiaramente. Si avvicinavano sempre di più dalla nostra parte fino a che riuscii a riconoscerli perfettamente. Erano Sara; Roby; Laura, Leo e Daniele, i miei migliori amici. Appena li vidi gli corsi subito incontro.Erano come sempre i migliori amici del mondo e non  mi avevano abbandonata neanche in quell’occasione.
Quando era quasi arrivato il momento di partire cominciai a salutare ognuno di loro; sembrava che dovessi partire per una spedizione dalla quale non sarei più ritornata. Tra pianti e la classica frase degli ultimi tempi “Non partire!” trovai il coraggio di andare verso i controlli per partire. Non appena feci qualche passo mi sentii chiamare da Sara che mi corse incontro e mi abbracciò. “Non pensavi mica che ti avrei lasciata partire senza salutarti come si deve” mi disse sforzandosi di sorridere mentre le lacrime le rigavano il viso. “ Questa è per te” continuò porgendomi una scatolina. Già sentivo gli occhi bruciare mentre scartavo quel minuscolo pacchettino dal quale tirai fuori una collanina con un mezzo cuore con su incisa una S. “ E’ uguale alla mia, solo che al posto della S c’è una A” mi spegò, “ così mi porterai sempre con te anche in Spagna”. Non riuscivo ancora a crederci; non sapevo cosa dire le parole non riuscivano a uscire dalla mia bocca, l’unica cosa che riuscivo a fare era continuare a guardare la collanina mentre le lacrime continuavano a scendere sul mio viso senza che riuscissi a controllarle. Dopo pochi secondi che mi sembrarono durare una vita le saltai addosso abbracciandola continuando a ripeterle che era la migliore amica del mondo e che le volevo troppo bene. Ma non potevo rimanere abbracciata a lei ancora per molto, anche se avrei voluto rimanere e non partire più, perche si avvicinava l’ora del mio volo. Così ci staccammo e mi diressi lentamente al controllo bagagli. Quando mi girai vidi tutti loro che mi salutavano e mi impressi bene nella mente quella scena perché non li avrei più rivisti per una anno.
Finalmente trovai il mio posto sull'aereo, mi sedetti, mi misi le cuffiette e mi abbandonai al suono di Hall of fame una delle canzoni che ascolto sempre quando sono triste perché riesce a darmi la carica necessaria per affrontare i miei problemi. Ma questa volta non bastava, questa volta non riuscivo a trattenere le lacrime così scoppiai in un pianto che attirò l’attenzione di numerosi passeggeri. “ Tutto bene?” mi chiese un ragazzo porgendomi un fazzoletto. “ ehm si si grazie” risposi prendendo il fazzoletto ma senza smettere di piangere. “ so che non sono affari miei” continuò il ragazzo “ ma qualunque cosa si può risolvere giusto?” sorrisi e feci si con la testa. “Bene” sorrise “ comunque io sono Alessandro piacere”. Appena sentii quel nome il mio sorriso sparì ma risposi ugualmente con il tono più naturale possibile “ Io sono ally piacere di conoscerti”. Qualunque cosa mi riportava alla mente Alessandro e per quanto cercassi di scappare dalla mia vecchia vita questa ritornava da me per farmi rivivere il passato senza permettermi di pensare al futuro. 



Spazio autrice:
Ciao gente! Questo è il secondo capitolo della storia, anche in questo non succede molto ma non giudicate dalle apparenze nei prossimi capitoli la storia diventerà più interessante. spero di ricevere delle recensioni per sapere cosa ne pensate. Ciao a tutti!

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