La media del tre

di Bubzy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Per la seconda volta capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Un giorno normale alla Raira Accademy.

Un Giorno normale in una scuola in cui c’è una normale consegna, in cui ogni normale studente riceve la sua valutazione, positiva o negativa che sia.

Purtroppo però Shizuo non è un normale studente.

L’ennesimo tre cerchiato di rosso sembrava ricordarli uno dei fastidiosi soprannomi di quella fastidiosa persona, ‘’protozoo’’.

Contemporaneamente un altro studente, neanche lui esattamente normale, guardava con aria assente, un po’ annoiata, un dieci cerchiato di rosso.

Al suono liberatorio della campanella, Shizuo non si mosse, attendendo la strigliata del sensei, ma prima che quello aprisse bocca una voce melensa echeggiò tra le pareti ormai vuote dell’aula.

‘’Oh Shizu-chan cosa dirà la tua mamma!’’

Sul volto di Shizuo apparve l’espressione di qualcuno infuriato che sa di doversi trattenere, in classe era presente ancora il Sensei;
avrebbe aspettato per torcere il collo a Izaya.

‘’Voglio dire, otto materie e non sei capace di raggiungere la sufficienza in nessuna! Il tuo fratellino non ti aiuta a fare i compiti?’’

Al riferimento di suo fratello Shizuo non ci vide più, ma fece in tempo solo ad alzarsi rumorosamente che il Sensei intervenì ricordando ad Izaya che se Dio non esiste probabilmente esiste il karma.

‘’Orihara smettila adesso.
 Perché non aiuti tu  Heiwajima? Ti lamenti sempre di quanto le mie lezioni siano noiose per la loro semplicità no? Bè questo è il tuo nuovo compito: fai da tutor ad Heiwajima Shizuo e mostrami che sai fare. Chissà che oltre a miglioramenti scolastici non riusciate ad imparare a tollerare almeno l’uno la presenza dell’altro.’’

L’espressione scioccata dei loro visi si unì ad un
‘’ma sensei!’’ pronunciato all’unanime.

‘’Silenzio, è deciso. A domani ragazzi.’’

Rimasti soli, ovviamente il primo ad aprir bocca fu Izaya.

‘’non ti aspetterai che io lo faccia veramente’’

Shizuo ripresosi dallo shock, rispose irritato.

‘’Non preoccuparti pulce non mi importa’’

Izaya non si aspettava questo totale arrendevolezza.

‘’Ho chiesto una mano ad Haruki, la vedo oggi stesso, come vedi non ho bisogno di te.’’
 
Mentre Shizuo gli aveva dato le spalle dirigendosi verso l’uscita Izaya era rimasto immobile e con un unico pensiero delineato nella mente.

Haruki?

E una sensazione non classificata, si impadronì di lui, era rabbia? Ma nei confronti di chi? Di Shizu-chan? Di Haruki? Ma perché mai?

Assillato da questi pensieri non si era accorto di aver cominciato a dirigersi verso l’uscita, non si accorse di aver cominciato a correre, non si accorse di aver cominciato a sperare che lui si trovasse ancora in cortile.

Shizuo era ancora lì, mentre  lentamente si avvicinava al cancello.

Con l’aria di uno studente che pensa ‘’anche per oggi è finita’’.

Un’aria stanca ma serena, almeno finché non senti qualcosa tirare delicatamente la sua manica. E voltandosi non poté fare a meno di rimanere sorpreso vedendo un Izaya con l’affanno della corsa e la testa bassa cercando di riprendersi, tenere con la punta di due dita la sua giacca.

Due secondi dopo aver ripreso fiato alzando il viso e incontrando gli occhi di Shizuo Izaya lasciò immediatamente la presa, e Shizuo si chiese se il rossore sulle sue guance fosse dovuto a un gesto così semplice o alla corsa.

‘’Non puoi andare da Haruki’’

‘’eh?’’

‘’Sono io il tuo tutor non lei!’’

‘’Hai appena detto che non volevi farlo’’

‘’Bè! Ci ho ripensato! E se non migliorassi il sensei penserebbe sia colpa mia e dubiterebbe della media dei miei voti!’’

‘’Ma se non te n’è mai importato nulla’’

Izaya fece un espressione a metà tra un broncio e un occhiataccia inviperita.

‘’Che ne sai tu di me!’’

Lo disse con un tono troppo stizzito per essere qualcuno consapevole di essere sincero.

A quel punto regnò il silenzio.

E Izaya venne in mente qualcosa che non aveva avuto il tempo di pensare.

L’umiliazione di un rifiuto.

Quindi cercando di salvare il salvabile disse.

‘’Certo che se vuoi andare da Haruki, non sarò io ad impedirtelo’’

Shizuo che lo fissava con un espressione sorpresa e un po’ confusa, finalmente parlò.

‘’Possiamo fare a scuola dopo la fine delle lezioni?’’

Ed ad Izaya scappò un sorriso impossibile da non notare talmente illuminò il suo volto.

‘’Va bene’’

Shizuo perso ancora in quel sorriso, fu riscosso dal solito tono di voce di Izaya che dandogli le spalle disse.

‘’Comunque io non ammetto fallimenti neanche se provengono da un protozoo come te ‘’
 

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Capitolo 2
*** Per la seconda volta capitolo 2 ***


Il giorno seguente dopo le lezioni, Izaya si trovava chiedersi come aveva fatto a trovarsi in quella situazione e Shizuo si trovava a chiedersi come si risolveva quella maledetta equazione.

Comunque, sorprendentemente le cose non erano precipitate.

Niente insulti (troppi pesanti) da parte di Izaya e niente oggetti scaraventati fuori dalla finestra da parte di Shizuo.

Izaya anzi contrariamente a ogni aspettativa era un insegnate paziente, non si arrabbiava, non perdeva la calma, era chiaro, era facile seguirlo nelle sue spiegazioni. E indossava  un espressione sorridente sul viso.

A quel punto non sapeva più se il mal di testa era dovuto all’equazione o al fatto di aver pensato troppe cose positive tutte in una volta riguardo Izaya.

Quello che intanto si trovava nella testa di Izaya era indecifrabile perfino per lui.

Ogni volta che aveva dovuto rispiegare qualcosa a quel protozoo una parte di lui si chiedeva  perché doveva sprecare il suo tempo prezioso in quel modo, mentre un’altra parte di lui aveva qualcosa a che fare con la soddisfazione di essere stato preferito a quella ragazza, e con la consapevolezza sempre più forte di quanto fosse vicino a Shizuo in quel momento senza vederlo arrabbiato e senza rispondere a nessun istinto di sopravvivenza.

Si sentiva tranquillo come non lo era mai stato, non doveva mentire, non doveva manipolare, anche se con Shizuo non era mai servito. Doveva solo stargli starli accanto. E senza che se ne fosse accorto le sue labbra avevano preso la forma di un sorriso.

‘’aaaahhh non riesco più ad andare avanti!’’

‘’Guarda, devi solo ricavarne il radicale e moltiplicare con il suo multiplo’’ (n.b. totale non sens)

Shizuo cercava di seguirlo fissando il foglio mentre continuava a parlare, quando all’improvviso Izaya indicò con il dito indice qualche procedimento e Shizuo perse tutta la sua concentrazione.

Non aveva mai guardato le mani di Izaya.

 Erano lunghe e le sue dita erano sottili, sembravano le mani di una ragazza.

Una giacca di lana chiara le copriva per metà. Shizuo vagò con gli occhi lungo quel braccio sottile, fino ad arrivare al volto di Izaya leggermente abbassato mentre ancora parlava guardando il foglio.

All’improvviso Izaya sembrò diventare una scoperta.

Le lunghe ciglia ebano incorniciavano i suoi occhi creando un contrasto delizioso.

Il naso leggermente all’insù inaspettatamente divenne adorabile.

La sua pelle era trasparente per quanto fosse bianca.

E in fine i suoi occhi si fermarono sulle sue labbra sottili, un po’ arrossate probabilmente per il freddo.

Shizuo assaporava tutto con l’unico senso della vista,
 e per un momento, pensò che i suoi occhi non si fossero mai posati su creatura più bella.
 
Izaya, ancora preso dalla spiegazione si senti osservato e alzando gli occhi si chiese se qualcuno l’aveva mai guardato così intensamente come in quel momento.

Questo pensiero e il fatto che chi aveva di fronte fosse Shizuo, lo fece lentamente ma inesorabilmente arrossire.

E d’incanto l’incantesimo si ruppe.

Entrambi consapevoli dei loro pensieri abbassarono velocemente la testa sul foglio cercando di vincere quell’imbarazzo totalmente fuori logo e totalmente insensato.

Ci provarono per almeno dieci minuti finché Shizuo disse in modo nervoso che era troppo stanco per continuare ed Izaya in modo non meno nervoso rispose che dopotutto aveva a che fare con un protozoo.

 
Essendo soli in tutta la scuola furono soli anche per un breve tratto di via mentre tornavano a casa.

Al momento della separazione, Shizuo che non aveva spiccicato una parola da allora, ritrovata un po’ di calma parlò anche se un po’ a disagio grattandosi la testa.

 ‘’grazie per oggi … per lo studio … la pazienza e .. .eh … ’’

Izaya mise fino a quelle parole senza senso.

‘’Non mi devi ringraziare, l’ho fatto perché era un compito del sensei.’’

E persino Shizuo si accorse che le sue parole non era mai state così poco convincenti come allora.

Izaya continuò senza mai guardare in faccia Shizuo.
‘’bè io devo andare da questa parte’’
 
Ma non si era ancora voltato che Shizuo si sporse leggermente su di lui e veloce come un battito d’ali gli sfiorò la guancia con un bacio.

Durò tutto così pochi secondi che prima che Izaya avesse registrato ogni cosa Shizuo disse velocemente  ‘’ciao’’ e cominciò a ''camminare'' troppo velocemente, maledicendo se stesso e la sua totale mancanza di autocontrollo.

Izaya al contrario rimase immobile dov’era a fissare la schiena di Shizuo che velocemente si allontanava mentre sentiva il volto bruciare.

Si portò una mano sul volto e con le dita sfiorò il punto in cui le labbra di Shizuo si erano posate.

 
Non aveva mai sentito il suo cuore martellare così forte.
 











 

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