Angel ice. di Ri_Ri (/viewuser.php?uid=223391)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Angel ice ***
Capitolo 2: *** Primo incontro: Odio. ***
Capitolo 1 *** Angel ice ***
…Premetto, questa è la mia prima fanfiction, siate buoni/e. ~ e_e
Potrebbe come si può dire, essere un po’ bruttino, ma voi recensite negativamente o positivamente, che sia. Accetto consigli da parte vostra. ~
Vi lascio, cia’. 8’’
Angel ice.
-Mostriciattolo, evapora.
Disse lei, con il suo solito fare da acida, mentre si porta alla bocca una sigaretta; fa per accenderla, ma-..una mano porta via l’oggetto dalla sua bocca, facendola irritare, e non poco.
-Sorellina, fumi troppo.
Aspettate; prima di continuare, vorrei presentarmi.
Mi chiamo Giulia, ma molti mi chiamano Julia, e quella acidona che vorrebbe tanto fumarsi una sigaretta in santa pace, sono io.
Mentre, quell’adorabile personcina che ha osato togliermi la sigaretta dalla bocca, è mia sorella gemella; Mei.
Lei è la classica ragazza che si prende cura di se stessa; che passa la maggior parte delle giornate davanti allo specchio; Insomma, è molto popolare tra i ragazzi, anche a scuola. Insomma, diciamolo..è il contrario di me. A lei i ragazzi sbavano dietro, mentre da me, i ragazzi fuggono.
-Unnie, dovresti trovarti un ragazzo.. – Ecco cosa mi diceva sempre; Non so davvero che ci trovava ad essere seguita da loro. Uscire con uno di quegli esseri; A volte quando sbavano, sono peggio dei cani, e pensano solo ad una cosa..’SESSO’. Ne faccio a meno, grazie.
Tornando a noi..-
-Sorellina, fumi troppo. – Avvicinò le dita alla sigaretta, e la tirò via dalla bocca della sorella, guadagnandosi un’occhiataccia da parte sua.
-E tu ti immischi troppo.- Rispose freddamente, riprendendosi la sigaretta rimettendola tra le labbra, se l’accese e aspirò il fumo chiudendo gli occhi.
-Uff..i-io mi preoccupo per te..e tu mi tratti così, mh.- Sospirò così la ragazza, attirando l’attenzione dell’altra, che la guardò facendo una smorfia.
Pov Mei.
Lei è sempre così fredda..un ghiacciolo vivente.
Non sorride quasi mai; credo di essere una delle poche, ad aver visto il suo bellissimo sorriso. Lei si definisce brutta, invece no..è una delle poche ragazze, dal viso bellissimo anche se non truccato. Non molto alta, ma magra con le forme al punto giusto; capelli lunghi e ricci..occhi marroni e labbra perfette.
La fissai e abbassai lo sguardo tristemente, dopo la sua risposta, appunto fredda.
Poco dopo, sussultai sentendo la sua mano nei miei capelli; così sorrisi e la abbracciai forte. Lei mi strinse ridendo mentre con l’altra mano, si portava la sigaretta sulle labbra.
POV Julia.
Le misi una mano nei capelli, accarezzandoli dolcemente; Mi dispiaceva vederla così, oltretutto per colpa del suo carattere che faceva allontanare le persone.
La abbracciai, e la strinsi a me ridendo, mentre con l’altra mano mi portai la sigaretta sulle labbra aspirando il fumo.
Continuammo a stare così per alcuni minuti, quando sentimmo nostra madre urlare.
-Ragazze!- Arrivò urlando la madre, con una busta in mano. Julia e Mei, allarmate le si avvicinarono preoccupate.
-Mamma che succede?! –Parlò preoccupata Mei, prendendo la mano della madre.
-Tranquilla, avrà scoperto ancora che gli manca una sigaretta nel pacchetto. –Ironizzò la più grande inarcando il sopracciglio.
-Cos—hai ancora rubato le sigarette dal mio pacchetto?! –Urlò la madre contro la figlia.
-Mamma, non pensare a questo, poi te le ridarò. Che volevi dirci?.- Sbuffò la più grande guardandola, mentre finiva la sigaretta.
-Mi è arrivata una lettera dalla zia. Andrete in Corea a studiare.- La donna, sorrise orgogliosa mentre guardava le due figlie.
-Corea? Ohmmamma, amo la Corea!- Urlò felice Mei,abbracciando Giulia, che rimase ad occhi spalancati. -…Forse hai ragione, dovrei fumare di meno.- Ironizzò riprendendosi. Mh..la Corea, per lei non era un problema, tanto amici a scuola non ne aveva, quindi non sarebbe stato difficile per lei..se non fosse per la lingua diversa; il posto diverso..gente diversa.
-Bene, partirete domani pomeriggio, dopo la scuola. Preparate le valigie.- Sorrise la madre, abbracciando le due figlie, tornandosene poi in cucina.
Pov Mei.
Cavolo, la Corea!
Mamma..sono anni che la sogno! Vedrò i miei amati SHINee.
Non saprei descrivervi quello che sto provando in questo momento; ma decisi di non perdere tempo. Presi la valigia dall’armadio e iniziai a svaligiare l’armadio, riempiendo la valigia, con tutto e di più. Più cose c’erano, meglio era.
Finita la valigia, decisi di mettermi il pigiama; Non mangiai neanche, mi misi subito a letto.
Pov Giulia.
La Corea..mh.
Cosa ci sarei andata a fare lì? A studiare; ma ormai mancava poco più di un anno alla fine della scuola, perché non ci lasciava finire? Mah.
Non ci pensai due volte, così presi la mia valigia, e la riempì con quello che serviva. Vestiti; quei pochi trucchi che utilizzavo e il profumo.
Fumai un’altra sigaretta prima di andare a dormire, e poi spensi la luce lasciandomi andare nel sonno.
Il giorno dopo, tornate da scuola: -Ragazze, dai dobbiamo andare, o perderete l’aereo! – Urlò la madre, prendendo le borse alle ragazze, portandole in macchina.
-Oddio, spero di vedere gli SHINee!- Saltellò felice Mei, tenendo la mano alla sorella.
-SHINee? Chi sono?- Bum, bestemmia per le orecchie della sorella minore.
-Come scusa? Non conosci gli SHINee?Ohggesù, sacrileggio. – La guardò con fare traumatizzato e la scrollò appena. –Li conoscerai, sono bravissimi.-
-A me non interessa.- Rispose così, freddamente alzando le spalle. Prese posto in macchina e si mise le cuffiette alle orecchie, lasciandosi andare.
-Acida.- Mormorò la sorella minore, salendo in macchina.
In aereoporto:
Camminarono tutte e due, verso il check- in, salutarono la madre che versava qualche lacrima, e si avvicinarono per il biglietto.
Giulia, camminava mentre guardava il suo biglietto; ma non si accorse che qualcosa, o meglio; qualcuno le era venuto addosso facendola cadere.
Chissà chi era.(?)
Lo scoprirete nel prossimo episodio. ~
Ah-..e grazie per aver letto, spero vi piaccia.
~
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Capitolo 2 *** Primo incontro: Odio. ***
Primo incontro:
Odio.
Eravamo in
aereoporto, salutai mia
madre abbracciandola, diedi un bacio a mio padre, e guardai mia sorella
Giulia.
Esatto, la
guardai; cadere a terra,
con un tizio sconosciuto sopra. All’inizio risi, ma poi
guardai meglio il
ragazzo. Capelli
lisci, sul rossiccio;
magro, pelle chiara. Sembrava andare di corsa, di fatti si
alzò da terra, e
senza neanche chiedere scusa a quella mal capitata di mia sorella, il
ragazzo
fuggì via.
Questo gesto
fece incavolare
brutalmente mia sorella, tanto che, velocemente saltellò
appena su di un piede
togliendosi la scarpa da ginnastica; prese la mira
e gliela lanciò, beccandolo sulla gamba.
Sentì
mia sorella ghignare
soddisfatta e un sorrisetto bastardo apparve sul suo bellissimo viso,
appena
vidde, il ragazzo sedersi a terra addolorante.
Sorrisi
divertita e mi avvicinai a
lei.
-Mph-..i
bambocci di oggi, non osano
nemmeno chiederti scusa se ti vengono addosso.
– Si lamentò lei, avvicinandosi poi
velocemente al ragazzo, osservandolo
dall’alto.
-Scusa eh, mi
riprendo la scarpa. –Si
sistemò gli occhiali enormi, che sul suo viso, la facevano
sembrare un
angioletto. Cosa che non era, per nulla.
Il ragazzo,
arrabbiato si alzò da
terra, e la spinse appena, guadagnandosi una fulminata con gli occhi da
parte
della ragazza.
-Sai che mi hai
fatto male? Ti dovrei
denunciare!- Le urlò contro il ragazzo, massaggiandosi la
gamba.
-Sei tu che mi
sei venuto addosso, e
non hai neanche preso la briga di chiedermi scusa, bastardello.
– Rispose lei
fredda, guardandolo negli occhi.
Quegli occhi, il
ragazzo ne rimase
impressionato. Anche se erano marroni, si intravedeva il gelo in essi;
così si
zittì e si inchinò in segno di scusa.
Taemin Pov.
Quella ragazza..
Chi era? Potevo
intravedere il gelo
nei suoi occhi.
Però
non cambia il fatto che mi ha
fatto male; ricevere una scarpata da una ragazza..mai successo in vita
mia!
La guardo ancora
un po’, e poi mi
inchino scusandomi, mentre sento il mio nome, pronunciato da Kibum
Hyung.
-..Taemin!
Taemin, dobbiamo andare!
–Urlò Kibum, quasi in preda al panico.
-Arrivo hyung!
–Urlai guardandolo e
poi mi girai verso la ragazza che stava andando via.
–Mianhae. –Mormorai e lei
arricciò il naso,
cosa che mi fece sorridere. La vidi andare via e scossi la testa,
raggiungendo
il mio gruppo.
Pov Giulia.
Arricciai il
naso e notai il sorriso
del ragazzo.
Ragazzo? Era
così bello il suo
sorriso che non mi sembrò un normale ragazzo.
Non ci feci
caso, più di tanto; alzai
le spalle, mi rimisi la scarpa e tornai da mia sorella sbuffando.
-..L’hai
ucciso per caso? –Ridacchiò
mia sorella e a quella domanda risi, un po’ bastardamente, e
misi un braccio
dietro la sua spalla, lasciandole un bacio sulla guancia.
-No, si
è scusato il ragazzo. –Annuì
così, soddisfatta e sorrisi ridendo insieme a lei.
-Ti ha mica
detto il nome? –Chiese
mia sorella, curiosa.
-Mi sembra, che
sia..’Taemin’?
–Mormorai arricciando il naso.
-…TAEMIN?! -Si fermò di
colpo mia sorella urlando come
una pazza complessata di mente.
-Cosa cazzo ti
urli, psicopatica. –La
rimproverai io, tirandola verso l’entrata
dell’aereo.
-..Hai lanciato,
la tua scarpa da
ginnastica, addosso a Lee Taemin?..Ti rendi conto, che stavi per
ammazzarmi uno
dei miei bias?! –Ed eccola che urla ancora. Sbuffai
infastidita e si sedetti al
mio posto, mettendomi le cuffiette alle orecchie.
Pov Mei.
Mia sorella che
lancia una scarpa
addosso al mio idolo.
No, okkei.
…Quanto
la invidio; mi siedo così
vicino a lei, e la fisso insistentemente, sbattendo velocemente le
palpebre.
Lei si volta verso di me e mi guarda irritata.
-Insomma, che
vuoi? –Mormorò,
bloccando la musica. Conosceva quello sguardo.
-Com’
era?.. –mi misi in ginocchio,
mettendo il broncio, chiedendogli spiegazioni.
-Com’era,
chi? –Sbuffò mia sorella,
cercando di fuggire dal discorso.
-Taemin. Lee
Taemin, il ragazzo che
hai quasi ucciso poco fa. –Sbottai io, gonfiando le guance.
-Ah? Intendi
lui?—Hey, è lui che ha
quasi ucciso me, te lo ricordo! -Sbottò
lei, e io risi appena prendendole la mano. –Ti prego,
dimmelo.. – La pregai e
lei sospirò raccontandomi tutto.
Pov Giulia.
Le raccontai
tutto, e lei tra un po’
non si mise a piangere.
Oh, beata
innocenza; piangere per un
ragazzo, per di più famoso.
Stavo per far
ripartire la musica,
quando sentì, delle urla di ragazzi.
Erano..asiatici?
Si, la lingua era
quella.
~
Alzai appena lo
sguardo e notai lo
stesso ragazzo che mi aveva quasi ‘uccisa’, inarcai
un sopracciglio e gonfiai
le guance ironicamente.
..E’
per caso una
punizione divina questa? –Pensai dentro
di me, facendo una smorfia, non notando il ragazzo passare e fermarsi
un
secondo, mi stava fissando?
Alzai lo sguardo
verso di lui e
abbozzai un lieve sorriso, giusto per non creare problemi, e per non
svegliare
mia sorella, che , per fortuna dormiva.
Dopo ore di
volo, arrivarono
nell’aereoporto di Seoul; scesero e con loro anche i ragazzi.
Taemin
passò vicino a Giulia e le
sorrise, lei però, fece una smorfia /quasi/ irritata.
Dietro di lei,
c’era sua sorella, che
per fortuna non si accorse di nulla, o sarebbe stata la fine per quei
ragazzi.
…Bene,
scusate il ritardo.
Non che la mia
storia sia chissà che,
ma chiedo umilmente scusa(?)
Ho avuto degli
impegni.
~
Recupererò,
giuro. /3
|
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