Little thing.

di _Dreamhope
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prolugue. ***
Capitolo 2: *** First Chapter. ***
Capitolo 3: *** Second chapter. ***
Capitolo 4: *** Third chapter. ***
Capitolo 5: *** Fourth chapter. ***
Capitolo 6: *** Fifth chapter. ***
Capitolo 7: *** Sixth chapter. ***
Capitolo 8: *** Seventh chapter. ***
Capitolo 9: *** Eighth chapter. ***
Capitolo 10: *** Ninth chapter. ***
Capitolo 11: *** Tenth chapter. ***
Capitolo 12: *** Eleventh chapter. ***
Capitolo 13: *** Twelfth chapter. ***
Capitolo 14: *** Thirteenth chapter. ***



Capitolo 1
*** Prolugue. ***


Little thing.
Prolugue.





 
 
-Prolugue.
 
 
Erano arrivate le vacanze, non quelle dove si ci mette al sole per cambiare il colore della pelle ma quella dove si ci ricopriva di coperte davanti la tv con una cioccolata calda in mano, aspettando che da fuori esca la neva: il Natale. Avevo sempre pensato che il Natale fosse la festa perfetta per stare più tempo con la famiglia, per stare in giro con gli amici a comprare regali da scambiare, per mettersi in pace e essere buoni anche con se stessi e non mancavano i pranzi e le cene che facevano ingrassare. La mia era una famiglia che passava solo questo periodo tutti i giorni insieme, non che io abitassi sola o i miei genitori fossero divorziati ma la mia mamma era sempre a lavoro visto che è un'avvocato e mio padre lavora da cuoco e ovviamente non stavano mai a casa, io passavo molto tempo a casa a studiare, al massimo uscivo con gli amici a prendere qualcosa come tutti, ma il Natale ci avrebbe riunito almeno per qualche settimana. 
Non potevo lamentarmi molto perchè il mio cuginetto Louis che abita accanto a me e il mio migliore amico Harry che sta nel nostro stesso quartiere non fanno altro che farmi compagna tutti i giorni, loro due sono quei due fratelli che ti fanno sentire protetta e non potrei stare senza.
Erano arrivate le vacanze, prima che ogni scuola chiuda danno sempre qualcosa con cui passare il tempo: cioè studiare. Mi ricordai di quel giorno in cui mi ritrovai in quella sala grande piena di strumenti e persone che avevano tanta passione per la musica e ricordai che a me Louis e Harry era venuta la pazza idea di entrare in quel gruppo-musicale per distrarci dallo studio, eravamo solo del primo anno di liceo e da lì iniziarono molte cose, incontrai quelli che ora sono i miei amici con cui sto tutti i giorni, Zayn lui è il tipo di ragazzo con lo sguardo misterioso che però ti fa morire dal ridere, Niall il ragazzo dolce che era appena arrivato dall'Irlanda, l'avevo notato per la sua simpatia e i suoi occhi azzurri che ancora oggi stimo tanto, Julie che come suo cugino Niall era sbarcata dall'Irlanda entrambi per il lavoro della famiglia. La mia migliore amica Julie, lei è la persona con cui mi prendo a cuscinate, con cui mi confido, con cui mi diverto sempre, quella persona che non manca mai. Lei è la persona che forse ho fatto soffrire di più, ma che non mi abbandona mai. In fine Liam, lui aveva tutto: la dolcezza, la bellezza, la passione, dal primo giorno l'avevo notato, dal primo giorno avevo capito che però sarebbe stato impossibile. Dopo dei mesi lui e la mia migliore amica Julie si erano innamorati, così mi misi da parte e lasciai che loro due vivessero la loro storia che io con il tempo amavo e sostenevo come non avevo mai fatto, lui non lo conoscevo come conoscevo tutti gli altri ma solo perchè mi sentivo sempre così in imbarazzo a parlargli, c'era qualcosa che fermava entrambi, stavo con lui e Julie molte volte e quelle volte in cui ci stavo mi divertivo in sua compagnia ed ero felice così. 
Adesso mi ricordai del compito; quel compito imbarazzante che anche il gruppo-musicale ci aveva segnato per queste vacanze. 
 
Quande cose erano successe, la mia vita non fece altro che cambiare, erano seguiti dal quel giorno avvenimenti che non mi sarei mai aspettata, il dolore si trasformava in amore, in forza e non mi rendevo conto nemmeno delle cose che mi capitavano attorno, quelle piccole cose mi avevano stravolto e non potevo più tornare indietro per cambiarle. 







_____________________
Spazio autore: 


Salve ragazze!
Questa è la mia prima FF qui, fdhsghgjh.*-*
intanto questo è un piccolo assaggio di tutto, ovviamente e vorrei sapere che ne pensate uu
poi non lo sò, io sono felice. 
AHAHAH,recensite e io cercherò di mettere il primo capitolo al più presto. 
graaazie. 

Franci.<3
 

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Capitolo 2
*** First Chapter. ***


Little thing.
first chapter.




 
 
-First chapter. 

 
-Adrienne!-. 
Ecco la voce stridula e gentile di mia mamma che mi invitava ad alzarmi dal letto per andare a scuola. Oggi era l'ultimo giorno e da domani finalmente eravamo in vacanza, non aspettavo altro che le vacanze di Natale per poter mangiare più dolci possibili, senza pensare alla linea dicendo che dopo le vacanze avrei fatto la dieta anche se non è mai vero. Mi arrivò una ventata gelida alla schiena, avevo rimasto la finestra aperta e non me ero resa conto; andai nel bagno per darmi una pulita un filo di mascara e andai a vestirmi, presi un felpone blu e mi arrotolai una sciarpa al collo un paio di pantaloni ed ero pronta per uscire. Scesi le scale e andai in cucina per fare colazione. 
-Buongiorno-. mamma mi versò il latte caldo nella tazza e mi stampò un bacio sulla guancia. 
-Buongiorno mamma-. il latte caldo mi attraversò tutto il corpo facendomi passare un pò il freddo. 
-Amore, io devo correre a lavoro ti passa a prendere Louis?-. mia mamma come al solito non poteva portarmi a scuola, così visto che il mio cuginetto Louis abitava affianco a me andavo sempre e solo con lui. -Certo-. passarono pochi secondi e suonò il campenello della porta, andai ad aprire. 
-Buongiorno cugina-. mio cugino Louis sembrava molto entusiasto, non vedeva l'ora di andare in vacanza per dormire il più possibile. 
-Buiongiorno cugino-. gli diedi un bacio alla guancia. -Prendo la borsa e andiamo-. mi aspettò davanti la porta, presi lo zaino e salutai mamma. Mio cugino era sempre così dolce, mi abbracciò forte perchè avevo freddo e mi invitò a salire in macchina, ci bastò poco per arrivare a scuola visto che era vicino casa. 
Scesi e accompagnata da mio cugino andammo all'entrata. 
Qualcuno mi abbracciò forte da dietro, mi girai e vidi Harry sempre pronto a darmi un bel buongiorno. Oggi aveva l'aria rilassata, ma i suoi capelli erano sempre così ricci e così scompigliati. Harry era quella persona che conoscevo da quando ero in culla, lo conoscevo dall'asilo e gli volevo un bene grande e profondo. 
-Buongiorno riccio-. gli scompigliai i capelli. 
-Buongiorno piccola-. si avvicinò per darmi un leggero bacio sulla guancia. Louis si avvicinò a lui per poi prenderlo dal collo e incominciare a scherzare come due bambini. 
Presi i libri che avevo lasciato in armadietto e mi girai verso di loro. Notai che Zayn e Niall si erano uniti a Louis ed Harry per scherzare. 
-Buiongiorno ragazzi-. mi avvicnai a loro per salutarli. Sia Niall che Zayn si limitarono a darmi un bacio alla guancia. 
-Stamattina mi interrogano-. Niall era il più disperato di tutti, l'ultimo giorno a scuola e dovevano interrogarlo. 
-Buona fortuna caro-. Zayn lo abbracciò forte per scherzare e incominciò una lotta tra i due. Quando stavo con loro non facevo altro che ridere. Feci caso all'assenza di Julie, non l'avevo sentita per niente e stava anche per suonare. Solitamente si presenta davanti il mio armadietto e mi racconta tutte le cose che le succedono in una sola giornata, ma niente era sparita. 
 
Andai verso l'aula di matametica, non era la mia materia preferita ma non potevo lamentarmi. Mi misi in seconda fila e presi il libro pochi minuti ed arrivò la professoressa che fece l'appello. Incominciò la lezione ma qualcuno la interuppe entrando dalla porta. Feci subito caso a Liam. Indossava dei jeans, una maglietta e sopra una felpa, feci caso ai suoi occhi piccoli e marroni ancora assonnati e dai suoi capelli alzati di sicuro era un pò in ritardo, entrò senza fare troppo rumore. 
-Buongiorno professoressa, scusate il ritardo-. abbassò la testa senza dire altro. La professoressa gli fece segno di entrare e lui si accomodò al primo banco. Aveva la fortuna di essere molto bravo a scuola e per un piccolo ritardo non gli dicevano niente. Lo guardai, forse si sentiva fissato così si girò dietro e incrociai il suo sguardo; mi fece segno con la mano per salutarmi e io ricambiai ma non appena si girò davanti mi abbassai subito verso il libro imbarazzata. Non sapevo perchè mi faceva questo terribile effetto, forse perchè non lo conoscevo benissimo anche se era il fidanzato della mia migliore amica? Non lo sò. 
Finalmente si andava a mensa per mangiare qualcosa, sapevo di dover andare al solito tavolo dove c'erano gli altri, ma passai prima dall'armadietto. 
-Adrienne-. qualcuno mi chiamava. Mi girai e vidi quello splendore di Julie che veniva verso di me. L'avevo sempre trovata irresistibile con i suoi lunghi capelli neri e gli occhi azzurri che brillavano ogni volta che parlava. 
-Julie, ma sei sparita?-. mi abbracciò forte. 
-No, stamattina ho fatto tardi-. sorrise. 
-Eri con Liam?-. mi venne spontaneo chiederle questa domanda e poi anche lui aveva fatto tardi. 
-Ecco si, perchè?-. mi guardò negli occhi in modo doloce. 
-Per sapere anche lui stamattina ha fatto tardi e ora ho capito perchè-. risposi senza dire altro sorridendole. 
-Va bene, dopo dobbiamo andare in sala musica non sò perchè ma devono dirci qualcosa-. mi guardò con aria confusa, solitamente avevamo lezione ma forse la professoressa o meglio Emma che è come vuole che la chiamano tutti; doveva dirci qualcosa di importante o non sò. 
Julie mi prese per il braccio e andammo verso il tavolo. 
Andai verso Harry per sedermi accanto a lui, mentre mi sedevo salutai gli altri che già stavano mangiando. Mentre Harry e Niall mi raccontavano della buffa interrogazione di Niall girai lo sguardo verso Julie che era tra le braccia di Liam mentre scherzavano mi venne un sorriso vedendoli; erano così felici. 
-Secondo voi Emma che cosa deve dirci?-. voltai lo sguardo verso Zayn che chiese questa domanda. 
-Sinceramente non lo sò, non credo niente di preoccupante forse ha perso uno spartito come la scorsa volta-. Louis si mise s ridere mentre parlava, anche noi scoppiamo a ridere ricordando Emma furiosa per quello spartito: aveva riunito tutti per sapere se l'aveva preso qualcuno di noi, ricordo che la fidanzata di mio cugino; Kate era stata incolpata perchè era stata l'ultima ad uscire ma alla fine l'aveva Emma che l'aveva messo nell'armadio del marito e non si sapeva come ci fosse finito. 
-Povera Kate-. continuò Louis mentre si girò verso di lei per abbracciarla, anche loro erano una bellissima coppia e stavano insieme da ormai due anni. 
Suonò la campanella e tutti noi andammo verso la sala musica per sapere che cosa doveva dirci. 
 
-Buongiorno Emma-. tutti la salutarono in coro quasi, ci indicò di sederci ai nostri soliti posti. 
-Cosa succede Emma?-. domandò Harry. 
-Ragazzi siete arrivati all'ultimo anno ormai e mi è venuta una brillante idea-. ci guardò entusiasta. Ricordo che le brillanti idee di Emma erano: cantare a teatro, fare concorsi, visitare posti in cui la musica è molto importante e fare saggi musicali l'ultimo giorno di scuola. Tutti la guardarono e poi lei incominciò a parlare. 
-Bene,bene come sapete in questi anni vi ho messo sempre alla prova componendo musica, cantando canzoni di altri artisti e altro, può sembrare strano ma voglio darvi un compito per le vacanze anche se non ve ne ho mai dati-. si fermò un'attimo. E noi tutti la gurdammo ancora più sconvolti, non che sia brutto fare dei 'compiti di musica' ma già ne avevamo tanti e non poteva caricarci anche lei. 
-Non è un compito duro, voglio solo che voi scrivesse una canzone per poi fare una base musicale e portarla dopo le vacanze per farmela sentire-. continuò il suo discorso. Cosa? Una canzone con tanto di base? Non avevo mai scirtto o composto musica ma sapevo cantare canzoni degli altri artisti o suonarli. Dovevo trovare ispirazione, sarebbe stato troppo difficile. 
-Sò che siete bravissimi e potete farcela ma per aiutarvi lavorerete in coppia cioè un ragazzo e una ragazza-. non finiva mai quel discorso e io stavo andando fuori di testa, speravo solo di essere in coppia con Harry ora come ora. Harry mi guardò un'attimo, anche lui voleva fare coppia con me, almeno con lui sarei stata tutti i giorni e avremmo fatto qualcosa. 
-Le coppie le decidiamo noi giusto?-. Niall guardò Emma e per un'attimo ci fu il silenzio totale. 
-No cari ho già deciso che coppie fare-. Emma sembrava molto convinta della sua risposta. Andò verso Niall e lo prese per mano. 
-Tu sarai in coppia con Jennie-. Niall si girò verso di lei e si guardarono per un'attimo, lui fece una faccia buffa e abbassò la testa. 
Incominciò a dire altri nomi e io ero in ansia perchè non sapevo con chi potevo capitare e tanto meno non sapevo che aveva in testa Emma. 
-Zayn tu sarai in coppia con Anne-. Zayn si avvicinò a lei, sembrava che la ragazza fosse molto felice della scelta, ma era comprensibile: Zayn aveva molte spasimanti. Mio cugino non poteva lamentarsi era finito in coppia con Kate che è la sua ragazza e praticamente si vedevano tutti i giorni, si abbracciarono entusiati e io ero felice per loro. Pensai che Liam e Julie allora sarebbero finiti in coppia insieme così io potevo lavorare con Harry visto che eravamo rimasti solo noi quattro. Emma si avvicinò a me e volevo che dalla sua bocca uscisse la parole 'Harry'. 
-Adrienne tu farai coppia con..Liam-. mi sorrise. Come? Io e Liam? No, non è possibile non poteva succedere a me. Liam doveva fare coppia con Julie e io con Harry come da programma, incominciai ad agitarmi non era possibile. 
-Harry ovviamente tu farai coppia con Julie-. Harry si girò verso di me e alzò le spalle guardandomi confuso. Emma disse le sue ultime parole e dopo averci augurato buone feste, tutti andarono verso l'uscita. 
Io ancora non potevo crederci, dovevo scrivere e comporre una canzone con una persona con cui a mala pena parlo per non parlare del fatto che è il fidanzato della mia migliore amica. Bene. Rimasi con Julie e Harry fuori per aspettare gli altri. Julie non sembrava per niente infastidita dalla scelta anzi lei aveva sempre scherzato con Harry, qui l'unica a farsene un problema ero io. Mi sentìì sfiorare la mano dolcemente da qualcuno, mi girai di colpo e vidi Liam davanti a me che mi sorrideva. 
-Ciao-. era l'unica cosa che mi venne in mente di dirgli. Sentivo che stavo arrossendo. 
-Ciao, beh..per il lavoro di Emma..-. stava per dirmi qualcosa, magari non voleva lavorare con me? abbassò la testa e poi continuò a parlare. -Dicevo per il lavoro di Emma possiamo incominciare a lavorarci quando vuoi tu, tranne oggi che non sono a casa-. feci un sospiro profondo. 
-Certo allora poi ci sentiamo?-. gli domandai sorridendogli. 
-Sisi-. mi rispose lui senza dire altro e sorridendomi. Julie si avvicinò a noi due e ci prese entrambi per il braccio. 
-Andiamo a casa gente?-. guardai Harry davanti a me che mi sorrideva. 
-Io aspetto mio cugino ci vediamo dopo magari-. Julie mi guardò dispiaciuta. Mi salutò abbracciondomi, poi si avvicnò Harry che mi lascio un suo dolce bacio alla guancia e Liam mi salutò con un segno dalla mano, mi guardò neglio occhi e mi sentivo abbastanza strana. 
Passò una macchina ed era mio cugino. 
-Cugina sali-. mi indicò di salire in macchina mentre faceva uno dei suoi bellissimi sorrisi, corsi verso la macchina e mi accomodai. -Mangi con me oggi? Sono sola-. gli domandai facendo la voce da bambina. -Certo piccola-. lo abbracciai, avevo bisogno di stare con mio cugino che mi faceva sempre stare bene. 




_________________
Spazio autore:


Tipe sono tornata. 
Allora prima di tutto sono felice che in molto abbiano letto il ptologo ma vorrei che recensisse per sapere che ne pensate perchè per me è importante sapere che ne pensate ovviamente. 
Questo è il primo capitolo e già da qui si capiscono alcune cose c: 
cercherò di continuare il più presto possibile :3 
grazie a chi recensisce e chi legge davvero.<3 
ghsdgsfds ma avete sentito Little thing? sono meravigliosi. 
Ok me ne vado, ciao *-* 
Franci.<3

 
 

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Capitolo 3
*** Second chapter. ***


Little thing.
second chapter.


 
 
 
-Second chapter. 

 
 
Mi svegliai di un'umore diverso, fuori continuava a navicare e io volevo continuare a stare nel mio letto caldo con le coperte profumate che la sera prima avevo cambiato, feci uno sforzo e mi alzai mi sentivo molto più rilassta del solito. Mi sciolsi i capelli che avevo legato in una coda e andai in bagno, mi lavai e dopo essere passata davanti allo specchio mi guardai quel poco che bastava per farmi capire che ero tremenda come tutte le mattine; scesi sotto dove non c'erano ne papà e ne mamma essendo a lavoro e mi feci una tazza di latte caldo.
Per un'attimo mi scordai di tutto quello che dovevo fare ma poi mi ricordai di quel compito..cosa potevo scirvere? Dovevo scrivere una canzone con Liam e magari avevamo anche idee molto differenti, io magari potrei basarmi su qualcosa di lento e tranquillo e lui no, chi poteva dirmelo? Questo era il compito più difficile, più di quelli assegnati in classe di inglese o matematica. Mi vibrò il telefono e vidi un messaggio, era Harry: Buongiorno piccola, per pranzo vengo da te?
Mi ero completamente scordata che avevo invitato Harry a pranzare qui perchè come al solito i miei facevano tardi ed ero sola. Mi affrettai a rispondere erano già le 12:00 e all'una sarebbe venuto, andai in camera e mi aggiustai; presi un maglione di lana bianco, un pantalone e delle pantofole e me li infilai. 
Andai in cugina e preparai qualcosa da mangiare, non ero bravissima ma non poteva lamentarsi delle mie patatine fritte, di qualche panino e un'insalata che avrei mangiato solo io. Suonò il campanello e andai ad aprire. Era Harry, mi sorrise per poi abbracciarmi forte.
-Salve-. esclamai forse in modo troppo entusiasto. 
-Ho davvero fame-. incominciò a correre verso la cucina e prese una patatina dal piatto che avevo messo al centro del tavolo. 
-Potresti aspettare ho fatto tutto io-. feci un broncio, sapevo che lo inteneriva. 
-Scusa hai ragione-. mi fece sedere prorpio come facevano i grandi signori alle prorpie donne spostando la sedia per poi farmi sedere. -Ecco a lei, può servissi-. fece un'inchino per poi sedersi difronte a me. 
-Grazie mille-. mi spostai i capelli davanti il viso e gli sorrisi. Il bello di Harry è che sapeva farti stare bene davvero con poco, per me era un fratello, quando avevo bisogno di lui c'era sempre. Come sempre lui prese discorso e incominciammo a parlare e scherzare, mi sentivo bene. Mi ivvicinai al televisore e lui venne con una coppa di gelato che durò poco perchè finì tutta nella nostra pancia ormai piena. 
-Oggi pomeriggio non posso rimanere con te-. inbronciò le labbra. 
-Perchè?-. mi dispiaceva, pensavo sarebbe rimasto a farmi compagnia. 
-Devo vedermi con Julie per parlare del compito-. abbassò la testa passandosi la lingua sulle labbra. Mi ricordai di quel compito e anche io Liam avremmo dovuto incominciare a fare qualcosa effettivamente. 
-Oh è vero, fa niente Hazza-. gli sorrisi e lui mi abbracciò. Ripresi a vedere la televisione e anche Harry. Qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire. Era Louis, il mio cuginetto. 
-Louis-. gli saltai addosso. 
-Piccola-. mi strinse. -C'è qualcuno?-. mi domandò guardandosi intorno. 
-Si c'è Harry-. si mise a correre verso il divano per poi buttarsi addosso ad Harry che era rimasto schiacciato, non feci a meno di ridere. Louis e Harry si conoscevano da tanto tempo essendo cresciuti tutti e tre insieme loro due erano diventati migliori amici proprio come lo eravamo io e Julie, Harry aveva un suo migliore amico; quella persona con cui poteva condivere i discorsi maschili che con me faceva di meno. Mi avvicinai a loro due che continuavano a scherzare. Louis era venuto perchè pensava che essendo sola avessi bisogno di compagnia, come sempre era dolce e disponibile. Si unì a me ed Harry per guardare qualcosa in tv, andai verso la cucina per prendere delle patatine che avrebbero mangiato loro due perchè io ero piena dopo una coppa di gelato. Mi vibrò il telefono e nemmeno senza vedere chi fosse risposi, sospettavo che fosse Julie sicuramente. 
-Pronto-. presi le patatine dallo scaffale della cucina. 
-Pronto? Adrienne?-. era una voce maschile ma non capivo chi fosse. 
-Si-. risposi semplicemente. 
-Sono Liam..ciao-. prese un tono di voce dolce. Mi incominciai ad agitare o almeno non mi sentivo la mano che stringeva forte quel pacchetto di patatine. Perchè mi agitava così tanto? 
-Ciao Liam-. mi calmai e risposi sorridendo come una cretina. 
-Volevo chiederti se per te..oggi pomeriggio potevamo vederci per lavorare al compito o almeno iniziare qualcosa-. aveva la voce dolce e tranquilla al contrario della mia che non riusciva nemmeno ad uscire di bocca in quel momento. 
-Certo, per me può andare bene..si-. alla fine questo pomeriggio non avrei fatto molto, Harry sarebbe andato da Julie e Louis più tardi avrebbe raggiunto Kate.
-Allora vengo a casa tua? Oppure puoi venire tu..insomma-. lo interuppi subito. -Vieni tu a casa mia tranquillo, per le 5 e mezzo è prefetto-. 
-Va bene, perfetto a dopo Adrienne-. mi disse tranquillo. -A dopo Liam-. chiusi la chiamata. Perchè ero così agitata nel parlare con lui? Mi sentivo davvero una stupida, se oggi ci avrei lavorato e mi fossi agitata non avremmo mai trovato un equilibrio stabile per comunicare. Mi dovevo calmare. Andai verso Harry e Louis che parlavano tranquillamente sul divano e gli buttai il pacco di patatine sulle gambe, mi misi in mezzo i due a gambe incrociate. 
Passamo il tempo a scherzare e parlare, Louis aveva promesso che una sera saremmo stati tutti a casa sua perchè i suoi genitori e meglio i miei zii partivano per 8 giorni e aveva casa libera, lo avrebbe comunicato lui stesso. Erano le cinque del pomeriggio e Louis insieme ad Harry incominciarono ad andare via. 
-Ci sentiamo dopo e dimmi buona fortuna-. fece una smorfia, lui ed io se avessimo lavorato insieme saremmo stati molto più tranquilli e invece doveva lavorare con la mia piccola Julie e io con il suo ragazzo. -Buona fortuna, ciao Hazza-. lo abbracciai e anche Louis mi strinse forte, lui sarebbe andato da Kate. 
 
Rimasi sola in casa e misi apposto un pò in giro. Andai verso il bagno e mi guardai un attimo allo specchio per vedere in che situazione fossi, sempre la solita faccia poco truccata e semplice, i capelli mi scendevano lunghi verso la schiena e oggi erano mossi con le onde che si avvicinavano dal castano al colore del miele, odiavo il mio fisico e lo coprivo con i maglioni larghi e comodi non avevo niente da invidiare, ero semplicemente io. Andai verso la cucina e passai dalla finestra, guardai fuori: Una macchina parcheggiò sul viale difronte casa, controllai per vedere chi fosse non rimasi sorpresa da chi pensavo fosse, erano le cinque e mezzo 'puntuale' pensai. Liam, si passo la lingua sulle labbre mentre si avvicinava alla porta, aveva una chitarra con se, non mi feci vedere ma ero rimasta lì davanti la finestra a guardarlo camminare. Indossava un jeans e sopra una maglietta con un felpone e un giubbino di colore nero, i capelli alzati, sembrava rilassato lo guardai negli occhi per un'attimo mi aveva vista e mi spostai imbarazzata mentre mi sorrideva dolcemente, non capivo più niente. Andai ad aprire la porta. 
-Ciao-. fece uscire un bellissimo sorriso che ricambiai facendolo entrare. Si guardava intorno non essendo mai venuto a casa mia. -E' accogliente qui-. mi girai verso di lui sentendo la sua affermazione. 
-Grazie, si sta bene-. abbassai la testa verso il pavimento, ero più tranquilla di quando ci parlavo al telefono stranamente. 
Mi guardò per un'attimo. -I tuoi genitori non ci sono?-. mi domandò secco. 
-No, sono entrmabi a lavoro-. risposi prendendo due bicchieri. -Vuoi qualcosa da bere?-. domandai. 
-Oh un bicchiere d'acqua va bene, grazie-. presi l'acqua e gliela versai nel bicchiere poi presi posto e lo feci sedere difronte a me. Prese un foglietto dallo zaenetto che aveva con lui e me lo indicò. -Se incominciassimo a scrivere qualcosa?-. mi sorrise, il più bel sorriso che abbia mai visto. 
-Oh-. ridacchiai. Presi il foglietto e mi avvicinia a lui, forse non capiva. -Prendi la tua chiatarra e vieni con me-. incominciai a camminare verso una stanza affianco la cucina, lì tenevo il piano e la mia chitarra oltre ad altri strumenti che avevo da quando ero piccola, era lì che suonavao e cantavo. Entrammo e io mi accomodai al piano. Si guardava in giro come se non avesse mai visto una stanza con degli strumenti e qualche disegno in giro, gli sorrisi. 
-Wow, è molto carino..cosa vuoi fare con il piano?-. mi domandò sedendosi affianco a me, bellissimo. 
-Comporre-. ridacchiai. -Il piano ci aiuterà come accompagnamento e poi decideremo la base che ne pensi?-. gli domandai, lui mi guardò un'attimo negli occhi. 
-E' un'ottima idea ma dovremmo avere delle parole da comporre-. lo disse in tono sarcastico e io ridacchiai ancora. 
-Hai ragione ma faremo un pò alla volta va bene?-. mi morsi le labbra. Lui mi guardò per un'attimo, gli occhi così piccoli e intensi erano la fine del mondo.
-Si va bene-. sospirò. Incominciò scherzosamente a suonare qualcosa al piano ma senza seguire una melodia precisa, tirava parole stupide per rompere il ghiaccio e ci riuscì tirnadomi una risata dalla bocca e io continuai insieme a lui cantando, l'agitazione mi era completamente passata. 
-Basta-. gridai ancora ridendo. 
-Hai ragione-. finì di ridere. -Hai una bellissima voce-. mi guardò ancora negli occhi. Ecco mi sentivo imbarazzata e poi alla fine non stavo cantando benissimo se ci pensavo. -Grazie-. abbasai la testa e presi dei foglietti. 
-Vuoi fare un duetto?-. mi domandò mentre giocava con il piano. Cercai di non farmi vedere mentre spalancavo gli occhi; un duetto? Oddio, effetivamente lui aveva una bella voce e mi ricordai dei saggi fatti con Emma e gli altri quindi alla fine non sarebbe stato giusto far cantare solo me e lui accompagnarmi. Però insomma..sarebbe stato imbarazzante. 
-Oh come vuoi, penso che tu pure abbia una bella voce-. sorrisi mentre cercavo di calmarmi. 
-Grazie mille, comunque non saprei incominciamo a fare qualcosa poi magari ci pensaimo va bene?-. mi guardò con aria dolce facendomi sciogliere, era così disponibile e gentile.
-Si-. risposi incominciando a suonare anche io qualcosa. 
-Facciamo così, io magari incomincio a pensare a qualche melodia con la chitarra e se tu vuoi, puoi scrivere aiutandoti con il piano-. si alzò per prendere la chitarra e accomodarsi sul divano che stava vicino la finestra. La sua era una bellissima idea, il fatto di divederci un pò i compiti e poi unirli era un'ottima idea. -Certo-. sorrisi e incomiciai a farmi venire un pò d'ispirazione che mi mancava da un pò di tempo. Cominciai a suonare qualche nota ma non mi uscivano molte parole dalla testa, la melodia potevo anche immaginarla ma niente di nuovo. Mi fermai e guardai verso Liam che a contrario mio, stava scrivendo note e parole sù un foglietto mentre suonava. Era una visione bellissima vederlo concentrato e perso nella musica, sembrava così preso a fare un'ottimo lavoro. Bellissimo. 
Tutto si interruppe da una sua chiamata al telefono e uscì un'attimo fuori. Sospirai e ripresi a suonare. 
Tornò e infilò la chitarra nella custodia, dove stava andando?
-Scusami Adrienne ma devo raggiungere Julie, non fa niente se ci vediamo domani magari?-. si avvicinò verso di me. Quindi era al telefono con Julie, ovviamente dovevano vedersi. Bene. Mi alzai per raggiungerlo. -Si si va bene, tranquillo ti accompagno alla porta-. abbasai la testa e sorrisi. Prese le sue cose e andammo verso la porta, stava andando via. 
Uscì fuori. -Stasera cerco di scrivere qualcosa poi domani ne parliamo meglio-. mi sorrise. -Si magari incomincio a fare qualcosa anche io stasera e domani ne parliamo-. avevo la voce bassa, sospirai. -A domani-. mi sorrise girandomi le spalle per andare verso l'auto. Lo salutai con la mano e chiusi la porta entrando nuovamente a casa. Mi avvicinai verso il piano e incominciai a suonare qualcosa di lento, di dolce, forse di triste. Perchè mi sentivo così persa adesso? Perchè avevo le farfalle allo stomaco? Mi sorrisi mentre cercavo di capire. Oggi era stato tutto così semplice con lui, mi sentivo bene ma stranamente triste.




_____________________
Spazio autore: 


SALVE A TUTTE!
Allora inizio con il dire grazie a chi legge  a chi recensisce e chi segue *w* 
volevo sapere che ne pensate del capitolo, cosa pensate succederà? 
questo è ancora l'inizo eheh. 
Vabbè lascio a voi parola e me ne scappo.<3 
Franci c:

 
 
 

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Capitolo 4
*** Third chapter. ***


Little thing.
third chapter.

 
 
 
 
-Third chapter.
 
 
Dopo aver pranzato con mia mamma e mio padre corsi in camera per pensare a qualche parola da scrivere sul quel foglio che dal comodino mi guardava da ieri sera. Dopo che Liam andò via da casa mia, oddio, non mi era venuta nemmeno la minima ispirazione per scrivere. Lo presi e incominciai a pensare: 
 
I hear the beat of my heart gettin' louder, whenever I'm near you.

Non sapevo quello che scrivevo, sapevo che le provavo. 
 
He looks at you, the way that I would
Does all the things, I know that I could
If only time could just turn back.
 
 
Mi sentivo così imbarazzata da quello che cercavo di comunicare, forse perchè non sapevo quello che facevo. 
 
Oh, how I wish that was me.
 
Basta. Non volevo continuare, mi stavo facendo dell'eterno male, quelle parole forse era meglio non scriverle e non farle leggere; andai sotto per suonare qualcosa al piano almeno avrei fatto una melodia abbsatanza accettabile. Incominciai a suonare qualcosa di dolce ma che nella mia testa risuonava triste o almeno non lo capivo nemmeno io. Mi veniva quasi da piangere mi fermai a guardare il piano e a prendere un grande respiro per continuare a trascrivere delle note. Il telefono mi vibrò, era un messaggio da Julie: Adri, oggi ci vediamo? 
Avrei avuto bisogno di parlare un pò con lei, forse mi sarei ripresa, risposi: Certo alle cinque vieni da me!
Sarei rimasta a casa sola quindi era meglio far venire lei. Mi fermai di suonare, di scrivere, di cantare e mi distesi sul divano senza pensare ad altro. 
'Se Liam oggi volesse provare e c'è Julie'; nella mia testa rimbombò questo pensiaro, non che Julie disturbasse ma loro due sarebbero stati lì a coccolarsi e io sarei stata ancora peggio, cioè l'ispirazione sarebbe andata del tutto via. Chiamai Liam, non sapevo nemmeno con quale coraggio. Mi rispose subito. 
-Adrienne, stavo per chiamarti io-. lui stava per chiamarmi? Perchè? 
-Oh come mai?-. domandai semplicemnte. 
-Per oggi, ho un'impegno con i miei genitori non ci sarò-. meno male, non sapevo nemmeno io che dirgli per non provare oggi. 
-Va bene, tranquillo-. sorrisi sola, sospirando. 
-Però domani possiamo vederci, ti passo a prendere per le cinque ho un'idea-. un'idea..aspetta mi passa a prendere? cosa? 
-Mi devo preoccupare?-. cercai di farmi uscire del sarcasmo mentre mi stavo preoccupando seriamente. 
-No, non preoccuparti non è niente di grave-. si fece scappare una rista e io sospirai. 
-Va bene, sono tranquilla-. sentivo di potermi fidare. 
-Ci sentiamo domani, ciao-. abbssò il tono della voce salutandomi. -Ciamo Liam-. mi morsi il labbro, mentre sbattevo il telefono sul comodino. Che cosa aveva in mente? Boh, mi sorprendeva ogni giorno. 
 
Erano le cinque, stavo aspettando Julie nella mia camera. 
Sentìì bussare, entrò Julie nella mia camera, bella come il sole: i suoi capelli ondeggiavano dietro le spalle mentre i suoi occhi brillavono nel vedermi cacciò un bellissimo sorriso dalla bocca, era la dolcezza; lui l'amava per questo. Mi abbracciò forte. 
-Come stai?-. mi domandò dolcemente. 
-Bene, bene tu?-. dio, davvero volevo prendermi in giro? Non credo di stare esattamente una meraviglia. 
-Io benissimo-. mi sorrise. E' ovvio che stai bene, lui ti ama.
Si alzò improvvisamente dal letto e andò verso la scrivania, oddio, il foglio con le mie stupide parole per la canzone. Mi alzai di scatto ma l'aveva già nelle mani, glielo strappai dalle mani nascondendolo nel comodino, pessima mossa. Mi guardò confusa e io le sorrisi poco convinta. 
-Cos'è?-. incrociò le braccia. 
-Niente, sciocchezze-. mi avvicinai per allontonarla. 
-Si va bene, erano parole dolci-. mi prese per il braccio. Oddio che potevo dire? 
-Non è vero, sono solo parole-. mi buttai sul letto. 
-Invece sono parole bellissime, sono per la canzone con Liam?-. si avvicinò a me per sedersi. Come faceva a sapere tutto? Insomma, io mi sorprendevo ogni giorno di come mi conoscesse. Non sapevo che dirle. 
-Forse, insomma ci sto lavorando, ma non credo vadano bene-. non riuscivo a mentirle. 
-Perchè sono belle! Comunque come sta andando?-. perchè doveva farmi queste domande?
-Bene si, ci stiamo lavorando-. abbasai la testa e sorrisi. -Tu ed Harry?-. mi venne spontanea la domanda. 
-Noi bene pure, insomma ci siamo visti una sola volta quindi dobbiamo lavorarci anche noi-. si alzò dal letto. -Ho fame, mangiamo?-. mi alzò dal letto, tutto ritornò normale. Andammo sotto per mangiare qualcosa e guardare la tv, come al solito non c'era niente di molto interessante, così incominciammo a parlare un pò del Natale, delle feste e in generale di tutto, stavo sempre così bene con lei parlavamo davvero tutto. 
-Vorrei fare un regalo speciale a Liam quest'anno, per certo lui mi farà qualcosa di grande come sempre e io voglio ricambiare bene-. sentivo che il cuore fosse arrivato alla gola per poi buttare sangue, non sapevo che mi prendeva. 
-Si infatti sarebbe davvero un'ottima idea-. risposi senza dire altro. Mi guardò un'attimo abbassando la testa. -Lo ami tanto?-. continuai, oddio come mi era venuta in mente questa domanda? Mi guardò confusa. 
-Vuoi sapere davvero quello che provo?-. mi domandò guardandomi sicura negli occhi. Mi sentivo morire. -Certo parla-. sorrisi. 
-Sento che Liam è quella persona giusta con cui condividere tutto di me, vorrei stare ogni secondo della mia vita insieme a lui senza pensare al tempo e alle persone, delle volte vorrei litigarci sulserio per capire quando lui ci tenga a me, sai sono rare le noste liti. Sai perchè? Lui mi fa stare bene e non c'è modo di farmi stare male per lui, sò che mi ama almeno un pò di più di quando io lo possa amare e non riesco a litigarci, lui non è il tipo da liti, perchè è perfetto, non vuole far soffrire in generale nessuno. Ecco perchè lo amo-. aveva gli occchi pieni di luce, di felicità. Mi sentivo terribilmente male, volevo piangere, volevo provare tutto questo 'con lui'. No, dovevo cacciare tutti quei pensieri, non volevo provare altro dolore. Lui ama lei e lei ama più della sua vita lui, io ero felice per Julie ma mi sentivo davvero morire dentro. Non feci in tempo e scoppiai a pinagere proprio davanti a lei, perchè. Avevo il battito accellerato. 
-Oddio Adreinne stai bene? Ho detto qualcosa che non và?-. sono io quella che non và. 
-No è che..mi hai..emozionato-. quanto potevo sentirmi falsa in questo momento?
-Oddio davvero?-. mi prese per abbracciarmi forte. Feci uscire un lieve 'Si' dalla bocca e ripresi a respirare, Julie mi puliva il viso pieno di lacrime. -Sei tanto dolce Adrienne, tu proverai le mie stesse emozioni un giorno e io piangerò di gioia per te-. le mie erano lacrime disperate, oddio mi sentivo male ma felice per lei per quello che provava per il bene che aveva per me. 
-Basta, piangere! Tipo tu ed Harry fareste une bellissima coppia-. no aspetta..cosa? ma mi prendi in giro? io ed Harry; si certo il migliore amico, mio fratello in poche parole. La guardai confusa. 
-Si certo Julie, non potrei mai stare con il mio migliore amico se perdo lui è finita davvero-. ridacchiai. 
-Che vorresti dire?-. sembrava non volesse capire. 
-Harry lo conosco talmente bene che io non mi ci vedrei per niente, lui è solo la persona di cui ho bisogno come amico per sfogarmi ma baciarlo, stringerlo forte e averlo vicino in modo diverso non vorrei mai-. continuavo a ridere.  
-Hai ragione-. scoppiò a ridere anche lei con me. 
Cambiammo discorso, parlando di altro e io dopo aver pianto mi sentivo meno vuota. Suonò il campanello. Era Harry e corsi ad abbracciarlo. 
-E' successo qualcosa, sei pallida-. ero pure pallida? bene. 
-No niente, tutto apposto dove sei stato?-. gli domandai mentre andammo verso Julie che era rimasta seduta sul divano. Si salutarono normalmente e prese posto tra me e Julie sul divano. 
-Sono stato con tuo cugino, Zayn e Niall in un locale, dovevamo chiamare Liam ma aveva il telefono staccato, sai qualcosa Julie?-. si guardarono per un'attimo negli occhi. 
-Io sapevo che era con i genitori, forse il telefono è scarico-. rispose e abbassò la testa sul pavimento mentre Harry continuava a guardarla ancora sorridendo. 
Passamo il resto della serata a guardare la televisione mentre parlavamo di tutto, mi stavo distraendo parecchio e continuavo però ad avere un vuoto interno per tutto quello che cercavo di capire: i miei sentimenti le mie emozioni, perchè piangere, perchè provare tutto questo adesso? Non volevo avere nessuna risposta ma semplicemnte ritornare a non pensare. 





_______________________
Spazio autore: 


Sono tornata abbastanza in fretta vero? 
AHAHHAHA, volevo sapere da voi che ne pensate del capitolo! 
Insomma già da qui si possono capire tante cose :3
Comunque volevo ringraziare prima di tutto la mia piccola Serena che amo tanto e lo sà *w* 
poi ringraziare tutte le persone che leggono, che mi recensiscono e che mi seguono, GRAZIE! 
Recensite belle.<3 
Franci c: 

Julie: 


Adrienne:  

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Capitolo 5
*** Fourth chapter. ***


Little thing. 
fourth chapter.



 
 
-Fourth chapter.
 
 
Erano le quattro e mezza. 
Mi ricordai dell'appuntamento con Liam, corsi nel bagno per aggiustarmi avevo passato le ultime ore con Harry e mio cugino a mangiare schifezze a casa sua e mi era completamente passato di mente, anche perchè cercavo di distrarmi il più possibile dimenticando i pianti inutili fatti davanti la mia migliore amica. Indossavo un un pantalone nero e un maglioncino di colore viola scuro avrei messo il giubbino visto il freddo, una sciarpa e un cappellino, oggi stranamente c'era un pò di luce e il sole risplendeva accompagnata dal gelo invernale di dicembre ma si stava bene. Presi una borsa con dentro un quadernino con delle note fatte ma che non sapevo se andavano bene e per scrivere se mi fosse venuta l'ispirazione giusta, di sicuro lui avrebbe portato la chitarra ma la cosa che più mi incuriosiva era: dove vuole portarmi? a casa sua? in una casa abbandonata con tanto di fanatasmi? boh, pensavo alle cose più assurde. 
Mi avvicinai alla finestra e mi affacciai c'era Liam con tutto il suo splendore, appaggiato alla macchina che sorridendomi mi faceva segno di raggiungerlo, come sempre era puntuale. 
Mi avvicinai a lui, mi sentivo sempre così imbarazzata e agitata ma sapevo che poi sarebbe andato tutto bene e non ce ne era bisogno. 
-Dove mi porti?-. sorrisi mentre entravo in macchina e lo guardai. 
-Emh, adesso lo vedrai-. ridacchiò, sembrava voleva tenermi sopra le spine ma davvero non capivo niente. Sorrisi mentre lo guardavo, forse lo stavo fissando non dovevo così abbasai la testa. Mise della musica in radio, partirono il mio gruppo preferito in macchina i Coldplay con Hurts like heaven una delle ultime canzoni uscite dal loro cd, alzai di mia spontanea volontà e lui sorrise. 
-Ti piacciono?-. mi domandò. 
-Si un casino-. risposi mentre canticchiavo. Si mise a cantare anche lui insieme a me, sembravo due deficenti ma era divertente. -Allora piacciono anche a te?-. domandai alla fine della canzone. 
-Si mi piacciono-. mi rispose e aggiunse. -Tutta la musica in generale mi piace-. mi guardò dritto negli occhi. 
-Hai ragione-. gli sorrisi. -Ma siamo arrivati?-. domandai ancora. 
-Devi avere pazienza-. ridacchiò. Dove mi stava portando? Sbruffai, mi stavo incuriosendo. 
Continuava a guidare, non capivo che strada stavamo prentendo, ma era una via con tanto di verde in torno molto accogliente, più infondo si vedeva una luce forse era una casa. Arrivammo davanti una casetta stile natalizio come nei film, fuori c'era un prato verde con molti alberi in torno e dentro casa c'era qualcuno essendoci le luci aperte, una signora anziana uscì dal viale di casa e ci salutò con la mano. Doveva essere sua nonna, non capivo. Scesi dalla macchina e mentre lui andava da questa signora io lo seguivo e mi sentivo terribilmente in ambarazzo. 
-Nonna-. esclamò abbraccindola. La signora sembrava dolce e gentile, aveva gli occhi azzurri e piccoli coperti dalle rughe i capelli grigi delle vecchiaia, mi guardò un'attimo. 
-Salve-. salutai con la mano sorridendo. 
-Ciao cara, Liam chi è questa signorina?-. mi sorrise. 
-Oh lei è una mia amica si chiama Adrienne-. mi prese la mano e si presentò a me. 
-Ciao Adrienne-. mi sorrise, era dolcissima. -Volete entrare a mangiare qualcosa?-. domandò verso Liam. Io non capivo davvero perchè ervamo da sua nonna. 
-No nonna-. si avvicinò verso la nonna dicendole qualcosa all'orecchio. -Va bene andate, ciao Adrienne-. mi salutò e entrò in casa io le sorrisi, un'attimo dove stavamo andando? 
-Dove andiamo?-. mi prese per mano e me la strinse forte, mi sentivo morire. 
-Vieni-. incominciò a correre, oltre tutto faceva pure freddo. Si fermò subito dopo davanti a una casetta piccolissima in legno, era bellissima. Prese delle chiavi e io mi avvicinai con lui alla porta io avevo l'aria confusa mentre lui sembrava più che entusiasto. 
-Entra-. mi lasciò entrare. Era una casetta davvero piccola, c'era solo una camera con un divano grande, due piccole poltrone e un camino in pietra, tutta in legno con delle coperte e due cuscini, una finestra che faceva vedere il tempo fuori ancora ricoperto di neve sciolta, era così accogliente e caldo. 
-E' davvero bello-. esclamai. 
-Ci stavo da piccolo, mi sembra molto buono per provare eh..-. non gli feci continuare la frase e risposi entusiatsa. -E' prefetto-. lui mi sorrise soddisfatto. Prese la sua adorata chitarra ma prima accese un pò il camino, io mi ero appoggiata sul divano e mi ero tolta il giubbino perchè si stava molto caldi. Mentre prendevo il mio foglietto, mi girai e di colpo mi ritrovai Liam accanto a me con la chitarra alle mani già pronto per provare. Bello come sempre, avevo voglia di abbracciarlo forte. 
-Iniziamo?-. mi domandò, per un'attimo mi persi nei suoi occhi. 
-Si, certo-. presi il foglietto e lo appoggiai sulle mie gambe. 
-Avevo pensato a una melodia così-. incominciò a suonare  qualche nota delle chitarra, una melodia dolce, quasi una melodia da suonare ai bambini piccoli una ninna nanna. Continuavo a seguire il suono e mi prese una piccola ispirazione, mi venivano delle parole mentre lo guardavo talmente contento di quello che suonava, perso nella musica com'era a casa mia, quella sua anima così dolce e a me sconosciuta. 
It makes your lips, so kissable 
And your kiss, unmissable 
Your fingertips so touchable 
And your eyes, irresistible.
 
Lo guardavo mentre scrivevo quello che mi veniva in mente, aveva quei occhi così piccoli e dolci, quelle labbra sembravano così morbide da baciare, quelle mani che continuavano a suonare erano grandi e da stringere forte senza lasciare la presa, irresistibile. 
Si fermò a guardare il mio foglio, mi sentivo quasi morire dall'ambarazzo, chissà cosa avrebbe pensato. 
-Sono bellissime-. esclamò tutto di un tratto, sospirai senza farmi vedere. 
-Ecco..io..-. non mi fece finire la frase e incominciò a scrivere qualcosa, voleva cambiare qualcosa? Mi indicò di leggere quello che aveva scritto. 
 
Don’t try to make stay or ask if I’m okay 
I don’t have the answer 
Don’t make me stay the night 
Or ask if I’m alright 
I don’t have the answer.
Erano delle parole bellissime. 
-Mi piacciono tantissimo-. 
-Se inziamo così?-. mi domandò prendendo il foglio e guardandomi negli occhi. 
-Si per me va bene, magari vediamo qualcos'altro da scrivere?-. domandai sorridendo. 
-Aspetta, voglio farti sentire la melodia, canta con me la parte che hai scritto tu-. incominciò a suonare per farmi prendere ritmo e seguirlo mentre cantavamo, incominciammo a cantare le parole che io avevo scritto pensando a lui, il cuore mi si stringeva mentre mi accompagnava con la sua voce, mi guardava dritto negli occhi, mi sorrideva e io ricambiavo, il ritmo era dolce era tranquillo, mi piaceva molto, non riuscivo a togliere i miei occhi dal suo sguardo, si avvicinava a me piano e io mi avvicinavo a lui, quando cantammo 'And your eyes, irrisistible' i suoi occhi entravano nei miei e i miei lo guradavo dolcemente sorridendo. Mi sentivo morire, la frase era finita ma lui era ancora lì a guardarmi e mi sentivo il suo respito terribilemnte vicino, volevo morire. Non riuscivo a capire, ma la sua immagine fissa sù di me mi stava facendo scoppiare il cuore ormai con il battito accelerato. Le sue labbra erano vicini i suoi occhi erano quasi chiusi e io ero lì ferma immobile che non capivo che stava accdendo, mi stvao facendo trasportare, mi sfiorò il labbro superiore e poi 'Julie' mi venne in mente questo nome, no non poteva succedere, mi allontanai di colpo e cadde il silenzio mentre mi alzai all'improvviso. Mi morsi il labbro e lui mi guardò per un attimo confuso. Troppo silenzio. 
-Adrienne io..-. sembrava dispiaciuto, voleva scusarsi, mi sentivo di nuovo imbarazzata. 
-No tranquillo, vorrei andare a casa-. replicai con la voce tremolante per quello che era successo, non volevo fare del male a nessuno però stavo facendo del male a me stessa e volevo scoppiare a piangere ma sorrisi per tranquilizzarlo. Prese le sue cose e io le mie, perchè doveva succedere? Mi aveva quasi baciata.
Lasciai quella adorabile casa per poi entrare in macchina, lui m seguì e durante il tragitto nemmeno la musica della radio riuscì a farci parlare, il completo silenzio. Mi sentivo morire. Arrivai davanti casa, quel terribile silenzio mi aveva distrutto e io non volevo perderlo. 
-Salutami tua nonna è una signora dolcissima-. dissi con la voce bassa mentre uscivo fuori dalla macchina. Mi tirò dal braccio delicamente mi girai di colpo e gli sorrisi nascondendo il mio sguardo distrutto che voleva piangere. 
-Lo farò, ma domani ci rivedremo per provare vero?-. pensai un'attimo alla sua domanda, il lavoro lo dovevamo fare lo stesso e anche se adesso volevo sotterarmi riuscivo a sentire quella parte positiva. 
-Certo-. lasciai la sua presa che mi teneva il braccio e ci sfiorammo le mani, lo salutai con la mano e lui ricambiò avviandosi. 
Entrai in casa e mi buttai sul letto, incominciai a piangere ma mi era uscito un sorriso da abete pensando a quello che era successo, il cuore ricomnciò a battere forte al solo pensiero. 
Ero terribilmente innomarata del ragazzo della mia migliore amica, di Liam, l'avevo ammesso a me stessa. 








______________________________
Spazio autore: 


SONO TORNATA! 
Bene, io spero che questo capitolo vi piaccia tanto perchè isomma già da qui succedono cose tanto belle fashfsdghfds. 
Quindi fatemi sapere che ne pensate uu 
apparte questo volevo sempre ringraziarvi per suguire, recensire e leggere GRAZIE.<3 
Io me ne vado e spero di tronare presto ciao belle! 
Franci c: 

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Capitolo 6
*** Fifth chapter. ***


Little thing. 
fifth chapter. 






 
 
-Fifth chapter.
 
 
Pensavo che fosse un sogno, pensavo che non fosse mai successo, quel bacio ma perchè? 
Insomma, non aveva alcun motivo di esserci. Mi stavo tenendo un peso adosso e oltre tutto Julie non doveva saperlo perchè tra me e lui non c'era niente, io lo sapevo: era successo per caso forse perchè eravamo molto vicini e faceva freddo; era meglio non pensarci. 
-Adrienne mi ascolti?-. la voce di mio cugino mi rimbombò nei pensieri assurdi che facevo, la confusione mi stava portando in tilt. 
-Si..certo-. risposi sorridendo, mentre bevevo un cappuccino caldo. 
-Si certo, che dicevo?-. incrociò le braccia guardandomi con i suoi occhi chiari e belli dritto nei miei. 
-Scusa Lou, mi sono distratta ti ascolto-. cercai di non far vedere il peso grande che mi tenevo. 
-Va bene, ma è successo qualcosa? Tutto bene?-. si davvero tutto bene, non saprei come spiegare che la mia vita stava andando di bene in peggio, mi sono innamorata del ragazzo della mia migliore amica che ieri mi ha baciato senza motivo, l'avevo sempre voluto e l'ammettevo solo adesso a me stessa che non dovevo farlo andare via, ma ho sbagliato e ne stavo pagando amaramente. Non avevo mai detto bugie a mio cugino ma davvero questa volta dovevo stare zitta e rinunciare alle sue coccole da buono cugino che era. 
-Sto bene tranquillo, dicevi-. feci uscire il sorriso più falso che potevo e continuavo a bere il cappuccino. Mi guardò un'attimo ma poi continuò a parlare. -Dicevo che per il mio compleanno che è il 24 quindi tra tre giorni volevo organizzare una festa, lo sò è la vigilia ma insomma tu che ne pensi?-. l'idea non era male. 
-Si per me va bene, credo che la sera siano liberi tutti! Potresti fare una festa piccola non con molte persone tanto poi c'è capodanno dopo circa una settimana-. sospirai, sarebbe stato bello. 
-Si hai ragione, allora penso a chi invitare e poi ne parlerò-. si alzò dalla sedia e io lo seguivo, mi guardò per un'attimo e si avvicinò a me abbracciandomi forte. -Ti voglio bene-. quelle parole mi avevano riscaldato il cuore. -Pure io-. si staccò e prendendomi per mano andammo verso casa. Amavo quando mi dimostrava tutto questo effetto, gli volevo un bene immenso, il cugino migliore del mondo. 
 
_______
 
Ero distesa sul divano con le coperte di lana che mi riscaldavano. 
Il telefono suonava, incominciai ad essere agitata all'idea che fosse Liam che avrei fatto? Guardai lo schermo ed era Julie, bene. 
-Julie-. la mia voce non era delle migliori ma cercavo di far finta di niente. 
-Adrienne-. lei aveva la voce calma e dolce. -Che ne dici se oggi andiamo a prendere qualcosa per le feste?-. era un'abitutdine fare compere insieme a lei prima delle feste, non potevo rifiutare. Ma mi ricordai che dovevo vedermi anche con Harry. -Certo ma dovevo vedermi anche con Harry può venire si?-. mi morsi le labbre. 
-Ovvio passo da te per le cinque a dopo Adri-. benissimo. -Va bene a dopo Julie-. sorrisi. Chiamai velocemente Harry per dirgli tutto e lui sarebbe venuto anche alle cinque davanti casa. Avevo un mezzoretta per prepararmi, Liam non mi aveva chiamata, chissà perchè. Forse pure lui non voleva vedermi per ora anche se aveva detto il contrario. 
Presi la borsa e scesi le scale, i miei genitori da domani sarebbero stati in ferie almeno fino alla fine delle vacanze. Harry e Julie erano davanti la porta che mi aspettavano corsi verso di loro. L'abbraccio caldo di Julie mi faceva sentire ancora più in colpa anche se alla fine non ce ne era bisogno. Harry mi sorrise e poi mi abbracciò anche lui, i mie migliori amici.
Stavamo girando tutti i negozi carini di vestiti, Harry sicuramente non ne voleva sapere dei nostri vestiti ma continuava a stare con noi delle volte ci consigliava cosa comprare un'ottimo modo per passare il tempo. Julie prese per il braccio me ed Harry e incominciò a correre verso un negozio dall'altra parte della strada. 
-Cos'hai visto?-. gridò Harry ormai esausto. 
-Entriamo-. e nuovamente ci prese per il braccio facendoci entrare in un negazio di collanine e bracciali vari, niente di costoso o esagerato. Incominciò a dare un'occhiata in giro, Harry giocava con i ciondoli facendo facce strane e scoppiai a ridere senza farmi vedere. Julie aveva preso due collane e stava andando alla cassa, non avevo visto com'erano ma io ed Harry uscimmo fuori. 
-Tutto apposto piccola?-. decisamente si notava che avevo la testa da un'altra parte. 
-Si certo Harry-. sorrisi mentre mettevo le mie mani dentro il giubbino per riscaldarmi. Non aspettò un'attimo per abbracciarmi un'altra volte, forte. Mi sentivo protetta vicno Harry sapevo che tutto poteva migliorare e sospirai. Arrivò Julie dietro di me.  
-Vuoi vedere che ho preso?-. arrivò tutta sorridente, sembrava entusiasta. Inclinai la testa per dirle di si. Incominciò a prendere le collane, erano uguali due note musicali identiche, perchè prendere due collane uguali? 
-Una è per te-. mi prese la mano delicatamente e me la lasciò nella mano stringendola. -L'altra è mia, il mio regalo di Natale-. sorrise. Mi sentivo profondamente colpita, ero felice del suo regalo del suo pensiero, mi dimostrava sempre così tanto e io mi sentivo anche in colpa perchè non me lo meritavo in quel momento. 
-Io...grazie-. non riuscivo a dire niente, sapevo che volevo piangere perchè mi sentivo in colpa mi mi risparmiai altre paia di lacrime davanti a lei e l'abbracciai forte come non avevo mai fatto. Dopo tutto questo, Harry propose di andare a prendere una cioccolata calda insieme per riscaldarci.
-Ragazzi chiamo Liam, gli avevo detto che oggi sarei uscita con te Adrienne così lui non ti ha chiamato per provare, va bene se lo chiamo?-. ora capivo perchè non si era fatto sentire, Liam appena avevo sentito quel nome mi incominciò a battere il cuore forte. 
-Certo chiamalo-. risposi, Harry approvò decisamente. -Magari chiamiamo anche gli altri?-. continuai. Per entrambi andava benissimo così li chiamai, Louis ci avrebbe raggiunto con Kate mentre Niall e Zayn erano già in giro e ci avrebbero raggiunto subito. Andammo verso il bar dove stavamo di solito, avremmo aspettato gli altri per ordinare tutti insieme. Me ne stavo seduta tranquilla, guardai la porta e entrò Liam, bello come sempre si avvicinava al tavolo, sorrideva, ma avevo notato in lui lo sguardo preoccupato e poco rilassato, io incominciai ad agitarmi poi lo vidi baciare Julie, una scena bellissima, ma mi sentivo male dentro. 
-Ciao ragazzi-. esclamò mentre si sedeva accanto Julie, girò la testa verso di me e poi io spostai lo sguardo ma gli sorrisi. Non riuscivo a stare perfettamente ferma. Liam ed Harry incomiciarono a parlare, io mi sentivo assente e ridevo una volta ogni tanto. Dalla porta entrarono anche gli altri ridendo. Salutarono tutti, arrivò la cameriera che ci chiese di ordinare, Niall aveva preso una cioccolata calda doppia di panna e cioccolata, non si limitava mai ed era talmente magro. 
-Sei il solito-. esclamai ridendo. 
-Si lo sò, ma ho davvero fame-. ridacchiò. 
-Come stanno andando i vostri progetti 'musicali' ragazzi?-.  Zayn non fece a meno di chiederlo ridacchiando. In quel momento incominciai ad agitarmi nuovamente e mi sentivo imbarazzata dopo quello che era successso ieri. A tutti andava bene, ognuno spiegava cosa stava cercando di fare, Harry e Julie erano a buon vantaggio con la musica ma niente di più, Kate e Louis avevano molte idee, Zayn ammise che ci stava provando con Anne e Niall era a buon punto con Jennie, Niall era un'asso con la musica quindi immaginavo che sarebbe venuta una bellissima canzone. 
-Noi siamo a buon punto con il testo ci manca una melodia adatta-. esclamò Liam guardandomi dritto negli occhi, sapevo di essere diventata rossa. 
-Giusto-. risposi sorridendo. 
Dopo incominciarono a parlare, Louis raccontò della sua idea per la festa e tutti erano d'accordo, immaginavo che sarebbe stata una bella festa in stile natalizio. Mi vibrò il telefono e mi era arrivato un messaggio. Liam: Dobbiamo parlare soli.
L'avevo talmente vicino ma essendo vicino Julie non poteva parlare, lo guardai sospirando dentro di me. Tutti si alzarono per andare fuori, rimasi un'attimo in silenzio, qualcuno mi afferrò il braccio ed era Liam, prevedibile. Mi prese e incominciò ad andare fuori, eravamo lontano dagli altri, Julie se ne stava a parlare con Kate mentre gli altri erano avanti. Mi sentivo morire. 
-Che succede?-. esclamai facendomi vedere il meno preoccupata possibile. Come se non sapessi cos'era successo. 
-Io volevo chiederti scusa-. si fermò davanti a me guardandomi dritto negli occhi, sembrava dispiaciuto e sincero, ma non ce ne era motivo. 
-Scusa? Non è successo niente-. quel 'niente' forse per me era tanto, sfiorargli le labbra ma era tutto così sbagliato. 
-Io forse..-. non lo feci finire e mi avvicinai a lui, non sapevo dove prendevo tutto quel coraggio, gli presi la mano per stringerla. 
-Ho capito, io non voglio assolutamente dire niente a Julie perchè non è successo niente e poi non voglio farvi litigare-. abbassai la testa e dopo aver trattenuto le lacrime la rialzai per sorridergli. 
-Va bene, io non volevo perdere una persona come te sei davvero splendida Adrienne-. mi tirò verso di lui per abbracciarmi, il cuore stava uscendo dal petto e mi sentivo completamente strana, il suo abbraccio caldo e le sue parole mi avevano mandato in tilt. La sua mano calda mi riscaldava la schiena mentre mi stirngeva, mi sentivo in paradiso ma dentro sapevo che non potevo avere altro che questi momenti e dovevo accontentarmi, quel niente era rimasto niente per lui.
-Andiamo dagli altri che dici?-. disse in modo sarcastico e andammo verso gli altri, nessuno chiese niente era tutto normale. Liam andò verso Julie che lo aspettava e la baciò per poi prenderla per mano, si amavano, il regalo di Natale di Julie sarebbe stato grande per tutto quello che provava e anche lui l'amava tanto. Io non riuscivo a stare bene in quel moemnto, molto probabilmente avevo gli occhi lucidi ma non feci a meno di essere felice per loro come avevo sempre fatto. Zayn e Niall parlavano con Louis e Kate ridendo, Harry mi raggiunse per prendermi  e abbracciarmi mentre camminavamo. 
-Sò cosa regalarti per Natale-. mi asclamò ridendo. 
-Mh mi devo preoccupare?-. cercai di togliere tutti i miei pensieri fuori dalla testa. 
-No niente di male-. mi sorrise mentre ridacchiava. 
-Basta che ci sei tu con me Harry-. quelle parole mi uscirono dal cuore, ma avevo bisogno almeno di lui i quel momento. 
-Sempre piccola-. mi baciò la fronte, e mi strinse mentre raggiungevamo gli altri, guardai Liam che mi sorrise e io continuavo a poggirami al petto di Harry per sentirmi meglio. 






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Spazio autore: 


Bene ragazze sono tornata! 
Ringrazio come sempre chi legge,segue e recensice, davvero siete nel mio cuore (?) 
Comunque, che ne pensate della situazione di Adrienne e Liam? 
Insomma vorrei sapere cosa ne pensate in generale! 
Comunque io scappo e spero di tornare presto e trovare qualche recensione c': 
Franci.<3

 
 

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Capitolo 7
*** Sixth chapter. ***


Little thing.
sixth chapter. 





 
 
 
-Sixth chapter. 
 
 
Erano arrivate le feste. 
Tutto era colorato di rosso, giallo, verde e blu. L'inverno cacciava fuori fiocchi di neve e inbiancava tutta la città facendola diventare natalizia, l'albero di Natale illuminava la casa e il quartiere era sempre così festivo. Domani ci sarebbe stata la festa di mio cugino, avevo passato le ultime ore in giro con Julie ed Harry a comparare regali vari per i miei amici e per la mia famiglia. Ero appena arrivata a casa e mi stavo preparando una tazza di thè caldo per riscaldarmi un pò dal freddo invernale. I miei genitori erano usciti insieme a comprare qualcosa da mangiare per il pranzo di domani, conoscendo mio padre avrebbe preparato qualcosa di molto buono. 
Mi ricordai dell'appuntamento con Liam per cotinuare a provare, mi sarebbe venuto a prendere a casa per poi andare da sua nonna o meglio in quella casetta dietro la casa della nonna dove stranamente mi aveva baciato, dove ho sentito di morire per davvero. Da quando avevamo chiarito le cose erano rimaste normali, lui stava con Julie e io anche se sapevo di provare qualcosa di molto forte sotterravo tutto e andavo avanti, non volevo perdere nessuno dei due sarei stata peggio. 
Mi affaciai dalla finestra e Liam era dentro la macchina non volevo farlo scendere così senza nemmeno pensarci andai verso di lui correndo e mi buttai dentro la macchina non prima che lui stava per scendere. 
-Ciao-. ridacchiai sorridendo. 
-Io..stavo..va bene-. incominciò a ridere e io lo accompognavo. 
-Ti ho visto dalla finestra e sono venuta-. mi appoggiai al sedile guardandolo negli occhi, il suo sguardo era così dolce. 
-Oh non me lo aspettavo-. sorrise chinando la testa per fare retro marcia. Incominciò a guidare e io avevo acceso la radio per ascoltare la musica, Begin Again di Taylor Swift ci stava accompagnando, amavo quella canzone e incominciai a cantare dolcemente. Liam si girò verso di me e mi guardò un attimo; sorrise e mi fece tremare il cuore. 
-Non smetto mai di pensare che hai una voce bellissima-. esclamò all'improvviso. 
-Grazie, mi fa stare bene cantare-. mi morsi le labbre screpolate dal freddo. 
-Non ringraziarmi sei brava non ce ne bisogno-. ridacchiò. Lo guardai e incominciai a ridacchiare anch'io. 
Eravamo arrivati, la dolce nonna di Liam ci salutò dalla finestra mentre noi camminavamo verso il nostro ormai rifugio per provare. 
Entrai e il camino riscaldava la stanza, c'erano fogli, spartiti e la sua chitarra appoggiata sulla poltrona, si stava così bene. 
-Ieri ho provato qualcosa al piano, ma ci devo lavorare-. esclamai, ero entusiasta di quella melodia, ma dovevo lavorarci. 
-Me la farai sentire allora-. mi sorrise. I suoi occhi erano fermi sui miei, mi avvicinai a lui dolcemente eravamo così vicini ma andai a sedermi. Mi guardò un'attimo e si accomodò vicino a me. 
-Io invece avevo in mente qualche frase-. me le fece vedere, andavano bene ma avremmo dovuto trovare altre parole da unirci per poi fare bene la melodia. 
-Vanno benissimo, cosa vogliamo fare?-. incominciò a canticchiare, io lo accompagnavo. 
Le prove stavano andando bene, tutto stava andando bene, la canzone era a buon punto e ne ero felice mi sentivo serena. 
Dopo qualche oretta ormai passata a cantare, mi sdraiai sul divano. 
-Sono stanca-. mi misi il braccio sugli occhi. 
-Pure io-. mi tolsi il braccio dagli occhi e lui era sdraiato a terra sul tappeto soffice, mi affacciai dal divano per guardarlo e incominciai a ridere, dentro pensavo che fosse una bellissima visione vederlo a terra mentre rideva. 
-Non hai freddo a stare a terra?-. incominciai a ridere mentre mi spostavo i capelli verso un lato della spalla. 
-Assolutamente no-. rideva, così si alzò e incrociò le gambe rimanendo seduto a terra, avevo il suo viso proprio davanti il mio, la tentazione di baciarlo mi mangiava dentro ma non lo avrei sicuramente fatto. Mi guardò un'attimo e mi spostò i capelli che avevo davanti il viso, un pensiero così dolce. 
-Non sò cosa mi succede standoti vicino Adrienne-. quelle parole mi spiazzarono improvvisamente mi sentivo battere il cuore a una velocità mai vista. 
-Non lo sò, cosa ti succede?-. cercai di sdrammatizare il più possibile. 
-Te lo stavo chiedendo e non sò trovare risposta solo quindi-. si mise a ridere. 
-Allora io non lo sò, devi trovarla-. continuavo a far finta di niente, ma davvero non capivo che voleva dire. 
-Mi sento bene. Era da un pò che non lo ero-. esclamò aveva un striscia di sorriso dolce stampato in viso. 
-Oh..non me lo aspettavo-. abbassai lo sguardò. -Eh Julie, lei non ti fa stare bene?-. non sò come mi fosse venuta in mente quella domanda, ma mi stavo incuriosendo. Rimase zitto per poco e incominciò a parlare. 
-Lei è la mia ragazza, si mi fa stare bene credo. Ma non sò sto così bene con te-. credo? quel credo che vorrebe dire? non lo capivo più. 
-Ne sono felice-. mi avvicinai a lui ridendo, mi ricambiava il sorriso. Non sò cosa mi volesse dire, ma stavo pensando di tutto. 
Si alzò improvvisamente, andò vicino il camino per aggiustare il fuoco, si stava più caldi. 
-E' davvero bello qui-. esclmai guardando la finestra ricoperta di neve gelida. 
-Si, ho pensato che fosse perfetto per provare...è tranquillo-. era fermo davanti il camino con le braccia incrociate e mi guardava. Quel viso era dolce, così pieno di luce e mi faceva sempre riempire il cuore di emozioni, ogni volta che lo guardavo mi succedeva, eppure non potevo fare assolutamente niente. 
-Pensi di stare lì seduta tutto il tempo?-. si avvicinò a me indicandomi la sua mano per alzarmi. 
-Cosa vorresti fare?-. mi alzò dolcemente. Si stava mettendo il giubbino ed era corso fuori, nevicava, feci in fretta ad uscire anch'io. -Allora?-. alzai le mani guardandolo confuso. 
-Allora.....-. mi gettò una palla di neve dritta allo stomaco. 
-Questa è guerra-. presi della neve e gliela tirai dritta in testa, sembrava arrabbiato. Così mi avvicinai a lui. -Scusa-. esclamai, ma lui non era arrabbiato. Mi prese di colpo da dietro i fianchi per buttarmi della neve in faccia, sembravamo due bambini. 
-Sei un bambino Liam Payne-. incominciai a gridare ormai esausta dalla neve in bocca fredda. 
-Non dovevi dirlo-. mi prese in braccio e dalla forza dei miei schiaffi eravamo finiti a terra. Non volevo alzarmi anche se la neve era fredda, ma era piacevole. Incominciai a muovere gambe e braccia per creare il mio angioletto natalizio. Mi guardò un'attimo e scoppiò a ridere. 
-Guarda che è divertente-. comnciai a ridere. Lui iniziò a fare come me. 
-Hai ragione-. incredulo incominciò a ridere con me. 
Di un tratto mi strinse la mano forte, il cuore ricominciò a prendere un battito forte. Mi guardò per poco dritto gli occhi notando la mia faccia ormai sorpresa; mi alzò dalla neve stringendomi entrambe le mani, avevo davanti a me uno splendore di ragazzo e io ero lì ferma che gli stringevo le mani. Staccò una mano per sfiorarmi il viso ormai arrossato. Non riuscivo più a capire niente. Dovevo fermare tutto, cosa poteva succedere? Incomincia a sentirmi imbarazzata. 
-Ti hanno mai detto che hai una pelle delicata-. bene, una pelle delicata. Volevo scoppiare a ridere, mi sentivo così stupida. 
-Emh perchè?-. ridacchiai, la sua mano teneva ancora l'altra mia. 
-Sei diventata tutta rossa-. adesso ero diventata un peperone allora. Mi morsi le labbra dall'agitazione. -Sarà il freddo, possiamo anche andare-. non è il freddo, sei tu ma non te lo dirò mai. Andare dove? Prese tutte le cose dicendomi di aspettare là, saremo tornati a casa allora, infatti era ora. 
Mi prese da dietro le spalle per riscaldarmi dal freddo e mentre camminavamo verso la macchina, la nonna uscì dal vialetto che portava dentro casa salutando; Liam mi prese per mano e andammo verso di lei. Salutai mentre Liam l'abbracciava. 
-Tornate a casa piccioncini?-. quella esclemazione mi spiazzò. Davvero aveva detto piccioncini? Non era possibile, Liam era rimasto fermo inzieme a me, cercava il mio sguardo ma ero sotterrata completamente. -Voi due non state insieme? Siete bellissimi, Adrienne tu sei davvero bella-. la nonna mi prese la mano, adesso volevo morire, la nonna pensava che io e lui eravamo una coppia? Potevo scoppiare a ridere perchè era assurdo ma sapevo che mi sarebbe piaciuto. 
-Nonna..ecco non stiamo insieme-. Liam si toccò il capo sorridendole. 
-Ma come? E' così bella non pensi?-. quella domanda, oddio. 
-Si nonna è bellissima, ma non stiamo insieme-. sembrava dispiaciuto. Aspetta...ha detto bellissima? Pensava che ero bellissima, no, non è vero. La nonna mi lasciò la mano e mi salutò dolcemente. Liam incominciò ad andare avanti dopo averla salutata. 
-Sò che ci sarà qualcosa tra voi due, non ha mai portato nessuno qui-. mi disse prima di andare via. Cosa? Questa signora voleva farmi morire. Allora nemmeno Julie sapeva di questo posto non avendocela portata, ma tanto io venivo qui solo per provare cosa centrava? 
-Uh signora siamo solo amici-. mi fece l'occhiolino e mi fece andare via salutandola con un'abbraccio. Non era possibile tutto questo, davvero.
Entrai in macchina e Liam incominciò a ridere vedondomi spiazzata, lo seguivo ridendo ma mi sentivo davvero imbarazzata. Per tutto il traggitto fino a casa avevamo cantato le canzoni delle radio scherzando come sempre. Prima che scendessi dalla macchina mi fermò un'attimo. 
-Adrienne-. rideva. 
-Liam è successo qualcosa?-. mi stavo preoccupando. 
-Penso davvero che tu sia bellissima in tutto sopratutto come persona-. oh ma ti prego Liam, davvero devo morire dentro così? 
-Oh, grazie penso che anche tu lo sia-. incomincia a guardare in basso, segnale del mio ormai imbarazzo. -A domani allora-. esclamai, sorridendogli. 
-A domani certo-. mi fece segno con la mano e scesi dalla macchina incominciò ad andare avanti. 
Entrai in camera, qul sorriso le sue starne affermozioni mi facevano impazzire vorrei passare ogni secondo con lui adesso, per la prima volta ero serena e spensierata. Come vorrei tornare indietro e baciarlo ancora, non volevo fare del male a Julie sapevo come ci tenesse ma io ero davvero persa anche se tutto mi bloccava. 
Che sensazioni, mi gettai sul divano pensando. 





____________________________
Spazio autore: 


Sono sparita lo sò. 
AHAHAHAHAHAH, sono stata impegnatissima tra compiti e interrogazioni *maledettiprof* 
ma comunque eccomi qua! 
allora io voglio sapere che ne pensate cwc 
quuuindi recensite e ditemi che ne pensate dle capitolo e della storia i vostri pareri sono importanti.<3 
voglio ringraziare chi legge, segue e recensisce GRAZIE GRAZIE DI CUORE! 
io vado e spero di tornare presto. 
Franci c': 

p.s. la storia si farà interessante e.e 

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Capitolo 8
*** Seventh chapter. ***


Little thing.
seventh chapter. 





 
 
 
-Seventh chapter. 
 
 
Era arrivato il giorno della vigilia, oggi non dovevo festeggiare solo l'arrivo del Natale ma anche il mio cuginetto Louis e ne ero entusiasta per il regalo che avevo organizzato. 
Avevo pensato molto a cosa regalargli ed ero arrivata alla conclusione di una macchina nuova, ovviamente non potevo pagarla sola e così tutti i suoi amici avevano aderito e io mi occupavo solo di quale gli piacesse e di prenderla, era nascosta nel garage nel mio garege dove non doveva assolutamente entrare. Apparte il compleanno del mio cuginetto ormai cresciuto, oggi ero felice di passare l'intera giornata con la mia famiglia, mio padre si sarebbe occupato del mangiare facendo un banchetto perfetto mentre io e mia mamma avremmo scelto come apparecchiare anche per il pranzo che avremmo fatto domani con il resto della famiglia, amavo questi momenti e poi c'erano i regali che alla fine sono belli da aprire. Volevo fare una doccia calda e poi correre da mio cugino per cantargli TANTI AUGURI A TE per farlo sentire ancora un bambino così corsi in bagno per darmi un aggiustata. 
Dopo aver passato il viale di casa mia per andare a casa Tomlinson, vidi Louis insieme alla mamma, entrai in casa facendo gli auguri e salutando prima mia zia. 
Salatai dietro le spalle di Louis e mi aggrappai alle sue spalle. 
-Auguri cugino sei davvero vecchio-. mi stringeva dietro ma poi mi lasciò per abbracciarmi. 
-Grazie piccola, guarda che non sono vecchio, forse un pò cresciuto-. incominciava a vantarsi. 
-Allora facciamo colazione insieme?-. era una tradizione che ogni anno, il giorno o del suo o del mio compleanno facevamo colazione fuori e il festeggiato non avrebbe pagato facendosi pagare dall'altro. 
-Certo non aspettavo altro-. mi prese per il bracietto.
-Sicuro pago io-. ridacchiai facendo una smorfia. 
-Ma no che non mi faccia piacere eh-. incominciò a ridere. Amavo tanto mio cugino, il migliore. 
 
Avevo mangiato davvero tanto, mio padre aveva davvero fatto un banchetto e mi sentivo più che piena, ormai il mio stomaco non conteneva niente e di certo non potevo mangiare il dolce. 
Aiutai mia madre a sparecchiare. 
-Tesoro, dopo vado da zia per fare gli auguri a Louis con tuo padre, così tu puoi incominciare a preparati per la festa va bene?-. mia madre mi guardò in modo dolce accarezzandomi il viso. 
-Certo mamma-. di sicuro ci sarebbero stati un'oretta per poi prendersi i genitori di Lou e andare a mangiare fuori. 
Dopo che i miei erano usciti da casa incominciai a prepararmi, faceva freddo ma la festa essendo dentro casa mi permetteva di non preoccuparmi di mettere un eventuale vestitino non troppo corto che non mi facesse sembrare volgare. Avevo parlato con Julie poco prima e mi aveva detto che avrebbe messo un vestito rosso non acceso non troppo scollato con delle calze e sopra un fular abbinato alla borsa e alle scarpe, una bomba. Io non ero il tipo ne troppo elegante e nemmeno troppo maschiaccio mi adeguavo, ma essendo una serata importante e dopo averci riflettuto allungo avrei messo una vestito bianco neve che non era scollato si stingeva ai fianchi facendolo cadere morbido con delle calze color pelle e le ballerine nere, tutto accompagnato da una borsa che si portava lunga al lato di una spalla e sopra un maglione aperto di un bianco sporco, avevo deciso una via di mezzo più che comprensibile. Lasciai i capelli cadere morbidi sulle spalle e come trucco decisi di mettere del mascara, del lucida labbra e un filo di phard che mi dava colore alla palle almeno un pò. Ero completamente pronta. 
Stranamente tutti gli impegni mi avevano distratto, non facendomi pensare molto a Liam. 
Stasera sarebbe stato accompaganto da quallo schianto di Julie e di certo non sapevo che aspettarmi, non mi soffermai a pensarci troppo e vedendo l'orario incominciai ad uscire di casa dove sarebbe venuto Harry per poter andare insieme. 
Lo trovai davanti a me, Harry aveva fascino e stasera stava davvero bene, indossava un semplice pantalone con sopra una camicia bianca e un maglione sopra con una giacca di pelle scura. 
-Sei uno splendore-. mi abbracciò come tutte le volte e mi inchinai al suo complimento. 
-Anche tu Harry-. notai il suo sguardo assente, forse era successo qualcosa. -Ehi, tutto bene?-. domandai. 
-Benissimo, perchè?-. mi guardò confuso. 
-Boh mi sembravi assolto nei tuoi pensiere che ne sò-. ridacchiai. 
-No sto bene, dai sono felice è il compleanno di Louis va tutto bene-. mi strinse a se ridendo. Non ero concinta ma lo credevo. 
Entrammo all'interno della festa tutto era molto bello, la sala piena di amici stretti e Louis che ringraziava tutti. Harry andò verso di lui abbracciandolo e dietro di me arrivarano Zayn e Niall che mi salutarono e poi andarono a fare anche loro gli auguri. Dopo di che vidi Niall diregersi verso il mangiare, come si ci aspettava mentre Zayn ci provava spuduratamente con Anne, lo guardai e mi fece la linguaccia per farmi capire che le cose stavano andando bene, Harry scherzava con Louis e Kate ed io ero andata a prendere qualcosa da bere. Mi girai e vidi Julie entrare, era sempre così bella si teneva mano nella mano con Liam e lui, lui, era bellissimo. Aveva un sorriso smaiante e l'aria dolce mi sentivo perforare il cuore e dopo non averci pensato per niente a lui oggi, accolo davanti a me che mi dava sempre quelle strani emozioni. Mi avvicinai a loro. Julie mi abbracciò forte e io ricambiai.
-Ma sei bellissima-. esclamò guardandomi più volte. Mi sentivo imbarazzata e incrociai lo sguardo con Liam che mi sorrise e fece una faccia di piacere, adesso sarei scoppiata. 
-Anche tu lo sei, sempre-. mi abbracciò forte ancora. Si allontanò per salutare un'amica e lasciò me e Liam soli, lì. 
-Come siamo eleganti-. esclamai, indossava una giacca con una camicia a quadratini che gli donava per davvero. 
-Beh non sono l'unico, sei molto bella-. mi guardava con quell'aria dolce mettendo le mani dentro le tasche del pantalone, volevo morire. Dietro le spalle di Liam arrivò Louis che ci invitò a ballare, ci guardammo e poi io mi persi a ballare con mio cugino mentre lui andò a cercare Julie per ballare. La serata stava andando bene, stavo facendo un casino di foto con tutti e ridevo di continuo divertendomi ogni minuto, mi stancai e mi allontanai un pò. Arrivai in cucina e lì trovai Liam, solo. Non sapevo che fare, ma fu lui a notarmi. Presi una sedia per sedermi e lui si avvicinò a me. 
-Ehi, vuoi da bere? Si ho dell'acqua nel bicchiare ma se la vuoi-. mi porse l'acqua e incominciò a ridere. 
-Ho già bevuto prima, grazie mille-. ridacchiai. L'avevo così vicino. 
-E' bella la festa-. esclamò. 
-Si ma ho incominciato a stancarmi-. sbruffai ridendo. 
-E' vero, non mi sento i piedi-. incominciammo a ridere. Prendemmo vari discorsi ma alla fine entrmabi eravamo molto stanchi, esausti anche di ridere magari. Pensai che era l'ora di far vedere il regalo a mio cugino chiamai tutti e andammo verso il garage di casa mia, Harry e Zayn tenevano bendato Louis che non capiva dove si trovava, con me c'erano Liam e Julie che mi aiutarono ad aprire il garage, quando dissi di cacciare la benda, a Louis per poco non prendeva un colpo si avvicinò all'auto nuova. 
-E' davvero mia?-. si metteva una mano sulla fronte incredulo, direi che gli piaceva. 
-Si ed tutto merito di tua cugina ha organizzato tutto-. esclamò Harry. Louis mi abbracciò talmente forte che non mi sentivo le ossa, tutti applaudevano e dopo di che eravamo tornati da Louis per ballare ancora. Liam era dietro di me. 
-Non ce la faccio a ballare ancora-. esclamò.
-Ho un'idea-. non sapevo se era la cosa giusta o meno, ma Julie continuava a ballare e divertirsi forse non avrebbe fatto caso alla nostra assenza se fossimo arrivati a casa mia per poco. 
-Cosa?-. mi guardò confuso. 
-Se per te va bene, possiamo andare a casa mia i miei non ci sono ti faccio ascoltare la melodia che ne dici?-. non sapevo se era una bellissima idea. 
-Si è perfetto, andiamo-. e allora andammo correndo verso casa mia. Entrammo ridendo dopo aver fatto una bella corsa e poi mi misi al pianoforte. Lo guardai prima di iniziare e incominciai a suonare la mia melodia, mi guardava le mani e ascoltava concentrato non erano molte note ma quando mi fermai mi applaudì. Incominciai a ridere. 
-E' davvero bella-. mi guardò sorpreso e continuava a sorridere. 
-Grazie mille-. dissi modesta. Mi affacciai dalla finestra per vedere che la festa continuava alla grande e tutti se non la metà erano ubriachi. 
-Dici che Julie si fermerà mai di ballare stasera?-. eclamai ridendo. 
-Conoscendola ancora no-. si mise a ridere. 
-Oddio-. esclamai guardando fuori. 
-Che succede?-. si affacciò. 
-Credo che Julie abbia un pò ceduto alle bevante alcoliche e Niall la sta portando a casa, vogliamo andare a vedere?-. che domande è ovvio. 
-Credo che sia tardi ormai-. Niall l'aveva messa in macchina e la stava portando via. Liam si girò e prese il telefono. 
-Chiamo Niall-. si allontanò perchè non prendeva linea e incominciò a parlare, mi sentivo preoccupata e se le fosse successo qualcosa? 
-Tutto apposto, ha bevuto un pò troppo adesso la sta portando a casa dice che le gira la testa e voleva dormire ma non capisce niente-. abbassò lo sguardo. 
-Meno male, mi era preso un colpo-. lo guardai e poi corsi in cucina. 
-Che fai?-. mi guardò un'attimo. 
-Mi preparo un thè, ne vuoi?-. mi guardò ancora più confuso del solito. 
-Mmmh, va bene come mai proprio adesso?-. si mise sdraiato sul 'divano' enorme nella sala musica. 
-Perchè prima di andare a letto me ne faccio sempre una tazza, sò che dopo non ce la faccio a farmelo perchè crollerò e poi ne ho voglia-. ridacchiai e andai verso di lui portandogli una tazza e mi misi vicino a lui sul divano, si alzò per bere il thè. Incominciai a sorseggiare il thè a poco a poco, lui era una visione bellissima ed era con me, eravamo soli, stranamente ero tranquilla ma mi sentivo battere il cuore a mille. Avevamo entrambi finito il thè e c'eravamo sdraiati e guardavamo all'insù, c'era il muro ma comunque si poteva pensare molto, quello che pensavo adesso era che lui è bellissimo. 
-Mi sto rilassando-. esclamò. Feci un segno con la testa per dire che per me era la stessa cosa. -Vorrei ritornare bambino sai?-. esclamò. 
-Si anche io, sai per non pensare a niente-. risposi. 
-Esatto, perchè così non ci sarebbero mai problemi seri-. era così dolce. 
-Pensi di trovarti in un problema serio?-. esclamai guardandolo e lui si girò verso di me continuando a guardarmi dolcemente, volevo sciogliermi subito. 
-Forse...si-. cambiò espressione ma continuava a sorridire di sarcasmo. 
-Davvero?-. rimasi sorpresa. 
-Si sai, qualcosa di forte che forse parte dal cuore, certe volte è meglio ricominciare da capo-. ci guardammo ancora. Adesso non capivo di che parlava?
-Posso capire sai, mi capita molto spesso-. sorrisi lievemente. Ritornerei indietro per poterti stare più vicino per poter stare con te.
-Mah va bene, dai non pensiam....-. si girò verso di me, avevo chiuso gli occhi sapevo che non lo sentivo più bene, la stanchezza mi stava facendo addormentare e mi accasciai sulla sua spalla, qualcosa mi stringeva forte un profumo buono mi aveva impossesato e delle braccia forti mi tenevano stretta mentre dei respiri accompagnavano il mio sonno, lo sentivo era vicno a me e dormiva con me, oh Liam.





_______________________________
Spazio autore: 

Ciao belle ragazze.<3
AHAHAHA, allora sono tornata! 
bene prima di tutto volevo dirvi GRAZIE a tutte le persone che leggono GRAZIE; 
GRAZIE a chi segue, chi le mette nelle preferite o ricordate GRAZIE!
allora da questo capitolo, voglio dire che incominciano ad esserci qualcosa di più, un trompalino di lancio diciamo(?) 
ditemi che ne pensate! 
Recensite care! 
ciao ciao belle, Franci.<3 c': 

 Vestito Adrienne:  




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Capitolo 9
*** Eighth chapter. ***


Little thing. 
eighth chapter.





 
 
 
-Eighth chapter. 
 
 
Il suo profumo, la sua fraganza, tutto di lui mi stringeva, i suoi respiri il suo abbraccio forte che mi riscladava e il mio cuore che era partito veloce di battiti. 
Dopo aver aperto gli occhi, la luce della finestra e la neve che scendeva ci illuminava, mi guardai in torno, riuscivo solo a vedere lui che ancora mi teneva stretta tra le sue braccia, non riuscivo a muovermi eppure era così bello, non volevo rovinare quel momento e non volevo svegliarlo, era perfetto ancora di più mentre dormiva. Guardavo i suoi occhi dolci e il suo viso dolce. 
Pensai che i miei genitori ci avessero visti molto probabilmente e improvvisamente mi sentìì imbarazzata, ma anche in colpa. Tutto questo perchè accadeva? Perchè adesso lui non è abbracciato e non ha passato la notte con la sua ragazza? Perchè io mi facevo tutte quelle domande a cui non avrei mai trovato una risposta, Julie non sapeva dei miei sentimenti e io non capivo quelli di Liam, questa situazione mi distruggeva e mi rendeva così felice mentre ero con lui, era tutto strano. 
Allungai il braccio senza muovermi troppo per vedere l'ora. Le sette e mezza in punto, abbastanza presto. Aspetta....è Natale, il miglior risveglio e regalo di Natale allora. 
-Buongiorno-. la voce di Liam mi invase il cervello facendomi alzare d'impulso. 
-B..buongiorno-. risposi dolcemente. -Scusa se mi sono addormentata ieri sera e se ti ho svelgiato-. risposi guardandolo. 
-Scherzi? Tranquilla, ho..dormito benissimo-. si avvicinò a me. Volevo sprofondare. 
-Meno male ho dormito benissimo anch'io-. risposi. 
-Credi che...i tuoi genitori..-. non riuciva a formulare una frase e incominciai a ridere. 
-Si ci avranno visto sicuramente avendo lasciato la porta aperta ma non preoccuparti di questo-. ridacchiai mettendomi una mano davanti la bocca. 
-Ecco non vorrei..crearti problemi-. incominciò a ridere. 
-Liam, dai-. mi buttai sul letto. Lui si alzò e prese il telefono per vedere l'ora. Io mi alzai e andai verso la cucina per fare colazione. -Vuoi fare colazione?-. domandai. 
-Forse è meglio di no, credo che i miei genitori si saranno spaventati non essendo tornato a casa-. incominciò a ridere e lo trovai appoggiato al muro della cucina, ancora vistito come ieri sera e a pensarci anch'io avevo ancora il vestito, mi guardava ridendo, era così fresco. 
-Davvero..io-. magari per lui rimanere a dormire con me era stao uno sbaglio. 
-Non provare a scusarti, mi sono addormentato e volevo..insomma-. volevi cosa Liam? Cosa? 
-Oh..allora farò colazione sola, soletta-. non volevo sapere che cosa voleva..non volevo costringerlo a parlare..lui doveva. 
-Mi dispiace-. la sua faccia da cucciolo, mi fece scoppiare dal ridere e lui incominciò a ridere ugualmente. Lo accompagnai alla porta, ci guardammo per un'attimo. 
-Allora vado..-. continuavo a fissarlo e lui rideva. Mi faceva morire. -Vai-. risposi sarcasticamente. Si avvicinò d'impulso a me, l'avevo davanti il viso, vicino le labbra ma il suo viso cambiò direzione verso il mio orecchio.
-Buon Natale-. mi stampò un bacio delicato sul viso e io arrossì improvvisamente. 
-Buon Natale-. risposi dolcemente senza fiato ormai. Andò via e io rimasi a pensare, rimasi lì quasi spaesata chiudendomi la porta dietro le spalle, volevo morire. Andai verso la mia camera per cambiarmi e mettermi comoda, mi buttai sul letto. 
 
Dopo essermi cambiata, andai verso la cucina e trovai i miei genitori pronti per apparecchiare, sarebbe venuta la mia famiglia e quindi anche Louis come tutti gli anni. 
-Buongiorno-. aiutati mia madre a prendere un vaso, mi guardò sorridendo. 
-Sai ti è arrivato un regalo-. la guardai confusa, avevo già aperto il regalo dei miei genitori che poi non avevo chiesto niente, ma me lo avevano preso lo stesso, non capivo quale regalo? -Non guardarmi così, vado a prenderlo-. cercava di scherzare, ma davvero non ci riusciva, ero curiosa. Arrivò con un mazzo di fiori tutti colorati, era bellissimo, ma aspetta era per me? 
-Eccolo, chissà....quel ragazzo che stanotte ha dormito con te-. mi guardò facendomi una risata sarcastica. -Infatti-. mio padre mi guardò da dietro ridendo. 
-Vi prego è solo un mio amico, ieri sera siamo venuti a suonare un pò al pianoforte è il mio compagno per il mio progetto musicale, cia siamo addormentati, non fatevi sempre storie mentali-. presi il mazzo di fiori e me ne andai via, mentre i miei genitori continuavano a ridere sarcasticamente alle mie spalle, uffa che nervi. 
Guardai attentamente i fiori, erano così belli e profumati, c'era una piccola busta bianca attacata, così la presi: Per Adrienne.
La guardai e poi delicamente la stavo aprendo per poi trovare un biglietto dentro e un piccolo bracciale in argento con una stellina, era così grazioso e bello, rimasi colpita: Per un bellissima stella. Perdonami ma non ho ancora il coreggio di dirti chi sono, accetta il mio regalo. Da una persona che ti desidera più di se stesso. 
Mi prese un colpo, chi poteva essere? Non volevo ascoltare le parole di mia madre, non pensai per niente che fosse Liam, anche se lo speravo, ma non poteva essere, chiunque poteva portarmi questo regalo così dolce. Presi il telefono e chiamai subito Julie per raccontarle tutto. 
-Davvero? Che cosa dolce, chissà chi è Adrienne-. la sua voce sembrava così entusiasta, ripensai a la notte passata con Liam, forse era meglio non dirle niente anche se odiavo mentirle. 
-Infatti, mah..tu come stai?-. le domandai. 
-Io bene, non ricordo niente di ieri sera, ma sto bene-. incominciò a ridere e io la accompagnai. -Sta arrivando Liam, devo dargli il regalo ci sentiamo dopo Adri, Buon Natale-. sospirai felice. -A dopo Julie, Buon Natale-. riattaccai e mi buttai sul divano, confusa e stanca di tutto. Liam, il regalo che non mi aspettavo, le bugie, i miei sentimenti, non sapevo più che fare. Suonò la porta e andai ad aprire, era Louis con la famiglia, mi abbracciò augurandomi il miglior Natale della storia, e ricambiai i suoi auguri. Dopo aver pranzato, come al solito andavamo sul divano soli, per parlare e passare il tempo mentre i nostri genitori continuavano a parlare a tavola. 
-Ieri sera sei sparita-. mi guardò confuso. 
-Lo so, ma ero stanca non ti trovavo più e sono andata via. Piaciuto il regalo?-. non dissi niente come al solito e cambiai discorso. 
-Il più regalo che abbia mai ricevuto, grazie-. mi abbracciò ancora. In quel momento, bussarono alla porta ed era Harry che ci aveva raggiunto come tutti gli anni dopo pranzo, ormai ogni cosa era tradizione, pensai a quanto tempo fosse passato e a quante volte facevamo le stesse cose con la stessa voglia di sempre. Harry mi abbracciò e andò prima a salutare la mia famiglia dove era sempre il benvenuto. 
Poi si unì a me e Louis, incominciammo a parlare e scherzare come sempre, una partita alla playstation che non mancava mai, loro due sapevano sempre distrarmi da tutto, quindi stavo bene. Presi Louis, uscimmo fuori ed era arrivato il momento di far vedere ad Harry che cosa aveva ricevuto per Natale da parte mia e di Louis.
-Ragazzi, che cosa avete combinato-. Louis era andato a prendere il regalo. 
-Niente di cui tu debba preoccuparti-. risposi sarcastica. Arrivò Louis sopra un motorino nuovo,con un nastro sopra, avevo speso tutti soldi raccolti in un'anno e mezzo intero per il regalo ad Harry e agli altri me ne era valsa la pena per vedere la loro espressione. 
-Questo è tuo campione-. arrivò davanti Harry, che quasi moriva, ne aveva sempre voluto uno. 
-Oddio ragazzi, non è possibile-. prima venne ad abbracciarci poi ci andò sopra per provare il motore. -Grazie-. urlò felice. Io e Louis scoppiamo a ridere. 
-Meno male che ti sia piaciuto-. ridacchiai. Harry era rimasto seduto sul motorino. 
-Ma anche io e Louis abbiamo qualcosa per te-. ridacchiò Harry. Li guardai confusa. Harry scese dal motorino e con Louis si avvicinarono a me. Prese una busta dalla tasca e poi me la porse. Dentro c'erano tre biglietti, ma quando lessi che erano tre biglietti per il concerto dei Coldaplay incomicniai a perdere il respiro, sapevano quando io volessi andare al loro concerto. 
-No ragazzi non è possibile-. li guardai ancora sorpresa. 
-Invece si, andremo tutti insieme e io ho pagato il viaggio e l'hotel dove allogieremo-. era tutto previsto per l'estate che veniva. 
-Io vi amo-. corsi verso di loro e li abbraciai forte, come non avevo mai fatto. 
Stavo passando un bellissimo Natale, con le persone che volevo vicino e stavo bene. Il resto del pomeriggio eravamo stati a fare giri con il motorino di Harry e parlare e scherzare. Poi uscì Louis con la sua nuova macchina dal viale, felice di essere dentro l'auto nuova era diretto verso casa di Kate. 
-Ragazzi allora ci vedimao stasera-. gridò. 
-Stasera?-. domandai, non pensavo ci fossero progetti. 
-Si stasera a casa di Zayn, vieni? Ti passo a prendere io-. esclamò Harry, felice di venirmi a prendere con il motorino nuovo. 
-Certo-. esclamai, alle otto saremmo andati ed erano ancora le sei e mezza del pomeriggio, salutai entrambi e andai dentro casa per aiutare i mei genitori e poi per prepararmi. 
 
Arrivò Harry e andammo verso casa di Zayn in motorino, era così felice di averlo. 
Portai con me i vari regali che avevo fatto, anche quello per Julie.
Arrivammo a casa di Zayn e lì ci aspettavano gli altri che avevano aperto il caminetto per riscladare la casa, si stava così bene. Io indossavo anche il bracciale che mi era arrivato da quella persona sconosciuta, era così grazioso. Salutai tutti dando gli auguri di Natale, che ricambiavano tutti, andai verso Julie per darle il regalo e vicino a lei c'era Liam, bello come sempre, si tenevano per mano, stretti uno dall'altra. La pancia mi faceva male. 
-Ciao ragazzi-. cercai di essere la più felice del mondo in quel momento. Julie come al solito mi abbracciò e Liam, mi guardò un'attimo per stamparmi un bacio alla guancia che mi fece sciogliere. Liam andò via, verso gli altri, rimasi con Julie. 
-Ti ho portato un regalo-. esclmai, prendendo il pacchetto nella borsa. Lo prese e lo aprì, erano degli orecchini in argento con delle palline che pendevano. 
-Sono bellissimi, grazie-. se li mise subito e io anche indossavo la sua collana.
La serata stava andando bene, Harry rispetto alla sereta prima stava meglio, Louis era felice insieme a Kate, Zayn e Niall pure erano felici mentre mangiavano una piazza e scherzavano con gli altri, incontrai lo sguardo con Liam e lo stavo sostenendo ma per poco, Julie andò verso Kate tirando Liam e poi tutti eravamo sul divano che parlavamo. Lo sguardo di Liam l'avevo incontrato parecchie volte, ormai non riuscivo più a guardarlo, andai verso il balcone in un'altra stanza per prendere una boccata d'aria. Mi gurdai il bracciale, più volte. 
-E' molto carino il tuo bracciale-. riconoscevo quella voce, era Liam. -Ragalo di Natale?-. mi domandò avvicinandosi a me. 
-Sisi..-. non volevo dire altro. 
-Come mai tutta sola?-. mi domandò. 
-Volevo prendere una boccata d'aria-. mi avvicinai a lui, eravamo molto vicini, incominciai a tramare dal freddo. Di colpo le sue braccia mi presero e mi abbracciarono per riscaldarmi, mi sentivo così protetta, mi sentivo bene tra le sue braccia. Mi distaccai subito dopo e lo guardavo dritto negli occhi, mi teneva per le mani stringendole, il suo sguardo era fisso su di me e io, non riuscivo e non volevo staccarmi. 
-Vorrei baciarti-. mi sussurò passandosi la lingua sopra la bocca e i suoi respiri mi passarono in viso facendomi quasi morire dalla sua esclamazione, il cuore stava battendo forte, davvero aveva detto quelle parole? 
-Sai di non poterlo fare-. mi avvicinai a lui delicamente e lui prendendomi da un fianco e tenendomi l'altra mano mi avvicinò alle sue labbra, mi prese il labbro superiore senza baciarmi relamente ma lasciandomi il timbro delle sue labbra morbide sulle mie, facendomi quai morire. Mi staccai piano da lui e andai verso gli altri, facendo finta di niente, mi aveva baciato un sorriso mi uscì dal viso senza accorgermene, ma poi vidi Julie e passò dietro di me Liam che mi sfiorò la mano per poi lasciarla e andare verso si lei, cosa voleva significare? Stavo davvero per sentirmi male, non pensai a nessuna conseguenza cercai di godermi il momento e di continuare a passare una serata normale con gli amici, Liam volevi farmi davvero morire. 





______________________________

Spazio autore: 

Salve ragazze! 
Sono tornata, allora prima di tutto volevo scusarmi magari se delle volte trovate degli errori, lo so non dovrei ma magari non me ne accorgo nemmeno o: 
quindi scusatemi! 
volevo dirvi ancora grazie per tutto, per leggere e recensire di seguirmi ne sono contentissima! 
recensite cwc 
perchè voglio tanto sapere che ne pensate! 
davvero! 
questo capitolo è molto fdhjdshjds. 
AHAHAHHA, va bene ditemelo voi com'è u.u 
ciao ciao, Franci.<3

Bracciale Adrienne: 


 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Ninth chapter. ***


Little thing. 
ninth chapter. 





 
 
 
-Ninth chapter.
 
 
Passai la notte a pensare al suo bacio, al suo modo assurdo di comportarsi. Io non sapevo più che fare, Julie era il mio problema e i sensi di colpa mi stavano mangiando letterlamente, perchè lei doveva essere all'uscuro di tutto, anche se doveva assolutamente sapere. Non riuscivo più a trovare soluzioni, la mia mente era persa, sapevo che tutto questo mi stava facendo uscire pazza, lo sapevo. 
Andai in cucina dove mio padre mi aveva lasciato la colazione, passai davanti al mazzo di fiori arrivati ieri: un'altro problema, chi aveva mandato quei fiori e perchè? 
Non sapevo più che pensare, chi non poteva dirmi chi era? Perchè non lo diceva? Non l'avrei mica mangiato. 
Passai avanti e mi buttai sul divano con una cioccolata calda e biscotti al cioccolato, l'ingrasso era la mia unica via d'uscita anche se il mio fisico non era per niente 'bello'. 
Il telefono mi squillava, era Harry. 
-Buongiorno-. risposi ormai ingorda di biscotti. 
-Buongiorno, stai mangiando?-. mi domandò. 
-Si-. cercai di ingoiare tutto. -Perchè?-. 
-Si sente-. incominciò a ridere. 
-La mia faccia non è delle migliori, quindi non farti vedere-. risposi secca e facendo l'incavolata. 
-Sto scherzando-. ma continuava a ridere. -Comunque ti va di fare un giro, ti passo a prendere con il motorino-. sapevo che aveva troppa voglio di usarlo. 
-Va bene, si-. risposi. 
-Venti minuti e passo da te-. staccò il telefono. 
Andai in camera per prepararmi, presi il primo pantalone e il primo maglione largo che mi tenesse calda e me lo buttai addosso. Mi aggiustai i capelli in modo tale che fossero in ordine, una pulita e un filo di mascara ed ero pronta. Presi la borsa con le chiavi. Intrevedevo Harry in lontananza con il motorino che stava arrivando dalla finestra e andai fuori. 
Mi indicò di salire sopra e mi attaccai a lui stretta stretta. 
-Dove mi porti?-. gli gridai all'orecchio. 
-In giro poi ci fermiamo a fare una passeggiata, va bene?-. mi sorrise. 
-Certo-. gridai ugualmente. 
Mi guardai intorno mentre giravamo, era sempre la solita Londra forse con più luci e più persone che giravano a fare compere, con più turisti, con più..di tutto. 
I bambini giocavano con la neve sciolta da ieri sera, si stava bene, tutto era sereno. Tranne la mia mente, incasinata e piena di problemi inutili. La cosa più brutta era che nemmeno con il mio migliore amico o la mia migliore amica con cui sul tardi ieri sera avevo parlato per ore, potevo confidarmi. Harry sarebbe rimasto scioccato, Julie l'avrei persa per sempre. Mio cugino non se lo aspetterebbe da me, nessuno se lo aspetterebbe da me, ma lo colpa non è solo mia, Liam..centra più di me. Cercai di non pensarci e continuai a stringermi ad Harry. 
-Ci fermiamo?-. mi domandò. 
-Si va bene-. risposi con un lieve sorriso. 
Il riccio pargheggiò e mi fece scendere, dopo di che andammo a prendere due frullati e incominciammo a camminare, l'aria era fredda ma si stava bene, incominciammo a parlare del più e del meno mi raccontò che cosa avesse ricevuto dai suoi nonni e parlammo del Natale, raccondando avvenimenti assurdi. Stavo ridendo da ore, per questo stavo bene con Harry. Arrivammo davanti una panchina e andai a sedermi poi lui mi seguì. 
-Adrienne-. mi guardò un'attimo, poi prese un respiro grande. Stava succedendo qualcosa. 
-Harry, che succede?-. mi avvicinai a lui, preoccupata.
-Credo di aver fatto l'errore più grande della mia vita-. abbassò la testa, prendosi le mani e stringendole a se. 
-Cosa vorresti dire?-. domandia subtio. 
-Ricordi la sera del compleanno di Louis?-. quella sera aveva una brutta cera, sapevo che era successo qualcosa. 
-Si, certo-. come scordare di aver dormito con Liam un'intera notte.
-Ecco il pomeriggio ho provato con Julie....-. non riusciva a continuare la frase, ma poi riprese respiro e continuò. -L'ho baciata e mi sono preso un bel ceffone in faccia-. rimasi paralizzata, cosa? Aspetta non ci credevo. 
-Perchè l'hai baciata?-. domandai subito, lui il coraggio di dirmi queste cose lo aveva, io invece me ne stavo in silenzio, lei il coraggio di mandarlo a quel paese l'aveva avuto pensando di essere fidanzata, io ero qui a sentirmi in colpa perchè non resistivo.
-Perchè..perchè, mi paice! Mi è sempre piaciuta e adesso ancora di più, sono nella merda Adri-. mi alzai d'istinto e lo abbracciai, sapevo come si ci sentiva di quanti problemi si potessero creare, di come vorresti sparire per non fare lo stesso errore. -Adrienne non è finita qua....-. rimasi davanti a lui e lo ascoltai ancora. 
-Parla-. accennai con la bocca.
-La sera del compleanno, lei si è ubriacata e prima di portarla da Niall è venuta da me, sembrava che non volesse sentire nessuno, continuava a baciarmi e poi scoppiò in un pianto che non riuscivo a capire, diceva di sentirsi in colpa e io la capivo, la portai da Niall per portarla a casa a riposare....da quella sera mi sembra tutto strano tra noi, Liam è un mio amico anche se non voglio, non riesco a starle lontano..che devo fare?-. si mise le mani tra i capelli, io non riuscivo davvero a capire, come avrei potuto aiutarlo se io ero nella stessa situazione? I sensi di colpa mangiano dentro e fin quando non si dice la verità, li hai sempre nello stomaco nella mente. Cercai di prendere un respiro grande e di aiutarlo era sempre il migliore amico e anche se io non volevo parlare della mia situazione che includeva Liam, cercai di non darla a vedere. 
-Harry prima che tutto vada a rotoli, parla con Julie dille quello che senti e vedi che intenzioni ha..Sò che lei ama molto Liam, lo sò ma provaci almeno. Per averti baciato più volte forse anche lei è confusa, ma parlaci e vedete come fare, promettimi che non starai male però-. tutto quello che dovevo fare io l'avevo appena detto a lui, ad Harry. Con quale coraggio se sono nella stessa situazione, l'unica cosa che mi consolava era il fatto che anche lei allora si sentisse un pò in colpa come me, al contrario che Liam non lo capisco mentre lei è più che confusa perchè ama Liam ma ha baciato più volte Harry, tutto questo perchè succedeva? 
-Va bene, farò come hai detto tu..grazie-. mi abbracciò un'altra volta, era così dolce. Mi prese il braccio e lo guardò. -Questo bracciale è un regalo di Natale?-. mi domandò..il mio bracciale misterioso. 
-Non esattamente-. scherzai. Mi guardò confuso. -Sai il giorno di Natale, mi è arrivato un mazzo di fiori con questo bracciale e un biglietto..non c'è scritto chi me lo manda si è firmato anonimo-. ridacchiai. 
-Davvero?-. spalancò gli occhi. 
-Si-. abbassai la testa ridendo. 
-Non hai idea di chi possa essere?-. mi domandò. 
-No, per niente-. lo guardai ancora più confusa. 
-Uh, hai uno spasimante-. incominciò a prendermi in giro. 
-Zitto-. gli tirai una spallata.
Mi vibrò il telefono, non era possibile, Liam.
-Pronto-. risposi facendo finta di niente. 
-Ehi Adrienne-. la sua voce, era sempre così bello sentirlo. 
-Dimmi-. cercai di essere tranquilla agli occhi di Harry. 
-Oggi pomeriggio..possiamo provare, ti passo a prendere..voglio vederti e poi dobbiamo parlare-. voleva vedermi? la cosa che mi preoccupava era quel 'dobbiamo parlare'. 
-Si certo-. risposi sorridendo. 
-Arrivo tra dieci minuti-. dieci minuti? Oh.
-Si..va bene, a dopo-. chiusi la chiamata e guardai Harry, non volevo parlargli di Liam, inventai una scusa per andare via. 
-Harold, mia madre mi chiama, segnali di allarme devo tornare a casa-. cercai di farlo ridere, qul poco che riuscivo. 
-Certo, con Super Harry, arriverai subito-. mi misi a ridere. 
Mi riportò a casa, prima di andare via mi disse che avrebbe provato a parlare con Julie, chissà come sarebbe andata..mi abbracciò ancora una volta dicendomi che mi avrebbe fatto sapere tutto e poi se andò. Rimasi davanti la finestra guardando se Liam arrivasse, infatti dopo poco arrivò. Chissà come l'avrebbe presa se gli avessi detto cos'era successo tra Harry e Julie, ovviamente non avrei mai parlato, ma mi incuriusiva la sua reazione. Quanto era bello, era poggiato alla macchina, mi aspettava. Andai verso di lui e gli sorrisi dolcemente, lui mi ricambiò. Sembrava tutto perfetto, ma non lo era per niente. Un bacio sulla guancia mi fece sciogliere sentivo di essere imbarazzata e rossa.
-Sali-. mi aprì lo sportello della macchina per farmi entrare. 
-Certo signore-. si mise a ridere e poi entrò in macchina, mi sentivo agitata ma tanto felice di vederlo felice e spensierato come me.







______________________
Spazio autore: 


Belle sono tornata! 
Scusata se c'ho messo un pò ma con le feste non ce l'ho fatta prorpio o: 
non sono sicurissima del capitolo, ma comunque fatemi sapere che ne pensate ovviamente :) 
allora che ne pensate di come sta andando la storia?
io non vedo l'ora di andare più avanti, davvero!
grazie sempre a tutte le persone che leggono, seguono e recensiscono grazie dal cuore! 
RECENSITE! 
Un bacio e buone festività ancora ;) 
Franci.<3


 

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Capitolo 11
*** Tenth chapter. ***


Little thing.

tenth chapter.



 


 
-Tenth chapter.

 
Arrivammo al nostro solito posto, dove ogni giorno io mi innamoravo di lui, dove eravamo soli qualcosa di speciale.
Presi la sua chitarra e incominciai a suonare qualche nota, non aveva una melodia precisa ma ci stavo prendendo gusto. Feci caso al modo in cui faceva tutte le cose, adesso stava solo aprendo il fuoco per il camino ma era sempre così perfetto, aveva lo sguardo calmo così bello. Forse si era accorto che lo stavo fissando così si girò verso di me e si mise a ridere, abbassai la testa in un sorriso imbarazzato. Si avvicinò a me e lentamente prese dei fogli.
-Voglio che tu scriva tutto quello che senti, vorrei creare una canzone che parli di qualcosa di reale-. rimasi perplessa.
-Ma non eravamo a buon punto con il testo?-. domandai confusa.
-Si ma non andrà perduto tranquilla, tu provaci lo farò anch'io-. mi sorrise e prese la chitarra per ripassare la melodia che stava venendo molto bene.
Passammo l'ora a scambiarci sorrisi, sguardi, lunghe chiacchierate e io mi sentivo molto presa. Ero confusa, doveva parlarmi o sbaglio? Non volevo prendere l'argomento, forse non dovevo nemmeno ricordare il bacio. Andò a prendere qualcosa da mangiare dalla nonna e poi tornò. Presi un biscotto al cioccolato e lo divorai, mi era presa una fame assurda e non di certo era il momento più adatto.
-Mangiane pure quanti ne vuoi-. mi rise in faccia.
-Ehi non mi prendere in giro-. abbassai la testa.
-Non ti sto prendendo in giro-. mi guardava negli occhi mentre sapevo che voleva ridermi in faccia, gli tirai una spallata e mi misi a ridere anch'io mentre prendevo un'altro biscotto.
Mi prese lentamente la mano e mi girò verso di lui, sembrava che aspettassi quel giorno o meglio quel momento da una vita e mi aveva preso per mano la seconda volta, mi era talmente vicino, il suo sguardo era così vicino. Non riuscivo a dire nemmeno una parola, mi tolse un ciuffo davanti i capelli e mi continuò a guardare negli occhi. Volevo domandargli mille cose ma avevo paura di rovinare tutto, lo feci lo stesso.
-Cosa succede?-. erano le uniche cose che mi uscirono.
-E' un'ottima domanda...forse sò rispondere-. le sue mani non si erano tolte dalle mie, la sua testa si abbassò e io rimasi lì a guardarlo, mi strinse le mani ancora più forte, prese un bel respiro, sembrava tutto così difficile ma non lo era per niente, era dire la verità almeno credo. -Adrienne mi sto perdendo di te, questo forse è uno sbaglio ma non posso farci niente-. tutte le cose che volevo sentirmi dire da lui si erano avverate, quella lunga attesa nel non sapere se mi voleva o meno se provasse le stesse cose, tutto era specifico adesso; ma sapevo che non potevamo urlarlo a tutti. Rimasi lì a guardarlo per un'attimo.
-Sono felice perchè adesso posso dirti che provo la stessa cosa-. risposi senza lasciargli le mani, un suo sorriso mi fece sorridere subito dopo e lì mi sciolsi.
-Tutto questo non pensi sia uno sbaglio?-. uno sbaglio..fare del male alla mia migliore amica è uno sbaglio, si.
-Si per questo non mi sono mai tirata avanti..insomma-. repplicai.
-Non riuscirei a dimenticarmi di te-. mi accarezzò il viso lentamente facendomi rabbrividire.
-Allora che facciamo? Io non voglio far stare male nessuno-. gli presi la mano e la strinsi ancora più forte.
-Nemmeno io è una cosa che odio, ma..-. prese un grande respiro. -Ma troveremo una soluzione-. mi abbracciò a se.
-Si ma ho tanti sensi di colpa Liam-. risposi quasi seccata e confusa.
-Anche io Adrienne, ma ora non possiamo negare quello che sentiamo e troveremo una soluzione, adesso voglio solo stare con te-. mi abbracciò ancora e io scoppiai quasi a piangere ma non lo feci le sue parole mi fecero riempire di gioia una gioia immensa che non riuscivo nemmeno a spiegare. Mi stringeva e quello era l'abbraccio più bello della mia vita, le sue mani mi sfioravano i capelli e poi la schiena era così vicino. Mi baciò sopra la testa lasciandomi ricordare le sue labbra sopra le mie, mi scaldai dentro di me.
Mi staccai da lui, gentilmente gli presi la mano e ci alzammo insieme.
-Andiamo fuori a fare una passeggiata?-. lo tirai e lui non potè dire di no, fuori c'era la neve sciolta del giorno prima e faceva un pò freddo ma non mi importava.
-Qui nessuno ci vede-. così mi prese per mano e mi strinse forte a se, mi sentivo in paradiso.
Passai con lui i più bei momenti, non ci baciammo ma le nostre parole i nostri abbracci erano tutto, tutto quello di cui avevo bisogno. Forse la situazione più strana della mia vita, ma non ne potevo fare a meno, lui mi aveva completamento stregato e forse io avevo fatto lo stesso ma lo sapevo solo ora. Tornammo dentro per stare al caldo, uno davanti l'altro a guardarci negli occhi seduti davanti il camino, sentivo ogni cosa, ogni emozione. Mi prese per mano e me la baciò.
-Sei splendida-. sussurrò piano e io risi diventando rossa.
-Non è vero e poi perchè sussurriamo?-. incominciai a ridere e lui con me, non poteva esserci risata più bella.
Mi buttò tra le sue braccia forti e mi abbracciò ancora, eravamo rilassati. Non sapevo se ci stavamo nascondendo o se erano solo coccole, non sapevo cosa stessimo facendo ma mi piaceva. Sapevo però che non sarebbe durata allungo e che avevo bisogno di lui. Suonò il suo telefono e si staccò da me. Lo guardai e capì che a parlare con lui era Julie, ecco che tutto mi stava per mangiare dentro, abbassai la testa facendo finta di niente.
-Adrienne...-. mi chiamò ma capì tutto.
-Devi vederti con Julie, tranquillo! Portami a casa-. cercai di non andare in crisi sapevo di dover affrontare tutto questo per un pò, ma ce la potevo fare, mi alzai e mi misi il giubbotto prendendo le mie cose.
-Domani ci vedremo ancora-. mi prese dal fianco e mi abbracciò forte ancora, mi sentivo colpevole di tutto.
-Tranquillo!-. feci cenno con la testa e feci il sorriso più falso che potevo uscendo fuori e andando verso la macchina.
In macchina cessò il silenzio, solo la musica ci accompagnava e la sua mano si avvicinò lentamente alla mia così mi sciolsi nuovamente, le parole non mi uscivano di bocca, ero felice che lui provasse tutto quello che provavo io almeno credo, lo ero, ma era tutto così terribilmente difficile e insensato.
Scesi dalla macchina ma la sua mano non mi lasciò e mi tirò verso di lui, ero davanti a lui così bello, restai immobile ma le sue labbra mi baciarono la guancia e sfiorarono le mie labbra facendomi quasi morire come al solito, sorrisi dolcemente e scappai verso casa.
Entrai dentro casa e mi affacciai dalla finestra e lui era lì, mi guardò e mi fece un sorriso e io cercai di ricambiare, andò via e io andai nella mia camera. Mi guardai allo specchio, mi sentivo felice, colpevole, stupida e soprattutto innamorata della persona più dolce e bella che ci sia sulla terra. I miei erano semplici emozioni, ma tutto mi rendeva inconsapevole, tutte le situazioni che si erano create, tutto mi stava facendo piano piano andare fuori di testa ma la ragione era sempre lui. Mi buttai sul letto e cercai di addormentarmi felicemente. Bussarono alla porta e andai ad aprire, era Louis.
-Piccola, disturbo?-. mi baciò alla guancia.
-No tranquillo entra-. andai verso il letto ed entrambi, eravamo sdraiati sul letto.
Passai la serata a parlare con lui, mi aveva detto che per Capodanno stava organizzando qualcosa da fare tutti insieme, ma io avevo la testa anche da un'altra parte, non potevo dirgli niente ma lui notava in me qualcosa di diverso, diceva di vedermi più rilassata e felice, sembrava che tutto questo allora mi stava facendo anche avere un cera diversa almeno penso.






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Spazio autore: 


Ciao belle mie dfshjsdfjh. 
Scusate il ritardo ma non ho avuto internet per un pò o: 
comunque sono felice di vedere che la mia ff viene lette *-* 
però dovete anche recensire dfjkdfskj, sapete che è importante per me sapere che ne pensate. 
questo capitolo è molto dolce dolce quindi fatemi sapere che ne pensate e poi vi dirò cosa accade uu 

ringrazio tutte come sempre e vi invito a passare a leggere la mia nuova ff che faccio con '-infinity and beyond'. 

*http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1509087&i=1*


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Capitolo 12
*** Eleventh chapter. ***


Little thing.
eleventh chapter.





 
 
 
-Eleventh chapter. 
 
 
I giorni seguenti tutto stava andando bene, come non mai. 
Oggi era capodanno e Louis aveva organizzato una bellissima gita in montagna per andare a sciare -anche se non lo avevo mai fatto- sarebbero venuti tutti, l'idea di poter stare una giornata o meglio due, intera con Liam e anche tutti i miei amici mi rendeva felice. Con Liam continuavamo a vederci e a parlare stando il più possibile insieme: i nostri sentimenti erano bocciati e niente poteva portarci indietro. 
Aggiustai la borsa visto che avrei passato la notte fuori in un hotel e presi l'indispensabile.
Bussò la porta e scesi ad aprire essendo rimasta sola in casa, mio padre avrebbe rimasto il ristorante aperto per le pronotazioni di capodanno e mia mamma lo stava aiutando ma naturalmente mi avevano dato le solite indicazioni: 'stai attenta a quello e a quell'altro'. Trovai proprio davanti casa un forguncino e lì c'erano tutti, dico davvero tutti. 
-Faremo il viaggio tutti insieme in questo forguncino-. esclamò Harry prendendomi per il bracietto, mi fece appoggiare la borsa e poi salì a bordo mentre la mia testa era ancora sconvolta all'idea. 
-Ti piace Adrienne?- esclamò mio cugino con un sorriso stravolgente, alla guida. 
-Penso sia un'ottima idea-. esclamai entusiata e ghiacciata dal freddo. 
Salutai gli altri gentilmente e mentre girai la faccia trovai Liam e Julie proprio vicini mentre parlavano e ridevano, sentì il cuore battere forte quasi scoppiare. Julie venne e salutarmi come sempre e mi portò vicino il loro posto dove mi ero seduta con Harry 'messi bene' Liam mi guardò un'attimo e poi mi sorrise, tra lei e Julie c'era come del freddo ghiaccio, onestamente non li vedevo affiatati come prima e ne sapevo il perchè, ma lei stava male forse per questo e io ero la causa anche se non lo sapeva -ma il problema potrebbe essere anche lei. Non riuscivo di certo a non staccare gli occhi da Liam che era affianco al mio sedile, cercavo di non darla a vedere. Harry non diceva molto ma bastarono quei pochi abbracci e quelle poche battute per farlo distrarre da Julie che era lì. Durante il viaggio ascoltammo musica e come sempre mi divertì un sacco con i miei amici, mi chiamò mia madre e parlai con lei, mi disse che le dispiaceva non iniziare l'anno insieme, era sempre così dolce ma non ero lì questa volta, mi ero buttata nell'inferno più divertende della mia vita, praticamente era tutto complicato e di sicuro in questi giorni avrei avuto un'attaco di crisi -per questo avevo tre pacchi di cioccolata con me- per questo mi promisi la massima calma e il massimo divertimento con tutti loro. 
Il viaggio finì e arrivammo in un bellissimo posto, tutto era circondato di neve e i passanti portavano la tuta da scii e gli scarponi grandi. Andammo verso la reseption dell'hotel che era prorpio di fronte la pista da scii e pensai che mio cugino aveva fatto un fantastico lavoro; la signorina al bancone ci diede le chiavi delle nostre stanze non sapevo se ero in coppia con qualcuno o se fossi sola in realtà. 
-Siamo in camera insieme cara-. esclamò Julie che mi prese da una spalla per poi salire in camera a poggiare le nostre borse. 
-Lo sospettavo-. esclmai, aveva una cera 'strana' di solito era sempre così pimpante, Liam era dietro di noi e parlava con gli altri delle piste da fare, lei era assente e io mi accorsi che più le stavo acconto e più mi sentivo fuori posto. 
Entrammo in stanza e si buttò direttamente sul lettino che le era parso davanti. Appoggiai tutto e mi avvicinai a lei. 
-Succede qualcosa?-. domandai sedendomi accanto a lei. 
-In realtà no, ma ho paura di si però-. esclamò la mora alzandosi dal letto per poi andare avanti e indietro dalla stanza. 
-Cosa vorresti dire Julie, non ci sto capendo molto-. esclmai senza dire niente, la cosa che mi faceva venire dei dubbi era il fatto che lei ancora non mi avesse parlato del bacio con Harry, insomma era libera di tenermi allo scuro di tutto ma pensa davvero che lo direi a Liam? Poi perchè dovrei farlo? 
-Vedi Adrienne..io non sò se le cose sono sempre le stesse con Liam, insomma stiamo insieme ma è da giorni che siamo freddi l'uno con l'altro non capisco il perchè, non capisco che mi prende-. disse poi a bassa voce le ultime parole, in che senso che le prende? Insomma mi aveva sempre detto che amare Liam era tutto e adesso le prendeva qualcosa? Sempre più dubbi, e io ero sempre più confusa di tutto, tutto.
-Julie..stai tranquilla andrà tutto bene, pensa veramente a quello che vuoi-. esclami completamente convinta, la cosa che mi preoccupava era il fatto che non capivo adesso che cosa volesse davvero, cercai di sembrare naturale anche se ero quasi strodita, presi Julie e l'abbracciai dolcemente mentre mi sorrideva gentilmente e io sentivo la saliva alla gola che fossi io il problema?
Dopo aggiustammo bene le cose in camera, poi venne Niall a dirci che gli altri stavano andando a sciare e se volevamo andare anche noi, io dovevo ancora cambiarmi così feci andare Julie con Niall che era già pronta e io rimasi a cambiarmi anche se ci misi pochissimo, uscì di fretta dalla camera e poi proprio alla fine del corridoio vidi una sagoma che stava ferma e guardava in torno, indossava la divisa da scii e anche un cappellino con degli occhiali poggiati sopra, quando girò il viso verso di me mi accorsi di chi era: Liam, era solo. 
Andai verso di lui che mi sorrise come sempre. 
-Ti stavo aspettando-. mi sfiorò la mano dolcemente e poi la spostai in caso fosse passato qualcuno. 
-Come facevi a sapere che ancora non ero ancora scesa?-. esclamai sarcastica, mi prese il panico al pensiero che dovessimo 'nasconderci'. 
-Me l'ha detto Niall e io mi sono inventato una scusa per salire di sopra e aspettare che uscissi dalla camera-. continuava a guardarmi così dolcemente con i suoi occhi piccoli e luminosi, stavo impazzendo. 
-Furbo devo dire-. sdrammatizzai fredda. 
Mi abbracciò senza dire nient'altro e poi mi sorrise, incominciammo a camminare verso le scale e io rimasi in silenzio, era nervoso lo sentivo non capiva il mio silenzio era sicuro. 
-Che hai?-. mi domandò fermandomi improvvisamente. 
-Vedi Liam..Julie stamattina mi ha detto che si sente giù perchè siete freddi l'uno con l'altro e non sà che le prende..io mi sento un pò in colpa adesso-. esclmai guardandolo dritto negli occhi, i suoi si fecero ancora più piccoli e abbassò lo sguardo.
-Adrienne, lo sò infatti il nostro rapporto non è come prima lo ammetto, ma non posso farci molto insomma adesso i miei sentimenti non sono quelli di prima e non riesco a nasconderli e poi anche lei è strana-. esclamò subito dopo, poggiandosi nuovamente al muro che era vicino le scale, lei era strana? Io sapevo il perchè. La sua affermazione da una parte mi aveva reso felice perchè avevo capito che lui adesso voleva me, ma mi rattristò per Julie che doveva fare, è la mia migliore amica.
-Va bene Liam hai ragione-. esclamai avvicinandomi a lui piano, ma lui mi prese dal braccio per poi abbracciarmi ancora più forte di prima e la cosa mi fece piacere perchè con lui non mi sentivo sola. 
-Andrà tutto bene..-. mi sussurrò vicino l'orecchio, io lo strinsi ancora di più. Sapevo che entrambi ci sentivamo in colpa ma non potevamo farci molto, aveva ragione. Scendemmo le scale per andare dagli altri. 
Eravamo arrivati insieme senza dare sull'occhio, Liam era andato verso gli altri e Julie, io mi avvicinai ad Harry che con quei scarponi sembrava un barbone fuori di testa per non parlare dei suoi capelli scompigliati così lo aggiustai decentemente. 
-Grazie mammina-. mi esclamò sarcastico, mentre rideva. 
-Di niente figlio mio-. gli tirai una spallata e lui si mise a ridere. Andammo verso le piste da scii mettendoci in fila per fare la prima pista che sembrava facile, almeno credo. Louis era bravissimo essendoci andato parecchie volte e sapevo che anche Harry lo era, essendo in coppia con lui quasi mi vergognai per la figura che avrei fatto. Toccava a Liam e Julie, entrambi sciavano benissimo e vidi dei sorrisi tra i due che mi fecero sospirare ma poi mi girai verso Harry e vidi che lui stava fissando Julie e anche lui sosprò in fine. Partirono Niall e Zayn che sembrava si stessero divertendo un modo e adesso invece c'eravamo io ed Harry mi prese per mano mentre andavamo verso il punto di inizio, sorrisi e quando vidi in fondo la pista Liam, abbassai la testa. 
-Pronta?-. mi domandò Harry affianco a me. 
-Certo- asclmai, anche se non lo ero. 
Incominciammo a sciare, non era difficile anzi ci stavo prendendo la mano eppure ero terrorizzata all'idea. Guardai in avanti e Julie era proprio affianco a Liam mentre guardavano verso di noi, io guardai Harry che mi sorrise e quando errivammo a fine pista mi fermai davanti Liam che per non farmi cadere del tutto -sbadata com'ero- mi fermò dai fianchi sorridendomi e io ricambiai mentre come sempre il mio cuore batteva all'impazzata, mi ricordai che gli altri e Julie sopratutto erano davanti a noi e mi staccai rapidamente. 
-Grazie-. dissi piano verso Liam. 
-Di niente-. mi disse malizioso. 
Harry si avvicinò a me e poi tutti andammo verso le altre piste, ci avevo preso gusto e non ero più terrorizzata da tutti quegli strati di neve, anzi ero bravina. Passamo la giornata a sciare e mi stavo divertendo parecchio pur non pensando che comunque avevo tante cose di cui preoccuparmi, Julie faceva dei sorrisi appena ma sapevo che non era così pessimista e non ci feci sempre caso, i ragazzi si stavano divertendo e io non potevo o meglio non volevo lamentarmi. 




 
 
 
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Spazio autore: 
 
Sono in un tremendo ritardo, lo sò e perdonatemi per questo, ma ero piena di COMPITI! 
Allora che ne dite della storia, vi piace come sta svolgendo? 
Volevo ringraziarvi perchè molte persone leggono e seguono questa ff e ne sono felice, davvero.*-* 
Però ditemi che ne pensate con una recensione, sapete che ci tengo :( 
Comunque avete notato che Liam ed Adrienne non si sono mai baciati da quando 'stanno insieme'? Ah-ah! 
Eeeeeh, dovrete seguire per capire quando si bacieranno e.e 
Vabbè me ne vado, basta! 
Un bacio grande, Franci.<3 
RECENSITE. 

passate a leggere anche l'altra mia ff che faccio con infinity and beyond: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1509087

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Capitolo 13
*** Twelfth chapter. ***


Little thing.
twelfth chapter. 





 
 
 
-Twelfth chapter.
 
 
Il resto del pomeriggio l'avevamo passato davanti un camino a parlare ma anche facendo qualche escursione in giro, per non parlare della neve che mi era arrivata in faccia, ma almeno stavo bene. Tra Julie e Liam le cose non sapevo come procedevano, ma cercavo di non farci troppo caso, l'importante alla fine di tutta questa giornata era divertirsi e finire la cioccolata che mi ero portata con me. E poi sarebbe iniziato un nuovo anno e magari molte cose sarebbero cambiate, io volevo cambiare: era il mio ultimo anno di liceo e dovevo divertirmi, dovevo sperare in un futuro migliore e nient'altro. 
Rientrai in camera con Julie che stava girando nel suo armadio per trovare qualcosa di carino da mettere, io pure dovevo decidere che mettere ma ero troppo prigra per alzarmi dal letto. 
-Julie anche con un sacco di patate saresti bellissima, finiscila di dannarti a trovare un vestito-. esclamai con tono, si stava lamentando da un'ora per un vestito. 
-Adrienne, ti prego. Vieni e aiutami-. mi alzai solo per non sentirla, andai verso di lei e presi il vestito più bello che aveva. 
-Provolo, voglio vedere come ti sta-. esclamai, lei squadrò il vestito e poi corse in bagno per provarlo. 
Quando uscì era bellissima, avevo deciso di farle indossare un vestito bianco che le cadeva perfettamente per i fianchi, aveva una piccola scollatura dal collo al petto e le stava perfettamente con il fisico che si ritrovava e poi non sapevo nemmeno l'esistenza di questo vestito: nuovo e bello. 
-Non l'ho mai messo-. esclamò entusiasta guardandosi allo specchio. 
-Ti sta benissimo-. esclamai sorridendole dolcemente, aveva lo sguardo spento ma felice chissà che stava pensando in quel momento, magari vestita in quella maniera avrebbe riconquistato Liam, così io non avrei avuto più problemi e mi sarei messa l'anima in pace stando a casa a mangiare gelato. 
-Tu prova questo-. mi prese un suo vestito e io andai verso il bagno a cambiarmi. 
Era di un colore rosa pelle con una scollatura dietro le spalle, davanti cadeva benissimo nonostante il mio fisico, con poca scollatura e una catenina in oro che stava ferma sopra il fianco, mi trovavo abbastanza carina, anzi mi piacevo, si abbinava con la mia pelle chiara e rosata. Uscì dal bagno. 
-Eccomi-. esclamai. 
-Oddio, Adrienne sei bellissima-. venne verso di me e mi abbracciò entusiasta. 
-Grazie, anche tu-. esclamai stringendola. 
Mi prese dal braccio e andammo di nuovo verso il bagno per truccarci, io non mi truccavo molto così prei del phard chiaro da mettere sulle guancie, un filo di mascara, del lucidalabbre di colore rosa chiaro e dell'ombretto pelle sopra gli occhi, abbastanza semplice e anche Julie si basò sul semplice: si mise solo un pò matita nera e dell'ombretto bianco sopra gli occi, era tanto graziosa. 
Eravamo pronte, così presi la mia giacca e ci trovai un cioccolatino che ci avevo infilato prima di andare a sciare, era sempre buono. 
Presi la macchinetta per fare una foto con Julie, uscimmo e trovai Harry davanti la porta che stava per bussare, scoppiammo in una risata. 
-Wow siete bellissime-. Harry ci squadrò e io feci lo stesso, aveva una camicia bianca con un papion nero, un pantalone nero e una giacca nera che gli stava benissimo. 
-Pure tu non scherzi-. esclami e lui fece una smorfia. Julie lo guardò un'attimo e abbassò il viso verso il pavimento con un sorriso gentile. Li presi per bracietto e andammo verso la sala dell'hotel dove avremmo festeggiato e trovammo un casino di gente pronta a mangiare e ballare, era bellisimo, grande con molti tavoli disposti e ordinati, una pista da ballo e un palco dove c'erano strumenti musicali e un dj per dopo la mezzanotte, perfetto. Louis ci indicò di andare verso il loro tavolo, con lui c'era Kate e anche Niall, eleganti e bellissimi. 
Li salutammo e io appoggiai poi le mie cose al tavolo. 
-Vi piace?-. esclamò mio cugino. 
-Ci sarà da divertirsi-. sclamò Niall e scoppiamo a ridere. 
Da lontano vidi Zayn arrivare elegante come sempre e insieme a lui c'era Liam, era bellissimo, camicia anche lui bianca con dei pantaloni blu notte sotto, portava al braccio una giacca e veniva verso di noi con un grande sorriso. Lui e Zayn salutarono tutti, Liam poi andò verso Julie e la prese da dietro il fianco per darle un bacio alla guancia, abbassai di spontanea volontà il viso in basso. 
Mi girai per prendere un bicchiere d'acqua e Liam prese la bottiglia per versarmela, quando tutti si stavano sedendo. 
-Grazie-. esclami sorridendo imbarazzata. 
-Sei bellissima-. sussurò piano e io in quel momento mi sciolsi completamente, non feci a meno di diventare rossa e lui si accomodò al tavolo subito dopo. 
Arrivò il primo e poi il secondo, il terzo, il quarto e poi non sò quanti dolci e quanto mangiare avevo ingerito. Erano le undici e mezza e non avevo fatto altro che mangiare di continuo, ascoltando i miei amici parlare e divertirsi mentre i miei occhi erano rivolti solo a Liam. Stavo per scoppiare, modo migliore per finire l'anno. Quando tutti i pasti erano ormai finiti, Harry mi invitò a ballare e corsi con lui verso la pista dove poi ci raggiunsero anche gli altri, le luci si erano oscurate e mentre ballavo e ridevo con Harry vidi Julie e Liam che invece di ballare soli si erano uniti agli altri per continuare a divertirsi, così io ed Harry andammo verso di loro e cercai di ballare 'decentemente'. Mi stavo divertendo e comunque mancavano quasi dieci minuti all'inizio di un nuovo anno. Mi sentì sfiorare la mano così mi girai di scatto, non vedevo e capivo molto con le luci scure ma poi vidi Liam che mi disse di andare verso di lui, così andai e poi mi guardò un'attimo per poi portarmi fuori, presi la giacca e andai. 
Continuava a correre fin quando non andammo dietro l'hotel dove c'era un picolo prato inbiancato e molto romantico. Mi fece sedere vicino una panchina e lui si mise accanto a me. 
-Che stiamo facendo?-. lì non c'era nessuno, ma mi sentivo strana. 
-Volevo stare con te, iniziare l'anno con te-. esclamò stringendomi la mano. 
-Ma dobbiamo raggiungere gli altri, lo sai-. dissi stringendogli la mano ancora di più, la lasciò e mi guardò negli occhi facendomi ridere. 
-Si ma dopo-. disse in fine. 
Misi le mani dentro la tasca dell mia giacca e trovai il mio cioccolatino, lo presi e lui mi guardò. 
-Hai ancora fame?-. disse sarcasticamente. 
-Si ma veramente no, perchè c'è qualcosa di male nel mangiare un cioccolatino?-. esclamai a tono. 
-No assolutamente-. alzò le mani al cielo in segno di sconfitta.
 -Bene perchè non ne avrai nemmeno un pezzetto-. lo presi e lo divorai. 
-Questo non dovevi farlo-. mi disse e incominciò a farmi il soletico e io scoppiai quasi a piangere dalle risate. 
-Basta-. esclamai esausta, lui si fermò e poi lo guardai ancora nelgi occhi. -Hai un'amica mangia cioccolatini obesa, e..-.
-E con un sorriso bellissimo, oltre ad essere bellissima-. finì la frase facendomi arrosire e sorridere come un'ebete. 
-Ho un'amico cattivo che fa il soletico sapendo che io non lo sopporto facendomi ridere, ma non sà che è una cosa che mi piace di lui..forse-. esclamai arrossendo completamente. Lui mi sorrise e abbassò la testa, sussurrandomi poi qualcosa. 
-Forse, mi potrei innamorare-. innamorare? che cosa vuoi dire? mi sciolsi ancora di più e forse il limite di rosso sul mio viso era aumentato a dismisura. Si alzò e mi prese dalla mano, non c'era nessuno, guardai l'orologgio e vidi che mancavano 60 secondi al nuovo anno e io ero lì con Liam, chi l'avrebbe immaginato.  
Mi strinse a se guardandomi negli occhi, era troppo vicino e non sentivo il sapore delle sue labbra da troppo tempo, il cuore batteva sempre più forte, incominciai così a contare gli ultimi dieci secondi e lui lo fece con me: 3; 2; 1. Era arrivato il nuovo anno. 
Ma quando sorrisi e guardai verso il cielo per vedere le botte che si stavano espandendo per tutto il cielo, la sua mano girò il mio viso verso il suo e quel momento fu il più bello per iniziare un nuovo anno, mi baciò lantamente e dolcemente senza mai finire, la sensazione più bella, io gli sfiorai il viso e lui poggiò la sua mano sulla mia schiena così da farmi venire i brividi e poi ci staccamo insieme. 
-Buon anno-. mi sussurrò mentre mi abbaracciava forte. 
-Buon anno-. mi staccai e pensai a Julie, in quel momento era lì sola e aspettava Liam, mi venne una scia di tristezza e di senso di colpa. 
-Andiamo-. esclamai in pansiero e tirando un falso sorriso, anche se dentro di me sapevo di essere felice. Lui capì come mi sentivo e andammo poi verso gli altri, senza arrivare insieme. 
Vidi Julie guardare i fuochi e vicino a lei c'era Harry che le dava la sua giacca per riscaldarla dal freddo, mi venne un piccolo sorriso vedendo la scena. Harry si girò e mi vide così andai verso di lui per abbracciare entrambi. 
-Buon anno ragazzi-. esclamai abbracciandoli mentre me lo auguravano anche loro. 
-Dov'eri?-. mi disse Julie. 
-In bagno-. dissi fingendo il più possibile pur sapendo di non essere convincente, ma forse lo ero stata. Andai verso mio cugino e gli altri e abbracciai ognuno di loro augurando un nuovo anno a tutti. Liam era con Julie e si stavano abbraccindo, guardò verso di me e mi sorrise, ricambiai senza darla a vedere. 
Mi chiamarono i miei genitori, che erano felici di iniziare un nuovo anno e poi tutti i parenti e amici. 
Dopo le botte tutti andarono verso la pista da ballo e saremmo rimasti lì fino a tarda notte, alcuni si sarebbero ubriacati altri avrebbero ballato senza mai finire, io avrei ballato ma non avrei bevuto molto sicuramente, era meglio la cioccolata. Io rimasi un'attimo al tavolo e guardai Liam arrivare con Julie, lei lo baciò e io rimasi lì a guardarli, non sapevo che cosa mi stava succedendo; gelosia? Ma dovevo riprendermi, insomma non è ancora di mia proprietà per questa notte, per i giorni che verranno lui non sarà mio, mi guardò dritto negli occhi con occhi di sconforto forse e lo sapeva stava cercando di venire verso di me, ma lo lasciai andare non ne valeva la pena. 
Per quanto ne sapevo, era arrivato qualcosa di nuovo e io dovevo decidere che fare di tutti i miei problemi. 
Harry mi tirò verso la pista e io gli diedi una spallata, non avevo alcuna voglia, ma andai lo stesso. 
I nostri occhi si scontravano e io mi sentivo sempre più persa. 
Mi passò vicino, mi aveva appena sfiorata e il suono della sua voce mi aveva detto forse qualcosa ma non avevo capito 'mi dispiace, io..' non capivo la musica era alta e io ero stata appena tirata da Harry verso l'interno della pista e lui era lì con gli altri e con Julie. 
Continuai a ballare, pensando solo al nostro bacio, la cosa più bella. 
 
 
 
 
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Spazio autore: 
 
Salve belle (: 
Sono tornata, questa volta molto prima, ahaha! 
Comunque questo capitolo..vediamo non sò se è completamente convincente, ma alla fine mi piace dfjsjhdsf, il bacio insomma.*-*
ma comunque come sempre fatemi sapere che ne pensate, perchè sapete che ci tengo :(
Grazie mille come sempre a chi segue, legge e recensisce, GRAZIE! 
Purtroppo rimangano pochi capitoli della nostra ff, ma ancora no eh e.e 
RECENSITE. 
Un bacio, Franci.<3 
 

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Capitolo 14
*** Thirteenth chapter. ***


Little thing.

thirtteen chapter.


 

 
 
 
-Thirteenth chapter.
 
 
Il mattino mi svegliai verso l'ora di pranzo, la nottata era stata devestante, la musica era talmente forte da rompere i timpani e la mia testa era diventata un grande melone pronto a scoppiare, le persone erano ubriache e non capivano niente, nemmeno io che non avevo toccato niente non capivo niente. Sapevo che ero viva e che potevo alzarmi e guardarmi ancora allo specchio per rifflettere. Mi alzai e vidi Julie ancora dormire, la notte appena passata era stata strana per lei, per dei secondi spariva e in altri tornava con qualche bevanda nelle mani, non si era ubriacata ma io tornai prima di lei in camera, perchè stava ancora ballando..con Liam ovviamente. Cercai di non pensarci e preparai la borsa per ritornare a casa questo pomeriggio. Le parole, il sapore di Liam mi riempiva i pensieri e cercavo in tutti i modi di pensarci sempre di meno, anche se impossibile. 
-Adrienne-. la voce stanca e assonnata di Julie mi fece voltare verso di lei, che piano si stava alzando dal letto. -Buongiorno-. mi sorrise appena con gli occhi ancora chiusi. 
-Buongiorno Julie, tutto bene?-. mi avvicinai a lei preoccupata delle sue condizioni di cui non sapevo niente. 
-Si..sto bene, però non resterò mai più una notte intera alzata-. ridacchiò facendomi ridere, mi alzai e continuai ad aggiustare il borsone, andò in bagno e poi tornò e venne verso di me. 
-Devo aggiustarmi il barsone anche io-. rise e prese le sue cose per poi metterle nel borsone. Non mi parlò del resto della serata appena passata, parlammo di altro e dopo esserci vestite e preparate per andare dagli altri, uscimmo dalla camera, incrociammo Harry nei corridoi dell'hotel e gli saltai addosso per abbracciarlo. 
-Harry-. mi ricambiò l'abbraccio e salutò Julie con la mano. -Pronto?-. gli chiesi. 
-Oh, si devo prendere il borsone in camera-. mi sorrise e fulminò Julie che invece cercava in tutti i modi di guardare da un'altra parte, sembrava molto imbarazzata dalla sua presenza. 
-Io scendo-. esclamò Julie guardandomi negli occhi. -Va bene, arrivo-. le risposi e se ne scappò dalle scale, Harry sorrise sarcasticamente. 
-Che succede?-. mi venne da ridere. 
-Niente..-. mi disse poco convinto così lo fulminai di parlare all'istante. -Ieri sera l'ho baciata di nuovo-. ridacchiò a bassa voce. 
-Che cosa?-. gridai mentre mi implorava di parlare a bassa voce. -Che stai facendo?-. cercai di sussurare. 
-Niente, davvero niente, non succederà mai niente tra noi-. mi guardò negli occhi convinto e sicuro. 
-Ma tu la baci, fai attenzione, tu..-. mi fermò e cercò di non parlarne. -Vado a prendere il borsone-. se ne scappò verso la stanza ridendo. Non riuscivo a credere che tutto questo stava succedendo a me, insomma tutti adesso si dovevano dichiarare e stare insieme? Per non parlare di me che ero un caso ormai perso, pensai al peggio: se tutti parlassero di quello che sentono e salterebbe un casino? Ero confusa e incerta di tutto e non ne potevo nemmeno parlare o sfogarmi con nessuno, un vero incubo. 
Scesi le scale e salutai gli altri che erano ormai pronti a partire, Niall aveva preso dei panini da mangiare nel viaggio e nonostante la sua faccia stanza ne stava divorando uno, i ragazzi erano tutti stanchi e davvero non sapevo come Louis avrebbe fatto a guidare. Mi girai e vidi Harry arrivare e dietro di lui c'era Liam, mi sorrise e io ricambiai timidamente, possibile che ogni giorno che passava era sempre così dolce e bello? Mi ripresi e sospirai, lo guardai ancora ed era insieme a Julie che sembrava molto assente ma normale come al solito. 
-Andiamo-. esclamò mio cugino e mi buttai sul sedile del furgunciono, Harry mi venne vicino e proprio come all'inizio del viaggio Liam e Julie erano affianco a noi e io mi sentì morire nel averlo così vicino ma anche così lontano. Durante il viaggio cercammo di riposare il più possibile così che tutti fossero tranquilli, nel pomeriggio eravamo difronte casa mia e di Louis così tutti scesero e presero le loro cose. 
-Ragazzi buonanotte-. esclamò Zayn che prendendo il suo borsone andò verso casa con Niall, scoppiamo a ridere nel vederlo così stanco e ancora assonato. -Ciao ragazzi-. esclamai, Julie mi venne ad abbracciare e se ne andò a casa anche lei, sorrise a Liam dandogli un piccolo bacio alla bocca, sembravano come sempre freddi l'uno con l'altro e io rimasi in silenzio mentre salutavo Harry che scappò anche lui a casa e in fine Liam che mi venne vicino a salutarmi. -Ci vediamo dopo-. mi sussurrò all'orecchio andando via. Rimasi ferma e lo guardai confusa, dopo..dopo quando? Perchè? Se ne andò e io tornai verso casa con mio cugino. 
Entrai in casa senza pensarci e abbracciai i miei genitori che mi fecero ancora gli auguri oltre alle mille domande sù come avevo passato questi giorni, che dire ho baciato Liam vi basta? Di certo non avrei mai detto queste cose ma risposi con un semplice 'divertente..', presi le mie cose e andai in camera a darmi una lavata. Dopo essermi lavata a pulita, presi il pigiama e lo infilai riscaldandomi e prendendo un libro incominciai a leggere. 
La lettura era difficile con i miei pensieri di mezzo, che voleva dire 'ci vediamo dopo' insomma che sarebbe venuto qui, quindi mi avrebbe trovata in piagima, di certo non avevo le forze per poter cambiarmi ancora. Sbruffai e ripresi a leggere. 
-Adrienne-. gridò mia madre, mi fermai di leggere e risposi. 
-Che succede?-. gridai mentre mi alzavo dal letto. 
-Sta salendo un tuo amico-. gridò da sotto, un'amico? Harry molto sicuramente. Mi alzai per aprire la porta della camera, non era Harry. Spalancai gli occhi e mi guardai il piagiama che indossavo, gli orsetti non erano per niente affascinanti..Liam, ecco il suo 'ci vediamo dopo'. 
-Stai molto bene-. ridacchiò, che bella figura. 
-Grazie-. ridacchiai. -Che ci fai qua?-. esclamai imbarazzata. 
-Ti avevo detto che dopo ci saremmo visti, ed eccomi-. rise e io sorrisi passandomi una mano nei capelli. 
-Non dovresti venire a casa mia con la presenza dei miei genitori a casa, penserebbero male-. incominciai a ridere facendo una smorfia. 
-C'hanno visto dormire insieme, ti ricordo, credo che ormai sia normale-. mi sorrise e io diventai rossa in viso ripensando a quelle serata, mi prese la mano e alzò la mia manica guardando il mio bracciale...oh il mio bracciale segreto. 
-Che c'è?-. sorrisi. 
-Ecco..te l'ho regalto io-. mi disse imbarazzato e io lo guardai confusa.
-Tu..davvero?-. incominciai a ridere avvicinandomi a lui. 
-Si-. rispose secco e sorridendomi, mi guardava negli occhi e io mi sentivo così speciale in quel momento. -Lo indossi praticamente sempre da quando ti è arrivato-. mi prese da un fianco facendomi venire i brividi. 
-Certo è bellissimo, grazie-. dissi abbassando la testa. Si avvcinò a me guardandomi negli occhi e pian piano le sue labbre stavano raggiungendo le mie facendomi sudare freddo, il cuore incominciò a prendere un battito accelerato e mi baciò ancora e ancora, si fermò e gli osrrisi. 
-Perchè sei venuto?-. sorrisi e gli sfiorai il viso. 
-Perchè voglio stare con te-. mi baciò ancora e incominciai a non esserci con la testa facendomi trasportare da ogni suo bacio, mi staccai dolcemente da lui e gli strinsi la mano. Ecco i sensi di colpa ma perchè dovevano perseguitarmi ogni momento? Sospirai. 
-Non è giusto che tu voglia stare con me-. sorrisi appena e lo guardai. 
-Purtroppo io voglio, non posso cambiare le cose-. mi strinse la mano e si avvicnò ancora di più a me. Mi si illuminarono gli occhi e lo strinsi e me senza nemmeno accorgermene, lui mi stava tenendo stretta e sentì le farfalle allo stomaco, mi staccai e mi buttai sul letto guardando il soffitto, lui mi raggiunse facendomi ridere. 
-Se fosse facile-. esclmai e lo guardai. 
-Non c'è niente che sia facile Adrienne, ma non puoi nemmeno rispingere tutto-. disse in tono divertito e serio allo stesso tempo, mi venne da ridere. 
-Giusto-. lo guardai ancora negli occhi e scoppiamo a ridere. -Non ridere-. dissi seria continuando a ridere dopo. Mi avvcinò a lui facendomi il solletico da pertutto. 
-Basta-. incomincia a ridere e mi ritrovai sopra di lui, lo bloccai e gli strinsi le braccia andando verso il suo viso. 
-Sei bellissima-. mi fece sciogliere e sorrisi spontaneamente, lo baciai e per la prima volte ne avevo avuto il coraggio, ci guardammo negli occhi. Bussarono alla porta e mi staccai da lui. 
-Chi è?-. saltai dal letto aggiustandomi mentre Liam mi venne vicino.
-Julie, posso entrare? La porta è chiusa-. mi salì la saliva alla gola, guardai Liam e lo spostai verso il mio armadio.
-Devi nasconderti subito-. sussurrai verso Liam che era rimasto immobile senza dire parola, poteva anche farsi vedere ma se Julie avesse pensato male? Chi l'avrebbe sentita, non avevo tempo nemmeno di pensare a una scusa per averlo dentro la mia camera. -Arrivo-. gridai poi alla porta. -Allora mettiti qui-. lo presi dal braccio e lo nascosi dentro il mio armadio che a pensarci era un pò in disordine. -Va bene-. mi sussurrò e si nascose. Andai ad aprire a Julie che entrò e si buttò sul letto. 
-Julie, come mai non mi hai detto che venivi?-. sorrisi imbarazzata e preoccupata. 
-I miei sono dovuti andare da alcuni amci che abitano in questo quartiere e ancora non ho messo piede a casa, mi stavo annoiando e sono venuta, perchè stavi andando a letto?-. mi guardò stranita. 
-No no assulutamente, tranquilla-. cercai di stare tranquilla e guardai verso l'armedio sperando che non accadesse niente. Julie si portò un braccio sopra gli occhi. -Stai bene?-. dissi a bassa voce guardandola. 
-No, Adrienne cosa devo fare? Le cose tra me e Liam non stanno migliorando per niente, che poi non sò nemmeno perchè erano peggiorate-. sospirò e guardò il soffitto. Cavolo Liam stava sentendo.
-Capisco..ma non credi che ti stia succedendo qualcosa? Magari è un'impressione-. ma che sto cercando di dire? 
-Non lo sò, io..-. non finì la frase e mi guardò ancora negli occhi. -Che vuoi dire con 'ti sta succedendo qualcosa'?-. 
-Io..io, non volevo dire niente, magari è una tua impressione come ho già detto-. cercai di ridacchiare ma mi sentivo una vera idiota. 
-Va bene, vedremo..insomma-. abbassò la testa e si fece prendere dal panico o almeno mi sembrava così, che poi ancora non mi aveva parlato del bacio con Harry. Le suonò il telefono e rispose andando verso l'armadio, saltai dal letto e mi avvcinai verso di lei andando di fronte l'armadio facendo finta di niente. Mi guardò strana. -Devo scendere, ci sono i miei-. mi abbracciò e l'accompagnai verso la porta. 
-Ciao Julie-. le diedi un bacio alla guancia e andò via. I minuti più brutti della mia vita. Liam uscì dall'armadio sano e salvo e venne piano piano verso di me sospirando. Gli andai contro e lo guardai negli occhi. -Lei non se lo merita-. alla fine se non stava con Harry che continuava a baciarla un motivo c'era: Amava Liam. 
Abbassò la testa, non aveva molto da dire, forse.. 
-Adrienne sistemerò le cose-. erano le uniche cose che era riuscito a dirmi, bene. Mia abbracciò ancora una volta e mi sentivo quasi scoppiare, perchè doveva succedere a me? Insomma sono una stupida è semplice, potevo evitare tutto questo giusto? 
-Forse è meglio se torni..-. in quel momento era meglio stare ognuno per conto suo. Mi strinse e non mi fece finire la frase. 
-Torno a casa, va bene-. mi strinse la mano e lo accompagnai alla porta, mi baciò la fronte. -Domani ci vediamo-. mi guardò ancora negli occhi dolcemente con sguardo che le cose sarebbero migliorate anche se non sapevo come, non mi piaceva affatto nascondermi. 
-Va bene..-. mi baciò ancora una volta la guancia e se ne andò via. 
Mi buttai sul divano e cercai di non pensare a niente apparte che volevo dormire e non pensare.
 
 
 
 
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Spazio autore: 
 
Gente sono tornata! 
Scusate il solito ritardo ma la scuola non mi aiuta molto :( 
Comunque dsdfhfds, voglio sapere che ne pensate del capitolo, ho cercato di scriverlo decentemente ma ho bisogno di un parere!
Allora molte cose cambieranno e.e curiosi? 
AHAHAAH, GRAZIE MILLE A CHI SEGUE, RECENSISCE E LEGGE IN SILENZIO LA MIA FF, GRAZIE SIETE DOLCISSIMI SDFGDSGS.
Io scappo careee. 
Franci.<3

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