Ordinary Lovers

di Gary Hawkeye
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Take care of you every day ***
Capitolo 2: *** Protect you ever day ***



Capitolo 1
*** Take care of you every day ***


Ordinary Lovers
Take care of you every day



Vivere con Yamcha era semplicemente impossibile.
Un bambino capriccioso di tre anni gli avrebbe dato infinitamente meno fastidio.
Purtroppo per lui, il suo compagno/fidanzato era un bambino capriccioso sulla soglia dei trent’anni.
 
“Che dici? Vediamo qualcosa in TV? Dai, Tie-chaaan! Non fare il timido e vieni qui!” 
Yamcha, battendo la mano sulla seduta del divanetto su cui era seduto, gridò eccitato, inclinando la testa all’indietro per cercare di scorgere Tien.
Cercava di fare il bimbo tenero, lui, eh? Stava tentando di ammorbidirlo con una vocina lamentosa e infantile, che non si addiceva per niente al suo tono normale. Non capiva che lo stava solamente infastidendo?!
Al suddetto “Tie-chan” spuntò una venuzza pulsante sulla fronte.
 
Yamcha sembrava talmente entusiasta di poter fare qualcosa di assolutamente ordinario. Per lui era tutto così eccitante.
Mangiare riso era eccitante. Infilarsi nel futon era eccitante. Anche farsi la doccia alle sei di mattina, con le occhiaie fino alle ginocchia, era eccitante – certo, se ci fosse stato anche Tien, lo sarebbe stato molto di più.
 
Per cui, dopo aver trascinato il “tre-occhi” dalla cucina, e averlo spinto – con troppa enfasi,se possiamo dirlo – su uno dei cuscinetti dello striminzito divanetto in simil-pelle, si protese verso l’armadietto alla sua sinistra per afferrare una coperta.
Se ne era ricordato, una volta tanto.
Tien tirò un sospiro di sollievo. Era praticamente ovvio che, a dicembre inoltrato, per quanto si possa stare attaccati “come una ventosa”,  non c’era modo di vedere un film in pace con Yamcha – il quale soffriva il freddo più di qualunque altro essere umano sulla Terra – che batteva i denti continuamente.
Ma, il suo fidanzato – testardo fino all’osso – continuava a sostenere di saper sopportare qualunque prova di resistenza, anche estrema… Perché lui era forte, abile e fantastico.
Certo, come no…
Quindi, la coperta – di lana, chiaro? – era d’obbligo, se non si volevano avere tare psichiche permanenti.
 
“Eh, Tie-chan? Che ne dici se guardiamo questo film? Daaai, sembra interessante!” Yamcha indicò insistentemente lo schermo del televisore. Poi si avvicinò a Tien, posò la testa nell’incavo del suo collo e, sorridendo amabilmente, chiuse gli occhi.
A Tenshinhan rimaneva solo un’opzione.
 
Quando il moro utilizzava quel mezzuccio da quattro soldi, con lui, in realtà voleva intendere qualcosa come: “Se solo provi a dirmi di no, ti ri-spedisco al creatore in tre secondi. Anzi due.”
Con tanto di voce minacciosa inclusa nel pacchetto.
 
Il “tre-occhi” fece uno stanco cenno d’assenso, in ogni caso sapeva perfettamente che, dopo un quarto d’ora - al massimo venti minuti, Yamcha si sarebbe addormentato e lui avrebbe potuto guardarsi qualsiasi altra cosa.
Si mise immediatamente un cuscino tra le gambe incrociate.
Yamcha, neanche a dirlo, si dipinse in volto un sorrisone a trentadue – ma che dico? A sessantaquattro denti – e si sistemò sul suo Tie-chan.
 
Il film era finito da un pezzo. Di baci appassionati, battute esilaranti e malintesi scontati ce ne erano stati tanti, forse troppi, su quello schermo.
E Yamcha e Tie-chan? Loro non ne avevano visto nemmeno un quarto. Tutti e due si erano profondamente addormentati.
Il gomito destro di Tenshinhan puntellava sul ginocchio, il palmo della sua mano sosteneva la sua testa. L’altra era vicina al braccio sinistro del suo fidanzato.
Yamcha, con la bocca spalancata, un rivolo di saliva che scendeva lateralmente per il mento. Aveva il braccio destro proteso verso la mano sinistra di Tie-chan e sfiorava le sue dita callose.
 
Immaginare una vita più bella di quella non serviva. La loro quotidianità bastava.



Note di Saga… ehm Gary (Hawkeye)
                                                         
Non sono deceduta!!!
Salve a tuttissimi! Con mia infinita gioia e con vostro immenso dolore sono tornata su questo fandom.
Per chi mi conosce da tempo , ma non mi riconosce:  Io sono, o meglio ero, Sagami. Ho semplicemente cambiato nick.
Per chi non mi conosce: Piacere! Io sono Gary (e mi piace lo shonen ai).
 
Questa fiction è mostruosamente OOC, vero? Ditemelo, vi prego.
 
Stamattina ho pensato: “Ma se facessi qualcosa di nuovo, invece che le mie solite introspettive senza senso? Tipo una TenshinhanxYamcha?”
Poi ho fatto mente locale, caso mai avessi fumato qualcosa di strano a colazione.
Ho pubblicato su FB un post con la mia bislacca intenzione e…  Un sacco (sei!) di persone mi hanno sostenuta!
Ed ecco qui. La flash si chiama Ordinary Lovers (Innamorati/Amanti Ordinari? Si dice così, giusto?), ed è una Crack. Paradossale, vero?
Mi è uscita una Tiencha (si dirà così?)… NON LINCIATEMI, VOI DEL FANDOM!
Supportiamo tutti insieme il potere delle Crack Pairings.
Questa flash di 575 parole (più o meno) è dedicata a tutti coloro che, come me amano il Crack (Pairing, ragazzi… PAIRING).
In particolare è dedicata a:SeaLight, Son Ken, JeanneValois, LadyGrinningSoul, Reby chan e Dolina(Goten e Dolina: sono talmente dispiaciuta! Non so il vostro nick su Efp… quindi scrivo con i vostri nomi Facebook)*
Grazie a tutti voi che state leggendo queste righe, mi fate immensamente felice. Se vi va, lasciate una recensione e sentitevi liberi di appuntarmi errori, critiche o consigli:D
Spero di avervi strappato almeno un sorriso.
Grazie ancora e alla prossima.
Gary
 
*I colori dei nick sono puramente casuali. Non sono affatto ispirati alla Generazione dei Miracoli di Kuroko no Basket, scherziamo?! Non sono mica i miei sei piccoli, dolci e fottutamente bellissimi Seijiuro, Testuya, Shintaro, Atsushi, Daiki o Ryota! No,no… *si guarda intorno* Assolutamente…
Andatevi a vedere Kuroko no Basket. FIDATEVI.
Chiudo.

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Capitolo 2
*** Protect you ever day ***


Ordinary Lovers
Protect you every day
 


“Ti faccio fuori in un attimo!”
“Divertente…”
“Vedrai!”
 
In momenti come quelli, Tenshinhan, tirava fuori il suo lato più sensibile.  
Con Yamcha sdraiato nel futon, avvolto nelle coperte di lana più calde che ci fossero in casa – accaldato, sudato, mantelline su mantelline e con un asciugamano umido sulla fronte – e farneticando parole senza senso, Tien lo medicava e si lasciava portare indietro dai ricordi.
 
In quel caso, il giorno in cui si erano conosciuti, al Torneo Tenkaichi.
Non erano proprio in rapporti così amichevoli.
 
Un combattimento, stando al vociare degli spettatori, epico.
Ma, nonostante questa presunta epicità, Tenshinhan,  non vedeva nient’altro che tanta sicurezza nel proprio essere, nel suo avversario. Ma per il resto, assolutamente nulla.
Nessuna capacità speciale, velocità considerevole o forza bruta.
Solo un combattente poco sopra la media.
 
Un bel ragazzo, nulla da dire. Alto, muscoloso, capelli scuri ed occhi neri e profondi. Ma, diciamocelo, lui non era lì per fare il giudice di un concorso di bellezza, ma per partecipare ad un torneo di arti marziali. E per vincerlo.
Era assolutamente sicuro di poterlo fare.
Anche ad occhi – tutti e tre– chiusi.
 
“Che c’è? Hai paura di attaccare?”
Che sbruffone. Lui sarebbe dovuto essere terrorizzato da un allievo dell’Eremita della Gru.
 
Gli avrebbe fatto pentire di averlo incontrato.
 
“Ehi, Tie-chaaan… Mi porti qualcosa da bere? Che sia caldo, eh... Per cortesia.”
Glielo chiese con un’espressione a cui nessuno, e ripeto nessuno  – nemmeno quell’arpia di Chichi avrebbe resistito – sarebbe riuscito a dire di no.
 
Ma, Kamì… Anche con la febbre a trentotto e mezzo riusciva ad essere così fastidiosamente dipendente da lui?
Tien si alzò, con quattro falcate raggiunse la cucina – non che la loro casa fosse così grande – e riempì una tazza enorme, ci sarebbe entrato dentro adirittura Pual, di latte.
“Quanto sei gentile… Grazie mille.” Yamcha sorrise, socchiuse gli occhi e fece un cenno con la mano verso l’altra stanza.
 
“Tie-chaaan!” Basta! Non lo poteva più soppor- “V-vieni… Sbrigati! Non riesco ad alzarmi! Credo che mi sia risalita la febbre…”
Ecco perché gli diceva sempre di ricordarsi di mettere la coperta! Non si divertiva a fare la mammina apprensiva, lui!
Qualche passo veloce e si sedette accanto al suo fidanzato. Gli porse la tazza di latte caldo e si avvicinò con la bocca al suo viso per controllarne la temperatura.
E no, non lo faceva per baciare la fronte del suo uomo.
Neanche un po’.
Intendiamoci, ragazzi. Aveva solo accidentalmente nascosto il termometro sotto il cuscino di Yamcha. Niente d’intenzionale.
 
Un sorriso sghembo si allargò da un orecchio all’altro, sul viso del moro.
Afferrò per il colletto il suo Tie-chan e premette le labbra contro le sue.
Mentre lo baciava, Tenshinhan poteva sentirlo ridere. Sarebbe mai riuscito a sincerarsi della salute mentale di quel bastardo?
 
Maledetto.
 
“Ora basta, Tie-chan. Altrimenti ti prenderai anche tu l’influenza” Yamcha si staccò lentamente da lui e sorrise ancora. Lo guardava e i ricordi riaffioravano nella sua mente.
 
Tien gli passò una mano sulla fronte e gli intimò di rimettersi sotto le coperte.
 
Inutile dire – si sa, la vita quotidiana è piena di questi cliché – che nemmeno due giorni dopo, era Tie-chan a stare al calduccio nel suo futon, sotto le amorevoli cure del suo fidanzato.
Ma, anche con trentanove di febbre, avrebbe voluto spaccargli la faccia, a quel bell’imbusto. Nemmeno gli portava il latte, l’ingrato!
 
E pensare che, solo alcuni anni prima, gli aveva rotto la gamba sinistra e lo aveva mandato all’ospedale senza alcuna responsabilità.
Era stato talmente divertente vederlo soffrire.
Adesso invece si preoccupava per qualunque cosa lo riguardasse, anche una banalissima febbre.
 
I cliché della vita…
 
 
 
Note di Gary
Ehm-ehm…  Saaaalve. A tutti, di nuovo.
In quanto, tre giorni? In tre giorni sono ritornata a scrivere sempre sulla stessa raccolta. Questo è un record! *stappa bottiglie di champagne*
Non aspettatevi  che rimarrà così.
Allora, passiamo alla flash ( Di cinquecento parole, ragazzi! Più novantanove che non contiamo… ).
Sì, lo so, la scelta del “prompt” è un po’ banalosa (?) …  Ma che ci posso fare io se questi due mi ispirano così tanto ammmour?
E poi non sono proprio convintissima, ma vabbeh…
Ah, per chi volesse leggere il capitolo corrispondente al combattimento tra Yamcha e Tien questo è il link (ma non interesserà a nessuno, giusto?)
 
VabbeH, si passa ai vari ringraziamenti:
Un Grazie a SeaLight che mi ha fatto una recensione splendida allo scorso capitolo. Grazie, Light :D
Un Grazie a Son Ken che, oltre a farmi i complimenti, mi ha consigliato la colonna sonora da ascoltare mentre scrivevo., cioè “All to myself” dei Marianas Trench. Ascoltatela.
Grazie, Tetsuya-chan :D
E un grazie a tutte le quarantasei persone che hanno letto lo scorso capitolo e a chi sta leggendo in questo momento. Grazie, ragazzi :D
Mi rende davvero felice sapere che le mie storie vengono apprezzate.
 
Come al solito, se lasciate una recensione, un commento, una critica, qualsiasi cosa, visto che la scorsa volta ce ne è stato uno solo.
Solo. Solo e famelico.  *cita Pascoli* Però era bellissimo *-*
VabbeH, ringrazio ancora tutti <3
Alla prossima!
Gary
 
 
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(© elyxyz)

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