3 anni dopo...

di Andais
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Complotto ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Naruto alla ribalta ***
Capitolo 4: *** Kakashi e Sakura ***
Capitolo 5: *** Finalmente ***



Capitolo 1
*** Complotto ***


Erano finalmente passati tre anni da quando Alba minacciava le forze portanti. Il mondo era tornato alla normalità e Konoha non era da meno.

-Sasuke!-

-Non rompere sfigato!-

-A chi hai dato dello sfigato?!-

-A te testa quadra!-

-Maledetto! Se vengo lì ti affetto!-

-Devi solo che provarci cretino!-

Ho detto che Konoha era un posto tranquillo? Beh, quasi. Insomma, tutti erano tranquilli, a parte Naruto e Sasuke. Sasuke, dopo la vendetta fatta contro suo fratello e dopo aver sistemato certe faccende, non poco serie e non poco illegali, era stato riportato alla foglia da Naruto. Da quel giorno erano passati tre anni in cui, quei due, erano tornati a litigare come quando erano bambini.

In quel particolare frangente, Tsunade, Sakura, Sai e Kakashi guardavano sconsolati, dalla stanza dell’Hokage, i due ragazzi che si inseguivano saltando da un tetto all’altro del villaggio urlando a squarciagola. Tsunade si voltò –Dobbiamo trovargli qualcosa da fare!-

-Si, maestra. Ma cosa?-

-Già non guardate me. Gli ho dato missioni separate, esercizi separati, addirittura a Sasuke ho fatto fare lezione all’accademia così da non farli incontrare- Kakashi sospirò esasperato –Non so proprio più cosa fare-

-Però, in un libro ho letto che le ragazze litigano e picchiano una persona perché sono attratte da quest’ultima-

-E questo, Sai, cosa centra?-

-Mi è venuto in mente quando Naruto parlava di Sasuke. E se, per lui, non fosse solo un legame, diciamo… familiare?-

-Spiegati meglio-

-E se Naruto fosse innamorato di Sasuke, ma non se ne fosse nemmeno accorto?-

-In effetti, per quanto gli potesse essere affezionato, Naruto ha fatto più di quello che era necessario per portarlo a casa. Si è anche fatto picchiare pur di non dire al Raikage dove si trovasse-

-Se fosse così, bisogna solo fare in modo che sfoghino i loro sentimenti in un altro modo-

-Già, ma come fare a sapere Sasuke che cosa prova? E soprattutto, come facciamo a fargli capire che cosa provano l’uno per l’altro, se sono così cocciuti?-

-Scusate- Sakura alzò timidamente una mano, era stata innamorata per così tanto tempo di Sasuke che ormai lo conosceva. Pensava anche lei che quei due nascondessero molto di più di quello che volevano far vedere, e lo aveva immaginato vedendo Sasuke e Naruto quel giorno in cui, seguendo Orochimaru, si incontrarono dopo tre anni. Ancora ricordava gli occhi di Naruto colmi di un’emozione più forte dell’amicizia e quelli di Sasuke che erano stati, seppur per un secondo, gli occhi di chi guardava la persona più importante della propria vita. Li conosceva, era cresciuta con loro, e aveva desiderato moltissimo che Sasuke guardasse lei così, ma lui aveva solo occhi per Naruto. In ogni caso, tutti la stavano fissando quindi continuò –Secondo me Sasuke prova le stesse cose per Naruto-

-Da cosa lo deduci Sakura?-

-Intuito. Soprattutto, li conosco e vedo come si comportano quando riescono a mettere da parte l’astio. Hanno un’intesa che fa spavento e poi, quando io e Naruto conoscemmo Sai per la prima volta, Naruto passò più di un’ora a dirmi che Sasuke era molto più bello di te- guardò Sai –Senza offesa ovviamente- sorrise e continuò –E ho visto come si sono guardati quando lo abbiamo incrociato nel covo di Orochimaru-

-Ok, Sakura se tu ci dai l’ok, noi cercheremo di far ammettere a quei due i loro sentimenti-

-Non solo vi do l’ok, voglio aiutarvi.-

-Perfetto! Kakashi, Sakura e Sai, voi avete una missione di livello S… far mettere insieme quei due!-

-Hokage, dice che è da livello S?-

-Con gli elementi con cui abbiamo a che fare?-

-Ok, si, in effetti sarebbe fin superiore al rango S!-

-Già!-

Dopo questa decisione si salutarono e i tre uscirono pensierosi. Kakashi non aveva idea di come fare a portare a termine la proprio missione. Non era abituato a non avere idea della mossa da fare, di solito aveva circa un centinaio di idee e sondava quella più probabile.

-Che ne dite se facessimo una cena di squadra?-

-E a cosa ci porterebbe?-

-Beh, senza l’aiuto di Sai niente-

-Che cosa centro io?-

-Giusto Sakura, non riesco a seguirti- La ragazza sbuffò.

-Sto dicendo, Kakashi, ti ricordi nel paese delle onde? Quando Sasuke pareva morto?-

-Si, certo-

-E ti ricordi Naruto come ha reagito?-

-Certo, ha quasi fatto uscire il demone!-

-E Sai, ti ricordi quando abbiamo incontrato Orochimaru sul ponte? La reazione di Naruto quale fu?-

-Beh, era molto iroso. E lo era diventato maggiormente quando Orochimaru aveva nominato Sasuke come Suo-

-Esatto-

-Beh, che Naruto abbia un temperamento un po’… vulcanico, lo sappiamo tutti, non riesco a capire il nesso con la cena-

-Aspetta, ora ci arriviamo. Stavo pensando che, se Sai, chiede a Sasuke di uscire, visto che sono nella stessa squadra, e Naruto li scoprisse?-

-Mi ammazzerebbe-

-Appunto!- Sakura era emozionata dalla sua stessa idea. Era stata un genio, un drago, nessuno poteva competere con  lei in fatto di intelligenza.

Mentre si stava congratulando da sola, Kakashi, intervenne –Si ma, geniaccio, è Sasuke che deve ammettere qualcosa. Naruto è già più semplice!-

-No, non è vero! Fosse più semplice l’avrebbe già ammesso, credo che Naruto sia addirittura più complicato di Sasuke-

-Come sei negativo Kakashi!-

-No, sono pratico. È diverso. Invece stavo pensando a una cosa un po’ più sobria, sempre restando in tema di gelosie.-

-Cioè?-

-Se noi organizzassimo la festa di Halloween per tutto il villaggio, o almeno, per nuovi Jonin, Genin e Chunin, potremmo avere qualche possibilità-

-E perché?- Kakashi sbuffò. Non e tanto diversa Naruto nella velocità di apprendimento, specie se non le interessa quello che dici perché hai scartato la sua idea, pensò.

-Perché, Sakura, se in una festa del genere, Sai ci provasse con Naruto o anche solo Kiba, cosa sinceramente più probabile, e Neji, ad esempio, ci provasse con Sasuke, uno dei due cederebbe con una scenata di gelosia tale da poterla sbattere in faccia a entrambi!-

-Perché è più facile ci provi Kiba?-

-Perché sarebbe più normale che ci provasse persino Iruka, piuttosto che Sai-

-Oh, giusto-

-Ok, allora andiamo a organizzare la festa. La faremo fare a Tsunade e noi ci occuperemo degli inviti-

-Io e Sai facciamo gli inviti-

-Ok, allora io vado dall’Hokage- detto questo si separarono. Il piano non era dei migliori, però era sempre meglio che non averne uno.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-Maestro ma perché dovremmo festeggiare Halloween, non ci sono missioni da fare?-

-Ed ecco che ricomincia!-

-Allora, vuoi risolvere la cosa subito, Sasuke, o preferisci quando il maestro se ne sarà andato?-

L’Uchiha sorrise in segno di sfida e Naruto si irritò ancora di più. –Tanto, Naruto, lo sai che l’ultima volta mi hai battuto solo perché, Io, te l’ho permesso!-

-Basta, sei insopportabile! Perché non ti proclami direttamente Hokage! Anzi, aboliamo direttamente tutto il sistema delle terre ninja e facciamo un grande continente governato dal meraviglioso Sasuke Uchiha! Lo stesso che ha tradito il suo villaggio e quasi ucciso i suoi amici- Naruto alzò le mani, si voltò e urlò all’aria –Ma tanto lui è magnifico ed intoccabile!-

-Adesso basta cretino!-

-Perché- si era voltato e fronteggiava Sasuke come se fosse un nemico –Se no che fai eh?-

-Adesso basta ragazzi! Comportatevi civilmente! Naruto la festa è organizzata dall’Hokage e serve per rafforzare i rapporti dei compagni del villaggio. Sasuke, tu smettila di stuzzicarlo-

-Ha iniziato lui!-

-Che cosa!-

-Basta ho detto! Il primo dei due che apre bocca, riceverà una punizione che non si dimenticherà tanto facilmente, credetemi!- Kakashi era davvero irritato dal loro comportamento. Non aveva idea di che punizione infliggergli, ovviamente, però il suo tono e la sua voce dovevano essere stati una minaccia sufficiente, perché i due si ammutolirono subito. –Come stavo dicendo, domani NOI andremo a questa festa! È obbligatorio mascherarsi seppiatelo! E non una parola sull’argomento voi due!- Naruto e Sasuke avevano fatto entrambi la stessa espressione. Anche Kakashi non aveva minimamente voglia di travestirsi, ma era in ballo tutta la missione e, come si suol dire, quando il gioco si fa duro, i duri si travestono da fantasmi.  Si erano messi tutti e tre d’accordo che si sarebbero visti direttamente alla festa, questo, ovviamente, voleva dire che Kakashi sarebbe andato a prendere Naruto e, Sakura, invece, Sasuke. Non volevano certo che i due fautori di questa missione ridicola, non si presentassero proprio!

Così, alle 19:30, Kakashi andò a prendere un Naruto emozionato e vestito da chirurgo imbrattato di sangue da capo a piedi. –Bel costume, Naruto!-

-Anche il tuo maestro. Vuoi dirmi che, sotto la maschera da zombie, non hai la benda in faccia?-

-Figurati- fortuna che la maschera che si era messo, gli copriva quasi interamente il volto. Avrebbe voluto prendere il biondino e mettergli la testa nel gabinetto, per quella battuta inutile, invece fece un bel respiro e, insieme, si avviarono alla festa.

-Direi che questa volta Tsunade ha un po’ esagerato-

-Già- la festa era stata organizzata nel salone dei ricevimenti che, di norma, viene usata dall’Hokage per riunioni importanti. Solitamente è una stanza sobria, con un tavolo lungo e delle sedie posizionatevi intorno, quel giorno, invece, era tutta addobbata con scheletri che scendevano dal soffitto, ragnatele a tutte le finestre, musica ad alto volume, festoni e zucche vuote ad ogni angolo. I due, entrarono, e furono subito investiti da una folla di persone che salutavano Naruto come se, fino a quel momento, non avessero aspettato nessun altro. Il biondino d’altronde, aveva salvato Konoha, ormai era diventato un eroe a tutti gli effetti, ed era abituato ad avere molte persone intorno cosa che, fortunatamente, non gli aveva dato alla testa rimanendo l’adorabile combina guai di sempre.

Quando arrivò Sakura a salutare, i due si accorsero che mancava qualcuno all’appello.

-Sakura, dove è Sasuke?-

-E’ laggiù- indicò l’unico angolo coperto, i due volsero lo sguardo e videro l’Uchiha appoggiato al muro, con le braccia incrociate e vestito da vampiro. Sakura era diventata subito rossa e, come darle torto? I capelli del ragazzo erano ben curati, incorniciavano il suo viso che, contrariamente a tutti gli altri giorni, era pallido con le occhiaie più accentuate. Gli occhi, già ammalianti, avevano un filo di matita che li faceva risaltare ancora di più. Era vestito con una camicia semi-aperta sul torace, con le maniche a sbuffo che terminavano con un pizzo che sarebbe stato ridicolo indossato da chiunque, ma a lui donava molto. I pantaloni erano di pelle, decisamente troppo aderenti e terminavano con un paio di stivali che coprivano la parte finale della gamba, diciamo dal ginocchio in giù. Chiunque, guardandolo, avrebbe avuto un tuffo al cuore, ma nessuno, l’avrebbe guardato come lo stava guardando Naruto. Gli occhi azzurri del biondo, erano quasi blu da quanto era intendo il suo sguardo. Era come se stesse guardando una quadrupla porzione di ramen, tanto per capirci.

-Hey Naruto! Che guardi?-

-Ki… Kiba! Hey! No…- si voltò per dare un’ultima occhiata al moro, che aveva alzato la testa e lo stava fissando, per poi girarsi nuovamente verso l’amico. Sorrise –No, nessuno, guardavo come Tsunade ha addobbato questo posto!-

-E non hai ancora visto gli alcolici!-

-Oh, fammi strada!- gli mise un braccio intorno alle spalle e si allontanarono, mentre Kiba gli posava una mano attorno alla vita.

Kakashi e Sakura rimasero da soli. –Secondo te, ce la faremo?-

-Beh, lo sguardo di Naruto era eloquente-

-Già, e Sasuke non gli sta togliendo gli occhi da dosso da quando si è allontanato con Kiba-

-Però non basterà, temo-

-Già- Kakashi sospirò frustrato. Aveva trenta anni, avrebbe dovuto cercare una ragazza per se, non per quei due, pensò. –Sakura, prendiamo qualcosa da bere, tanto siamo appena arrivati.- Sakura annuì e si diressero verso il bancone.

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Capitolo 3
*** Naruto alla ribalta ***


Arrivati dal bancone degli alcolici, rimasero stupefatti. Il tavolo era immenso e pieno di zucche che contenevano ogni genere di liquore. Sotto ognuna di loro, potevi leggere il cocktail che vi era dentro, c'erano il Margarita piuttosto che il vodka lemon oppure il long island o il cubalibre. Insomma c’erano veramente tutti.

-Tsunade non ha badato a spese-

-Già, speriamo serva a qualcosa- Kakashi annuì. Non voleva dirlo, ma questa missione gli sembrava già troppo complicata. I presupposti c’erano, però come far capitare una cosa di questo tipo?

-Ciao Kakashi!-

-Iruka! Sei venuto anche tu?-

-Beh sì certo! Non potevo non venire, sono stati invitati i miei studenti-, la sua espressione, anche se truccato come se fosse uno scheletro, apparve visibilmente costretta. Era chiaro che lui, come loro, non aveva alcuna voglia d’essere li. Kakashi, stava già cercando di elaborare un piano. Come poteva sfruttare il rapporto di Iruka e Naruto?

Mentre rimuginava, arrivò Naruto, circondato da un gruppo decisamente numeroso di ragazze. Lì in mezzo vi era anche Kiba che cercava di allontanarle per poter stare vicino all’amico. Quando il biondino vide Iruka, sorrise visibilmente contento. –Ciao maestro Iruka!-

-Ciao Naruto! Bel costume, ti sta proprio bene sai!-

-Ehm, grazie maestro- Naruto arrossì e Kakashi ebbe un’idea che fu subito confermata dall’espressione di Sasuke. Nessuno si era accorto che l’Uchiha si era avvicinato fino a che non sbuffò abbastanza forte perché lo potessero sentire tutti.

-Che hai Sasuke?-

-Nulla nulla!- alzò le mani e si avvicinò per leggere i cocktail.

-No, hai sbuffato! Ti abbiamo sentito tutti-

-Naruto, il mio mondo non gira attorno a te, credimi. Avrò anche sbuffato ma non era rivolto a te-

-Va beh, allora non c’è motivo per cui dovrei parlarti-

-E’ quello che dico anche io! Goditi la tua popolarità signor eroe- il tono in cui pronunciò quelle due parole era a dir poco ironico. Aveva continuato a parlare con freddezza e senza nemmeno voltarsi, ma il modo in cui disse quella frase, faceva supporre che, in realtà, stesse ribollendo di rabbia.

-Io me la godo, sei tu che sei geloso marcio!-

-Oh, è di cosa?-

-Della mia popolarità-

-Certo, in realtà io vorrei avere te e le tue stronzate tutte per me. È questo che dici?-

-No. Ovvio che no! Però vorresti essere al mio posto-

-No carino- si versò in un bicchiere un po’ di gin tonic e si voltò a fronteggiare il biondino –Non vorrei proprio essere te, credimi-

-E con questo che vorresti dire-

L’Uchiha sbuffò –Lascia perdere- e se ne andò. Che fosse più facile del previsto? Pensò Kakashi. Quella era appena stata una sfuriata di gelosia in piena regola. Forse vide un barlume di speranza in tutto quel mare di insicurezze. Guardò Sakura e anche lei aveva avuto la stessa idea.

-Lascialo stare Naruto, quello è solo invidioso- Naruto stava continuando a guardare Sasuke che si allontanava. Aveva uno sguardo ferito e questo la diceva lunga su quello che provava per l’Uchiha. Si voltò a guardare Kiba, che lo strattonava per esortarlo ad andare via, ma subito dopo volse di nuovo la testa verso il punto in cui, Sasuke, si era fermato. Ora stava chiacchierando con Neji e con Sai. Era una scena abbastanza strana, in realtà. Tutti sapevano che Neji aveva una cotta per Naruto fin dai tempi dell’esame di selezione dei chunin, quindi vederlo parlare con Sasuke, era ironico.

-Aspetta Kiba - Naruto si scrollo di dosso l’amico e si diresse verso il terzetto che chiacchierava amabilmente del più e del meno. Sasuke era di spalle quindi non l’aveva visto.

Kakashi e Sakura stettero li, fingendo di intrattenere tutti e, con la coda dell’occhio tenevano sotto controllo la situazione. Purtroppo non erano a portata d’orecchio e non potevano certo avvicinarsi, se no li avrebbero scoperti e addio piano e, soprattutto, addio tranquillità.

 

…Naruto…

 

Naruto si avvicinò ai tre amici che stavano chiacchierando del più e del meno. Voleva dar fastidio a Sasuke, così come lui l’aveva infastidito poco prima e sapeva chi l’avrebbe aiutato. Si fermò proprio dietro l’Uchiha e, senza aspettare che avesse finito la frase, lo sovrastò con un –Ciao Neji- seguito da un sorriso e due passi verso lo Hyuga.

-C… Ciao Naruto- Neji era diventato rosso, che carino, pensò il biondo. Faceva lo stesso effetto a Hinata, cosa che gli era sempre sembrata molto dolce.

-Bel costume!- indicò il vestito strappato che indossava il ragazzo. Era fatto apposta in modo che lasciasse il petto e le gambe, semi nudi. Era molto sexy, in realtà.

-Grazie, anche il tuo!- Naruto sorrise e vide che Sasuke stava diventando insofferente.

-Senti, ti va di ballare? C’è della bella musica, è un peccato sprecarla parlando in un angolo- si voltò verso Sai –ovvio che ti puoi unire anche tu eh!-

-Eh no, Naruto! Ma scusa! Tornatene da quelle oche, compreso Kiba, che ti starnazzano intorno e lasciami in pace- Sasuke era rosso in viso, come se il tentativo di non urlare, fosse troppo faticoso. Naruto ridacchio.

-Guarda che non ce l’ho mica con te, semplicemente sono miei amici, vorrei ballare anche con loro.- fece un momento di pausa e si avvicinò all’Uchiha –ballerei anche con te se non ti comportassi da stronzo-

-Io non mi comporto da stronzo-

-No, infatti. Lo sei. Volevo solo essere gentile.-

-Rimangiatelo sfigato- ora Sasuke non conteneva più la rabbia, e si vedeva. Il viso, che prima era pallido, era diventato rosso, il respiro affannoso e, se cercavi attentamente, potevi vedere la vena della tempia destra, gonfiarsi e pulsare. A Naruto piaceva molto farlo arrabbiare così, non sapeva bene perché, però si divertiva e, la sua attuale reazione, gli fece uscire il sorriso. Sasuke tremò dalla rabbia.

-Uchiha, il fatto stesso che mi insulti sempre negli stessi tre modi, vuol dire che non ti ispiro tante idee, anche perché sono gli stessi che usavi quando eravamo piccoli-

-Già, forse perché sei rimasto lo stesso cerebroleso di sei anni fa?- ok, pensò il biondo, questo aveva fatto male. Ovviamente mantenne la calma perché, se l’avesse persa davanti a Sasuke, avrebbe perso quella sfida.

-Oh forse, ma la butto li Sasuke, sei tu che in realtà mi ami e non trovi maniere migliori per insultarmi.- ok, lo ammise, questo forse era un po’ eccessivo. Sasuke parve colto alla sprovvista da questo discorso, il viso torno ad essere rosa e la vena non pulsava più. Maledizione, pensò.

-Oh forse, sei tu che speri in questo, non e vero Naruto?- ora tocco a Naruto arrabbiarsi come poteva dire una cosa del genere? Contrariamente a tutto, sorrise.

-Certo- la sua voce era palesemente ironica e divertita –In realtà sogno la nostra unione ogni notte- Sasuke parve spiazzato quanto lui da quella risposta, sapeva di essere ironico, ma non avrebbe mai pensato di dare una risposta del genere a nessuno. Rimasero in silenzio per alcuni minuti. Poi –Neji, allora, vieni a ballare?-

-Si, credo di si!- sorrise e si avviarono sulla pista, lasciando Sasuke a fissare il punto vuoto in cui, fino a un attimo prima, si trovava il biondino.

 

Kakashi…

 

Kakashi aveva osservato tutta la scena da lontano, tanto che, quando Neji e Naruto andarono a ballare, chiamò Sai e si fece raccontare il battibecco. Sorpreso dalle parole di Naruto, sorrise. Era chiaro che il loro piano, seppur accompagnato da una buona dose di fortuna, stava procedendo nel migliore dei modi. Kakashi guardò Sakura –Come la vedi questa storia?-

-La vedo che abbiamo molta fortuna-

-Su quello sono d’accordo con te- sorrise anche se lei non poteva vederlo da dietro la maschera.

-Già, comunque bisognerebbe che Neji prendesse il coraggio di provarci con Naruto. Sarebbe l’unico modo per far muovere Sasuke-

-Già, ma come possiamo fare? Neji non fa mai una mossa con lui, è sempre contenuto e sulle sue-

-Vero. Però guarda Sasuke!- Sasuke era rimasto nell’angolo, da solo. Stava guardando i due “amici” che ballavano sempre più vicini e, il suo sguardo, esprimeva odio e orgoglio ferito. Dopotutto, pensò Kakashi, era abituato ad avere Naruto tutto per se. Sia quando erano piccoli, sia negli anni in cui era ricercato, Naruto aveva avuto occhi solo per lui, e lo sapeva. Non aveva calcolato che, sebbene la vita del biondo fosse incentrata sull’obiettivo di riportare Sasuke a casa, aveva fatto nuove amicizie e nuove esperienze.

-Direi che gli basterebbe solo una spinta. Ma come?-

-Mmmh… Di cosa è sicuro Sasuke?-

-In che senso?-

-Nel senso, cosa lo rende tanto sicuro di se? Ha comunque compiuto la sua vendetta, è tornato al villaggio e non ha più uno scopo, un obiettivo, eppure è sicuro di se stesso e non si spezza mai-

-Beh, credo che si sia accorto ora che Naruto non ha più occhi solo per lui, a parte questo non riesco a seguirti nel discorso Sai-

-Sakura, Kakashi, pensateci. Oltre a Naruto c’è un’altra persona che gli ha giurato amore- Kakashi capì all’istante. Si voltò verso Sakura e vide che anche lei, aveva capito il suo discorso. Sasuke sapeva che, a prescindere da quello che sarebbe successo, Naruto avrebbe avuto solo lui in testa, e che, Sakura, lo avrebbe amato per sempre.

-Sono io, io lo rendo così maledettamente sicuro di se-

-Già, quando se né andato dal villaggio gli avevi detto di amarlo, e lo hai fatto più volte nel corso degli anni-

-Si, prima di capire per chi batteva il suo cuore, gli avevo detto di amarlo-

-Si, però non gli hai mai detto il contrario-

-Si, ma ora io non lo amo più-

-Lo so, però lui non lo sa!-

-E quindi? Non riesco a capire dove ci porta questo discorso-

-Ci porta al fatto che, se vedesse anche te andare via, si sentirebbe solo e spaesato e, molto probabilmente, farebbe un errore simile a quello di poco fa.-

-Giusto, quindi come facciamo a farglielo capire?- Kakashi aveva un’idea, ma non sapeva come attuarla. Il modo migliore che avevano per attuare il piano, era che Sakura baciasse un altro ragazzo sotto gli occhi di Sasuke. Ma chi?

-Io non bacerò uno a caso, sappilo-

-Mi leggi nel pensiero ora?-

-Potrebbe!- sorrise –No, semplicemente ho seguito il tuo ragionamento-

-E quindi che vorresti fare, sentiamo?- rimase in silenzio per così tanto tempo che, Kakashi, pensò che si fosse addormentata con gli occhi aperti. Quando, alla fine, si voltò a guardarlo, disse come se fosse un’idea geniale…

–Baciami tu!-

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Capitolo 4
*** Kakashi e Sakura ***


-Io… CHE COSA?-

- Ma si scusa! Così entrambi conosciamo il piano, è perfetto!-

-Non ci pensare nemmeno! Bacia Sai, pure lui sa il piano!-

-Dai, mica bisogna fare chissà che cosa!-

-Sono il tuo maestro Sakura! Non pensi che qualcuno potrebbe arrabbiarsi non poco?-

-Per un bacio? Io ormai sono un chunin, non sono più tua allieva. Sono adulta e consenziente e un bacio non ha mai ammazzato nessuno-

-No, un bacio no. Il pugno di Tsunade… si-

-Con la mia maestra parlerò io!-

-No, Sakura. Trova un altro modo-

-Non fare il bambino!-

-Ho trenta anni! Tu a malapena diciannove! In alcune parti del mondo non potresti nemmeno bere alcolici-

-In alcune parti del mondo, sarei a fare la maglia per un marito di cinquanta anni che fa il carpentiere- Era la prima volta che discuteva con Sakura e, al contrario di Naruto e Sasuke che o si arrendevano o, più semplicemente, non sapevano cosa rispondere, lei era molto più intelligente. Avrebbe voluto continuare a discutere solo per veder fino a dove lo avrebbe seguito, però la festa non era eterna, e quella messinscena era durata anche troppo per i suoi gusti. In silenzio guardò Sasuke che, ora, stava guardando loro o, per meglio dire, Sakura, che non lo stava degnando nemmeno di uno sguardo, perché era completamente concentrata su Kakashi. Era una situazione alquanto buffa, pensò.

-Allora, come va il piano miei giovani ninja?-

-Beh, procede- rispose Kakashi evasivo ringraziando, ancora una volta, di avere la maschera a coprire il suo viso. Sapeva di essere arrossito, sentiva il calore sulle guance.

-In che senso? E perché Sasuke guarda Sakura e Naruto balla con Neji?-

Sakura intervenne, raccontando tutti i dettagli che erano accaduti in quel momento e tutte le loro idee, fino ad arrivare alla storia del bacio tra lei e Kakashi.

-E Kakashi, perché non sei in pista con lei?-

-E perché lei non può baciare Sai?-

-Non penserai veramente che Sasuke si arrabbierebbe vedendo Sakura baciare Sai. Con te si arrabbierebbe molto! E poi, io metterò una musica un po’ più lenta così, Naruto e Neji balleranno un po’ più, attaccati, e Sasuke impazzirà!-

-Mah…-

-Niente mah! È un ordine- Despota, pensò Kakashi che aveva uno strano nodo allo stomaco. Eppure per quale motivo doveva essere nervoso era solo un bacio, e a Sakura, per giunta. In ogni caso le allungò la mano, per invitarla a ballare, e lei la prese. Si diressero verso la pista e, appena arrivati al centro, iniziarono a ballare. Naruto rideva con Neji. In quel momento scorse, in lontananza, lo sguardo pesante di Sasuke, ciò lo fece sorridere. Forse poteva funzionare, in realtà. Guardò Sakura e, si concentrò sul ritmo della musica.

Non passò molto tempo che Tsunade, fece mettere una canzone un po’ più lenta. Kakashi non la conosceva e gli ci volle un po’ per capirne il ritmo.

-Cosa c’è?-

-Eh?-

-Ti stavo chiedendo che cosa avevi. Mi sembri strano-

-Beh, non sono un gran ballerino-

-Finalmente abbiamo trovato qualcosa, oltre la puntualità, che non sai fare!-

-Spiritosa- si guardò intorno e vide lo sguardo intimidatorio di Tsunade, lo sguardo minaccioso di Sasuke, lo sguardo desideroso di Sakura e quello di Naruto che si era pericolosamente avvicinato a Neji. Uffa, pensò, ma perché il terzo hokage aveva dovuto affidarmi questi tre? Fece un respiro profondo e si concentrò su Sakura! Infondo, se tralasciava che l’aveva vista crescere, era una bella ragazza. Quindi. Le prese le mani e la tirò a se. Iniziarono a ballare spaventosamente vicini, tanto che Kakashi poteva sentire distintamente il profumo che aveva usato. Era dolce, ma non troppo, quindi, faceva piacere sentirlo. Si concentrò sugli occhi della ragazza, così grandi e profondi che avrebbe potuto affogarci, e gli bastò. Si avvicinò ancora un po’ di più e Sakura gli sfilò la maschera dal viso. Era la prima volta dalla morte di suo padre che rimaneva a viso scoperto. Sentiva freddo sul naso e sulle labbra, anche se dentro la sala c’erano trenta gradi. Ma non ci fece molto caso, perché vide l’espressione sorpresa di Sakura. Sorrise, questa volta seriamente. –Dovrei dire sorpresa?-

-Dovresti proprio tacere adesso- sorrise e lo baciò.

Anche se all’inizio gli sembrò un po’ strano e costretto, si trasformò in un bacio davvero bello. Le labbra di lei non erano tanto male, anzi, pensò, e sapeva baciare molto bene. Quando si separarono, Sakura rimase un secondo di troppo con gli occhi chiusi e, quando li aprì, sorrise sincera.

 

Sasuke…

 

Ma che cosa stava succedendo a quella festa? Prima Naruto ed ora Sakura! Che cosa è successo. La rabbia lo attanagliava, tanto che gli era quasi impossibile sciogliere le braccia, che aveva incrociato così forte che iniziavano a fargli male. Non poteva credere ai suoi occhi. Era così infuriato che, tra se, aveva deciso che avrebbe picchiato sia Neji che Kakashi. Come si erano permessi! Quei due erano suoi, suoi e basta. Più che altro Naruto. Era sempre stato di sua proprietà. Era sempre stato alla ricerca della sua approvazione. Era sempre stato lì, per lui. E ora? Ballava con quel Neji! Ma non si potevano proprio vedere. Senza accorgersene, Tsunade si avvicinò e si appoggiò al muro vicino a lui.

-Che cosa hai Sasuke? Ti vedo arrabbiato-

-Beh, non dovrebbe essere illegale che un maestro baci un’allieva?-

-Ma Sakura, adesso, è una mia allieva. Perché ti da tanto fastidio?-

-Non mi da fastidio. Almeno, non è lei la mia principale fonte di irritazione-

-E chi è?-

-Sono affari miei- Tsunade alzò le mani. Sasuke era incavolato nero con lei. Ma come poteva permetterglielo. Come poteva accettarlo. Senza accorgersene, stava camminando per la sala. Anche se non si era accorto di essersi spostato dal muro, sapeva perfettamente dove si stava dirigendo. Voleva che, almeno lui, la persona principale, quello che era sempre stato la sua nemesi, il suo miglior amico, il suo doppio, quello che gli aveva sempre coperto le spalle, insomma che Naruto, tornasse a guardarlo come prima. Ne aveva bisogno, ed era troppo, troppo arrabbiato per sentire prediche da parte di quella vecchia di Tsunade.

-Che cosa c’è Sasuke?- Naruto si fermò dal ballare e guardò l’Uchiha. I suoi occhi, pensò Sasuke, i suoi occhi erano l’unica cosa che aveva tenuto in mente in quei tre anni. Non avrebbe mai osato dire nulla a nessuno, ma vederlo andare via da sotto il suo naso, per giunta con Neji! No, non poteva proprio sopportarlo. Senza dire una parola, lo baciò.

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Capitolo 5
*** Finalmente ***


Fu un bacio bellissimo, pensò Naruto. Non aveva mai provato nulla del genere. Si era completamente dimenticato di Neji, di Kiba, di qualsiasi altra persona che fosse intorno a loro. Riusciva a pensare solo a Sasuke. Quanto aveva aspettato quel momento. Dio solo sa quanto. Eppure, eccolo li. Le sue labbra erano incollate a quelle dell’Uchiha, le loro lingue s’incontravano e si lasciavano, le mani di Sasuke che gli correvano lungo tutta la schiena. Oddio, aveva i brividi. Ogni volta che lo toccava, la parte in questione diventava rovente, come se bastasse solo un suo tocco per incidervi “proprietà di Sasuke”. Quando si separarono vide negli occhi di Sasuke quello che provava. E allora capì. Anche lui aveva aspettato per tutto quel tempo. Erano stati due stupidi. Tutte quelle ore passate a litigare, anche per lui erano per nascondere che, sotto sotto, provavano un sentimento diverso dall’amicizia. Rimasero lì, in silenzio, a guardarsi negli occhi. Nessuno dei due osava muovere un dito, per paura che quel momento finisse o che, uno dei due, si svegliasse da quel sogno bellissimo. Dopo quelle che parvero ore, sorrisero entrambi.

-Andiamo via?-

-E me lo chiedi?- S asuke gli prese la mano e lo tirò via da tutti e tutto. Naruto non aspettava altro che uscire per stare con il ragazzo che, per anni, era stato l’unico e il solo nella sua mente.  

 

…Organizzatori del complotto…

 

-Si! Ci siamo riusciti!- Sai e Tsunade corsero verso Kakashi e Sakura urlando di gioia. Quando li raggiunsero e li abbracciarono, i due si svegliarono, come se, solo in quel momento, fossero tornati sulla terra. Si guardarono solo un attimo ed entrambi, sorrisero dolcemente. Poi si unirono ai festeggiamenti.

-Non ci credo, mi sembrava una cosa impossibile da realizzare e invece!-

-Mamma mia! Ci meritiamo davvero un applauso per lo sforzo!-

-C’è da dire che abbiamo avuto davvero molta fortuna e, anche se non lo sa, Naruto ci ha aiutato non poco!-

-Certo che credevo che sarebbe stato più difficile!-

-Già! Non pensavo che Sasuke avrebbe ceduto così in fretta!-

-Oddio! Sai vieni! Andiamo a bere! Bisogna festeggiare!- Kakashi e Sakura rimasero indietro.

-Ci siamo riusciti- disse Kakashi

-Si- sorrise Sakura

-Dovremmo smettere di guardarci come due ebeti-

-Si, dovremmo-

-E perché non ci riusciamo?-

-Più che altro, perché io non voglio farlo?-

-Già, nemmeno io lo voglio fare-

-E allora, non facciamolo-

-Già, nessuno c’impedisce di guardarci come ebeti-

-Esatto- sorrisero entrambi

-Oddio, lo sapevo! Sono una cupida nata, ragazzi!-

-Cosa?- i due risposero in coro voltandosi verso l’Hokage. Entrambi rossi in volto.

-Oh, che dolci che siete!- si voltò verso Sai, gli mise un braccio intorno alle spalle –Dimmi un po’ tu vuoi trovare l’amore? Perché ti posso aiutare!-

-No, grazie, ne faccio a meno, per il momento-

-Su su, guarda loro due.- indicò Kakashi e Sakura che, senza accorgersene, si stavano tenendo di nuovo per mano. Si voltò di nuovo verso sai e lo spinse verso il bancone degli alcolici dicendo euforica -Su cerchiamo una ragazza anche a te… o un ragazzo?- Sai arrossì di botto e cercò di fuggire da Tsunade che lo inseguì. I due risero osservando quella scena buffa.

-Senti ma, ora che si fa?-

-Perché?-

-Perché non avevo messo in programma, quello che provo adesso-

-Ci vuoi veramente pensare ora?-

-No, direi di no!-

-Perfetto- l’attirò a se e la baciò con passione. Quando si separarono avevano il fiato corto e Sakura dovette appoggiarsi a Kakashi per non cadere dopo essersi fatta travolgere troppo dal bacio.

-Che ne diresti se, ora che è tutto finito, tornassimo a casa?-

-Ne sei sicura?-

-Non vorrei andare da nessun’altra parte credimi- sorrise e andarono via dalla festa.

 

Naruto e Sasuke…

 

-Sai che non credevo avresti reagito così?-

-Io non credevo che tu mi avresti tenuto testa, speravo di capire che cosa provavi per me con il battibecco di prima-

-Sul serio? Beh è un po’ infantile come prova-

-Beh, tu per poco non baciavi Neji-

-Non lo avrei mai baciato.-

-Ah si?-

-Se avessi voluto farlo, avrei avuto tutto il tempo del mondo no?-

-In effetti-

-Sasuke?-

-Si?-

-Sai che non ho mai smesso di sperarci vero?-

-Sai che non ho mai smesso di pensare a te. Sei l’unica cosa che non mi ha fatto cadere nell’abisso del buio e dell’oscurità-

-Ottimo! Sono sempre contento di essere utile- Sasuke prese di scatto Naruto e lo lanciò, letteralmente, sul proprio letto. Gli si posizionò sopra e lo baciò con così tanto trasporto che, sebbene Naruto ricordasse di avere una maglietta, non ricordava come fosse finita dall’altra parte della stanza. Non fece molto caso, però, a quel dettaglio, perché Sasuke iniziò a baciargli il collo e, da li, Naruto entrò in paradiso e smise completamente di pensare.

 

Dal giorno dopo, Konoha, conobbe seriamente la pace e la tranquillità. Nessuno vide più Naruto o Sasuke rincorrersi urlando per il villaggio, tranne quando litigavano, ovviamente, e Kakashi poté occuparsi, finalmente, di quello che voleva, ovvero Sakura.

Entro pochi anni, Naruto divenne Hokage e Sasuke la sua first lady e, come prima cosa, ufficializzò il matrimonio tra Kakashi e Sakura e, delegando Tsunade, celebrò l’unione tra lui e Sasuke che, dopo la sua nomina a Hokage, diventò capo dei servizi segreti o, come meglio si suol dire, capo degli ambu, portando, così, il nome degli Uchiha al suo antico rispetto.

 

 

 

 

 

 

P.S. ringrazio tutte le persone che hanno letto questa fic! Non so se il finale vi sia piaciuto o no, a me, sinceramente, è piaciuto proprio tanto, anche se è un po’ smielato. In ogni caso, spero di rivedervi nelle prossime fic che scriverò, quindi, per il momento, vi auguro, seppure con un po’ di ritardo, buon HALLOWEEN!!!! J

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