Finding My Love

di Shark Attack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Who is...? ***
Capitolo 2: *** Che la ricerca abbia inizio! ***
Capitolo 3: *** Gil imbarazzi progrediscono... ***
Capitolo 4: *** L'incontro Dimenticato ***



Capitolo 1
*** Who is...? ***


My Love…

 

       Finding My Love

      

                                       capitolo 1

                             Who is… ?

 

 

- Ehi, Horo Horo!

- Uh?

- Su, smettila di abbuffarti, ormai lo abbiamo capito che lo fai solo per evitare la domanda inevitabile

- Ma no, Chocolove, lui mangia sempre in questo modo!

- E così tanto?

- Sì – rispose Yoh senza ombra di dubbio.

Anna si alzò dal suo cuscino, si sistemò il vestitino nero poiche, da seduta, diventava ancora più corto e la cosa le dava molto fastidio perché ogni tanto riceveva un’occhiatina furtiva da parte di molti degli sciamani presenti nella stanza.

- No, scusate ragazzi, ma io non so assolutamente che domanda mi dobbiate fare..- tentò di venirne fuori Horo Horo, temendo in maniera troppo evidente ciò cui miravano Yoh e Chocolove.

- Sì, sì… dicono tutti così!- Ryu si spose in avanti vero il ragazzino coi capelli azzurri e lo avvinghiò con le sue braccia di gran lunga più robuste – Avanti, Chocolove! E’ tutto tuo!

L’americano si alzò in piedi e, con quel suo fare da comico, indossò uno dei suoi strambi cappelli che in teoria dovrebbero far ridere gli altri assumendo poi un’aria da detective, da investigatore “so tutto io”.

- Allora, chi è la ragazza la cui sola minaccia di scoperta ti ha paralizzato di fronte ad Hao l’altro giorno, eh?- disse tutto d’un fiato.

- Ehhh???

Com’era prevedibile, Horo Horo diventò tutto rosso in volto, fece finta di non capire e si agitò più di quanto non fosse prima. Alcuni dei presenti scoppiarono a ridere.

- Quello che intendeva dire, piccolo amico nordico – spiegò Ryu, mentre Lyserg, dalla parte opposta della stanza, si scusava per andare in bagno – è che ieri Hao ti ha detto: “Altrimenti rivelerò il nome della ragazza che ami” e noi siamo solo un po’ curiosi!

- Solo un po’ curiosi?- una vena sulla tempia del ragazzo interessato non ispirò fiducia a nessuno – Mi stai stritolando e mi chiedi anche di rivelare un nome che non vi dovrebb interessare nemmeno???

Dieci minuti dopo la sfuriata di Horo Horo, che, per la cronaca, si concluse con una lite violenta tra lui, Chocolove, Ryu e Yoh, il tema di discussione sembrò cambiare radicalmente, ma in realtà si scostò dal precedente solo in parte. In una piccola parte.

- Beh, già che ci siamo, parliamo un po’ del nostro futuro, vi va’?- esordì Yoh mentre passava una tazza di tè ad Anna, sedutagli accanto.

- Okay! – Chocolove si alzò in piedi, nonostante l’occhio nero e i cerotti sul naso – Come già sapete io sono un comico formidabile, quindi nel mio futuro c’è solo… lo Shaman King Comico, ovvero io!

Fra i borbottii di non consenso, Yoh specificò la sua richiesta precedente. – Intendevo dire, futuro oltre lo Shaman Fight! Prima abbiamo discusso della “ragazza” di Horo Horo, volevo sapere come eravate messi voi altri!

- Parli bene, tu, che non pensi a questo problema da quando eri un bambinetto! – Ryu sembrò sprofondare nella sua solita crisi da “io sono figo ma le ragazze non mi filano e scappano” che lo ha afflitto per gran parte della sua vita.

Yoh sorrise, e anche Anna sembrò farlo: avevano toccato un buon punto di discussione tra i compagni.

- Ora che ci penso…- Horo Horo si alzò in piedi, gli occhi desiderosi di vendetta – Ren non ha ancora detto nulla in tutta la serata!

Ren venne percosso da un brivido come se qualcuno gli avesse gettato addosso una secchiata di acqua gelida. In effetti, in tutta la serata, non aveva ancora detto o fatto nulla.

- Coraggio, vediamo di torturare un po’ il nostro cinesino!

- Ehi, che vi ho fatto di male..!

- Prevedi amori nella tua incredibile vita, mr Tao?- incalzò Pilica, con aria maligna e adatta alla situazione.

- Ma che vi salta in mente!- Ren arrossì anche più di Horo Horo, come ebbero modo di notare tutti i presenti, improvvisamente gettatisi su di lui per torturarlo un po’ – E poi non sono cose che vi riguardano!

- Guarda che, se non ce lo dici tu, lo chiediamo a Jun! – minacciò Yoh, con un braccio avvinghiato al collo del malcapitato.

Purtroppo Ren non riuscì a liberarsi dalla calca di tutti i sui compagni e ne rimase in balia per un tempo impossibile per chiunque, passato a smentire tutte le accuse, talvolta davvero insopportabili, degli altri. A nulla valsero le sue minacce di morte precoce e i suoi richiami dello spirito.

- Ve la farò pagareeeeeeeee!!!!!!

Molto lontano, alle terme…

- Toh, mi fischia un’orecchio..

- Qualcuno ti starà pensando, Bason. Non preoccuparti, succede sempre!

- Okay…cosa stavamo dicendo, Amidamaru?

 

Quella notte non c’erano nuvole, era la prima notte di luna nuova e le stelle brillavano con tutta la loro forza. Al loro punto di ritrovo, ristoro e pernottamento, tutti gli sciamani del gruppo di Yoh Asakura dormivano profondamente, abbandonati ai loro dolci sogni.

La tortura di Ren era ormai un evento passato, ma lui e Yoh ne stavano ancora parlando, questa volta seriamente, da amici.

- Mi spiace per il tumulto, non credevo avrei creato un simile disastro…!

- Non fa niente – Ren allungò un braccio oltre la tendina della doccia all’occidentale – Mi passeresti l’asciugamano, per favore?

Yoh ubbidì. Quando poi ebbe finito di vestirsi, andarono nel giardino di fronte alla casata, si sedettero sull’erba fresca e si misero a fissare le stelle sopra le loro teste.

- Sai, per quella storia di prima…

- Non ti vorrai ancora scusare, spero!

- No, no… volevo parlarne. Seriamente.

- Non c’è niente di cui parlare – tagliò secco Ren, chiedendosi come mai non avesse sonno. “Te la farò pagare anche a te”, disse al sonno nella sua testa, “Perché adesso cono qui a parlare con lui?”

- Allora..- riprese Yoh, senza problemi – Scommetto che anche tu ti sarai preso una cotta per qualcuna, una o due volte.

- Uhmpf…

- Beh?

- … quanto t’interessa saperlo?

- Abbastanza, soprattutto ora che so che anche Horo Horo ne è coinvolto!

- In cosa?

- Nel giro dell’amore.

- Ma tu che ne sai, sei promesso da quando avevi sì e no cinque anni!

- Hai ragione, ma se dici così mi fai pensare che qualche turba amorosa ce l’hai avuta anche tu!

Ren si voltò di scatto verso l’altro. Sorrideva.

- Non credere che io e Anna siamo legati solo da una promessa…

Il cinese non aveva mai approfondito la loro vicenda, in effetti non se n’era mai preoccupato. Sapeva che era così, punto e basta. In fondo, non gliene era mai importato niente delle vicende sentimentali degli altri.

- Va bene, dove vuoi arrivare?- per la prima volta nella sua vita, si arrese. Non gli andava di fare troppi giri di parole, soprattutto in un campo che non lo aveva mai interessato tanto.

- Voglio sapere se c’è qualcuna che ti piace.

Entrambi rimasero in silenzio.

Yoh le sapeva lanciare proprio bene le sue “bombe”. Ogni volta che lo faceva, Ren si sentiva a disagio e non sapeva più che dire.

- Una volta, c’era una bambina che mi aveva colpito ma… mio zio ha sempre impedito che avessi altri interessi oltre agli allenamenti per diventare Shaman King, lo sai. Poi non ci ho più pensato e la cosa è finita nel dimenticatoio.

- Allora bisogna fare qualcosa, non trovi?

Yoh sorrise ancora di più. Sembrava non stesse più nella pelle per “aiutare” il suo amico.

A Ren non sembrava fosse l’aiuto più utile in quei giorni, con lo Shaman Fight che volgeva ad una rapida fine.

“ Sinceramente, no, non trovo”, pensò il cinese.

- Okay, per prima cosa – Yoh si alzò, si stiracchiò le gambe indolenzite per esser state sull’erba umida e si pulì il kimono bianco – Domani ti terrò d’occhio più attentamente e ti assicuro che non resterai mai senza i miei consigli! Poi andremo al villaggio di Pache e vediamo se ti si accende la scintilla. Quindi dovremo..

- Yoh…- lo chiamò Ren, alzatosi subito dopo la prima frase dell’altro – Perché ti stai ostinando tanto? Se non interessa a me, figurati quanti frutti può dare una cosa del genere!

- Ma è proprio questo il punto, tu ti sei recluso da ogni figura femminile.

- Non è vero. Anna, Tamao e Pilica le guardo, ci parlo, non mi sono recluso!

- E poi hai una sorella, il che in genere blocca ancora di più i ragazzi!

- Yoh…!

- Senza contare che, secondo me ti aiuterà anche per aumentare la forza spirituale del tuo over soul.

- Dici davvero?- negli ultimi tempi, Ren stava cercando in tutti i modi una maniera per diventare più forte di quanto già non fosse. Che davvero gli mancasse una spinta più umana? Una spinta che andava oltre l’amicizia?

Ripensò ai casi dei suoi compagni: Yoh combatteva per gli amici, per Anna e, a quanto pareva, anche per il fratello Hao; Horo Horo doveva tener conto della sorella e di quella fantomatica ragazza; Chocolove era spronato dal suo amore per i suoi maestri di allenamento e per le sue barzellette, inoltre era orfano; Lyserg doveva rivendicare i genitori, che erano tutta la sua famiglia; Faust doveva coronare il suo sogno d’amore con Elisa, affinché potesse farla tornare in vita al suo fianco; infine Ryu, combatteva anche lui per amore, si era premesso, infatti, di trovare una principessa sciamana.

Possibile che fosse questa la molla che gli mancava?

Lui combatteva per sé stesso e basta. Avrebbe potuto dire che combatteva anche per l’amore che aveva per sua sorella Jun, ma avrebbe mentito spudoratamente.

 

In quel momento gli si aprirono gli occhi ad un nuovo mondo, totalmente diverso dal suo precedente, nato con l’odio e finito con la convivenza stretta.

Quella sera, sotto i sorrisi rassicuranti del suo migliore amico, si ripromise di fare più attenzione alla popolazione femminile che aveva attorno, anche solo per avere un motivo in più per combattere, un motivo in più per vivere.

 

- Allora, Ren? Ci hai pensato?

- Sì, Yoh.

- …

- E penso che.. in fondo, tentare non costa nulla, no?

- Infatti.

- Quindi si può fare un tentativo.

Senza che se lo aspettasse, ricevette una dura pacca sulle spalle. Il cinese era più rosso di un pomodoro maturo, ma Yoh non ci fece molto caso.

- Sono davvero contento per te. Troveremo qualcuna per te, vedrai!

“ O magari, ora che stai cominciando a valutare anche quest’altro lato della vita, può darsi che tu riesca a muoverti da solo senza che noi dobbiamo seguirti più di tanto. Chissà…”

Si avviarono alla casata senza dire una parola e senza rompere quel filo magico che si era appena formato al mignolo di Ren.

Quando poi si salutarono dopo essersi messi sotto le coperte, Yoh pensò che, se Ren aveva ammesso di aver avuto una cotta – seppur remota- voleva solo dire che ben presto avrebbero avuto un altro membro nel gruppo.

“ Chissà, chissà…”

 

 

 

 

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Prima di tutto: questa fic è dedicata a Mimichan!

Glielo avevo promesso per il suo compleanno il 22 aprile ma, come potete ben vedere, sono rimasta un pelino indietro col lavoro… quindi non mi linciate subito dicendo: “ Ah, guarda questa qui, invece di aggiornare le altre fic si mette a scriverne di nuove” perché questa era programmata da davvero molto tempo! ^__^

Detto questo, volevo mettere in chiaro una cosuccia: ho notato che di fic veramente sentimentali non ce n’erano e così mi sono arresa e ne ho scritta una, o meglio: mi sono caricata sul groppone un altro peso unicamente perché avevo promesso alla mia amica una fic sul suo personaggio preferito, Ren Tao.

All’inizio era una one-shot, poi mi sono chiesta su cosa farla e, per non scrivere una cosa lunga tredicimila pagine (perché era quello che stava venendo fuori), ho deciso di migliorare il testo per renderlo più consono ad una fic a più capitoli ma comunque basata sull’idea della one-shot musicale (in origine era una song fiction).

Ecco, alla luce di questi fatti, potete ucciderm… no, potete solo recensire in moltissimi! ^ ^

Sperando che l’idea vi piaccia (tengo a precisare che io odio le sdolcinatezze, ma mi sto rammollendo sempre più e non ci posso fare niente!) vi saluto e spero proprio di rivedervi in tanti al prossimo capitolo!

Ciao ciao!

 

 

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Capitolo 2
*** Che la ricerca abbia inizio! ***


My Love…

 

       Finding My Love

      

                                    capitolo 2

                        Che la ricerca abbia inizio!

 

 

Tiepida mattina accoglie i nostri amici sciamani, intenti ad iniziare una nuova giornata all’insegna di allenamenti individuali o incontri segnalati dai loro Oracle Bell.

Il gruppo era già pronto da mezz’ora nonostante fossero nemmeno le 7.00, e il sole era già splendente in cielo. Gli uccellini mattutini cinguettavano allegramente per svegliarsi delicatamente l’un l’altro, ma si levò un’urlata da parte di Ryu diretta a Tao Ren, ultimo fra i compagni, e nessun pennuto riuscì più a restar dormiente.

- REEEEEEN!!! Ti sbrighi, bel cinesino?? Mica facciamo mezzogiorno, c’è gente che si vuole allenare, qui!

Ren, chiuso nel bagno del corridoio del primo piano, sbuffò e si guardò allo specchio. Vide un ragazzo svogliato ed annoiato, per niente interessato a ciò che lo avrebbe atteso. Controllò che non avesse la “barba” troppo cresciuta e sospirò ancora una volta, chiedendosi cosa avesse in mente di fare quello strampalato di Yoh. “Andremo al villaggio di Pache e vediamo se ti si accende la scintilla!”

- Dai, Ryu, facciamo così - si intromise Yoh, placando le ire dell’amico motociclista – Voi andate, che lo aspetto io!

Congiunse le mani in segno di favore e, con quel suo sorriso e quell’aria Innocentina, abbindolò l’amico rimanendo da solo ad aspettare il compagno ritardatario.

Attraverso la finestra del bagno, Ren aveva ascoltato ogni singola parola della conversazione, ma non poteva certo affermare di esserne felice! Ora aveva Yoh tutto per se, e figurarsi se si fossero realmente allenati…

Quando ebbe il coraggio di scendere, infatti, lo sciamano giapponese lo prese per un polso e se lo tirò dietro senza troppi complimenti, trascinandolo nella direzione opposta rispetto al luogo prefissato per gli allenamenti.

- Non crederai mica che io mi presterò a questa buffonata! – tentava di sminuire Ren con scarso successo – Riportami indietro, non ho assolutamente intenzione …

- Tipico panico da ultimo momento! – ridacchiò Yoh – Ma vedrai, dopo le prime frecciatine sarà tutto diverso!

Finalmente si fermarono, anche se, se Ren avesse voluto realmente fermarsi prima, non si sarebbe certo fatto scrupoli chiedendolo all’amico che lo stava solamente tenendo per un polso. Sarebbe bastata una strattonata, infatti, e si sarebbe liberato dalla sua presa.

Si guardarono attorno: erano nel pieno centro del mercato dei Pache, in una zona non troppo defilata del Villaggio omonimo.

- Questo è il posto perfetto per incontrare delle ragazze! – gongolò Yoh – A loro piace da matti fare compere, qui ce ne saranno a bizzeffe!

- Non pensavo saresti arrivato fino a questo punto…

- Ecco, guarda laggiù, quella che sta comprando il pesce!

Lo prese per le spalle e lo voltò a forza nella direzione in cui aveva “adocchiato” la ragazza in questione: era alta, magra, coi capelli neri corti, indossava un kimono rosa ed era una sciamana partecipante al torneo anche lei, come dimostrò nel sollevare un braccio per prendere il sacchetto che le porgeva il mercante. Ma a Ren non fece ne caldo ne freddo, anzi.

- Cosa dovrei fare, scusa?

- Uh? Non ti piace?

- Neanche un po’.

- Peccato, fuori una.. non era male…

- Se ti sentisse Anna!

- Ma io lo sto sentendo.

I due si voltarono di scatto, trasalendo al suono di quella voce inconfondibile.

- Anna! - gridarono all’unisono.

- Si può sapere che state combinando qui, voi due? Dovreste allenarvi o sbaglio?

- Sì, ma ecco… vedi… - Yoh si fece avanti per giustificarsi, ma non sapeva cosa dire, anche perché qualsiasi cosa avesse detto, lei non lo avrebbe affatto creduto – La verità è che…

- Non m’interessa, basta che sparite subito dalla mia vista – tagliò secca lei, spostandolo dalla sua strada e prendendo il posto di quella fanciulla di prima al banco del pesce.

Entrambi gli sciamani tirarono un sospiro di sollievo.

- Giuro che non pensavo ci avrebbe lasciati così in fretta… temevo ti avrebbe ucciso come minimo! – confessò Ren, sistemandosi il giubbottino di pelle – Dopo quello che hai detto, poi!

- Beh, che ho detto! E’ vietato dire che una ragazza non è male?

- Sì, se sei già fidanzato!

- Purtroppo… ah, Ren, sei fortunato!

- Non me n’ero accorto..

- Guarda, ne arriva un’altra! – e lo voltò dalla parte opposta di dive erano orientati al momento. Indicò un’altra bella ragazza, di un tipo leggermente diverso rispetto a quella precedente: aveva lunghi capelli biondi ed indossava una maglietta scollatissima che metteva in risalto un decolté che non aveva bisogno di risalto per essere notato; aveva poi una minigonna e un paio di anfibi neri.

- Ma ti pare! – Ren diventò paonazzo non appena quella gli si avvicinò per superarlo – Non è il mio tipo!

Si voltò verso Yoh, ma dovette richiamarlo alla Terra per poter contare su un essere di vita intelligente. – Oh! Ti svegli?

- Eh? Ah, certo! Dicevi?

- Ma ti eri incantato?!?

- Tu no?

Il cinesino si guardò attorno per esser sicuro che Anna non fosse nei paraggi. Con quell’affermazione, lo avrebbe ucciso realmente e senza pensarci nemmeno una volta.

- Va beh – Yoh si sistemò la camicia e posò un braccio sulla spalla di Ren – Dicevi, qual è il tuo tipo?

Si staccò il braccio dell’amico quasi con disgusto, poi divenne silenzioso e non parlò più per almeno un quarto d’ora, passato in mezzo al mercato come due mammalucchi guardati da tutti.

- Ti si è seccata la lingua, Ren?

- No, stavo pensando che non ho un “tipo” di ragazza che mi piace… e poi è difficile dirlo così con sicurezza… direi…- si guardò ancora attorno, furtivo, come per prendere l’ispirazione – Non una troppo hard come quella di prima, ne però tipo Tamao, troppo dolce e senza spina dorsale… però non dev’essere nemmeno una testa calda se no è un litigio continuo!

Calò di nuovo il silenzio tra i due. Yoh rimase fermo a rimuginare sul grandioso passo avanti compiuto, era riuscito a far sputare all’amico riluttante un sacco di informazioni utili che non avrebbe mai e poi mai detto di sua volontà… si stava sciogliendo!

- Però… vedo che hai riflettuto molto al riguardo, hai le idee chiare!

Quando Ren parve essersi accorto di quel che aveva detto, fece come per allontanarsi da quel mercato, ma venne trattenuto ancora una volta. Questa volta, non da Yoh.

- Ops! Mi scusi, non so come sia successo…

- Ehi, ragazzina, fa’ più attenzione! – gridò un omaccione pelato ad una decina di metri dai due sciamani, richiamando l’attenzione di tutto il mercato. Era stato visibilmente urtato da quella ragazzina che era china i suoi piedi, intenta a raccogliere la frutta e la verdura che le era uscita dai sacchetti della spesa. Inoltre, un flacone di latte si era aperto nell’impatto ed aveva inzuppato completamente l’uomo. – Guarda come mi hai conciato!

- Beh, anche tu avresti dovuto fare più attenzione, ed è stato un incidente – replicò l’altra, rialzandosi finalmente e riuscendo a guardarlo in faccia.

Ren osservava la scena abbastanza faticosamente, visto che lui era dietro l’uomo e che, con la sua mole, copriva quasi interamente la ragazza. Riuscì a vedere perfettamente, però, che, quando si alzò, indietreggiò di alcuni passi come fosse intimorita da chi aveva di fronte.

- Dove scappi, devi rimediare al danno che mi hai fatto!

La prese per un braccio bloccandole la fuga e, scrollandola, la tirò a sé. La gente del mercato, per la maggior parte donne, si voltò da un’altra parte e smise di assistere alla scena.

- No, lasciami! Non è stata colpa mia…!

- Stai dicendo che è colpa mia?!? – tuonò l’altro.

- No, ma…

La ragazza era visibilmente in difficoltà, ma non smetteva di dimenarsi. Purtroppo era in netto svantaggio e la situazione sembrava stesse precipitando, se non che…

- Lasciala stare!

L’uomo si voltò controvoglia. Si ritrovò di fronte un ragazzino sciamano che voleva fare l’eroe, con la spada di ferro bene in pugno.

- Ti ha già detto che è stato un incidente, perché continui ad infastidirla!

- Tu non t’impicciare, moscerino.. o vorresti che te la prendessi con qualcun altro, come te?

Ren mandò giù un boccone amaro: cosa gli era saltato in mente, manco la conosceva quella ragazza! E adesso stava facendo l’eroe, o lo stupido, per salvarla…

“ Mi sa che sto facendo più lo stupido, magari poi vengo battuto… quello è il ciccione al seguito di Hao!”

Sentì una mano sulla sua spalla.  – Sei vuoi ti aiuto anch’io a batterlo.

- Grazie Yoh.. ma penso di riuscire  farcela da solo.

- Certo che no! – gridò la ragazza – Ce la faccio IO da sola, grazie mille caro.

Tutti rimasero di stucco per quell’affermazione, poiché la fanciulla, solo pochi istanti prima, sembrava essere in grande difficoltà. Ren rise sotto i baffi, in parte se lo aspettava.

“ Ha finto di essere in difficoltà per approfittare di un diversivo di qualcuno che si offriva per salvarla… in realtà doveva solamente avere spazio per contrattaccare”, constatò il cinese, a ragione. Infatti, una manciata di secondo dopo quella frase, l’uomo venne scaraventato dall’altra parte della via come fosse stato investito da un’esplosione.

I due sciamani si voltarono a vedere la potenza di quell’attacco e videro che il cinese era stato scaraventato almeno ad un centinaio di metri dal punto di partenza.

Ren si voltò di scatto verso la ragazza, la quale stava già ricomprando il flacone di latte che era stato oggetto dell’incidente. Non sapeva cosa ci fosse di tanto particolare in lei, ma sentiva qualcosa di strano, che non aveva nulla a che fare con quello che aveva provato guardando le altre ragazze. Forse era solo ammirazione per la sua scaltrezza o per la potenza del suo contrattacco…

Yoh sorrise ridacchiando tra se e se.

Poi la ragazza si avvicinò per ringraziarlo del bel gesto.

- Mi spiace che ti abbia fatto preoccupare, non volevo…- non avendo mani libere, si sistemò un ciuffo dei suoi capelli rossi come il fuoco con un cenno della testa – Però è stato realmente un incidente, lui mi è venuto addosso mentre io mi giravo!

- Sì, ha voluto fare il gradasso… - Yoh notò che lo sguardo dell’amico era come imbambolato; decise allora di prendere l’iniziativa delle presentazioni.

- Piacere, io mi chiamo Yoh Asakura e lui – diede una gomitata all’amico nelle costole, facendolo rinvenire di botto.

- Io.. io sono Tao Ren, piacere – le pose la mano meccanicamente, senza ricordarsi che non aveva mani libere per via della spesa.

La ragazza lo guardò dall’alto al basso in maniera strana, poi prese quella pseudo stretta di mano come un invito a reggerle la spesa e si presentò a sua volta prima di scaricargli la spesa – Kaori Miuzo, piacere! Vieni, l’alloggio del mio gruppo è da questa parte.

- Eh?

- Non vuoi portarmi la spesa?

- Mah, veramente no! Era una stretta di mano!

- E con quale mano potevo stringerti?

- Ho sbagliato. Scusa.

- E ora?

- Ora cosa?

Yoh rise ancora di più. – Ciao Ren, io… mi sono appena ricordato di una cosa importante…

- Mi lasci qui???

- Ehi, signorino!

- Tieni la tua spesa.

- E io che pensavo che volessi fare il gentiluomo!

- Beh… - si morse un labbro, il guaio era fatto e poteva solo peggiorarlo. Meglio accontentarla, magari conoscendola un po’ di più, non era poi tanto male. Sicuramente era carina - Dov’è il tuo appartamento?

 

 

 

 

 

 

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Haloa! ^^ Ho fatto un po’ tardi, mi spiace! Il fatto è che avevo già scritto il capitolo, ma non mi piaceva più e l’ho cambiato! Spero così vi piaccia!

Non pensavo avrei ricevuto così tante recensioni… sono davvero tante per una fic che non volevo nemmeno scrivere! ^^ Ma la cosa non può farmi che piacere, sia ben chiaro!

Allora, vediamo un po’ chi mi ha recensita… ah, se la fic è dedicata a Mimichan e non ha recensito, sappiate che non è un’ingrata che se ne frega del mio lavoro! Ha recensito su un altro sito dove pubblico la fic!

 

Eden: Hai un bellissimo nome, lo sai? E una mia compagna si chiama come te… beh, che dire! Grazie mille per le aspettative, spero di non deluderti! In effetti la ragazza di Horo Horo sfugge anche a me, ma giuro che lo scoprirò! Anche solo per farlo ricattare dagli altri nella fic, mi piace torturarlo! ^^

 

Flame Drago del Fuoco: Oddio… grazie mia cara, mi ha fatto molto piacere conoscerti, sono contentissima che la fic ti piaccia a tal punto da non lasciarmi scrivere il capitolo perché devi chiedermi chi sarà l’amore di Ren… che dire, più felice di così non si può! Grazie ancora!

 

Yusaki: Ma sì, è esattamente quello che mi sono detta anch’io, troviamo una ragazza a quel gran figo single! Già questo capitolo è stato un po’ divertente, spero ti sia piaciuto… grazie, qualcuno ha apprezzato la scenda di Bason alle terme! XDD Me felicissima!!! Grazie ancora!

 

vanchan: Ciao! Come puoi dire che ho le idee migliori se è la prima volta che ti vedo fra le fila delle mie recensitrici? Va beh, almeno per una volta potrò dire di aver ricevuto una tua recensione, o misteriosissima fanciulla! Chi potrà mi essere la ragazza adatta a Ren? Bella domanda! Cioè… darò una risposta entro la fine della fic, nel frattempo… vediamo quanto ci mette a trovare il batticuore! Grazie mille per tutti i tuoi complimenti, spero di non averti delusa con questo capitolo! ^^ Ciao!!!

 

Shining soul91: Ciao! Chi si rivede! Grazie mille per tutte le tue paroline belle, non me le meritooooooo!!! Sono contentissima ti piaccia la mia fic e non dire così, anche la tua è molto bella, se no perché la seguirei? Alla prossima!

 

merryluna: Buongiorno anche a te! Sei in attesa del seguito da quanto…? Boh, troppo! Diciamo che nel leggere le recensioni mi sono data una mossa perché non era giusto mollarvi qui così! … e poi mi hai detto un sacco di cose bellissime… grazie mille!!! Un giorno mi spiegherai il tuo nick, mi piace sentire le storie dei nick e il tuo è molto carino! ^^ Il perno della “piccola mania”… eh eh, lo so, sono troppo mitica!

 

Mao chan: Grazie, idea degna di me… mi fa pensare che sono degna di chissà quali cose… che manco io so, però! =__=”” Fa niente, grazie della recensione, ora vediamo di coinvolgere Ren nella spirale ancora un po’ più  fondo (@___@ ←Ren) Hi hi… che ne verrà fuori? Boh, chi lo sa! Tu continua a seguirmi, credo proprio ci sarà da ridere!!! Se no perché mancano fic romantiche su di lui?

 

 

Alla prossima, speriamo sia presto! ^^ Ciao!

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Capitolo 3
*** Gil imbarazzi progrediscono... ***


My Love…

 

       Finding My Love

      

                                    capitolo 3

                  Gli imbarazzi progrediscono…

 

 

Yoh entrò nel centro di Dobie Village con un sorriso beato stampato sul volto. Ne era certo, quella volta Ren si sarebbe accorto di quanto stava per perdere.

Si sedette sul bordo della fontana centrale e ci immerse i suoi pensieri ma non passò molto più di mezz’ora che il suo nome veniva già reclamato a gran voce dall’altro capo del villaggio. Quello dove aveva lasciato Ren.

Sconsolato e lievemente deluso, si voltò verso la saetta che gli correva in contro.

- Ma tu sei pazzo a lasciarmi da solo con quella.. quella…

- Ragazza?

- Non è una ragazza. È un mostro! Mi ha fatto fare il mulo per portarle la spesa all’alloggio suo e dei suoi compagni di Team, che erano tutti mastodontici! Enormi, peggio del farabutto di prima!

- E allora?

- Mi hanno chiamato mingherlino!

- Allora non dovevi proprio reggere il confronto, eh? … Erano davvero così grandi?

- Team Big Guys ti dice nulla?

Yoh fece un fischio compiaciuto. – E Kaori fa parte della squadra?

- Sì e per non farmi passare per un mingherlino, perché sono io quello che da del mingherlino agli altri e non viceversa, mi ha sfidata a duello. Poi a metà incontro ha cambiato idea e mi ha mollato contro i suoi compagni!

Il silenzio cadde tra i due. Yoh non sapeva cosa dire, perché pensava che Ren non avesse finito di raccontare; Ren desiderava che non fosse Yoh Asakura quello con cui stava parlando, ma un cactus. Perché sarebbe sembrato molto più ricettivo del suo amico.

- E… e poi?

- Poi? Poi cosa!? Mica mi mettevo lì ad affrontarli tutti e tre da solo! Manco c’era qualcosa in palio!

- Quindi..

Ren sbuffò ed abbassò la voce fino ad un sussurro di un sussurro. – Non mi vedi?

Yoh sorrise, compiaciuto. – Okay, abbiamo solo trovato un tipo sbagliato. Capita!

- Abbiamo? – un vena cominciò a pulsare nervosamente e pericolosamente sulla tempia del cinese – Abbiamo?? Stai facendo tutto da solo!

- E allora basta! Non ti va? Fa niente, pensavo di farti un favore..

- Lo so che pensavi mi stessi facendo un favore, e volevo vedere quando ti saresti reso conto di avere torto! Torto marcio!

La vena si tranquillizzò appena, ma rimase sempre in allerta. All’occasione, poteva rigonfiarsi in un secondo.

- Bene. Sai Ren, penso che una buona amicizia si debba fondare su un sano confronto, e non su idee tenute chiuse in se stessi.

- Giusto.

- Allora siamo d’accordo.

La vena si mise in allarme. – Su cosa, scusa?

- Io non ti aiuterò più a trovare una ragazza.

- Era ora.

- Lo farai da solo.

- Eh?

- Scommetto che non riusciresti ad uscire con una ragazza nemmeno se fosse in gioco la stima che tutto il villaggio ha per te. O il tuo onore…

- Ma che stai dicendo??

- Facciamo che è una sfida: tu trovi una ragazza, ci stai per un po’ e poi mi dici che ne pensi. Okay?

- Okay un corno!

- Allora per stasera dovrai averne trovata una che fa per te!

- Tu stesso una volta hai detto che non si mette fretta a queste cose.

- Uhm… - Yoh rimase un po’ pensieroso, poi i suoi occhi s’illuminarono di malizia – Allora vado a gridarlo per i quattro mari!

- Sono sette.

- Quelli lì. Ci stai?

 

La giornata passò molto rapidamente, fra un arrossamento e l’altro. La sera Ren, guardandosi allo specchio, credeva di aver preso troppo sole per il colorito paonazzo delle sue guance. Per tutto il giorno Yoh non aveva fatto altro che metterlo in imbarazzo di fronte a qualsiasi ragazza del villaggio che gli passasse vicina, con una distanza minima di dieci metri. Non erano rare ne imprevedibili le volte in cui il ragazzo si avvicinava ad un’ignara vittima per presentarsi e per presentare il suo amico. Ogni volta che lo chiamava così, Ren aveva l’irrefrenabile voglia di prenderlo a pugni, con la stessa violenza che ci avrebbe impiegato i primi giorni che si conobbero, quando erano ancora nemici.

E passando di bar in parco, di panchina in muretto, ora tutto la popolazione femminile di Dobie Villaggi conosceva Yoh e il suo amico Ren.

Ci fu anche una nota positiva in questo strombazzar di corvi: il cinese diretto interessato scoprì che effettivamente si era precluso a quel genere di conversazione, un po’ frivola e con una voce melliflua e vellutata; femminile era la parola giusta, e non sembrava nemmeno tanto terribile come se l’era sempre immaginata. Purtroppo per lui, Yoh gli aveva innescato la molla fatale. L’apertura mentale verso le donne.

Ren consumò in fretta un pasto freddo perché non aveva ne tempo ne voglia di stare ancora con Yoh, che sarebbe certamente comparso a cena poiché mangiavano sempre tutti insieme. Non aveva rispettato quella stramba promessa o sfida che gli era stata proposta quella stessa mattina. E inoltre ci sarebbero state le ragazze del gruppo, e Ren si disse che per oggi ne aveva viste abbastanza.

Ma non era così.

Stava passeggiando sotto le fronde dei ciliegi che circondano il parco del Villaggio e un senso di tranquilla solitudine lo pervase. Era tutto io giorno che premeva per sentirlo fino in fondo all’anima. Era una delle poche cose che lo tranquillizzava e lo faceva stare in pace con il mondo. In altre circostanze, sarebbe stato stare con gli amici, ma non quella sera.

Quella sera il destino aveva deciso altro per lui…

Continuò a passeggiare stancamente per il viale, le mani in tasca e un lieve motivetto da fischiettare. Dopo un po’ vide un buco nell’erba alta, come se qualcuno ci si fosse sdraiato. Inoltre, faceva capolino una spiga di grano che ondeggiava, come se quel qualcuno la stesse rigirando in bocca. Ren conosceva una sola persona che solitamente stava in quella posizione, ma si stupì molto quando non vide Hao Asakura.

- Uh?

Il cinese si ripromise di non ridere, arrossire, imbarazzarsi o quant’altro; ma c’era una ragazza in bikini sdraiata di fronte a lui.

- Posso fare qualcosa?

- No, beh, è che.. pensavo.. insomma, ti avevo scambiato per.. per uno che conosco e… niente, tutto qui.

- Uno che conosci?

- Sì, di solito lui si sdraia nell’erba con una spiga di grano in bocca, proprio come hai fatto tu adesso..

La ragazza annuì convinta, ma il suo viso non nascose un disappunto nel discorso del ragazzo. Lentamente si alzò, spostando il peso da una parte e dall’altra per non cadere per via delle gambe addormentate. Era alta quanto Ren ed era dannatamente bella. Per non dire provocante, visto che era in bikini.

- Mi domando come abbia fatto a confondermi con un ragazzo… - disse, sfilando lentamente la spiga dalla bocca e girandogli intorno con atteggiamento felpato, tremendamente sexy. Ad ogni giro attorno a lui, i loro corpi si avvicinavano sempre più, finché non si fermò di fronte a lui, fissandolo dritto negli occhi.

Ren si chiese cosa dovesse, o potesse, fare in una situazione come quella. L’unica cosa certa era che si stava trattenendo ancora per arrossire o imbarazzarsi. Si era umiliato abbastanza per quella sera.

Il vento soffiò lieve, facendo oscillare i rami di un albero che oscurava i due ai raggi lunari; quando questi rami oscillarono, la ragazza era ancora più affascinante di prima, velata come una fata, chiara come uno spirito. Lei, dal canto suo, non poteva che pensare lo stesso: anche Ren le pareva proprio un bel ragazzo.

Un sorrisetto beffardo e scappò un bacio. Ren non era riuscito a trattenersi.

Non appena le loro labbra si staccarono (cioè circa un secondo dopo), lui cominciò a chiedere scusa, non sapendo spiegarsi perché lo avesse fatto; in fondo, non sapeva nemmeno il suo nome.

- Non fa niente…- rispose lei – In fondo, cos’è un bacio?

E replicò il gesto, portando le mani dietro la sua nuca arruffandogli i capelli e prolungando il contatto per molto più di un secondo. Quando tutto finì, Ren si sentiva senza fiato, come se fosse andato in apnea.

Lei si voltò, ondeggiando i fianchi e voltandosi pochi passi dopo per salutarlo con un’occhiata mielosa. La luna la inondava come mai aveva fatto prima, fino a farla risplendere quasi come se la luce fosse sua. Inoltre, il gioco di ombre che si agitava sul suo petto lievemente affannato era irresistibile. Tanto che Ren mosse un mezzo passo verso di lei, come per non farsela sfuggire.

- Che stupido – disse poi lui, scotendo la testa desolato ed alzando i palmi delle mani – Non mi sono nemmeno presentato! Io so..

Rapidissimamente, lei gli saltò addosso per tappargli la bocca con un dito. – Non m’interessa, lasciamo un alone di mistero, mio bel Principe…

Gli era caduto addosso di petto, e Ren si sentiva mancare il fiato per quelle forme così vicine a lui, così si limitò ad annuire e a convenire con lei. L’aveva anche chiamato Principe!

Si rialzarono lentamente, poi si separarono ognuno per la sua strada. Dopo un po’, però, Ren non resistette e si voltò per chiederle – Come mai sei in bikini?

Lei si voltò con un movimento provocante e fece spallucce. – Non mi stavo divertendo alla festa in piscina, sai com’è… tutti si offendevano se facevo qualche scherzetto!

E con una microscopica linguaccia, si allontanò, saltellando e canticchiando un motivetto diffusissimo in radio.

Lo sciamano cinese sorrise e tornò al suo alloggio.

Aveva trovato una nota positiva in una giornata ultra-negativa.

E le piaceva molto.

 

 

 

 

<3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <

 

 

Ma chi si vede! Un nuovo capitolo della mi fic! Domani nevica in tutt’Italia! (seee, credeteci…)

Mi spiace per il ritardo, ma non demordo e quindi si continua! Nel frattempo, in realtà non ho continuato nessun’altra fic, quindi non ho affatto trascurato questa qui, anzi! ^^

“Anzi “ in effetti è sbagliato, non ce l’ho sempre in testa… anzi…

Ma che importa? Ho aggiornato! Gioite gente, e ditemi che ne pensate del capitolo, anche per vedere un po’ le vostre reazioni su questa nuova comparsa femminile

 

Chissà poi che succederà! ^__^

 

Mi scuso e mi prostro di fronte a voi, ma non posso rispondere alle vostre recensioni una per una perché non ho un collegamento ad internet molto affidabile, ma è solo un disturbo temporaneo! Nel frattempo, aggiorno, poi vedremo come andranno le cose, ma non posso stare tanto tempo sul sito a rileggere i commenti e a prenderne atto per delle risposte…

Comunque sia, vi ringrazio tutti enormemente, state certi! Non saprei come andare avanti senza di voi!

Spero mi seguirete ancora e ancora!

Ciao!!!

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** L'incontro Dimenticato ***


My Love…

 

              Finding My Love

      

                                    capitolo 4

                       L’incontro dimenticato

 

 

“Lo sciamano cinese sorrise e tornò al suo alloggio.

Aveva trovato una nota positiva in una giornata ultra-negativa.

E le piaceva molto.”

 

Ren quella notte non aveva chiuso occhio. Il motivo era che se lo faceva, le immagini ( e soprattutto le forme) della ragazza in bikini lo avrebbero assalito e assillato ininterrottamente. Inoltre doveva mantenere un certo contegno, visto che non aveva la fortuna di dormire in una stanza da solo: se avesse iniziato ad agitarsi o ad arrossire o, peggio, a farfugliare cose insensate nel sonno – qualora fosse mai riuscito a prenderlo – avrebbe destato non pochi sospetti o curiosoni, e tra le due la seconda era l’ipotesi che andava per la maggiore dato che i suoi compagni di stanza erano Horo Horo e Chocolove.

Ren salutò quindi la mattina seguente con un paio di occhi rossi e stanchi mai visti prima sul suo viso.

- Mamma mia, Ren! – esclamò Horo Horo non appena lo vide – Oggi non avremo proprio bisogno di combattere durante l’incontro.. basterà che i nostri avversari ti guardino in faccia che scapperanno subito a gambe levate dalla paura!

Il cinese gli scoccò un’occhiataccia che fece rabbrividire l’Ainu. – Che ti dicevo? Eh eh..

- Non hai dormito, amico? – chiese Chocolove, ricevendo come risposta un’occhiataccia identica a quella precedente. “No, evidentemente no.

I tre sciamani poi si lavarono e si cambiarono tranquillamente – AmebaRen compreso – e quando fu ora di andare da qualche parte a fare colazione il cinese s’infilò l’Oracle Bell , reagendo come i suoi due compagni si stavano aspettando da mezz’ora.

- E’ OGGI??? – urlò  senza preoccuparsi degli altri inquilini che sicuramente stavano ancora dormendo  - PERCHE’ NON ME LO AVETE DETTO!

- Guarda che Horo te l’ha detto, ma tu non hai reagito se non con uno sguardo di fuoco!

- Sì, infatti! Non è colpa nostra se tu sei comparso a mezzanotte e non hai chiuso occhio!

- Ma oggi c’è l’incontro con il Team Big Guys! Come avete potuto non ricordarmelo ieri o..

- E come avremmo potuto, eh? Tu te ne sei sempre andato chissà dove con Yoh!

Ren non odiò mai a tal punto Yoh Asakura. Le cose non si stavano mettendo per il verso giusto, ma per lo meno si era svegliato totalmente. Non che si fosse addormentato, certo..

“Una rivincita con i Big Guys era proprio quello che ci voleva, dopo ieri.. e dimostrerò a Kaori che non ho bisogno di lei” si disse soddisfatto, annuendo da solo mentre guardava l’Oracle Bell.

- Tutto okay? – chiese Horo Horo, preoccupato sia per sé che per lui.

- Sì. Andiamo pure.

 

L’officiante Pache che avrebbe seguito in diretta e fatto la telecronaca dell’incontro odierno si alzò in piedi e si sistemò gli occhiali da sole sul naso con innato charme. Poi, con l’altra mano, impugnò saldamente il microfono a forma di totem e lo fece roteare in aria per prenderlo nell’altra mano dopo una giravolta di mezzo giro.

- Beeeeeeenvenuti, signore e signori!

Tutto il pubblico, all’unisono, pensò una sola parola. Esibizionista.

Ren non pensò nulla e Horo Horo disse ad alta voce “Patetico buffone”, il che coincideva col pensiero del terzo compagno di squadra.

Avrebbero combattuto contro due energumeni e una ragazza apparentemente indifesa, e questo li agitava un poco. Le loro stature erano molto minute, così come le corporature, nonostante i muscoli dovuti ai pesanti allenamenti che avevano seguito prima di giungere lì.

- Dobbiamo farcela, ragazzi.

E aspettarono di essere annunciati per salire sul ring di battaglia, un enorme cerchio di mattonelle un po’ distrutte posizionato in mezzo al deserto, e circondato a distanza dalle gradinate del pubblico.

L’incontro, come preannunciato dalle meticolose previsioni del meteo dell’officiante, iniziò bollente a causa della giornata senza nuvole e con un sole che già all’alba era insopportabile; erano le due del pomeriggio.

- I Pache mi vogliono morti..- si lamentava Horo Horo mentre saliva sul ring – Per la prima volta nella mia incredibile vita sono costretto a duellare senza la mia fidata giacca a vento.. che sofferenza!

 Ren non era in vena di fare dello spirito. – Se interrompi l’incontro perché hai caldo ti faccio arrosto in meno di un secondo, intesi?

Nonostante la minaccia, quei toni freddi furono di conforto per il giovane dai capelli azzurri. – Grazie amico, sapevo di poter contare  su di te. Choco, sei pronto?

- Sempre pronto!

Anche l’altra squadra era salita sul ring, composta dai membri che si aspettavano nel Team The Ren.

L’officiante diede il via all’incontro,  e tutti e sei i concorrenti erano sudati come se avessero lottato per ore. Kaori in particolare, visto che era l’unica che non poteva togliersi la maglietta, per quanto scollata fosse.

- Eppure ieri c’era una splendida temperatura freschina… - piagnucolava dal suo lato del ring, mentre Chocolove e Ren cominciavano ad affrontarsi con i due energumeni, suoi compagni di squadra.

L’incontro durò meno di quanto si aspettasse Ren, ma Horo Horo non era riuscito a muovere un dito a causa del caldo opprimente nonostante si fosse svestito quasi fino alle mutande e la ragazza, Kaori, era stata attiva quanto lui, ma solo perché non era riuscita a sopportare quella temperatura ed era svenuta dopo dieci minuti dal “Fight!” del Pache.

Erano rimasti in quattro, ma nessuno era particolarmente attivo.

Ren cercò con lo sguardo il resto della banda sugli spalti, trovando tutti tranne Yoh. Il posto tra Anna e Manta era stranamente vuoto. Al posto dello sciamano incrociò lo sguardo della ragazza in bikini, quella che non l’aveva fatto dormire per tutta la notte. Indossava una splendida camicetta di lino bianca senza maniche e molto scollata, e aveva i capelli riccioli raccolti in una coda alta. L’aveva riconosciuta a stenti, e solo grazie ad un momento morto nell’incontro, in cui i due avversari si erano accertati delle condizioni della loro compagna svenuta.

Il cinese si lasciò sfuggire un ghigno. Quella doveva essere la sua “prima chance”?

Il ghigno si trasformò in una risatina nervosa mentre si scrollava dalla fronte un litro di sudore.

Chocolove lo notò. – Che hai da ridere?

- Nulla..

- Conosci quella ragazza?

- In un certo senso..

Dietro di loro, Horo Horo gettò via la 12° bottiglia d’acqua che si scolava senza ritegno.

- Adesso vengo a darvi una mano.. ce la faccio ora, mi sono ripreso..

I due lo guardarono alzarsi in piedi poggiando cautamente le mano a terra per poi saltare in aria coi palmi roventi per il contatto con la pietra bollente. Il pubblico aveva la forza di ridere e cominciò a fare il tifo per lui.

Quando i due avversari si ripresentarono, quindi, i tre giovani sciamani erano tornati in forze per combattere. E il duello riprese senza più interruzioni fino alla fine.

La ragazza sugli spalti, quella che aveva ricevuto e donato il primo vero bacio di Ren, sentiva una stretta al cuore ogni volta che il suo Principe veniva attaccato e sentiva una sensazione contraria, simile a gioia, quando la situazione si ribaltava e lui, bello com’era, a torso nudo e concentrato come non mai sul combattimento, assestava i suoi attacchi.

Infine, quando il Pache gridò nel microfono il nome del Team vincente, saltò sulla sua gradinata per la gioia e corse giù verso il ring per congratularsi direttamente con lui, ma venne bloccata dai Pache controllori del pubblico.

I due poterono vedersi solamente quando tutto il pubblico era tornato al villaggio e l’intero luogo era diventato deserto come i chilometri che lo circondavano.

Ren era appena risorto dopo aver scolato bottiglie d’acqua in quantità industriale. Aveva fatto il duro durante il combattimento, ma non era abituato quanto Chocolove a temperature così elevate.

- Ciao – esordì quasi timidamente lei, comparendogli accanto di botto, senza che avesse potuto accorgersene – Complimenti per l’incontro, sei stato bravissimo!

Sorrise raggiante, riversando nell’animo di Ren una quantità insperata d’energia. Non si sarebbe aspettato di vederla dopo così poco tempo dal loro primo incontro, eppure lei era lì, a complimentarsi con lui per la vittoria!

Mentre si rialzava, cercava con lo sguardo i suoi compagni di squadra e vide Horo Horo che s’agitava come un forsennato per liberarsi dalle grinfie di Chocolove che, con innato buonsenso, voleva lasciare Ren e la sua ragazza da soli.

Il sole era calato stranamente in fretta, ma non il caldo che aveva portato con sé.

- Come hai resistito tutto quel tempo sulle gradinate? – chiese Ren, continuando la procedura per alzarsi da terra – Non avevi caldo?

Lei rise sotto i baffi e lo guardò divertita. – No!

Lui rimase di stucco. – Vieni da un paese caldo?

- No!

- Hai sopportato allenamenti estenuanti nel Sahara?

- No!

- Avevi un ventilatore e una scorta di bottiglie d’acqua?

- No! – e aggiunse, prima che potesse farle qualche altra domanda – Le gradinate erano tutte coperte o all’ombra, e si stava benissimo, con uno splendido freschino.. anzi, faceva un pochino freddo all’inizio…

Ren per poco non scivolò dall’invidia. Lui e gli altri si erano praticamente sciolti combattendo sotto al sole cocente mentre il pubblico aveva freddo??

“Appena scopro il Pache che c’è dietro a tutto questo.. quello sarà un Pache morto”.

- Comunque sei stato davvero bravo, mi sei piaciuto, sai?

I pensieri del cinese si posarono lieti sulle parole appena udite. Le era piaciuto! E una strana sensazione d’orgoglio gli stava gonfiando il petto. Quando ci ripensò più tardi, in serata, si chiese cosa fosse stato, ma non riuscì a trovare una soluzione al dilemma. Più avanti col tempo, invece, avrebbe riso a gran voce sulla sua ottusità giovanile.

- Gr..grazie – disse, ma voleva dire ben altro.

Cadde il silenzio fra i due, e non se ne andò nemmeno quando cominciarono ad incamminarsi per tornare al villaggio. Erano completamente soli, almeno per quanti riuscissero a vedere.

- Non ci siamo ancora presentati.. – mormorò lui, preso dalla strana sensazione di disagio nel passeggiare e piacere ad una ragazza di cui non sapeva il nome, ne molto altro.

- Tu ti chiami Ren, giusto? Ho sentito i tuoi compagni chiamarti così durante l’incontro.. – gli si parò davanti, bloccando la strada con la sua mano porta a mo’ di saluto adulto – Se indovini come mi chiamo potrai stringermi la mano!

E sorrise ancora. Quel suo dannato sorriso mandava completamente in palla Ren. Cominciò a pensare a dei nomi femminili abbastanza aggraziati per una come lei, ma quando vide che rideva per tutti i  nomi giapponesi che proponeva, cominciò a domandarsi se non fosse straniera. I suoi tratti fisionomici in quel caso l’avrebbero tradita. Non sembrava occidentale.

- Di dove sei?

- England.

Ren storse il naso.

- Inghilterra.. – s’affrettò a precisare lei – Hai presente? Europa, è un’isola abbastanza grande..

- Lo so che cos’è l’Inghilterra!

- Bene. E ora che sai che vengo da lì?

- Comincio a pensare che tu non abbia un nome giapponese.

Lei sorrise ancora. – Bene! Stai progredendo!

- Sì, sì.. però io non conosco nessun nome inglese!

Il suo viso si rabbuiò lievemente, senza perdere l’effetto giocoso del sorriso. – Proprio nessuno?

Ren chiuse gli occhi e pensò ai film che aveva visto da piccolo, ma non si ricordò nemmeno un nome di personaggio femminile inglese o americano. Poi gli venne in mente un sogno che aveva fatto anni fa e che gli aveva dato tormento per un po’ di giorni perché non aveva capito cosa potesse significare un campo di grano di notte e una voce femminile che gli diceva “Deisi..

Aprì gli occhi rassegnato e guardò dritto nelle profondità degli occhi azzurro cielo della ragazza che gli stava di fronte. – Deisi.. – disse sospirando per la sconfitta per non aver indovinato il suo nome.

Si scansò di lato lasciandola perplessa per qualsiasi cosa avesse detto, ma non ebbe la possibilità di fare più di un passo che si ritrovò avvinghiato dalle sue braccia. Gli era saltata letteralmente al collo.

- Come hai fatto? – continuava a ripetere, mescolandolo con dei “Bravo” e degli altri “Incredibile”.

- Fatto cosa?

Non capiva nulla di quel che stava succedendo, ma ringraziò il cielo di essere in un luogo deserto. Non ne era sicuro, ma molto probabilmente era arrossito ancora. Lei continuava a premergli il petto col suo!

- Come “cosa”.. hai indovinato il mio nome! E dire che non è affatto diffuso, anzi! E dicevi di non conoscere l’Inghilterra e i nomi inglesi..!

Ren la staccò da sé come se avesse detto che in realtà il suo nome era Hao Asakura.

– Ho indovinato?

Lei annuì con forza.

- Ma..

Si ritrovò ancora davanti la sua mano aperta in attesa di una stretta di presentazione. – Mi chiamo Daisy Katsumoto, piacere Ren Tao!

E come dovuto ad un monotono comando, sorrise di nuovo, sprizzando gioia da ogni poro.

Più tardi, poco prima di lasciarla entrare nel suo appartamento, Ren le chiese cosa significasse il suo nome e perché mai una giapponese avesse un nome straniero. La ragione della seconda richiesta era la sua nascita prematura, durante la fine di un corso estivo di sua madre per studiare la lingua inglese.

E la seconda, era “Margherita”. Il suo nome era il fiore più bello e semplice di tutti.

Ren pensò che se fosse stata cinese l’avrebbe chiamata Cho, “Farfalla”, ma non glielo disse. Se le avesse chiesto il motivo di quella scelta, si sarebbe vergognato tantissimo di dirle che era la prima cosa che gli era venuta in mente quando l’aveva vista la prima volta, e che il pezzo di sopra del suo bikini gli aveva ricordato le ali di una farfalla…

 

Quella notte Ren dormì sereno sognando un campo di grano e una margherita…

 

 

 

 

<3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3

 

 

Ma chi si vede! Un nuovo capitolo della mi fic! Domani nevica in tutt’Italia! (seee, credeteci…)”

 

Questo era il mio commento d’apertura alla fine dello scorso capitolo, ricordate?

Beh, non ci crederete mai.. ma a Milano (dove sto io) ha nevicato realmente! Ora, però, visto che è maggio, spero proprio che non lo faccia.. magari un po’ di pioggia, che non guasta mai! ^^

Il titolo di questo chap, per inciso, è “L’incontro dimenticato” non solo riferito all’incontro che è stato disputato, ma anche per un altro fattore (vedi il “sogno” di Ren) che approfondiremo meglio la volta prossima.. che arriverà in fretta perché ora non voglio perdere nessuno per strada, la storia diventa intrigante..

 

Grazie mille ancora per le recensioni, spero che la piega della storia vi piaccia e v’incuriosisca quanto lo sono io (so che sembro stupida a incuriosirmi per una mia fic.. ma non ci posso fare nulla! ^__^)!!!

Ciao a tutti!

Alla prossima!

 

Ps- spero sia più presto!

 

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