Don't Change A Thing

di theselittlethings
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Halloween ***
Capitolo 2: *** Il giorno dopo ***
Capitolo 3: *** Stay Strong ***



Capitolo 1
*** Halloween ***


“Allora Jade sei pronta??”
“un attimo Alice, scendo  subito” Alice era davvero una maniaca della puntualità, io invece ero praticamente l’opposto.
“prendi la maschera e andiamo, guido io” disse Alice appena misi piede in salotto
“um.. ok” risposi mentre infilavo la maschera dentro la mia borsa

Era la sera di Halloween e come non festeggiare se non andando ad una festa in maschera??  Alice amava davvero le feste e non perdeva l’occasione di farmi visitare locali nuovi: oramai conoscevo bene quasi tutti i pub di Londra.  E quando gli erano capitati gli inviti per questa festa in maschera, non aveva di certo rinunciato. Aveva detto: “vedrai, conosceremo tanta gente nuova e ci divertiremo un sacco” e io l’avevo ascoltata, anche perché non avevo voglia di passare la serata sorbendomi un altro di quei film horror che avrebbero dato in tv.

Arrivammo in un locale poco fuori Londra e c'era gente mascherata, alcuni avevano dei costumi veramente strani: si andava dalla solita sexy infermiera allo zombie , passando per il lupo mannaro e gli scheletri.
“c’è davvero tanta gente!!” dissi sorpresa a Alice
“cosa ti aspettavi, questa è una delle migliore feste in città!! Oh aspetta, ma guarda chi c’è laggiù!!”
“Alice aspetta!! Dove vai…” come sempre, mi aveva ‘abbandonata’: conosceva davvero tante persone perciò in ogni angolo trovava qualcuno da salutare.  Mi sedetti allora in un tavolino lì vicino, aspettando che Alice tornasse da me.

“ehi, bella gattina, hai bisogno di compagnia??” un ragazzo vestito da vampiro (con tanto di sangue finto che gli colava sul collo) si era seduto nella sedia accanto alla mia. Ah si: io mi ero vestita da catwoman. Alice aveva insistito così tanto che ci vestissimo entrambe uguali, anche se alla fine lei aveva trasformato il suo costume da gatta in quello di una strega.
“em.. a dire il vero.. sto aspettando quella ragazza laggiù..”
“ah capisco.. comunque bel vestito”
“ah grazie.. mi piace anche il tuo”
“sono un vampiro, si capisce??”
“abbastanza bene” gli risposi sorridendo
E così mi ritrovai a parlare con quel ragazzo, era davvero simpatico. Scoprii anche che abitava a pochi isolati da dove vivevo io, che strana coincidenza.
“forse è meglio se ritorno dopo” disse Alice appena arrivò al tavolino “non vorrei avervi disturbato..” e mi fece l’occhiolino.
“no, tranquilla Alice, siediti pure. Ti presento…” in realtà non sapevo neanche come si chiamasse, non ci eravamo presentati
“ah.. ciao, io sono Harry. Harry il vampiro.” Disse scherzando
“lei è Alice.. ah io sono Jade, dato che prima non ci siamo presentati..”
“mm.. Jade la gattina! Mi piace!” disse sorridendo, forse stava ammiccando.
“no solo Jade è meglio!” risposi
*coff, coff* Alice si era schiarita la voce “ok, forse è meglio se vi lascio da soli” e si allontanò

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Salve a tutti!!!
Allora, non avendo un cavolo da fare il giorno di Halloween (si lo so, sono una sfigata ç.ç) mi è venuta in mente l'idea di scrivere questa FF e non so, secondo me promette bene poi giudicate voiii!!!! 
Allora aspetto le vostre recensioni, fatemi sapere che ne pensate: non lasciate il capitolo foreve alone che poi ci resta male!! 
Lo so è un po corto, ma è il primo: prometto fin d'adesso che i prossimi capitoli saranno più lunghi!!
Ok, mi ritiro.
xoxo
Terry

 

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Capitolo 2
*** Il giorno dopo ***


Passai tutta la serata al tavolo parlando di qualsiasi cosa con Harry, il ragazzo che avevo appena conosciuto, e non ci accorgemmo minimamente che intanto si era fatto veramente tardi.
Solo verso le 4.30 ci accorgemmo che il locale si era via via svuotato e che forse ci eravamo dilungati troppo a parlare

“devo assolutamente trovare Alice!!” con lo sguardo avevo perlustrato gran parte del locale ma non l’avevo vista così decisi di prendere il telefono e chiamarla e notai sul display il suo messaggio ‘ehi tesoro è davvero tardi, io me ne vado tanto vedo che sei in buona compagnia’ capito la ragazza?! Mi aveva lasciato da sola a piedi mentre lei se ne era tornata a casa in macchina
“allora, hai trovato la tua amica??” la voce di Harry mi fece tornare alla realtà
“veramente no. Ho appena letto un suo messaggio di circa un'ora fa e dice che lei è tornata a casa quindi sono rimasta a piedi”
“Non c’è nessun problema, posso riaccompagnarti io a casa, ho la macchina qui fuori: tanto abitiamo vicino!” Harry sembrava davvero un ragazzo in gamba, stavo iniziando a fidarmi di lui anche se lo conoscevo solo da poche ore. Così non ci pensai due volte e decisi di non rifiutare il suo passaggio.

“guarda accosta qui: è questa casa mia” dissi quando Harry arrivò di fronte al mio appartamento
“scusa la curiosità ma i tuoi non si arrabbiano se torni così tardi di notte?? “ infatti aveva ragione era davvero tardi: mancavano solo pochi minuti alle cinque. Però la sua domanda mi aveva colta davvero alla sprovvista
“in realtà abito qui da sola.. diciamo che con i miei genitori non ho un buon rapporto, anzi forse non c’è mai stato a causa del lavoro di mia madre, che l’ha sempre tenuta lontana da me.. scusa non vorrei annoiarti con questa mia storia..”
“e tuo padre??” rispose Harry a bruciapelo
“lui è morto. Pochi anni fa.” La mia voce si era fatta fredda all’improvviso. Quello era l’argomento di cui non riuscivo mai a parlarne con nessuno. Era ancora troppo duro da essere affrontato, anche se da allora erano passati un paio d’anni.
“ah scusa..” Harry era dispiaciuto, come tutti gli altri. Solo che io non me ne facevo niente della loro compassione nei miei confronti, aumentava solo il mio dolore.
“scusa è che.. non riesco a parlarne facilmente..” dissi cercando di scusarmi per il mio cambio d’umore così repentino
“no.. scusami..non lo sapevo..”
“tranquillo, è tutto apposto.. e i tuoi?? Non si arrabbiano??” gli chiesi per cambiare discorso
“neanche io vivo più con loro da un po’..” Harry aveva dato una risposta troppo generica che non mi soddisfava.
“perché??” 
“preferisco vivere da solo. Ho diciannove anni e voglio riuscire a cavarmela da solo”
“frequenti ancora il college??”
“no, ho lasciato la scuola due anni fa e adesso praticamente lavoro. Se si può considerare lavoro..” la sua risposta destava in me molti sospetti ma oramai era sempre più tardi e non ero sicura che i miei occhi avrebbero resistito così a lungo, avevo davvero bisogno di riposare
“Penso che sia davvero arrivato il momento dei saluti” dissi a malincuore, non volevo lasciare quell’auto così accogliete e quel bel ragazzo da soli.
“ma lo sai che noi abbiamo chiacchierato per tutta la serata ma io non ho ancora visto il tuo volto..” disse Harry alludendo alla maschera che avevo sul volto: anch’essa faceva parte del mio travestimento da Catwoman
“Be neanche io ho visto il tuo, dato che anche tu indossi una maschera.. questo potrebbe essere il pretesto per vederci di nuovo, tanto sai anche dove abito”
“quindi mi stai dando un appuntamento??” chiese forse un po’ sorpreso dal fatto che avessi fatto io la prima mossa
“potrebbe essere..” risposi enigmatica e feci per scendere dalla macchina
“ma mi lasci così, senza neanche darmi un bacio??” Harry era sempre più sorpreso
“mi sa che lei sta correndo un po’ troppo, mio bel vampiro” e scesi dalla macchina lasciandolo a bocca aperta. Solo dopo aver chiuso la portiera mi girai verso di lui e gli lanciai un bacio con la mano che lui ‘afferrò’ velocemente.
 
La mattina dopo mi svegliai di soprassalto: qualcuno stava bussando alla porta.
Cercai di riprendere conoscenza al più presto e mi resi conto di indossare ancora il costume della sera precedente: quando Harry mi aveva riportato a casa ero così stanca da essere crollata sul divano, senza nemmeno essermi cambiata o struccata. Mi resi conto di essere davvero messa per niente bene ma per fortuna non c’era uno specchio nelle vicinanze che potesse attestare la verità.
Chi poteva mai essere a quell’ora?? e soprattutto che ore erano?? Dalla finestra entrava molta luce quindi ne dedussi che doveva essere mattina da un po’.
“Jade apri immediatamente questa porta!!” Ecco chi era: quella pazza di Alice. Sembrava veramente intenzionata a sfondare la porta perciò, anche se contro voglia perché mi ero appena svegliata, le andai ad aprire.
“oh finalmente ti sei degnata di aprirmi!! E’ mezz’ora che busso e chiamo ma tu niente.. Ma come cavolo sei messa??” Alice entrò in casa e si, i miei sospetti erano fondati: dovevo avere davvero un brutto aspetto.
“Ieri sera sono tornata tardi dato che tu mi avevi lasciato a piedi e avevo coaì sonno che mi sono addormentata appena ho messo piede in casa”
“hai bisogno di una doccia, SUBITO!!” mi urlò “ Per dormire fino alle una devi aver davvero fatto le ore piccole sta notte”
“ah perché adesso sono le una??” quindi era ora di pranzo, chissà dove aveva intenzione di portarmi oggi Alice
“avevo pensato di mangiare fuori oggi” ah ecco, tanto per cambiare “ma dato che ti sei appena svegliata mangeremo qui qualcosa, vado ad ordinare delle pizze” ecco Alice non era una cuoca, anzi diciamo che era allergica ai fornelli, nonostante i suoi avessero un lussuoso ristorante in centro
“tranquilla, adesso vado a sistemarmi e poi cucino io.. ce la fai a resistere per un ora??” io invece ero portata per la cucina, mi rilassava passare del tempo cucinando qualcosa.
“certo.. poi mi racconti tutto su quel bel ragazzo.. Harry vero??”
“em si.. beh non c’è niente da dire: ci siamo conosciuti, è un ragazzo davvero simpatico, tutto qui” questa era la semplice verità
“mm.. non so se tu me la stai raccontando giusta.. indagherò signorina Jade..” disse Alice con il suo fare sospetto
Lasciai perdere il discorso e andai a farmi una doccia. Poi subito dopo mi catapultai in cucina cercando di concentrarmi sul pranzo. Alice intanto aveva iniziato a farmi il resoconto della sua serata: aveva incontrato un tipo Jake che, come ripeteva in continuazione lei “era così carino!!”. Non stava tralasciando un minimo particolare, come sempre.
Ad interromperla però fu il campanello
“chi sarà a quest’ora??” chiesi dubbiosa mentre andai ad aprire
“la signorina Jade??” aprendo la porta mi ritrovai un ragazzo con in mano un bel mazzo di rose rosse
“em.. si” ero davvero imbarazzata
“queste sono per lei, c’è anche un bigliettino da parte del mittente”
Accettai il mazzo e chiusi in fretta la porta mentre aprivo il biglietto: chi poteva essere??


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Eccomi di nuovo qui!!! Scusate se il capitolo l'ho pubblicato così in ritardo ma ho avuto molto da fare in quest'ultimo periodo..
Anyway spero che sia di vostro gradimento: fatemelo sapere con una recensione!!
Spero di caricare il prossimo capitolo il più presto possibile, 
Baci :D

 

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Capitolo 3
*** Stay Strong ***


La bustina era bianca mentre il biglietto all’interno era giallo.
Era scritto a mano con una stupenda calligrafia che aveva lasciato degli spazi bianchi solo nei bordi
“volevi un appuntamento?? Eccolo: sta sera vieni a questo indirizzo alle 20.00. H”

Quindi le rose erano da parte di Harry, che pensiero gentile!

“Jade chi era??” chiese Alice mentre si avvicinava al salotto.

“em.. un regalo di Harry..”

“ccosa??” era davvero stupefatta, soprattutto quando vide quel bel mazzo di rose tra le mie mani

“ho un appuntamento con lui, sta sera” ero un po imbarazzata, forse più di un po: non mi sarei mai aspettata di ricevere un bel mazzo di rose da un ragazzo che conoscevo da nemmeno una giornata.

“lo sapevo che c’era qualcosa sotto!!” gridò Alice con molta enfasi

“alice cosa vuoi che sia, è SOLO un appuntamento!!” cercando di sottolineare il concetto

“allora, che hai intenzione di metterti??”

Alice passò tutto il pomeriggio a casa mia e cercò di rendermi il più possibile presentabile: ancora non mi ero ripresa del tutto dalle poche ore di sonno della notte precedente. Mancava un quarto dalle otto ed era ora che partissi. Dovevo solo coprire i segni sui miei polsi, quei segni che mi rendevano forte, che raccontavano la mia storia ma di cui non andavo fiera. Ogni volta che sfioravo la punta delle dita sulle cicatrici il dolore riaffiorava e con esso tornavano i ricordi: la scuola, i bulli, le lacrime.. ma il ricordo più vivo era quello di Zayn, la sua prepotenza, la sua arroganza.. Repressi tutti questi pensieri con foga, non volevo pensare al passato, quello era un capitolo chiuso della mia vita, e mi coprii i tagli con dei braccialetti.

“appena torni mi chiami e mi racconti, intesi Jade??”

“ok Alice, saprai tutto”. Presi la borsa e partii con la mia macchina fino ad arrivare all’indirizzo che Harry mi aveva indicato. Quando arrivai mi ritrovai di fronte ad una villa enorme,
con tanto di piscina e mega giardino. Pensai di aver sbagliato indirizzo ma vidi Harry affacciarsi alla porta: viveva veramente qui??

“Jade!! Wow sei meravigliosa!!” mi disse Harry quando scesi dalla macchina e io arrossii violentemente: i complimenti facevano sempre quest’effetto su di me

“ma tu vivi qui??” chiesi meravigliata cercando di nascondere l’imbarazzo che le sue parole mi avevano procurato

“emm.. si, con dei miei amici. Però sta sera saremo soli”

“wow è meraviglioso!!”

“entra, ti faccio vedere il resto della casa” e Harry mi portò in perlustrazione di quell’enorme villa: come minimo ci potevano abitare dieci persone. Ogni stanza era più bella dell’altra, alcune erano arredate con mobili antichi e altre in stile moderno, rendendo così ogni stanza unica e diversa dalle altre. E poi il giardino: una distesa immensa di verde che nella notte era illuminata con tantissime luci che circondavano anche la piscina.

“ora di cena: cosa ordiniamo??” mi chiese Harry mentre tornavamo in cucina

“non lo so.. pizza??” era una scelta banale, ma quella sera mi andava veramente una bella pizza

“e pizza sia” Harry chiamò il ristorante italiano in centro e il fattorino ci consegnò la nostra cena in meno di mezz’ora. Io e Harry chiacchieravamo amabilmente, come se ci conoscessimo da una vita. Eppure quei suoi occhi verde smeraldo erano una continua distrazione per me, mi catturavano e rapivano il mio sguardo, facendomi così perdere il filo del discorso più di una volta. Dovevo ammettere che era proprio carino ma no, decisi che non mi sarei mai presa una cotta per lui. Cercai di far ragionare il mio cuore mentre con lo sguardo percorrevo i suo lineamenti del viso.

Dopo cena ci sedemmo nel divano mentre le scene di un film passavano distrattamente sullo schermo della tv. O perlomeno cercai di seguire la prima parte del film ma poi venni distratta da Harry che aveva iniziato a giovare con una ciocca dei miei capelli. Avevo la percezione che si stette avvicinando sempre di più a me e ne ebbi la conferma quando vidi che tra i nostri visi non c’erano che pochi centimetri di distanza.
 
“eh no Harry, così non funziona con me!!” gli risposi senza peli sulla lingua allontanandomi improvvisamente da lui

“cosa??” sembrava sorpreso

“sta sera non otterrai nemmeno un bacio da me” volevo essere chiara

“e perché??” intanto i nostri corpi si stavano avvicinando di nuovo, questa volta con più convinzione di prima. Era una tentazione a cui non sapevo resistere.

“perché è solo il primo appuntamento.. non voglio avere fretta..” le mie parole uscirono come un sibilo, non avevo più ossigeno nei polmoni perché la sua vicinanza mi faceva quell’effetto. Cercai di riprendere forza e spingerlo via da me quando all’improvviso la porta di aprì ed entrarono quattro ragazzi.

“Harry siamo tornat.. oh cavolo potevi dire che avevi un’ ospite!!” disse uno dei quattro vedendoci così vicini. Allora tornai in me e balzai subito in piedi ed Harry fece lo stesso

“abbiamo interrotto qualcosa??” disse un altro

“a me sembra proprio di si..” gli rispose il ragazzo che era entrato subito dopo

“ehi Harry, la prossima volta avvisaci quando hai compagnia!” e in salotto entrò un quarto ragazzo, moro, dagli occhi profondi e un’enorme ciuffo con delle sfumature bionde.
Gelo. Freddo. Sentivo che stavo per svenire. Ma cercai di mantenere la calma.

“eh.. Jade loro sono Liam, Louis, Niall e Zayn.. se adesso potreste andare di sopra mi fareste davvero un grande favore” Harry mi ‘presentò’ i suoi amici

“comunque ti sei perso una gran festa” disse uno dei ragazzi

“ma lui qui si stava divertendo lo stesso” gli rispose un altro, facendo l’occhiolino a Harry

“smettila Louis!!” gridò di risposta Harry “scusami. Loro sono i miei coinquilini . Anzi a dire il vero noi lavoriamo insieme..”

Intanto il mio cuore si era fermato appena avevo rivisto Zayn. Dovevo trovare una scusa per scappare a casa e chiamare Alice, avevo bisogno di lei.
“Harry mi dispiace ma io devo andare.. si è fatto tardi..”

“Ma Jade.. non sono nemmeno le undici dove devi andare?? E perché proprio adesso??” Harry era rimasto sbigottito ma io dovevo andarmene al più presto, sapevo che le lacrime sarebbero iniziate a scivolare giù da un momento all’altro.

“da Alice.. domani ti spiego..” intanto presi la mia borsa e mi avvicinai all’uscita “ti chiamo io.. ciao” e chiusi dietro di me la porta senza dare il tempo a Harry di rispondermi. Ed eccole, le lacrime iniziarono a scorrere sul mio viso senza darmi tregua e i ricordi rimbalzarono alla mente.

Avevo 15 anni e avevo da poco cambiato scuola: mi madre aveva iniziato a lavorare in Germania e per questo mi aveva affidato a sua madre costringendo così a trasferirmi dalla mia amata Londra alla sconosciuta Bradford. E da lì era iniziato l’inferno.

Un giorno, mentre puntualmente mi recavo nell’aula di scienze per la lezione di chimica mi imbattei in Zayn.

“tu sei quella nuova qui vero?? Allora devi sapere una cosa: qui comando io e mi devi rispettare” era arrogante e presuntuoso

“e se io non volessi farlo??” mi arrivarono due schiaffi e forse qualche pugno, ecco la risposta.

“iniziamo dal pranzo: ci serviva proprio una che facesse la fila al posto nostro. Ma non pensare neanche di sederti con noi” il suo sorriso era sempre più acido, falso.

Diventai la sua servetta, mi usava, senza pensare al male che mi faceva anche solo con le parole.

Iniziai così a non mangiare più perché lui mi riteneva grassa ed io odiavo sentirmelo dire: passavo le ore in bagno in compagnia di due dita che oramai vivevano nella mia gola e della lamette che dilaniavano i miei polsi, cercando di farmi più male di quanto me ne potesse fare Zayn.
E con la morte di mio padre il dolore aumentò: lui era l’unico che aveva capito che stavo soffrendo e aveva cercato di aiutarmi mentre la mamma e la nonna se ne stavano lì, a vedermi morire insieme a lui.
Poi incontrai Alice, la mia salvezza: era una cheerleader con la testa, una delle poche. Era una delle ragazze più belle della scuola eppure era riuscita a sottrarsi al destino di ‘bambola’ di Zayn, ribellandosi ai bulli anche se così facendo aveva scatenato la loro ira.

Lei aveva iniziato a farmi credere nei sogni, porgendomi una mano per rialzarmi e combattere. Stay Strong and Keep Fighting era il suo motto e se lo era addirittura tatuato sulla spalla destra. Con lei avevo deciso di andarmene da Bradford per tornare a vivere a Londra, insieme a lei, per frequentare il college.

Avevo iniziato a credere in me stessa e il capitolo Zayn si era chiuso, sapendo che non lo avrei incontrato di nuovo, o almeno così avevo creduto fino a quella sera. 

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BUON SALVE (?) A TUTTI!!!
Eccomi di nuovo qua con un altro capitolo e un altro ritardo lol.
Perdonatemi ma con la scuola sono sempre più impegnata e quindi il tempo di scrivere e pubblicare è sempre poco.. 
Nonostante questo ecco il capitolo: allora che ne pensate??
Si, Demi Lovato è stata una fonte d'ispirazione (anche se ho cambiato il "Stay Stong" in "Stay Strong and Keep Fighting").
Recensite, recensite e fatemi sapere tutto, commenti positivi e negativi.
Ora vi lascio: recensite, ascoltate Take Me Home e non dimenticatevi di Up All Night!!
Baci xx



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