*_Night of Rain_*

di Iris_R_Chaucer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** That crazy, crazy, crazy, crazy Family... ***
Capitolo 2: *** ...Problemi Incontrollabili.... ***
Capitolo 3: *** Scuola, Fuoco e Ritorno ... ***
Capitolo 4: *** Crazy Night at The Malibù ***
Capitolo 5: *** ...The Fight of Dreams.... ***
Capitolo 6: *** The Time that I said No... ***
Capitolo 7: *** Quando il gatto (non bianco) non c'è i topi ballano..e non solo... [Part 1] ***



Capitolo 1
*** That crazy, crazy, crazy, crazy Family... ***


Terrore. Urla. Sangue. Una vita spezzata, e altre sconvolte per sempre.
Un corpo giaceva inerme su un pavimento di marmo bianco.
Lacrime. Grida soffocate. Disperazione. Due sguardi assassini si posano sulle figure nell’ombra.
Uno sparo, seguito da una folle fuga.

-Deeeeeeeem!!!!!!!!- gridò una voce che proveniva dal piano di sotto - Alzati è pronta la
colazioneeeee!!!!!! –

-Ahm… ancora 5 minuti…- mugugnò il ragazzo biondo , mentre si rivoltava nel letto.

-Se non ti alzi subito vengo su e mi porto il secchio con l’acqua gelata, e sai che non è piacevole…- disse di rimando la ragazza che armeggiava in cucina.

- Sono già sveglio- si precipitò a dire il ragazzo, catapultandosi in bagno, onde evitare la doccia ghiacciata. Di lì a 5 minuti, il giovane, scese in cucina, dove lo aspettava la sorella, una ragazza dai lunghi capelli biondi che le ricadevano, lisci, sulle spalle. Doveva avere si e no vent’anni, ma per via della sua statura sembrava una sedicenne. Gli occhi di un azzurro intenso uguali a quelli del fratello.
Lui, alto, biondo, corpo mascolino e ben modellato sui 18, Indossava ancora il pigiama, tipico stile americano, pantaloni e maglietta.
-Buon giorno bell’addormentato- disse la sorella porgendogli una tazza che conteneva strane cose giallognole.

-Giorno….. Ma Yoruuuu!!!! Lo sai che odio i cibi integrali… perché insisti a farmeli mangiare!!!!!!-

- Primo, mio caro Demyx perché fanno bene alla salute, Secondo, perché costano poco, e Terzo, perché non è necessario cuocerli….. lo sai che io e il fuoco non andiamo d’accordo!!!!!-

- Oddio non me lo ricordare… la prima volta che ti sei avvicinata ad un fornello hai quasi bruciato casa….e la seconda i miei capelli…-

- non è mica colpa mia se vai in giro con uno spazzolone in testa, è ingombrante- disse lei spettinando i suoi capelli ancora non tutti ‘’ingellati’’. – e ora vatti a preparare o farai tardi- disse sorseggiando un caffè integrale!!!!!

Demyx si alzò da tavola e si diresse in camera per vestirsi.

-Dlin Dlon- Il suono del campanello si diffuse nell’enorme casa.

- Vado ioooo!!!!!!- Canzonò Yoru e con passo allegro si diresse verso la porta. Notando il fratello che, curioso com’era si era appostato sulle scale per sbirciare il nuovo arrivato, annunciò ammiccando – magari è una delle tue tante ammiratrici!!!!!-

Il volto del ragazzo assunse un colore purpureo – SCEMA!!!!!-

Yoru scoppiò a ridere e aprì la porta.

Il sorriso le morì sulle labbra nel vedere la persona che le stava davanti. Era un ragazzo, alto, molto più di lei, ma avevano più o meno la stessa età. Aveva dei lunghi capelli color della luna, gli occhi d’ambra e la pelle diafana.

-P-posso aiutarla?- chiese un po’ stordita

- Sto cercando una donna che dovrebbe abitare qua- disse l’uomo

- Potrei sapere il nome della suddetta “Donna”?-

- Dovrebbe chiamarsi Yoru, Yoru Arashi- disse in modo freddo l’ospite.

- Eccomi!- Sorrise Yoru. Una smorfia comparve sul viso dello sconosciuto.

- No dai non scherziamo, Io sto cercando una Donna adulta non una ragazzina!!!!-

Gli occhi della ragazza si incupirono – C-COME SCUSA???-, Demyx scese ulteriormente le scale per poter assistere più da vicino l’omicidio che da li a poco avrebbe commesso la sorella, odiava quando le davano della ragazzina…..

Mentre Yoru ribolliva nella sua rabbia e cercava le parole più adatte da dire, l’uomo notò Dem appollaiato sulle scale, e gli chiese con fare sbrigativo – Tu ragazzo, mi sembri un po’ più normale di questa qui... Conosci una certa Yoru Arashi?- Demyx si avvicinò alla sorella – si eccola qui!!!!-

-Avete voglia di prendermi in giro? Questa ragazza alta un metro e tanta voglia di crescere avrebbe vent’anni?-

A quelle parole Yoru non ci vide più, afferrò lo straniero per il colletto e gli gridò addosso – SENTI TU!!!!!! YORU ARASHI SONO IO!!!!!! DEVO FARTI VEDERE UN DOCUMENTO??? E POI NON è COLPA MIA SE STO CITRULLO HA PRESO LA MIA ALTEZZA!!!!!-

-Hey citrullo a chi?!-

-ZITTO!!!! NON VEDI CHE SONO OCCUPATA A PARALARE IN MODO PACIFICO E GENTILE CON QUESTO SIGNORE???- Il silenzio calò nella stanza; Yoru guardava minacciosamente l’uomo che ormai era a pochi centimetri dal suo volto, la mano della ragazza era ancora stretta al suo colletto.

-Ok ok.... ho capito .... calmati...- disse l’ospite dai capelli argentei.

- ok.... adesso che hai capito che sono Yoru... che vuoi e soprattutto, chi sei??- disse lei allentando la presa sul colletto ma non lasciandolo del tutto.

- E-ecco, noi ti stavamo cercando perché... che... tuo padre non ti ha chiamato?- una voce femminile arrivò da dietro la schiena dell’uomo. Nè Demyx ne Yoru si erano accorti che la persona che gli stava davanti era accompagnato da una ragazza dai capelli viola, che doveva avere quasi l’età si Demyx e da un ragazzino più giovane.

- Comunque scusaci per la nostra maleducazione, non ci siamo presentati, io sono Ame Unmei- disse lei - e questi sono i miei fratelli Xemnas e Riku- indicando prima l’uomo poi il ragazzino.

- Bene, io, come avrete già capito sono YORU, e questo è mio fratello Demyx!-

Ame si chinò leggermente – è un piacere conoscervi... Noi ... non è che potremmo entrare? –

-E magari potresti anche lasciarmi la maglia...? – disse l’uomo ora conosciuto come Xemnas.

Yoru gli fece una smorfia lo mollò e li lasciò entrare facendoli accomodare in salotto. Demyx nonostante fosse ancora in pigiama li seguì.

Dopo essersi accomodati Yoru li guardò tutti per bene. – Voi siete qui perchè.....?

Xemnas prese la parola – A quanto pare non siete stati informati, comunque siamo i figli di un vecchio amico di vostro padre, Xigbar- I fratelli Arashi si guardarono perplessi... dove avevano già sentito quel nome?

Yoru si voltò verso il caminetto tempestato di foto di famiglia e cominciò a frugare tra le varie cornici.

– Ecco!- esclamò ad un certo punto tirando verso di se una foto. Vi erano rappresentati due uomini, poi la girò, e su retro lesse “ Xaldin e Xigbar amici di guerra”. Yoru si avvicinò a Xemnas, sempre tenendo in mano la suddetta immagine, l’accostò al suo volto e cominciò a guardare prima la foto poi lui, prima la foto poi lui, la foto poi lui, la foto e poi lui, Xemnas cominciava ad innervosirsi.....

– scusa... hai finito???- disse con voce alquanto infastidita..... la ragazza ritrasse la foto ed esclamò

– Non so tu Dem ma io non vedo tutta questa somiglianza... forse gli occhi....- Dem decise di prendere in mano la situazione -Vabbè ma non perdiamoci in sciocchezze andiamo avanti...... come mai siete qui?-

Xemnas riprovò a spiegare... – Noi siamo qu....- TiriTiri ti Tin Tin. Yoru cominciò a tastarsi freneticamente le tasche in cerca del cellulare. – C’è l’avevo prima!!!-

Xemnas sembrava alquanto turbato, e infilò una mano sotto al cuscino della poltrona su cui era seduto. –è mica questo ?- Yoru glielo strappò di mano senza nemmeno ringraziare.

-Pronto? Capo, cosa in ritardo? Ma sono solo l... MA DIO! No ora non posso, ok fra un’ora va bene? Si sarò li... – Yoru riagganciò seccata, e si mi mise a gattoni a cercare qualcosa sotto le poltrone.

–Demyx vai subito a prepararti sei già in ritardo, e non ho voglia di parlare con il tuo preside che mi stressa con le sue cavolate con quelle parole complicate che non capisco e compagnia bella... -

- Ma io... – Provò a ribattere il fratello ma lo sguardo satanico di Yoru lo dissuase e corse di sopra.

Xemnas riprovò – Noi siam...-

-Eccola !-esclamò Yoru.

Ame la guardò sconcertata... – Eccola cosa???- chiese timidamente,.... Yoru riapparve da dietro un divano.... – Questa- disse tutta contenta tenendo una pistola calibro 9 e puntandola contro i tre poveri disgraziati... Riku nel vederla svenne, Ame si mise a gridare e Xemnas la guardò intimorito.....

– Non fate quelle facce... Non ho mica intenzione di uccidervi...- Ame con le lacrime agli occhi le domandò – P-perché t-tieni una p-pistola in casa????- Xemans stava cercando di far rinvenire Riku che non aveva retto il colpo. –DEMYYYYYYYX MUOVI LE CHIAPPE CHE SIAMO IN RITARDO MARCIOOOOO!!!!!!!!!!- gridò la sorella.

Dem scese le scale di tutta fretta – sore hai dimenticato queste su- detto questo in ragazzo lanciò qualcosa alla donna; Ame Xemnas e il rinvenuto Riku guardavano Yoru in modo sempre più strano....

– ah grazie demdem.... non mi ricordavo più dove le avevo messe.....- disse attaccandosi della roba argentata alla cintura che poi venne identificata come delle manette.

I tre fratelli intanto si stavano facendo le idee più strane... a cominciare dall’ipotesi di essere finiti in un manicomio e non in un appartamento, per poi andare a immaginare il momento in cui si sarebbero tolti le maschere e avrebbero mostrato la loro vera natura, molto simile a quella di E.T.

Prima di uscire Yoru si avvicinò a Xemnas, e si chinò su di lui, i tre fratelli la guardavano allibiti...
– m-ma cos’.... – stava per dire Xemnas quando la ragazza infilò una mano dietro la sua schiena. L’uomo diventò paonazzo... non capiva cosa quella pazza volesse fare... pochi secondi dopo la suddetta pazza ritrasse la mano...
– Scusa ma questo mi serve – e detto così mostrò il suo distintivo. E qui i tre fratelli cominciarono a capire... Yoru era una poliziotta, non un'assassina, non una ladra, non una pazza scleroma, ma semplicemente una poliziotta.

Demyx aveva notato le facce dei poveri ospiti e non potè trattenere un sorriso...

-Ora scusatemi ma dobbiamo scappare... Demyx rientra per l’una e io Per le tre... fate come se foste a casa vostra... quando torneremo ci racconterete tutto... scusate ancoraaaaaa!!!!!!- Detto questo Yoru afferrò il fratello per la borsa e lo trascinò fuori di casa prima ancora che potesse accennare anche un misero saluto.

- Oddio..... ma dove siamo finiti sorellona???- chiese il povero Riku che fino a quel momento era stato zitto ad osservare la scena...
– Non lo so Riku non lo so.... l’unica cosa che so è che restando qui ci divertiremo molto- disse Ame tutta eccitata – lo sapevo che la tua aria da santarellina non sarebbe durata a lungo... Ame il demonio si sta facendo strada e sta venendo a galla- disse Xemnas evitando il pugno che la sorella gli aveva indirizzato...
- Guai a te se lo ripeti un'altra volta... io non sono un demonio chiarooo!!!????-

-Hai ragione, tu non sei un demonio... tu sei il male in persona...-

- Vieni qua se ne hai il coraggio.... brutto, brutto.... GRRRRRR!!!!!!- Ame cominciò a rincorre il fratello maggiore per tutta la stanza.... ecco che le loro vere personalità cominciavano a farsi vedere....

– Ma perché a me????- disse Riku ormai vicino alla depressione.


Ore 11.30


Xemnas Ame e Riku erano sfiniti, seduti sul divano del salotto; avevano riordinato casa... ma come facevano quei due a vivere in quel posto??? La discarica che c’era in città era sicuramente più pulita....

Trovarono di tutto in quell’appartamento... vestiti sparsi per terra, cibi integrali sotto i letti... specialmente sotto quello di Demyx, calzini nelle pentole, mutande appese ai lampadari, una palla di vetro piena d’acqua marrone, con quello che rimaneva di un povero pesce rosso e il frigo era completamente vuoto, se non qualche strano animale rimasto chiuso la dentro chissà per quanto, e qualche reggiseno surgelato.
Nella casa non v’era traccia di cibo se non fosse per quelle schifezze integrali da riscaldare nel microonde.

-Mamma mia che stanchezza... non ce la faccio più, ma secondo voi da quanto tempo è che non pulivano???- chiese Ame passandosi una mano sulla fronte sudata...
–Io opterei per i 4 ai 5 anni...- disse Xemnas altrettanto sfinito....
–Questo è sfruttamento di minori....vi posso denunciare lo sapete vero???- disse Riku che si stava togliendo i guanti da giardinaggio con cui aveva potato il rampicante che stava divorando lo sgabuzzino....

- Ragazzi.... ma dove siamo finiti???- chiese la ragazza ai fratelli...
– Non lo so... ma questi di sicuro non sono normali, forse sono anche peggio di voi due- ammise riku con accentuando il tono terrorizzato sull’ultima frase....
–Secondo me invece sono simpatici- disse Ame cominciando a saltellare per tutta la stanza...
–Ma dove la trova ancora tutta questa energia???- disse il maggiore al più piccolo...
- Ah non chiederlo a me.... tu la conosci da più tempo.... io devo ancora capire come cavolo abbiamo fatto a nascere nella stessa famiglia...-

-Questo me lo sto chiedendo ancora adesso-.

-MIAO!-

-Ehi Riku... perché fai miao?- chiese ad un tratto la giovane- il fratello la guardò storto...
- Guarda che io non faccio miao.... non sono mica così scemo....-.-‘’-

-E allora chi è stato a fare miao???-

-Te lo sarai inventato!!-,

-Non me lo sono inventato c’è davvero!!!!-

-Miao-

-Ecco lo avete sentito- Ame si mise a gattoni e cominciò a girare per la stanza facendo strani versi...
–Ok.... è completamente andata.. povera piccola- Xemnas la guardava con tutta la compassione possibile.

Dopo pochi minuti Ame tornò nel salotto con una strana palla di pelo in mano....
– Ehi Xemmy.... Riku.... guardate- la ragazza mostrò loro un essere strano, era completamente nero e puzzava in una maniera atroce.
–Uaaaaaaahhhhh!!!!!!! Cos’è questo... questo mostrooo!!!!- gridò Riku saltando in piedi sul divano
–Ehy è solo un piccolo gattino... non vedi???- rispose Ame
–QUEL COSO UN GATTINO????? – Riku si era nascosto dietro Xemnas che era più pallido del solito e si teneva la mano sul naso per non sentire il tremendo tanto che emanava quella povera bestiola.
–Ok... forse ha bisogno di un piccolo bagnetto...- Detto questo Ame prese il micione, come lo chiamava lei, lo portò in bagno ne uscì 30 minuti dopo con un animale bianco, candido come la neve.... Xemnas e Riku guardarono meravigliati il gatto....
– Cioè... quel gatto bianco era quel “coso” nero di prima???- chiese Xemnas che ormai non si meravigliava neanche più...
– Io l’avevo detto che aveva solo bisogno di un bagno- disse la ragazza tutta sorridente!

-Ragazzi è mezzogiorno andate a fare la spesa che io vedrò di inventarmi qualcosa da cucinare....-

-Vedete di sbrigarvi-

-Agli ordini capo- i due fratelli uscirono in tutta fretta lasciando la sorella in casa da sola.


Ore 13.00


Ame camminava nervosamente avanti e indietro per la cucina guardando ogni secondo il grande orologio appeso alla parete....
-L’una... è già l’una... ma si può sapere dove quei due sono andati a fare la spesa??? In Alaska??? Io e quando cavolo mi affido a quei due senza cervello- la ragazza era su tutte le furie stava sfogando la sua rabbia su un povero pezzo di pane integrale, duro come il marmo, quando qualcuno bussò alla porta.

Ame corse ad aprire essendo sicura che fossero i due fratelli. Spalancò di botto la porta e cominciò a gridare in turco polacco e aramaico antico....
–Si può sapere dove cavolo eravate finiti??? una spesa... vi avevo mandato a fare una semplice spesa più di un’ora fa!!!I cervelli li avete lasciati sul comodino??? Compratevi un GPS!!!! Idioti!!- Cominciò a fare respiri profondi sempre tenendo gli occhi chiusi, quando la persona a cui aveva gridato di tutto prese la parola....
-Ehm... è tutto ok???- Ame non riconoscendo la voce dei fratelli aprì di scatto gli occhi e il colorito della sua pelle cambiò, davanti a lei non c’era ne Xemnas ne Riku, ma Demyx che la guardava un po’ impaurito e un po’ preoccupato.... poi aggiunse
– E io che pensavo che mia sorella fosse strana- ... a quelle parole Ame abbasso la testa e divenne bordeaux, sentiva gli occhi bruciarle.... Demyx se ne accorse e cercò di rimediare all’errore commesso
– M-ma strana in senso buono.... non pensare male....-

Ame si scostò dalla porta senza dire una parola e il ragazzo entrò poggiando la borsa sul divano, poi prese coraggio e disse
-S-scusa io pensavo fossero Xemnas e Riku... non volevo gridarti di tutto... davvero....- La ragazza si sentiva parecchio in imbarazzo, non lo conosceva neanche da un giorno e già gli aveva mostrato il suo lato peggiore.
–Oh... non ti preoccupare... mia sorella è molto peggio, e di solito finisce con l’arrestare qualcuno- A quell’affermazione Ame scoppiò a ridere.... E Demyx rimase per un attimo incantato ad ascolatre la sua risata così cristallina.... Non assomigliava per niente ai due fratelli, i suoi occhi erano grandi, e viola, la sua carnagione era più scura, non sembravano affatto imparentati.

Ame smise di ridere e si accorse che Demyx la stava fissando, arrossì visibilmente, e la cosa non sfuggì al ragazzo, che distolse subito lo sguardo, anche lui colorandosi impercettibilmente. Solo adesso Dem si accorse che qualcosa in quella casa era cambiato
–Oh my god.... ma che cosa è successo qui?- il ragazzo scrutò attentamente la stanza, sul divano erano sparite le varie macchie di sugo, olio e ....sangue?.... bho.... le foto non erano più sovrastate da7 dita di polvere, i peli di gatto erano spariti dal pavimento... e Billy, il povero pesce rosso aveva finalmente raggiunto il paradiso , o per meglio dire le fogne.
-E-ecco noi.... abbiamo pensato di dare una pulita, visto che da oggi in poi dovremmo vivere insieme- Ame quest’ultima frase l’aveva detta quasi in un sussurro,

-Bhe.... ottimo lav.... c-come??? Vivere insieme??- disse Demyx che aveva ancora concepito l’affermazione dell’altra.

-Stamattina abbiamo cercato di spiegarvelo, ma voi siete scappati!!!- disse lei cercando di giustificarsi quando qualcuno bussò alla porta. Ame scattò verso l’uscio essendo sicura che questi non potevano che essere i due “dispersi”. Prima di gridare di tutto però, questa volta si assicurò fossero loro, e dopo averne avuto la conferma sbraitò
–Oh....tho... pensavo vi avessero rapito gli alieni....-

- Ecco... non trovavamo il discount, siamo dovuti andare in centro....- disse Xemnas grattandosi la nuca. A quest’affermazione Ame non ci vide più, prese Il fratello maggiore per il colletto (ma è una mania????)
- CRETINI!!!! Compratevi un paio di occhiali!!!! Di centro commerciale c’è né uno davanti casa!!!!!- disse indicando l’edificio dall’altra parte della strada. I due poveri interessati si voltarono lentamente, e si misero a fissare l’enorme insegna al neon che spiccava nel palazzo di fronte. Notando che Xemnas e Riku erano in grave pericolo Demyx decise di correre il loro aiuto
–Non fate così, dai, può capitare, magari erano sovrappensiero Ame lo guardò in cagnesco -SOVRAPENSIERO???? Glielo do io il sovrappensiero a sti due disgraziati!!!!-

-D-dai calmati sorellona... se no poi ti sale la pressione...- Disse Riku che si era nascoste dietro la schiena del grande.

Demyx guardava divertito la scena, dopotutto non erano poi tanto diversi da lui e sua sorella.

-Vabbè.... datemi la spesa che vedrò di fare qualcosa.....- disse Ame prendendo la spesa dalle mani dei fratelli, e sbattendogli la porta in faccia, poi si diresse in cucina e si mise all’opera.

Nel frattempo Demyx aveva fatto entrare in casa quei poveri cristi, un pochino sbadati
–Non è sempre così, anzi è una carissima ragazza, però quando si arrabbia c’è da avere paura- disse Riku
–Oh... non ti preoccupare... Yoru è peggio- fece Demyx scoppiando a ridere e contagiando anche gli altri due.


ORE 15.00


-Sono a casaaaaa!!!!- annunciò la bionda. Appena varcata la soglia percepì odore di cambiamento. La casa risplendeva di un anormale freschezza. E un odore di cibo non integrale si propagava nell’aria.
–Ma cosa...?-

-Bentornata nee-san – canticchiò allegro Demyx. Seguito da tutti gli ospiti.

- M-m-m c-c-c-c- d-d-d- loro... voi... ESSI!!!!!!! Il divano!!!! il pavimento !! Dov’è BBBBIIIIIIILLLLLLLYYYYYYYY !!!!!!!!! – Yoru era ancora sulla soglia di casa, gli occhi sbarrati la bocca spalancata...

- Tutto ok ?- chiese esitando Xemnas.

- KKKKKKKKKKKKKKKYYYYYYYYYYYYYYYYAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA- urlò la donna e corse su per le scale fino a raggiungere il piano di sopra.

-Avevo paura di questa reazione...- ammise Dem a voce bassa.

Mentre tutti si guardavano l’un l’altro, dal piano di sopra provenivano strani rumori.... distinguibili in pesanti passi che correvano da una parte all’altra seguiti da un pausa e da un urlo.....
-Ahhhhhhhhh!!!!! Oddioooooooooo!!!!!!!-

I fratelli Unmei avevano il volto rivolto al soffitto, e seguivano il rumore dei passi con gli occhi, mentre Demyx contemplava il pavimente... quando....
– Oddio... cosa avete fatto???- il ragazzo si butto a pesce su una palla di pelo bianca....
–Yoru... non deve vederlo....-

Ame osservò il giovane mentre cercava di imboscare il povero gatto che sembrava terrorizzato
–Ma perché cerchi di nasconderlo??? È tanto bello... tutto pulito.... profumato..... BIANCO!!!!-

Al piano di sopra calò il silenzio.... pochi secondi dopo....
–BIANCO!!!! COS’è BIANCO???????????-

Dem divenne pallido come un lenzuolo.... –Siamo morti..... Niente... Yoru......-

-DIMMI COS’é BIANCOOOOOO!!!!!!!!!-

-....... I MIEI CALZINI..... LA NEVE..... LE MUTANDE.... CI SONO TANTE COSE BIAMCHE!!!!!!!- mentre diceva questo Demyx chiuse il gatto in un armadio.... Xemnas Riku e Ame se avevano cominciato a pensare che forse dopotutto potevano essere abbastanza normali, dopo quello che stava accadendo si riconvinsero che i due fratelli Arashi avessero veramente qualche problema mentale.... grave problema mentale....

Dopo qualche minuto Yoru scese le scale, sembrava calma.... guardò i quattro e chiese a denti serrati...
–Mangiamo???-

Sul viso di Ame nacque un sorriso a trentadue denti.... quella Yoru le cominciava a stare davvero simpatica... forse era anche più pazza di lei.....

Riku guardò in modo supplichevole Xemnas che ricambiò il suo sguardo.

La donna si diresse in sala da pranzo con fare robotico, doveva essere un pochino nervosa...


A TAVOLA


-Come è andata a lavoro oggi???- chiese Demyx alla sorella....
–Mi... Mi hanno messo in coppia con Saix- Il ragazzo sentendo quelle parole si allontanò terrorizzato....

Ame si incuriosì... – Chi è Saix???- chiese.

Dem sorrise.... e visto che la sorella non mostrava il minimo interesse a rispondere , lo fece lui.

-Saix è l’ex di Yoru...e dovete sapere... che Saix le ha regalato un gatto.... bianco....- Yoru gli lanciò un’ occhiata assassina ma Dem ci fece poco caso...
–Ma visto che gli ricordava troppo il suo ex.... lo.... lo abbiamo sostituito con un gatto nero....-

Ame cominciò a capire.... e diventò paonazza.... si alzò di scatto dal tavolo....
–Scusate torno subito.... – e con grandi falciate uscì dalla stanza.

Xemnas e Riku non capivano cosa fosse preso alla sorella....

Il silenzio tornò sovrano nella casa....Yoru stava sorseggiando un bicchiere d’acqua e guardando di sottecchi i due fratelli... Il maggiore le era seduto davanti... e stava mangiando in tutta calma.

Dall’altra stanza si sentì un rumore sospetto....
–NO... NOOOOO ..... FERMATIIIIIIIIII!!!!!!!! TORNA QUAAAAAAA!!!!- La sorella Unmei si catapultò nella sala da pranzo sotto gli occhi attoniti degli altri ragazzi.....

–MEEEEEWWWWWWW- Un gatto.... BIANCO.... piombò sul tavolo....

Yoru sgranò gli occhi, sputando il contenuto del bicchiere in faccia a Xemnas che si alzò di scatto tirando una manata in faccia a Riku che cadde dalla sedia, il quale diede a sua volta un calcio a Demyx, (provate ad indovinare dove) che si accasciò a terra per il dolore.
Ame cercando di prendere quel maledetto animale si inciampò sulla sedia che la donna aveva scostato violentemente, cadendo sopra Demyx a pochi centimetri dal suo volto.
Yoru al momento stava cercando di sputare il tappo di bottiglia che nel disordine le era finito in gola, Xemnas accorse in suo aiuto e praticandole la manovra di Heimlich, le fece espellere il tappo che, aimè, finì in testa a Riku che si stava rialzando.

Tutto si calmò.... Il gruppo rimase immobile nelle strane posizioni che avevano assunto:

Riku seduto per terra appoggiato al tavolo con il segno del tappo della bottiglia sulla fronte, Yoru piegata in avanti che respirava affannosamente con Xemnas che ancora le cingeva la vita, e per finire Demyx sdraiato per terra sovrastato da Ame sempre a pochi centimetri dal suo volto...

In quel momento la porta di casa si aprì ed entrarono due uomini, uno dai lunghi capelli biondi e zigomi accentuati e l’altro dai capelli scuri raccolti in una coda rasta.

-Ohhhhh... vedo che avete fatto subito amicizia- disse l’uomo con rasta.

I ragazzi si girano all’unisono imbarazzati e si resero conto delle assurde ed equivoche posizioni in cui erano. Subito si staccarono l’uno dall’altra. Yoru e Ame presero la stessa tonalità del pomodoro.... e anche Demyx e Xemnas non erano da meno.

-Quindi voi siete i figli di Xigbar giusto?- parlò questa volta il biondo.

Xemnas avendo riacquistando un pò di dignità si avvicinò ai due e si rivolse all’ultimo che aveva parlato.

-si esatto, io sono Xemnas e loro- fece indicando i suoi fratelli - sono Ame e Riku, lei è Xaldin il padre di Yoru.....-

Yoru si butto addosso al biondo e avendo ritrovato l’uso della parola esordì...
–Mamma!!!!! Da quanto tempo...-

I Fratelli Unmei si guardarono sconcertati e dissero all’unisono....
–MAMMAAA?????-

-Si, lui è nostra madre.... Vexen!!! E l’uomo al suo fianco è Xaldin nostro padre- Disse Demyx correndo ad abbracciarei genitori.....

Xemnas Ame e Riku si ricambiarono un occhiata sconcertata.....-MAMMAAAAAA?????-





Fine primo capitolo

By Hikari and Cisqua



E POI SUCCESSE.. Quest'estate Hikari ed io (Cisqua) prese da un'incredibile noia abbiamo deciso di girare un mini live action su Night of Rain... Ed ecco il risultato... Per ora vi è soltanto la prima parte del primo capitolo ma un giorno quando finirò di montarlo sarà possibile vedere l'intero capitolo ! WOW ! Ok ora non esageriamo... Comunque buona visione e divertitevi !

http://www.youtube.com/watch?v=kOU-Z_luirU&feature=plcp

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Capitolo 2
*** ...Problemi Incontrollabili.... ***


Avvertenza: contenuto leggermente Yaoi, niente di cui preoccuparsi comunque, niente scene di sesso tra uomini (per ora).

-MAMMAAAAAAA????!!!!!- Ame, Xemnas, e Riku non credevano alle loro orecchie… Loro padre, Xigbar, li aveva messi in guardi sul fatto che Xaldin fosse un tipo strano…
Ma non si sarebbero mai immaginanti che fosse strano in “Quel” senso.
- Voi sapete chi sono?- chiese Yoru

- Certo… sono i figli di un mio amico dei tempi della guerra….- disse Xaldin avvicinandosi alla “moglie” .

–Banana… fino a qui c’eravamo arrivati pure noi… dicci qualcosa che non sappiamo…. – rispose la Yoru.

- Dovete sapere che io e vostra “madre” ci siamo conosciuti proprio in quel periodo. Lui era una bellissima e sexy infermiera del campo in cui io e xigbar eravamo arruolati… un giorno, dopo un incursione al campo nemico, sono stato ferito ad una gamba e Vexen, mi ha amorevolmente curato, fu amore a prima vista, e poi, quella notte......non ho saputo resistere……. – Xaldin stava raccontando guardando il soffitto con fare sognante, quando fu interrotto da Demyx
–sisi… lo sappiamo…. In quel vestitino mini era proprio eccitante-

-La trovavi così attraente che avete sfondato quel povero lettino in infermeria- questa volta a parlare fu Yoru….

Xaldin attirò a se l’altro e appoggiò le sue labbra su quelle dell’amato….
A quel punto un tonfo provenì dal fondo della stanza. L’allegra familgliola si voltò e quel che videro fu: Riku sdraiato per terra, aveva perso i sensi, Xemnas guardava turbato la coppia e in fine Ame con gli occhi a cuoricino saltellava sul posto, battendo le mani ed esultando
–Che bella storia, com’è romantica!!!!!-.

Yoru si avvicinò a Xemnas, inclinando leggermente la testa – Mi sa che questo è andato- e detto questo con l’indice lo spinse leggermente.
Quest’ultimo cadde lungo disteso sul pavimento.




15 MINUTI DOPO


Xemnas socchiuse gli occhi, la sua vista era ancora leggermente offuscata, non riusciva a distinguere le immagini che lo circondavano per via della forte luce.

Dopo essere riuscito ad aprire del tutto gli occhi vide la figura che lo sovrastava. Era Yoru.
Gli aveva fatto appoggiare la testa sulle sue gambe, con una mano teneva la testa dell’uomo leggermente sollevata, e con l’altra sovrapponeva un panno bagnato sulla sua fronte, Xemans trovava il contatto della mano calda di lei, sulla sua pelle, molto piacevole.

Yoru si accorse che si era svegliato –Oh…. Ti sei ripreso come ti senti??- disse con fare gentile e sorridendogli amorevolmente.
Xemnas vendendo quel sorriso arrossì. Si alzò di scatto, ma un giramento di testa lo costrinse a tornare ad appoggiarsi sulle gambe di lei.
La bionda lo fissò con i suoi grandi occhi azzurri
– Vedi di non sforzarti tanto che sei appena svenuto-

Xemnas annuì.

–Fratelloneeeeeeeee!!!!!! Ti sei svegliato evvivaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!- disse Ame buttandoglisi addosso. -A-Ame alzati… mi sta spappolando la milza- disse l’uomo in un respiro.

La ragazza si alzò e si mise a sedere vicino a Yoru.
-Riku si è addormentato, era svenuto anche lui come te niisan, Demyx sta parlando con i genitori.
AH!!!!! A proposito Yoru, non abbiamo ancora avuto il tempo di parlare e di spiegarvi il motivo per cui siamo venuti a cercarvi-

Yoru si battè una mano sulla fronte –è verooo!!!! Bene, approfittiamo di quest’attimo di tranquillità per parlare…. vai a chiamare papà, “mamma” e Dem-


5 MINUTI DOPO


Xemnas prese la parola
– Noi siamo qui perché.... perché sono riuscito ad entrare nell’università di giurisprudenza di questa città e mi serviva un posto dove stare per i primi tempi, e mio padre si ricordò che un suo caro amico aveva dei figli che vivevano proprio qui, a seattle, e quindi eccoci qua-

- Bhe, questo speiga perché tu sei qui, e loro invece?- chiese Demyx indicando Ame e Riku che si era svegliato.

- Nostro padre non si può prendere cura di loro per via del suo lavoro, allora sono dovuti venire con me- rispose Xemnas.

Xaldin si avvicinò a Xemnas e gli diede una calorosa pacca sulla spalla – Certo, Yoru e Demyx saranno molto contenti di ospitarvi, vero?-

- Cert…. COSA??? LORO…. NOI….. CASA…. INSIEMEEE???- Yoru cadde dalla sedia su cui si era seduta.

I fartelli Unmei la guardarono con gli occhi da cane bastonato.
La donna non seppe resistere a quello sguardo – E va bene, potete restare, ma solo il tempo che vi serve per sistemarvi-
Ame tutta euforica le saltò al collo –Grazie, Grazie, Grazie, Grazieeeeee!!!!!!-

- Ok ok… va bene… potete restare ma una sola condizione- Lo sguardo di Yoru era tornato serio, tutti la stavano fissando incuriositi…..

–Non osate più lavarmi il gatto!!!!- e detto questo si alzò e uscì dalla stanza.
I presenti si guardarono sbigottiti, poi, a Demyx si accese una lampadina si girò verso i genitori e chiese –A proposito, voi che diamine ci fate qui a Seattle??-

-Ah è vero caro,che sbadati che siamo, io e tuo padre abbiamo deciso di aprire un ristorante qui vicino!!!!! E già che c’eravamo siamo venuti a trovarvi!- fece Vexen.

-E poi volevamo vedere se vi eravate sistemati- disse Xaldin rivolto ai tre fratelli.

-Ora dobbiamo andare ci vediamo tesorucci!!!! Salutatemi Yoru!!!- fece la “donna”


ORE 21.30


-Wow che forza sta camera!!!! È gigante!!!! E questo materasso è troppo morbidoso!!!!!- disse Ame buttandosi a pesce sul letto.

Demyx la stava guardando dalla porta
–Vedo che è di tuo gusto-
Poi varcò la soglia e si sedette sul letto vicino a lei. Si mise a fissarla, era davvero carina. Esaminò attentamente ogni dettaglio del suo viso.
Gli occhi erano della stessa tonalità di viola dei capelli, sulle sottili labbra rosee era disegnato un dolce sorriso e le sue gote erano leggermente arrossate, forse per il freddo, o per il fatto che aveva deviato lo sguardo nella sua direzione e lo aveva sorpreso a fissarla.
Dem si diede dello stupido mentalmente, e per sdramattizzare la situazione le chiese….
- M-ma dimmi, perché hai deciso di trasferirti qui con tuo fratello? Cioè lasciare tutta la tua vita nella tua vecchia città…-

Ame si mise a fissare un punto indefinito nella stanza
–Ecco….. la decisiono non è dipesa da me…. E poi sono felice di essere con i miei fratelli. E tu invece come mai vivi con tua sorella???-

A Dem scappò un sorriso – Come avrai ben capito Vexen e Xaldin non sono i nostri genitori biologici ,Yoru è la mia unica famiglia, siamo stati addottati 12 anni fa dalla “strana coppia”, è così che la chiamavamo…-.

-Una domanda…… Ma in verità sei tu che badi a Yoru oppure Yoru che bada a te???-

Il ragazzo scoppiò a ridere che trasmise anche alla ragazza.
-Sembrerà strano ma Yoru è una persona molto responsabile, e protettiva, e ha sempre la situazione sotto controllo, anche se prende sempre la vita sottobraccio, è un suo modo per superare…. –
Demyx si accorse di aver parlato troppo, e la brusca interruzione non sfuggì ad Ame.

Lui cercò di cambiare discorso
– Così da domani verrai nella mia stessa scuola…. Quanti anni hai?-

- 17, frequenterò la 3…. Tu invece?-

- Peccato, io 18, sono un anno più avanti-.

-Com’è la scuola? E i professori sono simpatici?- disse Ame appoggiando la testa al cuscino.

- La scuola è grande, il primo giorno mi sono perso, è circondata da un enorme prato. Il preside non è tanto normale, è un pervertito, e non va molto d’accordo con mia sorella.
Per quanto riguarda i prof sono quasi tutti simpatici, uno è un po’ ebete, si mette a fissare le nuvole nel bel mezzo di una spiegazione, però è a posto… Se vuoi domani ti faccio fare un giro e ti presento a un po’ di gente… cosa ne dici???-
Demyx si voltò verso di lei; i suoi occhi erano chiusi, il suo volto aveva un espressione tranquilla e rilassata.
Dem sorrise dolcemente, la conosceva da meno di un giorno ma già sapeva che sarebbe nata una grande amicizia. Il ragazzo prese Ame dolcemente e la mise sotto le coperte.

Restò li a scrutarla, fermo, immobile, quando una forza sconosciuta lo costrinse ad abbassarsi e ad appoggiare le sue labbra sulla sua delicata fronte.
Restò così qualche attimo poi, si rese conto di quello che stava facendo. Si alzò di scatto e uscì dalla sua camera in un baleno.

Contemporaneamente dalla parte opposta del corridoio un affaticato Xemnas stava trascinando su per le scale 3 pesanti valigie mentre una spensierata Yoru gli saltellava davanti.

Arrivati in cima alla rampa la donna si girò verso di lui
– Vuoi una mano?-

L’uomo la fulminò con uno sguardo… -Non più, grazie-

-Ah….. meglio così…eccoci… la tua camera è l’ultima del corridoio… ora vado a mostrare la camera a tuo fratello…-
Xemnas sbuffò
– Perfetto… oltre a una sorella scleromane pure una coinquilina pazza doveva capitarmi-
Yoru che gli aveva già voltato le spalle, gli ritornò davanti, lo afferrò per le guancie con una mano, dicendo in falsetto
– Ma bello il mio coinquilino-
e, appena finita la frase posò le sue labbra su quelle di lui che rimase alquanto sbigottito per il suo comportamento….. pochi secondi dopo le labbra dei due si separarono.

–Notte cucciolotto- desse lei ammiccando.

Xemnas guradò Yoru mentre se ne andava, e lo lasciava li da solo come un fesso ancora troppo disorientato per quello che era appena successo.

Riku era nel soggiorno, solo, come era stato tutto il giorno del resto.
I suoi fratelli avevano già molta confidenza con i due, mentre lui era stato escluso essendo il più piccolo.

Preso dalla noia si mise a fissare le foto sul caminetto.

Un viso in particolare attirò la sua attenzione. Era quello di un ragazzo, doveva avere circa la sua età.

Aveva i capelli marroni, grandi occhi azzurri e sorrideva vicino a Demyx.

Aveva l’aria innocente; Riku non capiva perché nel vedere quel viso così dolce, sentiva una strana sensazione allo stomaco, come mille farfalle che battono freneticamente le ali.
-Quello è mio cugino, si chiama Sora- I pensieri del ragazzino furono interotti dalla voce di Yoru che gli era arrivata alla spalle, senza che lui la sentisse.

-Abita non lontano da qui. Domani comincerete a frequentare la stessa scuola, e chissà magari sarete anche nella stessa classe, sai ha la tua età-

-A-ah… davvero? Bene, almeno conoscerò qualcuno che magari non mi ignora tutto il giorno- rispose Riku guardando storto la donna.

-Ti chiedo scusa…. Ma oggi è stata una giornata molto stressante, poi tuo fratello mi fa venire certi nervi…-
-Ah….. è per questo che lo stavi baciando prima sulle scale?-

Sentento quelle parole Yoru arrossì.

-Q-quindi mi hai visto?-
- Sai è difficile non vedere essendo a circa tre metri e mezzo di distanza…. Ma fidati ne avrei fatto volentieri a meno-

- Ti prego…. Non dirlo a Demyx se no quello mi ammazza… e dice che importuno gli ospiti-

-Terrò la bocca cucita-

-Grazieeee!!!!- e detto questo la donna abbracciò il povero Riku che stava per soffocare.

-Ora vieni che ti mostro la tua stanza- sorrise lei spensierata.


IL MATTINO SEGUENTE
Ore 7.52


La pace regnava sovrana all’interno della casa. L’unico rumore a disturbare questa quiete era un piccolo uccellino che cinguettava felice fuori dalla finestra.

Yoru dormiva beatamente nel suo letto, tra le morbide lenzuola di seta nere.
Aprì un occhio per vedere quanto ancora poteva restare il quel meraviglioso stato di calma.

-Mhhhh…. Sono ancora le 7.52…. – disse lei rigirandosi nel letto.

-7.52…..7.52…… COSA????? 7.52????? MA DIOOOOOOOO!!!!!!!!!!-
Balzò giù dal letto con una grazia da fare invidia ad un elefante, cominciò a correre per il corridoio spalancando tutte le porte e urlando
– TUTTI SVEGLIIII!!!!! TRA MEZZ’ORA DOBBIAMO ESSERE FUORI DI QUI!!!!!! E ABBIAMO SOLO UN BAGNOOOO!!!!!-

- YAAAAAAAWWWN!!!!!! Cosa succede???- chiese Ame ancora mezza addormenta.

-Succede che siamo in super ritardo. Ame, vai in bagno, lavati, vestiti, e fai colazione, hai 5 minuti. Poi vai tu Demyx, tu di minuti ne avrai 3!!!-

-Ma sorellona, ci metto tre minuti solo a mettermi il gel sui capelli….- Disse Demyx che era appena uscito dalla sua camera.

- Non me ne frega niente, farai più i fretta! Riku poi ci andrai tu e sii svelto! Dove diamine è Xemnas??!!-

-Il fratellone ha il sonno molto pesante…- disse Riku che si stava strofinando gli occhi assonnato.

-AHHHHHH…. Davvero… il signorino ha il sonno pesante….Ci pensa Yoru a svegliarlo….- disse la donna afferrando un vaso e dirigendosi con fare spedito verso la camera dell’uomo.

-Oh oh… quando parla in terza persona non promette nulla di buono….- disse Dem terrorizzato.

Prima di varcare la soglia della camera di Xemnas, Yoru si voltò verso i tre ragazzi…
-Ame?- chiamò dolcemente,
-Si!- Rispose lei

-VAI IN BAGNOOOO!!!!!!!!-

-Signorsisignora!!!!!- gridò Ame catapultandosi in bagno.


Yoru si avvicinò al letto di Xemnas. Si chinò sopra di lui sussurrandogli alle orecchie, con voce sensuale…. –Xemmy, tesoro….-

-Mhhhhhhh…. Che c’è…..- rispose la figura sdraiata.

-Devo dirti una cosa, cucciolotto mio….. – disse lei passandogli un dito sulle labbra….

-Dimmi….. –

-SVEGLIATI CHE è TARDIIIIII!!!!!!- strillò versando il contenuto del vaso addosso all’uomo.

-MA SEI PAZZA????- Sbraitò Xemans alzandosi di colpo.

-È TARDIIIII!!!! MUOVI IL CULO!!!!!!- Yoru uscì dalla camera di lui dirigendosi a passi spediti verso il gabinetto.

-Ame hai finito???? Esci di li!!!!!-
-È entrata da poco…- disse Demyx che era alle sue spalle.
-Ame… rispondimi… a che punto sei???-

Nessuna risposta provenì dalla stanza.

-Ame… Oddio Ame… sei viva??? AMEEEEEE???- detto questo Yoru spalancò la porta.

Ame si stava lavando i denti mentre ascoltava l’ipod ballando con addosso solo mutande e reggiseno.

Demyx rimase a fissarla in imbarazzo, quando una reazione involontaria, che non sfuggì agli occhi della sorella, gli fece capire che era ora di darsela a gambe levate.


Ore 8.20


Tutti erano davanti alla casa ad aspettare Yoru, che non si decideva ad uscire.

-A che punto sei???- urlò Ame.

Demyx sentendo quelle parole si ricordò dell’evento di poco prima assumendo un colore rosso-violaceo.

-Ecome ecome-
Yoru uscì di casa, mentre si stava dirando su un paio di pantaloni con le scarpe in bocca.

Dopo che la donna ebbe finito di vestirsi i cinque si diressero verso uno dei tre garage.

-Oh…. Ma siamo così in ritardo da usare la bambina?- chiese Demyx stupito.
-Decisamente si… non voglio che quel maledetto preside mi rompa le balle anche su questo, quindi usiamo la bambina-
Rispose lei tirando fuori il telecomando del garage.

-Di grazie, potremmo sapere cos’è la bambina?- domandò Riku.
La risposta vennè da se quando la porta del box si aprì.

-WOW!!!!! è… è …. È quello che penso che sia???- chiese Ame con uno strano luccichio negli occhi.
-Si… è prorpio lei….. – disse Yoru accarezzando la macchina amorevolmente.
- WOW!!!!! è davvero la Jaguar XKR-S? Prodotta nel 2008 di cui ne esistono solo 200 copie. Fabbricata solo in Europa, che fa da 0 a 100 in 4.9 secondi con il massimo di 280 km all’ora???
Quella equipaggiata con motore 4.2 V8 sovralimentato, con doppio condotto di aspirazione e regolazione continua della fase dell´albero a camme di aspirazione per raggiungere l´elevata potenza di 416CV e un picco di coppia di 560 Nm….. è lei????-

Xemans, Riku e Demyx la guardarono sbalorditi…- N-non sapevo che ti intendessi di macchine- le disse suo fratello maggiore.

-È …..è un passatempo, comunque… è lei????-
- Proprio lei tesoro…. Importata dall’Europa alla bellezza di 256.052,00 dollari- dichiarò Yoru su di giri, perché finalmente aveva trovato una ragazza che si intendeva di macchine.

-Cosa???? 250 mila dollari??? Sia cosa avresti potuto farci con 250 mila dollari??? Avresti potuto salvare la Foresta Amazzonica.
O fare una donazione al WWF!- Riku era sconcertato.

Dem fece un osservazione molto acuta –Scusate, ma non eravamo in ritardo?-
-È vero!!! Tutti in macchina, Xemnas davnti, il resto dietro! Allacciatevi le cinture-

Dopo quello che era successo qualche minuto prima, Demyx sperava con tutto se stesso che Ame non si sedesse di fianco a lui.
Ma fortuna vuole che questo accadesse. La macchina era piccola, e stretta, lei gli era praticamente in braccio.

Yoru partì a tutto gas in retromarcia facendo un inversione a L che fece ribaltare Ame addosso a Demyx che in un disperato tentativo di fuga si spiaccicò contro la porta della macchina.

La donna in quel momento guardò nello specchietto retrovisore, e vide il fratello trattenere il respiro, il viso leggermente arrossato e gli occhi fissi fuori dal finestrino.

Cercando di farlo sentire meglio cominciò un discorsetto molto istruttivo
–Vedi Demdem, quello che è successo, posso garantirti che è una cosa assolutamente normale-

Il povero ragazzo strabuzzò gli occhi, al contrario degli altri, che non capivano cosa stesse dicendo Yoru, e ora lo stavano fissando, lui aveva afferrato al volo dove la sorella voleva andare a parare, e il suo colorito già abbastanza rossastro, si fece ancora più acceso.

La sorella senza farsi troppi problemi continuò
–Vedi… quando i maschi raggiungono una certa età, e vedono…. Vedono le apette senza cappotto, succedono queste cose involontarie-.

Riku cominciava a capire di cosa stavano parlando…. Anche lui era stato da poco istruito con un simile discorsetto.

Xemans e Ame, intanto, guardavano male Yoru non capendo cosa diamine erano le apette…. E i cappotti poi….

Demyx stava sprofondando nella sua vergogna. I tentativi della sorella di tirargli su il morale erano vani, o meglio, stavano peggiorando la situazione.
Ormai Riku non aveva più dubbi sull’argomento del disocrso.

-E poi Dem… Ma Dio!!!! Che cazzo stanno facendo sti brutti imbecilli??? Chi gli ha insegnato a guidare Nonna Papera???
Ma statevene a casa cretini- Yoru cominiciò a tirarne giù di cotte e di crude poi fece a Xemans –Xem apri un po il cruscotto e prendi la sirena, se no a scuoola ci arriviamo domani-

L’uomo ubbidì.
La donna fece partire la sirena, ingranò la marcia e partì a 113 km all’ora su una strada dove il limite era di 60.

-Ma sei pazza? Vuoi farci morire spappolati da qualche parte?- disse la persona che le stava accanto.
-Sono troppo giovane per morire- fece Riku che stava per scoppiare a piangere.
Ame era stranamente tranquilla come se la velocità pazzesca non le desse il minimo fastidio.
Demyx era troppo occupato a crogiolarsi nell’imbarazzo per pensare alla macchina.


ORE 8.37


Una macchina lussuosa, nera arrivò nell’immenso cotile della scuola.

- Porca miseria siamo in ritardo- Yoru scese dalla macchina sbattendo lo sportello ma poi scusandosi immediatamente con la sua bambina.
Demyx scese e scappò in classe chiedendo alla sorella se si sarebbe occupata lei del ritardo, ma fu fermato da Ame che gli chiese
–Ci vediamo a ricreazione? Così mi presenti qualcuno- il biondo acconsentì e poi filò in classe.

Xemans avvicinò Riku e gli domandò –Ehi, fratellino, ma tu hai capito di cosa cavolo stava dicendo quella pazza?-
-Vuoi che te lo spieghi o che te lo dica apertamente?- rispose lui.
-Apertamente, non li capisco i doppi sensi-
-Parlavano di un erezione di Demyx, deve aver visto la nostra sorellina mezza nuda-.
-Ah….capito…COSA???? LA MIA PICCOLA, ADORATA, INNOCENTE SORELLINA, MEZZA NUDA CON QUEL MANIACOOOO????
IO LO CASTRO; COSì VEDRAI CHE NON NE AVRà Più DI QUESTI PROBLEMI!!!!-
Disse non accorgendosi che il tono della sua voce era pericolosamente alto.

-Oh, ma senti, è una cosa naturale, succede a tutti i ragazzi!!!- si intromise Yoru.

-Succederà ma non con la mia sorellina!!!-
-Non sono un maschio, ma credo che queste cose non si possano controllare-
-Se ti impegni puoi benissimo controllarlo-

Yoru si avvicinò a Xemnas e gli sussurrò
-E allora impegnati- e detto questo la donna mise una mano in mezzo alle gambe di lui, sotto lo sguardo del povero Riku che fu assalito da un coniato di vomito.

Xemans ebbe la stessa reazione di Demyx, solo che lui non aveva un camera o un bagno a disposizione, in cui andare a rifugiarsi.

-Visto? Non si può controllare- Yoru,soddisfatta andò a parlare con Ame che stava osservando la sua meravigliosa macchina.
-Tieni- Disse Riku che si era ripreso dallo shock subito, ma che in fondo lo aveva divertito, dando a Xemans la sua cartella.
-Grazie- rispose lui molto imbarazzato portandosi la cartella potete immaginare dove.


UFFICIO DEL PRESIDE
10 minuti dopo


Ame guardò la porta verso la quale si stavano dirigendo.
Sentiva una strana sensazione di vuoto in fondo allo stomaco. Anche se all’apparenza sembrava tranquilla nel suo subconscio non era mai stata così nervosa.

Yoru aprì la porta della presidenza senza nemmeno bussare ed entrò con la massima calma come se si trovasse a casa propria.
-Ehilà presiduccio caro. Come va la vita?- annunciò allegramente.

I fratelli Unmei tutti a disagio per motivi diversi seguirono Yoru che si era già accomodata in una delle sedie poste davanti alla scrivania.
-Signorina Arashi, ci si rivede, da quanto tempo, cominciavo a sentire la sua mancanza. Voi prego accomodatevi – una voce si diffuse nella stanza, sembrava provenire dal cassetto della scrivania.
Ame si guardò in giro non riuscendo a capire chi fosse stato a parlare.

Yoru notando il suo stato confusionale disse – Non ti preoccupare, è quel soldo di cacio dietro la scrivania che ha parlato-
Il preside si sedette sulla poltrona in modo da essere visibile.
Era alto circa la metà di Yoru, forse anche più basso, aveva pochi capelli in testa, delle “gigaaaantesche” orecchie a sventola e un enooorme naso a patata. Faceva inquietudine.

-Voi dovete essere i nuovi studenti Ame e Riku Unmei, piacere io sono il preside Topolozzi. –
I due nuovi alunni guardarono Yoru in cerca di aiuto. Come risposta ricevettero un sorriso e un – IL TOPOLOZZO- che entrambi capirono come un “non vi preoccupate ci penso io…”.

-Salve- salutarono i tre fratelli, sedendosi sulle sedie rimaste,Xemnas teneva ancora la cartella di Riku nello stesso posto.

Il silenzio regnò per un attimo, durante il quale Rriku rimase a fissare il pavimento, Ame cercava di capire se il preside voleva alzarsi dalla sedia per guardare la sua scollatura, e Yoru e Xemnas si scambiavano uno sguardo, compiaciuto da lei e mooolto imbarazzato da lui.

-Ok, senti cocco noi qui facciamo muffa dacci un po’ i fogli di iscrizione noi gli compiliamo e loro intanto vanno a mettersi la divisa…- sbuffò irritata la “signorina Arashi”.
- Be, si credo che potremmo fare così, ma non siamo costretti, Ame potrebbe restare ancora un po’ in nostra compagnia, in mia compagnia.. – blatterò il “Topolozzo”.
Yoru lo fulminò – Io credo invece che se ne dovrebbero andare così potrai rimanere in MIA compagnia….-

Il preside annuì, ma nei suoi occhi si leggeva molto dispiacere.
Ame e Riku si alzarono, ma prima che potessero fare più di un passo il sig.Topolozzi saltò sulla scrivania, e con la stessa classe di Spiderman si attaccò alla gamba di Ame, che urlò terrorizzata.

Yoru con uno scatto felino afferrò il maniaco per i pantaloni gridando
– Staccati brutto pervertito,che un cane in calore ha più pudore di te !!!!!! LASCIALA !!!!!!-

Xemnas e Riku non capivano cosa stesse succedendo.
Il “Topolozzo” non dava segni di volersi staccare e Ame era completamente bianca come un lenzuolo.
Dei passi in corridoio si fecero più forti, e nella soglia della porta apparve Demyx, che prontamente afferrò la povera ragazza Unmei, e cominciò a tirarla dalla parte opposta rispetto al preside.

Ad un certo punto con un sonoro “STRAP” i pantaloni del Topolozzo si strapparono facendo volare Yoru all’indietro, che inciampò sulla sedia di Xemnas e precipitò oltre la scrivania con le braghe in mano.
Ame cadde addosso a Dem con il maniaco ancora attaccato alla gamba.
-Ma cosa succede qui ?- Una voce squillante fece girare tutti verso l’ingresso. Una donna alta quanto il preside aveva gli occhi sgranati.
Sul suo petto appariva una targhetta con sopra un grosso : SIG.ra TOPOLOZZI - Segretaria.



Fine secondo capitolo

By Hikari e Cisqua

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Capitolo 3
*** Scuola, Fuoco e Ritorno ... ***


Ci scusiamo per avervi fatto aspettare tanto, ma a causa della scomparsa di Hikari, per un intera settimana, non siamo potute andare avanti... Ma ora dopo una breve rimpatriata questo è il frutto... Buona lettura !!! Recensite !!!


La signora Topolozzi guardò la scena tra lo sconcertato e il rassegnato.
Suo marito senza pantaloni era ancora attaccato alla gamba di Ame che aveva cominciato a piangere.
Xemnas e Riku cercavano di staccarlo, ma questo proprio non ne voleva sapere di lasciare la gamba dalla sua nuova fiamma.
-Staccatiiii!!!! Lasciala andare brutto maniaco!!!-
Demyx stava cercando di allontanarlo con un piede mentre abbracciava protettivo la povera ragazza.
Yoru riemerse da dietro la scrivania con i pantaloni del preside stretti tra le mani.
-Signor Topolozzi!!!! Si stacchi subito da quella ragazza oppure stasera a letto senza cena.... e per letto intendo divano... per i prossimi due mesi!!!!-
La segretaria, non ché moglie del pervertito si fece sentire. Infatti il marito si staccò, a malavoglia, dalla studentessa, che si lasciò cadere in lacrime tra le braccia di Dem, che la strinse ancora di più.
Poi la signora Topolozzi si rivolse a Yoru...
- Signorina le dispiacerebbe restituire i pantaloni a mio marito???-
Detto questo tornò nella stanza accanto.

La donna bionda lanciò l'indumento che fu presto rindossato dal legittimo proprietario.
Xemnas traumatizzato, avvicinandosi alla sorella che non la smetteva di piangere appoggiata al petto di Dem, cominciò a spiccicare qualche parola
-Lei... Lei.... ma..... io ..... Yoru!!! Perché non lo arresti ? Questa è molestia sessuale!!!-
Sul volto del preside apparve un ghigno.
- Io non posso arrestarlo!- Rispose lei affranta.
-C-come non puoi arrestarlo ? Non sei un poliziotto???-
Xemnas era sempre più stupito.
- Vedi, se io lo arrestassi, non solo Demyx verrebbe espulso dalla scuola, ma andrebbe anche in prigione!!!-
-Come in prigione?!?-
Riku fissò i fratelli Arashi.

Il signor. Topolozzi si ricompose, e tornò a prendere il suo posto dietro la scrivania, sempre con quel ghigno malefico stampato in faccia.
- Vedo signorina Arashi che si ricorda, di quando suo fratello, "casualmente" ha dato fuoco all'ala ovest dell'istituto...-
- Cosa?!? Hai dato fuoco alla scuola?!?- < Chiese Ame che finalmente aveva smesso di piangere, ma non si era ancora staccata dal ragazzo.
-Bhe.... ecco... è stato un incidente....- Rispose lui sulla difensiva.
- Comunque quel che è successo è successo. Quindi ora miei cari, dovrete pagarne le conseguenze- Riprese il preside maniaco.
Riku prese la parola
-Ma questo è ricatto!!! È una cosa illegale!!! Non può fare così!!!-
Yoru gli voltò le spalle
-Ne sono consapevole, ma ho le mani legate, non posso fare niente, per ora.....-

Quelle ultime due parole le aveva pronunciate con tutto l'odio che aveva in corpo, che non passò inosservato al Topolozzo che trasalì.

Il maggiore degli Unmei si avvicinò all'uomo seduto dietro la scrivania, probabilmente non era mai stato così arrabbiato
-Ti avverto, tocca ancora una volta la mia sorellina, e te la faccio pagare cara, MOLTO cara-


POCHI MINUTI DOPO


- Signorino e Signorina Unmei ecco qui il foglio con scritte sopra le vostre classi, le materie che dovrete seguire e il materiale che dovrete acquistare. Signorino Arashi le dispiacerebbe accompagnarli nelle rispettive classi? Grazie-
Se non fosse un pedofilo maniaco, in quel momento il signor Topolozzi poteva benissimo passare per un normalissimo preside.

I tre ragazzi uscirono dalla presidenza.
- In che classi siete?- Chiese il biondo agli altri due.
-Io sono in prima B....- Rispose il più piccolo.
-Io invece sono in terza H....- Annunciò Ame, che aveva riacquistato il suo buon umore come se non fosse successo niente.
- Oh che coincidenza, tu Riku sarai in classe con due miei cugini, si chiamano Roxas e Sora- disse Demyx.

Il ragazzino sentendo quel nome sobbalzò, era quello della foto del giorno precedente.
- Invece io e te Ame, siamo vicini di classe, io sono nella 4 H. Noi due siamo al quarto piano, mentre tu, Rik-chan sei al secondo-


AULA 1B


Dem si avvicinò ad una porta
- Eccoci, questa è la prima B, vieni che ti annuncio-
Il ragazzo spalancò la porta, il professore che era presente in aula si voltò verso i nuovi arrivati.
- Salve Paolino, scusi l'interruzione, ma è arrivato il nuovo studente- disse Demyx amichevolmente come se stesse parlando con il suo migliore amico.

Nella classe si alzò un mormorio di voci femminili....
-Ooooh! è lui!-
-Si è Demyx Arashi!-
-È proprio lui! Quel figo di 4H!!!-.

Queste parole giunsero alle orecchie di Dem al quale scappò un sorriso che fece sciogliere le ragazze della classe. Neanche ad Ame queste parole passarono inosservate.

Il professore lo guardò male. Era basso, forse leggermente più alto del preside. Il colorito della sua pelle era molto chiaro, aveva dei buffi occhiali sulla punta del naso e un'aria severa, ma si vedeva che in fondo era una persona dal cuore d'oro.
-Fignorino Arafhi, quante volte le ho detto di rivolgerfi a me con più rifpetto... deve chiamarmi profeffor. Donaldino!!! Comunque chi è il nuovo ftudente? È in ritardo!-
Riku fece un passo avanti -S-Sono io!-
Dem gli cinse le spalle -Lo scusi per il ritardo, ma abbiamo avuto dei problemi con il preside-

Il prof fece un passo verso i due. -Ftrano che il prefide fi comporti cofì con degli ftudenti mafchi- Non era molto convinto delle parole del più grande.
Demyx, offeso per la poca fiducia, uscì dalla porta, prese la mano di Ame e la trascinò in classe. Le ragazze vedendo "il loro figo" mano nella mano con una sconosciuta, cominciarono a ribollire di rabbia.
Ame si sentiva parecchio in imbarazzo per via dei tanti sguardi, sia adulanti che le lanciavano i maschi, sia assassini che le riguardavano le femmine, puntati su di se.
- Vede prof è con lei che il signor Topolozzi ha avuto dei problemi, non con Riku- disse Dem. -AH!!! Fcufatemi allora per la mia ffffiducia (sarebbe sfiducia ndhikari)! Beniffimo, Ragaffi potete andare nelle voftre rifpettive claffi, lei innvece fignorino Unmei fi vada pure ad accomodare li nel primo banco- detto questo il signor. Donaldino fece uscire dalla classe Ame e Demyx.
Riku prese il posto assegnatogli dal professore.
La sua compagna di banco era una ragazzina poco più piccola di lui, aveva i capelli marroni lunghi fino alle spalle. Era minuta e aveva dei grandi occhi azzurri.
- Ciao, io sono Kairi Kokoro. Tu sei Riku Unmei vero?- Disse la ragazza.
-S-si, piacere Kairi- Rispose Riku un po’ in imbarazzo, non era mai stato molto bravo a fare nuove conoscenze.


NEL CORRIDOIO


Ame e Demyx camminavano fianco a fianco in uno dei lunghi corridoi della scuola.
- Così, sei un rubacuori eh?- Disse la ragazza continuando a guardare davanti.
Dem arrossì leggermente
- E-Ecco, forse un pochino-
Ame scoppiò a ridere
- Certo, un pochino!!! Guarda che mi sono accorta come ti guardavano!!!-
Il ragazzo si fermò di colpo
-P-Perchè come mi guardavano?- Ame si voltò verso di lui, gli si fece vicino e gli sussurrò ad un orecchio -Chissà, magari un giorno anche io ti guarderò così... e allora forse lo capirai.....-

A quelle parole, e per la spaventosa vicinanza della ragazza, Dem cominciò a indietreggiare fino a sbattere contro un muro... tra lui e la ragazza distavano ormai solo pochi centimetri, ma prima che potesse succedere qualunque cosa, lei si ritrasse, e ritornò ad essere la solita e spensierata Ame.

Demyx dopo essersi ricomposto, riprese a camminare prontamente seguito dalla ragazza che saltellava allegramente.
-Eccoci, questa è la tua classe, è proprio davanti alla mia-
Il ragazzo si fermò davanti ad una grande porta bianca e bussò.
Ame anche se non lo voleva dare a vedere era alquanto emozionata.
-È permesso professore de Guffius ?-
Dem si fece avanti come se nulla fosse. Anche qui un mormorio di eccitazione esplose nella classe.
-Oh Demyx.... yuk.... che piacere vederti!!! Dimmi cosa ti porta qui da me? Hai per caso visto un GRUBBLE?!?- ( Letto grabbol, solo lui sa cosa sia ndcisqua) Esordì allegramente il professore.

Ame rimase a fissarlo. De Guffius era alto e magro. La sua postura era da uomo preistorico, il viso era allungato e il naso sporgente, e in testa portava un buffo cappello verde.
"Ma c'è qualcuno di normale in questa scuola?!?" pensò tra se e se la ragazza.
- Ehm... no professore .... però c'è una nuova alunna- rispose Dem facendo cenno ad Ame di entrare.
-Oh si si !!! Me lo avevano detto, signorina?- il professore si avvicinò a lei.
- Ame Unmei -
La ragazza fece un piccolo inchino. - Io vado, se no il prof Auron mi ammazza- Disse Demyx varcando la soglia e richiudendosi la porta alle spalle.

-Benissimo signorina Minimei.... -
-Ehm... professore... mi scusi... è Unmei-
-Ah si si... scusami... dicevo... ora signorina Utatei-
- Ehm...scusi... è Unmei-
-Infatti è quello che ho detto... Iemnu-
-È Unmei-
La ragazza si stava innervosendo. - Vabbè.... signorina Ame.... si vada a sedere vicino a Simba....- Disse De Guffius indicando un ragazzo con lunghi capelli marroni, e una cicatrice in fronte.
- Prof... non mi chiamo Simba-
- Uh si è vero scusami, Pumba...-
-LEON-
-Leon... si si lo sapevo.... volevo vedere se mi stavi prestando attenzione.... comunque... lei signorina vada a sedersi vicino a quello la.... del quale il nome al momento mi sfugge. -

Il ragazzo identificato con il nome di Leon, le fece spazio, e la ragazza si accomodò nel banco accanto.
- Ame Unmei.... complimenti bel nome....- fece Leon avvicinandosi a lei. -Io sono Leon Tategami...ma tu tesoro puoi chiamarmi semplicemente Leon..... -
Ame si sentiva un po’ a disagio... -P-piacere....-
-Ehi baby....Non essere intimidita da me... mica ti mangio.. non per ora....- e le cinse le spalle con un braccio.


NELLA MACCHINA DI YORU


-Ehi Xem.... ancora arrabbiato per quello che è successo prima?- chiese Yoru alla persona che le stava seduta accanto.
- Non posso credere di avere lasciato la mia sorellina nelle mani di quel maniaco-
Xemnas non era arrabbiato... era a dir poco furioso.
-Ma dai non ti preoccupare... C'è il mio fratellino a proteggerla....-
-L'altro buono... Secondo me siete imparentati con quel Topolozzi..... Tre pervertiti!!!-
-Ma io non sono pervertita !-
-No hai ragione... Tu se peggio!-
-Ah.... grazie... allora vediamola in questo modo... se non ti piace il comportamento mio e di my brother puoi benissimo prendere i tuoi santi fratelli e sloggiare da casa mia-
-Ok ok scusa.... non volevo insultarti... sono molto grato dell'aiuto che ci state dando....-
-Oh così si che va bene !-

Il silenzio calò all'interno della vettura.... Fu l'uomo a rompere la quiete.
-Quanti anni hai detto di avere ?-
-Non l'ho detto....-
-E... me lo diresti ?-
-Lo sai che è maleducazione chiedere l'età ad una donna ?!?-
-E tu lo sai che è maleducazione baciare un uomo se lo conosci da neanche un giorno ?!?-
Yoru a questa affermazione sobbalzò... per la prima volta Xemnas la vide in difficoltà.
-Oh uffi.... Mi andava di farlo ok ?!? Comunque ho 22 anni... tu invece ?-
- 23 -
Xemnas si accorse del tentativo di lei di sviare il discorso e l'assecondò.
- Siamo arrivati.. Xem ti vengo a prendere io... a che ora esci ?-
- Alle quattro....- disse lui scendendo dalla "bambina".
-Ok ci sarò !-
- Allora a dopo.... Cucciolotta !!!-

Yoru ingranò la marcia e partì in quarta, rossa come un pomodoro.... "Che diamine gli è preso a quello?!? E a me poi.... quando mai mi è successo che diventassi rossa per via di un cretino che mi chiama cucciolotta!!!! Yoru riprenditi!!!"


KINGDOM HIGH SCHOOL
Ore 10.00 Prima Ricreazione
CLASSE 3H


Ame non riusciva a resistere oltre. Era da quando si era seduta in classe che Leon, il suo compagno di banco, le faceva domande... Non lo sopportava più!
-Ma dimmi.... da dove vieni?- Chiese il ragazzo.
- Te l'ho già detto cento volte... vengo dall'Europa.... Inghilterra....-
La ragazza sperava in un miracolo divino che le salvasse la vita.
-Ah già già... è vero.... e come mai sei venuta qui ?-
Ame non rispose perché la sua attenzione fu attirata da gridolini che cominciarono ad espandersi nell'aula.

Demyx era entrato nella stanza, ed era stato subito accerchiato da una marea di ragazze.
-Ohhhh!!!! Dem sei venuto qui per me vero???- disse una ragazza bionda.
- Non dire sciocchezze... è ovvio che è venuto per vedere me- Questa volta a parlare fu una nera.
- Siete nel torto tutte e due, lui ha occhi solo per me!-
Una ragazza con una lunga treccia, dall'aria da supersnob, si fece largo tra la folla di ragazze adulanti arrivando proprio davanti a Dem. -Ehm... ecco... io veramente....-
Il ragazzo cercava di parlare, ma la sua voce fu sovrastata da quelle delle oche che avevano cominciato a gridarsi di tutto.
-Ehiiii!!! Ame... sei viva ? Mi stai ascoltando ?-
Leon cominciò a sventolarle una mano davanti alla faccia, e appena lei si voltò, il ragazzo ricominciò a raccontarle della sua vita. Ame emise un gemito, e si accasciò sul banco...

Dem era intrappolato tra una miriade di femmine urlanti, quando il suo sguardo fu attirato da una chioma viola.
Il ragazzo si fece spazio. -Ehi Demmy... dove vai???-
-No, non andartene!!!- Demmy!!!! Demmyyy!!!-

Le alunne si zittirono non appena Demyx si fermò davanti al banco della nuova arrivata. Leon lo guardò malissimo e lui ricambiò lo sguardo.
-Ame...- disse il biondo, poggiando una mano sulla sua testa.
La ragazza alzò il capo, e i suoi occhi viola andarono ad incontrare quelli azzurri di lui.
-Demyx!!!- sul viso della ragazza apparve un sorriso. Dem la fece alzare, e prendendola per mano la trascinò fuori dall’aula, sotto gli sguardi increduli di tutta la classe.
-Grazie Dem.. Mi hai salvato la vita...!!!- disse Ame stringendo ancora la sua mano.
- Figurati... Ma dimmi, quel Leon, ti ha dato fastidio?-
La presa del ragazzo si fece più salda. -Non proprio fastidio... mi ha solo tempestato di domande e mi ha raccontato tutta la sua vita...-
-Ok... Ma mi raccomando, se ti importuna corri a dirmelo che lo concio per le feste!-
-Oh... non ti preoccupare, so difendersi benissimo da sola...-
- Davvero? Non lo sapevo....-
-Ci sono molte cose che non sai di me- rispose lei pensierosa
-Comunque, dove stiamo andando???-
-Ti sto portando a conoscere un po’ di gente-
-Non dovremmo andare a prendere Riku???-
- Non ti preoccupare, di lui ci penseranno i miei cugini-.


AULA 1B


-Ciao, tu sei Riku vero?-
Il ragazzo interpellato alzò lo sguardo. Davanti a lui c'erano due ragazzini.
Uno era biondo con gli occhi azzurri alto più o meno come lui, l'altro, era identico al biondo, l'unica cosa che li differenziava era che il secondo aveva i capelli castani. Riku si accorse che il castano era lo stesso ragazzino della foto.

- Noi siamo Sora e Roxas Kakegane ! Siamo gemelli- disse il secondo indicando prima se e poi il biondo.
-P-Piacere... Io Sono Riku Unmei-
- Così, adesso vivi con i nostri cugini Yoru e Demyx, giusto ?-
Sora si era seduto vicino a lui, al posto di Kairi che al momento non c'era.
- E-Ecco si-
- Sei arrivato da tanto?- disse questa volta Roxas.
- Sono arrivato ieri-
- Da solo ?- chiese il moro.
- No, sono venuto qui con mio fratello e mia sorella maggiori-
- Quella ragazza che è entrata prima con Dem ?- domandò il biondo interessato.
- Si, si chiama Ame-
- Quanti anni ha?-
Roxas, a quanto pare sembrava volerne sapere di più su di lei. - Ha 17 anni, va in terza H-
- È single???-
- Ehm... non lo so... Penso di si.. anche se...-
- Anche se ?-
Roxas si fece più vicino.
- No, no niente... pensavo ad alta voce-
- Roxas non essere insistente, lascialo respirare poverino-
Sora aveva ripreso la parola
-Dimmi Riku cosa ne pensi di Seattle ? E di Dem e Yoru???-
- Seattle è una bella città. Yoru è una pazza scatenata, ma in fondo è simpatica. Demyx mi sembra un ragazzo a posto, ma non li conosco ancora bene per giudicare-
I tre ragazzi continuarono a parlare per tutta la ricreazione.


TERRAZZO DELLA KINGDOM HIGH SCHOOL


Un gruppetto di ragazzi stava parlando spensieratamente quando la porta della terrazza si spalancò. Un allegro Demyx stava trascinando una ragazza un po’ disorientata dietro di se.
-Ehi gente ! Devo presentarvi una mia amica-
Il ragazzo posizionò Ame davanti a se e poggiò le mani sulle spalle di lei.
- Lei è Ame,si è trasferita ieri-
Si avvicinò una ragazza dai lunghi capelli biondi, raccolti con una fascia in tante piccole treccine.
-Piacereeeee!!!! Io sono Rikku !Siamo nella stessa classe !!!- detto questo le saltò con le braccia al collo.
- Ehm... piacere!!!-
Ame non sapeva come comportarsi.
-Rikku non cominciare, così la spaventi lasciala respirare - a parlare era stato un ragazzo con un ciuffo di capelli che gli coprivano l'occhio destro.
La bionda si staccò da Ame sbiascicando un timido “scusa” e tornò a sedersi sulla ringhiera.

Dem ricominciò a parlare, iniziando ad indicare i ragazzi presenti, cominciando dall'ultimo che aveva parlato.
-Lui è Zexion, è in classe con me-
-Ciao-
Zexion abbozzò un saluto.

Demyx indicò una ragazza bassa con corti capelli neri, un ragazzo biondo che abbracciava una ragazza mora con una lunghissima treccia avvolta da un panno di stoffa rossa.
-Loro sono Yuffie, Tidus e Yuna, e anche loro, come Rikku sono in classe con te-
I tre la salutarono amichevolmente.

-Loro tre invece sono Cloud, Paine e Sephiroth che vanno in 5L- Disse indicando un altro ragazzo biondo con i capelli a punta, una ragazza con i uno strano taglio di capelli e un altro ragazzo, a occhio doveva essere il più grande, che aveva dei lunghi capelli argentei.
-È un piacere conoscervi-
Ame era in imbarazzo.
La ragazza venne nuovamente assalita dalle solite domanda, ma questa volta si divertì a rispondere, quei ragazzi le stavano molto simpatici.


CONTEMPORANEAMENTE
FERMATA DELL AUTOBUS


Yoru stava parlando al telefono con il suo capo .
-Si signore, ho individuato il sospetto, davanti a un negozio sulla 44esima Ave SW. Certo, non lo perderò di vista neanche un secondo-
La donna riagganciò e si appoggiò ad una ringhiera, osservando il suo bersaglio.
Vicino a lei un ragazzo fumava una sigaretta soffiandole tutto il fumo in faccia. La cosa la snervava parecchio, ma decise di focalizzarsi completamente sull’obiettivo.
Dopo un paio di secondi un odore di bruciato le giunse alle narici. Il suo sguardo si spostò dall'uomo al ragazzo con i capelli rossi che le stava a fianco, e successivamente alla sua giacca di seta di Prada, la emanava fuoco e fumo !!!

- KYYYYYAAAAAAAAAAAA!!!!!- Yoru si tolse di tutta fretta la giacca lanciandola per terra e cominciando a saltarci sopra per spegnarla.
Domato l'"incendio" la donna guardò il piromane, che era rimasto immobilizzato ad osservare la scena.
-TUUUUUUU!!!!!-
- I-i-i-i-io...ehm.... Scusa...Non l’ho fatto apposta ...-
Yoru si voltò verso il rosso e lo afferrò per il colletto.
-Maledetto!!! Quella giacca costa un occhio della testa !!! Ce ne sono solamente sette al mondo!!! Mi era stata regalata da Brad Pitt!!! Io ti ammazzoooo!!!!!-

Il ragazzo rimase senza parole.
Yoru si girò non lasciandogli il colletto, fortunatamente il suo obbiettivo era ancora li, certo la stava guardando, però non si era accorto che lo stava pedinando.
Gli occhi verdi del rosso notarono una cosa nera che spuntava fuori dai pantaloni di lei.
-AHHHH!!!! HAI UNA PSTOLAAAAAA!!!!!-
Yoru si girò si scatto, lo guardò malissimo, poi si rivoltò verso il sospetto, aveva preso a correre... Se ne era accorto. La sua copertura era saltata.
-Se ti rincontro ti ammazzo sappilo!!!- Detto questo la donna prese a correre dietro all'uomo che distava ormai molti metri da lei.
Il giovane rimase li come un idiota. L'unica cosa che aveva capito era stata che era meglio se da ora in poi avrebbe girato a largo dalle giacche firmate.


KINGDOM HIGH SCHOOL
Ore 11.00


-Ame giusto?-
Una ragazza dai lunghi capelli raccolti in una treccia le si avvicinò.
-Si, giusto-
Ad Ame quella stava leggermente antipatica, si vedeva lontano un miglio che era una con la puzza sotto il naso.
- Io sono Aerith! Ti volevo chiedere... Come mai conosci Demyx Arashi???-
Aerith si sedette sul suo banco accavallando le gambe.
- Siamo coinquilini- disse lei schietta.
Miss-sono-perfetta si alzò di scatto dal banco gridando
-C-COME???? T-TU VIVI CON DEMYX ?!?!?!?!-

Tutta la classe si voltò verso di loro.
-Si... c'è qualche problema???-
Ame la guardava tranquilla.
- N-NO NO..... niente-
Aerith riprese il suo posto sul banco.

Intanto un mormorio era nato nella stanza.
- Quindi abiti anche con Yoru ?- chiese la ragazza.
-Bhè... è sua sorella, la conosci ?-
- Certo che la conosco, la conoscono tutti, con la fama che ha !!!-
-In che senso ?-
- Oh!!! Ma allora non lo sai... devi sapere che qualche mese fa, Yoru è stata beccata, nell’aula magna della scuola, mezza nuda, ubriaca, mentre pomiciava con uno studente di 5. E non è tutto... quel giorno era assemblea di istituto e tutti si erano radunati la... Quindi la cosa si è sparsa in fretta... Povero Demyx, è scappato appena si è saputo ... e chi gli da torto.. Che vergogna farsela con uno 3 anni più giovane... È da pervertiti... -
-C-Cosa ? Chi è il ragazzo ?-
- Ti giuro che è la verità... Il ragazzo è Cloud, non penso che lo conosci-
- Me lo ha presentato oggi DemDem- Disse sottolineando l'ultima parola
- DemDem ?!? -
-Ragaffi tutti feduti!!! Fi comincia la lefione-
Il professor Donaldino entrò in classe e cominciò a fare l'appello.


UN ORA DOPO...
SECONDA RICREAZIONE.


Rikku si avvicinò ad Ame -Ciao... noi andiamo su, vieni ?-
-Si volentieri-
Durante il tragitto, le due ragazze parlarono tutto il tempo, accorgendosi di avere molte cose in comune.

Giunsero alla terrazza quando tutti i ragazzi erano già li.
Lo sguardo di Ame non poté fare a meno di posarsi più volte su Cloud.
Era vero quello che aveva detto Aerith ?
Cloud era un bel ragazzo, sembrava estremamente serio. Immaginarselo avvinghiato a Yoru in aula magna davanti a mezza scuola, risultava al quanto difficile...
Ma da quello che aveva notato nell’ultimo giorno, Yoru non era il tipo da farsi tanti problemi nel rimorchiare qualcuno.

Continuò a fissarlo, fino al suono della campana, e la cosa non sfuggì a Dem, che si sentiva molto irritato, ma non ne capiva il motivo.


CASA ARASHI-UNMEI
Ore 19.20


Yoru era depressa, e molto incazzata. Si era sdraiata sul divano poggiando le gambe sulle ginocchia di Xemnas.
-Dai vedi che lo ritroverete... e.. e.. per la giacca.. ritrovai anche quel piromane e ammazzerai anche lui-
L'uomo stava cercando di consolarla, ma tutti i suoi tentativi erano vani.
-L-La mia giaccaaaaaaa... Uuueeeeeeee!!!! Se quel coso mi ricapita tra le mano giuro che io.... io ....-
-È prontooooooo!!!!-
La voce di Ame riecheggiò nella casa.

I cinque si sedettero. Il primo a parlare fu Xemnas
-Come è andato il primo giorno di scuola ?-
Il più piccolo prese la parola
- Io tutto ok... Roxas e Sora sono molto simpatici, mi hanno fatto ambientare subito-
-Oh che bello, e tu Ame invece hai incontrato qualcuno di interessante ?- chiese a sua sorella.
- SI!!! Ho incontrato tante persone, Rikku, Paine, Zexion, CLOUD!!!-
La ragazza marcò molto l'ultimo nome.
Yoru e Demyx si fermarono con le posate a mezz'aria.
La bionda la guardò storto -Ah davvero ?!?-
-Ma... perché Cloud ti interessa tanto ?-
Dem era visibilmente alterato.
-Perchè ho sentito dire che a Cloud piacciono le donne adulte...-

Yoru stava per sentirsi male.
- Yoru ma è vero che stavate amoreggiando nell’Aula Magna ?!?- sparò Ame senza giraci tanto attorno.

Xemnas e Riku si voltarono verso di lei.
-Te la sei fatta con uno studente del liceo ?!?-
Riku la fissava divertito.
- Non me lo sono proprio fatto fatto... ci stavamo solo baciando....-
- Ma scusa... non è pedofilia???- osservò Xemnas.

-Dlin Dlooooooon !!!!-
Yoru si alzò e si diresse di corsa ad aprire la porta - VADO IOOOOO!!!!-
- Io intanto vado a prendere il caffè-
Ame sparì in cucina.

La donna fu contenta di essere riuscita a scappare da quella situazione imbarazzante, ma la sua felicità durò poco, quando vide chi c'era dietro la porta d'ingresso.
-TUUUUUUUUUUUUUUU!!!!!!!!!!!! IO TI AMMAZZOOOOOO!!!!!!!!- Sbraitò Yoru.
Sulla soglia v'era niente popo di meno che... il piromane di giacche!!!!

- Oh..oh... penso di avere sbagliato casa... Ehm... io tolgo io disturbo -
Il ragazzo girò sui tacchi, ma la bionda lo afferrò per i capelli e non lo fece allontanare.
- Cos'è questo bordel....- le parole morirono in bocca a Xemnas che era appena giunto con Demyx e Riku per vedere cosa cavolo stava succedendo.
-TUUUUUUUUUUU ?!?!?!?!?!?!?- Xemnas si avvicinò al rosso.
Yoru lo fissò -Conosci questo piromane???-
-Oh Xem... Allora non ho sbagliato casa....- Il ragazzo guardò l'uomo.

Demyx prese la sorella liberando il poverino dalla sua stretta.
- Cosa ci fai qui??-
Xemnas era diventato serissimo.
- Dem lasciami subito, devo ammazzare questo coso qui!!!-
-Yoru calmati per la miseria !!!-
Il ragazzo stava tenendo la bionda per la vita, che per la diversità di altezza non toccava per terra, e allora cominciò a scalciare cercando di liberarsi.

Xemnas riprese a parlare -Non dovresti essere qui, vattene!-
-Craaaash!!!-

Tutti si girarono, Yoru si calmò rimando però ancora sospesa, tra le braccia del fratello.
-A-AXEL!!!!-
Le lacrime cominciarono a cadere copiose dagli occhi viola di Ame.
- Ciao Ame- Il rosso sorrise dolcemente.
-AXEL!!!-
La ragazza gli si buttò addosso stringendolo forte a se.
-Pensavo di non rivederti più, mi sei mancato tanto-
- Sono qui solo per te-
Axel scostò leggermente la giovane, e la baciò dolcemente lasciando i presenti senza parole, Ame compresa, che però non si ritrasse e chiuse gli occhi.

Quella magica atmosfera fu interrotta da un forte rumore.
Tutti guardarono Demyx, che aveva lasciato cadere la povera sorella, la quale era seduta sul pavimento e guardava ancora i due che si erano staccati rimanendo però mano nella mano.





Fine terzo capitolo

By Hikari and Cisqua


Cari Lettori,
ci scusiamo con coloro che seguono la nostra storia, ma per le prossime due settimane non poteremo postare a causa di un altro viaggio che condurra Hikari in Inghilterra...
Però giuro sul mio onore che appena ci riuniamo andremo avanti...
Parola di Cis-chan
Grazie per aver letto la nostra fan fic... !!!
Onorevoli saluti
Cisqua

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Capitolo 4
*** Crazy Night at The Malibù ***


Eccoci di ritorno con un nuovo e emozionante capitolo di Night of Rain ...



-Eh no, questo è troppo! -

La voce proveniva da circa 1 metro di altezza dal pavimento.

Yoru era seduta ai piedi del fratello che sembrava pietrificato, il suo sguardo passava da Ame al ragazzo al quale era abbracciata.

-Non tollero che la tua “cara sorellina” si sbeci i piromani nell’ingresso di casa mia !-

La donna si alzò in piedi rivolgendo il suo disappunto a Xemnas , che in quel momento aveva assunto un colorito violaceo ... porpora scuro... bordeaux….sembrava sul punto di scoppiare.

-Be io sono totalmente d’accordo ... – Riku che fino a quel momento era stato un personaggio di secondaria importanza in quella scena, si fece avanti. Il fratello maggiore di Ame stava cominciando ad avere uno strano tic all’occhio, ma non sembrava voler aprire bocca, così come anche Dem.

Il silenzio ricadde di nuovo nella stanza. A dire la verità la situazione era molto imbarazzante e nessuno sapeva cosa dire nemmeno la pazza sorella maggiore. Axel, il piromane, e nuovo arrivato stringeva la mano della ragazze con i capelli viola. Dem sembrava in preda ad un attacco epilettico trattenuto, giacchè tremava come se qualcuno gli avesse infilato le dita in una presa.

Yoru e Riku continuavano a guardare Xemnas in attesa che lui li desse ragione, in modo da poter cacciare a calci il rosso. Finalmente dopo qualche momento di attesa i due credettero di ottenere quel che volevano.

Xemnas cominciò a mugugnare qualcosa a denti stretti – Y-Y-Y-Y-o-r-u –

-Si ? – Chiese con fare incentivo lei – Cosa c’è ? Vuoi che lo pesti a sangue ? O posso investirlo con la macchina o ... o.. –

-L-L-L- L.... – L’uomo sembrava voler sputare qualcosa che gli ostruiva la gola.

- L-L-L ? Lo devo pestare ? Su dillo, dillo che lo posso pestare.. così non sarà proprio un reato...Sai se tu mi dici che ha fatto qualche reato grave... io lo arresto... dai dai dillo.. così lo arresto... dai posso pestarlo???-

La donna sembrava una bambina che cercava di convincere il padre a comprarle un giocattolo costoso.

Ame la guardò storto. Perché diavolo si comportavano tutti in quel modo assurdo? Gesù si erano solo dati un bacetto... non si erano mica sposati.

Xemnas squotè la desta con dissenso. – L-l-l-l-a-m-m-o-q-u-e-t-t-e –

-La moquette?- Ripetè la donna guardando il soggetto della frase . I suoi occhi si fermarono su una grosso e scura macchia grande almeno mezzo metro, con accanto alcuni frammenti di svariate tazze, sul suo bel pavimento candidamente bianco.

–LA MOQUETTE !!! ODDIO CHIAMATE I POMPIERI , LA GUARDIA FORESTALE, LA MIA MOQUETTE DA 370,99 DOLLARI AL METRO QUADRATO !!!!! CHUSO !!!!!- E con questo cominciò a correre per la casa cercando stracci e imprecando in diverse lingue.

Intanto il resto del gruppo non si era mosso di un solo millimetro.

-A-Axel, perché non ti accomodi in s-salotto così magari parliamo ?- Xemnas pronunciò quelle parole con tutta la forza che aveva in corpo. Demyx e Riku lo guardarono storto. Axel invece senza farsi tanti problemi entrò in casa accomodandosi sul divano, continuando a tenere per mano Ame. Mentre gli passavano davanti, Dem aveva assunto un’aria da cane derubato del proprio osso.

-Ma sei stupido ? Che vuoi fare ? Perché lo hai invitato in casa ? Perchè non hai lasciato che la bestia qui presente lo mettesse sotto con la macchina ? –Riku aveva preso da parte il fratello e aveva sussurrato minacciosamente quella frase.

-Perché se lo avessi cacciato lui continuerebbe a vedere Ame di nascosto ... –

- E con questo ? Ora che lo hai invitato in casa invece se la può baciare per bene davanti a te.. davvero ingegnoso questo piano...-

- Non capisci a cosa miro... guarda che in questa casa non c’è solo Ame –

- Ah, si certo forse credi che vedendo Demyx, quel imbecille si innamorerà pazzamente di lui vero ? –

- Ma che Demyx, e comunque, come mai ti scaldi tanto ? Fai sempre il secchione, primo della classe e ora mi sbraiti addosso ?-

- Lo sai che quando si tratta di quello perdo le staffe... e continuo a non capire che intenzioni hai –

- E se Axel decidesse di sua volontà di non voler più venire qui ? Non dovremmo rivederlo più...-

-Che fai ? Lo minacci di morte ?-

-No, non io...- Xemnas girò la testa nella direzione da qui arrivavano svariate bestemmie.

Riku cominciò a capire. – Pensi che, giacchè lui le ha bruciato la giacca, farà di tutto per farlo scappare a gambe levate ?-

-Non credo che sarà tanto difficile... Sono sicuro che ne sia capace... Tu va ad assicurarti che quei due non stiano troppo vicini e io parlo con Yoru.


Casa Arashi-Unmei
5 Minuti dopo
Soggiorno


Axel e Ame erano seduti vicini sul divano. Riku era seduto su una poltrona e cercava di tenere occupato il rosso in modo che non potesse rivolgere la sua attenzione alla ragazza che gli era seduta accanto. Dem era accomodato sul bracciolo della poltrona del giovane Unmei, sembrava un falco appollaiato sul braccio del suo padrone, e lanciava sguardi di fuoco ad Ame, che lo guardava tra l’intimorita e il curioso.

-Mi aspetto qualcosa in cambio – disse Yoru entrando nel soggiorno rivolta a Xemnas che la seguiva con un vassoio in mano.

- Bene, direi che è ora di fare nuove conoscenze- Disse la donna battendo le mani.

- Io sono Yoru, è davvero un piacere conoscerti- con fare esagerato sensuale si sedette sul divano facendosi spazio tra i due ragazzi, era praticamente in braccio ad Axel.

-Davvero ? Mi sembrava che qualche minuto fa volessi investirmi con la macchina ...- rispose il rosso.

-Be, devi aver frainteso, sai qui in America si dice così quando si è entusiasti di incontrare qualcuno,... qualcuno di speciale come te...- La donna gli si avvicinò ancora di più, passandogli dito lungo il contorno del viso.

-Hehe... m-mi fa piacere ... – Axel cominciò a indietreggiare, spostandosi sempre più a lato del divano.

Xemnas sorridette. Il suo piano stava funzionando alla grande, era sicuro che Yoru sarebbe riuscita a mettere in soggezione persino un bullo come Axel.

-Yoru ?- Ame sembrava profondamente turbata dal comportamento dell’altra. Forse non era gelosa, ma le sembrava abbastanza strano quello che stava succedendo, era sicura che ci fosse sotto lo zampino dei suoi fratelli, che non si sa per quale motivo odiavano Axel, anche se lui aveva un animo così simpatico, o almeno secondo lei. Molti dei suoi vecchi amici di Londra dicevano che lui non era altro che un teppista, e che non sarebbe rimasto altro che un teppista.

-Si ?- La donna si avvicinava sempre di più al ragazzo che a sua volta si allontanava.

-Come sta la tua giacca di Prada ? Intendo quella di seta pura ..- fece Ame con disinvoltura, e un che di maligno.

Il sopracciglio destro di Yoru tremò. Dopo un attimo di contemplazione della sconvolta faccia di Axel, la bionda tornò ad appoggiarsi normalmente al divano. Ame sembrava soddisfatta. Lanciò un breve sorriso al rosso, che era ancora attaccato al bracciolo del sofà.

Poi guardò Demyx. Da quando era arrivato l’altro ragazzo, lui non aveva aperto bocca. Possibile che fosse geloso ? Quel pensiero fece sorridere Ame sotto i baffi.

Xemnas guardò la bionda con fare incentivo, e le intimò di “Fare qualcosa”.

Yoru si guardò intorno, il suo sguardo si soffermò sulle tazze di caffe che aveva portato l’uomo. Ne prese una, e si avvicinò lentamente ad Axel.

-Ne vuoi un po’ ? Attento però, brucia...- propose porgendoli la tazza.

- Grazie, m-ma passo. – La voce del ragazzo era tremante. Sembrava intimorito da tutto quello che poteva in qualche modo riguardare la donna.

-HO DETTO, NE VUOI UN PO’ ?- Gli occhi di Yoru si ridussero a due fessure.

Il rosso sprofondò nei cuscini del divano. –V-Volentieri. – affermò, afferrando il piattino che sosteneva la tazza. Proprio mentre Yoru la stava mollando, in modo puramente accidentale la tazza gli si rovesciò addosso.

-Ahhh, oddio brucia !!!- urlò lui scattando in piedi.

-Oh, NO ! Mi dispiace tanto, non volevo!- Yoru era davvero dispiaciuta, era sull’orlo delle lacrime.

Ame si era alzata in piedi e cercava di soccorrere “l’amico “. –Presto, serve dell’acqua ! –

I due sparirono in cucina.

-Wow, sei davvero stata grande complimenti !!!- Xemnas sembrava entusiasta . –Yoru ?-

Yoru era inginocchiata sul pavimento e continuava a ripetere che le dispiaceva. Aveva preso in mano alcuni pezzi della tazza, che ovviamente durante tutta la scenata della scottatura, era andata in frantumi.

-Il set di 8 tazze che mi aveva regalato nonna Ursula, ora saranno solo 7, il sette è un numero dispari, no, no, non va bene porta sfortuna.-

Oltre i lamenti di Yoru, che compiangeva la tazza, non si sentiva nessun altro suono.

Xemnas e Riku si guardavano felici, forse sarebbero riusciti a far scappare Axel. Ma la loro felicità non durò a lungo, perché qualche secondo dopo, le parole di Ame, provenienti dalla cucina, li trafissero come lame : - Forse è meglio se ti togli la camicia ...–

Il tic all’occhio di Xemnas ricominciò, e questa volta più frequento.

-Io esco – acclamò un deciso e visibilmente turbato Dem, che in baleno fu fuori di casa.

Dopo qualche secondo un’altra frase chiller pronunciata da Ame, provenì dalla cucina

– Oddio, com’è grande! -

I fratelli Unmei avevano entrambi raggiunto di nuovo un colorito strano anche per il sedere di un babbuino.

-Ci penso io –

Yoru decisa si alzò e corse in cucina – Oh, caro, non pensavo fosse così grave...che Grande bruciatura…. Vieni ti porto all’ospedale !!! –

-No ecco io... non è niente...-

-Sai forse Yoru ha ragione, dovresti andarci...- Ame non sembrava molto preoccupata.

-Vieni con me, Ame ti prego !-supplicò il ragazzo.

Yoru lo afferrò per un braccio, prese la camicia nell’altra mano e cominciò a tirarlo verso l’uscita.

-Ma no, perché dobbiamo disturbare anche Ame, e poi così potremo restare un po’soli. –

-I-I-o n-n-o...-

-Non ti preoccupare tesorino penserò io a te !! Ah Xemnas ti dispiacerebbe dare da mangiare al gatto. Sai non so se tornerò a casa stanotte !! Sayonara –



La porta li sbatte dietro alle spalle. Ame, con un aria da madre superoria entrò di nuovo nel salotto.

-Ditemi, che cosa speravate di ottenere ? Tanto anche se Axel non vorrà venire qui per via di Yoru, io continuerò a frequentarlo lo stesso . Lui è il mio migliore amico, e qualunque cosa facciate rimarrà tale. !-

I due fratelli si erano fatti piccoli piccoli nelle loro poltrone.

-Ammettilo, anche tu ti sei divertita ...- Azzardò Riku.

-Be, io, ma come puoi dire una cosa del genere ?... f-forse un Pochino...- La ragazza abbozzò un sorriso pensando alla faccia spaventata di Axel.

-Quindi non sei arrabbiata con noi ? ne con Yoru ?-

-Ufficialmente si ... Ma questa ve la posso ancora far passare.. ma non fatelo più !-



-Tadai-... cioè sono a casa ! – La voce di Yoru, risuonò nella casa.

-Di già, non dovevi stare fuori tutta la notte ?- Ame la guardò di sottecchi.

- Be il tuo principino delle scottature se le data a gambe mentre aprivo il garage... non si è nemmeno preso la briga di riprendersi la camicia... mi sa che me la terrò come trofeo...-

Yoru si avvicinò ad Ame con sguardo supplichevole. Nonostante avesse 5 anni più di lei, le arrivava più o meno all’altezza del naso.

-Nessun rancore vero ?? Sono stata ingaggiata ... – disse portando una mano davanti a se .

-Nessun rancore – sorrise Ame stringendole la mano.

-Comunque, ho intenzione di farmi perdonare .. che ne dici di...- il resto della frase però glielo sussurrò all’orecchio in modo che i fratelli non la sentissero.

-Davvero ? – Ame sembrava contenta come una pasqua.

-Se ti va ovviamente ...-

-Certo che mi va !!!- La ragazza le saltò addosso abracciandola.- Lo sapevo che eri una simpatica...-

-Hej, vacci piano questa frase me la dicono di solito gli uomini ... e a proposito di uomini-

Yoru sorrise malevola – Preparati a scontare il tuo favore – enunciò facendo un occhiolino a Xemnas.

-Mi sa che sei nei guai – disse sottovoce Riku al fratello.

Ame si stava guardando in giro .

-Gente, ma Demyx dov’è ? –



Demyx camminava a capo chino prendendo a calci una lattina.

L’unica cosa a cui riusciva a pensare in quel momento era Ame.

Perché si era comportata così? Non gli aveva mai detto che aveva un ragazzo….. e perché si sentiva così male per quello che era successo?..... Ma cosa stava pensando?

Era ovvio che Ame stava con qualcuno carina com’è….. “M-Ma cosa diamine vado a pensare?” le guance di Dem si colorarono leggermente.

I suoi pensieri furono interrotti da un corpo freddo che gli cadde addosso…..

Il ragazzo spalancò gli occhi. La persona che gli stava addosso si alzò di scatto.

-N-Non è possibile…. Ancora tu !- Demyx si era rimesso in piedi.

-Già anche per me è un piacere rivederti- Axel aveva alzato una mano in segno di saluto.

Dem rimase qualche secondo a fissarlo. –Ehm…. Scusa ma perché non hai la maglia?-

Il rosso si guardò il torace nudo –Colpa di tua sorella…. È una pazza quella-.

-Già…..- il biondo lo guardava male.

Axel se ne accorse…. – Vabbè ora devo andare… ah si…. Potresti dire ad Ame di riportarmi la mia maglia ? Grazie…. Ciao !-Il ragazzo si mise a correre sul marciapiede lasciando Demyx a ribollire nella sua rabbia.


Casa Arashi-Unmei
La Sera Dopo
Ore 22.00


Yoru si avvicinò alla porta della camera di Ame.

-Ame ehi…. Sei pronta?-

La ragazza aprì la porta –Si eccomi…. Dici che vado bene vestita così? Sai è la prima volta che vado in discoteca…. Xemnas non mi permette mai di uscire di sera-.

La donna la squadrò da capo a piedi. Indossava una mini-gonna di pelle nera e una maglietta viola che le lasciava scoperto l’ombelico.

-Perfetta-

L’altra indossava dei pantaloncini corti una canottiera con una scolatura che non passava di certo inosservata e un paio di stivali neri alti fino al ginocchio, con un notevole tacco a spillo, identici a quelli della più giovane.

-Ok…. Possiamo andare, Demyx è in camera sua, Riku in cucina…. Ora il problema sarà distrarre Xemnas cosicchè tu possa uscire…. È sul divano in salotto vicino alla porta di ingresso…. L’operazione distrai L’omino comincia..-

La bionda prese a ridere da sola, sotto lo sguardo divertito di Ame –SIIII !!! Che bello il nome dell’operazione…. Omino…. Che tenero-

La donna smise di ridere –Si….. ci spazia troppo!!!!- le due ripresero a ridere come due deficienti….

Dopo Pochi secondi la più grande prese la parola.

–Bene… ora tieniti pronta… appena ti faccio segno esci capito ?-

-Ok, messaggio ricevuto !-



Xemnas era seduto sul divano intento a leggere un libro per l’università. Ma la sua tranquillità durò poco perché una pimpante Yoru scese le scale e si diresse verso di lui. L’uomo alzò gli occhi verso di lei e poi li spalancò di colpo –Y-Yoru…. Come diamine ti sei vestita?-

La donna si seddette al suo fianco.

-Devo uscire… che c’è non ti piaccio?- detto questo si avvicinò di più a Xemnas che indietreggiò fino a raggiungere il bracciolo del divano.

-Si….cioè… No…. Forse…. O uffa- Xem non sapeva come comportarsi, si mise allora a fissare la porta. La bionda se ne accorse.

–Ehi Xem cosa stavi leggendo di bello ?- disse prendendo in mano il libro che l’uomo stava leggendo poco prima.

Xemans riportò lo sguardo dalla porta a Yoru.

-Un libro per l’università-

-Oh fico, e di cosa parla ?- Yoru fece segno ad Ame di incamminarsi verso la porta.

-…. Non penso che la cosa ti possa interessare….- l’uomo stava di nuovo per girare la testa verso l’uscita. Ame stava passando dietro al divano proprio in quel preciso istante e fu costretta a buttarsi dietro la spalliera del sofà perché il fratello non la beccasse. Le due tirarono un sospiro di sollievo.

-Oddio… cos’è quella roba là ? - Chiese la donna inorridita indicando un oggetto inesistente nella stanza. Xemans distolse nuovamente lo sguardo dalla porta, lasciando il via libera alla povera Ame che così potè un'altra volta tentare la fuga. Era arrivata alla porta. Una mano sulla maniglia, stava per aprirla quando...

–Yoru io non vedo niente, te lo sarai solo immaginato- Xemans si stava di nuovo voltando verso l’uscio.

La donna non sapeva più cosa inventarsi così prese la testa dell’uomo, e lo baciò portandosi il corpo di lui sul suo…

Ame uscì di corsa dalla casa cercando si fare il meno rumore possibile.

Pochi attimi dopo Yoru si staccò dal povero Xemnas che, come la volta precedente, era rimasto senza parole. Si alzò velocemente dalla bionda rosso in volto, lei lo guardò divertita, con le guance leggermente arrossate.

-Vabbè ora esco notte a tutti, non aspettatemi svegli !- La donna uscì di casa sbattendo la porta.

-Evviva! Ce l'abbiamo fatta... Yoru ti adoro...- Ame abbracciò l'amica che ricambiò la stretta.

-Ehe! Modestamente... il mio secondo nome è genio !- la donna prese la ragazza sotto braccio e si misero a camminare chiaccherando allegramente fino a raggiungere una struttura dal quale uscivano luci stroboscopiche lampeggianti.

Le due entrarono.


Casa Arashi-Unmei
3 Ore Dopo
Ore 23:58


-Yaaaaaawn... (sbadiglio!! ndHikari) Mamma mia quanto è tardi, forse è meglio se vado a dormire anche io. Cha fine avrà fatto quella benedetta donna ?-

Xemnas si alzò dal divano, poggiò il libro sul tavolino che gli stava di fronte e salì al piano di sopra diretto in camera sua.

Attraversando il corridoio, si soffermò davanti alla stanza di Ame.

"Chissà se starò dormendo... Le andrà bene questa nuova situazione? Vivere con questi qui... le piacerà? Ame è sempre stata una ragazza molto timida, e soprattutto dopo quello che è successo...." pensò tra se e se.

L'uomo aprì silenziosamente la porta. Si aspettava di trovare la sorellina beatamente addormentata tra le calde lenzuola, ma l'unica cosa che vide fu un letto vuoto. Un misto tra rabbia, incertezza e paura lo assalì. Corse subito in camera di Riku, spalancando la porta.

-Riku, hai visto Ame?- gli urlò in un orecchio.

Il povero ragazzo sobbalzò -Xem, che diamine ti prende ? M hai visto che ora è?-

Xemnas acchiappò il fratello per il colletto del pigiama.

-Ame è sparita, non è più in camera sua... Riku tu sai dov'è? Oh mamma, e... E SE L’HANNO PRESA LORO?- Quest'ultima frase l'aveva strillata.

-N-no... non so dove sia.... L'-L' ultima volta che l-l'ho vista stava p-parlando con Yoru infondo alle s-scale- Anche il più piccolo si stava facendo prendere dal panico.

- Si può sapere che cavolo succede ? Che avete da urlare ?- Demyx era apparso davanti alla porta della camera.

-Demyx !!!- Xemnas lasciò la presa su Riku per avventarsi sul nuovo arrivato.

-C-cosa c'è ?!? - Il biondo si stava intimorendo.

L'uomo lo prese per le spalle -H-Hai visto Ame?-

-N-No nn l'ho vista... è successo qualcosa ?- il ragazzo si era fatto improvvisamente serio.

-Non è in camera sua, non è qui, ne da nessun altra parte ! Ame non esce mai di notte, deve esserle successo qualcosa -

A parlare era stato Riku visto che Xemnas si era buttato verso la camera della sorella a cercare qualche indizio sul dove potrebbe essere.

- IO QUELLA L'AMMAZZO !!!- un urlo disumano si levò dalla stanza di Ame. Demyx e Riku corsero a vedere cosa aveva fatto sbraitare così il maggiore degli Unmei.

- Xem cosa hai trovato ?- il fratello si portò al fianco dell'uomo che teneva in mano un pezzetto di carta con su scritto:


Caro Cucciolotto

Nel caso tu scopra che Ame non è in camera sua, ne in bagno, ne in camera mia, ne in camera di Riku, ne in camera di Dem a fare cose non lecite, non farti venire una crisi isterica.

È con me in Discoteca. Lo so che in questo momento vorresti uccidermi, ma trattieniti.

Tra poche ore potrai riabbracciare la tua amata sorellina, sempre che non le succeda niente di male...

Ma non le succederà niente di male...

Dopotutto è con me... non ti preoccupare sono armata.... Don't Worry.

Baci e abbracci al mio CUCCIOLOTTO

Tua Yoru *3*

Ps.

Non prendertela con il mio fratellino, lui non sapeva niente.... e non ha mai fatto cose proibite con Ame.... per ora....





Demyx nel sentire il contenuto del biglietto giunse ad una tonalità bordeaux, anche Xemnas lo era ma per motivi diversi.

- Demyx.... Tu sai Discoteca?- Xem stava distruggendo il messaggio lasciato da Yoru.

Il biondo lo guardò perplesso -Ehm.... come scusa ?-

-Penso voglia chiederti se sai qual è la discoteca- Riku stava tenendo le mani del fratello per impedirgli di rompere qualcosa.

-Credo che sia quella dove va sempre Yoru il mercoledì sera-

- Tu porta me- Xemnas si avviò verso l'uscita.

Riku si stava apprestando a tradurre la frase poco sensata del fratello. - Vuole dir-... –

-Questa l'ho capita, non è molto lontana da qui-. Lo interruppe l’altro ragazzo.

-Bene allora andiamo – acclamò il più giovane.

- No... Riku tu stai a casa... non è un posto adatto a un quindicenne quello- l'uomo sembrava aver ritrovato l'uso della parola.

Il fratello se ne tornò in camera sbuffando.


Discoteca "The Malibù"
Ore 1:20
Ingresso


I due ragazzi giunsero davanti alla Disco. -È questo il posto?- chiese serio il più grande.

-Si, Yoru viene qui ogni mercoledì- rispose l'altro.

- Bene allora entriamo devo ritrovare la mia sorellina-



Xemnas e Demyx entrarono nell'enorme edificio. All'interno un marasma di gente si dimenava al ritmo di musica sotto le luci colorate intermittenti.

Xem cominciò a gridare per sovrastare la musica. -E ORA COME FACCIAM- ... -

-MI SA CHE LE HO TROVATE...- il biondo lo interruppe, andando ad indicare due ragazze che ballavano su due cubi affiancati, circondate da una decina di ragazzi.

- DEMYX?!- Xemnas gli mise una mano sulla spalla.

-SI?-

- TI DO IL PERMESSO DI PORTARE MIA SORELLA FUORI DI QUI. IO HO ALTRO DI CUI OCCUPARMI- L'uomo si diresse verso Yoru che si stava scatenando come una pazza.

-YORU VIENI SUBITO GIù DI LI !-

- OHHHHHH!!!! KONNICHIWA XEMMUCCIO !!! CHE BELLLLO VEDERTIII !!! ..HIC..- Yoru era ubriaca fradicia.

-SI CHE BELLO VEDERMI, ORA PERò STACCATI DAI TUOI AMICHETTI E ANDIAMO A CASA ! DEVO DIRTI DUE O TRE COSETTE !!!-

-WOW!!! MI DEVI DIRE QUANTO MI AMI??? ..HIC... ANCHE IO TI AMO XEM !!!-

Uno dei tre ragazzi a cui era avvinghiata la fissò -SCUSA, MA NON AVEVI DETTO DI AMARE ME?-

-MA CERTO, AMO ANCHE TE ASTRUBALE- Rispose la donna.

-GUADA CHE MI CHIAMO CHARLIE-

-SISI, COME TI PARE.... HIC....-

La pazienza di Xemnas stava raggiungendo il limite -YORU SCENDI SUBITO DA LI !-

-VIENI A PRENDERMI, TAKARA!!!- La bionda aveva ricominciato a ballare fregandosene altamente delle grida dell’ uomo.


...Intanto Un Cubo Più in la...


-MA DAI DEMYX... HIC.... LO SAI CHE è DA TANTO... HIC... CHE NON MI DIVERTIVO COSì ?!?- Disse Ame bevendo un altro sorso dalla bottiglia di Wodka che aveva in mano.

-AME PER FAVORE SCENDI...- Il ragazzo le tendeva una mano.

-UFFI.... SE PROPRIO INSISTI.... HIC- La ragazza gli si buttò addosso, Demyx la prese al volo.

-ALLELUJA... TI SEI DECISA FINALMENTE-

-SAPPI CHE L'HO FATTO SOLO PERCHè ERI TU A CHIEDERMELO.... HIC... PERCHè... PERCHè... RONF...ZZZZ-

-AME ? AME ?!? Si è addormentata, meglio se la porto fuori di qui, gli altri due ci raggiungeranno... o almeno lo spero-

Demyx la prese in braccio e la portò fuori.


Discoteca "The Malibù"
10 minuti dopo
Parcheggio


Il ragazzo era seduto su un muretto, tra le sue braccia dormiva Ame. La sua testa era appoggiata al petto di lui e con le braccia gli cingeva il collo.

Il calore del corpo di lei gli infondeva un profondo stato di benessere.

La calma di quel momento fu interrotta dall'arrivo di Xemnas che teneva, o per maglio dire, trascinava Yoru per un braccio.

-Allora ? Dove è George Clooney che ci prova con i Teletubbies ?!? Hic....- Yoru si guardava intorno curiosa.

-George Clooney?? i-i Teletubbies??- Demyx non ci capiva niente.

-Lascia perdere, è stato l'unico modo per farla uscire.... Ma dimmi come sta Ame ? Non è ferita vero ? Perchè dorme ? Non l'avranno mica drogata ? Oddio, e se l'hanno avvelenata ? Oh... non sarà mica in cinta vero ?!? Vero?!? VEROOO ?!?- Xemans aveva cominciato ad andare nel panico.

-Tranquillo Xem, sta bene, non è ferita, non è drogata, non è avvelenata e non è in cinta. Ha bevuto solo un goccetto- Il biondo cercava di tranquillizzarlo.

-COSA ? Si è ubriacata ? La mia adorata sorellina ? Yoru, come hai potuto farla ubriacare non potevi starci attenta ?- l'uomo si girò verso la donna che stava guardando incantata una farfallina che volava intorno ad un lampione della luce.

-Yoru... MI STAI ASCOLTANDO ?!?-

L'interpellata lo guardò inebetita -Ma lo sai che hai dei bei capelli ? Te li piastri o sei liscio naturale ?-

-Basta... andiamo a casa altrimenti qui mi viene un esaurimento nervoso- detto questo Xemnas cominciò a tirare Yoru verso la strada, ma lei non ne voleva sapere di muoversi. Opponeva resistenza gridando come una pazza nevrotica.

-Andiamo ho detto-

-NOOOO NON VOGLIOOOO.... MAMMAAAAAAAA-

Demyx si stava innervosendo, la gente che passava li guardava come se fossero dei pazzi.

Yoru stava dando in escandescenza, e Xemnas non era da meno. I loro urli probabilmente si sentivano a tre isolati di distanza. La sorella era riuscita a sfuggire alla presa del maggiore degli Unmei e ora si stavano rincorrendo per tutto il parcheggio come dei bambini.

La donna urlava e rideva, l’uomo invece stava perdendo quel minimo di calma che gli era rimasta.

Dem decise di prendere in mano la situazione. – Mootakusan ! Baka, yameru –

Yoru si fermò di colpo. – Iie, watashi wa kimi no onesan desu ! Nai kyoka suru !-

Xemnas non capiva cosa stesse succedendo. Perché quei due parlassero in quella strana lingua che non capiva. Ripensandoci, era già da un po’ che aveva notato che Yoru spesso diceva delle parole che non conosceva.

L'uomo approfittò del fatto che la donna fosse distratta la prese e se la caricò in spalla come un sacco di patate e si avviò verso la casa seguito da Demyx con in braccio Ame che nonostante tutte quelle urla non si era svegliata. I due fratelli continuavano a parlare nella strana lingua, finche Yoru cominciò a prendersela con Xemnas prendendo a pugni la schiena del povero malcapitato che la stava portando in braccio.

-Fammi scendere ho detto !!! hic....-

- Smettila di dimenarti in questo modo, sei noiosa- disse Xemnas.

L’uomo guardò interrogativo Demyx, che sembrava un po’ incupito, portava Ame come se fosse fatta di cristallo.

-Siamo di origini giapponesi, da parte di papà...- Gli disse il ragazzo, guardando di sottecchi la sorella.



Passarono svariati minuti in cui la donna continuò a prendere a pugni e riempire di insulti Xemnas, poi,in un momento si calmò.

-Oh.... finalmente ti sei calmata...e hai finito di ammazzarmi la schiena ? -

-Xem ?- la friabile voce della bionda giunse all'orecchio di lui.

-Dimmi...-

-Ti arrabbi molto sei ti vomito nei pantaloni ?-

Gli occhi di Xemnas si spalancarono -Non ci provare neanche !!!-

-Ok.... scusa....Hic-



(Traduzione della parte in Gipponese Dem: Basta, smettila stupida. Yoru: No, io sono tua sorella maggiore, quindi non ti permettere )


Casa Arashi\Unmei
Ore 1:53
Salotto


-Dico io, a cosa diamine stavi pensando quando ti è venuta la brillante idea di portare Ame in quel posto ?!? E tu invece Ame ? Signorina non devi mai e dico mai più uscire di casa senza il mio permesso, finchè ti avrò sotto la mia protezione capito ? Io non so veramente più cosa fare con voi due... e pensare che a te Yoru ti conosco da neanche una settimana... Mi manderete al manicomio tra tutti !!!-

Xemnas era su tutte le furie, doveva sfogarsi in qualche modo, e il modo migliore era quello di fare una bella e lunga ramanzina alle due fuggitive.

Riku li aveva aspettati svegli per vedere le condizioni della sorella, ma si era addormentato su una poltrona non appena il maggiore aveva cominciato a parlare, e come facesse a dormire con tutto quel baccano era un mistero.

Demyx guardava le due accusate.

Ame si stava addormentando, la testa le ciondolava a destra e a sinistra, le palpebre le si chiudevano, ma ogni a grido del fratello si riaprivano per poi andare a richiudersi.

Yoru invece stava smontando e rimontando la pistola con fare nervoso, e ogni tanto lanciava qualche occhiata malefica all' uomo che le stava gridando addosso qualcosa che non aveva voglia di capire.

In poche parole nessuno stava ascoltando il povero Xem che si stava sgolando per inculcare nelle teste di quelle due qualche buona regolina per vivere in pace e serenità ...

Dopo circa venti minuti di predica Yoru alzò una mano.

-Si ?!- L'uomo la guardò severo.

-Xem te ne sei reso conto che sono le due di notte, che Ame è in profondo stato di dormiveglia, Riku ha cominciato a dormire non appena siamo entrati in casa, Demyx sta ascoltando la musica da 15 minuti e tutto quello che dici mi entra da un orecchio e mi esce dal buco del culo.... comprendi ?!?- La donna si alzò dal divano e si diresse verso le scale -Io vado a dormire ci vediamo domani mattina-

Xemnas la fermò per una mano -Tu non vai da nessuna parte, non ho ancora finito !!!-

-Che palle che sei... sembri mio nonno, ma viviti la vita che è una sola è in molti casi è anche breve...-

-Ahn io sarei una palla ? Se tu non continuassi a fare minchiate da mattina a sera io non dovrei comportarmi così !-

- Quindi io farei minchiate tutto il tempo ? Bene... io me ne vado a letto !-

Ame sentendo la parola letto si alzò di scattò dal sofà –Letto ? Qualcuno ha detto letto ? -

Anche Riku si svegliò... -Che ore sono ? Ancora a gridare siete?? -

Demyx invece si tolse le cuffie e spense il suo i-pod per ascoltare la conversazione che sembrava stesse ponendo fine a quella serata così movimentata...

- Senti Xem... non ne ho più voglia... facciamo Pace Pacetta ?- Yoru si era buttata addosso all'uomo e lo stava guardando con occhi da cerbiatta...

-Pace Pacetta??? Tu sei pazza....- Xemnas si sciolse dall'abbraccio, era ancora troppo arrabbiato per sopportare un’altra delle solite voglie sessuali di Yoru.

-Ah io sono pazza ? Bene allora vado da qualcuno che mi apprezza veramente- detto questo la bionda si avvicinò ad Ame che era in coma vegetativo, e la baciò, lasciando i presenti di stucco. Ame era talmente tanto stanca e ubriaca che non si rese conto della situazione e non cercò in alcun modo di porre fine a quel contatto.


Casa Arash/Unmei
Il mattino seguente
Ore 7:10


Xemnas era seduto al tavolo della cucina, leggendo un giornale e sorseggiando un caffè.

-Ohayo Xemmy...- Lo salutò una voce assonnata proveniente dalla porta della stanza.

Yoru si diresse verso il frigo dal quale estrasse due uova, tre gambi di sedano, due carote, un pomodoro, una bottiglia di liquido rosso e dei gamberetti.

Mise tutti gli ingredienti nel frullatore, prese due bicchieri dalla credenza e ci versò dentro il liquido ottenuto, che aveva una consistenza gommosa, di colore rosso scuro e non emanava un buon odore.

Si sedette vicino all'uomo prendendo uno dei due bicchieri e cominciando a berne il contenuto

-Allora che mi racconti??-

Nessuna risposta.

- Xem ? Tutto ok ?- La bionda cominciò a sventolargli una mano davanti alla faccia.

Nessuna risposta.

-Sei arrabbiato con me?-

Nessuna risposta.

-Ho fatto qualcosa la scorsa notte ? Ero ubriaca fradicia, non mi ricordo quasi niente di quello che è successo-

Xemnas le rivolse uno sguardo freddo.

-Non è che... ti ho molestato per caso ?- fece lei seria.

-No non mi hai molestato....-

-Oh grazie al cielo... Cominciavo a preoccuparmi... Ma allora si può sapere che cavolo ti ho fatto ?-

-Allora da dove cominciare... Hai portato Ame in una discoteca senza il mio permesso e senza dirmi niente, l'hai fatta ubriacare, mi hai quasi vomitato nei pantaloni, mi hai preso a pugni, mi hai detto che quello che ti dico ti esce dal buco del didietro ..... e... ah si ti sei baciata mia sorella davanti a me a Demyx e a Riku... ma oltre a questo non hai fatto niente che avrebbe potuto urtare la mia pazienza....-

-Oh... ma.... Geroge Clooney ci provava davvero con i Teletubbies??-

-Sei un caso disperato Yoru...- Xemnas si portò le mani alle tempie e cominciò a massaggiarle.

-Ed è per questo che ti piaccio tanto, vero ?- Gli sorrise lei facendogli l’occhiolino.

Xemnas aprì la bocca per ribattere, ma fu interrotto da Ame che entrò in cucina.

-Giorno gente- Non aveva per niente una bella cera. L’uomo la guardò male, e tornò a leggere il suo giornale ignorando completamente le due ragazze.

-Ciao Ame... come va tutto ok ?- Yoru le fece cenno di sedersi accanto a lei.

-Ho un mal di testa, non sono mai stata così male... ma che cosa è successo ieri sera ? L'ultima cosa che ricordo è Dem che mi veniva a prendere, ma non ricordo dove e perchè...-

-Non ti preoccupare, hai solamente avuto la tua prima sbornia... tieni bevi questo- la donna le porse il secondo bicchiere con l'intruglio che aveva preparato poco prima -È un rimedio spaziale per far passare il mal di testa, me lo ha insegnato mia nonna-

Ame ne bevve un sorso, un conato di vomito la assalì e la fece correre in bagno.

-Devo aggiungere alla lista anche che hai cercato di avvelenarla ?- Xemans non alzò neanche gli occhi dal giornale nel pronunciare quella frase.

-Ma figurati, è un ottimo rimedio, il primo effetto che fa è sempre questo, ma dopo ci fai l'abitudine- Disse Yoru ingurgitando l'ultimo sorso di sostanza-miracolosa-contro-i-postumi-della-sbornia.


Casa Arashi-Unmei
Ore 7.20
Cucina


I cinque coinquilini erano seduti intorno al tavolo ognuno a consumare la propria colazione, tranne Ame che si sentiva uno straccio.

- Ame, hai una pessima cera, forse è il caso se oggi stai a casa...- Demyx le poggiò una mano sulla spalla.

- Proprio no, la prossima volta ci pensa due volte prima di fare una cavolata del genere- il morale di Xemnas non era affatto migliorato.

La sorella lo guardò tristemente -Xemmy, sei arrabbiato con me ?-

-Nooooo, mi è solo quasi venuto un infarto quando non ti ho trovato in camera tua-

-Che palle, non sono più una bambina, ho 17 anni, potrò avere un po’ di libertà non credi ?-

- Quello che credo io è che visti i fatti accaduti dovresti stare più attenta e avere un po’ di buonsenso. Devi dirci dove vai Ame, pensavamo ti avessero preso loro...- Xemnas si fermò di colpo essendosi accorto di avere parlato troppo. Entrambi gli Arashi lo stavano fissando.

-Loro chi ?- chiese subito Yoru.

-Non è niente che ti riguardi, quindi fatti gli affari tuoi- l'uomo si alzò bruscamente dal tavolo, e uscì dalla stanza. Ame lo seguì a ruota con le lacrime agli occhi.


Kingdom High School
Ore 8.30
3 H


Ame entrò in classe e si sedette al suo posto, Leon era già li ad aspettarla.

-Buongiorno bambolina, come va?-

-Sto da cani- La ragazza appoggiò la testa al banco e chiuse gli occhi in cerca di un po’ di pace.

-Come mai ? Passato una brutta nottata ? Hai litigato con il tuo ragazzo ? Non ti preoccupare ci sono io a tirarti su il morale- Il ragazzo l'abbracciò posando la testa sulla sua spalla.

Quel contatto innervosì non poco la ragazza, che per toglierselo di dosso si rialzò a sedere

-No niente di tutto ciò, solo una piccola sbornia, mi sta scoppiando la testa-

-Oh, che tenera la sua prima sbornia, mi ricordo che io quando avevo 7 anni....-

-Leon ti prego, zitto, fammi riposare due secondi...-

-Ok... scusa.... volevo solo raccontarti di quella volta che....-

-LEON !!! Se stai zitto domani esco con te...- Ame si accorse solo dopo quello che aveva detto.

-Wow, davvero? Allora mi tappo la bocca-


Kingdom High School
ore 12.20
Palestra


Rikku stava aiutando Ame a scendere le scale "Perchè proprio oggi dobbiamo avere ginnastica ?" questo era l'unico pensiero della ragazza.

Ci impiegò 10 minuti a cambiarsi, ormai nello spogliatoio erano rimaste solo lei, Rikku, Yuna e Yuffie che la stavano aspettando.

Quando entrarono in palestra una sorpresa li aspettava sul campo da gioco. Un gran numero di ragazzi stavano correndo da una parte all'altra della stanza.

-Ame !!!- Demyx stava correndo verso di lei agitando una mano, seguito da Zexion cupo come al solito.

-Ciao Dem, ciao Zexion- La voce della ragazza era quasi un sussurro.

-Come va ?- Domandò il biondo un po’ preoccupato.

-Non si vede ? Se vado avanti così non ci arrivo a fine giornata-

-Postumi da sbornia??- le chiese Zexion.

-Già, non avevo mai bevuto così tanto in vita mia, mi sta scoppiando la testa, mi gira da morire-

-Sbornie alla vostra età eh ?!- una voce possente riecheggiò alle spalle di Ame, che per lo spavento si aggrappò al braccio di Demyx.

-Tu devi essere la nuova vero ?- Un uomo di mezz'età, con una cicatrice sull'occhio destro le tendeva una mano.

Ame la strinse un po’ incerta, restando sempre avvinghiata al braccio del giovane Arashi, che sorrideva come un ebete, sotto lo sguardo rassegnato di Zexion "ormai l'abbiamo perso".

-Ame Unmei giusto ? piacere io sono Auron, il professore di educazione fisica, e tu ragazza ti sei appena beccata una A nel mio corso-

-C-Come scusi ?! Una A ?- la ragazza non ci capiva più niente.

-Si una A...una ragazza che riesce a venire a scuola, senza svenire, dopo una sbronza si merita una A con lode. Auron adora le donne che reggono l'alcol. Tua sorella per esempio- Fece rivolto a Dem

- lei si che ci sa fare, mi viene in mente quella volta che Yoru aveva vinto una scommessa con uno che poteva essere un lottatore di sumo, lui era crollato al 17 bicchierino lei invece ancora si reggeva benissimo in piedi, anzi riusciva anche a ballare la hula !

E anch’io avevo fatto qualche scommessa, quindi in generale, ci siamo scolati 3 bottiglie di rum a testa e poi siamo andati a sputare dai cavalcavia,... ah quelli si che erano bei tempi. È stato li, sul quel cavalcavia, mentre indossavamo degli abiti da danzatrici del ventre che è cominciata la mia storia. Ora scusatemi ma devo iniziare una lezione- detto questo Auron si diresse verso la cattedra lasciando i tre ragazzi a deprimersi immaginandosi il loro prof a sputare sulle macchine vestito da danzatrice del ventre.



-Ah, Demmy, perchè siete qui?- chiese Ame senza lasciar andare il braccio del ragazzo, perchè probabilmente se lo avesse fatto sarebbe caduta per terra come una mela marcia, anche se, in quel momento, tutte le ragazze la stavano guardando con fare assassino.

-Non ve l'hanno detto ? Oggi abbiamo una partita di pallavolo, 3H contro 4H-


Seattle Police Department
Ore 14.25
Sezione Rapine e Omicidi


-Yoru, mi stai ascoltando?- Una voce spazientita risuonò nella stanza vuota

-Ma hai visto che bel cielo che c'è oggi ? Ha proprio una bella tonalità di azzurro- disse la donna guardando fuori dalla finestra.

-Ma se è tutto nuvoloso... comunque non cambiare discorso, rivoglio indietro ciò che ti ho dato, e sai a cosa mi riferisco- l'uomo misterioso si avvicinò alla bionda.

-Ora non ce l'ho con me...-

-Ah no ? E quello allora cos'è ?-

Yoru si guardò la mano destra -Ma guarda come si è fatto tardi, devo proprio scappare, mi sono ricordata di aver lasciato..... il gas spento dentro il freezer... ci vediamo... Ciao....-

L'uomo la guardò correre via "Non sei cambiata di una virgola Yoru, anche allora fuggisti allo stesso modo"






Fine Quarto Capitolo
By Hikari and Cisqua









Chi sarà l'uomo misterioso ?!?



Non ci vuole un genio per indovinarlo ndCisqua

Dai non rovinarmi l'emozione del momento ndHikari

Sono le 4 di notte, che emozione puoi provare a quest'ora ?!? ndCisqua

Oh uffi come sei polemica ndHikari

Invece di lamentarti di me scusati con i lettori ndCisqua

Per cosa ?!? ndHikari

Ovviamente, per l'ottima sincronia che hanno avuto le nostre madri nell’organizzare le nostre vacanze ndCisqua

Già, maledette... Ebbene si, non ci saremo per il mese di agosto perchè io andrò in Sardegna parto il 7 e torno il 23 e Cisqua andrà in Polacchia (Polonia) partendo il 23 e tornando il 7 settembre.... ndHikari

Ci scusiamo ancora per tutti i nostri ritardi, ma ricordate, le nostre menti malate non vanno mai in vacanza muahahahahahahahahah ndCisqua...

Ok -.-" Povera piccola traumi infantili XD ndHiakri

E tu tra un po’ avrai dei traumi adolescenziali rimuahahahahah ndCisqua

Ok.... è meglio se chiamo la neuro ndHikari...



Ps. Se qualcuno di voi capisce il giapponese e si è fatto due risate per quello che c’è scritto sopra ci scusiamo, siamo ancora alle prime armi e non sappiamo quanto la frase sia giusta... ndCisqua





Un Salutone da Hikari e Cisqua

(DAL MANICOMIO DI MASSIMA SICUREZZA....ndXemnas e Demyx

Cioè no, grazie.... ndHikari

Bhe dai non hanno tutti i torti ndCisqua )

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Capitolo 5
*** ...The Fight of Dreams.... ***


Ci scusiamo per l’enorme ritardo… ma ecco che ritorna NoR con un nuovo capitolo pieno di colpi di scena !


Notte. Pioggia. Scende senza sosta. Non mi lascia respirare. Sento le gocce fredde scorrere lungo tutto il corpo.

-Fallo !-

-No, io non posso... non voglio...- sento il terrore intorno a me.

Non sono l’unica ad aver paura. Esamino la persona che mi sta davanti, è così giovane. Mi sta guardando, non capisce cosa stia succedendo. Non sa cosa fare. E nemmeno io.

Guardo la mia mano, sta tremando, non sono capace di farlo...

Tutto diventa confuso. Buio, dolore, prima ancora che mi renda conto, sono inginocchiata sul suolo. Le mie mani coperte di sangue... Ma non è il mio sangue... Il sangue di Sean... Il suo corpo giace accanto a me.
In una pozza scarlatta. Più questa si espande più sento la sua vita scorrere via. Cerco di fermarlo, cerco di far restare quella realtà in lui. Inutile.

-Sean, ti prego,non lasciarci, ti prego resisti – La mia voce è supplichevole, sento le lacrime scendermi sul volto, confondendosi con le gocce di pioggia.

Il temporale continua, rimane indifferente a quello che sta succedendo.

-Sean, che ti succede ?- Un bambino, piccolo e spaventato è accanto a me.

-Guarda che cosa hai fatto...- sento una voce severa, una voce che odio, piena di disprezzo, freddezza.

Mi rendo conto della rabbia che cresce dentro di me. Mi scaravento addosso a quel uomo. –Non è vero ! Sei stato tu ! Tu gli hai sparato !-

-È colpa tua , non gli sarebbe successo niente se tu mi avessi ascoltato ! Sei inutile, stupida !-

Vedo la sua mano avvicinarsi al mio viso, troppo veloce perché io possa scansarmi. In poco mi ritrovo, a faccia in giù in una pozza d’acqua e sangue.

In lontananza sento delle sirene. Qualcuno deve essersi accorto di quello che stava accadendo. Guardo quel uomo. L’ultima volta nella mia vita. Lo vedo girarsi e correre via, lasciandoci li. Soli.

-Sean ?- Il bambino è ancora li, chino sull’altro. Mi avvicino, il piccolo mi stringe un braccio.

Sean è ancora vivo. Sta cercando di dirmi qualcosa.

-J...J...J...-June – la sua voce non è più di un sussurro.

-Si, sono qui, Sean ti prego resisti, sta arrivando un ambulanza. Ti prego, ancora un pochino.-

-Promettimi... prometti... di non cercare di ...vendicarmi...- le parole escono a fatica dalla sua bocca.

-Cosa, ma che dici ? Non ci sarà niente da vendicare, tu non morirai ... starai bene... lui se ne andato... ora siamo liberi... –

-P-Prenditi cura di lui... per sempre...- mi dice indicando il piccolo. Quelle sono le sue ultime parole. Chiude gli occhi, per non aprirli mai più.

Non riesco a crederci, non può essere. Non sta succedendo davvero. Lo chiamo.

-No, ti prego, Sean.-

Il bambino sta piangendo, sento la sua stretta sul mio braccio, farsi sempre più forte.

-NO !- Mi mancano le forze, mi accascio in avanti. Sul suo corpo rigido.

-SEAN ! SEAN ! SEAN ! SEAN ! – continuo ad urlare, niente, non mi risponde.

Passano minuti, ore, l’eternità, ho perso la cognizione del tempo. Mi sembra che ogni mio respiro sia inutile.

Sento delle braccia tirarmi all’indietro. Sono in piedi, qualcuno mi sta sorreggendo, trascinando via.

-NO, lasciami ! NO SEAN ! SEAN !-


Yoru si alzò a sedere di scatto.
Respirava affannosamente.
Come se avesse corso per ore e ore.
Il cuore le batte all’impazzata, sembrava che stesse per scoppiare.
Le lacrime le scesero giù per le guance, ricordava perfettamente il sogno che aveva fatto.

-Sean- sussurrò, guardandosi le mani. Erano bianche, tinte al chiaro di luna.

La donna si sentì la gola secca. Appena il suo respiro tornò regolare si alzò dal letto, e uscì dalla stanza. Mentre si chiudeva la porta alle spalle, ebbe un flash, del suo incubo.
Appoggiò la testa alla porta chiuse gli occhi, cercando di tornare alla normalità. Una porta nell’estremità opposta del corridoio di aprì. Yoru riprese la sua camminata verso la cucina.
Dalla stanza vicino alle scale era uscita Ame, e stava camminando nella direzione inversa rispetto alla donna.

Il corridoio era buio, l’unica luce proveniva dalla strada.

-Ciao Ame.- Disse la donna con voce assonnata.

-Ciao Yoru. – rispose l’altra passandole accanto.

-Fatto brutti sogni ?- domandò la giovane.

Entrambe si fermarono. Si rivolgevano la schiena.

-Ma no ! Cosa te lo fa pensare ? – ribadì con voce scherzosa la bionda.

-Stavi urlando. – La voce di Ame, era profonda, quasi pungente.

-Te lo sarai immaginato – Tagliò corto la donna ricominciando a camminare.

...Sarà...

Prima di scendere le scale, Yoru si voltò, per vedere Ame entrare nella stanza di Demyx.

-Chissà, che ha in mente quella ragazza...- pensò tra se e se la donna.


Casa Arashi-Unmei
Ore 3.48
Cucina


Yoru aveva aperto lo sportello del frigorifero in cerca di qualcosa da bere. In verità, aveva chiuso gli occhi e si godeva il freddo proveniente dall’ congegno,che la stava riportando con i piedi per terra.

-Spuntino di mezzanotte ?-

Il cuore della donna fece un salto. Si girò di scatto perdendo l’equilibrio, e aggrappandosi alla anta del frigo.

Xemnas era sulla soglia che la guardava. Indossava dei pantaloni da ginnastica e una maglietta a maniche corte.

-Ma Dio Xemnas !!! Mi hai fatto venire un coccolone !-

Sembrava diverso da tutte le altre volte che lo aveva visto. Era serio e rigido,quasi fosse fatto di ghiaccio.

-Perché stavi urlando ?- domandò a bruciapelo.

-N-Non stavo urlando. Te lo sarai immaginato .-

- Io non sono Ame, non mi immagino le cose-

-Non so che dirti, non ero io.- Acclamò lei insistente per poi sedersi su una sedia. Anche lui si avvicinò e le si sedette accanto . Nessuno dei due aveva acceso la luce quindi rimasero a contemplarsi al buio per qualche minuto. Finchè Xemnas non prese la parola.

-Chi è Sean ?-

Yoru sentendo quel nome abbassò lo sguardo, sentiva le lacrime agli occhi. –Nessuno.-

L’uomo si alzò e si diresse verso la porta. Proprio mentre stava per scomparire dalla sua vista, Yoru sussurrò

-Lui...-

L’uomo si fermò.

-Lui...era una persona a cui tenevo molto- disse la donna in un respiro.

Xemnas si girò verso di lei. Era la prima volta che vedeva Yoru, diversa, triste.
Si accorse di una lacrima che le scendeva lungo il viso. La donna velocemente con il dorso della mano la asciugò, sperando che lui non l’avesse vista.

-Era ?-

-È morto qualche anno fa ...-

-Mi dispiace molto, Yoru-

Lei lo guardò con occhi tristi.

-Anche a me dispiace per te...-

-Che vuoi dire ?- L’uomo non capiva.

-Per tua madre... anche lei è morta...- La ragazza non era in grado di sostenere il suo sguardo, così cominciò a fissare il pavimento.

-Come fai a saperlo ?-

-L’ho capito, cioè, voi non ne parlate mai, e quando hai detto che Ame e Riku sono dovuti venire con te perché vostro padre non poteva prendersi cura di loro, non hai mai menzionato lei, perciò ... –

-Capisco... – Il suo tono era triste, neanche lui riusciva a guardarla.

-Sai, crescere delle altre persone mentre ancora bisogna crescere, non è semplice, lo so. Quindi se hai voglia di parlare con qualcuno...-

-Non credo che parlare possa aiutare a molto... Non parlandone è come se non fosse mai successo.-

Xemnas si girò nuovamente,e cominciò a camminare.

-Sai, anche mia madre è morta ...- Dalla voce di Yoru si capiva, che non voleva che lui se ne andasse. Così si risedette accanto a lei.

- Lei e mio padre sono morti quando avevo 10 anni, e Dem ne aveva appena 6, da allora mi sono sempre presa cura io di lui.-

-Mi dispiace- Se lui soffriva così tanto per la morte di sua madre, non riusciva a immaginarsi il dolore che doveva provare Yoru, per aver perso entrambi i genitori quando era ancora piccola.

-Non c’è molto di cui dispiacersi... Noi non eravamo proprio una famiglia unita, anzi, credo che sia meglio così. Sai abbiamo avuto fortuna. Xaldin e Vexen ci hanno adottati dopo 3 mesi che eravamo in orfanotrofio. È molto difficile che qualcuno voglia adottare dei fratelli. All’epoca le coppie omosessuali erano una novità, sia Dem che io eravamo un po’ incerti, ma si sono rivelati degli ottimi genitori.- Un sorriso era ricomparso sul suo viso.

-Ma come mai non vivete più insieme ?- L’uomo era curioso, ora che la ragazza era in vena di rivelamenti , voleva sapere di più su di loro. Sin dall’inizio intorno a lei e al fratello si era mostrato un alone di mistero.

-Lavoro, prima vivevamo a Chicago. Mamma e papà hanno una catena di ristornati. Ne avevano aperto uno nuovo a Fenix, e io ero stata trasferita qui, perciò ci siamo divisi. Sai ogni volta che aprono un nuovo ristorante si trasferiscono nella città in cui è, quindi staranno qui a Seattle per i prossimi tempi.-

-Da quant’è che siete qui ? –

-4 anni, più o meno, appena ho compiuto 18 anni siamo venuti qui.-

-Cioè tu lavoravi ancora prima di compiere 18 anni ... ?-

-È una lunga storia ...- tagliò corto lei. Sembrava voler evitare l’argomento.

Un lungo momento di silenzio calò tra di loro.

-Sai l’altro giorno tuo fratello ha detto che siete giapponesi, è vero ? Perché non sembri molto...-

-Xaldin è giapponese... E sai dopo che ci hanno adottato siamo andati in Giappone per 5 anni, e per questo che sappiamo parlarlo, ma non siamo giapponesi per nascita...-

-Capisco...-


Contemporaneamente
Nella camera i Demyx


Demyx stava dormendo beato nel suo letto, quando la porta della sua camera si aprì. E con un rumore quasi impercettibile, un’ombra entrò nella stanza. Con passo felino si avvicinò al letto, e si sdraiò accanto al ragazzo.

-Yoru?- la voce assonnata di lui risuonò nell’aria.

-Mhmmmm- ricevette come risposta.

Demyx si voltò verso la sorella cingendole la vita con un braccio, e poggiando il suo capo, sul seno di lei, come i bambini fanno con la propria madre.

-Hai... hai di nuovo sognato Sean ?- domandò il ragazzo pur sapendo la risposta.

-Mhhhh-

-Sai... non è colpa tua....se è morto.... non fartene una colpa.... lo ha fatto solo per proteggerci.....-

-Mhhhmhhhh-

-Uccidendo quella donna non avresti risolto niente... sarebbe comunque successo....-

-Mhhh ?!?-

-Dormi ora, domani dovremo alzarci presto... Buonanotte...-

Passò qualche minuto quando....

-Xemnas... quando torniamo a casa ?- gli occhi di Demyx si spalancarno nel sentire la voce della ragazza che gli stava accanto... o meglio.... che gli stava sotto.

Allungò una mano verso la lampada, situata oltre la sconosciuta figura.

L’accese.
Dei lunghi capelli viola erano sparpagliati sul cuscino, delle gambe lunghe, troppo lunghe per essere quelle di Yoru, erano attorcigliate intorno alle sue. Quella non era sua sorella, no, era la sua coinquilina...Ame.... Demyx rimase a fissarla per qualche minuto... le sue guancie si sfumarono di rosso.... era davvero molto bella... Indossava una canottierina leggermente arrotolata, che lasciava intravedere il suo ventre piatto...sotto indossava un paio di calzoncini, che lasciano ben poco all’immaginazione.
Solo allora Dem si accorse che la sua mano destra non era dove doveva essere, cioè accanto a lui....Alzò gli occhi.... quel che vide lo fece arrossire ancora di più.

La sua mano era posato sul seno destro di lei, che però non sembrava accorgersi di niente, ma continuava a parlare nel sonno.

“è sonnambula... “ pensò subito lui. Poi un’immagine gli passò davanti agli occhi. Un Xemnas molto incazzato nel trovare la sua adorata e innocente sorellina nel suo letto.

Yoru era seduta nella sua stanza e osservava un piccolo schermo.
–Questa roba è meglio di Beautiful... peccato che non si senta niente- pensò mentre guardava le immagini che venivano riprese da una micro videocamera piazzata nel cactus Mr.Ernie che stava proprio di fronte al letto di Dem.

“ok... se la riporto in camera sua prima che Xem lo scopra nessuno si farà male.... e oltre a me non saprà nessuno ciò che è successo sta notte....”
Demyx prese Ame in braccio, stando molto attento a non svegliarla. Uscì in corridoio assicurandosi ci fosse via libera.
Era ormai vicino alla camera della ragazza quando dei passi attirarono la sua attenzione. Si guardò in torno e vedendo il vecchio armadio del sedicesimo secolo perennemente vuoto, e gli venne la brillante idea di infilarci dentro Ame.

I passi si facevano sempre più vicini.

-Demyx!!! Cosa stai facendo con il mio prezioso armadio di interesse storico???- Yoru gli stava davanti puntandogli in faccia la luce di una torcia.

-Y-Yoru.... che piacere vederti... Stavo solo riammirando la simmetria perfetta di questo armadio...- si giustificò il ragazzo.

-Ehhhhh... lo fai alle quattro di notte ?!?- lo guardò con sguardo divertito, la bionda, notando una ciocca di capelli viola che fuoriusciva dalla fessura tra le due ante.

-Ehm.... non riuscivo a prendere sonno....-

-Però è interessante, quando ho comprato questo mobile di interesse storico, su e-bay, per la bellezza di 1200 dollari.... non mi avevano detto che era inclusa un rivestimento protettivo, di capelli viola....-

-Bhe... ecco... sorpresa !!! Buona festa della sorella !-

-Demyx, hai chiuso Ame nell’armadio ?-

- Si.... ti prego aiutami a portarla in camera, e non dirlo a Xemnas-

Demyx riprese la ragazza in braccio e seguì la sorella che, gentilmente, gli aprì la porta della camera di Ame.

Entrò, era buio pesto. Sentì i passi della donna, dietro di se, che entrava e chiudeva la porta, senza però il minimo accenno a voler accendere la luce.

Mentre adagiava la ragazza sul letto, si rivolse alla sorella – Grazie, non mi sarei mai aspettato che tu mi aiutassi senza avere un doppio fine- Dem si voltò verso la porta, e per poco non gli venne un infarto.

Yoru con sguardo satanico, si illuminava il volto con la torcia, ridendo in modo a dir poco satanico.

-S-sorellona... così mi fai paura- Il fratello stava arretrando finchè il muro non fermò la sua fuga.

- E.... chi ti dice che non pretendo niente in cambio ?-


Seattle Police Department
Due settimane dopo
Ufficio di Gin Ginius –Capo


Xemnas era in uno strano stato di dormiveglia ad occhi aperti.

Non aveva ancora ben compreso il motivo per cui si trovava li. Un grosso omone con uno strano pizzetto da capra stava spiegando qualcosa a lui e ai suoi due compagni di corso. Ma per il momento non aveva ancora recepito mezza parola. Era stanco morto.

Causa, ovviamente Yoru.

Nelle due settimane passate, che erano state le più dure della sua vita, aveva imparato molte cose sugli Arashi.

1- Erano ricchi sfondati. O almeno abbastanza ricchi da potersi permettere una casa di 320 mq; tre macchine di lusso; un armadio pieno di vestiti firmati, a testa; mobili importati da diverse parti del mondo.
E questi non erano di certo i soldi dello stipendio di Yoru, che in verità, lavorava solo per svago.

2- La famiglia Arashi in generale, compresa la famiglia da parte di Vexen, aveva un modo di fare molto simile.
Nessuno di loro bussava mai a nessuna porta, e avevano il vizio di accomodarsi sempre come se fossero a casa loro.
Esempio di questo erano i cugini Sora e Roxas che venivano a casa loro a tutte le ore del giorno.
La causa di questo era senza alcun dubbio la “cotta” di Roxas nei confronti di Ame, che la seguiva dappertutto. Sora invece era solo la scusa, cioè che era una visita in famiglia, perciò appena localizzata Ame, Roxas lo scaricava in soggiorno.
L’unica cosa buona di tutta questa “visita in famiglia” era che almeno Riku e Sora erano diventati buoni amici, giacchè erano entrambi le pecore nere della famiglia.

3- Yoru probabilmente aveva interpretato quella loro serata di confidenza, come un cartellino verde per passare a un nuovo tipo di contorta relazione.
Il che consisteva, in molto piccoli e grandi dettagli, tra cui: il fatto che ogni mattina quando Yoru entrava in cucina si divertita ad abbracciarlo da dietro, infilandoli le mani sotto la camicia come buon giorno; la strana coincidenza che ogni volta che Xemnas si faceva la doccia, Yoru riusciva ad entrare in bagno sedersi nella vasca vuota, e raccontargli le storie più strane da quando lei e Demyx erano stati adottati, fino a finire al festival della carne del Texas, in cui lei e Demyx avevano vinto il premio per aver mangiato più chili in 10 minuti.

4- L’evidente e incoraggiato da Yoru, fatto che a Demyx piacesse Ame. Anche se lei non se ne era ancora accorta.

5- Yoru, quando parlava al telefono con il suo ex, che guarda caso era anche il suo partner di lavoro, non necessitava di un apparecchio per farsi sentire da lui.

6- Cosa più importante e snervante, era che Yoru davvero andava in discoteca ogni mercoledì, dopodiché tornava sbronza a casa intorno alle 4 del mattino, portandosi dietro un qualche sconosciuto che aveva rimorchiato in discoteca.
Perché sosteneva che fare sesso con gli sconosciuti era più salutare per la sua vita sociale. Perciò tutte le volte lui e Demyx erano costretti ad alzarsi per cacciare il fesso di turno.


Sfortunatamente per Xemnas quello era un giovedì mattina.
Oltre al fatto che aveva studiato le leggi sul diritto ... fino alle 3 e mezza, Yoru puntualmente si era presentata alle 4 con uno nuovo sconosciuto ubriaco.
Così dopo nemmeno 20 minuti di sonno era dovuto alzarsi per cacciare l”ospite indesiderato “ e in cambio aveva solo ricevuto un ceffone da Yoru, e una frase tipo “ Prima che arrivassi tu potevo farmela con chi mi pareva, e ora per colpa tua sono due settimane che non faccio sesso, se tu non fossi più assessuale di un puffo me la farei con te !!! “.
Questa bella scenetta era durata fino alle 5 e mezzo, perciò quella notte aveva dormito sono un ora e mezza. E la cosa che lo stupiva di più era che Yoru nonostante fosse stata ubriaca fradicia, senza aver dormito più di mezz’ora era già in piedi bella pimpante.

-Bene, avete capito tutto ? Ci sono domande ?- aveva acclamato in modo contento l’uomo col pizzetto, conosciuto come Gin Ginius il capo della polizia di Seattle.

Xemnas si era leggermente ripreso. – Ecco, io si avrei una domanda ... Perché siamo qui ?-

I suoi due compagni lo guardarono in modo satanico.

Il capo invece era bello contento – Ehi, ragazzo hai dormito stanotte ? Scommetto che è colpa di una donna... eh eh ammettilo...-

-Già, la mia simpatica coinquilina...- disse il maggiore degli Unmei sorreggendosi la testa con una mano.

-Bene amico, Xemnas giusto ? Allora voi tre siete qui per seguire una coppia di detective a testa.-

-E perché ?-

- Per capire come lavora la polizia, imparare delle tecniche investigative di base, e altre cretinate del genere per cui la vostra università ci paga...-

- Ah capisco. –

-Bene ora che è tutto chiaro, Sanchez, Cruz, accompagnate questi due giovanotti dai loro detective, io invece mi occupo del nostro Don Giovanni.-

Due agenti in divisa entrarono nell’ufficio, e scortarono i suoi due compagni.
Xemnas rimase ancora un attimo nella stanza. Il capo lo guardava come un padre fiero di un figlio.

-Ragazzo, sai ti capisco, anch’io quando ero giovane avevo tante energie, e spassarmela con le belle ragazze era il mio hobby preferito... ah che tempi...-

- No guardi, non ha capito, io non...-

-Si certo, ma ora non perdiamoci in cazzabubbole. Mi stai simpatico, perciò ti assegnerò alla coppia migliore. Vieni, sono al terzo piano, sezione omicidi.-

Xemnas si chiedeva se avrebbe incontrato Yoru, in effetti non le aveva mai chiesto in che sezione lavorasse, ma vista la sua età non poteva che essere un addetta al traffico.

I due si avviarono verso l’ascensore. Il capo era un tipo simpatico e non chiudeva bocca per un minuto.

-Sai, loro sono i miei migliori agenti, la migliore coppia di detective che ho mai visto. L’unica cosa, sono sai, i rapporti tra di loro non vanno molto bene, direi che non si sopportano.-

-Ah, e come mai ?- Non che a Xemans potesse interessare in alcun modo, ma stava cercando di attenersi alla conversazione per non addormentarsi.

-Una volta era tutto diverso... Anche 3 anni fa lavoravano insieme, solo che allora andavano d’amore e d’accordo. Erano innamorati. Oh, si erano proprio una bella coppia.- Ginius guardò l’ascensore che si apriva con aria sognante.

Entrambi entrarono. – E poi si sono lasciati ?- intervenne Xemnas.

-Oh, no no. Hanno deciso di sposarsi. Davvero una bella cerimonia. Peccato che sia durata così poco.-

Xemnas non ci capiva più niente, se erano sposati allora perché non andavano d’accordo ?

Il capo proseguì con la storia. –Lei era davvero bellissima con quel vestito, oh magnifico, e poi erano li all’altare che si guardavano fissi negli occhi, e il prete a chiesto a lei, lo vuoi ? –

-E lei cosa ha risposto ?-

-Prima a cominciato a balbettare, ha cominciato a guardarsi intorno, ha detto una fesseria, ha preso il vestito in mano e se l’è data a gambe. Dovevi vedere la faccia dello sposo, povero. Lei è sparita per due settimane e quando è tornata lui se ne era già andato dalla città. Poi giusto tre settimane fa è tornato, e gli ho ridato il vecchio lavoro, e ora i due non fanno che litigare. Oh eccoci !-

I due scesero dall’ascensore. Davanti a loro un enorme stanza, con 4 fila di scrivanie, piene di carta , gente che parla al telefono, altri che parlavano con delle vittime e aggressori .

-Abbiamo fortuna. Eccoli- Disse il capo indicando un punto a sinistra in fondo della stanza.
C’era un uomo appoggiato a una scrivania, aveva dei lunghi capelli e una cicatrice a forma di X in fronte. All’apparenza sembrava stesse parlando con una poltrona, ma Xemnas si accorse che vi era seduta una donna con lo schienale rivolto verso di loro.
Le si vedevano solo le gambe appoggiate alla scrivania dove era seduto l’uomo.

Gin si fermò. La donna non girò la sedia, e l’uomo non smise di urlarle addosso.

Il capo tossì, ma i due lo ignorarono. –Bene ragazzo, ti presento i due detective che seguirai, Saix Neko, e la sua partner Yoru Arashi.-

-Yoru ?!?- Esclamò Xemnas riprendendosi dal suo stato di dormiveglia.

La donna si girò sulla sedia, mostrando il suo viso. –Xemnas ?!? Ma che diavolo ci fai qui ?-

-Io sono qui l’università, tu che ci fai qui ?-

-Hee.... Io qui ci lavoro, scusa lo sai dal primo giorno che ci siamo incontrati che lavoro nella polizia.-

-Si , ma sei troppo giovane per fare il detective della omicidi, non hai nemmeno fatto l’accademia...-

Il capo intervenne – Veramente Yoru quando è arrivata aveva delle ottime referenze, non aveva bisogno di fare l’accademia, anche se aveva 18 anni. All’epoca aveva fatto solo lavori da infiltrata. Ma con ottimo successo.-

-Infiltrata ?- Xemnas era stupefatto, una ragazza che aveva finito solo il liceo da 2 anni faceva già la detective della omicidi. Solo in quel momento si accorse che “il partner” gli stava lanciando delle occhiate di fuoco.

-Ho cominciato come infiltrata, hai pro-....-

Xemnas la interruppe. –Aspetta un attimo, lui, è Saix, quello che ti ha regalato il gatto bianco ? Il tuo ex ?-

-Si, hai dei problemi ?- fece il soggetto della frase.

Xemnas, si sentiva molto divertito, adesso alcune cose si svelavano.

-Ma davvero stavate per sposarvi ?- lanciò li di punto in bianco.

Yoru sgranò gli occhi . – COME FAI A SAPERLO ? GLIEL’HAI DETTO TU VERO ?!-

Urlò rivolgendosi al suo ex.

-MA COME AVREI FATTO ? È LA PRIMA VOLTA NELLA MIA VITA CHE LO VEDO QUESTO QUA !!-

-NON PRENDERMI PER IL CULO, L’HAI FATTO APPOSTA !!! SEI VENUTO A CASA MIA QUANDO NON C’ERO VERO ?-

-MA CHE DICI NON CI SONO ANCORA VENUTO A CASA TUA DA QUANDO SONO TORNATO... E POI LUI CHE C’ENTRA CON CASA TUA ? AH ECCO TE LA FAI CON LUI VERO ??? AVEVI DETTO CHE NO STAVI CON NESSUNO...-

-IO NON L’HO MAI DETTO... E POI QUESTI NON SONO AFFARRACCI TUOI !!! –

-PERCHÉ LUI ABITA A CASA TUA ?-

-QUESTO NON TI RIGUARDA MINIMAMENTE !!!-

-OH, MI RIGUARDA INVECE !-

-NO PER NIENTE, TRA NOI NON C’È PIÙ NIENTE QUINDI TU NON CENTRI NELLA MIA VITA !!-

-NON MI SEMBRAVA PENSASSI LA STESSA COSA A DETROIT. –

Gli occhi di Yoru si ridussero a due fessure, e gli tirò un pugno che normalmente avrebbe tranquillamente steso una persona. Ma Saix se l’era cavata con un po’ di sangue da un labbro.

E dopo circa tre secondi di silenzio ricominciarono a urlarsene di cotte e di crude.

Xemnas era traumatizzato, e il capo vicino a lui sembrava assistere a un incontro di wrestling. –Sai non è molto peggio del solito, forse oggi non finiranno a devastare tutto l’ufficio.-

-Vuole dire che si picchiano sempre ?-

-La maggior parte delle volte. Una volta ho dovute chiuderli in cella per qualche ora perché si calmassero. Comunque Buona fortuna ragazzo.- Disse il capo dandogli una pacca sulla spalla, in segno di solidarietà.

-Ah e se scopri cosa è successo a Detroit dimmelo, ancora nessuno sa di che si tratta.- il capo si allontanò velocemente.


Parcheggio Seattle Police Department
Ore 11.40
Macchina di servizio (o meglio davanti alla macchina)


Erano passati almeno 20 minuti prima che i due smettessero di sbraitarsi addosso.
Ora stavano tutti andando su una scena del crimine appena segnalata.
Sia Saix che Yoru si diressero verso una macchina nera. Ma sfortunatamente entrambi si diressero anche sullo stesso sportello, quello del guidatore.

-Levati, oggi guido io...- cominciò Yoru spingendo l’altro da parte.

- No guido io. Ogni volta che guidi tu devo pagare la ristrutturazione della macchina...-

-Ma che dici ? Se durante l’inseguimento sulla nona hai fatto staccare una portiera ?-

-Guarda che sei stata tu !!-

-Sei tu che l’hai aperta !-

-E tu sei partita quando era aperta !-

-Ma certo io stavo partendo e tu l’hai aperta !-

-E tu hai fatto capottare quella barca che stavano trasportando.-

-È stato un incidente ... Comunque guido io !-

Xemnas si fece avanti -Che dite se guido io così siamo tutti d’accordo ?-

-NO!- Urlarono entrambi all’unisono. La faccenda si risolse quando Saix, prese le chiavi , dicendo a Yoru che c’era Johnny Deep dietro di lei. Che ovviamente come una scema si girò.


Casa Arashi
Stanza di Ame
Ore 2.00


- Le 2.00... è in ritardo....- Ame era seduta sul suo letto,vestita in modo strano per l’ora tarda.

Indossava una minigonna nera di pelle, una maglietta troppo scollata, sovrastata da una giacca dello stesso materiale della gonna, ai piedi degli stivali lunghi fino al ginocchio, con le zeppe. Un rumore destò la ragazza dal suo dormiveglia.

-Eccolo finalmente- Ame si alzò da letto, e si diresse verso la finestra. La spalancò. Axel la stava aspettando nel giardino, appoggiato ad una macchina da corsa.

La ragazza saltò sul tetto, che stava sotto la sua finestra, e da lì si buttò per terra, Axel la prese al volo.

-Sei arrivato finalmente... pensavo avessi gìà fatto un incidente....- Gli disse in tono più duro del solito.

Lui sorrise –Scusami tesoro.... ma avevo paura che la tua coinquilina psicomane fosse ancora in giro all’1.30...-

-Scemo... Ora puoi mettermi giù?-

-No...-

-Axel?!- Una gomitata raggiunse le costole di lui.

-E va bene... non volevo farlo ma mi ci hai costretto tu.....-

Il ragazzo poggiò le labbra su quelle di Ame, che non si ritrasse... anzi...
Con le braccia gli cinse il collo, e la lingua si faceva sempre più intrepida.

Axel senza staccarsi da lei si diresse verso l’auto. Si sedette dal posto del guidatore portandola a sedersi su di se.
Rimasero a baciarsi per qualche minuto, poi Ame si staccò, provocando qualche lamento di disapprovazione dal compagno, e si accomodò nel posto affianco.

-Bene... parti che siamo già abbastanza in ritardo....-disse la ragazza sistemandosi i capelli.

-Mh..... non sei cambiata di una virgola sai ?- Axel mise in moto, ingranò la marcia, e partì.

- è arrivata???- La voce di Ame era bassa e grave.

-Si... portata dall’inghilterra apposta per te madomiselle.... eccoci arrivati- Il ragazzo posteggiò davanti ad una macchina viola, anch’essa da corsa, ma molto più curata della sua.

Scesero dall’auto. Ame si avvicinò alla nuova macchina, con la mano accarezzò la carrozzeria –Ciao piccola di mamma-.

-Siete arrivati finalmente..... E tu saresti il grande campione???- Un gruppo di ragazzi si avvicinò ai due.

Entrambi sorrisero.

Ame fece un passo avanti, con un sorrisetto strafottente dipinto sul volto....
-Si sono io... non ho mai perso una gara in vita mia.... Problemi tesoro???-

- Assolutamente... però se sta sera vinco... passerai una nottte con me ci stai???- a parlare fu il più alto del gruppo, probabilmente il capo.

- Ok.... ma se perdi... smetterai di correre...- rispose mettendosi i guanti di pelle abbinati alla giacca e alla gonna.

- Tranquilla non perderò..... comunque.. mi chiamo Paolo.... e tu bambola???-

-Ti piacerebbe saperlo eh???... bene se vinci te lo dirò.... Paolo....- Detto questo si diresse verso la macchina viola, salì, e con una sgommata si diresse alla linea di partenza.

Paolo prima di salire in macchina fu fermato da un suo compagno –Mi raccomando capo... non farti fottere un’altra volta da una ragazzina-
-Tranquillo... non accadrà più, anche se quella era stata davvero brava a distrarmi...- anche lui salì in macchina e si diresse verso la partenza.

-Mi raccomando Ame, metticela tutta...- Axel si sporse verso di lei poggiando un leggero bacio sulla sua bocca.

-Tranquillo Ax... vincerò come ho sempre fatto del resto....-

Paolo si affiancò alla ragazza –Buona fortuna bambola....-

-Anche a te.... mi dispiace solo non essere stata la prima a fotteri bello....- Ame tirò su il finestrino lasciando l’avversario di stucco.

Una ragazza, più nuda che vestita si piazzò davanti alle due auto con una bandana gialla.

-Bene.. siete pronti ? Che la prima gara clandestina del mese cominci !!!- Diede il via e le due auto partirono a tutto gas, lasciando una scia di fumo alle loro spalle.






Fine Quinto Capitolo
By Hikari and Cisqua









Ok gente... ci abbiamo messo molto meno a scriverlo... ma abbiamo avuto un po’ di problemi tecnici...
Cmq ringraziamo tutte le lettrici e i lettori che sprecano il loro tempo a leggere i deliri delle nostre menti malte !!
Un ringraziamento speciale per Jessica Hale che ci commenta sempre !
Piccolo appunto per Koori... il pezzo di Axel è stato partorito dalla mente di Hikari perciò non te la prendere con me...ndCisuqa

Piccole anticipazioni sul prossimo capitolo: non si sa qnd sarà pronto ma preparatevi psicologicamente... forse sarebbe meglio che lo facesse anche Xemnas, che povero rischia un paio di volte di morire di infarto... troppo stressato il nostro Xemmy !!
Ma c’è sempre Yoru che lo tira su di morale.

Nel prossimo capitolo, giusto perché non si sentano in disparte, saranno protagonisti “abbastanza” principali anche Sora e Riku... che in effetti ci hanno manato una denuncia per mancanza di comparizioni... poveri...

Cmq Speriamo che vi sia piaciuto A presto !!! O meglio al prossimo capitolo: “The Time that I said No“... lascio libero sfogo alla vostra immaginazione !!!

Saluti da Cisqua e Hikari più svitate che mai (gran parte della fanfi è stata scritta su una panchina sotto un albero alle 2 di notte... si siamo un caso disperato...)

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Capitolo 6
*** The Time that I said No... ***


-Ok ragazzi, siete pronti?- disse la ragazza con i capelli viola rivolgendosi alle figure che le stavano alle spalle. Si girò per guardarli meglio ed assicurarsi che tutto fosse effettivamente a posto.

Xemnas teneva in mano il dolce che di li a poco sarebbe stato il centro dell’attenzione di tutti i presenti, mentre Yoru e Demyx si erano muniti entrambi di stelle filanti a scoppio.

La ragazza con un sorriso soddisfatto tornò a voltarsi verso la porta –Bene, andiamo!- .

Senza nemmeno preoccuparsi di bussare, spalancò l’uscio catapultandosi all’interno della stanza seguita dagli altri complici.

-BUON COMPLEANNO RIKU!- urlarono in coro prima di rendersi conto di quello che effettivamente stava succedendo loro davanti.

Riku e Sora mezzi nudi pomiciavano allegramente sdraiati sul letto dell’argenteo.

Il silenzio calò all’interno della stanza per secondi che parvero infiniti.

Un tonfo interruppe quell’imbarazzante momento. Gli occhi di tutti si spostarono sul maggiore degli Unmei che per lo shock subito nel vedere il suo fratellino intento a stimolare il membro del brunetto, era svenuto, finendo a terra con la faccia spiaccicata nella torta.

Solo in quel momento i due giovani arraffarono i vestiti e si coprirono alla ben e meglio.

-Ah.. Ehm... forse abbiamo sbagliato momento- disse Demyx portandosi una mano a grattarsi la nuca.

Ame cominciò a saltellare in un posto, felice del fatto che Riku avesse finalmente capito il suo orientamento sessuale.

-Va beh, continuate pure! Noi togliamo il disturbo! -Beccandosi qualche occhiataccia dal fratello minore, afferrò il piede di Xemnas ed iniziò a trascinarlo fuori dalla camera subito seguita da Demyx.

Yoru indietreggiò, ma prima di lasciare completamente soli i due ragazzi, alzò il pollice in segno di assenso pronunciando un “Nice” che sicuramente il cugino ed il suo neo ragazzo non si sarebbero dimenticati per parecchio tempo.

Il silenzio tornò sovrano della camera mentre i due giovani fissavano il pavimento imbarazzati.

-E-Ecco... Forse... forse dovresti andare a vedere come sta tuo fratello...- le parole uscirono dalla bocca di Sora in un sussurro. Riku non rispose ma si voltò verso l’altro prendendogli una mano –Mi dispiace per averti messo in questa situazione Sora...-

Il bruno scosse appena la testa in segno di diniego, sorridendo appena –Non è colpa tua. Tanto prima o poi avremmo dovuto dirglielo, no?-


Due settimane prima
Kingdom High School
1 B ore 9.40


La campanella del cambio dell’ora era suonata da poco e il prof. Auron entrò in classe interrompendo i preparativi per l’ora di ginnastica –Ragazzi oggi rimarrete in classe. Il preside, su consiglio di una persona esterna e molto fidata, ha deciso di farvi assistere ad una lezione di Ed. sessuale-.

Un mormorio si espanse nella classe. Molti ragazzi scoppiarono a ridere mentre le ragazze erano già pronte a spettegolare su quello che sarebbe successo.

-Oh, chissà cosa ci faranno fare!- squittì incuriosita Kairi, posando lo sguardo su Riku, suo compagno di banco. Riku non rispose, si limitò ad alzare le spalle e cercare con la coda dell’occhio il viso di Sora.

Quest’ultimo, seduto in fondo alla classe, rideva ad una battuta del gemello.

Da qualche giorno, l’albino, si era ormai reso conto che provava una particolare attrazione verso il castano... un’attrazione più profonda della semplice amicizia, ma in cuor suo sapeva quanto questo fosse terribilmente sbagliato dato che la persona su cui si trovava a fantasticare spesso era un ragazzo.

Auron richiamò l’attenzione ed il silenzio. Due donne entrarono nell’aula. Una, bassa con lunghi capelli rossi e vestita a mo di barbona, stava contando una mazzetta di soldi che finì poi per scomparire nel reggiseno, mentre l’altra, più alta solamente per via di quelle zeppe che portava ai piedi, con i capelli viola che a Riku ricordarono terribilmente quelli della sorella, giocherellava con due catene che le penzolavano dalla gonna nera completamente ricoperta di teschi.

Subito dei bisbigli si espansero, probabilmente dovuti dallo strano abbigliamento delle due.

-Bene ragazzi! Voi tutti conoscerete la psicologa della scuola Nicole River-

La donna più bassa, e all’apparenza più normale, interruppe l’insegnante incenerendolo con uno sguardo a dir poco demoniaco –Nick, non Nicole. Grazie. Comunque ragazzi, oggi ho voluto invitare anche un’esperta del settore- Indicò la ragazza completamente vestita di nero e pizzi che le stava accanto –Lei è Sara Irving, dottoressa consulente sessuologa, venuta apposta per noi da Oxford, la cui presenza è richiesta in tutto il Mondo, conosciuta per i suoi libri sulla sessuologia adolescenziale, con cui è molto difficile avere un appuntamento. Perciò, ragazzi, sentiamoci onorati della sua presenza!- Un applauso partì proprio dalla donna che stava parlando e si espanse per tutta la classe.

Nick si voltò poi verso la dottoressa stringendole la mano – È un vero piacere poterla finalmente incontrare. Sono una sua grandissima ammiratrice e per me è un onore immenso essere qui oggi in sua presenza!-

Auron fissò quella scenetta incredulo, e decise di intervenire -Ma che dici che siete compagne di classe fin dalle elementari!-

E un’altra occhiataccia, questa volta proveniente da entrambe le donne lo incenerirono nuovamente –Shhh! Non mi rovinare il momento figo!-

La lezione filò liscia per i primi dieci minuti dove Nick illustrò alla classe, con disegnini parecchio espliciti, come doveva avvenire la preparazione all’atto sessuale.

La situazione però degenerò nello stesso momento in cui a prendere la parola fu la dottoressa Irving.

-Bene ragazzi, adesso, per il prossimo passo ci serviranno due volontari- Detto questo prese il registro fra le mani e lo osservò accuratamente.

–Mhhh.. Bene, vediamo... Unmei Riku e... Kakegami Sora!-

Il cuore di Riku perse un battito nel sentire il suo cognome pronunciato insieme a quello di Sora. Il ragazzo si alzò in piedi voltandosi, vedendo così Sora fare lo stesso, quando Kairi intervenne –Scusi dottoressa, ma sono due maschi non sarebbe meglio se... – le parole le morirono in gola quando il cancellino le volò dritto sulla faccia.

Tutta la classe si voltò istantaneamente verso la psicologa della scuola che, come se niente fosse successo, si mise a guardare fuori dalla finestra fischiettando. Sara richiamò l’attenzione dei ragazzi con un piccolo colpo di tosse –Allora... Unmei Riku, Kakegami Sora, vi dispiacerebbe raggiungermi qui?- il sorriso che la donna assunse non prometteva assolutamente niente di buono, e Riku non potè fare a meno di pensare che quella situazione sarebbe sicuramente finita nel peggiore dei modi.

I due ragazzi si avvicinarono alla cattedra scambiandosi uno sguardo d’intesa prima di prestare nuovamente attenzione alla donna in nero.

Sara fece qualche passo indietro uscendo dall’aula, facendo segno alle due povere cavie di seguirla. I due si scambiarono un altro sguardo, prima di seguire con passo incerto la donna.

Nick, nel frattempo, si piazzò davanti a tutta classe con un cestino in mano, ed iniziò ad elargire preservativi agli studenti lanciandoli come se fossero coriandoli a Carnevale.

Auron scuotè la testa rassegnato prima di intervenire e fermare la donna che si stava dando alla pazza gioia.

Riku guardò Sora che gli camminava accanto mantenendo una certa distanza, il suo viso era leggermente arrossato e le labbra erano strette tra i denti. Nel corridoio gli unici suoni che si sentivano erano il rumore dei loro passi e il battito del suo cuore che andava a mille. Quella situazione era assurda, come quasi tutte le situazioni in cui era capitato da quando era arrivato a Seattle. Ogni volta che era coinvolta la famiglia Arashi la cosa degenerava. Il tonfo che emettevano le zeppe della dottoressa Irving cessò. La donna aprì la porta di una stanza che si rivelò essere il ripostiglio delle scope.

-Hem.... Ma cosa ?- azzardò Riku non capendo cosa stesse succedendo.

-Dai, non mi sembra così difficile da capire. Voi due ora vi infilate qui dentro !- Ammiccò felicemente la dottoressa.

I ragazzi si guardarono sconcertati ma prima che Sara potesse rispondere Nick arrivò a tutta velocità con un sacchetto i mano. Riku pregò qualunque dio conoscesse che non fossero quei preservativi che stava distribuendo alla classe. Per sua fortuna non lo erano. La donna tirò fuori dalla busta un involucro argenteo che avevo tutto l’aspetto di una caramella e dopo averlo scartato la infilò in bocca a Sora senza nemmeno chiedergli il permesso. Quest’ultimo strabuzzò gli occhi.

-Ora tira fuori la lingua e fai ahhhh- disse Sara prendendolo per le guance.

Il ragazzo obbedì temendo per la sua sicurezza.

La lingua di Sora si presentava di un colore molto strano che dava sul nero. Riku guardò spaventato le due donne che ridacchiavano in modo malvagio.

-E adesso- sentenziò Nick spingendo Sora dentro lo sgabuzzino –Avete 20 minuti e quando uscirete anche la sua lingua dovrà essere nera !- ammiccò indicando l’albino.

Anche Riku fu spinto dentro e prima che i due ragazzi potessero fare qualcosa la porta fu chiusa da fuori.

- E ora che si fa ?!?- domandò Riku spiaccicato contro una parete.

Il ripostiglio non era particolarmente grosso e per di più era pieno di scatoloni ingombranti e perciò lo spazio per muoversi era ben poco. Sora intento ad osservare una mattonella del pavimento non rispose ma mugugnò.

-Ehm, credo che se non faremo niente non ci saranno conseguenze perciò è meglio aspettare che ci facciano uscire...- Riku sussurrò imbarazzato come non lo era mai stato.

-Non ci dovete nemmeno provare perché, uno non vi facciamo uscire di li finché non avete fatto, e due nel caso che la situazione dovesse perdurare per più di 3 giorni vi faremmo uscire ma sareste subito mandati in un collegio femminile in Nebraska e vi assicuro che la cosa è poco divertente.- La voce di Nick arrivò dalla grata che si trovava nella porta. Da li un occhio di Sara li scrutava attentamente.

-Eh il Nebraska... Vecchi tempi andati...- canzonò la dottoressa allontanandosi dalla porta. Le due donne saltellarono via a braccetto cantando la sigla de “La signora in giallo.”

-Ok questo è troppo!- esclamò l’albino prendendo la maniglia e cercando di aprire la porta.

-Dai Sora aiutami !- il ragazzo si girò verso il moro che però aveva il volto abbassato e la frangia a coprirgli gli occhi.

-Sora ?- Riku fece un passo in avanti poggiandogli una mano sulla spalla.

A quel contatto il più basso alzò la testa di scatto e spinse l’albino contro la porta.

In un battito di ciglia le labbra di Sora andarono a posarsi su quelle di Riku, il quale spalancò gli occhi per la sorpresa.

L’albino poté chiaramente sentire il corpo del moro stringersi contro il suo petto in attesa di una qualsiasi reazione senza però interrompere quel semplice e dolce contatto delle loro bocche.

Sentì il cuore battere all’impazzata mentre le braccia che quasi si mossero da sole andarono a stringere l’esile figura che gli stava di fronte.

Sora fremette non appena avvertì una consistenza umida contornargli le labbra, le gote assunsero le tonalità del fuoco mentre acconsentiva a rendere più intimo quel contatto.

La lingua di Riku si insinuò lasciva all’interno di quella cavità calda catturando la gemella in una sensuale danza. E il resto è storia.

Dopo 4 ore finalmente Nick e Sara tornarono e aprirono la porta. I due ragazzi erano seduti a terra senza guardarsi. Appena videro le donne scattarono in piedi.

-Perché ci avete messo tanto ? Dovevano essere solo 20 minuti – Urlò Riku arrossendo.

Le psicologhe si guardarono complici fissando poi i pantaloni del ragazzo che le aveva appena aggredite. Una piccola macchietta bianca, quasi invisibile a occhio umano risaltava sulla stoffa scura della divisa.

- A me sembra che abbiate trovato il modo di passare il tempo- disse Nick sorseggiando un caffè che teneva in mano.

-E cos’è li ?- urlò Sara indicando un punto infondo al corridoio. Tutti si girarono verso il punto ignoto e la dottoressa ne approfittò per compiere l’azione subdola che aveva in mente. Con anni di esperienza alle spalle fu per lei un gioco da ragazzi slacciare i pantaloni di Sora e tiraglieli giù fino alle ginocchia usando solo tre dita.

Sul candido intimo bianco, che di certo Yoru non avrebbe approvato, una macchia scura del colore della magiche caramelle di Nick spiccava.

-Un ottimo modo a quanto pare.- Sogghignò Sara. Sora fece un salto all’indietro riallacciandosi le braghe.

-Se volete potete tornare a casa, tanto le lezioni sono finite per oggi ! – Sorrise gentilmente Nick –Così potete continuare da dove avete interrotto-

Riku, stringendo la mano del bruno, corse via senza nemmeno girarsi.

-E anche oggi abbiamo fatto una buona azione cara la mia assistente- Ridacchiò sotto i baffi Sara. –Direi che è il caso di..-

-Si hai ragione Sara, credo proprio che dovremmo andare a prenderci un frozen yoghurt- Le due donne si allontanarono nel verso opposto ai due ragazzi. Quel giorno nacque una nuova storia. La loro storia.


Present day


-Forse è il caso che vada a casa- Sora finalmente si decise a parlare alzandosi dal letto e rivestendosi velocemente. Riku lo imitò, soffermandosi poi sulla porta della stanza ad aspettarlo –Ti accompagno a casa-.

Il castano gli sorrise di risposta.

Scesero al piano di sotto evitando il corpo di Xemnas abbandonato sulle scale ancora sporco di torta e giunsero in salotto dove una moltitudine di voci femminili parlottavano tra di loro.

Non appena varcarono la soglia della stanza si fermarono a fissare a bocca aperta le due ragazze sedute sul divano accanto ad Ame e Yoru.

-Ma... Ma voi...- cercò di parlare Riku.

-Eh si! Le ho pagate un puttanaio per convincerle a fare quella scenetta nella vostra classe!- Articolò Yoru alzandosi in piedi –Loro sono due mie ex compagne di classe del Liceo. Nick e Sara!- Fece la donna indicando la psicologa e la dottoressa che li avevano costretti a rimanere rinchiusi per 4 ore filate nello sgabuzzino della scuola.

-Ma.. che significa tutto questo?-Domandò confuso il cugino della sorella Arashi.

Questa volta a prendere la parola fu Ame –Beh, sapete com’è , voi non vi decidevate a mettervi insieme quindi abbiamo dovuto prendere provvedimenti- un sorso di caffè e poi un enorme sorriso –Abbiamo fatto bene no? E poi sono due persone davvero simpatiche!-

Le due donne si alzarono dal divano avvicinandosi ai due ragazzini che indietreggiarono di un passo, per precauzione. Le due sorrisero e afferrarono le mani di entrambi –Senza rancore, mh?- Fece la più bassa che sembrava sempre e comunque una barbona.

-E poi adesso siete una così bella coppietta! Se avete bisogno di qualsiasi cosa sappiate che abitiamo qui all’angolo!- fece l’altra.

Sora inclinò il capo di lato mentre un interrogativo gli correva nella mente – Ma tu non venivi da Oxford?- Sara e Nick scoppiarono a ridere, rispondendo poi in coro –Ma che Oxford!- continuò poi la diretta interessata da sola –Sono una consulente di coppie omosessuali! La migliore nel mio campo! E diciamo che arrotondo facendo da assistente alla psicologa scolastica!- e con queste parole indicò la ragazza al suo fianco sorridendo divertita. Riku infastidito da quella situazione prese per mano il proprio ragazzo e lo trascinò fuori di casa, salutando velocemente.

-Oh, ma che carini!- sbottarono insieme Ame e Sara. -Andranno a finire ciò che hanno cominciato- sentenziò Yoru, versandosi altro caffè nella tazza.


10 minuti dopo


Il trillo del campanello invase la stanza. Ame fece cenno alla padrona di casa di non disturbarsi e si diresse verso l’uscio, aprendolo.

Un grosso sorriso si dipinse sulle sue labbra quando riconobbe i ragazzi che le stavano davanti.

Cloud, Sephiroth, Zexion e Rikku la guardarono qualche secondo prima che quest’ultima prendesse la parola –Ma allora vivi veramente qui!-

La ragazza fece per rispondere ma qualcun altro lo fece al posto suo –Certo! Io ve l’avevo detto!-

Alle sue spalle era apparso Demyx che con il suo solito fare allegro fece entrate tutti in casa.

I ragazzi passarono per il soggiorno dove le tre “Demoni”stavano complottando qualcosa,e quando li notarono, Nick si alzò gridando e correndo incontro Cloud subito seguita da Sara.

-Hai bisogno caro? Sei venuto per la terapia? Sara, prendi gli attrezzi!- Nei loro occhi brillava una strana luce per niente rassicurante.

La più alta tirò fuori da sotto la gonna un pendolino, una bambolina voodoo e uno strano aggeggio non identificato –Quale usiamo oggi?- domandò.

Cloud decisamente imbarazzato per via delle occhiate confuse lanciategli da tutti i presenti, tentò invano di spiegare alle due che era li solamente per una visita al suo amico –Veramente io...-

-Dai, oggi andiamo sul pesante!-

-Sei sicura che vuoi farlo? L’ultima volta non è finita molto bene- Lo sguardo di Sara si posò sulla bionda seduta alle sue spalle.

-Oh, è stato solo un piccolo errore...Sono cose che succedono-

-Io non lo chiamerei proprio errore del mestiere. Lo sai che adesso ogni volta che sente quella parola impazzisce- Nessuno capiva di cosa diamine stessero parlando quelle due, ma a giudicare dagli sguardi doveva sicuramente avere a che fare con Yoru.

-Scusate.. Potreste spiegare anche a noi?- Domandò Ame incuriosita.

La psicologa indugiò qualche secondo prima di parlare –Dovete sapere che non siamo sempre state così brave. Ci fu un tempo, molto lontano dove io e Sara eravamo due principianti del mestiere e beh, Yoru decise di farci da cavia...-

-Diciamo che qualcosa andò storto ed ogni volta che Yoru sente la parola “broccolo”, impazzisce...- Continuò l’altra. -Impazzisce?- Chiese Rikku. Dem non sembrava essere molto interessato al discorso, probabilmente stava solo cercando di evitarlo.

-Praticamente succede questo.- Nick fece cenno a Sara e dopo un grande e profondo respiro gridarono all’unisono –BROCCOLO!-

Tutti i presenti si voltarono verso la bionda che in un secondo si bloccò a mezz’aria con la tazza piena tra le mani.

I ragazzi rimasero a fissare la donna che con modi fin troppo fini posò la tazzina sul tavolo, si alzò aggiustandosi i vestiti e con espressione da “maestrina” scattò al piano di sopra lasciando tutti basiti.

Ame si voltò verso le sue esperte del settore cercando una spiegazione mentre negli occhi di Demyx si poteva chiaramente leggere una nota di puro terrore.

Dal piano superiore provenivano strani rumori.

-Ma cosa ?- Domandò perplessa la ragazza che poco prima era in cerca di spiegazione. Le due donne le fecero segno di fare silenzio mentre il rumore di passi si faceva sempre più vicino.

Lentamente si voltarono verso le scale e un’espressione di puro stupore si creò sul viso di tutti i giovani tranne che su quello di Dem, il quale cercava una possibile via di fuga.

Yoru, con indosso un taier nero e i capelli raccolti in un chignon, scendeva le scale aggiustandosi gli occhiali sul naso. In pochi secondi giunse nel salotto posizionandosi letteralmente davanti a tutti quegli sguardi increduli.

-Yoru ?- la chiamò Ame avvicinandosi di qualche passo. La bionda alzò una mano per fermarla.

-Signorina Arashi per te. E non ti avvicinare troppo che rischi attaccarmi i tuoi germi adolescenziali-

La voce della donna aveva assunto una nota isterica degna di una zitella in menopausa. La diciassettenne si voltò verso Nick e Sara, che diamine era successo alla sua amica ?

-Ecco, quando Yoru sente la parola “broccolo” diventa così, una maniaca dell’ordine e della perfezione- affermò Nick indicando il soggetto della frase.

-Signorina la prego di rivolgersi a me in modo più formale grazie. Fratello mi domando, come mai i tuoi capelli hanno assunto la forma di uno spazzolone ?-

Yoru si lisciò la giacca.

-Ma non ti preoccupare ora te li aggiusto io-

Demyx con il terrore negli occhi e le mani nei capelli si buttò a pesce dietro al divano cercando di fuggire alla follia della sorella.

Il ragazzo afferrava ogni cosa gli capitasse tra le mani e la scagliava contro la bionda.

Gli altri ragazzi guardavano la scena domandandosi se intervenire in soccorso all’amico. Infine Ame dopo aver valutato attentamente la situazione si guardò intorno e batté le mani.

-E va beh ! Allora, chi vuole del caffè ?-

Rikku allegra saltellò sul posto offrendosi di aiutare l’amica a preparare le tazze. Nel frattempo Demyx e Yoru continuavano la loro lotta devastando il salotto.

Il ragazzo come sua arma finale prese per la coda il gatto che per caso gli stava passando vicino e lo lanciò alla sorella che con una mossa alla Matrix lo schivò buttandosi dietro alle scale.

Proprio in quel momento l’appena rinvenuto Xemnas che stava cercando di raggiungere il salotto, passò nella traiettoria del lancio e si ritrovò la povera bestiola bianca in faccia, che traumatizzata cominciò a graffiarlo.

Nel vedere l’uomo in difficoltà la bionda rispuntò dal suo nascondiglio e prontamente tirò via il gatto dal viso del malcapitato.

-Si sente bene caro ?- domandò Yoru con voce seria, aggiustandosi il muccio.

-No che non sto bene ! Non solo ho visto mio fratello avvinghiato a un altro ragazzo ma mi è stato anche lanciato un gatto in faccia !- Xemnas si sedette sulle scale con uno sguardo macabro rivolto a Yoru.

-È da quando sono arrivato qua che continuano a succedere cose strane ! Prima hai rapito mia sorella per portarla in un luogo infernale, poi come se non bastasse hai incoraggiato mio fratello a una relazione omosessuale per non parlare del fatto che continui a molestarmi sessualmente !-

Yoru stupita strabuzzò gli occhi facendo qualche passo indietro.

-I-io molestie sessuali ? Che cosa vergognosa !- la ragazza era visibilmente arrossita e guardava il pavimento.

-Lei è un maniaco ! Come può dire queste parole in presenza di una signora ? Io sono pura come il giorno in cui sono stata messa al mondo !-

L’uomo albino la guardò con un espressione tra lo stupito e lo schifato, non capiva come mai parlasse in un modo così strano, ma di certo le cose che diceva erano ancora più strane.

-Pura !?! M-ma se ogni mercoledì te la fai con un tipo diverso, e poi sei anche una pedofila visto che te la fai con gli amici di tuo fratello !-

L’intera compagnia che dal salotto ascoltava la conversazione tra i due si girò verso Cloud che sembrava volesse sprofondare nel divano.

-Ma cosa dice! A me non verrebbe mai in mente di portare un caro ed innocente ragazzo biondo, mentre sono mezza nuda ed ubriaca, in una sala piena di persone, per infilargli il mio apparato muscolare della lingua dentro la sua bocca piena di microbi adolescenzali!-

Xemnas la guardò con faccia incredula, non capendo se la donna lo stesse prendendo in giro o se fosse davvero seria. A quel punto Sara decise di intervenire –Ora c’è sola una cosa che possiamo fare, e cioè stimolare Yoru a commettere un’azione che per lei sarebbe normale amministrazione-

-Cos’è che dovremmo fare?- Domandò Rikku scambiandosi uno sguardo d’intesa con l’amica che le stava accanto. -Semplicemente, dobbiamo farle molestare qualcuno!- intervenne Nick.

Tutti i presenti si voltarono verso Xemans che capì al volo quello che tutti volevano da lui –Assolutamente no!- disse, prima di fuggire dalla stanza per mettersi in salvo.

A questo punto i volti si girarono nuovamente verso un ragazzo che fino a quel momento era stato in disparte a sorseggiare il suo caffè.

Sephiroth alzò lo sguardo, sentendosi tirato in ballo -... Che c’è?-

Il sorriso nacque sul viso delle due donne che gli fecero all’unisono segno di alzarsi. –Caro, togliti la maglietta!- L’albino spalancò gli occhi, rifiutandosi categoricamente di fare una cosa del genere, ma grazie al grande potere persuasivo di Nick e Sara, e di qualche minaccia verso sua madre, acconsentì a quello strano piano.

Lentamente si alzò in piedi, togliendosi la maglietta ed avvicinandosi a Yoru.

La donna posò lo sguardo sul petto nudo del ragazzo, fissandolo per qualche istante prima che un sorriso chiaramente maniaco si dipinse sulle sue labbra –Oh... Mio!- Con uno scatto felino, la bionda balzò in avanti finendo proprio addosso al povero ragazzo che invano aveva tentato di fuggire all’ultimo secondo.


20 MINUTI DOPO


Tutti i liceali erano seduti nella stanza di Demyx che si era completamente ripreso dalla “lite” avuta poco prima con la sorella, a differenza di Sephiroth che ancora non era ancora riuscito a superare il trauma di quel quasi-stupro che aveva subito.

Rikku, che era seduta per terra accanto a Zexion, stese la gamba sotto il letto di Dem, e si scontrò con una scatola. Curiosa di scoprire chissà quale segreto dell’amico, la tirò fuori rivelando a tutti i presenti un gioco terribile e al contempo meraviglioso.

Il Twister!

-OOOOHHH- urlò allegramente la bionda. – Non vedo questo gioco dai pigiama party a casa di Yuna quando avevamo dieci anni !-

Tutti senza proferire parola la guardarono sperando che i ricordi nostalgici di Rikku non gli portassero a un forzato avvinghiamento. Sfortuna per loro anche Ame si fece coinvolgere dall’idea e i ragazzi trascinati dall’allegria delle due adolescenti non poterono far altro che acconsentire.

Xemnas ripulitosi i capelli dagli ultimi residui di torta si guardò allo specchio. Delle spesse occhiaie segnavano i suoi occhi. Da quando era arrivato a Seattle non aveva avuto mai un momento di tregua. Se non era Yoru a combinare qualche guaio ci pensavano i suoi fratelli. Si rendeva conto che erano degli adolescenti in cerca della loro identità ma a volte era davvero difficile convivere con le loro scelte. Lui avrebbe solo voluto proteggerli dal resto del mondo. Proprio come aveva promesso a sua madre prima che morisse.

Degli strani suoni lo distrassero. Uscì dal bagno e si avvicinò alla stanza dalla quale provenivano. Provò ad aprire la porta ma era chiusa a chiave. Dei passi provenienti da dentro si fecero più intensi, un suono metallico e la porta si aprì. Yoru con i capelli scombinati lo guardò con un ombra di follia negli occhi.

-Ti serve qualcosa caro ?- ridacchiò isterica.

Xemnas guardò alle sue spalle e notò una nube di fumo diffondersi nella stanza.

-Hai dato fuoco a qualcosa ?- Xemnas preoccupato provò a spingere la porta ma Yoru se la chiuse alle spalle uscendo dalla stanza.

-No ... Va tutto bene.. anzi è perfetto... Hai voglia di pizza ?- Disse la bionda sgranando gli occhi.

-V-veramente no...- mormorò l’albino impaurito dal comportamento, ancora più stano del solito, della coinquilina.

-Perfetto allora vado a prenderla la pizza per tutti !!!- Ridacchiò lei saltellando per il corridoio e scendendo le scale.

Xemnas rimase un po’ sconcertato dal suo strano comportamento ma decise di ignoralo. Piuttosto doveva affrontare un argomento importante con Riku e aveva bisogno del sostegno di Ame. Entrò nella sua stanza ma della ragazza non vi era traccia. Allora si avvicinò alla stanza di Demyx dalla quale provenivano delle voci adolescenziali. Si accostò alla porta e aspettò ascoltando le voci provenienti dall’interno.

-Cosa fai ?-

Il cuore dell’uomo sobbalzo quando la voce di Sara lo sorprese alle spalle.

-Niente di speciale stavo solo cercando mia sorella.- mugugnò. Guardò la donna e si rese conto che quella era la prima volta che la vedeva.

Dallo sguardo interrogativo dell’albino la psicologa capì che si stava interrogando sulla sua identità.

-Ah, io sono Sara... Consulente psicologa di coppie omosessuali, lavoro alla Kingdom High school come assistente psicologa di Nick.- Spiegò la donna sorridendo e giocherellando con una catena della sua gonna come faceva sempre.

Lo sguardo di Xemnas si incupì ancora di più. Perché quella donna era in casa loro ?

-Ecco io e Nick siamo ex compagne di classe di Yoru siamo venute a fare una visitina, e poi ci sono tanti adolescenti in piena pubertà in questa casa che potremmo fare uno o due consulti sui loro problemi sessuali !- Sara unì le mani e rivolse lo sguardo al cielo con una faccia trasognata.

- La cosa esclude ovviamente mia sorella Ame... Lei non fa questo tipo di cose, chiaro ?!? – Xemnas incrociò le braccia sul petto guardando di sottecchi la psicologa.

Essendo che il destino si era divertito a stravolgere la vita di Xemnas fino a quel momento, ritornò a farlo per un ennesima volta. La voce di Ame proveniente da dietro la porta chiusa raggiunse i due che discutevano nel corridoio.

-Ma no Dem ! Non fare così ! Sposta il piede di lato e la mano mettila qui, ecco vicino al mio fianco !-

Gli occhi di Xemnas si spalancarono a dismisura mentre sul viso di Sara comparve un sorriso maligno.

-Dicevi scusa ?-

L’albino senza pensarci due volte spalancò la porta di scattò saltando all’interno della stanza pronto ad agguantare Demyx e nell’eventuale caso stessa solo sfiorando la sua amata sorella, gettarlo giù dalla finestra.

Si stupì ovviamente nel vedere i ragazzi della Kingdom High impegnati in una partita a squadre di twister.

Ame scorgendo il fratello gli sorrise da dietro una gamba di Zexion .

-Uh fratellone vuoi unirti a noi ?-

-N-no.. grazie...- Xemnas cercò di calmarsi. –Ma preferirei che faceste qualcosa di più costruttivo.-

-Ecco io sono d’accordo !- Esclamò Rikku da un angolo.

-Lo dici solo perché sei stata eliminata subito- Precisò Cloud con la sua solita voce calma.

-Eh va bè.. Non sarò portata per il twister ma a monopoli non mi batte nessuno ! Dem dove lo tieni ?- Rikku da prima imbronciata riprese la sua solita personalità allegra.

-Dovrebbe stare nell’armadio in cima... è una vita che non lo uso- precisò Dem raccattando il twister e infilandolo nell’apposita scatola.

Xemnas rimase a guardare Ame che rideva a una battuta di Dem. Era circondata da maschi. Un tipo albino e ambiguo, un biondino con la faccia da angelo, uno che era sicuramente un emo e il fratello della pazza. Non poteva permettere che la sua sorellina rimesse ancora solo con quei loschi individui.

-Oh e questo cos’è ?- esclamò Rikku tirando fuori dall’armadio una piccola scatola nera. Era un videocassetta.

-C’è scritto: Documentario su foche aborigene e proprietà naturali dello scottex... Ma ha senso questo titolo ?- continuò la ragazza bionda rigirando la cassetta tra le mani. Tutti i presenti la guardavano chiedendosi che documentario potesse parlare di foche e scottex.

-Non ci credo !- Esclamò Demyx saltando in piedi e prendendo la cassetta di mano alla compagna.

- è una vita che la cercavo !!- Sorrise il ragazzo tra se e se guardando l’aggeggio come se fosse il Santo Graal.

-Non sapevo ti interessassero i documentari sulle foche...- disse con voce pacata Sephiroth seduto sul letto.

-E sullo scottex..- Puntualizzò Cloud.

-No questo... Questo non è un documentario... è il video super segreto del matrimonio di Yoru e Saix ! Lei pensava di aver distrutto tutte le copie ma io ero riuscito ad impossessarmi di questa !! L’avevo tenuta nascosta in caso avessi avuto bisogno di ricattare Yoru!- Il ragazzo solitamente dolce sembrava indemoniato alla vista della cassetta.

-Oddio oddio oddio... ! Io la devo vedere ! Quella scena è stata la più bella che io abbia mai visto nella mia vitaaaaaa !- Squittì Sara sgraffignando la cassetta e correndo al piano inferiore dove il videoregistratore l’attendeva. I ragazzi rimasti nella stanza si guardarono l’un l’altro senza muovere un muscolo e poi all’improvviso tutti si alzarono e corsero dietro alla psicologa. Persino Xemnas era attratto dall’idea di vedere quel video. Appena arrivati in salotto si sparpagliarono sui divani e sulle poltrone aspettando che Sara accendesse il video. Nick uscì dalla cucina con un enorme vassoio di popcorn sotto braccio.

–Che succede ? State per guardare un porno ? Cos’è quest’atmosfera eccitata ?- Domandò infilandosi una manciata di popcorn in bocca.

-No meglio ! è il video del matrimonio di Yoru !- Sara saltellò sul posto allontanandosi poi dal televisore e schiacciando il tasto play sul telecomando. Il silenzio riempì la stanza. Le intermittenze video apparvero sullo schermo e in seguito apparve la facciata di una chiesa e una folla di gente che vi stava davanti.

-Demyx !- La voce di un uomo urlava il nome del minore degli Arashi. Un zoom riprese Demyx ben vestito più giovane di qualche anno con i capelli sciolti e non conciati a mo di spazzolone che si avvicinava a due uomini uno biondo l’altro con i rasta. Il biondo era vestito in modo indefinibile, ma di certo bizzarro. Appena il ragazzo li raggiunse, il biondo, non altri che Vexen Arashi, cominciò a lamentarsi della folla, del sole, dell’eccessivo caldo e di quanto tempo ci mettessero gli sposi a prepararsi.

L’uomo con i rasta, e cioè Xaldin Arashi, fece un gesto al cameraman che si avvicinò.

-Direi che potremmo fare un bel video sui novelli sposi che si preparano al matrimonio !- Ridacchiò con voce roca.

Il video si interruppe un secondo e ricominciò con l’inquadratura di una porta, davanti alla quale era appoggiato Demyx con gli occhi rivolti verso il cielo.

-Dai Yoru stai calma ! Va tutto bene... Ma esci di li prima che faccia notte !- mugugnò il ragazzo sperando di convincere al sorella ad uscire.

-NON CI PENSO NEANCHE ! C’È TROPPA GENTE ! ORA ME NE TORNO A CASA... ! OGGI NON È PROPRIO GIORNATA !- La voce di Yoru si espanse nell’aria come un urlo molto acuto.

-Yoru ti ricordi cosa ci siamo promessi ? Perciò ora non fare la codarda !- La voce di Demyx non sembrava molto convincente, anzi sembrava non avesse la minima voglia di essere li.

Yoru non rispose e dopo qualche secondo il suono della serratura che si apriva fece spostare il ragazzo. La bionda uscì dalla stanza a lenti passi. I cappelli acconciati in morbidi boccoli le contornavano il viso spaventato. Indossava un accappatoio violetto ed era a piedi nudi.

-E va bene.. Non fare il maestro di vita con me.- gli mugugnò con espressione seccata prima di rivolgere lo sguardo verso la videocamera.

-E tu spegni quel dannato affare !- Yoru si avventò sul cameraman e la scena si interruppe nuovamente.

La scena riprese. Nell’inquadratura vi era un altare in stile gotico e due uomini, uno in smoking e l’altro, anziano con una cappa bianca. L’uomo in smoking non era altri che Saix con le braccia conserte che si alzava e riabbassava sulla punta dei piedi chiaramente nervoso, l’altro era il parroco che continuava a guardarsi l’orologio.

-Senta mi dispiace ma io alle 4 e mezza devo celebrare un funerale e se la sua fidanzata non è qui entro le quattro direi che dovremo rimandare !- Disse l’anziano al quasi sposo.

-Sono sicuro che sta per arrivare – disse Saix senza distogliere lo sguardo dal pavimento, quasi ci trovasse un qualche tipo di conforto.

-Si sono sicuro che arriverà a breve -intervenne Demyx spuntando da dietro all’uomo.

Il cameraman si girò sul posto riprendendo l’intera sala. In prima fila sulla destra era seduto Vexen assieme ad una donna bionda con un’espressione maligna e un neonato in braccio, e un uomo dai capelli rosa con lo sguardo trasognato. Accanto a loro sedevano Sora e Roxas ancora bambini.

D’improvviso la marcia nuziale iniziò. Tutti si girarono verso l’entrata della chiesa compreso il cameraman. Due donne, non altri che Nick e Sara indossanti il medesimo vestito entrarono a passo svelto. Dietro di loro un uomo alto e robusto e una donna molto bassa avvolta in un velo bianco procedevano lentamente nella navata.

Il cameraman cambiò inquadratura riprendendo il viso dello sposo che aveva un sorriso di sollievo sulle labbra. E di nuovo la sposa. Ora che era più vicina si poteva notare che il suo sguardo era fisso sui suoi piedi e non sullo sposo.

Un corpetto lungo e sinuoso era adattato alla sua figura della sposa e dai fianchi partivano diversi veli che andavano a posarsi sul marmo del pavimento e a ondeggiare soavemente dietro alla figura della ragazza.

Le due damigelle si andarono a mettere ai loro posti di fronte allo sposo sugli scalini inferiori mentre Yoru accompagnata da Xaldin salì in cima alle scale che portavano all’altare e venne ceduta dal padre a Saix con il solito discorso da matrimonio, di prendersi cura della figlia. Lo sposo sorrise alla ragazza che da sotto il velo lo guardava con gli occhi spalancati.

Xaldin prese posto vicino a Vexen e la cerimonia iniziò.

-Fratelli e sorelle siamo qui riuniti oggi per celebrare l’unione fra Saix Neko e Yozora Ann Arashi ..- cominciò il prete. Le mani della ragazza avvolte da guanti di pizzo erano strette tra quelle di Saix che le stava di fronte. Dietro di lui Demyx con le fedi posate sul cuscinetto adempiva al suo lavoro di testimone sorridendo allegramente alla sorella. La cosa negativa era che sembrava molto più raggiante della sposa stessa che invece manteneva la stessa faccia terrorizzata di quando era arrivata.

-Vuoi tu Saix Neko prendere come tua legittima sposa la qui presente Yozora Ann Arashi per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-

-Si lo voglio- Rispose lui sicuro di se infilando l’anello all’anulare di Yoru.

-Vuoi tu Yozora Ann Arashi prendere come tuo legittimo sposo Saix Neko per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-

Silenzio tombale. L’espressione gioiosa di Saix e Demyx si dissolse per trasformarsi in insicurezza.

-Yoru ?- mormorò Saix squotendole le mani. Nessuna risposta.

-Signorina Arashi ?- Intervenne il parroco. Sotto il velo si vedevano le labbra di Yoru muoversi come se cercasse di dire qualcosa.

-I-io- finalmente la bionda diede voce ai suoi fremiti. -E-ecco... i-i-io.. i-il gas..-

-Il gas ?- domandarono in coro Saix il parroco e Demyx. -H-ho lasciato i-il gas... il g-gas spento con D-demyx dentro al f-frigo...- Mormorò Yoru spalancando ancora di più gli occhi.

-Cosa ?!?- Sibilò il prete.

-Yoru ma che dici ?- Saix la guardò preoccupato.

-Devo andare- la sua voce uscì in un sussurro, ritrasse velocemente le mani afferrò il vestito con una mano alzandolo e si girò verso gli scalini agguantando il fratello con la mano libera e tirandolo verso di se. Un mormorio si diffuse nella chiesa i parenti e gli amici si alzavano in piedi e si guardavano l’un l’altro. Yoru in preda a un attacco di follia con il vestito arrotolato in mano correva per la navata della chiesa trascinandosi dietro il fratello. Questo la tirò di scatto e mentre la donna si stava girando verso di lui colpì un candelabro che cadde addosso a un addobbo floreale che in un secondo prese fuoco insieme all’orlo del vestito della sposa. Tutti cominciarono a urlare e correre mentre il cameraman nonostante tutto continuava a riprendere la scena. Lo sguardo terrorizzato di Demyx si posò sul vestito in fiamme. Nel frattempo Saix stava cercando di farsi spazio tra la folla per raggiungere la sua sposa in fuga.

Yoru per niente scoraggiata dall’accaduto acciuffò il vestito vicino alle cuciture e lo strappò lanciandolo lontano da se rimanendo solo col corpetto, il velo e le calze.

-YORU ! MA CHE FAI!?!- Urlò Dem ma la sorella senza ascoltarlo riprese a correre trascinandolo.

Il cameraman gli seguì a ruota. Fuori dalla chiesa il sole splendeva creando un’atmosfera decisamente allegra e per niente adatta alla situazione. I due fratelli Arashi stavano correndo giù per la scalinata che precedeva la chiesa.

-YORU FERMATI !- Un Saix disperato le correva dietro, troppo lontano per raggiungerla.

La sposa si piazzò in mezzo alla strada davanti a un motociclista che passava di li per caso, tirando fuori una pistola da dentro il corpetto. L’uomo si fermò prima di investirla.

-Scendi ! Questo veicolo è requisito dalla polizia !-Disse Yoru con una nota di follia negli occhi puntando la pistola in faccia all’uomo.

Il motociclista senza protestare si allontanò dalla moto mentre la bionda ci saliva, obbligando il fratello a sedersi dietro, e partiva a tutto gas.

Saix raggiunto il marciapiede si fermò guardando la sagoma della sua quasi moglie che spariva dietro la curva della strada.

-L’avevo detto io eh... Questa cosa non poteva finire bene- La voce distinguibile di Vexen venne interrotta dalla porta della casa che sbatteva.

Tutti tornarono con i piedi per terra nel salotto della casa Arashi-Unmei. La voce di Yoru del presente li raggiunse dalla cucina.

-Ho comprato dodici pizze ! Era indecisa con cosa prenderle.-

Demyx afferrò il telecomando cercando di spegnere il video che però parti in rewind. Tutti scattarono in piedi, quando sentirono Yoru entrare nella stanza, cercando di coprire sia il televisore che Demyx alle prese con il telecomando. Impresa alquanto difficile visto che il televisore misurava 60 pollici.

La bionda si fermò di scatto guardandogli uno ad uno.

-Che succede ? Avete delle facce stranissime-

Una risata isterica generale scoppiò nel salotto. Tutti pregavano che il biondo riuscisse a far scomparire la cassetta in tempo. Ma la fortuna non era dalla loro. Demyx troppo nervoso per ragionare lucidamente cominciò a schiacciare tasti a caso sul telecomando e la voce di Yoru si espanse dietro alle schiene di tutti i presenti.

-E-ecco... i-i-io.. i-il gas..-

La Yoru del presente sgranò gli occhi in modo simile a come gli aveva durante la cerimonia e si lanciò sul videoregistratore.

Tutti si spostarono dalla sua strada avendo paura di morire di una morte prematura.

La bionda con innaturale calma fece uscire la cassetta dal registratore e con le sue solite scarpe tutte tacco e zeppa cominciò a saltarci sopra come una pazza. Il rumore della porta che si chiudeva distrasse tutti che sperarono fosse venuto qualcuno a salvarli. Invece era soltanto Riku tornato dalla sua “passeggiata” con Sora.

Il ragazzo guardò la scenetta sconvolto. Una massa di gente circondava Yoru che come una pazza saltava sopra una video cassetta.

-Ma vi siete fatti di Hashish ?- Domandò il giovane albino.

La bionda smise di saltellare sulla ormai frantumata scatola nera.

-Dai non è stato così male il tuo matrimonio Yoru !- intervenne Xemnas che sembrava essere sull’orlo delle lacrime. La donna lo guardò da sottecchi diventando però leggermente rossa. Avrebbe voluto trovarsi in un qualunque altro luogo della terra.

-Se mai dovessi scoprire qualche tuo segreto imbarazzante, ti renderei la vita un inferno !- Gli ringhiò la bionda che sembrava emanare un onda nera intorno a se.

-Sfortunatamente per te non n-..- ma Xemnas non riuscì a terminare la frase perché venne interrotto dal campanello della porta.

-Vado io..- sibilò Yoru girandosi sui tacchi.

-Ti accompagno ! E così porto anche questi in cucina- esclamò Ame prendendo il vassoio con le tazze residue dalla sosta cafè di Nick e Sara. Con un grande sforzo stava cercando di rompere quell’atmosfera inopportuna che si era creata.

Yoru raggiunse per prima la porta, aprendola.

Davanti a lei un ragazzo dell’età di Xemnas la guardava sorridendo. Avevi i capelli neri tirati indietro con un ciuffo ribelle sugli occhi, e sulla guancia sinistra una cicatrice a forma di x allungata.

-Signorina si sente bene ? è tutta rossa in viso !- Esclamò il ragazzo guardandola dai 30 centimetri di altezza che li separavano.

Yoru già in modalità combattimento prese male quell’affermazione e acchiappò come suo consueto l’ospite per il colletto.

-CERCHI ROGNE ? PERCHÉ SE LE CERCHI, LE HAI TROVATE ! ORA TI CI GUARDO IO CON QUELL’ARIA DI SUPERIORITÀ !- gli urlò Yoru in faccia. Il ragazzo che chiaramente non era in cerca di rogne si era preoccupato solo per gentilezza e ora si ritrovava in balia di una bestia feroce.

- Cos'è questo bordel....- le parole morirono in bocca a Xemnas che era appena giunto con Demyx e Riku per vedere cosa cavolo stava succedendo.

-TUUUUUUUUUUU ?!?!?!?!?!?!?- Xemnas si avvicinò al moro. Yoru lo fissò -Conosci questo tipo con la puzza sotto al naso ???- -Oh Xem... Allora non ho sbagliato casa....- I due uomini si guardarono.

Demyx prese la sorella liberando il poverino dalla sua stretta.

- Cosa ci fai qui??-

Xemnas era diventato serissimo.

- Dem lasciami subito, devo ammazzare questo coso qui!!!-

-Yoru calmati per la miseria !!!-

Il ragazzo stava tenendo la bionda per la vita, che per la diversità di altezza non toccava per terra, e allora cominciò a scalciare cercando di liberarsi.

Xemnas riprese a parlare -Non dovresti essere qui, vattene!-

-Craaaash!!!-

Tutti si girarono, Yoru si calmò rimanendo però ancora sospesa, tra le braccia del fratello.

-Z-zack!!!!-

Le lacrime cominciarono a cadere copiose dagli occhi viola di Ame.

- Ciao Ame- Il moro sorrise dolcemente.

-Z-zack!!!-

La ragazza gli si buttò addosso stringendolo forte a se. -Pensavo di non rivederti più, mi sei mancato tanto-

Il ragazzo moro alzò la giovane abbracciandola calorosamente.

Quella magica atmosfera fu interrotta da un forte rumore. Tutti guardarono Demyx, che aveva lasciato cadere la povera sorella, la quale era seduta sul pavimento e guardava ancora i due che si erano staccati rimanendo però mano nella mano.

-Cos’è un altro tuo ex ?- Ringhiò Demyx squadrando il nuovo arrivato.

Ame si voltò verso Zack con faccia stupita.

-Non il mio, il suo... !- Sorrise allegramente indicando il fratello maggiore, Xemnas.

-Sfortunatamente per me non hai segreti imbarazzanti eh Xemmy ? –

La voce proveniva da circa 1 metro di altezza dal pavimento.

Yoru era seduta ai piedi del fratello che sembrava pietrificato, il suo sguardo passava da Xemas al ragazzo al quale era abbracciata Ame.





Fine sesto capitolo

By Hikari and Cisqua

E dopo quasi tre anni che siamo sparite eccoci di ritorno con un nuovo esilarante capitolo !

Per via della denuncia per mancanza di comparizioni di Riku e Sora, siamo state sbattute brutalmente nelle segrete del castello dell’oblio per la bellezza di tre anni che abbiamo passato a giocare a morra cinese. Perciò in questo capitolo come avete ben notato li abbiamo messo come protagonisti. Autori di EFP assicuratevi di fare felici i vostri personaggi perché la vita da galeotti non è per niente divertente.

Speriamo che nonostante tutto questo tempo ci sia ancora qualcuno disposto a leggere le follie che avvengono nella casa Arashi-Unmei !

Piccole anticipazioni sul prossimo capitolo: allora..

C: Vi consiglio di rivolgervi a una specialista se non siete ancora pronti psicologicamente, però meglio non a Nick o Sara che non si sa come siano diventate psicologhe. Quello che accadrà nel prossimo capitolo sarà talmente sconvolgente che n-

H:Ok Cis-chan... Lo sappiamo che ti fai prendere la mano quando cominci con i tuoi monologhi, come ieri che sei riuscita a parlare per venti minuti ininterrotti di viaggi temporali sotto lo sguardo sconvolto degli amici della nostra adorata compagna di classe. E poi credo che esserci auto-inserite nella storia come due psicologhe pazze non faccia bene alla nostra immagine...

C: Ma figurati ! è comunque un futuro più roseo di quello che ci si prospetta ! E tanto a titolo informativo io sarei Nick nonché l’ideatrice di Yoru e Hikari sarebbe Sara nonché creatrice di Ame. Si, oltre aver inserito due oc abbiamo anche sconvolto in maniera radicale la personalità della maggior parte dei personaggi, ma cerchiamo sempre di attenerci ai realtà...

H: l’hai detto .. cerchiamo... ma confidiamo comunque nel buon cuore dei nostri lettori di scrivere qualche commento positivo sulle pazze storie della grande famiglia Arashi-Unmei !

C: Credo che ci siamo perse nel discorso ! Dovevamo introdurre il nuovo capitolo !

H:Hai ragione ! Perciò .. Nel prossimo capitolo appariranno una moltitudine di personaggi nuovi nonché altri componenti delle famiglie, tra cui i nonni Winnie e Widelmina Pooh (detta nonna Pimpi)della famiglia Arashi e i nonni Malefica e Phil Unmei.

C: Oltre a questo sarà spiegata la storia tra Zack e Xem.. eh un passato molto yaoioso... muahahah..

*sbeng*

H: stavamo dicendo... ah si il capitolo conterrà inoltre altri momenti essenziali delle vite dei nostri cari protagonisti come il trauma che subiranno nel vedere.. *spoiler mostruoso* e perciò munitevi di santa pazienza.

C: E non mancherà qualche momento serio in cui verrà a galla la verità sul passato tormentato degli Arashi e degli Unmei legati dal sottile filo del destino.

H e C: Kore wa unmei da... e noi ci rivediamo con il nuovo capitolo :

Quando il gatto (non bianco) non c'è i topi ballano... e non solo...

( speriamo di metterci meno di 3 anni a scriverlo.. hehe ... ^^)

Godetevi il continuo di Nor !

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Capitolo 7
*** Quando il gatto (non bianco) non c'è i topi ballano..e non solo... [Part 1] ***






Il nuovo arrivato passò lo sguardo da Yoru seduta sul pavimento a Xemnas che con un colorito purpureo in faccia indietreggiava cercando di raggiungere la cucina.

-Immagino che questa arruffata ragazza sia la Yoru di cui mi hai parlato tanto ultimamente !- Ridacchiò Zack chiudendosi la porta alle spalle.

La padrona di casa si rialzò dal pavimento aggiustandosi i vestiti e avvicinandosi al moro con un gran sorriso e porgendoli la mano.

-Perdona la mia scortesia, si io sono Yoru. –

-Però Xem non me l’avevi detto che era così adorabile ! Adesso capisco perché ti sei sposato con lei !- Zack con entusiasmo strinse la mano alla ragazza che però si incupì.

Xemnas con gli occhi sbarrati cominciò ad aprire e chiudere la bocca mentre tutti lo fissavano con sguardo stupito.

-Si AMORE perché non gli hai detto che sono così adorabile ? Infondo siamo sposati no ? Potevi raccontargli anche le nostre esperienze sessuali…- ironizzò Yoru sorridendo come un ebete.

Zack accigliato guardò la bionda e poi il suo ex.

-Ehhhh- ridacchiò istericamente Xemnas – Zitta Yozora Ann – le ringhiò con faccia sprezzante.

Yoru odiando sentire il suo nome completo decise di infierire ancora di più. –E dimmi Zack… Zack giusto ?-

Il moro squotè la testa con assenso.

-Quando tu e Xem stavate insieme lui preferiva prenderlo in-..- Prima che Yoru potesse terminare la frase Xemnas le saltò addosso tappandole la bocca. Inutile. Yoru lo morse e fu subito libera dalla sua stretta.

-Cosa c’è ? Insomma è una cosa lecita da chiedere..! Infondo siamo sposati e volevo sapere se i tuoi atteggiamenti sessuali sono dovuti alle tue precedenti relazioni o sono dettati da una cosa psicologica- Yoru con il solito sorrisetto cattivo continuava a interrogare il nuovo arrivato.

Ame si allontanò da Zack per mettersi in mezzo al fratello minore e Demyx.

-Voi lo sapevate che erano sposati ?-

I due ragazzi, che mantenevano la medesima posizione a braccia incrociate osservando i corrispettivi fratelli, dissentirono.

-L’omosessualità può essere anche dovuta all’abbandono da parte di una presenza femminile nel periodo infantile o adolescenziale !- la voce di Nick arrivò dal salotto dove regnava un silenzio tombale. Evidentemente tutti stavano cercando di captare ogni minima informazione proveniente dall’entrata.

-Allora Zack- Yoru riprese il suo discorso ignorando tutto ciò che la circondava. –Non è che ti va di raccontarmi qualche divertente storiella sul mio adorabile marito ? –

-Va bene piantiamola con questa commedia ! – Urlò Xemnas prima che Zack potesse dare voce a qualche vecchio ricordo.

-Io e Yoru non siamo sposati !-

-Come non siete sposati ? – Zack con faccia stupita guardava prima Xemnas poi Yoru. –Avevi detto che venivi in America apposta per sposare una bellissima ragazza che avevi conosciuto durante la sua vacanza a Londra !-

Tutti si girarono a guardare Xemnas.

-Senti, io Yoru nemmeno la conoscevo prima di venire qui ! Io ti ho detto che stavo per sposarmi solo perché non sapevo come… ecco.. lasciarti…- Borbottò lui a bassa voce sperando di non farsi sentire dagli ospiti in salotto.

-Allora è una cosa tipo appuntamento al buio ?- domandò Zack evidentemente non soddisfatto della spiegazione dell’albino.

-No senti non hai capito.. Io e questa qui non stiamo insieme ! Non lo siamo mai stati e non staremo mai e poi mai insieme !- Sbottò Xemnas.

Yoru con le mani appoggiate sui fianchi assentì scuotendo la testa.

-Mi stai dicendo che vivi con questa ragazza che è…- Zack osservo la bionda dalla testa ai piedi, non era particolarmente alta e anche se era minuta aveva per lo meno una terza abbondante, (probabilmente rifatta) il suo abbigliamento somigliava vagamente a quello di una pornostar debuttante con tanto di scarpe con zeppa e tacco che la alzavano di almeno 10 centimetri. – …direi discretamente… fortemente ... attraente e non state insieme ? Sei ancora gay ? Non avevi detto che era solo una fase ?-

-No è che.. Non possiamo parlarne un’altra volta eh ?- Xemnas sembrava disperato, aprì la porta d’ingresso e con gesto teatrale invitò Zack a uscire.

-No aspettate ! Noi vogliamo conoscere Zack ! – La voce altosonante di Sara li raggiunse.

Le due psicologhe si catapultarono nell’ingresso acchiapparono l’ospite per le braccia e lo rapirono portandolo nel soggiorno. Xemnas arresosi all’impeto degli strani abitanti di Seattle richiuse la porta.

Tutto il gruppetto che si era formato nell’entrata si avviò verso il salotto. Yoru camminava a un passo dietro al suo finto-marito con un'espressione pensierosa dipinta sul volto

-Senti Xemmuccio, ma il fatto che non staremo mai insieme, non implica che non faremo mai sesso... Vero? No perchè sai, io ci conto!- Un enorme sorriso illuminò gli occhi azzurri della ragazza facendola sembrare ancora più piccola.

Il ragazzo si girò di scatto, paonazzo in viso -Ma per quale recondito motivo, tu piccolo umano dal sesso femminile con qualche rotella fuori posto, devi sempre fare discorsi di questo genere? Non potresti variare argomento ogni tanto?-

La bionda lo fissò con fare interrogativo, non capendo il motivo di quelle parole. Dopotutto lei parlava anche di altre cose no?

-Ma che dici Xemnas. Lo sai che io parlo di molte altre cose! Come di eiaculazioni precoci, impotenze, masturbazioni in pubblico, Serial Killer, armi e di altre cose molto serie.

Ad esempio, tu lo sapevi che la tassa per quanto riguarda l'esportazione di Bambù per i panda è aumentato del 25%? Adesso i miei cari amici panda moriranno tutti di fame!!-

Xemnas rimase qualche secondo immobile con la bocca semiaperta e gli occhi fissi su quell'essere dubitando che appartenesse alla razza umana. No, non sarebbe cambiata mai e poi mai. Con un sospiro l'uomo si portò una mano a massaggiarsi le tempie per poi voltarsi e riprendere a camminare, dirigendosi verso il salotto per raggiungere tutti gli altri... E non è che la cosa lo esaltasse particolarmente.


Ore 15.40
Salotto Arashi-Unmei


Nella stanza si era creata una strana atmosfera.

Tutte le ragazze accerchiavano Zack, ponendogli un sacco di domande, sia sul suo passato con il freddo calcolatore Xemans sia sulla sua vita attuale, pareva che il ragazzo avevesse fatto parecchio colpo.

I ragazzi stavano seduti dall'altro lato della stanza, imbronciati per non essere più loro al centro dell'attenzione.

Un paio di occhi verdi si posarono sul gruppetto emancipato, e dopo un piccolo segno complice di Sara, Nick saltò in piedi battendo un pugno sulla mano aperta.

-Mi è venuta un'idea geniale!-

Tutti i presenti si voltarono verso la donna, fissandola incuriositi. Un enorme sorriso si dipinse sulle sue labbra -Giochiamo al gioco della Bottiglia!-

Un brusio si alzò nella stanza.

Riku si alzò di scatto imboccando la via della porta -Grazie ma passo.-

A quelle parole Yoru si alzò a sua volta richiamando l'attenzione del più giovane dei fratelli -Nuuuu, perchè te ne vai? E pensare che tu eri l'unico della famiglia Unmei che ancora non sono riuscita a baciare!-

Il silenzio calò nuovamente nella stanza e tutti gli sguardi si posarono su Ame che stava allegramente facendo le treccine a Zack. La ragazza sentendosi improvvisamente al centro dell'attenzione alzò lo sguardo sugli altri ragazzi.

-Che c'è? Perchè mi guardate?-

Nessuno osò parlare finchè Zack non interruppe quel silenzio imbarazzante -A me sembra un'ottima idea! Dai, sarà divertente!- e nel dire quelle parole il suo sguardo si posò su Cloud, seduto davanti a lui che arrossì leggermente.

Nel giro di qualche minuto tutti i presenti si erano seduti in cerchio esattamente al centro della stanza. Tutti tranne Xemnas che non sapeva se restare a vigilare sulla sua sorellina oppure andarsene il più velocemente possibile da quel luogo di perdizione.

Beh, bastò una sola occhiata da parte di Yoru per fargli prendere una decisione. Era il chiaro segnale che quel demonio aveva tutta l'intenzione di combinare qualcosa tra il suo adorato angelo puro e casto e quel pervertito maniaco di suo fratello.

-Oh bene, vedo che hai deciso di unirti a noi- la bionda guardò il maggiore degli Unmei che aveva preso posto al suo fianco.

-Zitta. Sai il motivo per cui sono rimasto- Bofonchiò l'argenteo.

-Bravo Fratellone, sopporta- E detto questo la ragazza lasciò scivolare una mano dietro la schiena dell'uomo facendola finire esattamente sulla sua chiappa destra.

Xemnas sussultò ma non disse nulla... Doveva sopportare!

I minuti passavano lenti, e fortunatamente Ame non era ancora uscita. I pensieri di Xemnas vennero però interrotti da una sonora pacca sulla spalla, e da una miriade di sguardi puntati su di lui. Non potè fare a meno di abbassare gli occhi sulla bottiglia maledetta che, ahimè, puntava nella sua direzione.

Ora, chi diamine aveva girato la bottiglia? Era talmente preso a sperare che quel gioco finisse presto che non lo stava più seguendo da ormai parecchio tempo.

La risposta arrivò da se quando Zack si protese verso di lui con il suo solito sorriso stampato sulle labbra -Dai Xem, in onore dei vecchi tempi!-

Prima ancora che il malcapitato potesse ribattere le labbra del moro si premettero sulle sue. La lingua non esitò un secondo ad intrufolarsi all'interno di esse, e lì rimase per qualche istante, fino a che un 'Clack' e un flash non lo fecero tornare in sè. Subito spinse via l'altro pulendosi la bocca con la manica della camicia.

Un'allegra Yoru gli sedeva accanto trafficando con il cellulare.

Un orribile sensazione si impadronì della mente di Xemnas -Hai fatto una foto?! Cancellala subito!-

Il sorriso che la bionda gli rivolse fu piuttosto eloquente -Mi spiace, ma l'ho già Twitterata! Dai dai Xem! Ora tocca a te girare la bottiglia!- cercò subito di cambiare discorso infilandosi il cellulare in tasca, sperando così di salvarlo dalla furia omicida dell'altro.

-No basta! Mi rifiuto di protrarre ulteriormente questo gioco!- Xemnas fece per alzarsi ma le parole della maggiore degli Arashi lo fecero desistere -Va bene, allora passerai il turno ad Ame-

-... Dammi quella maledetta bottiglia- l'argenteo prese la bottiglia dalle mani della bionda e, pregando tutti gli dei, la fece girare sul pavimento.

Uno, due, tre giri e l'oggetto iniziò a rallentare pericolosamente nelle vicinanze di Zack... Di Demyx... Di YORU... e finalmente si fermò.

Xemnas alzò lo sguardo.

Il cuore gli saltò in gola nell'incontrare gli occhi di sua sorella puntati su di lui.

No. Tutti ma non lei.

Il resto dei ragazzi risero divertiti dalla situazione. Come si sarebbe comportato Xemnas di fronte ad una sfida del genere?

-Ame... Io... No! Non posso farlo!-

Ma la sorella gli si era già avvicinata parecchio -Dai Xem, è solo un bacio! Da piccola te ne davo parecchi!-

Le gote del fratello maggiore si colorarono appena -Ma Ame! Questa è una cosa diversa! Sono tuo fratello! Tu sei grande! Io sono grande! Non si può! Cosa direbbe... !-

Purtroppo la sorellina dolce e casta, non lo era poi tanto.

Dopo aver roteato gli occhi, stufa di sentire tutte quelle inutili scuse, e aver portato entrambe le mani sulle guance del fratello, Ame schioccò le proprie labbra su quelle dell'altro proprio come poco prima aveva fatto Zack, evitando però di approfondirlo troppo.

Si allontanò qualche attimo dopo sorridendo -Allora? è stato tanto terribile baciare tua sorella?-

Xemnas non rispose ancora troppo scioccato per gli eventi accaduti negli ultimi dieci minuti.

-Tsk... Ma guarda te. Approfittare in questo modo dell'innocenza di una piccola ragazza. Tua sorella per di più. E poi sarei io la maniaca! Io non potrei mai fare una cosa del genere al mio piccolo DemDem- Yoru lo guardava indignata scuotendo la testa, mentre la voce di Demyx, che fino a quel momento era stato fermo e zitto al suo posto, attirò l'attenzione di tutti i presenti.

-Ma Yoru! Ma se fino al mese scorso ti infilavi nel mio letto e mi mettevi le mani nelle mutande perchè avevi bisogno di contatti maschili!-

Un piccolo colpo di tosse provenne della sorella -...Non ho ricordo di tale comportamento.- Una voce decisamente troppo formale uscì dalle sue labbra.

Nel frattempo Ame si era impossessata della bottiglia, aspettando il momento giusto per appoggiarla sul pavimento e farla girare.

-Ehm... Ragazzi? Possiamo riprendere ora che fortunatamente tocca a me?- chiese cercando di attirare l'attenzione ma venendo palesemente ignorata.

Xemans ancora con gli occhi spalancati fissi davanti a se. Il suo colorito, al momento, lo faceva sembrare un vero e proprio fantasma e di certo la postura non aiutava a pensare il contrario.

-E va beh, io vado avanti comunque- Ame, senza degnare di uno sguardo il fratello mal ridotto e i due coinquilini che avevano preso a litigare animatamente, fece riprendere il gioco, facendo girare la bottiglia.

Un lieve sorriso apparve sulle sue labbra quando la bottiglia si fermò.

La ragazza alzò il suo viso su quello del biondino che stava gridando alla sorella cose come "I Carciofi geneticamente modificati sono più intelligenti di te" e nemmeno si era accorto che il fantomatico oggetto si era fermato proprio ad indicare lui.

-Ehm... Dem?-

Nessuna risposta provenne dal ragazzo ancora intento a gridare di tutto alla sorella.

La ragazza cominciava a seccarsi di essere costantemente ignorata proprio adesso che finalmente era arrivato il suo maledettissimo turno!

Così sbattè le mani a terra alzando di parecchio il volume della propria voce per farsi sentire -Ora basta! Smettetela di litigare e tu smettila di comportarti così per uno stupidissimo bacio! Demyx, sei uscito tu! O mi baci o rigiro la bottiglia e mi sbeccio qualcun'altro! Chiaro?-

Ecco, ora si che era riuscita a farsi sentire!

I due Arashi si voltarono verso di lei, Yoru di stucco per l'aver sentito quelle parole mentre Demyx ancora non le aveva assimilate.

Lui. Baciare. Ame.

Ecco, ora l'aveva assimilato.

-Ah, ehm. No... ti.. ti bacio io!- Demyx si sporse verso l'Unmei socchiudendo gli occhi e lei fece lo stesso, fino a toccare con le proprie le labbra del biondo.

Fu prima un timido bacio a stampo ma non ci volle molto che Ame prese l'iniziativa, portando le mani dietro la nuca del ragazzo e spingendolo maggiormente verso di se, approfondendo quel contatto. Demyx dal canto suo la cinse in vita, partecipando di buon gusto al bacio.

E fu proprio in quel momento che la coscienza di Xemnas tornò a farsi viva.

Ci impiegò qualche secondo a mettere a fuoco la scena che gli stava davanti agli occhi.

Demyx e Ame allegramente avvinghiati che si scambiavano effusioni in pubblico.

No, non stava succedendo davvero. Era morto. E questo doveva essere sicuramente l'inferno!

-...No...- Boccheggiò attirando l'attenzione della ragazza seduta accanto a lui.

-Hai visto che cccarini? Sono fatti per stare insieme!- Al momento al posto degli occhi Yoru aveva due allegri cuoricini pulsanti.

-No!- Agli occhi di Xemnas invece Demyx pareva una piovra che stringeva tra i suoi tentacoli la sua povera sorellina, vittima di un qualche incantesimo che la strega che aveva accanto le aveva fatto.

Con uno scatto fin troppo atletico il maggiore degli Unmei si scaraventò sui due afferrando Ame per le spalle e staccandola da quel bacio.

-Ma cosa..?- La ragazza aprì gli occhi frastornata e lo stesso fece Dem che era in un vero e proprio brodo di giuggiole.

-Maniaco depravato!- Xemnas fece alzare a forza la sorella dal pavimento e cominciò a spingerla verso l'uscita, maledicendo in tutte le lingue da lui conosciute il povero Demyx che ancora non poteva credere a quello che era successo.

-Xem! Ma che fai! Lasciami! Stiamo giocando! Mollami!- Nessuna parola della ragazza riuscì a dissuadere il maggiore dai suo istinti ultra protettivi.

Nick e Sara guardarono la scena dal comodo divano su cui erano sedute dall'inizio del gioco.

-Mh... Punto una caramella alla mela che questi due scopano entro due settimane- Affermò Nick.

-Ribatto con un chewingum che bastano undici giorni- ribattè Sara, porgendo una mano all'amica la quale la strinse convinta.

-Scommessa accettata, che vinca la migliore!-

-Ehi voi due non complottate !- Urlò Yoru adirata alzandosi in piedi. Aveva un espressione insolitamente seria. –Questa casa sta diventando peggio di una villa di porno attori ! Forse è il caso di finirla !-

Tutti guardarono la bionda che urlava adirata facendo espliciti gesti a tutti invitandoli ad andarsene.

Mentre tutti si avviavano alla porta Nick le si accostò. –Ma che furba la nostra piccola detective ! Stavi cercando di salvarti il culo davanti al tuo amoruccio ?-

-Non so di che parli- Yoru la guardò gravemente.

-Anche se fai finta di niente, ti importa che lui pensi che sei una specie di depravata senza speranze. Ma sappiamo entrambe che non lo sei . Fai così perché per te è l’unico modo per proteggere te stessa dal mondo. Hai paura che qualcuno possa vedere come sei veramente- Nick sbuffò guardando l’amica che le rivolgeva uno sguardo cupo.

-Scommetto un pacchetto di mentine che basterà una settimana. E ti sbagli… io non faccio finta… io sono così e non ho alcun motivo di proteggermi dal mondo.- La solita espressione allegra tornò sul suo viso.

-Se ne sei convinta…- Nick alzò le spalle e raggiunse Sara che scendeva le scale davanti alla casa.


Casa Arashi-Unmei
01.26 PM
Cucina



Xemnas era seduto su uno sgabello e rigirava nella mano un bicchiere d'acqua fredda ripensando al pomeriggio che era appena trascorso.

Come al solito nessuna cosa che coinvolgeva gli Arashi poteva finire bene... E questa volta era finita con un bacio con il suo Ex ed uno con la sua sorellina... SORELLINA!

Strani pensieri gli percorrevano la mente.

Se fosse morto quella notte l'ultima persona che avrebbe baciato sarebbe stata Ame.

Un'inquietante aura scura lo circondò e portò una mano ai capelli tirandoli appena -No! Non devo pensarci!-

Ma come cercò di allontanare quell'immagine dalla sua mente, ecco apparire quella di Demyx che cercava di risucchiare la sua piccola Ame.

Mai come in quel momento avrebbe voluto prendere una botta in testa e dimenticare tutto.

-Com'è che assedi sempre la mia cucina ogni volta che hai un problema nella vita? Non è mica un Motel questo!- Yoru apparve sul ciglio della porta.

Xemnas alzò lo sguardo -Ecco, ora si che sono felice. Mi mancava la tua presenza!- commentò ironico.

-Scommetto che ho interrotto un pensiero complesso del tipo "Se morissi questa notte l'ultima persona che avrei baciato sarebbe stata mia sorella" e minchiate simili. - ribattè la donna, dirigendosi verso il frigo, tirando fuori il suo adorato succo banana e mela.

Xemnas aprì la bocca, ma subito la richiuse non sapendo effettivamente che dire, dopotutto ci aveva azzeccato a quel pensiero.

-Dimmi.. Tu che faresti se ti fosse successa una cosa del genere?- Domandò infine.

Yoru si voltò verso di lui, appoggiandosi al tavolo -Mh... Io non mi farei problemi.-

Ma subito ripenso alla sua risposta per via di quello sguardo per niente amichevole che Xemnas gli aveva lanciato.

-Boh, non saprei... è semplice, mi basterebbe baciare qualcun altro, no? E poi non pensarci più... Un po' tipo, disgrazia scaccia disgrazia, capito no?- Yoru prese un grosso sorso di succo pulendosi poi le labbra con il dorso della mano.

L'argenteo si ritrovò a fissare quelle labbra... Erano sempre state così chiare?

La luce della luna rischiarava solo in parte il profilo di Yoru facendo risaltare in modo quasi impressionante l'azzurro dei suoi occhi.

La bionda, sentendosi osservata si voltò verso l'altro -Che c'è?- domandò curiosa - Hai avuto un lampo di genio?-

Xemnas decise di porle quella domanda che già da qualche minuto gli ronzava nella testa -Ecco.. Io... no cioè... Tipo... Tu... Ecco, si insomma... Tu.. lo faresti?-

Yoru lo guardò interdetta -Fare cosa scusa?-

Le gote di Xem si colorarono appena -Tu... mi baceresti?-

Le labbra di Yoru si spalancarono -EHHH? Sto sognando vero? Oppure ti sei fatto di Crack? Canna? Problemi neurologici?-

Xemnas si pentì immediatamente per quella richiesta idiota, ma che diamine gli era saltato in mente?

-No, lascia perdere. Fai come se non avessi detto niente!- Gli occhi ambrati del maggiore degli Unmei si abbassarono mettendosi a fissare il pavimento chiaro.

Sentì il rumore di un bicchiere venir posato sul tavolo e successivamente un rumore di passi.

Lentamente rialzò lo sguardo per incontrare lo sguardo della ragazza che fino a poco prima lo stava prendendo per il culo.

Cosa diamine era adesso quello sguardo così serio?

-Va bene...- Sussurrò Yoru avvicinandosi al viso dell'uomo che stranamente non tentò la solita fuga.

La bionda esitò qualche secondo a pochi centimetri dalle labbra dell'altro, prima di annullare completamente le distanze.

Xemnas socchiuse gli occhi per quel contatto terribilmente dolce rispetto agli altri baci che aveva ricevuto in passato dalla ragazza.

Nonostante quel momento fosse assolutamente diverso da tutti gli altri passati insieme a lei, si aspettava comunque uno di quei gesti che caratterizzavano la cara maniaca Yoru... Ma stranamente non accadde niente di tutto ciò.

Yoru protese lentamente una mano verso la sua guancia accarezzandola dolcemente, per poi farla scivolare tra i suoi lunghi capelli, lasciando che i morbidi fili argentati gli scorressero tra le dita.

Dopo quel gesto Xemnas si lasciò andare completamente.

Gli occhi si chiusero ed entrambe le mani corsero alla vita della ragazza, afferrandola con forza e tirandola verso di se fino a farla sedere sulle sue gambe.

Che sia questa la volta buona che tanto aspettava Yoru?

Sempre senza interrompere quel bacio che si era fatto via via più spinto Xemnas portò una mano a scostare la maglietta della ragazza andando a sfiorare incerto la sua pelle nuda.

Gli occhi di Yoru si spalancarono all'improvviso, e senza dire una parole interruppe quel contatto scendendo dalle gambe di Xemnas e dirigendosi a passo sostenuto fuori dalla stanza, lasciando il povero Unmei solo nel cuore della notte ancora frastornato per tutto quello che era successo...

Ma almeno adesso non pensava più ne al bacio di Ame ne a quello di Zack.





Contiuna…



By

Hikari and Cisqua





E così Hikari e Cisqua sono tornate ! Per la prima volta abbiamo deciso di dividere un capitolo in due parti visto che la prima l’abbiamo scritta quest’estate mentre della seconda ancora non si sa niente… Un giorno forse la scriveremo.

Un ringraziamento a tutti quelli che seguono NoR !



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