Triangolo....Un semplice triangolo....

di vocalista91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Un ragazzo strano ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Il cuore diviso ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Il comizio prima dello spettacolino ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: L'oscurità trama qualcosa.... ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Le Haybane ed il consiglio oscuro ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6: Sospetti e macchinazioni ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7: La visione raccapricciante.... ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8: Un appuntamento meraviglioso. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9: Uno scontro finito male. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10: Finalmente arrivano le spiegazioni ***
Capitolo 11: *** Due regni a confronto ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11: Percorsi obbligati. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Un ragazzo strano ***


Capitolo 1: La gita perfetta

Capitolo 1: Un ragazzo strano

(La storia si riferisce a quando Doremì e le altre, vanno in gita ed incontrano Akasuki e gli altri e dove Hanna è ormai grande)

"Attenti ragazzi a non scivolare ragazzi!! Le leggende dicono che chi cade su queste scale, avrà un’ondata di sfortuna per i prossimi 3 anni!!" Spiegò la signorina Seki, mentre osservava alcuni alunni che percorrevano la scalinata in fretta e furia e tra questi c’era anche Doremì, che però non si era accorta che Tetzuia proprio in quel momento stava mangiando una banana a cui, poi aveva tolto la buccia e l’aveva gettata a terra con poca cautela, proprio quando la ragazza dai lunghi capelli rossi, stava passando.

Doremì, non riuscì a pensare a niente, se non alla sua imminente caduta, che non arrivò mai, infatti delle braccia muscolose avevano provveduto a sorreggerla ed a farle mantenere l’equilibrio….

*

"Tutto bene ragazzina??" A parlare, era stato un ragazzo sui 17 anni: alto, slanciato, di una bellezza quasi eterea, carnagione leggermente pallida, capelli a caschetto, biondi, con la frangia portata avanti con il gel e due occhi stupendi: azzurri, come il ghiaccio….Ma la povera Doremì non poteva sapere, che quel ghiaccio era fatale….

"S….Sì: sto bene…." Rispose la bambina che era rimasta incantata da quello sguardo così distaccato, ma allo stesso tempo così….Non trovava le parole per definirlo, ma riuscì a definire l’estrema gratitudine che provò, quando l’aiutò a rialzarsi da terra e le pulì anche la maglietta, con una mano

"Doremì tutto a posto??" Chiese la professoressa Seki quando li raggiunse, abbastanza preoccupata

"Sì sta bene: ho bloccato la caduta appena in tempo…." Spiegò il ragazzo, stringendo la ragazza, forte….Decisamente forte….

La donna notò questo modo possessivo e guardò in modo torvo il ragazzo, mentre Doremì era arrossita giusto un po’ e non sembrava rendersi conto di niente, ma riacquistò una certa lucidità, quando la signorina Seki l’afferrò saldamente per un braccio e le sussurrò

"Andiamo via Doremì…." E così dicendo la trascinò dietro di se, sotto lo sguardo imperscrutabile del giovane e lo stupore generale di chi aveva assistito….

*

"Doremì: voglio dirti una cosa importante…." Cominciò la donna dai capelli neri: l’aveva condotta in un caffè, lontano da occhi indiscreti, non voleva che quel discorso lo sentissero anche altre persone

"Dica pure signorina Seki!!" Esclamò incuriosita Doremì, che aveva perso il disagio di prima ed era ritornata ad essere più tranquilla

"Volevo dirti che….Forse incontrerai altre volte quel ragazzo che ti ha soccorsa, ma per favore, non rivolgergli alcuna confidenza!! Non mi fido di quel ragazzo e ti consiglio di mantenere le distanze" Sentenziò la donna dopo la titubanza iniziale

La ragazzina dai lunghi capelli rossi la squadrò interdetta: in fondo lei era solo una bambina, come poteva sapere a cosa si riferiva la donna dai capelli neri??

"Non capisco tutta la sua preoccupazione: io non mi dono mai fidata degli estranei…."

"Questo lo so Doremì: è solo che vorrei che tu stessi molto attenta, in particolare modo a quel ragazzo!!" Replicò gentilmente l’insegnante sorseggiando il tè che aveva ordinato

Doremì annuì docilmente

"Come vuole lei signorina…."

*

"Alt!! Non parlatemi tutte in faccia!! Una alla volta!!"

"Allora?? Che cosa ti ha detto la signorina Seki??" Chiese Hanna, che fra tutte era la più curiosa, ma che aveva in un certo senso, fatto da portavoce per tutte quante le altre

Doremì prese a raccontare ciò che era successo, mentre Tetzuia ascoltava la conversazione, cercando di non farsi notare

Alla fine della spiegazione, tutte quante le amiche, sembravano non aver capito niente

"Ma di cosa può aver avuto paura la signorina??" Si domandò tra se e se Simphony, che pareva la più confusa

"Già….Non l’ho capito, neppure io…." Continuò Lullaby, che, forse tra tutte, era la più indicata per parlare di certi argomenti

"Di cosa parlate ragazze??" La voce troppo familiare di Akazuki si aggiunse al gruppo

Le ragazze, furono dubbiose, se dirgli o meno della questione, ma la rossa le anticipò e gli spiegò tutto nei minimi dettagli, ma la reazione fu ben diversa: la guardò cupo e poi, la prese per un braccio e la portò in un angolo appartato, dove si preparò a fare il suo discorso

"Doremì: voglio dirti che la signorina Seki ha ragione, devi stare molto attenta a quel tipo!!"

"Ma perché me lo ripetete tutti quanti?? Di cosa dovrei avere paura??" Chiese esasperata la ragazzina, che non riusciva a comprendere a cosa si riferissero tutti quanti

A quel punto, Akazuki fece una cosa, che colse Doremì impreparata: l’afferrò stretta e l’abbracciò sussurrandogli un’unica frase, che colpì molto la ragazza

"Ti voglio bene…." Dopo averlo detto, scappò via, lasciando la ragazza, con un rossore indescrivibile, sulle guance….

*

La sera arrivò senza che nessuno s’accorgesse di niente: troppo presi dalle loro faccende e dai loro giri in centro: Doremì ed Hanna s’erano fermate ad aiutare un signore ad arrivare a casa, dopo una mala caduta e sicuramente avrebbero fatto tardi per la cena

"Oh: mi si è slacciata la scarpa!! Vai avanti: ti raggiungerò!!" Esclamò Doremì che stava per inciampare sulle stringhe

Hanna annuì e corse verso l’hotel, pronta per sorbirsi una bella sgridata

La ragazza intanto si era riallacciata la scarpa e stava per dirigersi verso la stessa direzione imboccata da l’altra, quando una voce la fermò

"Chi si rivede: la ragazzina che ho aiutato stamattina…." Era la voce di quel ragazzo che l’aveva soccorsa, prima di quella caduta rovinosa: era appoggiato ad un palo della luce, poco distante da lei, con una sigaretta in bocca e gli occhiali da sole sugli occhi, gli davano un’aria da vero duro da copertina

La bambina l’avrebbe voluto ringraziare ancora per averla salvata da 3 anni di sfortuna, ma poi si ricordò dei vari avvertimenti ricevuti dalla professoressa ed Akazuki e si bloccò appena in tempo, limitandosi a fare un semplice sorriso ed a correre verso l’hotel, ma sfortunatamente, come era da rito, scivolò su un sasso finito lì da chissà dove e perse l’equilibrio, se non ci fosse stato ancora l’intervento di quel giovane….

Tuttavia, questa volta ebbero meno fortuna, infatti Doremì, si sbucciò un ginocchio

"Ahi che male…." Si lamentò dal dolore la ragazza, tenendosi ben stretta la parte colpita

A quel punto quel ragazzo biondo prese l’iniziativa e cominciò a pulire la ferita, come meglio poteva in quel momento, cioè, iniziò a succhiare e sputare il sangue e poi fece una fasciatura stretta con un fazzoletto che aveva in tasca

"Va meglio adesso??" Chiese prendendola in braccio, pensando che non c’è la potesse fare

"Sì….Molto, ma riesco comunque a camminare!!" Esclamò lei in risposta scendendo, ma il risultato fu un’altra caduta, sempre frenata in tempo dal ragazzo

"Vedo….Non fare l’orgogliosa: ci penso io!!" Sorrise il giovane in un modo così spontaneo, da far arrossire la bambina

"Potrei almeno sapere, come ti chiami??" Domandò lei, colpita da un moto di curiosità, lui fece una faccia da vero uomo di mondo e sussurrò

"Mi chiamo Kenta…."

TBC

Ke inizio!! X°°D

Disgustoso, dovevo impegnarmi di più!! ><

Cmq sxo ke qualcuno abbia apprezzato questo cap e prometto sul serio ke se mi spedite, anke 1 solo commentino (Anke una critica m va benissimo!!) nel prossimo cap m impegnerò di più!! ^^

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Il cuore diviso ***


Capitolo 2: Quando le preoccupazioni sono reali…

Scusate il ritardo di questo cap, ma ho avuto dei piccoli problemi, ma ora diciamo ke li ho sistemati!! ^__^”

Vi auguro buona lettura!! ^-^

OooO

 

Finalmente erano arrivati in prossimità dell’hotel: Kenta si era rivelato un ragazzo veramente dolcissimo!! Era stato gentilissimo: l’aveva tenuta in braccio per tutto il tragitto e aveva cercato di non farle pensare al male della ferita, distraendola con una parlantina a macchina.

La bambina faticava a capire il motivo per la quale, tutti avessero paura di lui: non sembrava pericoloso, come gli altri lo descrivevano!!

“Spero di non averti annoiato con tutte le mie chiacchiere!!” Esclamò il ragazzo appoggiandola a terra, quando ormai erano in prossimità dell’uscio dell’albergo

“Figurati!! Anzi mi hai divertito!!” Replicò la bambina dirigendosi verso la porta che le fu aperta dal ragazzo

“Un atto da vero gentiluomo!!” Sussurrò la ragazza sorridendo e salutandolo, mentre lui si dirigeva verso la città

Mentre percorreva il corridoio, si sentiva allegra, ma le passò subito quando vide il viso della signorina Seki, sbucare da una delle tanti porte scorrevoli

“Doremì, sei in ritardo!!” La sgridò l’insegnante venendole incontro, con sguardo severo

“Lo so e mi dispiace!!” Ribatté lei cercando di essere coraggiosa, ma il viso furente della signorina le fece cambiare idea in proposito

“Dimmi la verità: hai incontrato ancora quel ragazzo??” La domanda schietta dell’insegnante la colpì molto

“Non l’ho volutamente incontrato: mi sono fatta male ad un ginocchio e lui, mi ha gentilmente soccorsa….” Rispose la ragazzina, leggermente a disagio

La donna la guardò con più severità negli occhi e rigidissima le sibilò

“Fila a letto!!” La ragazza dai capelli rossi non se lo fece ripetere due volte: non le era piaciuta per niente l’espressione della signorina Seki, proprio per niente….

La ragazza stava per dirigersi verso la sua stanza, per raccontare alle amiche dell’accaduto, quando incrociò per le scale Tetzuia, che appariva turbato e teso come una corda di violino.

“Ciao Tetzuia!!” Esclamò Doremì vedendolo così irrequieto

Lui rispose con un sorriso tirato.

“Ciao Doremì….” Poi si guardò intorno, come ad avere paura se ci fosse qualcuno in giro. Dopo aver accurato l’ipotesi, s’avvicinò alla ragazzina e le sussurrò all’orecchio

“Dovrei parlarti….” E così l’afferrò per un braccio e la trascinò in un angolo, sotto le proteste della bambina che non capiva tutti quei misteri

“Allora mi vorresti spiegare perché mi hai trascinata qui in terrazzo?? Mi hai fatto anche male al polso!!” Si lamentò la ragazzina dai capelli rossi osservandosi il braccio lacrimante

Tetzuia parve più impacciato, mentre un’enorme rossore gli invadeva il viso, ma per fortuna, essendo buio, Doremì non si accorse di questo cambiamento di colore

“Ecco….Io volevo chiederti….Che cosa avete fatto tu e quel ragazzo prima di venire all’hotel….”

Anche se era ormai il crepuscolo, si potevano notare benissimo i movimenti pieni d’imbarazzo del ragazzino: si vedeva che non era abituato ad introfularsi nella vita altrui, a differenza di Akazuki che era stato abbastanza disinvolto….

Doremì si diede un piccolo pugno, per cercare di tornare al presente, dopo quei pensieri: ma cosa le era venuto in mente di paragonare Akazuki a Tetzuia??!! Mistero….

“Niente di particolare: mi sono fatta male ad un ginocchio, mentre stavo per cadere: lui, che passava di lì, è riuscito a frenarmi appena in tempo, ma non ha potuto evitare questo piccolo incidente…. Rispose Doremì mostrando, il ginocchio, fasciato alla perfezione con il fazzoletto di Kenta  

 “….Poi mi ha presa in braccio e mi ha accompagnato fino a qui, per paura che non c’è la facessi a camminare…. Poi aggiunse con occhi cuoriformi “….E devo ammettere che è stato un vero galantuomo!!”

Il ragazzo la guardò con occhi cupi, poi come per paura di parlare sibilò a bassa voce

“Quel ragazzo mi preoccupa: sarebbe meglio che ascoltassi i consigli dell’insegnante Seki….

“Aspetta un momento!! Come fai a sapere cosa mi ha consigliato la signorina Seki??” Chiese Doremì con una punta d’accusa nel tono

Il ragazzo diventò talmente rosso, che ormai era impossibile non vederlo e poi si portò una mano all’indietro nel tipico atteggiamento, di chi ha combinato qualcosa che ha tenuto nascosto

“Ecco….Io vi ho seguito fino al bar, dove vi siete fermati….Ed ho….Origliato….” La bambina lo guardò indignata, mentre gli stillava una maternale che avrebbe fatto impallidire anche il più palloso fra gli uomini

“Vergogna!! Queste cose non si fanno!! Comunque io non ci trovo niente di strano in  quel ragazzo, anzi, trovo che sia normalissimo ed allo stesso tempo gentilissimo!! A differenza di una mia conoscenza….” Spiegò la ragazzina con fare più che retorico, anzi, significativo

Fu un lampo.

Se Doremì avesse avuto il tempo di pensare, avrebbe commentato di sicuro, che quella era la giornata delle rivelazioni….

Il sua amico, con una velocità impressionante, l’aveva cinta a se con forza, mentre la ragazza cominciava a sentirsi le guance bollenti, mentre lui rivelava una confessione improbabile, per lei….

“Stupida!! Ma non l’hai ancora capito perché io ti ho sempre presa in giro, fino al limite della pazienza??!! Ti sei mai chiesta perché, alcune volte, invece mi sono rivelato così gentile con te!!??

Allora adesso te lo spiego io: perché ti voglio bene e volevo che tu ti accorgessi di me!!”

Ormai erano rossi da impazzire!!

Sembravano due metà di un cuore: già….

Come il cuore della piccola strega diviso in due, perché le era tornata in mente la dichiarazione che le aveva fatto Akazuki ….

Ed ora anche Tetzuia….

Che fare??!! Che pensare!!?? Che dire??!! Ma soprattutto….Chi scegliere!!??

Rimasero così immobili, fino a che l’apprendista non ebbe il coraggio di staccarsi da quella tortura, che la stava mettendo davanti ad un numero di domande indescrivibili, poi senza dire nulla, si era diretta a passi felpati verso la sua stanza (per paura di essere scoperta), dove si era nascosta sotto le grandi coperte del suo futon, mentre una lacrima gli scendeva dalle guance: piangeva in silenzio, ma neppure lei sapeva il perché….

 

*

 

Il parco abbandonato di Kioto.

Così lo chiamavano gli abitanti della città, perché tanto tempo fa non era stato abbandonato, anzi, i bambini ci venivano molto spesso per giocare con le sue bellissime altalene e con le sue giostre che giravano all’impazzata, ma un giorno….

Un banco di nebbia si era posizionato sulle sue estremità e l’aveva circondato tutto quanto, creando un’atmosfera tetra, come non lo era mai stata.

Da quel giorno le mamme avevano impedito ai loro figli di ritornare in quel posto, ma loro non ci rinunciarono senza lottare: fecero proteste su proteste per riavere la possibilità di poter giocare ancora una volta in mezzo a tutti i suoi divertimenti, ma un giorno trovarono un avversario che distrusse ogni loro probabilità di poter vincere la causa: un ragazzino di all’incirca 12 anni era scomparso sotto i pesanti strati di bianco del banco di nebbia, sconvolgendo tutti, compresi i bambini coinvolti nella protesta che fu annullata per eccessiva paura di scomparire anch’essi.

I metereologhi e gli studiosi, avevano dato la spiegazione, dicendo che la nebbia, era dovuta ad un fenomeno d’inquinamento dell’aria che aveva creato quel fenomeno, ma non erano riusciti a definire la sparizione di quel ragazzo….

Ma nessuno poteva sospettare il vero motivo della creazione di quella nuvola di gas: nessuno….

 

TBC

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Il comizio prima dello spettacolino ***


M dispiace x il ritardo di questo cap e ringrazio Light Angel x avermi commentato ed aspetto cn grande impazienza il seguito della sua Fic

M dispiace x il ritardo di questo cap e ringrazio Light Angel x avermi commentato ed aspetto cn grande impazienza il seguito della sua Fic!! ^__^

OooO

 

“W l’allegria!! Si torna a casa!!” Esclamò mogia Mindy, sospirando pesantemente: la gita era durata così poco….

“Su dai!! Vedrai che se ne faranno delle altre!!” La consolò Simphony, battendole amichevolmente, la mano sulla spalla

“Doremì: sei triste anche tu perché è finita la gita??” Chiese Melody, vedendo l’amica con un viso troppo cupo, per il suo carattere

Lei alzò lo sguardo pigramente, verso l’altra, poi, con un sospiro addirittura più pesante di quello dell’amica bionda

“No….Sono solo stanca….” La bambina castana le lanciò un’occhiata stranita: evidentemente non ci credeva

“Lullaby, Simphony, Mindy!! Vi posso parlare in disparte??” Domandò la violinista, notando che Hanna stava distraendo la bambina rossa, così da evitarle eventuali dubbi

Le ragazze fecero cenno di sì e si diressero verso l’angolo più nascosto della stanza, ma dovevano fare in fretta il loro comizio: fra qualche minuto sarebbe arrivata la prof. Seki ad avvisarle che era ora di andare

“Parla pure Melody: ti ascoltiamo!!” Sorrise Lullaby incoraggiante, anche se sembrava aver intuito il motivo del raduno

“Ecco….Avete notato com’è giù di corda Doremì??”

“Lo è quasi sempre!!” Ironizzò la bambina dalla capigliatura azzurra

“Sì, ma questa volta è diverso!! L’ho avvertito anch’io!!” Replicò la chitarrista in difesa di Melody

“Che sia successo qualcosa di grave??” Chiese Simphony, ormai entrata anche lei nel giro dell’ansia

“Non credo che si successo qualcosa a livello, di famiglia!!” Tutte le altre fissarono per un lungo istante la flautista, che aveva sussurrato in un soffio quella sentenza

“Cosa te lo fa credere??” Chiese dubbiosa la bambina che suonava la fisarmonica

“Bhè!! Quel viso è tipico di chi non sa cosa fare….Però in amore!!” Ribatté lei che di queste cose se ne intendeva ed alla grande: erano memori le sue consulenze su cuori infranti, fulminati, incompresi, ricambiati….

“Credete che possa essere successo qualcosa con Akazuki??” Domandò la bambina dagli occhi verdi con fare più soprapensiero che allarmato

L’attrice prese il mento con una mano, com’era suo solito, quando doveva riflettere

“Mmmm….Potresti avere ragione Mindy!! Però con Akazuki non credo che possa essere accaduto qualcosa di così tremendo….

“E se non fosse solo per Akazuki??” S’inserì Melody, che, pur essendo stata la prima a sollevare il discorso, aveva parlato meno di tutte le altre

Simphony sbatté il pugno sulla mano aperta

Ma certo!! Vi ricordate di quel ragazzo che aveva salvato Doremì dalla caduta?? Pare che sia stato lui a riaccompagnarla qui a l’Hotel ieri sera!!” Tutte quante la guardarono per un pezzo sbalordite, non essendo a conoscenza di quel pettegolezzo, che poteva aver sparso in giro, una delle tante lingue velenose della scuola

“Quel ragazzo non mi piace molto….E’ troppo….Troppo misterioso….” Sentenziò la  più raffinata del gruppetto, facendo una faccia, che sembrava più una smorfia che un viso incupito

“Neanche a me ha fatto una buona impressione!! E’ molto più grande di noi….Avrà 16….17 anni massimo….” La straniera espresse la sua opinione meno schiettamente del solito: evidentemente quella discussione, era delicata anche per lei….

“Già!! Pare che si chiami Kenta!! Ho sentito Doremì che ne discuteva ieri con la signorina Seki, quando è ritornata in ritardo!!” La bambina di spettacolo, fornì nuovi dettagli sul misterioso ragazzo, dando alle altre la possibilità di fantasticare ulteriormente sul suo nome, se poteva avere qualche legame con qualcosa di maligno….

Purtroppo, i brevi minuti che vennero concessi, finirono più in fretta del previsto: la prof Seki si era affacciata nella loro camera e le aveva avvisate che dovevano scendere, perché il pullman era arrivato….

La bambina dagli occhi rossi, pareva più allegra di qualche momento fa, anche se….I suoi sorrisi….Le sue battute….Tutto aveva uno scenario così finto….

Sembrava di assistere ad uno spettacolino che ad una scena di vita reale….

Il gruppetto che aveva ingaggiato quella dura battaglia psicologica e verbale, si diresse verso il bus, con tanti punti interrogativi nelle loro testoline, mentre Hanna appariva, come suo solito, felice ed allegra con tutti, mentre la pianista….Continuava la sua messa in scena con una maestria e perfezione indegna….

Aveva salutato i F.L.A.T con disinvoltura: con il ragazzo dai capelli tendenti al fucsia, aveva scambiato un breve saluto, seguito da un abbraccio….Niente di più….Una semplice finzione….

Ed ancora con tutti i suoi dubbi ed il suo cuore frantumato in due parti, aveva risposto alle classiche frecciatine di Tetzuia, che sembrava partecipare a quella commedia, coinvolgendosi, quanto la streghetta pasticciona….

Ma nessuno sapeva che dall’alto….

2 occhi color ambra, li stava osservando dall’alto maligni….

Mentre le sue labbra si piegavano in un ghigno….

Niente sarebbe stato come prima….

Niente….

E quelle stupide streghe e quei maghi….Avrebbero versato amare lacrime….Nessuno si sarebbe salvato dalla sua vendetta….

Nessuno….

 

TBC

 

Sxo ke vi sia piaciuto!! ^^”

Anke se era leggermente breve!! ^-^

Al prox cap!! ^.^

            

    

 

   

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: L'oscurità trama qualcosa.... ***


Il pullman era ormai arrivato a destinazione ed i ragazzi scendevano dalla vettura per riabbracciare i genitori e poter tornare a casa

Il pullman era ormai arrivato a destinazione ed i ragazzi scendevano dalla vettura per riabbracciare i genitori e poter tornare a casa

Lullaby e Mindy scesero insieme, chiacchierando come due sorelle che ridevano e scherzavano e si divertivano….

Ma Doremì non pareva dello stesso avviso….

Era tranquilla vero, ma una strana paura si era insediata in lei: la paura di perdere due amici cari come Tetzuia o Akazuki….

Abbracciò la mamma ed il babbo cercando di simulare felicità, ma dentro di se era preoccupata per quello che stava scoprendo dentro di se troppo velocemente….

Pian piano stava cominciando a comprendere che lei aveva avuto per entrambi i ragazzi un forte sentimento, aldilà della semplice amicizia….

Per Akazuki si era manifestato in modo semplice e naturale, come le capitava di solito con un ragazzo della quale s’era invaghita….

Ma con Tetzuia era stato tutto diverso: si erano sempre presi in giro fin dal primo giorno d’asilo in cui, per la prima volta, incrociarono i loro sguardi e da allora era stata battaglia!!

Ma ora riscopriva un sentimento strano dopo tutte quelle litigate….

Tutte le volte che usciva da un bisticcio con lui, era più arrabbiata di prima….Tutto perché lo amava, come amava Akazuki….

E tutto ciò era estremamente complicato e stupido….

Un triangolo vecchio stile….

Quando fu finalmente a casa si stese di peso sul letto, provocando un tonfo morbido e soffice a cui si susseguì uno stropicciare le lenzuola ad opera della testa della rossa che ormai si sentiva confusissima e spaesata: cavoli!! Che situazione!!

Si rialzò e si prese la testa tra le mani, strofinandosi i capelli

"No!! Uffa!! Che incubo!!" Esclamò la bambina, notando che grazie a tutto quello strofinare e stropicciare i capelli, aveva sfatto i suoi due codini rendendoli più pendenti verso il basso, in modo che la chioma folta e lunga potesse finalmente essere libera dalle due code

Doremì prese il pettine dalla scrivania e cominciò a lisciarseli spazientita: dovevano proprio disfarsi adesso?? Aveva tante cose a cui pensare!!

Comunque non fece in tempo a dire o fare niente, perché sua madre la chiamò da di sotto

"Doremì??!! Mi faresti un favore??!! Puoi andarmi a comperare la carne che ti voglio fare un bella bistecca??!!" In quel momento la streghetta non pensò più a niente, troppo intenta sbavare per quella deliziosa pietanza: due secondi dopo era sulla strada che conduceva dal macellaio, mentre cercava invano di rifarsi le code

"Accidenti!! Potevo portarmi uno specchietto!!" Sbuffò ritornando all’alterazione iniziale di quando si era rintanata in camera sua, anche se pensare alle sue bistecche l’aveva tirata un po’ su di morale: cosa avrebbe fatto senza le sue deliziose e dolcissime bistecche alla griglia….

Assorta nei suoi pensieri di lussuosa gola, non si accorse che stava andando a sbattere contro un ragazzo che andava nella direzione opposta, ma anche lui non appariva molto concentrato sulla strada….

Si scontrarono, com’era prevedibile e cascarono a terra come sacchi di patate

Il ragazzo si riprese quasi subito, alzandosi in piedi e porgendo la mano a Doremì per aiutarla ad alzarsi, ma appena incrociarono lo sguardo si riconobbero subito

"Kenta??!!"

"Doremì??!!" La sorpresa che provarono all’unisono di ritrovarsi faccia a faccia, in un posto in cui pensavano di non rincontrarsi mai più, favorì l’allegria iniziale della ragazzina che domandò felice

"Tu abiti qui??!!"

"Più o meno….In realtà abito a Kyoto, ma qui è dove vado a scuola…." Spiegò il ragazzo sorridente

"Ma allora ci possiamo incontrare spesso??!!" Chiese Doremì felicissima: quel ragazzo lo configurava come una persona molto gentile e simpatica che, anche se l’aveva aiutata solo una volta, gli aveva subito stimato fiducia ed allora le ritornava in mente il perché di tanta agitazione da parte degli altri….

"Credo proprio di sì!!" Rispose lui disinvolto

"Magari mi presenterai anche le tue amiche Lullaby, Mindy, Simphony, Melody ed Hanna!!" Aggiunse mentre cominciava ad avviarsi

"Ora devo andare!! Ho una commissione da sbrigare!!" Affermò infine andandosene via salutando la ragazza con a mano e lei ricambiò il gesto a sua, riprendendo la direzione per il macellaio, ma si fermò di botto ripensando alle parole del giovane e ci rimase talmente che non potè fare a meno di interrogarsi

"Ma lui come sapeva i nomi delle mie amiche??!!"

*

Tra il fitto banco di nebbia, residente da tempo nel parco di Kyoto, si stava svolgendo un’accesa discussione ormai trasformata in lite: un uomo incappucciato con un nero mantello stava rimproverando aspramente un fanciullo, anch’esso ricoperto dallo stesso indumento

"Non hai scusanti moccioso!! Neppure una!!"

"Ma signore io…."

"Non tentare di rabbonirmi!!" Gli urlò contro l’uomo con un’ira violenta ed improvvisa, accentuata dal suo dito indice che era puntato addosso al giovane minacciosamente, ma non ebbe più molto tempo d’insultarlo perché una figura imponente e più tenebrosa, addirittura dell’oscurità, si stagliò su di essi come un divisore

"Calmati Colère!! Ricordati che io non tollero questo comportamento, anche se non fa altro che aumentare il mio potere…." L’uomo ed il ragazzo s’inchinarono immediatamente verso l’immagine, mentre essa si sedette sopra un trono fatto di cristalli neri che emanavano un’aura intensa, ma buia come quel luogo….

"Mio signore!! Neid ha fallito nuovamente!!" Sentenziò Colère rialzandosi in piedi e puntandogli ancora il dito contro, ma questa volta il fanciullo replicò prontamente

"Hai un problema con me Colère??!! Prova te ad attaccare ed a sequestrare una persona che gode della protezione dei nostri più grandi avversari!!" Il più anziano dei due ammutolì improvvisamente: il ragazzo aveva ragione!!

Anche se avesse provato lui a cimentarsi in quella missione, era pressoché impossibile portarla a termine senza allertare i loro nemici….

"Scusa patetica…." Un sibilo sommesso si diffuse nell’area circostante, facendo rizzare i capelli al giovane, mentre l’uomo ed l’altro seduto sul trono ghignavano perfidamente

"Bentornato Lujuria…." Sussurrò flebilmente l’uomo appoggiato sul seggio oscuro

Una ragazzo sui 16-17 anni, comparve dal nulla come se avesse creato una voragine spazio-temporale: i suoi corti capelli biondi a caschetto si muovevano con il leggero vento procurato dalla perturbazione, mentre i suoi occhi gelidi apparivano ghignanti

"Già….Bentornato…." Soffiò forte il giovanetto con stizza: Lujuria e lui si conoscevano da molto tempo, ma non aveva ancora imparato ad accettare la sua presunzione….Ma allo stesso tempo lo invidiava per quella sua sicurezza di sé e delle sue capacità….Un’invidia che lo arrovellava da tempo….

Il biondo s’inchinò, come prima per gli altri due, poi ritornò in piedi ed un sorriso malvagio gli percosse le belle labbra piene

"Non c’è più bisogno di quell’incapace di Neid….Ora me ne occupo io…." Il fanciullo incappucciato scoppiò a ridere istericamente

"Tu pensi di rubarmi il compito Lujuria??!! E’ da ben 2 anni che seguo la nostra vittima e…."

"….E appunto per questo tocca a me questa missione: se tu in 2 anni non sei riuscito a combinare niente, non combinerai nulla anche per i prossimi!!" Lo interruppe il giovane senza cappuccio avvicinandosi a lui, mentre l’altro indietreggiava spaventato

"Adesso basta Lujuria!! Ed oltretutto come ti sei permesso di venire qui senza il mantello??!!" Intervenne l’uomo col cappuccio: il ragazzo dagli occhi gelidi esclamò crudele

"Io vengo qui come mi pare e piace e non sei tu a dettare ordini!! Quando il nostro signore deciderà che io mi devo mettere il mantello lo metterò!! è__é"

"Riluttante come sei agli ordini mi stupirei non poco!! >o<"

"Mettiti il mantello Lujuria!! ><" Ordinò la figura sul seggio di cui ancora non si vedevano altro che i lineamenti

"Ok!! ^-^" Le due persone in piedi caddero a terra stile anime, mentre il ragazzo schioccava le dita ed un lungo mantello nero come gli altri, lo fasciò da capo a piedi rendendolo praticamente uguale agli altri due

Dopo questa operazione l’uomo sul trono dei cristalli neri affermò deciso

"Ti concedo la possibilità di occuparti di questo greve compito…."

"Ma signore…."

"Non mi interrompere Neid!! Comunque ti consiglio cautela: ho scoperto che un unità magica dei nostri avversari, sta sorvegliando la nostra preda e siamo stati informati che il suo Power Ring è al livello 45…." Neid e Colère sgranarono meravigliati: cavoli se il loro nemico era forte!! Ma Lujuria parve divertito da questo immenso potere magico e concluse semplicemente

"Me la caverò!! Mi sono allenato parecchio negli ultimi tempi!!"

"Se ne sei sicuro tu Lujuria….Comunque sei che la Haybane Lakka non ti darà troppe complicazioni??" Chiese incuriosito l’uomo sui cristalli neri: il biondo scosse il capo

"Non ha ancora il pieno controllo dei suoi poteri e comunque sulla terra ha un altro nome…."

"Ah, davvero?? E quale sarebbe??" Domandò Colère intromettendosi nella discussioni dei due

Lujuria sogghignò

"Doremì Harukaze…."

TBC

LightAngel: T ringrazio x i tuoi complimenti e cm vedi (Appena ho potuto: quegli esami m stavano uccidendo!! ;__;) ho subito aggiornato!! ^__^ Sxo d vedere presto il nuovo cap della tua bellissima storia!! :-D

Isabella: T confesso ke sn molto indecisa sulla coppia ke metterò alla fine della storia: ho 1 gran paura ke se ne scelgo una, dopo tt quanti m verranno addosso xkè dovevo scegliere l’altra!! T__T Andrà a finire ke la metterò ai voti….(Sn 1 gran indecisa!! ^^") Grazie x il complimento!!

Jenna3: Cm vedi ho aggiornato!! :-D Scusa x il ritardo cn la quale m sn fatta attendere, ma sxo ke tu nn sia troppo arrabbiata cn me!! ^^"

Valy chan: Prima d dire qualsiasi cosa devo fare il solito rito: crepi!! ^-^

Grazie x i tuoi auguri (Mamma mia….Tu il prox anno….In bocca al lupo!! ^-^) e cm hai visto ho aggiornato appena ho potuto (Tanto m manca ancora qualke giorno prima ke inizino gli orali!! ^__^): vieni a commentare presto!! :-D

WitchRita: Altro ke rompiscatole e pignola!! ^-^ M hai fatto i complimenti!! :-D Grazie x l’augurio (Credo m sia servito….Quando ho visto la pagella m è sembrato d svenire!! ^^")

Ysi: Ank’io avevo 1 gran paura d nn farcela….^^" M stavo massacrando cm 1 uovo strapazzato, ma alla fine è stato tt abbastanza semplice: la tensione si scioglie quando t trovi davanti il foglio protocollo!! ^__^

In bocca al lupo x gli esami e se li hai già fatti, m piacerebbe sapere cm è andata!! :-D (Sempre se tu vuoi dirmelo….In fondo sn informazioni riservate!! ^-^)

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Le Haybane ed il consiglio oscuro ***


Un altro monotono giorno di scuola stava per iniziare e sulla testa di Doremì pendeva la lama della ghigliottina: quel noiosissimo e normalissimo giorno di scuola era accompagnato da un fatto agghiacciante…

Un altro monotono giorno di scuola stava per iniziare e sulla testa di Doremì pendeva la lama della ghigliottina: quel noiosissimo e normalissimo giorno era accompagnato da un fatto agghiacciante….

"Mindy, hai preso 80 su 100!!" Esclamò la signorina Seki sorridendo e porgendo il compito alla bambina che sorrise a sua volta

"Oh Yeah!!" Celiò lei felicissima di non aver preso il solito 75….

"Reika, hai preso 95 su 100!!" La ragazza sbuffò indispettita, mentre correva a ritirare la sua verifica: era una vanesia da paura e non le piaceva affatto aver preso solo 5 miseri punti in meno dal 100 su 100….

"Masaru, hai preso 70 su 100!!" Il ragazzo dallo sguardo di ghiaccio, prese il compito e l’osservò con indifferenza, anche se era contentissimo di non aver preso la sufficienza….

"Tetzuia, hai preso 65 su 100!!" Il bambino con i capelli sparati in aria, aveva una strana faccia da miracolato e ringraziava Dio di essere scampato per un pelo dall’insufficienza….

"Doremì….Come al solito hai preso 25 su 100!!" Abbaiò la donna irritata della collezione di gravemente insufficienti della rossa che ora si stava avvicinando alla cattedra in punta di piedi, come per paura di risvegliare una belva furiosa….Ed erano alla soglia per poter raggiungere questo traguardo

Per fortuna, però, la donna si limitò a soffiare stizzita borbottando un sacco di lamentele, ma non aggiunse nient’altro, lasciando la ragazzina libera di ritornare al proprio banco

La ragazzina sospirò rassegnata, scrutando con aria depressa il suo compito: grazie al cielo la signorina Seki non le aveva fatto una ramanzina lunghissima, ma sua mamma doveva essere già a casa che se la ripassava....

La docente stava ormai per iniziare la lezione di aritmetica, quando la porta si aprì e su di essa si stagliò la figura magra e slanciata del vicepreside, come sempre infagottato nei suoi abiti elegantissimi che sembravano usciti da una serata di gala e contornata dalla sua aria severa e seria che spaventava a morte tutti i bambini che avevano la sfortuna di incrociarlo per i corridoi….

Si sistemò gli occhiali con tono d’importanza, prima di cominciare a parlare

"Professoressa Seki: posso parlarle un attimo??" La donna apparì spiazzata dalla domanda, ma non fece commenti in proposito e seguì l’uomo

Intanto nella classe si udiva un mormorio eccitato....

"Chissà cosa vorrà??"

"Non sarà successo qualcosa di grave??"

"Forse deve dirgli un avviso importante??"

"Ma che razza di voto è 59 su 100?? Mi poteva almeno dare 60!!"

Era un continuo chiacchiericcio di ipotesi e lamentele per i voti presi nella verifica, ma furono frenati dalla porta scorrevole che si riapriva mostrando sulla soglia non la figura della professoressa o del vicepreside, ma di una ragazzina come loro

I lunghi capelli azzurrissimi erano legati in due chignon ai lati della testa, mentre i due profondissimi occhi neri come la pece scrutavano vivaci il resto della classe

Doveva avere origini indiane e si notava soprattutto dalla carnagione olivastra e dalla forma degli occhi che erano a mandorla, ma anche dall’abbigliamento: vestito lungo, di colore giallo – arancione, smaniato, con sopra un foulard rosso ciliegia, delle bellissime scarpe lucidissime dello stesso colore dello scialle ed un puntino rosso vermiglio disegnato al centro della fronte

"Salve a tutti!!" Esclamò lei con voce squillante che era in sintonia perfetta con il resto del suo look molto solare

" Ciao!!" Replicarono in coro gli altri bambini, anche se presi un po’ alla sprovvista da quella apparizione inaspettata

"Vedo che avete già fatto conoscenza con Kalì!!" La figura della professoressa Seki era apparsa esattamente dietro alla bambina indiana

"Questa sarà una vostra nuova coetanea per i prossimi 4 mesi!! Si è trasferita qui da Calcutta!!" Spiegò gentilmente la donna, lasciando tutti i ragazzi a bocca aperta sapendo da dove proveniva Kalì....

Ovviamente Reika si sentì offesa da tutte queste attenzioni e borbottò sommessamente alcune frasi però incomprensibili agli altri

"Dunque, dunque Calì….L’unico posto libero è quello davanti a Mindy e di fianco a Reika!! Puoi sederti lì!!" Sorrise dolcemente la signorina indicandole il banco libero sulla quale l’indiana ci si fondò senza tanti complimenti, prontissima ad imparare un sacco di cose nuove

Fu una lezione particolarmente piacevole per gli standard: la nuova arrivata alzava la mano ogni due secondi per chiedere informazioni su ciò che spiegava l’insegnate e quest’ultima, per rendere la situazione più didattica, chiedeva ad un alunno a sorte di fungersi da prof. per la bambina

Fu un continuo ridacchiare per gli errori dei compagni ed un gran tram, tram di interrogazioni a tappeto su tutto ciò che Calì chiedeva: musica, aritmetica, artistica, giapponese….

Era un continuo chiedere e rispondere alle sue curiosità e molte volte i ragazzi scherzavano sulla sua ingenuità, ma le bambine la trovavano veramente simpatica e vogliosa di studiare: non doveva aver avuto molte opportunità di farlo con tutta la povertà in India….

Quando la campanella della ricreazione suonò, gli scolari rimasero storditi dalla brevità di quella prima ora: mamma mia se il tempo era volato!!

E chi aveva detto che quella giornata sarebbe stata terribile??!!

Con la sua simpatia e spiritosaggine Calì aveva fatto dimenticare alla classe l’uggiosità di tutto quanto!!

"Scusami Calì!! Ti posso parlare in privato??" Domandò come sempre gentilmente la signorina Seki, mentre la ragazzina annuiva docilmente e si dirigeva a passo spedito verso la cattedra

Doremì e Mindy, pervase dalla classica curiosità, cercarono di origliare il più possibile la conversazione, ma colsero soltanto una frase

"Gli Haybane sono una delle categorie di angeli minori: hanno piccole ali, come quelle delle aquile ed una scintillante aureola in testa!!" A dire questo non era stata la professoressa, come le due si immaginavano, ma la piccola Calì!!

Era strano pensare che una bambina così piccola, s’intendesse così tanto di leggende e miti, perché le Haybane erano un vero e proprio mito….

Una volta la nonna di Doremì le aveva raccontato che, secondo le leggende, esistevano nell’antichità solo 7 Haybane, con a capo una di stirpe Yukinari che aveva preso lo stesso nome della categoria….

Chissà come mai Calì e la professoressa Seki avevano parlato di questa favola….

*

"Sloth non lavora per niente??!!" Chiese adirato Colère scagliando a terra un vaso prezioso che adornava la sala di quella reggia….La reggia delle tenebre

"Calmati stupido!! Costano un occhio della testa quegli affari!! ><"

"Non il momento di fargli la predica sul risparmio Geiz!! ^__^" Esclamò accomodante un ragazzo nell’ombra che stava mangiando con voracità il frutto di un’ostrica

"Vai a fare le tue porcherie da un’altra parte Glotonerìa!!" Sghignazzò la voce profonda e suadente di Lujuria

"Smettila di fare il capo della situazione!!" Replicò una voce piena di altezzosità

"Non mi ero accorto che ci fossi anche tu Orgueil!! E c’è anche Sloth!!" L’ultimo nominato dalla voce sbarazzina di Neid, si fondò su un divano e si mise a sonnecchiare come se niente fosse, sotto lo sguardo incupito di Colère

"E questo stupido dovrebbe far parte della forza del consiglio oscuro!!??" Chiese con disprezzo e disgusto senza pari, sedendosi su una raffinata poltrona che trasudava ricchezza, come il resto della stanza….

"Sai che lui è fatto così: in fondo non rappresenta l’accidia??" Chiese scherzosamente Orgueil sedendosi anche lui

"Ma tu che rappresenti la superbia non fai mica come lui!!" Cercò di replicare l’uomo, aggrappandosi sugli specchi

"E la sua voce altezzosa ed i suoi modi di fare dove li mettiamo??!!" Ribatté acido Neid geloso di tutte quelle attenzioni per Sloth….

"Tu sei uguale spiaccicato a ciò che rappresenti: l’invidia!!" Sbottò adirato Colère, cercando un sostegno che non veniva

"Perché?? Tu no?? Sei sempre arrabbiato!! E rappresenti l’ira!!" Cinguettò Lujuria svaccandosi su un divano in modo molto osceno

"Ha parlato il rappresentante della lussuria…." Ribatté Geiz prontamente

"Oh andiamo!! Visto che ci siamo, ripassiamoci tutti quanti: Glotonerìa rappresenta l’ingordigia, tu Geiz l’avarizia, io Lujuria la lussuria, Orgueil la superbia, Sloth l’accidia, Neid l’invidia e tu Colère l’ira!!" Urlò adirato per la prima volta il rappresentante della lussuria alzandosi in piedi e fulminandoli tutti quanti con un’occhiata

"Comunque non eravamo venuti qui per litigare, suppongo….Ma perché Lujuria voleva dirci qualcosa di molto importante…." Spiegò Neid con calma quasi innaturale, come se avesse paura di far esplodere una bomba da un momento all’altro

Il biondo sogghignò malefico con gli occhi diventati ormai come due fessure

"Ho trovato un modo per rapire Doremì…."

TBC

Sikky: E subito ho aggiornato!! :-D (Sxando d nn aver deluso le aspettative….^^")

X la coppia sn tremendamente indecisa: consigli??

LightAngel: In effetti ho preso 1 po’ di ispirazione dalla tua storia….^^"

Senza copiare i dettagli ovviamente!! ^-^

A proposito della tua storia….Appena puoi aggiorna presto!! Anzi no!! Prestissimissimissimo!! ^___________^

In effetti quando ho creato Lujuria (1 nome veramente complicato….^^") ho sbavato 1 pokino….Ma giusto 1 pokino!! >////<

X Kenta t posso solamente dire ke come ragionamento c 6 andata vicino….Molto vicino e t devo fare i complimenti x la xspicacia!! :-D (La suspense c vuole sempre in questi casi!! ^-^)

Isabella: Sn contentissima ke la storia t piaccia!! :-D

Io x gli esami sn passata cn buono!! ^__^ (Meno male ke nn m mangi viva se mettessi in coppia Doremi cn Tetzuia!! ^^" C sto riflettendo….Il verdetto dovrebbe arrivare fra poco!! :-D)

Ysi: Sn contenta ke tu sia andata bene!! ^__^

Stasera festeggio x la buona riuscita degli esami!! ^o^

Farò 1 brindisi anke x te (Grazie anke x i complimenti!! ^-^)

Giuly: So ke nn m crederai mai, ma io voglio dirtelo: le tue parole d incoraggiamento m hanno commossa….

Sul serio!! M è capitato rare volte d conoscere delle xsone ke abbiano saputo spronarmi così!! (Una d quelle è una mia amica del cuore!! ^-^)

Sn 1 di quelle ragazze ke badano molto a ciò ke dicono gli altri e sapere ke c’è della gente ke t sappia risollevare ed insegnare ke nn bisogna affidarsi solo agli altri, ma anke ai tuoi gusti è un vero e proprio toccasana in questo mondo…. T ringrazio x i complimenti ed anke x i tuoi incoraggiamenti!! ^_________________^

Continua a seguirmi!! :-D

Sita: Ed ecco a te l’aggiornamento cn altri intrighi e misteri da svelare!! ^__^ Grazie per i complimenti

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6: Sospetti e macchinazioni ***


I giorni passavano normalmente e senza particolari problemi per Doremì e le altre, ma sulla ragazza aleggiava sempre il pensiero delle rivelazioni d’amore di Akazuki e Tetzuia…

I giorni passavano normalmente e senza particolari problemi per Doremì e le altre, ma sulla ragazza aleggiava sempre il pensiero delle rivelazioni d’amore di Akazuki e Tetzuia….

Più ci pensava e più ci stava male….

Ogni volta che vedeva il suo coetaneo per i corridoi, non erano più soliti scambiarsi occhiate sarcastiche o frecciatine….

Era come se la loro amicizia si fosse interrotta per causa riflessione….

Ed Akazuki non lo sentiva più da settimane….

La bambina sospirò e cercò di pensare a ciò che avrebbe potuto dire a quei due: voleva bene ad entrambi….Li amava allo stesso modo, ma per lei serviva altro tempo prima di capire quale dei due ragazzi poteva essere il più….

"Doremì: ti sei incantata??" La voce limpida e cristallina di Hanna la risvegliò dai suoi tormenti e sorrise alla faccia inquisitoria della figlia adottiva

"Forse….Alcune volte mi capita di pensare troppo!!" Celiò la rossa tranquilla

"Sarà….Ma ti vedo preoccupata!!" Replicò con disinvoltura la bionda cominciando a correre verso casa, dove la sua mamma la stava accompagnando

"E’ una tua impressione Hanna!! Sono solo stanca per il troppo studio!!" Ribatté a disagio la ragazzina cercando di apparire il più naturale possibile

"Tu studiare!!?? Il tuo studio maggiore è quello lì di aprire un libro di fumetti ed osservarlo in tutto!!" Cinguettò la streghetta sfuggendo appena in tempo al rimprovero della sua coetanea, nascondendosi nel Maho

Doremì sbuffò indispettita e si diresse verso casa, ritornando tra i suoi pensieri tormentatori….Senza sospettare minimamente che molti occhi indiscreti e malvagi osservavano tutte le sue mosse….

*

Il giorno dopo a scuola fu pieno di sorprese!!

Prima di tutto la piccola bambina indiana Calì andava in giro da tutti i compagni di classe a chiedere se potevano diventare suoi amici ed ogni volta i ragazzini rispondevano a disagio con un sì oppure con un *Ehm….Va bene!!* e quando il turno capitò alle tre apprendiste accadde lo stesso, soltanto che Hanna aiutò molto ad uscire dall’imbarazzo iniziale e lei e Calì divennero ottime compagne!!

Anche se Doremì pareva molte volte osservata dall’indiana….Forse era solo una sua impressione!!

E come se non bastasse incrociò anche Kenta per i corridoi della scuola….Strano, ma vero!!

Si salutarono e la bambina rossa ne approfittò per presentarlo alle amiche che lo salutarono timidamente e Melody, una ragazza molto impacciata soprattutto con l’altro sesso, arrossì un poco

"Come mai sei venuto qui??" Domandò affabile Lullaby come se gli capitasse spesso di incrociare studenti di 16 anni per le vie della loro scuola….

"Il preside della mia scuola è amico del vostro ed aveva urgenza di consegnare un documento importante qui, ma non voleva affidarlo alla posta perché lui aveva paura di perderlo: ha avuto un paio di brutte esperienze….Allora mi sono offerto io!! Il preside si fida ciecamente di me, anche perché sono uno degli studenti più brillanti a suo parere!!" Spiegò docilmente il bel biondo, ma due persone in particolare osservavano scettiche il ragazzo che parlava tranquillamente con le bambine: uno era Tetzuia, l’altra era la signorina Seki….

Il bambino con i capelli sparati in aria lo scrutava con gelosia ed invidia, forse per il fatto che si potesse permettere tutte queste confidenze con la bambina amata, ma la prof. Seki lo fissava con disprezzo ed odio e tutto era troppo strano….Decisamente strambo….

"Scusatemi madmoiselle, ma ho una consegna da fare!!" sentenziò il giovane congedandosi dalle ragazzine che lo osservavano sognanti ed anche le altre bambine erano dello stesso parere e Reika si stava rimproverando di non essersi messa neanche un po’ di profumo!!

Ma Calì non sembrava troppo interessata ad una relazione sentimentale con quel Kenta: lo guardava diffidente con occhi accesi ed attenti, come se lui potesse nascondere immensi segreti….

Ed a parer suo ne aveva parecchi….

*

"Ti ringrazio veramente per il tuo piccolo impegno!!" Esclamò allegro come sempre il preside che era tutto il contrario del suo vice: aria allegra, amabile ed affabile, lineamenti più morbidi e cicciotti e vestiti più comodi anche se sempre eleganti in tutto il loro savoir-faire

Kenta sorrise amabilmente al preside della scuole e lo tranquillizzò dicendo che per lui era stato un piacere e che non c’era neanche bisogno della mancia….

"Anche se….Se proprio insiste….Non mi farebbero mica male qualche Yen!!" Il direttore rise insieme al ragazzo e lo accompagnò alla porta dove lo salutò e gli diede veramente qualche Yen

"Devo venire più spesso a consegnare qualcosa qui!!" Scherzò tra se e se il ragazzo allontanandosi allegro ma una voce fredda e tagliente lo richiamò

"Aspetta Kenta: avrei bisogno di parlarti…." Il giovane si voltò e vide la figura dell’insegnante di Doremì vicino ad una porta: la sua aria non aveva niente di rassicurante ed il modo con cui lo guardava era tutto un programma….

"Immagino che non voglia parlarmi qui…."

"Il mio studio è libero adesso: seguimi!!" Non aveva la benché minima forma di un invito a parlare civilmente, anzi, da come gliela aveva detto era un ordine….

Il bel biondo sospirò rassegnato a seguirla e si chiuse la porta alle spalle, pronto ad una lunga ed impegnativa conversazione da sostenere….

*

"Così Lujuria tu avresti un piano??!!" Sbottò acidamente Orgueil che in quel momento non indossava il lungo mantello nero come la pece, ma degli abiti comuni

"Già….Illustracelo caro!!" Esclamò con tono fintamente accomodante Neid che aveva abbandonato anche lui le vestigia del Consigliere Oscuro

Lui rise schernendo i due consiglieri della superbia e dell’invidia

"Se volete rubarmi l’idea avete perso tempo!! Il mio piano può essere attuato solo da me!!" Neid lo guardo con un lampo del suo sentimento negli occhi, mentre Orgueil lo fissava con i suoi occhi ambrati disgustato e troppo orgoglioso per ammettere che aveva pensato veramente di fregargli il piano….

Il consigliere della superbia scosse i lunghi capelli rossi, legati in una coda in modo iracondo e pieno di altezzosità

"Rode a tutti che proprio lui sia riuscito a trovare un metodo che non possiamo rubargli!!" Soggiunse la voce familiare di Colère che era ancora imbacuccato nel lungo mantello scuro

Neid mosse i suoi occhi verdi verso il nuovo arrivato e poi si passò una mano tra i corti capelli castano chiaro

"Ben arrivato Colère!! La curiosità alla fine ha avuto il sopravvento su ognuno di noi!!" Biascicò pigramente Sloth svaccato su un divano nella quale stava schiacciando un pisolino

"Anche se non hai molta furbizia, hai molta perspicacia!!" Sibilò un’altra voce che tutti riconobbero come quella di Geiz

"Come sempre hai ragione fratello!!" Al suo fianco comparve Glotonerìa che stava mangiando l’ultimo chicco di un’uva

"Che piacere vedervi fratelli!! A cosa debbo l’onore della vostra visita??" Domandò in tono fintamente curioso il rappresentante della lussuria sedendosi su una poltrona riccamente ornata

Gli altri sbuffarono inviperiti della sua frecciatina, ma decisero di non ribattere, sennò rischiavano di non sapere niente di niente….

"Comunque il mio piano consiste in una particolare somiglianza che ho…." Spiegò il ragazzo diventando finalmente serio

Gli altri aguzzarono l’udito

"E quale sarebbe questa tua somiglianza??" Lui ghignò malefico

"Quella con il mio adorato e stupendo Onichan…."

*

"Sono a sua disposizione Sekisan!! A cosa debbo questo trattenimento?’" La voce di Kenta era calma e pacata, come se fosse roba di tutti i giorni essere fermato da insegnanti di altre scuole….

Lei sbuffò imbestialendosi

"Non fare il finto tonto con me!! So perché sei qui e perché stai sempre appiccicato a Doremì ed alle altre!!" Lui sorrise amabile

"Credo di non capire Sekisan!!" Lei si infervorò ancora di più

"Ti ripeto di non fare lo stupido!! So tutto di te!! E se ti azzarderai ancora ad avvicinarti alle mie allieve saprò come fartela pagare!!"

"Eccome!!?? Sentiamo!! Chiamando i tuoi cari amici del regno delle 5 razze!!??" Finalmente l’insegnate parve calmarsi e sorrise in modo strano

"Allora avevo ragione….Tu sei un nemico del regno!!"

"E’ vero!! Sono un nemico del regno, ma non nel modo in cui lo intende lei…."

"….Non cercare di raccontarmi baggianate!! Te lo ripeto ancora una volta: so tutto di te!!" Lo interruppe la donna con un tono iracondo nella voce

Il giovane rinunciò a fare un altro po’ di conversazione e voleva chiudere quel discorso inutile di botto, quando l’uscio si aprì rivelando una bambina fasciata in alcuni abiti dai colori sgargianti

"Perché fate tanto baccano??" Chiese gentilmente la bambina, mentre sorrideva affabile

"Oh niente Calì!! Io e questo ragazzo abbiamo avuto un diverbio, ma ora si è concluso!!" Rispose a disagio la donna, cercando di sembrare disinvolta con scarsi risultati….

Il giovane sbuffò indispettito e si diresse verso la soglia con passi veloci, ma non gli sfuggì l’occhiata che quell’indiana gli lanciò: piena di diffidenza e disgusto ed era qualcosa che non gli piaceva per niente….

Qualcosa che gli fece drizzare i capelli e gli fece venire i brividi di paura….

E per una volta Kenta Muto aveva paura….

TBC

LightAngel: Sono contenta che il mio personaggio Calì ti piaccia, perché avrà un ruolo abbastanza importante nella mia storia!! ^-^

Sono appena andata a commentare il nuovo capitolo della tua bellissima ficcy!! ^__^

Yoru: L’idea dei 7 peccati capitali si è associata al fatto che parliamo di tenebre e chi meglio di questi 4 strambi tizi può rappresentarla?? ^-^

Spero di aver aggiornato abbastanza in fretta!! ^__^

Giuly: Spero di averti meravigliato abbastanza con il mio capitolo!! :-D

Grazie mille per i tuoi incoraggiamenti: probabilmente non sono l’unica ad averne bisogno!! ^^"

Sita: Questi poveri 7 peccati….Li ho scomodati molto per la mia ficcy!! X°°D Sono contenta che la mia storia ti piaccia e come vedi ho aggiornato presto!! ^__^

Sikky: E ritorniamo sul discorso della coppia!! ^-^

Per il momento sta 1 a 0 per Akazuki, vediamo un po’ se Tetzuia saprà ribaltare la situazione….Fan dei 2 schieramenti accorrete numerosi!! :-D

Sono contenta che ti piaccia la mia idea dei 7 peccati capitali!! ^__^

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Capitolo 7
*** Capitolo 7: La visione raccapricciante.... ***


“Ragazze

Ok gente!! Ho deciso di cambiare un po’ il mio stile: l’altro mi sembrava così freddo….Mi ha fatto venire un’allergia!! ><

Non si addice per niente ad un anime allegro e dai toni pastello come Doremì!! ^__^

Ed è stato uno sforzo mica semplice: io sono una bianco & nero dipendente!! :-D

Spero che a nessuno dispiaccia!! ^^"

<< Una domanda stupida può portare ad una risposta intelligente. Una domanda intelligente può portare ad una risposta stupida. Una domanda stupida con una risposta stupida è una gran perdita di tempo!! >> (Il gran piccolo libro dello Zapf Dingbats) © Disney

OooO

"Ragazze!! Guardate un po’!!" La voce melodiosa della strega arancione, risvegliò le amiche dalla loro conversazione: in mano portava un giornale locale che aveva incisa una notizia sensazionale a grandi caratteri

"Finalmente: era ora che il circo ritornasse!!" Esclamò Simphony quando ebbe finito di leggerla a gran voce

"Già!! Vi ricordate 1 anno fa, quando ci siamo andate tutte insieme??" Chiese allegra Lullaby che aveva ancora nitidi i ricordi dell’anno scorso....

"Io mi ricordo anche di quando la mamma è scivolata su una buccia di banana di un gorilla: ero ancora piccola, ma me lo ricordo benissimo!!" La strega dalla tuta rosa ebbe il volto quasi dello stesso colore dei capelli

"E’ stato un incidente...."

"....Della tua sbadataggine!!" Cinguettò infine Mindy, osservando l’immagine del trapezista che era stata messa affianco all’articolo

"Io mi ricordo anche di lui!! Mi ha concesso un autografo ed è stato gentilissimo!!" Aggiunse la bionda con le stelline negli occhi

"Ah!! Parli di lui!! Sai che l’ho incontrato, quando sono andata a vederlo a Kioto, qualche tempo fa??"

"Davvero!!?? E com’era??" Ormai la strega gialla pendeva dalle labbra di quelle della viola che le stava spiegando nei minimi dettagli l’incontro con il famoso trapezista

"Ci andiamo insieme?? Ho sentito che organizzeranno anche una piccola fiera!!" Propose Melody un po’ intimorita

"Mi sembra una splendida idea: abbiamo tutte quante bisogno di un po’ di svago!!"

"Soprattutto te Doremì!!" Commentò ironicamente la futura regina delle streghe che ebbe i riflessi abbastanza pronti da riuscire a scappare de una mamma adottiva alquanto imbestialita.....

"Quand’è il prossimo spettacolo??" Domandò la bambina dai capelli blu per riportare l’attenzione generale sul circo

Melody esaminò le date del tour

"Il venerdì sera della prossima settimana!!" Rispose infine

"Non vedo l’ora che arrivi quel giorno!! Ehi Doremì: cos’è un’acrobata??" Chiese Hanna, indicando la parola scritta vicino a tutti gli altri artisti

"E’ una persona che diverte il pubblico, facendo vari numeri come ruote, capriole, verticali, salti mortali....E tanto altro!!"

"Comunque non sono i miei artisti preferiti: io adoro molto di più i maghi!!" Lullaby si era inserita nel discorso, cominciando a decantare le grandi maestrie degli illusionisti che facevano scomparire le loro vallette in strane piramidi e poi le facevano ricomparire, di quelli lì che si mettevano a mangiare carta stagnola e poi quando la sfilavano dalla bocca era diventata un nastro colorato....

Intrattenne Hanna per tutta la ricreazione con i suoi discorsi, mentre la bionda la ascoltava rapita da tante imprese….

"Perché non invitiamo anche i Flat??" Chiese la figlia della regina delle rose che aveva trovato subito simpatici i 4 stregoni

"Non sarebbe male: possiamo anche invitare Masaru…." Sussurrò Melody diventando tutta rossa

"Ah, la nostra cara rubacuori!!" Celiò la rossa che aveva udito il bisbiglio

Lei avvampò ancora di più, tanto da sembrare un pomodoro con il gambo castano….

"Penso che non verrebbe da solo con noi 4 e con gli altri: uscire solo con delle ragazze lo farebbe annoiare ed i Flat non li conosce neanche….Possiamo invitare anche Tetzuia??" Anziché una domanda, pareva una vera e propria supplica….

Doremì sembrò riflettere per qualche istante: non voleva lasciare da sola la sua migliore amica, ma rivedere Tetzuia, magari per un appuntamento, anche se di gruppo, la imbarazzava….Soprattutto se uno degli invitati era Akazuki!!

Ma alla fine il suo cuore di buon amica cedette

"Ok!! Ti occupi tu di avvisarli??" Contro una supplica a colpo d’occhio non si poteva che contro – ribattere con un’altra supplica….Che per fortuna andò a buon fine!!

La castana annuì solamente, anche se un po’ perplessa….

*

Finalmente la campanella di fine scuola suonò, rendendo felici tutti gli studenti di malavoglia….

E l’incontro era già stato fissato: bisognava soltanto avvisare i loro 4 amici di un’altra scuola e di questo se ne sarebbero occupate Lullaby e Mindy, cosa che rese molto felice la strega in tuta rosa….Non aveva proprio voglia di risentire il mago dai capelli fucsia, almeno per il momento!!

Stava camminando tranquillamente verso casa, dopo aver accompagnato Hanna alla sua, quando si bloccò di colpo: il cuore le batteva forte…..

Il respiro si affannava…..

Il viso impallidiva….

Davanti a lei non vide più la solita strada che percorreva tutti i giorni per andare e venire da scuola, ma qualcosa di assolutamente inverosimile….

Una luce nivea, con attorno un piccolo alone rosa, risplendeva illuminando il buio che si trovava in quella stanza….

Poi ella si trasformava, diventando una sagoma fatta interamente di luce: il paesaggio si modificava, come se tante pennellate di colore stessero scivolando per quella specie di camera....

Ben presto il paesaggio si trasformò in una distesa valle ricoperta interamente di fiori, ma i più noti erano le orchidee, i tulipani, i gigli, gelsomini, gerani, primule e le rose....

Al centro di essa c’era un piccolo rialzamento che conduceva ad una specie di piccolo tempio con una cupola azzurro– bianco, sorretto da piccole colonne marmoree color del latte: non si riusciva a scorgere ciò che custodiva ed allora la piccola streghetta, pervasa dalla curiosità, camminò a passi lenti, ma decisi, verso ella....

Quando finalmente la raggiunse, scoprì che dentro c’era una fontana, simile a quella dove fanno il bagno gli uccelli, ma più ampia e senza il solito tubo che si alzava e gettava spruzzi d’acqua dall’alto per rifornirla del prezioso liquido....

Decorata con varie pitture a mano che rappresentavano personaggi poco identificabili, ma che con un po’ di intuito si potevano indovinare: 7 fenici si libravano sulla sua superficie, a terra 7 fiori lattei ed altri immagini che col tempo si erano sbiadite....

I bordi ricamati di metalli preziosi che si riflettevano sulla superficie dell’acqua, invogliarono la bambina a scrutarne lo specchio e senza pensare alle conseguenze, ci si tuffò con lo sguardo....

Mai avrebbe pensato di vedere ciò che aveva osservato....

Forse era la fine del mondo, il giudizio universale: non lo sapeva neppure lei....

C’’era soltanto desolazione, schiavitù, guerra e distruzione ovunque....

Come per verificarne la veridicità, tocco timidamente con un dito la superficie che si increspò per un attimo e poi si oscurò istantaneamente....

La ragazzina pensò che quella specie di visione fosse finita, ma si ricredette quando notò che altre immagini erano comparse e queste fecero impallidire e lacrimare Doremì: i suoi più cari amici erano ridotti a degli stracci viventi, pieni di ferite e sporcizia, mentre uno strano essere ricoperto di scaglie rosso sangue e nero pece gli urlava di continuare a lavorare....

Poi l’attenzione dello specchio d’acqua si portò in cielo, dove le nuvole non osavano ricoprire quel cerchio....

Sì, era un cerchio: un buco nero che ospitava 7 sedie più una che però trasudava ricchezza....

Sui seggi 7 figure incappucciate in un mantello nero come la notte ricamato di vari disegni rosso vermiglio, ridevano di fronte alle disgrazie di tutti gli esseri umani che stavano subendo la loro vendetta....

Ma il peggio arrivò quando la sagoma che era seduta su quella sottospecie di trono, si alzò in piedi e scese sulla terra, avvolta in un’aura nera che scaricava tanti fulmini bluastri....

Nella sua mano reggeva uno strano bastone ricoperto di frammenti di cristallo nero, sulla sommità un cerchio rosso conteneva un pendolo che oscillava pericolosamente ed ogni volta che sbatteva contro il cerchio, causava una scossa di terremoto....

Ma la cosa che fece rabbrividire molto di più la ragazza, fu che il pendolo, che era invece bianco come la luce, aveva incastonato un occhio rosso rubino, con la pupilla ridotta in una fessura: e la scrutava, la fissava....

Si riprese di scatto!!

Non era più in quel posto fatato, ma nella solita stradina che percorreva per il suo andare e ritornare da casa a scuola....

Si stropicciò gli occhi e li riaprì immediatamente: possibile che fosse stato tutto solo un sogno ad occhi aperti??!!

Voleva pensarla così, ma qualcosa in lei gli diceva che era impossibile....

Sorrise mestamente, sapendo che tutte le cose strane le capitavano quando aveva i poteri magici: che fosse una fissazione??

Forse....

Riprese a camminare un po’ più tranquilla, ma ancora un po’ sbalordita....

*

"Colère, calmati!!" Parole al vento quelle di Geiz che osservava allarmato la solita menata del consigliere oscuro dell’ira che stava ormai distruggendo un tavolo ornato d’argento con una poltrona imbottita di velluto e seta....

"Calmarmi un corno!! Avete avvertito anche voi la stessa sensazione??!! Il nemico si è mosso ed ha fatto tutto in un colpo!! C’è mancato poco sul serio!!" Urlò incavolatissimo l’uomo, sbattendo a terra la poltrona , ormai disintegrata e rovesciando il tavolo ancora parzialmente intatto....

"Ma insomma!! Sapete soltanto fare baccano!!?? ><" Sbottò Orgueil

"Io so anche cucinare le tagliatelle!! ^-^" Esclamò allegramente Glotonerìa

"Ma questo tizio, perché è entrato nel consiglio!!?? -.-*****" Sbuffò mezzo alterato Neid

"Perché è ingordo e si lascia molto spesso tentare dalla gola...." Rispose tranquillamente il rappresentante della lussuria che quando ne ebbe abbastanza di tutto quel fracasso, richiamò l’attenzione di tutti con un lungo ed acuto fischio

"Ma ci vuoi assordare tutti quanti!!??" Domandò istericamente Sloth che stava dormendo come un sasso

"Soprattutto questo!! Ma il motivo minore è che il nostro caro nemico, per chi non lo avesse sentito, si è mosso...."

"....Già!! Così facendo sta accelerando i tempi di reagire e noi dobbiamo programmare nuovamente tutto quanto!!" Aggiunse Colère nero di rabbia

"Non credo proprio: il mio piano non subirà nessuna modifica, dovrà semplicemente essere applicato prima del tempo!!" Replicò tranquillo come una pasqua

"Basterà approfittare di un evento che si festeggiare fra un po’...."

"E quale sarebbe??" Domandarono in coro tutti quanti

il rappresentante della lussuria ghignò

"L’arrivo del circo...."

TBC

Sita: Sxo ke questo cap sia abbastanza lungo!! ^__^

Grazie x il complimento sulla fantasia: cn tt quelli ke m state facendo m lusingate!! ^////^

Yuki: Grazie per il voto!! Ora Tetzuia è a pari passo cn Akazuki!! ^-^

Altri voti??

Giuly: Grazie dei complimenti: sn molto contenta ke la mia ficcy t piaccia!! ^.^

LightAngel: Potrei dire ke hai indovinato, ma nn lo dirò xkè devo tenere la suspense!! ^.^

Nn vedo l’ora ke la tua fic si nutra del 24° cap!! ^-^

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Capitolo 8
*** Capitolo 8: Un appuntamento meraviglioso. ***


Scusate se questo cap è arrivato molto tardi, ma ho avuto 1 pro

Sono stata mooolto pigra....Troppo...Per farmi perdonare vi regalo un capitolo bello lungo! (sperando che lo sia...)

PS La parte iniziale di questo cap può essere molto.... *Descrittiva*.

<< A chi più amiamo, meno dire sappiamo >> (Proverbio inglese)

OooO

Il tempo era passato in fretta in quegli ultimi giorni: tra scherzi, magie, compiti e cavolate varie il giorno dell’appuntamento era arrivato, ma vediamo cosa stanno facendo le ragazze mezzora prima di andare...

“Sigh! Con questa gonna sembro troppo una bambinetta dell’asilo parata a festa!” Piagnucolò Melody, buttando sul letto una gonna fino al ginocchio colo cremisi ornata di pizzo e frivolezze varie.

Ormai l’apprendista strega aveva svuotato metà del suo rifornitissimo guardaroba alla ricerca della combinazione perfetta fra tutti gli abiti che sua madre le acquistava, ma la sorte pareva essersi messa contro di lei: ogni cosa che indossava era troppo all’antica e signorile e la faceva apparire come una bambolina di porcellana da collezionare!

Era disperata! Un po’ le dispiaceva di essere così capricciosa, invece di adattarsi semplicemente ad un classico, ma era anche un’occasione speciale: veniva Masaru e lei voleva mostrarsi nel modo migliore, almeno per lasciarlo un po’ inebetito davanti a lei...Ma sapeva che questo non sarebbe mai successo...

Si lasciò sfuggire qualche lacrima prima di riprendere la ricerca.

“Mamma mia signorina Melody! Che confusione che c’è in camera sua!” Esclamò l’anziana governante.

La castana si stropicciò gli occhi, sperando di non farsi vedere in quel aspetto piagnucoloso.

“E per stasera! Sto cercando un abito adatto all’occasione, ma non trovo niente di adeguato!” La donna osservò tutti vestiti ammucchiati sul letto.

“Ma tutti questi vestiti sono bellissimi! Cosa le fa credere che non siano adeguati?” L’apprendista strega avvampò di colpo: si era sempre confidata con la sua tata, ma quella cosa la imbarazzava non poco.

“Non ci sarà per caso di mezzo qualcuno!?” Beccata! La streghetta arancione si girò con il viso rosso- pomodoro.

“Cosa te lo fa pensare?!” L’anziana sorrise alla sua espressione scarlatta.

“Anche vostra madre da giovane ha avuto una cotta per un ragazzo ed un giorno si è svegliata ed ha fatto un’ammucchiata di panni, simile alla vostra!” La ragazzina capì di potersi fidare della sua cara vecchia governante e lacrimò un po’.

“Sono una sciocca! Non riesco neanche a confidargli i miei sentimenti!” La governante la strinse in un abbraccio pieno di affetto.

“Oh su signorina! Non sia così severa con se stessa! Se non riesce a comunicare i propri sentimenti al suo compagno non vuol dire per forza che sia una sciocca!” La bambina cercò di ritornare la più calma possibile, consolata dalle parole della tata.

“Su! Non bisogna demoralizzarsi! Vedrà che in mezzo a tutti questi abiti c’è ne sarà senz’altro uno che possa fare al caso suo!” La ragazzina stavolta sorrise. sinceramente per come quella donna riuscisse sempre a quietare anche l’animo più agitato e l’unica cosa che riuscì a replicare fu una semplice parola gentile.

“Grazie...”

*

A casa di Simphony era il putiferio!

La streghetta azzurra se l’era presa comoda per la scelta dell’abito ed addirittura se ne era dimenticata!

Soltanto quando suo babbo le ricordò che doveva vestirsi bene per quella serata...Insomma! Per dirla tutta era nei guai perché non aveva neanche una traccia...

I classici pantaloni e il giubbotto alla maschiaccio erano troppo banali e lei voleva qualcosa che, nonostante riprendesse il suo stile, fosse un poco più da festa...

Afferrava, osservava critica la maglietta o il pantalone che aveva in mano, per poi gettarlo sulla cima della mucchia in mezzo a tanti altri panni stropicciati...

Era in quei momenti che odiava la sua vanità femminile: per un ragazzo era tutta un’altra storia...Un colpo di gel, i soliti jeans rovinati ed una maglietta ultra larga per concludere in bellezza...

Chissà cosa avrebbe indossato Leon?

Scommetteva tutta la sua paghetta settimanale che si sarebbe vestito come lei aveva predetto!

Ci metteva la mano sul fuoco!

Continuò per un bel po’ la sua ricerca fino a quando, ormai al limite della pazienza e della disperazione, chiuse gli occhi e puntò il dito su un capo d’abbigliamento a caso: la sorte scelse per qualcosa che alla ragazzina doveva esser sfuggito quando stava cercando!

Era veramente una bella accoppiata che sicuramente non pareva ne troppo vistoso e neanche troppo *classico*...

Sorrise e cominciò a prepararsi...

*

“Mindy! Ma sei ancora a fare il bagno?! Fra poco devi andare: il circo è molto lontano da qui!” La biondina parve cadere dalle nuvole alla chiamata della mamma

E poi con voce soave esclamò...

“CHE COSA!? E’ GIÁ ORA!? O__O” Per l’appunto...

Volò fuori dalla vasca stile donna gatto e corse ad afferrare il phon e gli asciugamani cercando di asciugarsi il più in fretta possibile e nel frattempo, visto che aveva entrambe le mani occupate, con un piede alzò il tappo della vasca, mentre l’altro cercava con scarsi risultati di infilarsi nella ciabatta che, a contatto del piede umido della streghetta, si rendeva molto più scivolosa del normale...

Dopo molte peripezie (scivoloni vari, attentati alla vita da parte del phon che sembrava attratto dalla vasca semipiena, difficoltà ad acconciarsi i capelli, la sua fatina che si era quasi fatta scoprire da sua madre e da suo padre...), riuscì finalmente a sistemare il bagno ed a tirar fuori dal guardaroba il vestito che aveva scelto per quella sera... (lei è molto più furba delle altre, ma molto più maldestra...)

Rise di gusto: lo aveva comprato qualche giorno fa perché le sembrava perfetto per lei!

Sua madre era stata poco d’accordo con: era carino, certo, ma poco adatto per occasioni più eleganti...

Ma non le erano mai piaciute le tradizioni!

Un tocco di diversità donava sempre!

Finì di acconciarsi l’ultima ciocca di capelli e cominciò ad infilarsi i panni...

*

Il cielo era magnificamente terso quella sera ed in quel momento aveva solo due pensieri in testa: comporre dei versi su quella magnifica notte e trovare il modo di essere completamente indifferente alle attenzioni di Toru che, ogni qual volta la vedesse, le riservava abbondantemente...

Le sembrava un tipo a posto, certo, ma aveva paura che una storia con lui non avrebbe fatto altro che farla soffrire...

Gli era già capitata un’esperienza simile: andava in terza elementare e lui era il re di quella classe!

Affascinante, voce precocemente roca e profonda, occhi color crepuscolo, capelli arancio- castano con sfumature rosse...

Tutte le sue compagne di classe ne avevano una cotta pazzesca che lui continuava ad alimentare con i suoi sorrisi enigmatici ed i suoi modi di fare di menefreghismo...

Ovviamente lui non si curava proprio di lei: in quel periodo era sempre stata un po’ paffuta, la boccuccia tremolante gli occhi da cucciolo spaventato...

Ma quando cominciò ad avere più sicurezza, lui iniziò anche a puntare qualche volta di più i suoi due bellissimi cieli sul far della sera, nella sua direzione...

Era come sognare!

Lei sosteneva il suo sguardo tranquilla, con una nuova sicurezza che qualche giorno fa, stentava a credere di possedere: poi, esattamente una settimana dopo, arrivò la stoccata finale che la fece invaghire completamente.

Arrivò davanti a lei con passo sicuro e la abbracciò davanti a tutti quanti sussurrandogli nell’orecchio che gli voleva un mondo di bene e voleva essere il suo ragazzo!

Come rifiutare?

Che sciocca che era stata!

Se avesse potuto prevedere il futuro, avrebbe ricacciato indietro la sua domanda con tanto di sbeffeggiamento!

Ma la sua completa adorazione nei suoi confronti l’aveva resa cieca: era il vero amore! Non poteva essere altrimenti!

Una piccola ed innocente lacrima, le solcò la guancia al ricordo di quando, qualche giorno più tardi lo aveva trovato a chiacchierare con un’altra ragazza ed a quanto pareva, doveva essere piuttosto famosa: aveva visto una sua foto su una rivista delle piccole Idol che sarebbero diventate le future V.I.P...

Soltanto finzione...Per accaparrarsi la fama e la gloria...

Quel episodio la aveva lasciata completamente a bocca aperta e si era ripromessa di pensarci molto bene, prima di ritornare ad essere la ragazza di qualcuno

Toru era ancora sotto esame...

E sinceramente pendeva di più sul positivo, anche se bastava un minimo passo falso per farlo regredire!

Aveva imparato che in certi casi era meglio essere prudenti.

Sospirò pesantemente e cominciò a discendere le scale per arrivare in tempo all’appuntamento...

*

“Doremì! Fra poco devi andare!” Trillò la madre della piccola streghetta.

“Sì! Adesso arrivo!” Replicò la bambina che era ancora di sopra e si stava preparando in maniera molto lenta...

*Uffa! Mi tocca andare al circo e per di più vengono anche Akazuki e Tetzuia! Potrebbe andare peggio di così?” Pensò la ragazzina lagnandosi nel pensiero .

Ma non c’era stato verso: lei voleva bene a Melody e quindi per lei avrebbe fatto anche questo piccolo sacrificio...

“Mi metto il vestito e vengo subito!” Aggiunse frugando nell’armadio alla sua ricerca

*Eppure l’avevo messo qui!* Buttò all’aria mezzo mondo prima di ricordarsi che l’aveva messo sull’attaccapanni.

“La mia memoria sta perdendo colpi, anche se ho solo 12 anni! Incredibile!” Esclamò afferrandolo e scrutandolo con occhio clinico.

“Troppo da Mrs- me – la – tiro – alla - grande!” Sbottò gettandolo sul letto ed andando alla ricerca di qualcos’altro di più utile.

“Ma va la! E’ bellissimo ed indossato da te non farà di certo quella figura!” Doremì fu particolarmente sorpresa dal fatto che non fosse stata sua mamma a dire questo, ma la sua sorellina Bibi.

“Sei troppo imbranata per apparire una che si gasa!” *Sentivo qualcosa sotto.*

Bibi afferrò il vestito e lo ricacciò in mano alla sorella.

“E muoviti che sei in ritardo: non vorrai fare la figura della non- puntuale!” *E’ sempre la solita!* Pensò la sorella che con una smorfia tra il riso ed il rassegnato cominciò a vestirsi…

*

“Lujuria…” Il ragazzo si avvicinò al suo signore inginocchiandosi al suo cospetto

“Lo so maestà: è giunto il momento…”

“Va e non ritornare se non l’hai presa: ho molta fiducia nelle tue capacità e so che non mi deluderai…”

“Senz’altro mio signore…” Sussurrò fieramente Lujuria togliendosi il mantello che lasciò il posto a degli abiti comuni.

“Non avrà di che preoccuparsi…”

*

Al circo la fila era lunga quanto quella delle poste!

Sembrava che ogni abitante della città fosse accorso a vedere lo spettacolo. Melody si guardò intorno un po’ confusa da tutte quelle musiche e luci, ma appena vide Lullaby che chiacchierava- bisticciava con Toru si rasserenò e si avvicinò salutandoli con un cenno della mano.

La viola era sorridente e salutò a sua volta e Melody non poté fare a meno di pensare che la ragazzina aveva sempre avuto un modo da urlo nel vestirsi: abiti alla moda, accessori coloratissimi e quei vestiti che indossava con disinvoltura non facevano che alimentare tutto ciò!

Un paio di jeans tagliati sulle ginocchia, una maglietta sbracciata a girocollo indaco con disegnata una bella margherita accompagnato tutto quanto degli stivaletti dello stesso colore della maglietta, due orecchini a spillo, una collana di perline ed un sacco di braccialetti di plastica di vari colori.

“Come sei elegante Milly!” Celiò Toru piegando la schiena scherzosamente.

La bambina arrossì leggermente mentre si sistemava la larga gonna arancione che gli arrivava un pelo sopra il ginocchio che era intonata con una camicetta bianca senza troppi fronzoli a cui aveva aggiunto un paio di scarpe con un tacco ne troppo alto ne troppo basso.

“Ehi! Ci siamo anche noi!” Dalla calca di persone spuntarono i visi sorridenti di Simphony e Mindy che sembravano appena uscite da una gang.

La streghetta bionda indossava una minigonna di jeans, una maglietta gialla a monospalla con sopra disegnato un isolotto con una palma troneggiante, il tutto accoppiato con un paio di manicotti neri a righe gialle e da dei sandali bianchi.

La blu invece indossava un paio di jeans stracciati dal ginocchio fino in basso, una maglietta nera, una giacca anch'essa nera con le maniche arrotolate fino ai gomiti con un centinaio di tasche, dei piccoli anfibi blu, una cintura borchiata e un paio di collanine fatte di fili dal bianco al nero.

“Avete mai pensato di creare una banda di teppisti voi due? Sembrate proprio ottime nei ruoli di leader!” Sorrise Lullaby aggiustandosi un braccialetto che stava scivolando troppo.

Loro sorrisero di rimando e con facce fintamente pensierose affermarono.

“In effetti...Stavamo già cercando di reclutare un po' di gente, ma loro preferiscono di gran lunga altre gang...”

“Si intendevano veramente poco di cultura moderna perché altrimenti avrebbero scelto i migliori!”

“Sì, sì, come no...” Celiò Toru, mentre le due continuavano a replicare scemenze solo per il gusto di ridere un po' in compagnia.

Finalmente giunsero anche Hanna, Fuji, Masaru (che salutò Melody che era arrossita come un pomodoro), Akasuki, Leon e Tetzuia. Mancava solo Doremì.

“Dove sarà andata a finire quella svitata?” Domandò Tetzuia un po' seccato.

“Svitata a chi?!” Finalmente era arrivata anche la rossa. E non assomigliava per niente alla solita streghetta rosa pasticciona ed un po' maldestra. No, era tutt'altro.

Niente abiti diversi uniti in combinazioni, no: un vestito intero tutto nero con la gonna lunga ad un po' sopra il ginocchio, ai piedi un paio di mocassini dello stesso colore. Nessun accessorio, se non una collana con una pietra argentea. I capelli erano sciolti ed era ciò che faceva più scalpore.

“Doremì sei bellissima!” Esclamò Melody, mentre la ragazza si avvicinava.

“Già, un vero schianto!” Sorrise Akasuki andandole incontro.

Tetzuia era con la bocca spalancata.

E così iniziò la festa non solo per loro, ma anche per qualche altra persona...

Dopo una fila bestiale per prendere i biglietti, i ragazzi entrarono finalmente per assistere a dei numeri veramente strabilianti.

Soprattutto un numero di alcuni acrobati colpì moltissimo Leon e Simphony.

“Io saprei fare di meglio!” Si vantò il biondo ricevendo un piccolo pugno da parte dell'azzurra.

“Certo! Se dici dopo un milione di anni, allora ti credo!” E cominciarono a pungolarsi come era loro solito, ma smisero subito quando il numero finì ed iniziò quello dei trapezisti.

Dopo un'ora e mezza circa, il direttore si presentò al pubblicò con un gran inchino ed iniziò a spiegare.

“Per chi volesse rimanere anche dopo, ricordo che ci sarà una fiera e l'incasso ricevuto dalle varie attività, verrà devoluta in beneficenza!” Il pubblico applaudì ed il circo riprese.

I ragazzi si misero d'accordo per rimanere anche dopo, tanto i loro genitori gli avevano lasciato una serata di libertà, giusto per quella giornata speciale.

L'evento si concluse con qualcosa di strabiliante: un paio di acrobate e di acrobati, legati a delle lenzuola di seta che sembravano molto delicati, eseguirono delle acrobazie in aria, volando e ballando.

E così finì. Ma per alcuni la festa iniziava in quel preciso istante...

Arrivati ormai alle ultime orette di divertimento, i ragazzi cominciarono a girare per le bancarelle ed i vari intrattenimenti con curiosità ed una strana allegria.

Dopo poco tempo, un po' per i gusti differenti, un po' per le imminenti rivelazioni che dovevano essere fatte scoprire di lì a poco, il gruppo si divise.

Masaru seguì Melody che era rimasta attratta da alcuni peluche.

Leon, Simphony, Hanna, Mindy e Fuji andarono a fare un piccolo giro per vedere se c'era qualcosa di interessante e Doremì, Lullaby, Toru, Akasuki e Tetzuia preferirono mettersi a curiosare in una bancarella che vendeva ogni sorta di sciocchezza.

Melody non credeva di avere il coraggio di stare da sola insieme a Masaru senza arrossire dopo essersi accorta dei suoi sentimenti per lui: da un momento all'altro sarebbe andata nel pallone, se lo sentiva...

“Che carino questo orsacchiotto, non trovi?” Cercò di rompere il ghiaccio, altrimenti sapeva che l'aria si sarebbe fatta molto tesa.

“Sì, in effetti ha l'aria simpatica...” Poi raccolse tutto quel briciolo di coraggio che di solito un ragazzo aveva con una ragazza.

“Se vuoi lo vinco.” Infatti quel peluche si poteva prendere solo una volta che si fossero messi a segno almeno due cerchietti.

Lei sorrise in imbarazzo.

“Se vuoi, puoi anche lasciar stare...Tanto io vivo anche senza...” Ma ormai Masaru aveva già pagato 5 tentativi e si era messo in posizione per tirare.

Doveva prendere il centro soltanto due volte, altrimenti avrebbe ricevuto altri premi.

Il primo lo mancò. Poco male, ne aveva altri quattro.

Il secondo lo prese per un soffio, ma non ebbe il tempo di gioire perché aveva fallito sia il terzo, sia il quarto lancio: gli rimaneva solo un quinto tentativo.

Inspirò a fondo e prese la mira con cura per quella che era l'ultima possibilità e con un gesto veloce, gettò il cerchietto che andò proprio a colpire il bersaglio. Con una strana allegria (e con uno strano rossore) consegnò il premio alla castana che lo ringraziò con un gran sorriso.

Dopo aver sciolto il ghiaccio iniziale, come colti da un grande scatto eroico per abbandonare la timidezza, avevano cominciato a parlare, scherzare e ridere insieme come una coppia normale, anche se loro non credevano affatto di sembrarlo: per loro la situazione si stava rivelando rosea.

Adesso non restava che scoprire se anche per gli altri era uguale.

Leon e Simphony erano presi da un dibattito su una partita di basket che si era giocata qualche giornata fa al palazzo dello sport, mentre Mindy, Hanna e Fuji cercavano di conoscersi un po' meglio, visto che non avevano nessuna intenzione di disturbare quei due che sembravano dei perfetti piccioncini che però non tubavano affatto!

E...Doremì, Lullaby, Toru, Akasuki e Tetzuia?

Erano ancora fermi alla solita postazione e cercavano qualcosa di utile.

Ad un certo punto, Toru e Lullaby si allontanarono perché avevano visto un banco che vendeva un karaoke in buono stato, con molte canzoni e video a poco prezzo e ci si erano subito fiondati sopra.

“Ehi! L'ho visto prima io!” Esclamò la streghetta prendendolo in mano subito, prima che lo facesse il rivale.

“Eh, no! Mi ricordo benissimo di essermi voltato per primo!”

“Si fa di tutto per aver ragione, vero Toru?”

“E' una cosa che dovresti sapere bene Lullaby!” I due cominciarono a litigare, anche se in maniera molto leggera: non era loro solito alzare la voce.

“E va bene...Se proprio ci tieni...Eccotelo!” Concluse la ragazza dai capelli viola, offrendoglielo.

“No, dai...Tienilo tu!”

“No, tu!”

E la tiritera iniziò nuovamente, sotto lo sguardo un po' preoccupato del venditore che non sapeva se quel karaoke sarebbe riuscito a venderlo oppure no.

E gira e rigira finì che arrivò un terzo che lo vide lì, bello ed imbambolato (Lullaby lo aveva deposto al suo posto dopo che aveva iniziato a battibeccare con l'azzurro) e se l'era comprato e portato via, lasciando i due contendenti (in generosità) a bocca asciutta.

“Sei uno stupido: potevi prenderlo tu e così l'avremo fatta finita!”

“Io sarei uno stupido?! Potevi acquistarlo te quel karaoke ed a questa ora almeno uno di noi due l'avrebbe avuto!”

“Ma non capisci che a me piaceva vederti felice ed allora te lo volevo lasciare!?” La idol si accorse di aver detto troppo.

Con le guance che si erano imporporate, decise di tapparsi la bocca e di allontanarsi, mentre Toru la seguiva allibito.

“Ehi, ehi! Perché te ne vai?! Ho forse detto qualcosa di male?”

La viola si voltò di scatto e con un tono di voce stranamente gentile rispose.

“No, al contrario: sono io che ho detto troppo...” L'azzurro sembrava ancora non capire, ma alla fine ci arrivò.

“Dai...Stavi sicuramente scherzando...” Lei sospirò.

“Ed invece no...” La ragazza stava per sputare tutta la verità.

“Mi piace vederti felice perché in fin dei conti...Mi piaci.” Il silenzio ed il fruscio di una leggera brezza, furono gli unici spettatori della scena.

Toru era perplesso: mesi e mesi a prendersi in giro ed alla fine...Uno si era innamorato dell'altro. Anzi: due se si contava anche lui!

Cercò di trovare le parole per rispondere ed alla fine replicò.

“Lullaby io...”

Ma il loro discorso dovette essere rimandato, perché una voce a loro conosciuta li richiamò.

“Aiuto!” Era quella di Hanna.

*

Doremì, Tetzuia ed Akasuki si erano ritrovati da soli, con sentimenti contrastanti a cui far fronte, ma per fortuna vennero salvati da un provvidenziale intervento...

“Ma guarda un po' chi si vede!” Una voce familiare fece voltare Doremì di scatto.

“Kenta! Il mondo è proprio piccolo!”

-Troppo piccolo per i miei gusti...Come fa ad essere sempre dove c'è lei?- Pensarono all'unisono il mago ed il compagno di classe della rossa.

Per fortuna dei due, il suo incontro durò poco perché se ne andò via quasi subito con la scusa che quel giorno non era solo e non voleva far aspettare i suoi amici.

Ma quello era bastato per permettere a qualcosa di accadere...

“Aiuto!” E quella era proprio Hanna. Anche se i tre no sapevano cosa fosse successo, il grido che aveva lanciato era stato talmente orribile da non farli neppure indugiare...

Corsero subito senza neanche consultarsi ed a metà strada incontrarono Melody che era corsa anche lei in direzione dell'urlo.

“Cosa potrà essere successo?” Chiese preoccupata accodandosi ai tre.

“Non lo so, ma non voglio pensarci!” Esclamò Doremì accelerando il passo.

Finalmente arrivarono al posto dove avevano sentito l'urlo, ma intanto questo si stava spostando e sul luogo incontrarono anche Lullaby, Toru, Fuji, Simphony, Leon e Mindy.

“Anche voi allora l'avete sentito?!” Domandò retoricamente l'azzurra.

“Hanna era con noi e non la vedevamo da un po'...” Spiegò Mindy

“...Non pensavamo che fosse in pericolo!” Continuò Fuji, concludendo.

Non ebbero il tempo di discutere a lungo perché la richiesta di soccorso, stava affievolendosi perché si stava allontanando sempre più, verso la foresta che confinava con la fiera e se non si fossero sbrigati non avrebbero mai raggiunto nessuno.

Continuando di questo passo, però, non fecero neanche caso al fatto che nessuno, a parte loro, aveva udito questo richiamo...Ed al di sopra di tutti, qualcuno ghignava.

*

“Hanna! Hanna! Hanna!” Urlava la rossa disperata perché la voce della bambina- ragazza era vicinissima, ma non riusciva comunque a vederla, neanche spostando il folto dei rami.

Doremì era disperata: aveva paura che le alla sua “bambina” le fosse successo qualcosa di molto grave.

Erano arrivati all'ingresso del bosco e si erano divisi per cercare di trovarla meglio, ma gli sforzi non erano serviti a niente: la paura cominciò a farsi strada in lei con velocità impressionante, creandole nella testa pensieri orribili sulla sorte della bambina.

Aumentò il passo della ricerca, ma prima di giungere troppo in là, una voce la richiamò: Kenta si avvicinò a lei correndo con la preoccupazione nel volto.

“Ho sentito i tuoi urli e mi è salita l'ansia: è successo qualcosa?” La ragazza si girò con il viso sconvolto dalla disperazione della sua impotenza: senza neanche rendersene conto, si accasciò sul fianco di Kenta singhiozzando, mentre lui la stringeva spiazzato.

“Ho paura Kenta! Hanna è scomparsa ed io ed i miei amici siamo andati a cercarla, ma più ci sembra di sentirla gridare aiuto, più la sua voce si allontana: farei di tutto per impedire che le accada qualcosa.” Il ragazzo ascoltò il suo sfogo pazientemente, poi dopo le sussurrò.

“Tranquillizzati Doremì: quando sono venuto a vedere dov'eri, nel frattempo ho potuto intravedere tra la vegetazione la figura di qualcuno che stava trascinando Hanna! Seguimi, prima che si allontanino troppo: lo fermeremo insieme prima che faccia qualcosa ad Hanna!” La ragazza lo guardò come se lui fosse stato il suo cantante preferito: al posto della preoccupazione, un sorriso sincero si allargò sulle labbra.

“Ti ringrazio tantissimo Kenta!” Il ragazzo non rispose, ma le prese una mano ed insieme corsero alla ricerca della bionda.

Arrivarono in una piccola radura, dove la rossa cominciò a cercare freneticamente con lo sguardo, il luccichio di una testa bionda, ma fu per poco che riuscì a tenere gli occhi aperti: un improvviso torpore la invase e senza neanche il tempo di reagire, si ritrovò fra le braccia di Morfeo e tra quelle di Kenta che, ghignando malignamente, si coprì il corpo con un ampio mantello nero...

Mentre prendeva in braccio Doremì, levitò in aria con la sola forza del pensiero e stava ormai per scomparire con la rossa, quando un bagliore di luce accecante lo investì in pieno e ciò attrasse anche il resto del gruppo che rimase a fissare sbalordito, sia la figura incappucciata che sorreggeva Doremì, sia colei che aveva lanciato quel fascio di luce: era stata Kalì, la loro nuova compagna di classe...

TBC

Mi dispiace di non aver fatto il capitolo più lungo, ma altrimenti non sarebbe arrivato mai più!

Il prossimo cercherò di allungarlo un pochettino di più! ^^

E perdonatemi di nuovo per la mia lunga ed ingiustificabile assenza: sono stata la solita pigra e disfattista come mio solito, ma prometto che migliorerò! Avete tutto il diritto di criticarmi ed insultarmi, quindi sappiate che non mi difenderò se qualcuno volesse farlo perché avete pienamente ragione.

Scusatemi di nuovo...

LightAngel : Aggiorna presto...Ci ho messo un anno...Mi dispiace enormemente...Appena posso vengo a commentare la tua fanfiction...Ti chiedo scusa ancora...T__T

Sita: MI DISPIACEEEEEEEE! ;___; Ho combinato uno dei pasticci più grandi che potessi fare...Mi dispiace soprattutto per voi lettori, cercherò di farmi perdonare rendendomi più presente!

Giuly: Scusa...Non ho aggiornato presto...Mi dispiace tantissimo...La colpa è solo mia e non ho scusanti...Comunque ti ringrazio molto per i complimenti...^^”

Samychan: Mi sto sentendo tremendamente in colpa...Mannaggia! Mi dispiace ancora di più! Spero che gradirai questo capitolo. (sperando che legga ancora la mia fanfiction)

Solare: Dici che dire un'altra volta mi dispiace anche a te, riuscirà a farmi perdonare? Io penso di no, però forse se mi sento veramente in colpa, qualcosa dovrà pur succedere. Ti ringrazio per aver letto la mia fanfiction e spero che leggerai questo commento.

Jenna3: Dovrei farti io le mie scuse...Sono stata un'impiastro e me ne pento molto, spero che mi perdonerai e continuerai a leggere la mia storia.

Chiaralaura: Non sai quanto ho voglia di scusarmi personalmente con ognuna di voi...Forse riusciresti a perdonarmi questo incredibile ritardo...

Strawberry24: Mi dispiace...E sinceramente: avrei dovuto essere più organizzata e molto meno pigra...Avrei dovuto cercare di fare le cose con calma, magari scrivermi i capitoli con un po' più d'anticipo, ma essendo io una persona troppo impulsiva per riflettere, mi sono cacciata nel guaio di perdere tutto di mano ed ora proverò a rimediare per quanto possa essere possibile...

Chiedo ancora scusa...

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Capitolo 9
*** Capitolo 9: Uno scontro finito male. ***


E si prosegue con il nono capitolo di questa fanfiction

E si prosegue con il nono capitolo di questa fan fiction!

Contenti? (immagino un sacco…)

Comunque ora vi lascio alle prese di questo capitolo!

OooO

Il momento di stupore fu breve, anche perché l’indiana ordinò subito ai ragazzi.

“Presto! Andatevene via: questo essere è pericolosissimo!” Li avvertì in tempo: ebbero la sagacia di spostarsi appena videro uno scintillio uscire dal mantello del ragazzo perché se no sarebbero rimasti fuori gioco per un bel po' sotto l'influsso di quello stordiraggio.

“Ma chi è quel tizio!?” Urlò perplesso Tetzuia, osservando preoccupatissimo il corpo svenuto della rossa che era sorretto dalle braccia di quel individuo di cui non capiva l'identità per via del mantello.

“Non lo so, ma sta tenendo la nostra amica e non sembra avere buone intenzioni!” Replicò prontamente Simphony alzandosi dopo essere ruzzolata per evitare il colpo.

“Mindy, dobbiamo trasformarci: in queste condizioni non possiamo usare i nostri poteri.” Sussurrò Lullaby alla bionda che ribatté di rimando.

“Ma non possiamo! Akazuki, Fuji, Toru e Leon sapranno della nostra identità di streghe, ma Kalì, Tetzuia e Masaru no!”

“Allora troveremo un buon motivo per non farci scoprire.” Sibilò Melody che aveva udito le parole delle due e le informò dell'idea che le era venuta e ne mise al corrente anche Simphony ed i quattro stregoni.

Nel frattempo il ragazzo non li aveva più attaccati perché la presenza di Kalì che continuava ad infastidirlo ed attaccarlo con fasci di magia e di luce lo aveva assorto completamente: aveva addirittura appoggiato Doremì, dalla quale sembrava non volersene separare tanto facilmente, per poter utilizzare al meglio i suoi incantesimi.

Non aveva ancora smesso di levitare in aria e questo sembrava mettere abbastanza in difficoltà la bambina che non era entusiasta dell'idea di bersagliare verso un cielo talmente scuro da far mimetizzare quel uomo.

-Non ho altra scelta: così conciata non posso fare molto non mi resta che...- Bloccò il corso dei suoi pensieri perché il suo bersaglio era stato colpito da qualcosa, come scoprì in seguito da una piccola roccia.

E chi erano state? Le quattro streghette erano lì, fiere e tranquillissime come se non fossero state loro a lanciare il sasso, ma tutti sapevano che erano colpevoli del misfatto.

“Vi avevo detto di andarvene!” Le riprese l'indiana stringendo i denti ed i pugni.

“Noi non ce ne andiamo fino a quando quello lì non lascia la nostra amica!” Esclamò decisa la streghetta blu indicando in maniera eloquente la figura in cielo.

“Ragazze venite via da lì: quel tipo è pericoloso!” Replicarono all'unisono sia Tetzuia, sia Masaru che cercavano ancora di credere al fatto che un ragazzo stesse volando ed una bambina stesse scagliando potenti magie.

“Dobbiamo ripetere ancora?” Domandò retoricamente la streghetta arancio puntando i piedi nel terreno a testimoniare la sua fermezza.

L'uomo si volse a guardarle evidentemente infastidito dalla loro impudenza e pareva convinto nell'idea di disfarsi di quelle presuntuose che avevano osato attaccarlo con una semplice sassolino che gli aveva pure procurato un leggero dolore alla nuca! Con forza scagliò contro di loro uno dei suoi raggi più potenti con l'intento di metterle a tacere e le colpì in pieno.

Non sapeva di avergli regalato un'occasione d'oro: coperte dal polverone sollevato dal raggio, le ragazze ebbero il tempo di trasformarsi e nascondersi nella vegetazione, prima che tutto quanto si dissolvesse. Per fortuna era bastato così poco per farlo arrabbiare.

“Oh, no!” Per un momento anche i quattro membri del F.L.A.T. ebbero paura che loro non ce l'avessero fatta ad attuare il loro piano, ma per fortuna si accorsero di distinguere molto nettamente quattro auree magiche nei pressi di alcuni arbusti ed i due combattenti non sembravano essersi accorti di niente, anche se Kalì combatteva con più tenacia, forse per punire l'essere per quello che aveva fatto.

“Presto! Dobbiamo andare a cercarle: forse sono state sbalzate via e non si sono ferite eccessivamente...” Farneticava Masaru che era in pensiero soprattutto per la sorte della castana, ma Akasuki lo bloccò prima che potesse correre sul campo di battaglia.

“No, non farlo! Se attraverserai il raggio di azione di uno dei due, verrai colpito come loro per esserti intromesso, aspettiamo che si stanchino e poi le andremo a cercare tutti insieme.” Affermò logicamente il mago e convincendo sia Masaru, sia Tetzuia a calmarsi ed ad aspettare.

-Per fortuna che Akasuki sa sempre cosa tirar fuori per giustificare qualsiasi cosa: mi ricordo ancora delle sue stupende frottole che raccontava all'insegnate quando...- Leon prese a sorridere fra se e se, ma si concentrò nuovamente sull'aura delle quattro che ora si stavano spostando in volo abbastanza vicino, ma non troppo, al punto in cui Doremì era stata adagiata.

Subito Mindy cercò di avvicinarsi un po' di più, però una forza sconosciuta la spinse via: doveva esserci una qualche barriera a proteggere il corpo privo di sensi dell'amica. Quel movimento inatteso nell'aria fece scattare immediatamente l'incappucciato verso la direzione in cui aveva lasciato la sua preda, ma prima di carpire l'identità di chi avesse creato quella vibrazione, un'enorme martello che fluttuava in aria lo centrò in pieno spingendolo a terra con violenza: ora sulla sua testa si era formato un'enorme bernoccolo.

“Bel colpo Simphony!” Si congratulò l'idol dal vestito viola: la blu si strofinò il naso soddisfatta del suo operato.

Ma la loro compagna castana le richiamò alla realtà e le spinse più in dentro alla vegetazione e fece bene: lo sconosciuto si era alzato furibondo, massaggiandosi il capo dolorante.

“Chi è stato colui che ha osato farmi questo dannato bernoccolo!?” La voce con cui aveva lanciato quell'urlo di rabbia era stranamente familiare, ma tutti erano troppo preoccupati e concentrati per rendersene conto, altrimenti avrebbero riconosciuto quel timbro vocale.

Approfittando delle continue distrazioni del suo nemico, la bambina indiana scagliò contro di esso uno dei suoi colpi migliori che fece centro: il ragazzo si era leggermente indebolito e la presa che aveva sulla barriera creata per proteggere la rossa ancora svenuta era diminuita molto.

-Mannaggia! Sto perdendo terreno! E' giunto il momento di finire questa farsa: ho cose ben più importanti da fare e rischio di fallire il mio compito!- Pensò l'incappucciato che decise allora di scagliarsi contro l'avversaria in maniera più brutale: con una velocità impressionante le si parò davanti e grazie ad un poderoso colpo in testa le fece perdere i sensi. Evidentemente la ragazza aveva sottovalutato l'abilità di quel figuro paragonandolo ad un semplice mercenario non in grado di competere con il suo addestramento e con la sua preparazione.

“Ed ora, pensiamo a questi ficcanaso!” Sibilò il ragazzo voltandosi verso la rossa che in quel momento era circondata dalle sue amiche che erano riuscite ad aprire la barriera e guardando con la coda dell'occhio l'angolo in cui si nascondevano i ragazzi che ora erano pronti ad intervenire dopo la sconfitta della loro compagna.

Era ormai sicuro della sua vittoria quando un calcio lo colpì alla schiena e lo fece cadere a terra prono: si volse lentamente per scoprire chi lo aveva colpito e con grande stupore, sussurrò semplicemente.

“Kenta.” Il ragazzo lo fissò con superiorità e lo afferrò saldamente per la maglia scrollandolo forte, fino a fargli scivolare il cappuccio dal viso e rivelare la sua identità.

Tutti quanti, che erano già rimasti sbalorditi dall'intervento del biondo, si sconvolsero ancora di più nel constatare che i due erano delle vere e proprie gocce d'acqua.

“Come ti è saltato in mente di fare una cosa così stupida, come rapire un'innocente bambina?! Non ti credevo così cambiato!” Sentenziò Kenta lasciandolo: commise un grande errore.

L'altro sogghignò e gli mollò un pugno in pieno stomaco. Il biondo fu colto alla sprovvista da quella sua reazione inaspettate e si inginocchiò dolorante per via della forza con la quale era stato scagliato il colpo.

Il ragazzo con il mantello lanciò una specie di sfera nera che cadde a terra e creò un'oscurità che fece brancolare nel buio tutti quanti, fino a quando essa scomparì e non vi furono più ne Doremì, ne il ragazzo.

“Si dia il caso che io sia cambiato...E molto.” Quelle furono le sue ultime parole, poi la sua voce scomparve nel nulla.

“Ben fatto Lujuria...Ben fatto.” Sussurrò una voce che in quel momento finì di assistere alla scena.

Approfitta

TBC

Rhaal: Sì, in effetti è vero che ho voluto dare ai nomi dei consiglieri delle parole di origine spagnolo, inglese ed anche francese e tedesco! ^^

Ti ringrazio tantissimo per i complimenti.

Solare: Grazie mille! ^^ Spero che questo capitolo sia arrivato abbastanza presto!

Bi_Chan92: No, figurati che non sei stata brusca! ^^ Grazie mille per l'attaccamento, spero di aver spedito questo capitolo abbastanza presto!

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Capitolo 10
*** Capitolo 10: Finalmente arrivano le spiegazioni ***


Ed eccomi qua con un nuovo capitolo

Ed eccomi qua con un nuovo capitolo! ^^

Ringrazio tutti coloro che continuano a commentare o solo leggere perché mi rendete veramente felice! ^__^

Spero di non deludere più la vostra fiducia!

Ma ora basta perdersi in chiacchiere che è ora di iniziare e buona lettura!

OooO

Il campo di battaglia era un disastro, ma a questo non sembrava preoccuparsi nessuno: erano troppo presi dallo stupore e dal corpo privo di sensi di Kalì.

Le ragazze stavano per dirigersi a soccorrerla, ma dovettero prima di tutto tornare normali e cercare di recitare abbastanza bene la loro parte di ragazze sbalzate da una parte all'altra.

Tetzuia e Masaru le accolsero festanti e sollevati di vederle vive, anche se erano un po' abbattuti per la sparizione di Doremì, ma più contenti di vederle sane e salve.

Invece gli altri quattro le osservarono con un'espressione quasi consolatoria, mentre Akasuki era leggermente malinconico come lo era Tetzuia.

Quando si voltarono verso il luogo in cui c'era Kalì, rimasero sorpresi di scoprire che Kenta l'aveva già rianimata e che la bambina doveva aver parlato con lui perché ora li osservava stupita: forse perché non sospettava alcune cose...

“Quindi avete visto proprio tutto?” Chiese lei speranzosa in una risposta negativa, però alla fine loro annuirono: rassegnata afferrò per il colletto il ragazzo che gli stava di fianco ed affermò semplicemente.

“Allora mi sa proprio che dovrò spiegarvi tutto...E per questo tu rimarrai qui perché c'entri anche se non vuoi!” Lui sospirò e diede uno strattone alla maglia, ma senza convinzione: evidentemente sapeva che non sarebbe servito a niente.

“Bene ragazzi...Credo proprio che prima di iniziare dovrò infrangere un paio di piccoli segreti di cui all'inizio non ero a conoscenza, a meno che...Non preferiate ascoltare tutto quanto dall'inizio.” Le ragazze rabbrividirono ed chiesero di poter ascoltare tutta la storia, visto che non sapevano di quale segreto stessero parlando: ovviamente le sostennero con calore anche gli altri quattro seguiti da Masaru e Tetzuia che non sospettavano minimamente che le loro amiche e quei quattro stranieri avessero qualcosa da nascondere e che credevano che fosse la cosa che l'indiana voleva rivelare.

“Allora, allora, per iniziare sarebbe opportuno presentarsi: io non sono Kalì, o almeno non la bambina indiana che voi tutti credevate. Il mio vero nome è Cassandra e sono una la figlia di uno dei sette generali degli elfi.”

All'inizio nessuno capì quello che aveva detto, fino a quando non intervenne Kenta.

“Immagino che nessuno sappia cosa abbia voluto dire, quindi ve lo spiegherò il più chiaramente possibile: dovete sapere che la magia esiste e da sempre vi è una dimensione parallela nella quale vivono le streghe e le fate che qualche volta vengono ad abitare sulla terra o fanno alcune commissioni oppure avviano un'attività...” Le streghe sorrisero leggermente, ricordando la loro investitura ad apprendiste ed il momento nella quale avevano imparato a fare manufatti magici, coltivare fiori, preparare dolci e creare oggetti di utilità varia...

“...Comunque non vi è solamente una dimensione per le streghe: ne esiste una anche per i maghi che di solito preferiscono rimanere a casa loro che venire qui sulla Terra, ma capita che qualche volta preferiscano tentare una vita qua...”E questa volta toccò ai giovani stregoni proporre un volto leggermente sorridente.

Masaru e Tetzuia ascoltavano affascinati a loro modo, ma senza replicare o ribattere mai: da quel poco che avevano visto, forse qualcosa di fondato c'era.

“...Ma non vi sono solo queste due dimensioni: centinaia di migliaia sono nate, soltanto che la maggior parte non ha ancora raggiunto un livello ottimale per viaggiare da una dimensione all'altra oppure per trovare i portali che ogni luogo ha per passare da una parte all'altra. Qui sulla Terra uno dei portali si trova in Giappone e consente di arrivare al regno delle streghe...” Ora tutti quanti sembravano maggiormente interessati: prima lo erano stati un po' di meno per via dell'introduzione, ma sentivano che fra poco sarebbe arrivato il punto saliente del discorso.

“...Ma riprendendo con il discorso iniziale, ci sono tre mondi paralleli che possono eseguire i viaggi dimensionali: questi tre sono regni quali quello delle ninfe, degli elfi e quello dei demoni...” Finito questo paragrafo, Kenta comincia a fare una specie di disegnino per terra con un bastoncino raccolto lì vicino: due cerchi uniti da un filo sottilissimo, probabilmente congiunti da uno dei portali di cui parlava prima.

“All'interno dei regni dei demoni e degli angeli vi sono sette autorità principali: in quello dei demoni vi sono sette generali dei peccati capitali, all'interno del regno degli elfi ci sono sette generali riguardanti le virtù più due autorità maggiori che controllano e gestiscono tutti e due gli imperi...” Puntò il bastoncino sette volte dentro ogni cerchio e poi fece un tondino ancora più grande su entrambi i due.

“...Ovviamente i sette generali dei demoni sono: Lussuria, Ira, Avarizia, Pigrizia, Invidia, Gola e Superbia, mentre i sette generali degli elfi sono: Ascetismo, Perdono, Amore, Costanza, Saggezza, Coraggio ed Umiltà e questa marmocchia che chiamate Kalì...” E così spiegando l'afferrò per la collottola sotto le sue proteste.

“...E' la figlia del generale dell'Amore.” Lei si divincolò e mostrò la linguaccia al ragazzo, riuscendo finalmente a liberarsi ed a proseguire lei il racconto.

“...Benissimo, grazie mille per l'introduzione Kenta! Comunque da quello che vi ha spiegato, avrete senz'altro capito che queste due dimensioni si fanno la guerra da secoli...” Gli ascoltatori annuirono sempre più incuriositi.

“...Fin tanto adesso le forze si uguagliavano, ma in questo periodo è successo qualcosa di terribilmente grave nel regno degli elfi: il capo supremo è giunto ormai alla fine dei suoi anni, mentre quello dei demoni è ancora in piene forze perché si nutre energie negative e questo lo ringiovanisce molto, insieme ai suoi sette sottoposti...” I ragazzi a quel punto non riuscivano più a distogliersi dal discorso.

“...Il regno degli elfi invece trasferisce i propri poteri di padre in figlio, continuando così di generazione in generazione, ma purtroppo il capo supremo del regno degli elfi non ha avuto discendenza...” La ragazza si morse un labbro affranta, mentre tutti la osservavano interlocutori.

“Ed allora sembra che alla fine perderemo, se non fossero intervenute le ninfe...” A quel punto le si illuminarono gli occhi contenta.

“...Nel conflitto fra la mia dimensione e l'avversaria non è mai intervenuta, anche se vi ha sempre assistito quasi in maniera ravvicinata ed avrebbe continuato così, se un gruppo di terribili demoni non avesse assalito una delle città principali del suo regno, distruggendo la vita di migliaia di ninfe...” La bambina si fece pensierosa, forse ricordando l'orribile disastro avvenuto.

“Così decisero di collaborare con noi elfi per riportare i demoni al loro posto e sapendo che al nostro capo supremo restava poco da vivere, chiamarono uno dei loro sette protettori perché prendesse il posto a capo delle nostre forze: le ninfe sono esseri straordinari! Sono delle leader incredibilmente autoritarie e con una grande energia magica, tanto da far meritare l'appellativo dei loro sette protettori di Haybane: creature somiglianti a degli angeli...” Appariva sognante mentre lo affermava, forse era una fan di quelle creature.

“...Ma purtroppo, mentre inviavano l'Haybane sottoforma di una neonata, alcuni demoni, scoperto il piano, attaccarono lei e la sua scorta, ma per fortuna lei riuscì a sopravvivere e finì nel mondo di voi esseri umani, però...”

“...Non era in grado di resistere perché aveva riportato alcune ferite ed allora decise utilizzare il corpo di un essere umano da utilizzare fino al completo ristabilimento...Che si sarebbe dovuto concludere oggi se non sbaglio.” Questa volta a continuare fu Kenta che sembrava essersi estraniato fino a quel momento.

“E, rullo di tamburi per favore, la bambina che conteneva l'Haybane era...Era...La vostra cara amica che quel tizio ha appena rapito!”

TBC

E così si conclude anche questo capitolo! ^^

Spero vi sia piaciuto!

Solare: Speriamo di averti stupito abbastanza! ^^”

So che è un capitolo decisamente breve, ma incentrarlo tutto su delle spiegazioni è stata molto dura per me, ma spero che ti sia piaciuto!

Rhaal: Sono contenta di confermarmi come una delle tue autrici preferite! Spero di non averti delusa! :D

Bi_Chan92: Grazie! Spero che il capitolo ti piaccia! ^^

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Capitolo 11
*** Due regni a confronto ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti! ^^

Scusatemi se lo scorso capitolo era un po’ incompleto, ma prometto che questo sarà migliore! :D

Okay, non rubo spazio e vi auguro semplicemente buona lettura!

OooO

Gli venne da pensare a un'incidente avuto all'asilo: avevano fatto una gita in montagna e si era fermata ad osservare una farfalla dai colori sgargianti che appena aveva spiccato il volo si era ritrovata ad inseguire, nonostante i richiami delle maestre.

L'insetto aveva iniziato a volare sempre più in alto, mentre la piccola cominciava a perdere terreno e la corsa ad un certo punto si interruppe per la presenza di un sassolino che, una volta calpestato in malo modo, scivolò facendo ruzzolare la bambina che cadde rotolando verso un piccolo fossato, perdendo di vista la creatura: con una caviglia slogata per via della botta si era rannicchiata in un angolino ad aspettare i soccorsi che vennero dopo un paio di minuti, ma furono sufficienti per farle capire quanto fosse spaventosa la solitudine in mezzo al buio umido del terriccio.

La sensazione che provava in mezzo a quell'ombra era quasi uguale, se non superiore...

Ma stranamente non sembrava provare freddo, anzi: c'era un calore particolare che fuoriusciva da chissà quale apertura e rendeva l'atmosfera meno gelida di quel che fosse.

Cercò di alzarsi, però la cosa gli sembrò molto complicata, come se il suo corpo fosse stato fasciato dalla testa ai piedi impedendogli qualsiasi movimento, ma per fortuna si appoggiò alla parete che aveva dietro che l'aiutò parecchio e così riuscì a sedersi per vedere meglio, anche se il panorama non cambiò molto.

Buio.

Oscurità.

Tenebre.

Ombra.

Gran bello spettacolo non c'è che dire...

Come se qualcuno avesse potuto udire lo scorrere dei suoi pensieri, immediatamente una strana luce pallida illuminò il luogo quel tanto che bastava per far capire alla bambina dove si trovava: il corpo completamente avvolto da un lenzuolo color rosso rubino che fino a quel momento le aveva impedito i movimenti, ma non fu difficile riuscire a srotolarsi di dosso il tutto, però appena notò in che condizioni aveva ritrovato i suoi vestiti, si riavvolse completamente lasciando scoperto solo una parte del viso.

Con imbarazzo si chiese a se stessa chi cavolo le avesse messo sottosopra il guardaroba e con la stessa velocità con la quale le era stato mostrato il luogo una strana figura avvolta in un mantello si avvicinò a passi felpati verso la bambina seduta domandandole semplicemente.

“Come va?” La ragazza rimase leggermente spiazzata a sentire quella voce.

“Kenta?”

*

Nel cuore di una città priva di tempo, tredici personaggi camminavano per strada cercando di non urtare nessuno per via dell'immobilità magica creata da la piccola Kalì che ora rammentava assorta quello che era accaduto qualche minuto fa: i volti stupiti e le voci concitate dei ragazzi una volta che gli fu spiegato tutto, l'arrivo di Hanna che li aveva cercati per tutto il tempo in preda all'ansia alla quale era stato rispiegato tutto, lei e Kenta che dovevano assolutamente tornare nel regno degli elfi nonostante lui avesse cercato di darsela a gambe, quei bambini che erano riusciti a convincerli per farsi portare in quello strano regno ed il blocco del tempo per permettere a loro di assentarsi senza dare alcun sospetto...

Non si aspettava una tale ostinazione da pare loro, ma forse era stata troppo ingenua: erano amici ed essi non si abbandonano mai.

“Ma il tempo rimarrà sempre così?” Chiese Lullaby osservando perplessa un bambino che stava per essere colpito da una pallonata in pieno viso.

“No, non abbiamo questo potere, però, appena arrivati al portale, potremo sbloccare il tempo perché c'è una notevole differenza di tempo fra il regno degli elfi e quello di voi umani...” Rispose pacatamente Kenta che non sembrava contentissimo all'idea di entrare in quel mondo: non ci aveva collaborato prima, perché doveva farlo adesso?

-Forse perché ormai le cose si stanno complicando...- Pensò rispondendosi da solo.

Giunsero al Maho con circospezione, come ad aver paura che qualcuno li potesse vedere, nonostante il flusso del tempo fosse stato bloccato e fu con una punta di sollievo che aprirono il negozio per entrare in giardino.

Vicino al portale del regno delle streghe, Kalì appoggiò le mani al muro e si concentrò per creare un portale che si apriva soltanto in luoghi pieni di magia come quelli...

All'improvviso un piccolo cerchio luccicante si formò sulla parete e si allargò formando un'apertura piuttosto larga.

“Prego, entrate.” Li invitò abbastanza gentilmente la bambina indiana, mentre i ragazzi, un po' intimoriti, varcarono con estrema cautela il passaggio quasi ad aver paura che li mangiasse in quel preciso istante, ma una volta attraversato abbandonarono ogni paura ed ogni indugio: il luogo era veramente molto bello.

Sembrava l'antica Grecia, sottoforma di bosco: partenoni intrecciati in enormi liane verdeggianti, case marmoree mischiate al bel legno di salici e sequoie, torri ancorate alla vegetazione o che si stagliavano come parte di esse il tutto coronato da un'atmosfera surreale e magica quanto, se non più, il regno delle streghe.

I ragazzi mossero i primi passi su quella terra muschiata e soffice con un misto di gioia e di curiosità: gli elfi, nelle antiche leggende, erano creature molto attaccate alla natura e quindi, in un certo senso, si erano aspettati un clima del genere.

“Immagino che voi tutti abbiate pensato all'enorme somiglianza che vi è fra il mio popolo e quello narrato dalle vostre mitologie, ebbene non è un fatto casuale: una parte della nostra popolazione, qualche centinaio d'anni fa, si disperse nella vostra dimensione a causa di una tempesta e vi rimase per molto tempo, prima di ritrovare la strada di casa attraverso l'oceano.” Spiego Kalì conducendoli per le strade del posto, mentre alcune creature fuoriuscivano fuori dagli edifici e dovevano proprio essere gli elfi.

Eleganti e veramente stupendi: eterei, longilinei, camminavano come se stessero attraversando un lago di specchi. Assomigliavano in tutto e per tutto a quelli delle favole.

“Posso farti una domanda Kalì?” Chiese Tetzuia alzando un sopracciglio.

“Perché tu, pur facendo parte di questo popolo, non hai il loro stesso aspetto?” Lei sorrise voltandosi verso di loro.

“Perché io fino ad ora ho usato una copertura…” Ed in un lampo di luce scomparì per riapparire in un’altra veste ben più uguale a quella delle più belle creature che avessero mai visto: lunghi capelli biondi, occhi azzurri, slanciata e nobile.

Decisamente i ragazzi ebbero tutto il diritto di rimanere a bocca aperta.

“Abbiamo un ottimo potenziale magico, visto che per noi essa non ha più segreti ormai e ne facciamo un vastissimo utilizzo per facilitarci in tutto ciò che facciamo, per esempio, vedete quella torre enorme? Costruita grazie ad un incantesimo dell’ex sovrano.”

“Ma questo posto come si chiama?” Domandò Melody che non riusciva a togliere gli occhi di dosso da quegli elfi che se sua madre avesse conosciuto, sarebbe andata in estasi.

“Questa è la città più grande della dimensione e si chiama Alyon che nella nostra lingua significa Ricco e Potente, da quel che potete vedere con i vostri occhi.” Rispose Kalì con un ampio gesto della mano a testimoniare ciò che aveva appena affermato ed in effetti, per i bambini, era vero.

Giunsero finalmente a quella che sembrava la reggia del luogo, molto probabilmente il posto in cui si radunavano i capi maggiori, ma nel frattempo Lullaby chiese incuriosita.

“Perché non si vedono bambini?” Kalì sorrise amara.

“Perché ci sono più vecchi che giovani: la nostra è una popolazione antica e pochi sono i nuovi arrivi...Gli unici bambini per il momento comprendono me ed altri tre: Cundel (maschio), Uremir (maschio) e Gidith (femmina).”

“E tu come ti chiami realmente?” Domandò Simphony che aveva capito che il nome dell'elfa non poteva essere così umano.

“Il mio nome è Caliwen...” Rispose la bambina aprendo le porte di quell'edificio imponente.

Ed il gruppo la seguì al suo interno.

*

“Purtroppo io non mi chiamo Kenta: il mio nome è Lujuria e ti ho portata qui con l'inganno...Non so se ti ricordi ancora gli urli immaginari di Hanna...” La bambina si massaggiò le tempie perplessa dopo quella rivelazione: perché non riusciva a concentrarsi e come mai gli era venuto un improvviso mal di testa?

Era come se ci fosse qualcosa che volesse prendere il sopravvento sulla sua mente...O forse doveva dire qualcuno...

“Che cosa vuoi da me?” Chiese lei cercando di acquistare un'aria più tranquilla, anche se tutte le circostanze le erano contro...

Il ragazzo si avvicinò ulteriormente a lei e rispose semplicemente.

“Tu lo sai benissimo...Haybane Lakka.”

TBC

Ele chan: sono contenta che la fanfiction ti appassioni e terrò conto della tua preferenza! ^^

bi_chan92: spero di continuare presto! ^^

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Capitolo 12
*** Capitolo 11: Percorsi obbligati. ***


Dopo vari indugi, ho deciso: questa fanfiction si conclude con

Sento che fra poco questa fanfiction arriverà alla tanto attesa conclusione: forse un giorno gli farò un piccolo re-styling quando l’avrò finita…Ma per il momento, godetevi questo capitolo!

<< Preferirei dividere una sola vita con te che affrontare da sola tutte le ere di questo mondo. >> (Il Signore Degli Anelli: La Compagnia Dell’Anello)

OooO

Trovarsi di fronte a tanto lusso non era da tutti giorni e trovarsi davanti a sette elfi che discutevano animatamente sul da farsi lo era ancora meno...

Informati da Caliwen sembravano scossi e piuttosto indecisi sul da farsi, anche se due di loro avevano espresso due pareri diversi in merito: Minaothon (generale dell'Amore) sosteneva fermamente l'idea di attaccare direttamente i Demoni, ma Narwain (generale del Perdono) preferiva aspettare un po' fino a quando le loro intenzioni non fossero state capite del tutto.

“Le loro intenzioni sono chiare come il sole Narwain: appena avranno fatto il lavaggio del cervello a quella bambina ce la ritroveremo di fronte come una delle peggiori nemiche che mai avremo dovuto affrontare!”Esclamò Minaothon per l'ennesima volta.

Dalla parte di Narwain c'era Colinde (generale dell'Umiltà), un'elfa talmente fatalista da preferir lasciar scorrere il destino così come veniva senza intervenire per apportarci alcuna modifica.

Mentre a sostenere Minaothon c'era il generale del Coraggio: Beren, forse il più impulsivo ed irrazionale di tutti, però abbastanza pieno di buon senso da capire che era il momento di agire e subito se non volevano che la frase del generale dell'Amore si avverasse.

Ma forse era già troppo tardi. Questo le amiche di Doremì l'avevano capito, anche se preferivano non pensarci e continuavano ad assistere al duello verbale insieme agli altri ragazzi, con un Kenta particolarmente apatico che prima di allora era stato bersagliato di domande.

Tutti sapevano di quella storia che aveva colpito la sua vita un paio d'anni fa e l'aveva trasformata in un pallido rimasuglio di sedentarietà e magnificenza: aveva perso un fratello per colpa di quei demoni e dopo una breve spiegazione tutti avevano capito che quel fratello era il manipolatore ed il più astuto pianificatore.

Lujuria, generale della Lussuria. Forse quel bambino scomparso tra le nebbie del parco abbandonato di Kioto e dato per disperso o peggio ancora morto.

Kenta non aveva mai smesso le sue ricerche: appena uscito dall'orfanotrofio si era diretto a quel parco completamente recintato, provando in tutti i modi a forzare i cancelli ed entrarvici, ma si ritrovò sbattuto a terra dai vigili, unici sorveglianti del luogo.

Però non si era dato per vinto e con un ultimo disperato tentativo era riuscito a forzare un'apertura ed era anche riuscito a non farsi scoprire mentre l'attraversava, così da poter vedere lo stato attuale delle cose.

Sempre desolato e privo dell'allegria che lo aveva contraddistinto negli anni precedenti, ma non si sarebbe aspettato niente di diverso ed allora aveva solo provato ad arrivare al centro del posto...

Però, quando fu veramente vicino al punto, una strana energia gli impedì di compiere il suo obbiettivo.

Si ritrovò distanziato di un paio di metri ed allora riprovò nuovamente, ma tutto ciò non servì a niente fino a quando una strana forza più potente lo aveva messo alle strette e nonostante avesse provato a lottare, fu scagliato lontano dal luogo, però senza alcuna ferita grave e fu allora che capì: non era mai stato una persona normale.

Qualcosa in lui che scorreva nelle sue vene gli aveva impedito di rovinarsi quando era stato scagliato lontano, la stessa cosa che poi scoprì essere il suo potenziale magico.

I suoi genitori erano due elfi andati sulla terra per una breve vacanza, ma due demoni li avevano scoperti e preferendo di gran lunga attaccarli di spalle, preparano un'imboscata e li uccisero, ma non ebbero il tempo di fare la stessa cosa con lui e Kazu...

Furono recuperati dalla direttrice di un orfanotrofio poco distante e da quel giorno furono accuditi e protetti come persone qualunque, infatti i segni del loro corpo elfico erano stati coperti da un incantesimo lanciato poco prima di partire...

Come avesse capito tutto ciò era un mistero anche per lui e fino a quel giorno l'unico nodo importante era stato il ritrovare il suo adorato fratello gemello.

Anche se ora che lo aveva fatto si sentiva molto più infelice di prima e come se non bastasse quegli sciocchi dei generali sapevano che lui era il figlio del generale dell'Ascetismo e volevano che prendesse il suo posto: che s'arrangiassero, avevano fatto bene senza un generale fintanto adesso!

Li aveva rincontrati dopo tanti anni per colpa di quell'attaccamento alla missioni di ritrovare il parente scomparso, diventando amico di una bambina che possedeva un'enorme potenziale magico e forse suo fratello ne sarebbe stato attirato, ma non poteva immaginare quanto...

Ed ora eccoli lì, davanti a volti conosciuti appena, tranne forse quello di Caliwen e dei bambini che aveva accompagnato in quel tragitto.

“Ora basta! Io vado a salvare Doremì!” Una voce squillante lo risvegliò dai suoi pensieri e capì che ad aver parlato era stata Simphony la più schietta fra tutte le apprendiste.

“Ed io ti seguirò!” Aggiunse Melody che aveva avuto il coraggio di farsi sentire anche lei.

“Siamo con voi!” Risposero all'unisono Akazuki e Tetzuia che furono subito seguiti dai cenni d'assenso degli altri.

“Credo che voi non siate nelle condizioni di andare ad attaccare da soli il regno dei demoni.” Affermò semplicemente Colinde giocherellando con una ciocca dei lunghi capelli corvini.

“Forse ha ragione, ma se continuiamo di questo passo, molto probabilmente nessuno potrà mai più fare niente!” Replicò Mindy che si era stufata di attendere ed ora aveva soltanto voglia di salvare l'amica.

“Fate come volete, ma vi dico una cosa... La voce di Handir (generale della Saggezza) risuonò profonda e rimbombante nella stanza delle riunioni, sovrastando i momentanei battibecchi.

“Chi di voi possiede la magia, non raggiunge un livello decisamente ottimale ed inoltre non possedete alcun membro del vostro gruppo che abbia un'elevata capacità sensibile ai vari cambiamenti dei portali...Perciò rischiereste di non riuscire ad arrivare mai al luogo in cui avete intenzione di andare.” Il suo tono di voce, l'esperienza con cui pronunciava ogni parola aveva lasciato a bocca asciutta buona parte dei ragazzi: strinsero i pugni impotenti, però una voce li soccorse.

“Li accompagnerò io.” Kenta si eresse in tutta la sua statura avvicinandosi ai ragazzi sotto gli sguardi turbati dei generali.

“Tu Kenta?! Sei impazzito?! Sei l'unico degno di prendere il posto di tuo padre!” Esclamò Narwain.

“Ma a che mi servirà un posto fra i generali se esso non esisterà più perché distrutto dai demoni? Il problema di voi elfi è che credete di avere tutto il tempo del mondo...Ma esso fugge e rischiate di venirne folgorati!” Ribatté secco, mentre alcuni di loro iniziavano ad inalberarsi.

“Vacci piano ragazzo e cerca di avere più rispetto per i più anziani, anche se in buona parte hai ragione.” Per la prima volta Belecthor (generale della Costanza) aprì bocca, liberando un suono piuttosto gutturale.

“Se voi signori, portaste rispetto per il desiderio di questi bambini di liberare la loro amica, allora forse potrei cercare di essere più educato.” Rispose a bruciapelo il ragazzo, guadagnandosi un'occhiataccia bonaria da parte del generale dell'Amore.

“Le tue ragioni sono accettabili Kenta, ma non pensi che sia meglio portarti anche qualcuno che abbia più esperienza di te?” Tutti i generali lo fissarono stupiti.

“Hai intenzione di appoggiarli?!Colinde appariva scandalizzata.

“E chi crede che sarebbe all'altezza di questo compito?” Chiese il biondo ignorando lo stupore degli altri.

Caliwen te la senti?” La ragazza si fece avanti sicura di se.

“Puoi starne certo padre!”

“Perfetto, allora adesso vi chiederò solo un'ultima cosa: partite subito, però prima equipaggiatevi al meglio cercando di stare leggeri e questo ve lo supplico come un elfo preoccupato della sorte dei suoi figli, quindi per favore ascoltatemi.” Coloro che sarebbero partiti annuirono convinti e pronti a far tutto.

Ci vollero almeno due ventine di minuti per riuscire a scegliere le attrezzature adatte ed alla fine ognuno di loro avrebbe portato con se un'armatura resistentissima ai colpi diretti e sufficientemente resistente alle magie di medio-alto livello. Inoltre ognuno di loro aveva scelto un'arma su consiglio del generale dell'amore.

Le nascosero sotto alcuni mantelli stregati in maniera tale che rendessero i carichi dei ragazzi leggerissimi ed invisibili ad occhi nemici.

“E poi ho intenzione di donarvi questo.” Minaothon schioccò le dita e per ognuna delle mano tese dei bambini, comparvero dodici sacchetti che al tatto sembravano contenere polvere.

“Questa è la polvere di Amdir: basta alitarne un po' sul corpo di una persona ferita sia nel fisico, sia nello spirito, per permettere una guarigione istantanea. Mi raccomando abbiatene cura perché essa perde un pezzo della sua efficacia se viene utilizzata una seconda volta sulla stessa persona.” I ragazzi ringraziarono per il dono e sotto lo sguardo scettico dei generali contrari e sotto quello ansioso di quelli a favore, partirono per trovare il portale che li avrebbe condotti al regno dei demoni.

*

“Credo proprio di aver trovato il portale: forza muovetevi, non posso tenerlo aperto a lungo!”

E così inizia il viaggio.

*

Lujuria è dentro quella stanza da un po' di tempo: che quella bambina sia riuscita ad utilizzare i poteri dell'haybane?”

“Impossibile: anche se fosse in grado di farlo, questo posto è protetto da una barriera impenetrabile e potentissima.

“Perché l'hai inventata tu ovviamente...”

“Sono l'unico in grado di creare qualcosa di decente in questo posto...

“Ha parlato Mr-so-fare-tutto-meglio-di-chiunque-altro, peccato che però il rapimento di quella ragazzina non sia stata opera tua!” Il dialogo tranquillo si trasformò in una lite ed ovviamente l'ambiente si scaldò subito.

Neid ed Orgueil non erano mai andati eccessivamente d'accordo, ma i loro battibecchi apparivano più limitati che con altri membri del gruppo, però in quel momento avevano superato il numero massimo di litigi: forse perché entrambi erano piuttosto invidiosi dell'ottimo operato di Lujuria che sicuramente si sarebbe guadagnato qualcosa, oltre alla più completa fiducia da parte del capo.

“Piantatela idioti! Ho già mal di testa di mio, figurati con voi due che continuate a discutere da stamattina come due galli in un pollaio. Il rappresentante dell'ira non era mai stato così arrabbiato e se il suo sentimento avesse avuto una faccia sarebbe apparsa spaventata da tanta ira repressa.

“L'affetto che provate l'uno per l'altro mi commuove!” Esclamò Glotonerìa guadagnandosi un paio di pugni da parte di Colère.

Lui non sembrò scomporsi minimamente dopo le botte, anzi, iniziò a mangiare con più gusto la mela che aveva già sbucciato.

“Vi pregherei di calmarvi! È già abbastanza umiliante dover ammettere che uno di noi è più in gamba di quanto ci aspettassimo ed è riuscito dove noi abbiamo fallito...E pensare che è un nuovo arrivato!” Sentenziò Geiz sbattendo un pugno sul tavolino della stanza.

Cosa, cosa? Da quanto tempo è che ci sarebbe questo Lujuria?” Chiese Sloth appena svegliato.

“Se tu stessi attento almeno una volta tanto durante le riunioni, sapresti che Lujuria è qui da quasi una decina d'anni ed è subentrato al posto di Lust, morto misteriosamente molto tempo fa!” Spiegò Glotonerìa assaporando l'ultimo pezzo di mela.

“Già, in effetti mi ricordo che scomparse in circostante piuttosto ambigue e non scorderò mai che, subito dopo di lui, apparve l'attuale generale. Affermò Colère riprendendo un po' di autocontrollo.

“Questa faccenda è leggermente incomprensibile anche per delle creature piene di scheletri nell'armadio come noi. Sbuffò Orgueil spostandosi una ciocca di lunghi capelli rossi dal viso e scrollando le spalle come per dire che non gliene sarebbe potuto importare comunque.

“Credo che dovremmo rimandare questa discussione a più tardi: sento un'odore piuttosto particolare nell'aria che non mi piace affatto. Sibilò Sloth per la prima volta attento e concentrato.

Tutti gli altri membri del consiglio dei generali alzò il proprio naso per sentire a loro volta quel profumo che era riuscito a tenere in allerta un pigrone come il rappresentante dell'accidia.

“Per la prima volta sono d'accordo con te: questo odore non è ne demoniaco, ne elfico ed ha qualcosa che non ho mai annusato prima.” Colère scoppiò in una risata finta allegra.

“Ve lo dico io di chi è questo odore! Appartiene alle streghe, ai maghi ed agli umani!” Tutti si stupirono.

“Che cosa?! E come hanno fatto delle creature inferiori come loro ad arrivare fino a qui?!” Alcuni ripresero ad odorare l'aria perplessi.

“Non si sente chiaramente, ma mischiato in mezzo c'è un leggero odore d'elfo... Sibilò Orgueil che aveva l'olfatto più sviluppato fra tutti.

“Quindi abbiamo degli intrusi da rispedire indietro...Tutto ciò potrebbe rivelarsi divertente, non trovate?” La voce di Lujuria comparve dal nulla proprio dietro al povero Glotonerìa che sobbalzò quasi soffocandosi con il nocciolo di una ciliegia.

“Tu sei completamente andato! Comparire così all'improvviso dietro uno che mangia è un modo per riuscire a strozzarla senza lasciare alcuna impronta digitale!” Il ragazzo lo guardò perplesso.

“Impronte che?! Non è che per caso tu passi troppo tempo a leggere romanzi gialli?!”

“E che cosa sono? Si mangiano?” Il biondo scosse la testa sconsolato.

“Questa situazione è vecchia come il mondo...Comunque vi porto buone notizie cari colleghi: sembra che avremo presto una nuova potentissima alleata...La porterò dal capo nel frattempo...” I suoi occhi si allargarono ingenui nonostante il sentimento rappresentante.

“Non potreste tenerli occupati fino alla fine?” Tutti lo fissarono quanto mai arrabbiati.

“Dopo tutto questo tempo ci chiedi solamente di tenerteli occupati?!Colère afferrò un calice e lo frantumò con le sue mani.

Casomai potrei fargli questo...” Orgueil ghignò mostrando i denti bianchi ed aguzzi.

“Potrebbe essere un'idea per qualcosa di allettante...Magari riesco anche a trovare un avversario abbastanza forte per me!” Al suo sorriso Sloth si risvegliò completamente e scomparve nel lungo corridoio più buio delle tenebre.

“Uno si è già avviato e non voglio lasciargli fare il lavoro tutto da solo.” Colui che rappresentava l'invidia se ne andò dopo pochi secondi.

“Okay...L'occasione propizia per smaltire un po' di lipidi in più.” Glotonerìa sparì senza neanche il bisogno di camminare.

“Quel pigrone potrebbe approfittarne per esercitarsi a camminare... Sibilò Geiz uscendo di scena anche lui.

Nella stanza rimasero Colère, Orgueil e Lujuria.

“Bene...Io vado e per cortesia non combinate casini...”

“Puoi contarci.” Celiò colui che rappresentava la superbia dopo che il generale dell'ira se ne fu andato.

I due generali si squadrarono un attimo, uno con un sopracciglio alzato, l'altro con un sorriso completamente ebete sulla faccia.

Cosa stai combinando Lujuria?” La domanda risuonò un po' nella stanza oramai vuota.

Il biondo non si scompose minimamente e prese a giocherellare con una ciocca di capelli.

“Sapevi di sicuro che quella bambina aveva degli amici abbastanza legati a lei, da tentare un'impresa disperata come riuscire a salvarla dal suo destino scritto e corretto. Continuò il rosso alzandosi e camminando leggermente in cerchio.

Questa volta il fratello di Kenta fissò il viso verso il collega per la prima volta sufficientemente interessato.

“A cosa ti serve tutto questo? Nascondi qualcosa? Bene, almeno cerca di stare molto attento a quello che fai, altrimenti sarò costretto ad attaccarti Lujuria...E posso assicurarti che faccio molto male quando mi arrabbio.”

“Mentre sospetti di me, che ne dici di andare a divertirti un po' con questi invasori? Almeno mi lascerai il tempo di chiedermi come mi siano sfuggiti dettagli che a te sembrano di vitale importanza...Mentre per me sono delle inutili scemenze!” Orgueil lo scrutò scettico, ma mentre si avviava gli lanciò solo un'ultima frase.

“Se le mie previsioni si rivelassero esatte, cerca almeno di essere un valido avversario per me...So per certo che non puoi competere.” Quando anche il penultimo dei generali scomparve, il biondo rilassò un paio di muscoli tesi per lo sforzo di apparire rilassati.

-Sapevo che Orgueil era un tipo sveglio, sebbene non pensassi che il suo acume arrivasse a superare quello degli altri, ma ora come ora poco importa...- Pensò il generale avviandosi verso il luogo nella quale una bambina lottava fra se stessa e l'ombra.

-...Forse è già troppo tardi, anche per me.- E alla fine non rimase nessuno...

E forse nessuno sarebbe mai più ritornato in quella stanza.

*

Chiuse gli occhi, li aprì, richiuse gli occhi, li riaprì.

Niente.

Non riusciva a togliersi di dosso quelle immagini orribili: fuoco, terra arsa, piante secche, un pianeta distrutto.

Il suo pianeta.

E' in mezzo a quella distruzione una luce fatta di tenebre.

Un occhio, rosso come il fuoco che arde in un mare di lava, freddo come una tempesta di ghiaccio su una montagna artica.

Il modo in cui la fissava metteva a disagio ed insisteva nell'entrare nella sua mente spillando le ultime energie che la ragazza era riuscita a risparmiare...

Inginocchiandosi a quella mostruosa forza non riuscì a fare altro che arrendersi e sussurrare con voce rotta.

“Aiuto...” Prima che i suoi occhi scintillassero di un bagliore magenta.

*

“Sembra un posto carino.” Celiò Mindy davanti al relitto di un castello forse un tempo maestoso.

“Queste creature amano molto la distruzione e la desolazione ed abitano tutte su piani diversi di questo luogo che sembrano quasi come piccoli mondi a loro distanti, divisi in gerarchie.” Spiegò Caliwen spostandosi dalle rive di quella spiaggia bagnata da acqua che appariva piuttosto malsana.

Quel posto lugubre affascinava ed intimoriva i bambini non abituati a così vasti scenari prima lussuosi ora devastati.

“Bisognerà muoversi rapidamente, ma con prudenza: è pericoloso rimanere nello stesso luogo per molto tempo, ma lo è anche arrivare in altri punti ancor più scoperti.” Sentenziò Kenta l'unico forse ad avere un innato senso strategico superiore a quello della figlia del generale dell'Amore.

Non ebbe il tempo di dire nient'altro perché uno stormo di uccelli simili a cornacchie appoggiò le zampe artigliate sul terreno sabbioso, formando una specie di percorso obbligato e guidato.

Il biondo sorrise sarcastico alzando un sopracciglio.

“Bene! A quanto pare non ci sarà neanche bisogno di comportarci come degli scassinatori professionisti, visto che questo è un chiaro invito a proseguire ed andare nella tana del leone.”

“Oppure in bocca al lupo...”

“...Sperando che crepi.” Melody non aveva mai avuto tanta paura in vita sua: l'ambiente era completamente simile in tutto e per tutto a quello di un film del terrore ben architettato ed anche Masaru parve avere gli stessi pensieri in testa, però fu ben attento a nascondere quello stato d'animo.

“Okay ragazzi, rimanere qui non ci servirà a niente quindi opto per vedere un po' cosa succede!” Esclamò Simphony oramai già avviatasi.

Hanna gli fu subito dietro, anche perché non aveva mai sentito così tanto la mancanza della sua adorata -mamma-.

“Quando il capo comanda, i soldati rispondono: forza Melody, avviamoci!” Esclamò Lullaby camminando con passo veloce per raggiungerle, mentre la castana la seguiva un po' più lenta.

Ben presto anche Mindy, i F.L.A.T., Caliwen e Kenta percorsero la via anche se tutto questo poteva rivelarsi rischioso, però pensarono che se non avessero soddisfatto il capriccio di chi li aveva “aiutati” fino a quel punto, forse avrebbero riscontrato spiacevoli conseguenze che non avrebbero potuto contrastare.

Un po' correndo ed un po' camminando, giunsero fino ad una strada con sei diramazioni che avrebbero potuto portare alla meta, oppure avrebbero potuto portare a qualche trabocchetto.

La scelta iniziò a farsi ardua.

“Divertente, dovrebbero lavorare come produttori di puzzle-game. Tetzuia alzò un sopracciglio notando quanto le strade fossero oscurate da una fitta coltre di vapori che non lasciavano intravedere altro se non l'ignoto.

“Siamo arrivati all'ora delle separazioni mi sa...” Sussurrò Fujo avvicinandosi di più al punto in cui la strada si divideva.

“Purtroppo credo di sì, quindi non ci resta che formare qualche gruppo perché, come avete potuto notare, noi siamo di più. L'invito di Leon fu accolto, infatti i ragazzi cominciarono a contarsi e di seguito a formare i vari componenti dei gruppi.

Alla fine il risultato era il seguente:

Akazuki con Tetzuia e con Hana.

Masaru con Melody.

Leon con Simphony.

Toru con Lullaby.

Mindy con Fujo.

Caliwen con Kenta.

“Che bello avere una donna a testa!” Esclamò Toru che si prese un pugno dalla sua compagna.

“Ma che razza di dongiovanni sei tu?!Kenta fece cenno di nascondere una goccia inesistente che di solito nei cartoni animati compariva sempre dietro alla nuca.

“Vedo che le sistemazioni garbano più o meno a tutti, perciò direi di non indugiare oltre per non perdere tempo prezioso.” I ragazzi annuirono e preso coraggio iniziarono a camminare verso le strade assegnate dal caso.

*

“Essere finita con voi due che conosco a malapena è piuttosto strano. Affermò Hana squadrando il rosso ed il moro.

“Potremo approfittarne per conoscerci meglio mentre continuiamo il tragitto: faremo passare un po' di tempo. Suggerì Akazuki incrociando le braccia dietro la nuca.

“Okay, l'idea mi sembra buona.” Replicò Tetzuia con le mani in tasca.

E così il primo gruppo andò.

*

“Tu non hai paura Masaru?” Domandò Melody rabbrividendo al solo rumore dei suoi passi sulla strada.

Il ragazzo scosse la testa semplicemente, forse per non far sentire un tremolio nella voce.

Comunque nel caso avessi paura, ricordati che abbiamo la nostra parola magica.” L'apprendista allargò la bocca in un sorriso che cercava di essere sicuro.

Lui provò a fare la stessa cosa, rammentando le situazioni da film dell'orrore in cui si erano cacciati più di una volta e come si fossero tranquillizzati, anche grazie a quella parola che ripetevano insieme come la più forte delle magie.

“Non ti preoccupare Melody: non dimentico facilmente quello che funziona.” E ripresero a camminare con passo più spedito leggermente sereni rispetto a prima.

E così anche il secondo gruppo andò.

*

Che ne dici di fare una gara di corsa? Dai che ti vedo pronta per partire!” Esclamò Leon ronzando attorno alla ragazza dai capelli azzurri che era un po' mogia dopo tutto quello che era successo.

“Ti prego Leon! Non penso che sia il momento per sciocchezze del genere!” Esclamò lei in risposta scuotendo la testa come a scacciare via una mosca fastidiosa.

Il ragazzo parve rinunciare in un primo momento, ma dopo qualche secondo ribatté con noncuranza.

“Perché corrucciarsi adesso? A Doremì non servirebbe. La ragazza si bloccò cercando di rimanere calma per non urlare contro il biondo, però alla fine sorrise: aveva ragione.

Non sarebbe stato utile continuare ad essere mogi, anche perché avrebbe procurato una preoccupazione in più a chi gli stava intorno, quindi tanto valeva cercare di tirarsi su in qualche modo.

Al mio tre...Uno...Due...Tre...Via!” Entrambi scattarono con una velocità impressionante: il mago era migliorato dall'ultima volta, ma l'apprendista strega era leggermente più brava di lui e riuscì a distanziarlo di qualche metro.

Era divertente vedere quanto la loro rapidità fosse quasi allo stesso livello e questa gara riuscì a distogliere tutti e due, almeno per un po', a quello a cui andavano incontro.

E così anche il terzo gruppo andò.

*

Lullaby...Posso chiederti una cosa?” La bambina si voltò verso il ragazzo con un'espressione interrogativa, anche se forse aveva intuito il motivo di tale richiesta.

“Non mi prendevi in giro prima?” L'apprendista lo scrutò intensamente.

“Prova a capirlo da solo: sono tipo da scherzare sull'amore?” Lui osservò a sua volta il viso bello, ma distante della ragazza dai capelli viola.

“Da quel che so io e da quel che sento a pelle, direi di no... Lei sorrise e si avvicinò di più al mago domandandogli semplicemente.

“Ora mi resta da chiederti se tu ricambi il mio sentimento. Toru parve colto di sorpresa: non ci credeva!

Non stava scherzando affatto: pareva un sogno.

Per la prima volta gli sembrò di essere davanti ad un giudice inflessibile che aspettava il suo provino per un film internazionale.

Ed ebbe un moto di fifa impossibile da spiegare, neppure a lui stesso.

“Ecco Lullaby...Tu sei una ragazza veramente carina e..E insomma...Cioè...Vorrei...

“...Per caso c'è qualcun'altra?” L'interruzione della baby-idol lo lasciò stupito.

“Cosa?!” Lei abbassò il capo rassegnata.

“Sapevo che anche tu prima o poi ti saresti trovato la ragazza dei tuoi sogni...Ma ho sempre sperato che sarei stata io...” La bambina sospirò, ma il ragazzo le afferrò la mano d'improvviso.

“Ehm...Potresti evitare la prossima volta di interrompermi, bombardandomi su possibili storie che potrei avere, mentre cerco di trovare le parole per provare a spiegarti che mi piaci?” Il mago proferì la domanda tutto ad un fiato e cercò di riprenderne un sorso aspirando ampiamente l'aria tetra del sentiero.

La viola sollevò il viso da terra rasserenata.

“Bene, bene! Ora penso di poter percorrere questa strada con un dubbio in meno e con un uomo della mia giovane vita in più... Le guance del mago si colorarono, per pochi secondi, di un intenso rosa, ma anche lui avrebbe voluto dire la stessa cosa di Lullaby se non fosse stato più timido: almeno un segreto da svelare l'aveva risolto.

E così anche il quarto gruppo andò.

*

Fujo...Ora che ci penso, ti conosco solo di vista!” Esclamò Mindy, battendo il pugno sul palmo della mano.

“In che senso scusa?” Domandò in risposta il mago ingenuo.

La bionda chiuse gli occhi e sollevò la testa al cielo invisibile.

“Nel senso che ci saremo pur presentati, ma io non so nient'altro di te, a parte il nome ed il fatto che sei un mago.” Lui sorrise a tale affermazione.

“Penso che tu abbia ragione.” Mindy sorrise.

“Ricordati che io, nel 99% dei casi, ho la ragione in tasca. Il castano rise di gusto.

“Okay Mindy, giochiamo al gioco delle 10 domande!”

“Ma non erano 100?” Fujo riportò lo sguardo in avanti allargando le braccia.

“Non penso che il percorso sia abbastanza lungo da contenerle tutte, anche se non riusciamo a vederne la fine. L'apprendista annuì aguzzando la vista per vedere se veramente c'era qualche scappatoia più avanti.

“Bene! Inizio: conosci l'inglese?”

“Più o meno me la cavo.”

“Ti piace la Terra?”

“Ovviamente sì.” Continuarono fino a quando si resero conto che forse quella strada aveva una fine e sorridendo, iniziarono a correre per raggiungere l'altro capo con al fianco un amico in più.

E così anche il quinto gruppo andò.

*

Sei una persona strana Kenta.” Il ragazzo fece finta di niente a quella affermazione, però non poté trattenere la domanda.

“Perché lo dici?” L'elfa scosse la testa giocando con la manica del vestito.

“Perché ostenti indifferenza, nonostante tu abbia paura. Lui rise senza gioia.

“Forse, ma dovresti vederti riflessa in uno specchio per capire quanto il detto -da che pulpito viene la predica- sia giusto. Caliwen accusò il colpo con la più totale freddezza.

“Sono stata addestrata sin dalla mia nascita per far fronte a queste situazioni: cerchiamo di essere seri.”

“Io sono serio.”

“Allora vedi di riflettere su quello che hai appena detto. Kenta trasformò il sorriso in una smorfia di insofferenza.

“Ora mi ricordo il difetto per cui sono famosi gli elfi: l'orgoglio.” La ragazza si voltò verso di lui offesa.

“Forse non hai ancora capito di essere anche tu un elfo.” Lui scrollò le spalle.

“A dir la verità so di esserlo, però io sono stato -allevato- al di fuori del tuo mondo ed ho imparato a non essere superbo...”

“...Ma bene: siamo a cavallo allora.” Quella voce fermò automaticamente i due ragazzi che si misero immediatamente in posizione d'attacco.

“Fatti vedere subito: non abbiamo voglia di giochetti!” Urlò Caliwen scuotendo la lunga chioma bionda, impugnando un bastone di rame e di diamante.

La voce sembrò sghignazzare.

“Penso proprio che io e te siamo sulla stessa lunghezza d'onda...Infatti...” Il biondo non ebbe il tempo di voltarsi: l'elfa venne stesa da una ginocchiata in pieno torace, ricevuta da un ragazzo comparso dal nulla e dalla chioma rossa.

“...Neanch'io ho voglia di giocare!” Kenta si preparò a lottare contro qualcuno di estremamente veloce.

E chissà se sarebbe riuscito a tenergli testa con la compagna infortunata.

TBC

Finalmente arriva anche questo capitolo!

Spero vi piaccia! ^^

Hinata_chan: In effetti mi sono ispirata anche a quel anime lì, ma spero che questo non abbia dato fastidio ai fans della serie.

Grazie mille per il tuo commento e non ti preoccupare che per me è importante riceverli!

Hilly89: Grazie mille per il commento!

Chiedo scusa per il ritardo di questo capitolo, ma visto che è un po’ lungo, spero di essermi meritata un po’ di perdono! ^^

Comunque sono contenta che la mia storia ti sia piaciuta a colpo d’occhio fra le tante altre! ^^

Hazuki fujiwara: Sono contenta che ti piaccia! ^^

Il tuo voto alla coppia di AkazukixDoremì sarà prezioso!

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