Love the little things

di unspoken
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01. first verse ***
Capitolo 2: *** 02. second verse ***
Capitolo 3: *** 03. chorus ***
Capitolo 4: *** 04. third verse ***
Capitolo 5: *** 05. fifth verse ***



Capitolo 1
*** 01. first verse ***


Ciao a tutti trottolini amorosi! Mi presento, sono Ju, o Jù, o come vi pare a voi *C* Ciao a tutti trottolini amorosi!
Mi presento, sono Ju, o , o come vi pare a voi *CC* vi basti sapere che studio arte e mi piacciono i dolci (ma solo al cioccolato èé), spero possiate conoscermi attraverso le mie parole oppure posso darvi l'indirizzo di casa.
Questa è la mia prima FF, o meglio, la prima che non mi vergogni a pubblicare. Come già sapete (?) questa sarà una LongFic, basata sulla Harry/Louis, POVLouis sulle note di Little Things che oltretutto è la mia canzone preferita. Dai ora ditemi che QUELLA CANZONE non è stata scritta per/su loro due, avanti su aprite gli occhietti ùù
La Fic sarà divisa in capitoli o 'strofe' come mi piace chiamarli, ed ognuno tratterà appunto delle parole della canzone.
Il rating è rosso ma qui non c'è porn ma non temete mie piccole creaturine: nei prossimi capitoli ne vedrete delle belle x°°°
Detto ciò mi congedo e vi lascio a questo scempio alla fic, enjoyy


Love the Little Things ~ 01

 
"Your hand fits in mine like it's made just for me
but bear this mind it was meant to be
and i'm joining up the dots with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me".
 



Louis se ne sta con una mano in tasca e le spalle curve, dietro Zayn e Liam, guardando il telefono facendo finta di essere indaffarato con dei tweet che in realtà non sta leggendo affatto. Sono appena usciti dal pub ma Louis ha ancora sete, sente Niall e Harry schiamazzare appena dietro di lui.
Harry.
Il solo pensare al suo nome fa andare il cervello di Louis in visibilio.
Rallenta un pò il passo per riuscire ad udire i loro discorsi, "...mi scommetto le palle che quest'anno il pallone d'oro lo vince Neymar!" dice una voce familiare, cristallina, quasi come quella di un bambino, e poi "Neymar? Con quei balletti ridicoli è già tanto se lo prendono a Dancing With The Stars!", eccola, la voce che Louis aspettava. Profonda, sensuale, con quel forte accento che gli proferisce un'aspetto da uomo vissuto. Se si concentra, Louis, riesce addirittura a sentire l'odore di alcol nel suo respiro, il sapore della sua pelle morbida e bianca. Ed improvvisamente realizza una cosa: in quel preciso momento tutto quello che Louis vorrebbe è stringergli la mano. Fargli sentire anche con quel piccolo gesto che lui è roba sua, sua e di nessun altro. Ed infine sentire le sue dita lunghe ed ossute sfiorare la sua pelle sensibile.
Louis sente quest'urgenza che non riesce a reprimere, e tutto quello a cui riesce a pensare è a come le loro mani si completano, a come le loro dita si abbracciano, come se fossero state fatte appositamente per incastrarsi tra di loro, per incastonarsi come diamanti su una montatura di un anello costoso.
Ed è ora che Louis realizza che non può tenergli la mano, perchè sono per strada e perchè le telecamere sono sempre in agguato.
"Dio, finirà mai questa storia?", si ritrova a pensare.
Ma subito dopo il suo cervello inquadra nuovamente le dita del ragazzo dai capelli arruffati ed oggettivamente un pò buffi. Le guarda muoversi mentre gesticola piano chiaccherando con il suo amico, e tutto quello che sente sono le voci ovattate ed attutite dei suoi amici che ridono e che parlano e che magari stanno anche parlando con lui ma Louis non li sente, no, Louis è lontano anni luce da quella viuzza nel centro di Londra. Louis Tomlinson ora si trova sotto le coperte, in riva al mare, su una funivia, al supermercato a fare la spesa con Harry Styles. Ed il suo cervello è talmente occupato a trovarsi lontano che nemmeno si accorge di essere arrivato a destinazione, il suo appartamento.
Torna alla realtà controvoglia e fa mente locale per ricordarsi dove abbia messo le chiavi di casa. Non le trova nelle tasche, intanto saluta distrattamente Zayn e Liam che proseguono diritti verso la casa della quale Louis non ricorda la via o il numero civico.
Nella sua testa c'è ancora Harry Styles, quando rovista le tasche dei pantaloni, tastandole morbosamente in cerca delle chiavi.
Nella sua testa c'è ancora Harry Styles, quando saluta con un gesto della mano l'amico Niall, ed infine, nella sua testa c'è ancora Harry Styles quando si sofferma ad inquadrare l'affare che gli penzola sul naso a due centimetri dai suoi occhi spalancati.
"Stavi cercando queste?", dice Harry, facendo dondolare appena appena il mazzo di chiavi davanto al viso del ragazzo con l'aria da scemo davanti a lui.
Louis respira, una, due forse tre volte (averlo così vicino all'improvviso lo prende sempre alla sprovvista), e tenta di darsi un contegno schiarendosi la voce ed assumendo un'aria leggermente più intelligente.
"Esattamente", riesce a dire, e "Grazie", aggiunge.
Poi afferra le chiavi e si sofferma per un attimo sulle mani che pochi istanti prima penzolavano davanti al suo naso. Quelle mani. Quelle. Dannatissime. Mani.
Louis si gira e comincia a smanettare con la fessura nel portone e tlack aperto.
Con i piedi pesanti e la testa che gli gira ancora per l'incontro ravvicinato di prima
si dirige verso la scalinata che porta al suo appartamento, senza voltarsi indietro.
"Che fai, non mi inviti ad entrare?" sente urlarsi dietro. E finalmente si gira abbozza un sorriso imbarazzato, "Sarebbe il minimo visto che ti ho dato le chiavi", aggiunge quella voce profonda, mentre si avvicina a passo cadenzato, calcolato, calibrato.
Ora sono faccia a faccia e Louis non riesce a non lasciarsi scappare un sospiro liberatorio, ma è Harry a fare la prima mossa, lasciandogli un bacio lento sulle labbra, riuscnedolo a prendere come al solito alla sprovvista.
"Fa freddo qui fuori", dice Harry, guardandosi i palmi, e poi aggiunge "Ho le mani gelate".
E Louis non può che non ricominciare a fantasticare sulle sue mani e sulle sue dita ossute e fredde, con la sola, piccola differenza che ora le sue fantasie possono diventare realtà.
Non ci pensa due volte e subito dopo aver aperto e richiuso la porta dietro di sè afferra quelle mani che tanto agognava, intrecciando le dita facendole aderire perfettamente tra le proprie. Poi se le avvicina alle labra e ci sfiora le labbra a mo' di bacio, Harry aveva ragione<. erano gelate.
Ma non ci mettono molto a riscaldarsi tra i palmi dell'altro, e mentre le lingue schioccano e i baci si fanno più lascivi ed intimi le loro mani rimangono lì, come immutate, perfettamente incastonate tra di loro.
Louis non può che pensare a come le mani di Harry Styles sembrino forgiate apposta per lui, come se fossero state create per intrecciarsi nelle sue, come se fossero solamente proprietà di Louis Tomlinson. 

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Capitolo 2
*** 02. second verse ***


Mi sento cattiva a rimpicciolire l'icon ma ahimè sono sacrifici che bisogna pur fare :°
 Eccoci qua bocconcini di mamma! Vi sono mancata? ♥ 
 Sempre la che vi parla, e che vi ricorda candidamente che potete benissimo seguirla su twitter, visto che si è rifatta l'account da poco e si sente sola soletta ;A;.
 Comunque sia, visto? Ho postato addirittura in anticipo rispetto a quanto mi aspettavo! Ed ora è l'una e due di notte ed io non ho sonno :v ma va bè.
 Vi dico solo che questo capitolo mi ha messo fame, ed ora è notte e voglio la pizza. damn it.
 Sono contentissima di vedere che le visualizzazioni del primo capitolo (questo
~01 ) stanno raggiungendo le 100! Ma dico siete pazzi? ;A; non ci sono abituata! *C*
 Un ringraziamento speciale a Vegah che è stata non solo la mia prima recensione, ma anche dolcissima e carinissima! ;A;
♥ Spero che questo capitolo ti piacerà     come quello scorso! ♥ 
 Io chiudo qui e vado a farmi una pizza anche se è tardi, (ma non ero io quella che mangiava poco?) vi lascio un
♥, un bacino e che Larry sia sempre con voi. Amen.


Love the Little Things ~ 02

 
"I know you've never loved the crinkles by your eyes when you smile,
you've never loved your stomach or your thighs
the dimples in your back at the bottom of your spine
but i'll love them endlessly".
 




Mentre il sapore dei loro baci si fa più caldo e familiare Louis sente distintamente le labbra di Harry tendersi in un sorriso mentre è ancora attaccato al suo volto, allora si scosta per un secondo per godersi la vista.
Harry sorride, e Louis non può che sciogliersi di fronte a tanta meraviglia. Quelle rughe che gli incorniciano perfettamente gli angoli degli occhi e delle labbra, conferendogli quell'aria vissuta che al ragazzo non dispiace a fatto, anche se sa perfettamente che Harry le detesta con tutto se stesso, e che se dipendesse da lui somiglierebbe a Ken di barbie pur di non avere quelle cose sulla faccia.
Ma Harry continua a sorridere, e Louis di conseguenza, continua a sciogliersi, a liquefarsi di fronte a quella vista.
"Ho fame", sussurra Harry tra i capelli di Louis, facendogli venire i brividi lungo la schiena, "Che c'è di buono in frigo?", aggiunge poi, continuando a guardarlo negli occhi.
E Louis proprio non ce la fa a sostenere quelo sguardo, e coglie la palla al balzo per distogliere l'attenzione dai suoi occhi e dalla sua bocca e dalle sue rughe e dalle loro mani intrecciate.
"Birra, penso", fa lui mentre da un'occhiata al frigo bianco perla perfettamente intonato con l'atmosfera circostante, "e un pò di salsicce di ieri, ah! E dei pomodori", dice rovistando fra i contenitori di plastica per la roba avanzata.
"Voglio della pizza", dice Harry mentre cerca con lo sguardo il telefono di casa per chiamare la pizzeria all'angolo della strada.
"E pizza sia", conferma Louis con un gesto della testa.
Mentre Harry ordina le pizze al telefono, Louis lo guarda passeggiare per casa. Adora quando Harry si comporta come se quella fosse casa sua, come se fosse il loro appartamento intestato al signor Styles. E così Louis si gode la scena mentre si sravacca non molto elegantemente sul divano e dopo aver preso una birra dal frigo ed averla aperta la sorseggia piano.
"Di cosa stavi parlando prima con Niall? Ho sentito che qualcuno si giocava le palle", abbozza Louis, interrompendosi un paio di volte per bere sorsi di birra.
"Niente di che, solo chiacchere sul calcio, tu piuttosto", Harry sbuca dall'altra parte del divano affacciandosi su Louis, lo guarda con un'aria minacciosa ma giocosa, gli frega la birra, e poi continua "A che cosa pensavi? Da quando siamo usciti dal pub non hai proferito parola, sembravi uno stracazzo di morto vivente". E qui Louis non sa cosa rispondere, sputa fuori le prime parole che gli vengono in mente, forse più per volontà dell'alcol che gli annebbia i pensieri che per altro, "A te", dice, beve dalla bottiglia che ha recuperato dalle mani dell'altro e "Stavo pensando a te", ribadisce, tentando con tutto se stesso di non guardarlo negli occhi.
"Ah", dice Harry. "Ed a cosa di me in particolare?" aggiunge poi, non è malizioso: la sua è pura e semplice curiosità, anche se rimane un pò spiazzato dalla risposta di Louis.
"Alle tue mani", si ritrova a dire quell'altro, "Non hai idea di quanto possano essere sexy ed arrapanti, sopratutto quando sono proibite", e poi butta la testa all'indietro sperando con tutto se stesso che quell'altro non lo stia fissando come lui pensa che stia facendo.
Ed infatti quando Louis riapre gli occhi si trova quelli dal colore indefinito di Harry puntati addosso come fanali spiegati di un'auto in autostrada.
Poi subito dopo quegli stessi occhi si addolciscono, fino a diventare sensuali, fino ad avvolgere Louis della loro aurea lattiginosa, mistica, quasi divina. E Louis si ritrova completamente perso nei suoi occhi, di nuovo, e come se non bastasse ce l'ha anche duro.
Mentre Louis sente l'erezione stringersi tra la zip dei pantaloni ed il suo interno coscia fa una cosa inaspettata: afferra le mani di Harry e se le porta vero il petto, poi guarda in basso, imbarazzato, ma non pentito. Intanto Harry lo raggiunge dall'altra parte del divano ma senza smettere di toccarlo, di tastarlo, senza smettere di alzargli la maglietta per poter sentire il calore della sua pelle, e Louis si sente morire di voglia, e sa che potrebbe venire anche così, senza neanche sfiorarsi.
Ma Harry lo sfiora eccome, in un attimo infatti gli si mette a cavalcioni e gli slaccia i pantaloni, e Louis è completamente in estasi e riesce solo a pensare ad Harry ed alle sue dannate mani e ad i suoi dannatissimi occhi dal colore indefinito che non lo lasciano neanche un secondo.
Perchè ad Harry piace farlo così, guardandosi negli occhi, lo fa sempre e Louis lo detesta per questo, se solo potesse dirgli quanto quel contatto visivo lo imbarazzi sarebbe tutto più semplice.
Mentre i respiri (di entrambi) si fanno più affannosi ed urgenti, Harry toglie la mano calda che accarezzava con avidità il pene di Louis attraverso gli slip di cotone leggero e si sfila la maglietta con il numero 18 stampato davanti, e questo si sà, fa totalmente impazzire Louis.
La vista della pelle bianca di Harry per Louis è come una droga, studiarne i pochi nei che la macchiano come una tela diventa il suo passatempo preferito, guardare i suoi capezzoli duri, i suoi pettorali appena accennati e l'ombelico leggermente in fuori da bambino. Se potesse Louis passerebbe le giornate intere così, con Harry Styles a petto nudo a cavalcioni sulle gambe.
D'un tratto le loro pelli diventano un tuttuno e i loro respiri si sincronizzano, ma proprio quando il pene eretto di Louis era quasi completamente liberato dalla gabbia di cotone e la mano di Harry si muoveva con più destrezza eccolo lì, il dlin dlon che significava che la loro cena era arrivata.
"Mh, proprio adesso?", mugola Louis, "lascialo aspettare fuori, se si fredda ne ordiniamo un'altra", non finisce di dire la frase che Harry si sta già dirigendo verso la porta di casa, dandogli le spalle, Louis si lascia scappare un "che palle" liberatorio, e poi lo guarda.
"Che vuoi? Ho fame!", dice sorridendo, riallacciandosi i pantaloni ma non preoccupandosi di rimettersi la maglietta, ma Louis non riesce a sentirlo, è rientrato nel suo stato di trance-dovuta-a-Harry-Styles, ma non sono le mani le colpevoli questa volta, bensì le sue fossette.
Louis non aveva mai notato quelle piccole fessure che ora sembrano guardalo appena sopra il sedere di Harry. Le trova sexy, arrapanti ma allo stesso tempo dolci e femminili.
Louis sente l'impellente bisogno di tastarlo, di toccare la sua spina dorsale per tutta la sua lunghezza e di baciarlo ovunque, senza mai fermarsi.
Come poteva non averle notate prima? Come poteva non aver fatto caso a quelle piccole fessure perfette alla fine del suo busto? Louis non se lo perdonerà mai.
Mentre Harry parla con il fattorino che sembra più attento ai suoi addominali che alle pizze da consegnare Louis lo guarda, e mentre lo osserva giunge ad una conclusione: quelle fossette non possono che essere l'apice della perfezione del corpo di Harry Styles, la ciliegina sulla torta, la panna sulle fragole.
Poi per un attimo lo guarda per la sua interezza, dalla testa dai capelli ribelli e inesorabilmente incasinati alla punta dei piedi troppo lunghi per la sua altezza, ed in quel momento qualcosa in lui si accende, come un cieco che torna a vedere o un bambino che apre gli occhi per la prima volta: Louis ama Harry Styles, e lo amerà per sempre, ed amerà per sempre le sue mani e i suoi capelli e i suoi fianchi e le sue gambe e le sue fossette.
Poi Harry torna a sedere vicino a lui con 3 cartoni di pizza in una mano ed una fetta piena di mozzarella filante nell'altra, "ne vuoi un pò?", chiede, con le guance piene, sorridendo.
"No grazie, sono sazio", risponde Louis, sorridendo a sua volta, perchè era vero: si sentiva sazio. Sazio delle sue mani sul suo pene e delle sue fossette e sazio del suo amore per lui, ed ora sa per certo che si sentirà così per sempre.
Dopo che Harry mette in bocca l'ultimo boccone di pizza, mastica piano, e finalmente inghiotte, si gira verso Louis che intanto aveva acceso la tv su qualche notiziario di poca importanza (cos'era il mondo di fronte ad Harry e Louis?) e, premendo il tasto rosso in cima al telecomando dice: "dove eravamo rimasti?"e lo inchioda con uno sguardo che non lascia spazio ad interpretazioni.

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Capitolo 3
*** 03. chorus ***


Buonasera marshmallow alla fragola
Come va? Riposati da questo ponte dei morti? Io sono stata al Lucca Comics
! Questa volta in borghese però, troppo stress per portare un cosplay, anche perchè son andata dalla mattina alla sera ;A; (non sapete che ammazzata e che casini con Trenitalia, arghh =n=) comunque sia, scusate per il ritardo di pubblicazione del terzo capitolo ma sappiate che è per una giusta causa! Ovvero sto lavorando ad altre due FF, una sulla prima volta di Louis e Harry ad XFactor, ed un'altra (che mi sta portando via la vita sociale e scolastica, lol) che si chiama Reverse, del quale però non vi anticiperò nulla perchèssì.
Bene! Sono contenta della piega che sta prendendo Love the Little Things, anche perchè ho già plottato più o meno tutti i capitoli e sta venendo fuori una cosa carina *C* come sempre ringrazio tutte le ormai 161 visualizzazioni del primo capitolo
♥ vi amo tutti, sopratutto chi recensisce
Questo capitolo lo dedico a Welikenanana, perchè ha detto che mi adora

Vi lascio i soliti contatti e chiudo che quella giffina che vedete lì sopra è nientepopòdimenoche la mia gif Larry preferita (o almeno è nella top 5, lol) che mi sta distraendo non poco, e devo anche andare a studiare ;A; è così dura la vita di una ficwriter adolescente (lol)
♥ 
Vi lascio al terzo capitolo, quello del ritornello, che penso sia una delle cose più dolci che io abbia mai scritto.
Larry is Love, questo è il mio twitter

Recensite miei prodi, Recensite!
Okay ora me ne vado davvero, chu

Buona lettura, .




Love the Little Things ~ 03



"I won’t let these little things
Slip out of my mouth
But if I do
It’s you
Oh it’s you
They add up to
I’m in love with you
And all these little things".



"Dove eravamo rimasti?", quelle erano le ultime parole che Louis aveva sentito prima di lasciarsi completamente sovrastrare da Harry, dal suo profumo, dalla suo busto bianco candido, dai suoi capelli e dai suoi occhi sensuali.
Dopo si alza e gli prende la mano, invitandolo ad alzarsi, non staccandogli gli occhi di dosso per nemmeno un istante.

Ora Louis è in camera da letto, senza maglietta e con i pantaloni sbottonati e c'è il ricciolino ad agitarsi sopra di lui, lo sta facendo letteralmente impazzire.
Dopo avergli stuzzicato l'erezione attraverso i boxer, Harry si sta sfilando i suoi skinny jeans, per poi buttarli con noncuranza sul pavimento.
Louis approfitta del momento di distrazione per tirarsi un pò su con la schiena, e comincia a baciare il torso nudo di Harry con veemenza, urgenza, impazienza.
Le labbra di Louis ripercorrono la linea di contorno delle clavicole, dei pettorali ed infine degli addominali, e si vanno a soffermare proprio sul punto dove il suo bacino forma una 'V', cominciando a leccare piano ed a mordere qua e là.
Poi l'altro si sporge in avanti per mordegli l'orecchio, e lasciargli un segno poco vistoso di sangue pisto alla base della mascella, per poi scendere fino alle spalle.
E lì Louis si rende conto di non riuscercela a fare più: deve essere scopato da Harry Styles.
Ha talmente tanta voglia che vede annebbiato, tutto quello che distingue è l'erezione dell'altro che fa capolino dall'elastico dei boxer blu, e sta per andare a provocare proprio quella parte quando sente il corpo di Harry leggermente più pesante di prima.
Si scosta leggermente e si tira su giusto per capire a cosa sia dovuto quel drastico cambiamento di peso e trova Harry accasciato sulla sua spalla, gli occhi chiusi e la bocca dischiusa, i riccioli che gli ricadono sul volto come nel più bel puttino di Leonardo da Vinci.
Il suo respiro leggero e cadenzato sfiora la pelle di Louis procurandogli brividi di piacere.
Louis si fa scappare una risatina leggera prima di appoggiarsi contro il muro facendo scivolare il corpo di Harry di conseguenza.

Si era addormentato su di lui, poco prima di fare sesso, come un bambino che gioca tutto il giorno e poi crolla nel sonno più profondo da un momento all'altro.
E Louis aveva voglia, certo, ma erano la tenerezza e la dolcezza ad aver preso il sopravvento, ora.

Louis osserva Harry, adagiato sulla sua clavicola, la bocca leggermente aperta e gli occhi serrati, le lunghe ciglia sensuali, la sua espressione serena.
Louis non potrebbe essere più felice di così.
Pensa che se fosse più felice di così morirebbe, "si può morire di felicità?", si ritrova a pensare, e la risposta pronta del suo cervello è ", finche sei con Harry Styles".
E poi Louis vorrebbe dirglielo, vorrebbe svegliarlo di soprassalto baciandogli la bocca schiusa e urlargli che lo ama, che lui ama Harry Styles e che non vuole nient'altro al mondo che le sue ciglia ed il suo pene eretto e i suoi riccoli a sfioragli piano gli angoli della bocca.
Ma Louis sa anche che non può, perchè se pronunciasse quelle due parole, se le dicesse davvero, poi non smetterebbe mai più di ripeterle. La sua testa sarebbe un 'ti amo' continuo, e vorrebbe dirglielo mentre mangia e mentre canta e mentre è davanti a 500 mila persone negli stadi.
E Louis sa che non può farlo.
Sa che non può ma il suo corpo, le sue cellule ed i suo cervello ne hanno bisogno, un bisogno fisiologico che non saprà mai quando potrà finalemente soddisfare.
Ma ora Louis si trova a pochi centimetri dall'orecchio di Harry e sa che se lo sussurrasse, se dicesse quelle parole al suo orecchio nessuno dei ragazzi, della stampa, delle fan lo sentirebbe, ma sa anche che poi non riuscirebbe a fermarsi, mai.

Perciò si limita a baciargli piano la guancia, facendo estrema attenzione a non svegliarlo per nessuna ragione al mondo, per poi passare agli occhi e intanto la mano di muove piano sulla sulle gote arrossate, con una delicatezza degna di un gioielliere professionista o di un domatore del circo alle prese con un leone da tranquillizzare.
Così Louis si tranquillizza pensando che Harry sappia che ogni volta che Louis dice 'I Love You' in una delle loro canzoni è per lui, per lui e per nessun altro.
Con questo pensiero che gli annebbia la mente, un sorriso si distende sul suo volto poco prima di chiudere gli occhi.
 

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Capitolo 4
*** 04. third verse ***


Buon pomeriggio zollette di zucchero! Come va? Tutto apposto?
Mi spiace per il ritardo di pubblicazione ma non sto bene in questi giorni e sono indietro con la stesura delle altre fic, faccio quel che posso! Ma non mi sono dimenticata di voi, eh
Per me è stata una settimana abbastanza dura, ma mai quanto oggi! Con lo spavento che mi ha fatto prendere il #THEGAYS!
Mi hanno 'prankato' per bene, ecco che mi veniva un infarto, ahaha! Se qualcuno del #THEGAYS è in ascolto sappia che ha tutte le mie maledizioni! *agita pugnetto*
E per peggiorare la situazione ci si è messo anche quel cretino di Harry Styles che con il suo nuovo tatuaggio ecco che mi fa morire di crepacuore.
#TheComingOutIsComingUp, guys! Goite e danzate festosi! (e fatelo anche al posto mio perchè non mi sento bene TT_TT)
Mentre scrivevo la fic mi ero ripromess di linkarvi un sacco di roba, che ora non ricordo minimamente

Vi lascio come al solito Twittah, come direbbe il nostro Liam, e un abbraccio forte a chi mi segue, uno un pò meno forte a chi non lo fa! Bacio!
Jù.

 





Love the Little Things
~ 04 




"You can't go to bed, without a cup of tea
and maybe that's the reason that you talk in your sleep.
And all those conversations are the secrets that i'll keep
Tought it makes no sense, to me"
.







Il giorno seguente Louis si sveglia intorpidito, con le gambe pesanti e l'acido lattico nelle ossa per aver mantenuto la posizione troppo a lungo.
Guando riapre gli occhi, infatti, tutto ciò che vede è una massa informe di capelli che parte dalla sua spalla ed arriva fin sotto il mento.
Louis si lascia scappare un sorriso e un sbadiglio, poco prima di rizzare la schiena e piegarsi per lasciare un bacio morbido sulla guancia esposta del ragazzo sopra di lui, che grugnisce in tutta risposta un "lasciami dormire" sbiascicato.
Poi Louis lo vede, quel sorriso, il suo sorriso, e capisce che non c'è niene di più importante.

I due rimangono a sonnecchiare sotto le lenzuola bianche per un altro pò, ma quando Louis decide di andarsi a fare una doccia e fa per alzarsi, Harry gli posa una mano sul braccio e "wait for me, sweetcheeks".
Quella frase riecheggia nell'anticamera del cervello di Louis per qualche istante, poi "sure, love" riesce a sillabare, palesemente scosso dalle parole dell'altro.

È mercoled pomeriggio, qualche canzone dei Backstreet Boys riecheggia rimbomando nel silenzio di una casa vuota, o che perlomeno sembra vuota, visto che gli unici due abitanti ora occupano lo spazio di una persona sola, dentro al bagno, sotto la doccia.
Louis ha aspettato che arrivasse Harry per togliersi l'unico indumento che ancora aveva addosso, un asciugamano celeste a coprigli il pube. Harry invece si è solamente spogliato dell'unica cosa che ancora aveva indosso: le sue mutande e, senza pensarci troppo, è entrato nella cabina doccia con Louis Tomlinson.
E l'acqua comincia a scorrere.
E l'acqua scorre su Louis che sta gemendo forte, sulle le spinte decise ma delicate del pugno chiuso di Harry Styles contro il suo pene.
E scorre anche sui baci di Harry, umidi, lascivi. E poi su Louis che si gira per assaporare quelle labbra bagnate non solamente dall'acqua della doccia.
E mentre i capelli si bagnano ed il vapore investe la stanza come una fitta nebbia, sotto il getto dell'acqua c'è l'orgasmo di Louis Tomlinson, seguito a ruota da quello di Harry Styles, provocato dal continuo sfregamento del suo pene eretto e voglioso contro il sedere scivoloso dell'altro.

Quando i due escono dal bagno neanche notano il cambiamento che c'è nell'aria, l'atmosfera grigia di Londra è macchiata da sferzate veloci verso l'asfalto, che come lampi nel cielo fendono le nubi per ricadere giù.
Louis guarda fuori e sorride.
La pioggia non è certo una novità, il sorriso di Louis infatti è provocato dalla consapevolezza del fatto che oggi Harry e Louis non usciranno di casa, e con la scusa della pioggia potranno rimanere all'interno dell'appartamento finchè lo vorranno.
Harry si butta sul letto provocando un suono sordo - che fa sobbalzare Louis -, facendo gicolare le molle stanche del materasso, poi prende il cellulare e comincia digitare qualcosa.
Louis gli si siede accanto ed è sorpreso quando i ritrova le labbra di Harry sulle sue. Solo quando il ragazzo lo lascia libero riesce a chiedere "che ti va di fare oggi?", con uno sguardo degno di una madre apprensiva, e sobbalza internamente quando "questo", riceve come risposta.
E con 'questo' Harry Styles intende un bacio lento, cadenzato, bagnato.
Louis si lascia scappare un gemito quando sente la lingua dell'altro contro la sua, poi sull'intera superficie del palato. Le loro lingue si cercano e si trovano, intrecciandosi come il più inestricabile nodo di un marinaio professionista. Formano linee curve e spezzate, incontrandosi e poi dovendosi dire addio, ma solo per riallacciarsi un attimo dopo.


Mentre fuori piove, all'interno Harry e Louis si baciano come se l'oggi, lo ieri ed il domani non esistessero affatto, come se fossero distanti anni luce dalle loro pelli che si sfiorano, dai loro sguardi, dalle loro ciglia vicine e dai loro nasi che si toccano.
Intanto il cellulare di Harry continua a mandare in loop tutto 'One' dei Beatles, cosa che non dispiace affatto a nessuno dei due.
Louis si ferma a cantare 'Love Me Do' quando ripassa per la centesima volta, e la canta guardando Harry negli occhi, tentando di fargli capire cantando quello che a parole non riesce a spiegare. Harry gli risponde fischiettando la parte strumentale.
La giornata passa così, tra baci, duetti, lenzuola e musica soffusa. Una chiacchera ogni tanto, Harry e Louis, sotto l'incessante pioggia che sbatte contro ogni superficie palpabile, parlano di musica, dell'inghilterra, di calcio, di The X-Factor e della loro prima volta.
Parlano dei capelli di Zayn e del fatto che vogliano chiedere ad Ed Sheeran di uscire, una volta.
Poi parlano del managment, e di quella volta, quando stavano sopra al tetto salutando i fans e tutto ciò che volevano fare era stare vicini, e non gli sembrava chiedere troppo ma evidentemente era così.

Quel mercoledì non si alzano nemmeno per mangiare qualcosa.
Quel mercoledì Harry e Louis diventano una cosa sola, più e più volte.
Quel mercoledì il loro sesso è lento, fatto di spinte ritmate, di bacini che cozzano piano, di gemiti strozzati e parole non dette. Quel mercoledì il loro sesso è da innamorati, non da amanti.

In serata Louis mette su un film dal suo portatile, ovviamente uno dei suoi preferiti, di quelli che ha visto almeno seicento volte affinchè possa concentrarsi su Harry Styles e non sulla trama che già conosce a memoria. Il film è '50 First Dates', quello con  Adam Sandler e Drew Barrymore, con la colonna sonora dei Beach Boys.
Quando Louis si alza è solo per preparare ad Harry un tè, English Breakfast con 2 cucchiaini di zucchero, servito con la tazza sul piattino di ceramica.
Quando Harry si alza è solo per andare a stimolare l'erezione di Louis con la lingua bollente ed il sapore dolce della bevanda ancora sulle papille gustative.
E la giornata finisce così, tra un sorriso sulle labbra e parole sussurrate all'orecchio, Harry si addormenta - come sempre - per primo, con ancora in testa 'Wouldn't it be nice', che canticchia piano mentre è già addormentato, tra un suono gutturale proveniente dalla gola dovuta alla posizione scomoda assunta sul corpo di Louis, che non può che accettare questa imposizione con il sorriso sulle labbra.

Quando Louis viene svegliato non molto serenamente dallo squillo del suo cellulare scopre che dall'altra parte del telefono c'è la voce fredda e severa di Liam Payne che "ma dove cazzo siete?" fa, attraverso il microfono del suo cellulare e "non vi siete ricordati che oggi si registra? Il video di Little Things, cazzo, Louis!" aggiunge, per poi concludere con un "sbrigatevi, la troupe sta aspettando solo voi". E poi attacca, e Louis rimane con la bocca semiaperta tra lo stupore, la sorpresa e uno sbadiglio, i capelli spettinati.

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Capitolo 5
*** 05. fifth verse ***


Ciao orsacchiotti gommosi!
Come va? Ascoltato Take Me Home? Io lo adoro!
♥ quali sono le vostre tracce preferite? Fatemi sapere! *A*
Scusatemi per il ritardo ma ho avuto un saaacco di problemi c_c non me n'è andata bene una 'sta settimana! Ma ora sono qui! Yeeeee!
Ma iniziamo l'introduzione al quinto capitolo! - Quinto capitolo? Di già? TTATT - allora, POVHarry! che, poverino, da povero fanciullino casto e puro -??- decide di prendere una decisione nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ho lavorato parecchio a questo capitolo perchè non usciva mai come volevo e, alla fine, mi son dovuta accontentare, anche se è migliorato di molto! Diciamo che il "bello" arriverà nel prossimo capitolo, dove vedrete Styles come non lo vorreste mai vedere - e farà anche la sua apparizione Nick Grimshaw! Che sta sempre in mezzo come i fagioli come in ogni ff Larry che si rispetti! Lol! -
Intanto penso che per la fine della settimana riuscirò a pubblicare Reverse, che mi sta prendendo l'anima, e che magari riuscirò a finire la seconda parte dell'AU scolastica che sto scrivendo e che amo alla follia.

Vi lascio al capitolo senza dimenticarmi di postarvi Twittah (ho cambiato nome perchè non una bad girl) e ne approfitto anche per dire che, personalmente, mi dissocio completamente dall'hashtag del momento, ossia il famoso - o famigerato? - #sonounalarryshipperperchè, trovando il trend inopportuno e ridicolo: i sentimenti non sono uno scherzo! Scusate ma dovevo proprio dirlo, tutto questo mi sta facendo venire la voglia di cancellare l'account di Twitter.
Vi saluto dicendo che se tu - sì, tu! - che stai leggendo sei nel #THEGAYS sei un figo.

Detto questo passo e chiudo. Venite nel #THEGAYS perchè ci divertiamo.
Un bacino speciale ad Ila alla quale mi sono già affezionata, anche se ci conosciamo da poco! °U°
Ciao a tutti! E che il culo di Tommo sia con voi! Amen!








Love the Little Things ~ 05



"I know you've never loved the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans, but you're perfect to me.
I won't let these little things slip out of my mouth
but if it's true,
It's you,
It's you,
They add up to
I'm in love with you,
And all these little things."



 

Quando Harry apre gli occhi per la prima volta è Louis a constringerlo a farlo, con la sua incessante cantilena fatta di "Harry, Harry, Harry, ha chiamato Liam, Harry, Harry, siamo in ritardo" ed altre cose che il ragazzo non ha udito, probabilmente perchè aveva la testa premuta tra due cuscini, o forse perchè era troppo impegnato a fare i capricci implorando per avere "cinque minuti in più, solo cinque", con aria lagnosa.
Quando finalmente Louis riesce a tirarlo giù - letteralmente - dal letto, lo sguardo di Harry va a posarsi sul vestirio dell'altro, notando prima il giacchetto jeans che gli copre le spalle, per poi cadere inesorabilmente sul paio di pantaloni skinny neri, Harry non riesce a non lasciarsi scappare un "Mh", accompagnato da un morso a quelle sue labbra carnose e rosse e fatte apposta per combaciare con quelle di Louis, "poi non dire che non ti guardo il culo", aggiunge, attirando l'attenzione dell'altro che si gira incuriosito, "...o il pacco", conclude, facendo una smorfia seriamente divertita, stringendo gli occhi dal colore indefinito in una fessura, rendendo le sue pupille come quadri incorniciati da folte ciglia.
"Adesso non posso neanche vestirmi come mi pare?", dice Louis, indispettito ma divertito allo stesso tempo, "tu piuttosto, mettiti qualcosa addosso, che siamo in ritardo e Liam è già incazzato e nessuno" fa una pausa per dare più enfasi a quest'ultima parola, "nessuno vuole vedere Liam incazzato". Allora Harry prende al volo i vestiti che gli lancia l'altro e in dieci minuti è sulla porta di casa, pronto per andare allo studio di registrazione.

Arrivato in studio Harry saluta tranquillo i ragazzi, compreso Ed Sheeran che lo stringe con un braccio sulle spalle sotto lo sguardo vigile di Louis.
Cominciano le riprese, i ragazzi entrano in sala ed il segnale rosso sulla telecamera lascia intendere che stiano già registrando. Harry guarda Louis mentre finisce di bere il suo caffè americano, che a casa non aveva potuto prendere perchè era di fretta.
Il primo ad essere registrato è Zayn, seguito a ruota da Liam, Harry e Louis assistono silenziosi mente Niall suona la chitarra.
Durante il primo chorus  i ragazzi si riuniscono sul divano allestito appositamente per l'occasione, Harry parla piano con Louis mentre la voce di Zayn si mescola con la chitarra dolce di Niall.
Anche durante le pause la telecamera rimane accesa, la lucina rossa scruta attentamente i visi dei cinque come per catturarne l'anima, registrano le risate genuine di Louis ad una battuta probabilmente inopportuna di Zayn, il bacio di Liam verso gli spettatori, il sorriso sincero di Niall, e poi tocca a Louis, alla sua strofa, ed al fatto che Harry non riesca a non pensare quanto quella frase sembri riferita a lui, un sorriso che suona più come una conferma sileziosa si distende sul viso di Louis alle parole "...the reason why you talk in your sleep".
Poi tocca ad Harry a registrare il suo assolo, si stupisce di quanto profonda possa essere la sua voce quando crede davvero in quello che dice, gli viene da ridere quando si accorge che "you still have to squeeze into your jeans" sembri scritta appositamente per l'occasione.

Durante il ritornello le voci di Harry e Louis si armonizzano come mai prima d'ora, fondendosi proprio come i loro corpi nudi sotto le coperte, o come le loro labbra ed i loro sguardi.
Ed è proprio mentre lo sguardo di Harry incrocia quello di Louis che un pensiero gli guizza alla mente: lui è innamorato.
E sta per dirglielo, lì per lì. Davanti alle telecamere accese ed alla Modest! ed a Ed Sheeran, quel giovedì pomeriggio Harry Styles sta per dire al mondo intero quello che realmente prova per Louis Tomlinson.

È innamorato, come mai prima d'ora.
È innamorato di Louis Tomlinson, dei suoi capelli e del suo profumo e delle sue Toms ai piedi del letto, dal modo in cui lo guarda e da come fa l'amore.
È innamorato. E la sua paura più grande è che non può farci niente.
Non può fare niente per quel dolore nel petto che sente ora, pulsare, per poi distendersi di nuovo.
Harry deve dire a Louis ed a tutto il mondo quello che prova.
Basta farse, basta finte interviste sguardi bassi, basta frasi innocenti su un social network fastidioso, basta doversi coprire dietro porte trasparenti per baciarsi, per toccarsi.
E nessuno sarà più lì a dividerli quando vorranno stare vicini, nessuno si permettà più di mettere in dubbio il loro amore.
La giornata di Harry Styles prosegue così, con quelle due parole a formare un cappio ben stretto intorno alla sua gola.

Le riprese finisco, i ragazzi hanno manciate di minuti di pausa.
Nella sua testa un milione di pensieri, tra i gesti nascosti di fronte alla Modest! alle parole dette sfiorandosi le labbra quando sono soli.
Quello che Harry prova per Louis è amore. Ed ora Harry è spaventato. Puoi curare un raffreddore e la medicina moderna può aiutarti anche con le malattie più gravi ma all'amore no, non c'è cura.
Un sorriso gli si disetnde sul volto quando pensa a quando glielo dirà, a quando dirà a Louis ed a tutti quanti quello che prova davvero, e finalmente ce la farà, verrà allo scoperto proprio come il suo pensiero, nato dal niente ma fondato su basamenti d'acciaio.
Durante la pausa Harry va a prendersi qualcosa da bere e approfitta per andare in bagno e stare un pò da solo, scruta Louis in lontananza che parla con Niall, concitatamente.
Le mani gli sudano.
Si sistema i capelli e si sciacqua il viso un paio di volte fino a togliere ogni traccia del sottile strato di fondotinta che gli avevano spalmato in faccia prima di accendere le telecamere.
'Hey', sente, poco distante da lui se ne sta Ed Sheeran, con i suoi capelli incasinati e i suoi occhi piccoli e chiari.
Risponde al saluto con un gesto rapido del volto, tenta di ricomporsi, 'l'ho già detto agli altri', continua Ed, guardandolo negli occhi, 'stasera do una festicciola a casa mia, niente di che, giusto un paio di amici ed, ovviamente, l'alcol', poi lo guarda dalla testa ai piedi, '...visto che forse ne hai bisogno', abbozza un sorriso sghembo.
'Contaci amico, e, sì, ne avrei proprio bisogno', poi, finalmente, sorride, pensando che sarebbe stato l'evento perfetto per dichiarare le sue nuove consapevolezze.
Raggiunge gli altri e cinge Louis con un braccio intorno alla vita, gli chiede della festa, di come si sarebbero vestiti e di come sarebbero arrivati a destinazione, magari di cosa avrebbero fatto poco prima di prepararsi.
'Harry', risponde Louis, 'non te l'ha detto Ed?' lo sguardo di Harry è confuso.
'Alla festa ci saranno le telecamere', Louis distoglie lo sguardo, come imbarazzato, per poi dire 'vado con Eleanor'. Quelle parole colpiscono le orecchie di Harry con forza, come uno schiaffo o uno schiocco di un bacio diretto nel timpano, per non parlare dell'effetto che hanno provocato sul suo cuore. Stringe i pugni, tira su col naso. È talmente incazzato che non sente neanche il 'mi spiace, love, lo sai che...', scansa con forza la mano che tenta di raggiungerlo. Louis prova ancora a scusarsi con parole dolci, ma Harry non le registra, non le riesce a sentire.
'Bene', sibila tra i denti, la bocca quasi chiusa, il viso rosso e le pupille dilatate.
'A dopo, suppongo'. Detto questo si gira e se ne va.
Poco dopo Liam gli corre dietro, tentando di raggiungerlo.

Nel tragitto verso casa di Ed Sheeran Harry e Louis non si guardano nemmeno.
 

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