My name is Hope, Hope Horan

di Manu_Directioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is me: Hope, Hope Horan ***
Capitolo 2: *** Capther One - London ***
Capitolo 3: *** Capther Two - New House ***
Capitolo 4: *** 4. Capther Four - Small Town ***
Capitolo 5: *** 5. Capther Five - Discussion ***
Capitolo 6: *** Capther six - Zayn ***



Capitolo 1
*** This is me: Hope, Hope Horan ***


1.Capther One - This is me: Hope, Hope Horan

Ciao a tutti, mi chiamo Hope Horan, ho sedici anni e sono Irlandese.  Sono sempre stata una ragazza "ribelle" se così mi posso definire.  Il mio carattere non é dei migliori a causa dalla costante mancanza dei miei genitori, sempre in giro per il mondo in cerca di avventure. Il loro motto é quello di vivere alla giornata, perché la vita é una e bisogna sfruttarla al massimo.                                                                                                Il Cazzo. Io non la penso minimamente come loro, al contrario penso sia da perfetti idioti anche perché così facendo mi hanno lasciata da sola quando avevo bisogno di loro.  Per me é stato molto difficile e ho cercato di risolvere tutti i problemi in modo "alternativo"come lo definisco io, ovvero con un cocktail perfetto: Musica assordante, Alcool, Ragazzi. Avete capito, no?? Ormai per me é una routine risolvere i problemi così, ne sono abituata però adesso c'è una persona che vuole impedirmi tutto questo:Niall.                                                                                                       Niall é mio fratello ma io non lo reputo tale perché anche lui mi ha abbandonato da ormai qualche anno, trasferendosi a Londra. Quando é venuto a conoscenza della mia "situazione" mi ha proposto di andare a vivere con lui in modo tale che mi avrebbe tenuto sotto controllo.  La mia risposta é stata un netto no però, essendo minorenne, non no ho avuto molto scelta e, controvoglia, sono stata costretta ad accettare l' "invito" di mio fratello. Adesso sto preparando le valige perché domani ho il volo per Londra che mia ha spedito Niall.

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Capitolo 2
*** Capther One - London ***


Il giorno della partenza era arrivato e adesso stavo ascoltando Eminem a tutto volume fin quando una voce meccanica non mi avvisò che l'aereo era atterrato a Londra. Appena scesa sentì qualcuno urlare -Hope! Hope!- così mi girai e vidi Niall venirmi in contro. -Sorellina, da quanto tempo che non ti vedo, mi sei mancata!!- mi disse ma io rimasi impassible.                        Ero ancora arrabbiata con lui per avermi costretto ad andare a vivere con lui, io sapevo cavarmela da sola.                                       IO- Ciao Niall, andiamo a casa o dobbiamo perdere tempo con ste cazzate?- gli chiesi fredda.

NIALL- Scusa Hope, volevo solamente essere gentile. Comunque adesso andiamo a casa, ci vorrá una mezz'oretta per arrivare.- disse triste. In quel momento mi sentí in colpa, il blu dei suoi occhi era spento, malinconico.

IO- Okay.- Durante il viaggio restammo in silenzio, si vedeva che aspetasse una mia iniziativa  ma io non gli volevo dare tale soddisfazione, diciamo che ero un tipo di poche parole, in quel caso, neanche una.

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Capitolo 3
*** Capther Two - New House ***


# Spazio Autrice ù.ù
Dopo aver pubblicato il primo capitolo della FF, mi avete chiesto Che il prossimo fosse più lungo e più completo. Spero di avervi accontentati ;)
Per qualsiasi cosa recensite, Che sia positiva o negativa, mi aiuteranno per migliorare I capitoli e rendere la FF il piú gradevole possibile ;)
Buona lettura :) :) #




Dopo circa mezz'ora arivammo a casa sua e, sfortunatamente, anche mia.
NIALL- Questa sará la tua nuova casa, puoi lasciare i bagagli all'ingresso. Spero ti piaccia, camera tua é di sopra, la seconda a destra.
Appena entrai
 rimasi sbalordita: era enorme ed accogliente, decisamente esagerata per due persone.
IO - Avrei preferito restate in Irlanda comunque non é male, vado  a dare un'occhiata alla mia nuova "camera"-.
Okay, sono fottuta. Quella casa era Troppo grande, ci si perdeva, giuro. Rimasi per una manciata di secondi impalata, cercando di ricordarmi cosa dovevo fare, fin quando non sentí qualcuno ridere come un bradipo in calore(?) e mi girai di scatto. Oh mio Dio, non sapevo veramente se piangere o ridere, la scena era abbastanza strana: Mio fratello era piegato in due dalle risate ed era diventato rosso come un pommodoro x il troppo ridere. Nel indecisione lo guardai confusa, fin quando non si riprese da quello stato di "trans"(?) improvviso é mi accompagnó a fare un "giro turistico" della casa. Mi mostró prima il piano terra dove c'era la cuicna, il salone, un bagno, la sala giochi e una porta a scrigno che portava a un immenso giardino, completo di gazebo e piscina. Al piano superiore c'erano due bagni, la camera da letto di Niall, quella degli ospiti, una palestra(?) ed atro ancora.L' "ultima tappa" del tour fu la mia stanza. Appena la vidi rimasi sbalordita: era Completamente VUOTA. In un primo momento pensai che fosse uno scherzo, cioé, secondo la sua inteligenza io dove avrei dormito?? Per terra??? Siamo fregati, e non poco.....
IO- Niall, ma questa stanza é Completamente Vuota!!!- gli ringhiai innervosita.
NIALL- Lo so, non sapevo come arredarla giá che non conosco i tuoi gusti,  per questo ho deciso di lasciarla vuota, in modo che tu possa arredarla a tuo piacimento-.
IO- Oh, Almeno cosí sará un pó meno noioso vivere quá. Quando andremo a vedere per i mobili e tutto il resto??
NIALL- Domani mattina, dormirai nella stanza degli ospiti fin quando la tua camera non sará finita.
IO - Okay. Comunque io adesso vado a dormire, sono stanca, a domani- gli risposi fredda.
NIALL - Va bene Hope, Buonanotte-.
Prima di andare a dormire, decisi di farmi una doccia rilassante. Ci voleva proprio dopo una giornata stressante. La doccia era una delle cose che preferivo in assoluto perché scacciavo ogni mio pensiero e davo completo spazio al relax, peró quella volta non fú cosí, per niente. Pensai a Niall, mi sentivo un pó in colpa per averlo trattato cosí male, alla fine lui stava facendo tutto questo per me e io in cambio gli rispondevo male, senza neanche un briciolo di gratitude. Anche dopo tutto questo non riuscivo ad essere gentile con lui, era più forte di me. Lui mi aveva giá abbandonato una volta, era Completamente in grado di farlo di nuovo, giusto??
Dopo questa mia "riflessione" uscii dalla doccia, mi asciugai i capelli, mi misi il pigiama e mi abbandonai nelle braccia di Morfeo.

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Capitolo 4
*** 4. Capther Four - Small Town ***


Capther four - Small Town Il giorno seguente, dopo una colazione abbondante, andammo in un paesino poco distante da Londra per andare a vedere i mobili per la mia nuova stanza.                                                                   Vi chiederete perché non a Londra giá che é immensa e sicuramente avremmo trovato un negozio di mobili. Sinceramente?? Mi Sto facendo la stessa domanda da un quarto D'ora.                               Ho provato a chiedere a Niall ma niente, dice che é una sorpresa .                                               Non ho protetstato, sarebbe stato inutile.                                                                                     Quando arrivammo al fatidico "negozio speciale" fummo accolti da una signora di mezza età che ci fece vedere i mobili per la mia nuova stanza.                                                                             Niall aveva ragione, anche se era un piccolo negozio situato in un paesino sperduto vicino Londra, aveva un bellissimo assortimento.                                                                                                 Dopo circa due ore, scelsi tutti i mobili per la mia camera, ero più che soddisfatta della mia scelta. -Ehi Niall, perché siamo venuti fin qui???Si, è un bel negozio ma ne avremmo trovato uno anche a Londra- chiesi a mio fratello dopo essere usciti dal negozio.                                                       -Si, può darsi, forse hai ragione- mi rispose Niall con nonchalance -Siamo venuti fin qua e non hai nemmeno un motivo valido??Almeno a Londra ci saremmo sbrigati prima!!- dissi alzando un po' la voce per la rabbia.                                                                                                                     Mi dava fastidio quando qualcuno mi prendeva in giro, non lo sopportavo.-Beh,  in verità ti avevo portato fin qua perché c'è un fantastico ristorante Italiano dall'altra parte della strada.                 Era questa la "sorpresa". Mi ricordavo che ti piaceva la cucina Italiana per questo avevo deciso di portarti nel mio ristorante preferito però, se non ti va,  non fa niente, possiamo andarcene se vuoi - rispose tutto d'un fiato un pó deluso e dispiaciuto dalla mia reazione esagerata.                               Rimasi stupita da quello che mia aveva detto. Aveva fatto tutto questo per me?? Diciamo che per me era strano che qualcuno faccia qualcosa per me, gli "amici" che avevo in Irlanda pensavano solamente a portarmi a letto, senza mezzi termini.Mi sentí  in colpa, di nuovo.                                                 Stavo provando troppi sentimenti in troppo poco tempo, tutto a causa di Niall. Però io non mi potevo mostrarmi debole dopo tutto quello che avevo fatto per smettere di esserlo.                             Dovevo essere forte, non potevo rischiare di affezionarmi di nuovo e rimanere fregata dopo un ennesima delusione.                                                                                                                   -Niall, io non lo sapevo, me lo potevi dire dall'inizio senza fare troppo il misterioso peró giá che ci siamo, tanto vale andarci- dissi il più distaccata possibile. -Okay, siamo quasi arrivati- rispose con un po' di tristezza.                                                                                                               Dopo aver finito di mangiare, ritornammo a Londra. Cazzo però, c'era da ammetterlo, tutto quello che mangiammo a quel ristorante era buonissimo, io adoravo il cibo Italiano, avevo sempre sognato di andare in Italia per visitarla, era un mio desiderio fin da quando ero piccola.                                   Appena arrivata a casa, mi fiondai nella camera degli ospiti che era momentaneamente la mia e decisi che, per rilassarmi dopo una mattinata piena, c'era bisogno di un po' di svago.                               Non mi andava di uscire dalla stanza perché, avrei incontrato Sicuramente Niall, giá che vivevamo nella stessa casa. Optai per la tv.                                                                                               In realtà io non seguivo quasi per niente la televisione e non mi interessavo di tutto ciò che succedeva all'esterno del "mondo" che avevo in Irlanda.                                                         Usavo solo il cellulare per sapere della festa che c'era in corso oppure per qualche appuntamento a casa dei miei "amici".                                                                                                              Alla fine a casa non stavo quasi mai, se non per mangiare, vestirmi, lavarmi e cazzate varie.             Dopo circa un'ora e mezza di zapping con il telecomando, mi soffermai su un canale di gossip o qualcosa del genere già che c'erano soltanto telefilm, fiction, documentari e telegiornali sugli altri canali.                                                                                                                                       A un certo punto la giornalista incominciò a parlare di una certa band inglese che, un anno fa, aveva fatto un enorme successo.                                                                                                          Da quel che avevo capito si  chiamavamo "One Direction" o una cosa simile. Sinceramente non gli avevo mai sentiti; anche se abitavo in Irlanda, forse perché era abituata soltanto alla musica assordante che mettevano nelle discoteche.                                                                                     Rimasi letteralmente sconvolta quando mi accorsi che, dopo aver visto qualche foto della band in tv, una netta somiglianza tra un componente del gruppo e mio fratello.                                              No dai, era impossibile che fosse lui, se sarebbe mai successa una cosa simile Niall si sarebbe degnato almeno di avvisarmi che fosse diventato un cantante in una band famosa in tutta Inghilterra. A pensarci però, se non ricordo male, mio fratello partecipò a un Talent, non ricordavo bene per cosa e quale esattamente.                                                                                               Incuriosita, decisi di spegnere la tv e di andarmi a informare su una  fonte sicura:Internet.             Dopo un'altra ora di ricerche sulla fantomatica band, seppi che quel ragazzo del gruppo One Direction era proprio mio fratello:Niall James Horan.                                                           Aveva partecipato allo scorso x Factor da solista anche se  non riuscì a passare però, alcuni giudici del Talent decisero di mettere mio fratello insieme ad altri quattro ragazzi già che da solisti non avevano avuto successo.                                                                                                     Chiamarono la neo band One Direction e, anche se si classificarono terzi a X Factor U.K., li venne proposto un contratto discografico con la synco.                                                                             Incisero il loro primo disco intitolato "Up All Night" con il quale si fecero conoscere e diventarono famosi. Gli altri componenti della band erano: Liam Payne, Louis Tomilson, Zayn Malik e Harry Style.                                                                                                                                     Non potevo credere a quello che avevo letto, non riuscivo a capacitarmi di come  Niall avrebbe potuto fare tanta strada. Piano piano, tutto incominciava a essere più chiaro.                                   Riuscí a spiegarmi perché avesse una reggia al posto della casa e capí perché mi aveva portato in un paesino sperduto vicino Londra: non voleva farsi vedere con me in pubblico, sicuramente si vergognava di me.                                                                                                                     Che stupida che ero stata a credere che forse, stava facendo tutto quello per me.                       Ecco perché non ci si deve fidare degli altri, poi ci si resta sempre fregati.                                     Avevo fatto bene a tenere la mia "maschera" ma comunque cio che lessi su intenet non mi era indifferente: Sarei andata da Niall per dirgli che sapevo come stava la situazione e che non si doveva preoccupare più di nascondermi, me ne sarei ritornata in Irlanda il prima possibile.

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Capitolo 5
*** 5. Capther Five - Discussion ***


Capther four - Small Town

La notizia di Niall mi aveva molto colpita. La band della quale faceva parte si era formata da più di un anno e io non ne sapevo niente e nessuno si era minimamente interessato a informarmi sull’accaduto.                                                            

Piena di rabbia, spensi velocemente il computer e mi affrettai a raggiungere Niall in salotto.                                                                                                     Quando mio fratello mi vede fece un sorriso a 360 gradi pensando che io volessi fare la “pace” ma, quando vide la mia espressione arrabbiata, capì che la sua fantasiosa ipotesi era completamente errata. –Ehi Hope, c’è qualcosa che non va??- mi chiese in modo molto calmo.                                                                       –Stai scherzando spero?!! Mi stai mentendo spudoratamente da quando sono arrivata a Londra e mi chiedi se c’è qualcosa che non va??!!!- gli risposi retorica –Scusa, ma non riesco veramente a seguirti- mi disse con un filo di voce                   –Poco fa sono venuta a conoscenza del fatto che tu fai parte di una band famosa in tutta Inghilterra chiamata “One Direction”.                                                        Tu sapevi sicuramente che non sapevo niente della tua “professione” così, per evitare di farti vedere in giro con me a Londra perché ti vergogni di me, hai deciso di andare in un paesino sperduto e di fare il gentile in modo tale che sarebbe stato più semplice nascondermi.                                                                           Ovviamente avresti continuato così ma mi sembra più che logico che prima o poi sarei venuta a conoscenza che facevi parte di una Band famosa.                             Sai una cosa?? Io non ho ancora capito perché hai voluto che venissi a Londra, forse ti hanno costretto i nostri genitori ma non ti preoccupare, me ne ritornerò in Irlanda il prima possibile- dissi tutto d’un fiato senza fermarmi, con tutta la rabbia che avevo in corpo.                                                                                              Niall, dopo che finì di parlare, ebbe una reazione che mai mi sarei aspettata da uno come lui.                                                                                                   Divenne completamente rosso dalla rabbia e mi tirò uno schiaffo per poi incominciare a parlare                                                                                       –La vuoi sapere tu invece una cosa??!! E’ da mesi che mi sto informando sulla “vita” che avevi in Irlanda.                                                                                         Hai abbandonato la scuola per poi passare tutto il tempo a spassartela. Sono riuscito a portarti qui a Londra in modo tale che ti avrei potuto seguirti. Quando sei arrivata ho cercato di essere il più gentile e comprensibile possibile.                       Ti ho portato a comprare i mobili per la tua nuova stanza che avevo creato apposta per te per poi portarti in uno dei ristoranti Italiani più buoni nei pressi di Londra e  tutto quello che mi sai dire è dire è ringhiarmi contro e addossarmi la colpa di tutto??                                                                                                 Sinceramente io avevo completamento lasciato perdere il fatto di essere una cantante famoso perché ero completamente concentrato su di te. E comunque i nostri genitori non mi hanno neanche chiamato- mi disse dopo aver scatenato un misto di rabbia e delusione con un filo di tristezza e rammarico.                     Mentre parlava io mi stavo massaggiando la guancia ancora dolorante per lo schiaffo appena ricevuto.                                                                                  In quel momento persi tutta la grinta che avevo qualche minuto prima. Il discorso che mi aveva fatto Niall mi aveva completamente spiazzata ma, sentì la mia rabbia ribollire ancora di più per la vergogna che mi aveva fatto provare in quel momento. Nessuno si era mai permesso di darmi uno schiaffo, non ne aveva mai avuto il coraggio.                                                                                                        Mio fratello sarebbe stata sicuramente la persona più impensata per questo compito. –Ah, si?!! Allora, già che hai fatto tutto questo per me, mi vuoi dire dove eri quando in Irlanda avevo bisogno di te?? Dove eri??!! Non c’era nessuno con me, ho dovuto cavarmela da sola. Dopo avermi abbandonato per più di un anno, ti presenti all’improvviso per fare l’eroe??!! Ma per favore, sei patetico- gli risposi alzando la voce un po’ più del dovuto.                                                                            Senza neanche dare il tempo a Niall di rispondere uscii velocemente di casa e chiamai il primo taxi che passò per farmi portare alla discoteca più vicina.         Avevo bisogno di sfogarmi e optai per musica a tutto volume e un paio di cocktail.

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Capitolo 6
*** Capther six - Zayn ***


Appena entrai in discoteca un odore di alcool mi invase le narici mentre la gente ballava a ritmo di una musica assordante che ti rimbombava nelle orecchie fino allo sfinimento. Quello era il mio Mondo, il mio modo alternativo di sfogarmi e soprattutto di dimenticare, almeno per una sera. Andai subito al bancone ed incominciai a scolarmi qualche drink per scacciare via i brutti pensieri e dare spazio all’adrenalina che ti prendeva per tutto il corpo, dandoti la voglia di ballare e di scatenarti. Per circa mezz’ora mi dimenticai di tutto quello che era successo prima con Niall, pensavo soltanto ad andare a ritmo con la musica e bere qualche drink, fin quando non mi sentì prendere per un braccio. Mi girai di scatto al contatto con quella presa e cercai di capire chi fosse. Era un ragazzo veramente molto bello: aveva la pelle ambrata, capelli scompigliati ma fottutamente perfetti ed degli occhi color caramello-cioccolato nei quali ti potevi sciogliere. Sembrava un dio Greco ma forse era soltanto l’effetto dell’alcool che lo rendeva così dannatamente bello e sexy. Mi ricordo soltanto che cercò di portarmi fuori da quel locale. Non opposi resistenza, non ne avevo la forza e non aveva uno sguardo cattivo, mi sembrava abbastanza “affidabile” per essere uno sconosciuto finché non sentì che le forze mi stavano abbandonando e vidi soltanto il vuoto. Quando mi svegliai avevo un forte mal di testa ma, ne ero abituata per questo passò abbastanza velocemente per realizzare che non mi trovavo ne nel mio letto in Irlanda e ne  in quello nella camera degli ospiti a casa di Niall. Oh cazzo Niall!! Mi passò subito per la mente la discussione che avevamo fatto la sera prima e del fatto che me ne ero andata senza dare spiegazioni di dove andavo e senza neanche prendere il telefono. Ero completamente irreperibile dalla sera prima. Cercai subito di fare mente locale e di cercare di ricordare come ero andata a finire nel letto di uno sconosciuto ma, i ricordi che avevo erano troppo astratti e confusi per essere interpretati correttamente. Ad interrompere i miei pensieri fu un ragazzo che fece irruzione nella camera. Ero più che sicura che fosse quello della sera che mi portò fuori dal locale. –Scusa ma non ricordo il motivo per il quale sono qui e sinceramente non credo di conoscerti- dissi con la voce ancora impastata dal sonno ma ero più che sicura che mi aveva sentito ugualmente. –Tu sei Hope, giusto??- mi chiese retorico. –Si, ma come fai a saperlo??- ribattei stupita. -Beh, io sono Zayn, un componente della band di cui fa parte Niall e tu sei qui perché tuo fratello mi ha chiesto di venirti a cercarti dopo che eri scappata via all’improvviso e, già che avevi perso i sensi, ho pensato fosse meglio che dormissi qui - mi rispose prontamente –Che vuoi dire che ti ha chiesto di venirmi a cercare??!! Ti puoi spiegare un po’ meglio?- gli chiesi alzando leggermente il tono della voce –Ehi bella, non c’è bisogno che alzi la voce con me, comunque dopo che te ne sei andata senza dire dove saresti andata e senza telefono, Niall mi ha chiamato, con la voce rotta dal pianto, dicendomi di andare subito a casa sua. Quando sono arrivato ho trovato tuo fratello in lacrime e, credimi, è una delle cose più brutte al mondo vedere uno dei propri migliori amici piangere- disse mentre mi fulminava con lo sguardo per poi prendere fiato e continuare –Dopo che lo avevo un po’ tranquillizzato, mi aveva spiegato un po’ la situazione e mi aveva dato una tua foto per riconoscerti, così mi sono diretto subito verso la discoteca più vicina, pensano che fossi sicuramente lì e, dopo averti riconosciuto nella fotografia, ti ho portato qua- mi finì di raccontare Zayn. Diciamo che dopo ciò che mi aveva detto riuscì a ricordarmi in modo più nitido quello che era successo la sera prima. –Guarda che potevo cavarmela benissimo anche da sola, non avevo bisogno del tuo aiuto- gli dissi con un tono di superiorità. –Ma se non ti reggevi neanche in piedi!! Sai, forse adesso mi spiego come sei riuscita a far arrabbiare persino Niall che è una delle persone più calme di questo modo!! Sei proprio insopportabile!!- mi ringhiò alzando la voce. –Ma non dire stronzate. Qui l’unico insopportabile sei tu!! Non puoi farti un po’ di fatti tuoi e comunque Niall ha esagerato, io avevo più che ragione in quello che gli ho detto!!- risposi alzando anche io la voce. –Ma che stai dicendo, tu non sai quanto ha parlato di te in quest’ultimo anno. Non smetteva di raccontarci della sua sorellina più piccola e piangeva ogni volta che gli mancavi, ovvero quasi tutti i giorni. Può darsi che ieri non ti ha specificato che gli mancavi da morire perché sicuramente non ne aveva avuto il coraggio in quel momento ma, ti assicuro che lui ci tiene davvero tanto a te e tu dovresti dimostrare un minimo di gratitudine nei suoi confronti. Anche se Niall non c’è stato in questo ultimo anno non significa che ti abbia dimenticato. Alla fine lui ha cercato solamente di inseguire il suo sogno- mi disse con un misto di malinconia e tristezza. Si vedeva che ci teneva molto a mio fratello e che, non sopportava vederlo stare male. Però ritorniamo sempre su di me, alla fine è per me che piange e sta male. Sono sempre io quella di “troppo”. Dal nervoso serrai i pugni. –Si okay “mi dispiace”- dissi facendo le virgolette con le dita –che mio fratello stia male eccetera, eccetera; ma a quanto pare sono io il problema di tutto. Da quando sono a Londra non credo che Niall sia stato poi così felice dopo tutta quella discussione che abbiamo fatto ieri. Giusto?-finì incrociando le braccia sotto il seno e contorcendo la testa in segno di spiegazione. Zayn prese un altro bel respiro e mi rispose quasi subito –Non puoi metterti sempre al centro dell’attenzione. Non gira tutto intorno a te se tu giri intorno a te stessa. Non puoi continuare sempre a fare la vittima, devi riuscire a vedere la situazione dal di fuori. Non ti basta sapere che tuo fratello sta male e ha bisogno di te in questo momento??- terminò alzando la voce nell’ultima parte. –Dimmi se ti decidi ad andare da Niall, io ti aspetto giù- finì la frase chiudendo la porta e scendendo al piano di sotto. Colpita e affondata. Tutto quello che aveva detto non faceva una piega. Forse dovevo incominciare a vedere la situazione in modo diverso e dovevo cercare di incominciare a togliere la maschera che mi ero costruita per non dimostrarmi debole agli occhi degli altri. Dopo qualche minuto di riflessione, decisi di scendere al piano di sotto. –Ah, Allora ti sei decisa finalmente!!- esclamò Zayn quando mi vide –Si. Proverò a dare a Niall una possibilità ma non ti esaltare troppo- gli risposi –Va bene Hope, andiamo- mi disse mentre prendeva le chiavi della macchina. Dopo circa dieci minuti di viaggio, arrivammo a destinazione. In  realtà non sapevo come mi sarei dovuta comportare e cosa avrei dovuto dire a Niall. –Va beh, improvviserò- pensai mentre suonai al campanello di casa “Horan”.

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