My name is Hope, Hope Horan di Manu_Directioner (/viewuser.php?uid=226483)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is me: Hope, Hope Horan ***
Capitolo 2: *** Capther One - London ***
Capitolo 3: *** Capther Two - New House ***
Capitolo 4: *** 4. Capther Four - Small Town ***
Capitolo 5: *** 5. Capther Five - Discussion ***
Capitolo 6: *** Capther six - Zayn ***
Capitolo 1 *** This is me: Hope, Hope Horan ***
1.Capther One - This is me: Hope, Hope Horan
Ciao
a tutti, mi chiamo Hope Horan, ho sedici anni e sono Irlandese.
Sono sempre stata una ragazza "ribelle" se così mi
posso definire. Il mio carattere non é dei
migliori a causa dalla costante mancanza dei miei genitori, sempre in
giro per il mondo in cerca di avventure. Il loro motto é
quello di vivere alla giornata, perché la vita é
una e bisogna sfruttarla al massimo.
Il Cazzo. Io non la penso minimamente
come loro, al contrario penso sia da perfetti idioti anche
perché così facendo mi hanno lasciata da sola
quando avevo bisogno di loro. Per me é stato molto
difficile e ho cercato di risolvere tutti i problemi in modo
"alternativo"come lo definisco io, ovvero con un cocktail perfetto:
Musica assordante, Alcool, Ragazzi. Avete capito, no?? Ormai per me
é una routine risolvere i problemi così, ne sono
abituata però adesso c'è una persona che vuole
impedirmi tutto questo:Niall.
Niall
é mio fratello ma io non lo reputo tale perché
anche lui mi ha abbandonato da ormai qualche anno, trasferendosi a
Londra. Quando é venuto a conoscenza della mia "situazione"
mi ha proposto di andare a vivere con lui in modo tale che mi avrebbe
tenuto sotto controllo. La mia risposta é stata un
netto no però, essendo minorenne, non no ho avuto molto
scelta e, controvoglia, sono stata costretta ad accettare l' "invito"
di mio fratello. Adesso sto preparando le valige perché
domani ho il volo per Londra che mia ha spedito Niall.
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Capitolo 2 *** Capther One - London ***
Il
giorno della partenza era arrivato e adesso stavo ascoltando Eminem a
tutto volume fin quando una voce meccanica non mi avvisò che
l'aereo era atterrato a Londra. Appena scesa sentì qualcuno
urlare -Hope! Hope!- così mi girai e vidi Niall venirmi in
contro. -Sorellina, da quanto tempo che non ti vedo, mi sei mancata!!-
mi disse ma io rimasi
impassible.
Ero ancora arrabbiata con lui per avermi costretto ad andare a vivere
con lui, io sapevo cavarmela da
sola.
IO- Ciao Niall, andiamo a casa o dobbiamo perdere tempo con ste
cazzate?- gli chiesi fredda.
NIALL-
Scusa Hope, volevo solamente essere gentile. Comunque adesso andiamo a
casa, ci vorrá una mezz'oretta per arrivare.- disse triste.
In quel momento mi sentí in colpa, il blu dei suoi occhi era
spento, malinconico.
IO-
Okay.- Durante il viaggio restammo in silenzio, si vedeva che aspetasse
una mia iniziativa ma io non gli volevo dare tale
soddisfazione, diciamo che ero un tipo di poche parole, in quel caso,
neanche una.
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Capitolo 3 *** Capther Two - New House ***
# Spazio
Autrice ù.ù
Dopo
aver pubblicato il primo capitolo della FF, mi avete chiesto Che il
prossimo fosse più lungo e più completo. Spero di
avervi accontentati ;)
Per
qualsiasi cosa recensite, Che sia positiva o negativa, mi aiuteranno
per migliorare I capitoli e rendere la FF il piú gradevole
possibile ;)
Buona
lettura :) :) #
Dopo circa mezz'ora arivammo a casa sua e, sfortunatamente, anche mia.
NIALL- Questa sará la tua nuova casa, puoi lasciare i
bagagli all'ingresso. Spero ti piaccia, camera tua é di
sopra, la seconda a destra.
Appena entrai
rimasi sbalordita: era enorme ed accogliente, decisamente
esagerata per due persone.
IO - Avrei preferito restate in Irlanda comunque non é male,
vado a dare un'occhiata alla mia nuova "camera"-.
Okay, sono fottuta. Quella casa era Troppo grande, ci si perdeva,
giuro. Rimasi per una manciata di secondi impalata, cercando di
ricordarmi cosa dovevo fare, fin quando non sentí qualcuno
ridere come un bradipo in calore(?) e mi girai di scatto. Oh mio Dio,
non sapevo veramente se piangere o ridere, la scena era abbastanza
strana: Mio fratello era piegato in due dalle risate ed era diventato
rosso come un pommodoro x il troppo ridere. Nel indecisione lo guardai
confusa, fin quando non si riprese da quello stato di "trans"(?)
improvviso é mi accompagnó a fare un "giro
turistico" della casa. Mi mostró prima il piano terra dove
c'era la cuicna, il salone, un bagno, la sala giochi e una porta a
scrigno che portava a un immenso giardino, completo di gazebo e
piscina. Al piano superiore c'erano due bagni, la camera da letto di
Niall, quella degli ospiti, una palestra(?) ed atro ancora.L' "ultima
tappa" del tour fu la mia stanza. Appena la vidi rimasi sbalordita: era
Completamente VUOTA. In un primo momento pensai che fosse uno scherzo,
cioé, secondo la sua inteligenza io dove avrei dormito?? Per
terra??? Siamo fregati, e non poco.....
IO- Niall, ma questa stanza é Completamente Vuota!!!- gli
ringhiai innervosita.
NIALL- Lo so, non sapevo come arredarla giá che non conosco
i tuoi gusti, per questo ho deciso di lasciarla vuota, in
modo che tu possa arredarla a tuo piacimento-.
IO- Oh, Almeno cosí sará un pó meno
noioso vivere quá. Quando andremo a vedere per i mobili e
tutto il resto??
NIALL- Domani mattina, dormirai nella stanza degli ospiti fin quando la
tua camera non sará finita.
IO - Okay. Comunque io adesso vado a dormire, sono stanca, a domani-
gli risposi fredda.
NIALL - Va bene Hope, Buonanotte-.
Prima di andare a dormire, decisi di farmi una doccia rilassante. Ci
voleva proprio dopo una giornata stressante. La doccia era una delle
cose che preferivo in assoluto perché scacciavo ogni mio
pensiero e davo completo spazio al relax, peró quella volta
non fú cosí, per niente. Pensai a Niall, mi
sentivo un pó in colpa per averlo trattato cosí
male, alla fine lui stava facendo tutto questo per me e io in cambio
gli rispondevo male, senza neanche un briciolo di gratitude. Anche dopo
tutto questo non riuscivo ad essere gentile con lui, era più
forte di me. Lui mi aveva giá abbandonato una volta, era
Completamente in grado di farlo di nuovo, giusto??
Dopo questa mia "riflessione" uscii dalla doccia, mi asciugai i
capelli, mi misi il pigiama e mi abbandonai nelle braccia di Morfeo.
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Capitolo 4 *** 4. Capther Four - Small Town ***
Capther four - Small Town
Il giorno
seguente, dopo una colazione abbondante, andammo in un paesino poco
distante da Londra per andare a vedere i mobili per la mia nuova
stanza.
Vi chiederete
perché non a Londra giá che é immensa
e sicuramente avremmo trovato un negozio di mobili. Sinceramente?? Mi
Sto facendo la stessa domanda da un quarto D'ora.
Ho provato a chiedere a Niall ma niente, dice che
é una sorpresa .
Non ho protetstato, sarebbe stato inutile.
Quando arrivammo
al fatidico "negozio speciale" fummo accolti da una signora di mezza
età che ci fece vedere i mobili per la mia nuova stanza.
Niall aveva ragione, anche se era un piccolo
negozio situato in un paesino sperduto vicino Londra, aveva un
bellissimo assortimento.
Dopo circa due ore, scelsi tutti i mobili per la
mia camera, ero più che soddisfatta della mia scelta. -Ehi
Niall, perché siamo venuti fin qui???Si, è un bel
negozio ma ne avremmo trovato uno anche a Londra- chiesi a mio fratello
dopo essere usciti dal negozio.
-Si,
può darsi, forse hai ragione- mi rispose Niall con
nonchalance -Siamo venuti fin qua e non hai nemmeno un motivo
valido??Almeno a Londra ci saremmo sbrigati prima!!- dissi alzando un
po' la voce per la rabbia.
Mi
dava fastidio quando qualcuno mi prendeva in giro, non lo
sopportavo.-Beh, in verità ti avevo portato fin
qua perché c'è un fantastico ristorante Italiano
dall'altra parte della strada.
Era questa la
"sorpresa". Mi ricordavo che ti piaceva la cucina Italiana per questo
avevo deciso di portarti nel mio ristorante preferito però,
se non ti va, non fa niente, possiamo andarcene se vuoi -
rispose tutto d'un fiato un pó deluso e dispiaciuto dalla
mia reazione esagerata.
Rimasi stupita
da quello che mia aveva detto. Aveva fatto tutto questo per me??
Diciamo che per me era strano che qualcuno faccia qualcosa per me, gli
"amici" che avevo in Irlanda pensavano solamente a portarmi a letto,
senza mezzi termini.Mi sentí in colpa, di nuovo.
Stavo
provando troppi sentimenti in troppo poco tempo, tutto a causa di
Niall. Però io non mi potevo mostrarmi debole dopo tutto
quello che avevo fatto per smettere di esserlo.
Dovevo essere forte, non potevo rischiare di affezionarmi di nuovo e
rimanere fregata dopo un ennesima delusione.
-Niall, io non lo sapevo, me lo potevi dire dall'inizio
senza fare troppo il misterioso peró giá che ci
siamo, tanto vale andarci- dissi il più distaccata
possibile. -Okay, siamo quasi arrivati- rispose con un po' di
tristezza.
Dopo aver finito di mangiare, ritornammo a
Londra. Cazzo però, c'era da ammetterlo, tutto quello che
mangiammo a quel ristorante era buonissimo, io adoravo il cibo
Italiano, avevo sempre sognato di andare in Italia per visitarla, era
un mio desiderio fin da quando ero piccola.
Appena arrivata a casa, mi fiondai
nella camera degli ospiti che era momentaneamente la mia e decisi che,
per rilassarmi dopo una mattinata piena, c'era bisogno di un po' di
svago.
Non mi andava di uscire
dalla stanza perché, avrei incontrato Sicuramente Niall,
giá che vivevamo nella stessa casa. Optai per la tv.
In
realtà io non seguivo quasi per niente la televisione e non
mi interessavo di tutto ciò che succedeva all'esterno del
"mondo" che avevo in Irlanda.
Usavo solo il cellulare per sapere della festa che c'era in
corso oppure per qualche appuntamento a casa dei miei "amici".
Alla fine a casa non stavo quasi mai, se non per mangiare,
vestirmi, lavarmi e cazzate varie.
Dopo circa un'ora e mezza di zapping
con il telecomando, mi soffermai su un canale di gossip o qualcosa del
genere già che c'erano soltanto telefilm, fiction,
documentari e telegiornali sugli altri canali.
A un certo punto
la giornalista incominciò a parlare di una certa band
inglese che, un anno fa, aveva fatto un enorme successo.
Da quel che avevo capito
si chiamavamo "One Direction" o una cosa simile. Sinceramente
non gli avevo mai sentiti; anche se abitavo in Irlanda, forse
perché era abituata soltanto alla musica assordante che
mettevano nelle discoteche.
Rimasi letteralmente sconvolta quando mi accorsi
che, dopo aver visto qualche foto della band in tv, una netta
somiglianza tra un componente del gruppo e mio fratello.
No dai, era impossibile che
fosse lui, se sarebbe mai successa una cosa simile Niall si sarebbe
degnato almeno di avvisarmi che fosse diventato un cantante in una band
famosa in tutta Inghilterra. A pensarci però, se non ricordo
male, mio fratello partecipò a un Talent, non ricordavo bene
per cosa e quale esattamente.
Incuriosita, decisi di spegnere la tv e di
andarmi a informare su una fonte sicura:Internet.
Dopo
un'altra ora di ricerche sulla fantomatica band, seppi che quel ragazzo
del gruppo One Direction era proprio mio fratello:Niall James Horan.
Aveva
partecipato allo scorso x Factor da solista anche se non
riuscì a passare però, alcuni giudici del Talent
decisero di mettere mio fratello insieme ad altri quattro ragazzi
già che da solisti non avevano avuto successo.
Chiamarono la neo band One Direction e, anche se si
classificarono terzi a X Factor U.K., li venne proposto un contratto
discografico con la synco.
Incisero il loro primo
disco intitolato "Up All Night" con il quale si fecero conoscere e
diventarono famosi. Gli altri componenti della band erano: Liam Payne,
Louis Tomilson, Zayn Malik e Harry Style.
Non potevo credere a quello
che avevo letto, non riuscivo a capacitarmi di come Niall
avrebbe potuto fare tanta strada. Piano piano, tutto incominciava a
essere più chiaro.
Riuscí a spiegarmi perché
avesse una reggia al posto della casa e capí
perché mi aveva portato in un paesino sperduto vicino
Londra: non voleva farsi vedere con me in pubblico, sicuramente si
vergognava di me.
Che
stupida che ero stata a credere che forse, stava facendo tutto quello
per me.
Ecco
perché non ci si deve fidare degli altri, poi ci si resta
sempre fregati.
Avevo fatto bene a tenere la mia "maschera" ma comunque cio
che lessi su intenet non mi era indifferente: Sarei andata da Niall per
dirgli che sapevo come stava la situazione e che non si doveva
preoccupare più di nascondermi, me ne sarei ritornata in
Irlanda il prima possibile.
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Capitolo 5 *** 5. Capther Five - Discussion ***
Capther four - Small Town
La notizia di
Niall mi
aveva molto colpita. La band della quale faceva parte si era formata da
più di
un anno e io non ne sapevo niente e nessuno si era minimamente
interessato a
informarmi sull’accaduto.
Piena di rabbia,
spensi velocemente il computer e mi
affrettai a raggiungere Niall in salotto.
Quando mio fratello mi vede fece un
sorriso a 360 gradi pensando che io volessi fare la
“pace” ma, quando vide la
mia espressione arrabbiata, capì che la sua fantasiosa
ipotesi era
completamente errata. –Ehi Hope, c’è
qualcosa che non va??- mi chiese in modo
molto calmo.
–Stai scherzando spero?!! Mi stai mentendo spudoratamente da
quando sono arrivata a Londra e mi chiedi se c’è
qualcosa che non va??!!!- gli
risposi retorica –Scusa, ma non riesco veramente a seguirti-
mi disse con un
filo di voce
–Poco fa sono
venuta a conoscenza del fatto che tu fai parte di
una band famosa in tutta Inghilterra chiamata “One
Direction”.
Tu
sapevi sicuramente
che non sapevo niente della tua “professione”
così, per evitare di farti vedere
in giro con me a Londra perché ti vergogni di me, hai deciso
di andare in un
paesino sperduto e di fare il gentile in modo tale che sarebbe stato
più
semplice nascondermi.
Ovviamente avresti continuato
così ma mi sembra più che
logico che prima o poi sarei venuta a conoscenza che facevi parte di
una Band
famosa.
Sai una cosa?? Io non ho ancora capito
perché hai voluto che venissi a
Londra, forse ti hanno costretto i nostri genitori ma non ti
preoccupare, me ne
ritornerò in Irlanda il prima possibile- dissi tutto
d’un fiato senza fermarmi,
con tutta la rabbia che avevo in corpo.
Niall, dopo che finì di
parlare, ebbe
una reazione che mai mi sarei aspettata da uno come lui.
Divenne completamente rosso
dalla rabbia e mi tirò uno schiaffo per poi incominciare a
parlare
–La vuoi
sapere tu invece una cosa??!! E’ da mesi che mi sto
informando sulla “vita” che
avevi in Irlanda.
Hai abbandonato la scuola
per poi passare tutto il tempo a
spassartela. Sono riuscito a portarti qui a Londra in modo tale che ti
avrei
potuto seguirti. Quando sei arrivata ho cercato di essere il
più gentile e
comprensibile possibile.
Ti ho portato a comprare i mobili per la tua nuova
stanza che avevo creato apposta per te per poi portarti in uno dei
ristoranti
Italiani più buoni nei pressi di Londra e tutto
quello che mi sai dire è dire è
ringhiarmi contro e addossarmi la colpa di tutto??
Sinceramente io
avevo completamento
lasciato perdere il fatto di essere una cantante famoso
perché ero
completamente concentrato su di te. E comunque i nostri genitori non mi
hanno
neanche chiamato- mi disse dopo aver scatenato un misto di rabbia e
delusione
con un filo di tristezza e rammarico.
Mentre parlava io mi stavo massaggiando
la guancia ancora dolorante per lo schiaffo appena ricevuto.
In quel momento
persi tutta la grinta che avevo qualche minuto prima. Il discorso che
mi aveva
fatto Niall mi aveva completamente spiazzata ma, sentì la
mia rabbia ribollire
ancora di più per la vergogna che mi aveva fatto provare in
quel momento.
Nessuno si era mai permesso di darmi uno schiaffo, non ne aveva mai
avuto il
coraggio.
Mio fratello
sarebbe stata sicuramente la persona più impensata per
questo compito. –Ah, si?!! Allora, già che hai
fatto tutto questo per me, mi
vuoi dire dove eri quando in Irlanda avevo bisogno di te?? Dove eri??!!
Non c’era
nessuno con me, ho dovuto cavarmela da sola. Dopo avermi abbandonato
per più di
un anno, ti presenti all’improvviso per fare
l’eroe??!! Ma per favore, sei
patetico- gli risposi alzando la voce un po’ più
del dovuto.
Senza neanche dare
il tempo a Niall di rispondere uscii velocemente di casa e chiamai il
primo
taxi che passò per farmi portare alla discoteca
più vicina.
Avevo bisogno di
sfogarmi e optai per musica a tutto volume e un paio di cocktail.
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Capitolo 6 *** Capther six - Zayn ***
Appena
entrai in discoteca un odore di alcool mi invase le narici mentre la
gente
ballava a ritmo di una musica assordante che ti rimbombava nelle
orecchie fino
allo sfinimento. Quello era il mio Mondo, il mio modo alternativo di
sfogarmi e
soprattutto di dimenticare, almeno per una sera. Andai subito al
bancone ed
incominciai a scolarmi qualche drink per scacciare via i brutti
pensieri e dare
spazio all’adrenalina che ti prendeva per tutto il corpo,
dandoti la voglia di
ballare e di scatenarti. Per circa mezz’ora mi dimenticai di
tutto quello che
era successo prima con Niall, pensavo soltanto ad andare a ritmo con la
musica
e bere qualche drink, fin quando non mi sentì prendere per
un braccio. Mi girai
di scatto al contatto con quella presa e cercai di capire chi fosse.
Era un
ragazzo veramente molto bello: aveva la pelle ambrata, capelli
scompigliati ma
fottutamente perfetti ed degli occhi color caramello-cioccolato nei
quali ti
potevi sciogliere. Sembrava un dio Greco ma forse era soltanto
l’effetto
dell’alcool che lo rendeva così dannatamente bello
e sexy. Mi ricordo soltanto
che cercò di portarmi fuori da quel locale. Non opposi
resistenza, non ne avevo
la forza e non aveva uno sguardo cattivo, mi sembrava abbastanza
“affidabile”
per essere uno sconosciuto finché non sentì che
le forze mi stavano
abbandonando e vidi soltanto il vuoto. Quando mi svegliai avevo un
forte mal di
testa ma, ne ero abituata per questo passò abbastanza
velocemente per
realizzare che non mi trovavo ne nel mio letto in Irlanda e ne in quello nella camera
degli ospiti a casa di
Niall. Oh cazzo Niall!! Mi passò subito per la mente la
discussione che avevamo
fatto la sera prima e del fatto che me ne ero andata senza dare
spiegazioni di
dove andavo e senza neanche prendere il telefono. Ero completamente
irreperibile dalla sera prima. Cercai subito di fare mente locale e di
cercare
di ricordare come ero andata a finire nel letto di uno sconosciuto ma,
i
ricordi che avevo erano troppo astratti e confusi per essere
interpretati
correttamente. Ad interrompere i miei pensieri fu un ragazzo che fece
irruzione
nella camera. Ero più che sicura che fosse quello della sera
che mi portò fuori
dal locale. –Scusa ma non ricordo il motivo per il quale sono
qui e
sinceramente non credo di conoscerti- dissi con la voce ancora
impastata dal
sonno ma ero più che sicura che mi aveva sentito ugualmente.
–Tu sei Hope,
giusto??- mi chiese retorico. –Si, ma come fai a saperlo??-
ribattei stupita. -Beh,
io sono Zayn, un componente della band di cui fa parte Niall e tu sei
qui
perché tuo fratello mi ha chiesto di venirti a cercarti dopo
che eri scappata
via all’improvviso e, già che avevi perso i sensi,
ho pensato fosse meglio che
dormissi qui - mi rispose prontamente –Che vuoi dire che ti
ha chiesto di
venirmi a cercare??!! Ti puoi spiegare un po’ meglio?- gli
chiesi alzando
leggermente il tono della voce –Ehi bella, non
c’è bisogno che alzi la voce con
me, comunque dopo che te ne sei andata senza dire dove saresti andata e
senza
telefono, Niall mi ha chiamato, con la voce rotta dal pianto, dicendomi
di
andare subito a casa sua. Quando sono arrivato ho trovato tuo fratello
in
lacrime e, credimi, è una delle cose più brutte
al mondo vedere uno dei propri
migliori amici piangere- disse mentre mi fulminava con lo sguardo per
poi
prendere fiato e continuare –Dopo che lo avevo un
po’ tranquillizzato, mi aveva
spiegato un po’ la situazione e mi aveva dato una tua foto
per riconoscerti,
così mi sono diretto subito verso la discoteca
più vicina, pensano che fossi
sicuramente lì e, dopo averti riconosciuto nella fotografia,
ti ho portato qua-
mi finì di raccontare Zayn. Diciamo che dopo ciò
che mi aveva detto riuscì a
ricordarmi in modo più nitido quello che era successo la
sera prima. –Guarda
che potevo cavarmela benissimo anche da sola, non avevo bisogno del tuo
aiuto-
gli dissi con un tono di superiorità. –Ma se non
ti reggevi neanche in piedi!!
Sai, forse adesso mi spiego come sei riuscita a far arrabbiare persino
Niall
che è una delle persone più calme di questo
modo!! Sei proprio
insopportabile!!- mi ringhiò alzando la voce. –Ma
non dire stronzate. Qui
l’unico insopportabile sei tu!! Non puoi farti un
po’ di fatti tuoi e comunque
Niall ha esagerato, io avevo più che ragione in quello che
gli ho detto!!-
risposi alzando anche io la voce. –Ma che stai dicendo, tu
non sai quanto ha
parlato di te in quest’ultimo anno. Non smetteva di
raccontarci della sua
sorellina più piccola e piangeva ogni volta che gli mancavi,
ovvero quasi tutti
i giorni. Può darsi che ieri non ti ha specificato che gli
mancavi da morire
perché sicuramente non ne aveva avuto il coraggio in quel
momento ma, ti
assicuro che lui ci tiene davvero tanto a te e tu dovresti dimostrare
un minimo
di gratitudine nei suoi confronti. Anche se Niall non
c’è stato in questo
ultimo anno non significa che ti abbia dimenticato. Alla fine lui ha
cercato
solamente di inseguire il suo sogno- mi disse con un misto di
malinconia e
tristezza. Si vedeva che ci teneva molto a mio fratello e che, non
sopportava
vederlo stare male. Però ritorniamo sempre su di me, alla
fine è per me che
piange e sta male. Sono sempre io quella di
“troppo”. Dal nervoso serrai i
pugni. –Si okay “mi dispiace”- dissi
facendo le virgolette con le dita –che mio
fratello stia male eccetera, eccetera; ma a quanto pare sono io il
problema di
tutto. Da quando sono a Londra non credo che Niall sia stato poi
così felice
dopo tutta quella discussione che abbiamo fatto ieri.
Giusto?-finì incrociando
le braccia sotto il seno e contorcendo la testa in segno di spiegazione.
Zayn
prese un altro bel respiro e mi rispose quasi subito –Non
puoi metterti sempre
al centro dell’attenzione. Non gira tutto intorno a te se tu
giri intorno a te
stessa. Non puoi continuare sempre a fare la vittima, devi riuscire a
vedere la
situazione dal di fuori. Non ti basta sapere che tuo fratello sta male
e ha
bisogno di te in questo momento??- terminò alzando la voce
nell’ultima parte. –Dimmi
se ti decidi ad andare da Niall, io ti aspetto giù-
finì la frase chiudendo la
porta e scendendo al piano di sotto. Colpita e affondata. Tutto quello
che
aveva detto non faceva una piega. Forse dovevo incominciare a vedere la
situazione in modo diverso e dovevo cercare di incominciare a togliere
la
maschera che mi ero costruita per non dimostrarmi debole agli occhi
degli
altri. Dopo qualche minuto di riflessione, decisi di scendere al piano
di
sotto. –Ah, Allora ti sei decisa finalmente!!-
esclamò Zayn quando mi vide –Si.
Proverò a dare a Niall una possibilità ma non ti
esaltare troppo- gli risposi
–Va bene Hope, andiamo- mi disse mentre prendeva le chiavi
della macchina. Dopo
circa dieci minuti di viaggio, arrivammo a destinazione. In realtà non
sapevo come mi sarei dovuta
comportare e cosa avrei dovuto dire a Niall. –Va beh,
improvviserò- pensai
mentre suonai al campanello di casa “Horan”.
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