la vita, a volte, è difficile...

di ehijustin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. prologo ***
Capitolo 2: *** 2. loro erano famosi, lui era famoso... ***
Capitolo 3: *** 3. solare e simpatico ***
Capitolo 4: *** brutte notizie ***



Capitolo 1
*** 1. prologo ***


mi chiamo Luce, Luce Jonsohn, nome strano per me, dato che in questo periodo, come d'altronde per tutta la mia adolescenza non avevo mai visto la luce, ero in un tunnel buio, da cui non trovavo via d'uscita!!
la mia vita mi fa letteralmente schifo, prima ero felice, spensierata, am quello era solo un lontano ricordo della mia infanzia, poiché poi arrivò l'adolescenza, 14 anni, avevo solo 14 anni quando mi crollò il mondo addosso, e ora ne ho 18, e il mondo non si è ancora spostato...
sono passati quattro anni, quattro anni da quello stupido 14 maggio 2008, io ero un'appassionata dei libri della saga "Twilight" e costrinsi tutta la mia famiglia a portarmi a vedere il film, tutto normale fino a quando, nel ritorno a casa, un uomo ubriaco, come tanti al giorno d'oggi, guidava contro mano e la macchina dove eravamo seduti io, mia madre, mio padre, e le mie due sorelle, fece un frontale con quella macchina, morirono tutti sul colpo, mentre io miracolosamente finì in coma, per poi uscirne due giorni dopo, e ricominciare la mia vita con uno stupido rimorso, un senso di colpa enorme, tagliai i rapposrti con il mondo, e per questo diventai vittima di bullismo, orale e fisico, avevo solo una persona che mi teneva ancora su questo mondo: mia nonna.
già, se non fosse stato per lei ora io sarei già morta, lei mi ha preso in cura dopo la morte dei miei, lei è stata sempre al mio fianco, non come quelle che definivo "amiche", lei e solo lei era la mia ragione di vita, solo che qualcuno, un anno dopo, me a volle portar via, ma lei è forte e sono tre anni che continua a lottare, contro la vacchiaia e le ferite di quella stupida rapina andata male...
io ora lavoro, anche prima lo facevo, la pensione di mai nonna non era mai bastata per pagare il cibo e i libri, l'unica differenza è che ora faccio ben quattro lavori:
- baby-sitter
-dog-sitter
-panettiera
- cameriera
mi è toccato, dovevo trovare un modo per arrangiarmi a scuola, e per pagare le cure a mia nonna, l'unico problema è che i soldi che rimangono a fine mese sono pochi, non bastano per pagare le bollette, e per questo mi hanno tagliato luce, gas e acqua, i soldi non bastano neanche per comprare il cibo... ormai è da giorni che non mangio...
è come se fossi anoressica, in un certo senso... devo alternare scuola e lavoro, le prof sanno la mia situazione, e mi aiutano a scuola, non perché non capisco, ma perché mi lasciano del tempo in più per fare i compiti, come l'intervallo, io lo passo studiando, o come qualsiasi momento libero della giornata, -ma il fatto che mi aiutino non migliora la questione "bulli"- non partecipo alle gite e non sono come le altre adolescenti, questo è certo, io mi faccio in quattro per chiunque, -per questo le prof mi assegnano qualcuno da seguire durante le lezioni, poiché sono la più brava della classe- anche per il primo che passa per strada, e non sempre ciò va bene... alcune volte mi hanno spezzato il cuore, ma ci sono passata sopra e le ferite le ho curate, o quasi...

 
HOLA
lo so che penserete che io sia scema ma questa ff mi è uscita così, e la volevo mettere epr iscritto ed iniziare!!! come vi sembra?? carina, brutta, schifonderrima, che fa paura ai mostri?? ed in ogni caso è solo il prologo!! :D
perfavore recensite * fa gli occhi da gatto di Shrek*
ADIOSSS
Gio pazza come sempe <3<3<3<3<3
p.s ecco la foto della protagonista
:
Kristen-Stewart.jpg

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Capitolo 2
*** 2. loro erano famosi, lui era famoso... ***


LIAM POV’S
Era mattina, e quel giorno saremmo dovuti essere a Milano, per x-factor, la sera prima eravamo a Madrid, insomma sono stanco, stanotte non ho per niente faticato ad addormentarmi, come gli altri del resto, eravamo tutti stanchi, non siamo delle macchine, ma questo i menager non lo hanno ancora capito…
Sento bussare alla porta, e dico un flebile “avanti” dalla porta entra un uomo, sulla trentina, con la barba ed i capelli corti biondo cenere, mi pare si chiami Francesco.
F:” ciao ragazzi, allora avete un intervista alle 10.00, se volete giù c’è la colazione!” disse molto cordialmente, forse aveva capito che eravamo stanchi!
N:” colazione! Io sono sveglio e pronto!!” ribatte prontamente Niall, lui ama il cibo italiano, è più forte di lui…
Non potevamo lasciarlo andare da solo, così ci preparammo tutti,  scendemmo e mangiammo una colazione con i fiocchi devo dire, Niall aveva ragione il cibo italiano non si può paragonare a nessun altro!
Passammo la mattinata a fare due interviste, mentre il pomeriggio andammo agli studi di X-Factor!
Parlammo un po’ con i cantanti rimasti in gara, in fine organizzammo un piccolo palco per uscire e fare una sorpresa alle decine di fan fuori ad aspettare…
Finalmente arrivò il nostro momento, il momento magico in cui cantiamo, lì sul palco, la nostra seconda casa!
Iniziai io con la prima strofa della nuova canzone : “ Live While We’re Young”
La finimmo e parlammo un po’ con il presentatore, a guardare il pubblico non c’erano molte ragazze, così ho ringraziato anche quelle a casa, che staranno piangendo per noi!
(...)
L:” finalmente abbiamo finito qui!” sbraitò sfinito Lou, era il più stanco tra tutti, non è entrato nemmeno in twitter per ringraziare le fan, poverino è sfinito!
Stavamo uscendo dagli studi, dall’uscita secondaria che sbucava in una via quasi sperduta, quando sentimmo delle grida maschili, andammo in contro a quelle grida e vedemmo una scena orribile, un uomo stava gridando contro una povera ragazza, e la stava anche picchiando, Harry non ci pensò due volte ad andarle in soccorso…
LUCE POV’S
Stavo impastando tranquillamente il pane quando entra arrabbiatissimo il proprietario della panetteria, probabilmente aveva litigato con suo figlio, ieri era venuto a pendere dei soldi dalla cassa…
Panettiere:” tu, brutta ragazzina, hai rubato tu i soldi??” disse arrabbiato gridandomi contro, avevo paura, lui era sempre stato cattivo nei miei confronti,  se il proprietario del bar mi faceva staccare per fare i compiti, lui mi picchiava…
L:” i-io n-non ho preso n-niente s-s-signore!” dissi balbettando e con un tono di voce quasi impercettibile… lui non mi credette, mi prese un braccio e mi portò fuori, sulla strada, gridandomi contro vari insulti, con un pezzo di pane talmente raffermo che se lo lanciavi sul muro tornava indietro, e mi picchiava spesso con quel pezzo di pane… io non avevo più forze, non mangiavo da troppo tempo…
X:” signore! Si calmi la lasci immediatamente!” disse una voce maschile difendendomi…
Girai la testa e intravidi cinque figure corrermi incontro, cinque ragazzi per precisione, non riuscivo bene a vederli per via del buio e per la mia vista che si stava appannando…
P:” e perché la dovrei lasciare, perché me lo dice un ragazzino, ahahha ma fammi il piacere!”
Disse il panettiere beffardo e divertito dall’affermazione del ragazzo che doveva avere la mia stessa età più o meno…
Il panettiere non mollava, continuava a picchiarmi… io ero sfinita, i ragazzi se ne accorsero ed iniziarono a bloccarlo e a portarlo nel suo negozio, lo immobilizzarono e chiamarono qualcuno, immagino la polizia, con me rimase un biondino dagli occhi azzurro cielo, era bellissimo, ma non capivo perché era rimasto con me…
X:” sono rimasto qui perché non sono molto forte e sono contro la violenza!” disse semplicemente, forse accorgendosi del mio sguardo interrogativo.
(…)
i ragazzi erano ancora dentro e io ed il biondino fuori, lui continuava a voler un contatto visivo con i miei occhi, ma io mi imbarazzavo e li abbassavo continuamente, sotto le sue risate trattenute.
Per rompere il ghiaccio attaccai discorso…
L:” piacere io mi chiamo Luce!”
X:” che bel nome… io sono Niall!” disse cercando di porgermi una mano, peccato che la cosa era molto difficile, visto che io ero sopra di lui e soprattutto sopra le sue braccia, visto le mie condizioni…
Mi brontolò lo stomaco, ci credo, ma proprio ora, cioè non potevi startene zitto caro stomaco e brontolare quando se ne sarebbero andati no è?
N:” hai fame?” mi chiese semplicemente con un sorriso che poteva far svenire milioni e milioni di ragazze…
L:” si, non mangio da un po’!”  risposi semplicemente con aria abbastanza ovvia…
N:” con cosa hai cenato?” chiese, ecco, beccata!
L:” non ho cenato!” gli risposi con un sorriso più sincero che potessi fare..
N:” pranzato?” chiese…
L:” nemmeno!” dissi abbassando lo sguardo non reggendo i suoi meravigliosi occhi color oceano…
N:” insomma faccio prima a chiederti da quando non mangi!” disse cercando di fare una battuta sulla situazione, solo che non sapeva, e non poteva capire, il problema è: glielo dico o non glielo dico?
 
Diglielo, magari ti aiuta!
 
E se invece provasse solo pietà, e se invece pensasse che scherzo?
 
Questo si vedrà, ma ricordati che non hai amici e devi pur confidarti con qualcuno!
 
Hai ragione coscienza, ora glielo dico!
L:” ecco… io non posso permettermi il cibo e non mangio da mesi ormai…” ammisi abbassando lo sguardo…
Lo rialzai subito dopo vedendo la sua faccia sbalordita….
N:” oh…. Mi dispiace… ma non mangi proprio o...” chiese direi preoccupato lui….
L:” no, lavoro come cameriera e il proprietario del bar/ristorante mi fa sgranocchiare qualcosa!!” dissi con molta calme e ovvietà nella voce…
N:” oh, ma i tuoi genitori non lavorano?” chiese curioso… peccato che la domanda non sia delle migliori…
L:” beh i miei genitori sono morti quattro anni fa con le mie sorelle in un incidente stradale, io sono rimasta in coma per due giorni e poi sono andata in affidamento a mia nonna che un anno dopo è entrata in ospedale, e  tutt’ora è lì, per pagare le cose scolastiche e le cure di mia nonna non bastava la sua pensione, così ho dovuto incominciare a lavorare, e ora faccio quattro lavori!” risposi alzando lo sguardo con un sorriso triste.
N:” mi dispiace io non volevo…. D-“ non lo lasciai finire…
L:” tranquillo non è colpa tua se sono morti e non è colpa tua se ho una vita che fa schifo! E non fa niente!!”
Lui mi sorrise come per consolarmi, il suo sorriso mi faceva scogliere, aveva qualcosa di speciale, che ti attirava a sorridere con lui…
Dopo poco arrivarono gli altri e mi aiutarono a stare in piedi, ero conciata un po’ male, avevo lividi ovunque, è possibile che il pane raffermo possa fare così tanto male?
L:” grazie, davvero!! Siete i primi ad aiutarmi!”
N:” sta tranquilla, sai che il detto dice: le donne non si toccano nemmeno con un fiore? Figuriamoci con il pane raffermo!”disse Niall, mentre io sorridevo come un ebete, guardandolo in ogni suo minuscolo particolare…
L:” grazie seriamente! In ogni caso non mi sono ancora presentata a voi, mi chiamo Luce!” dissi con un sorriso stupendo Niall…
X:” piacere, io sono Liam!” disse indicandosi, aveva l’aria di una persona matura…
X1:” mentre io sono Harry!” si presentò con un sorriso sulle labbra, aveva delle bellissime fossette, ma il sorriso non era minimamente paragonabile a quello di Niall!
X2:”io non mi presento dovresti già conoscermi, come dovresti conoscere gli altri!” disse lui con fare un po’ antipatico, sinceramente!
L:” e perché dovrei conoscervi?” chiesi, quasi sfidandolo…
X2:” non hai un computer o una tv in casa o semplicemente ascolti la musica che ascoltano i tuoi?” chiese avvicinandosi lui, mi aveva ferita ciò che aveva detto, gli occhi diventarono lucidi in un minuscolo nano secondo, ed io scappai da quel luogo, avevo dolore ovunque, ma dovevo andarmene lo stesso, sentì Niall gridarmi qualcosa…
N:” Luce, no!! Stai qui, non ti offendere!” ma non lo ascoltai, andai verso un parchetto, abbandonato, in quel parco trascorsi gli anni più spensierati della mia vita e anche abbandonata è meraviglioso…
“non hai un computer o una tv in casa o semplicemente ascolti la musica che ascoltano i tuoi?” quelle parole continuavano a risuonarmi in testa, e capii solo una cosa:
loro erano famosi, lui era famoso…
 

HOLA
Ehi ragazze, scusate se qualcuna lo prende per triste, ma oggi il mio morale è sottoterra, tanto che credo di stare tutto il giorno a fare i compiti, senza guardare nemmeno twitter, tutte che dicono di aver preso i biglietti, quando io so che non ci posso andare, che non posso vedere i miei idoli, fa male! Però sono felice per chi li ha presi, per chi potrà realizzare il suo sogno, sono sicura che ci saranno tutte le directioners, spero che si divertano anche per me!!
E voi avete il biglietto??
Comunque, giusto per cambiare discorso, vi piace il capitolo??
Bene ora mi dileguo, ho fatto abbastanza domande :D

ADIOS
Gio <3<3<3<3<3<3<3<3

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Capitolo 3
*** 3. solare e simpatico ***


LOUIS POV’S
Perfetto Zayn ne aveva combinata un’altra delle sue, non aveva il diritto di trattarla così male…
N:” ma che sei scemo?” chiese Niall arrabbiato, è la prima volta che lo vedo così…
Z:” ehi Niall calmati, io scherzavo, non pensavo la prendesse così male, beh ormai è andata!”
Disse Zayn tranquillo, mentre la rabbia di Niall iniziava a salire, si vedeva dal suo viso…
N:” ora tu vai la cerchi e le chiedi scusa, sono chiaro?” chiese il biondo alzando il tono di voce, ok, era arrabbiato…
Z:” ma perché?” replicò il moro, mentre io e Liam ci lanciavamo uno sguardo comprensivo, se sarebbero andati a botte li avremmo fermati noi.
H:” tu non avevi il diritto di trattare così una ragazza, nostra fan o meno!” rispose Harry, giusto per non far arrabbiare ulteriormente Niall…
Z:” si, ok, ma  tardi e non voglio incamminarmi per cercare una ragazza…” rispose Zayn, che ovviamente non capiva un accidenti di quello che stava succedendo, troppo stupido? Forse..
N:” TU NON SAI NULLA DI LE? LEI E’ SOLA, LE SONO MORTI I GENITORI E LE SORELLE, SUA NONNA E’ IN OSPEDALE E PER GUADAGNARSI DA VIVERE FA 4 DIVERSI VALORI, NON UNO MA QUATTRO!!E PER GIUNTA NON MANGIA DA…. SOLO DIO SA QUANTO!!” gridò infine Niall, questa ragazza doveva averlo colpito molto, e sinceramente, anche a me a colpito molto ora, non si vede tutti i giorni una ragazza così forte, e con questi problemi, per fortuna…
Zayn rimase impietrito, aveva capito che la situazione non era così leggera, e che doveva scusarsi…
Z:” andiamo a cercarla tutti insieme, ci dividiamo!” propose molto intelligentemente Zayn, per fortuna che la lampadina nel suo cervello c’è!

ormai era già mezz’ora che camminavo per le strade alla ricerca di quella ragazza, mi pare si chiamasse Luce..
avvistai un parco in lontananza e decisi di sedermi su una delle tante panchine, giusto per riposare un po’.
Arrivai in meno di cinque minuti e mi sedetti sulla prima panchina, era buio pesto, notte fonda, immagino, che sonno… qui è così comodo, credo che chiuderò gli occhi per qualche secondo…
Socchiusi gli occhi ma sentii subito dei singhiozzi, probabilmente femminili, provenire da lì vicino… aprii immediatamente gli occhi, mi guardai intorno:
niente…
Lo:” c’è qualcuno?” chiesi.. furono altri singhiozzi a darmi risposta….
Tirai fuori dalla tasca il mio cellulare e lo misi di fronte a me, per poter vedere una bellissima ragazza con i capelli neri come la pece e gli occhi azzurri, un fisico perfetto e la pelle bianca, quasi come quella di biancaneve:
Luce!!
LUCE POV’S
C’era qualcuno nel parco, ma non mi importava, se era un maniaco, uno stupratore, un poliziotto, un passante…. Poteva essere anche un assassino, non mi importava, ero troppo stanca per scappare, troppo stanca per rispondere, stanca di tutto ciò  che avevo, e soprattutto triste, triste per quello che mi avevano detto… l’unico pensiero erano quelle parole, e i meravigliosi occhi azzurri di Niall, indimenticabili…
Sentii una luce illuminarmi, girai lentamente la testa, sperando che fosse un passante che voleva aiutarmi, ma sperando, nel profondo, che sia un auto pronta ad investirmi…
Alzai lo sguardo, per scontrarmi con gli occhi azzurri dell’altro ragazzo che non si era presentato per colpa dell’amico….
Si sedette vicino a me e mi strinse in un abbraccio, al cui mi lasciai andare, troppo bisognosa di affetto per rifiutarlo e troppo stanca per gridargli contro, mi sfogai: piansi, piansi e piansi….
Era così gentile, non si staccò da me un secondo, io continuavo a lamentarmi in eterni singhiozzi, era troppo che non piangevo, sono stata forte per troppo tempo, ora è ora di lasciarmi andare giusto?
lui continuava ad accarezzarmi i capelli e a dirmi:
x:” shhh, tranquilla, lui non voleva..” ad un certo punto alzai i miei occhi colmi di lacrime per scontrarmi con i suoi,  e decisi di smetterla di lagnarmi…
L:” grazie per essere stato qui, puoi anche andare, scusa per le lagne!” gli dissi…
x.” Lagne? Pensi davvero che i tuoi oensieri siano lagne?” mi chiese ridendo…
L:” si…” risposi incerta io, non sapendo la natura della sua domanda…
X:” beh sappi che non lo sono, Niall mi ha raccontato tutto, o meglio ci ha raccontato tutto, per far ragionare quella testa di carota di Zayn” risi alla sua affermazione, pur sapendo che non era il momento adatto…
x.” Sei bella quando sorridi, dovresti farlo più spesso, però un sorriso vero come quello di prima e non falso…” disse lui…
L:” lo so, ma sono poche le persone che mi parlano, poche le persone per cui sorridere, l’unica ormai è mia nonna…” dissi infine io…
X:” senti, ti va di ricevere delle scuse da parte di Zayn, perché a me piacerebbe sentirgli dire scusa almeno una volta…” disse lui provocando la mia risata, era speciale, rusciva a farmi ridere nei momenti più difficili anche se lo conoscevo d così poco, non sapevo nemmeno il suo nome…
L:” scusa ma come ti chiami?” chiesi giusto per togliermi il dubbio…
X:” Loui mi chiamo Louis, ma giuro che se mi chiami con il nome intero vengo lì e ti picchio con le carote!! Chiaro?” chiese provocando la mia risata, ma un attimo Louis, io avevo un cugino che si chiamava così, peccato che quando sono morti i miei genitroi i suoi non si sono fatti più sentire, così nemmeno lui…
L:” bene allora andiamo a sentire queste scuse!” lo incitai…
Lo:” certo, subito!!” disse lui prima di chiamare i suoi amici e dirgli di avermi trovata, che teneri mi stavano cercando…
Durante il viaggi per l’hotel, il luogo programmato per incontrarci e sentire queste benedette scuse,  parlammo di un sacco di cose, sapevo che aveva una ragazza e che si chiamava Eleonor, ma tutti chiamavano El e che gli piacevano le carote, bravo ragazzo! Scoprì inoltre il suo carattere, era un ragazzo simpatico e solare!!
Arrivammo al luogo prestabilito e….
 

HULA HOP (?)
Scusate, mi dispiace di essere in ritardo, mentre qui sopra, beh, ho visto l’hula hop, quindi….
Va beh, piuttosto, come state voi?? Io sto…
Ma sorvoliamo il mio umore!!
Allora finalmente ho postato il 3 capitoli * gli applaudono le cicale*
Ora devo andare a docciarmi (?) quindi, recensite se ne avete voglia, o per lo meno leggete il capitolo (anche se lo avete già fatto lol) u.u
Ciaooo
Gio <3

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Capitolo 4
*** brutte notizie ***


Avevamo girato praticamente tutta la citta io e Lou, solo perché io dovevo “fidarmi” di lui e della sua intuizione che ci faceva prendere la strada sbagliata.
“Lou dammi quella maledetta mappa, altrimenti giuro che l’arrotolo e te la tiro in testa” gridai io ormai esasperata, insomma era già la quarta volta che ci ritrovavamo nella stessa piazza, e poi sono stanca, sono giorni che non mangio..
Lui si mise a ridere, ma vedendo il mio sguardo arrabbiato (e stanco) mi passò la mappa e, mettendoci sotto la luce di un faro, ormai rotto, mi misi a leggere la mappa e gli chiesi dove ci saremmo dovuti incontrare con gli altri, una volta trovato il luogo trovai la strada giusto per poterlo raggiungere il più velocemente possibile, cosa facile poiché ci arrivammo dopo poco.
“ Louis giuro che se non c’è nessuno ti decapito, insomma sono stanca” gli dissi entrando nella hall del locale, sedendomi su di una poltrona.
“ok Luce ora li vado a cercare” disse salendo, intanto tra me e me pensavo a quanto fosse comoda quella poltrona, insomma potrei anche dormirci sopra, così chiusi gli occhi solo per “farli riposare” e non so cosa successe dopo perché, in effetti, mi ero riposata.

 
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“Luce, Luce svegliati!” sentii dire da qualcuno con una voce famigliare mentre mi scuoteva per svegliarmi, aspetta un attimo… svegliarmi?!
“ capperi fritti devo correre da mia nonna!” dissi gridando mentre mi alzavo, non accorgendomi di un biondino con gli occhi azzurri che aveva in mano un vassoio con la colazione.
“come mai hai una succulenta brioche in mano?” chiesi leccandomi le labbra.
“a dire il vero era per te, ma a quanto pare te ne devi andare..” disse, forse, un po’ deluso.
“ora devo andare a trovare mia nonna, ma se vuoi dopo vengo qui con te” gli dissi sorridendo.
“se venissi io con te? Perché poi dovrei prendere un aereo, ed è possibile che tu non riesca a vedermi prima che parta, ma senza di me lui non va da nessuno parte” mi disse lui ricambiando il sorriso.
Senza pensarci due volte accettai la sua proposta e, insieme, ci avviammo verso l’ospedale.
Parlammo del più e del meno, ci conoscemmo, insomma con lui riuscivo a divertirmi e ad essere e stessa, senza pensare a tutto il resto, peccato, però, che la mia felicità duri poco, se così si può dire.
Arrivati in ospedale, incrociai il dottore che curava mia nonna fuori dalla sua camera, con un foglio in mano, avevo paura. Mi batteva il cuore forte, ero in ansia.
“salve dottore, come va?” gli chiesi cercando di fare un sorriso, il più sincero che mi potesse riuscire.
“ oh Luce io sto bene… però vedi ho un peso sulle spalle e non so come toglierlo” mi disse, molto tranquillo.
“sa, dottore, la cosa migliore, alle volte, è essere sinceri, o almeno mia nonna dice sempre così” gli dissi mantenendo la calma.
“bene, è quello che farò, allora… Luce tua nonna… beh… vedi con i tuoi occhi” lo sapevo, perché io non posso essere felice?! Perché?
Avevo gli occhi lucidi mentre il dottore apriva la porta… quando la vidi li, su un letto, immobile, non resistetti. Piansi. Piansi. Mi sono messa a correre verso di lei, piangendo. Vederla li, senza vita, mi faceva male, non stavo affatto bene. L’unico mio famigliare è appena morto. Come posso stare bene? Non mi è permesso.
Io e Niall rimanemmo lì per un ora e più, senza pensare al suo volo. Lui stava li a consolarmi, per tutto il tempo.
“Luce ho una proposta da farti” mi sussurrò ad un orecchio, provocandomi alcuni brividi, ma diedi la colpa al freddo per essi.
“dimmi” dissi asciugandomi le lacrime e tirando su il naso.
“perché non vieni con me ed i ragazzi?” disse con un sorriso, e gli occhi incantati in un punto fisso non so dove.
“no, cioè voi siete famosi io mi sentirei di troppo, io sono di troppo.. non mi sembra il caso..”
gli dissi malinconica.
“e allora? Non sei di troppo e poi dimmi, come vivresti qui? Cioè senza nonna, senza lavoro, senza soldi.” Mi disse franco, forse per convincermi.
“sicuro?” gli chiesi io dubbiosa.
“sicuro? Davvero? Cioè ti sembro un tipo insicuro?” disse provocando la mia risata.
“ok, mi va bene.” Gli dissi, prima di ritrovarmi tra le sue braccia, stretta in un abbraccio.
“ok, faccio due telefonate” mi disse, lasciandomi sola un po’ con mia nonna.

Nonna, perché mi hai lascito? Perché lo hai fatto? Dovevi rimanere con me.. dovevo farti conoscere questo ragazzo che è fantastico.. tu dovevi fare la parte della madre… perché mi hai lasciato sola?

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Eravamo in viaggio ed avevo in mano un amuleto, che mi aveva dato il dottore, dicendo “tua nonna voleva che arrivasse alle tue mani”. Ora ho un contatto con lei, il suo funerale è stato terribile… ma i ragazzi sono stati così gentili da accompagnarmi ed ad aspettare me e Niall, dal momento che non voleva lasciarmi.
Il viaggio sarebbe durato un po’, ed io sono stanchissima, perciò meglio riposare.
 

 
E rieccomi so che sono mancata ma..
non ci sono scuse.
Stavo solo male e non me la sentivo di deludervi
con un capitolo schifoso lol c:
baci. <3

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