Io non voglio amore. Voglio passione, lussuria, voglio fuoco che mi divora da dentro e non lascia più niente perché il niente è vuoto.

Voglio sentire lo sbaglio, voglio bruciare all’inferno per un qualche attimo. Voglio ciò che è proibito, torbido, scuro e pericoloso. 

Voglio qualcosa che non ho mai provato. Voglio calore e desiderio e voglio fregarmene delle conseguenze.

Voglio te.
Fammi bruciare. Fammi sentire. Divorami, straziami, annullami, finché non c’è più niente di me nel niente che sono.

La passione è il tipo d’amore migliore perché brucia e consuma, ma alla fine dietro di sé lascia solo cenere.

A volte non ti sopporto. Riesci ad essere estremamente saccente, arrogante ed irritante, quando ti ci metti.

A volte mi sembra che ci sei solo quando non importa. Solo quando non ho bisogno di te, sempre pronta a ricordarmi quanto ancora io sia piccola e indifesa contro un mondo che mi mangerà perché è cattivo.

Tu non sai realmente quanto io possa essere crudele.

Sono cambiata, mamma.

Sono fredda e insensibile e crudele in un mondo che non mi mangerà perché sono più cattiva di lui.

Perché ho dovuto imparare ad esserlo.

Tu non sai realmente quanto non mi conosci.

Ti voglio bene, ed è questo che conta, no? È questo che conta, lo sai.

Non mi importa niente di tutte le voci e le cattiverie. Io sono qui e ci sono perché sei l’unica persona di cui posso essere certa.  L’unica persona che mi può guardare in faccia e dirmi la verità proprio perché so che è la verità.

Ti ho mentito, a volte. Bugie piccole, grosse, insignificanti e meschine. Ti ho mentito e tu lo sai e non importa perché ci sei ancora e tutto ciò che ti aspetti da me è semplicemente che io sia me stessa.

Dimmi dove sei, Dio, che forse ti trovo.

Forse ti trovo dove non ti mai cercato e ti perdo nella tua Casa.

Non entro spesso nella tua Casa, Dio. Forse perché sento che non è veramente dove dimori.

Dimori dentro di me, Dio, o dimori dentro di loro?

Sei dentro di me che so di essere così cattiva o dentro di loro che si credono tanto buoni?

Loro non sono buoni, Dio. Loro rubano e insultano e odiano e disprezzano e ancora credono che tu sia con loro.

Cattivi sono sempre coloro che non hanno un volto e un nome.