I'll be happy for you.

di JinxxedOutlawGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. (At the park) ***
Capitolo 2: *** Finally I've met you. ***
Capitolo 3: *** Welcome Summer... ***
Capitolo 4: *** When I think of you I always smile. ***
Capitolo 5: *** Yeah,I can! ***
Capitolo 6: *** Breakfast with her. ***
Capitolo 7: *** Ops! You've discovered me. ***
Capitolo 8: *** From Hell to Heaven. ***
Capitolo 9: *** I will sing just for Her. ***
Capitolo 10: *** Back in the past,go to the future.. ***
Capitolo 11: *** We've the same destiny. ***
Capitolo 12: *** Declaration with the first sweetest kisses. ***
Capitolo 13: *** Talking with my Bro. ***
Capitolo 14: *** Sweetest moment. ***
Capitolo 15: *** Audrey's Monologue with Lucy. ***
Capitolo 16: *** Prima il dovere,poi il piacere.. ***
Capitolo 17: *** @ Andreas's Home. ***
Capitolo 18: *** Je ne regrette rien. ***
Capitolo 19: *** Break the night with colour. ***
Capitolo 20: *** Happy and Proud to make good decisions for us. ***
Capitolo 21: *** Alla ricerca degli abiti. ***
Capitolo 22: *** Wedding Day. (I Parte) ***
Capitolo 23: *** Wedding Day. (II Parte) ***



Capitolo 1
*** Prologo. (At the park) ***


 
 Ero al parco al centro di Berlino,che mi godevo un pò di sole in mezzo a tanta gente..e questo non accadeva da tanto. 
Il gruppo dei Cinema Bizarre si era sciolto,ognuno dei ragazzi ha preso la propria strada,ed io mi ero chiuso in casa,sino ad oggi..continuando a creare campioni di musica,sperando che un giorno sarebbero potuti entrare,nel commercio..
Speravo molto nella musica,ho sempre avuto fiducia in LEI perchè è stata sempre la sola a consolarmi,nei momenti bui,quando mi ritrovavo solo..quando qualcuno mi deludeva o quando semplicemente litigavo con qualcuno...
Il sole era abbastanza forte,ed i miei occhi erano coperti dalle mie fedeli ed inseparabili ray-ban..
Continuavo a guardarmi intorno,c'era molta gente quel giorno,molta più del solito...
Quella era la vita,la vita che scorreva,la vita che si riproduceva,la vita che nel bene o nel male,ti era accanto e ti faceva crescere..
Quel parco,mi ricordava tante cose,la più importante era quella di aver conosciuto mia moglie Lucy,proprio qui,nella famosa notte di San Lorenzo,la notte delle stelle cadenti.
Forse quella sera avevamo espresso entrambi lo stesso desiderio,forse chi lo sa,abbiamo desiderato da sempre di appartenerci,ma la vita purtroppo è stata ingiusta,perchè me l'ha portata via..
'Tesoro,io voglio che qualunque cosa succeda,tu sia sempre felice'
Da quel giorno nella mia testa c'era sempre e solo quella frase,oltre ai suoi ricordi...
Ogni volta che mi ripeteva quelle parole la rimproveravo,non amavo sentirle pronuciate,forse perchè mi facevano paura..
Ora a distanta di tre anni sono tornato qui,e ricordandomi di lei stavolta sorrido,mentre continuavo a giocare con la sua fede nuziale che tenevo al collo con tanto di catenina dello stesso colore..
A volte mi mancava da morire,ma vedevo la speranza negli occhi di Christopher..vedevo ogni giorno la vita negli occhi di mio figlio..
Una vita,che mi appariva difficile ogni qual volta che Christopher la sera quando lo portavo a letto mi chiedeva
'Papi dov'è la mamma?' 
Non sapevo come spiegarglielo,non sapevo come dirgli che un fottuto bastardo pirata della strada gli ha portato via per sempre la sua mammina..
Mentre stavo pensando delle urla di bambini,che giocavano mi arrivarono all'orecchio,mi voltai e vidi un gruppo di bambini dell'asilo,guidati da due ragazze,molto probabilmente due maestre...
Riconobbi la classe di mio figlio,e lo stesso mio primogenito che teneva per mano un compagnetto,nemmeno farla apposta...
E notai una delle due educatrici,una ragazza magra dai lunghi capelli color cioccolato,era sorridente...molto probabilmente era serena ed era dedita al suo lavoro..
Perchè solitamente coloro che fanno un lavoro del genere,hanno sempre i nervi a fior di pelle e un viso pieno di smorfie,lei no...lei invece non era come tutte le altre..
Sorrisi istintivamente e tornai a guardare in avanti,per non farmi notare da mio figlio,altrimenti avrebbe cominciato a fare storie e a piangere perchè mi voleva con se...
Mi coricai sul prato e chiusi gli occhi per qualche secondo e mi misi alle orecchie le cuffiette del mio modernissimo lettore mp4 facendo partire la musica,in modalità casuale..

E se la vita mi volesse regalare una seconda possibilità? 
 

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Capitolo 2
*** Finally I've met you. ***


Dopo qualche ora mi recai all'asilo per andare a prendere il mio bimbo..
Era finita un'altra giornata sia per lui sia per me,che avevo affrontato per l'ennesima volta con pazienza e sfoggiando sempre e comunque uno dei miei migliori sorrisi...
Parcheggiai la mia auto davanti al cancelletto e scesi per andare a riprendermi Christopher...Avevo deciso di iscriverlo nello stesso asilo che io e mio fratello Stefan avevamo frequentato da piccoli,ritornare li,in quel posto, mi dava come un sensazione di ritorno al passato,quando ancora giocavo spensierato con qualunque cosa che mi permettesse di poter passare il tempo,quando la gente mi guardava ancora da persona 'normale'.
Con l'inizio delle superiori tutto cambiò,cambiò il mio modo di vedere la vita,il mio stile di vita,il mio modo di pensare...ed è da li che la gente cominciò a classificarmi come una persona 'fuori dal normale',solo perchè io avevo avuto il coraggio di osare a rompere con gli schemi,mentre loro da codardi continuavano a conformarsi alla massa...
Ho sempre odiato quel tipo di persone,tutte omologate...
Ho sempre odiato chi non ha mai avuto una propria idea...
Io non mi sono lasciato mai intimorire da niente e nessuno,perchè ho sempre avuto un carattere forte ed estroverso...
"Papìììììììììì" 
Vidi il mio bimbo correre verso me,seguito da una figura femminile,e se non mi sbaglio era la stessa ragazza che vidi quando mi trovai per puro caso nello stesso parco,quella stessa mattina...
"Christopher..." -urlò quella donna inseguendo il bambino-
"Hei campione,tutto bene oggi?" -gli sorrisi incurante del fatto che la ragazza era quasi vicino a noi-
"Si papi,la maestra mi ha portato al parco oggi.." -rispose con tenerezza-
"Oh ma che bello,e ti sei divertito?"
"Siii" -rise battendo le piccole manine-
Intanto quella ragazza,dal nome ancora misterioso,riuscì a raggiungerci...
"Oh mi scusi,mi è scappato dal gruppo.." 
"Si figuri...fa sempre così anche quando lo lascio dalla nonna vero monello?" -Christopher ridacchiando si nascose con la testa nell'incavo del mio collo-
"Lei è..?" 
Finalmente sento per la prima volta la sua voce da vicino...aveva degli occhi di colore simile all'esmeraldo...
"Io sono Andreas il padre di Christopher.." -le porsi la mano che lei strinse subito-
"Oh bene,finalmente conosco un familiare,io comunque sono Audrey..l'educatrice del gruppo dove c'e anche il piccolo monello" -rise alludendo a Christopher,era incredibile mio figlio era così piccolo e già imparava molto da me-
"E io finalmente conosco la maestra del mio bambino...mi deve perdonare ma ho un lavoro che mi permette di uscire poco,infatti quasi per tutto l'anno lo ha accompagnato mio fratello..."
Mentì,certo che era Stefan ad accompagnare Christopher all'asilo era vero,ma non perchè io non avessi tempo,ma perchè non avevo la forza di uscire...
"Oh si ora ricordo..." -disse sorridendo-
"Bene,allora dì ciao alla maestra.."
Christopher salutò la propria educatrice agitando la mano,e dopo averla salutata anch'io mi recai il macchina..avevo assolutamente bisogno di tornare a casa per riposare..
"Papi ora dove andiamo?" -domandò mentre era seduto sul sedile con la cintura di sicurezza,mentre scuoteva le gambine-
"Andiamo a casa piccolo,perchè?"
Mi rispose semplicemente facendo spallucce...
"Papi..."
"Si?" -lo guardai un attimo quando eravamo fermi allo stop-
"Dov'è la mamma?Perchè mi ha lasciato solo?" -il piccolo biascicò quelle poche parole prima che potesse permettere alle lacrime di uscire dai suoi teneri ed innocenti occhi-
"Piccolo mio la mamma non ti ha lasciato solo,la mamma ti vuole bene,ma ora è lontana..."
Se non volevo rischiare di traumatizzarlo raccontando tutto,almeno qualcosa era arrivata l'ora di accennarla...
"E dov'è?" -chiese guardando fuori dal finestrino-
"Beh..ecco,lei adesso....Lei adesso è con Gesù.." -dissi in un sussurro-
"Perchè?" -chiese singhiozzando,e li sentii una fitta al cuore,non volevo vedere mio figlio star male-
"Perchè Gesù aveva bisogno di angeli,e ha scelto la mamma perchè era dolce e buona con tutti.."
In quel momento mi sembrò l'unica spiegazione plausibile che avrei potuto dare ad un bambino di quattro anni e mezzo..
"Quindi è il nostro angelo ora?" -chiese guardando me-
"Certo piccolo mio,lo sarà per sempre puoi fidarti..."
 
 
***
"Eccoci qui piccolo..." -feci scendere Christopher dalle mie braccia dopo che varcammo la porta dell'ingresso-
"Ma salve Andreas..." -disse una voce maschile-
"Oh ma sei tu Stefan,mi hai fatto prendere un colpo.." -risposi mentre poggiavo lo zainetto del bimbo in una mini cabina armadio proprio dietro la porta-
Mio fratello cominciò a ridere,gli è sempre piaciuto farmi sobbalzare appena ne avesse l'occasione..
"Come mai qui?Quando sei arrivato dall'università?" -chiesi sedendomi a peso morto sul mio comodissimo divano di pelle bianca-
"Sono arrivato una mezz'oretta fa,e ho deciso di venire qui a casa tua..." -sorrise prendendo in braccio il mio bambino-
"Oh bene,vuoi fermarti da me,o vai da papà?"
"Non ne ho idea,se tu sei daccordo passo il fine settimana qui da te e poi vado un giorno da mamma e un giorno da papà...e poi riparto.."
"Si d'accordo,per me non c'e nessun problema,tu sei sempre il benvenuto..." -sorrisi con sguardo perso nel vuoto-
"Stai bene Andy?" -adoravo quando mio fratello mi chiamava con strani diminuitivi-
"Si certo...stavo fissando la foto quella sul mobiletto di cristallo..."
"Ah quella con Lucy?" -rispose guardando per un attimo la foto-
Io annui sorridendo...
"Ti manca?" -chiese preoccupato-
"Si..molto,mi sento perso senza di lei...quanto ho dovuto penare per conquistarla,anche se dopo tutto volevamo sin da subito la stessa cosa..." -sorrisi malinconicamente continuando a guardare la foto che fecimo in spiaggia il giorno del matrimonio-
"Era una brava donna,e sono sicuro che vi guarderà da qualunque parte lei sia.." -sorrise mentre accarezzava la testa di Christopher che si era addormentato sul suo petto-
"Ne sono sicuro anch'io...lei vuole la nostra felicità ed io sarò felice per lei.."

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Capitolo 3
*** Welcome Summer... ***


I giorni passavano sempre più in fretta ed era arrivata l'estate,quasi senza che io me ne accorgessi..
Continuavo a lavorare per occupare tempo,per non pensare sempre alle solite cose,per non finire ancora una volta in balia delle mie lacrime amare,anche se nell'ultimo periodo erano sempre meno presenti..
Continuavo ad andare al cimitero,a trovare mia moglie..ed ogni volta che mi ci presentavo davanti alla tomba,mi ci perdevo in ore a stare lì,pensare ogni volta a quello che era accaduto,al tragico evento,che non solo travolse la mia vita,ma anche la vita di mio figlio.
Un bambino innocente,allora appena nato...
Ogni volta che ritornavo a casa mia,tornavo felice,perchè pensavo che lei avrebbe voluto sempre e comunque il mio bene e quello di Christopher...
Ora lui non c'e,è partito per una piccola gita di due giorni insieme ad un gruppetto di suoi amichetti e compagni anche di scuola,li avevano portati in dei posti particolari in montagna,e ci erano andati assieme alle maestre dell'asilo..
Non potevo continuare a non pensare a quella ragazza dagli occhi ammalianti...
Faceva scigliere persino il mio animo,sicuro nonostante tutto...
Negli ultimi mesi,quando riuscivo a portare io Christopher all'asilo,non perdevo occasione di scambiarci qualche parola con lei..
Il solo pensiero,mi faceva sorridere come un cretino..come quando ci si scopre innamorati di qualcuno..
Si,esatto...come se stessi passando per una seconda volta,la 'prima cotta'..
Dicono che sia un sentimento che ti fa cambiare,che fa in un certo senso rincoglionire...in senso positivo ovvio!
Non era certamente  la stessa cosa di quando capii di essermi innamorato di Lucy,ma era un sentimento strano quello che in quello stesso momento stavo provando,perchè mi incuteva un pò di paura,come se fossi bloccato,perchè potrebbe succedere qualcos'altro che mi possa far precipitare nuovamente nel baratro della tristezza e in casi più gravi in una depressione cronica..
Dovevo far passare questo senso di insicurezza e paura,e dovevo decidermi di affrontare la vita,di prenderla come va presa,di coglierne ogni minimo particolare evento...
Chiusi il pc,dopo aver trascritto dei bozzetti di alcuni presunti nuovi testi ai quali successivamente avrei dovuto aggiungere la musica,e perchè no,magari farle suonare e cantare da qualcuno...
Non avevo più una band perciò,ero costretto a adeguarmi,avrei anche accettato,proposte del tipo che avrebbero potuto comprare la mia musica e i miei testi,e che avrebbero potuto aggiungere il solito credit nel libretto di presentazione del cd..
Certo,almeno la mia musica e le mie idee così non sarebbero mai morte..
Sospirai pesantemente,mi andai a sedere sul divano e presi il cellulare per fare una chiamata...
Dopo vari squilli,finalmente ricevetti una risposta...
"Pronto?"
"Hola Stefan è il rompi balle di tuo fratello che ti chiama,come va?" -sospirai-
"Oh molto bene fratellone,al momento sto cercando di preparare un esame per fine settimana e poi ne ho uno a fine mese perciò ti lascio immaginare in che condizioni sto..."
Mio fratello a differenza mia,ha continuato sempre con gli studi e  anche se apparentemente non sembrava a lui piaceva molto studiare,infatti aveva deciso sin da quando aveva cominciato il ginnasio che si sarebbe dovuto iscrivere all'accademia delle belle arti,il suo sogno da sempre..
"Immagino...ma senti..e se nel mese prossimo verresti a farti una bella vacanza da tuo fratello?" 
"Mh  vedrò se posso fare uno strappo Andreas,ma non ti prometto nulla,anche se ci vorrebbe proprio mi manca il mio nipotino..."
"E tu manchi a lui,adesso però credo che non gli manchi ne tu ne io.." -risi-
"Perchè mai?" -chiese con voce fintamente triste-
"Perchè sai,l'ometto è andato alla sua prima gita a cinque anni,perciò essendo una nuova esperienza penso che si concentri molto nel viverla..." 
"E fa bene...perchè lui è piccolo e merita di vedere la vita positivamente anche se i lati negativi ci stanno,ma al momento non fanno per lui..."
"Già..." -sospirai-
"Ma...senti un pò...non è che l'hai mandato anche perchè una delle accompagnatrici era quella bella maestrina?Eh?" -mi chiese come se volesse confemare qualcosa sul punto di essere svelata-
"Ma chi io?Ma che dici,ma non è vero.." -dissi cominciando a ridere  a crepapelle-
"Andreas stai bene?Mi preoccupi ogni tanto..." 
"Si,si certo che sto bene..." -dissi continuando a ridere-
"Ok allora le cose sono due,o sei rimbecillito,o ti sei invaghito per quella donna,dai avanti spara..." -disse impaziente-
"Ma che diamine stai dicendo Stefan?" -dissi smettendo improvvisamente di ridere accusando un leggero rossore alle guance,meno male che ero dall'altra parte della cornetta-
"Ma dai Andreas,non ti dico che la conosci ma con le ci hai parlato,sai chi è come si chiama quanti anni ha...che lavoro fa..."
"Certo imbecille è la maestra di mio figlio.." -dissi sarcastico-
"Lasciami finire Andreas per favore..."
"Ok,ok scusami...continua pure..." -risposi tranquillamente-
"Dicevo..sai chi è ci hai parlato,e mi hai detto che è pure carina,che ti costa provarci?A te non mancano sicuramente le doti,tanto più la sicurezza perciò...buttati Andy..chiaro?"
"Mh ma non lo so,non credo che sia la cosa giusta..."
"E' la cosa giusta,fidati di tuo fratello..."
"Sono sicuro che se Lucy fosse viva,sarebbe gelosa della maestra di Christopher.." -risi-
"Ma scusa non ha un nome?E' possibile che si chiami 'maestra di Christopher'?" -disse con un certo tono di rimprovero-
"Si vabbè se dico Audrey,se dico maestra di Christopher è la stessa cosa..." -dissi sbuffando-
"Non è vero...Comunque se vuoi che venga in vacanza da te,muovi quel culo e cerca di provar ad attaccare bottone con la bella maestrina chiaro? Non voglio sentire scusa..."
"Ma..."
"Niente ma,per la prima volta si fa come dico io Andreas.."
Sorrisi improvvisamente rimanendo in silenzio,più passava il tempo più mi rendevo conto di amare le premure di mio fratello che farebbe di tutto per vedermi felice,lui è sempre stato così..
"Va bene.." -sospirai sorridendo appena-
"OK,allora ora ti lascio così continuo a studiare,se hai delle novità basta chiamarmi chiaro?"
"Va bene Stef...Comunque grazie.."
"Non devi ringraziarmi,dovere di fratello...e dovresti saperlo che io amo vederti felice,perciò..."
 
Sorrisi riattaccando la chiamata,gettandomi improvvisamente a peso morto sul divano...
Riguardai il cellulare e continuai a pensare ininterrottamente se quello poteva essere la cosa giusta da fare...
Poi mi presi di coraggio e composi il suo numero...
 
To be continued...

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Capitolo 4
*** When I think of you I always smile. ***


 
 "Pronto?"
"Oh Salve,mi perdoni se la disturbo,ma l'ho chiamata per sapere cosa fa mio figlio.." -le chise dandole spudoratamente del lei-
"Oh si fuguri,Christopher,oh si.. sta giocando proprio davanti a me insieme al gruppetto della classe..siamo fuori dalla baita e c'è bel tempo,periò prima che faccia sera li faccio stare fuori,domani mattina li portiamo  a vedere come si producono i formaggi e poi andremo in centro..." -mi chiarì quasi come se avesse letto nella mia testa le domande che avrei voluto porle,chissà quanti genitori avranno chiamato-
"Oh mi sorprende,mi ha tolto le domande di bocca.." -risi-
"E' normale che,dopo che mi chiamano cento volte alla giornata gli altri genitori,io mi sono quasi imparata a memoria le loro domande..." -rise,facendo scappare un sorriso anche a me,gia amavo la sua voce,la sua risata...-
"E chi le dice che io avrei fatto quelle domande?"
"Glielo ripeto,ormai era una cosa meccanica per me,mi fanno tutti le stesse domande..." -sospirò-
"Comunque mi dia del tu..." -dissi quasi riuscendo ad ammiccare con la voce tramite cellulare-
"Pensavo che le desse fastidio.." -rispose-
"Mh?" -la ammonì con quella specie di 'verso'-
"Pensavo che ti desse fastidio...E allora vale anche per te" -ridendo di gusto alla fine si corresse-
"Va bene ti do del tu Audrey.." -dissi quasi sospirando,provocando sicuramente il rossore della ragazza qualora lei fosse una tipa sensibile-
"Comunque c'e altro che mi vorresti chiedere Andreas?" -rispose di rimando quasi come se volesse fare a gara-
"No nient'altro..." -allo stesso tempo che lei pronunciò il mio nome-
"Bene,perchè aspetto la chiamata del mio ragazzo..non vorrei che trovasse la linea occupata..."
 
In quel preciso momento sentivo il mio cuore fare un tuffo nella corrente d'acqua più profonda che possa esistere...
Mi aveva preso alla sprovvista,perchè io non ci avevo pensato al fatto che potesse essere fidanzata?
D'altronde è una bella ragazza e questo non poteva essere inevitabile...
Poco dopo averla salutata riagganciai e mi coricai sul letto,non avendo nient'altro che fare,decisi di riposarmi,aspettando che Morfeo mi potesse accogliere fra le sue braccia..
 
Many days later...
Il lunedì successimo Christopher,sarebbe dovuto tornare,perciò mi preparai e mi recai davanti all'asilo..
Arrivai e postegiai la mia macchina al solito posto,davanti al cancelletto dell'entrata secondaria aspettando al di fuori della macchina stessa...
Intravisi un pulmino venire nella direzione in cui tutti i genitori eravamo ad aspettare...
Pian piano mi ricordai di quello che da due giorni a questa parte,stava lentamente lacerando il mio cuore..
Avrei dovuto pensare anche all'opzione.. "Non affezionarti troppo ad una ragazza carina" ma il mio cuore non ce l'ha fatta,forse perchè brama d'affetto,di attenzioni...
Basta avevo deciso che avrei dovuto scordarmi lei e le nostre future uscite...
Vidi scendere il mio bambino sorrisi e mi avvicinai,prendendolo in braccio,era stato via due giorni,e mi era mancato da morire,perchè non ero abituato a stare lontano da lui,e lui da me...
"Papiii..." -saltò fra le mie braccia e strofinò la testa al mio collo-
"Piccolo mio..." -lo riempì di baci-
"Mi sono divertito tanto.."
"Eh lo immagino piccolo lo immagino..." -risi-
 
Volevo soltanto ringraziarla di essere stata gentile e di essere stata vicino a mio figlio,dopo di che me ne sarei andato,scomparso...
"Audrey..." -la chiamai ma era intenta a parlare con altri genitori-
"Maestra.." -insieme a me poi si aggiunse anche il piccolo-
Audrey si congedò dagli altri genitori e ci raggiunse...
"Oh piccolo..." -si avvicinò accarezzando la testa di Christopher-
"Volevo ringraziarti..."
"E per cosa mh?" -mi sorrise e in quel momento avrei solamente voluto perdermi nei suoi occhi-
"Per essere stata con il mio bambino,non sono mai stato abituato a stare lontano da lui.." -sorrisi dandogli un bacio sulla testa-
"Figurati è il mio mestiere e poi è un bambino adorabile,non mi ha mai dato problemi.."
"Va bene,noi andiamo allora...Di ciao alla maestra.."
 
Ci stavamo allontanando nella macchina ed ormai quasi tutti i genitori se ne erano andati...
Avevo appena sistemato Christopher nel sedile passeggero,quando sentii delle urla dall'altra parte della strada..
Mi girai istintivamente per vedere cosa fosse successo e quello che vidi non mi piacque  per niente..
C'erano due ragazzi che litigavano,ed riconobbi Audrey che era stata appena gettata per terra da uno schiaffo...Corsi subito da lei..
"Tutto bene?" -le dissi cercando  di aiutarla a risollevarsi-
"Lasciami stare..." -rispose singhiozzando-
Aveva una guancia arrossata e stava piangendo,si sollevo e corse a piedi per  andarsene a casa sicuramente a casa sua..
Ero preoccupato,ma non volevo assolutamente intromettermi,nemmeno mi conosceva e non avrei quindi preteso nulla..
Scossi la testa e mi diressi nuovamente in macchina diretto al centro insieme al mio bambino a fare un pò di spese... 
 

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Capitolo 5
*** Yeah,I can! ***


La stessa sera mentre io ero coricato sul mio bel divano di pelle bianca,intento a leggere un libro dalla trama 'vampiresca' ,e mentre Christopher era intento a colorare e disegnare sul tappetino,ricevetti improvvisamente una chiamata sul cellulare,sobbalzai dal primo squillo,perchè ero così assorto da non sentire nemmeno il respiro di mio figlio..
Presi il mio cellulare,che era poggiato sul mobiletto di cristallo ed ebbi appena il tempo di leggere il nome che subito mi balzò il cuore in gola,realizzai solo quando ricominciò a squillare una seconda volta,che era Audrey,e quindi non esitai a farla aspettare ancora...
D'altronde dovevo anche abituarmi ad instaurare quella comunicazione,incominciata quando Christopher due giorni addietro era partito per quella piccola gita...
"Pronto?" -dissi cercando di mantenere la calma-
"Oh,ciao,scusami ti disturbo?" -rispose quella voce fragile dall'altro capo della cornetta-
"Oh no per  niente,ero soltanto assorto dalla lettura di un libro e quindi il cellulare l'ho sentito dopo..." -riuscii a mentirle,non volevo apparire come un rincoglionito solo al pensiero che una donna mi stesse cercando-
"Mh meno male.." -sospirò e fece passare qualche secondo prima che potesse riprendere a parlare-
"E Christopher?" -aggiunse dolcemente-
"Beh lui è qui,sta colorando diversi disegni,abbiamo già cenato e mi ha anche raccontato della gita.." -sorrisi-
"Hai notato che si è divertito?" -chiese-
"Direi di si,quando ha incominciato a descrivermi tutto mentre gli facevo la doccia,ha incominciato a parlare così logorroicamente che mi ci sono rivisto un pò in lui,perchè sin da quand'ero piccolo,parlavo così velocemente da non far capire agli altri quello che dicevo.." -risi contaggiando anche lei-
"Hai una risata contaggiosa sai...?" -disse spontaneamente mentre continuava a ridere-
"Dici?" -sorrisi sentendo le guance andarmi a fuoco-
"Dico si...beh comunque volevo chiederti scusa.." -rispose lei sospirando nuovamente-
"E per cosa?" -risposi sopreso dimenticandomi di quello che accadde il pomeriggio appena trascorso-
"Beh per come ti ho risposto pomeriggio,non è da me rispondere male,però non era nemmeno un momento adatto a parlare.." -sentii visibilmente la sua voce quasi rotta dal pianto-
"Beh figurati stai tranquilla..." -risposi cercando di farla stare tranquilla-
"Non volevo risultare antipatica,ma ci ha trasformata così.."
"Chi,il tuo ragazzo?" -chiesi spontaneamente quando pensai troppo tardi che sarei potuto apparire come una persona invadente-
"Si,esatto..." -rispose fredda-
"Beh,credo che io non sia bravo con le parole,però posso sempre ascoltarti..." 
"Mh...ti ringrazio,ma non devi disturbarti..."
"Ma figurati...io propongo una cosa.."
"E sarebbe?" -rispose cercando di nascondere i singhiozzi-
"Qualche giorno di questi potresti chiedere mezza giornata e magari vieni a fare colazione con me,così se ti va mi racconterai tutto.." 
"Ma non posso chi bada i bambini?" -disse apparentemente disperata-
"Penso che non sia un dramma se li lasci mezza giornata.." -dissi con naturalezza-
"....Mh e va bene,allora ti dirò io quando potrò prendere la mezza giornata ok?" -rispose quasi sollevata-
"Beh,direi che è perfetto,tanto ci incontriamo anche all'asilo,e puoi anche avvertirmi quando vuoi al cellulare..." 
"Grazie Andreas,davvero.."
"Non devi dirlo nemmeno per scherzo,sono sempre contento di rendermi utile per gli altri..non sono un tipo che si tira indietro.."
"Beh...Allora ci vediamo domani all'asilo.." 
"Ok,allora a domani..." -risposi-
"Ciao eh.."
 
Ed era finalmente fatta...sarei uscito con quella ragazza,ed avrei avuto il modo per conoscerla meglio,per scoprire qualcosa su di lei e su quello che era successo con il presunto ragazzo..
Sorrisi istintivamente,rivolgendo lo sguardo al mio bambino che si era addormentato sopra i libri..
Lo presi in braccio e lo portai nella camera da letto per farlo stare più comodo,gli diedi un bacio sulla fronte,sorrisi nuovamente e mi recai giu nel salotto,ritornando alla lettura del libro appena incominciato..
Poco dopo mi addormentai anche io,tra le braccia sicure di Morfeo.

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Capitolo 6
*** Breakfast with her. ***


Pochi giorni dopo...

 
"Alla fine fu per questo che dovetti accettare di stare con lui,soltanto perchè è,o meglio era,un ragazzo di buona famiglia..."
 
Alcuni giorni dopo la famosa chiamata,fu la stessa Audrey ad invitarmi a fare colazione con lei,nel bar sotto casa sua...e ora si ritrovava a parlare della sua tormentata vicenda sentimentale..
 
"Ma perchè scusami?Una persona non deve essere costretta,sopratutto se non ci si trova bene.." -dissi visibilemente rapito e preoccupato da quello che stava raccontando-
"Vedi Andreas,io mi ci sono fatta l'abitudine,e poi ho incominciato ad amarlo sul serio,troppo  tardi però.."
"Perchè troppo tardi?" -chiesi curioso per capire-
"Perchè non avrei dovuto dichiararmi apertamente a lui,avrei dovuto farlo soffrire,proprio come ha fatto con me,quel giorno,mi recai a casa sua..entrai normalmente e tranquillamente,perchè ormai ero di casa per la sua famiglia..era praticamente quasi ufficiale il nostro fidanzamento.." -continuava a parlare come se le mancasse il respiro a tratti,ma io non la interruppi per nemmeno un secondo-
"Era meglio che non entravo in quella casa...porca puttana.." -imprecò visibilmente arrabbiata e delusa io rimasi serio ad ascoltarla,mentre notai che i suoi occhi persero quella luce che vidi per la prima volta,colpa della lacrime amare che stava versando al sol pensiero dei ricordi,che probabilmente le facevano più male di una ferita-
"Non continuare se ricordare ti fa,star male...ti capirei se tu lo facessi.." -poggiai istintivamente la mano sul suo braccio sorridendole-
"No Andreas,non credo che tu possa capire.." -rispose ormai tra le lacrime-
 
Per la prima volta non me la presi per quella risposta,fosse stata probabilemente un'altra persona o un altro momento,forse mi sarei facilmente irritato,ma era lei,lei che d'altronde non sapeva niente del mio passato,e quindi non poteva sapere se io la capissi davvero,o se le stessi mentendo..
Sorrisi ugualmente,per farla tranquillizzare e forse era arrivato il  momento di raccontarle una parte della mia vita...perchè era così che si incominciava a diventare amici...
E forse man a mano,avrei potuto conquistarla...Si,perchè molto probabilmente stavo capendo solo adesso,nel vederla piangere,che ci tenevo a lei molto più di quanto avessi potuto immaginare...
Avevo deciso di raccontarle di Lucy,mia moglie..forse solo così avrebbe compreso che io la capivo molto più di chiunque altro e che l'avrei sostenuta in qualsiasi occasione..
Ci sarebbe stato molto altro tempo,per raccontarle anche del progetto dei Cinema Bizarre,al quale partecipai anni fa...
"Vedi Audrey,se io dico che ti posso capire,è così credimi.." -risposi sorridendo e sospirando appena-
"Io ero sposato,con una donna bellissima..."
Le vidi sbarrare gli occhi,probabilmente incredula,stupita e forse anche attenta a quello che stavo per raccontare...
"Eri sposato?" -chiese alla fine con sguardo interrogativo asciugandosi le lacrime-
"Si,mi sono sposato nel 2009,lei si chiamava Lucy,ed era la donna più bella che avessi potuto conoscere.." -sorrisi amaramente al ricordo-
"Ma,purtroppo la vita con me è stata ingiusta,me l'ha portata via,me l'ha strappata via per sempre,lasciandomi solo con un bambino da crescere.." -continuai asciugandomi velocemente una lacrima-
"Un fottuto pirata della strada,durante un incidente è andato a finire proprio dalla parte passeggero,dove stava seduta la mia donna, venne ferita dall'urto dello scontro,perse molto sangue,andò in coma per un paio di ore e poi....beh poi è morta..."
La vidi a mal appena pietrificarsi,si...perchè ormai i miei occhi erano offuscati dalle lacrime...
"Oddio Andreas,mi....mi dispiace" -riprese balbettando-
"Non importa Audrey,dopo quattro anni credo che il mio corpo,e sopratutto il mio cuore,per quanto non ne volesse sapere,si stia facendo una ragione..."
"Quindi quella collana che hai al collo...?" 
"Si è la fede nuziale di Lucy.." -con un gesto lento mi tolsi la collana per mostrargliela-
"Vi siete sposati il 29 di maggio?" -chiese osservando la fedina con inciso il mio nome e la data-
"Si..." -risposi appena-
"...E ti manca?" -chiese facendo finta di osservare ancora un pò la collana-
"Si ma,quand'eravamo fidanzati,mi ha fatto promettere che io e il bimbo avremmo dovuto essere felici qualunque cosa sarebbe potuta succedere,come se lei avesse saputo tutto da prima..." -sospirai-
"Mi immagino...E tu sei felice?" -chiese fissandomi negli occhi,cercando di sostenere il mio sguardo-
"Ora si...sto imparando ad esserlo..E credo che se ridessi più spesso lei,potrebbe ridere da qualunque parte mi stia guardando..." -dissi ridendo appena-
"Anche lei pensava che hai una risata contaggiosa?" -sorrise dolcemente continuando a sostenere il mio sguardo-
"Già lo diceva anche lei..." -smisi di ridare girando lo sguardo altrove fissando un punto impreciso-
"Andreas,io sono disponibile ad aiutarti in qualunque momento tu ne abbia bisogno..."
 
Le sorrisi fiducioso guardandola poi con dolcezza,in quegli occhi che sicuramente erano predestinati ad incontrare i miei...

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Capitolo 7
*** Ops! You've discovered me. ***


Quella mattina mi svegliai prestissimo rispetto ai miei soliti canoni,avevo dormito si e no, circa quattro ore...
Forse la colpa di tutto era della mia stramaledetta insonnia..
E' da tempo che andava avanti così ormai,ma mi ci ero quasi fatto l'abitudine,e con ciò ne approfittavo anche per scrivere tutto ciò che mi venisse in mente,e che sarebbe potuto risultare utile al fine di poter trasformare il tutto in una canzone...
Mentre ero in cucina a bere la mia tazza di tea,sentì dei passi leggeri,che venivano verso me...
" 'Giorno papi.." -esordì il mio piccolo Christopher entrando in cucina col suo dolcissimo pigiamino stropicciandosi quegli occhietti dolci-
Sorrisi,quasi istintivamente,ormai Christopher era l'unica ragione per la quale mi ritrovavo a sorridere,era davvero l'unico che è sempre riuscito,ogni qual volta che mi guardasse in viso,a farmi dimenticare i problemi..
"Buongiorno piccolo.." -sorrisi di rimando per poi prenderlo in braccio,lui si rilassò poggiando la testa sul mio collo-
"Voglio il latte..." -riuscì a biascicare appena-
"Ma certo campione,te lo faccio subito,e poi potrai mangiarti anche i biscottini che ti ho comprato,quelli che piacciono a te..." -ridacchiai alzandomi e poggiando il piccolo sulla sedia-
"Siiiii..." 
 
Da quando mi ero ritrovato a badare solo il bambino,avevo capito,la vera fatica,ma sopratutto l'impegno che ogni mamma ci mette nell'allevare un bambino...
Ed è una cosa che molti uomini dovrebbero comprendere,perchè non è assolutamente facile crescere da soli un bambino...
 
Preparai il latte al piccolo glielo servì e gli preparai in un'altra ciotola a parte una grossa quantità dei suoi biscottini preferiti..
"Papi,ma oggi si va all'asilo?" -chiese innocentemente guardandomi mentre io ero al pc-
"Certo piccolo,perchè?"
"Così papi.." 
 
Sorridendogli teneramente lo guardai per un attimo,ritornando poi al mio lavoro...

 
***
 
"Dove saranno le scarpe adesso?" -sbottai cercando dappertutto,mentre Christopher era seduto sul suo lettino con le gambe a penzoloni-
"Papi,sono nel tuo armadio forse..." -disse semplicemente-
"Oh giusto! Ora ricordo.." -velocemente andai a prendere le scarpe e gliele feci indossare,finendo così di prepararlo-
 
Presi le chiavi della macchina,il suo zainetto e lo portai giù nel garage che tenevo nel seminteranneo dove solitamente mettevo la mia macchina la sera...
Io uscii da casa con un paio di jeans neri ed una camicia bianca,e per il trucco..beh optai per non farlo..
Dopo anni ripresi anche a truccarmi,ma quella mattina non c'era assolutamente tempo...
Arrivammo all'asilo giusto in tempo e parcheggiai la mia macchina al solito posto,come se ormai quel posto mi appartenesse...
"Eccoci piccolo siamo arrivati.." -dissi slacciando la cintura di sicurezza sia a me che a lui-
Indossai i miei occhiali per nascondere la stanchezza degli occhi, e scesi dalla macchina col bambino in braccio...
"Guarda papi,c'e Mattias..." -il piccolo esordì indicando il compagnetto che era appena arrivato nello stesso momento-
 
Più mi avvicinavo e più seriamente mi sentivo il cuore che andava a farsi benedire..
Dal giorno della colazione io e Audrey,nonchè educatrice di mio figlio,uscimmo altre volte assieme,ma vederla ogni volta era come se fosse la prima..
Mi confessò persino che aveva lasciato il suo ragazzo,il che mi fece sentire meglio,perchè ora avevo tutte le ragioni per pensare di avere una chance con lei,e questo per diversi motivi...prima di tutto mi disse da subito che io ho una risata contaggiosa,poi le sto simpatico...ed infine riesce a sfogarsi con me...
Credo siano dei buoni motivi,perchè prima di essere una coppia bisogna inanzi tutto essere amici no?
Lasciai scendere Christopher dalle mie braccia,lo salutai e lui corse subito dentro per raggiungere i suoi compagni..
Mentre verso di me avanzava una splendida creatura dall'esile corporatura,e con i capelli leggermente ondulati,visibilmente morbidi,che le scivolavano davanti,vestita semplicemente con un paio di leggings e una t-shirt che fungeva quasi da mini vestitino per lei... ma la cosa più bella che indossava era il sorriso....un sorriso capace di illuminare persino le giornate più buie del mio cuore... 
"Buongiorno.." -dissi sorridendo appena-
"Buongiorno a te Andreas...o meglio che ti chiami Strify?" -sorrideva maliziosamente come se aspettasse di vedermi arreso,come se avesse scoperto uno dei miei più grandi segreti,la mia identità di artista che avevo accantonato da tempo-
"Come?" -chiesi perplesso-
"Beh,sai..quando conosco qualcuno mi piace sapere chi è e quello che fa..ma tu non mi hai mai detto di avere una bella voce,e di essere stato il vocalist di una band..." -sorrise dolcemente-
"Beh io...volevo dirtelo,ma quando lo avrei voluto fare stavi male,e ho predferito ascoltarti e consolarti,piuttosto che pavoneggiarmi,per le mie doti canore o per aver fatto parte di una band.." -dissi chiaramente-
 
Lei continuando a sorridermi,con quegli occhi così espressivi quanto profondi,mi mise davanti l'intera discografia dei Cinema Bizarre..lasciandomi letterarlmente stupito..
"E' un particolare della tua vita che non mi hai detto,un particolare a dir poco stupendo..." -sorrise-
"...e adesso vorrei che tu mi  autografassi questi come Strify,perchè sei tu quello che canta no?" -aggiunse-
Tolsi gli occhiali appoggiandoli sulla testa e sorridendole le tolsi di mano tutti e quattro i cd..
Ci sedemmo su una panchina dove io mi concentrai ad esaudire quel suo desiderio..
 
"Come hai fatto ad averli tutti in poco tempo?" -chiesi stupito ridandole i cd-
"Veramente li ho ordinati da tempo perchè non è da ieri che conosco la tua identità 'artistica' ma la conosco...beh...quasi da quando ci conosciamo..." -rispose semplicemente-
"Sei un fenomeno,mi sorprendi più di quanto potrei fare io con te..." -sorrisi semplicemente contento con quell'aria appena maliziosa-
"Vorrei che tu cantassi per me.." -chiese diventando d'un tratto seria-
"Io?Cantare per te?" -chiesi perplesso-
"Si...certo..o organizzo qualcosa io in qualche locale,di qualche mio amico,o canti direttamente a casa mia.." -disse-
 
Il mio cuore perse un battito in quel momento,sentivo come se qualcuno mi stesse supplicando a farlo...
"Ti prego...Vorrei sentirti dal vivo.." -chiese ancora con occhi lucidi-
"Mh..non so se sono pronto a ritornare a cantare..mi farebbe uno strano senso.." -dissi abbassando lo sguardo-
 
Non ero pronto a tornare a cantare,assolutamente no. Ma cosa sarebbe successo se l'avessi delusa?
"Mh va bene dai...canterò,ma solo per te Audrey.." -dissi in un sospiro-
"Che bello Andreas,mi fai davvero felice credimi..." -rispose contenta abbracciandomi istintivamente-
 
Ero contento di poter ritornare a fare felice qualcuno con la mia voce..proprio come quando rendevo felici i miei fans,ogni qual volta che i shows con la band avevano inizio..
Quello che adesso veramente contava però, era vederla felice...e avrei fatto davvero di tutto perchè accadesse...

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Capitolo 8
*** From Hell to Heaven. ***


-In questo 'capitolo' troviamo un Andreas combattuto fra l'apparente alone di dolore che ancora lo perseguita,e i dubbi che lo tormentano,circa i suoi sentimenti... Buona lettura!-

 

 
Al ritorno dall'asilo decisi sul tragitto  verso casa,di fermarmi un pò dalla mia bella adorata mammina...
Era da più di una settimana che non la vedevo,perciò passai dal nostro pasticciere di fiducia,Klaus,un uomo molto simpatico sulla cinquantina,per comprarle i suoi dolcetti preferiti,gli amaretti...
"Buongiorno Klaus..." -esordì sorridendo-
"Hei Andreas,da quanto tempo,ma sei partito?" -mi chiese venendomi a salutare-
"Se,di testa.." -risi salutandolo anch'io-
"...beh non avevo semplicemente del tempo per uscire...come sai lavoro con la musica,e comporre pezzi su pezzi non è cosa da niente..." -aggiunsi mentre Klaus girava dietro il bancone ed io guardavo allo stesso momento i dolcetti in esposizione-
"Beh capisco,è un lavoro duro e ci vuole molta ispirazione,ma credi di riformare una band?" -chiese preparando il vassoio di carta dove avrebbe poggiato e confezionato i dolcetti-
"Mh..non credo,almeno non per ora.."
"E a chi la dai tutta questa musica?Perdonami se mi intrometto..."
"Beh,o la pubblico da solista,o la vendo...ho un bambino da mantenere,perciò ora è tutto in funzione di lui..."
 
Klaus,amico di famiglia da sempre,seppe sin da subito del tragico evento che imbastì la mia famiglia,adorava Lucy,e quando rimase incinta di Christopher ogni volta che entrava nel negozietto le offriva sempre qualcosa,se qualcuno avesse conosciuto mia moglie non avrebbe nemmeno scommesso che era golosa di dolci,e invece era così...e con tutto ciò riusciva sempre a mantenere un fisico mozzafiato...
 
"Beh è vero...come sta il piccolino?" -mi chiese teneramente preparando una vaschetta di dolci alla crema di vario tipo-
"Benissimo,grazie...è all'ultimo anno dell'asilo .." -sorrisi-
"E il papà,come sta il papà?" -mi chiese sorridendo facendomi l'occhiolino mentre incartava i dolcetti-
"Mh..ora leggermente meglio..fino a qualche mese fa,ero nella più totale depressione.." -sospirai-
"Come ti capisco Andreas,è stata dura...hai perso una persona giovane che ti era vicina...e non è facile riprendersi..poi era tua moglie e la madre di tuo figlio..."
"Esatto..." -risposi quasi in un sussurro-
"Ma è anche vero che non potrai rimanere solo a vita..." -disse con un tono accentuato sull'ultima parola-
 
Io sorrisi istintivamente,e sentì le mie guance andare a fuoco,come se qualcuno avesse letto nel mio cervello...
"E poi non credo che Lucy vorrebbe vederti star male..." -riprese sorridendomi con aria paterna-
"No,certo..." -sorrisi-
 
"Beh io intanto ti ho confezionato qualche dolcetto per il piccolo da parte mia e di Susanne,e poi questi i soliti per tua mamma....che mi saluterai tanto.." -sorrise porgendomi le due confezioni-
"Puoi contarci Klaus,grazie mille..."
 
Sorrisi uscendo dalla pasticcieria più felice di prima,col buon umore che se solo ne avesse potuto il modo sarebbe arrivato a toccare le stelle,e ben più oltre anche i pianeti dell'intero sistema solare...
Mi misi in macchina in direzione di quella casa,dove sono cresciuto con la premura della mamma e le attenzioni di mio padre che non mancavano sebbene si fossero separati da quando io compii 7 anni..
 
***
"Andreas...come stai?" -chiese mia madre stritolandomi in un abbraccio-
"Ora meglio mamma,ma dopo questo abbraccio mi sa che un anti dolorifico mi rimetterà a posto com'ero.." -risi sedendomi sul divano-
"Scemo che sei.." -rise anche le di rimando dandomi una leggera pacca sulla spalla-
 
Tornare ogni volta a casa di mamma era come trovare quel rifugio...un rifugio nel quale nessuno potrà mai attaccarti...un rifugio nel quale avevi lo scudo,uno speciale scudo che ti poteva difendere,meglio conosciuto come il cuore di mia mamma...
"Spero ti piacciano i dolcetti..." -dissi rompendo il silenzio creatosi fra di noi-
"Grazie Tesoro non dovevi.." -sorrise accarezzandomi il viso-
"E' il minimo che potrei fare per te...." -sorrisi aprendole la confezione per poterglieli far assaggiare-
"Mh..che bontà,sei andato da Klaus vero?" -chiese mentre provava un dolcetto-
"Esatto,e mi ha chiesto di salutarti.." -sorrisi mentre fissavo il mio cellulare-
"Aspetti qualche chiamata?" -chiese mia madre facendomi sobbalzare di colpo-
"Ehm..chi io?nah..è che ho solo paura che mi possano chiamare dall'asilo perchè si possa sentir male Christopher.." -annui velocemente cercando di nascondere l'imbarazzo-
"Mh..nah io credo sia in buone mani.." -sorrise-
 
A mia madre avevo già accennato qualcosa di Audrey,e lei già ci vedeva automaticamente come coppia,forse desiderava che io tornassi ad essere felice,cosa che anch'io vorrei,ma alcune volte non si può avere tutto dalla vita...e doveva anche capire che le cose per ottenerle si devono conquistare...
Ma infondo lo so che lei desidera la mia felicità...
 
"Andy,piccolo mio,hai bisogno di essere felice,sei un uomo e hai un'intera vita davanti a te,se non le fai ora queste cose.... quando aspetti di farle?" -chiese accarezzandomi un braccio-
"Mh non lo so mamma...ho paura di poter soffrire di nuovo.." -dissi abbassando lo sguardo-
"E' normalissimo che tu abbia un pò di paura,ma devi buttarti..devi farlo per te,e anche per il piccolo..." -concluse stringendomi dolcemente fra le sue braccia facendomi poi poggiare la testa sui suoi seni-
"Ho paura che posso provare un sentimento che poi non viene ricambiato..." -continuai-
"Mh non credo proprio piccolo mio,tu provaci,e vedrai che tornerai a darmi ragione.." -riprese dolcemente mentre mi accarezzava la testa-
"Ha scoperto la mia identità artistica..." 
"E cosa ti ha detto?Se l'è presa perchè non l'hai detto prima?"
 
Io scossi appena la testa  stringendomi a lei...
"No..tutt'altro mamma...mi ha chiesto prima di autografarle i cd che misteriosamente si è procurata in poco tempo...E poi mi ha chiesto di cantare per lei,e io...io non so se ce la faccio..."
"E' perfetto Andreas,ce la farai...è un interesse che sta muovendo lei nei tuoi confronti,perciò buttati...magari la inviti nello studio a farle sentire qualcosa..e vedrai che andrà bene..." -sorrise dandomi un bacio sulla testa-
 
"Mh..lo spero mamma,lo spero..."
 
Rimasi li,accucciato fra le sue braccia,addormentandomi misteriosamente dopo un breve periodo di tempo...
Avevo bisogno di quella dormita e sicuramente sarei riuscito a riflettere meglio sui miei dubbi.

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Capitolo 9
*** I will sing just for Her. ***


[Alcuni giorni dopo... ]
 
Mi svegliai di soprassalto in preda ad un terribile incubo,che vedeva come protagonista mio figlio...
L'unica cosa  che mi tranquillizzava era vederlo li nel letto accanto a me,che dormiva tranquillamente come un angioletto...
L'asilo era finito da un pezzo e l'estate era alle porte..
Avrei sicuramente avuto più tempo per stare con lui,avrei potuto portarlo al cinema,al teatro..al luna park...
Ma oggi non avrei potuto portarlo da nessuna parte...perchè mi aspettava un appuntamento con Audrey,qui a casa mia...perciò avrei dovuto portare Christopher da mia madre..
 
[Qualche ora più tardi...]
 
"Grazie mille mamma,meno male che puoi tenere tu Christopher..." -dissi sorridendole appena-
"Oh Andreas,quante volte te lo devo dire ancora?Puoi chiedermi tutto quello che vuoi quando vuoi...A me fa soltanto piacere fare qualcosa che possa aiutare a renderti felice..."
"Mh...ti ringrazio ugualmente,perchè è anche per te se ho avuto la forza di continuare a cantare..." -continuai a sorridere mentre rivolgevo uno sguardo al mio bambino che giocava seduto su un immenso tappeto bianco-
"Avanti Andreas,non è questo il motivo per il quale vorrei vederti felice..." -mi disse infine sorridendomi-
"Non ti fare filmini mamma..."
"Andy.."
"No mamma...non voglio soffirire lo sai...e anche se mi piace,ci andrò sicuramente coi piedi di piombo.." -dissi abbassando lo sguardo-
"Vedrai che è come dico io piccolo mio,più tu ti imponi di andare coi piedi di piombo,più le cose accadranno prima...Lei è una bella ragazza,per di più ora anche single da tempo..è un'ottima educatrice..e non è sicuramente una che se ne vuole approfittare..." -concluse seria-
"Certo,che ha da approfittarsene?Mica sono famoso?" -dissi ridendo sarcasticamente-
"Tornerai ad esserlo figlio mio,devi avere voglia,e sopratutto pazienza,ogni cosa a suo tempo mh?" 
"Certo mamma,certo..." -le sorrisi abbracciandola-
"Adesso vai,non si fanno aspettare le donne...non lo sai?"
 "Si mamma" 
Scoppiai a ridere,mi alzai dal divano per andare a salutare il mio bambino e uscii da casa di mia madre diretto a casa di Audrey..
 
 
***
Continuai a suonare ripetutamente quel campanello per almeno un buon quarto d'ora,il che non mi faceva pensare a nulla di buono...
E se l'avessi fatta aspettare troppo e magari se ne fosse andata?
Guardai il mio orologio,e pensai automaticamente che l'idea era da escludere,visto che il ritardo era di appena dieci minuti..
Sbuffai pensando che quella giornata era decisamente cominciata male, e diedi le spalle per tornarmene in macchina quando sentii l'apertura della porta ed un profumo dolce di rosa che arrivava alle mie narici..
Mi voltai automaticamente vedendola sorridere all'entrata del suo appartamento..
Aveva i capelli ricci e all'apparenza sembravano bagnati tenuti da un cerchietto,ed era vestita con dei leggins bianchi e una magliettina a stampo floreale..
"Buongiorno ritardatario..." -rise-
"Buongiorno perdonami,sono dovuto andare da mia madre a portare Christopher.." -sorrisi appena dimostrandomi dispiaciuto allo stesso tempo-
"Ma dai,scherzavo cosa vuoi che siano dieci minuti di ritardo?Comunque entra su.." 
Non me lo feci ripetere due volte e la seguii,entrando per la prima volta in quella che era la casa della ragazza dagli occhi verde smeraldo..
"Ti posso offrire qualcosa?" -sorrise facendomi accomodare nel suo salotto-
"Un bicchiere d'acqua e più che sufficente,grazie.." -le risposi sorridendo-
"Mh no no...io opto invece per una bella bibita dolce e fresca,che berremo insieme.." -ridacchiando se ne andò in cucina lasciandomi solo con un cuore che stava per scoppiare nel mio petto-
Tornò dopo pochissimi minuti con un vassoio e due lunghi bicchieri vuoti,con accanto tre bibite una diversa dall'altra,vederla ogni volta era come essere abbagliati dal sole..
Lei,è il sole...una ragazza decisamente fantastica,e per la quale credo davvero di essermi preso una bella sbandata..
"Allora Andreas cosa preferisci Succo d'Ananas,di Aranciata o un bel bicchiere di coca cola?" 
"Va bene il succo d'ananas Audrey.."
Sorridendo versò il contenuto liquido nei due bicchieri,porgendomene uno..
"Abbiamo gli stessi gusti eh?" -disse sorridendomi-
"Direi di si..." -risposi sorridendo per poi accingermi a sorseggiare la mia bevanda-
"Allora dove mi porti oggi?Dove ti sentirò cantare?" -chiese curiosa poggiando la sua guancia sinistra sulla mano chiusa in un pugno-
"Ti porto a casa mia,lì ho uno studio tutto mio.." 
"Wow addirittura?"
"Certo...ce l'ho dai tempi in cui cantavo nei Cinema Bizarre.." -risposi malinconicamente-
"Posso farti una domanda?" -chiese poggiando i due bicchieri sul tavolino davanti al divano-
"Certo,fai pure.." -sorrisi tranquillamente in attesa della sua domanda-
"Perchè la band non è più unita?Ne ho lette tante di dichiarazioni,ma ad essere sincera non credo a nessuna delle presenti.."
Quella domanda certamente non tardo a tubarmi,cosi come anche la sua curiosità..
Mi sorprese anche il fatto che lei,era l'unica che non si era lasciata condizionata dalle dichiarazioni presenti in internet,circa appunto la separazione della band..
"Guarda Audrey,è difficile spiegarlo..Qui è un pò un misto di tutto,già la casa discografica non voleva rinnovarci il contratto perchè le vendite non andavano,poi quando è morta Lucy,a maggior ragione mi hanno fatto capire che mi serviva del tempo...e da li sono passati cinque anni,cinque fottutissimi anni.." -risposi cercando di non far trasparire la tristezza-
"Beh,ma non è escluso un ritorno vero?" 
"Non saprei,se per cinque anni non mi hanno cercato,figurati se c'e la possibilità di un ritorno.."
"Io sono fiduciosa,anche se non ci sarà un ritorno dei Cinema Bizarre,magari riuscirai a formare una nuova band.." -sorrise prendendo le mie mani-
"Grazie Audrey.."
 
***
"Oh mio dio Andreas,sei incredibilemente meraviglioso..Mi hai fatto venire i brividi ripetutamente,e credimi io sono una tipa molto attenta e critica..." -disse quasi logorroicamente-
"Ma dai.." -risi-
"No,sul serio Andreas,tu devi assolutamente ritornare nel mondo della musica,ed io ti aiuterò,devi ritornare a cantare,per tutti quelli che ti seguivano e che ti seguono,ma anche per te.." 
Sorrisi a vederla parlarmi così fiduciosa,come se d'un tratto mi stesse infondendo tranquillità e positività,come mai nessuno era stato in grado di farlo..
"... Ti prometto che farò l'impossibile per vederti di nuovo sul palco,per te Andreas.." -concluse per poi abbracciarmi così forte da farmi smorzare il respiro-
"Ti adoro Audrey.." -dissi quasi in un sussurro-
"Anch'io Andreas,anch'io..."
 
Ed improvvisamente,sentivo che potevo farcela,sopratutto se accanto a me ci saranno le stesse persone che mi hanno incoraggiato e continueranno a farlo..

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Capitolo 10
*** Back in the past,go to the future.. ***


(Narratore fuori campo)
 
I mesi passavano come nulla e l'amicizia tra Andreas e Audrey andava sempre più a rafforzarsi,anche se lui sentiva ben altro per lei,ed aveva una paura fottuta di potersi dichiarare,aveva paura di poter perdere tutto di nuovo,di poter soffrire ancora una volta...
Lei dal suo canto,avrebbe fatto di tutto pur di vederlo tornare sul palco,a cantare per se stesso in primis,e poi anche per gli altri...
Così quel giorno,dopo che era riuscita a contattare tutti i membri dei Cinema Bizarre compreso Space Cowboy,colui che collaborò al loro famoso pezzo 'I came to party',e dopo averli conosciuti personalemente giorni prima,li invitò  quella mattina a casa sua per poter organizzargli una sopresa,e sperava con tutto il cuore che sarebbe potuta risultare gradita..
Aveva paura,ed era così tremendamente ansiosa che si torturava le dita e le unghie..
Proprio fin quando il campanello di casa sua non suonò..
 
Audrey's point of view:
 
'Chi è?' -chiesi arrivando alla porta-
'Siamo noi..' -risposero i ragazzi in coro-
'Hey la,entrate e benvenuti a tutti quanti...' -dissi salutandoli ed invitandoli,in casa mia sorridendogli-
'Allora?Cosa si dovrebbe fare?' -chiese Yu andando al sodo-
'Ma che sgarbato,lasciala parlare cafone...' -rispose Kiro alterato,per poi rivolgermi un sorriso prima di farmi continuare-
'Allora ragazzi,sapete tutti che sono,o meglio ero,l'educatrice del figlio di Andreas..ci conosciamo da due anni,e io ho scoperto solo dopo che fosse un cantante,ho scoperto lui,il gruppo e poi la sua voce,quando ha accettato di cantare per me...' -gli altri mi guardavano lasciandomi continuare-
'Io vorrei che lui tornasse a cantare,sarebbe davvero un peccato se non lo facesse,perchè è un dono meraviglioso che lui ha,e poi con la musica starebbe ancora meglio...potrebbe far felice milioni di persone compresa me...' -sorrisi prima di vedere la mano alzata dello stesso Kiro-
'E cosa stavi pensando di organizzare?' -chiese dolcemente-
'Beh,io vorrei che voi ora mi faceste un favore...' -risposi imbarazzata-
'Sarebbe?' -intervenne Romeo-
'Vorrei sapere da voi,se è un problema provare a ritornare insieme come band..anche solo per incidere un paio di dischi..sono disposta a finanziarvi,ad aprirmi una casa discografica se ce ne fosse bisogno,perchè ho conoscenze per quanto riguarda questo campo...'
'Bene allora tu vorresti dire di provare ad essere di nuovo una band?' -chiese il biondo platinato che di nome faceva Shin-
'S-si..' -risposi annuendo-
 
Ci furono attimi di silenzio,odiavo quando,in qualunque momento si creavano quelle situazioni,che da un lato sembravano imbarazzanti..
 
'Posso farti una domanda,un pò personale?' -chiese Yu quasi sfacciatamente-
'Si,certo..' -risposi annuendo,quasi timorosa-
'Ma tu per lui,provi qualcosa?' -disse a bruciapelo facendomi rimanere di sasso ed in un attimo mi ritrovavo come se avessi dei flash tutti i momenti da quando ho conosciuto lui-
'Chi?Io?' -risposi indicandomi-
 
Annuirono quasi tutti aspettando una mia risposta...
 
'Beh,è un mio amico...ci tengo molto a lui,e lui mi è stato accanto nel momento in cui io sono stata male,e dopo scopro che lui ha o aveva un motivo molto più serio per star male,e non la solita sciocchezza,dell'amore o del ragazzo che ti lascia...' -sospirai-
'... Ho saputo di sua moglie quasi subito,e mi sono sentita una stupida,perchè mi sono ritrovata davanti una persona che ne ha passate davvero tante,ma che con maturità aiutava una come me che aveva problemi molto più futili da risolvere...' -aggiunsi-
'Io non dovrei dire queste cose,ma conosco Andreas,e so anche come è andata tra lui e Lucy..' -intervenne Kiro-
'Lui si affeziona molto facilmente alle persone,ma non dice mai quello che prova se prima non ha la certezza che quello che sta instaurando con quella persona sia un rapporto valido..ora molto probabilemente avrà bisogno d'affetto,si sarà affezionato già a te..ma..ma se un giorno,mettiamo il caso,ti dichiarasse di provare qualcosa per te, tu ce la faresti a prendere in un certo senso il posto di Lucy?' -aggiunse infine-
'Io..beh,non saprei..dovrei poterla provare una cosa per sapere come posso reagire,non so..davvero...' -risposi nervosamente e poco timida,anche se l'idea che Andreas si potesse realmente affezionare a me,mi faceva in un certo senso sentire il cuore in gola-
'Beh,potresti sempre scoprirlo col tempo..' -aggiunse sinceramente Romeo-
'Vedremo...vi farò sapere in ogni caso..' 
 
Sorrisi serenamente per poi ritornare ad organizzare il da farsi,riuscendo a coinvolgere anche loro.
 
***
 
Dopo poco cercai di raggiungere telefonicamente Andreas per chiedergli di raggiungerci a casa mia..
Lui ovviamente era incurante di tutto ciò che si poteva aspettare una volta raggiunto il posto dell'incontro...
Dopo vari squilli ricevetti finalmente la risposta,e sotto sguardo attento dei suoi vecchi amici,conversavo con Andreas,cercando di convincerlo più possibile a raggiungermi...
 
 ['Hey ciao Andreas,che fai?'] 
 
 ['Ciao Audrey,sono in giro con Christopher che oggi non è andato a scuola e mia madre a fare spese,tu?' ]
 
 ['Oh beh se ti disturbo,chiamo più tardi magari..']
 
 ['Ma che scherzi?Tranquilla dimmi pure...'] 
 
 ['Volevo sapere se ti andrebbe di venire un attimo a casa mia,dovrei parlarti un attimo di una specie di affare..'] -risi provocando a sua volta la sua risata-
 
 ['Ora vedo dai...magari appena finisco qui,porto mia madre e il bambino a casa e ti raggiungo ok?'] 
 
 ['Va bene,ma ci metterai molto?'] -chiesi-
 
 ['Mh no,facciamo tre quarti d'ora e sono li ok?'] 
 
 ['Mh,va bene allora a dopo'] 
 
 ['Ok ciao ciao tesoro']
 
Riattaccai la chiamata quasi sospirando,posando il cellulare nella tasca della felpa..era incredibilmente arrivato ottobre..
 
'Allora?che ha detto?' -chiese Kiro giocherellando con l'anello che portava al pollice-
'Mh,ha detto che fra tre quarti d'ora sarà qui..' -dissi sospirando guardandomi le unghie-
'Tranquilla,non se la prenderà..' -aggiunse Kiro,quasi come se avesse letto nel mio pensiero-
'Bene,lo aspetteremo allora..' -rispose Yu accavallando le gambe,per poi guadagnarsi le occhiataccie di tutti che lo ammonivano col solo sguardo per gli atteggiamenti poco adatti che secondo loro usava a casa mia-
'Bene allora io vado a prepararvi qualcosa di fresco' 
 
***
 
'Ciao Andreas..' -sorrisi alla porta per poi abbracciarlo-
'Hey Ciao...' -sorrise ricambiando il gesto-
'Spero non ti possa arrabbiare ma devo parlarti di una cosa,insieme a delle persone..' -dissi guardandolo in un modo titubante e timoroso-
'Dai dimmi tutto..' -sorrise guardandomi con degli occhi che sembravano quasi sorridermi da soli-
'Vieni di la dai..' -gli sorrisi,prendendolo dal braccio-
 
Lo accompagnai nel salone immenso di casa mia,dove ad aspettarlo vi erano i suoi amici,ed ex colleghi di lavoro..
Io avanzai per raggiungere prima di lui,la stanza,ma quando fu sulla soglia della stanza si irrigidì e guardò quasi nel vuoto...
Istintivamente poi corse fuori di casa,arrivando quasi al cancello di casa mia,ed io lo raggiunsi dopo essermi scusata con gli altri...
 
'Andreas,diamine perchè scappi?' -gridai raggiungendolo-
'Perchè non credo di farcela..' -rispose secco-
'A fare cosa?Non sai nemmeno cosa devi fare,perchè devi fare il bambino e partire prevenuto?'
'Audrey,tu sei un tesoro e ti ringrazio davvero per quello che fai,ma so quello che tu vorresti che io facessi,dovrei tornare a cantare giusto? Ma io non ci riesco,tornerei indietro col tempo e mi ricorderei tutto quello che mi ha fatto star male,compreso lo scioglimento della band,oltre che la morte di mia moglie..' -rispose ormai in lacrime-
'Andreas,ti prego,fallo per me,per tuo figlio...per la tua famiglia...devi tornare a cantare,ce la farai..te lo assicuro,perchè io per prima ti starò accanto,così come tutti..compreso i ragazzi che sono venuti a parlare con te..Credi che se non ci tenessero a te sarebbero venuti?Reagisci,ti prego..riprendi in mano la tua vita, la tua passione per il canto..faresti felici tutti...compresa me..' -finii quasi per avvicinarmi a lui guardandolo dritto negli occhi-
'Ce la farai...' -aggiunsi sorridendogli prendendo allo stesso tempo le mie mani nelle sue-
Ed improvvisamente le sue labbra presero la piega di un meraviglioso sorriso,illuminando quel volto,che in poco tempo era riuscito a resserenare me,rendendo le giornate più luminose giorno dopo giorno..
E dopo averlo stretto in un lungo abbraccio,lo feci tornare dentro per poter esporre in sua presenza,l'idea che avevo,per poterlo far ritornare a splendere come una volta...
Per poter farlo ritornare,anche solo per poco,il caro vecchio Strify,di una volta...
 
Strify's point of view:
 
"Bene,io vi ringrazio che voi siate riusciti a venire tutti fin qui..è da un bel pò adesso che non esiste il gruppo,e inizialmente io credevo con tutto me stesso,sia nei Cinema Bizarre,che nella musica in generale..." -cominciai il mio discorso prima di far intervenire gli altri-
Ero riuscito a farmi convincere da Audrey ad incontrare i miei ex compagni di viaggio,coloro che fin ad un certo punto,hanno resistito e collaborato a quel progetto che riuscimmo a mettere insieme un pò tutti insieme..
Erano li davanti a me,intenti ad ascoltarmi,erano incredibilmente cambiati dall'ultima volta,sul loro viso erano evidenti i segni del veloce passare del tempo..
Seppi che negli ultimi cinque anni,ognuno di loro era riuscito a formarsi una famiglia,compreso Yu,che conoscendolo per com'era,si era 'accasato' per primo con una ragazza di nome Grace.
"E' bene che io vi informi che stavo lavorando alla composizione di nuova musica,non sono rimasto indietro,nonostante tutto..." -aggiunsi-
Incredibilmente,dopo tutti questi anni persi,il mio charme,il mio essere divah nel gruppo,il tempo passava velocemente e inesorabilmente anche per me..
Il tempo non ha pietà per nessuno,nemmeno per me...
La mano di Kiro,che ricordo come mascotte del gruppo,la vidi improvvisamente in aria,come se mi stesse chiedendo di poter intervenire...
"Si?" -dissi rivolgendomi a lui,come se mi stessi rivolgendo ad un perfetto estraneo-
"Andreas,tu ce la faresti davvero ad affrontare tutto?Musica,tour,giornalisti.." -intervenne logorroicamente gesticolando ma io non diedi il tempo di fargli finire la frase che intervenni io-
"Mhh,si Carsten...si ce la farò.." -sorrisi guardando un pò tutti-
"Per noi non c'e nessun problema,anzi..è un'ottima idea ritornare come gruppo..e anche il periodo è perfetto.." -intervenne Romeo-
"Bene,voi quando siete disponibili per ricominciare?" -domandai sorridendo un pò a tutti-
"Io quando volete,tanto Ricky è partito e al momento non ho nemmeno Dj sets in programma..." -intervenne Kiro-
"Quando vuoi Andreas.." -risposero in coro tutti gli altri-
"E non avete impegni con le vostre famiglie?" -domandai guardandoli interrogativamente-
"Tranquillo,riusciremo a ritagliare del tempo,in modo tale da farlo coincidere con l'orario di tutti.." -intervenne Romeo pacatamente-
 
Erano passate quasi due ore da quando eravamo tutti riuniti a casa si Audrey,ed era arrivata l'ora che ognuno di loro si recasse dalle proprie mogli..
Ma prima di lasciarli andare,mi alzai e mi sentì di doverli ringraziare e salutare..
Salutarono per prima Audrey,con un abbraccio e poi si rivolsero a me..
"Comunque ti abbiamo trovato davvero in forma,divah.." -disse Yu ridacchiando prima di stritolarmi con le sue possenti braccia-
Io mi ritrovai a sorridere,ricordandomi dei vecchi tempi,della band,dei concerti..e del mio periodo da divah..
"Mi raccomando Andreas..ora c'e gente che li fuori ha ancora bisogno di te e della tua voce..non deludere nessuno,e fai vedere al mondo chi sei mh?" -disse Shin abbracciandomi prima di uscire dalla porta-
Uno per uno mi salutarono tutti,e come promesso ci diedimo appuntamento per il primo giorno  disponibile,a casa mia...per decidersi sul da farsi..
Improvvisamente mi resi conto che mi mancavano i miei fans,anche se ogni tanto ero in contatto con loro tramite i famosi social network...
Mi sono rimasti accanto,per tutto questo tempo...ed era arrivato il momento di ringraziarli come si deve,con un mio ritorno e con un ritorno dei vecchi e tant'amati Cinema Bizarre..

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Capitolo 11
*** We've the same destiny. ***


Era quasi sera ed eravamo usciti ancora una volta insieme,soli..ma nessuno di noi aveva ancora incominciato a parlare,così lo feci io..
"Grazie Audrey.." -dissi mentre camminavo con lo sguardo che ogni tanto era puntato al cielo-
Lei sembrava essere sovrapensiero,tant'è riuscì a farla quasi sobbalzare...
"Ma tranquillo,te l'avevo promesso che avrei fatto di tutto,e ancora non ho fatto ancora nulla.." -sorrise con le braccia conserte mentre continuavamo a camminare-
"Nessuno ha mai creduto così tanto in me,prima d'ora..." -dissi prima di sedermi su una panchina sotto un albero,per poi essere imitato nel gesto anche da lei-
"Nemmeno Lucy?" -chiese ingenuamente-
Io scossi la testa sorridendo amaramente..
"Lei non voleva che io continuassi per tutta la vita con questo lavoro,perchè diceva che stavamo per tanto tempo lontani,ma nonostante ciò non mi ha mai detto di smettere,perchè allo stesso tempo sapeva che senza musica non sarei mai riuscito a sopravvivere...poi ironia della sorte,un pò per gli altri ed un pò per me,la musica a pian a piano è parzialmente uscita dalla mia vita.." -dissi in un sussurro alzando nuovamente lo sguardo al cielo-
 
"Io crederò sempre in te..." -rispose semplicemente tanto da riuscire ugualmente a farmi scoppiare il cuore nel petto-
 
Lei è una ragazza splendida..
Non desideravo altro,che avere un appoggio da una persona splendida come lei..

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Capitolo 12
*** Declaration with the first sweetest kisses. ***


"Come?Ancora non le hai detto nulla?Ma sei impazzito?Ora finisce che quella si trova un altro prima che tu intervenga..." -strillò Stefan dall'altra parte del telefono-
"Stef,non so cosa mi sta succedendo,ieri sera ero sul punto di dirglielo,ma qualcosa mi ha bloccato.." -sospirai-
"...E' che non voglio soffrire..." -aggiunsi-
"Ma se tu non provi,come fai a dire che soffri?Cioè poi la sofferenza è parte della vita,se tu intendi però che hai paura di perderla allora è un'altro paio di maniche,ma io ti consiglio di muovere quel tuo bel culo e di andare direttamente da lei...che sia ora stasera o domani,ma lo devi fare...chiaro????" -concluse continuando a strillare,molto peggio di come lo possa fare una donna-
"Mh ci penserò..." -risposi-
"NO!NO E NO! tu non devi pensarci devi aggire..come te lo devo dire Andreas?" -disse Stefan quasi esasperato-
"Eh va bene lo farò.." -conclusi guadagnandomi i complimenti poi di mio fratello e un timpano quasi rotto-
"Ecco bravo fratellone,ora vai a prepararti e vai da lei con qualche scusa..." 
"Ma sono ancora le nove del mattino.."
"Oh..ma quanti problemi che ti fai...la inviti a colazione,semplice no?" -disse prontamente come se fosse una cosa facile e ovvia da poter fare-
"Eh va bene,allora mi cambierò e andrò da lei contento?"
"Ma non fare il dispiaciuto..che sei il primo  a non veder l'ora di vederla..."
 
Arrossì istintivamente a quelle parole, mai più che vere, di mio fratello,decisi di prendere veramente le redini della mia vita in mano,per poter affrontare ogni situazione senza la paura di poter perdere qualcosa o qualcuno,infondo Audrey mi è stata di grande aiuto per avermi fatto tornare a credere nella musica..
 
*I'm in love with a girl who knows me better,
Fell for the women just when i met her,
Took my sweet time when i was bitter,
Someone understands,
And she knows how to treat a fella right,
Give me that feeling every night,
Want to make love when i wanna fight,
Now someone understand me,
I'm in love with a girl..
I'm in love with a girl..*  *
 
Ero quasi pronto,ma prima di uscire avrei dovuto chiamarla,almeno per vedere se era disponibile ad uscire...
Presi il cellulare,composi il suo numero e aspettavo che mi rispondesse...
Uno squillo,due squilli..più aumentavano e più sentivo il cuore salirmi in gola..
 
[Pronto?] 
[Hey Buongiorno sono Andreas,ti disturbo?] -chiesi cautamente-
[Hey Buongiorno a te,no no non disturbi affatto,ero in dormiviglia e stavo quasi per alzarmi..] -rispose dolcemente-
[Ho capito,pensavo che ti avrei potuto disturbare,ma meglio così ...]
[Hai bisogno di qualcosa Andreas?]
[Eh?No no..volevo solo chiederti se ti va andare a fare colazione fuori..] -chiesi quasi con un pò di timore-
[Mh..credo che si possa fare,tanto sono sola,non ho più impegni, e nemmeno un ragazzo che possa rompere...] -rise-
[Bene,allora ti passo a prendere fra una mezz'oretta?] -chiesi,mentre dentro di me avevo il cuore che faceva le capriole per la gioia-
[Ok per me va benissimo,e il piccolo?] -chiese riferendosi ad Christopher-
[Starà un paio di giorni dai nonni materni,ammesso che lui riesca a stare senza di me..] -risi sentendo ridere anche lei-
[Povero piccolo,ma d'altronde è giusto così anche loro sono i nonni...]
[Già...]
[Va beh Andreas, a fra poco allora..] 
[Certo Audrey a fra poco..]
 
Una volta staccata la chiamata mi finii di preparare,e di mettere a posto verosimilmente quella che era la mia casa,nonchè il mio amato rifugio..
 
***
Ero davanti casa sua,e la stavo aspettando proprio fuori dalla macchina,non vedevo l'ora di vederla..mi sembravano attimi quasi infiniti...
Eccola,appena uscita da casa,agitò la mano per salutarmi,venendomi poi incontro...
"Buongiorno Audrey.." -le dissi sorridendo-
"Oh buongorno a te Andreas,come stai?" -chiese abbracciandomi-
"Diciamo che non potrei stare meglio.." -sorrisi stringendola nell'abbraccio-
"Sono contenta.." -aggiunse guardandomi e sorridendo mentre io mi ero apprestato ad aprirle la portiera della macchina per farla salire-
"Perdonami se ti ho disturbata di prima mattina.." -dissi mettendomi alla guida-
"Ma figurati,te l'ho detto ero in dormiveglia...e poi non mi avresti mai disturbata.." -disse sorridendo mentre cercava qualcosa nella borsetta-

 
***
"E così vorresti che io potessi fare da tua manager?" -ripetè quelle parole con sguardo incredulo,era meglio addolcire il momento prima della vera confessione-
"Certo,tu sei una persona in gamba e sono sicuro che riusciresti a fare questo lavoro...Sarebbe il minimo darti un posto di lavoro,dopo tutto quello che hai fatto per me..." -sorrisi continuando a guardare altrove mentre stavamo passeggiando nel parco,per puro caso,nello stesso dove conobbi lucy..
"Comunque io accetto l'incarico e farò di tutto per rendere al meglio il lavoro.." -sorrise fiduciosa-
 
Era arrivato il momento e sentivo che non avrei potuto aspettare un attimo in più..Mi sedetti su una panchina,all'ombra e aspettai che anche lei si sedesse,avevo paura di sbagliare..
Avevo paura di poterla perdere..Ma erano passati due anni e mezzo da quando la conobbi,e se non mi sarei espresso ora,non l'avrei fatto mai più..
Le mani erano diventate così gelide,e sudavano... mi sentivo uno stupido,ma dovevo farlo..
"Audrey?"
"Si Andreas,cosa c'è?"
"Ti ricordi il primo giorno che ci siamo conosciuti?" -dissi sorridendo.rivolgendole per un attimo lo sguardo-
"E come potrei dimenticarlo?" -sorrise guardando davanti a se-
"...Sono passati poco più di due anni,e mi sembra sia passata una vita..." -aggiunse-
"Hai ragione..." -risposi-
"...vedi molte cose non si ha il coraggio di dirle subito...Tu mi hai aiutato molto,anche ad avere più fiducia in me,e questo come ben sai non l'ha fatto mai nessuno.." -aggiunsi sospirando-
"Ed io ne sono felice Andreas..davvero.." -rispose voltandosi verso di me-
Continuavo a guardare nel vuoto che mi si presentava davanti,pensavo alle opportunità che avrei potuto avere,alla possibilità che magari non si sarebbe presentata mai più..
L'avrei potuta perdere,senza nemmeno averci provato...
Presi un lungo respiro e mi girai verso lei,sorridendole e passandole delicatamente due dita sul suo viso...
Avevo sempre avuto una voglia matta di poterla toccare,ed ora era accaduto così spontaneamente,guadagnandomi il suo spontaneo sorriso..
A quel punto,mentre continuavo a guardarla,mi decisi a parlare..
"E' quasi da due anni che tengo segreto tutto quello che ti sto per rivelare..." 
Lei stava ascoltando attenta,poggiandosi sopra la mia mano,quasi come se si stesse rilassando...mentre con lo sguardo mi invitava a proseguire...
"Ecco Audrey,tu...mi piaci..davvero molto..e credo che non sia una semplice infatuazione,perchè altimenti sarebbe svanita da un momento all'altro...mi piaci seriamente in tutto e per tutto,e la prima cosa che mi ha fatto sentire bene è stata la tua disponibilità e la tua forza nel volermi aiutare..la tua fiducia che hai riposto nei miei confronti,e che io non intendo deludere..."
Continuavo a guardarla negli occhi,lei sorrideva,dolcemente...
"Lo sai che in qualche modo avevo già capito?" -sorrise dolcemente rilassata e per niente turbata dalla notizia-
"Si io sono imbranato perciò ti avrò dato modo anche di capire.." -sorrisi a mia volta più rilassato-
 
Lei mi invitò ad avvicinarmi,mentre continuava a gurdarmi negli occhi come se fosse ipnotizzata,come se in qualche modo cercasse di perdersi nel mio sguardo..
Era come se ci fosse un'incredibile attrazione nei suoi confronti..
Era bella,e l'avevo sempre pensato...
Ma dovevo metabolizzare anche il fatto che mi piacesse..
E' una donna stupenda,e ora più che mai sono convinto del mio gesto..
 
Mi ritrovai improvvisamente a baciarla,con una voglia estrema,con molto amore..poggiandole una mano sul fianco,quasi avessi paura di toccarla...
Lei,in tutta risposta,mi poggiò le mani sul viso..mentre continuava a baciarmi con estrema dolcezza..
Percepivo dai suoi baci che anche lei non aspettava altro...
Ed ora si che mi sentivo meglio,mi sentivo come se fossi nato per una seconda volta..
 
 
*Gavin de Graw: I'm in love with a girl..

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Capitolo 13
*** Talking with my Bro. ***


Una volta richiusa la porta alle mie spalle,posai le chiavi sul mobiletto all'entrata e mi stesi a peso morto sul divano..
Continuavo a ripensare a tutto quello che era successo,ed è stato tutto incredibilmente e fottutamente vero..
L'avevo baciata,guadagnandomi per di più la voglia che anche lei aveva nel ricambiare quel gesto...
Continuavo a passarmi le dita sulle labbra,ripensandola in tutto e per tutto..
Anche al buon odore che pervase le mie narici,e che ancora portavo addosso...
Era appena il primo pomeriggio e i miei pensieri furono interrotti da una chiamata..
"Pronto?" -risposi alla chiamata frastornato-
"Andreas,sono io Cecilia,stai bene?" -chiese-
"Certo che si Cecilia,perchè?" -risposi a quella che era mia suocera-
"Così,volevo chiederti,se il piccolo può mangiare di tutto o se magari è allergico a qualcosa,perchè faremo un rustico a casa mia e prepareremo un pò di tutto pizze calzoni e tutto il resto..."
"Mh beh,direi di si..lui quelle cose le mangia normalmente con me,l'importante è che non ne mangi molto.." -dissi tranquillamente-
"Ok,per il resto come va?" -chiese dolcemente-
"Diciamo bene Cecilia,grazie.." -risposi sorridendo-
"Va bene ora vado,mi reclamano in cucina,ci sentiamo il prima possibile..ti saluta il bimbo.."
"Ora che fa?" -chiesi prontamente prima di chiudere la conversazione-
"Sta giocando col bambino di Markus,è tranquillo..e sta bene,stai tranquillo mh?"
"Mh..va bene,grazie molte Cecilia..."
"Figurati Andreas,a presto allora..."
"Ciao ciao.."
 
Chiusi la chiamata abbandonando il cellulare sul comodino,ritornando a pensare alla mattinata appena trascorsa,continuando a benedirmi in ogni modo per aver agito,anche grazie all'incoraggiamento di mio fratello...
 
Audrey's point of view:
 
Mio dio,mi sentivo come in un altro mondo,e non avevo mai provato una sensazione simile prima d'ora..con nessuno..
Chissà da quanto tempo aveva pensato di parlare con me,ma non ne aveva mai avuto il coraggio..
La sua dolcezza...mi ha sprofondata come se fossi affondata un mare di un'infinità di emozioni e sensazioni provate simultaneamente..
Non sapevo se piangere o gridare per la felicità...
Continuavo a pensare a quel momento così strano e nuovo per me...
Avevo voglia di vederlo,ancora...
Mi aveva infuso una strana voglia e mi aveva aiutata a liberarmi e sciogliermi di nuovo davanti all'amore e al corpo di un uomo...
Chissà quando sarei ritornata a vederlo,mi mancava di già...e stavamo nello stesso paese a svariati metri di distanza...
 
La stretta dei suoi abbracci,mi infonde molta più sicurezza di qualunque altro uomo che ci abbia provato con me..
Lui,a differenza di molti altri,è inanzi tutto dolce...e poi anche passionale..
Eh già,credo proprio di essermi innamorata di lui...
 
Andreas's point of view:
 
"Oh cristo finalmente Andreas ti sei deciso a muovere quel tuo meraviglioso culo..." -esalò Stefan dall'altra parte della cornetta-
"Già..dovevo pur farlo se non volevo perderla no?" -dissi sospirando-
"E ora si può sapere che hai mh?" 
"Mh niente,stavo riflettendo su quello che è accaduto...Stef ti immagini che lei mi dicesse che è stata una debolezza da parte sua?" -dissi in preda all'angoscia che quel momento sarebbe rimasto soltanto un flash-
"Ma che diamine dici Andy?Lei ora in questo preciso momento,starà pensando alle stesse cose che stai pensando tu, e inoltre anche lei come te..non vede l'ora di rivederti...chissà al prossimo appuntamento te la porterai a letto.." -concluse ridendo-
"Stef!" -cercai di ammonirlo-
"Dai Andy sai che scherzo,comunque è già un passo in avanti,e poi è da un bel pò che la conosci..tempo al tempo Andreas,e vedrai che sarà soltanto tua..." -concluse mio fratello con aria di chi la sapeva lunga-
"E tu come le sai queste cose Stef mh?" -chiesi maliziosamente-
"Esperienza fratello,esperienza.." -rispose sicuro di se-
"Anch'io ho dell'esperienza alle spalle,ma non sono ai tuoi livelli.." -risposi seccato-
"Ti ribadisco,che anche il carattere fa la sua parte..." -rispose ancora una volta prontamente-
"Hai ragione,io ho un carattere schifoso.." -dissi quasi sussurrando-
"Non fai schifo Andreas è soltanto che ognuno ha il suo...e tu non devi cambiare per nessuna ragione al mondo,perchè scherzi a parte...tu sei perfetto così..e ce ne fossero davvero di fratelli come te al mondo,perchè solo dio,o qualsiasi entità astratta e superiore,sa quanto io possa essere fortunato ad avere un fratello come te..." -rispose pacatamente facendomi rabbrividire più volte provocandomi delle lacrime partite dal profondo del mio animo-
"Grazie Stef,ti adoro.." -risposi sorridendo-
"Anch'io Sire.." -disse ridacchiando-
"...comunque io adesso ti lascio,torno a studiare..e poi esco con la mia ragazza,se senti il bambino me lo saluti...e poi cosa importantissima,datti da fare con la ragazza,non accetto fallimenti,e ti voglio sicuro di te chiaro?"
"Chiarissimo sissignore si..." -risposi ridendo a mia volta-
"Allora ci sentiamo,A presto Andreas.." 
"Ciao ciao Stef..." -conclusi chiudendo con un semplice scatto la chiamata-
 
Dovevo seguire i consigli di mio fratello,che come sempre risultano infallibili..
Dovevo tornare ad essere più sicuro di me,dovevo mostrarmi più uomo e meno pappamolla..
Dovevo cercare di conquistarla in ogni modo possibile ed immaginabile..
L'avrei resa felice con qualunque cosa...
Eh si... è questo il mio obiettivo..
E di certo lo porterò a termine... a qualunque costo...

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Capitolo 14
*** Sweetest moment. ***


Era da circa un quarto d'ora che continuavo a camminare,stamattina stranamente avevo voglia di camminare a piedi..
Mentre la mia testa era sovrafollata di pensieri,non mi accorsi che ero praticamente arrivato davanti al cancelletto di casa sua..
Sorrisi istintivamente perchè la intravisi ad una finestra mentre rientrava un tappeto dopo averlo sbattuto ripetutamente per togliere la polvere..
Suonai al campanello e il cancelletto si apri in automatico,percorsi lentamente quel piccolo vialetto che conduceva alla porta principale,mettendo nel frattempo il silenzioso al cellulare..
"Ma buongiorno Andreas.." -sorrise alla porta che aprì mentre io mi trovavo sovrapensiero-
"Buongiorno a te..." -sorrisi leggermente con aria maliziosa,facendo un semi inchino con la testa-
"Allora?Che aspetti ad entrare?" -disse facendomi spazio per farmi entrare-
"Grazie.." -sorrisi entrando prima di lei in casa-
"Non far caso al disordine,stavo facendo un pò di ordine,sono sola e dunque ci vuole molto tempo visto la grandezza della casa.." -disse quasi impacciata-
"Tranquilla,casa mia è messa peggio..ora che ci penso anch'io devo fare ordine.." -dissi sorridendole-
I centrimetri tra i nostri corpi diventarono millimetri,millimetri che poi si annullarono quando istintivamente lei mi mise le braccia al collo,cercando un contatto con me,abbracciandomi..
La dolcezza con la quale cercava di stringersi a me,mi aveva provocato diverse scosse di brividi,sopratutto lungo la schiena..
Non c'era un'emozione che si poteva definire in quel momento,era tutto così surreale,così strano...e mi sentivo veramente innamorato..
La strinsi forte e sentivo che stava piangendo sulla mia spalla,mi fece sussultare,mi fece sentire un peso al cuore..
Cercavo di guardarla in viso ma lei abbassava lo sguardo,per non farsi vedere..
Evidentemente c'era qualcosa che la turbava..e io avrei scoperto cosa,perchè non mi andava di vederla in quello stato...
"Audrey,cos'hai?" -chiesi sollevandole appena lo sguardo-
"Mh..non lo so Andreas,improvvisamente ho avuto un nodo alla gola che mi ha fatto scoppiare in lacrime.." -continuò a piangere mentre si stringeva di più a me-
"Ho fatto qualcosa che non va?" -chiesi sedendomi sul divano facendola sedere sopra di me-
"No tu no Andreas.." -rispose singhiozzando-
"E allora cosa?A me puoi dirlo lo sai..." -dissi sorridendole e spostandole di poco i capelli-
"Mh non so..." 
"Audrey..stai tranquilla su.." -l'abbracciai-
"Ho paura.."
"Di cosa Audrey?" -continuai accarezzandole la schiena-
"Di non essere alla tua altezza.." -rispose sussurrando-
"Oh piccola su,non dirlo nemmeno per scherzo.." -ridacchiai appena per tranquillizzarla-
"Non voglio farti soffrire,ne hai passate tante..e con tutti i problemi che hai tu,io ti ho sempre caricato dei miei che erano cose frivole.." -rispose tentando di calmarsi-
"Non devi proprio pensarci,tu sei una persona stupenda..e ora che siamo in argomento volevo dirti che sono disposto a qualunque cosa per conquistarti..."
Per un attimo mi mi guardò dritto negli occhi,poi ad un tratto le sue labbra presero la piega di un sorriso..
"Lo farei davvero,avevo giurato a mia madre di non provarci più con nessuna,ma con te è diverso..voglio provarci,ti voglio e basta.." -dissi determinato-
"Tu...v-vuoi m-me?" -chiese ascigandosi le lacrime-
"Certo.." -risposi annuendo e sorridendole per tranquillizzarla-
 
Apparentemente felice si buttò con le braccia al mio collo e io le diedi istintivamente un bacio sulla testa..
"Vuoi stare qui da me?" -chiese poggiando la mano sul mio petto-
"Se non disturbo.." -le accarezzai lentamente la testa-
"Non disturbi affatto.." -sorrise dolcemente avvicinandosi alle mie labbra dandomi lentamente qualche bacio-
"Meglio così allora.." -sussurrai passandole le dita fra i capelli prima di perdermi profondamente nel bacio-
 
***
"Allora domani ci sono le prime prove,tu vuoi venire?Passo io per prenderti..E credo che domani mi portino pure il bambino perciò siamo tutti.." -dissi accarezzandole lentamente il collo-
"Secondo te,la tua manager può mai mancare?" -rise cercando la mia mano per poter intrecciare le sue dita fra le mie-
"Mh bene,allora da domani ci si rimbocca tutti le maniche.."
"Bravo,così ti voglio.." -sorrise maliziosamente-
"...In tutti i sensi.." -aggiunse prima di scomparire dentro la cucina-
 
Io risi istintivamente,alzandomi con lentezza dal divano per andare e rendermi utile anch'io in qualcosa..
"Ti va di mangiare un bel piatto di penne con sugo leggermente piccante?"
"Mh..direi di si..almeno provo anche come cucini.." -risi-
"...ma in ogni caso vorrei rendermi utile anch'io.." -aggiunsi abbracciandola dalla vita poggiando il mento sul suo collo-
"Se fai così mio carissimo Andreas,mi sa che non mi aiuti per niente.." -disse leggermente imbarazzata,impedita nel muoversi liberamente-
 
Ridemmo insieme e misimo a lavoro,per preparare qualcosa di commestibile..
Mi sentivo bene,e mi piaceva come si stavano mettendo le cose...
Cominciavo ad essere felice e questo era un buon segno...
Speravo vivamente che le cose sarebbero continuate così..e avrei avuto sicuramente la vita che ho sempre desiderato..
E in questo caso,devo assolutamente dare ragione a mia madre..
Più le cose le si allontanano,più le si avranno prima..
Ed infatti è stato così,ma non mi pento di nulla...

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Capitolo 15
*** Audrey's Monologue with Lucy. ***


Audrey's point of view:
 
Quella mattina decisi di uscire presto,volevo farmi una passeggiata all'aria aperta,prima che arrivasse tutto quel traffico in cui non ci si può metter piede..
Continuai a camminare per diversi minuti,e l'unica cosa che sentivo in quel momento era la voce di Andreas,nel mio Ipod..
Era incredibile come le cose si siano evolute,non ero mai stata così fortunata prima d'ora..
Nella vita,come penso accada un pò a tutti,ho sempre ricevuto delusioni in amore e non...e l'unica cosa che mi ha sempre gratificata era il lavoro..
Lavorare con i bambini era sempre stata la mia passione,sin dalle scuole medie..trovavo in ogni cosa dei lavoretti da fare con i bambini..
Dopo aver finito il liceo ho intrapreso gli studi universitari che si basavano più o meno sulla psicologia del bambino..
Ed infine qualche anno fa,riusci ad aprire con il consenso ed il finanziamento da parte dello stato,un'asilo privato..dove avrei potuto occuparmi di un certo numero di bambini,dove avrei potuto far svolgere loro delle attività divertenti e costruttive..dove avrei potuto fargli imparare le prime cose,come i contare e leggere anche attraverso dei giochi..
Finchè non conobbi Christopher,un bambino dolcissimo e calmo, molto diverso dagli altri,ogni mattina era come se mi desse una carica in più quel bambino...
Come se anche in una giornata no,lui riusciva a darmi la forza per continuare...
E' sempre stato un bambino strepitoso,e lo è anche adesso...
Poi un giorno conobbi suo padre,del quale adesso sono innamorata perdutamente..
Mi ha combiato la vita...
Devo tutto a lui,che mi ha fatto capire quale sono i veri problemi della vita...
Non che io non lo sapessi ma,a volte è sempre meglio che ci sia qualcuno accanto e che ti sproni a vivere come meglio puoi,affontando ogni problema,finchè è possibile,semplicemente sorridendo...
Ed io glielo avevo promesso,avevo promesso di continuare a vivere,di non farmi abbattere per qualsiasi cosa,di continuare a sorridere...
Improvvisamente un fortissimo profumo di fiori freschi interruppe il fluire dei miei pensieri,ebbi così un'idea e mi recai,dopo aver staccato e riposto l'ipod nella borsetta,dentro il fioraio,che era di propietà di Julia,la sorella maggiore di mia madre...
"Buongiorno.." -dissi togliendomi gli occhiali e riponendoli sulla testa-
"Oh ma buongiorno cara,come mai da queste parti?" -chiese mia zia,mentre era indaffarata a servire,con l'aiuto di un'altra ragazza,dei clienti-
"Niente zia,devo recarmi al cimitero ed ho bisogno di fiori.." -sorrisi-
"Cristel vai e servi pure mia nipote,ci penso io qua..."
"Si signora vado subito.." -sentì che rispose prontamente la ragazza-
 
Io nel frattempo ero assorta nel guardare tutti i fiori esposti,ci saranno quasi ogni tipo..
"Mi dica signorina..cosa desidera comprare?" 
Sorrisi,ricordando di quando Andreas mi raccontò quando ebbe il primo appuntamento con Lucy,e le regalò le margherite,che erano i suoi fiori preferiti,ed una rosa,posta al centro del mazzo..
MI descrisse tutti i particolari,e ora che conoscevo qualcosa del suo passato,ne potevo trarre esempio..
"Vorrei fiori misti,che siano tutti bianchi,la maggior parte però devono essere margherite.." -sorrisi alla ragazza che gentilmente prendeva fiori di ogni tipo-
"Ha una cifra che vuole spendere?" -mi chiese-
"No,no puoi mettere qualsiasi fiore,per me va bene.." 
Dopo quel breve 'colloquio' mi avvicinai al bancone dove quella ragazza mi stava sistemando i fiori,dopo di che pagai salutai mia zia ed uscì dal negozio..
Il cimitero distava si e no,dieci minuti,a piedi dal fioraio di mia zia..
Silenziosamente continuai a camminare,finquando non mi accorsi che stavo per entrare in quel luogo tetro anche di giorno..
Io non sapevo minimamente dove si potesse trovare il posto di Lucy,però avrei domandato a qualcuno..
Dopo aver incontrato un anziano signore,forse il custode del cimitero,chiesi dove fosse la persona che cercavo e mi indicò il posto diritto a noi..
Ci arrivai dopo aver fatto un bel pò di scalini,mi avvininai e feci il segno della croce..
 
Era incredibile,era tutto fottutamente strano,vivere la vita con spensieratezza,per poi morire..così d'un tratto per colpa di qualcuno irresponsabile..
Più guardavo la foto,più adesso capivo,tutto quello che ha provato Andreas perdendo una giovane moglie..
E poi il piccolo,loro figlio era appena nato e non aveva avuto modo di conoscere la madre..
 
Io odio le ingiustizie della vita...
 
Mi inginocchiai davanti alla tomba e le rivolsi qualche preghiera..mi sembrava il minimo..
Poi mi alzai,mi tolsi il giubottino e la borsa,li riposi in un angolino ed accuratamente le mettevo i fiori freschi nel vaso..
"Sai Lucy,io non ti conosco,ma quando conobbi Andreas,mi parlò quasi subito di te..."
"...Mi raccontò dell'incidente...del suo dolore fisico e poi morale.." -continuai mentre toglievo i fiori gia secchi-
"Ha passato questi anni in casa,solo a comporre musica,come il suo solito.."
"Ah già..che sbadata io mi chiamo Audrey e sono stata la maestra del piccolo Christopher per due anni..è un bambino dolcissimo..ora fa la prima elementare..dovresti vederlo,ora che so come sei,un po ti ci assomiglia sai?" -risi appena-
"Comunque Andreas mi ha raccontato quasi tutto di voi,l'ho interrotto io,perchè non volevo che gli facesse male ricordare...a me basta sapere quello che mi ha raccontato.."
"Mi ha raccontato anche di quando tu gli dicesti che qualunque cosa sarebbe potuta accadere lui e il bambino avrebbero dovuto continuare ad essere felici.."
"Io ho cercato e sto cercando di fare il possibile...Lui adesso è felice,esce spesso e insieme ai ragazzi della band ritorneranno a suonare,perchè l'ho incoraggiato io...credo che la musica sia una delle cose che lo può aiutare...sono sicura di non aver fatto la cosa sbagliata.." -continuai riponendo stavolta i fiori puliti e freschi nel vaso-
"Ora io...beh credo di amare Andreas,e se le cose dovessero andare per il meglio..ti prometto di farlo felice..proprio come tu desideravi... e ti prometto di prendermi cura del piccolo..." -aggiunsi mentre delle lacrime solitarie rigavano il mio viso-
"Ora devo andare a casa,più tardi ci saranno le prove del gruppo e io come manager non posso mancare di certo.." -risi tirando su il naso e continuando a sorridere amaramente-
"Ci si vede...ciao ciao Lucy.."
Ripresi la borsa e il giubottino e dopo aver salutato,l'anziano signore che stava pulendo per terra all'entrata del cimitero,uscì da quel luogo,con il cuore meno pesante..
Come se averle fatto visita mi avesse liberata..
Ed ora mi aspettava una lunga giornata di lavoro..

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Capitolo 16
*** Prima il dovere,poi il piacere.. ***


Andreas's point of view:
 
Più tardi..
 
Ero appena arrivato a casa di Audrey,oggi mi spettava una lunga giornata di lavoro,e per lei sarebbe stata la prima giornata da manager..avrebbe dovuto tastare un pò il terreno e farsi venire idee per eventuali tour,dischi e interviste..
Lei sarebbe stata la mia,ma anche nostra come gruppo,futura porta voce..
"Audrey sono sotto puoi scendere se sei pronta.." -le dissi al citofono-
"Certo prendo il portatile e arrivo.." 
"Ok io sono in macchina.."
Dopo averla avvertita che io stavo fuori ad aspettarla,ritornai in macchina accendendo un pò di aria condizionata..
"Papi,ma poi pomeriggio andiamo al centro commerciale?" -chiese il piccolo da dietro-
"Certo piccolo mio,e vuoi che venga anche Audrey...?" -chiesi girandomi dietro per guardarlo-
"Chi la maestra?" -chiese con lo sguardo perso nel vuoto-
"Si certo,ma ora lei non è più la tua maestra.." -gli dissi sorridendo-
"E lei perchè viene con noi stamattina?" -chiese innocentemente-
"Perchè adesso lei lavora con il papà..fa la manager,sai cos'è?"
"No papi cos'è?" -chiese sorridendo giocando con le manine-
"Praticamente è come se lei facesse da segretaria a me.." -dissi semplicemente-
 
"Buongiorno Andreas" 
"Buongioro a te Audrey.." -sorrisi maliziosamente tendendo gli occhiali ancora agli occhi-
"Oh ma che meraviglia..c'e pure il piccolo stamattina.." -disse con sguardo felice mentre Christopher agitava la manina per salutarla-
"Si per oggi viene con noi,ma domani va a scuola chiaro?" -dissi quasi severamente-
"Si papi va bene.."
 
***
"Finalmente siete arrivati.." -Intervenne Yu sospirando-
"Si,scusatemi è colpa mia,ho fatto tardi nel prepararmi.." -intervenne Audrey quasi come se si volesse scusare-
"Ohw ma guardate un pò chi c'è.." -disse Kiro avvicinandosi al piccolo che stringeva la mia mano-
"Amore su è Kiro non ti mangia mica.." -sorrisi vedendo il mio bambino leggermente impaurito,dopo un pò Christopher si lasciò andare e andò in braccio a Kiro-
"Allora oggi faremo così.." -dissi poggiando tutto su una scrivania-
"Se siete d'accordo faremo un pò di prove generali,di canzoni a caso..fra tutte quelle che abbiamo fatto.." -aggiunsi-
I ragazzi per un attimo si gurdarono a vicenda,poi guardarono me ed annuirono,d'accordo probabilmente sul programma che avevo in mente per quel pomeriggio..
"Tu,Audrey..vedi un pò se riesci ad organizzarci qualche serata..fai un pò di ricerche e prendi appunti di locali,più o meno seri...d'accordo?"
"D'accordissimo Andreas.."
"Bene mi pare che io abbia detto tutto,se non avete niente da chiedere possiamo incominciare.." -dissi posizionandomi al microfono-
E vedendo che non avevano niente da aggiungere,diedi l'attacco ed incominciammo dalla famosissima,allora,Escape to the stars..
 
Audrey's point of view:
 
Mi piaceva da matti,il fatto che abbia ripreso in un certo senso il 'comando' della situazione..
Sono sicura che prima o poi ritorni ad essere la divah (proprio come lo chiamavano i fans) di una volta.
Sorridendo mi misi a spulciare alcuni siti,abbastanza seri e professionali,alla ricerca di locali dove poter organizzare eventi per i ragazzi..ero stata io ad incoraggiarlo ed ora avrei fatto di tutto per aiutare lui e la band a riemergere..
Mi appuntai alcuni recapiti telefonici e indirizzi email,e continuavo la ricerca in altri siti,semi affidabili..
Ogni tanto davo anche un occhiata a Christopher che era seduto sul piccolo divanetto e seguiva le prove quasi incantato,come potevo biasimarlo?
Quando cominciarono a provare Je ne regrette rien del loro secondo album 'Toyz' mi misi anch'io a cantare come una pazza a sguarciagola,vedendo che anche Christopher si stava divertendo a seguire la canzone,mentre era eseguita dal padre con il resto della compaggine..
Ripresi il mio lavoro,una volta che finita quella canzone ripresero con un'altra tra le tante famose..
 
***
Nel pomeriggio una volta finite le prove,ci recammo,come promisi al mio bimbo,al centro commerciale tra i tanti,più vicino a noi...
Lui camminava spensierato davanti a noi,insieme a Stefan,che ci aveva raggiunto direttamente li,e a Jenna,la sua ragazza..
Io e Audrey eravamo più distanti,camminavamo molto lentamente e mi sembrava di rivivere la prima sera che uscimmo insieme,nessuno di noi aveva preso parola subito,ma quando ci scogliemmo,fummo come dei vulcani,in continua eruzione...
La vedevo leggermente distante,come se qualche pensiero negativo la turbasse,aveva lo sguardo perso..
"Audrey sei con noi?" -chiesi ridendo-
"Si si certo.." -mi rispose sorridendo-
"C'e qualcosa che non va?" -chiesi cautamente-
"Mh no tranquillo,ho intravisto il mio ex..tutto qui.." -rispose alzando appena le spalle-
"E la cosa ti fa ancora male,dopo tanto?" 
Le chiesi prontamente con un tono leggermente urtato,anche se non avrei dovuto dimostrarlo più di tanto lei non era ancora mica la mia ragazza...
"No no,più che altro mi fa male ricordare,come mi ha trattata per tutti quegli anni che siamo stati insieme.."
Tirai un sospiro di sollievo,almeno non aveva nostalgia del suo ex..
"Hey lascialo perdere vieni qui.." -dissi avvicinandomi a lei-
"Si?" -dissi rivolgendosi dolcemente a me-
"Niente piccola,adesso tu sei con me,e non devi pensare a nulla,deve soltanto avvicinarsi quel biforco,lo stendo in men che non si dica..." -dissi convinta suscitando la sua risata-
"hahaha Andreas non farmi ridere lui è un tipo palestrato.." -dissi tra le lacrime mentre rideva quasi convulsamente-
"E beh?Lo stendo lo stesso..." -dissi ancora più convinto-
"..potrà essere un tipo palestrato quanto vuole,ma a me non mi batte..e poi dietro tutta quella montagna di muscoli,si nasconderà un tipo senza cervello.." -aggiunsi-
Lei continuava ridere..dovendosi addirittura fermare per sedersi..
Ottimo,almeno ero riuscita a farla ridere...
Si rialzò dopo un pò,si ricompose e mi guardò dolcemente negli occhi..
"Continuiamo?" -sorrise-
"Certo.." -sorrisi prendendola per mano,intrecciando le dita tra le sue-
 
***
Audrey's point of view:
 
Mi piaceva parecchio quel centro commerciale e poi avevo già fatto un bel pò di acquisti...
Finalmente dopo tanto conobbi anche il fratello Stefan,e visto che c'eravamo anche la sua ragazza..
Si poteva vedere lontano un miglio quanto si volessero bene i due fratelli..
Si poteva vedere anche il rapporto di Stefan con il nipote e di Jenna,con Andreas..
A lui sembrava non gli desse fastidio averla come cognata..
Non aveva mai avuto da ridire per la ragazza di suo fratello,e poi mi aveva sempre detto che l'importante era che piacesse a lui...
E' una ragazza dolcissima,non era certamente una di quelle che portano solamente abitini striminziti per farsi notare..
Poi se avevo ben capito studiava anche lei nello stesso corso di laurea di Stefan,il che spigava tutto..
Era una ragazza dolce,simpatica e studiosa..
Con la testa sulle spalle insomma.
Mentre Andreas parlava con Stefan,Jenna mi invitò ad andare con lei,in un negozio dalla parte opposta alla gelateria,nella quale ci eravamo fermati..
Informai gli uomini del nostro temporaneo allontanamento e la raggiunsi..
"Eccomi,li ho dovuti informare che ci saremmo allontanate per un pò.." -sorrisi-
"Certo hai fatto bene Audrey.."
 
Da notare che era anche una ragazza sicura di se,per niente timida..
"Posso permettermi di dirti che sei davvero una bella ragazza?" -dissi improvvisamente-
"Oh,ma grazie..lo sei anche tu.." -sorrise stupita-
"...da quanto conosci Andreas?" -aggiunse-
"Da due anni e qualcosina in più...tu?" -chiesi-
"Oh beh,calcolando che io e Stefan stiamo insieme dal quarto liceo e siamo al terzo anno del corso di laurea,sono quasi cinque anni.." 
"Oh..quindi sai anche tu.." 
"Si anch'io so di Lucy,era una bella donna, e il piccolo è proprio uguale a lei.." -rispose con un'aria malinconica mentre si guardava intorno alla ricerca di qualcosa di originale-
"Già,io sono stata la maestra d'asilo di Christopher,lo sapevi?" -dissi per cambiare argomento-
"Oh..mi pare che Stefan mi abbia accennato qualcosa.."
 
Stefan?Che centrava lui se mi aveva appena conosciuto?E pur volendo che Andreas ne avesse parlato con suo fratello,gli aveva mai potuto raccontare tutti i minimi particolari?
 
"Io infondo sapevo gia che tu piacevi ad Andreas.." -disse carinamente mentre guardava il prezzo di un paio di leggins leopardati-
"Ah si?" -dissi stupita-
"Certo,gli piaci da molto... Aspetta! Oddio,non dirmi che non te l'ha detto? Perdonami,non sapev..."
"Tranquilla Jenna,me l'ha detto...ma non pensavo mai... che insomma..oddio gli piaccio da così tanto e lui me l'ha detto qualche giorno fa??" -dissi esasperata-
"Come?E tu non mi dire che non lo avevi capito.." -riprese guardandomi sconcertata-
"No..beh si l'avevo capito,ma perchè lui è stato sempre gentile con me.."
"Ragazza mia,quelli sono gli unici segnali che gli uomini riescono a mandare.." -rise pagando un capo dirigendoci poi fuori-
Raggiungemmo poco dopo i ragazzi che erano ancora al tavolino,ed insieme a loro continuammo a fare compere e poco dopo ce ne tornammo a casa..

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Capitolo 17
*** @ Andreas's Home. ***


"Il piccolo sta dormendo,e ora abbiamo un pò di tempo per parlare.." -sussurrai una volta arrivato all'ultimo scalino della scala che portava al piano superiore-
"Oh..i bambini si stancano facilmente quando si fa un'uscita.." -rispose sorridendo,mentre era seduta con addosso solo il suo vestitino bianco-
"Già..e poi ha anche un pò di febbre..sarà forse perchè sta cambiando i denti?" -chiesi mentre mi sedevo accanto a lei-
"Può essere,i bambini sono debolissimi perciò si ammalano per tutto.." -rispose semplicemente-
"Perdonami,torno subito...vado in cucina a prendere una cosa.." 
Le sorrisi malizioso,abbandonandola ai suoi pensieri per qualche minuto,mentre io mi ero recato in cucina a prendere una bottiglia di vino rosso e due bicchieri,il tutto da poggiare su un vassoio d'argento..
"Eccomi qui.." -dissi entrando nel soggiorno-
"Oh..il vino,è quello che mi ci vuole un pò adesso..." -disse massaggiandosi i polsi-
"Vedi che ora ti leggo anche nel pensiero?" -risi versando il contenuto liquido in quei due bicchieri eleganti-
"Sai Andreas,io ti ammiro.." -esalò improvvisamente-
"E perchè mai?" -mi girai improvvisamente stupito-
"Perchè tu sei riuscito a tirar avanti te e il bambino da solo...c'e chi non ci sarebbe riuscito.." -spiegò sorridendo appena,mentre teneva in mano il bicchiere-
"Beh,è tutta questione di volontà Audrey..io ho tenuto duro per Christopher,perchè avevo solo lui,e ho fatto di tutto purchè non gli pesasse la situazione.." -dissi incrociando le gambe sul divano sorseggiando del vino-
"In effetti è questo quello che intendevo.." -sorrise appoggiando la testa sullo schienale del divano-
"Sei stanca?" -chiesi-
"Un pò..." -rispose sorridendo ad occhi chiusi-
"Vieni un pò qui.." -dissi mettendomi comodo contro il braccio del divano,piegando e divaricando leggermente le gambe-
"Mh?"
"Vieni su.." -le dissi indicandole di venire ad appoggiarsi al mio petto,lei non se lo fece ripetere ancora una volta e si sdraio sul divano,con la testa e il busto appoggiata a me-
"Stai comoda?" -chiesi accarezzandole i lunghi capelli color cioccolato-
"Si,sto benissimo e mi sento come se fossi protetta.." -rispose poggiando poi una mano sul petto-
"Beh,io sono pronto a proteggerti da qualunque cosa.." -dissi seriamente-
"Ohw ma tu sei un angelo Andreas..quante persone bramerebbero a quest'ora per essere con te al posto mio.." -disse a tratti ridendo-
"Purtroppo io non sono una macchina,e quando mi innamoro mi innamoro e non faccio favori a nessuno.." -dissi ridendo anch'io per rendere meno pesante quell'affermazione-
"Dimmi Andreas,hai sofferto prima di incontrare Lucy?" -chiese dolcemente-
"Ossi tesoro..non hai idea quante volte.." -risposi tranquillamente mentre continuavo a coccolarla-
"Mi dispiace sai?" -disse quasi cotta di sonno-
"Non importa,quello è il passato..ora siamo al presente.." 
"Andreas,oggi non ti ho visto la collana...non la porti più?"
 
Eccolo. Tasto dolente.
 
"Mh beh,credo che visto che sto conoscendo te e quello è parte del mio passato..non mi sembra bello tenerla al collo..Io la tenevo perchè finchè non ho incontrato te,per me ero ancora sposato con Lucy,perchè ce lo siamo promessi sull'altare..e io le promesse le mantengo..."
"Guarda che per me,la puoi tenere...è l'unico ricordo che hai di tua moglie..a me non da alcun fastidio,anzi..è una cosa dolce che tu la ricordi così.."
"Figurati..stai tranquilla..ho anche altri ricordi,come le esperienze e le avventure da giovani.." -risi appena sentendo un nodo alla gola-
Lei si alzò subito per guardarmi in viso mentre io cercavo invano di trattenere le lacrime..
"Hei guarda che puoi piangere non devi trattenerti.." -mi disse dolcemente accarezzandomi la guancia sinistra-
Silenziosamente le lacrime scesero giu da sole,mi sentivo bene con Audrey e lei faceva di tutto per farmi sfogare ogni cosa che mi rendeva terribilmente triste o incazzato..
Dopo pochi minuti lei mi abbracciò stretta a se,con le labbra che soffiavano sul mio collo..
"Andreas,la vuoi sapere una cosa?"
"Mh?" 
"Stamattina sono andata a trovare Lucy,per la prima volta in due anni...E beh,ci ho parlato un pò con lei...avevi una bella moglie sai?Veramente una bella ragazza..e immaginavo che tu non ti saresti fatto scappare una tipa come quella,quando vi siete conosciuti.." -disse quasi sussurrando-
"...beh dopo,quasi alla fine le ho promesso una cosa,vuoi sapere cosa?" -chiese dolcemente guardandomi negli occhi-
Io annui lentamente,non riuscendo a parlare per via delle lacrime..
"Beh,le ho detto che io credo di amarti...e le ho promesso che se le cose andassero bene fra di noi,io mi sarei presa cura di voi..e reso felice te.." -sussurrò al mio orecchio facendomi rabbrividire-
"E poi è vero,io non credo di amarti...ora ne sono più che convinta.." -sorrise dolcemente con gli occhi lucidi-
Era terribilmente dolce mentre mi parlava,e io non sapevo più resisterle..amavo il modo in cui mi tratta..amo la situazione che si è creata tra di noi...una situazione piuttosto intima,ed un rapporto che si basa prima di tutto sulla fiducia..
Siamo fra l'essere amici e l'essere qualcosa di più..
Le presi il viso fra le mie mani e la guardai intensamente negli occhi..
Lei è la mia felicità...la felicità che ho sempre aspettato,e che adesso finalmente ho trovato..
La cominciai a baciare dapprima lentamente con dolcezza,poi ci misi sicurezza e voglia..rendendo quei baci,prima casti,poi passionali..
Ci stringemmo in un abbraccio che non ne voleva sapere di sciogliersi..
Rimanemmo così finquando entrambi felici del momento non crollammo,una nelle braccia dell'altro,accolti in un abbraccio più sicuro del caro Morfeo.

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Capitolo 18
*** Je ne regrette rien. ***


Mi svegliai tutto sudato,forse impaurito dal sogno che mi fece svegliare di soprassalto..
Era un periodo particolare quello,ma ero felice perchè da un lato credevo di aver trovato l'amore..
E se la cosa potesse essere vera,più di quanto lo sia ora..
L'amore è sdraiato sul letto accanto a me..
Sono sicuro che sia la persona giusta,sto bene con lei..e non è la solita tipa oppressiva...
E' la persona che lascia i propri spazi,che non ti opprime...
Istinitvamente le passai una mano sul viso,sorrisi vedendola respirare e dormire beatamente col sorriso stampato in viso..
MI alzai per farmi una doccia fresca..
Non potevo fare a meno di pensare all'immensa fortuna di cui ero circondato..
L'Amore ed il ritorno alla musica..
Cosa avrei potuto chiedere di più?
 
Mentre l'acqua continuava a scorrere fluidamente sul mio corpo,la voce di Audrey mi fece tornare alla realtà..
"Andreas.."
"Dimmi.." -dissi chiudendo il getto dell'acqua-
"Niente,volevo assicurarmi che eri tu sotto la doccia.." -la sentì ridacchiare con un pò di voce impastata dal sonno-
Risi,e uscito dalla stanza con un paio di pantaloni leggerissimi e andai a sedermi accanto a lei sul bordo del letto...
"Buongiorno.." -le sorrisi guardandola dritta negli occhi-
"Hai i capelli bagnati?" -chiese lei con un filo di voce-
"Si..sono uscito adesso dal bagno,hai sentito anche tu che mi stavo facendo la doccia no?" -continuai accarezzandole la guancia-
"Mmh si..ti ho sentito quando ti sei alzato dal letto..e ti sentivo quando mi accarezzavi..." -sorrise teneramente-
"Cosa??Brutta furbacchiona facevi finta di dormire.." -sorrisi e mi finsi stupito prima di incominciare a farle il solletico-
"No,il solletico no,ti prego.." -continuò a ripetermi dimenandosi dalla mia presa-
"Ossi bambola ora tu la paghi,perchè hai fatto finta di dormire.." -dissi ridendo con un tono di voce che si avvicinava al malefico-
Tempo niente mi ero ritrovato a quattro zampe sopra di lei,era una posizione alquanto imbarazzante,infatti nessuno di noi parlò più.. e lei voltò lo sguardo dall'altra parte..
 
"E' meglio che mi alzi va.." 
"Mh..no aspetta.." -disse improvvisamente poggiando la mano sul mio fianco-
"Mh?" -continuai a guardarla negli occhi curioso di quello che sicuramente stava per dirmi-
"Sai..ho...ho voglia di.." -cominciò a dire teneramente-
"Hai voglia di?" -continuai io con voce bassa e sensuale 'annusandole' il collo-
"Voglio sentirmi tua,voglio fare l'amore con te.." -disse tutto d'un fiato-
"Lo senti davvero?Cioè lo vuoi davvero?" -chiesi dolcemente riempiendola di baci su tutto il viso,mentre lei cercava di annuire-
"Lo voglio,e lo sento già da un pezzo...non credo di riuscire ad aspettare ancora di più.." -rispose estasiata mentre stringeva le mani sulle mie spalle e si godeva i baci-
Io le sorrisi e tornai ad occuparmi del suo collo passandoci la lingua e le labbra,tentando più dolcemente possibile di spogliarla dei pochi indumenti che portava addosso..
Era una situazione strana,ma finalmente nessuno dei due doveva dirsi altro..
Finalmente erano solo i sentimenti e i nostri corpi a comunicare il resto...
Molto lentamente anche lei riuscì a togliermi gli unici indumenti che portavo addosso,rimanendo così in pochissimo tempo nudi,il corpo di uno contro quello dell'altra..
Dopo alcuni minuti di 'preliminari' riuscì finalemente ad entrare dentro di lei,provocandole un leggero sussulto..
Le sue mani poggiate sulla mia schiena,le mie poggiate pericolosamente sulle sue natiche per farle sentire al meglio ogni mia spinta che la faceva letteralmente impazzire..
I nostri respriri si fecero più pesanti,e i gemiti erano l'unica cosa che si poteva udire riecheggianti in tutta la camera..
"Mmh oddio si..si si così.."
"mh ti piace eh?" -continuai ansimando e sorridendole maliziosamente mentre continuavo con le spinte che andavano man a mano ad accellerare-
"mmh si che mi piace,e ti voglio sentire sempre più forte e dentro di me.." -continuò lei ansimando e stringendo le sue unghie nella mia pelle-
Le spinte si facevano più forti e i nostri respiri più intensi,era così per la prima volta che mi univo ad un corpo che non era mio,che desidero con tutto me stesso..
"mmh dio Andreas.." 
"Cristo se mi fai impazzire tu..."
Ansimando lei mi strinse le unghie sulla schiena arrivando subito dopo al culmine del piacere,provocando anche a me ondate intense e vibrazioni che non provavo da tempo..
Sfiniti e appagati dall'ondata di piacere regalataci da entrambi,ci addormentammo abbracciati in posizione fetale..
Era veramente da molto che non provavo sensazioni del genere..
E finalmente,dopo tanto era successo di nuovo,non avrei potuto desiderare di meglio..
Amare una donna,e il dono più bello che dio avesse potuto donarmi...

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Capitolo 19
*** Break the night with colour. ***


Ero sveglio da diverse ore,la prima cosa che feci da sveglio fu scendere giu in cucina a prepararmi una bella tazza di tea..
Ero felice e la mia testa era stracolma di idee che nascevano ogni secondo e tutto questo perchè avevo ripreso a lavorare come una volta,con voglia e dedizione,quasi se fossi sempre spinto da qualcuno..
Mi misi al pianoforte,quello stesso pianoforte che Lucy mi regalò per augurio perchè anche se non amava il mondo in cui vivevo, credeva nelle mie capacità...
Provai a poggiare le dita sui tasti per vedere se grazie alle emozioni che dominavano il mio animo,ne potesse uscire qualcosa..qualche melodia..
In quel momento non mi ricordavo che che Audrey e Christopher stessero dormendo e mi immersi nella musica che non so per quale motivo mi fece scoppiare in un silenzioso pianto..
Saranno i ricordi?Beh,si può essere,ma ormai quello era il mio passato,ero riuscito a mettere tutto da parte....
Perchè proprio ora i ricordi avevano deciso di riemergere?Perchè?
 
Dopo una buona mezzora chiusi la tastiera e affondai il mio viso nelle mani,sentendo poi che un paio di mani,lentamente e delicatamente venivano battute da qualcuno..
"Complimenti,molto bravo Andreas.." -disse quasi in un sussurro Audrey-
Sussultai,non poteva essere mi aveva seguito tutto il tempo senza dire niente,e se avesse notato anche le mie lacrime?
"E...e tu da quanto sei qui?" -chiesi-
"Da quanto hai incominciato.." -rispose semplicemente sospirando-
"Oh beh.."
"Te l'ha regalato Lucy il pianoforte?" -chiese appoggiandosi con i gomiti sullo stesso-
"Si.."
"E ora cosa ti succede?Perchè sei di poche parole?" -chiese preoccupata-
"...Vabbè ho capito..me ne vado a casa mia,quando hai bisogno chiama pure,non ti fare problemi.." -prese la borsetta e il giubottino e scomparse dietro la porta-
Non avevo la minima idea del perchè mi sentissi sempre triste,nonostante avevo tutto quello che potevo desiderare dalla vita...
Con amarezza mi alzai dal pianoforte e mi diressi in cucina per preparare la colazione al mio bambino,avevo molto da sbrigare dopo che lo avrei accompagnato a scuola..
Mentre ero sovrapensiero una vocina tenera mi fece ritornare alla realtà..
 
"Buongiorno papi.."
"Buongiorno piccolo mio..hai fame?" -chiesi senza farmi vedere in viso-
"Certo papi...ma dov'è Audrey?" -chiese sedendosi al tavolo-
"E' andata prima al lavoro,la raggiungo dopo piccolo mio..non voleva svegliarti.." 
 
Che padre esemplare,ero riuscito a mentire a mio figlio..
 
"Ti posso fare una domanda papi?" -chiese mentre giocherellava con la scatola di cereali-
"Certo piccolo mio dimmi pure..." -dissi servendogli la tazza di latte dandogli un leggerissimo bacio sulla testa-
"Tu vuoi bene a Audrey?" -chiese innocentemente mentre si versava i suoi cereali preferiti nel latte-
"Certo che si piccolo,perchè?" -chiesi facendo il finto tonto-
"Ma diventa mia mamma?" 
"Cosa?"
"Io so che quando due persone si vogliono bene e stanno insieme,poi si sposano..quindi se tu e lei vi sposate,lei diventa mia mamma no?"
 
Non me ne ero ancora accorto che mio figlio era diventato così perspicace..
 
"Ma non è detto che se la voglio bene io,mi voglia bene lei piccolo.." -dissi  sedendomi accanto a lui-
"Ma si ti vuole bene,ogni volta che ti guarda i suoi occhi si fanno più chiari..lucidi.." -disse appena-
 
Touchè pour la deuxieme fois.
 
***
"Ci vediamo all'uscita papi.." -disse Christopher mentre scendeva dalla macchina-
"Piccolo niente bacio al papi?" -dissi sorridendogli-
"Si certo papi.." -disse avvicinandosi a me per darmi il bacino-
"Vedi che se non riesco a venire a prenderti io viene qualcuno della band a prenderti ok?" -dissi prima che si allontasse-
"Va bene papino,a dopo.."
Come era appena iniziata per lui la giornata,anche per me ne cominciava una per niente facile..
Dovevo farmi perdonare da Audrey,così prima di recarmi alla sala prove mi fermai al fioraio per ordinare un bouquet,con tanto di bigliettino..
Quella mattina ero sicuro che mi sarei fatto perdonare come si deve..
Nel bigliettino le avevo scritto solamente un chiaro "PERDONAMI,VUOI SPOSARMI?"
Pagai il mazzo di fiori e la consegna,lasciando per iscritto anche l'indirizzo dove dovevano essere consegnati...
Uscii dal fioraio,mi rimisi alla guida,e arrivai tempo niente alla sala prove,erano tutti li,compresa lei,intenta a fare non so cosa con pc..
O molto probabilmente voleva semplicemente evitarmi..
Ma non le potevo dare torto...quello strano sono io..
 
Band's point of view:
 
"Ahi ahi,se lei e Andreas sono arrivati separatamente ci deve essere qualche problema..." -sussurrò Yu mentre lucidava la sua chitarra-
"Ma i fatti tuoi mai vero?Meno male che quello impiccione sono io poi.." -rispose Kiro-
"Ma ragazzi fatevi semplicemente i fatti vostri,avranno litigato no?E' normale in una coppia.." -rispose Romeo-
"Mi meraviglio come non ci abbia detto nulla.." -esordì Shin guadagnandosi un'occhiataccia da tutta la combriccola-
"E secondo te viene dire a noi quello che succede fra loro due?" -rispose quasi ovviamente e argutamente Romeo-
"Perchè no scusa?" -ribattè Shin-
"Perchè lei ovviamente avrà pensato che noi avremmo detto qualcosa appena Andreas fosse arrivato-
 
La discussione dei ragazzi alias 'commarelle pettegole' finì nello stesso momento che lo stesso Andreas entrò nella stanza con atteggiamento da divah qual'era...suscitando stupore..
"Buongiorno ragazzi.."
"Buongiorno Divah.." -rispose Yu simpaticamente seguito poi dagli altri che mano a mano prendevano il proprio posto-
"Allora ragazzi mi divreste fare un favore,qualcuno di voi oggi dovrebbe andare a prendere Christopher a scuola,per oggi possiamo uscire prima da qui...e un'altra cosa,qualcuno di voi dovrebbe tenere il piccolo per qualche ora...devo...ecco devo sistemare una questione..." -dissi sistemando il microfono-
Tutti capendo mi sorrisero...
"Senti Andreas,posso andare io a prendere il bambino..poi lo porto a casa mia così lo faccio stare con mio figlio.." -si propose Yu-
"Ti ringrazio Dirk,ti devo un favore.." -dissi sussurrando-
"Figurati,è tutto ok..dopo tutti i favori che tu hai fatto a me,sarebbe il minimo..." -aggiunse sorridendo-
Le prove incominciarono e mi sentivo davvero carico,avevo voglia di sfogarmi cantando..Dopo quasi un mese eravamo riusciti a prendere il ritmo che avevamo anni fa...
Allo stesso tempo,sentivo un peso sullo stomaco perchè,vedere che Audrey era li nel suo angolino senza ancora aver detto una parola,mi faceva male..
Le ore passavano inesorabilmente,e improvvisamente Audrey chiese la nostra attenzione..
"Sentite ragazzi,mi dispiace interrompervi,ma ho ricevuto la mail di conferma dal gestore del locale a cui circa un mese fa avevamo mandato una richiesta..Ha risposto dicendo che dopodomani sera è disponibile per farvi suonare,pagano bene,a condizioni che noi,o meglio voi come gruppo facciate pubblicità al locale..e a parer mio,vi conviene farlo perchè la pubblicità voi la fate anche nelle locandine e non dovete sforzarvi più di tanto,poi che ne so,possiamo farla anche sul web annunciando che suonerete li..però intanto voi i soldi li prendete belli lisci,che ne dite?" 
Ci fu un attimo di silenzio,poi Kiro prese parola..
"E' un'idea geniale,perchè noi ci facciamo i soldi e allo stesso tempo non ci dobbiamo ammazzare per fare la pubblicità,ognuno di noi potrà annunciarlo sul proprio social network poi prepareremo le locandine e il gioco è fatto.." -ammise convinto-
"Volevo aggiungere che per quanto riguarda le locandine,le posso fare e stampare io..così si risparmia anche li..dovete solamente dirmi se accettiamo l'invito e mi metto subito a fare la locandina"
"Per noi va benissimo..." -risposero Yu,Kiro,Shin e Romeo
"A te va bene?" -mi chiese nervosa-
"Certo,certo..." -risposi-
"Ottimo Audrey,tu si che ci sai fare.." -disse Romeo dandole il cinque-
"Caro,io cerco di fare al meglio il mio lavoro...e sono grata a chi me lo ha dato,non come qualcuno di mia conoscenza.." 
Cercò di farsi sentire da me,alzando la voce,io cercai di ignorarla guardando un attimo il mio cellulare..
Sentivo che non avrei retto per molto,ma comunque mi rimisi all'opera ultimando le prove insieme ai miei amici..
 
***
"Allora ci vediamo domani,ciao ciao ragazzi.." -disse Kiro uscendo dallo studio dopo aver salutato tutti-
"Allora Andreas,vado a prenderlo io a Christopher?" -chiese Yu prima di uscire-
"Si si vai tu,ti ringrazio molto,l'ho già avvertito che verrà a casa tua..così sa tutto,verrò a prenderlo io stasera mh?" -dissi abbracciandolo-
"Va bene,tranquillo puoi venire quando vuoi tanto non c'e nessun problema..."
"Grazie mille,davvero.." -dissi appena prima che uscisse dalla porta-
 
"La signorina Audrey?!" -chiese un ragazzo sulla ventina con la divisa del fioraio presso il quale avevo fatto l'ordinazione-
"Oh cazzo.." -sussurrai col cuore che mi andava a mille-
"Chissà da parte di chi arriva questo bouquet.." -disse Shin-
"Ragazzi non dovevate farlo..." -disse stupita Audrey-
"Chi noi?" -dissero in coro Romeo e Shin-
"Si certo,intendo tutta la band..ovvio" -aggiunse mentre ammirava i fiori-
"Ma noi non abbiamo nulla e ora noi dobbiamo decisamente scappare,ciao ciao.." -dissero i ragazzi accorgendosi di essere di troppo-
 
Io nel frattempo ero collegato al pc aggiornando lo status sia su Facebook che su Twitter,circa l'evento che stavamo organizzando,non vedevo l'ora e allo stesso tempo avevo paura di ritornare sul palco..
"Sei stato tu?" -chiese facendomi distrarre dal pc-
"Io a fare cosa?" -chiesi con indifferenza per calarmi meglio nella parte-
"A meno che non abbia qualche ammiratore segreto,a meno che qualcuno si diverta a fare lo stalker,a meno che il mio ex si sia ricreduto,nessuno mi chiederebbe di sposarlo se non tu.." -disse visibilmente toccata-
"...nessuno era stato così carino con me.." -aggiunse guardandomi negli occhi prima di avventarsi in un bacio dolce-
"Perdonami,a me i ricordi uccidono,ma sono momenti che vanno e vengono.."
"Ti capisco,a me faceva male vederti in quello stato stamattina non voglio che tu soffra...io sto cercando di darti più amore che posso,ma ho paura che non sarà mai abbastanza..." -disse abbassando lo sguardo-
"Ma no,tu mi dai molto, qui non è colpa di nessuno..ne tua,ne mia..mh?" -aggiunsi sorridendo e accarezzandole le guance,guadagnandomi un suo abbraccio-
"E comunque si...ti voglio sposare.." -disse stringendosi più forte a me-
"Non potevi farmi più felice di così,credimi..."
 
Rimanemmo per tutto il tempo successivo a ridere e scherzare raccontandogli delle cose che Christopher mi aveva chiesto la stessa mattina a colazione..
 
Ps:Non è il massimo questo capitolo lo so :( ma spero di potermi far perdonare...Per quanto riguarda il titolo,non c'è un nesso logico col capitolo,l'ho scelto perchè in quel momento ascoltavo Break the night with colout di Richard Ashcroft..Vi auguro buona lettura!

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Capitolo 20
*** Happy and Proud to make good decisions for us. ***


 
Quella stessa sera,felice come una pasqua,andai a riprendermi il mio bambino a casa di Dirk..E' sempre stato così gentile lui nei miei confronti,e gli dovevo certamente un favore..
Suonai il campanello,e poco dopo venne proprio lui ad aprirmi..
"Oh,ciao Andreas...stavamo quasi per cenare..entra pure.." -disse tornandò verso la sala da pranzo dove stava preparando il tavolo per la cena-
"Spero di non aver disturbato,sono soltanto venuto a riprendermi Christopher e poi volevo ringraziarti per il favore che mi hai fatto,è servito a molto.." -sorrisi ripensando al pomeriggio appena passato con Audrey-
"Allora hai risolto con la tua bella segretaria?" -rise impercettibilmente-
"Direi di si,abbiamo risolto,e presto farà ufficialmente parte della famiglia.." -risposi contento-
"Cazzo Andreas,ma è una bella notizia,sono felice per te.." -esalò,abbracciandomi,o per meglio dire stritolandomi improvvisamente-
"Sono felice anch'io,lei è un angelo,e molte volte di notte quando avevo bisogno di parlare con qualcuno lei era sempre pronta a rispondermi..non si è mai rifiutata ad aiutarmi,poi lei ci ha riuniti,perchè credeva nel nostro futuro come band...e non l'avrebbe fatto nessun'altro.."
"Oh beh,è una tipa da sposare,conosce bene tuo figlio,conosce te in tutto e per tutto,dovrebbe conoscere la tua famiglia..e vedrai che anche loro la ameranno e la faranno sentire di famiglia...proprio come hanno fatto con me i genitori della mia donna..." -sorrise girandosi appena per guardare la moglie-
"Beh tu sei stato fortunato a trovare una come lei,sopratutto per la famiglia da cui proviene..."
"Sono sicuro che andrà bene anche a te amico..." -sorrise poggiandomi una mano sulla spalla-
Dopo quella breve conversazione,chiamai il mio bambino,salutammo e ringraziammo Dirk e la moglie,e ci recammo in macchina per ritornare a casa..
 
***
"Papi,mi sono divertito molto oggi lo sai?" 
"Ah si?E cosa hai fatto di bello?" -chiesi interessato-
"Beh,prima il figlio di Dirk mi ha fatto vedere delle foto di quando era appena nato ed altre che ha fatto in varie feste tanto per 'rompere il ghiaccio',poi mi ha fatto giocare prima al pc,e poi insieme abbiamo giocato ad un gioco da tavola dove si dovevano mescolare i dadi e quando li lanciavi a seconda del numero dovevi fare dei passi in avanti su una carta a forma di serpente..era divertente.." -sorrise sospirando e volgendo lo sguardo fuori dal finestrino-
"Oh Beh,sono contento tu ti sia divertito,almeno hai un nuovo amichetto..."
"Si,e mi ha detto che posso andare quando voglio a casa sua" -sorrise volgendomi uno sguardo-
"Oh vuol dire che ci andrai quando vorrai,se per loro non è un problema"
"Già...ma senti,tu cos'hai fatto pomeriggio papi?" -chiese girandosi per guardarmi-
"Beh,ho dovuto risolvere una questione con Audrey,e non so se ti piacerà la notizia che ti sto per dire.."
"No..non mi dire che diventerà mia mamma.." -disse a mani giunte con gli occhi lucidissimi-
"Si piccolo mio...se non ti disturba avere una figura diversa dalla tua vera madre,e chiamarla anch'essa mamma,farebbe piacere sia a lei che a me,perchè vuol dire che sto facendo la scelta giusta per tutti..." -sorrisi-
"Papi sono felice..credimi,finalmente ho una mamma..." -disse girandosi nuovamente verso il finestrino-
Mi ritrovai improvvisamente a sorridere,come mai l'avevo fatto prima.. Stavo facendo seriamente le scelte giuste per tutti,per me,per mio figlio e per Audrey..
Ero davvero felice della sua reazione,e per la prima volta ebbi l'impressione di parlare con un bambino che sembrava essere più un migliore amico che altro...
Non vedevo l'ora di arrivare a casa,ci aspettava una nuova vita,una vita molto più che meritata...
 
Ps:Scusatemi per tutto questo tempo che non ho aggiornato,ma ho avuto dei problemi in casa,e ora sono impegnata a pulire e sistemare una nuova casa dove a breve traslocherò.. E' una rottura,ma non vedo l'ora che finisca tutto... Una volta stabilitami li,scriverò molto più spesso come facevo prima,e aggiornerò come una volta,almeno ogni domenica finchè possibile.. ç_ç  Spero che il capitolo sia di vostro gradimento,siamo agli sgoccioli anche con questa storia..e un pò mi dispiace,perchè per me è stata una sorta di 'avventura'..
RIngrazio comunque già da ora,tutti quelli che l'hanno seguita e recensita..
xoxo BloodlyJane.

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Capitolo 21
*** Alla ricerca degli abiti. ***


Quella mattina non avevavamo prove con la band,così decisi di incontrare Helise,la moglie di Dirk..doveva aiutarmi con alcune cose che riguardavano il mio imminente matrimonio..
Dopo circa venti minuti di macchina,arrivai a destinazione,sentivo un peso sullo stomaco,come se fossi ansiosa,come se qualcosa poteva rovinare questo momento,che ho da sempre sognato.
Un momento che dovrebbe essere perfetto,magico..
Il giorno più bello della vita di una donna,a parte la nascita di un figlio,ovvio.
Mi avviai alla porta di casa e suonai il campanello,ad aprirmi venne la bellissima giovane moglie del chitarrista della band del mio futuro consorte..
Mi sorrise da subito,il che mi fece sentire più accolta del previsto,è una persona dolcissima e l'ho potuto constatare da quelle due-tre volte che abbiamo organizzato le uscite fra noi 'adulti'..
"Benvenuta Audrey...stavo giusto aspettando te.."
"Oh..Spero di non disturbarti..." -risposi timidamente-
"Niente affatto,non disturbi proprio..." -rispose conducendomi nell'immenso salone dove di solito accoglievano gli ospiti-
"Beh,oggi volevo incominciare col darmi da fare con i preparativi...e volevo trovare un posto dove scegliere i vestiti per me e Andreas e la location.." -risposi tranquillamente-
"Oh bene,per i vestiti non c'e problema,una mia carissima amica di vecchia data ha un negozio in centro,proprio di abiti da cerimonia...per la location cercheremo qualcosa oggi stesso.." -rispose sorridendomi-
"Ti ringrazio di darmi una mano,sono completamente sola ed è la prima volta che organizzo un matrimonio,voglio che sia indimenticabile non solo per me,ma anche per lui,voglio incominciare una vera e propria vita con lui..."
Helise a quelle parole mi sorrise con due occhi che improvvisamente diventarono lucidi,forse proprio per le parole che io avevo appena pronunciato..
"Tesoro sei dolcissima,vedrai ci riuscirai,e sai cosa ti dico?ti daremo una mano un pò tutti..io come anche le altre ragazze.." -rispose convinta-
 
Dopo avermi convinta ad aver fiducia in quello che stavo per fare,da sola,ma allo stesso tempo in compagnia e per giunta per la prima volta,mi offrì un bicchiere di succo d'aranciata fresco,appena preparato dalla domestica..
Uscimmo dopo un'ora con la mia macchina alla ricerca di quello che segnava l'inizio dei veri preparativi..
"Dimmi un pò...cos'è che ti piace di Andreas?" -chiese tranquillamente Helise-
"Oh beh..non c'è una cosa sola che mi piace di lui..mi piace tutto,è una persona semplice e creativa allo stesso tempo.."
"...poi mi ha dato molto,da subito...io spero che lui sia contento di quello che sto facendo,perchè davvero voglio dargli il meglio del meglio.." -aggiunsi-
"Vai tranquilla tesoro,io so che lui è felicissimo di aver trovato una persona dolce come te...l'altra sera quando è venuto a prendere Christopher a casa mia,ho sentito che mentre parlava con Dirk,diceva delle cose veramente belle su di te.."
"...una delle cose che mi ricordo è stata che lui si sente l'uomo più felice del mondo accanto ad una persona come te.." -aggiunse-
Non potevo credere alle parole che stavo sentendo,cioè so bene quello che lui prova,ma sentirle dire da qualcun altro,mi faceva decisamente sobbalzare il cuore tutto d'un colpo..
"Eccola,quella è la boutique della mia amica..."  -disse Helise entusiasta-
 
Entrammo da un'immenso cancello,trovai il posto per parcheggiare la mia auto e scendemmo dirigendoci in men che non si dica dentro la stessa boutique..
Una signora sulla trentina ci accolse col sorriso,molto probabilmente perchè conosceva Helise..
Dopo le dovute presentazioni fatte,come accade di consuetudine in tutti i negozi,ci chiese se avessimo bisogno di qualcosa..
Spiegai che fra meno di un mese mi sarei dovuta sposare,e dunque mi mostrò tutti gli abiti a disposizione.
Ne mise da parte qualcuno che avrei dovuto provare,ma appena indossato il primo abito sentivo che era quello giusto..
Era un abito principesco,formato da un velo delicato, da un corpettino lavorato,tempestato di swarovski,e la gonna non molto ampia che ricadeva sublime lasciandosi un pezzo di strascico..
Il vestito era anche dotato di un paio di guanti di seta,nemmeno farla apposta,un vestito perfetto a tutti gli effetti.
Scelsi l'abito che avrei dovuto indossare io e ne scelsi uno anche per Andreas,la scelta era decisamente vasta,ma optai comunque,dopo aver attentamente guardato diversi abiti,per uno semplice ma allo stesso tempo con qualche particolarità..
La signora fece confezionare entrambi gli abiti ed io mi recai alla cassa per pagare...
Il primo passo era stato compiuto..ora dovevamo scegliere una location,ed avevamo quasi un'intera giornata per farlo..

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Capitolo 22
*** Wedding Day. (I Parte) ***


Andreas's point of view:
 
Ero in camera mia in attesa di prepararmi per il giorno più importante della mia vita,dopo la nascita sicuramente del mio bambino..
Mentre indossavo il vestito,mi ricordai di quel giorno del mio primo matrimonio,e ora col passare del tempo,precisamente dopo quasi sei anni,ritornavo in chiesa a promettere alla donna che è riuscita a cambiare la mia vita,amore eterno e fedeltà davanti a quel dio che probabilmente ci ha fatti incontrare,sebbene io inizialmente non ci credessi..
Però le cose come bene si sa,possono cambiare e spesso anche in meglio...
Mi sedetti sul piccolo sgabello difronte allo specchio nella mia camera,e mi diedi un'ultima sistemata al viso,prima di poter scendere e raggiungere la chiesa,con la mia Cadillac,guidata,soltanto per quel giorno dal mio unico migliore amico di sempre,Dirk.

 
Audrey's point of view:
 
Ero emozionata e non riuscivo a mantenere per niente al mondo la calma,stavo per affrontare il primo passo importante insieme alla persona che amo,sebbene avessi immaginato da sempre questo momento,non avevo mai fatto conto che l'ansia avrebbe giocato un ruolo antagonista..Volevo presentarmi al meglio,e dopo aver indossato l'abito ed essermi fatta conciare i capelli da mani abilmente esperte,mi sedetti su una sedia rivestita di seta bianca,aspettando che mi dessero l'ultima sistematina al trucco,prima di scendere giù e raggiungere la chiesa con la lunghissima nera luccicante limousine..Ero ancora in tempo,ma come ben si sa le spose si lasciano aspettare..
Nel frattempo,un fotografo abbastanza esperto scattava qualche foto,che sarebbe rimasta come ricordo di questo giorno unico,ed irripetibile..
Doveva essere tutto perfetto in ogni minimo particolare..
 
***
 
"Cari fedeli,siamo qui riuniti,per celebrare l'unione di questi due giovani sposi,chiamati nella casa del signore per consacrare quello che li ha uniti,l'amore.."
"...devo perciò ricordare ai due ragazzi che tutte le promesse fatte davanti al signore dovranno essere mantenute,non dovranno solamente essere fatte tanto per,ma perchè sentite di farlo col cuore..."
Io e Audrey dopo esserci dati un'occhiata amorevole,rivolsimo lo sguardo al parroco annuendo alle parole appena pronunciate..
Christopher avanzò lentamente per tutta la navata portando le fedi nuziali su un piccolo cuscinetto rivestito di seta rossa con quattro piccole roselline ai lati..
"Perciò dopo aver benedetto le vostre fedi nuziali prendete le vostre reciproche mani sinistre e pronunciare a turno le parole di circostanza..."
Sorridendo e prendendo un enorme sospiro presi la fede nuziale baciandola delicatamente,cominciai col pronunciare le fatidiche promesse,meglio conosciuti col nome di   'voti nuziali',prima di mettere al dito l'anello brillante al suo dito..
"Io Andreas,prendo te Audrey come mia legittima sposa,in salute e malattia,in ricchezza e povertà,per amarti e onorarti per il resto della mia vita,finchè morte non ci separi.." 
"Io Audrey Marie,prendo te Andreas come mio legittimo sposo,in salute e malattina,in ricchezza e povertà,per amarti e onorarti per il resto della mia vita,finchè morte non ci separi.." 
E anche lei sorridendo mi fece indossare l'anello,dopodichè venimmo dichiarati marito e moglie.

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Capitolo 23
*** Wedding Day. (II Parte) ***


Dopo tutto questo tempo finalmente eravamo ormai una cosa sola,e tutto ciò che ci univa era stato consacrato,con delle promesse che ci faremo forza a mantenere per tutta la vita.
Il fatto di esserci incontrati alla fin dei conti non era poi stato solo un caso,era il destino che voleva farci incontrare per poi farci unire..
Dopo tutto quello che ho dovuto passare la vita,aveva davvero deciso di regalarmi davvero una seconda possibilità di poter rinascere,una seconda possibilità di poter essere felici tutti quanti insieme,come una vera e propria famiglia.
Il futuro ci avrebbe riservato sicuramente molta tranquillità e felicità,ma sopratutto molti lieti eventi che avrebbero arricchito questa nostra nuova vita..
Dopo la cerimonia ci recammo fuori la chiesa e in altri luoghi per fare delle foto che sarebbero rimaste come ricordo di questa giornata stupenda che tutti avremmo ricordato come l'inzio di qualcosa di nuovo..
La sala dove festeggiammo il matrimonio,era gremita di gente,persone che parlavano fra di loro in modo armonioso,persone che sorridevano,bambini che si rincorrevano e i nostri genitori che parlavano fra di loro con la felicità stampata sui loro volti..
Io e la mia dolce consorte fummo accolti da un applauso e dai mille auguri che non accennavano a finire..
Fecimo il giro dei tavoli mano nella mano,leggevo la felicità negli occhi di tutti,e forse era anche meritata..
Perchè bisogna saper sempre rialzarsi dopo una caduta,e lo si fa a maggior ragione se accanto a te hai un angelo..
La persona che aspettavi da tutta la vita,la persona che è riuscita quasi in tutti i modi a colmare quel vuoto,che sembrava incolmabile..
Lei per me è tutto,e spero di essere alla sua altezza,spero di riuscire a non farle mancare nulla,spero sopratutto che lei possa essere felice insieme a me e al mio bambino.
 
After the rain,comes a rainbow..
 
The end.
 
 

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