it all makes sense to me

di lovefortommo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** E' semplice ***
Capitolo 3: *** Piccole cose. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Molly. Disordinata, acida, stronza, permalosa, tutti aggettivi che in fondo nascondono una ragazza dolce e insicura. Delusa così tante volte che è stata costretta a costruirsi questa 'maschera' per apparire forte e menefreghista, tutto ciò che non è.
Molly ha 18 anni, non ha voglia di studiare, l'unica voglia che ha è quella di uscire e divertirsi.
Molly sono io.

Quella sera la passammo insieme, una cena tra migliori amiche, in un ristorante tranquillo, non troppo affollato.
Stavo studiando intensamente il menù, quando la voce del cameriere mi distrasse.
'Avete già deciso cosa prendere?'
Alzai distrattamente lo sguardo e vidi questo splendido ragazzo, mediamente alto con una camicia bianca abbottonata fino al collo e il fazzoletto altrettanto bianco, appoggiato sul braccio. 
Aveva i capeli castani tirati indietro e due occhi color oceano in cui mi persi involontariamente.
Continuavo a guardarlo ed osservarlo come una stupida. 
'Allora sai cosa prendere?' accennò un piccolo sorriso
Riprendendomi da quell'immensa bellezza risposi a caso, lui prese l'ordine e se ne andò.
Avevo lo sguardo ancora perso nel vuoto.
'Mol hai visto un fantasma, per caso?' mi chiese April
'Eh, cosa?' feci uno scatto
'Mol, che cos'hai?' replicò April
'Quel ragazzo è il più bello che abbia mai visto' dissi a bassa voce
'Ma chi il cameriere?' chiese April quasi urlando
'Stai zitta, stupida!' esclamai
Eccolo di nuovo. Ci aveva portato i nostri ordini, insieme a uno splendido sorriso.
'Grazie' dissi timidamente, abbassando lo sguardo
Appena se ne andò, April ricominciò.
'Oh secondo me devi chiedergli di uscire, ti ha guardato in un modo! E poi è un figo assurdo!'
'Ma io, così dal nulla, non lo conosco nemmeno e poi è meglio di no' continuavo a scuotere la testa
'Ma dai Mol, cosa vuoi che sia. Ho notato come lo guardavi' continuò April
'Ap ti ho detto di no!' dissi alzando leggermente la voce
'Va bene, scusa. Vado un momento in bagno'
Quando April tornò dal bagno pagammo il conto e andammo a casa mia.

April si era addormentata mentre stavamo guardando un film, tipico di lei.
Il cellulare. Un messaggio. Numero sconosciuto.
'Sei molto bella.' 
Decisi di rispondere per scoprire chi era.
'Ehm grazie, ma chi sei?'
'Sono Louis'
'Scusami ma non mi dice proprio niente questo nome'
'ahah sono il cameriere che stasera ti ha servito al ristorante'
'ah, e come fai ad avere il mio numero?'
'Anche se avevo promesso di non dirlo, è stata la tua amica'
'Certo, dovevo immaginarmelo'
Continuammo a messaggiare per conoscerci, poi April si svegliò.
Non prestai molta attenzione a lei, continuai a digitare le lettere velocemente sul mio cellulare.
'Ehy con chi stai messaggiando?' chiese ridendo
'Come se non lo sapessi' risposi guardandola male
'Dai Mol, l'ho fatto per te!' esclamò lei
'Grazie' mi limitai a dire, mostrandogli un sorriso enorme
Ciao a tutti !
Allora diciamo che è la mia prima ff,
quindi siate buoni con me.
Vabbè che dire questo è il primo capitolo, spero
che non faccia schifo.
Mi farebbe piacere saperlo, magari con una recensione.
Spero ci sarete anche al prossimo capitolo.
Un bacione, Jessie.

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Capitolo 2
*** E' semplice ***


 

Mi sveglia, ero sul divano. Di malavoglia mi alzai e mi diressi in cucina per mettere qualcosa nello stomaco. 
Chissà dov'era April? Chissà cosa stava facendo?
Presi con me la tazza di caffè e la andai a cercare, aprendo le porte di ogni singola stanza.
Salii le scale e aprii la porta della mia stanza. Eccola.
Era tutta indaffarata, stava scrivendo un fiume di lettere sul mio cellulare. Il MIO cellulare.
Sicuramente lei non mi aveva sentito entrare, così appogiai la tazza sulla scrivania e le saltai addosso.
'Che cazzo stai facendo con il mio cellulare?' urlai
Lei si dimenava, così che io non potessi ne vedere ciò che stava scrivendo, ne riappropiarmi del mio telefono.
'Niente, niente, inviato!' esclamò per poi ridarmi il cellulare
Lo presi con rabbia e inizia a leggere tutti i messaggi inviati e ricevuti.
Aveva detto a Louis che oggi ci saremmo visti. Non che mi dispiacesse, ma odiavo quando era così invadente e non si faceva gli affari suoi.
'Guarda Mol, che è stato lui a cercarti' mi disse
'E dovevi per forza rispondergli tu?' dissi scocciata
'Eh scusami' disse abbassando lo sguardo
'Dai va beh, però la prossima volta svegliami o magari, fatti gli affari tuoi !' esclamai
Lei mi saltò praticamente addosso e mi diede un bacio sulla guancia.
Più tardi pranzammo insieme.

Non sapevo esattamente che ora fosse. Ero seduta sul divano pensando mentalmente a cosa mi sarei messa, quando il suono del campanello mi fece sobbalzare.
Mi alzai molto svogliatamente dal divano per andare ad aprire.
...Era lui, con un meraviglioso sorriso stampato in volto.
Sentivo le mie guance andare a fuoco, ero messa malissimo, avevo addosso solamente una maglia larga e una coperta avvolta intorno alla vita per coprire le gambe nude. Non volevo immaginare i capelli.
'Ehm entra, io non sapevo saresti venuto qui e quindi, cioè..' inizia ad agitarmi e a gesticolare
'Non preoccuparti, se vuoi posso anche aspettare qui fuori' disse con tono calmo
'No, no entra e fai come se fossi a casa tua, intanto vado a sistemarmi' dissi velocemente
Entrò in casa e io corsi immediatamente al piano superiore.
'Perché cazzo non mi hai detto che sarebbe venuto qui?!' chiesi nervosa ad April
'Dai non preoccuparti, almeno ti ha visto per come sei' mi disse lei con tutta la calma che una persona potesse avere
'April, sei sempre la solita! Ora muovi il culo, vai di sotto e fagli compagnia mentre io mi preparo' le ordinai
'Agli ordini capo!'
Fortunatamente mi ero già fatta una doccia prima, dovevo solo scegliere cosa mettermi a dosso.
Mi infilai i jeans saltellando per la stanza, poi presi dal cassetto una semplicissima canottiera bianca a cui abbinai un cardigan nero. 
Mi pettinai e mi infilai le vans nere. 
Mi truccai leggermente.
Scesi le scale e vidi i due che stavano chiaccherando. Intanto presi la giacca e la borsa per poi uscire accompagnata da Louis.
Andammo da Starbucks.

'Scusami per prima, non avevo idea che saresti venuto a casa mia. In ogni caso è tutta colpa di April, è lei che stamattina ha messaggiato con te, non io. E poi non ero nemmeno vestita, non immagino l'impressione che ti sei fatto su di me' dissi dispiaciuta per la figura che avevo fatto
'Nessuna brutta impressione' mi sorrise
Parlavamo,non so esattamente di cosa,ma lui era così divertente.
Mentre continuava a raccontarmi di quello che gli succedeva al lavoro io lo osservavo.
Lo osservavo in ogni suo minimo particolare.
Mi perdevo in quei suoi occhi color del cielo e il suo dolce sorriso.
Le sue labbra così sottili, erano come delle calamite, volevo solamente baciarle.
Uscimmo da Starbucks, lui mi prese la mano.
'Vieni, ti porto in un posto' disse iniziando a camminare
'Dove andiamo?' chiesi incuriosita
'Tu seguimi' si limitò a dire
Arrivammo in un bellissimo parco, non c'era nessuno.
'Allora, ti piace?' mi chiese guardandomi 
'E' davvero bellissimo' risposi 
Camminammo per un po, ancora mano nella mano.
Di colpo Louis si fermò e si mise proprio di fronte a me,accorciò le distanze, prese il mio viso tra le mani. I nasi si sfiorarono, ma appena le nostre labbra si toccarono saltai, era cominciato a piovere. Mi misi a ridere e Louis fece lo stesso, per poi rifare lo stesso procedimento di prima, ma questa volta ci baciammo.
Lasciai scivolare le mie mani tra i suoi capelli bagnati e schiusi le labbra e le nostre lingue si unirono in una meravigliosa danza. Louis mi strinse ancora di più a sè, potevo sentire il suo cuore battere. Non volevo staccarmi da quelle labbra per nessuna ragione al mondo, non volevo interrompere quel dolce e meraviglioso bacio.
Louis si staccò e mi guardò.
'Sei bellissima' mi disse
'Non sono bella quanto te'
ribattei
'Molto più di me!' esclamò lui
Eravamo ormai bagnati fradici. Strinsi la mano di Louis e iniziai a correre sotto la pioggia.
A correre verso una meta indefinita, c'eravamo solo noi e le nostre risate.

Ciaociaociaociao Principesse!
Allora, eccomi qui con il secondo capitolo!
Io non sono tanto convinta di questo capitolo, boh.
Magari potreste farmi sapere cosa ne pensate
con una recensione, se ne avete voglia.
Spero vi sia piaciuto anche solo un
pochino.
Spero di rivedervi anche al prossimo capitolo.
Un bacione, Jessie.

 

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Capitolo 3
*** Piccole cose. ***


Un'odioso lunedì stava per cominciare.
La sveglia continuava a suonare mentre io continuavo ad imprecare. Perché la scuola?
L'avevo sempre odiata; studiare, alzarsi presto, vedere ogni giorno quegli stupidi ragazzi morti di figa e quelle oche (anche troie oltretutto) e poi studiare.
Studiare era una cosa che proprio non mi riusciva. Ogni volta che provavo ad aprire un libro per studiare, tutto intorno a me sembrava avere più importanza dello studio.
Infatti i miei voti non erano tra i migliori.

Mi preparai molto lentamente, poi scesi le scale e mi recai in cucina.
Aprii il frigo e presi una bottiglietta d'acqua da mettere nella borsa che, ovviamente, avevo lasciato sul letto.
Salii svogliatamente le scale e mi diressi in camera. Presi il telefono, guardai l'ora, era tardi, cazzo!
Mi imbottii bene per il freddo, presi la borsa e corsi giù per le scale per poi uscire e sbattermi la porta dietro le spalle.
Fortunatamente c'era April ad aspettarmi fuori dalla porta che, conoscendomi e sapendo che avrei fatto tardi, mi era venuta a prendere in macchina.
'Grazie Ap!' dissi salendo in macchina con il fiatone
'Mol, ormai ti conosco, vivi in ritardo!' rise

Arrivammo a scuola, fortunatamente non in ritardo.
Scendemmo dalla macchina e ci dirigemmo all'entrata, dove c'era il gruppetto di quelli fighi e popolari, che a parer mio era solamente un gruppetto di sfigati e montati.
Passammo davanti al gruppetto senza dargli troppa importanza, quando uno di loro fischiò.
'Che bel culetto, Parker!' mi urlò da dietro.
Mi voltai e feci per andare verso John, quello stronzo che mi aveva fischiato.
'Che cazzo vuoi? Eh, sfigato? Fatti..' volevo continuare, ma April mi prese per un polso e mi trascinò via.
'Mol dai lasciali perdere' cercò di dirmi April
'No cazzo Ap, io lo odio, lui e quel suo gruppetto di amici cazzoni. La prossima volta gli tiro giù i denti a quello stronzo!' stavo quasi urlando
'Ok Mol, hai ragione. Adesso, però, calmati che andiamo in classe.' disse per tranquillizzarmi.
Entrammo nella classe di chimica, quale materia più di merda?
Entrai in classe con Ap e mi sistemai al banco, presi il cellulare e scrissi un messaggio a Louis.
'Buongiorno! Come stiamo questa mattina?'
Volevo sentirlo, sentire la sua voce, la sua risata.
Rispose subito.
'Buongiorno splendore! Tutto bene! Ho una proposta, ti andrebbe di pranzare insieme? Ho voglia di vederti'
'Per me va benissimo, se vuoi possiamo andare a casa mia, non c'è nessuno. Però esco alle 13.30'
'Perfetto, alle 13.30 sarò fuori dalla tua scuola ad aspettarti'
Non potevo essere più contenta.
Le ore scolastiche sembravano non passare mai e io non riuscivo ad aspettare ancora, volevo vederlo, abbracciarlo, sentire il suo respiro sul mio collo.

Finalmente l'ultima campanella della giornata suonò e io mi affrettai ad uscire.
Avevo un sorriso da ebete stampato in faccia mentre percorrevo il corridoio che mi portava all'uscita.
Uscì, ma non c'era nessuno. Il mio sorriso era sparito. Mi guardavo intorno, ma lui non c'era. Presi velocemento il telefono dalla tasca e mentre digitavo il suo numero sulla tastiera, sentii  due mani calde poggiarsi sulla mia pancia e stringermi.
'Mi stavi cercando?' mi sussurrò all'orecchio con la sua dolce voce, facendomi venire i brividi
'Si, pensavo non saresti venuto davvero' dissi sincera
'E invece eccomi qui' mi soffiò sulle labbra
Strinsi la sua mano e lo portai via.
In cinque minuti arrivammo a casa, aprii la porta e buttai la borsa per terra.
'Allora non so tu, ma io non sono una cuoca eccezionale. Il massimo che posso offrirti è della pasta al sugo.' risi
'Credo che andrà più che bene!' esclamò
Misi l'acqua nella pentola e accesi il fuoco. 
'Vado un'attimo a cambiarmi, tu fai come se fossi a casa tua'
'D'accordo, ma non lasciarmi troppo tempo da solo' disse quasi implorante
Mi misi delle pantacalze e una felpa abbastanza larga, per stare più comoda.
E poi volevo essere me stessa, anche April me l'aveva detto. Dovevo essere me stessa.
Mentre scendevo le scale, vidi Louis che guardava quelle poche foto che c'erano e intanto sorrideva.
Mi fermai sull'ultimo scalino e tossii per attirare la sua attenzione.
Subito si voltò e venne davanti a me, ma restando sul pavimento, così che io essendo sullo scalino potessi risultare più alta di lui.
'Ora mi devi spiegare perché sei sempre così fottutamente bella' disse guardandomi negli occhi
Io sorrisi per un momento, poi gli saltai in braccio, stringendo le gambe dietro la sua schiena e iniziando a baciarlo dolcemente.
Le sue labbra erano così morbide che avrei continuato a baciarle all'infinito.
Tra un bacio e l'altro riuscì a dirmi 'sei fantastica'
Lasciai le sue labbra e risi
'Tu invece, sei un bugiardo' dissi
'Non capisco il perché. Io sto solo dicendo la verità' disse facendomi scendere 
'Allora sei un ragazzo dolcissimo' mi misi in punta di piedi e gli lasciai un bacio a fior di labbra.

Dopo aver mangiato la mia pasta al sugo, Louis mise un film alla tv.
Per il resto del pomeriggio stemmo sul divano accoccolati, prestando poca attenzione al film.
Ed io ero così felice. I suoi baci mi facevano sentire bene, le sue battute mi facevano ridere, ogni cosa che diceva mi faceva ridere, in realtà, e le nostre risate volavano nell'aria.
Le sue forti braccia non mi lasciavano un momento, mi teneva sempre stretta a sé, come se qualcuno volesse portarmi via e lui cercasse di impedirglielo a tutti i costi.
Ogni volta che i miei occhi si incontravano con i suoi mi incantavo per un momento, non ero abituata a così tanta bellezza tutta per me.
Le sue mani calde sempre intrecciate con le mie mi facevano sentire davvero sua.
 
Ciao Splendori !

Innanzitutto scusatemi per l'immenso
ritardo.
Comunque vorrei ringraziare tutti coloro
che seguono la storia e quelli che recensiscono.
Non costringo nessuno a recensire, ovviamente, l'unica
cosa è che mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate della storia,
se vi piace, la grammatica, perché so che non è perfetta.
Quindi se mi lasciate una piccola recensione, anche di critica ve
ne sarei davvero molto grata.
Spero di trovarvi anche al prossino capitolo.
Un bacione, Jessie.

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