Quando Fred s'innamora-parte III

di Aven90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5+ Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


I personaggi, i luoghi e gli incantesimi non mi appartengono e questa storia è stata scritta senza scopo alcuno di lucro.

Capitolo 1

Fred non aveva potuto fare a meno di notare che non solo si era ritrovato con mille galeoni in tasca, ma che anche Asteria si era di nuovo interessata a lui, dopo mesi di guerra fredda.

Solo perché gli aveva parlato dieci secondi, ma meglio di niente.

E per quel che riguardava i mille galeoni, poco prima di tornare a casa per le vacanze, Harry Potter si parò davanti a lui e George.

“Stanno cercando di uccidermi!” disse Harry senza preamboli, con la morte di Cedric ancora negli occhi.

“Lo sappiamo” risposero in coro i gemelli.

“No, sul serio, ragazzi, vi porgo questi miei mille galeoni, perché logicamente devo fare cose senza senso; e comunque io sono ricco, voi no. Muhahahaha”

I gemelli guardarono il ragazzo come se fosse un malato terminale,  ma in ogni caso accettarono quei soldi, poiché aveva anche detto “Se non li prendete, li butto in un tombino”.

Certo.

Tanto i ristoranti sono sempre pieni.

E passò un altro mese.

Dopo aver regalato un completo a Ron,Fred e George si videro spuntare Molly Weasley.

“BRUTTI SCREANZATI! DA DOMANI ANDREMO A VIVERE ALLA CASA DI SIRIUS BLACK! NON FATE DOMANDE E SOPRATTUTTO…”

“Perché, mamma?” chiese Fred.

“Che cosa dobbiamo fare con Sirius?” chiese George.

“E Harry viene?” chiese Ron, che come l’anno precedente doveva assolutamente informare il suo migliore amico di quello che gli capitava.

“AVEVO DETTO NIENTE DOMANDE! SIETE TROPPO GIOVANI PER FARE DOMANDE!”  concluse Molly.

E così portò i venticinque mila Weasley al Grimmauld Place numero 12, ove era residente Sirius Black, il criminale ricercato per aver ucciso dodici Babbani e un mago.

Questo riportano le fonti ufficiali e io sto leggendo da là.

L’idillio che è potuto nascere fra Ron ed Hermione in quel mese di vacanza da Harry venne bruscamente interrotto quando l’Ordine della Fenice (la squadra anti/Voldemort comandata da Silente che aveva detto “Mmmmh… Voldemort è tornato e io voglio… eliminarlo… fisicamente”) decide all’unanimità di andare a prelevare il povero Harry Potter che era arrivato, povero lui, ad ascoltare i telegiornali da fuori la finestra, invece che seduto a tavola.

Siccome era ancora riconosciuto come sano di mente, una squadra dell’Ordine andò a prelevarlo.

Nel frattempo, a Grimmauld Place, Fred disse a George “Ma secondo te, Asteria abiterà in una casa come questa?”

George sgranò gli occhi “Starai scherzando? Almeno vivrà in una casa pulita, no?”

Fred annuì “Già… chissà cosa sta facendo in questo momento”.

Ma in quella , vennero interrotti da una serie di urla.

Che non venivano dalla madre di Sirius, ma da un degno rivale.

“E COSì NON POTETE PARTECIPARE ALLE RIUNIONI, EH? E ALLORA VE NE FREGATE DEGLI AMICI SOLO PER QUESTO? A MEEEEEE? CHE IO SONO TUTTO PER VOI? DITEMI, STATE CERCANDO DI UCCIDERMI? MI STATE TRADENDO TUTTI? IO, CHE HO SALVATO LA PIETRA FILOSOFALE, HO UCCISO UN POROFESSORE E L’HO FATTA FRANCA! IIIIIIO, CHE HO UCCISO UN BASILISCO ADULTO E DISTRUTTO RIDDLE! IIIIIIIIIO, CHE HO DISTRUTTO CENTO DISSENNATORI MENTRE VOI ERAVATE ASSENTI! ! IIIIIIIIIIIIIIIIIO, CHE HO VISTO CEDRIC TRASFORMARSI IN VAMPIRO E SCAMPATO A VOLDEMORT? EH? IO SONO UN DIO! UN DIO, CAPITE? E VOI, CHE NON AVETE MAI FATTO UN CAZZO, MI RIPAGATE TENENDOMI FUORI DALLE STRATEGIE MONDIALI? È COSì?”

Ogni volta che Harry diceva "Io", prolungava apposta le i e il dito indice accusatore si allungava proporzionalmente.

“Harry, calmati, o ti faranno male le corde vocali” apparve Fred, interrompendolo.

“Sul serio, Harry, perché ti stai agitando in questo modo? Dovrei essere io a buttare voci a Fred ogni volta che nomina la ragazza Greengrass” aggiunse George, facendo ironia.

“Grrr…. Che posto è questo, comunque? Un luogo per volermi morto?” chiese astioso il ragazzo con la cicatrice.

Ron tentò un contatto rispondendo “Il Quartier Generale dell’Ordine della Fenice”

“E che cazzo è questo Ordine della Fenice che non mi rappresenta niente?” Harry era diventato mafioso.

“Il posto dove stiamo combattendo Tu-Sai-Chi, no?” fece Hermione, cercando di riportare alla realtà il povero Ragazzo Che È Sopravvissuto.

“No…. Perché mancavo io! Come si permettono, eh?” Harry, per enfatizzare, si mise anche in posa da supereroe;  con risultato di auto convincersi di essere diventato una specie di paladino della giustizia fastidioso, e in quanto fastidioso, taglio tutto e mi sposto al ritorno ad Hogwarts.

Era l’ultimo anno per Fred ad Hogwarts, e ormai non rimaneva più molto tempo per cominciare una relazione seria con Asteria, la quale nel frattempo aveva proprio detto “Da ora in poi, chi mi vuole, faccia un passo avanti; ma che abbia intenzioni serie”

“Giusto” concordò Daphne. “Ora basta Weasley e concentrati su Malfoy”

“Ma Pansy Parkinson perché è sempre attaccata a lui, essendo che comunque me lo avevate designato come promesso sposo?” (vedasi il primo capitolo)

Daphne scosse la testa “Non lo so sorella; a quanto pare noi non eravamo previste e Pansy dove può si infila”

“O si fa infilare” completò Asteria.

“Che succede qui?” chiese d’un tratto Ron, il nuovo prefetto di Hogwarts dei Grifondoro.

Silente, nello scegliere, ha avuto molta fantasia.

Smentiscimi.

In ogni caso, Asteria rispose a Ron “Sto cercando di sfuggire a tuo fratello,Weasley. Sai per caso dove si trova, cosicché io vada dalla parte opposta?”

Ron non aveva mai visto per bene Asteria Greengrass, ne aveva sentito parlare, ma non aveva mai trattato il caso come si doveva, tranne nel pur breve periodo dell’anno prima in cui aveva rotto il legame a triplo filo con Harry e aveva dato un po’ più di confidenza ai gemelli, così rispose solo “Eh, beh, sarà nel suo scompartimento a confabulare con Lee”

Asteria annuì comprensiva, quasi aspettandoselo, e si diresse dalla direzione opposta.

Nel frattempo, mentre Harry parlava con Ron di strane creature simili a cavalli che trainavano le carrozze di Hogwarts, Fred era allibito nel veder che quell’anno era l’ultimo per loro.

“È proprio l’ultima occasione che ho per vedere Asteria e farla mia” disse ai suoi due migliori amici.

Lee annuì “E per me di palpare Angelina”

George si girò verso di lui “Tu vuoi solo palparla, dunque?”

Il discorso inutile del Preside, tra l’altro infarcito di battute di dubbio gusto, venne interrotto dalla nuova professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure.

Dolores Umbridge, la donna rospo.

L’unica cosa che la differenziava da quegli animali era il dono della parola.

“Da oggi in poi tutto ciò che si farà ad Hogwarts sarà strettamente osservato dai potenti occhi del Ministero! Perciò rigate dritto e non vi sarà fatto male alcuno, mancate di farlo e io vi ucciderò tutti all’istante!”

Harry si svegliò dal torpore: lui era al di sopra dei professori e quindi aveva tutti i diritti per non ascoltare. “Che cazzo ha detto questa deficiente?” chiese infuriato ad Hermione.

La ragazza sospirò: era dura conversare con quel nuovo Potter. “Caramell sta cercando di infiltrate la sua amante negli affari di Hogwarts, e a Silente dispiace che non sia arrivato lui direttamente, ma solo la sua sostituta. Donna, peraltro”

Harry s’imbufalì: aggiunse il nome della professoressa alla lista delle persone che volevano ucciderlo (compresi noi due: io autore e tu lettore/trice) e stette a guardare lo svolgersi degli eventi, durante il terzo anno di Asteria d Hogwarts.

 

Fine Capitolo! Fatemi sapere cosa ne pensate! Harry ruba la scena ai protagonisti? Fred dovrebbe pensare ad altro? Oppure c'è un complotto per uccidere Harry Potter? 

...

Visto? ha rubato la scena anche nelle note autore! Grazie per tutte le recensioni!


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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Il malcontento verso la professoressa Umbridge, per Harry, era naturale; un po’ come per Fred guardare Asteria crescere in salute e tette.

“E che cosa dovremmo fare, EH?” aveva urlato un giorno ad Hermione.

“Ovvio, Harry” lo guardò lei, disgustata dal fatto che il suo migliore amico aveva sempre le mestruazioni. “Devi fare tu il professore di Difesa contro le Arti Oscure. Ti sei autoproclamato Dio, se non sbaglio. Ora è il momento di mettere in pratica questo tuo titolo”

Harry digrignò i denti e ammise “Forse ho fatto uno sbaglio, ma forse non ti rendi conto che tutti mi considerano pazzo, qui”

“E a ragione!” intervenne Fred dal suo cantuccio.

“E in ogni caso, io non voglio insegnare a nessuno tranne che a te e a Ron, perché odio il mondo” concluse Harry.

Hermione sospirò “Forse dovresti vedere più in là del tuo orizzonte, comunque”

Ron intervenne “È vero, Harry. Secondo me, troveresti più gratificante fare un sondaggio e quelli che ti trovano simpatico li riunisci ad un tavolo e offrir loro da mangiare”

”Ecco dove volevi arrivare “osservò Hermione. “Comunque mi occuperò di tutto io”

E così, il primo finesettimana utile di Hogsmeade, ventotto persone si riunirono per ascoltare Harry.

Ventotto persone più il barista della Testa di Porco, Mundungus Fletcher e quello là che ha corrotto il Ministero per non essere ingabbiato per aver intasato (non perché soffriva di dissenteria, ma con la magia, ndr) alcuni bagni Babbani.

E Asteria Greengrass.

Fred la notò tutta sola nel bancone poco prima della riunione. “Asteria” salutò, un po’ sorpreso.

La ragazza guardò Fred “Ricordi? È il mio terzo anno, posso andare ad Hogsmeade.”

“L’importante è che non ti inciuci con Weasley” aveva raccomandato la madre prima di firmarle il permesso.

“Vuoi venire con noi ad ascoltare ciò che ha da dire Potter?” da notare come Fred disconosca l’amico di Ron in presenza di Asteria.

Della bellissima, tredicenne Asteria.

Dalla crisalide che era al primo, al terzo si presentava gradevole agli occhi, soprattutto agli occhi di un diciassettenne che andava dietro alle pollastrelle giovani.

“Sì, però dico solo questo” sibilò George poco prima che Hermione prendesse la parola per la riunione che aveva indetto “C’è una bella figa come Katie Bell in circolazione, Alicia Spinnet, Angelina stessa (George ammutolì preventivamente Lee,l’amico nero)… e tu te ne vai a tredicenni?”

Fred non lo ascoltò nemmeno, intento com’era a tenere Asteria accanto a lui, come se temesse di perderla di vista.

Hermione cominciò. “Bene, sapete tutti perché siamo qui”

Asteria obiettò “No, non lo so. So solo che mi trovavo a sorseggiare da sola nelle mia migliore compagnia e ora mi sento un pesce fuor d’acqua”

Harry protestò. “Cosa vuoi dire? CHE NON MI CREDI? EH?”

Ron scosse la testa. “Harry, calmati. Qui tutti ti crediamo incondizionatamente”

La controfigura di Cedric Diggory, di nome Zacharias Smith, chiamato a sostituire il vampiro perché altrimenti i Tassorosso sarebbero stati con uno studente in meno, obiettò “Beh, d’altro canto abbiamo solo la tua parola e quella di Silente. M sappiamo tutti che Silente è un relitto di quello che è stato e tu sei pazzo. Così c’è scritto sulla Gazzetta, perlomeno”

Harry guardò l’amico Ron con tanto di cocchi “Sta cercando di uccidermi! Di uccidermi! AAAAH!”

Ci volle un bel po’ per farlo riprendere, ma alla fine tornò normale.

Hermione riprese come se niente fosse successo, il che rafforzava la tesi di Asteria secondo la quale i Grifondoro erano un tantino isterici, oltre al fatto di essere Babbanofili. “Il succo del discorso è che Lord Voldemort è tornato, e noi siamo qui riuniti per difenderci da lui e dai suoi Mangiamorte”

Zacharias obiettò “Torniamo al discorso di poco fa, no? Chi dice che sia tornato?”

“IO, BRUTTO STRONZO! AAAAAAAAH! VUOI UCCIDERMI?”urlò Harry Potter per tutta risposta; e cominciò a piangere.

Ma Asteria doveva ammettere con sé stessa che non aveva tutti i torti il Tassorosso, anche se era un Tassorosso, così aggiunse “Però abbiamo davvero solo la tua parola, Potter. Chi dice che quello che ti è successo non sia tutto frutto della polverina che hai sniffato al labirinto facendoti credere che tutto il mondo si sia rovesciato?”

Harry sbiancò.

Al che intervenne Susan Bones, un’anonima studentessa di Tassorosso (ancora, ndr). “È vero che sai evocare un Patronus corporeo?”

Harry squadrò la ragazza con intenti omicidi. “Stai cercando di uccidermi?”

Ma poi tutto il gruppo si mise  a fare sperticate lodi a Sua Maestà Harry Potter (è stato declassato, da Dio a Re, ndr) e nessuno si prese cura delle obiezioni degli unici due la cui testa funzionava.

Firmò anche Cho Chang, fresca di lutto; tanto che dovettero cambiare pergamena perché la prima venne inondata delle sue lacrime.

Fred chiese ad Asteria “Vuoi firmare?”

Asteria non era sicura: era vero che sarebbe stato interessante andare alla lezione con Fred e passare del tempo con lui, ma era pur vero che da un’ora con Potter non si usciva vivi.

“Cosa otterrò in cambio?” chiese lei guardando fisso Fred negli occhi.

Fred pensò fra sé “Una vera Serpeverde: questo sì che mi eccita” e rispose “Avrai il trentatré per cento delle azioni nel nostro negozio di scherzi”

George non aveva sentito, ecco perché non c’è stata nessuna reazione da lui.

Harry controllò alla fine la lista “… Quindi ci sono scritti qui tutti i nomi di coloro che NON mi vogliono uccidere? E perché allora c’è scritto anche Asteria Greengrass?”

Hermione rispose “Si vede che i Serpeverde stanno aprendo una nuova era…”

“… Di complotti per uccidere Harry. Non fidiamoci, e proteggiamolo” concluse Ron, mentre masticava non so bene cosa.

 

 

Ecco l'origine dell'ES! E c'era anche Asteria quel giorno! fatemi sapere che cosa ne pensate!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Fred era entusiasta del fatto che Asteria stava lentamente passando dalla parte dei buoni.

“Lo capisci, George? Abbiamo una buona probabilità di imparentarci con lei!”

“Abbiamo?” chiese George, indaffarato con i documenti burocratici che sarebbero serviti per aprire il locale a Diagon Alley. “Abbiamo un cazzo! Io non voglio nessun Serpeverde nei paraggi! E per giunta potrebbe essere mia figlia! Che cosa dirà mamma non appena se la vedrà spuntare?”

Fred cercò di imitare la voce della madre “Ooooh mio caro Fred! Hai portato una bella giovinetta! Ti chiami Asteria, non è vero? Vieni, ti infarcisco degli ottimi pranzi che cucino per gli ospiti! Questo dirà” concluse.

“OH NO! È TERRIBILE! UCCIDERANNO TUTTI!” commentò Harry gridando. I gemelli decisero di non ascoltarlo in quanto era ormai un avvenimento normale, ma poi un nuovo plico si ritrovò davanti a loro.

“La Umbridge ha decretato che tutti i gruppi si scioglieranno e non si potranno ricomporre senza la sua autorizzazione!” disse tutto d’un fiato il povero figlio di James e Lily.

Fred rispose “HAI RAGIONE, HARRY! E ORA COME FARÒ CON ASTERIA?”

“COME FARÒ A VIVERE ANCORA?” urlò Harry, in preda al panico grattandosi la schiena come se cercasse un coltello piantato.

Fred ed Harry si guardarono e urlarono assieme “MORIREMO TUTTI!”

Hermione e Ginny li colpirono con un grosso libro ciascuno e li fecero riprendere.

“Non tutto è perduto. Si può fare lo stesso” annunciò Hermione “... clandestinamente”

Ron si eccitò toccandosi “Adoro quando infrangi le regole davanti a me… infrangimi tuttooooooh”. Stavolta fu il turno di Ron a beccarsi il libro sul cranio.

E così fu: Harry decise di seguire il consiglio della sua amica povera mortale e stabilì il primo incontro qualche giorno dopo, in una Stanza che conosceva solo un elfo domestico; il che giustamente faceva venire molti dubbi ad Asteria.

“Come mai ci stiamo fidando di un elfo domestico?” chiese poco prima di entrare con Fred.

Mano nella mano.

Quest’ultimo scosse la testa “Non è per questo, in realtà Harry ha detto che L’ha detto Silente, perciò saresti un coglione se non ti fidassi . E poi ci sono venuto con George mentre eravamo inseguiti da Gazza, ricordi George? Ma allora era solo uno stanzino delle scope”

George annuì malinconico. “Quando avevo ancora un fratello gemello…”

In ogni caso, Harry, messosi in posizione da generale, ordinò ai suoi sudditi “Bene, ciurma. Ho pensato che come prima lezione, visto che siete un branco di pezzenti che non sanno nemmeno tenere in mano una bacchetta…”

“Ehi! parla per te!” protestò Neville, il quale aveva la punta del legno in una narice.

“Harry, tenere la bacchetta dietro l’orecchio tiene lontani i Nargilli” obiettò eterea Luna Lovegood, la quale aveva gli occhi arrossati e in mano un giornale arrotolato che prendeva fuoco lentamente.

“… Dicevo, come prima lezione pensavo di insegnarmi l’Expelliarmus, l’Incantesimo di Disarmo, visto che nessuno ve l’ha insegnato e che se non ci fossi io non lo sapreste fare.” Annuì convinto, con la sua tipica espressione di sapere quello che stava facendo.

Tanto che Zacharias Smith si congratulò con lui “Perché ci stai trattando come amebe col QI a una cifra? Ti sembra che qui qualcuno non sappia fare l’incantesimo in questione?”

Harry rispose con tono aggressivo ”Sì! Perché? C’è qualcosa che non ti torna o stai semplicemente cercando di uccidermi? Ho già dovuto coprire quel brutto simbolo sul petto di Asteria (la Casa di Serpeverde, l’ha fatto Fred che con la scusa ha palpato tette, ndr) perché mi guardava storto, non costringermi a farlo pure con te!”

Fred si mise davanti Asteria, lasciando George in balìa di Lee.

Asteria si mise di fronte a Fred, con l’espressione di una che stava temendo un’aggressione di un basilisco da un momento all’altro.

Fred bisbigliò “Expelliarmus…” e un tocco leggero alla sua bacchetta, tanto per dare un minimo di soddisfazione, ma la bacchetta dell’avversaria non cadde.

Asteria commentò “Non batterai molti Mangiamorte se combatti così. EXPELLIARMUS!” il gettito arrivò più potente del previsto e per il ragazzo Grifondoro fu il momento di una cura alla schiena tramite libreria.

“Non toccate i miei amatissimi libri, ehi!” si lamentò Hermione, nell’attesa che Ron togliesse lo sguardo dal suo fisico e lanciasse l’incantesimo che lei aveva già lanciato otto volte.

Lo scagliava, riponeva la bacchetta sul palmo di Ron e ricominciava.

Se non si mangia, Ron Weasley non è di compagnia.

Alla fine, Asteria tornò in sala Comune abbastanza soddisfatta.

Daphne se ne accorse e commentò “Ti vedo abbastanza soddisfatta. Hai ucciso Weasley, vero?”

Asteria sorrise. “No, ma gli ho dato ciò che si meritava. Adesso so che è quello giusto”

“Quello giusto per cosa?” continuò Daphne.

“Ho intenzione di avviare una relazione con Fred Weasley, ma stavolta per davvero”

A quelle parole, a George Weasley, a un quarto di miglio di distanza, arrivò un brivido freddo.

“Che ti prende, George?” chiese Fred.

“Mi sa che qualcosa di terribile accadrà sulle nostre teste… e non si tratta di Tu-Sai-Chi o peggio di Harry”

Fred trattenne il fiato. “Non starai parlando di un ritorno di PERCY?”

George sgranò gli occhi altrettanto spaventato “Non nominarlo così che mi spavento! Pensavo che se Asteria continua a frequentarti, poi finisce che si mette con te per davvero!”

Fred assunse un’espressione da “ovvio, no?”  e disse “Beh? E non è quello che voglio?”

George scosse la testa. “No, non finché io sono qui con te! Piuttosto, come la mettiamo con le Merendine Marinare? La assumiamo come cavia?”

Fred scosse la testa “No George, quello può farlo solo Lee” e lo guardò vomitare dopo aver ingerito una Pasticca.

George convenne. “Esatto, come vomita lui non vomita nessuno”

Harry, vedendoli confabulare, arrivò a pensare che forse ce l’avevano con lui, così chiese una mano da Hermione, visto che Ron era Prefetto senza esercitare e a lui serviva una raccomandazione. “Hermione, non è che Fred e George stiano complottando per uccidermi?”

Hermione alzò lo sguardo dalla lettera porno che stava inviando a Viktor Krum “No, Harry, sta’ tranquillo e smettila di seccarmi! Tanto solo perché siamo tuoi amici, i Prefetti non ti faranno mai favori!”

 

Con questa perla di saggezza di Hermione chiudo il capitolo! Ringrazio sempre le varie lettrici che si avventureranno a leggere!

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Il giorno della prima partita di Quidditch, che vedeva contrapposte la squadra dei Grifondoro contro quella dei Serpeverde, era un’occasione per Fred di far vedere ad Asteria quanto era bravo.

E anche Malfoy.

Infatti Daphne gli aveva esplicitamente chiesto “Malfoy! Malfoy!”

Malfoy si girò a fatica perché stava osservando la bellezza indubbia di Pansy Parkinson “Sì? Mi hai chiamato?”

Daphne era sconvolta. “Aiutami. Convinci mia sorella che non vale la pena frequentare nessun Grifondoro”

Draco sogghignò “Ho giusto un’ideuzza che volevo sfruttare…”

E così lasciò precise disposizioni al resto della sua casa Che dalle tribune avrebbe intonato il coro dal titolo: Perché Weasley è il nostro Re.

Asteria, che aveva visto le spillette con quel titolo sul petto di tutti, commentò “Cosa vuol dire? Di quale Weasley state parlando?”

Draco sogghignò. “Beh, non mi stupisce questa domanda. Sono così tanti che sembrano una mandria imbufalita”

Pansy ne rise a crepapelle, Asteria no.

“In ogni caso, il colore di questa spilla non s’intona coi miei capelli, perciò eviterò di metterla.”. Non era del tutto vero, ma non poteva rischiare di farsi vedere con quella spilla dato che stava frequentando in gran segreto Fred.

E così, al momento della partita, ad ogni errore di Ron il portiere partiva il coro, che ebbe come risultato una zuffa a fine gara.

Fred andò poi a lamentarsi dalla sua ragazza/concubina/vicina di casa “Mi hanno buttato fuori dalla squadra, e anche George. A nulla sono valsi gli svenimenti di Harry davanti la Umbridge che con la scusa della cicatrice voleva restare in squadra”

Asteria era disgustata. “Ridicolo. Non sa perdere (parlando di Malfoy… o di Harry? Ndr). Però, anche tu che prendi a pugni Draco… avresti potuto andarci più leggero”

Fred annuì “Meno male che ci sei tu che mi capisci”

E si abbracciarono appassionatamente. Non c’era nulla di male, a detta di Fred, che una tredicenne desse lezioni di vita a un diciassettenne con un’attività avviata.
E giunse Natale. O meglio, il periodo natalizio con cui si preparano le decorazioni che poi il giorno dopo sono già inutili. 

Era l’ultima lezione dell’ES (che non sta per Esempio, ma per Esercito di Silente, ndr) alla Stanza delle Necessità, e oltre al fatto che per quella occasione era pieno di ritratti di Harry in segno al suo egocentrismo (aveva corrotto Dobby per disegnarli, in quanto essendo Dobby libero non avrebbe senso chiamare Harry “Harry Potter signore e padrone e io il suo schiavo sessuale”) era anche un’ottima occasione “Per ripassare quanto fatto finora” disse Harry al suo gruppo.

Zacharias Smith non perse occasione per polemizzare “Non facciamo niente di nuovo? Beh, ma allora sarebbe stato meglio se fossi rimasto a casa a spippettarmi”

Fred ghignò “Beh, ci dispiace che Harry non ti abbia informato prima” e riprese ad esercitarsi con Asteria, che dopo la prima lezione ad onor del vero aveva un po’ trascurato, col risultato che fu la ragazza stessa a reclamare il suo posto di partner, scalzando George nella classifica di gradimento.

“Devo dire che sei più gradevole quando cerchi di combattere seriamente piuttosto che fare il gentiluomo” si azzardò a dire Asteria, a fine lezione, indolenzita.

Fred ebbe un sussulto. Come faceva Asteria a dire sempre la cosa giusta per farlo attizzare? “Beh, in effetti fare il gentiluomo non è da me”

Asteria sentì che si aspettava quella risposta “Lo so benissimo, e il mio animo ribelle in pieno rispetto Serpeverde mi sta dicendo di baciarti qui ed ora”

Si avvicinò a Fred e lo baciò, dopo chiaramente aver preso in prestito le scarpe dal dio Mercurio.

Fred si sentì al settimo cielo, e non sentiva nemmeno l’acqua che lo stava inondando, a causa delle lacrime di Cho Chang che al posto di pomiciare con Harry gli aveva dato solo un bacio a stampo e poi si era messa a piangere come una fontana solo per il fatto che Cedric era andato per lei a Volterra a sacrificarsi davanti ai Volturi facendo vedere il suo pettorale sbrilluccicoso.

Asteria, anche se aveva solo tredici anni, diede un bacio molto migliore di una sedicenne, il che la disse lunga sul senso logico di questa storia.

Alla fine si tirarono le somme in sala Comune.

Hermione chiese “Allora? Com’è stato il bacio?”

Harry rispose “Umido, poi ha cercato di annegarmi nel suo pianto”

George era morto di arresto cardiaco, perciò fu Lee a chiedere “Com’è stato baciare Asteria, una Serpeverde? È vero che si usano oltre duecento muscoli del viso?”

Fred sospirò. “Non so se si usano duecento muscoli del viso, ma le nostre lingue hanno lavorato oltremodo”

Nel frattempo, nella Sala Comune Serpeverde, Daphne Greengrass aveva appena finito di mettere sottosopra ogni singolo mobile.

“Ripetimi un’altra volta che cosa hai fatto.” Ripeté per la terza volta la ragazza livida di rabbia, e allo stesso tempo preoccupata che Malfoy il principe potesse sbucare da un momento all’altro non appena finito di mettere le corna ad Asteria tramite Pansy Parkinson, quella con la faccia  da carlino.

Forse le stava mettendo un sacchetto in testa.

Povero carlino. Loro non ti abbandonerebbero.

Asteria ripeté tranquilla. “Ho baciato un traditore del suo sangue in quanto, tolto questo pregiudizio, è un bel ragazzo che mi fa la corte da tre anni, ed ora è il momento di ripagarlo.”

“Tredicenne facile, eh? Degno della peggior stirpe Babbana!” urlò Daphne, tutto quel che pensava.

“Ho dato solo un bacio. Non vedo cosa ci sia di tanto strano. Tu a quale età hai dato il tuo primo bacio? Ah, dimenticavo: tu non hai mai avuto un ragazzo con cui farlo!”

Daphne digrignò i denti e cominciò a tagliarsi.

Il mattino dopo però Asteria non si sarebbe mai aspettato quello che poi trovò al suo risveglio: un gufo.

Cara Asteria,

pare che Potter abbia visto un serpente aggredire mio padre. Mi dispiace non poter essere presente per queste vacanze Natalizie, ma temo che stavolta al posto di uccidere lui, stanno uccidendo mio padre.

Con affetto,

Fred

Asteria si immaginò la scena:

Potter sicuramente si era svegliato di soprassalto dopo aver distrutto le coperte a forza di contorcersi e dopo essersi svegliato, probabilmente avrà detto a Ron Weasley “Tuo padre. È stato aggredito…”, con quegli occhi assassini che denotavano una sua implicazione nell’aggressione.

Ron, il quale se non mangiava almeno tre pasti non era in grado di comprendere alcunché, vide il suo amico vomitare anche l’anima e poi chiese altri lumi “Cosa vuol dire? L’hai sognato?”

Harry probabilmente ansimava per farsi capire: Potter adorava, secondo Asteria, l’essere al centro dell’attenzione in quel modo. “Sì, sono stato io a farlo, in realtà… odio tuo padre, Ron, odio tutti quelli che mi stanno accanto. AAAAAAH!”

E probabilmente a quel punto si sarebbe messo a vomitare.

Al che Weasley, se avesse un minimo di cervello, dovrebbe andare  a chiamare la McGranitt, la quale probabilmente avrà portato i due amiconi da Silente, il Babbanofilo.

Silente avrà fatto qualche domanda stupida a Potter, quest’ultimo avrà risposto con sguardo pieno di piacere nell’avere tutti quanti davanti a lui “Ho ucciso il padre di Ron e potrei farlo ancora! Come fate a non capirlo? Bisogna fare qualcosa e lei mi fa domande stupide o è semplicemente un modo per corteggiarmi?”, ignorando il fatto che non è possibile teletrasportarsi entro le mura di Hogwarts sebbene gli era stato detto trecentonovantaquattro volte; ed infine il Preside, dall’alto della sua improbabile saggezza, avrà sicuramente detto “Harry, devo dedurre che non hai perso niente del tuo charme. Sei bravo ad avere le visioni, ed è preoccupante il fatto che siano vere, ma so che non prevedrai quello che ti sto per fare con questa bacchetta. Minerva, raduna tutti gli altri Weasley, andranno tutti a casa di…”, Asteria non sapeva rispondere, ma era poco probabile che si trattasse della catapecchia dove si trovava ad abitare Fred.

E così, forte di queste sue convinzioni, attese il ritrono di Fred, che sarebbe ricomparso solo dopo le feste.

 

 

Fine Capitolo! L'attacco al signor Weasley visto con gli occhi di Asteria, che nella storia originale non dovrebbe emtrarci nulla! Secondo voi, di quanto ha sbagliato? Oppure pensate che è stato come se avesse avuto la palla di vetro? Ditemi!

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Capitolo 5
*** Capitolo 5+ Epilogo ***


Asteria rivide Fred il 2 gennaio; e la prima cosa che chiese fu “C’è un incontro ad Hogsmeade, vuoi venirci con me?”

Fred si stupì. “Un momento, e mio padre? Non mi chiedi come sta?”

Asteria prese tempo. “Beh, ecco… in realtà, non volevo ferire i tuoi sentimenti, immagino che tu voglia solo dimenticare. Chissà che cosa è successo”. Sapeva che non era morto per il semplice fatto che lo seppe da Malfoy, il quale lo seppe da suo padre, il quale lo seppe da Voldemort che al mercato mio padre comprò.

Fred in ogni caso si sentì urtato “Beh, sta bene.”, ma poi si riprese perché non poteva tenere il broncio ad Asteria. “Ad Hogsmeade ci andrò sicuramente con te!”

Al che si abbracciarono appassionatamente davanti a tutti, poi fu difficile separarli per farli andare a lezione, ma fortunatamente George e Daphne (mi sa che c’è una complicità fra loro, ndr) li presero di peso e li portarono in classe.

Daphne naturalmente aveva il corso del suo anno da seguire, certo.

Il giorno di San Valentino, Asteria propose a Fred “Perché non andiamo da Madama Piediburro? È un posto che già conoscevi?”

Fred scosse la testa. “A parte Zonko, non conosco Hogsmeade” e così andarono.

Il locale era addobbato per il 14 febbraio, coi putti e i nastrini rosa, tipicamente femminile.

Cose che piacciono alle femmine.

Le femmine vanno pazze per questo genere di cose.

Le femmine ne vanno matte, streghe o Babbane e di qualunque età.

Fred commentò “M-ma è fantastico!”, sinceramente colpito.

Ah, già: anche gli uomini/zerbino.

“Cosa prendiamo?” chiese Madama Piediburro in persona, col suo tono colloquiale.

“Due caffè, grazie” ordinò Asteria, con la professionalità che si addice ad una Serpeverde.

Qualche secondo dopo, anche Cho Chang ed Harry Potter entrarono nello stesso locale.

“Cosa vi porto?” chiese la proprietaria del locale.

Cho rispose “Due caffè”.

Evidentemente gli uomini non avevano diritto di parola.

I caffè arrivarono, e con loro i putti appositi per”riempire” di carta rosa i tavolini su cui si stava consumando il pasto.

Asteria chiese “Qui è molto romantico, no? Mi aspetto che tu mi baciassi”

Cho chiese ad Harry (Word, è vero che Cho Chang sopravvive solo per due libri su sette, però correggermelo con Chi mi sembra un po’ troppo, ndr) “Ooooh, è molto romantico, no?”

Harry la stava squadrando con sospetto, piuttosto che con desiderio.

Al che rispose “Beh, io poi devo andare da Hermione che forse ha scoperto un complotto per uccidermi”

Cho sospirò “E allora io non conto niente?”

“No, ma…” rispose Harry, un po’ nel panico.

“Forse mi trovi brutta?”

“No, ma…” rispose Harry, sospettando che Cho avesse della dinamite sotto il vestito.

“O grassa? VOI UOMINI SIETE TUTTI UGUALIIII! Cedric aveva detto “Sei la mia droga preferita” e tu mi metti le corna?” e si mise a piangere, fuggendo via.

Asteria chiese a Fred “Weasley… con te mi sento benissimo”

“Ma?” Fred temeva tutti gli incipit.

“Ma? Ma, niente. È solo un dato di fatto” concluse lei.

“Senti, io sto per lasciare Hogwarts. Non prenderò il MAGO”. Fred lo aveva deciso di comune accordo con George, ma quest’ultimo voleva che il fratello tornasse in sé stesso e, accampando la scusa di aver trovato il locale per il negozio, ne approfittava per aiutarlo a dimenticare la ragazzina.

Asteria capì le sue intenzioni. “Stai per aprire il negozio di scherzi e vuoi che io scappi con te lasciando l’onore e la gloria della famiglia Greengrass come nelle migliori fuitine?”

Fred annuì. “Sì. Amami, dunque”

Asteria arrossì, e visto che teneva molto alla sua dignità, cercò di cambiare argomento.

“Hai visto Potter? Ha fatto scappare la Chang! Non è repellente?”

Fred si sentì spiazzato. “Forse stava cercando di ucciderlo”, e alla fine ne risero.

Una risata un po’ malinconica, dopo quella informazione i due ragazzi non sapevano quale sarebbe stato il loro destino.

Ma non vi era tempo di pensare.

Lo strapotere della professoressa Umbridge era noto ormai anche alla polvere ad Hogwarts, e nonostante Silente facesse finta di niente non licenziandola, aveva preso anche il suo posto.

Dolores era dunque divenuta Preside a tutti gli effetti.

Il giorno stesso dell’uscita del Decreto Didattico numero Ventotto, Draco Malfoy fece vedere la sua nuova spilla a tutti. In Sala Comune.

“Bella, vero? Solo i migliori studenti vengono ammessi alla Squadra d’Inquisizione!”

Asteria posò il suo libro. “Beh, l’importante è che non mettiate al rogo chi vi scoccia!”

“Purtroppo non ci ispiriamo all’Inquisizione Babbana, spiacente” la liquidò Malfoy. “E, a proposito, mio padre lo sa”

“Cosa sa?” Asteria era sconvolta ogni volta che il suo “promesso” citava suo padre.

Malfoy sbuffò e uscì dalla Sala, seguito a ruota dalla sua Squadra, che comprendeva anche Pansy Parkinson.

Al che Asteria pensò una cosa malvagia.

“Weasley” gli chiese trovandolo fortuitamente nel corridoio “devi assolutamente creare un parapiglia che la Umbridge non sa gestire!”

“Ci stavamo già pensando” annuì Fred entusiasta.” Vedrai”

E in effetti quel primo pomeriggio da Preside ad Hogwarts non studiò nessuno. Ed Harry trovò la scusa per fare i sogni erotici su Voldemort.

Vedere il Signore Oscuro punire un suo Mangiamorte era qualcosa che nemmeno quell’attrice famosa.

Asteria ringraziò Fred con un altro bacio appassionato, mentre la W di Weasley campeggiava come una stella nuova.

Se quello era stato un momento indimenticabile, lo era stato altrettanto l’ultimo momento dei Weasley ad Hogwarts.

“Siete stati incastrati” dichiarò perfida Dolores. “Adesso non avete più dove andare. Provate a discolparvi, se ci riuscite”

Fred e George si guardarono per nulla  intimoriti.

“Sai una cosa, George? Credo che abbiamo acquisito l’età per mettere in pratica i nostri studi accademici nella vita reale”

“Concordo con te, fratello” rispose l’altro, ed entrambi dichiararono “ACCIO SCOPE!”

Asteria ebbe un flash violento su quello che stava per accadere, così si attacco al ciuffo della Comet Duecentosessanta, ma quella di George.

Quest’ultimo urlò. “AAAH! Umbridge, ma perché hai messo un membro della Squadra d’Inquisizione anche sulle nostre scope? Credevo non vedessi l’ora di liberarti di noi!”

Fred si meravigliò “È Asteria! Che ci fai qui?”

“Voglio venire con te” disse lei, implorandolo.

Daphne si intromise nella calca, coprendo la bocca di Asteria con una delle sue mani. “No, non è vero”

Harry disse “Stanno cercando di uccidermi! Ehi!”

Nessuno lo ascoltò, era più importante Fred.

Fred abbracciò Asteria. “Se vuoi venire a trovarmi, bussa al numero novantatré di Diagon Alley, la nostra nuova dimora”

George si rivolse alla scuola “Se volete liberarvi di questa megera, tutto è gratis”

“George! non faremo un soldo così!” protestò Fred.

L’altro fece spallucce. “È solo un comunicato commerciale. Marketing, questa sconosciuta!” concluse seccato.

E scapparono, davanti agli sguardi ammirati di tutti, anche della Umbridge, che decise di prendersela con Asteria.

Epilogo.

Nessuno ripensò più alla complicata vita di Asteria e Fred, i quali rimasero pur sempre ottimi amici, almeno finché il rosso rimase in vita. La ragazza non riuscì ad approvare i Tiri Vispi Weasley (“Troppo fuori dalle regole per i miei gusti”), e fu questo il motivo finale della loro rottura.

Quando Fred morì per fare da comparsa ai miei Crossover, però, la ragazza non fu più la stessa.

Si rese conto di averlo amato da sempre, costringendomi anche a farmi cambiare titolo: “Quando Asteria s’innamora”.

In conclusione:

Quando Fred s’innamora, anche Asteria s’innamora.

E come una novella Penelope, aspettava il ricongiungimento con l’amato mentre Malfoy la sposava come progettato, dopo essersela spassata con la Parkinson, vera madre del bambino, Scorpius, quello che poi si metterà con Rose Weasley.

Harry Potter venne considerato un eroe dalla comunità magica e fu assunto a tempo pieno come Capo dell’Ufficio Auror, alla faccia dei choosy.

E visto che Ron divenne il suo braccio destro, si prospettava un futuro di coprifuoco per i civili.

Hermione divenne qualcosa, Neville a forza di bacchette nel naso divenne professore di Erbologia e Cho sposò un Babbano Dudley.

E Daphne?

Beh, lei avrebbe voluto passare una notte con George, ma alla fine quest’ultimo con un colpo di mano sposò Angelina, anche perché Lee prese bene questa batosta e andò a confondersi coi Babbani in Jamaica a vivere di reggae.

Tanto i capelli li aveva. Ha trovato la sua vocazione.

E questo è tutto! Ringrazio tutti quello che sono passati, stanno passando e passeranno, e vi consiglio di leggere tutti gli altri miei lavori! Fatemi sapere che cosa ne pensate!

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