For a stupid desire.

di Yuna_Orange
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What the fuck? ***
Capitolo 2: *** And I almost fainted. ***



Capitolo 1
*** What the fuck? ***


Capitolo 1 - What a fuck?



Salve. Il mio nome è Lea.
“E mo’ questa che vuole?” vi starete chiedendo.
Beh, voglio raccontarvi qualcosa di assurdo.
 
 
 
Me ne stavo per i fatti miei, come al solito, attaccata allo schermo del computer come una cozza allo scoglio. In fondo è la mia unica finestra sul mondo, vivendo in un paesino dimenticato da dio, e poi, grazie a questo catorcio che mi ritrovo, ho fatto amicizia con un mucchio di persone. Si trovano dall’altra parte del mondo o, nel migliore dei casi, in un’altra regione dell’Italia, ma sono comunque preferibili ai ragazzi che conosco di persona.
Comunque, quella sera stavo riguardando per la millesima volta il MV di Beautiful Hangover, la mia canzone preferita (ebbene sì, sono una V.I.P..), quando sentii il bisogno di prendere una boccata d’aria fresca, quindi me ne andai in terrazza.
Era una tiepida serata di inizio Aprile: il cielo cominciava a diventare color salmone e le prime stelline cominciavano a reclamare il loro posto nel celo seminotturno.
Guardando quel cielo terso, ripensai a quei cinque cretini che vivevano a Seul, a quanto fossero forti, a quanto fossero uniti. Li invidiai: io non avevo nessuno, ero sola. Avevo una “più o meno amica” che viveva nel mio stesso paesino e che frequentava la mia stessa classe, ma non era la stessa cosa.
Fu allora, nel momento di massimo sconforto, che la vidi.
Una stella più luminosa delle altre, e no, non era Venere.
Era grande cinque volte una stella normale e cinque volte più luminosa.
Lì per lì non ci feci neanche caso, sono una svampita, lo ammetto, continuavo a pensare Vorrei essere lì con loro. , ma, quando la notai, quella, in un lampo scomparve.
Mi sentii diversa, avevo una strana sensazione e sentivo la testa leggera, e, quando andai a reclamare farmaci da mia madre, quella mi rispose: - È tutta colpa del computer! Stai sempre incollata d’avanti a quel coso, è ovvio che ad un certo punto il tuo corpo non ce la faccia più. Vai a dormire, che domani hai scuola. –
 
 
 
                                                                                             ~~~~~
 
 
Certe volte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se non fossi mai diventato un idol, e quella notte, quel pensiero mi stava arrovellando il cervello.
Erano ormai le cinque del mattino e me ne stavo appollaiato sul letto, guardando fuori dalla finestra: il cielo era rosato, ma qualche stellina coraggiosa continuava a splendere, nonostante il mantello nero della notte stesse andando pian piano via.
Una, più delle altre, splendeva violentemente.
Ripensai a tutti gli impegni che avevo, pensando Chissà come sarebbe stato non essere un idol… 
Notai poi che, quella stella prepotente, in un lampo, era scomparsa.
E, finalmente, mi addormentai.
 
 
 
Mi sembrò di dormire per ore, poi, una voce femminile, aggredì i miei timpani.
- Lea...Lea…LEA! È tardi! SVEGLIATI! –
- Chi cazzo è Lea? E non rompere le palle, che ho sonno. – Grugnii. Doveva essere sicuramente qualcuno che aveva a che fare con i Big Bang, e chi ha a che fare con i Big Bang sa che G-Dragon non ama essere svegliato.
Ma quella si arrabbiò e mi disse: - NON TI PERMETTERE DI PARLARE COSÌ A TUA MADRE, MODERA I TERMINI! –
Incazzato come una belva, mi sedetti sul materasso e sbottai: - NON GRIDARE! E NON DIRMI DI MODERARE I TERMINI SAI! –
La mia voce aveva qualcosa di strano.
Bah, sono ancora mezzo intontito dal sonno…pensai.
Quella persona non aveva niente di familiare: una donna, sulla quarantina, occidentale, con due labbroni rossi e i capelli mori raccolti in una crocchia.
- E tu chi cazzo sei? – Dissi, spaventato.
- Ma come chi sono? – Rispose quella, mostrando un’esasperazione esagerata – Muoviti, non fare la cretina, che devi andare a scuola. – e se ne andò via, chiudendosi la porta alle spalle.
Mi guardai in torno.
Ma questa non è la mia stanza…
Un brivido gelido mi percorse la schiena.
Alzai una mano per passarla fra i capelli, ma mi bloccai.
Quella decisamente non era la mia mano. Era troppo piccola. Le unghie erano troppo lunghe.
E la manica del pigiama.
Io portavo una canottiera.
E la canottiera non ha le maniche lunghe.
E non era azzurra.
Mi guardai dall’alto in basso.
Qualcosa mi bloccava la visuale.
Avevo le tette.
LE TETTE.
Cominciai a tremare e a sudare freddo.
Barcollando, mi alzai e mi diressi verso un grande specchio appeso al muro.
Non può essere…questo non sono io…
…ero diventato una donna.
Gridai con quanto fiato avevo in gola, e quella donna ritornò da me.
- Lea, che ti prende? – Mi chiese, preoccupata, prendendo il mio volto fra le mani.
- Chi sei tu? … Chi sono io? – Cominciai, con le lacrime agli occhi.
Ero spaventato, mi sembrava di essere finito, senza saperlo, in un incubo, o in un drama d’ultima categoria, girato male, per giunta.
- Ehy, ehy, va tutto bene, va tutto bene. – Mi sussurrò quella, accarezzandomi la schiena e la testa, cercando di calmarmi.
Ovviamente aveva capito che qualcosa non andava sul serio, perché mi disse: - Rimettiti a letto, mi sei sembrata stanca già ieri sera…sarà lo stress scolastico…infilati a letto e dormi, ok? – era gentile, come è una madre con il proprio figlio – La mamma deve andare al lavoro, ma tornerò presto, ok? –
Quando quella se ne andò, ponderai a lungo: capii solo che mi chiamavo Lea e che quella tizia era mia madre.
Ma io non capivo perché mi trovassi lì, nel corpo di una ragazzina!
Misi a soqquadro tutta la camera, cercando di capire chi fosse questa dannatissima Lea.
Trovai i nostri CD.
Avete mai sentito la mancanza di voi stessi?
Io sì.
Vidi la mia immagine appesa nell’armadio di quella tizia, assieme a quelle degli altri.
Eppure non era coreana, come non era coreana la lingua con la quale avevo parlato prima.
Sempre più confuso, continuai a cercare.
Trovai un cellulare.
- Bingo! –
Composi in fretta il mio stesso numero e mi chiamai.
Attesi che il mio corpo rispondesse.
- Pronto? –
Ovviamente parlava coreano, ma io lo capivo perfettamente.
- Chi sei? Che cazzo ci fai nel mio corpo?? –
 
 
 
 
 
 
 
 
~ Another idiot’s space o(*o)(o*)o   ~
Salve belli! (^O^)/
Sì, ho cominciato a scrivere qualche altra stronzata, così, tanto per ammorbarvi ancora di più con la mia presenza in questa sezione TuT
Da dove è uscita? Dal “De Rerum Natura” di Lucrezio :D *e che cazzo c’entra?* semplice: mi scocciavo di studiarlo (?)
Qualcosa del genere l’avevo cominciata a scrivere quando vidi per la prima volta la parodia dei BB di Secret Garden *SMEEEEEEEEEEEL*, solo che non voglio pubblicare tutte le cazzate che scrivo *ma tanto un giorno o l’altro le pubblicherò (?)*, quindi…eccomi qui (?).
E poi mi andava di scrivere qualcosa in prima persona…non so, questo punto di vista mi mancava :O
Gli scambi di corpo sono frequenti nei drama…sì, prendo spunto anche da quelli (?) *ma dai?* e sì, i miei primi capitoli sono sempre cortissimissimi :°D
Che dire…fatemi sapere cosa ne pensate ùwù
Alla prossima!

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Capitolo 2
*** And I almost fainted. ***


Capitolo 2 - And I almost fainted.
 
 
 


Mi appisolai appena, forse dormii per mezz'ora, non ne sono sicura. 
Queste coperte hanno uno strano odore…
Sapevano di tabacco e profumo maschile, erano completamente impregnate di quella fragranza.
Schiusi gli occhi e vidi un braccio tatuato accanto a me. Sussultai, spaurita, ma quello si mosse con me.
L'ho già detto che sono scema? Bene, no perché ho capito che quello era il mio braccio dopo cinque minuti buoni, chiedendomi dove fosse finita la manica del pigiama.
Mi guardai in torno: il disordine la faceva da padrone.
Carte su carte sparse ovunque.
Ma che cazz...?
Non feci in tempo a chiedermi neanche dove fossi, che la porta di quella camera si spalancò.
E per poco non svenni.
Taeyang...Taeyang in persona era lì, sull'uscio: - Ah, come mai già sveglio? Bah, comunque muoviti, che facciamo tardi agli allenamenti! -
Di nuovo il sogno porno con Sol? Quel ragazzo mi tormenta...  pensai, ignara.
Mi alzai, e m'aspettavo di sentire la lunga vestaglia semi-trasparente rosa scivolarmi addosso, come da copione, e invece non sentii niente. Solo il freddo pavimento sotto i piedi. 
Mi diressi verso la porta e sbucai in un corridoio poco illuminato.
Altra cosa strana, visto che, in quel fottutissimo sogno, uscita dalla mia camera, mi ritrovavo in una stanza piena di fiori.
Può essere che il mio cervello si sia stufato della solita solfa e stia facendo una nuova versione del sogno? BOH! 
Vidi che l'unica porta aperta era quella del bagno, e vi entrai.
Non feci caso alla mia immagine riflessa nello specchio, e apersi il rubinetto per lavarmi la faccia.
Misi le mani sotto il getto d'acqua   certo che questo sogno è proprio realistico!! Sento l'acqua gelida sulle mani e sulla faccia...  pensai, sfregando per bene il mio volto.
Ma qualcosa non andava.
Alzai lo sguardo verso lo specchio.
G-Dragon mi stava fissando, da dentro lo specchio.
Rimasi pietrificata, a bocca aperta, proprio come il JiYong che mi stava d'avanti.
Cercai di toccare la faccia del leader, ma non ci riuscii: la mia mano toccò la superficie fredda dello specchio.
Di getto, mi toccai la faccia e lo specchio fece lo stesso.
Non incontrai il mio naso affilato, ma una patatina.
Non incontrai i miei occhi grandi, ma un paio di occhi a mandorla.
E non incontrai la mia bocca grossa come un canotto, ma una boccuccia pienotta.
- PORCAMMERDA! - Gridai, in preda al panico, prima di svenire.



- JiYong...JIYONG!! - gridava una voce, terrorizzata.
Qualcuno, poi, mi dava dei buffetti sulle guance.
Dischiusi gli occhi.
Avete mai provato quella strana sensazione fangirlosa, magari quando esce un nuovo MV, di esaltazione? Quando li guardi lì, sullo schermo del computer, e senti di perdere un battito e il fiato mozzato? Benissimo, moltiplicate questa bella sensazione per mille: ecco come mi sentivo.
Quattro Big Bang...quattro Big Bang mi guardavano preoccupati, protesi verso di me.
Sorrisi come un'ebete e quelli mi guardarono, confusi.
- Ti senti bene? Che è successo? - chiese Daesung, mettendomi una mano sulla fronte.
- Sto bene, sto bene, STO BENE! - risposi, ripetendo la stessa cosa come una cretina e scuotendo la testa.
A posteriori, ammetto di essermi comportata da deficiente, ma, in fondo, chi non si agiterebbe con quattro divinità attorno? 
Poi mi ricordai della mia immagine riflessa nello specchio: - Di chi è questa faccia?? - domandai, indicandomi il viso.
- Ma che domande fai? È la tua! È la faccia di G-Dragon! - e SeungRi confermò l'idea che aveva partorito il mio cervellino prima di svenire.
Sono G-Dragon...SONO DIVENTATA G-DRAGON!
Cominciai a delirare, chiedendomi come e perché.
Quelli mi dissero di calmarmi, che ero stressato, che dovevo riposare.
Probabilmente pensarono che fossi impazzita, anzi, che GD fosse impazzito.
Se ne andarono, dicendo che sarebbero tornati presto, che non mi avrebbero lasciato solo per molto.
Mi ritrovai abbandonata al mio destino, in quell'appartamento enorme.
Ero diventata JiYong...non potevo crederci.
E mi sentii persa, smarrita.
Non mi spiegavo come riuscissi a parlare in coreano.
Non mi spiegavo come avessi fatto a ritrovarmi nel corpo di uno dei miei cantanti preferiti.
- Dovrei chiamare a casa...- 
Peccato che non ricordassi il mio numero.
L'ho detto che sono scema, no? 
Riesco a ricordarmi, per quanto riguarda la scuola, qualsiasi stronzata, ma non ricordo le password dei miei account e il mio numero di cellulare: sarò idiota? Bah...
Mi misi sul divano, da brava, pensando a come potessi risolvere quella situazione. Ma non mi veniva in mente niente, capii solo di dover recitare la parte del Kwon leader fino a data da stabilirsi: fino a quando non fossi ritornata nel mio corpo.
Mi guardai da capo a piedi.
Che figata!  potevo vederlo come nessun altra fan l'aveva mai visto, pure nudo!
E lì partirono i miei soliti trip mentali: peccato che rovinai tutto  Potrebbe fare la stessa cosa anche lui con il tuo di corpo! Lea, vergognati!!
Mi imbarazzai e diventai tutta rossa: io non ero un granché, sicuramente GD sarebbe rimasto deluso dal suo nuovo corpo. 
Sì, perché ero arrivata alla conclusione che se io ero nel corpo di JiYong, lui, neh ma dove era finito? E il mio cervello scemo si era applicato e aveva ipotizzato che, al 99%, quel tizio dovesse essere in me. 
Poveraccio...che risveglio di merda che avrà avuto...



Zampettai per casa felice come un bambino la notte di Natale, canticchiando “Butterfly”, e non potete immaginare la mia felicità mentre m'ascoltavo. Sarà stupido, ma io ho sempre voluto ascoltare la sua voce dal vivo, e, sentire quella voce fuoriuscire dalla mia gola, non so, mi rese la persona più felice del mondo.
Entrai in ogni stanza, finché non trovai quello che cercavo: il guardaroba.
Il MIO guardaroba.
E mi ci persi: collane strane, giacche improbabili, anelli enormi e chi più ne ha più ne metta.
Tutta roba che stava bene solo a GD.
- Vedo che ti sei ripreso! – La voce di Seung-hyun mi fece sobbalzare, non lo avevo sentito entrare, credevo di essere sola in casa.
- E...e tu da dove sbuchi? – Chiesi, imbarazzata.
Dai, Lea! Ce la puoi fare! FIGHTING!
- Ero preoccupato per te, come anche gli altri. Loro si stanno allenando nelle coreografie e m'hanno ricacciato a casa...non è da te svenire in quel modo…-
Ok, se fa così, non ce la posso fare…
Era troppo dolce: sapete, non è facile per una come me sentirsi dire da T.O.P. “- Ero preoccupato per te...-”, infatti andai in brodo di giuggiole!
Oh, Lea! È preoccupato per il leader, mica per te! Abituati!  cercai di convincermi.
- M-mi dispiace…- Mormorai, tesa.
Sono sempre stata un tipo abbastanza timido, e ora, catapultata lì, nel corpo di una persona che era praticamente il mio opposto, mi sembrò un ostacolo troppo grande da valicare.
Avrei distrutto JiYong, ne ero convinta.
- Oooh, dai, sono cose che capitano quando si lavora troppo! Dai, andiamo di là, ci vediamo un film in santa pace, come hai vecchi tempi! – E così dicendo, mi tirò per un braccio e mi trascinò via.
Dopo due film che feci finta di apprezzare (oh, a me piacciono i film horror,  mica quelle robe d’azione che mi rifilò T.O.P.!), sentii un cellulare squillare.
- Ohi, GD, ma non è il tuo cellulare quello che squilla? –
A quella mezza domanda, mi alzai e corsi verso il suono del cellulare.
- Pronto? –
- Chi sei? Che cazzo ci fai nel mio corpo?? – La mia voce…oddio quanto è strana questa situazione..
Mi chiusi nella mia camera: - Io…io non lo so! – E fu allora che cominciai a piangere.
- Ooooh! Sei G-Dragon, bellezza! Non devi piangere! – Cercò di consolarmi quello, o quella, ormai non ci capivo più niente.
Tirai su col naso: - S-sì…ma…ma adesso che facciamo? –
- Mmmh…- Sembrò pensarci su sul serio – Non ne ho la più pallida idea! –
- Andiamo! Dobbiamo trovare una soluzione a questa situazione! –
- Io direi di incontrarci. –
- E come cacchio facciamo? Viviamo in due paesi diversi! -
- Il mio corpo è troppo impegnato in questo periodo, andrà il tuo a Seul. –
Ci pensai su.
Eh, no, aspetta un attimo…
- A parte che mia madre non mi ci manderebbe mai a Seul, e poi anche io ho da fare! In questo mese ci sono gli ultimi compiti in classe! –
- …non dirmi… -
- Cosa? –
- Sei una SECCHIONA? –
Bingo! C’aveva preso in pieno: - N-non sono una secchiona! –
- Oh, sì che lo sei! –
- Per favore, parliamo di cose serie? –
- Ma quali cosa serie? Di come abbiamo fatto a scambiarci di corpo?? No, dimmelo! Perché io non lo so! E avrai fatto tu qualcosa di strano! Sei una nostra fan, no? –
Ma che minchia va a pensare questo qui?  Non credevo che avrebbe pensato qualcosa del genere, in tutta onestà.
- Mi credi una specie di strega o cos’altro? – Dissi, incazzata del fatto che quello sputasse veleno.
Sentì JiYong sospirare: - Che cosa dobbiamo fare? –
- Non lo so, ci sto capendo meno di te, credimi. –
- Ah, comunque, piacere: Kwon Ji Yong! Ma questo tu lo sai già, giusto? – Disse, ridendo. Che strana cosa sentirsi ridere.
Risi con lui: - Piacere Lea Bonnet -
 
 
 
                                                                                             ~~~~~
 
 
 
Parlammo per un bel po’.
Io le raccontai cosa facevo, ma, ovviamente, da brava fan, quella mi conosceva meglio di me.
Ma non conosceva i miei impegni. Le elencai tutto e lei prese appunti sulle interviste e sugli appuntamenti che avevo: - Non ti preoccupare, il nostro manager ti scarrozzerà ovunque, tu stai solo attenta a quello che dici! Chiamami sempre prima di ogni intervista! – le dissi, per essere sicuro che non dicesse cazzate, ma capii subito che quella che s’era intrufolata nel mio corpo non era una persona cattiva.
Poi lei mi raccontò la sua storia: era una quasi diciottenne, a metà Giugno avrebbe compiuto 18 anni; frequentava il liceo classico (e dovette spiegarmi anche che cazzo è); viveva in un paesino nel napoletano, ma era di origini francesi (ma non parlava francese…che francese del cazzo è??).
Mi disse di studiare, più e più volte, e mi raccomandò un mucchio di cose.
Ma io le dimenticai subito.
Decidemmo di sentirci ogni settimana, non potevo permettere al mio corpo il lusso di riposarsi e sentirci ogni giorno, doveva faticare, lui!
 
 
 
Finita la chiamata, mi misi di nuovo davanti allo specchio.
Mi guardai attentamente la faccia.
- Dai, almeno non sono un cesso. – Mi dissi, contento.
E poi feci una cosa della quale ancora oggi mi vergogno.
Mi spogliai.
Sì, volevo vedere com'ero.
Ehy, ero un uomo di 24 anni intrappolato nel corpo di una diciottenne, MA PUR SEMPRE UN FOTTUTO UOMO!
Gambe magre, un culo passabile, un po’ di pancetta che non guastava, tette.
Mi guardai per cinque minuti buoni, prima di esclamare: - Sì, sono proprio un bel bocconcino! – soddisfatto.
- Oh, JiYong, non guardarmi con quegli occhi! Così arrossisco! – Dissi, civettuolo, con la voce trillante di Lea.
Ma subito l’entusiasmo perverso che s’era impossessato di me scemò, e mi rivestii in fretta.
Perché? Beh, è semplice.
Oh mio dio, sembro un vecchio porco!
 

 
 
 
 
 
 
~ Another idiot’s space o(゜∇゜*o)(o*゜∇゜)o〜♪   ~
Sì, ho pubblicato presto perché in realtà ‘sto coso già lo avevo scritto (?) e aveva bisogno solo di una piiiccola revisione :°D
Tenete presente che quando in Italia sono le 6 e mezza del mattino, in Corea sono le 2 e mezza del pomeriggio ùwù *precisa* tenete presente il fuso orario :D.
Ah, ho scelto la Campania come terra di ‘sta tizia perché, più in là (?) potrebbe servirmi un po’ di sano dialetto :D chiedo venia!
Che dire? Io mi diverto troppo LOL *vuole far fare quante più figure di merda possibili a quel deficiente :D*
Alla prossima bella gente!
Ah, e ringrazio chi ha messo ‘sta roba da qualche parte e chi ha recensito! *me felice* *^*
GoodBye!

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