Amore usa e getta.

di Laesseelae
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La differenza fra me e lei. ***
Capitolo 2: *** Decisione. ***
Capitolo 3: *** L'amore sai cos'è? Un intruglio di emozioni, combinazione chimica. ***
Capitolo 4: *** Love changed my life. ***
Capitolo 5: *** Do you remember? ***
Capitolo 6: *** EH NANANAA. ***



Capitolo 1
*** La differenza fra me e lei. ***


La soddisfazione di quando finisci di studiare e ti ricordi tutto. Mai provata. Sì, non ero una studentessa modello. Il mio nome? Elsa, Elsa Efrey. Ho 17 anni e sono nata il 25 Agosto in Italia, a Milano. Oh,sì. Sono Italiana e ne vado fiera.  Purtroppo però dopo pochi mesi dalla mia nascita i miei hanno avuto la bellissima idea di venire a vivere qui, Bradford, terra originaria di mio padre. Ho una sorella, la tipica ragazza bella, capo cheerleader, alta, bionda, tutta tette e culo. Era una come tutte le altre, e io mi vergognavo di essere sua sorella, era in poche parole una troietta. Sì, gli e l'avevo anche detto, ma lei nulla. Quando gli e lo dissi si mise a ridere e le uniche parole che seppe sputare furono:eh se non mi diverto ora, quando posso farlo?.
In fin dei conti è anche una ragazza simpatica e intelligente, ma troppo bella e troppo poco controllata. I miei, infatti, sono sempre in giro per lavoro e lei avendo sempre casa libera ne approfittava. 
Io ero il suo opposto, infatti la gente a volte non ci crede che siamo sorelle. Io sono bassa, mora, magra. Ho le mie forme anche io, e ho sempre paura di piacere ai ragazzi per le mie tette e il mio sedere, troppo bene proporzionate con il resto del corpo. Non sono una che se la tira e a differenza di mia sorella sono molto timida e passionale. Sono anche una grandissima imbranata, cado minimo tre volte al giorno. Amo scrivere e leggere, e in effetti l'unica materia in cui vado bene è l'Inglese. 



SPAZIO ANNUNCI!
Ciao! Bene, ho iniziato a scrivere un altra storia.. vorrei un vostro parere quindi RECENSITE per favore :). Comunque questa è un po' l'introduzione.. spero vi piaccia!
Qui c'è il link dell'altra FF. Poi ditemi quale preferite se avete voglia di leggerle entrambe.

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1328388&i=1

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Capitolo 2
*** Decisione. ***


Ciao, avviso che da questo momento utilizzerò un narratore onniscente. Quindi, buona lettura.

''Salve anche questa mattina vi diamo il buon giorno, allora siete svegli?'' Elsa cercò di ammutolire la radiosveglia ma come ogni mattina il tasto che avrebbe dovuto interrompere quel delirio si era bloccato.  
Ci sarò la volta buona che la rompo. Pensava Elsa ancora assonnata. Di prima mattina era impossibile avere un dialogo normale con lei, se solo li facevi due domande in più ti sarebbe saltata addosso come una iena.
-Buon giorno piccola.- si girò a guardare alle sue spalle. Ovviamente il saluto, del capitano della squadra di calcio della scuola, non era rivolto a lei ma alla sorella che in quel momento venne abbracciata da dietro sempre da quest'ultimo.
-Non davanti a lei.- li disse la bionda a bassa voce credendo che la sorella non l'avesse sentita. Come poteva farsi usare così? Lei era molto più di quello, era molto più della bionda odiata e inviadata da tutta la scuola. 
-Vado, a dopo.- li rispose lui facendoli l'occhiolino. Wow, viene in casa mia, si fa mia sorella, fa i suoi comodi e non abbozza neanche a un ciao o a un buon giorno. Che schifo.
-Ciao tesoro.- la bionda le diede un dolce bacio sulla fronte. Era pur sempre la mia sorellona. Oh,sì le voleva bene.
-Hey- non disse nulla di più. Sapeva che era arrabbiata.
-Da domani cambio, con questi soldi ti ci compro qualcosa ok?- Elsa la guardò disgustata, pensava davvero di comprarla con 100 £?
Sì alzò e se ne andò. Non voleva stare un minuto in più di fianco a sua sorella.


Sì vestì velocemente, niente trucco, si spazzolò i capelli e si guardò allo specchio. Una volta scesa dalle scale vide la sorella che in abbigliamento da cheerleaders l'attendeva davanti alla porta. Sì, può sembrare strano ma, sua sorella bionda e perfetta non si truccava per nulla. Si incamminarono verso la fermata anche se Elsa avrebbe preferito non andarci con lei.
Arrivate a scuola la bionda venne salutata dalle altre sue amiche. Ovviamente, Elsa, rimase da sola.
-Bhe.. allora io vado...- sibilò sconsolata. La sorella la guardò amareggiata, avrebbe voluto con se la sorella, ma non voleva diventasse come lei.
Mentre si dirigeva a testa bassa al suo armadietto, l'anta di quello accanto al suo si aprì. La testa di un moro fece capolino e li sorrise.
-Ciao.- disse quest'ultimo. 
-Mh.. Ciao!.- sorrise timidamente.
-Sono nuovo.. mi chiamo Kevin, tu sei?-
-Elsa.-

La ragazza non sapeva che da li a poco i due si sarebbero fidanzati. Solo che l'estate fa il bello e il cattivo gioco e Kevin non riuscì proprio a resistere alla castità nello stare solo con Elsa quando tutte quelle belle ragazze in costume li giravano in torno. 

-Sei uno stronzo!- Elsa non riusciva a stare ferma, prese quella maledetta radiosveglia e la scaraventò per terra. La cornetta del telefono all'orecchio.Perchè mi ero fidata di lui? Troppo bello per me... Ma ora basta!
Elsa aveva deciso, non avrebbe mai più sofferto, non per uno stupido ragazzo.




SPAZIO ME:
Dalla prossima entreranno a fare parte anche i ragazzi quindi recensite e fatemi sapere se vi è piaciuto.

Bacio xx

 

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Capitolo 3
*** L'amore sai cos'è? Un intruglio di emozioni, combinazione chimica. ***


Il primo giorno di scuola dopo un’estate che aveva lasciato il segno.
La sveglia trillò nelle orecchie della povera ragazza. Non aveva voglia di svegliarsi, non aveva voglia di ritornare in quella maledetta scuola, dove non aveva amici e dove sarebbe stata costretta a vedere tutti i giorni lui: il suo ex. Ma fu obbligata.
Scese le scale con calma, non c’era fretta e anche se ce ne fosse state a lei non importava.
-Ei sorellina!- esclamò pimpante la sorella –pronta per il primo giorno di quinta? Ora mai sei grande!-
Elsa si chiedeva come la sorella,già di prima mattina, potesse essere così felice. Cheerleaders, pensò.
-Sprizzo gioia da per tutto non vedi? E tu come ti senti a ripetere per la seconda volta il primo giorno di quinta?- disse la mora scherzando.
La bionda la guardò inizialmente male, poi scoppiarono insieme in una risata fragorosa. Lara, la sorella, era stata bocciata, ma aveva promesso ai suoi genitori che nell’anno successivo sarebbe andata bene. Cosa ancora tutta da dimostrare. Fecero colazione, si vestirono e fra una risata e l’altra uscirono di casa.
L’autobus era pieno, visi nuovi e visi già conosciuti. Le sorelle scesero, quella mattinata era stata diversa, erano state tutto il tempo insieme e anche se Lara veniva salutata dagli amici non aveva lasciato sola Elsa. Che stesse cambiando davvero?
 
 



Era tornato. Cercava vendetta. Il cuore è un organo sensibile, lei gliel’aveva rotto, gliel’aveva spezzato. Come nessuno era mai riuscito.
Ed eccola lì, con tutta la sua bellezza. Bionda, alta, snella e formosa. Quante volte l’aveva pensata. Quante volte l’avrebbe voluta con lei, al suo fianco. Lui era sempre stato un bravo ragazzo, pieno di doti; era definito anche un bel ragazzo, ma poco cagato dalle ragazze per il fatto che non andava a letto facilmente. Eppure una c’era quasi riuscita, o almeno, era riuscita a farli perdere la testa. Lei, Lara Frey. Prima l’aveva sedotto e quando poi lui se ne era completamente innamorato cercò di portarselo a letto, per soldi. Lui però riuscì a mollarla, ma non riuscendo più a viverle vicino, nella stessa scuola, si trasferì.
Era cambiato, era molto più affascinante, anche più donnaiolo, molto più donnaiolo. L’unica cosa di cui era certo, era che non aveva mai provato nulla di quello che le aveva fatto provare la bionda.
La campanella suonò e tutti i ragazzi entrarono nelle rispettive classi.

5anno corso di biologia:
Gli alunni erano tutti sistemati dietro ai loro banchi, non  ben composti a parte qualcuno, ansiosi di vedere quale prof sarebbe stato così sfortunato da averli il primo giorno. Nel frattempo parlavano e ridevano insieme. Tutti a parte uno, un moro con lo sguardo basso sul banco che si nascondeva dietro a un cappuccio.
Anche Lara era in quel corso.
Un colpo di tosse della professoressa appena entrata ammutolì il chiasso che era diventato ormai sovrano dell’aula. 
Era la solita vecchia rimbambita che si portava dietro da ora mai sei anni. Pensò Lara sbuffando.
La professore iniziò con l’appello. Si bloccò e si abbassò gli occhiali.
-Zayn Jawaad Malik… sei proprio tu?- gli occhi della donna cercarono per la classe e quando il ragazzo alzò il braccio la proff rimase stupefatta. Il ragazzo si abbassò il cappuccio.
Non solo la professoressa rimase sorpresa del cambiamento del ragazzo, ma tutti, e soprattutto la bionda.
 
Quando sentì il suono di quel nome si ricordò tutto quello che aveva combinato a quel povero ragazzo.  Era stata una delle sue prime scommesse e forse l’unica che non avrebbe dovuto fare. Lei desiderava davvero fare l’amore con quel ragazzo. Le piaceva davvero, da quando l'aveva conosciuto. Poi lui partì e lei si sfogò su altri ragazzi. L’aveva dimenticato, ma ora che era tornato aveva paura. Aveva molta paura anche per il fatto che era cambiato, purtroppo in meglio: aveva un  fisico perfetto, un viso ormai quasi da uomo; magnifico era dire poco.
L’ora passò mentre la bionda continuava a pensare solo a quel ragazzo.
 
Era intervallo. Lara andò stranamente dalla sorella che appena la vide venir verso di lei si stupì.
-Ei che ci fai qui? Ti serve qualcosa?- le chiese Elsa confusa.
La bionda attese un po’ a risponderle. –Nulla, nulla come stai?- le domandò.
Elsa la guardò ancora più confusa. –bene ma…- non riuscì a finire la frase che delle ragazze, tutte in uniforme da cheerleaders, presero la sorella per il braccio e la trascinarono.
 
Parlavano tutte di Zayn, e la cosa la infastidiva parecchio. L'avevano trascinata via dalla sorella, l’unica persona con la quale avrebbe voluto stare.
-Oh eccolo lì!- sentì la ragazza ad un certo punto. Tutte si piombarono intorno al moro e lei restò dietro le sue “amiche” per non farsi vedere.
Iniziarono a parlargli e a domandarli del perché era andato via e perché era tornato. Bella domanda. Anche Lara se l’era posta tante volte, ma non aveva mai capito il perché. Iniziò a guardarsi le punte dei capelli non trovando nulla da fare, il ragazzo intanto vagava sulla domanda: perché te ne sei andato?
Sembrava quasi non volesse dirlo. La ragazza alzò il viso e vide gli occhi del ragazzo puntati su di lei.
-Perché mi ero innamorato.- disse lui.
Cazzo, quella voce. Quella frase. Perché mi guarda? Perchè mi sento bollire?



SPAZIO ME:

CIAO BELLISSIME! ALLORA VI PIACE? RECENSITE PLEASE :) 
TRANQUILLE, ANCHE A ELSA SUCCEDERà QUALCOSA :DD

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Capitolo 4
*** Love changed my life. ***


La giornata passò in fretta per la bionda che per il nervoso si mangiucchiò tutte le sue bellissime unghie perfette. Uscì da scuola e un braccio la fermò. Sbiancò quando vide che la mano che l’aveva afferrata era quella di Zayn.
-Hey.. allora come va Efrey?- disse con fare strafottente.
La ragazza si spaventò, non le  sembrava lui. Era diverso. Molto più stronzo. Glielo si leggeva chiaro in volto che quella non voleva essere una discussione pacifica.
Il moro nel frattempo sapeva di non volerla trattare così, avrebbe voluto abbracciarla, baciarla.. ma no! L’aveva fatto soffrire.
-Be-be-ne … t-tu?- balbettò la ragazza. Nel frattempo un biondo affiancò il moro con un casco da moto in mano.
-Benissimo.- disse accennando un sorriso beffardo.
Arrivò sua sorella che salutò la bionda e agli altri due rivolse un sorriso, non conoscendoli.
-Comunque, sabato sera darò una festa. Ci sarai?- domandò. Elsa, come al solito si sentiva di troppo.
-Ovviamente sei invitata anche tu.- disse rivolgendo un sorriso malizioso alla sorella minore che spalancò gli occhi non appena si accorse che si stava rivolgendo a lei.
-Vedremo.- disse infastidita la bionda e allontanandosi prendendo Elsa a braccetto.
 
 
-Chi era quello?- chiese Elsa alla sorella che non aveva spiaccicato  parola da quando erano tornate da scuola.
-Non lo so…- mentì e la Elsa lo notò, ma non aggiunse parola. Non voleva infastidirla più di quanto avesse già fatto quel ragazzo.
 
 
 
‘’Driiiiiiiiiiiiiiiin!’’
La sveglia l’aveva cambiata, dopo che l’altra l’aveva rotta sbattendola per terra mentre litigava con il suo ex, ma la rottura di scatole era sempre la stessa. Elsa odiava la scuola, odiava svegliarsi per andare a scuola e odiava quella sveglia.
Si alzò e come da copione fece colazione , si preparò e andò a scuola affiancata dalla sorella.
Lara era cambiata. Non usciva più tutte le sere, studiava e non andava a letto con un ragazzo ormai da settimane. Miracolo.
Zayn era diventato il figo della scuola e Lara iniziava ad odiare questa situazione. Odiava il fatto che tutte gli girassero intorno, intorno a Zayn. Il ragazzo che era riuscito a rubarle il cuore, l’unico.
 
I giorni scolastici passarono in fretta e arrivò sabato.
Lara era beatamente spaparanzata sul divano mentre abbracciava la sua sorellina quando sentì vibrare il cellulare. Si alzò e vide che c’era un messaggio.
‘’Hey, allora vieni alla festa? Se ti serve un passaggio chiedimelo…e penso tu sappia dov’è casa mia ;) -Zayn.’’
La ragazza non gli rispose. Non sapeva se andarci o no. Non capiva neanche perché tutto questo interessamento a lei. Aveva paura, perché infondo lei lo sapeva benissimo: l’amore che aveva provato con lui non l’aveva mai provato con nessun’altro e nessun’altro rapporto che aveva avuto dopo era riuscito a farglielo dimenticare del tutto.
Elsa si accorse della tristezza della sorella.
-Che hai? Sei diversa.. ultimamente…- disse sperando di sembrare meno invasiva possibile.
-Nulla.-disse l’altra abbassando lo sguardo e spostandolo sulle ciabatte che si trovavano ai piedi del divano dove erano sedute.
-Non ci credo, sono tua sorella… di me ti puoi fidare.- la ammonì la sorella più piccola.
-Era Zayn, il ragazzo dell’altra mattina, quello che ci ha invitato alla festa…beh noi due siamo stati insieme, poi io ho.. sbagliato-  sentì pizzicarsi gli occhi e una lacrima iniziò a rigarle il volto- beh sì… era una delle mie scomesse, forse la seconda che ho fatto, ma era l’unica che non avrei dovuto fare, io-io.. lo amo!- disse scoppiando a piangere e trovando riparo tra le braccia della sorella che stupita la tranquillizzò.
-Ora mi spieghi tutto bene, ma ora calmati. Tranquilla, ci sono io qui.- disse posandole un dolce bacio sui capelli morbidi.
Le due ragazze si ritrovarono a parlare con in mano una tazza di the caldo.
-Tranquilla, l’importante è che hai capito di aver sbagliato. Quindi, andrai alla festa?- domandò  Elsa .
-Beh, se ci vado è solo per svagarmi un po’… e poi se ci vado tu vieni con me.- disse la ragazza sorridendo.
-Ma sai che io non sono il tipo da tacchi, vestito mini e musica assordante. Per non parlare degli alcolici e del fum- la sorella la zittì.
-Tranquilla, ti starò vicino.- disse per poi abbracciarla e ringraziarla per averla ascoltata. Ora si sentiva meglio, sapeva che qualcuno la capiva, che qualcuno aveva avuto la pazienza di sopportare le sue lacrime. Aveva sua sorella.
 

-Ma come mi hai conciata?- commentò Elsa mentre si stava specchiando.
-Sei bellissima!- disse Lara sistemandosi una ciocca di capelli che gli era caduta davanti agli occhi.
Elsa si riguardò, in fin dei conti anche lei sapeva di non essere così male, ma non voleva darlo a vedere. Aveva in dosso un semplice tubino nero e dei tacchi neri. Ecco, i tacchi. Erano la cosa che la spaventavano di più. Lei era solita ad andare in giro con un paio di Converse o di Nike. La sorella invece era stretta in un vestitino celeste chiaro e tacchi abbinati.
Uscirono di casa. Avevano entrambe paura. Elsa aveva paura perché lei non era abituata alle feste. Lara invece temeva che succedesse qualcosa con Zayn. Lara mise in moto la macchina e sgommò verso casa Malik.
Arrivarono in pochi minuti. La casa era gremita di gente, i quali corpi si strusciavano tutti appiccicati. Bleah. Pensò Elsa.
-Dai andiamo a prendere qualcosa da bere.- disse a un tratto Lara mentre tirava la sorella verso un tavolo con gli alcolici.
-Non c’è della coca?- disse sorridendo come un ebete la mora che venne guardata male da una coppietta lì vicino che probabilmente pensavano si stesse riferendo alla della droga. Ma si sbagliavano ovviamente.
-No no avete capito male intendevo Coca Cola!- disse imbarazzata muovendo le mani. Stupidi malintesi.
-Tieni.- disse Lara ridendo e porgendole un bicchieremezzo pieno di un liquido dall’odore sgradevole
-Cos’è?- disse disgustata Elsa.
-Tranquilla non è alcolico e se non ti piace non berlo.- le rispose sorridendo.
Delle mani fecero girare Lara prendendola per le spalle. Era Zayn e non sembrava del tutto lucido. Non l’aveva mai visto così e la cosa la fece preoccupare.
-Zayn tutto ok?- chiese la bionda spaventata.
-Sì sì andiamo a ballare su!- Lara rivolse uno sguardo veloce a Elsa per rassicurarla sapendo che era abbastanza spaventata.
Iniziarono a ballare, ma Lara era straimbarazzata e spaventata. Insomma, che voleva da lei?
 
 
 
 
Che succederà ora? E Elsa? Non l’ho dimenticata tranquillee :D
Spero vi sia piaciuto. Ringrazio tutte per le recensioni. Vi amo. Bacio!

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Capitolo 5
*** Do you remember? ***


Iniziarono a ballare, ma Lara era straimbarazzata e spaventata. Insomma, che voleva da lei?
I loro corpi sembravano fatti uno per l'altro. Lara anche se era abbastanza fredda in quel momento riuscì a non rimanere un pezzo di legno e si mosse a tempo. Zayn non ce la faceva più, era bellissima, lì di fianco a lui. Non gli strusciava addosso come avevano fatto delle ragazze prima. Aveva notato che era cambiata. In quel momento era irresistibile e la voglia di saltarle addosso c'era e aumentava sempre di più, ma doveva fermarla. 
L'afferrò per un braccio e la portò su. Doveva parlarle.

Che noia. Elsa si stava per addormentare e in più il cocktail che le aveva dato la sorella faceva schifo. Giusto, la sorella. L'aveva vista scomparire qualche minuto prima. L'aveva tenuta sott'occhio per tutto il tempo ma si fidava di lei.
Qualcosa interruppe il suo flusso continuo di pensieri.
-Hey, ciao bellezza.- disse una voce roca.
Elsa lo guardò con disgusto. Questo che voleva da lei? Lei e i ragazzi nell'ultimo periodo non andavo d'amore d'accordo.
-Ciao.- disse fredda sperando che lui capisse e la lasciasse stare.
-Come te la passi?- le domandò ammicando. Ma chi si credeva di essere? Già con una ragazza con il cuore a pezzi bisogna andarci piano, se poi le si presenta un maniaco sessuale.
Lei lo squadrò meglio. Non era un brutto ragazzo, anzi. Biondo, occhi azzurri. Vuoti.
-Ma tu chi cazzo sei?- disse lei con un filo di arroganza.
-Hey hey, mi piaciono le ragazze aggressive.- rispose il biondino ridendo come un ebete. Aveva bevuto, si vedeva. Non era sobrio.
La ragazza strinse la mano in un pugno. Pugno che stava per tirare in faccia a quel coglione. Non appena alzò il braccio una mano la fermò.
-Vai Andrew, non fa per te.- disse una voce, un accento particolare. Irlandese, pensò Elsa.
Il ragazzo alzò le spalle e se ne andò girando i tacchi, mentre Elsa si girò nervosa e scocciata verso il ragazzo che le aveva afferrato il pugno.
-Lasciami!- esclamò cercando di far lasciare la presa al ragazzo che si trovava davanti a lei. Cazzo che biondo, pensò. Si accorse che era quel ragazzo che stava insieme a Zayn l'altro giorno a scuola, quello a cui aveva sorriso, quello con il casco in mano e quello che in questo momento notò aver due occhi stupendi.
-Sì scusami..- disse lui timidamente. Non sembrava un tipo timido esternamente ma invece quel ragazzo era il miele in persona, dolce, sensibile e timido. A primo impatto poteva sembrarti il coglione di turno che ci provava con la prima che gli passava davanti, ma non era così.
-Ma va tranquillo..-sorrise dolcemente lei -mi hai risparmiato da un'altra denuncia.- finì la frase abbassando lo sguardo verso le punte delle sue scarpe. Il biondo sgranò gli occhi dallo stupore.
-Un'altra denuncia?- domandò con fare interrogativo.
-Mh...Sì, vedi.. ho rotto il naso... a quella con cui mi ha trad...- il ragazzo la stoppò notando quel filo di malinconia nella sua voce.
-Tranquilla ho capito, vieni andiamo.- disse prendendola dolcemente per una mano e accompagnandola su un divanetto.
-Bhe, io sono Niall... Niall Horan.- disse spostando il suo sguardo negli occhi della giovane che al contrario di lui abbassò subito lo sguardo.
-Hey che hai?.- domandò lui preoccupato per la reazione inaspettata della ragazza.
-Io? Nulla nulla-mentì, la verità era che non riusciva a concentrarsi fissando quegli occhi così... così, limpidi, limpidi ecco! -mi chiamo Elsa.. Elsa Efrey.- disse abbozzando un sorriso.



-Dove mi stai portando?- chiese Lara leggermente preoccupata.
-Tranquilla, mi fa solo male la testa e la musica è troppo alta.- disselui sedendosi sul letto della camera in cui l'aveva condotta. 
Si portò le mani alla testa e appoggiò i gomiti sulle ginocchia.
-Hey, tutto bene?- domandò stupidamente Lara per rompere quel silenzio di ghiaccio che si stava creando.
Lui la fulminò con lo sguardo, insomma le doveva ripetere che aveva mal di testa, pensò Zayn. Poi  per fortuna capì che la ragazza era in imbarazzo e le sorrise facendole segno di sedersi di fianco a lui.
Lei si sedette, sempre imbarazzata ma un po' più tranquilla.
-Ho notato con piacere che sei cambiata.- disse lui posizionando i suoi occhi su quelli della ragazza.
Lei sobbalzò. Aveva ragione, era cambiata, e ne era felice.
-Sì è vero.- disse lei sorridendo.
Lui si alzò di scatto. Lei spaventata lo imitò. Si ritrovarono uno davanti all'altra.
Il moro le afferrò i fianchi. Sapeva che ci sarebbe ricascato.
A lei salirono dei brividi che le percorsero tutto il corpo.
Quante volte l'avevano presa per i fianchi? Tante. Quante volte aveva provato quello che provò in quel momento? Mai.
La portò più vicino a se. Lui voleva baciarla, era sul punto dfarlo. Lei voleva baciarlo, era sul punto di farlo.
Lei se lo tirò a se e lo abbracciò. Voleva dimostrargli che era cambiata, che ora c'era più che mai. 
Lui stupito e per niente amereggiato capì, e ricambiò quell'abbraccio così spontaneo.






Hola bellissimii! :) alura,spero vi sia piaciuto! recensite e ricordatevi che ho anche l'altra ff che tra l'altro ho aggiornato oggi!!  Mi raccomando fatemi sapere se devo continuare con questa storia perchè sto ricevendo pochissime recensioni D:
Vi amo comunque. Bacio and love yaa!

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Capitolo 6
*** EH NANANAA. ***


Erano abbracciati da almeno mezz'ora. Non ci poteva essere nulla di più romantico che essere uno di fianco all'altra su una semplice terrazza a guardare le stelle.
-Che ore sono?- chiese dolcemente al moro che alzò subito la manica e lesse sull'orologio da polso che ormai era mezzanotte e mezza.
La ragazza si alzò di scatto.
-Cavolo! Mia sorella, l'ho lasciata da sola, sono davvero una cretina...- disse tristemente. Le aveva promesso che sarebbero state insieme e che non l'avrebbe mai lasciata sola e invece adesso non sapeva neanche dove si trovava.
-Tranquilla, sarà giù.- cercò di tranquillizzarla Zayn. -Speriamo..- continuò Lara che nel frattempo stava scendendo le scale con l'amico al suo fianco. Sinceramente, non sapeva se considerarlo un amico... in fondo lei lo amava ma di sicuro non avrebbe affrettato le cose, se qualcosa doveva succedere sarebbe successa.
Quando scese le scale rimase un po' perplessa. Si aspettava di trovare sua sorella sola e arrabbiata. Invece la storia era alquanto diversa: sua sorella in compagnia di un biondo niente male che rideva e parlava.
-Vedi te l'avevo detto.- disse Zayn mentre si prostavano davanti a quel duo.
-Hei.- salutò Lara la sorella -Piacere, sono Lara la sorella di Elsa.- disse stringendo la mano del biondo che ricambiò presentandosi.
-Dobbiamo andare?- chiese Elsa con tono triste. Si stava davvero divertendo con Niall, non aveva mai conosciuto un ragazzo del genere.
Quando l'aveva visto la prima volta fuori da scuola non ci fece molto caso a lui perchè era troppo preoccupata per la sorella mentre quella sera inizialmente non riusciva a definirlo.Esternamente sembrava un ragazzo dolce, ma fin troppo bello. Ma lei non era una che giudicava dalle apparenze quindi voleva conoscerlo. Si erano scambiati i numeri di cellulare e avevano riso e parlato per tutta la serata. Avevano un po' ballato ma alla fine non facevano altro che ridere.
-Sì.- le rispose Lara girandosi poi verso Zayn per poi mostrargli un dolce sorriso. -Ciao Zayn.- disse dandogli un dolce abbraccio. -Ciao piccola.- disse stringendola a se.
Gli altri due ragazzi si guardarono e sogghignarono un ''che sdolcinati'' in coro sotto voce per non farsi sentire.
-Ciao biondo.- esclamò Elsa. -Ciao bella.- ricambiò il saluto lui aggiungendole un caloroso bacio sulla guancia.
Entrambe uscirono da quella casa osservate dai due ragazzi. Entrambi sorridevano.
Il biondo sorrideva perchè aveva conosciuto una bella ragazza, ma non solo esteriormente, ma anche dentro. Elsa era davvero bella dentro e questo era un dono che avevano poche persone.
Zayn invece sorrideva, sorrideva perchè aveva ritrovato quella ragazza che conosceva una volta, la vecchia Lara.


Domenica, ore 15:30:

-Ora basta non ne posso più!- Niall sbiascicò quelle sei parole con le ultime energie che gli rimanevano.
-Ma come Horan? Non ci posso credere, sei una femminuccia.-iniziò a ridere sguaiatamente Elsa.
-Non sono allenato, tutto qui.-disse luifacendo il finto offeso mentre andavano verso le macchinette che erano posizionate fuori dalla palestra dove i ragazzi stavano facendo boxe.
Lei le sorrise semplicemente perchè non ebbe neanche il tempo di rispondere nonostante venne interrotta da un ragazzo con dei capelli moro chiaro rasati.
-Hei Niall! Da quanto tempo che non ti vedevo in questa palestra!.-esclamò il ragazzo sconosciuto.
-Liam! Sì da molto ma mi ci ha obbbligato questa maschiaccia.- disse facendo un occhiolino alla ragazza.
-Hei, non sono una maschiaccia!.- disse lei con un tono da finta offesa, anche se in realtà era lusingata a non essere giudicata come una di quelle gallinelle della sua scuola.
-Piacere Liam, ti ho già visto da queste parti... giusto?.- disse presentandosi dubbioso.
-Elsa.- sorrise -Comunque sì, vengo in questa palestra da cinque anni.- continuò.
Uscirono dalla palestra e andarono a mangiare in un bar non lontano da lì.





OVER AGAIN:
Salvee! Bene, allora forse è un po' cortina... mi scusoanche per il ritardo.
Love yaa.

 

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