A come Amore, P come Problemi di Juicy (/viewuser.php?uid=23692)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***
Capitolo 6: *** VI ***
Capitolo 7: *** VIII ***
Capitolo 1 *** I ***
Nuova pagina 1
Lei. Una dolce ragazza grifondoro.
Lui. Un crudele serpeverde.
Lei. Sempre pronta a perdonare.
Lui. Il quale maggior pregio è la vendetta.
Storie
che si intrecciano per dare via a tanti, piccoli eventi. Piccoli eventi, ma con
grandi significati.
Voleva avere il suo attimo di tranquillità.
Lo desiderava
Hermione
prese il grosso e polveroso libro per rimetterlo nella borsa, la chiuse con
delicatezza e uscì dall’aula. I capelli le ricadevano morbidi sulla spalle.
Morbidi come un fiore. Un fiore alla vaniglia. Un fiore alla vaniglia? Eppure se
l’aveva pensato, ci doveva pur essere. Hermione si riconcentrò. Stava vagando
per Hogwarts, senza una meta precisa. Libera. Si avvicinò al lago, sfiorò
l’acqua con un dito. Fredda, ma piacevole. Si inginocchiò. Non c’era
nessuno vicino. Meglio. Si bagnò il viso con quell’acqua gelida. Per un
attimo non si sentì più i muscoli, voleva rilassarsi. Si sdraiò su
quell’erba fresca, profumata. Chiuse gli occhi per un attimo, voleva avere il suo
attimo di tranquillità. Ma che fu, in poco tempo, interrotto.
-Allora
Granger, è qui che ti rilassi?- sentì una voce familiare. Sollevò le palpebre
e vide quella persona che avrebbe voluto in quel momento. Lo desiderava. Voleva
sentire la sua voce, vedere i suoi occhi profondi.
-Si,
Malfoy- rispose. Era felice, ma non lo voleva dare a vedere. Si alzò ed andò
vicino a lui. Si sentì lo scricchiolio di un ramo sotto i suoi piedi. Si
fissarono a lungo. La ragazza sarebbe restata li per ore, a fissare, quello che
, era l’irraggiungibile.
-Granger,
perché mi fissi?- la sua voce fredda e distaccata la fece tornare alla realtà.
Arrossì. Sperò che non lo notasse, almeno quello.
-Sarai
la millesima persona che mi guarda oggi, lo so che sono bello- Hermione sorrise
tra se, era perfetto per lei. Sicuro, arrogante, carino.
-Non credere che tu abbia delle possibilità con me-
continuò. Poi si girò e fece per andarsene, lasciando la ragazza così,
incapace di nascondere l’evidenza. “Uff…cazzo, quant’è bella…” pensò
Draco. E così si lasciarono, anche se avrebbero, , voluto
continuare quella conversazione, se così si poteva chiamare.
***
Hermione era distesa sul suo letto.
“Ma proprio di Draco mi dovevo innamorare? Ci sono mille
ragazzi più carini, Hermione non mentirti, zitta te, voce sincera. Ora
voglio dar spazio alla voce cattiva. Non sono cattiva. Scusa, hai
ragione. E comunque se vorresti potresti disinnamorarti. Cioè? Stupida,
non fartelo più piacere. Come se fosse facile. È impossibile, quando ti
piace una persona non puoi, “a telecomando” non fartela piacere più.
Nessuno ti ha interpellato, voglio sentire l’altra voce, perciò va via. Dunque,
incominciamo subito il progetto disinnamoramento. Prima domanda: perché ti
piace? Mi piace tutto di lui. Iniziamo male. Sarà più complicato del
previsto. Non mi spaventare. Io ti avevo avvertito. Continuiamo,
quando lo vedi che fai? Mi batte il cuore e lo voglio sempre accanto a me. Come
scusa? Lo vorrei vedere sempre, anche quando mi parla e mi dice cose brutte,
beh…quei momenti sono i più belli. Perché ti vuoi torturare da sola?
Goditi quei momenti e basta! Come faccio se ho paura che finiscano? Beh…tu
non pensarci. E comunque non gli piaci. Perciò vogliamo proseguire? Non
so…io non so più che fare, sembra tutto così perfetto quando c’è lui, e
un attimo dopo mi sembra di essere una stupida. Se potessi cambiare aspetto,
forse mi sentire più sicura!! MAI dire una cosa del genere, tu devi sempre
essere te stessa! Questa poi…..non mi state dando una grande mano,
ragazze! Noi siamo te! Ma io ti aiuterò sempre. Mi è venuta
un’idea, quando c’è lui mi date dei consigli….anzi no, se no finite per
litigare…Piccola…lo so che è difficile l’adolescenza! PICCOLA?????
Ma che razza di manicomio è questo??? E dato che il progetto disinnamoramento
è fallito, ho già in programma qualcos’altro. Lasciarci in pace? Sbagliato
di grosso! Basta, deciderò da sola, dato che voi non sapete darmi neanche
un aiuto!
Come inizio non è dei migliori, però dopo si svilupperà
meglio, spero!
Forse l’inizio era un po’ affrettato, ma questo era solo una
specie di prologo.
E il secondo pezzo forse si capisce poco, però il grassetto
equivale alla voce “cattiva”, il sottolineato alla voce “buona” e
normale a quello che pensa semplicemente Hermione.
Un kiss
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Capitolo 2 *** II ***
Nuova pagina 1
Ringraziamenti
Polvere_di_stelle: grazie per
la recensione, spero che anche questo capitolo ti soddisfi! Riguardo al
carattere di scrittura, ho notato che alcuni computer scrivono più piccolo di
quanto io abbia scritto ;) Ad ogni modo scriverò più grande^^
ginny93: ecco
l’aggiornamento! Spero ti piaccia! Ehi, grazie per avermi aggiunto come utenti
preferiti!
Sukkoall’arancia: beh
dopotutto era solo il primo chap ;) spero
che il prossimo ti soddisfi di più!
Ciobar: grazie
dei complimenti, mi fa piacere che ti facciano sorridere i miei cap, anche se già
prevedo cap anche tristi! Grazie anche per avermi aggiunto come preferiti, mi
auguro di non deluderti!
frafri: beh…in
effetti i pensieri sono un po’ contorti, ma devi immaginare che dentro
Hermione c’è una piccola guerra!
skiblue: grazie
mille dei complimenti! Cercavo di far assomigliare i personaggi a quelli
originali, sono contenta che mi sia riuscito bene!
Un bacio!
Juicy
Hermione alzò lo sguardo.
Quel compito non le sembrava difficile, era solo che voleva dare una sbirciatina
due file davanti. Lo vide. Riabbassò gli occhi sul quaderno, e notò con
piacere che aveva già scritto mezza pagina.
-Hermione, ehi Hermione!!- si
voltò. Una figura dai capelli rossi cercava inutilmente di richiamare
l’attenzione della ragazza.
-Es 10, frase 1- sussurrò
Ron.
-Ma Ron… - disse Hermione.
-Eddai, passamelo!-
-Ok ok…tieni- staccò un
foglio dal quaderno, scribacchiò la risposta e passò il foglio all’amico.
Lo vide copiare subito la
risposta. Automaticamente trasformò il viso, il corpo, i capelli di Ron in
quelli di Draco. Si girò e sussurrò un grazie, con il suo bellissimo sorriso a
32 denti.
-Herm, grazie!- si risvegliò
di colpo e si accorse che il viso, il corpo e i capelli non erano altro che di
Ron, delusa si riconcentrò.
“Oh, cavolo, se mi alzo
adesso a riconsegnare il compito a soli 10 minuti dall’inizio sembrerò una
secchiona davanti a tutti , ma se aspetto almeno il
primo, per tutto questo tempo non saprei che fare. Che problemi inutili hanno le
adolescenti, sempre che mi considero ancora tale…uff” In quel momento si alzò
un Corvonero per consegnare il foglio, cosa che fu il sollievo di Hermione.
“Finalmente libera!!!!”
dopo essere uscita in fretta dall’aula, si avviò verso il suo luogo preferito
a Hogwarts, la Biblioteca. Prese un
libro, e, senza rompere il silenzio di quell’incantevole posto, si sedette
composta e iniziò la sua lettura. Era a pagina 100, quando una persona apparve dietro di lei. In realtà lei non lo vide, però
sapeva esattamente di chi si trattava. Voleva scomparire dietro la sedia,
rimpicciolirsi, trasformarsi in qualsiasi oggetto o animale, l’importante era
che si trattasse di qualcosa piccolo, molto piccolo, quasi invisibile. Ma
purtroppo quella persona urtò la sedia dove era seduta la ragazza.
-Tu, spostati!- esclamò
Draco. Ma, con tutto il suo disagio si accorse
che la persona che aveva appena scontrato era Hermione.
“Oh cazzo!” pensò il
ragazzo.
“Oh cavolino!” pensò la
ragazza.
E così si guardarono, per un
attimo, un lungo attimo, i due occhi, verdi e marroni, si incrociarono. Ma finì
subito quell’attimo.
-Sempre in mezzo, Granger?-
era il meglio che Draco avesse potuto dire. Hermione non riuscì a spiccicare più
nessuna parola, il ragazzo si girò in fretta, rimise il libro nel suo posto e
se ne andò.
“Scema,
scema…scema!!!!!” si disse Hermione. “Sei una scema!! Restare immobile,
senza dire nulla…sembravo goffa!” accavallò le gambe per farsi sembrare più
matura. Le parole che leggeva non avevano più significato. Si muovevano davanti
a lei, ragazza concentrata sull’accaduto. Glielo avrebbe dovuto dire. Non
poteva continuare così. Ma per ora era troppo, troppo presto per lei. Non
riusciva a capire più niente. Se ne andò dalla biblioteca.
Raggiunse camera sua e presto si addormentò di botto sul letto, chissà
come, erano solo le 16.30!!
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Capitolo 3 *** III ***
Nuova pagina 1
Ringraziamenti
ginny93:
grazie
per i complimenti! E naturalmente per avermi aggiunto e recensito anche al mio
cap precedente! Riguardo ai cap più lunghi.. ti devo confessare che non riesco,
devo metterli un po’ alla volta per vedere cosa pensate voi (i lettori) e
ascoltare i vostri consigli. Comunque spero che questo ti soddisfi e ti sembri
anche più lungo!
Polvere_di_stelle:
grazie anche a te per i complimenti! Riguardo al consiglio
di scrivere più grande, beh, se dici che invoglia il lettore a leggere, beh,
d’ora in poi scriverò a carattere 100! No, vabbe, a parte gli scherzi,
scriverò più grande, tranquilla! Che poi mi serve perché così sembra pure più
lungo il cap!
-Beh,
allora sei dei nostri, no?- Harry chiese a Hermione che ne pensava di tutto ciò.
-Emh…potresti
ripetere l’ultima parte? Ero distratta- la ragazza ne uscì con questa frase,
anche se in realtà non aveva capito nulla di tutto il discorso.
-Se
vuoi venire a casa mia, appena finita la scuola… organizzeremo una grande
festa!- rispose eccitato Ron, all’idea di avere un sacco di amici a casa,
senza preoccuparsi del fatto della sua minuscola cameretta, dopotutto, se mai
l’avessero preso in giro, poteva dire di avere un giardino enorme.
-Ma
certo, Ron! Sarei molto lieta!- rispose Hermione. “Ma lo sarei ancora di più
se invitassi anche Draco” pensò, ma non le sembrava il caso di dirlo, infondo
loro non sapevano ancora nulla della sua “infatuazione”, se così chiamarla.
-Perfetto,
sarà strepitoso, non vi deluderò!- dopodiché, Ron iniziò a parlare della
festa, degli ornamenti, degli invitati. Parole e frasi che entravano da una
parte dell’orecchio di Hermione uscivano dall’altra, troppo concentrata ai suoi
veri problemi.
-Herm,
vieni da Hagrid?- chiese Harry.
-No,
no grazie, mi piacerebbe ma no, ho da fare-
-Che
cosa? Herm?-
-Ma
niente, sul serio-
-Herm?-
-Ok,
la doccia- Hermione sperò di averli convinti, in realtà aveva già un piano
tutto suo.
-Ti
credo- rispose Ron, mandando un’occhiataccia all’amico, che stava già per
ribattere.
***
La ragazza, una volta
essersi liberata degli amici, si precipitò nella Sala Grande, dove alcuni
ragazzi discutevano animatamente, fin troppo; mentre altri passavano in fretta
da quella enorme “aula”, senza quasi vederla, diretti alla parte opposta
della stanza, menefreghisti di quelli dentro. E fu proprio qui che Hermione vide
il soggetto cercato. Draco, con i suoi amici, stava dando disturbo a due del
primo anno, ormai con le lacrime agli occhi. La ragazza si diresse verso di
loro.
-Draco, lascia stare quei
ragazzini- urlò. Ma quella frase fu la –secondo lei- sua rovina. IL biondo
girò lo sguardo annoiato, anzi, prima annoiato, poi persino preoccupato.
-Draco? Da quando mi chiami
Draco? Se vuoi usare questo nome devi prima diventare serpeverde- bloccata in un
vicolo cieco. Hermione si era ritrovata con le spalle al muro, fregata dalle sue
stesse parole.
-Malfoy, lascia stare
questi ragazzini- esclamò.
-Ora si che va meglio, ma
che te ne frega a te di questi bambocci?- guardò negli occhi la ragazza, e in
un attimo si rigirò dove, 3 secondi fa, stavano dei piccoli tassorosso.
-Dove sono? Sono scappati,
quell’insopportabili insulsi- urlò Draco pieno di rabbia. Poi puntò un dito
su Hermione.
-Tu, tu sai che mi avevano
fatto?? Mi avevano dato del pirla!- disse, ma quel dito, forse per il suo
sentimento per la ragazza, si abbassò subito, e non riuscì a fare il duro più
di tanto, perché le parole piano piano diventarono sempre più basse fino quasi
scomparire.
-Che c’è, Malfoy?-
-Granger, ti odio- riuscì
a dire il ragazzo, preso da una crisi di orgoglio. Così girò i tacchi e se ne
andò, seguito dai suoi due inseparabili amici.
“Cazzo! Granger ti odio,
sei così sicura che mi sono innamorato di te. Ti odio. Ti odio. Stronza. Perché
di te? Non poteva essere Pansy? Almeno lei era serpeverde! Tu, invece,
mezzosangue grifondoro. Malfoy e Granger. Granger e Malfoy. No, no e poi no. Non
posso pensarlo. Però, però non posso mentirmi, perché tu mi piaci. E molto
anche. Ma ci sono due ragioni per cui noi non possiamo stare insieme:
1.
mio padre
2.
io sono purosangue serpeverde, e tu il contrario
3.
non avrei mai il coraggio di chiedertelo
4.
io non ti piaccio
Che in tutto fanno ben 4.
Sono pazzo. Mi metto a contare i punti per cui io e te non possiamo verderci,
sono fuori. Di testa. Granger io ti….amo.
Note
dell’autore:
Allora,
in questo capitolo ho cambiato un po’ il modo di scrivere, spero in meglio
(ditemi voi)! Anche perché questo cap è molto importante, finalmente si scopre
che pensa Draco di Hermione. Un bacio Juicy
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Capitolo 4 *** IV ***
Nuova pagina 1
-Harry,
ma hai visto Hermione?- chiese preoccupato Ron all’amico.
-Si, per me è innamorata-
rispose il moro risistemandosi gli occhiali che erano andati a finire un po’
troppo in basso del naso.
-E
di chi? Me? Te?- chiese. Erano nella loro camera, il cui scopo iniziale era fare
i compiti. Ma come ben si sa, in due non si combina mai nulla, e dato che loro
erano sempre due, erano ormai abituati a distrarsi.
-Mh…
non so…forse di te-
-Wow…allora
dici che mi dovrei fare avanti?- Ron addentò una cioccorana.
-Forse,
anzi no…ma che dico, certo che si!- Harry prese da sotto il suo letto un
pacchetto di caramelle tutti gusti + 1, l’ aprì e pescò a caso, ma prima di
addentarlo disse:
-Allora
vediamo, se pesco una caramella buona vuol dire che glielo devi chiedere…se
una schifosa…beh, hai capito- e così facendo si mise in bocca tutta la
caramellina.
-E’
il tuo giorno fortunato…fragola!!-
-Yuppy!!!!!!-
urlò Ron saltando sul letto, come pazzo.
-Allora
glielo chiederò oggi stesso- continuò con un sorrisetto dipinto sulle labbra,
mischiato allo sporco di cioccolato.
***
Hermione
era seduta nella sala dei grifondoro, con uno sguardo perso di fronte al fuoco.
Stava cercando di capire, di meditare, di trovare una soluzione a quel suo
vuoto. Le fiamme arancioni, rosse e gialle danzavano insieme, facendo uno strano
gioco, una fiamma scappava e l’altra la rincorreva cercando di prenderla e
tenersela per se. Tutta per se. Come avrebbe voluto solo per lei Draco. Le
sembrava un sogno. Si aggiustò i capelli all’indietro.
-Ciao
Herm- una ragazza piuttosto carina si avvicinò e le si sedette accanto.
-Oh,
ciao Gin, tutto a posto?- chiese Hermione.
-Si…ma
tu, invece. Ultimamente sei strana…ti è capitato qualcosa di brutto?- chiese
la rossa.
-No
davvero...è che sono stanca, nell’ultimo periodo ho sempre mal di testa…non
riesco a concentrarmi e penso ad altro. In poche parole mi distraggo sempre-
Hermione fu così sincera che fu quasi infastidita da lei stessa. Sperava solo
non gli facesse la domanda. Quella domanda.
-Ma…sei
innamorata?- ecco. La domanda. Tra tutte proprio quella doveva andare a pescare?
E poi come faceva a indovinare la domanda che proprio non avrebbe voluto
sentirsi dire?
-Non lo so neanche io.
Ecco, vedi, mi piace un ragazzo…però non sono ricambiata. E poi è
impossibile vederci- Herm l’aveva ammesso. Aveva ammesso che era innamorata.
Se prima quello era solo un lontano dubbio, ora non lo era più.
-Davvero? E di chi?- Ginny
spalancò gli occhi.
-Forse è meglio che non te
lo dica-
-Perché??? Confessati, e
vedrai che starai meglio!- supplicò la Weasley.
-Ok…di…di…Draco- si
era liberata. Questo grosso masso che portava dentro di se finalmente si era
disperso in tanti, minuscoli, invisibili, pezzettini.
Ora che si era tolta un
pensiero, però già un altro se ne era creato.
-Draco…quel Draco??
Draco…Malfoy?- a Ginny mancò il fiato. Il suo peggior nemico…Draco Malfoy,
che così tante volte l’aveva umiliata, sia lei che Hermione. Prima che
potesse replicare, Hermione le tappò la bocca con un dito.
-Zitta, muta con un pesce.
Non lo deve sapere nessuno. Ok?- le sussurrò in un orecchio. Ginny annuì con
la testa.
-Perfetto….hai ragione,
sto meglio. Grazie Ginny, vado a lavarmi!- esclamò Hermione sorridente
lasciando l’amica li, alla quale aveva passato il masso grande e pesante, un
grande vuoto.
Le due ragazze si sedettero
vicine per la cena. Hermione non voleva lasciare Ginny da sola per paura che
rivelasse qualcosa, mentre Ginny si sentiva più sicura con Hermione vicino,
vigile di quel che diceva.
-Ciao Herm, ciao sorella-
Ron si sedette accanto all’amica, mentre Harry si scambiò un lungo ma tenero
bacio con Ginny.
Quella sera passò in
fretta, mangiarono tutti di gran gusto, per riempirsi un po’ la pancia con
pollo, patatine e qualcuno anche con un po’ di pizza. Dopo cena Harry e Ginny
uscirono per una serata romantica vicino al lago, mentre Hermione fu bloccata da
Ron, che la invitò a passeggiare un po’ con lei per la scuola.
-Senti, Hermione, ho deciso
di fare il primo passo io- iniziò Ron, preparandosi ad un lungo discorso.
-Dunque, ci conosciamo da
ben sette anni ormai, e sia tu che io sappiamo tutto dell’altro. Come tu sai
che mi piaci dal sesto anno, io so che solo ora inizi a provare qualcosa per me.
Perciò non nascondiamo più i nostri sentimenti…ti vuoi fidanzare con me,
Hermione?- Ron arrossì leggermente.
Hermione non capì nulla,
ma sapeva bene cosa rispondere.
-Ron, ecco vedi, tu per me
sei un amico, ed è vero che ci conosciamo da tanto tempo, ma non è vero che io
e te ci piacciamo- disse sicura Hermione.
-Come non…non è vero? Tu
sei innamorata di me!- Ron comprese. Forse era vero che lei era innamorata, ma
non era vero che era lui il soggetto.
-Scusa, Hermione, scusa
davvero, allora- disse con un filo di voce, così, tradito da se stesso, se ne
andò via, arrabbiato.
Hermione rimase li, come un
sasso. E piano piano il grosso masso ricominciò a crearsi, a divampare, facendo
più male di prima.
-Uhh!! La Granger ha fatto
colpo!- una voce arrivò da dietro di lei. Hermione si girò subito.
-Malfoy, tu mi perseguiti-
“per fortuna” pensò Hermione.
Draco si avvicinò a lei,
sicuro.
-E non ti piace essere
seguita?- domandò in tono di sfida.
Hermione si sentì svenire,
finalmente si potevano parlare, a pochi metri di distanza.
Note
dell’autore:
Allora??
Che ve ne pare? Ci è voluto un pomeriggio, e spero vi sia piaciuto! Aspettatevi
di tutto nel prossimo capitolo, perché finalmente……non ve lo dico, anche se
vi anticipo che sarà “scottante”!!
Ora
ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito, ma in particolare ginny93 e
Polvere_di_stelle! Grazie di cuore a tutti! Un bacio! Juicy
|
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Capitolo 5 *** V ***
Nuova pagina 1
Ringraziamenti:
ginny93:
grazie
ancora una volta dei complimenti!! Beh, Ron deve essere un po’ “tocco” per
piacere!! Comunque povero, ha già ricevuto un due di picche!! Un bacione!
Ninpha93:
grazie
dei complimenti e di avermi recensito! Non ti preoccupare, non saprei proprio da
dove cominciare per un NC17! Perciò sarà sempre verde, massimo giallo!
skiblue:
grazie
di tutto! Beh…non mi pareva il caso mettere a pochi centimetri di distanza, ma
metri è più bello! Un bacio!
Ciobar:
ok,
ho gradito la tua onestà,
spero solo che questo capitolo ti piacerà e convincerà di più! Un bacio!
Polvere_di_stelle:
ehi ciao! Ti devo fare ancora i miei complimenti per la tua
fic, e ora passiamo ai ringraziamenti. Beh, grazie di avermi recensito anche il
cap precedente, aspettavo la tua recensione! E per Draco…sto cercando di farlo
sempre più figo! Un bacione! Ps. Grazie per avermi recensito “Dolore”!
lottina
la mejo: grazie per i complimenti!sono contenta di esserti fatta
“apprezzare” Hermione…dopotutto, è così secchiona!! Un baci8! Ps. Ti ho
aggiunta su msn!
Draco
love: grazie! Come puoi notare ho letto la tua fic, ed è molto
carina! Prova a scriverne una a capitoli, vedrai uscirà bene!
Hermione lo fissò, incantata.
-Si…cioè no…- balbettò. Aveva il cuore che palpitava
e ogni respiro era sempre più faticoso, voleva bloccare quel momento, urlare e
scappare.
-Allora lo ammetti?- Draco fece un passo.
-Malfoy, senti…- la ragazza si sentì morire, e in un
attimo abbassò gli occhi.
-Cosa, Hermione?- il biondo la guardò.
Hermione alzò gli occhi. Hermione? Hermione?? Da quando in
qua la chiamava Hermione? Ormai il petto le si stava lacerando. Sentì
addirittura il rimbombo dentro di sé. Non riuscì a parlare. Balbettava.
-Ti faccio paura?- chiese Draco.
-No, assolutamente no-
-E allora perché non riesci a rispondermi? Non sarai mica
innamorata di me?- con un tono di sfida, si accarezzò i capelli. E lo fece così
bene che Hermione fu incantata da quel gesto, quasi si dimenticò che lui non la
voleva. Ma allora perché se proprio non l’accettava l’aveva chiamata
Hermione?. Deglutì, cercando di non ascoltare il cuore, che ormai si sentiva
ben chiaro, sia in senso figurato che no.
-Malfoy, tu non mi piaci ass…assolutamente, perché
dovresti?- anche le guance le stavano bruciando.
-E allora perché stai arrossendo??- chiese.
-Io non sto arrossendo assolutamente- “ma Hermione, che
fai, vuoi negare l’evidenza?”.
-Eppure guarda, proprio qui sei rossa- con un gesto Draco
toccò le labbra della ragazza, serrandogliele con un dito.
Hermione svenne quasi. Anzi, faticava a stare in piedi,
sperò solo che non fosse un sogno, ne qualcuno travestito da Draco.
-Eppure ti stanno barcollando le gambe- continuò.
-Però, sai, se non ti piaccio me ne posso andare, perché
io sono uno stupido, un violento, no?- sorrise provocante Draco, e tolse
lentamente il dito dalla bocca di Hermione, facendo finta di andarsene.
“Hermione, cazzo, non fartelo scappare, sii un po’ meno
timida per una volta, digli qualcosa, muoviti!” Hermione pensò in un attimo
ad una giusta risposta da dare.
-Eppure se io avessi mentito, tu non te ne saresti
neanche accorto, vero, Draco?- chiuse per un attimo gli occhi, sperando di non
essere stata troppo indiscreta, troppo sicura, troppo…troppo sbagliata.
Draco si girò.
-Allora ce l’hai ancora la lingua, eh?-
-Si, e so usarla molto bene- improvvisamente si rese conto
della cavolata detta. Non voleva usarla per quel senso, voleva confermare
che sapeva rispondere alle provocazioni, non altro.
-Davvero?- Draco sorrise.
-Emh…veramente non era proprio così, perché in realtà
volevo intendere un’altra cosa, proprio come il famosissimo scrittore…- il
ragazzo li chiuse la bocca di nuovo con le labbra, dolcemente, quasi invitandola
a qualcosa che doveva succedere.
Hermione richiuse gli occhi, serena. Sentì le morbide
labbra di Draco sfiorarla, per poi diventare più sicure, sempre di più, fino
ad accarezzarla. Un bacio.
Leggero.
Fresco.
Dolce.
Delicato.
Ingenuo.
Malizioso.
Attraente.
Piacevole.
Stuzzicante.
Affascinante.
Seducente.
Morbido.
Si separarono.
-Grazie Draco- sussurrò Hermione.
-Granger, ci vediamo- “sempre il solito, Draco, non sai
proprio chiamarla per nome, vero?” pensò il ragazzo, che strinse a se la
ragazza e se ne andò, lasciandola, come al solito, da sola, con il suo enorme
masso.
E’ finito! Allora? Che ve ne pare? Spero vi sia piaciuto!
Grazie a tutti quelli che leggeranno e avranno il coraggio di recensire!
Un’altra cosa; ho messo giallo per precauzione, però sarebbe una verde! Un
bacio! Juicy
|
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Capitolo 6 *** VI ***
Nuova pagina 1
Ringrazio
tutti quelli che mi hanno recensito:
Polvere_di_stelle,
Ninpha93, skiblue, ginny93, lottina la mejo ( che mi ha recensito 2 volte il
primo cap^^^)!
Harry entrò nella sala dei
grifondoro, oltrepassò un gruppetto di ragazze del terzo anno, che arrossirono
alla sua vista, e si avvicinò all’amico.
-Brutte notizie?- chiese
con la voce un po’ flebile, e notò con dispiacere che Ron aveva gli occhi
rossi, almeno quanto i suoi capelli. Ron però continuava a fissare il
pavimento, e fece segno di si con la testa.
-…si tratta di Hermione?-
altro cenno, simile ad un “si”.
-Mi ha detto che tra noi
non c’è niente…non ci si può proprio fidare delle caramelle, eh?- disse il
ragazzo brusco alzandosi e dirigendosi verso la sua camerata. Harry lo vide
allontanarsi, non gli dispiaceva molto, dopotutto lo immaginava. Poi decise che
quello era il giusto momento per passare un po’ di tempo con Ginny, che in
questo momento era insieme a delle sue amiche.
-Ciao Harry- disse la
ragazza vedendolo arrivare, e gli stampò sulla bocca un tenero bacio. Poi lo
trascinò in un angolino un po’ oscurato e incominciarono a flirtare.
-Ma non l’ha visto tre
secondi fa?- esclamò Jenny, una delle migliori amiche della rossa, seccata.
-Si, ma tu devi capire che
lei non può passare più di tre secondi senza Potter!- gli rispose ironica
Hannah.
-Oh, già, perché
dopotutto loro sono innamorati- Jenny fu così sarcastica che parve quasi vera.
Tirò fuori dalla tasca un gomma da masticare e incominciò freneticamente a far
lavorare la mascella con tanta foga, quasi a volersi rompere tutti i denti.
L’altra la guardò divertita, e iniziarono a spettegolare sul mondo.
In quel momento entrò
Hermione. Era rossa in viso e sudata, voleva raggiungere la sua camera senza
farsi vedere da nessuno, cosa molto improbabile, dato che la sala era piena di
ragazzi di ogni anno.
-Hermione! Dove eri
finita?- si sentì chiamare da lontano. Si girò e vide il suo migliore amico
che la fissava interrogativo. Dietro, Ginny stava cercando le sue amiche, con
scarsi risultati.
-Emh…- arrossì ancora di
più.
-Ron l’ha presa male?-
chiese al moro.
-Un po’…ma tu, invece,
perché sei tornata ora?-
-Ero in giro…sai, è
alquanto bello passeggiare a quest’ora per Hogwarts. Puoi chiacchierare con i
quadri- “oddio ma che scusa ti sei inventata?” si chiese la ragazza,
fissando basso. Voleva nascondersi dallo sguardo severo di Harry.
-Comunque sia ho voglia di
riposarmi- disse sbrigativa e raggiunse presto la sua camerata. Aveva ancora il
cuore che tamburellava, ma non voleva pensarci troppo, voleva solamente che la
notte passasse in fretta per rivedere il “suo” lui. Andò in bagno, si
risciacquò in fretta, indossò il pigiama e si infilò sotto le sue calde
coperte.
Calì e Lavanda non erano
ancora tornate. Hermione chiuse gli occhi e, cullata da quel dolce piacere, si
addormentò.
***
Stava camminando,
imperterrita. Senza una meta precisa. Giunse in un bivio. Andò in quello a
sinistra. Camminò ancora. I suoi passi erano veloci e ticchettavano sotto la
gaia. Un altro bivio. Uno era ombroso, ma c’era un caldo soffocante, e avrebbe
voluto scegliere quello, ma dall’altra parte c’era una enorme fontana che
spruzzava acqua cristallina, così scelse quello. Appena intinse il dito
nell’acqua, essa si trasformò in sangue. Terribile sangue, e allora galleggiò
un corpo, somigliava a Harry, ma era senza testa. Poi apparve la testa di Ron, e
infine la sua. Urlò spaventata, come non aveva mai fatto prima.
***
-Hermione, che c’è?-
disse Calì spuntando dal bagno con lo spazzolino in bocca.
-Che…che ore sono?-
chiese impaurita. Aveva gli occhi sbarrati, sembrava quando aveva un incubo, da
piccola, e andava nel letto di sua mamma a farsi coccolare.
-Le 7 in punto, è un
record per me, Lavanda ancora dorme!- esclamò.
Hermione si mise a sedere
sul bordo del letto. Le immagini di quel brutto sogno le rimasero impresse. Ma
le voleva dimenticare. Scrollò la testa. Appena Calì uscì dal bagno si avviò
in fretta lei. Si fece la doccia, per scrollarsi via quella terribile
sensazione. Quando fu pronta scese in fretta gli scalini e andò a sedersi
vicino a Ginny nella Sala Grande. Era ancora presto, perciò non si stupì di
vedere non molta gente.
-Ciao Herm, hai visto quel
tontolone di mio fratello?- chiese la rossa spalmandosi una bella fetta di pane
e burro. Hermione scosse la testa. Non vide nessuno del suo anno, eppure non le
sembrava così presto.
-Stanotte ho riflettuto su
quanto mi hai detto ieri. Sai, Draco…- proseguì Ginny –ho pensato che
sareste una coppia perfetta. Insomma, io vi adoro insieme, siete fatti l’uno
per l’altro!!- esclamò, con un puntino di umorismo.
Hermione annuì assente,
arrossendo un po’. Istintivamente si girò dall’altra parte, e lo vide.
Stava parlando con Tiger. Una fitta. Il bacio. L’incubo. Si rigirò subito.
Ginny la fissò.
-E’ successo qualcosa?-
chiese.
-Si. Ci siamo baciati. E
oggi ho fatto un…sogno…orribile- glielo raccontò senza pausa. Alla fine si
sentì meglio. Fece un sorso di succo d’arancia. Non parlò più. Almeno, lei.
Ginny era come una macchinetta. Non smetteva di parlare, gli diceva tutto ciò
che pensava, dai consigli a chiedergli come era stato il bacio, fino al sogno.
Dopo poco arrivarono anche
Harry e Ron. Ron non proferì parola, mentre Harry e Ginny erano impegnati
in…”loro cose”, sotto il tavolo. Hermione e Ron non si rivolsero più
parola per tutto il giorno, che passò in fretta. Dopo cena, Hermione decise di
uscire a prendere una boccata d’aria, dato che quel giorno era stata sempre
rinchiusa nel castello.
Passeggiò un po’, ed era
talmente assorta in pensieri che non si era accorta di qualcuno che la seguiva.
-Ehi- la ragazza si girò.
Vide la chioma bionda, tanto attesa, che si dirigeva verso di lei. Lo abbracciò,
senza volerlo, avendo troppa paura che Draco si scostasse, mollò un po’ la
presa. Ma non si staccò completamente. Rimasero così per un po’. Poi si
distaccarono. E tacquero. Si avviarono vicini, ma senza prendersi per mano,
senza alcun contatto tra loro, fino ad arrivare al lago. Lei si girò di scatto.
Lo guardò. Era un po’ più alto di lei, ma non le importava. Poi si scostò
una ciocca castana davanti agli occhi. Si avvicinarono e si baciarono. Teneri.
Questa volta fu molto più lungo della sera prima. Hermione lo baciò sul collo,
un po’ imprudente. Lo accarezzò, piano, sentì la mano di Draco toccarla. Era
felice, come non lo era mai stata. Passarono minuti, forse ore. Si ritrovarono
distesi. Lo guardò. Era bellissimo. Si scordò del sogno. Di Ron. Di Harry. Di
Ginny, di tutti. Erano soli, senza paura di essere visti. Si riunirono, ma per
poco, questa volta. Anzi, lui si staccò. Basta. Aveva già dato troppo. Si alzò
e se ne andò. Hermione aspettò che la sua sagoma fu scomparsa, per dirigersi
vero la sua camerata. Si erano detti tutto quello che c’era da sapere. Con lo
sguardo e…un dolce bacio in riva al mare.
Eccomi!!
Allora?? Troppo sbrigativo? Spero vi sia piaciuto, ma questo metto Giallo, per
la scena del sogno^^^grazie ancora a tutti\e! leggete e…recensite! Baci bacion
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Capitolo 7 *** VIII ***
Nuova pagina 1
Diario di Hermione
Ciao
Diario!
Allora, ultimamente non è accaduto molto qui ad Hogwarts,
però qualcosa penso di poterti raccontare.
Ron
non si degna di parlarmi da ormai due mesi.
Due mesi, non ci credo che
da quando me lo ha chiesto si imbarazza solo a salutarmi.
Non
lo riconosco più.
Così
mi confido con Harry, che ultimamente sembra sempre più occupato tra Ginny e i
libri.
Ormai
siamo all’ultimo anno, il più faticoso.
Invidio
molto quelli del primo.
Ancora
così ingenui, con sette lunghissimi anni davanti.
Tornando
a noi.
E
‘ curioso come Malfoy durante il giorno mi ignori mentre la notte mi parla
come se non facessimo altro per tutto il tempo.
Insomma,
metterlo così facilmente, con un semplice “mi parla” può essere assai
banale. Ma non lo è.
Ormai
è da due mesi che ci troviamo sulla riva del lago.
L’altra
notte mi ha stupito.
Aveva
gli occhi lucidi, così gli ho chiesto se c’era qualcosa che lo preoccupava.
All’inizio
non mi ha risposto, pareva quasi seccato da quella domanda, e ho avuto paura che
mi mandasse a quel paese.
Ma poi
ha sorriso guardando altrove e ha detto: “Mio padre”.
Ho
deglutito e gli ho dato un bacio morbido sulle labbra.
Ho
paura.
Ho paura
di sbagliare con lui.
Quando
ci troviamo, solo noi due, sembra così…innocente. Non è più così sicuro
come di giorno. Ieri mi ha detto che vorrebbe diventare Mangiamorte.
Non ci
potevo credere!
Quando
ha deciso di tornare a scuola, quest’anno, non si sa perché la McGranitt lo
abbia accettato.
Lui
naturalmente su questo non mi confessa nulla.
L’ho
abbracciato come per fargli cambiare idea, come se immaginassi che quella scelta
ci avrebbe diviso.
Stavo
per piangere sulla sua spalla.
Ti prego
Malfoy non farlo!!!!!!
Perché
deve essere tutto così complicato quando si è maggiorenni, o, perlomeno, quasi
maggiorenni?
Quando
gli ho detto che per me andava incontro al dolore, mi ha detto di non
impicciarsi.
Ma
l’ha detto non bruscamente, un po’ triste, come se non avesse scelta.
Ma lui
ce l’ha una scelta, come ha deciso di tornare a Hogwarts, può decidere di non
diventare un essere crudele e perfido.
Mentre
ero assorta nei miei pensieri ho sentito il suo cuore che batteva.
Ero
sdraiata su di lui.
E in
quel momento, ho capito la sua paura di non essere accettato, la paura di finire
la sua vita per una scelta sbagliata, anzi, una scelta costretta dal padre.
Non so
cosa pensi lui, almeno perlomeno so cosa lo turba.
Un
bacione
Hermione
***
Rieccomi dopo
un po’ di tempo. Inizio col ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito
gli scorsi capitoli! Fra poco partirò, perciò non so proprio quando la fic
andrà avanti, anche perché questo capitolo serviva a spiegare un po’ di
cose. Spero almeno di postare un altro capitolo entro il 1 luglio…mi auguro vi
sia piaciuto e vi saluto con un bacione! Buone vacanze!!!
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