Mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà

di MedusaNoir
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Robert ***
Capitolo 2: *** Arya ***



Capitolo 1
*** Robert ***


Mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà

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Robert

 

Tutte le volte che Robert Baratheon scivolava attraverso gli umidi corridoi della cripta in cui giacevano i grandi padri Stark, un imprevisto senso di inquietudine si impossessava di lui. Dopo diciannove anni, ormai il sovrano dei Sette Regni avrebbe dovuto aspettarsi quella sensazione, credeva di conoscerla abbastanza da essere in grado di andarle incontro, eppure ad ogni nuova discesa nei sotterranei di Grande Inverno rimaneva sorpreso dal potere che la nostalgia e il senso di colpa avevano su di lui.

Anche quel giorno, al culmine della lunga Estate che aveva seguito la caduta dei Targaryen dal trono, re Robert aveva creduto di essere preparato alla visione della fredda statua che aveva la sciocca pretesa di rappresentare l’unica donna aveva amato; solo quando rivide il volto poco rassomigliante, la pietra scolpita che non avrebbe mai potuto restituire il suo sguardo, Robert avvertì una fitta nel petto. Sembrava un dolore più intenso dei precedenti, ma in fondo era quello che si ripeteva ogni volta.

Diciannove anni dopo, Robert Baratheon era sovrano dei Sette Regni, padre di tre figli e marito di una delle donne più affascinanti del regno. Robert non aveva mai amato Cersei Lannister – non avrebbe mai potuto. Il suo cuore era confinato in quella gelida cripta, tra immagini di antenati di cui neanche conosceva il nome; Robert giaceva da diciannove anni nei sotterranei del Nord, mentre il suo corpo si ingozzava e scopava tutte le puttane di Approdo del Re. Del Robert splendido e valoroso che era stato diciannove anni prima non restava niente, lei lo aveva portato via con sé.

Non era giusto, non era fottutamente giusto che dormisse laggiù, mentre le braccia di Robert che non potevano più cingerla si tagliavano con le lame del trono!

- Dovrebbe essere su, in cima alla collina, con il sole e le nubi sopra di lei.

Robert diede un ultimo tacito saluto alla statua priva di vita, a quel sorriso scialbo che mai avrebbe potuto riflettere quello della donna che doveva sposare; si lasciò quasi passivamente attraversare dai brividi della nostalgia, dall’implacabile rabbia che nutriva per il suo omicida ormai defunto e dalla consapevolezza lancinante che non l’avrebbe più stretta tra le braccia.

Forse, in fondo, Robert attendeva solo di ricongiungersi a Lyanna.

- Il suo posto era accanto a me.



Per festeggiare i miei tre anni ufficiali su EFP, non potevo che entrare in un nuovo fandom! Perché proprio GoT? Beh, è semplice: io non volevo vedere quel telefilm, non era il mio genere... E ora che ho visto entrambe le serie e che sto leggendo i libri credo di avere finalmente trovato qualcosa che possa colmare il vuoto lasciato da Harry Potter. Purtroppo io ho la sindrome del "Se non leggo/rivedo qualcosa almeno due-tre volte non ricordo niente", per cui ho dovuto rivedere alcuni spezzoni della prima puntata per poter scrivere questa flash, mentre con i personaggi di HP è sempre così facile, sigh!

Robert. Ho voluto iniziare da lui perché volevo un personaggio che, per il ruolo ricoperto non nella saga (come nel caso di Ned), ma nel regno fosse fondamentale: il re mi sembrava abbastanza azzeccato. Per quanto riguarda i diciannove anni trascorsi dalla morte di Lyanna, lady hawke mi ha suggerito che, data la differenza di età dei protagonisti nel telefilm rispetto ai libri e dato che Robb era appena neonato quando Robert è salito al trono, non poteva più trattarsi dei quindici anni dei libri. Grazie, lady! :3
La citazione che ho usato come titolo è dell'adorabile - che mi ucciderebbe sentendosi chiamare così - Folletto; il rating è giallo perché potrebbe variare da verde ad arancione; sebbene io, che adoro scrivere storie drammatiche, veda piuttosto l'angst per questa serie TV, ho deciso di spaziare con i generi, tenendomi comunque sull'introspettivo, per non fare una storia di cento capitoli - se, vediamo un po'... - completamente angst. I due discorsi diretti sono tratti dal primo episodio della prima stagione.

E ora una sorpresa per tutti i lettori! Volete vedere il vostro nome tra i personaggi di GoT? Lasciatemi una recensione con scritto il vostro nome e la vostra età, la casata e anche l'immagine del vostro prestavolto!
... ma anche no. D'accordo, mi sono messa in testa di scrivere su 100 personaggi della serie TV, ma credo non ci sia bisogno di OC! xD

Mi dispiace non avere pubblicato molto in questo periodo, nonostante abbia alcune storie già pronte: volevo concludere la più sfigata delle mie storie (che è una mini-long, tra l'altro!), la commedia originale Il comico (sai che risate), ma "mi scoccia", visto quanto poco viene letta xD No, non è pubblicità occulta: pubblicità più evidente di così! Mh, pubblicizzo qualcosa di mio in altre mie storie, son messa male. Colpa di Marco e Aurora.
Mi sembra giusto allora pubblicizzare anche due amici con cui ho trascorso quattro giorni a Lucca: Fabbie, di cui consiglio la raccolta disneyana Kings and Queen, e Aranil (leggete C'era una volta... la storia di Abetocchio!).

Giunta al terzo anniversario, vorrei ringraziare alcune persone per essere mie fidate lettrici, bravissime autrici e anche buone amiche :)
Un salutone alle Muse - Wally agita la manina felice mentre un orco analfabeta si avvicina chiacchierando con l'amico... - e alle mie Dransiste preferite, Teffa, May_Z (non è una Dransy, ma non perdevi Roxanne!) e Juniper Fox!
Un bacio sulla bocca alla mia adorata bakosa Erica, amore della mia vita, e alla mia twincest Fera, che mi ha aiutata a betare questo capitolo e che non sa ancora che mi aiuterà anche con gli altri!

Grazie mille per avere letto anche queste deliranti note :3

Tutta vostra,

Medusa - che oggi si sente buona con il mondo

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Capitolo 2
*** Arya ***


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Arya

 

Arya Stark non si era mai considerata una lady.

Al contrario di Sansa, che amava le strofe dei cantastorie e passava le giornate a ricamare e sospirare dalla finestra della sua stanza, Arya aspettava solo il momento giusto per sgattaiolare via dalle attenzioni di septa Mordane e allenarsi a tirare con l’arco. I suoi genitori avrebbero dovuto arrendersi: lei non era capace di ricamare storie di prodi cavalieri che portano in salvo leggiadre fanciulle, rapendole da torri invalicabili al costo di combattere contro un gigantesco guerriero; ad Arya non interessava la felicità della fanciulla e il suo successivo innamoramento per il cavaliere, lei era curiosa di sapere in che modo il guardiano della torre si era battuto valorosamente, quali fossero state le sue mosse, se era riuscito a ferire il suo avversario. I ricami, però, mostravano solo gli occhi innamorati della principessa, mentre il cavaliere e il nemico si osservavano in sella ai loro destrieri, pronti a colpire. Cosa fosse accaduto dopo nessuno poteva saperlo.

- È semplice, - le aveva risposto una volta Sansa. – Il cavaliere salva la principessa e vivono per sempre felici e contenti nel loro castello del Nord, mentre la loro avventura verrà ricordata in una ballata.

- Sì, ma in mezzo? – aveva replicato Arya, disgustata dallo sguardo perso nel vuoto della sorella maggiore. – Cosa succede nel combattimento?

Sansa si era limitata a stringersi nelle spalle ed era tornata a chiacchierare con le sue amiche, incapace di comprendere il dilemma della sorella.

E ora Arya sarebbe diventata una lady di Approdo del Re. Ma a che scopo lasciare anche lei Grande Inverno? Eddard Stark, il lord suo padre, sarebbe stato nominato Primo Cavaliere, mentre Sansa era stata promessa in sposa al principe e futuro erede del regno, Joffrey Baratheon; Arya era certa che quel ragazzino, poco più grande di lei, non fosse nemmeno capace di tenere una spada in mano, ma era bello – abbastanza per convincere Sansa a supplicare sua madre di lasciarla partire. Arya non avrebbe voluto andare con loro, le dispiaceva lasciare la sua casa e i suoi fratelli; più di tutti, le dispiaceva lasciare Jon.

Nell’abbraccio che gli diede prima di partire c’era tutto: il suo affetto per il figlio di lord Eddard e di un’altra donna più che per gli altri fratelli, il ringraziamento per averle regalato una spada – e avere capito che lei non era e non sarebbe mai stata una lady indifesa – e la triste consapevolezza che, anche se lei non fosse andata ad Approdo del Re, avrebbero dovuto lasciarsi lo stesso. Jon sarebbe diventato un Guardiano della Notte.

E lei? Sarebbe cresciuta come Sansa, innamorata delle parole dei cantastorie e dei bei ragazzi? Avrebbe rinnegato la bambina che era stata o, con Nymeria sempre al suo fianco, avrebbe dimostrato il proprio valore?

- Sansa può anche tenersi i suoi aghi… io ne ho uno tutto mio.

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