La Stella Dei Vongola: Chaos Shot

di Like an Undead
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambiamenti ***
Capitolo 2: *** Di Domenica...(Parte 1 di 2) ***
Capitolo 3: *** Di Domenica...(Parte 2 di 2) ***
Capitolo 4: *** Un Fiore Per Te ***
Capitolo 5: *** Attacco Diretto. ***
Capitolo 6: *** Confusione, Troppa Confusione. ***
Capitolo 7: *** La Dichiarazione Di Guerra Di Hayato. ***
Capitolo 8: *** Randagia ***
Capitolo 9: *** Fuori Controllo ***
Capitolo 10: *** Dire Addio... ***



Capitolo 1
*** Cambiamenti ***


Capitolo 1: Cambiamenti

 

Un onda d'urto potentissima aveva coinvolto tutta Namimori, era come un terremoto…la potenza della "Stella dei Vongola" si stava facendo vedere, o meglio sentire.

Lì i ciondoli di Killer e Seya si unirono in una luce accecante.

Tutti vennero scaraventati a terra, tutti meno la rossa…lei era stata avvolta da quel bagliore, brillava, brillava proprio come una vera stella.

Improvvisamente la luce si affievolì e gli altri, suo padre, Reborn, Lal e Hibari, poterono riaprire gli occhi.

Quando rividero la ragazza, si accorsero che era cambiata, il suo volto era più pulito e tranquillo, anche senza trucco era bellissima, ricordava tanto un angelo.

Non indossava più la tuta della scuola, ora sfoggiava un lungo abito color bianco panna, sembrava un vestito da sposa.

Il ciondolo non c'era più, finalmente la famiglia era al completo e anche lei aveva ricevuto il suo anello…era bianco e nero con il disegno di una stella all'interno della pietra.

In un baleno sulla terrazza si fiondarono quasi tutti gli studenti della scuola che però vennero subito rimandati in classe da Kyoya: che state facendo qui? Non mi pare che le lezioni siano finite quindi tutti in classe, altrimenti sarò costretto a mordervi a morte.

*Ushishishi sarebbe portato per fare il buttafuori!*

Tra la confusione la ex-stella riuscì a scappare senza che nessuno se ne accorse.

Insieme a tutta quella folla erano arrivati anche Tsuna, Yamamoto e Hayato, e quando l'argenteo la vide vestita a quel modo al fianco del moro, iniziò a farsi i suoi soliti film mentali: c-che state facendo?! Che cosa s-sarebbero quei vestiti Killer?!

Non è che lui fosse innamorato della ragazza, è solo che essendo amici da così tanto tempo, gli veniva spontaneo essere mooooooooolto protettivo con lei.

Un volta tornata in se la rossa rispose: vestiti? quali vest-ah!

Al solo osservare gli abiti che indossava si spaventò, erano troppo eleganti e pieni di fronzoli per i suoi gusti, lei li definiva, da vecchiette, e poi pensava che perfino la gonna della divisa fosse scomoda, figurarsi un abito di quella lunghezza, si, lei preferiva di gran lunga i pantaloni, sarà perché era cresciuta per strada.

Tutti la osservavano incantata, tutti meno il giovane presidente che pensava a suo padre, un po' perché lo voleva mordere a morte o azzannare alla gola, come dice lui, un po' perché era stato il portatore di quella potenza, e un po' perché era il padre di quella pazza che stava allenando.

Lei disse, ancora disgustata dalla vista dell'abito: credo proprio che sia il caso di cambiarmi, torno tra cinque minuti Hibari!

Yamamoto, vedendosela passare accanto abbassò lo sguardo, lei se ne accorse e gli fece un sorriso come per dire che era tutto apposto e che non era più arrabbiata e lui lo corrispose.

Hibari la guardava mentre correva via, quando Reborn disse: credo che ora dovrai impegnarti di più Hibari!

Il moro domandò: che vuoi dire?

L'arcobaleno rispose in modo vago e poco soddisfacente: lo scoprirai presto…

Quando la ragazza tornò, aveva addossò la tuta della squadra da pallavolo, probabilmente l'aveva "presa in prestito" (fregata) ad una delle componenti.

Il presidente l'aspettava mentre vacava un sonnellino e lui per fargli uno scherzo, gli si avvicinò all'orecchio e vi soffio dentro.

Lui spalancò gli occhi come se avesse appena fatto un incubo, si alzò, e guardando dall'altra parte rispetto alla posizione di lei disse: per oggi abbiamo finito, ora lasciami solo.

Lei sbuffò e poi corse via dopo aver detto: uffa, come sei noioso! Vabbè, ci vediamo domani Hibari, ciao!

Il moro era diventato rosso come un peperone: *ma che diavolo succede? siamo in inverno, dovrebbe fare freddo, ma io ho caldo, il mio orecchio va a fuoco, ma che cavolo mi ha fatto quella?! e perché adesso non riesco a cacciarla dalla mia testa?! Sciò! La odio, la odio, la odio, la odiooooooo! Basta, mi sembra di impazzire! Quella mi ha drogato, maledetta!*

Si lasciò cadere a terra e disse: vorrei proprio sapere che diavolo mi prende…*ora mi sembra di guardare il mondo con occhi diversi…non è che per una volta in vita sua quell'idiota ha ragione? Possibile che sia come ha detto lui?*

 

*Flashback*

 

Dino e Hibari si stavano allenando sul tetto come al solito, quando il biondo venne scaraventato a terra e mentre si puliva il viso disse: non c'è che dire Kyoya, sei migliorato molto! Ma c'è ancora una cosa che ti manca per essere il più forte…

Il giovane alzò un sopracciglio e con aria curiosa domandò: e questa cosa…sarebbe? Sputa il rospo erbivoro!

L'adulto si alzò dal pavimento, si avvicinò all'altro e gli toccò il petto con un dito: devi…in parole semplici…aprire il tuo cuore!

Il ragazzino indietreggiò ed esclamò: non ho bisogno di "aprire il mio cuore", devo solo allenarmi di più, quindi muoviti e ricominciamo!

L'altro obiettò: Kyoya, tu sei ancora giovane (Autrice: perché lui è vecchio no?) e sei anche un bel ragazzo, quindi…perché non provi ad essere un po' più gentile con gli altri? Non puoi evitare ogni contatto con la gente, non puoi isolarti, perché un giorno, che tu lo voglia oppure no, una persona entrerà nella tua testa e nel tuo cuore, diventerà speciale, e prima che tu te ne accorga, la amerai….quindi, per una volta, fidati di me ok?

Il moro sbuffò ed ignorandolo lo lascio solo come un fesso.

 

*Fine Flashback*

 

Dopo aver ricordato, Hibari disse: nah, impossibile, quella mi ha drogato per davvero!!

Anche Hibari, inconsciamente, si stava piano piano innamorando.

 

Fine Capitolo 1

 

Nota dell'autrice: Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Continuate a seguire la saga de "La Stella dei Vongola", mi raccomando! Non è troppo carino Hibari che si fa i complessi?? Uh uh, voglio tante recensioni!! Baci!

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Capitolo 2
*** Di Domenica...(Parte 1 di 2) ***


Capitolo 2: Di Domenica…(Parte 1 di 2)

 

La rossa aveva dato appuntamento ad Hibari al solito posto, ma si era totalmente dimenticata che il giorno in questione era domenica, e quando se ne accorse era già troppo tardi!

Non avendo impostato la sveglia il giorno prima, non si era svegliata, ed il moro la stava aspettando ormai da un'ora…povera! già s'immaginava la scena in cui lui l'avrebbe "morsa a morte", e non le piaceva per niente!

L'unico modo per scamparla era quello di escogitare qualcosa ed in fretta!

Il problema e che lei non aveva tanta fantasia, ma per fortuna, lei aveva anche un magnifico amico di infanzia che le ricordò una cosa importantissima, che aveva da fare quel giorno, allora subito più veloce della luce si vestì e corse a scuola.

Ritornando dal giovane presidente che era a dir poco infuriato, noterete anche un velo di preoccupazione, e per lui questo era…strano, giusto?

Camminando avanti e indietro per il tetto pensava: *ma dove sarà finita quella cretina?! Non è che le è successo qualcosa? Meglio che vada a cercarla, dopotutto non ho così tanto tempo io (come no..)! Nah, meglio di no…è probabile che stia solo dormendo! Però è anche vero che è un incosciente patentata! Cosa devo far-*

Venne improvvisamente interrotto da una voce proveniente dall'ingresso dell'edificio: …ari! Hibari!!

Lui si affacciò e vide l'allieva che lo salutava: scendi Hibari!

Il ragazzo, dopo aver (stranamente) tirato un sospiro di sollievo, fece come gli aveva detto e una volta giù domandò: tralasciando il tuo enorme e fastidioso ritardo…che ci fai vestita così? Pensi davvero di poterti allenare con quella gonna?

La giovane era vestita di tutto punto.

Aveva i suoi lunghi capelli raccolti un una coda laterale, indossava una gonna di Jeans blu scuro, un top bianco, delle calze nere e delle scarpe da tennis con la suola poco rialzata, poi esclamò ridacchiando: ma sei matto? allenamenti di domenica?? Hai capito male (bugia inventata in fretta per non essere picchiata), io avevo detto che ci saremmo visti qui per uscire! Volevo ringraziarti per l'aiuto che mi dai!

Lui la guardò alzando un sopracciglio: uscire? non ho così tanto tempo da perdere, io! (altra bugia xD)

La rossa lo prese sotto braccio, prima che potesse darsela a gambe, e punto un dito al cielo (immaginatevi la classica posa che fa Ryohei, ecco simile): forza! non fare il pigrone e andiamo a divertirci!

OK…come aveva osato….dare del pigrone a Hibari Kyoya?! Stranamente lui non fece una piega, e dopo aver provato a ribellarsi, dato che aveva fallito miseramente, si lasciò trascinare via.

I due stavano tranquillamente passeggiando per il centro quando notarono una folla di fan impazziti, riuniti davanti all'edificio della Namimori TV, il moro si accorse che il video che l'enorme schermo riproduceva era uno di quelli di Killer, a quel punto lei esclamò: ahah! hai visto Hibari?! Sono io!! Sono bella vero? Se vuoi ti faccio un autografo! Quello è il video ufficiale della mia ultima canzone, Sakura Addiccion*!! Dai dai, sono bella no??

Lui si fece scappare dalla bocca i pensieri che erano nascosta anche a se stesso: si…molto bella.

Appena si accorse di quello che aveva detto si tappò la bocca con le mani, sperando che lei non avesse sentito…purtroppo le sue speranze erano vane, infatti lei lo guardava stupita: accidenti….io ti stavo provocando, ma ti giuro che non mi aspettavo una risposta…certo che però, sei proprio buffo…! ahaha!

Il moro si arrabbiò, ma dopotutto erano più rare le volte in cui era calmo: vuoi morire erbivora? Se proprio ci tieni ti accontento!

Lei fece un balzo in avanti e disse con tono giocoso (il gatto che provoca il cane): prendimi se ci riesci!

I due iniziarono a rincorrersi, era la prima volta che Hibari inseguiva una persona senza voler davvero attentare alla sua vita, ed anche questo risultava strano.

Erano arrivati davanti ad un portone quando lei disse: siamo arrivati! Forza entriamo! Fran ci sei?

Aveva aperto il portone un ragazzo, non molto alto, ma davvero carino, con i capelli e occhi verdi, vicino ad essi vi erano due piccoli triangolini capovolti, di color nero: oh Killer! eh tu chi sei?

La giovane cantante li presentò, spiegò anche al moro che il ragazzo era il suo compositore delle basi e scrittore di testi e poi esclamò, prima di entrare della sala insonorizzata: bene possiamo cominciare Fran! Hibari, scusami, ho da registrare una canzone, ma ci metterò 5 minuti, tu accomodati pure, fa come se fossi a casa tua, ti prometto che dopo non dovrò fare più niente e avremo tutta la giornata a nostra disposizione!

Lui annuì con aria scocciata e si sedette, non gli stava per niente simpatico quel ragazzo (perché con gli alti va d'accordo xD), non perché gli avesse fatto qualcosa di male, questo no, ma non sopportava  l'idea che passasse così tanto tempo con la sua, SUA, allieva, ed era l'ennesima cosa strana che si era insinuata nella testa del moro con l'arrivo della rossa, la gelosia.

Il verde sentiva che dal giovane presidente provenivano occhiatacce di tutti i generi, e che il suo istinto omicida stava diventanti incontenibile, quindi cercò di ignorarle in modo che potesse uscire vivo dallo studio.

I due non si erano rivolti la parola per tutto il tempo, e quando la ragazza uscì dalla stanza salutò Fran, che era ancora puntato da Kyoya, e se ne andarono a mangiare degli okonomiyaki alla bancarella dell'arcobaleno Fon.

 

Fine Capitolo 2

 

Nota Dell' Autrice: la canzone Sakura Addiccion, che ho inserito nella realtà è cantata dai doppiatori giapponesi di Hibari, Mukuro e Chrome, perdonate l'infrazione di CopyRight per favore! Comunque spero che la prima parte del primo "appunamento" di Hibari e Killer vi sia piaciuto! Continua nel capitolo 3, leggetelo quando lo pubblicherò, mi raccomando! Recensite in molti!! xD

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Capitolo 3
*** Di Domenica...(Parte 2 di 2) ***


Capitolo 3: Di domenica (Parte 2 di 2)

 

Dopo aver pranzato, i due ragazzi ripresero la camminata.

Erano arrivati davanti ad una pasticceria, allora la rossa, illuminata di gioia alla vista di tutti quei dolci, ci si buttò dentro ed il moro la seguì, dopotutto a chi non piacciono i dolci?

Il negozio, anche all'interno era molto colorato e confortevole, per non parlare di quell'odore di cioccolato, che avrebbe potuto sciogliere il cuore di chiunque.

Vi era una bellissima tranquillità, stranissima tranquillità dato che parliamo di Hibari…ma di sicuro riposarsi dalle continue arrabbiature, non gli faceva male o meglio…non faceva male a chi lo circondava.

Si accomodarono ad una tavolo, ordinarono e poi Killer domandò al ragazzo, con lo sguardo perso nel vuoto, ancora una volta la ragazza sembrava turbata da qualcosa: senti Hibari…tu ti sei mai innamorato?

Lui, stupito dalla domanda, arrossì di colpo *credo che voi conosciate il motivo del suo imbarazzo anche meglio del diretto interessato xD* poi disse: n-no! ma ti pare? io non sono mica un erbivoro!! perché, tutt'un tratto ti metti a fare certe domande?!

Lei restò in silenzio per qualche secondo, poi appoggiò la testa sul tavolo: vedi, io si…e purtroppo so che il mio desiderio non potrà mai realizzarsi, tu che ne pensi?

L'altro esclamò: hai presente il soggetto a cui hai appena posto questa domanda? molto probabilmente io sono la persona che sa meno di amore, su questa terra…meglio, nell'universo! e l'argomento non mi interessa!

Era vero, probabilmente Hibari non ci capiva niente in amore, come Tsuna in un problema di matematica, ma era comunque l'unica persona a cui poteva parlarne…non voleva di certo disturbare Bianchi e discuterne con Hayato era un'idea fuori dal mondo!

La rossa alzò il capo: già scusa…non avrei dovuto chiedertelo.

I due ragazzi rimasero nel locale più o meno un paio d'ore, dopo di che, uscirono e continuarono la camminata *io sarei morta dopo il primo chilometro -.-' *.

Il giovane presidente aveva tanta, troppa confusione in testa!

Che cosa diavolo è questo dolore allo stomaco? Gelosia? Che cos'è? Questo genere di domande non trovavano altra risposta tranne una, che Hibari tentava in tutti i modi di ignorare, non voleva ammetterlo…non doveva ammetterlo! Amore? Ma andiamo, lui era Hibari Kyoya, già proprio quel Hibari Kyoya! Una cosa tanto stupida ed inutile a lui di certo non serviva! Insomma, non era un erbivoro!

Deciso a smettere di pensare a quelle stupide cose il ragazzo disse: oi…per la domanda di prima…non pensarci! Se questo tuo "amore", o qualunque cosa sia, ti fa stare male, allora….non è degna di te!

La giovane restò sconvolta della parole, ma soprattutto dal modo in cui le aveva dette…quella frase le attraversò il cuore.

I due diventarono rossi come pomodori, quello del moro era stato un tentativo inutile…al posto di sparire i pensieri si erano raddoppiati se non addirittura triplicati, erano aumentati tanto da non capire più neanche a cosa stesse pensando, sapeva solo una cosa…erano tutti provocati dalla rossa, che si girò e disse: si…grazie.

Perfino lui stesso era rimasto scioccato dalle parole che aveva appena pronunciato, cioè come ho detto prima era Hibari Kyoya, non era un tipo che si faceva trasportare dalle emozioni…forse anche lui aveva un cuore ed un lato…umano? forse infondo, era un po' come tutti noi?

Decise poi di ignorare tutti questi stupidi pensieri da erbivoro, così li aveva chiamati, per continuare quell'uscita che si era rivelata, piena di sorprese interessanti.

Giunsero in spiaggia quando ormai era arrivato il tramonto, il moro si sedette sulla sabbia ad osservare lei che si bagnava i piedi nel mare: Hibari, Hibari! Vieni anche tu, qui è bellissimo!!

Lui si avvicinò e venne colto di sorpresa da uno schizzo lanciatogli dalla rossa, schizzo che venne ricambiato e, senza neanche accorgersene, si erano messi a "combattere" con l'acqua, proprio come dei bambini!

Lei, però correndo scivolò e nel tentativo di aiutarla lui le cadde addosso, i due finirono per baciarsi.

Il ragazzo si scansò immediatamente e, strano anche questo, chiese scusa a lei che scioccata era rimasta, di sasso, stesa per terra.

Erano di nuovo entrambi rossi, e ancora una volta, come pomodori.

Il moro accompagnò a casa la ragazzacce lo invitò ad entrare: ehi, vuoi entrare? Hayato non c'è, dai ti offro qualcosa!

Lui accettò ed entrò nella casa…essa era grande e ben arredata, come faceva l'argenteo a permettersela senza l'aiuto della sua famiglia? Credo che ciò rimarrà per sempre un mistero…

La rossa lo fece accomodare in salotto e gli offrì del the verde e dei biscotti: ecco prendi…sono fatti a mano, spero ti piacciano!

Il ragazzo guardava quei biscotti come se fossero un avversario…aveva paura che essendo la cugina dello scorpione velenoso, anche lei avvelenasse le persone, ma decise di assaggiarli…strano, non erano poi così male dopotutto: hanno un sapore particolare ma…sono buoni, credo.

Lei si illuminarono gli occhi, era infinitamente felice, però quelli stessi occhi erano tanto luminosi, quanto stanchi, ed infatti la giovane si addormentò sulla spalla del moro, che la prese in braccio come una principessa *quanto vorrei essere al suo posto :Q_____*, la portò nella sua camera e la mise nel suo letto, dove la guardò intensamente fino al ritorno del giovane Gokudera, che come al solito, non si accorse di nulla.

 

Fine Capitolo 3

 

Nota dell'autrice: Eh si…Hibari si è comportato proprio come un principe…ma come si svilupperà la storia? Killer dimenticherà Mukuro e darà il suo cuore a Kyoya? e cosa farà Yamamoto? Come potrà risolvere la questione la ragazza? Suggeritemi voi recensendo! Chi preferite fra i tre?

Baci!

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Capitolo 4
*** Un Fiore Per Te ***


Capitolo 4: Un Fiore Per Te

 

Era lunedì, Hibari e la rossa come al solito s'incontrarono sulla terrazza dell'edificio scolastico.

Il moro pensava ancora a quello che il piccolo Reborn gli aveva detto due giorni prima e non vedeva l'ora di constatare personalmente se era davvero così forte questa "Stella dei Vongola", voleva provare sulla sua pelle cosa significava combattere contro una tale potenza, e voleva farlo subito.

La ragazza esclamò: allora cominciamo?

Killer non aveva la più pallida idea della forza che aveva acquisito, la ignorava totalmente, ma questo non toccò minimamente Kyoya con cui iniziò subito a combattere.

Stranamente la velocità e la potenza dei colpi della stella non era aumentata minimamente e il giovane presidente si domandava il motivo di ciò.

Poi ripensò al discorso che si era tenuto con l'Irie Shoichi del futuro e si ricordò che prima di sviluppare la sua forza, Hibari, aveva dovuto accendere la fiamma dell'ultimo desiderio e lì capì.

Anche lei avrebbe dovuto riuscirci.

Il moro si avvicinò alla rossa da dietro, le prese i polsi e cominciò ad esaminare l'anello.

Lei non capiva cosa stesse facendo e se ne rimase immobile con il viso basso, molto probabilmente per nascondere il rossore e l'imbarazzo che l'avevano sopraffatta.

Il ragazzo la lasciò poi, posizionatosi davanti a lei, le prese la mano con il "vongola ring" e disse: concentra la tua forza spirituale e le tue energie in questo anello e poi rilasciala.

Lei, anche se continuava a non capire, annuì e da esso fuoriuscì una fiamma rossa, era della tempesta.

Improvvisamente al rossore della fiamma si aggiunsero anche il verde, il blu, il giallo, l'indaco, il viola e per finire l'arancione.

Hibari restò a bocca aperta, era incredibile, quella ragazza possedeva tutti gli elementi, quello era il vero potere della stella, chiamato "l'insieme".

Lei esclamò: wow, un arcobaleno!

Il ragazzo disse: bene…adesso, attaccami adesso.

La poveraccia continuava a non comprendere la situazione, e sinceramente, non è che ci tenesse a farlo, aveva già troppi pensieri per la testa: ok, sto arrivando!!

I due finalmente avevano pari velocità, pari forza, e Kyoya stava cominciando a divertirsi seriamente.

Senza capire come avesse fatto, Killer utilizzo il sole per lasciare una sua immagine residua, arrivò alle spalle del ragazzo ingannato dall'ologramma e lo colpì.

Quando il moro si rialzò, si ritrovo davanti la rossa che saltava, esultava e tra un po' anche ballava urlando: si! ce l'ho fatta! Evvai! The Winner Is Killer! EVVIVA!!!

Lui la guardava sorridendo dolcemente, cosa che probabilmente faceva solo nei confronti del suo inseparabile canarino Hibrid e lei quando lo notò, arrossì leggermente ridacchiando un po' e grattandosi la guancia con l'indice destro…lo faceva sempre quando era imbarazzata.

Poi i suoi occhi si illuminarono ed esclamò afferrandogli la mano e trascinandolo giù per le scale: vieni un attimo con me Hibari!

Lui domandò: ehi asp- dove stiamo andando?!

La rossa disse: nell'unico posto della scuola che tu non conosci! 

Kyoya obiettò: non è possibile! io conosco tutto della Namimori!!

Lei esclamò sicura di se: lo vedremo!

Arrivarono nella parte est dell'edificio che era totalmente ricoperta di piante, da ogni lato la si guardasse.

Il ragazzo domando indispettito: sarebbe questo? è ovvio che lo conosco!!

La giovane, si mise a frugare tra le piante e disse: tu aspetta.

Poi, spostando un ramo bello grosso, la ragazza scoprì un passaggio nascosto tra dei cespugli, che effettivamente Hibari non conosceva.

Passarono da lì e si ritrovarono in un pezzo di prato, circondato interamente da siepi che facevano da muri.

Vi erano tantissimi fiori di ogni tipo e colore, era splendido.

Lei fece un fischio e da chissà dove spuntò un gattino nero con dei bellissimi occhietti rossi: nya nya!

Poi la cantante domandò: allora…chi aveva ragione?

Il presidente, odiava ammettere quando aveva torto, ma sta' volta dovette farlo: ok hai vinto tu…ma questo gatto e tuo?

La ragazza scosse il capo per dire di no: mi piacerebbe, ma questo bel micino, a quanto pare non si affeziona praticamente a nessuno…ma che diav-

Notò che il moro stava "allegramente" giocando con l'animaletto, poi disse: accidenti Hibari…tu si che sei incredibile! quel gattaccio prima di, non dico volermi bene, ma prima di smettere di odiarmi ci ha messo giorni, poi arrivi tu e così, come per magia, ci vai perfettamente d'accordo! ah a proposito di questo….non è che mi aiuteresti a scegliere un nome per questo piccolino?

Lui ci pensò un po' su fissando il gatto, poi si illuminò e disse: che ne dici di Ciel? Mi sembra abbastanza adatto.

Lei fece un soriso a 32 denti e d'istinto abbracciò il ragazzo: grazie Hibari! È bellissimo!!

Il moro, sorpreso dall'abbraccio della rossa domandò balbettando un po': q-questa non ti sembra un po' esagerata come reazione?

La giovane dopo essersi accorta di quello che aveva fatto, diventò rossa e subito si tirò indietro: h-hai r-ragione…scusami!!

Hibari aveva orami capito i sentimenti che provava nei confronti di Killer anche se faceva fatica ad ammetterlo, perché quelli erano sentimenti da erbivori, ne era innamorato.

Al contrario lei, non aveva capito una mazza. 

Perché le palpitasse il cuore alla sola vista del moro e perché arrossiva sempre erano rimasti dei misteri per lei

Era innamorata di Mukuro, la persona più importante per lei…o forse non era più così?

Forse la situazione nel suo cuore era combinata senza che lei se ne accorgesse? 

Forse ora lì dentro aveva preso posto anche Kyoya?

La ragazza, tra un pensiero e l'altro non ci stava capendo più niente, e allora, da persona preparata e intelligente, fece la cosa che forse tutti noi avremmo fatto, tranne qualche finto essere umano mascherato che in realtà è superman, cioè…lasciò perdere.

Quello era di sicuro il problema "matematico" più difficile che avesse mai affrontato!

Intanto Hibari stava giocando con le zampine del cucciolo, si esatto…gli piacevano gli animali e allora?

Poi notò dietro di se un fiore bellissimo, era una rosa…una rosa color argento.

La colse e avvicinatosi alla rossa, gliela mise tra i capelli, poi fece scivolare la sua mano, in una carezza facendola finire sotto il viso della bella, si avvicinò con la bocca al suo orecchio e le sussurrò queste parole: Aishiteru, Killer (ti amo, Killer).

Se ne andò subito dopo, lasciando la ragazza sola con il piccolo Ciel che si rotolava nell'erba.

 

Fine Capitolo 4

 

Nota dell'autrice: Salve gente! Vi è piaciuto il capitolo? Non è carinissimo il mio Hiba-chin? questa volta ho deciso di far complessare Killer! Spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando…recensite in molti!!! xD

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Capitolo 5
*** Attacco Diretto. ***


Capitolo 5: Attacco Diretto.

 

Era sabato ed erano passati ormai cinque giorni dalla dichiarazione di Hibari e da quel momento i due ragazzi non siedano più parlati.

La loro routine quotidiana era questa:

1) svegliarsi;

2) andare a scuola;

3) seguire le lezioni (questo vale solo per la rossa);

4) intravedersi;

5) per Killer scappare e per Kyoya inseguirla, anche se non riusciva mai ad acchiapparla.

 

Lei aveva smesso anche di andare agli allenamenti e questo al moro non piaceva, non piaceva proprio per niente.

Quel giorno la rossa si aggirava in modo sospetto tra i corridoi della scuola, sembrava una ladra, tant'è che, quando la vide, Yamamoto scoppiò in una delle se sonore e fastidiose risate,molto fastidiose…almeno così le definiva Hayato: m-ma come ti sei vestita? ahahah!

Effettivamente aveva ragione, il suo abbigliamento non era molto normale…ma dopotutto quale parte di lei lo era?

Per non farsi notare si era vestita tutta di nero, per sembrare una vera ladra mancava solo il passamontagna, ma purtroppo quell'idea non era molto intelligente, infatti la faceva notare ancora di più!

Lui continuò: ahah, cos'è? non è che è carnevale ed io me ne sono dimenticato?

Lei arrossì leggermente. dai…non è così strano!

Se come no! Quella volta era davvero ridicola, e non credo che nessuno possa biasimare il moro che nuovamente si mise a ridere: mpfh…ok, se non è per carnevale, perché sei vestita da spia in stile 007?

la giovane rispose con tono incerto: bè…diciamo, che sto scappando da una persona…

Il ragazzo sorpreso, sorrise in modo strano e poi esclamò: ok allora…scappiamo insieme!

Senza che la rossa potesse dargli neanche una risposta, la trascinò via. 

Nel luogo dove l'aveva rotata c'erano scarpe e vestiti sparsi per la stanza…difficile non capire che si trattava dello spogliatoio maschile.

La giovane disse: ehi, ma sei matto?! io non ci posso stare qui!

Ed aveva ragione! Quante persone sane di mente avrebbero portato una ragazza nello spogliatoio dei maschi? Nessuna, ma dopotutto, quand'è che Yamamoto aveva dimostrato di avere la testa al proprio posto? Mai, lui era un deficiente totale e allora era concepibile la situazione.

Poi il moro rispose come per tranquillizzarla: ma dai, non preoccuparti…i ragazzi si stanno allenando, non verrà nessuno qui!

La bella domandò: si, ma tra tutti i posti, perché proprio questo dovevi scegliere?!

Lui esclamò: suvvia, di sicuro la persona dalla quale scappi non penserà mai di trovarti qui!

La ragazza annuì, anche se non era ancora convinta e proprio in quel momento sentirono delle voci maschili che si avvicinavano, allora Takeshi, con un'agilità felina *lo so fa ridere ma dovevo scriverlo xD* prese la mano della mal capitata e la schiacciò tra il suo petto e il muro per non farsi vedere. 

Si erano ficcati nel minuscolo spazio che c'era tra la fine degli armadietti e il muro, certo lì nessuno li poteva vedere, ma cavoli se "faceva caldo" xD.

I ragazzi entrarono nello spogliatoio e a Killer batteva sempre di più il cuore, un po' perché aveva paura di essere scoperta, ma molto di più perché era spiaccicata contro il corpo del moro.

Poteva sentire distintamente il respiro di lui che finiva sul suo collo, era caldo e più pensava a queste cose più sentiva che il suo cuore stava per esplodere.

Lui la stringeva fortissimo, tanto da farle male.

La ragazza riusciva a sentire il battito cardiaco dello spadaccino, era veloce, anzi velocissimo, poi alzò il viso per guardarlo in faccia e si sorprese nel vedere che lui era ben più rosso e imbarazzato di lei!

La rossa stava arrossendo sempre di più pensando: * Ma c-che diavolo?! Oh mi Dio! Cosa mi sta succedendo?! Perché sento male al cuore?! Non è che mo' mi viene un attacco cardiaco? Non no…è impossibile prevedere queste cose, e poi io non mangio neanche troppa carne non vedo motivo- bah non importa…ma se non è una situazione di pre infarto che cos'è?! É uguale alla sensazione che ho provato l'altro giorno con Hibari…non è che in fondo al mio cuore io sono…………………………………..una mangia-uomini?! Si dev'essere così, probabilmente ho preso da quel bastardo di mio padre! Devo aver ereditato i suoi geni e anche l'istinto di cacciatrice…come sono meschina…aspetta, sto forse delirando?! Prima di diventare come mio padre piuttosto m'impicco! Il mio cuore è solo per Mukuro, però…allora perché provo questi sentimenti contrastanti che nemmeno io capisco? Cavoli non ci ragiono più!*

Il morir interruppe i suoi pensieri bisbigliandole all'orecchio: Killer…l'altra volta io, non ti ho baciato per scherzo o per altro…vedi non so bene cosa sia l'amore, ma credo che questo sentimento che rovo per te…lo sia! Quando ti vedo sorridere mi si illumina la giornata, quando canti mi si riempie il cuore e quando mi parli non so mai cosa dire e come reagire…Killer, io ti amo!

Lei non rispose…era troppo scioccata! Accidenti era la seconda dichiarazione che riceveva nella settimana!

Quanto tutti i ragazzi se ne andarono dalla stanza, finalmente poterono uscire dal loro nascondiglio, poi la ragazza disse con le lacrime agli occhi che cercava di nascondere: scusami…ma ti prego dammi un po' di tempo per pensarci ok? ciao!

Poi se ne andò nel bagno delle ragazze, lasciando il povero Yamamoto da solo.

Una volta nella toilette poté dare sfogo al suo pianto, da quando era arrivata a Namimori, in venti giorni aveva pianto molto di più che in tutto il resto della sua vita.

Poi mormorò tra se e se: *oh, mio Dio! Che cosa mi sta succedendo?! Perché non l'ho respinto?!* Maledizione!

Quel giorno dopo essere tornata a casa si chiuse in camera sua lasciando il povero Hayato preoccupato nel salotto, che inutilmente le aveva lasciato la cena davanti alla porta.

 

Fine Capitolo 5

 

Spero vi sia piaciuto, per il prossimo ci vorrà un po' di più perché non ho idea di cosa scrivere…che dite mi date una mano?

Bye Bye!

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Capitolo 6
*** Confusione, Troppa Confusione. ***


Capitolo 6: Confusione, Troppa Confusione

 

Era lunedì e Killer, dopo aver passato una domenica straziante a girarsi e rigirassi nel letto cercando di capire cosa le stesse succedendo, aveva rinunciato e decise di andare a scuola.

Era uscita di casa prima di Hayato, erano all'incirca le 07 e 15…pessimo errore.

subito da dietro senti arrivare come una mandria di mucche imbufalite, si voltò di scatto ma vi era solo un ragazzo con…un canguro?

Perché aveva un canguro?? La rossa lo guardava perplessa poi domandò: Perché ti porti dietro un canguro???

Lui si girò ed esclamò: per far allenare al massimo anche lui! E poi non è un canguro qualsiasi, lui e Garyuu!

Non è difficile davvero capire di chi si tratti vero? Bè la ragazza non lo conosceva allora domandò: io mi chiamo Killer e tu sei?

Lui rispose con quasi il fuoco negli occhi: io sono Ryohei, l'estremo capitano del club di box!!!!

La giovane indietreggiò un po', come se estese parlando con un pazzo, ma infondo cos'altro era lui se non un pazzo? Notò poi che quel ragazzo portava la divisa della Namimori e allora esclamò: ah! tu sei della mia scuola!

Fatto sta' che non si sa come, i due finirono per andare a scuola assieme, grazie al bianco (ma un colore di capelli normale no?? Viola, bianco, rosso fuoco, che manca più?!) la ragazza aveva dimenticato i suoi problemi.

Alla prima ora le ragazze avevano il torneo di pallavolo interscolastico e la rossa era il capitano della squadra di Namimori, quindi tutti gli studenti si radunarono nella palestra.

Non l'aveva ancora nominato, ma alcuni ragazzi avevano formato il "Killer-FunClub" e c'erano tre tipi di lei che amavano:

1) La Killer allegra e gentile;

2) La Killer seria ed intellettuale;

3) Oppure la Killer incazzata;

La terza era quella che più li faceva impazzire, probabilmente erano masochisti, anche perché in questo modo si erano attirati contro l'odio dei tre studenti più forte della scuola ovvero, Hibari, Hayato e strano a dirsi che lui odi qualcuno ma, Yamamoto.

Ma tornando a noi….la rossa quando era molto frustrata, preferiva ignorare il problema e prendersela a morte con cosa o chi le stava attorno (Come il nostro presidente xD) e durante una partita era ancora peggio…dopotutto aveva una palla e un gruppo di persone, e di sicuro il regolamento non vietava di colpirle a morte giusto?

E già, Killer l'angioletto si era volatilizzato…per la prima volta nella FF lei stava sprigionando tanta di quell'aria omicida da far invidia a Hibari e Mukuro messi insieme e la cosa peggiore era che lei si trovava al contro campo, cioè il punto da dove regolarmente si schiaccia…povera squadra avversaria.

Kyoko fece la battuta…non era granché, anzi si può dire che per miracolo passò la rete, venne recuperata da un energumena dell'altra squadra, un'altra la alzò e una terza ragazza (se così si può chiamare una persona di sesso femminile che assomiglia ad un'ammasso di muscoli senza curve) schiaccio con tutta la forza che aveva, sopra la rossa.

I suoi capelli, come per magia si alzarono verso l'alto, attorno alla giovane c'era un aurea viola davvero pesante…poi prese una rincorsa con il braccio e colpì la palla che venne miracolosamente alzata da Hana, e schiacciata da lei con una potenza inaudita, o anche demoniaca.

Ryohei che faceva da spettatore non riuscì neanche gridare la parola "estremo", era troppo stupito, come tutti gli altri nella palestra, tutti meno Hibari e Hayato che avevano provato quella potenza sulla loro pelle e i lividi lo dimostravano.

Altro che proiettile dell'ultimo desiderio! Per, non dico rispondere ma, non essere uccisi da quella battuta ci voleva un corpo di ferro 1000 volte più resistente di quello di King Mosca!

Tsuna rabbrividì al solo pensiero di essere colpito da quel missile a forma di palla, perché palla non era più, aveva assunto una forma ellissoide, come un pallone da rugby.

La partita finì con 25 punti a 0, am di certo non per merito delle compagne di squadra della rossa che, dato che non avevano fatto niente, erano più fresche di delle rose.

Era arrivata l'ora di pranzo e la ragazza aveva chiesto all'argenteo di pranzare assieme, da quanto tempo non lo facevano ormai, ma vennero disturbati dall'arrivo di una persona fastidiosa, davvero fastidiosa.

Davanti ai due si era piazzata una ragazza alta di altrettanta bellezza rispetto alla rossa, aveva degli splendidi e lunghi capelli blu (?), proprio come gli occhi.

Indossava una gonna corta piena di fronzoli, molto simile alla maglietta per non parlare delle scarpe con i fiorellini, si aveva un pessimo gusto nel vestire.

Lì i due sgranarono gli occhi ed esclamarono in coro: AMANDA?!?!

Lei con altezzosa aria di superiorità disse: esatto sono proprio io Amanda De La Vailleire, e sono venuta a prenderti mio Hayato!

Gli prese le mani e lo tirò via fino ad arrivare vicino ad una limousine lunghissima: finalmente mio padre ha stabilito la data del nostro matrimonio amore mio!

Lui esclamò nervosamente: m-matrimonio?! ma quando mai io ho parlato di matrimonio! Ma se era contrario perfino al fidanzamento!

E già quella ragazza era la fidanzata ufficiale di Hayato Gokudera.

Lei lo guardava con occhi perdutamente innamorati: si tutto per colpa di quella lì *indicò Killer* ma ho fatto delle ricerche ed ho scoperto che lei ora deve scegliere tra due cavalieri che le hanno fatto la dichiarazione.

Poi con una mano destra indicò l'idiota del baseball e con l'altra il presidente: alla mia destra Yamamoto Tekeshi e alla sinistra Hibari Kyoya! Allora Killer chi sceglierai?

Tutti gli studenti erano sorpresi di scoprire che Hibari Kyoya, si proprio quel Hibari Kyoya si era dichiarato! 

In quanto a Yamamoto, bè i cuoricini di più o meno tutte e ragazze della scuola andarono in frantumi.

Hayato era sorpreso tanto se non di più dei suoi compagni, si girò a guardare Killer come per dire "è vero?", lei abbassò lo sguardo.

Poi la blu si avvicinò all'argenteo come per baciarlo, lui era troppo a pezzi per opporre resistenza quando una ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi, che probabilmente si era appisolata su un albero, cadde a grazie ai suoi riflessi pronti non si fece male atterrando sulla testa del povero bombardiere dicendo: ma che diavolo è successo qui?

Ed effettivamente aveva regione, tra Takeshi e Kyoya che si picchiavano le ragazze che piangevano e i ragazzi che litigavano (?) non si capiva più niente…c'era confusione, troppa confusione.

 

Fine Capitolo 6

 

Nota dell'autrice: spero che il capitolo vi sia piaciuto, l'ho scritto per sdrammatizzare un po' con tutte quelle dichiarazioni e piani continui, grazie per la lettura e recensite in molti!

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** La Dichiarazione Di Guerra Di Hayato. ***


Capitolo 7: La Dichiarazione Di Guerra Di Hayato

 

Una ragazza bionda dagli occhi verdi come smeraldi atterrò, cadendo da un albero, sulla testa del povero Hayato, salvandolo dal bacio di Amanda, che di conseguenza, cominciò a sbraitare: ma che diavolo fai?! Scendi! Lascia stare il mio fidanzato!!

La giovane, solo in quel momento si accorse che era finita a piedi uniti su capo dell'argenteo, e subito saltò giù: oh, scusami!

Lui provò a spiccicare qualche parola, ma non ci riuscì e cadde a terra svenuto (Non lo invidio xD).

La blu subito cercò di aiutarlo, ma venne scaraventata via da un calcio laterale di Killer che, facendo una capriola aerea (è un'acrobata provetta! xD), atterrò affianco a lui, se lo caricò sulle spalle ed iniziò a correre verso l'infermeria della scuola.

Mentre passava davanti a Takeshi e Kyoya si bloccò, girò il capo in stile robot e cominciò a sprigionare altra letale aura omicida: e voi…smettetela di fare i coglioni una buona volta!

I due rimasero scioccati…era la prima volta che li chiamavano idioti…Yamamoto non se lo era mai sentito dire, anche se lo pensavano tutti ( -.-") e ad Hibari nessuno aveva il coraggio di rivolgere una parola (xD), figurarsi ad insultarlo!

Poi la rossa ripartì per l'infermeria e quando vi arrivò si accorse che non c'era nessuno che potesse curare il giovane mal concio, allora lo fece stendere su uno dei lettini e si sedette di fianco a lui: Hayato…scusami per non averti detto niente…non volevo farti preoccupare.

La poveretta non aveva idea di chi fosse il dottore della scuola e non le avrebbe fatto di sicuro piacere incontrarlo, anzi, se lo avesse saputo, sarebbe andata direttamente in ospedale.

La porta scorrevole si spalancò ed entrò un uomo alto, dagli occhi marroni e con capelli del medesimo colore e leggermente lunghi.

Portava un camice bianco….quell'uomo non era altri che Shamal, uno degli uomini che Killer non aveva mai sopportato: salve mia Killer, da quanto non ci vediamo, sei diventata proprio una bella donna!

Poi le si lanciò contro: forza dammi un bel abbraccione!!

Lei lo bloccò con una mano in cui gli strinse la testa, quindi il castano fece un passo falso…le leccò la mano.

La stella subito si tirò indietro, si pulì la mano sulla la camicia e domandò retoricamente: davvero? sei così impaziente di incontrare la morte? Guarda che se proprio ci tieni ti accontento! ma solo dopo che avrai medicato Hayato! Sei solo un dottore depravato!!

Lui le saltò nuovamente addosso, ma lei anticipando le sue mosse lo scaraventò a terra e ci si sedette sopra, poi si chinò in avanti ed estrasse un coltello dalla scollatura della camicia…aveva imparato da Hibari a portarsi dietro sempre un'arma, ed infatti era risultata utile, e con un'assurda velocità gliela puntò al collo: che ne dici? Sei sicuro non volerlo curare? Non credo ti convenga fare il difficile!

Si capiva che era masochista vedendo il leggero rossore comparsogli in viso (maniaco!!!!).

Poi rifletté bene sulla situazione…sapeva benissimo che la rossa era una ragazza pericolosa, in passato aveva, all'insaputa dell'argenteo, lavorato per un gangster molto potente come assassina e questo di certo non era molto carino, si era sempre comportata male con tutti meno che con i due fratelli Gokudera, con loro era sempre stata una delizia, e allora decise di curare il ragazzo ferito: d-daccordo, vedrò quello che posso fare.

Medicò il povero Gokudera e se ne andò con un bernoccolo in testa, per aver tentato nuovamente di "curare" lei.

Quando l'argenteo recuperò i sensi, si accorse che Killer si trovava appoggiata al letto a dormire, allora la mise al suo posto nel letto e la coprì.

Notò che delle lacrime rigavano il volto della ragazza e lui conosceva il motivo di ciò, le diede un bacio sulla fronte che voleva significare " Non ti preoccupare, ci sono io con te.", e se ne andò con aria decisa.

Dopo all'incirca mezz'ora si trovava sulla terrazza dell'edificio scolastico ad attendere le due cause di quelle lacrime, Takeshi e Kyoya, e per una volta non aveva alcuna voglia di combattere, bensì di parlare.

Arrivarono i due ragazzi che in coro, con tono incazzato (strano per l'idiota del baseball, ma vero xD): che vuoi?

Hayato estrasse la sua amata dinamite e la posò a terra: voglio parlare di Killer.

Ai due sembrò interessare, dopotutto quello che lo conosceva meglio era lui.

Poi continuò: nella mia vità ci sono solo due persone importanti per me…lei e il decimo…voi avete fatto piangere la mia Killer e questa non ve la perdono. Non mi interessa chi di voi la conquisterà o chi la amerà di più ma, se la farete piangere o soffrire anche solo un'altra volta, io giuro che vi inseguirò fino in capo al mondo per eliminarvi, e giuro che ci riuscirò! Questa è la mia dichiarazione di guerra, aperta a tutti quelli che la vorranno come fidanzata o amica che sia!

 

Fine Capitolo 7

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Capitolo 8
*** Randagia ***


Capitolo 8: Randagia

 

Hayato era stato portato in infermeria per colpa di una persona specifica, una persona ancora sconosciuta, ma mentre Killer accompagnava il poveretto da Shamal era rimasta immutata la confusione che si era venuta a creare precedentemente.

Hibari e Takeshi non avevano smesso di combattere, erano davvero arrabbiati, cosa evidentemente strana per quest'ultimo che effettivamente non si arrabbiava mai.

Le ragazze si disperavano per la scoperta che il loro idolo era innamorato e i ragazzi urlavano senza motivo.

Amanda non faceva altro che piangere e disperarsi visto il fatto che le era stato portato via da sotto il naso il suo "innamorato", se così si può chiamare. 

In quanto alla ragazza che aveva tramortito Gokudera bè, lei osservava la scena con occhi un attimo straniti pensando "ma che cavolo sta succedendo qui?!".

La bionda non capiva bene cosa stesse accadendo, ma poco e niente le importava quindi decise di togliere il disturbo quando la blu le afferrò il braccio ed esclamò con tono aggressivo: ehi tu! Pensi forse che dopo quello che è successo ti lascerò andare via così?! Devi pagare caro il fatto di aver ferito il mio Hayato!!

Le la guardò con aria di sufficienza, poi disse dopo un lungo e annoiato sospiro: senti, non so chi sei tu e non mi interessa affatto, se devo perdere le mi scuse a qualcuno, quello è il ragazzo che ho fatto svenire prima, di certo non sei tu quindi per favore, potresti lasciarmi passare? Grazie mille...

Tirò via il braccio dalla presa dell'aristocratica, che cadde a terra, e andò via dandole le spalle, cosa che l'altra non sopportò tant'è che ordinò ad uno dei suoi maggiordomi di seguirla.

Il povero mal capitato era Tomson, un uomo di trent'anni appena compiuti, aveva l'aria di uno sfigato e non solo quella infatti non aveva ancora trovato moglie, il suo stipendio era sufficiente solo per comprarsi da mangiare e serviva una bambinata capricciosa di buona famiglia, si lui pensava alla sua vita proprio come si pensa a quella di un cane abbandonato, abbandonato dalla fortuna e dall'amore…si in pratica era proprio uno sfigato che stava seguendo una ragazza per conto di una specie di principessina antipatica ed altezzosa, e guai a disubbidirle, il suo salario era già abbastanza basso.

La giovane si era accorta da un pezzo di essere seguita e proprio per questo motivo lo stava facendo girare in torno da tre ore, poi si stancò e decise di piantarla lì: ok mi sono scocciata, che vuoi?!

Lui sobbalzò: e-eh? ah-h si vede signorina….io….

Lei lo interruppe: non ho bisogno che mi spieghi il motivo, tanto credo di conoscerlo, quid i per evitare che tu passi guai ti permetterò di accompagnarmi nel posto in cui so andando, contento?

Lui aveva le lacrime agli occhi dalla commozione, non aveva mai parlato con una persona tanto gentile in vita sua: si, la ringrazio la più profondo del mio cuore!!!

Camminando camminando arrivarono davanti ad un enorme garage apparentemente abbandonato e l'uomo domandò: siamo arrivati?

La bionda annuì ed entrarono.

Quello più che un garage, dall'interno sembrava un vero e proprio appartamento, poi lei aprì il frigo e ne estrasse due coppette di ramen istantaneo, lo cosse e ne offrì una a lui.

Iniziarono a parlare del più e del meno, lei le disse il suo nome, che era Lily, fino a quando non saltò fuori un argomento un tantino più delicato: senti ma tu ci vivi sola qui? e i tuoi genitori?

Anche lei, proprio come Killer, era orfana.

Aveva vissuto sempre da sola ed aveva avuto solo due amici…Shoichi e Spanner.

L'unico problema era che una volta cresciuti i rapporti si erano raffreddati e lei era rimasta sola.

Era un vero e proprio cane randagio, era una ragazza randagia.

 

Fine Capitolo 8

 

Nota dell'autrice: lo so quello che state pensando ed è vero, questo è un capitolo x metà x spiegare chi è Lily e x metà x allungare la storia vista la mia poca immaginazione da principiate…come sono triste…ne'vero! xD comunque spero vi sia piaciuto il capitolo e alla prossima! ;)

 

PS: capitolo scritto grazie all'aiuto di Myrae o Lien_ xD

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Capitolo 9
*** Fuori Controllo ***


Capitolo 9: Fuori Controllo

 

Passarono dei giorni, di Amanda non si era più vista traccia, probabilmente per colpa di Killer e Lily, che lei aveva soprannominato "Streghe del male che ostacolano la mia vita felice con Hayato solo per gelosia ed invidia profonda"…nome lungo eh?

Comunque dopo quell'episodio la rossa andò a chiarire con Yamamoto e a spiegargli che per lei lui era solo ed unicamente un amico, e il moro, anche se con fatica…tanta fatica, aveva capito quello che gli stava dicendo.

Per quanto riguardava Kyoya, invece di dirgli qualcosa di cui poi si sarebbe mooooolto pentita, decise di ignorare la cosa, fece esattamente ciò che aveva pensato lui, si sarebbe visto dopo come sistemare la questione, infatti ricominciarono ad allenarsi regolarmente tutte le mattine.

Tutto sembrava finalmente tornato alla normalità, ma forse non era proprio così semplice…

Quel giorno la idol era arrivata in anticipo al suo appuntamento giornaliero allora, per far passare il tempo più velocemente, si stese a terra e chiuse gli occhi.

Finalmente capiva perché a Hibari piacesse tanto riposare sulla terrazza della scuola, il vento tra i capelli, la sensazione di essere cullati in un universo senza gravità…erano tutti bellissimi, impagabili, piccoli sogni…si erano tanto piacevoli che si addormentò.

Venti minuti dopo arrivò il disciplinare, che quando la vide si andò a sedere di fianco a lei senza svegliarla, come poteva rovinare una così bella immagine? 

Andiamo era effettivamente la prima volta che vedeva la giovane tranquilla, o come minimo non esaltata da qualcosa, e gli piaceva.

Era diventato un peso insopportabile quello di ignorare i suoi sentimenti, lo faceva per una buona causa, ma era comunque molto doloroso e dopotutto, anche se tentava disperatamente di nasconderlo per evitare che le voci su di lui non si spargessero di più di quanto non avessero già fatto grazie all'aiuto di quella "maledetta erbivora dai capelli blu" (Amanda come la vede lui xD), era innamorato di Killer ogni giorno di più, ogni momento che passava il suo cuore diventava più folle…si stava trasformando proprio in un odiato erbivoro.

Si girò e l'occhio gli cadde sul volto della Stella.

Era così serena e tranquilla che…non riuscì a resistere alla tentazione.

Si piegò su di lei e la baciò con dolcezza.

Lei subito spalancò gli occhi che si incrociarono che quelli dell'altro che istintivamente si buttò all'indietro arrancando con braccia e gambe.

Lei alzò il busto di scatto, come un robot, finendo seduta.

Teneva una mano davanti alla bocca, molto probabilmente per tentare inutilmente nascondere il rossore esagerato che si espandeva velocemente, come Hitler in europa, sul suo viso.

Dopo essersi accertata di non stare morendo domandò balbettando: p-perchè lo h-hai fatto?

Lui sgranò gli occhi, tra tutte non si sarebbe mai aspettato quella domanda!

 

Erano tre le possibilità= 

 

la prima era che lei fosse stupida e non si fosse accorta dei sentimenti del moro nonostante la sua dichiarazione;

la seconda consisteva nell'ipotesi che lei fosse smemorata;

la terza era quella che lui desiderava (hai capito il nostro presidente xD) maggiormente, ovvero quella che lei volesse sentirsi dire di essere amata da lui.

 

Aveva deciso di accertarsi della cosa utilizzando un'affermazione retorica: Come se non lo sapessi...

Lei diventò color peperone, cosa che eliminò le due possibilità e confermò la terza: no! non lo so va bene?!

Lei non conosceva il motivo, ma voleva di nuovo sentirsi dire le parole ce tante volte aveva sognato la notte.

La Nuvola sogghignò, si alzò e le si avvicinò nuovamente.

Ormai ad un passo da lei, s'aprì in uno dei suoi enormi sorrisi, (Non mi dite che non avete mai fatto caso alla gigantesca bocca di Hibari! Secondo me in quella bocca ci entra un bue intero! xD), ma non era normale, infatti lei aveva pensato e detto: c-cos'è quel sorrisetto da maniaco eh?!

Il presidente non capiva perché, ma sentiva che i quel momento non stava facendo nulla di sbagliato, tutt'altro, stava facendo quello che avrebbe fatto si che lui realizzasse il suo desiderio più grande (apparte la pace della Namimori xD) e ottenesse ciò che voleva, ovvero Killer.

Lei, sentitasi minacciata, indietreggiò fino a sbattere contro il muretto della terrazza, non aveva via di scampo…era in trappola, ma la cosa non le dispiaceva più di tanto e non capiva (come sempre) il perché.

La guardava con occhi intensi, con occhi fissi, immobili e pieni di passione incontenibile, occhi che le fecero cadere tutte le difese: se non ti ricordi davvero il motivo del mio bacio, allora ti rinfresco la memoria…

Le si avvicinò con la bocca all'orecchio e sussurrò le parole "Ti amo", parole tanto semplici, belle e desiderate che la fecero sciogliere del tutto.

La baciò di nuovo, ma diversamente da come aveva fatto prima, la baciò più duramente, le sembrava di mangiare e le faceva anche un po' male perché la lingua del moro per poco non le entrava in gola.

Si sentiva calda…no bollente, si il suo cuore come il suo corpo, andava in fiamme.

Quel bacio era così passionale e bello che non riuscì a trattenersi oltre dal gemere leggermente.

A quel suono il moro si sentì provocato allora le sollevò leggermente la maglietta, sotto il quale la sua mano incontrò il reggiseno della bella.

Glielo slacciò.

Neanche per un momento smisero di baciarsi.

L'altra mano del disciplinare le abbassò il pantalone, entrò nelle sottili mutandine e le fece provare un piacere inimmaginabile.

I due sembravano del tutto fuori controllo.

Se non fosse suonato il "maledetto cellulare" di Kyoya, sarebbero probabilmente arrivati fino in fondo.

Lui rispose al telefono lasciando la rossa appoggiata al muretto: pronto, ci è il fottutissimo bastardo che dovrò mordere a morte?

Una voce spaventata, ma virile fuoriuscì dal microfonino della "macchina inutile che serve solo a rovinare i bei momenti" (così aveva soprannominato il cellulare Hibari xD): …Kyo-san? Sono Kusakabe…

Il presidente tirò fuori dalla giacca un quadernino nero dove sotto una serie interminabile di nomi, scrisse quello del povero vicepresidente. 

Poi riattaccò lasciando il poveretto, come un idiota, a chiamare il suo nome invano.

Si girò verso la ragazza, le sorrise dolcemente (MIRACOLO!!!!) e disse: scusami, or ho una faccenda da sbrigare, domani potremo concludere ciò che abbiamo cominciato oggi, ciao!

La lasciò li sconvolta e una volta lontano mormorò: Kusakabe Tetsuya, visto il fatto che non hai disturbato la quiete della Namimori, ma, più importante, la mia… considerati già morto!

 

Fine Capitolo 9

 

Nota dell'autrice: Grazie per aver letto questo altro strampalato, sadico, romantico, pervertito e omicida capitolo. 

Spero vi sia piaciuto, mi sono mooooolto impegnata per creare la scena dove lo stanno per fare, perché non è proprio in solito genere di cose che scrivo, anzi è la prima volta che lo faccio!

Spero anche che recensirete in molti e che aspettiate con ansia il prossimo perché vi annuncio soltanto che tornerà un personaggio tanto atteso si dalla protagonista che (almeno credo) dai lettori xD!

Al prossimo capitolo, baci Killer Shizuku!!

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Capitolo 10
*** Dire Addio... ***


Capitolo 10: Dire Addio…

 

Hibari se ne andò lasciando la rossa totalmente sconvolta.

Non aveva capito niente di quello che era successo, sapeva solo una cosa, non le era per nulla dispiaciuto.

Si passò li pollice destro sul labbro inferiore e mormorò un "wow".

Nonostante fossero trascorse due ore dal primo di una lunga seri di baci appassionati e "altro", per lei quello che era accaduto era volato come un secondo, un lungo, bellissimo ed interminabile secondo.

Stando in totale silenzio si rimise in piedi e si affacciò sul giardino dell'edificio scolastico, prese tutto il fiato che poteva e cacciò un urlo che avrebbe potuto spaccare i timpani perfino a Takeshi Yamamoto, e per farlo ce ne voleva!

Fatto ciò si mise nuovamente seduta, con la testa tra le mani e cominciò ad analizzare la situazione: ooooooooooooooooooook! Ma che cazzo sta succedendo?! Aspetta una timo, calmiamoci e riguardiamo la scena, ci dev'essere stato per forza un qualche errore…

La ragazza pensò a lungo e poi ottenne tre possibilità di risposta alla sua domanda:

 

-la prima è che ho contratto una malattia…

-la seconda è che sono totalmente partita con la testa e non ci ragiono più…

-la terza invece è che …m-mi sono i-innamorata di Hibari...

 

Ottenne una risposta, la più sensata era la terza allora disse (ma sta tipa parla da sola?! xD): Ma questo è assurdo! Perché mai, con tutti i ragazzi fighi e normali che ci sono in giro, mi dovevo innamorare proprio di quello psicopatico di Kyoya?! È assurd-!

La ragazza arrossì improvvisamente dopo essersi accorta di aver chiamato per nome l'affascinante disciplinare, per la prima volta.

Si rialzò (ma quante volte lo farà ancora?! xD) e saltò sul muretto della terrazza, quella sensazione…il vento in faccia, era un modo che usava quando voleva ricordarsi di Mukuro e del suo passato, ma ultimamente non lo faceva più molto: cosa devo fare? Il mio cuore non capisce più niente…Mukuro, se solo non te ne fossi andato via da me non sarebbe accaduto nulla *ma forse non avrei incontrato nessuno dei ragazzi e…neanche Kyoya…* se fossi qui forse tutto mi risulterebbe più chiaro…

Chiuse gli occhi e improvvisamente sentì la sua vita che veniva stretta da delle forti braccia, la sua mano destra che veniva gentilmente baciata ed il fiato sul collo di una persona che non era lei: Ku-fu-fu, ma che dama bellissima che il destino mi ha fatto incontrare…sei diventata una vera donna, Killer…mi hai forse chiamato?

Non poteva essere, era assurdo anche questo, ma ultimamente nulla nella vita della rossa risultava normale.

Spalancò gli occhi corvini e vide un ragazzo dai capelli viola (?!) e gli occhi eterogenei (??!!): Mukuro!!

Lo abbracciò con tutte le sue forze e lui la baciò.

La idol sembrava sorpresa, in teoria lui era in suo "fidanzato", e allora perché non provava neanche lontanamente le stesse emozioni che sentiva quando era con Hibari?

Nonostante ciò era contentissima che fosse tornato ed avrebbe voluto sommergerlo dalla desta ai piedi di domande, dopotutto non aveva mai ricevuto una vera spiegazione per la sua partenza, ma lui non la lasciò parlare, la prese in braccio e saltò giù, una volta atterrato cominciò a correre.

La rossa era un attimo scombussolata, la prima cosa che disse fu "Ma che cazzo fai?!", ma venne ignorata allora continuò a strepitare cose del tipo "dove stiamo andando?" oppure "FERMATI!!".

Lui fece la faccia tipica di un tizio che è stato beccato sul fatto allora balbettò: in un posto…

Lei non si arrese e ricominciò con le domande e allora il viola la dovette stordire.

Contro voglia Killer venne portata alla Kokuyo e quando si svegliò si ritrovò ad un palmo di naso dal viso il muso di un cane…no aspetta…era un ragazzo?!

Si esatto, un ragazzo in carne ed ossa, con zanne e tanto di unghie  affilate, biondo e non troppo alto: t-tu chi sei?

Il risposta ricevette una specie di abbaio umano in cui si distinguevano delle parole: io mi chiamo Ken, e lui è Chikusa, ma piuttosto…tu chi diavolo sei?? Perché eri con Mukuro-sama?!

Lei lo scrutò, poi osservò alche il giovane indicato dalla bestia (Ken soprannominato da lei xD).

Era abbastanza alto, portava gli occhi ali ed un berretto che lasciavano vedere solo la parte finale del suoi capelli blu a caschetto, poi decise di rispondere alla domanda fattale: io sono Killer e non ho alcuna intenzione di rimanere neanche un momento di più qui dentro!

Si lanciò verso l'unica via di scampo che aveva, la finestra chiusa, ma prima di lanciarsi rompendola (XD) sentì delle chiare e semplici parole parlate con la voce di Rokudo "Perché ora che sono tornato da te, mi abbandoni?", ma le ignorò di propria volontà, non sapeva che rispondere, non poteva di certo dirgli che era innamorata di un altro!

Quando tocca terra, si mise a correre ed una volta abbastanza lontana si appoggiò ad un muro.

Ripreso fiato girò l'angolo dove degli uomini vestiti di nero la tramortirono e portarono via, in un posto dove nessuno l'avrebbe trovata per un bel po' di tempo.

 

Fine Capitolo 10

 

Nota dell'autrice: Salve a tutti! Grazie mille di aver seguito anche quest'ultimo appassionante (come no!) capitolo! Vi aspetterò con tutti i personaggio della mia fan fiction della prossima serie ovvero "La Stella dei Vongola: The Queen of Darkness", ringrazio in particolare per le loro recensioni:

 

Myrae

Bilo99

Ciambella98

Fliflai

Pix27

 

Grazie ancora a tutti quella che l'hanno letta! 

Alla prossima serie!!!

Baci Killer Shizuku

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