Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?

di shesmywarrior
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?

 

 

 

Si dice che ad un certo punto della propria vita si riconoscano gli amici veri da quelli non veri.
Bene, io pensavo di averlo capito. E invece mi sbagliavo alla grande.

 
mercoledi 12 novembre 2007
 
Come al solito entrai in classe buttando lo zaino per terra, fregandomene.
Aspettando  la professoressa, perennemente in ritardo, accesi una sigaretta, osservando il cielo della città tanto famosa per il turismo.
Vivevo a Londra con mia mamma da quando avevo 5 anni.
non mi sono presentata, sono Sophie Williams, e no, non sono parente del famoso cantante Robbie.
Non sono la 'ragazza perfetta' che si aspettano tutti i genitori: fumo, ho un pircing sull'angolo basso sinistro della bocca e non seguo la moda, 
strano per una dodicenne vero?
Ho 17 anni ora, ma se volete sapere la mia storia dobbiamo tornare indietro nel tempo, a quando ero in 2° media.
la professoressa e mi sistemai al banco, accanto a me non c'era nessuno, perchè tutti mi consideravano 'strana'.

"Aprite il libro di storia a pagina 231 ragazzi.." iniziò la professoressa, ma io ero già nel mio mondo. Tornai alla realtà quando entrò in classe il preside,
ma non era solo, accanto a lui c'era una ragazza, capelli castani, non altissima ma aveva una buona presenza.
"Professoressa, questa è Eleanor Collins la nuova studentessa, la lascio a lei" il preside spinse Eleonor in classe e poi girò i tacchi lasciandola lì imbambolata.
"Bene Collins, si sieda accanto a Williams, è l'unico posto libero. E benvenuta a scuola" disse la professoressa per poi tornare ai suoi amati Greci.
La vidi avvicinarsi per poi sedersi accanto a me, senza rivolgermi lo sguardo. -iniziamo bene- pensai. Poi, con mia grande sorpresa, mi rivolse la parola.

"Io sono Eleanor, tu come ti chiami?"
"Lo avevo intuito che ti chiamassi cosi - dissi ironica- io sono Sophie, ma non ti conviene essermi amica"
-Accidenti Sophie hai l'occasione di fare conoscenze nuove e butti tutto all'aria? Sei proprio stupida!-
-Stai zitta vocina! Lo dico per lei.- Adesso parlavo anche da sola, che bello!
"Beh, questo devo capirlo io Sophie, comunque grazie dell'avvertimento"

Mi aveva veramente risposto cosi? Non me lo aspettavo proprio. Una dodicenne, come me, che mi teneva testa? Wow.
Le ore passarono veloci, e Eleonor non era poi cosi male. Anzi, mi stava quasi simpatica.
Stavo uscendo quando qualcuno mi fermò per il braccio.
"Hey Sophie che ne dici di venire a casa mia oggi? Cosi scopro perchè tutti ti evitano!"
"Non lo so..non sono il tipo di ragazza che va a casa delle amiche per farsi i capelli e il trucco, spero non ci rimanga male."
Mi dispiaceva lasciarla cosi, in fondo ero io quella sbagliata.
"Comunque accetto il tuo invito - dissi vedendola dispiaciuta - ma ad una condizione. Niente cose da ragazzine, ok?"
"Ci sto. Dai vieni casa mia è da quella parte!"

Non so come, nè il perchè, ma quel pomeriggio fu il più bello della mia vita.
Per la prima volta dissi tutto quello che tenevo dentro da troppo tempo, raccontai ad Eleonor tutta la mia vita,il mio problema del fumo,
i problemi che affrontai quando i miei divorziarono, tutto.
Quando finii di parlare, lei mi abbracciò forte e mi disse "Sophie, da oggi ci sono io con te e ci sarò per sempre, in qualunque momento".

Fu veramente cosi. Io e lei diventammo inseparabili,
Eleonor era la mia prima migliore amica e gli volevo un bene dell'anima,
era l'unica persona che mi capiva realmente, sapeva tutto di me ed io tutto di lei.
Passai la 2° e 3° media con lei a fianco. Pultroppo la scelta di studi ci divise, lei al liceo linguistico ed io allo psicopedagogico, ma ci vedevamo sempre,
ogni giorno, e mi rendevo conto che il nostro rapporto si rafforzava sempre più
e per la prima volta pensai, e sperai, che fosse per sempre.
Ma come al solito la fortuna mi girò le spalle ed un giorno, dopo anni e anni di amicizia,
il nostro legame si spezzò per colpa di un fottuto bacio.



Aurora's corner.
Ciao a tutti c:
è la mia prima storia, quindi abbiate pietà di me!
Se volete lasciarmi una recensione, mi rendete felice.
A presto, Aurora :)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


     Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?


sabato 15 giugno 2012

Finalmente. Era finita.
Potevo mandare a quel paese tutti i professori e i libri,
l'ultima campanella aveva appena suonato e voleva dire: estate!
Salutai le mie compagne e l'unico ragazzo che era nella mia classe (sai com'è, al liceo psicopedagogico!) e mi fiondai per le scale.
Oggi sarei andata a casa di Eleonor, visto che la settimana prossima parte per l'Italia e torna a luglio,
e voglio passare del tempo con lei. Ero cosi impegnata a pensare, cosa moolto strana,
che non guardavo dove andavo, infatti dopo qualche minuto qualcuno mi venne addosso facendomi cascare per terra.
Di solito quando le persone mi procurano 'del fastidio' inizio ad urlargli contro, ma forse perchè ero troppo euforica non lo feci.

"Scusami tanto, non guardavo dove andavo e ti ho travolta" disse lo sconosciuto.
"Oh tranquillo, nemmeno io ti ho visto, poi non mi sono fatta niente" gli risposi.
Mi aiutò ad alzarmi da terra e Decisi di guardarlo in faccia, tanto per farmi un'idea di chi fosse.
Mi ritrovai davanti due occhi color verde...mare forse? Non saprei dirvi il colore, ma erano meravigliosi.
Quei due smeraldi incrociarono i miei color nocciola, ed è come se li avessero attraversati,
come se lui avesse già capito tutto di me. Lo squadrai un attimo, alto...anche troppo, magro ma i muscoli non gli mancavano,
un viso angelico con due fossette evidenti e i riccioli che completavano il tutto.
Mi sorrise, poi si decise a parlare.

"Comunque io sono Harry, piacere"  sorrideva ancora, come se non fosse successo niente.
"Io sono Sophie, piacere! Scusami devo scappare, ci vediamo in giro!" ero già in ritardo!
"Oh, ho capito, spero di rivederti Sophie!"mi rispose allontanandosi per il corridoio.
Restai imbambolata per qualche secondo, e mi porsi una domanda:
Ma un figo così da quando è che frequenta la mia scuola?

Arrivai da Eleonor e mi scordai di aver conosciuto Harry.
Prima passai da casa mia aprendere il costume, visto che la mia migliore amica aveva anche la piscina murata,
oltre ad una villa enorme. Per sicurezza scelsi anche un vestito per la discoteca,
tanto sapevo che me lo avrebbe proposto. Suonai e lei mi accolse con il suo solito sorriso enorme,

"Ciao Sophie! Vieni, posa la roba poi cambiati, non vedo l'ora di buttarmi in piscina, sto morendo dal caldo!
Ti aspetto fuori"
Me lo immaginavo, nemmeno il tempo di entrare in casa e già avevo da fare tremila cose.
Mi cambiai velocemente e la raggiunsi. Passammo il pomeriggio in piscina, a scherzare e chiaccherare.
Poi Eleonor mi fece la domanda che aspettavo.
"Senti, so che sono stressante, ma sta sera al 'Seven' c'è la serata di chiusura e vorrei andarci, mi accompagni vero?"
"Certo, come posso lasciarti da sola? Devi prestarmi un paio di tacchi, il vestito ce l'ho già."
"é per questo che ti voglio bene! Riesci sempre ad anticiparmi!" disse lei abbracciondomi.
"Si lo so sono proprio brava!" le risposi dandomi delle arie, mi piaceva scherzare con lei.
"Ah ah ah. Non fai ridere. Dai andiamo a prepararci!"

Per le 9 eravamo pronte entrambe, ma sapevamo che il locale apriva alle 10 e visto che non era lontanissimo,
decidemmo di avviarci a piedi, scalze ovviamente, sui tacchi ci saremmo suicidate!
Arrivammo che mancavano 20 minuti all'apertura, ma c'èra già un bel pò di gente.
La cosa positiva di essere amica del proprietario del 'Seven' ?
Entrata e bibite gratis!
Conoscevo Bob da molto tempo, era un amico di famiglia
e mi faceva questo piccolo favore.
Finalmente entrammo e Eleonor si fiondò al bancone per ordinare un drink.
Lei ha solo un difetto, gli piace bere ma non regge l'acool, infatti devo stargli sempre accanto.
Tornò con un bicchiere anche per me e dopo iniziammo a ballare.
Un'oretta dopo persi di vista Eleonor, ma non ci feci tanto caso, insomma saprà badare a se stessa!
Andai in bagno per controllarmi il trucco, dopodichè tornai in pista, ma c'era aria viziata,
avevo bisogno di una boccata d'aria fresca.
Uscii nel retro del locale e accesi una sigaretta. Ho iniziato a fumare a 12 anni e,pultroppo, non ho più smesso.
Mi guardai attorno e vidi una coppia che si baciavano, non ci feci caso, ma dopo riconobbi le scarpe di Eleonor,
e il ragazzo che la stava baciando mi era familiare...
Lo riconobbi, era...Mattew,
il ragazzo per cui avevo una cotta da 2 anni.
Non potevo crederci, la MIA migliore amica che era in atteggiamenti intimi col ragazzo di cui IO ero innamorata?
Sentii il mio cuore rompersi in mille pezzi, non per Matt, che me ne fregava di lui,
non riuscivo ad ammettere che lui stava baciando El !
Ero arrabbiata, delusa, triste, provavo solo disprezzo per quelle persone,
che fino a pochi minuti fa erano importantissime per me.
-é solo l'ennesima delusione Sophie, supererai anche questa- mi diceva la mia coscenza, e aveva ragione,
ma allora perchè non mi sentivo le forze per andarmene di li, perchè avevo i piedi incastrati nel terreno,
perchè sentivo gli occhi pizzicarmi?
Perchè sta volta mi ha fatto male davvero.
Mentre io ero ancora li a fissarli, la nuova coppia continuava tranquilla.
Poi Eleonor si staccò e si girò verso di me, barcollando.
Che fosse ubriaca?
Chissene frega, lo aveva fatto lo stesso.

"Hey ma chi...Merda." La sentii dire, evidentemente mi aveva riconosciuto.
"Non volevo disturbarvi, volevo solo avvertirti che io me ne vado. Ci vediamo, forse." Non avevo idea di che dire,
stavo troppo male.

Mi resi conto che stavo piangendo e iniziai a correre via da li, via dalla mia ex migliore amica, via dal dolore,
ma questo mi seguiva, non voleva abbandonarmi.

Corsi per non so quanto tempo, non avevo una meta, volevo solo piangere.
Trovai una panchina e mi sedetti per poi dare sfogo alla mia povera anima, che non ce la faceva più a resistere.
Piansi e piansi per dei minuti, forse delle ore. Non ricordo granchè, daltronde anche io avevo bevuto.
Forse mi addormentai anche, ma non mi interessava, niente era peggio di quello che era appena successo.
Mi svegliai e mi resi conto di essere all'aria aperta, e faceva freddo, come nel mio cuore.
Sentii delle voci, non pensai a chi potessero essere, salvatori o strupratori, volevo solo non pensare.
Erano sempre più vicini, quando sentii una mano sul mio polso, poi due voci maschili.
"Hey è viva? Dimmi di si" chiese uno.
"Per fortuna si, dobbiamo portarla a casa..." rispose l'altro, ma non finii perchè una terza persona intervenne al dialogo.
"Sophie?" Disse solo questo, ma riconobbi che era Harry, il ragazzo che avevo incontrato a scuola la mattina stessa.
Volevo rispondergli, ma ero senza forze e mezza ubriaca, gli dissi semplicemente:

"Sei per caso un angelo che è venuto a salvarmi?"



Aurora's corner.
Ciao c:
Sono tornata! Ho visto che il primo capitolo ha avuto più di venti visualizzazioni,
per me è già un traguardo.
Spero vi piaccia il capitolo, che ne dite se me lo fate sapere con una bella recensione?
*occhi dolci*
Al prossimo, Aurora :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?



P.O.V Harry
Sta notte non ho chiuso occhio, ero troppo in pensiero per Sophie,
l'avevo trovata sdraiata su una panchina che sembrava morta, allora l'avevo portata a casa mia.
Ero li accanto a lei, e aspettavo che si svegliasse. Volevo sapere perchè diavolo era stesa li!
-Harry caro, ma perchè ti interessa cosi tanto? non la conosci nemmeno, non è che ti piace?-
-Ma cosa sto pensando? Mi stupisco di me stesso.-
-Io sono la tua coscienza, è ovvio che devo farti riflettere. Comunque, se non ti interessava potevi benissimo lasciarla li ieri sera, giusto?-
-bella domanda vocina, ma non so cosa dirti..-
Finalmente vidi che Sophie aprii gli occhi, cosi da interrompere il mio monologo interiore.
La vidi spaesata, era abbastanza ovvio, si era addormentata sulla strada per poi svegliarsi in un letto di uno sconosciuto di cui sapeva solo il nome, sempre se lo ricordava ovviamente.
"Buongiorno Sophie" gli dissi sorridendogli, per non farla preoccupare.
Dopo avermi squadrato mi riconobbe, credo.

P.O.V Sophie
"Buongiorno Sophie" mi disse il riccio che mi ritrovai accanto al... letto.
Un momento, cosa ci facevo io in un letto? Perchè non ero più sulla panchina?
E perchè ero in un pigiama, per di più non mio?
Ok, troppe domande, con calma Soph! Intanto cerca di capire chi c'è accanto a te.
Squadrai il ragazzo e lo riconobbi, si era Harry, se non sbaglio, il ragazzo di scuola.

"Ciao..Harry?" azzardai, meglio chiedere. Lui mi sorrise e mi annui,
"Si sono io. Sicuramente non ricorderai molto di ieri sera,
quando ti abbiamo trovata eri addormentata su una panchina, ho deciso di portarti a casa mia, non potevo lasciarti li."
"Oh, in effetti mi gira la testa, ho bevuto ieri sera. Aspetta, 'ti abbiamo trovata'? Non eri solo?" Non ricordavo quasi niente.
"Si ero insieme a due miei amici, se vuoi ti porto un'aspirina, aspetta un attimo"
Vidi Harry alzarsi per poi scomparire dietro la porta.
Decisi di mettermi a sedere sul letto per far mente locale. Allora, ripercorriamo la serata: all'uscita da scuola, ho incontrato Harry;
sono andata da Eleonor e ho passato il pomeriggio con lei; la sera in disco,
dove sono uscita non ricordo il perchè e poi... oh, ora ricordo.
Le immagini tornarono chiare in mente, Eleonor e Mattew attaccati,
io che scappavo, le voci degli amici di Harry, ecco cos'era successo.
Sentii dei passi e mi asciugai la lacrima che stava per solcare il mio viso.

"Ecco l'aspirina, vedrai che starai meglio." sembrava che fosse il fratello maggiore che non avevo mai avuto,
che mi accudiva come una bambina piccola.
"Grazie Harry, per tutto, mi hai levato da strada e mi hai fatto dormire a casa tua, non so come sdebitarmi" gli dissi, dopo aver bevuto la medicina.
"Ma non devi ringraziarmi, come potevo lasciarti li?
Ecco, non vorrei fare lo sfacciato, poi non ci conosciamo neanche, ma perchè eri li tutta sola, per di più a quell'ora!?"
-dritto al punto- pensai, ma aveva ragione, era logico che fosse curioso.
"No tranquillo immaginavo che me lo domandassi. è che ora non me la sento di parlarne,
siccome non è una bella cosa e fa male.." gli risposi sinceramente, diventando cupa.
"Ok tranquilla, se ne avrai voglia me lo racconterai, ricordati che comunque io ci sono se ne hai bisogno.
Stavo pensando, visto che sono le 11.00, che se vuoi puoi restare anche per pranzo,
cosi ti riposi per bene poi puoi tornare a casa, sempre se ti va!"
Ma com'era premuroso, nemmeno lo conoscevo, come facevo a dirgli di no?
"Beh io non so che dire, resto volentieri ma a una condizione: voglio cucinare io. Mi sembra il minimo!"
"Non se ne parla, me la cavo in cucina sai? Facciamo cosi, vado a comprare un paio di cose e cuciniamo insieme, che ne pensi?"
"Mi sembra un bel compromesso. Ah una cosa, resto in pigiama? mi sta enorme..."
"Oh se vuoi puoi prendere una mia maglia, tranquilla. Ci vediamo dopo!" mi disse lasciandomi un leggero bacio sulla fronte.
Scomparì di nuovo dalla porta e decisi di alzarmi.
Cercai il bagno per rendermi presentabile, mi guardai allo specchio e non vidi una bella immagine:
il volto era abbastanza pallido, i capelli disordinati e il trucco sciolto. E ora come facevo?
Mi lavai la faccia e pettinai i capelli nel miglior modo possibile, dopo presi una maglia a caso dall'armadio di Harry e andai al piano di sotto.
Non sapevo cosa aspettarmi, viveva da solo o ancora coi genitori? Non ne avevo idea, non sapevo nemmeno la sua età!
Scesi le scale e arrivai in soggiorno. Ok, viveva da solo, si capiva dal disordine!
Andai in cucina e aspettai che tornasse, nel frattempo accesi il cellulare e trovai un paio di messaggi e 10 chiamate di Eleonor.
Squillò proprio pochi attimi dopo, era lei ma non risposi, non volevo sapere niente.
Sentì le chiavi girare nella serratura e aspettai che entrasse Harry.

"Eccomi qua! Ho preso il necessario, cibo italiano?" mi domandò posando le buste.
"Ci hai azzeccato ragazzo!" gli risposi sorridendo, non so perchè ma quando c'era lui
con me era un pochino sollevata dai miei problemi.
"Piace a tutti!" disse per poi ridere, era cosi contagiosa la sua risata che risi anche io.
Iniziammo a preparare il pranzo e ne approfittai per conoscerlo meglio, gli raccontai di cosa era successo e lui mi ascoltò senza fiatare.
"Mi dispiace per quello che ti è successo Sophie, ma ricordati che ora sono loro che hanno perso una persona importante.
Tu devi farti forza e andare avanti capito? D'ora in poi ci sarò io accanto a te." Disse abbracciandomi.
Mi venne in mente un flashback, la stessa frase me la disse Eleonor in 2° media, e guarda come siamo finite.
Ma non volevo che succedesse anche con lui, in un certo senso gli volevo già bene.

"Grazie Harry, per tutto. Spero solo che non ricapiti come è già successo.."
"Tranquilla, con me non accadrà. Dai ora mangiamo!"
Dopo aver finito di mangiare mi rivestii e lo rigraziai per l'ennesima volta,
"Beh grazie di tutto Harry, ci vediamo!"
"Certo! Ci sentiamo anche per telefono, voglio sapere cosa succede con Eleonor, e ricordati che per qualsiasi cosa basta uno squillo" disse salutandomi.

Tornai a casa e quando mi avviai per il vialetto vidi una persona seduta accanto alla porta,
la squadrai un attimo mentre mi avvicinavo, poi la riconobbi.
"Cosa ci fai qui, Eleonor?" -anche a casa mi aspettava?-
Lei alzò la testa, poi si alzò e me la ritrovai davanti, non rispose alla mia domanda ma mi abbracciò.
Io però non ricambiai. Mi aveva fatto una promessa e non l'aveva mantenuta.
"Sophie mi dispiace un casino - mi disse mentre lei mi abbracciava- non avrei dovuto baciarlo, anzi non avrei dovuto ubriacarmi!
Non sai come mi hai fatto preoccupare, non rispondi al telefono e non ti vedo da sabato.."
"Basta scusarsi Eleonor - dissi sciogliendo il suo abbraccio - lo sai benissimo che mi hai ferito. Con il ragazzo di cui ero innamorata per di più!
Non me lo sarei mai aspettata da te, non dopo quello che mi avevi promesso anni fa.
Non me ne frega un corno se eri ubriaca o meno, non dovevi e basta. Adesso vattene per favore"
"Io non so che dirti...mi dispiace e lo sai. Non pretendo di essere perdonata, so benissimo che ho fatto un errore immenso,
ma non ero in me quella sera. Posso sapere almeno dove sei stata? Mi hai fatto preoccupare tantissimo,
anche se pensi che non mi importi di te, ti sbagli."  Mi rispose con le lacrime agli occhi.
"A te non deve più interessare dove sono io, e comunque da un'amico. Non sai quanto mi fa male ma non posso dimenticare. Ciao Eleonor." 
Le risposi entrando in casa senza poterla far rispondere.
- Non so se hai fatto bene Soph, è comunque la tua migliore amica -
- Eccoti di nuovo, brutta vocina ma non puoi stare zitta? E comunque era la mia migliore amica.  -
- Io lo dico per te! Lei c'è sempre stata per te, ricordalo. -
Ok, devo smetterla di parlare da sola, forse devo andare da uno psichiatra...
Andai in camera e mi buttai sul letto, avevo solo bisogno di smettere di pensare troppo. Presi l'i-pod e dopo poco mi addormentai.
Mi svegliai e notai che era buio fuori, guardai il cellulare, erano le 2 di notte. Mi ero addormentata il pomeriggio...
Andai in bagno e vidi il mio viso bagnato dalle lacrime, bene avevo pianto per colpa di Eleonor.
Mi lavai e tornai a letto, aspettando l'alba sorgere.
Evidentemente mi riaddormentai, quando riaprii gli occhi erano le 8.30 ..
Mi venne in mente un' idea. Presi il cellulare e composi il numero di Harry.
"Buongiorno Harry!" Gli dissi, cercando di non sembrare uno zombie.
" Ciao Sophie..." Mugugnò lui, mi sa che lo avevo svegliato!
"Hemm, ti ho svegliato? Scusami tanto...Volevo sapere se ti andava di fare colazione insieme, voglio sdebitarmi "
"Oh tranquilla, mi hai fatto da sveglia! D'accordo passo tra un quarto d'ora e andiamo da Starbucks ti va?"
"Perfetto! allora mi preparo, a dopo!"  Chiusi la telefonata e mi cambiai.
Il mio nuovo amico arrivò in orario, peggio di un orologio svizzero!
Salii in macchina, si aveva 18 anni e aveva preso la patente, e ci avviammo.
Arrivammo dopo poco e ci sedemmo per ordinare.
"Allora Sophie, come stai?" mi chiese, tra un discorso e l'altro.
"Insomma... Ieri ho chiuso con Eleonor, pensavo fosse la cosa più giusta
ma ora mi rendo conto che comunque mi manca.." gli risposi.
Lui mi prese la mano e la strinse forte, sentii un brivido percorrermi la schiena.
Tutto di colpo mi era preso freddo? Che strano.
- Mi sa che non è il freddo mia cara... -
"Stai tranquilla, vedrai che prima o poi risolverai tutto. Lo sai che io ci sono" mi disse sorridendo,
mostrandomi quelle fossette per cui stranamente impazzivo.
"Lo so che ci sei, e non smetterò mai di ringraziarti"
"Mi comporto solo da buon amico! Senti ti va di venire a casa mia per cena? Ci sono anche i miei amici, cosi te li presento!"

Come facevo a dirgli di no?


Aurora's corner!
Ciao a tutti :)
Ecco il terzo capitolo, spero vi piaccia.
Vorrei sapere se vi interessa la storia, dato che non ho avuto ancora nessuna recensione,
altrimenti la cancello...
Al prossimo capitolo!
Aurora c:


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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?



Come facevo a dirgli di no?
"Certo, vengo volentieri! Ma ci saranno anche i due ragazzi che...erano con te?"
"Si, ma tranquilla, oramai é passato. Ci vediamo sta sera allora!" Ci salutammo e tornai a casa.
Arrivai in camera mia e misi la musica a tutto volume, niente di meglio per non pensare troppo.
"Ed ora cosa mi metto?" iniziai a cercare nell'armadio e optai per un paio di jeans con una maglia bianca, c'era stampata la scritta 'fuck what the people think'. Perfetto, pensai.
Erano le 17.30, cosi decisi di iniziare a prepararmi. Una bella doccia, mi asciugai i capelli che stranamente erano venuti bene e mi vestii.
Arrivai davanti alla casa di Harry, e sentii provenire degli schiamazzi dal soggiorno. Quanta gente c'era? Mi sarei trovata bene con loro? Non sono mai stata brava a fare nuove conoscenze...Qualcuno interruppe il mio solito monologo.
"Ciao, posso aiutarti? Sei qui impalata.." mi disse un ragazzo alle mie spalle, mi fece prendere un colpo, non me lo aspettavo!
"Eh? Oh, ciao. A dire la verità stavo per bussare, sono arrivata ora.." dissi tenendo lo sguardo rivolto verso il basso.
" Ora capisco,tu devi essere l'amica di Hazza! Io sono Niall, piacere di conoscerti"
Dovetti guardarlo negli occhi e mi sembrò di sprofondarci. Era sera ma i suoi occhi color cielo brillavano sotto la luce del lampione.
" Hai indovinato. Io sono Sophie, piacere - gli sorrisi - Hazza, hai detto? Questa non la sapevo!"
Rise, poi mi rispose " Si noi lo chiamiamo cosi, tra amici. Dai ora entriamo!"
Si sporse avanti a me e suonò il campanello, aspettammo una manciata di secondi e Harry si affacciò alla porta, con il suo bellissimo sorriso a 32 denti.
"Ciao Sophie! e anche Niall! Ma siete venuti insieme?" Disse vedendoci entrambi.
"Ciao Harry! A dire la verità l'ho conosciuta ora, siamo arrivati nello stesso momento" Disse Niall entrando in casa.
Io gli sorrisi, poi entrai anche io salutandolo con un bacio sulla guancia. Harry mi mise una mano dietro la schiena e mi sussurrò "Hey non spaventarti, sono tutti bravi ragazzi", mentre mi portava in soggiorno.
-Non spaventarmi? Non erano mica assassini! - Pensai.
Entrammo in soggiorno e mi ritrovai tre paia di occhi che mi fissavano curiosi, apparte quelli di Niall, che mi sorrise. Harry prese la parola e mi presentò.
"Allora ragazzi, questa è Sophie! Loro sono Liam e Zayn. Niall lo conosci già" mi disse indicandoli.
"Ciao a tutti" dissi un pò imbarazzata, non mi ero mai ritrovata in una stanza con quattro ragazzi cosi belli. Il ragazzo che si presentava come Liam aveva dei capelli corti color castano chiaro, e occhi color nocciola come i miei. L'altro, Zayn mi sembra, aveva la carnagione leggermente più scura. Due occhi color cioccolato, erano molto profondi a parere mio  e i capelli scuri raccolti in una cresta perfetta, oserei dire.
"Vieni a sederti accanto a me Soph!" mi disse Niall, come se mi conoscesse da sempre.
Mi avvicinai e mi sedetti sul divano, cercando di non dare noia agli altri due che giocavano alla playstation.
Niall mi mise un braccio intorno alle spalle, ma non ci feci caso, mi sentivo a mio agio con quei tre sconosciuti.
"Allora, mentre aspettiamo Louis con le pizze, parlaci un pò di te!" Iniziò Niall.
"Louis? Ma quanti amici ha Harry?" Ero alquanto sorpresa, come se non bastasse, ne mancava ancora uno! La mia risposta fece ridere tutti, compresa me.
"Tranquilla, con lui siamo al completo!" mi disse Liam, sorridendomi. Aveva l'aria di un ragazzo calmo e molto dolce.
-menomale- pensai.
"Ok, giusto per essere informata. - gli risposi - Comunque non c'è molto da dire su di me. Ho 17 anni e sono al liceo psicopedagogico. Voi?"
"Noi abbiamo tutti 18 anni, tranne Louis che ne ha 20 - mi disse Niall - Io e Liam andiamo al linguistico, mentre Zayn è all'artistico."
"Ma allora siamo anche vicini! Però non vi ho mai visti" gli risposi.
"Già! Com'è piccolo il mondo!" Mi disse Zayn, finalmente aveva parlato.
La nostra conversazione fu interrotta dal campanello, segno che era arrivato l'ultimo amico di Harry.
Quest'ultimo si precipitò alla porta e apri. Entrò un ragazzo bellissimo, l'ennesimo.
Capelli a spazzola castani, occhi cielo e un sorriso meraviglioso. Mi dava l'idea di Peter Pan, l'eterno bambino. Non sembrava avesse 20 anni!
"Sei sempre in ritardo BooBear!" Gli disse Harry abbracciandolo e prendendo le pizze.
"Scusami Hazza, ma le pizze non erano pronte! Allora, dov'è quella splendida fanciulla di cui mi hai tanto parlato?"
Ma dov'ero finita? In una fiaba forse? Io in una stanza con cinque principi azzurri, di cui uno mi da della 'splendida fanciulla' senza avermi visto; tra di loro si danno strani nomi e poi ci sono io, l'estranea ma che hanno messo subito a proprio agio facendola sentire a casa.
Potrei abituarmi!
Tornando al mondo reale, vidi Harry che lanciò un'occhiataccia a Louis, ma non capii il motivo. Poi gli disse che ero in salotto e che lui preparava la tavola.
Allora Louis venne verso di noi, o forse verso di me, e mi salutò con un abbraccio.
"Ciao, io sono Louis, piacere mio" mi disse sorridente.
"Io sono Sophie, piacere mio!" Sciolsi l'abbraccio e mi diressi in cucina.
Trovai Harry indaffarato ad apparecchiare e decisi di aiutarlo. Sentii Louis che urlava " Hey Hazza, hai proprio ragione, è una bella ragazza!" per poi scoppiare a ridere.
Io avvampai in meno di due secondi, non ero abituata ai complimenti. Veramente lo pensava? E poi perchè mi faceva questo effetto?
Harry di risposta lo mandò a quel paese e non potei fare a meno di scoppiare a ridere.
"Non occorre che mi aiuti, ce la faccio. Poi sei mia ospite!" Mi disse Harry, iniziando il discorso.
"Ma non ti preoccupare, voglio solo aiutarti. Senti, posso sapere chi sono i due ragazzi che erano con te?" Ero troppo curiosa.
"Erano Liam e Zayn, mi hanno aiutato loro"
"Oh, ok. Liam sembra cosi dolce, vero?"
Sorrise, "Si hai ragione, è proprio cosi, è un pò il papà del gruppo."
Dava proprio quell'impressione, poi ti veniva voglia di abbracciarlo senza un motivo. Zayn mi convinceva poco, non so perchè, era sempre tra le sue, non parlava quasi mai. Ma tanto sapevo che avrei scoperto il motivo.
Dopo aver apparecchiato chiamammo gli altri per mangiare. Io ero seduta in mezzo a Louis e Niall, davanti c'erano gli altri. Non mangiai granchè, non ho mai avuto molta fame in vita mia, o forse era per colpa del biondino che ingurgitava tutto come se fosse un bicchier d'acqua.
"Niall, ma almeno mangia a bocca chiusa, sembri una fogna cosi!" gli dissi mentre ridevo,
Lui mi rispose mugugnando qualcosa che non capii, facendo aumentare le mie risate. Possibile che questi cinque estranei mi abbiano fatto ridere come non mi è mai successo?
Non avevo mai avuto degli amici, e da un giorno all'altro mi trovo la scelta. Che cosa figa.
Finita la cena sparecchiai, mentre gli altri erano in salotto, poi andai con loro. Mi venne in mente di uscire per prendere una boccata d'aria, alias: fumare.
"Ragazzi, io esco cinque minuti per una sigaretta.." dissi mentre mi avviavo verso la porta.
"Ti dispiace se vengo anche io? Ti faccio compagnia" mi rispose Zayn.
"Oh, daccordo." gli dissi sorridente.
Meglio non rovinare nessun rapporto, mi sembravano tutti dei ragazzi d'oro. Andammo in giardino e accendemmo le nostre sigarette. Lui non parlava, e la situazione stava diventando  un pò imbarazzante, almeno secondo me.
"Hey c'è qualcosa che non va?" gli chiesi. Ero curiosa, forse non gli piacevo.
Lui buttò fuori il fumo poi piantò lo sguardo nel mio. Forse non era poi cosi timido.
" No, perchè scusa?" mi rispose lui con molta nonchalanche,
"Volevo solo sapere se hai qualche problema con me, ho visto che tendi a startene in disparte e pensavo fosse colpa mia.. Spero di non aver fatto qualche cosa" Ecco, ora iniziavo con le mie paranoie.
"Non hai nessuna colpa, tranquilla. Sono un ragazzo abbastanza riservato e ci metto un pò di tempo ad aprirmi con le altre persone. Poi non è proprio un bel periodo, quindi sono giù di morale."
E chi pensava ad una risposta come questa? Almeno questa volta il problema non ero io.
"Oh, beh mi dispiace che tu sia triste, per qualsiasi cosa io ci sono, anche se sono ancora una sconosciuta per te."
"Grazie, ne terrò di conto. Dai andiamo dagli altri" mi disse avviandosi dentro.
Tornai dentro anche io e mi ritrovai la situazione di prima completamente catapultata: Harry a cavalcioni sopra Louis e Niall sopra Liam, che stavano lottando con i cuscini.
Siamo sicuri che siano maggiorenni?
Non feci in tempo ad aprire bocca per chiedere qualcosa che vidi Louis venirmi in contro, dopo aver buttato Harry in terra, e prendermi in braccio a sacco di patate, in pratica ero a testa in giù.
"Louis, ti prego mettimi giù!" urlavo invano, mentre non sapevo dove mi stava portando.
In preda alle risate mi disse " D'ora in poi non chiamarmi più Louis, se non è una cosa seria. Scegli tu: o BooBear, come dice Harry, o Mr. Carota o carotino, o come ti pare"
Ma era pazzo per caso? Sicuramente c'era qualcosa nella sua pizza. Ma avrei fatto qualsiasi  cosa pur di levarmi dalle sue spalle.
"Ok, mi arrendo, mettimi giù carotone!" Lo avevo davvero detto!
Lui, evidentemente soddisfatto, mi buttò sul divano e mi disse "Accontentata, carotina mia" mentre mi accarezzava i capelli.
Però avevo l'impressione che non fosse finita lì. Infatti iniziò a farmi il solletico, il mio punto debole.
Passammo la serata cosi, a scherzare e giocare come se fossimo dei bambini. Ma sono stata benissimo, mi mancava ridere cosi tanto, essere sollevata dai miei problemi. Che il destino mi avesse dato un'altra possibilità per essere felice?


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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?
 

Si era fatto tardi, e purtroppo dovetti salutare tutti. Harry si era preso la briga di riportarmi a casa, giuro che appena compio 18 anni mi faccio la patente, fosse l'ultima cosa che faccio!
Arrivammo davanti al vialetto e prima di scendere lo salutai,
"Grazie per la serata, sono stata veramente bene. Diciamo che mi ci voleva! Buona notte Hazza" gli dissi, marcando bene l'ultima parola.
"Figurati è stato un piacere. Ah e mi piace come dici 'Hazza' potrei abituarmi!" mi rispose sorridendomi.
Mi salutò con un bacio solla guancia, anche se ebbi il sospetto che fosse più vicino all'angolo della bocca. Quel semplice contatto liberò uno stormo di farfalle che non pensavo di avere nello stomaco, e la cosa mi soprese abbastanza.
Entrai in casa sperando di non vedere la solita scenata, ma invece fu cosi: andai in salotto e trovai mia mamma stesa sul divano e per terra, accanto a lei una bottiglia di liquore, vuota naturalmente. Mi avvicinai e vidi che dormiva.
"Mamma, ma cosa devo fare con te?" sospirai mentre le accarezzavo la guancia.
Da quando i miei avevano divorziato, mia mamma aveva cominciato a bere. Io cercavo di aiutarla, portandola da uno psicologo, ma alla fine non servì a niente, infatti mi ero arresa anche io.
Andai in camera e dopo essermi cambiata, andai a letto.
La mattina seguente mi svegliai con i raggi del sole che mi illuminavano il viso. Guardai il cellulare per vedere che ore erano e mi ritrovai 4 chiamate di cui ognuna con un numero diverso.
Bah! Chi mi cercava davvero mi richiamava!
Scesi in cucina e vidi un biglietto sul tavolino, era di mia mamma che diceva che doveva fare uno straordinario a lavoro e che era partita presto.
Bevvi solo un bicchiere di latte e mi misi a guardare la tv in salotto, l'unica cosa negativa dell'estate, è che non hai niente da fare a giornate almeno che tu non sia piena di amici. Situazione in cui io non mi ritrovo!
- stupida Soph! Adesso se hai cinque di amici, e anche fighi! Ti ci vuole tanto a chiamarne uno?-
- vocina ma lo sai che non mi sei mancata per niente? E comunque non ho i loro numeri..-
Sentii il cellulare suonare, guardai il display ed era il numero di una delle 4 chiamate precedenti.
"Pronto?" risposi semplicemente,
"Buongiorno dormigliona! Hai impegni oggi?" mi rispose il ragazzo, che riconobbi dalla voce.
"Liam ciao! Non avevo segnato il tuo numero, stamani mi sono ritrovata 4 chiamate, penso siano anche degli altri.. Comunque non ho proprio niente da fare!"
"Si sono i nostri numeri, segnali! Volevo, anzi volevamo proporti di venire a vederci giocare a calcetto oggi pomeriggio...Giochiamo io, Zayn, Louis e Harry; tu puoi guardarci insieme a Niall, se ti va!"
"Beh perchè no! - come potevo dirgli di no?- chiamo Harry cosi mi accompagna lui, ci vediamo oggi, ciao!"
Mi salutò e dopo aver chiuso la chiamata composi il numero di Harry, che sapevo a memoria.
"Buongiorno riccio!" gli dissi amichevolmente
"Hey scricciolo, come va? Liam ti ha già detto di oggi?"  Da quand'è che mi chiama scricciolo? Da ora...!
"Scricciolo? Questa mi è nuova! Si mi ha chiamato, passi tu?"
"Si beh volevo trovarti un nomigliolo carino, spero ti piaccia! Comunque d'accordo, passo io alle 17 in punto!"
Oddio ma che tenero, mi veniva voglia di abbracciarlo forte!
"No no mi piace, non mi ci hanno mai chiamato! Va bene allora ci vediamo dopo, un bacio!"
"Ok, ti voglio bene, ciao scricciolo!" mi salutò marcando l'ultima parola in tono ironico.
Si prospettava una bella giornata, in compagnia dei miei nuovi amici.
Passai la giornata sul divano a guardare la televisione, poi verso le 13 sentii un trillo dal cellulare. Perchè avevo messo una sveglia? Gli avevo dato anche un titolo preciso...
"Sveglia ore 13.05 - corri a salutare El, parte per l' Italia!"
Mi tirai un leggero schiaffo sulla fronte, oggi partiva per andare in vacanza, e non ricordavo quando tornava. Mi sentii un dolore alla pancia improvviso, cosa che succede quando sono nervosa...
-allora Soph! Vuoi restare qui a poltrire (?) o corri da lei?-
-non ne ho la più pallida idea...il cervello mi dice di rimanere qui, ma il cuore mi dice di correre da lei e abbracciarla forte... Oddio che confusione!-
Alla fine decisi che era meglio rimanere a casa, tra poche ore sarei uscita con i ragazzi.
Che poi ' uscire con i ragazzi' era solo una scusa. Lo sapevo benissimo di essere orgogliosa e non lo avrei ammesso tanto facilmente che mi mancava da morire.

Aurora's corner!
Ciao bellezze c:
allora inizio con lo scusarmi se non ho aggiornato prima, ma la scuola non me lo ha reso possibile.
ho visto che il primo capitolo ha superato le 130 visualizzazioni, e sono veramente felice!
Che ne dite se partiamo da... 1, al massimo 2 recensioni, e poi aggiorno?
voglio sapere se vi piace oppure no :)
Al prossimo capitolo, un bacio.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?

Dlin-dlon!!
Era arrivato Harry! Corsi giù per le scale e aprii la porta, trovandomi davanti un figo pazzesco, anche se era in tuta.
"Ciao scricciolo! Pronta?" mi disse dopo avermi dato un bacio sulla guancia, a cui io arrossivo ancora. Appena lo vidi mi scordai di tutti i problemi,
Lui mi faceva questo effetto, non so come, nè il perchè, ma quando ero con lui stavo bene.
"Hey riccio! Certo, dai andiamo, voglio vederti segnare un gol!"
Ci avviammo alla macchina e in meno di un quarto d'ora eravamo al campetto. Intravidi un ciuffo biondo, Niall che si stava sbracciando per farsi vedere. Mi faceva morire dal ridere!
"Hey ho visto Niall, vado da lui! Tu vai a riscaldarti, ci vediamo dopo" dissi a Harry mentre lo abbracciavo.
"D'accordo, voglio sentirti urlare!" mi rispose per poi scoppiare a ridere e io lo seguii a ruota.
Andai a sedermi accanto a Niall che mi abbracciò, neanche non lo vedessi da anni! Ma mi piacevano un casino i suoi abbracci, quindi non ci facevo caso.
"Allora, i ragazzi giocano nella stessa squadra?"
"Si si, tutti insieme!" mi rispose sorridendo.
Quanto amavo quel sorriso! Era uno dei più sinceri che io avessi mai visto!
Dopo il riscaldamento iniziò la partita, e svelai al biondino e anche agli altri il lato 'tifoso sfegatato che urla fino a che non perde la voce' che avevo nascosto. All'inizio Niall si spaventò, poi però urlammo insieme tutto il tempo.
La partita stava per finire, mancavano circa 10 minuti ed il punteggio era ancora 0 a 0. Allora decisi di attirare l'attenzione di Harry, che mi aveva promesso di segnare, e lo incoraggiai più che potevo.
Lui prese palla all'avversario e fece gol. Ero felicissima in quel momento, perchè lui si girò verso di me e mi indicò dedicandomi il gol appena fatto. 
Mentre aspettavamo i ragazzi fuori dagli spogliatoi stavo chiaccherando con Niall, e ad un certo punto vidi arrivare un gruppetto di oche pompate, si capiva da come si atteggiavano, e si piantarono accanto a noi facendo solo un gran caos. Chi sa chi aspettavano..
 Dopo una manciata di minuti uscirono i ragazzi dagli spogliatoi e li vidi venire verso di noi. Appena scorsi i ricci di Harry spuntò un sorriso sul mio volto, era diventato un gesto involontario oramai.
“Ciao scricciolo! Hai visto che ho segnato?!” mi disse tutto contento mentre mi abbracciava, avrei voluto rimanere li cosi, per sempre. 
"Certo che ho visto! Sei stato bravissimo!" gli risposi rimanendo tra le sue braccia.
"Hey dov'è Zayn?" intervenne Niall, in effetti con noi c'erano solo Liam e Louis.
Mi guardai intorno e con mia sorpresa lo vidi insieme ad una delle puttane ragazze del gruppetto accanto al nostro. Stava parlando tranquillamente con una bionda cotonata e con una quarta di reggiseno.
"L'ho trovato" dissi sussurrando agli altri che si girarono verso il punto che gli indicavo. Ebbero tutti un'espressione diversa: Niall e Liam erano alquanto scioccati come me, invece Harry e Louis iniziarono subito con i loro commenti pervertiti sul lato b delle altre ragazze.
Non li ascoltai neanche dato che mi suonò il cellulare, vidi la scritta 'mamma' e mi allontanai per sentire meglio.
" Pronto mamma? Cosa c'è?"  Mi rispose una voce maschile,
"Pronto? Lei è Sophie?"  Ma che..?
"Si sono io, posso sapere perchè non c'e mia madre dall'altra parte del telefono?"
" Sono un agente della polizia -iniziò, poi fece un sospiro, come se non trovasse le parole - devo avvisarla che sua madre ha fatto un incidente mentre era in macchina e ora la stanno portando in ospedale...Mi dispiace signorina"
Boom. 
Sentii un colpo dentro di me, una sensazione di vuoto bruttissima. Mia mamma era in ospedale? Non mi avevano detto come stava, e se fosse sul punto di morire? Troppi pensieri mi vagavano per la mente, e vennero interrotti da Harry che mi chiamava.
"Hey Soph, noi andiamo a mangiare una pizza vien... ma cos'hai? perchè hai quella faccia?"
Me lo ritrovai davanti che mi fissava, ma io avevo lo sguardo perso nel vuoto, non gli risposi. Allora prese a scuotermi per le spalle.
"Sophie, cos'hai? Rispondimi!"
Istintivamente lo abbracciai e iniziai a piangere e tra un singhiozzo e l'altro gli dissi: " portami all'ospedale, mia madre ha fatto un incidente."
Sciolse l'abbraccio e mi guardò negli occhi e sono sicura di aver visto anche nei suoi del terrore, mi asciugò le lacrime e prese le mie mani.
"Andiamo."
Corremmo verso la sua auto sotto lo sguardo degli altri e vidi le loro espressioni mutare dal non capirci niente al preocupato, Harry gli disse che li avrebbe chiamati dopo e finalmente partimmo, verso una destinazione che mi metteva angoscia, e paura.
Circa un quarto d'ora dopo mi trovavo in quell'edificio tutto bianco, che a dire la verita mi ispirava poca positività. Appena eravamo arrivati andai a chiedere di mia madre alla recepsion e l'infermiera mi disse che in quel  momento la stavano operando, e che potevo aspettarla nella sala d'attesa.
Infelice della risposta che mi aveva dato, andai sedermi su quelle sedie rosse, che erano anche scomode, e ci rimasi per minuti, o forse ore. Fissavo la parete di fronte a me e pensavo, pensavo.
A tutti i momenti che avevamo passato insieme, le paure superate, le gioie che provavamo.
*Inizio flashback*
"Hey piccola ti va se andiamo al parco tutti insieme?" mi disse mia mamma prendendomi in braccio.
Mi spuntò un sorrisone enorme sul viso, avevo 6 anni, e per una bambina non c'era niente di meglio che andare al parco per correre sui prati ed andare sulle altalene. Ogni volta che ci salivo mi sembrava di volare.
Corsi in salotto per chiamare anche mio padre, che fu felice di accompagnarci.
Appena mio padre parcheggiò l'auto, scesi subito per correre verso i giochi, mentre i miei genitori mi seguivano a braccetto. 
Ridevo, ridevo, era il periodo più bello della mia vita, non volevo crescere, sarei voluta rimanere bambina per sempre, come Peter Pan.
*Fine flashback*
Sentii uno spostamento d'aria accanto a me, e capii di chi si trattava solo dal profumo, lo avrei riconosciuto ovunque, anche in queste situazioni.
"Hey, che ne dici di fare due passi?" mi chiese Harry accarezzandomi i capelli.
"No Har, voglio aspettare che esca il medico, devo sapere come sta." 
Lui annui comprensivo, e mi accolse tra le sue braccia, facendomi sentire al sicuro.
"Ti dispiace se avviso i ragazzi? Si saranno preoccupati" mi disse mente eravamo abbracciati. La sua voce era quasi un sussurro, come se non volesse darmi fastidio. Ma io lo avrei ascoltato sempre, ininterrotamente.
"Certo, vai pure. Io aspetto qui." gli risposi, sciogliendo l'abbraccio.
Lui allora si incamminò per il corridoio, lasciando un vuoto immenso dentro di me.
Io aspettai ancora, il medico non voleva uscire dalla sala operatoria a quanto pare, magari è qualcosa di grave. E se non ci fosse nulla da fare? io cosa potrei fare? Mi sento cosi impotente... Da mio padre non ci vado nemmeno, non penso proprio di trasferirmi in Germania. Non lo sento da tanto tempo. E poi tra poco compio 18 anni, posso benissimo trovarmi un'appartamento e vivere da sola.
Ma non voglio pensare negativo, devo solo aspettare che il dottore mi dica che è andato tutto bene.
Dopo alcune interminabili ore passate ad aspettare che l'intervento finisse, finalmente uscì dalla porta un dottore e si diresse verso me e gli altri ragazzi, che erano accorsi dopo che Harry li aveva avvisati. Appena lo vidi mi alzai, ormai impaziente di sapere qualcosa.
"Buongiorno, c'è qualcuno di voi che è parente della signora Lisa? - iniziò cercando una risposta nei nostri volti.
Feci un passo avanti mormorando un ' sono sua figlia'.
"Bene, signorina. Sua madre è stata investita da un'auto che non si è fermata allo stop,"
istintivamente cercai la mano di Harry che la prese al volo e mi trasmise subito forza.
"Fortunatamente l'ambulanza è arrivata presto, perchè abbiamo riscontrato un trauma cranico, che fortunatamente abbiamo risolto." mi disse impassibile.
"Quindi è fuori pericolo?" chiese Louis,dato che noi altri non riuscivamo a parlare.
L'altro annuì, e giuro di essere di nuovo ringiovanita. Volevo solo vederla.
"Dottore, posso vederla?" chiesi, sempre sussurrando.
"Si, però non per molto tempo, dovrebbe essersi risvegliata, ma sicuramente è stanca."
Mi voltai verso i miei amici, e capì che avevo trovato delle persone meravigliose. Andai verso la porta bianca, e dopo un respiro profondo entrai.
La trovai distesa sul letto, con aghi che le bucavano le braccia e che erano collegati a varie flebo. Mi avvicinai lentamente e notai che il viso era più pallido del solito e aveva graffi sparsi sulle guance. Mi si riempirono gli occhi di lacrime nel vederla in quello stato.
Rimasi li, a fissarla, fino a quando i suoi occhi incontrarono i miei. Mi accennò un sorriso e io scoppiai a piangere mentre mi appoggiavo al suo petto per abbracciarla.
Riuscì a calmarmi, cosi mi sedetti vicino a lei.
"Mamma, come stai? Mi sono spaventata tantissimo" gli dissi mentre le accarezzavo i capelli.
"Tesoro, stai tranquilla, adesso sto meglio. Non so se ti ha avvertito il dottore, ma non sono totalmente guarita, è stato un brutto colpo e.."
"Come non sei guarita? - la interruppi - il dottore non mi ha detto niente e io adesso come faccio? Vuol dire che devi rimanere ancora qui?"
"Si, piccola, mi dispiace. Devo rimanere in cura per un altro mese, se tutto va bene. Il dottore ha detto che sono stata fortunata a non perdere la memoria, sai?"
Non posso crederci. Mia madre deve rimanere in ospedale. Ed io come farò? Non voglio abitare da sola, non in queste condizioni. Non ci capisco più niente.
In quel preciso istante entrò nella stanza il dottore, che mi disse che dovevo lasciarla riposare. Allora salutai mia madre, promettendole che sarei passata ogni giorno a trovarla.
                                          ***            ***
"Allora.." Harry attirò la mia attenzione, eravamo in auto, mi stava portando a casa, fino ad ora nessuno dei due aveva osato aprire bocca.
"Cosa pensi di fare ora Sophie? Non mi piace che tu abiti da sola per tanto tempo."
"E cosa dovrei fare Har? Trasferirmi da qualcuno? Eleonor è in Italia e non ci parliamo, mio padre sta in Germania, qui non ho parenti o altre persone da cui potrei anda.." Mi interruppe, sembrava che gli si fosse accesa la lampadina sopra la testa.
"Vieni ad abitare da me! Io sono solo, apparte i ragazzi che passano molto tempo a casa mia. La stanza degli ospiti sarebbe tua, e farai come fossi a casa tua, certo dovrai avere un pò di pazienza per la confusione o per il casino che faremo, ma mi renderesti felice se venissi da me!"
Nel frattempo eravamo arrivati davanti a casa mia, e le sue parole mi rimbombavano nella mente..Forse non era una brutta idea, magari per un pò di tempo..
"Allora, che ne pensi?" mi sollecitò lui.
"Beh, se non ti disturbo.." risposi, un pò incerta.
"Disturbare? ma sei scema? Sei sempre la benvenuta! Dai, andiamo dentro che prepari le valigie e andiamo subito a casa!"
Dio, era diventato iperattivo, non lo avevo mai visto cosi. Forse era anche più eccitato di me! Mi aveva letteralmente scaraventato fuori dalla macchina per poi trascinarmi fino in casa e correre in camera mia. Iniziavo a pensare che lui conoscesse casa mia meglio di me.
Presi un paio di borsoni e ci infilai tutto il necessario, mentre il mio migliore amico parlava da solo. o forse parlava con me? Non lo ascoltavo nemmeno, tanto che ero impegnata.
 
-un momento signorina! Ti sei resa conto di come l'hai chiamato?-
-vocina! come stai? non mi sei mancata sai? Comunque, come lo avrò mai chiamato scusa?-
-"il mio migliore amico"! Ed Eleonor?-
-oh, ma sempre a rompere tu?! Eleonor è storia passata. Adesso so di potermi fidare di Harry e si, lo considero il mio migliore amico, punto. Se non ti dispiace, torno a preparare le mie cose! -
Accidenti a me e i miei monologhi interiori!
Andai in bagno, mentre Harry continuava a parlare, ma non gli si seccava la gola? Bah. Presi il beuty-case e ci infilai praticamente tutto lo scaffale. Quando tornai in camera trovai Harry che guardava il muro.
No, ma è scemo per caso? Chi si mette a fissare una parete? Lui.
Si accorse della mia presenza, si girò e mi sorrise, facendomi segno di avvicinarmi. Adesso ho capito cosa osservava, il muro era tempestato di foto, di quando ero piccola e anche di più recenti.
"Eri felice vero?" mi chiese indicando una foto in cui c'eravamo io ed i miei genitori, quando ancora stavano insieme.
"Già, quelli eran bei tempi, poi le cose sono cambiate, ma non voglio pensarci, adesso sono di nuovo felice, grazie a voi" gli risposi, indicanzo un'altra foto, scattata pochi giorni fa, al parco. 
*inizio flashback*
Quel giorno era perfetto per un picnic, aveva detto Louis, e dopo una ventina di minuti eravamo al Green Park per passarci il pomeriggio. Liam e Niall avevano pensato al cibo, io avevo le bibite e la tovaglia. Dopo aver pranzato avevavo iniziato a scherzare tra noi, come fossimo bambini. Ci siamo divertiti come matti.
"Zayn vieni qui, facciamoci una foto truzza!" gli dissi, mentre ridevamo, lui accorse e si mise subito in posa, non potei trattenermi dalle risate. Gli veniva così naturale!
"Hey voglio venire anche io nella foto!" urlò Niall mentre mi prendeva in braccio,
"No, aspettate, non posso mancare pure io! Sono il più figo!" Ti pareva che era Harry.
Alla fine si unirono anche Liam e Louis e dopo aver messo l'autoscatto, venne fuori quella foto meravigliosa.
*fine flashback*
Lui mi sorrise, evidentemente aveva pensato alla stessa cosa, poi mi abbracciò. Mi sentivo così bene quando lo faceva.
"Ti voglio bene, Sophie." Quelle parole arrivarono dritte al mio cuore, non potei fare a meno di rabbrividire, ogni volta era la stessa cosa, brividi in tutto il corpo.
"Ti voglio bene anche io Harry. Sono pronta, possiamo andare." gli dissi mentre mi allontanavo da lui.
Uscimmo da casa per poi tornare in auto. Parlammo del più e del meno fino a che non arrivammo. Harry aprì la porta, fece qualche passo per il corridoio, poi si girò e con un sorriso a 32 denti mi disse: 
"Benvenuta a casa, Sophie!"


Aurora's corner
Non mi dilungo troppo, so di non aver postato per dei mesi, ma la storia non ha nemmeno una recensione, e ci sono rimasta male.
Detto questo, spero che qualcuno legga il capitolo,
perché ho intenzione di pubblicarla tutta, anche se non avrà successo.
A presto :3

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?


Vi ho già detto che la casa di Harry, anzi, forse è meglio dire la villa di Harry, ha un giardino enorme con piscina compresa nel prezzo? Giuro è meravigliosa.
Non avevo mai esplorato tutta la casa, ma in quel momento mi sembrava di poter perdermici! Il giardino sembrava un piccolo paradiso, pieno di piante e fiori, con un gazebo vicino alla piscina, e un dondolo in legno.
Mentre osservavo tutto quel ben di Dio, Harry mi chiamò.
"Sophie, vieni che ti faccio vedere la tua camera!" mi disse per poi famrmi cenno di seguirlo.
Al piano di sopra c'èra un lungo corridoio, cosparso di quadri e varie foto, con varie porte. Superammo le prime due, poi Harry si fermò.
"Allora, la prima stanza è la mia, poi c'è quella di Niall, questa è la tua, quella di Liam, quella di Zayn ed infine quella di Louis!" disse indicando ogni porta. Quelle di Harry e Louis si riconoscevano, su una c'era un foglio appiccicato dove c'era scritto 'Harry è un figo' e sull'altra c'era sempre un foglio con scritto ' puoi entrare solo se ami le carote'. 
Era una minaccia per caso? Non potei fare a meno di ridere. Harry mi guardò stranito, poi aprì la porta della mia nuova camera: era spaziosa, con un intonaco chiaro, su un lato c'era un letto matrimoniale, dalla parte opposta due armadi e poi una scrivania. Tutto sommato era carina, un pò spoglia, ma carina. A quello ci avrei pensato io.
"Bene, ti lascio disfare le valigie, ti aspetto giù in salotto!" disse per poi lasciarmi un delicato bacio sulla guancia.
Possibile che tutte le volte che mi sfiora, o che mi guarda, mi prendono i brividi? Porco riccio, mi chiedo il perchè.
-perchè sei innamor-
-non provare neanche a dirlo! Come potrebbe mai piacermi Harry? No, no e ancora no. Siamo solo amici! -
Accidenti alla mia stupida coscienza.
Dopo aver aperto le valigie ed essermi cambiata, tornai in salotto e trovai Harry a guardare la tv. Non ci pensai due volte e mi accoccolai accanto a lui,mentre lui mi abbracciava per tenermi più vicino. Senza rendercene conto, ci addormentammo entrambi, con due sorrisi ebeti stampati in volto.
 
P.O.V  Harry
Mi addormentai tenendo tra le braccia Sophie, quando mi svegliai la trovai con la testa sul mio petto. Era così bella mentre dormiva, cioè, lo era sempre, anche quando era appena svegliata, o durante il pomeriggio. 
Lei è bella, e non posso negarlo. Mi sento attratto da lei, con un sorriso mi cambia la giornata, e pensare che adesso staremo sempre insieme mi rende ancora più eccitato. C'è qualcosa dentro di me che mi dice di non lasciarla mai, di starle sempre accanto, di volerle bene, perchè è questo di cui lei ha bisogno. Ha bisogno di amare e di essere amata. Ed io sono pronto a farlo, con tutto me stesso. 
Mi sono reso conto che senza di lei io sarei una nullità, lei mi completa. Che mi sia innamorato? Impossibile, Harry Styles non si è mai innamorato di nessuna. Ma allora perchè tutte le volte che sono vicino a lei sono sempre nervoso, ho paura di sbagliare qualcosa, o sono geloso quando gli altri la abbracciano?
Credo di essermi innamorato per la prima volta.
Avevo bisogno di parlare con qualcuno, guardai l'orologio: erano le 9 di mattina. Non volevo svegliare Sophie, così cercai di scostarmi lentamente, e la lasciai riposare sul divano. 
Salì al piano di sopra, andai in camera mia e mi feci una doccia, mi vestii e scesi di nuovo. Lei dormiva ancora, peggio di un ghiro. Risi al mio stesso pensiero, e dopo avergli lasciato un biglietto dove gli spiegavo che ero uscito presto, presi le chiavi dell'auto e mi catapultai a casa del mio migliore amico.
Suonai una, due, tre volte il campanello, ma niente. Di solito Si svegliava presto ed era strano che non aprisse alla porta. Avevo smesso di provare e mi sedetti sugli scalini del porticato. Dopo poco sentì la porta di casa aprirsi, allora mi alzai e salutai il mio caro amico.
"Ciao Hazza! Cosa ci fai qui a quest'ora?" mi chiese. In effetti non mi ero mai presentato cosi presto a casa sua.
"Ho bisogno di parlarti, Louis. Posso entrare?" gli chiesi io impaziente.
"Certo, vieni pure, che facciamo colazione".
Dopo aver fatto colazione, raccontai a Louis della mia presunta cotta per Sophie, e lui mi ascoltò attentamente per tutto il tempo. Quando finii, lui mi fissò negli occhi, poi mi diede una pacca sulla spalla, per poi dirmi:
"Caro, HarHar, sei innamorato di Sophie!"
"Ma come? Non può essere, insomma, ci conosciamo da poco e poi lo sai che io non mi sono mai  innamorato e "
"Oh, ma smettila, si vede da 3 kilometri che ti piace! Quando le sei accanto diventi nervoso, e non smetti di sorridere, e quando non c'è continui a parlare di lei." mi interruppe Louis.
"In effetti hai ragione...Ma credi che.. si insomma, io potrei piacergli?"
"Non saprei dirti. Prova a parlarle, cerca di capire qualcosa. Altrimenti ci parlo io" mi rassicurò lui.
Ringraziai Louis e tornai a casa. Entrai e guardai istintivamente al divano, ma Sophie non c'era. Andai in cucina, ma anche quella era vuota. Allora salii le scale e mi avvicinai alla sua porta, sentii lo scroscio dell'acqua della doccia.
Tornai giù in cucina e preparai la colazione. Intanto che l'aspettavo, inviai un messaggio ai ragazzi, era sabato ed era nostro solito ritrovarsi per una pizza tutti insieme. 
Dopo poco fece entrata in cucina Sophie, meravigliosa come non mai. Mi voltai e le sorrisi di rimando, Dio, se era bella. Dovevo trattenermi dal baciarla.

P.O.V. Sophie
Mi ero risvegliata sul divano, ma Harry non c'era. andai in cucina e notai il post-it che aveva lasciato. Chissà dov'era andato.
Decisi di farmi una doccia, poi avrei fatto colazione. Quando tornai giù però mi aspettava una piccola sorpresa: Harry mi aveva preparato la colazione, lo cercai e lo trovai a spolliciare sul cellulare. Sorrisi senza rendermene conto. Lui si rivolse verso me e mi sorrise.
Oddio Sophie, calmati. Non scioglierti. Ti ha rivolto solo uno dei suoi sorrisi mozzafiato, è tutto ok.
"Ben svegliata!"
"Buongiorno, hai fatto tutto questo per me?"
"Si, sono tornato presto da Louis e ho pensato che avevi fame" mi disse grattandosi la nuca. Che fosse...intimidito?
"Beh, grazie mille!" mi avvicinai e gli schioccai un bacio sulla guancia, poi mi sedetti per iniziare a mangiare.
"Tu non mangi?" gli chiesi. C'era un ben di Dio in tavola, non ce l'avrei fatta a mangiare tutto!
"Io ho già mangiato, ma non ti preoccupare, dato che è sabato verrà sicuramen.."
DRIIIN. 
Ci voltammo entrambi verso la porta d'ingresso, dopo mi girai verso Harry e lui mi guardò come uno che la sapeva lunga. (?)
"Vado io, mettiti qualcosa nel piatto, altrimenti tra 5 minuti è finito tutto" mi avvertì.
Dopo poco fece comparsa in cucina Niall in tutto il suo splendore. Mi salutò con un abbraccio, quanto può essere tenero? Dopo si aggiunse a far colazione e, credetemi sulla parola, finì  tutto in pochissimo tempo.
"Sei un pozzo senza fondo Horan, ecco cosa sei!" scherzai
Lui di rimando mise il broncio e mi fece gli occhioni. Ma come si fa a resistergli?
"Ooh, dai scherzavo, vieni qua!" e lo abbracciai forte.
Passammo la giornata in casa, nel pomeriggio ci raggiunse anche Zayn. Liam e Peter Pan sarebbero venuti per cena.
 

Aurora's corner!
okay, ho calcolato che resta un capitolo e l'epilogo.
So benissimo che la storia non è piaciuta, ma è la prima che ho scritto tempo fa e volevo
pubblicarla.
Mi fa piacere che comunque il primo capitolo abbia superato le 200 visualizzazioni :)
Se cagherete questa storia, vedrete che ho deciso di correggere alcune imperfezioni.
Detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo, l'ultimo. (prima dell'epilogo)
Un bacio <3

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


Mi innamorai subito del suo sguardo, sai?


Alle 8.00 in punto arrivarono gli ultimi due con le pizze.
 
Mangiammo in salotto davanti ad un film comico. Anche se per poco non mi faceva morire Niall!
Vi pare normale che uno, mentre guarda un film, si ingozza di cibo, poi ride per una battuta,
solo che gli va di traverso tutto e manca poco ci rimane secco? A me sinceramente no.

 
Dopo aver finito di mangiare, e salvare la vita al biondino, Liam prese parola, rivolgendosi a tutti:
"Allora, che facciamo?"
"Sono stanco, non ho voglia di uscire stasera" gli rispose Zayn, ricevendo l'assenso anche degli altri ragazzi.
"Giochiamo a qualcosa! Che ne so, tipo acchiappino!" propose Harry, già eccitato all'idea.
"Ma sei pazzo?! Non possiamo correre in casa, come minimo finiamo in ospedale!" lo zittì io, e partì una risata generale.
"Allora...che ne dite di obbligo e verità?" chiese, stavolta, Louis.
Beh sempre meglio di null...un momento! Io ero l'unica ragazza! No no no e no!
Chissà cosa mi avrebbero fatto fare!
"NO! - sbottai - sono l'unica ragazza, non è equo!
Dopo chissà che obbligo mi fate fare. Quindi no." affermai.
"Io dico di votare! chi vuole giocare?" chiese Niall.
Giuro che chi alza la mano lo trucido, parola di Sophie. 
 
                                  *          *             *             *

"No, non posso farlo, è troppo imbarazzante!" protestò il biondino. Gli era toccato 'obbligo'
e il signorino Malik gli aveva detto che doveva uscire di casa in mutande, e gridare: 'Madre natura mi ha fatto bello, non credete?'
Alla fine lo spinsero fuori. Fù esilarante. Nel frattempo che lui urlava passò una coppia di anziani e la donna disse al marito:
'ma guarda te la gioventù di oggi...un momento caro, quello non è il nipote dei nostri vicini?'

 
Tornammo dentro, con Niall che ci mandava a quel paese.
"ok, ora tocca a me! - esclamò Zayn - Harry, obbligo o verità?"
Guardai il riccio che sembrava pensarci un pò troppo alla domanda per poi dire convinto 'obbligo'.
Gli occhi del moro si illuminarono, e si assolse nei suoi pensieri. Poi, una lampadina illumino la stanza. (?)
"Ok, ti avverto, non puoi tirarti indietro. Ne tu, ne l'altra persona." iniziò.
Oh oh. La cosa si metteva male, e avevo uno strano presentimento.
"Ora io spegnerò la luce, e tu dovrai dare un bacio a Sophie. Scegli tu come, se a stampo, sulla guancia, sul collo.
Ti dò 5 minuti di tempo per farlo"
Oh merda.
 
Gli occhi di tutti i ragazzi si puntarono su di me. Io non volevo baciarlo. Ok, ragioniamo.
Ma cosa devo ragionare? Non posso baciarlo! Cioè, non che mi dispiacerebbe, però no.
Anche se... si insomma, l'ho sempre pensato che se avessi potuto me lo sarei sbattuto anche subito, ma forse lui non vuole. 
Ma io si.
Un momento, io voglio baciare Harry -ilmiomiglioreamicosalvatore- Styles?
Sentìì degli sghignazzi, e tirai un pugno proprio dal punto in cui venivano e mi tornò indietro un 'ahia' di Louis.
"Hey, tutto bene?" solo a sentire la voce un brivido percorse la mia schiena.
"S-si. Solo che..."
"Chè c'è, la piccola Sophie non ha ancora dato il primo bacio?" mi prese in giro Zayn.
"Prova ad insinuare qualcos'altro sul mio conto e tutti i capelli che hai sulla testa domani mattina sono nel water, Malik." sbottai io. 
Lui sembrò preoccuparsi abbastanza, dato che non ribattè. 
"Dovete comunque fare l'obbligo. Ormai è deciso, su Zayn spegni la luce!" lo incitò Liam.
Adesso anche lui. Lui che sembrava il più dolce e tenero. Giuro che questa me la paga.
Tornando a noi (?) Harry, che nel frattempo si era avvicinato a me, mi guardava, indeciso sul da farsi.
Tutto d'un tratto la luce si spense e maledii mentalmente Zayn.
"Ok, 5 minuti da...adesso, datti fa fare, Hazza" disse Malik, maliziosamente.
Percepii il suo movimento, infatti prese la sua mano nella mia, poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: 'spero non ti dispiaccia'.
Le mie ovaie erano letteralmente decedute. Avevo i brividi, e se ne accorse anche lui, dato che soffiò una risata.
Spostò le sue labbra pian piano dall'orecchio alla guancia, fino ad arrivare all'angolo della bocca.
Dio, stavo morendo.
Voglio baciarlo.
Voglio sentire le sue labbra sulle mie.
Dato che lui non accelerava, lo feci io.
Mi scostai e trovai finalmente le sue labbra. Fu un semplice sfioro, che mi mandò in paradiso.
Non avevo mai provato tutte queste sensazioni.
Quando si allontanò, provai una sensazione di vuoto. Vuoto interiore.
Sapete quando si dice che l'altra persona che si ama è l'esatta metà della mela?
Ecco, la mia 'mela' si era completata con lui. Lui mi aveva fatto sentire bene.
Mi sono sentita completa anche se per poco.
La luce si accese improvvisamente e dovetti chiudere gli occhi.
Quando li riaprii trovai Harry ancora, vicino a me, anche troppo vicino.
"Allora è ufficiale, c'è una nuova coppietta!" Esclamò Zayn.
Scoppiò una risata generale, solo io e Harry non ridevamo. Lui aveva la testa china, che fosse in imbarazzo?
"Malik, ti conviene stare zitto, altrimenti oltre ai capelli ti ci ritrovi anche i gioiellini nel water" gli soffiai.
Lui si portò le mani li in basso e sussurrò un 'ahia'.
"Bene, direi che si è fatto tardi, e ho sonno. Meglio che tornate a casa ragazzi." Intervenne Harry.
Ma solo a me sembrava...freddo?
Anche gli altri ragazzi lo guardarono torvi, ma non dissero niente. Ci salutammo tutti e loro tornarono a casa.
Io iniziai a sistemare in salotto, quando sentii dei passi per le scale, allora mi affacciai.
"Harry, - lo chiamai - buonanotte" gli sorrisi.
"Buonanotte Soph." 
 
Ma che gli prendeva? Non era mai stato cosi freddo con me. Che si fosse pentito del bacio?
Cioè, a me era piaciuto.
Finii di sistemare e mi diressi in camera mia.
Mi svestii ed entrai nel letto. 
Dopo un pò guardai l'orario, l'1 di notte. Non riuscivo a dormire. Dovevo parlare con Harry.
Mi alzai e andai verso camera sua, aprii la porta lentamente per vedere se stava dormendo.
Lo trovai steso sul letto con le mani sotto la nuca. Si accorse di me, e mi sorrise.
Presi un bel respiro. "Ti disturbo? Vorrei parlarti."
 
P.O.V Harry
"Ti disturbo? Vorrei parlarti."
Evidentemente non dormiva nemmeno lei. Come facevo a riposarmi dopo quello che era successo?
"Entra pure, tanto non dormivo" 
La invitai a mettersi sotto le coperte e non rifiutò. Allora le cinsi il bacino con un braccio e la strinsi a me.
Volevo sentirla vicina, volevo sentirla mia.
"Allora, dimmi, c'è qualcosa che non va?" gli chiesi dopo un pò.
"Forse dovresti dirmelo tu Harry. Prima il tuo comportamento è cambiato, sei diventato freddo, distaccato.
E...non vorrei  che fosse stata colpa mia."
Cosa? Come potrebbe essere stata colpa sua? Magari non voleva nemmeno baciarmi, sono stato uno stupido.
Dovevo aspettare, adesso ho rovinato tutto.
"Come potrebbe mai essere stata colpa tua? Sono stato io a baciarti, e non me ne sono pentito,
aspettavo questo momento da non so quanto tempo, ma non puoi dirmi che la colpa è tua." sbottai.
Lei alzò lo sguardo e incrociò il mio. Mi fissava, sembrava sorpresa.
"Cos'hai detto?" disse dopo un pò.
"Che non è colpa tua se..." mi interruppe,
"No dopo..."
"...che volevo baciarti da tanto tempo." dissi finalmente. 
Perchè mi sentivo incredibilmente leggero? Mi sembrava di essermi tolto un enorme peso dalla coscienza.
 
P.O.V Sophie
Lui voleva baciarmi. Lui ricambiava il mio sentimento. Non potei fare a meno di sorridere.
Sentivo che sta volta sarebbe andata bene, insieme a lui potevo essere felice.
"Harry, devo dirti una cosa"
"Dimmi tutto" rispose sorridendomi. Dio, quel sorriso.
"Ecco...io, credo di essermi innamorata di te." confessai.
Ora era lui a sorridere come un ebete.
"Sophie, anche io sono innamorato di te" mi disse per poi stringermi forte a sè.
Abbassò il volto all'altezza del mio, e mi baciò.
Fu il bacio più bello, più dolce, di tutta la mia vita. 
 
Finalmente potevo ricominciare da capo, una nuova vita con lui.
 
Aurora's corner.
Okay babe, l'ultimo capitolo.
Adesso rimane solo l'epilogo
:)

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Capitolo 9
*** Epilogo. ***


Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?

Tanti anni dopo...
 
Mi svegliai a causa di un raggio di sole, che aveva oltrepassato le tende.
Mi stiracchiai per poi alzarmi e vestirmi.
Andai in cucina, e rimasi sorpresa da quello che trovai.

 
"TANTI AUGURI SOPHIE!" urlarono i miei cari amici.
Mi vennero le lacrime agli occhi. C'erano tutti: Liam, Louis, Niall, Zayn, con le rispettive fidanzate e mogli.
C'era Eleonor. C'era Harry, e anche nostra figlia, Elisabeth.
Mi abbracciarono uno alla volta. Mi avevano organizzato una festa a sorpresa per i miei 40 anni.
 
"Grazie a tutti, davvero. Vi voglio bene!" dissi, ancora emozionata.
Dopo aver festeggiato tutti insieme, gli altri tornarono alle loro case.
"Eleonor, veramente, non devi se hai un impegno" gli dissi io. Harry aveva un'altra sorpresa, ma dovevamo rimanere da soli.
Eleonor si era offerta di portare a fare un giro Elisabeth.
"Non ti preoccupare, eravamo già d'accordo. Divertitevi" mi rispose lei per poi uscire.
 
"Ti aspetto giù, Sophie." mi disse Harry prima di lasciarmi un bacio e poi scomparire dalla camera da letto.
Mentre mi cambiavo ripensai a tutti questi anni e cosa avevamo passato.
Quando Eleonor tornò dalle sue vacanze, quando avevamo ancora 18 anni, andai da lei per fare pace.
Non volevo rovinare un'amicizia così bella.
Harry mi aveva chiesto di sposarmi esattamente 20 anni fa.
Stavamo insieme da due anni, me lo proprose mentre eravamo sul London Eye.
Fu una cosa romanticissima.
Dopo qualche mese rimasi incinta. Fu una gioia accogliere Elisabeth nella nostra famiglia.
Mia madre si riprese dall'incidente. Purtroppo morì un paio d'anni fa.
Passo spesso a trovarla.

 
Se ripenso a tutte le esperienze fatte con i miei amici, non riesco a non sorridere.
Mi ricordo benissimo quando Zayn venne da me e mi confessò che si era innamorato per la prima volta.
Mi ricordo di quando eravamo in vacanza tutti insieme in Italia, e Niall fece indigestione di pizza.
Ricordo dei miei litigi con Louis, perchè continuava a chiamarmi 'carotina mia'.
Ricordo anche di tutti i tagli di capelli di Liam. 
Posso dire di essere rinata grazie a loro, a tutti loro.
 
Scesi le scale e trovai Harry seduto per terra, sul tappeto.
"Harry, io sono pronta" gli sorrisi.
"Vieni un attimo qui" mi disse facendomi sedere accanto a lui.
Mi prese le mani, poi iniziò a parlare:
"Ti ricordi di questo posto? Proprio qui. Qui ci siamo dati il nostro primissimo bacio, la sera dell'obbligo e verità.
é stato uno dei giorni più belli della mia vita. Ricordo di tutte le volte che ti ho ripetuto che eri bellissima,
anche con quei chili in più, a causa della gravidanza. Oppure delle piccole ruche che iniziavano a formarsi col tempo.
Ricordo tutto, ma non smetterò mai di ripeterti che per me tu sei sempre perfetta.
Lo sei stata, lo sei ora, e lo sarai per sempre." 
Mi accorsi solo dopo di stare piangendo.
Erano lacrime di felicità. Lo abbracciai forte.
Lo ringraziai per tutto. 

 
"Harry, posso dirti una cosa?"
"Cosa? Dimmi"
"Mi innamorai subito del tuo sguardo, sai?"

 
Aurora's Corner.
Okay, ho postato l'epilogo.
Vorrei tanto poter ringraziare chi ha recensito, ma faccio finta di nulla!
Ringrazio chi ha avuto il coraggio di leggere :')
Forse tra un po' pubblicherò un'altra storia, che tratta di autolesionismo, però non ne sono sicura.
Anyway, vi ricordo che questa ff l'ho scritta tempo fa, e che la sto rivedendo tutta :)
A presto, forse, Aurora :3

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