Si sentì suonare la campanella della scuola per tutti i corridoi, erano passate cinque ore ed Ali e Becky uscirono dall’aula di disegno. «Finalmente è finita quest’inutile ora, non ce la facevo più a disegnare proiezioni ortogonali!» disse Becky sbuffando. «Ma se sei rimasta tutto il tempo a fare scarabocchi sul mio banco.» la rimproverò l’amica con fare scherzoso, prima di cacciare fuori una risata. «sarà che non ho questa grande vocazione per l’arte, non lo so» disse, riponendo la borsa con i libri nell’armadietto. «Vado a lavarmi le mani, mi accompagni?» chiese Ali. «le ho lavate prima, quando ho chiesto alla Grant di uscire! Ti aspetto in mensa.» Alison si incamminò verso i bagni, notando che ormai nei corridoi non c’era più anima viva. Entrò nei bagni femminili e si lavò le mani, chiuse il rubinetto e sentì improvvisamente uno strano rumore, un gemito. Si guardò attorno, ma non vide nessuno. 

Ho le allucinazioni?

Mentre varcò la porta per uscire, risentì quel verso e si immobilizzò. Non era un’allucinazione, lo aveva sentito bene! Si affacciò alla porta, sporgendo la testa verso i servizi e notò aprirsi di poco una delle tante porte dei WC, giusto il necessario per intravedere chi ci fosse dentro.

Magari qualcuno si sente male e ha bisogno d’aiuto, meglio controllare che sia tutto apposto.

Vide un corpo, un petto per l'esattezza..

Ma quello è Harry! che ci fa qui? e per di più senza maglietta!  

Stava per avvicinarsi quando vide che non era solo... con lui c'era una ragazza del secondo anno pure lei senza maglietta, con indosso solo il reggiseno.

Alison fece due più due e capì la situazione. Sentì il corpo irrigidirsi e senza sapere cosa fare corse via, sconvolta dalla scena a cui aveva appena assistito. Non era il suo ragazzo, perché stava reagendo in quel modo? Era già tanto se ci era riuscita a parlare quelle poche volte.

Che mi succede? E’ Harry, lo fa sempre, non dovrei stupirmi. 

Entrò nella mensa, un classico cortile in cui erano disposti dei tavoli da picnic, si diresse verso il solito posto in cui pranzava insieme a Becky e gli amici di Harry, che in teoria sarebbero anche i suoi di amici, ma era legata solo a uno di loro, Liam, l'unico che si preoccupava davvero di come stava Alison, che si accorgeva subito se c'era qualcosa che non andava, insomma l'unico, oltre a Becky. 

«Ehi che succede? Sembra che tu abbia visto un fantasma.» la interrogò l'amica, che non dovette aspettare la risposta per capirlo. Vide Harry entrare in mensa e avvicinarsi al tavolo, seguito da una ragazza, che lo salutò in modo “affettuoso” per poi dirigersi verso il tavolo delle amiche. 

Civette.

«Amico, che fine hai fatto?» chiese Niall all'amico. «non dirmi che..» disse Louis prima di essere interrotto dal diretto interessato. «Si quello! non c'è bisogno di farlo sapere al mondo intero.» intervenne, imbarazzato?

«sei un grande!» disse, poi, il biondo dandogli una pacca sulla spalla.

Grande? per essersi fatto una biondina della quale probabilmente non conosce nemmeno il nome? cosa c'è di grande in tutto questo? 

«Dai, calmati. Non sarà successo niente.» sussurrò Liam, accorgendosi del fumo che stava uscendo dalle narici dell'amica.

«Allora ragazze cosa fate oggi pomeriggio?» chiese Niall, abbuffandosi di panini.

«Io niente, ma Ali andrà al suo primo giorno di lavoro.»  rispose Becky, dandole una leggera gomitata per farla tornare al mondo reale e abbandonare i suoi pensieri su quello che era successo in bagno.

Cavolo, è vero! me ne ero dimenticata.

«Che lavoro andrai a fare?» chiese Zayn, prima di prendere un morso del panino al formaggio, rubato a Niall.

«Ehm.. andrò a lavorare da Starbucks; quello in Tottenham Court Road.» rispose timidamente guardandosi le mani.

«Ma lì ci lavora anche Harry!» informò Louis. Alison alzò lo sguardo e impallidì.
Lui non stava prestando attenzione alla conversazione, ma era impegnato a maneggiare, come suo solito, con il cellulare.

«Dai, così avrai una buona compagnia!» disse Louis, cercando di rincuorarla vedendo che era diventata bianca in viso. «Si un’ottima compagnia, direi!» aggiunse l'amica, calcando sulla parola "ottima".

Liam azzardò un sorriso; lui era l’unico, oltre a Rebecca a sapere della cotta che Ali ha per Harry. Bhè in realtà tutti si sono accorti della cosa, tranne lui.

«Così potrà difenderti dai mascalzoni che potrebbero importunarti.» esclamò l'irlandese dando una pacca a Harry, che proprio non voleva distogliere gli occhi da quell’aggeggio.

Cacchio, ti degni di guardarmi o no? Cosa c’è, non sono bionda come la tua ‘amica di giochi ’ e non posso essere onorata di uno sguardo? E Niall sa solo dare pacche e dire assurdità?

Alison gli stava lanciando fuochi e fiamme con lo sguardo. Harry alzò la testa, «che succede?» disse con molta nonchalance. 

«Avrai compagnia a lavoro, amico! Ali è stata assunta nello stesso Starbucks in cui lavori tu.» riassunse Zayn. «Uhm, se vuoi ci possiamo andare assieme! Tanto devo passare davanti a casa tua. Ti passo a prendere alle 16.00?» chiese volgendo lo sguardo ai suoi occhi e facendola arrossire.

Oh mio Dio, Harry Styles verrà a prendermi a casa!  come diavolo fa a sapere dove abito? Passeremo il pomeriggio insieme? No, non ce la posso fare…

«Ogni volta che esco con i ragazzi passiamo davanti a casa tua per andare al pub!» sussurrò Liam, rispondendo alla domanda inespressa.

Cos'è ora ti diverti a leggere nella mia mente, signorino Payne? vediamo se riesci a leggere questo.. SCEMO, SCEMO, SCEMO!
 

«Si, mi farò trovare pronta per quell’ora» sorrise timidamente nascondendo l’imbarazzo, mentre dentro di sé stava saltando di gioia, anzi stava addirittura facendo le capriole!   

 

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Tottenham Court Road

-chapter two-

Erano le 15.00 e lei era già pronta con l’ansia addosso che aspettava l’arrivo del suo principe azzurro.

 

Sono agitata per il lavoro… si solo per il lavoro! Dannazione ma chi voglio prendere in giro? Solo una psicopatica come me si prepara UN ORA prima. Tutta colpa di Harry Styles e del suo irresistibile fascino.. la sua voce.. i suoi capelli.. INSOMMA LUI!

 

Continuava ad andare avanti e indietro per il soggiorno finché non le suonò il cellulare. 

 

Oddio, scommetto che questo è Harry che mi vuole dire che non verrà più! 

 

Guardò lo schermo illuminato. Un numero sconosciuto. Il cuore a mille e le gambe che ormai erano diventate come gelatina. Manco fosse un esame!

«P-pronto?» disse tremolante. «Ehy Alisooon! Ti sei cagata in mano vero? Ahahaha.» una voce maschile esce dall’apparecchio. «Liam, sei un idiota! Ti rendi conto dell’infarto che mi hai fatto prendere?» sbraita lei con un filo di sollievo. «Ahaha, scusami! Volevo dirti che io e i ragazzi passeremo a prenderci un buon caffè da voi oggi pomeriggio, così ne approfitterò per controllare quanto sarai arrossita.»

«Va bene. Ci vediamo dopo.» riattaccò.

 

Alle 15.53 suonarono al campanello. Alison, che era comodamente spaparanzata sul divano, fantasticando, come al solito, su come vorrebbe che sia la sua ipotetica storia d’amore con Harry, sobbalzò e l’agitazione tornò a tormentarla. La campanella suonò una seconda volta ed Alison si affrettò, impacciatamente, ad aprirla, trovandosi davanti il suo principe. «C-ciao!» disse, mentre l’ansia la stava divorando. «Hey! Stavi dormendo?» tirò ad indovinare lui tenendo gli occhi fissi sui capelli arruffati di Ali. Harry avvicinò la sua mano verso il suo viso, per poi sistemarle una ciocca ribelle dietro l’orecchio.

Questa rimase completamente immobile al suo tocco indiretto e pochi istanti dopo si accorse di aver trattenuto il respiro. Arrossì. 

«Ora va meglio!» disse non accorgendosi della tensione che aveva inchiodato Alison sulla soglia della porta.

Mentre si incamminavano verso il lavoro, regnava un silenzio tombale, li circondavano solo il chiacchierio dei passanti.

 

Ommioddio Harry Styles mi ha toccata… mi ha messo a posto i capelli! Calma Alison. Harry è soltanto… Harry. Insomma per lui queste cose, questi gesti sono normali. Oh no. Allora io sono come tutte le altre. Come posso pensare di essere qualcosa per Harry, al massimo posso essere un'amica... ma io non voglio essere SOLO un'amica, uff!

 

Lui, non essendo stupido come può sembrare, si accorse del momento di imbarazzo che c'era fra di loro e cercò di rompere il ghiaccio. «Serena non è così terribile come può sembrare!» esordì lui, riferendosi probabilmente al lavoro. «Uh,Serena?» rispose confusa, lei. 

 

Chi minchia è adesso Serena?

 

«La capa! Non hai parlato con lei al telefono?». «Ah, sì! Mrs Warner.» ricordò Alison.

 

Ti prego Harry non dirmi che ci hai provato, o addirittura fatto qualcosa? Non puoi essere così.. così.. così Harry!

 

«Peccato che sia già sposata.» rispose lui alla domanda inespressa, come se avesse letto nella mente di Alison.

 

AH..peccato, eh? pft.

 

Arrivarono a Tottenham Court Road, entrarono nello Starbucks e Harry corse subito a lavorare, lasciando Alison con la proprietaria, Serena.

 

E' una donna molto attraente, assomiglia molto a.. come si chiama quell'attrice bionda che ha fatto le "Charlie's angels"? CAMERON DIAZ! cavolo, è uguale spiaccicata, ora capisco Harry. In confronto io sono un topo di fogna!

 

Dopo che Alison la studiò attentamente da cima a fondo, rimase incantata alla visione di Harry che stava indossando il suo grembiule color verde Starbucks e mentre, subito dopo, si sistemò i suoi capelli, nel modo più stravagante possibile.

 

Due scosse e il ciuffo davanti dietro l'orecchio destro, classico!  

 

Serena continuava a darle indicazioni su come trattare i clienti e bla bla bla.. Harry era decisamente più interessante!

«Questo è tutto, puoi cominciare anche subito.» concluse il boss. Alison le sorrise gentilmente, ma quando questa se ne andò entrò decisamente nel panico!

 

Maledetto Edward, te e il tuo fascino da strapazzo!

 

«Non ti preoccupare, per oggi mi occupo di tutto io!» intervenne il riccio vedendola in difficoltà.

 

Alison rimase tutto il tempo seduta su uno sgabello dietro il bancone ad ammirare Harry che stava svolgendo il suo lavoro alla perfezione.

 

In fondo Serena non è tanto male... già, soprattutto perchè è sposata! Chissà se un giorno questo bel ragazzo si accorgerà di me e della mia bava che mi cola da quanto? ah già dalla prima volta che l'ho visto! 

 

I suoi pensieri furono interrotti alla vista del suo migliore amico che era entrato in negozio insieme alla solita ciurma di marinai (?)

«No! ma sei viva?!» esclamò Niall non appena vide Ali. «Ciao anche a te, Horan.» rispose lei.

«Amico, ma tu non lavori alla cassa? perchè servi ai tavoli?» lo interrogò Louis.

 

Oh merda!

 

Harry si volto a guardarla e dopo averle sorriso, facendola arrossire, disse «Cambio di ruoli, o almeno per oggi!» facendole l'occhiolino.

Alison spalancò istintivamente gli occhi. «Non arrossire troppo, brunetta!» l'avvisò Zayn, mentre Liam scoppiò in una risata contagiosa che finì solo dopo che Ali lo fulminò con lo sguardo.

«Volete ordinare?» chiese, professionalmente Alison. «No, eravamo solo venuti a controllare che fossi integra.» rispose Liam.

«Bene, allora potete anche andarvene.» disse Alison, come per cacciarli via e liberarsi dell'imbarazzante situazione in cui si trovava.

 

Perchè questi ragazzi sono così.. così imbarazzanti? e Liam? questa me la paghi caro mio! Sarai pure dolce e tutto, ma una vendetta non te la toglie nessuno!

 

I ragazzi, le cui voci riempivano il locale, se ne andarono e non passò molto tempo prima della fine del loro turno. 

Alle 19.00 in punto, si avviarono verso casa.

 

Bhè dai, ho passate tre ore per la maggior parte del tempo a contemplare le abilità manuali di questo ragazzo nel preparare frappuccini. Non male come inizio, potrei abituarmici!

 

«Allora, coma stai dopo il tuo primo giorno di lavoro?» le domandò Harry che le stava dedicando la sua più totale attenzione. «Bhè, se consideriamo che hai fatto tutto tu e io mi sono limitata ad osservarti, direi bene!» rispose con fare scherzoso. L'imbarazzo che c'era prima ora è scomparso, o forse si era solo nascosto dietro l'angolo. 

«ahaha, vedrai che saprai ricambiarmi il favore!» rispose facendole l'occhiolino, ed ecco che il rossore tornò ad invaderle le guancie.

 

Merda la sua risata! doppia merda, mi ha fatto l'occhiolino, DI NUOVO! e come potrei ricambiare? MERDA!

 

Arrivarono a destinazione e si fermarono davanti alla porta di casa Carter.

 

Questo è il classico momento in cui, nei film, i due innamorati si baciano.. un bacio appassionato. Sarebbe perfetto, anche perchè io, devo ammetterlo, non ho ancora ricevuto il mio primo bacio... se lo dicessi in giro mi riderebbero in faccia, ecco perchè fingo di averlo già ricevuto. Eddai Harry baciami, così la mia non sarà più una bugia!

 

Ma non accadde nulla di tutto ciò che Alison aveva pianificato mentalmente; Harry stava per dire qualcosa ma puntualmente gli squillò il cellulare.

 

Chi minchia è il rompicoglioni, che sta rovinando il mio bacio passionale?

 

«Ehy Liam!» rispose alla chiamata.

 

Appunto. Forse è meglio che quel ragazzo inizi a scappare, perchè non so che fine farebbe se si trovasse tra le mie mani.

 

Alison sospirò a quel pensiero e nel frattempo, inserì la chiave nella serratura della porta e l'aprì.

 

Che faccio? aspetto che finisca?

 

La nonna, sentendo il rumore della porta che si apriva, la chiamò e i due si dovettero salutare con un gesto della mano, prima di chiudersi la porta alle spalle.  

 

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PLOOOP ZONE!

Salve a todos (?)

Eccovi il secondo capitolo, che ho deciso di incentrare più su Halison!

Fatemi sapere se questa coppia ve gusta :)

Come sempre ringrazio chiunque stia leggendo, mi fa molto piacere :D Vi chiedo solo un piccolo favore, recensite? voglio davvero sapere che ne pensate.

Per ora è tutto, spero di aggiornare presto!

Su Twittah mi trovate come @xitsJawaadswife

 

Peace&Love