A very strange love

di Kimiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stesso destino? ***
Capitolo 2: *** Arrivo alla meta ***
Capitolo 3: *** Strana situazione ***



Capitolo 1
*** Stesso destino? ***


1: STESSO DESTINO?

Era una mattina fresca d'autunno.
Il vento soffiava piano e faceva muovere le foglie secche degli alberi che ad una ad una cadevano a terra o volavano lontano.
Le città erano ancora in parte distrutte.
Anche se ne erano passati di anni dopo la spaventosa e sanguinaria presenza dei due cyborg 17 e 18 la gente non era riuscita ancora a ristrutturare le costruzioni e gli edifici.
Tuttavia vivevano bene: pace e serenità erano tornate e il mondo si stava ripopolando piano piano. Tutti felici e contenti come in una favola.
Ma davanti a quel mondo così calmo un'uomo non riusciva a trovare la pace che tanto avrebbe desiderato.
- Tesoro, perfavore... aiutami a portare dentro la spesa - disse una donna dai capelli azzurri, dagli occhi stanchi e dalla faccia segnata da alcune sottili rughe che si vedevano appena.
La donna varcò la soglia della cucina di casa sua. Un'uomo alto, muscoloso, dagli occhi azzurri e dai capelli color lilla la accolse con un sorriso.
- Ben tornata mamma! Dai qua a me... ci penso io...- le disse prendendole la spesa e mettendo le scatole e le confezioni con cura nei cassetti e nel frigorifero.
Bulma e suo figlio Trunks vivevano ancora nella Capsule Corporation o almeno... in quello che rimaneva di essa.
Trunks era cresciuto molto, ormai era un'adulto a tutti gli effetti, e si occupava di sua madre che, invece, era invecchiata e faceva fatica a fare alcune cose. Tuttavia il mezzo sayan non aveva ancora imparato ad accetare una cosa.
Erano passati molti anni ma lui soffriva ancora. Soffriva per non avere avuto un padre.
Bulma lo vedeva spesso triste e assorto nei suoi pensieri ma quando gli chiedeva che cosa aveva lui la rassicurava.
-Tranquilla mamma... sono solo un po' stanco- le diceva di solito. Le voleva molto bene e non voleva che si preoccupasse per lui.
Si sarebbe intristita anche lei.
Quella mattina d'autunno, però, qualcosa avrebbe cambiato la vita del mezzo Sayan.
- Grazie Trunks... non so cosa farei senza di te...- Sentendo le tenere parole della madre Trunks arrossì. Non era cambiato di una virgola.
Era rimasto il solito tipo triste, malinconico e timido anche davanti ai ringraziamenti di sua madre.
- Ora io preparo la colazione... tu va a vestirti! Non vorrai stare in pigiama tutto il giorno spero!- gli disse Bulma ridendo e andando a lavarsi le mani.
Trunks andò al piano di sopra. Salì le scale ed entrò nella sua stanza. Aprì l'armadio. Come al solito vide la tuta blu con gli stivali, i guanti bianchi e l'armatura.
Un velo di malinconia avvolse il suo cuore.
Si ricordò la stanza dello spirito e del tempo, con suo padre Vegeta, del Cell game... di quando lui fu ucciso e della sua triste partenza.
La sfiorò con la mano. Quanto avrebbe voluto poterla indossare e allenarsi un'ultima volta con Vegeta.
- Ahhh!-
Un urlo agghiacciante interruppe i pensieri del ragazzo che, senza cambiarsi, scese di corsa le scale dirigendosi verso la cucina.
Rimase a bocca aperta.
Sua madre era sdraiata a terra ad occhi chiusi. La scatola di cereali che probabilmente aveva preso per preparare un'abbondante colazione era vicino al corpo con il contenuto sparso per il pavimento.
- Ma...mamma...- mormorò incredulo e spaventato Trunks. La raccolse delicatamente da terra e la posò sul divano.
Le misurò la temperatura.
Era alta, aveva la febbre.
Il ragazzo chiamò immediatamente il dottore che venne a visitare la donna.
Dopo una mezz'ora...
- Sembra... che... abbia una specie di virus...- commentò il dottore guardando le analisi che le aveva fatto e il termometro che segnava una temperatura molto elevata.
- Un virus?! Sta scherzando vero?- Gli urlò Trunks prendendolo per il colletto del camice e trattenendo la vera rabbia che provava dentro.
- Si calmi, giovanotto! Sua madre è stata colpita da uno strano virus... non l'ho mai visto prima... consiglierei di portarla nel mio laboratorio per studiare quel tipo di batterio e...-
- No!- Trunks lo interruppe sgarbatamente.
Dopo averlo fissato e scrutato per qualche secondo continuò. -Lei dev'essere pazzo se crede che lascerò mia madre nelle sue mani! Se ne vada! Ecco i soldi- Il dottore prese il denaro e se ne andò.
Trunks si sedette accanto a sua madre.
- Mamma... ti prego... svegliati... non puoi andartene...- le sussurrò accarezzandole la mano. Dopo qualche secondo gli occhi di Bulma si aprirono leggermente fissando il figlio disperato.
- Tr...Trunks... tesoro...- mormorò piano.
- Mamma!- urlò lui.
- Trunks... credo che... il virus di Goku...-
Trunks si alzò in piedi sconvolto, stupito.
Un virus che nemmeno un normale dottore poteva curare... doveva trattarsi della malattia che aveva ucciso Goku molto tempo fa.
- Mamma! No! Non è possibile! In tutti questi giorni stavi benissimo!-
- Lo so Trunks... ma è questa la caratteristica del virus... i sintomi non si sentono ma ad un certo punto viene... non ricordi Goku?- Alle parole della madre Trunks corse per tutta la casa. Su e giù. Di qua e di là. Tornò dalla madre piangendo.
Si inginocchiò davanti al divano. Bulma gli accarezzò i lisci capelli viola.
- Ascolta... Trunks... se cerchi la cura non la troverai... ne avevo fatta solo una per il Goku del passato - gli sorrise tristemente.
Lui la guardò.
Non poteva permettere la sua morte. Già non aveva un padre se avesse perso anche lei sicuramente sarebbe caduto in una grande depressione.
Passarono alcuni minuti, poi ebbe un'idea...
- Mamma... tornerò nell'altra dimensione e chiederò a... Bulma... la cura...-
- A... Bulma?- chiese confusa lei.
- Bhè... la Bulma dell'altra dimensione... vedrai... lei è te... e sono sicuro che ti salverà e poi... me lo deve-
- Non lo so Trunks... credo che ormai sia arrivata la mia fine e ho dei seri dubbi che la mia me stessa riuscirà a fare qualcosa ma se ne sei convinto... non ti fermerò... stai attento...e... saluta tuo padre anche da parte mia...-

Il mezzo sayan rimase per un'attimo assorto nei suoi pensieri. Tornando nel passato per chiedere aiuto avrebbe rivisto suo padre. Chissà com'era cambiato e anche il suo se stesso. L'ultima volta che l'aveva visto era ancora un neonato.
Smise di pensare.
- Mamma... chiamerò Chichi per dirle di occuparsi di te... vedrai... ce la farò-
Bulma gli diede un piccolo bacio sulla guancia. Trunks si asciugò le lacrime e ricambiò il bacio. Dopo di che si alzò in piedi e si diresse al laboratorio.
" Mamma... non permetterò mai la tua morte... devi vivere" furono i suoi pensieri.
Dopo aver chiamato l'amica della madre ed averle raccontato tutto il ragazzo entrò dentro al laboratorio. Frugò fra i cassetti degli armadi e negli archivi e infine trovò il bottino che cercava.
Prese la capsula e la buttò a terra. Un fumo invase la stanza e quando si dileguò una grande macchina fece la sua comparsa. Prima di salirvi a bordo Trunks ritornò di sopra.
Una donna dai capelli neri segnata anche lei da delle leggere rughe aprì la porta della casa e, come una madre preoccupata per il suo bambino, corse verso il divano dove Bulma giaceva ad occhi chiusi.
Chichi era arrivata e si era già seduta accanto a Bulma. Trunks la salutò e si diresse nella sua stanza. Vi entrò dentro e aprì l'armadio.
Sorrise.
" Quanto avrei voluto indossarla un'ultima volta..." pensò prendendo la tuta blu e iniziando a spogliarsi.
La indossò con fatica... dopo tutti questi anni i suoi muscoli si erano ingranditi parecchio. Tuttavia, una volta riuscito nell'impresa, si guardò allo specchio. La tuta gli scolpiva perfettamente i muscoli di tutto il corpo.
" Menomale! Vedo che mi sta ancora" sorrise pensando alla reazione che avrebbero avuto gli amici del passato nel vederlo. Chissà...
Chissà se nell'altra dimensione regnava la pace?
Dopo questi pensieri il mezzo Sayan si infilò l'armatura, i guanti e gli stivali. Era pronto per partire.
Tornò dalla madre e la guardò intensamente.
- Trunks... mi dispiace...- disse la donna dai capelli neri tenendo una mano sulla fronte di Bulma. Trunks rimase in silenzio per alcuni secondi.
- Fino al mio ritorno, Chichi... ti chiedo di prenderti cura di lei...- le disse poi.
La donna annuì tristemente e prima che Trunks potesse raggiungere la macchina del tempo...
- Ti... ti prego... saluta... Goku e Gohan da parte mia...- gli disse mentre accarezzava la fronte di Bulma.
Subito dopo di quelle parole una lacrima scese dal suo volto. Trunks le sorrise.
Un sorriso malinconico, triste e timido che le diceva di tener duro... di avere coraggio.
Corse al laboratorio dove lo attendeva il suo futuro. Aprì lo sportello del veicolo e vi entrò dentro. Impostò con attenzione le coordinate temporali.
Tutto dun tratto si ricordò di aver dimenticato una cosa importantissima.
Tornò di corsa dalle due donne.
- Ho... ho... dimenticato che... dovrò dare... un campione del... vi... virus per far creare la cura!- disse ansimando rivolgendosi a Chichi.
La mora si alzò in piedi e prese in mano una fiala da sopra un mobile.
- Nemmeno il dottore poteva fare qualcosa... tieni...- disse lanciandogli la fiala rossa. Mentre il mezzo Sayan si metteva il piccolo contenitore dentro l'armatura la donna continuò.
- Il sangue di tua mamma dovrebbe contenere qualche cellula di quel dannato virus... ora vai Trunks... non permettere che Bulma faccia la stessa fine di Goku...- - Non lo permetterò... ci vediamo...- detto ciò Trunks finalmente potè partire.
Durante il viaggio pensò un'ultima volta a sua madre. E se non sarebbe arrivato in tempo?
E se la Bulma dell'altra dimensione non sarebbe riuscita a creare una cura?
Chissà... ma quei due problemi erano solo piccole preoccupazioni in confronto a quello che sarebbe successo una volta arrivato...


Continua...

Che ve ne pare? La continuo? Recensite, vi prego ^^

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Capitolo 2
*** Arrivo alla meta ***


2:ARRIVO ALLA META

Una ragazza dai capelli e dagli occhi azzurri stava camminando da sola per la strada.
Era appena calata la sera ma non era ancora del tutto buio. La ragazza si stava dirigendo verso casa.
" Uffi... almeno ci fosse qualche ragazzo intento ad accompagnarmi..." pensò tristemente.
Quando attraversò la strada una grande luce abbagliante l' acceccò facendola cadere a terra.
- Ah... ma che...- disse coprendosi gli occhi doloranti. Ci vollero alcuni secondi prima che la luce calasse della sua intensità. Quandò ciò accadde la giovane ragazza potè vedere una grande macchina a forma di uovo con delle zampe.
Rimase a bocca aperta e si spaventò. Dopo quella luce abbagliante un'enorme scia di fumo uscì fuori dalla macchina che si stava aprendo lentamente.
La ragazza tossì rumorosamente e il suo cuore batteva a mille... vide la figura di un'uomo farsi sempre più visibile fra il fumo. Fece un sospiro di sollievo e aggrottò le sopracciglia.
- Trunks?! Ma che diamine ci fai tu qua?!- urlò dirigendosi verso il mezzo Sayan che rimase confuso.
- Ehi! Sei già tornato? E Goku? E Pan? Non sono con te? Ah ho capito! Papà ti ha detto di venirmi a prendermi!- continuò a dire la ragazza girando intorno al povero Trunks che, oltre a sudare, diventò tutto rosso.
Intanto quella giovane non si fermava e continuava a tempestarlo di domande che lui non riusciva a capire... non sapeva neppure chi fosse quella li. Eppure sembrava che lei lo conoscesse come un'intimo amico.
- Wow... lo spazio ti ha fatto davvero bene! Che tipo di allenamenti hai fatto? Sei così grande, in forma! Quasi non ti avevo riconosciuto se non fosse stato per i capelli! Anche il tuo sguardo è cambiato... farai concorrenza a Goten... ma che hai fatto e perchè non parli?-
Trunks non sapeva che dire... era rimasto paralizzato... tutte le parole della ragazza lo facevano stare a disagio. " Ma... che abbia sbagliato le coordinate? Eppure secondo i miei calcoli la Bulma che ho conosciuto durante il periodo del Cell game dovrebbe trovarsi in quest'epoca... e... se fosse lei? No! Troppo giovane... eppure sembra conoscermi" pensò guardandola attentamente.
" E' davvero carina..." quest'ultimo pensiero lo fece arrossire ancora di più.
Il suo sguardo si era fermato sulle curve della giovane. Il vestito rosso che indossava era davvero sexy. Il top le lasciava scoperta la pancia e la gonna era molto corta. Difficile concentrarsi su altro in quel momento.
- Ehi! Ma mi stai ascoltando?- gli urlò la ragazza prendendogli la mano.
La morbidezza di quella piccola mano era davvero una sensazione unica ma a quella presa Trunks reagì. Ritrasse la mano dando le spalle alla ragazza. In tutta la sua vita non si era mai trovato in una situazione del genere.
Mai si era trovato da solo davanti a una ragazza così carina.
Sembrava sua madre ma poteva sentire che aveva un'aura.
Una debole aura da... Sayan! Non c'era dubbio, poteva sentire bene... quella ragazza era come lui! Una mezza Sayan.
" Questa poi... forse è meglio che la segua..." pensò.
Dopo di che andò verso la macchina del tempo e schiacciò un pulsante sui comandi. La macchina si trasformò in un piccolo oggetto che il ragazzo prese in mano. Se lo mise dentro l'armatura insieme alla fiala e girandosi andò verso di lei.
- Va... va... bene... andiamo... a casa...- le disse cercando di stare al suo gioco.
- Finalmente! Però dai! Dimmi come mai sei cambiato così tanto!- disse lei iniziando a camminare.
Trunks non rispose, si limitò a seguirla.
Insieme raggiunsero una struttura ben nota al ragazzo del futuro. Spalancò gli occhi stanchi. Per quasi mezz'ora di cammino si era assorbito le chiacchere fastidiose e snervanti della ragazza. Non aveva capito nulla di quello che gli aveva detto. Parlava solo di vestiti, shopping, trucchi e ragazzi e appena lui cercava di dire qualcosa finiva sempre per fermarsi.
Un grande nodo alla gola gli impediva di parlare. La timidezza e l'imbarazzo gli saliva sempre di più quando ammirava le gambe e il fondoschiena di lei che per tutto il tempo aveva camminato davanti a lui.
Adesso, però, si trovava davanti alla sua stessa casa... alla Capsule Corporation, messa molto meglio di quella in cui aveva vissuto lui.
- Muoviti... la mamma sarà felice di rivederti!- gli disse la ragazza facendoli cenno di seguirla.
Il mezzo Sayan varcò la soglia del salotto e vide sua madre seduta sul divano dove nella sua dimensione invece stava giacendo svenuta e ammalata. La donna stava leggendo un libro.
- Ciao mamma... vado in cucina... è arrivato Trunks...- disse la ragazza.
Bulma si alzò in piedi e rimase paralizzata. - Ciao... ma...mma...- salutò Trunks grattandosi la nuca. - Tr...Trunks! Ma... tu... sei...- - Si, mamma... sono il Trunks che vi ha aiutati al Cell Game... eh eh eh - Trunks rimase un po' stupito.
Sua madre era veramente diversa da come se la sarebbe immaginata. La donna aveva i capelli tagliati e tenuti in ordine da una strana acconciatura. Portava il rossetto, dei gioielli e un vestito arancione davvero bello.
Evidentemente quella Bulma rispetto all'altra voleva apparire ancora affascinante per il suo uomo e aveva più tempo per dedicarsi all'aspetto.
- Mio dio! Non avrei mai immaginato... come sei cambiato! Sei diventato un vero uomo, tesoro!- disse abbracciandolo affettuosamente.
Trunks imbarazzato cercò di togliersi dall'abbraccio della donna.
- Ehm... si mamma... anche tu sei cambiata...- disse.
Quando Bulma smise di abbracciarlo lo invitò ad accomodarsi sul divano mentre lei si sedette sulla poltrona davanti a lui.
Dopo un po' di silenzio Bulma decise di farsi raccontare qualcosa.
- Allora... Trunks... come stai? E io? Cioè... Bulma... insomma la tua "vera" madre...- domandò.
Trunks abbassò la testa ma prima che potesse dire qualcosa sulla sua spalla si posò una mano.
- Bhè... ma cos'è? Mamma! Ti comporti come se fosse tornato da chissà dove... sarà stato anche nello spazio ma non mi sembra che...- la ragazza vestita di rosso non finì la frase. Bulma l'aveva interrotta.
- No... no tesoro... questo giovanotto non è il tuo vero fratello... cioè... come dire... ricordi quando ti parlai di quel terribile mostro e di quei terribili cyborg?- La ragazza si appoggiò ancora di più su Trunks mettendo tutto il braccio sulla sua spalla.
Lui arrossì mentre lei alzò lo sguardo al soffitto. Dopo un po' si allontanò di scatto da lui e lo indicò tremante.
- Vuoi dire... che questo è quel Trunks venuto dal futuro che vi avvertì dell'arrivo dei cyborg?!- Urlò rivolta a Bulma che annuì con un fiero sorriso.
La ragazza guardò prima Trunks poi Bulma e infine scoppiò in una crisi isterica.
- Maledizione! Ma non è giusto! Adesso ho due rompiscatole! Ma non è possibile! Giuro che se quell'altro idiota ritorna... uno dei due lo devo ammazzare!-
Dopo aver urlato salì a passi pesanti le scale sotto lo sguardo stupito e confuso di Trunks.
- Io... io... fratello...? So... sorella...?- cercò di dire.
- Bhè... l'avrai già conosciuta se ti ha condotto qui... lei sarebbe tua sorella Bra- disse Bulma.
Il ragazzo sudò freddo... per tutto il tragitto da quella strada isolata fino a casa sua non aveva fatto altro che fissare come un pervertito... sua sorella!
Deglutì e rimase imbarazzato da ciò che aveva fatto.
- Che ti prende Trunks?- domandò la donna dai capelli azzurri.
" Ma perchè mi sento in colpa?... In fondo... quella non è mia sorella... lei non è mai nata... io non l'ho mai conosciuta" pensò lui.
Non avendo ottenuto risposta Bulma formulò un'altra domanda.
- Allora... perchè sei qua?- Trunks smise di pensare al triste destino della sua dimensione.
- Bhè... ecco... voglio chiederti un favore...- rispose.
- Tutto quello che vuoi...Trunks...-
- Vedi... mia mamma... ha preso il virus di... Goku...-
disse lui sotto lo sguardo stupito di Bulma.
- Ho chiamato un dottore e lui mi ha dato conferma... siccome mia mamma era troppo debole per creare nuovamente la cura sono tornato da te...e... vorrei che tu provassi a creare una nuova-
- Oh Trunks... mi dispiace... io... io... ci proverò... anzi... mi metterò al lavoro seduta stante - disse Bulma alzandosi dalla poltrona.
Trunks la fermò.
- Aspetta...- urlò tirando fuori dall'armatura la fiala rossa e continuando - Ti ho portato un campione del virus... ti servirà -
Bulma lo prese.
- Farò del mio meglio... e non ti preoccupare... nella tua dimensione io... vivrò. Intanto... perchè non vai a cambiarti? L'altro Trunks è andato nello spazio insieme a Goku e sua nipote quindi la sua stanza è libera. Sai dov'è giusto? Credo che mi ci vorra del tempo... quindi ti fermerai qua... oh e mi raccomando... fa come se fossi a casa tua-
Alle parole di Bulma Trunks rispose di si e poi abbassò la testa. Mentre la donna si dirigeva verso il laboratorio lui si trovò solo a pensare.
Lui... una sorella.
Goku...una nipote.
Gohan... una figlia.
Perchè nel suo tempo queste cose non potevano essere accadute?
Un violento sbattere di porta lo deconcentrò dai suoi soliti pensieri malinconici.
- Mph! Ehi Trunks... finalmente sei tornato... Dov'è Kakaroth?- disse una voce minacciosa alle spalle di Trunks.


Continua...

Grazie a laurakovac, kryptangel88, emyc e Tara per aver lasciato una recensione. Sono felice che vi sia piaciuta e spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo. Ciau^^

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Capitolo 3
*** Strana situazione ***


Allora... ecco un'altro chappy. Ringrazio Tara e laurakovac per aver commentato. Volevo rassicurare che la storia per quanto strana sia finirà senza scandali XD non temete. Ad ogni modo buona lettura ^^

3: STRANA SITUAZIONE

Vegeta aveva appena finito di allenarsi e in quel momento rientrò in casa.
Varcò la soglia del grande salotto e riconobbe la capigliatura viola di suo figlio da dietro il divano.
- Mph! ! Ehi Trunks... finalmente sei tornato... Dov'è Kakaroth?- disse con la sua solita arroganza, ma quando vide il ragazzo alzarsi in piedi e mostrare tutto il suo corpo rimase scioccato.
Il mezzo Sayan pure.
Vegeta riconobbe subito lo sguardo triste e inquieto di un ragazzo che nella vita mai aveva ottenuto quello che voleva.
Riconobbe il figlio che lo aveva aiutato a continuare a vivere.
- Perchè sei tornato? Ci sarà qualche altra catastrofe?- disse facendo un ghigno.
Trunks sorrise.
- Che io sappia... no... papà- rispose dopo alcuni secondi.
Rimase felice nel vedere che, come Bulma, l'aveva riconosciuto e non scambiato per il suo vero figlio. Rimase un po' stupito, invece, nel vedere che si era tagliato i capelli. Probabilmente adesso gli importava un po' di più l'aspetto fisico.
" Chissà che faccia farà mia mamma quando glielo dirò" pensò sorridendo.
- Sono... felice ... di vederti...- gli disse per rompere il grande silenzio che si era creato.
- Lo so...- rispose Vegeta incrociando le braccia.
Non era cambiato molto di carattere ma era felice lo stesso nel vederlo.
Il ragazzo scrutò attentamente il padre. Vestiva in uno strano modo. Il suo corpo era rimasto muscoloso e perfetto come quando era giovane.
L'uno guardava l'altro. " Adesso mi dirà di smetterla di fissarlo... ne sono sicuro" pensava ogni minuto il mezzo Sayan.
Vegeta, invece, non fece nulla. Per Trunks era un momento magico. Quel momento, però, fu distrutto da una voce femminile familiare.
- Ehi... papà!- gridò Bra scendendo giù di corsa dalle scale e andando dritta ad abbracciare il padre.
Trunks rimase stupito.
Quella ragazza... stava abbracciando il grande ed orgoglioso principe di tutti i Sayan e lui non le diceva nulla.
- Domani mi porti a fare spese? Perfavore- Gli chiese dandogli un dolce bacio sulla guancia, il tutto sotto lo sguardo incredulo e scioccato di Trunks.
Vegeta la guardò male. Alzò gli occhi al soffitto e uscì sbattendo la porta.
- Ok...grazie papà!- urlò Bra. Subito dopo andò in cucina senza neanche badare alla presenza del ragazzo del futuro.
Trunks, confuso e spaesato, seguì il consiglio di Bulma. Salì le scale e andò nella sua stanza.
Appoggiò la mano sul pomello, lo girò e aprì la porta. Un po' titubante entrò nella piccola camera.
Era rosa e piena di pupazzi. Il letto si trovava vicino alla finestra ornata da una tenda rosa con dei cuori rossi. Le lenzuola erano anche loro rosa, i cuscini pure... tutto era rosa. Trunks si spaventò. " Che strano... questa non può essere camera mia... però era sempre stata qua... a meno che non l'abbiano spostata..." pensò.
Dopo un po' udì dei passi. Passi leggeri di una persona che non avrebbe portato nulla di buono.
- Ehi! Che ci fai nella mia camera?!- Urlò Bra infuriata. La ragazza dalla chioma turchina si avvicinò minacciosa a Trunks che, intanto, cercava di scusarsi. - Scusa... non volevo... ho sbagliato...-
Bra, però, non lo ascoltò neanche. Quando fu vicina a lui iniziò a tempestarlo di pugni. Pugni che, invece di far male al mezzo Sayan, lo fecero imbarazzare. Cercò di indietreggiare ma la ragazza non la smetteva. Trunks inciampò su un pupazzo e cadde sul letto vicino alla finestra.
Bra, nel tentativo di picchiarlo, gli cadde addosso.
Il battito cardiaco del mezzo Sayan cominciò ad aumentare a dismisura. Poteva sentire le piccole manine della ragazza premere sul suo petto per rialzarsi.
Rimase immobile sdraiato sul letto a braccia aperte sotto di lei, aspettando che se ne andasse.
Non respirò neanche. Era troppo imbarazzante per lui quella posizione. Bra si rialzò lentamente. Non lo dava a vedere ma anche a lei era venuto un senso d'imbarazzo. In fondo anche se era suo fratello venuto da un'altra dimensione chi le diceva che non era diverso dal Trunks che conosceva lei?
Era molto più grande di lei e anche molto più muscoloso del suo vero fratello. Nessuno dei due si azzardò a fiatare.
Trunks rimase seduto sul letto cercando di restare calmo. Bra andò a chiudere la porta della stanza.
- Uff... sarà un periodo molto lungo questo... ma ora dobbiamo stabilire un paio di regole...- disse guardando il mezzo Sayan. Si avvicinò a lui e si sedette anche lei sul letto sistemandosi fra i cuscini rosa.
Trunks rimase in silenzio cercando di trattenere l'imbarazzo e il sudore che gli scendeva dalla fronte fino al collo.
- Allora... come prima cosa... questa cosa non si deve più ripetere! Non ti voglio più vedere nella mia stanza!- disse lei fissandolo con lo sguardo più minaccioso che possedeva.
- S...si...- balbettò timidamente Trunks.
-Però io... potrò entarare nella tua come e quando voglio...-
- S...si...-
Bra ghignò silenziosamente. Capì che in quel momento aveva la situazione in pugno.
- E domani verrai con me a fare spese... mi porterai i pacchi... e ci andremmo volando...-
- Va... va bene...- Dopo quest'ultima pretesa Bra rimase in silenzio a guardarlo.
Lui era girato dalla parte opposta a quella della ragazza ma sapeva che, in quel silenzio, lo stava fissando.
Quello che stava provando era davvero fastidioso.
Quello che stava provando Bra, invece, era una sensazione che nemmeno lei sapeva descrivere.
" Che ragazzo triste e timido... lui non è come mio fratello... sono davvero due persone diverse..." pensò.
- A... allora... com'è Vegeta?- domandò all'improvviso il mezzo Sayan per spezzare l'imbarazzante silenzio che si era creato.
- Uh? Come vuoi che sia? Lo sai anche tu, no? Credo che non sia tanto diverso da quello della tua dimensione...- rispose Bra.
Trunks abbassò la testa. La ragazza notò questo suo piccolo cambio d'umore e si avvicinò a lui cercando di guardarlo in faccia.
- Che ti prende?- gli chiese preoccupata.
- Bhè... Bulma non te l'ha detto? Nostro... ehm... mio padre... è morto nel futuro in cui vivo io...- Trunks alzò il viso per guardarla in faccia.
Bra rimase paralizzata.
Sentì un brivido percorrerle lungo la schiena. Lo sguardo del mezzo Sayan era triste e duro allo stesso tempo... e questo, anche se solo per un attimo, stranamente l'attirava come nessun altro ragazzo mai aveva fatto.
I suoi splendidi occhi azzurri erano come due grandi laghi nei quali lei affogava.
Si sentì a disagio.
- Ah...- riuscì a dire dopo qualche attimo di silenzio.
Trunks alzò la testa e fissò il soffitto. Bra, intanto, continuava a chiedersi cosa le stava succedendo. Il ragazzo le dava l'impressione di essere un tipo complicato e pieno di sofferenze. Dallo sguardo triste e pieno di malinconia. Tutte queste caratteristiche l'attraevano.
" Bra! Ma che vai a pensare! E' tuo fratello ... non puoi essere attratta da lui solo per uno stupido sguardo!" pensò mordendosi il labbro inferiore.
- Mi dispiace... bhè adesso perchè non ti vai a fare una doccia e cambiarti?- Trunks la guardò e le fece un timido sorriso. Dopo di che si alzò in piedi.
- Ok... però mi puoi indicare la mia stanza? Credo l'abbiate cambiata...-
La ragazza, anche lei, si alzò e si diresse verso la porta della sua camera. L'aprì e fece cenno a Trunks di seguirla.
- Si... in effetti... la mia stanza era la tua. Quando sono nata l'hanno spostata e quel rompiscatole di Trunks si è pure messo a frignare!- disse Bra mentre faceva strada al ragazzo verso il bagno.
- Oh... scusa... cioè... non volevo dire che tu... cioè io intendevo l'altro... voglio dire...-
- Tranquilla, ho capito- disse il mezzo Sayan fermando il discorso della ragazza.
Lei si lasciò scappare un sorriso.
I due raggiunsero il bagno e Bra indicò la doccia a Trunks. Lui fece per spogliarsi ma quando vide che la ragazza era ferma e immobile davanti a lui si fermò.
- Ehm... non... non esci?- domandò imbarazzato e un po' infastidito.
- No...- disse con decisione lei.
Trunks iniziò a sudare. Non poteva spogliarsi davanti a lei.
In quel momento, oltre che all'imbarazzo, gli salì anche un'altra preoccupazione...


Continua...

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