You're my infinity, I'm your death

di etoshina99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 per i suoi fottuti $oldi ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Hugo Boss ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Cercando di imitare una spada ***
Capitolo 4: *** Cap.4 Come una stufa a pellets ***
Capitolo 5: *** Cap.5 Il ballo in maschera ***



Capitolo 1
*** Cap.1 per i suoi fottuti $oldi ***


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Piacere, sono Lara Croft…

No, scherzo!
Mi chiamo Amy Sullivan, ho 17 anni e assomiglio al prima citato personaggio…
Ho i capelli che mi toccano il fondoschiena, lisci e del colore del fango, i miei occhi sono tendenti al verde muschio, ma sono “ rovinati” da delle venature castane… non mi definisco brutta, anzi… i maschi del mio EX liceo mi ritenevano “scopabile” ma io non sono una troia e amo stare per i fattacci miei; i miei genitori e i professori mi definivano ottusa, ma l’unica cosa ad essere * ottusa* era il loro cervello…
Sono figlia di un importante uomo d’affari, fino a poco tempo fa vivevo in Italia, nella calda e assolata Roma, ora sono qui, in questa terra fredda e solitaria, L’Irlanda…
 
Mia madre è morta di cancro qualche anno fa e anche se fisicamente non c’è più, sarà sempre dentro al mio cuore, di ragazza e di atleta… lei mi ha trasmesso la passione più grande, la ginnastica; sono ormai arrivata al livello olimpionico e sarei dovuta entrare nella squadra italiana, visto che ho superato le durissime selezioni, ma mio padre ( il quale è all’oscuro di questa passione) ha deciso di trasferirsi per i suoi fottuti soldi…
Perché li chiamo così?
Facile, ve lo racconto subito:
l’anno scorso, una sera di maggio, sono tornata a casa dopo gli allenamenti della nazionale e scovai mio padre a parlare con un tizio, grasso come un porco, ma tralasciamo i dettagli…
parlavano dell’azienda, degli affari, dei soldi, delle bustarelle…
da quella sera scoprì che la vera identità di mio padre era quella di un mafioso, indebitato fino all’elastico delle mutande con la mafia romana…
per questo ci siamo trasferiti, per scappare… già, scappare, la cosa che sappiamo fare meglio per pararci il culo noi umani… ma la vita non è così, ogni persona deve saper apprezzare le cose belle che accadono ed evitare il susseguirsi di quelle brutte e atroci, ma la mia famiglia non è così, purtroppo…
io sono al quarto anno di scuola alberghiera e ho dovuto mollare tutto per colpa di qualcun altro… il mio sogno ( quello al secondo posto) è stato infranto, anche se pà mi ha già iscritta ad una delle più rinomate scuole del paese, io ho dovuto lasciarmi alle spalle la mia vita intera: gli amici e la ginnastica…
ora non vi voglio di certo annoiare con la mia storia, mi fa venire pure a me da sbadigliare solo a pensarci XD
Scendo le scale, come tutte le mattine, bevo il mio cappuccino, prendo lo zaino ed esco di casa, attraversando l’enorme giardino antistante…
Percorro il solito tragitto da ormai due settimane, le foglie però sono diventate secche e rosse, come il sangue, il vento freddo e impassibile e il cielo triste, per l’addio all’estate…
Entro nel cortile della scuola, tutti si scansano al mio passaggio, mi temono persino i maschi,  sono forte, anche troppo U.U ma non è colpa mia…
Le ragazze non mi rivolgono parola e i ragazzi parlottano tra loro, manco fossero portinaie, poi i bidelli si scambiano occhiatacce, infine i professori mi cagano a malapena…
Prima ora, biologia…
Amo la materia, odio la prof…
-buongiorno ragazzi-
-buongiorno professoressa- diciamo in coro, come se fossimo ad un incontro per drogati… -__-
- oggi parleremo della divisione cellulare… come ben sapete-
E che palle! La sua voce mi ricorda quella di Melina, la capra di Zio Alberto ahaha troppo belle le estati passate nella sua fattoria sul mare di Ostia… non facevi altro che ridere e divertirti, poi mio padre mi proibì pure quello….
L’ora passa in fretta, poi mi dirigo in fretta verso quelli che chiamano spogliatoi, ma in realtà sono deposito di scarti nucleari secondo me u_u…
Mi infilo il grembiule, mi “ incrocchio” i capelli e indosso il cappello cilindrico, per poi dirigermi in laboratorio per due ore di pasticceria, mmm che bontà XD!!!
Finito di sciogliere il cioccolato e di montare panna, mi aspettano tre pesanti ore di lettere, ma chi se ne importa! Domani è domenica! anche se ho tutto il giorno allenamento… mi sto candidando per la squadra canadese e tra quattro mesi mi vedo già sul podio, con la medaglia d’oro vinta al torneo nazionale all-round…
Questo sì che è un sogno…
Non sento mio padre da quattro giorni…
Vi chiederete “ ma non ci vivi mica insieme?”
No, care mie… mi tocca condividere un appartamento con cinque, simpatici, impertinenti e inopportuni ragazzi, uno irlandese, gli altri inglesi…
Sono tutti dei grandi fighi, ma il più intrigante è quello biondo con gli occhi azzurro cielo d’agosto, sempre nelle sue, non parla, caccia solo sguardi da fare invidia al Fantasma di Canterville, spettrali.
Le pallose ultime tre passano con velocità inaspettata, poi torno a “casa” e mi sbrigo a fare i compiti per lunedì, perché, come avrete ben capito oggi è sabato, tra poco ho il turno al ristorante e domani giornata full per gli allenamenti… i ragazzi sono all’oscuro sia del mio lavoro che della mia passione, per cui mi posso definire anche un’abile mentitrice !
Finisco algebra e biochimica, passo a storia e infine ai Promessi Sposi( nn ho ancora capito il motivo per cui in Irlanda si fa letteratura italiana, so solo che la prof mi adora… te credo! Sarà la quarta volta che li faccio!!)
Mi infilo sotto la doccia e osservo le goccioline tiepide scorrere sulle mie curve, per poi schiantarsi a terra…
Mi asciugo i capelli e li faccio diventare al naturale, boccolosi come mamma li ha fatti ( e la ‘furba’ sottoscritta li piastra sempre! Povera me U.U), li lego in un elegante chignon e mi infilo la divisa da cameriera… anche se studio cucina, a Roma ho tre attestati, uno per sommelier, l’altro per i primi piatti e l’ultimo per sala… mi manca solo quello di pasticceria e sono al completo!
No, ho dimenticato quello di cucina…
Esco di casa, nessuno mi vede mai uscire, sono tutti alla partita o agli allenamenti, e inizio a camminare, in direzione del ristorante più delizioso e lussuoso della città, su una strada deserta, illuminata solo dai lampioni…
Sono a pochi passi dall’entrata, quando mi scontro con un ragazzo, forse della mia età, incappucciato con gli occhiali da sole addosso… che tipo strano !
 

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Capitolo 2
*** Cap.2 Hugo Boss ***


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A: scusami! Sono assai sbadata …
X: non ti preoccupare… se tra me e te ci dovesse essere una persona distratta, quella sarei io!
A: piacere Amy!
X: piacere del tutto mio, Jake
A: ora sono di corsa, ci sentiamo…Josh!
J: Jake…
A: giusto!*mi batto una mano in fronte* ora scappo ciaoo
J: ci si vede, Amy
 
Quello di normale non aveva proprio niente!
Cioè, ditemi a cosa servono gli occhiali da sole alle otto di sera! -_-
Certa gente non la capisco proprio…
Tornando a noi…
Salgo le scale ed entro nel ristorante, salutando affannosamente il mio caposala, Chuck…
C: ehi! Più in ritardo no, eh? *mi scompiglia i capelli*
A: mi dispiace, ho avuto un… ecco… contrattempo, sì un contrattempo
C: *sospira* dai, mettiti questo e visto che sono bravo ti assegno solo tre tavoli, il 48, il 49 e il cinquanta…
A: ok*mi infilo il grembiulino e afferro il tovagliolo di raso bianco da mettere al polso, mi sistemo i capelli e continuo la frase XD*  che famiglie devo servire? Giusto per non fare la figura dell’ignorante..
C: allora… tavolo 48 famiglia O’Corner, tavolo 49 famiglia Sullivan e tavolo 50… sai leggerla tu? Io non capisco la pronuncia-  mi conferma rassegnato
A: dammi qua…* fate come se il mondo fosse un secchio di cubetti di ghiaccio in cima ad una porta, io apro quest’ultima e tutto mi crolla addosso* Horan… sì H-Horan
C:tutto ok Amy?
A: S-Sì tranquillo
( merda, e mo’ come faccio???)
Pazienza, tanto prima o poi lo scoprivano comunque, e in fin dei conti mica faccio la battona, sono una cameriera, non c’è molto da scandalizzarsi!
C: vai che stanno aspettando!
Mi riporta lui alla realtà
A: agli ordini capitano!
 
A: buonasera, i signori Horan desiderano?
N: che ci fai qui?
Come non detto u_u
A: ci conosciamo?
M e B(i genitori): vi conoscete?
N: sì
A:no
N: sì, mamma, lei è
M: tu sei Amy!! Mio figlio mi assilla da settimane con il tuo nome!
A: settimane?
M: parla tutte le volte che gli telefono di quanto sei b
N: mamma piantala!
B: Niall! L’educazione dov’è finita?
M: a farsi benedire dal prete di Parigi, tesoro…
B: io gradirei un piatto di pasta allo scoglio
M: io le fettuccine ai calamari, tu piccolo
N: mamma NON chiamarmi piccolo!
M: giusto! Sai* si rivolge a me* non ha mai voluto soprannomi neanche quan
N: mamma!
M:che c’è?
N: lascia perdere… portami una bistecca alla fiorentina
A: ottima scelta Niall… da bere?
M: acqua
B: gassosa
N:vino
A: quanti anni hai Niall?
N: perché me lo chiedi?
A: niente vino ai minorenni…
N: 19 comunque
A: ok, tra poco arrivano i vostri ordini* sparisco sorridendo*
A:Allie tieni gli ordini tavolo 50
Al: grazie Amy
Saluto al cuoca simpaticissima, Allie e prendo dal frigorifero l’acqua e la gassosa, poi vado in cantina a prendere una bottiglia di vino..
A: ecco qua! * sorrido alla famigliola felice, una cosa che ho sempre invidiato*
X: raga, guardate un po’ chi abbiamo qui!
Y: appunto, quella troia della Sullivan
Z: Già, quella che mi ha fottuto il posto di lavoro…
Sono loro, gli incubi peggiori che ho mai avuto… Jack, ha tre anni in più di me e  suo padre è i proprietario del locale, Franck ha quasi 23 anni ed è il più muscoloso, Rob ha la mia stessa età, ma è alto il doppio…
Come li conosco?
Sono costretta a vederli a scuola tutti i giorni… e Rob è pure in classe con me, solo è un agnellino, con quei maiali è un giaguaro affamato, senza pietà…
Mi volto di scatto verso le voci, e vedo che si stanno avvicinando…
Loro mi picchiano, senza mai lasciare tracce sul volto…
Le gambe, se non fossero ben legate al bacino mi si sarebbero già staccate, il mio braccio cede e per sbaglio rovescio l’acqua sul tavolo… che disastro!
F: adesso il lavoro sarà finalmente mio, guarda che ha fatto la mocciosa!
J: ovviamente brò! * si battono il pugno*
R: chi la mena?
J: mi offro volontario!* sorride con uno sguardo soddisfatto…
So che da domani no sarei stata più come prima, il mio corpo sarebbe diventato viola… ma pazienza, il dolore ormai va a bracetto con la mia serenità…
Non faccio in tempo a parlare che già J mi sferra calci e pugni dritte nello stomaco
J: questo è per avere sfottuto il ristorante di mio padre con la tua presenza
Mi sferra un ulteriore calcio, all’altezza dell’addome
J: e quest’altro invece è per avere fottuto il lavoro ad un mio amico
Mi tira una sberla, facendomi perdere l’equilibrio… la bottiglia del vino si sfracella e il vetro mi riga tutto il braccio e parte della coscia destra…
Il dolore è lancinante, ma la domanda che mi frulla tra la nebbia di pensieri è – tutti mi odiano a tal punto da non evitare ciò?- evidentemente sì…
N: mamma chiama un’ambulanza
Se, il poppante è caduto ora dal pero… mi viene tanto d ridergli in faccia, ma mi trattengo per il dolore, toppo forte da sostenere, anche per una come me, quindi le lacrime iniziano a sgorgare, appena il medico mi strofina le ferite con il disinfettante… sirene dai colori abbaglianti mi circondano, il buio autunnale sovrasta la volta celeste, costellato da piccoli puntini di latte, suoni assordanti mi rimbombano nella mente, poi il vuoto sovrasta i miei pensieri… l’ultima figura che ho visto, prima di cadere in un sonno alquanto profondo, è stata quella del biondino, ancora spaventato e immobilizzato dalla scena…

 
 
Tre giorni fa sono salita su un’ambulanza, ora sono a casa, con una gamba ingessata e 23 punti al braccio, la cosa più fantastica per una ginnasta!
È la cosa peggiore è la permanenza a casa dei ragazzi, come degli infermieri scassacoglioni U_U
Devo dire che è deprimente stare sdraiata sul divano tutto il giorno e solo alla sera essere presa in braccio per andare in camera…
N: come va oggi?
A: come vuoi che vada??
N: scusa la gentilezza!
A: sono un po’ nervosa oggi, non istigarmi pure tu…
N: tranquilla non si è visto… oggi andiamo al mare, e se vuoi prima ti accompagno a togliere quella sottospecie di scalda muscolo…
A: se intendi il gesso*indico la gamba* ok, per il mare deciderò…
N: sei strana… ma comunque, chi erano quei tre?
A: vecchissimi amici guarda!
N:non prendermi per il culo!
A: compagni di scuola…
N: capisco… ora sono in gattabuia, felice? * mi accarezza una guancia*
A: 1 tieni lontane le tue manacce 2 boh, non mi fa differenza… tre in più, tre in meno non mi cambiano la vita
N: sai… a volte riesco ad invidiarti
A: se mi invidi sei un pazzo psicopatico neurologicamente malato
N: no, dai! Invidio il fatto che sei così forte e combattiva, cioè, io al tuo posto non ce la farei a ritornare in quella scuola in quel ristornate…. Avrei, paura?
A: non che in non ne abbia, diciamo che la trattengo…
N: come dici tu insomma…
A: che ore sono?
N: le tre, a che ora hai l’appunt
A: tra dieci minuti… * dico con tutta la calma che ho dentro*
N:…ok… aspetta, hai detto dieci minuti?
A: già…
N: Cazzo muoviti!
A: non posso camminare,* faccio spallucce*
Niall mi afferra a sacco di patate, da giorni ormai lo fa, e mi catapulta nella sua auto e in un millisecondo sfrecciamo verso l’ospedale…
 
Infermiere ( figo tra l’altro): bene signorina, togliamo l’ambaradam e i punti, ok?
A: ci sono risposte alternative?
I: no…
A: allora ok…
 
Inizia a sfilarmi i punti, ma Niall, fifone com’è ha voluto aspettare fuori…
Prende la sega e mi tagli il gesso, mi sfila le “cordicine” di plastica verde e finalmente sento l’aria sfiorarmi la coscia… non ne potevo più di quell’aggeggio!! X.X
Esco, ancora zoppicando e vengo afferrata per i fianchi da due mani possenti, le sue mani dal tocco fatato…
N: ehi, come va?
A: na’favola!
N: vieni! * mi fa salire sulla sua schiena e in pochi istanti mi ritrovo con la testa dietro al suo ciuffetto sbarazzino, biondo tinto XD*
Devo dire che ha un profumo buono, molto anche… lo riconoscerei ovunque!
A: Hugo Boss
N: come diavolo hai fatto a riconoscerlo?
A: ho un olfatto molto istintivo, ma sei per caso sorpreso?
N: sì, con tutte le ragazze con cui sono uscito
A: ti correggo, “ho scopato”
N: dai!
A: continua va! E guarda la strada!!
N: mi scusi * momenti investiva una povera vecchietta*!
X: *impreca qualche parola dietro a Niall >.<*
A: questa era da filare!
Annuisco divertita
N: ricominciamo… con tutte le ragazze con cui SONO USCITO nessuna lo aveva mai riconosciuto, eppure sparavano raffiche di nomi al vento di profumi magari pure da donna, nessuna lo aveva mai azzeccato….
A: contento tu…
Ci incamminiamo verso la macchina e raggiungiamo gli altri a casa, pronti per fare la nostra passeggiata…
 
 
 
 
 
POV OF ME

Ciao ragazze, che ve ne pare??
Povera Amy… Jack bastardo! Gli sta bene la gattabuia !! >.>
Cosa mi raccontate?
Vi piace? Ditemelo con due piccole recensioncine vi prego!
Un bacione!
ETO99 <3
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Cap.3 Cercando di imitare una spada ***


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Un bel po’ di tempo…
Già… ormai sono quasi otto mesi dalla gita al mare…
Ci divertimmo un mondo!
Il bello è che rimanemmo in tenda per tre giorni ( marinammo pure la scuola XD) vicino ad un bosco di pini che dava sulla scogliera…
Io e Niall siamo diventati quasi amici, per me è ancora un po’ difficile fidarmi delle persone, ma sento che con lui è tutto molto semplice, io parlo, mi sfogo e lui mi ascolta comprensivo…
Lui parla e io ascolto…. Facile , no?
Una sera, quei cattivoni dei miei coinquilini mi cacciarono a cercare nel bosco i legnetti per il falò…. Risultato? Mi sono persa…
Cioè, io mi perdo anche in una città dove le vie sono scritte a caratteri cubitali, figuriamoci nel bosco, dove ( per me) tutti gli alberi, o pini che sono, mi sembrano uguali…
Lasciamo stare va…
La mia gamba ora è in forma, diciamo, e ( per pura sfiga) per pura fortuna, la mia coach mi ha affidato il ruolo di rappresentante dell’Irlanda alla gara All-round che si terrà nel primo weekand di luglio, a Londra XD…
Devo fare una collaborazione con Luke, il ginnasta più bravo ( e figo) dell’universo…
E, stavolta per pura sfiga, siccome Ila mi ha sentito cantare, lo ha detto all’allenatrice, quindi devo fare cinque diagonali e ,con il fiato in gola, pure cantare…
La scuola è quasi finita e quei rincoglionitiDOC che mi hanno quasi fatto diventare una zebra ( per i tagli) sono di nuovo a scorrazzare per i corridoi del liceo, ma per grazia ricevuta, ora mi evitano totalmente…
Forse perché tutti lo fanno, quindi assumono il ruolo delle brave pecore del gregge…
O forse perché la gattabuia non gli è piaciuta molto…
Problemi loro…
A: buongiorno Lou, ma che ci fai in piedi alle…mmm sei del mattino?
L: non riuscivo a dormire, allora mi sono alzato…
A: il nostro bambino ha ancora gli incubi vedo…
L: sei veggente?
Mi guarda sbalordito…
A: no, fino ad ora no, ma so cosa vuol dire avere tutte le notti lo stesso incubo, ci sono passata pure io… si vede dalle occhiaie fini e regolari comunque…
L: ah…
A: io ora devo andare, ci si vede stasera…
L: ok, buona scuola!
A: una cosa, mi dispiace, ora che ci penso torno tardi…
L: appuntamento galante?
A: * lo fisso cercando di imitare una spada mooolto affilata*
L: ok, risposta cannata…
A: quindi non posso farvi da mangiare
L: tra, anche noi dobbiamo uscire, quindi ci fermiamo a prendere qualcosa
A: perfetto, salutami gli altri ciaooo
Saluto il morettino chiudendo la porta ed incamminandomi verso scuola…
Orami è giugno, l’aria che ti accarezza il volto tutte le mattine è sempre più tiepida, gli alberi si riempiono di gemme color smeraldo, impreziosite dallo scintillio della rugiada, depositatasi durante l’umida nottata…
Il cielo è sempre più intenso, anche se a volte cupo e tenebroso, e nei prati le primule dominano solitarie, a chiazze tra i campi di grano e quelli di pannocchie da arrostire in agosto…
 
Prof: buongiorno ragazzi, oggi verifica su… Shakespeare… anzi, interroghiamo un po’… Sullivan?
A: Sì, professoressa
Prof: e… tu, di cui non ricordo mai il nome oppure il cognome che ti possa ritrovare
Una ragazzo incappucciato si alza dal suo banco, vuoto, e mi raggiunge alla cattedra, ancora con il volto coperto… tipo strano… come quel Jake, che non ho più incontrato… si sarà volatilizzato pure lui…
Prof: allora Sullivan, mi racconti un po’ sulla vita del celebre autore…
A: Shakespeare nacque a…
E così parlai per più di un’ora, meritandomi un’ A+  alla faccia di tutta la classe; poi alla terza ora e fino alle tre di pomeriggio, laboratorio/ ristorante  gestito dagli apprendisti…
È praticamente un buco e la cucina è grande quanto una stella vista ad occhio nudo dall’uomo; è un miracolo se si respira lì dentro… u_u
 
Esco di corsa da scuola, per poi dirigermi in palestra per provare il  nuovo pezzo… Liam mi aspetta tutti i giorni alla porta, ma niente di personale, mi serve solo per curare l’estetica della coreografia…
Lui è l’unico che lo sa, essendo fidanzato con la mia sorellona, Ilaria, italiana, un anno più grande della sottoscritta…
Lei si meritava il pezzo da solista, infatti dovevamo farlo insieme, ma la base ha rovinato tutto…
A: hey!
Saluto il noccioloso con un cenno di palmo
L: ciao Amy!
Ricambia abbracciandomi… sì, ho stretto amicizia pure con lui, è sincero e mi aiuta a tenere questo “ segreto” lontano dai ragazzi rimanenti…
Ho un bel rapporto con lui, ma non sento le stesse sensazioni che provo stando accanto al biondo… in sto periodo sono andata, e fin troppo -_-
A: entriamo, che sono già in ritardo!
Mi sciolgo dalle sue braccia muscolose…
L: ok… anche se non ho capito cosa dovrei fare…
A: la cosa è semplice…
Dico entrando negli spogliatoi…
A: asp un secondo che mi cambio, poi ti rispiego tutto da capo…
Mi infilo, body, pantaloncini neri, cavigliere e una fasci elastica per la gamba, aiuta a non riaprire la ferita… il segno è rimasto, pure nel braccio, e per questo la gente mi considera una povera disgraziata, anche quando non so, mi siedo su una panchina al parco, le nonnette mi danno sempre delle monetine di carità, io non le capisco, davvero!
 
A: allora, in pratica…
L: W—WWAO
A: * mi batto una mano  in fronte* non commentare… tu devi vedere se coreografia e canto possono piacere al pubblico, alla fine devi dirmi, se va bene o se è da rottamare come la spazzatura in ‘Walle’ ok?
L: o-o-k
A: piantala di balbettare, altrimenti chiamo Jake al tuto posto…
L: e chi è sto Jake?
A: il fratello del cugino dell’amico di un suo parente del quale è il fidanzato della sorella dell’amica del nonno
L: capito alla perfezione…
A: perfetto!
Annuisco sarcastica entrando in palestra, fissata dalla coach e da “ super attak”…
Chi est quest’ultima?
Facile, la più baldracca e pultroccola della scuola, si attacca a tutti i ragazzi e non si scolla più, ecco spigato il suo nome XD
 
L: che ci fa Vero qui?
A: quella se non lo hai ancora capito è ovunque per rovinare alle povere ragazze come me e Ila l’esistenza…
L: ok…
Ridacchia per poi salutare allegro la sua ragazza, tenuta sotto torchio dall’allenatrice…
Entriamo nella sala della pedana per le prove, poso l’acqua e l’asciugamano a terra e inizio il riscaldamento…
 
Parte la base ( Love the way you lie, di Rihanna e Eminem…)
Canto e quando parte il pezzo maschile inizio fare quelle stancanti diagonali, per poi riatterrare e iniziare i ritornello, con il fiato a metà…
Poi riprendo e così fino alla fine della canzone, dove , in teoria, Luke dovrebbe prendermi in braccio, a mo’ di angelo… non ho ancora capito il senso della coreografia, comunque pazienza…
A: bhe?
Sono le uniche sillabe che riesco a dire, orami senza fiato, a corto di ossigeno nelle vene…
L: wao… ma come diavolo fai?
A: a dire la verità… * respiro affannata e mi siedo con la schiena al muro* non lo so neppure io
Ridiamo entrambi, poi lui deve scappare, deve studiare per uno scritto su Amleto che si ritrova domani mattina… povero… XD
 
Io intanto provo e riprovo il pezzo, e non mi accorgo di aver tirato le dieci di sera…
Allenatrice: non vai a casa?
A: no, mi viene male il passaggio dalla rondata alla rovesciata, lo provo ancora un po’, tranquilla chiudo io poi…
All: ok… tieni ti lascio qui le chiavi
Mi indica il tavolo della segreteria..
A: grazie a domani !
All: ciao!
Rimango sola in quell’enorme luogo che conosco ormai meglio delle tasche del mio capotto…
Mi rilasso un po’, ascoltandomi ininterrottamente la base…
Il ritmo è veloce e più lo diventa, più i passi e gli elementi si complicano…
 
Mi vibra il cell, un nuovo messaggio
Liam cucciolo XD 22:23
Ciao, è meglio per te se vai via dalla palestra…
 
Gli rispondo scioccata…
Perché? -_-
 
Liam, 22:26
Fidati del tuo Liamuccio… <3
 
No, meglio di no
 
Liam 22:30
Cavoli tuoi..
 
Dopo pochi istanti sento spalancarsi la porta, e appena mi volto per vedere “ l’invasore”  non trovo nessuno… bah, forse è stato il vento….
Ho ripreso fiato, quindi decido di riprovare il pezzo, accendo lo stereo e mi posiziono al centro della stuoia, parte la base, ma non ho abbastanza aria per cantare, mi limito solo alle figure artistiche…
Rondata, rovesciata… doppio flic indietro e un salto, di cui non mi ricordo mai il nome, l’ho soprannominato il salto a W ma non so il motivo…
A: merda!
Eh… già… mi sono quasi rotta una caviglia con l’ultima diagonale, e quindi il mio culo è caduto rovinosamente sulla stuoia, simulando il boato della bomba atomica…
Mi rialzo, voltandomi verso la parete a specchi, ma mi ritrovo a fissare il vuoto, o meglio la persona a cui ho spezzato i sentimenti, con questo mio mentire…
 
SPAZIO AUTRICE
Ciao! Che combinate di bello?
Eccomi qui come promesso con un nuovo capitolo…
Non ho fatto in tempo a postarlo ieri perché avevo allenamento, quindi eccovelo servito! XD
Ora vi saluto, vado a studiare inglese…
Kissoni, ETO99

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Capitolo 4
*** Cap.4 Come una stufa a pellets ***



Cap.4


A: taci una buona volta!!!
Spengo violentemente quella sveglia, tanto odiosa quanto rompipalle…
Mi alzo, contro voglia e m’affaccio alla finestra, dove vengo acciecata dai raggi cocenti del sole d’agosto…
Ore, giorni, un mese è passato dall’ultima volta che ho visto i ragazzi…
Lo so, il mio sbaglio è imperdonabile, per questo sto cercando di allontanarli ancora di più da me, non deve più succedere, mai…
Anche quando ci incontriamo di sfuggita, al supermercato o al parco, loro mi salutano, mandandomi anche dei sorrisi felici, forse in segno di perdono, ma a me poco importa…
Penso di amarlo… sì, non passo un minuto senza pensare a lui, ai suoi occhi simili a calotte glaciali immerse nell’oceano più profondo, al suo sorriso, un’ opera d’arte, altro che la Monna Lisa! Alla sua risata, solare e contagiosa, che ti coinvolgerebbe persino nel bel mezzo di un funerale…
Avete capito di chi parlo?
Se sì, buon per voi, se no… beh, lo capirete…
(lo so, sono bastarda, ma è solo un piiiiiccolo difettuccio dei tanti XD)
Mi faccio una doccia, assaporo un muffin ed esco di casa, un piccolo appartamentino vicino a scuola, per andare a fare due passi…
Quella cosa è troppo alta…
Cioè, se salissi io sulla London Eye farei crepare di infarto persino le persone che mi circondano… l’altezza non fa per me; cammino spensierata (spensierata un fico secco, anzi un’arachide marcia!!!) con le auricolari, canticchiando il ritornello della canzone in esecuzione, sperando che nessuno dei passanti mi senta, ma già lo fanno, altrimenti che motivo avrebbero di fissarmi???
Giusto, il volume…
Spengo “la valvola” della mia voce, posizionandola su OFF e continuo a camminare e ad osservare il riflesso del sole nell’acqua scura ma cristallina del Tamigi…
Si alza piano piano il vento, come se volesse chiedere a noi cittadini il permesso, poi le raffiche diventano insopportabili, così evito il lungo “fiume” e mi inoltro nella metropoli; passo numerosi Starbucks, ma la mia voglia di roba dolce è pari a -1 …
X: dov’è??
Y: non lo so… non mi parla da un mese
X: se, e io ti credo…
Sento sussurrare queste frasi da un vicolo stretto, sono curiosa, e mi avvicino cauta, assicurandomi di essere peggio della nebbia, cammino su zampine felpate di gatto…
Sono due ragazzi incappucciati, ma non li conosco, almeno penso
X: dimmi dove sta quella troia!
Il ragazzo, muscoloso e più alto dell’altro lo prende per l’estremità della felpa, facendolo quasi soffocare…
Y: non… lo … so…
X:se non me lo dici entro cinque secondi dove si trova Amy, questo
Lascia il ragazzo e tira fuori dalla tasca un coltellino, stile quelli svizzeri
Aspettate un secondo, Amy???
Cioè, io??
Non ci capisco più niente…
X: te lo inficco da qualche parte, poi vedi come parli…
A: J-J-Josh?
OMG!! Quello è I mio ragazzo, EX ragazzo italiano, ma che ci fa qui?
J: vedo che la tua amichetta ti ha salvato le palle…
A: Niall?
N: toccala e ti ammazzo!!!
J: me la sto facendo in mano!!!
A: no, fermi tutti… vi conoscete???
N: la stessa domanda potrei fartela io…
A: no, sul serio… come fate a conoscervi??
J:io sono il batterista…
Ringhia il mio EX
N: io il cantante barra chitarrista
A: bene, io sono la sua EX
Affermo puntando il dito contro Josh, puntualizzando l’ultima parola…
J: EX un cazzo, io ti amo ancora!
N: tanto da dirle che è una battona…
J:fatti i cazzi tuoi tinto di merda
A: abbassa i toni bastardo! Tu pensi che io ti ami ancora dopo tutto il male che mi hai fatto passare?
J: Sì, io ho i soldi, ho tutto compreso la tua vita in mano, quindi DEVI  amarmi!
N:ma cosa….
A: tu sei un verme schifoso e con i tuoi soldi mi ci pulisco il culo hai capito?!?!
Mi tira un bel ceffone, tanto forte da farmi perdere l’equilibrio e sbattere la testa, su una cassa di legno lì vicina ,perdo i sensi, buio, nulla…
Pov Niall
 
A: abbassa i toni bastardo! Tu pensi che io ti ami ancora dopo tutto il male che mi hai fatto passare?
J: Sì, io ho i soldi, ho tutto compreso la tua vita in mano, quindi DEVI  amarmi!
Non capisco i loro discorsi, mi distraggo un attimo e quello dopo mi accorgo che Amy è distesa, priva di sensi…
N: brutto coglione ora ti ammazzo!
La mia rabbia usciva persino dai pori delle orecchie, solo che era fumo invisibile, perché anche se il mio cuore bruciava, il mio cervello comandava di stare lucido…
Un pugno, un calcio, e in pochi istanti lo mandai al tappeto; ma sono stato imprudente, perché pochi attimi dopo mi ritrovai il coltello sul fianco e svenni a terra dal dolore…
Devo dire che assomiglia un po’ alla storia di Romeo e giulietta, solo che nel mio caso Romeo ama Giulietta, lei lo evita in continuazione…
 
Pov Amy
A: ti prego svegliati!
N: ci sono muffin?
Mi domanda con la sua superfiga voce roca
A: scemo, hai una ferita di dieci centimetri e mi chiedi dei muffin?!
N: già… Dio brucia!! Ti prego, non toccarmi
A: agli ordini capo!, ora vieni andiamo a casa
N: Josh?
A: se l’è cavata minacciando di uccidere mio padre, ma non sa neanche acchiappare una mosca, quiiiindi
Lo sollevo mettendo il suo braccio intorno alle mie spalle
A: tutto sotto controllo
N: ok…
 
 
Dopo dieci minuti di zoppicamento, io perché avevo la caviglia in fiamme, lui perché aveva un taglio sul ginocchio, arriviamo davanti a casa mia…
N: no, ti sporco tutto…
A: se inizi con sta storia ti lascio fuori e ti lego con una corda a quell’albero lasciandoti morire dissanguato!
Indico la quercia dall’altro lato della strada
N:ok
A: dai, ce la puoi fare, credo in te!!
N: già…
Ammiccò, un po’ depresso per affermare qualcosa…
 
A: benvenuto nella mia sifigata dimora
N: è carina
Nei commenti si sforza davvero troppo -___-
A: vieni, siediti qui che io arrivo subito… PS: togliti la maglia
N:*mi fissa un po’ sbalordito, quasi perso*
A:non farai mica il timido?
N:no
A:bene, sfilati la maglia che da bianca è diventata rossa, forza
N:ok
A: la pianti di dire ‘ok’??
N: ok…
A:*apro bocca per parlare, ma siccome non ho niente da dire la richiudo per recarmi in bagno a prendere garze, disinfettante e filo per cucire*
 
N: tu non oseresti
A: ah sì che oso!
N: no, ferma brucia!!!
Stacco un secondo il tampone imbevuto nell’Amuchina
A:pensi che non lo sappia?
N: sì
A: bene, ti sbagli
Glielo riappoggio con tutta la delicatezza che trovo in me, poi gli pulisco il contorno della ferita con un asciugamano e mi rialzo, andando, preciso: zoppicando verso la cucina
N: fa male
A: lo so
N:no che non lo sai
A: ci sono passata pure io, stringi i denti e fatti uomo
N: sì, ok, ma fa male comunque
A:inizia a non fissarmi la mano, mi fai tremare
N: ti faccio cosa?
A: mi sento osservata, quindi mi agito e tremo come una foglia mossa da raffiche di vento simili a piccolo vortici
N: ok…
A: e ci risiamo
N: *sospira*
A: ho quasi finito, ma stai un po’ fermo!
N: quando ci saresti passata sentiamo…
Quando avevo dodici anni e un “amico” di papà  mi ha sparato alla spalla
A: a sette anni sono caduta dalla bici e mi sono fatta questo
Gli mostro il taglio/buco che ho sulla scapola sinistra
H: ahia…
A: fifone
N: chi ti dice che io abbia paura?
A: i tuoi bellissimi occhi espressivi
Subito dopo mi tappo la bocca mentre Niall mi osserva soddisfatto
N: allora non faccio proprio schifo
Si avvicina pericolosamente ed io mi sento avvampare come una stufa a pellets…

 

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Capitolo 5
*** Cap.5 Il ballo in maschera ***



Cap.5



Mi avvicino ancora un po’ 
al suo naso, per provocarlo, sentendo i bisonti africani nel mio stomaco, e quando la mie labbra sfiorano le sue, taglio il filo e gli sussurro
A: nah… da rottamare non sei
Mi allontano, andando a gettare tutto il materiale sporco…
N: posso chiederti una cosa?
A:dimmi tutto Horan
N: i ragazzi sono andati in campeggio, io per lavoro sono rimasto qui, ma ho perso le chiavi…
A: sì, puoi restare
N: grazie, di tutto….mi concedi un’altra domanda?
A: dimmi
Annuisco apparecchiando la tavola per la cena
N: perché mi hai negato per un mese intero la possibilità di vedere il tuo sorriso mozzafiato?
WAO
A: mmmm…. Forse perché ti avevo trattato male?
N: stai parlando con me o ragioni ad alta voce?
A: * mi batto una mano in fronte* sto facendo un monologo guarda…
N: ok
A:*sospiro*
N: se mi hai mentit
A: vi ho mentito
N:sì, … la stessa cosa, avrai avuto un motivo valido
Più che valido, credimi
A: non lo so…
N: se non lo sai tu…
A: pasta o carne?
N: pizza?
A: mi va di cucinare, quindi, pasta al ragù?
N: e cosa sarebbe?
A: O.M.G non sai cos’è la pasta al ragù?
N: no…
Mi riconferma abbassando il capo, grattandosi la tempia in segno d’imbarazzo
A: scusa, non volevo sgridati, è solo che ad una ragazza italiana come la sottoscritta, questa frase è estranea…
N: tranquilla
A: fidati, alla fine ti leccherai pure i baffi che non hai
N: mi fido allora
Sorride contento della sua scelta mentre sul fuoco l’acqua bolle e il pomodoro si cuoce, mescolando il suo sapore con quello della carne…
 
 
È quasi una settimana che Niall e io conviviamo, come due universitari,  lui lavora tutti i lunedì, mentre io sono ancora in cerca di un lavoro decente e ben pagato, uffa, che vita ingiusta U__U
N: buongiorno
Mi stampa un bacio sulla guancia
A: ciao…
Lo saluto con un sorriso a dir poco sghembo…
N: amo il tuo sorriso
A: io
Mi avvicino al suo volto
A: amo te in generale
Connetti, cervello connetti per una buona volta!!
Mi sono fatta la fossa da sola!
N: davvero?
A: sì ciorbo
N: che?
A: non te ne sei mai accorto, ciorbo vuol dire che non ci vedi bene, quasi cieco
N: la mia vista è ok, è la lente del mio cuore un po’ appannata e arrugginita
A:capisco…. Tieni, ieri quando eri al lavoro ho fatto la crostata di fragole
N: fragolosa come te!
A: grazie cucciolotto granoloso!, buona colazione, io scappo!
Afferro il giacchetto a apro la porta, ma Niall mi abbraccia da dietro bloccandomi il passaggio
N: dove vai?
A: ad un colloquio di lavoro e sono pure in ritardo, quindi non ti ci mettere pure tu!
N: va bene
Mi da un bacetto sul collo, ed io frettolosamente lo ringrazio con un buffetto sul naso, poi scendo le scale per recarmi in centro.
 
 
EVAI, EVVAI, EVVAI EVVAI EVVAI!!!!
Ho ottenuto il posto!
Ho ottenuto il posto!
Ho ottenuto il posto!
Ho ottenuto il posto!
Sì, lo so, sembro una pazza psicopatica, ma non è di tutti  i giorni ottenere il ruolo di pasticciera in un famoso hotel in centro ad una delle città più importanti del mondo XD
Nel rincasare, a causa del vento, un volantino mi si appiccica in faccia
BALLO IN MASCHERA, DEDICATO ALLA DUCHESSA
Martedì 12 agosto, villa Minkingston Londra
mmmm…. Interessante, vorrà dire che ci porterò il mio cucciolo dagli occhi acqua marina…
mi vedo già, con  il vestito…
OMG il vestito!!
Beh, prima ne parlo con Niall, poi si vedrà sul vestito…
 
 
Tra meno di un’ora ci sarà il ballo, ma non ho tenuto conto di un piccolo problema: non so ballare
N: che hai piccola?
Mi domanda spostandomi una ciocca dietro l’orecchio
A: non posso venire stasera
N: perché? Lo sogni tanto questo ballo
A: ahrg…. Il fatto è che io non so ballare!
N: no problem, faremo come Edward e Bella al ballo di fine anno
A: e il giorno dopo ci dovremo sposare?
N: no
A: sollievo
N: non ti capisco… prima dici di amarmi alla follia poi mi neghi l’unione in matrimonio
A: sono troppo selvaggia per essere vincolata da un anello
N:sì, sei la mia selvaggia
Rimanemmo lì, sotto la luce del tramonto a scambiarci un dolce bacetto innocuo, poi ci stringemmo in un abbraccio, dal quale non sarei mai voluta scivolare via.
 
SPAZIO AUTRICE
Ditemi che ne è valsa la pena, vi prego!
Fatemelo sapere con tre recensioncine vi supplico in aramaico se è necessario…
Bacioni, al prossimo capitolo, la vostra Eto99 XOXO X

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