A comic life.

di _doublewriters
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** What the fuck? ***
Capitolo 2: *** The boys. ***
Capitolo 3: *** Drunk. ***



Capitolo 1
*** What the fuck? ***


"Strafottutissimo giornale di gossip!" pensò la ragazza mentre chiudeva con foga la rivista che aveva tra le mani. 
-Ehi, va tutto bene?- chiese Jack: l'amico-agente della mora.
-No, per niente!- disse con rabbia -Guarda che dice questa maledetta rivista!- 
-'Grande rottura nel mondo dell'alta moda per la coppia d'oro Mars-Dan"-lesse in fretta Jack per poi dire con un mezzo sorriso: -Oh capisco... Non pensarci, fra qualche giorno la gente avrà un altro scoop di cui parlare.- 
-Uff... Speriamo...- disse Mars seccata aggiustandosi un riccio ribelle. 
In quel momento il tassista si fermò annunciando l'arrivo all'aereoporto. 
 
-Ricordati di chiamarmi quando atterri!- disse il rosso mettendosi in punta di piedi per salutare l'amica.
-Certo, mamma!- disse Mars prendendolo in giro.
-MARTINA! Sono serio.-
-Lo sai che odio essere chiamata in quel modo, Teodor.- disse lei con un sorriso che non prometteva nulla di buono.
-Lascia stare il mio secondo nome riccia.- disse a denti stretti Jack.
La ragazza stava per ribattere quando la voce di un altoparlante ricordò a tutti che il volo Milano-Londra stava per decollare e l'amico la catapultò nella fila per l'imbarco, dirigendosi verso l'uscita e mandando alla migliore amica un bacio volante.
 
Mars aprì il libro che aveva in borsa per incominciare a leggerlo; ma dopo aver letto neanche la prima pagina, una hostess dall'aria da biondina svampita le fece una bussatina sulla spalla e con la sua vocetta stridula le chiese:
-Geradisce da bere signorina?
-No, grazie sto bene così- Rispose gentilmente; e la ragazza tornò indietro.
Dopo pochi minuti si sentì di nuovo quella voce irritante che chiese:
-Desidera un cuscino?-
-No grazie, vorrei leggere per il resto del volo...- Ribattè Mars indicando il libro con una faccia da "Non so se l'hai capito troietta, lasciami in pace".
-Oh, ok... Capito tutto!- E ritornò in cabina lasciando la ragazza finalmente libera di godersi il suo libro.
-Uff, bionde...- sospirò tornando al suo libro.
Il tempo che passava leggendo volava e quando risentì la vocetta della biondina
-Signorina...
-E CHE CAZZO!!! MI VUOI LASCIARE IN PACE VOGLIO SOLO LEGGERE IL MIO LIBRO!!
-Ehm... veramente... E' passata un'ora e mezza: stiamo per atterrare e lei dovrebbe sistemare il suo tavolino...- Rispose la ragazza a bassa voce.
-Oh... Va bene...- E abbassò la testa pensando "Figura di merda Londinese numero uno!"
L'urlo di Mars fece svegliare la vecchietta seduta accanto a lei che, per sua fortuna non sentì la "finezza" del discorso.
-Oh... Saila... anche a lei piace questa scrittrice?-  Disse indicando il libro che Mars aveva in mano -Sa signorina, io l'ho vista dal vivo mentre autografava alcune copie!- continuò la donna tutta contenta di aver trovato qualcuno coi suoi stessi gusti letterari.
-Beh, sa, anche io la conosco: E' la mia migliore amica.-
-Oh, davvero? E com'è? Come i personaggi dei suoi libri? Dolce e gentile, ma forte e indipendete?- Chiese la signora emozionata e incuriosita.
Mars pensò alla sua amica: regina della "finezza" dalla mente tragicamente perversa, dalla pazzia sovrumana e dalla grande "attenzione per le diete".
-Beh... Pressappoco...- Sospirò la ragazza.
 
"Cazzo!" pensò Mars appena aperta la porta della sua nuova casa che avrebbe condiviso con la sua migliore amica Connie, meglio nota come Saila la scrittrice di cui nessuno, o quasi, sa il vero nome. "Siamo solo in due, non abbiamo bisogno di tutto questo spazio!" Pensò, in ogni caso se ne sarebbe preoccupata dopo, doveva correre alla sua prima sfilata inglese. Sì, Mars era una modella, mora, riccia, e con degli occhi di un marrone scuro, quasi nero. Era anche abbastanza famosa, ma non era la classica "bella ma stupida" lei era molto intelligente, infatti, nonostante fosse italiana parlava perettamente l'inglese grazie ai milioni di corsi di inglese fatti al liceo con Connie, anche lei italiana con un soprannome inglese. 
Arrivata alla sfilata si diresse subito nel backstage dove salutò calorosamente l'amica Stella, Stella McCourtney la famosa stilista per la quale avrebbe lavorato quella sera. 
Mars provò i quattro outfits preparati per lei e poi si diresse alla postazione di trucco e parrucco dove cominciarono a prepararla per la grande serata.
 
-La stampa non può entrare.- Ripetè atono quel gorilla di un body guard alla ragazza che gli strillava isterica.
-Come "La stampa non può entrare"? Bello, tu non hai capito: io non sono "la stampa"- disse mimando le virgolette con le dita -Io sono la migliore amica di Mars! Mars la top model! Capisci queste parole, cazzo? Porcadiquellaputtana un procione ti ha mangiato il cervello?
-La stampa non può entrare.-
La ragazza, nonostante fosse alta di suo, si sentiva bassa in confronto a quell' energumeno di due metri; allora gli mise le mani sulle spalle e saltò scandendo le parole in modo tale da farsi guardare in faccia
-IO... SONO... LA... MIGLIORE... AMICA... DI ... MARS... DEVO... ENTRARE!!!
-La stampa non può entrare.
-Ma fanchiurete tist' i minchia!- urlò nel suo dialetto iniziando a picchiarlo, senza farlo scomporre o muovere di un millimetro.
-La stampa non può entrare.
-IO A QUESTO LO AMMAZZO PORCADIQUELLATROIA!!!- E riprese a prendere a pugni quel tizio che sembrava fatto di marmo.
Da dietro alla ragazza furiosa sbucò fuori Jack con un'aria decisamente più normale.
-Ehm... abbiamo i pass...- Il gorilla guardò verso la pazza -Si, anche lei...-
L'energumeno si spostò facendo passare i due ragazzi.
-Ma vedi 'sto pizz' i mmerda, vaffanculo... Schifo me fai, schifo!!- Urlò la pazzoide passandogli davanti con tanta foga da far sembrare i suoi occhi azzurri rossi. Poi si rivolse all' amico.
-Tu mi togli i piaceri della vita! Stavo per convincerlo...-
-La scorsa volta ti sei rotta la mano così!!- ribattè Jack.
-Dettagli...- E fece cadere lì il discorso...
Tra quel gruppetto cercò di infiltrarsi un paparazzo, ma il bodyguard-gorilla bloccò il passaggio come una porta (alla quale poteva facilmente essere paragonato).
-La stampa non può entrare.
 
-E comunque io lo stavo convincendo!- Continuò quella svitata cercando di reggersi in piedi sui tacchi -L'ho spostato di TRE millimetri; non dirmi che non è vero perchè il ho contati: erano ben TRE millimetri!- continuò incrociando le braccia e assumendo un'espressione da bambina saccente.
-Lasciamo perdere... Guarda!! C'è il nostro 'gattino'!!-
Quelle voci in lontananza incuriosirono e, allo stesso tempo, fecero rabbrividire Mars... "Non doveva venire solo Connie? Di chi era quella voce?" 
-Puoi aprire gli occhi bellezza!- trillò entusiasta Christopher rivolgendosi alla ragazza su cui aveva appena terminato il suo capolavoro di make-up.
-Non voglio farlo...- Ma non fece nemmeno in tempo a finire la frase che si sentì assalire da due psicopatici mentalmente disturbati che la ragazza conosceva molto, molto bene!
-MAMMA!!!- Urlò Connie tendendo le braccia verso l'amica che la linciò subito con lo sguardo.
-... mia, come sono felice di vederti!!- disse con una voce da "Ma che cazzo ho detto?" e dopo nemmeno un secondo si gettò tra le braccia di Mars che la strinse più forte che potè urlando: -Connie!!! Tesoro mio!!! Mi sei mancata tantissimo, lo sai!?- disse così in fretta da rimanere senza fiato.
Da dietro la scena tenerissima Jack si fece spazio tra le due quasi scomparendo, data la sua stazza dicendo: -'Ma ciao Jack!! Che sorpresa!! Sono proprio contenta che tu sia qui SOLO per me!!'-
In quell'istante Mars lasciò la presa strangolatrice da Connie per fiondarsi tra le braccia dell'amico dall'aria da 'finto-offeso' ma, nemmeno due minuti dopo Stella arrivò con la lista dell'ordine in cui avrebbero dovuto sfilare le modelle annunciando che Mars arebbe aperto la sfilata e rivolgendosi a Jack e Connie disse: -Ragazzi!! Che piacere rivedervi ma adesso è il momento di andare, ci vediamo all'after-party!!- e i due si dileguarono in un istante. In quello stesso momento Mars fu assalita da due parrucchiere isteriche che le diedero gli ultimi ritocchi prima dell'entrata in scena; la mora andò a mettersi in fila per l'entrata in passerella e la musica partÏ.
Venti secondi, si aggiustò il vestito.
Dieci, guardò soddisfatta il suo riflesso in uno specchio.
Cinque, l'adrenalina cominciò a farsi sentire.
Uno, da lì la razionalità scomparì. Aveva fatto centinaia di sfilate ma ogni volta era come la prima: era il suo momento.
 
-Hai spaccato i culi!- Urlò Connie per poi accorgersi che tutti gli altri preseni in quella stanza la stavano fissando scandalizzati. Si guardò a destra, scattò con la testa a sinistra, abbassò le braccia, abbracciò l'amica (pure lei morta dall' imbarazzo) e le sussurrò -Sei stata brava.-
-Si, si, tutto quello che vuoi. Ora portami a casa, sono stanca!! Non dormo da...- guardò l'orario del telefono e concluse -...TANTO!!-
-Ok, ok bimba!
-Sono più grande io...- farfugliò Mars.
-Sono più sveglia!!- ribattè spingendola verso l'uscita per poi girarsi verso il rosso e urlare: -Jack! La macchina!!-
 
La mttina dopo Mars si svegliò terribilmente stralunata e si trascinò in cucina.
-Buongiorno Bella Addormentata- La salutò Connie alle prese con i fornelli senza nemmeno voltarsi.
-Si, si.... Buongiorno...- rispose la ragazza che in quel momento tutto sembrava tranne che una modella mentre apriva le ante della credenza -...Cioccolato....- continuò imitando uno zombie.
-Terza mensola a destra.
-Ummh..- disse buttandosi su una sedia per poi addentare una gigantesca tavoletta di cioccolato.
Appena ebbe finito disse: -Ora sì che mi sento meglio!-
Si guardò intorno.
-Maaa..... ho le allucinazioni?- Disse riferendosi ai cinque ragazzi che la stavano guardando davvero scandalizzati.

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Capitolo 2
*** The boys. ***


-Quando avevi intenzione di dirmi che abiti con cinque uomini?- urlò Mars sconvolta.
-Uomini? Io in questa stanza non vedi uomini: vedo solo te e cinque bambini capricciosi.- rispose noncurante Connie senza distogliere lo sguardo dalla padella e ricevendo degli sguardi imbronciati dai ragazzi.
-Ad ogni modo,- sbuffò Mars-... Quando avevi intenzione di dirmi che vivi con i One Direction?-
-Ehmm... Ora?- disse Connie mentre Mars si alzava dalla sedia e si avvicinava minacciosa all'amica che la pregò dicendo :-Non prendermi a sprangate... E' violenza su minore, sai!-
-Ma sei impazzita? Prenderti a sprangate? Ho sempre desiderato vivere con qualcuno che non sia una modella isterica e presuntuosoa!- disse buttandole le braccia al collo scatenando il panico nell'amica che urlò: -Mi scafazzi i pancake!- I ragazzi risero quando al sentire quella frase Mars si staccò di colpo da Connie che continuava a non distogliere lo sguardo dai pancakes che stava preparando; ma dopo pochi istanti sussurrò a denti stretti: -Ehmm... Mutande...-
-Cosa?-
-Sei molto elegante stamattina...-
Mars si guardò intorno spaesata per poi far ricadere lo sguardo su se stessa e rendersi conto di avere addosso solamente l'intimo e una canottiera.
-Ah, ehmm... io vado a cambiarmi!- e scappò in camera sua.
-Beh... Penso abbiate capito che tipo è!- sentenziò Connie servendo i pancake.
 
                                                             *                              *                               *
-Mars! Muovi il tuo culo da modella e scendi, se non vuoi che ti trascini giù per i capelli!- sbraitò Connie dalla tromba delle scale mentre i ragazzi la guardavano sconvolti, poi si rivolse a loro e sospirò dolcemente:-Adoro quella ragazza!-
-NONONO I CAPELLI NO!!!- Mars si precipitò giù dalle scale, quasi buttandosi, per poi fiondarsi sull'unico divano vuoto davani agli altri due occupati dagli altri.
-Allora... Come... Com'è che vi conoscete? E soprattutto... Come avete deciso di vivere con una psicopatica celebrolesa?-
-Psicopatica si... Però... Ho diciassette anni  e sto finendo il primo anno all' università: non puoi darmi della celebrolesa!-
-Sì, come ti pare... Ora per favore mi spiegate?-
-Ok, ragazzi! La storia la racconto io!- esordì Zayn.
-No, dai! La voglio raccontare io!- continuò Niall.
-NO!- disse Liam -La stavo investendo io e la racconto io!-
-Tu cosa?- disse Mars traumatizzata.
-Si la stavo investendo ma è qui, sta bene!- rispose Liam per poi continuare dicendo - Allora, stavo guidando innocentemente per andare alle prove...

Che palle, piove ancora! Va bene che a Palermo non pioveva tanto spesso, ma qua si va da da un eccesso all' altro... e sono pure in ritardo! Ma di che colore è quel semaforo? Non si vede niente con questa nebbia... Vabbè, tanto si fermano quelli in macchina.... Al massimo c'è  l'assicurazione paga...
Ahi! Cazzo, ma come si fa a non vedere un ombrello verde evidenziatore? Va bene che è scassato, però...
Merda, mi si è infradiciato tutto il maglioncino... vabè resto in canottira, tanto avevo caldo...
-Oh mio Dio, scusami gdrdhcfghdfnvfivghcdbflj non ti avevo vista e bewfjcbivyispoasc sono Liam-
Ma che lingua parla questo qui? Vediamo questo riccio qua se conosce la mia...
-Ehm... Ok... Io mi chiamo Connie, non ho capito una parola di quello che ha detto il tuo amico e... I miei occhi stanno almeno 30 centimetri più in alto rispetto a dove stai fissando tu... Smettila.-
-Ah... Si... Cioè no... Ehmm, scusami! Io sono Harry.-
Aspetta... Harry, Liam... Ci sono più riferimenti ai One Direction che nel libro che ho letto la settimana scorsa...
Finalmente ci vedo meglio, è da dieci minuti che ci vedevo sfocato e... -Ehi! Voi siete i One Direction!-
-Esatto, siamo noi!-
Oh, che palle si guardano tra di loro sconvolti... Pensano che sia una pazza? Non sono una pazza! E' perchè sono in canottiera a Novembre con la pioggia? Non sono una pazza! 
-Come ci facciamo perdonare per averti quasi investita?- 
Cazzo, Niall Horan mi ha chiesto come può farsi perdonare! Più che altro dovrebbero farsi perdonare per tutte le ovaie che mi hanno fatto esplodere sin da quando avevo quattordici anni... In ogni caso ho un'occasione per metterla in culo al redattore!
-Me la concedereste un'intervista? Lavoro per un giornale...-
-Certo bellezza!-
BOOM! Ovaie!
-Ci vediamo domani alle cinque.- 
Zayn Malik mi ha chiamata 'bellezza' e mi ha fatto l'occhiolino. CAZZO.
Oh, se ne sono andati, peccato... Ma li rivedo domani! Oddio, ancora non ci credo!
 
-... L'indomani ci ha intervistato e dopo abbiamo iniziato a frequentarci e siamo diventati molto amici... E' così che l'abbiamo conosciuta!- conclude Liam con un mega sorriso di una tenerezza unica stampato in faccia.
-Oh, wow...- disse Mars -... Ma come avete deciso di vivere tutti insieme?-
Rispose Harry: -Beh, vedi Connie aveva bisogno di cambiare casa, Lou stava per essere sfrattato per essere tornato a casa alle quattro del mattino ubriaco, noi volevamo andare a vivere di nuovo insieme come ai vecchi tempi e...-
-... Connie ci aveva detto che ti saresti trasferita a Londra per Giugno e abbiamo deciso di prendere una casa tutti insieme.- continuò Louis.
-Come mai avevi bisogno di cambiare casa?-  chiese Mars a Connie.
-Eeeeeeh... Le mie coinquiline mi avevano sbattuta fuori a calci per essermi scopata i loro ragazzi, MA questa è un'altra storia...-
-Erano fighi?-
-Decisamente scopabili. Infatti...-
-Erano fighi. Sei giustificata, dammi il cinque sorella!- disse Mars alzandosi dal divano per dare il cinque all'amica.
-Comunque belli miei...- iniziò Zayn -Che si fa stasera?-
-No, ti prego! Non chiederlo!- sospirò Connie come se fosse una madre alle prese con cinque piccole pesti iperattive.
-Fuuuuuunky...- iniziò Mars .
-...Buddhaaaaaaa!- concluse Niall per poi dare un cinque all'euforica  ragazza che gli stava davanti.
-Tu!- disse Mars voltandosi di scatto verso Connie -Non pensare nemmeno di venire in jeans stasera!-
-Ma p-p-p-pecchè?- rispose l'altra evidentemente delusa.
-Perchè è così. Punto e basta. E mettiti i tacchi.-
-NO!- Niall protested. -Non può diventare più alta di me!-
-Ma Niall! Ti preeeeego!-
-Ummh... Ok... Ma solo perchè sei appena arrivata, consideralo un regalo di benvenuto!-
-Grazie Nialler!- disse Mars con un sorriso enorme sul viso.
-Il mio regalo saranno delle sprangate, tante!-
-Ma dai... per soli dodici centimetri, quante storie!-
-Dodici? Come dodici? Vabè... Ho capito... Mi romperò una gamba!-
-Ci sono io a tenerti!- disse Niall abbracciando Connie.
-Sei la dolcezza Horan, ma mi sa che così ti romperai una gamba anche tu!- rispose lei stringendolo.
-Ok ragazzi! Allora è deciso, Funky Buddha!-concluse Liam.




Sciao belleeeee!! 
Siamo molto contente di aver partorito questo fottuto capitolo!!
La finezza non è il nostro forte. Scusate.
Ringraziamo tutte le anime caraitatevoli che hanno preferito, seguito, ricordato o recensito la storia.
Vi amiamo.
Okay, siamo un po' ripetitive. lol.
Speriamo che il capitolo vi piaccia e... vorremmo molte recensioni!
Che dite ce ne lasciate una? Anche piccola, da dieci parole!
Vi osserviamo, eh.
AHAHAHAHAHAH, okay basta.
Vi amiamo. 
Okay, ci dileguiamo!!
 Besoooooos. c:
 

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Capitolo 3
*** Drunk. ***


-Io con questi trampoli non ci esco!- urlò Connie incrociando le braccia al petto.
-Mio Dio... Ne abbiamo già parlato... Tu stasera metti i tacchi, chiaro?- Mars era esasperata.
-'Sti cazzi; preferisco uscire senza scarpe piuttosto che mettere a rischio l'integrità delle mie ossa!-
-Non lo fai nemmeno se faccio la faccia da cucciolo?- Nessuno era capace di resistere alla faccina da cucciolo di Mars...
-NO!-...Nessuno tranne Connie. Da sempre.
-Ma dai!-
-No.-
-Si.-
-No.-
-Si.-
-No.-
-E invece si!- urlò Mars inseguendo l'amica scalza giù per le scale. 
-No, no e poi no!- entrò in cucina e con nonchlance si versò un bicchiere d'acqua.
-Ragazze, calma! Che succede?- disse Liam nel vano tentativo di calmare le acque.
-Lei vuole vedermi sulla sedia a rotelle!- Connie puntò il dito contro Mars facendo la voce da bambina per poi sedersi e bere. 
Brutto segno, lo faceva solo quando era al limite dell'esasperazione.
Connie era una ragazza magra, alta sul metro e settanta, con i capelli castano chiaro lisci con dei boccoli naturali sulle punte, gli occhi azzurri: era decisamente bella; nonostante ciò, odiava 'strumenti di tortura' - come li definiva lei - come scarpe col tacco e cosmetici.
Non ne poteva più, prese il bicchiere con la mano sinistra, lo portò alla bocca, bevve due sorsi e pochi secondi dopo tutti nella stanza scoppiarono a ridere guardando la ragazza che li guardò spaesata, poi si guardò il dito e sbuffò:- NO! MERDA, CI ERO QUASI RIUSCITA!-
-Cos'è quella cosa sul dito?- chiese Niall.
-Un tatuaggio! Anche io ce l'ho uguale!- disse Mars portandosi l'indice sinistro sotto il naso per mostrare il tatuaggio a forma di baffi.
-Ma quando lo avete fatto?- chiese Harry tra una risata e l'altra.
-Mmm...- disse Mars. -Quanti anni avevamo, Connie? Quindici, sedici...-
-Io quattordici. Tu sedici.- Connie era sia imbarazzata che inondata dagli istinti omicidi nei confronti della sua migliore amica.
-Poveretti!- rise la riccia mettendo un braccio intorno al collo dell'amica. -Non sono qui neanche da tre giorni che li ho già traumatizzati!-
-Si! Decisamente! E ce ne vuole per traumatizzare dei tipi come noi!- Sentenziò Louis con gli occhi sgranati.
-Si, ok, tutto molto bello... Ora ce la volete spiegare questa storia?- tagliò corto Zayn.
-Ma perché sprecare questo tempo? Il locale chiude!- disse Connie cercando di cambiare discorso, afferrò la borsa e si mise le scarpe senza più accennare un lamento.
Mars la fermò e le mise il braccio sula spalla. -Ma perchè tutta questa fretta? Raccontiamogli la storia!-
Connie si buttò su divano.
-Premessa: l'abbiamo fatto da ubriache!-
-Connie si è mai ubriacata?- i ragazzi erano decisamente sconvolti.
-FERMI TUTTI! Connie sa che sapore ha un alcolico?- chiese Lou.
-Hai proprio deciso di smerdarmi 'sta sera, eh?-
-E' per questo che sono qui a Londra, carina!- Mars le accarezzò i capelli e iniziò a raccontare la storia...
 
-Connie! Sbrigati! Vuoi forse farci scoprire?- era sempre la solita.
-Che ci vuoi fare se con 'sti trampoli non ci so camminare!- sempre la solita lamentela.
-Che cazzo! NON GRIDARE!-
-Ops...-
-Cammina!!-
Dov'erano Carlos e Zack? Giuro che se non arrivano domani gli spacco le facce!
Ah, eccoli i signorini, si sono dati una mossa!
-Dove cazzo eravate finiti!?- se possibile Connie era più incazzata di me.
-Allora, andiamo?- disse con aria spavalda Carlos passandosi una mano tra i capelli castani.
Dio mio, quel ragazzo era tanto sexy quanto presuntuoso. 
-NO, ci siamo trascinate di soppiatto fuori dalla nostra palazzina solo per vedere che eravate capaci di infilarvi le scarpe al buio!-
-So fare altro al buio, dolcezza.- più conoscevo Zack e più ero certa di due cose: era un pervertito e avrebbe fatto di tutto per portarsi a letto Connie ma... lei non è così... emmh... forse un pochino... ma sono dettagli... 
-E tu? Non vuoi fare niente al buio?- 
-Carlos! Fra tutti e due non so chi è peggio!-
-Lui.- Connie indicò Zack, quella ragazza era un genio.
"Locale figo", pensai non appena arrivammo. E quanta gente!
-Giurami che stasera bevi! Non voglio essere l'unica ragazza che si ubriaca.- sussurrai a Connie.
-Mmmh... Che palle!-
-Ti prego!-
-Okay, va bene ma se poi non mi piace l'alcool bevo solo Sprite!-
-Cazzo, sei l'unica ragazza non vergine dell'Universo che non ha mai bevuto nemmeno lo spumante a capodanno!-
-Lo so.- e scoppiò a ridere. E io insieme a lei.
Finalmente entrammo. I ragazzi chiesero al barista, anche lui molto figo, (possibile che fossero tutti stuprabili in quel cazzo di Paese?) un drink e ci andammo a sedere.
Da lì non ricordo molto quello che successe, so solo che ad un certo punto mi ritrovai a baciare Carlos e vidi Connie baciare Zack. Poi ho un vuoto di circa quattro ore nelle quali  non so e non voglio sapere cosa successe. Dopo il 'vuoto' ricordo di aver avuto l'idea di andare a fare un tatuaggio e poi di essermi risvegliata con dei baffi 'disegnati' sull'indice sinistro e Connie che mi sbraitava contro.
 
-E tutto questo successe in vacanza studio in Irlanda!-
-MINCHIA!-
-Liam? Stai bene?- Niall era visibilmente preoccupato.
-NO. Sono ancora sotto shock.-
-No, no! Io lo voglio vedere come sei da ubriaca!-
-Per forza, Zayn?-
-Si. Per forza.-
-Ora andiamo!- urlò Mars emozionata al solo pensiero di far ubriacare la povera e indifesa Connie come ai vecchi tempi, per lei era come tornare ai tempi del liceo.
 
Arrivarono al Funky Buddha verso mezzanotte, ma entrarono subito. I ragazzi avevano una specie di 'abbonamento' a quel locale: erano praticamente tutte le sere là.
Il locale da fuori sembrava un enorme villa dipinta di colori scuri, tutto ricordava un'abitazione: dal tetto spiovente alle finestre in perfetto stile inglese; il tutto sormontato  da una gigantesca insegna luminosa verde che riportava il nome del pub.
Non appena i ragazzi entrarono si avventarono sul loro 'tavolo personale' e ordinarono da bere ma neanche un'ora dopo il cellulare di Mars squillò.
-Charlie, tesoro!-
-Mars! Non indovinerai MAI dove sono in questo momento!-
-Dove sei?-
-A Londra!-
-A Londra?-
-Sì, all'aeroporto! Ma perderò un po' di tempo... I bagagli dai voli intercontinentali ci mettono un po' di più ad arrivare...-
 -Arriviamo.- e chiuse di botto la telefonata. -Charlie è a Londra!-
-Scherzi? Non sarebbe dovuta arrivare dopodomani?- Louis e gli altri lo erano sia sorpresi che contenti di rivedere l'amica.
-Avrà preso un altro volo, CAPITA.- rispose Connie.
-Che ne pensate di andarla a prendere?- Suggerì Liam.
-All'aeroporto? A quest'ora?- Gli occhi di Connie si illuminarono di diabolicità.
 
-WOOOOOOOAH!!!-
-LARGO GENTEEEEE!!-
-TANTO NON MI BATTI!!-
Dei bambini in un parco giochi, ecco cosa sembravano in quel momento. 
Anzi, dei bambini sarebbero stati più silenziosi. E più maturi. Ma la maturità non faceva parte di loro, non dopo le due di notte almeno.
-Perchè quello che accade dopo le due di notte...- iniziò Connie.
-... E' sempre LEG-GEN-DA-RIO!!!- finì Mars.
Citazione da How I Met Your Mother, la loro serie TV preferita. 
-Scale mobili al contrario?-
-Sfida accettata, non sei abituata a camminare sui tacchi.- disse Mars con superiorità per poi cercare di fare una risata malefica stile cartone animato Disney.
-E infatti me li tolgo! Credi che mi faccia problemi a stare scalza in un aeroporto dove ci hanno camminato migliaia di persone? Pft.-
Salire le scale mobili che vanno in discesa era il loro 'sport' preferito.
-E quindi voi fate gare clandestine senza di me? Mi offendo!-
-Ho vinto! Le scarpe basse spaccano! Oh... CHARLIEEEE!- UrlÚ Connie tra gli ansimi per la stanchezza dopo aver salito quella rampa di scale. Mars arrivò pochi secondi dopo ed entrambe si fiondarono su quella povera ragazza già sommersa di bagagli di suo.
Non appena le due ragazze ebbero finito di stritolare l'amica, quest'ultima abbracciò i ragazzi e baciò Liam con... ecco... giusto poca passione...
-Se avete finito di scopare in pubblico...- disse ridendo Mars.
-Se è una femmina la chiamate Connie?- e fece un enorme sorriso 'angelico'.
-No, Mars!!-
-Levati dai coglioni tu!-
Liam e Charlie erano sconvolti e divertiti.
-Vabè, ne riparliamo quando nasce ma... Che è 'sta faccia da sobria? BEVI!- ordinò Connie a Charlie puntandole contro una lattina di birra.
-Con calma! Devo prima posare le valigie!-
-Dai, vieni che ti aiutiamo.- si proposero Zayn e Liam.
Charlie, aiutata dai ragazzi, posò i bagagli in macchina per poi raccontare il motivo del suo anticipo.
-Ecco... Ricordate l'ultimo film che dovevo girare, quello di New York? Hanno deciso di tagliarne una parte e ho finito prima!-
-Beh, allora hai una scusa in più per passare più tempo con noi e...- Mars abbassò la voce e si avvicinò all'orecchio di Charlie. -...e raccontarmi da quando una delle mie migliori amiche sta con Liam Payne senza che nè io nè la stampa ne sappiamo niente!!-
Accanto a loro passò, quasi investendole, Connie su un carrello per portare i bagagli che andava verso una destinazione ignota (probabilmente il prossimo muro) che urlò: -DA DUE MESIII!!-
Essendo sfiniti dalla serata 'movimentata' decisero di lasciare Charlie a casa e poi andare a dormire.
Quando entrarono tra Mars euforica, Connie che barcollava per i tacchi, tutti gli altri chi stanco morto, chi esaltato, non ci pensarono due volte e ognuno trovo un posticino comodo per dormire tutti insieme nel salotto.
 
Era domenica. Tutti si svegliarono doloranti, chissà perchè...
Per ultima si svegliò Connie, la domenica era l'unico giorno in cui non si svegliava alle sei di mattina.
Andò in cucina, prese una ciotola e un cucchiaio, aprì la credenza e si mise a cercare lì dentro. Aprì la scatola... vuota.
Fuori dalla grazia di Dio chiuse di botto la credenza e proprio in quell'istante passò Harry davanti alla cucina.
-Harry?- si girò di scatto. -Dove sono i miei cereali?-
-Eh? Di che cereali parli?- Harry non era tanto bravo a recitare.
Lei fece una risata convulsa isterica. Quando la fa Connie, meglio mettersi a riparo.
-Che c'Ë?-
-HAROLD EDWARD FOTTICEREALI STYLES, ti sto ordinando di dirmi che cazzo di fine hanno fatto i miei cereali!- urlò Connie al povero ragazzo contro il quale stava puntando il cucchiaio a mo' di spada.
Da pochi metri di distanza Mars si era gustata la scenetta e non si reggeva in piedi dalle risate.
Liam abbassò il braccio di Connie -Piano con questo coso... Non vorrai mica far male a qualcuno, vero?-
-A lui sì.- rispose Connie sogghignando maligna.
-Ok, sarà meglio andare, se ci tieni alla vita, almeno...- e detto questo, Mars si trascinò via Harry.
-Ho un'idea!- disse Mars.
-Le tue idee mi spaventano.-
-Sei un fifone, Haz.- disse Mars con aria disgustata.
-Haz?-
-Sì, Haz. L'abbreviativo del tuo soprannome, Haz da Hazza.- spiegò Mars con un sorriso appena accennato.
-Comprendila, Harry: Ë troppo pigra anche per pronunciare un soprannome.- Connie non prendeva per il culo Mars da sei ore, stava per perdere l'allenamento.
-Stavo dicendo...- riprese noncurante Mars - ...che non dovete preoccuparvi è un'idea tranquilla: visto che oggi è domenica e non dobbiamo andare a lavoro, pensavo di rimanere a casa tra amici evitando quella rottura dei colleghi di Connie che, a proposito, scriveranno sicuramente qualcosa sulla nostra uscita di ieri sera. Che ne dite?-
-Ci sto!- e Lou battè il cinque a Mars. Quei due sarebbero diventati ottimi amici.
-Ok, allora io e Mars andiamo a prendere qualcosa al supermercato.-
Le ragazze andarono a preparasi.
Mars mise un paio di shorts e una maglia con dei fori sul retro che formavano uno smile con un paio di stivaletti neri borchiati, senza tacco; Connie indossò anche lei un paio di shorts che sparivano sotto una maglietta bianca a righe blu scuro che probabilmente doveva essere di Louis e un paio di infradito. Entrambe indossarono degli occhiali da sole per non farsi riconoscere.
Uscirono e tornarono dopo poco tempo.
-Ho preso la birraaa!!- disse Mars entrando trionfante in casa.
-E io il cioccolatooo!!- le fece eco Connie.
Lou guardò male Connie: -Ma tu sei uscita con la MIA maglietta?-
-E io il cioccolatooo!!-

 
PEOPLE! Okay, finalmente dopo secoli, siamo riuscite a pubblicare!!
Siamo imperdonabili, ma non è colpa nostra, sono gli altri che ci disegnano così!
*imitazione di merda di Jessica Rabbit*
Volevamo ringraziare tutte le faigone che ci seguono e che hanno recensito.
Vi amiamo.
Volevamo dirvi che da adesso non pubblicheremo se il capitolo non avrà minimo cinque recensioni.
Sorrateci ma vogliamo essere sicure che la storia piaccia.
Detto questo, Cookie non uccideci, noi ti amiamo.
Okay, ci dileguiamo.
Baci. 

-Elle & Jen
(Non sono i nostri veri nomi, accontentatevi di questi.)

 

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