è passato più di un anno da quando ho scritto lo scorso
capitolo!!!non riesco a crederci!! per chi leggerà questa ff...di chi l'aveva
giù letta in precedenza...risponderò ai vostri commenti. grazie...vi voglio
bene...
lollyna: grazie grazie grazie grazie spero di aggiornare a
breva anke la ff di inu!!!
pera11: eh si ke bello....Ai c'entra, a breve si saprà di
più... prima o poi scriverò come Shinichi e Ran si siano messi insieme
heiji hattori: grazie per aver commentato...e scusa...ti ho
fatto aspettare un anno...spero ne sia valsa la pena
eika: ciao!! hai ragione...questa e la cosa che
sbaglio...troppo copione...ma aiuto non ci riesco!!spero che comunque vada un pò
meglio...un baciotto
Haley James Scott : grazieeeeeeee non sò k dire...spero ci
sarai ancora
Majin: ecco qui...presto...mmmhhh....scusaaaaaaaaa
yo91: grazie x avermi detto il nome del tipo col codino!!!
bè qualche problemuccio ci sarà...ma non per ora!!spero mi seguirai ancora!!!kiss
*kazuha* ciao!!! scusami se non
ho aggiornato...ma... tanti casini!!! vi prego di xdonarmi....
sana chan: grazie mi sto x mettere a piangere...scusa
l'attesa
virgy26 tranqui virgy... :) ti puoi fidare no???:)
scusa x l'attesa
eliot: ups...ti ho fatta aspettare fin troppo direi...xdono
se puoi...baci
Shark Attack: grazie x il commento, e x avermi detto
ciò che pensi liberamente!!! fallo quando vuoi. baci
p.s ovviamente agli esami(ormai ricordo lontano) venni
promossa...tutto relativamente tranquillo...non li ricordo neanke più. grazie a
tutti voi!!!
VERITA'
Heiji non faceva che pensare a quella lettera e a quello che gli aveva detto
il suo amico Shin...
la proposta che gli era stata fatta era allettante...
e lo sarebbe stata per chiunque... lui e Shinici a soli 19 anni avrebbero
avuto la possibilità di lavorare come detective al distretto di Tokyo...
naturalmente il nuovo ispettore, Takaji, aveva detto che nel caso in cui
avessero accettato, avrebbero dovuto superare alcuni esami fisici e psicologici.
Ma quella era l'ultima cosa che lo preoccupava. In realtà, ora come ora, avrebbe
dovuto tener conto anche di un altra persona: Kazuha.
Come poteva, ora che entrambi avevano aperto il loro cuore, dirle che aveva
intenzione di prendersi un appartamento lì? Di certo non avrebbe potuto fare
avanti e dietro...naturalmente, per un primo periodo, la voglia di vederla gli
avrebbe anche potuto far compiere qualche sacrificio...ma poi?
quando il lavoro gli avrebbe chiesto più tempo?
più energie?
più tutto?
quando lei avrebbe cominciato a farsi sentire?
mostrando giustamente la voglia di stare con lui?
intanto decise che avrebbe preso tempo....la scuola doveva ancora finire, e
poi aveva ancora l'estate d'avanti.
Il suo amico invece, aveva le idee molto più chiare.
Abitava già sul luogo, e idem per Ran, per cui, il problema non sussisteva.
Anzi, la ragazza si era mostrata veramente felice per lui.
Ma Heiji non sapeva come avrebbe potuto reagire Kazuha, che più volte si era
sentita abbandonata dal ragazzo.
Heiji decise di spegnere quella lucina sopra il comodino, e di provare, se ci
fosse riuscito, a prendere sonno.
Perchè opprimersi con pensieri scomodi, se poteva godersi la serenità appena
trovata per un altro pò di tempo?
*************
lunedì, ore 7.45
casa Taoyama
"ehi Kazuha, c'e Heiji che ti aspetta fuori per andare..."
"scendo subito mamma...papà?"
"oh...è già uscito cara.."
"ok mammy...ci vediamo oggi" disse schioccanole un bacio sulla guancia
afferrando il cappotto e piegandosi per infilare le scarpette nere
"salutami Heiji"
"si" disse uscendo
***
"buongiorno forestiero"
"buongiorno signorina... era ora"
"mi aspetti da molto?"
chiese lei incamminandosi, rivolgendogli uno sguardo della serie:
non-ti-avvicinare-a-me(almeno per ora)
"non molto...tranquilla" la rassicurò guardandola. Bella come ogni mattina.
Il cappottino nero che la fasciava, la gonnellina nera della divisa che le
spuntava da sotto, quegli scldamuscoli bianchi che cercavano di riscaldarla, e
quella sciarpa bianca, morbida, che le imprigionava i capelli. Girarono
l'angolo. E lui tempestivo l'attirò per il polso a se, e la baciò.
si staccarono
"questo buongiorno mi piace molto di più..."
"anche a me detective..."rispose lei sorridendo e dandogli la mano
e insieme si avviarono verso la scuola
******
mentre la prof era impegnata a spiegare una noiosissima lezione di
letteratura giapponese, il cellulare nella tasca di Kazuha vibrò.
nuovo messaggio-Ran
ciao pupa!!! tutto ok? 6 a scuola? vi va a voi
piccioncini di venire a Tokio appena
iniziano le vacanze? vi ospita Shin da lui.
fammi sapere...kiss
Kazuha sorrise, e premette due volte il tasto centrale del suo telefonino
opzioni\rispondi
ciao Ran!! si sono a scuola...mi hai beccata durante una
noiosissima lezione...
tutto ok. e a voi? cmq a me farebbe piacere...chiedo al
grande capo
e t faccio sapere.. baci
dopo aver inviato il messaggio, alzò gli occhi dal cellulare,
cercando Heiji con gli occhi. Sempre lì, alla sua sinistra, due banchi più
dietro, vicino la finestra.
Aveva lo sguardo assorto, una mano a sorreggergli il volto,
e guardava fuori alla finestra.
A Kazuha parve di vedere nei suoi occhi un espressione
che troppe volte aveva visto...l'indecisione.
il suo cuore ebbe un sussulto, si fermò per un attimo, per poi
ricominciare a battere, sempre più forte.
indecisione...per cosa?
se fosse riguardata il loro rapporto...lei non ce l'avrebbe
fatta. Nella sua mente iniziarono a farsi strada ipotesi impossibili... poi,
decise che era meglio calmarsi, e stare tranquilla... non doveva esagerare.
Era solo in ansia per il loro nuovo rapporto.
punto.
quindi, passò un bigliettino a una sua compagna, quella che
era seduta davanti a Heiji, e le fece capire di passarlo a lui.
Heiji parve risvegliarsi da un sonno profondo, quando l'amica
gli buttò il foglietto sul banco. Incrociò il suo sguardo con quello di Kazuha,
e capì che il mittente era la sua ragazza. Lo aprì con sguardo dolce,
curioso di vedere ciò che aveva scritto..
ehi bello addormentato...cos'hai? :( non farmi preoccupare
te ne prego...
Ran mi ha mandato un messaggio. Ci chiede se vogliamo
passare le vacanze di Natale a Tokyo ospiti da Shin. a te va? K.
Heiji sorrise, prese il suo cellulare e scrisse :
ma certo piccola!!! ci divertiremo!! sempre se a te va di
andare certo...
Kazuha, che intanto si era voltata a seguire la lezione, sent'
qualcosa vibrare dentro la tasca della sua giacca.
lesse il messaggio di Heiji, notando come il ragazzo non
avesse risposo alla domanda. Ma fece finta di nulla, non voleva insistere.
E allora rispose:
mi farebbe piacere...e poi passeremmo tutte le vacanze
insieme.. non chiedo di meglio!! sei certo di voler ancora andare?:)
altro messaggio da parte di Heiji:
scema!! ormai mi sono inguaiato no? facciamolo bene il
servizio :P
Kazuha decise di porre fine (momentaneamente) a quella pazza
conversazione, intercettando lo sguardo del suo ragazzo e sorridendogli
dolcemente
****
in un altro istituto, in una non lontana Tokyo....
"allora Ran?ti ha risposto?"
"si ha detto che chiedeva ad Heiji"
"ok, allora praticamente fai conto che sono già qui..."
si guardarono e scoppiarono in un'allegra risata..
"senti Shin...ma Heiji ha poi detto a Kazuha di quel fatto?"
"no, non ancora...quindi per favore, tienilo per te, non
vorrei mettere nei guai il mio amico.."
"ok...stai tranquillo...chissa come reagirà...non so cosa
pensare nonostante sia una delle mie migliori amiche"
"tu sei veramente felice per me? credo che lo sarà anche
lei.."
"Shin per noi è diverso... io verrò a stare da te... non
lascio nulla. La mia famiglia, i miei amici sono qui. Ma lei?"
"hai ragione... spero che vada tutto bene..."disse
abbracciandola
"ehi voi due..."
"ehi Ai... come va?"chiese Ran, sciogliendosi dall'abbraccio
di Shinichi per andare incontro all'amica, loro compagna di classe e vicina di
casa del suo ragazzo
"potrebbe andare meglio... "disse, abbssando lo sguardo e
incupendosi leggermente
Ran, che sapeva il motivo della sua reazione, le strinse forte
la mano e cambiò argomento
"lo sai che Kazuha e Heiji vengono a trovarci?"
"veramente? ieri ho mandato un messaggio a Kazu...e mi ha
detto che si sono messi insieme... ma non mi stupisco più di niente, ormai voi
quattro vivete in simbiosi..." disse, mentre una risata dolce e cristallina le
usciva dalle labbra
Ran si fermò ad osservare l'amica...gli occhi blu, un tempo
splendidi e vivaci, erano sempre stupendi, ma si poteva capire guardandoli
attentamente, che qualcosa(o qualcuno) la stava facendo soffrire...i capelli
biondi, ormai arrivavano fino alla schiena, ma la frangetta era sempre lì al suo
posto. Sembrava più grande, ma immaginò che anche lei era cambiata tanto
fisicamente. Ormai non erano più ragazzine...pensò a cosa(o chi)stesse facendo
soffrire una delle sue migliori amiche, e nei suoi occhi si poteva intravedere
la sua compassione...
Shinichi si avvicinò alle ragazze, salutando con un leggero
bacio sulla guancia l'amica, e abbracciando la sua ragazza.
"allora? torniamo a casa tutti insieme?" chiese speranzoso
"oh no..."disse subito la bionda"mi viene a
prendere....lui...."
l'espressione di Shinichi cambiò, leggermente triste, ma non
disse nulla e si limito ad annuire...poi aggiunse
"Ai...sai che sei come una sorellina per me... vederti coosì...per
lui..."
"Shin...lo sai che non è colpa sua... sono io...e lui poi si
sente in colpa... l'età è un problema per lui..."sospirò triste..
"dai...vai allora..."la incoraggiò Ran
"ciao ragazzi...vi voglio bene"
"anche noi te ne vogliamo"
*************
ad Osaka
fine delle lezioni.
lentamente la classe si svuota e Kazuha si avvicina ad Heiji,
aiutandolo a sistemare i suoi libri nella cartella.
"allora?"chiese sorridendo
"allora cosa?"chiese dispettoso il detective
"uffaaaa...lo sai"
"ok va bene...io direi di fare una cosa..."
"cosa?"
"facciamo così... domani è l'ultimo giorno di scuola prima
delle vacanze... e in periferia la sera si terrà uno spettacolo pirotecnico da
urlo...perchè prima di partire non li facciamo venire?e poi, quando finirà, di
notte, con la macchina andremo a Tokyo...che dici, lo proponiamo a quei due
scalmanati?"
"ti ho mai detto che adoro i fuochi d'artificio?"
"e secondo te perchè ci tengo a farteli vedere?"
"...ti amo"
"eh?" chiese lui sorpreso da quelle parole dette in quella
circostanza...
lei si alzo in punta di piedi e lo bacio, stringendosi a lui.
inizialmente sorpreso, il ragazzo ricambiò il bacio
abbracciandola per la vita..
dopo un pò...
"andiamo?"chiese lui, prendendola per mano
"certo...così per strada chiamiamo Ran "
****
fuori dal liceo...
Kazuha stringeva la mano di Heiji, che nell'altra portava le
loro catrelle, mentre lei componeva il numero dell'amica sul suo cellulare
rosso
"pronto?"
"Ran...ciao"
"Kazuha...parlavamo proprio di voi!"
"spero bene... come va da quelle parti?"
"a parte Ai? bene direi"
"cosa è successo?"
"nulla di grave...ma è sempre più triste..."
"cavolo....senti io ed Heiji avevamo pensato..." e le
spiegò le loro intenzioni
"certo per noi va bene...sarebbe magnifico..."aggiunse dopo
essersi consultata brevemente col suo ragazzo...
"allora siamo d'accordo?"
"contaci...ti chiamo stasera"
"ok...un bacio, salutaci Shinichi"
"e tu Heiji...ciao"
e riattaccarono...
"saluti dai ragazzi...hanno detto che per loro va bene...
domani alle 8 saranno qui...l'appuntamento è a casa tua"
"va benissimo allora"disse lui, inserendo la chiave nella
porta di casa sua. Fece cenno a Kazuha di entrare, che lo precedette.
la casa di Heiji era enorme....due piani, il pavimento
rivestito di parquet, vetrate colossali , stanze luminose e ben arredate.
i ragazzi ormai da anni, mangiavano a pranzo a casa di una o
dell'altro, dato che le loro madri erano sempre in giro in qualsiasi beauty farm
o palestra che fosse, e i loro padri sempre a lavoro.
"Heiji..."iniziò lei incerta, dopo essersi levata il cappotto
"dimmi..."rispose stupito lui
Kazuha si avvicinò piano al ragazzo, e prese il volto di lui
fra le mani e disse
"cos'hai? ti vedo strano?"
"io..."e mentre stava per dire l'ennesima bugia, capì di non
poterselo permettere...non a lei...non ora
"si, c'e qualcosa che mi preoccupa...ma perdonami, non me la
sento di parlartene... mi concedi un pò di tempo?"
"come vuoi Heiji..."
"anche io ti amo"asserì lui
e lei sorrise
***********
intanto a Tokyo, una ragazzina bionda si fiondava in una volvo
nera tirata a lucido, parcheggiata di fronte al suo istituto
"ciao"
"ciao Gin"
"tutto ok?"
"si come sempre a scuola non ho problemi"
"ti vedo un pò strana..."
"oh...ma quello non è dovuto alla scuola... e tu lo sai bene"
rispose lei subito guardandolo negli occhi...
"senti Ai...io ti ho sempre detto che noi non..."
"NO!! per favore non dirlo ancora"
"perchè? lo sai che non si può continuare così!!"
"perché no?"chiese mentre lui metteva in moto e partiva,
guardando fisso sulla strada"fra poco finirò la scuola... lavoreremo anche
insieme..."
"Ai come te lo devo dire? io sto male...forse anche più di te
per questa situazione!"
"ah si? non mi sembra però"rispose lei sull'orlo delle
lacrime"dato che ogni giorno combatto contro di te per convincerti a non
lasciarmi"
"Ai...viviamo sotto lo stesso tetto da due anni... va bene
Agasa...va bene i tuoi amici...ma se si sapesse in giro?sai che sono più grande
di te..."
"...di 5 fottutissimi anni! cosa saranno ti dico?"
"Ai..."
"no...ormai sono maggiorenne... perfino nonno non mi ha detto
niente quando a sedici anni ha scoperto che fra noi c'era qualcosa..."
"...Io ho solo paura di farti soffrire..."disse lui con un
espressione grave sul volto
"non dire scemenze"disse lei ormai piangendo" soffro ormai da
due anni, ogni giorno, sapendo che tu non vuoi parlare di noi due a
nessuno...come se io fossi la tua amante..."
Disperato Gin si fermò davanti la casa del nonno di lei. La
casa che per due anni era stata, e lo era tutt'ora, anche la sua
spense il motore, e si porto una mano davanti agli occhi, con
espressione stanca...
"va bene..."
"va bene? cosa?" chiese lei incerta
" diciamolo...diciamolo a tutti che siamo una coppia...neanche
io ce la faccio più"
Ai scoppiò a piangere
"lo sai che ti amo...ti prego basta piangere... "disse
abbracciandola
***************
quella sera, Ai salutò Gin sulla porta di casa, che tornava di
corsa a lavoro alla centrale di polizia.
era felice come non lo era ormai da tanto tempo. Ordinò un pò
qua e là per la casa, e preparò qualcosa per cena, quando Gin sarebbe tornato.
si lasciò andare ai ricordi...
*dividevano quell' appartamento da due anni. Da quando lui,
Gin, nipote del migliore amico di suo nonno, non aveva deciso di fare carriera
in polizia proprio a Tokyo.
lei aveva sedici anni.
ricordava bene come un giorno, al ritorno da scuola, avesse
trovato lui e il nonno intenti a parlare sul divano.
lui era bellissimo.
Occhi azzurri, capelli biondi, altissimo, bel
fisico...quando entrò nella stanza si bloccò di colpo...
"Ai, lui è Gin, il nipote di Kenzou, ti ricordi di lui no?"
"il tuo amico nonno?"chiese lei educata
"si lui..."
"molto piacere Gin...io sono Ai Haibara... cosa ti porta
qui da noi?"chiese solare lei
"in realtà sono appena entrato in polizia... e ho deciso di
stare qui a Tokyo...mio nonno e il tuo hanno insistito affinchè venissi a vivere
qui...sai...per farti compagnia!"
"ma certo... nonno...mi stupiva che non avessi battuto
ciglio quando ti avevo detto che non mi sarei trasferita in Hokkaido con te.."
"bè in effetti è proprio per merito di Gin che non ti ho
costretta a venire con me"
" e quindi? cosa sarà? il mio tutore Gin?"
"ehi dammi pure del tu Ai... io ho solo 20 anni...
cioè...quasi 21...ma siamo lì"disse dolce
"ok Gin... da quando verrai a stare da noi?"
"da oggi Ai...sai che fra una settimana parto"
"ok va bene...per me nessun problema...ora salgo in
camera...devo assolutamente finire una ricerca perchè poi esco con Ran"
"va bene Ai a dopo" dissero i due uomini
Ai si ricordò di come,, appena entrata in camera, le
ginocchia le cedettero e du costretta a buttarsi sul letto...quegli occhi
l'avevano incantata
raccontò tutto a Ran , e successivamente a Kazuha...
"ma quanti anni ha?"chiese curiosa Ran
"21..."rispose lei allegra
"mmmhh non è un pò grande?"
"ma no...sono solo 5 anni...che vuoi che siano?"
"hai ragione Ai!!! allora sei cotta eh?"
"credo di si...ma capirai...per lui conterò meno di zero.."
"non dire così"aggiunse Kazuha, che intanto partecipava
alla conversazione per telefono"sei una bellissima ragazza, e tu lo sai...."
"si ma lui mi vedrà come una bambina"
"non dire cavolate.."aggiunse quella per telefono"sei una
ragazza molto matura per l'età che hai"
e la serata trascorse così, fra una confidenza e l'altra
Quando Agasa partì, Ai e Gin ebbero occasione di conoscersi
sempre di più, infondo vivevano sotto lo stesso tetto. Ben presto i due
entrarono in confidenza
un giorno, tornando a casa da scuola, Ai si sentiva davvero
male...fuori pioveva e lei era senza ombrello...indossava un cappottino elegante
marroncino, i capelli allora ancora che le arrivavano sulla spalla in una
simpatica e piccola coda dietro la testa, che però ormai era fradicia,
nonostante all'inizio avesse cercato di proteggersi con la sua cartella... aveva
freddo, e non riusciva a reggersi in piedi...senti un clacson dietro di lei,e si
girò di scatto. Era una volvo nera, stupenda. Era la sua macchina, vide Gin
catapultarsi fuori dalla macchina, e correrle incontrò. Ricordava solo le sue
braccia forti che la afferravano.
poi, il buio. Si risveglio poco più tardi, e scoprì con
piacere di essere nel suo letto, a casa sua.
si alzò si scatto ricordandosi ciò che era successo... notò
con suo stupore di indossare una lunga camicia celestina, che le arrivava fino
al ginocchio... capì subito chi doveva averla cambiata, ma non si arrabbiò...era
certamente tutta zuppa... menomale che quella mattina aveva optato per il suo
completino intimo di pizzo nero, anzichè per quello bianco coi merletti e le
fragole che le aveva regalato la sua amica Ran il compleanno prima.. si ritrovò
a pensare, si alzò in piedi con non poca fatica e vide che sul suo comodino
c'erano delle medicine, e un termometro, e che sulla scrivania, accanto al suo
portatile c'era una bacinella con dell'acqua e del ghiaccio, e vicino, dei
fazzoletti.
Era stato molto dolce a preoccuparsi per lei...si
sentiva ancora accaldata però....
d'un tratto sentì qualcuno entrare in stanza, e si girò
subito
"bene, ti sei svegliata...ti portavo giusto un pò di zuppa
di patate!!! ne vuoi?"sorrise lui
"ehm...i....giusto un pò..."disse lei, che in realtà non
aveva poi così tanta fame"ma come hai fatto a trovarmi?"
"veramente avevo visto che pioveva mentre ero in
centrale...e mi è venuto in mente che stamattina non avevi preso il tuo
ombrello, così avevo deciso di venire a prenderti, ma non ti ho trovata...ho
pensato che ti eri già incamminata, e ti ho trovata infatti sulla strada che
barcollavi appoggiata a un muro...bè poi sei svenuta, ti ho portata qui ti
ho cambiata e dato le medicine necessarie! scusami se mi sono permesso a
toccarti, ma non vedevo altra soluzione!"concluse lui
"grazie signor poliziotto"sorrise lei"e poi non si
preoccupi, davanti a lei non provo vergogna"disse lei riferendosi a lui che
l'aveva spogliata
"ehm...bè...è un complimento?devo esserne felice?"
"bè...non lo so..."disse lei...
d'un tratto ebbe un capogiro, e lui si tuffò in avanti per
prenderla al volo. La portò a letto, ma quando si stava per allontanare lei lo
strinse più forte a contro di sè....
"Gin... mi piaci... e non come amico!"disse lei, stupendosi
di se stessa
"Ai...io..."
"ti prego...disse lei, rossa in volto, non solo per la
febbre... la sua testa era appoggiata al petto di lui, e per queto lui non
riusciva a guardarla negli occhi
"passiamo la notte insieme"
"Ai ma che dici" disse staccandola da lui, ma non troppo
"lo so che non ricambi...lo so...ma ti prego, voglio che la
mia prima volta sia con te!"
"Ai io non credo che tu..."ma fu interrotto dalle labbra di
lei che si posavano sulle sue, così calde e morbide... Gin cedette e passo la
notte con lei... la mattina dopo lui era ancora vicino a lei ma quando entrambi
si svegliarono, lui si alzò e si chiuse in bagno senza dire una parola. Ai si
mise a piangere. Lo sapeva che non sarebbe cambiato niente, ma lei lo aveva
voluto, e non se ne sarebbe mai pentita..
iniziò anche lei a prepararsi per la scuola, in silenzio
dopo 3\4 d'ora Gin ricomparve sulla porta, con sguardo
freddo e distaccato
" hai deciso di andare a scuola?"
"si...oggi ho un compito"
"va bene...fra 5 minuti giù che ti accompagno.."
"ok"disse... e poi, non ce la fece più.."Gin, io..."
"No!"la bloccò subito lui"ti prego non dire niente...ci
vediamo giù.."
****
da quel giorno pssò una settimana, durante la quale ogni
mattina Gin rortava e andava a prendere Ai da scuola, e i due non scambiavano
per niente la parola,o quasi. Ogni volta che Ai cercava di parlargli, lui la
evitava, e passava sempre più tempo alla centrale. ma una sera...
erano circa le sei, fra poco lui sarebbe tornato da lavoro.
indossava un pantaloncino e una canotta, cge erano il suo pigiama e aveva
raccolto i suoi capelli in una piccola treccina. era seduta davati al suo pc,
come sempre, e stava cercando di aiutare Shin e Heiji con uno dei loro casi
sotto banco. Quei tre erano un trio pericoloso che era nato da poco...ma
purtroppo non riusciva proprio a concentrarsi. Senti la portà d'ingresso aprirsi
e poi sentì che lui la chiudeva. lo sentì salire velocemente le scale ed entrare
nella camera davanti la sua.
senza neanche rendersene conto uscì velocemente dalla sua
stanza e si diresse verso quella di lui. la spalancò. lui si era buttato sul
letto.
"basta Gin!"esclamò
"eh?"disse lui sedendosi
"ti prego non ce la faccio più...perchè non mi
parli?"
"...perchè ho paura Ai...quello che è successo fra di noi,
l'avrei potuto evitare, ma non ho voluto. e ora cerco di tenermi a freno"
"ma perchè?"
"perchè cosa? perchè cerco di stare fermo e non toccarto o
perchè lo volevo?"
"...entrambe"
"perchè potrebbe risuccdere...perdo il controllo vicino a
te...perche mi piaci. tanto" disse lui rassegnato
"non mi interessa"
"che vuoi dire?"
"non allontanarti da me" disse, abbracciandolo...da quel
giorno avevano iniziato una specie di relazionee i problemi non erano certo
mancati, ma ora, Ai ne era certa, sarebbe andato tutto per il meglio.
si ridestò dai ricordi e prese il suo bel cellulare bianco
dalla borsa, impostò la tele-conferenza e compose i numeri delle sue migliori
amiche!
"pronto?"disse Kazuha
"si?"rispose Ran
"ragazze siamo in tele-conferenza!"
"ah ok...dicci Ai hai bisogno di qualcosa?"chiese Ran
"ragazze...Io e Gin..."
"si???"sollecitò Kazuha
"ci siamo...ufficialmente messi insieme"
"evvaiiiii"esclamarono le amiche....
CONTINUA....
VALERINUCCIA
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