Come farli lasciare in 10 giorni.

di Desty
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Giorno 1. ***
Capitolo 3: *** Giorno 2. ***
Capitolo 4: *** Giorno 3. ***
Capitolo 5: *** Giorno 4. ***
Capitolo 6: *** Giorno 5. ***
Capitolo 7: *** Giorno 6. ***
Capitolo 8: *** Giorno 7. ***
Capitolo 9: *** Giorno 8. ***
Capitolo 10: *** Giorno 9. ***
Capitolo 11: *** Giorno 11. ***
Capitolo 12: *** Giorno 10. ***
Capitolo 13: *** Giorno 12. ***
Capitolo 14: *** Giorno 13. ***
Capitolo 15: *** Giorno 14. ***
Capitolo 16: *** Giorno 15. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***




 

Prologo.

Possibile che ormai la preoccupazione principale di noi adolescenti sia quello di fidanzarsi? Andiamo, ci sono altre mille cose importanti piuttosto che avere un ragazzo! E posso tranquillamente elencarli solo che, la voglia manca parecchio. Solo, che le ragazze alle quali interessa fare altre cose ben oltre che fidanzarsi, sono poche se non rare. No, sono l’unica cogliona che sta facendo questo discorso, e l’unico motivo per cui lo sto facendo è che proprio davanti a me mi ritrovo quel gran figone di Harry Styles che sta beatamente pomiciando con quella… quell’ornitorinco di Allyson Strongold.

Insomma, come può un figo come Styles stare seriamente con Strongold?! Certo è una cosa semplice, quasi ormai da rito che il capitano della squadra di football della scuola abbia una relazione con il capo cheerleader. Però speravo con tutta me stessa che lei fosse seriamente quel tipo di ragazza che non pensa solo ad avere un ragazzo e che lui si innamorasse di me. In fin dei conti sono tipo quattro anni che sbavo dietro a Harry, peccato che ogni volta che mi rivolge la parola, io inizio a ridere come una cogliona in preda alle convulsioni.

Bene, appoggio la schiena contro il mio armadietto e continuo ad osservare la coppia che continua indiscreta a pomiciare. Che poi, si può sapere quando cazzo si sono messi insieme?! Insomma, va bene che c’è stato un week-end di mezzo e che il sabato sera ci fosse stata una festa a casa di non mi ricordo chi, ma comunque prima di oggi, non si guardavano neanche in faccia!

“Ehi carotina, tutto bene?” domanda Louis raggiungendomi agli armadietti e aprendo il suo dal quale estrae il libro di psicologia per poi richiuderlo. Conosco Louis Tomlinson dalla nascita ed è il mio migliore amico da sempre; la mia ancora, il mio sostegno, il mio fratello d’anima, il mio tutto e il mio rompicoglioni preferito.

Scuoto la testa “Direi per niente, carotino. Osserva tu stesso” rispondo indicando con l’indice la coppia di fronte a me, lui fa come gli dico e immediatamente spalanca la bocca mentre la sua espressione diventa un misto tra lo scioccato e l’inorridito. Ebbene sì, io ho una cotta pazzesca per Harry Styles e lui ce l’ha per l’ornitorinca.

“Oh mio Dio” dice curvandosi sempre di più con la schiena e spalancando nuovamente la bocca, i suoi occhi sono fissi proprio sull’immagine che ormai mi si presenta davanti da quando ho messo piede davanti al mio armadietto. Gli metto una mano sotto il mento serrandogli la bocca e lo tiro su facendolo tornare in posizione eretta. Dio è terribilmente alto per i suoi soli 18 anni.

-No Jamie, sei tu che sei tremendamente bassa per i tuoi già 18 anni- mi sfotte la vocina nel mio cervello, scuoto la testa.

“E quando cazzo è successo?!” domanda voltandosi finalmente verso di me, faccio spallucce

“E cazzo ne so. Magari alla festa di sabato. L’unica cosa che so è che non mi piace affatto; insomma si sa che io e Harry siamo destinato con lo sposarci!” ringhio sbattendo le ciglia velocemente immaginandomi già la perfetta scena del nostro futuro matrimonio, peccato che quella scena perfetta viene interrotta da Louis che scoppia a ridere come un cretino.

“Oh già immagino la scena. Lui che ti chiede di sposarlo e tu che gli scoppi a ridere in faccia come fai sempre” dice lui in preda alle risate e io gli tiro una gomitata al Willi facendolo ammutolire sedutastande.

“Carotino, non interrompere più le mie splendide fantasie future non impossibili” lo rimprovero osservandolo crogiolarsi disperatamente con le mani posti sui gioielli di famiglia. Lui alza lo sguardo e i suoi occhioni azzurri sono leggermente arrossati, cavolo devo avergli fatto davvero male; dovrò annotarmi di battermi il 5 da sola, dopo.

“Tranquilla che non lo farò mai più” dice per poi rimettersi in posizione eretta “Adesso andiamo in classe, ne parleremo durante psicologia” mi prende per mano e mentre ci dirigiamo verso l’aula di psicologia nessuno dei due riesce a togliere gli occhi di dosso alla coppietta.

 

 

“Bene ragazzi, oggi vorrei parlarvi di come la psiche umana reagisce alle preoccupazioni, all‘ansia e alla sfiducia” dice il professor Arnold percorrendo a grandi passi l’aula tremendamente piccola che ci fornisce l’istituto scolastico. Sorrido osservandolo con ammirazione, lui si che è un vero e proprio professore, ottimo nello spiegare e simpatico come non mai.

“Cercherò di spiegarmi meglio. Per esempio signor Clarkson, come si sentirebbe nel venire a sapere che molto probabilmente la sua ragazza lo tradisce?” domanda sempre Arnold rivolto ad un mio compagno di classe che immediatamente scatta in piedi

“Come?! Mi fa le corna?!” urla Jason con tono arrabbiato, il signor Arnold sorride soddisfatto e, posando una mano sulla spalla del ragazzo, lo rimette a sedere

“Vedete? Si può reagire con rabbia, proprio come nell’esempio di Clarkson, oppure ci sono molte altre reazioni. Ma la cosa principale è che, la maggior parte delle volte, la cosa finisce col rovinarsi per l’appunto a causa delle nostre preoccupazioni” spiega il professore e Louis d’improvviso fa uno scatto mettendosi con la schiena ritta; essendo prima stravaccato sul banco con sguardo assente, penso possa essersi svegliato di colpo, ma non appena mi guarda negli occhi, capisco da un piccolo luccichio che ha in mente qualche cosa.

“Cosa ti prende?” gli domando sotto voce avvicinando il volto a lui, Tomlinson sorride maliziosamente

“Sembra strano ma Arnold mi ha appena fatto venire in mente una cosa” risponde anche lui sussurrando. Bene, continuo a non capire cosa può essergli venuto in mente.

“Hai sentito che, per colpa delle preoccupazioni, dell’ansia e della sfiducia, qualsiasi cosa finisce con l’andare male?” prosegue notando la mia destabilizzazione mentale, annuisco, “Ecco, e se noi, io e te, tu ed io, noi due, facessimo preoccupare un po’ la novella coppia?” domanda lanciando un veloce sguardo a Harry e Allyson, intenti a parlottare e ridere tra di loro. Arriccio le labbra cercando di comprendere meglio cosa voglia farmi intendere questo troglodita che ho come migliore amico.

“Tommo, continuo a non comprendere” ammetto appoggiando la testa al suo braccio; lui sorride leggermente scuotendo la testa, mi passa una mano tra i lunghi capelli biondi

“Se gli facessimo provare preoccupazione, ansia e sfiducia? Sicuramente, nonostante le reazioni possano essere diverse da parte di entrambi, la loro relazione finirà sicuramente. Naturalmente stando ad ascoltare le parole di Arnold” finalmente riesco, più o meno, a capire che cos’ha in mente di fare, e devo ammettere che la cosa mi piace al quanto.

Quando si accorge che finalmente ho capito, iniziamo a sogghignare malignamente lanciando frecciatine diaboliche alla coppietta ancora ignara del nostro nuovo piano. Una mano sbatte dolcemente sul nostro banco ed entrambi scattiamo sull’attenti; alzo lo sguardo e mi ritrovo puntualmente quello severo di Arnold che fissa entrambi

“Vediamo un po’, mio caro Tomlinson e mia cara Benson, spiegatemi brevemente in quali modi la psiche umana può evitare che le preoccupazioni, l’ansia e la sfiducia, possano permettere di rovinare tutto” domanda Arnold sorridendo a fior di labbra; deglutisco sonoramente e Louis si passa una mano tra i capelli agitato. Bene, come cazzo è possibile?

-Jamie, sei nella merda- ridacchia malignamente la mia vocina nella mente, la reprimo constatando però il fatto che per davvero mi trovo in quella situazione. No cavolo, questa sarebbe la prima volta che non rispondo ad Arnold e non voglio che accada! Sono sempre stata una studentessa modello nella sua materia. Fortunatamente però, il suo della campanella ci para il culo, io e Louis siamo i primi ad uscire da quell’aula dirigendoci a grandi passi il più lontano possibile da lì.

 

 

“Allora oggi pomeriggio passo a casa tua?” domanda Louis afferrando il casco che gli porgo e infilandolo nel sellino della sua vespa blu. Annuisco sorridendogli

“Come sempre Tommo” dico sistemandomi la tracolla sulla spalla e apro il cancelletto di casa mia, lui sorride

“Si ma oggi pomeriggio abbiamo uno scopo ben preciso. Dare inizio alla missione -come farli lasciare in 10 giorni-” mi fa un veloce occhiolino e io per poco non scoppio a ridere. Abbiamo deciso che se in 10 giorni il tutto non fosse terminato, ci saremo messi “il cuore in pace” e avremo cercato un qualsiasi altro modo per non pensare a Harry e Allyson.

“Va bene Lou, a oggi pomeriggio” gli stampo un veloce bacio sulla guancia e rientro in casa. Bene, che la missione “come farli lasciare in 10 giorni abbia inizio”.


 

Des and Sara's corner.
Ok gente lo sappiamo perfettamente di avere altre due storie in corso ma..
insomma le idee ci vengono così, di punto in bianco e non possiamo fare a meno di scriverle. Per esempio questa ci è venuta in mente proprio lunedì mentre guardavamo un ragazzo tremendamente figo che nei corridoi della scuola limonava con una sfigata .-. e quindi Sara ha proposto: "Ehi, e se scrivessimo una FF dove due cercano di far lasciare due?".
Si ok, stiamo male ma... no davvero se avete il numero di uno bravo datecelo ahahah.
Beh, direi che dal prologo si capisce tutto il proseguimento della storia, solo a contrario del titolo questa FF non durerà solo 10 capitoli ma un pò di più (per vostra sfortunta mhuahahah)
However and Anyway,
vi avvisiamo che Jamie Benson (la protagonista) ha il volto di Aurora Mohn, insomma per noi è perfetta:

Mentre Allyson Strongold ha il volto di Miley :3
Ok, speriamo vivamente che come prologo possa piacervi *-*
Un ringraziamento anche a NuvolaBlu per lo splendido banner che ci ha fatto <3
Un bacione, Des and Sara.

 



 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Giorno 1. ***





 

Giorno 1.

“Niall Benson dove cazzo hai messo il mio libro di psicologia?!” urlo sbattendo di colpo la porta della camera di mio fratello Niall, intento a starsene stravaccato sul letto ad ascoltare il suo adorato Justin Bieber o come cavolo si chiama. Mio fratello si toglie le cuffiette dalle orecchie e mi fissa senza espressione, proprio come suo solito

“Non si usa più bussare?” domanda alzando un sopracciglio, sbuffo e porto le braccia al petto; con tutte le persone che potevano nascere, proprio un coglione mi doveva capitare come fratello?!

“Niall James Benson rispondi immediatamente oppure do fuoco a tutti i tuoi cd e poster di Justin!” lo minaccio fulminandolo con lo sguardo e lui scatta in piedi

“Non oseresti” dice puntandomi un indice tremante contro ma io come risposta mi limito ad estrarre l’accendino dalla tasca posteriore dei jeans, lui sgrana lo gli occhi

“È proprio lì, l’ho utilizzato per bloccare la gamba del tavolo che traballava” risponde indicando con un cenno del capo la sua scrivania costantemente cosparsa di fogli o vestiti sporchi. Grugnisco leggermente e libero il mio adorato libro da sotto quello schifo, prima di uscire dalla camera però lo fulmino con lo sguardo ma lui è troppo impegnato a cantare Boyfriend per accorgersene. Sbuffo e me ne torno in camera mia pronta per mettermi a studiare psicologia quando, giusto per farmi alterare ancora di più, sento il campanello suonare e naturalmente la cogliona che deve andare ad aprire son io.

“Ciao carotina, ascolta mentre stavo dormendo, ho avuto un sogno premonitore!” urla eccitato Louis entrando in casa non appena gli apro la porta, alzo un sopracciglio curiosa di sapere quale cagata abbia sognato Louis per fargli credere che potesse essere un vero sogno premonitore; che poi a mio parere non esistono ma… vabbè stiamo pur sempre parlando di Louis Tomlinson.

“Spara” lo incito mentre saliamo le scale due a due per raggiungere di corsa camera mia e chiuderci lì dentro. Entriamo in camera e, dopo aver chiuso la porta, lui si fionda sul mio letto matrimoniale mentre io mi accontento dell’adorato puff nel quale sprofondo.

“Allora, diciamo che è stato il sogno più bello che io abbia mai fatto! Ed era così realistico! Insomma hai presente quei sogni che ti sembra di vivere per davvero? Quelli che quando ti svegli trovi impossibile il fatto che siano stati solo dei miseri sogni? Che poi, si dice che i sogni son desideri e quello ho fatto era proprio un desiderio che, dentro di me, sento si realizzerà veramente presto”

“Oh porca troia Lou taglia corto! Dimmi questo dannato sogno!” lo blocco ormai esausta di ascoltare tutta quella pappardella solo per un misero sogno, che presumo sarà solo una grandissima cazzata; ma per lo meno lasciamolo parlare.

“Come sei suscettibile, carotina -dice offeso, si sistema comodamente il cuscino e riprende a parlare- comunque, in parole brevi, ho sognato che Allyson si accorgeva di non essere veramente innamorata di Styles e cadeva tra le mie braccia rivelandomi il fatto di essere follemente innamorata di me da sempre” dice con occhi sognanti, sbattendo velocemente le ciglia.

Oh signore perché mi hai donato lui come migliore amico e un fratello come Niall? No spiegamelo perché io non lo capisco davvero. Nel frattempo Louis mi fissa in attesa di una mia reazione, una mia espressione o un mio commento, ma l’unica cosa che mi viene in mente è quella di prendere la mia all star e tirargliela dritta in piena faccia, scoppiando poi a ridere.

“Ma sei scema o cosa?!” urla portandosi le mani sulla faccia come se la cosa potesse attenuare il dolore, continuo a ridere convulsamente

“William, sono decisamente meno scema di te! Tutte quelle frasi filosofiche sui sogni, per poi raccontarmi una cazzata simile?!” dico bloccando le risate per il troppo dolore alla pancia

“Sei insensibile! Io ci credevo” dice offeso facendo il musone e non guardandomi in faccia; oh cavolo in queste circostanze mi sento abbastanza in colpa. Mi alzo in piedi e mi butto su di lui iniziando a fargli il solletico e lui, fortunatamente, inizia a ridere. Cavolo amo follemente la risata di Louis, è così vera e spensierata, così cristallina e adorabile. Amo il modo in cui spalanca la bocca e mostra i suoi denti bianchi mentre fa uscire quel melodico suono per me; adoro quando socchiude gli occhi ma comunque si riesce ad intravedere quello splendido colore azzurro cielo che gli colora le iridi.

“Mi dispiace carotino. Ti voglio troppo bene” dico stampandogli veloci baci sulle guancie che lui riceve volentieri

“Ti perdono solo perché sei tu, carotina” mi stampa un lungo bacio sulla fronte per poi scattare in piedi, “Ora però mettiamoci all’opera, cosa ci inventiamo?” domanda scrutandomi attentamente. Scrollo le spalle e rannicchio le gambe contro il petto, cosa possiamo fare per farli lasciare?

“Io avrei un’idea” propone poi Lou arricciando le labbra, stranamente sento che comunque l’idea non sarà poi così pessima così rimango in silenzio e lo fisso sorridendogli facendogli capire di proseguire con l’argomento.

“E se magari provassimo a scrivere una lettera a Harry? Magari da parte di una ragazza che finge di essere andata a letto con lui? E se, casualmente, per sbaglio, finisse nell’armadietto di Allyson”

“Che è esattamente vicino a quello di Harry!” urlo entusiasta del fatto che per la prima volta Louis abbia avuto un’idea semplicemente perfetta. Il mio migliore amico sorride soddisfatto e chiude la mano a pugno come segno di vittoria.

“Su carotino, mettiamoci all’opera!” urlo alzandomi dal letto ed estraendo dal cassetto della scrivania un foglio di carta e una penna, ci sediamo entrambi sulla stessa sedia (precisamente io sono in braccio a lui) e cerchiamo di far uscire qualche cosa di romantico e seducente dalle nostre menti bacate.

 

 

“Oh caro Harold, la scorsa notte mi sono divertita tantissimo,

Con te. È stata una delle scopate migliori della mia vita e, sappi che nonostante tu stia uscendo con quell’ornitorinca, oca senza cervello, imbranata e orripilante ragazza chiamata Allyson,

Non sono gelosa e l’amore che proviamo l’uno per l’altra, durerà in eterno.

Quindi, mio carissimo e splendido adone greco, liberati al più presto di quella scrofa e torna da me.

Con amore, Alice.”

 

Rileggo soddisfatta l’ennesima lettera da me scritta e sorrido amorevolmente a Louis che, puntualmente, mi strappa il pezzo di carta dalle mani e lo lancia con agilità nel cestino, facendo canestro. Gli faccio la linguaccia e gonfio le guancie con fare molto bambinesco. È già la nona lettera che mi rifiuta e solo perché nei miei capolavori esprimo realmente ciò che è Allyson; peccato che il mio migliore amico sia innamorato di quella lì e quindi, non accetta la realtà.

“E adesso cosa c’è che non va?” domando esausta fissandolo leggermente incazzata, lui rotea gli occhi

“Cosa c’è che non va? Vedi un po’ te! Insomma spari solo cazzate nelle lettere che scrivi! Ascolta carotina, lascia fare a me” dice prendendomi di mano la penna e afferrando un altro foglio di carta; mi sposto di lato per lasciarlo scrivere e dopo una ventina di minuti alza il foglio soddisfatto e si schiarisce la gola pronto per leggerla

Caro e rincoglionito Harry,

Ti scrivo per dirti che comunque, nonostante la tua pessima prestazione sessuale dell’altra sera, mi sono completamente innamorata di te.

Amo i tuoi capelli ricci che sembrano solo un nido di uccello,

Amo i tuoi occhi di un verde simile a non so cosa,

Amo i tuoi denti sproporzionati e le fossette che sembrano solamente ani;

Amo il tuo membro terribilmente piccolo e i tuoi quattro capezzoli,

Anche se onestamente non comprendo il motivo per cui tu ne abbia quattro

Hai per caso qualche problema? Mi rispondo da sola confermando.

Sta di fatto che ti amo (e onestamente mi sto dando della cogliona da sola e penso chiamerò uno psicologo per farmi curare) e so perfettamente che anche tu contraccambi visto che continuavi ad urlare la tua passione verso di me.

Lascia il prima possibile quella splendida e perfetta ragazza che hai e torna da me.

Con amore, tua Alice.

 

Sorride soddisfatto mentre io lo fisso inespressiva; spero stia scherzando. Insomma, questa è la lettera peggiore che io abbia mai sentito leggere! Che poi, non è che io di lettere ne abbia ascoltate molte, anzi proprio nessuna, ma questa è davvero pessima! Andiamo spara solo un mucchio di cazzate!

“Mi stai prendendo per il culo, vero?” domando alzando un sopracciglio pronta per strangolarlo e farlo morire in modo prematuro, lui scuote la testa seriamente

“Perché? Insomma è perfetta” risponde sorridendomi amorevolmente, io di tutta risposta gli strappo la lettera dalle mani e la lancio in direzione del cestino peccato che la mia pessima mira faccia cilecca e la lettera finisca direttamente fuori dalla finestra. Louis fa un’espressione disgustata pronto a ribattere ma lo zittisco prendendogli le labbra tra l’indice e il pollice

“Adesso io e te ci mettiamo d’accordo, altrimenti se continuiamo così, finiremo col non concludere una beata minchia, va bene?!” domando e lui annuisce spaventato. Perfetto.

 

 

“Allora ne sei convinto?” domando mettendo il foglio proprio davanti ai nostri occhi; ormai sono le 19.00 di sera e siamo entrambi esausti, ci abbiamo completamente passato l’intero pomeriggio su questa stupida lettera! Tommo annuisce convinto sorridente, mi cinge i fianchi con le braccia e appoggia la testa sulla mia schiena

“Semplicemente perfetta” dice alzando lo sguardo su di me sorridendo, sorrido mordendomi il labbro inferiore alzandomi dalle gambe di Louis e richiudendo la lettera in una busta. Oh cavolo possibile che mi senta abbastanza emozionata?

“Ora carotina meglio che vada. Ci vediamo domani a scuola” mi lascia un veloce bacio sulla fronte e scendiamo in salotto, raggiungendo l’entrata. Lui esce e raggiunge velocemente la sua vespa blu salendoci sopra e sparendo vero casa sua. Sorrido soddisfatta risalendo in camera, peccato che davanti alla porta ci sia Niall che mi fissa sorridendo

“Cos’hai combinato?” domando conoscendolo bene, e so perfettamente che quando sfodera il suo sorriso angelico è perché ha combinato qualche cosa che sicuramente mi farà incazzare terribilmente.

“Stranamente nulla, ho solo fame” dice avvicinandosi a me e fissandomi amorevolmente. Oh cazzo.

“Ma c’hai 20 anni? E preparati tu qualche cosa da mangiare” borbotto sorridendogli e scendendo nuovamente le scale e raggiungendo la cucina; afferro una pentola e metto a bollire dell’acqua, prendo della pasta e ce la butto dentro facendo scaldare del ragù. Nel frattempo Niall prepara ordinatamente la tavola per due e mi aiuta con lo scolare la pasta e condirla. Per quanto possa considerare mio fratello un completo idiota, lo adoro da impazzire e se non ci fosse stato lui, a quest’ora molto probabilmente sarei rinchiusa in carcere a causa della totale mancanza dei nostri genitori che preferiscono andarsene all’estero ogni volta che possono lasciandoci sempre a casa da soli. Ma tralasciamo questo fatto.

“Ma… che facevate tu e Louis, in camera da soli, oggi?” domanda sorridendo sornione e facendomi puntualmente andare di traverso l’acqua che ho appena bevuto;

“Cosa diavolo vuoi che facevamo? Abbiamo studiato” rispondo facendo la finta tonta, lui sogghigna malvagiamente e ritorna a mangiare il suo piatto di pasta.


 

Des and Sara's Corner.
Eccoci qui con il primo, vero, capitolo di questa FF :)
beh, che dirvi... in questo capitolo si capisce già che Jamie e Lou litigheranno parecchio visto che non hanno gli stessi punti di vista.
Coomunque, non neghiamo il fatto che questo capitolo ci piaccia abbastanza e, speriamo vivamente, possa piacere anche a voi :'3
However and Anyway,
vi ringraziamo davvero per le recensioni lasciate al capitolo precedente
e naturalmente grazie a chi ha messo la storia tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una Gif di Louis:

e con una foto di Jamie:

un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 3
*** Giorno 2. ***





 

Giorno 2.

“Infilala tu” dico lanciando la lettera a Louis che l’afferra al volo e mi fissa preoccupato

“Assolutamente no! Ce la metti tu” ribatte lanciandomi nuovamente la lettera e io l’afferro al volo osservandola spaventata. È da una decina di minuti che ce la meniamo su questa storia, solo che nessuno dei due ha le palle di infilare la lettera nell’armadietto di Allyson. Che poi, è lui il ragazzo tra i due quindi, dovrebbe mettercela lui dentro.

“Tomlinson, la ragazza piace a te, l’idea è venuta in mente a te e la lettera è stata un’idea tua, quindi muoviti!” urlo sottovoce fissandolo minacciosamente,

“Appunto, tu non hai ancora fatto un cazzo quindi infila questa lettera nell’armadietto di Allyson!” risponde lui lasciandomi quasi spiazzata, sbuffo dal naso e batto un piede per terra

“Io ho scritto la lettera, ci ho messo la carta e la busta, quindi qualche cosa ho fatto” rispondo portandomi le braccia contro il petto. Perfetto, scommetto che questa faccenda non finirà bene se continuiamo così.

“Ascolta Tommo, mettiamocela insieme” propongo poi sorridendogli dolcemente, lui ci riflette per qualche secondo poi annuisce e prende un angolo della lettera e dopo aver contato fino a tre, la infiliamo nell’armadietto.

“Ora leviamoci da qui davanti prima che qualcuno sospetti qualche cosa” mi prende per mano trascinandomi dentro il bagno dei ragazzi, proprio a due passi dal luogo del prossimo “caso fiducia”. Cacchio però se puzza il bagno dei ragazzi! Oh cazzo sono nel bagno dei ragazzi!

“Ma sei scemo?” domando stizzita portandomi due dita sul naso tappandomelo per non sentire quest’odore sgradevole,

“E adesso che cazzo ho fatto?” domanda sbuffando e roteando gli occhi. Scrollo le spalle lasciando morire lì l’argomento e mi sporgo verso la porta per osservare cosa sta accadendo nei corridoi della scuola. Con mia grande gioia vedo Allyson che apre il suo armadietto e ne estrae la lettera lasciata in precedenza da me e Louis. Sorrido malignamente quando vedo i suoi occhi che sgranano e la sua bocca da pompinara che si apre sempre di più. Sento le mani di Tommo appoggiarsi sulla mia schiena e dopo neanche un secondo si sta sporgendo anche lui per osservare a sua volta quello che accade.

“Harry?!?!” urla l’ornitorinca girandosi letteralmente incazzata verso il riccio splendido che, completamente spiazzato si avvicina preoccupato alla sua prossima ex-ragazza.

“Dimmi tutto piccola” dice lui pronto a stampargli un bacio che in un breve futuro stamperà a me, ma la ragazza gli tira una sberla sonora; l’impulso di uscire dal bagno e strangolarla mi assale ma fortunatamente le mani di Louis mi trattengono. Harry fissa Allyson abbastanza preoccupato, anche perché non sa che tecnicamente le ha fatto le corna con un’Alice immaginaria che saremo io e Louis messi insieme.

“Guarda! Spiegami chi cazzo è questa!” urla Allyson con la sua vocetta da gallina strozzata e sbatte contro il fantastico petto di Harry la lettera. Lui, abbastanza preoccupato la afferra e inizia a leggerla velocemente con l’espressione da cucciolo bastonato; oh cavolo quanto mi piacerebbe stringerlo tra le mie braccia e consolarlo amorevolmente.

“Oh sono in ansia! Certo che Styles è veramente ritardato” sussurra Louis sbuffando, gli tiro una gomitata nella costola per aver appena insultato Harry poi devo catapultarmi nel mettergli una mano sulla bocca onde evitare che il suo grido di lamento attiri l’attenzione dei due a pochi passi da noi. Tommo mi fissa con espressione omicida, io sfodero uno dei miei splendidi sorrisi

“Osa insultare ancora una volta Styles, e la prossima volta ti castro” gli sussurro stampandogli un bacio affettuoso sulla guancia e torno a fissare la scena da quell’orribile spiraglio dalla porta dei gabinetti maschili. Per poco non mi va di traverso la mia stessa saliva; spiegatemi cazzo è successo e spiegatemi perché l’ornitorinca e Styles sono abbracciati dolcemente e lui le sta stampando veloci e leggeri baci a stampo a fior di labbra.

Sia io che Louis spalanchiamo la bocca e fissiamo la scena inorriditi, proprio come il giorno precedente quando entrambi abbiamo scoperto della loro relazione. Aspettiamo che la coppietta si allontani da noi per poi iniziare a parlare.

“Ma si può sapere quant’è cogliona Strongold?! Insomma, spiegami tu come puoi fare prima l’incazzata e poi rigettarti tra le braccia del ragazzo che presumi possa averti fatto le corna!” urlo passandomi nervosamente una mano tra i capelli e percorrendo a grandi passi quel gabinetto maleodorante; Louis scuote la testa sedendosi sul ripiano dei lavandini

“Effettivamente non si può negare il fatto che è stata abbastanza incosciente. Insomma quella lettera era perfetta, come puoi non cascarci?!” domanda sospirando e appoggiando i gomiti sulle gambe per poi farci peso con il mento appoggiato ai palmi delle mani.

“Ma insomma, non la posso biasimare; Harry è semplicemente perfetto. E poi quell’adorabile faccino, insomma non puoi resisterci!” rispondo appoggiando la schiena ad una porta chiusa e facendo poi un’espressione disgustata per quanto sia lercia. In tutta risposta Louis rotea gli occhi e sbuffa sonoramente “Dobbiamo organizzare qualcos’altro” dice spostando lo sguardo velocemente da una parte all’altra del bagno; mi porto due dita al mento e inizio a massaggiarmelo lentamente mettendomi a riflettere seriamente.

“Beh, visto che abbiamo provato a far ingelosire Allyson con Alice, ma non ha funzionato, possiamo provare a far ingelosire Harry con Fabio. Che ne pensi?” domando sorridendo malvagiamente a Lou che risponde imitandomi perfettamente; la cosa positiva di questa storia è che comunque mi sto divertendo abbastanza e per la prima volta io e Louis riusciamo a collaborare senza ammazzarci a vicenda (o quasi).

“Illuminami, carotina” dice scendendo dal ripiano e avvicinandosi a me e osservandomi attentamente, pronto a cogliere ogni mia singola parola

“Non saprei, magari Allyson potrebbe ricevere strani messaggi hot sul cellulare” propongo e il suo volto si illumina sfoderando uno dei suoi splendidi sorrisi. Annuisce mi abbraccia saldamente

“Oh Jamie allora è vero che quando vuoi anche tu sei in grado di ragionare” mi grida nelle orecchie stritolandomi nel suo dolcissimo abbraccio, rido sonoramente per poi sentire il suono della campanella di inizio lezione. Immediatamente usciamo dal bagno e corriamo verso l’aula di latino pronti a programmare il nostro prossimo colpo.

 

 

Il campanello di casa mia suona e suppongo sia Louis visto che sono le 15.30, l’ora che abbiamo programmato quella mattina a scuola per incontrarci. Apro la porta e la vespa blu di Louis mi si presenta davanti, gli sorrido e faccio segno di aspettare con la mano. Corro al piano superiore e mi catapulto in camera di Niall, intento a studiare filosofia

“Cercopiteco, guarda che esco con Louis, non so a che ora torno. Ci vediamo dopo” gli stampo un veloce bacio sulla guancia e afferro una sua felpa buttata alla rinfusa sul suo letto perfettamente disfatto.

“Non fare troppo tardi però, scimmietta” risponde sorridendomi, borbotto qualche cosa facendo dei gesti con la mano libera e scendo nuovamente le scale afferrando in tutta velocità il cellulare e infilandomelo nella tasca dei jeans; esco di casa e chiudo la porta. Raggiungo Louis e monto sulla sua vespa afferrando il casco che mi porge

“Ehi Tommo” lo saluto ridendo leggermente, lui mi sorride “Ciao piccola Jamie” risponde prima di mettere in moto e partire per raggiungere il centro di Hartford dove sappiamo, grazie a fonti segrete, che Allyson e Harry si incontreranno. No ok, dobbiamo solo ringraziare quell’adorabile ragazzo nominato Zayn Malik il quale sia io che Louis conosciamo da un bel po’ grazie al corso di musica che seguiamo insieme a scuola e che conosce anche Harry. Non appena arriviamo in centro Lou parcheggia la sua vespa e insieme ci dirigiamo verso un piccolo bar per rilassarci davanti ad un’ottima cioccolata calda con panna e cannella nell’attesa che la coppietta prossima alla separazione arrivi.

“Allora l’hai preso il cellulare di tuo fratello?” domanda Louis sussurrando e bevendo un sorso ci cioccolata, lasciandosi il segno bianco sopra le labbra di panna; rido leggermente nel vederlo sorridere e mi avvicino a lui pulendolo dolcemente

“Si può che a 18 anni ti devo ancora pulire come facevo a 4 anni? -rido leggermente facendo ridere anche lui- comunque no. Niall a momenti ci va a dormire con quell’affare. Dimmi che almeno tu sei riuscito a recuperare il cellulare di una delle tue sorelle” proseguo con tono quasi disperato, lui arriccia le labbra

“Guarda, Lottie credo sia peggio di Niall, Fizzy da quando è entrata nella fase dell’adolescenza non la smette un secondo di essere possessiva con le sue cose mentre le gemelle… beh loro non hanno ancora l’età per un cellulare secondo mia mamma” risponde a sua volta deluso. Certo che io e Lou abbiamo proprio un’organizzazione del cacchio! Sbuffo leggermente scivolando lentamente lungo il tavolo del bar fino a quando non mi ci trovo quasi stravaccata sopra.

“Ma comunque, ho raccattato un vecchio cellulare di mio padre dal suo ufficio con una sim inutilizzata” dice d’un tratto sventolandomi davanti agli occhi un vecchio Nokia dell’ante guerra, quello che quando lo sbatti contro il muro, rimbalza procurando un’enorme foro nella parete. Balzo subito ritta e mi allungo gettandogli le braccia attorno al collo e baciandogli velocemente entrambe le guance.

“Oh Lou! Giuro che ti amo” dico sorridendogli amorevolmente e lui fa lo stesso “Effettivamente, anche io mi amo” risponde facendo spallucce. Dio lo prenderei a sberle ma lo adoro un casino, sto per ribattere ma il rumore della porta che si apre attira la nostra attenzione e, con nostro grande piacere (ma anche troppo dispiacere) vediamo Allyson e Harry entrare mano nella mano e dirigersi verso il bancone.

“Usciamo da qui, ora!” sussurro ad alta voce e, dopo aver preso Lou per un polso e aver pagato le due cioccolate, lo trascino fuori dal bar e ci posizioniamo proprio su una delle mille panchine non troppo lontane dal bar. Tommo estrae il cellulare e lo fissa interrogativo,

“Qualche problema?” domando osservando la sua più totale confusione, lui corruga la fronte

“Ci credi che non ho la più pallida idea di come funzioni questo affare” risponde fissandomi serio e io non posso fare a meno di scoppiare a ridergli in faccia come una mongoplettica agitandomi continuamente. Lui finge di fare l’offeso. Finito di ridere convulsamente afferro il cellulare dalle sue mani e inizio a digitare un messaggio perfetto che sicuramente farà ingelosire Harry che la lascerà immediatamente correndo poi tra le mie braccia.

Ti sto osservando, sei splendida piccola ;)

Sorrido soddisfatta e porgo il cellulare a Louis per fargli controllare il mio messaggio perfetto ma lui di tutta risposta scoppia a ridere

“Vogliamo farlo ingelosire, non preoccupare! Sembra tu sia una stalker” dice in preda alle risate e io di tutta risposta gli tiro un coppino violento che gli fa piegare la testa per poi rubargli il cellulare dalle mani cancellando il mio splendido capolavoro.

“Avanti Shakespeare, dettami tu” gli dico sbuffando e lui schiarendosi la voce inizia a dettare velocemente, mentre io mando a quel paese quel telefono maledetto con dei tasti piccolissimi e complicatissimi da pigiare.

Ricordo ancora il profumo della tua pelle, Ally.

Beh, c’è da ammettere che questo è decisamente meglio di quello che avevo scritto io, sorridiamo soddisfatti e premo invia per poi metterci ad osservare dai vetri del bar la scena. Vediamo Allyson che legge il messaggio e immediatamente le sue guancie prendono un violento colore rossastro. Vedo Louis fissarla imbambolato e muoio dalla voglia di risvegliarlo con una ginocchiata, peccato che anche io sono abbastanza concentrata nel vedere Harry che lentamente gusta e assapora il panino da lui ordinato. La violenta suoneria del Nokia ci fa sussultare entrambi e immediatamente curiosi leggiamo la risposta dell’ornitorinca

Chi sei?

Oh mio Dio ma è scema o cosa?! Secondo me entrambe. Comunque Louis sorride come un’ebete mentre io roteo velocemente gli occhi trattenendo l’impulso di entrare in quel bar pronta per forarle la testa e controllare se lì dentro c’è veramente un cervello oppure una foca che si limita a battere le mani facendo il suo verso che, onestamente, non so come si chiami. Comunque, sta di fatto che sono più che convinta del fatto che ci sia seriamente una foca lì dentro, magari una foca che sta cercando di riprodursi con un ornitorinco; è possibile? Dovrò informarmi.

Ma come Ally, non ricordi ieri sera?

Mi detta Louis e io scrivo per poi inviare; dopo neanche un secondo arriva una risposta da parte sua

Credo tu abbia sbagliato numero

No ok, questa proprio sembra una troglodita. Anche se effettivamente, anche io darei le stesse risposte, magari un po’ meno fini e più volgari pieni di minacce di morte e cose varie ma... Alla fine la sostanza sarebbe quella.

Non penso proprio Ally. Sono Frank, il ragazzo francese di ieri sera. A quando la prossima volta, dolcezza?

Premo invio giusto in tempo per vedere Harry e Allyson che escono dal bar; Harry fissa interrogativo la sua ragazza mentre quella continua a starsene fissa ad ammirare lo schermo del suo cellulare rossa in viso e imbarazzata.

“Con chi stai messaggiando?” sento Harry domandarle quando ci passano di fronte e si siedono proprio a due panchine dalla nostra; subito sgraniamo gli occhi e in preda al panico cerchiamo di mettere il silenzioso al cellulare giusto in tempo per ricevere la risposta dell’ornitorinca.

Frank? Mi spiace ma non conosco nessun’Frank.

“Con nessuno amorino mio” risponde lei infilando il cellulare nella borsa e gettando le braccia al collo di Harry e baciandolo appassionatamente. Ma che diavolo?! Dovrei essere io quella che getta le braccia attorno al collo di Harry e lo bacia appassionatamente, non lei! Finalmente, anche Louis sembra abbastanza adirato infatti stringe le mani a pugno facendosi diventare le nocche bianche; cerco di tranquillizzarlo prendendogli le mani, mi avvicino a lui

“Riusciremo a farli lasciare. Adesso andiamo o finiremo col farci male da soli, carotino” gli sussurro all’orecchio per poi stampargli un bacio sulla guancia. Per quanto possiamo prenderla entrambi sul ridere, ci stiamo male, ci fa male vedere le due persone di cui siamo innamorati non considerarci e starsene insieme.

“Jamie, ti voglio bene” sussurra poi cingendomi le spalle con un braccio e stringendomi a sé, io gli stringo la vita con le braccia e insieme passiamo davanti alla coppietta per raggiungere la vespa blu. Onestamente, credo, di aver intravisto Harry aprire gli occhi proprio nel momento il cui gli passiamo davanti e osservarmi attentamente, ma è solo una supposizione.


 

Des and Sara's Corner.
Bene, anche questa FF prosegue ;D Speriamo davvero questo capitolo vi piaccia :3
Non abbiamo molto da dire anche perchè dobbiamo scappare, quindi lasciamo tutto a voi u.u
Ringraziamo le persone che hanno recensito il capitolo precedente e chi ha messo la storia tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una foto di Jamie:

E una di Louis:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 4
*** Giorno 3. ***





 

Giorno 3.

Datemi del caffè.
Vi prego donatemi un bicchiere di caffè, una tazza di caffè, una caraffa di caffè o una bacinella di caffè, basta che qualcuno in questo corridoio della scuola mi dia del caffè! Sono tremendamente esausta molto probabilmente perché non ho chiuso occhio a causa dei continui sogni su Harry e Allyson che si baciano proprio davanti a me. Per di più questa mattina mi sono svegliata male cadendo dal letto, per rialzarmi ho picchiato la testa sullo spigolo del comodino e mentre facevo colazione mi sono rovesciata la tazza piena di latte e cereali sulla maglietta splendida che avevo scelto quella mattina e quindi mi sono ridotta ad indossare dei semplici jeans e una felpa extra large che avevo fregato qualche anno fa a Louis; per di più i capelli sembrano odiarmi non volendo stare in una maniera decente, quindi mi sono ridotta a legarmi i capelli in una coda. Oh cazzo sono in uno stato davvero troppo pietoso.

Come se non bastasse non appena raggiungo strisciando il mio corpo all’armadietto, mi ritrovo davanti la novella coppia che si sbaciucchia tranquillamente, senza sapere che dentro di me muoio nel vedere il ragazzo che mi piace un casino, insieme ad un’altra ragazza. Faccio una faccia disgustata accompagnata da un mugugno e per distrarmi altamente infilo la testa nel mio armadietto proprio come fa uno struzzo che infila la testa sotto terra dormire.

“Jamie, luce dei miei occhi e amore eterno della mia vita” dice Louis pizzicandomi i fianchi facendomi sussultare abbastanza, mi volto verso di lui scocciata e quando lo vedo sorridere dolcemente, non nego il fatto di sentirmi abbastanza meglio.

“Che vuoi?” domando burbera ritornando con la testa nel mio adorato e freddo armadietto. Lui ride leggermente

“Qualcuno è caduto dal letto questa mattina” dice scherzando lui iniziando a massaggiarmi amorevolmente le spalle

“Veramente sì” rispondo lasciandomi abbandonare alle sue magiche mani e al suo tocco tremendamente delicato e piacevole; lui ride sonoramente per poi prendermi la fronte facendomi tirare fuori la testa dal mio secondo cuscino improvvisato.

“Comunque, ho una splendida notizia -riprende porgendomi il libro di chimica e prendendo anche il suo dall’armadietto- indovina un po’ chi ha scritto a Frank ieri sera?” domanda superficialmente mentre sfodera uno splendido sorriso. Il mio sguardo subito si illumina

“Non dirmi che l’ornitorinca ha seriamente continuato a messaggiare con Frank! E poi non posso credere che tu sia riuscito a capire come funziona quel cellulare” lo prendo in giro dandogli una leggera spallata

“Abbiamo messaggiato tutta la sera e poi… ho letto il libretto delle istruzioni” risponde serio e io non posso fare a meno di scoppiare a ridere sonoramente. Insieme ci dirigiamo verso l’aula di chimica ma prima non posso fare a meno di voltarmi verso Harry e osservarlo velocemente. Avvampo non appena mi rendo conto che anche i suoi occhi si riflettono nei miei.

 

“Oh porca puzzola imbalsamata mentre era in calore” sussurro mentre faccio scorrere i vari messaggi; non sono poi così tanto hot ma comunque sono quei tipici messaggi che si scambiano una ragazza e un ragazzo quando si conoscono. Devo ammettere che i messaggi di Louis sono tremendamente dolci ma allo stesso tempo divertenti che farebbero cadere ai suoi piedi ogni singola ragazza.

“Allora? Che dici ci sta?” domanda lui stiracchiandosi e portandosi le mani dietro la testa, gli sorrido e annuisco velocemente

“Cavolo ti immagini non appena Harry lo verrà a sapere? La lascerà all’istante” rispondo entusiasta ridandogli il cellulare e lui prontamente lo infila nella tasca dei suoi jeans.

“E a quel punto tu spunterai per consolarlo mentre io mi avvicinerò a lei che sicuramente sarà distrutta per il fatto che Harry l’abbia lasciata” mi fa un occhiolino e io sorrido soddisfatta. Potremmo sembrare due stronzi patentati ma no, lo stiamo facendo anche per loro perché sia io che Lou siamo perfettamente consapevoli del fatto che quei due non sono perfetti per stare insieme, anzi.

In un secondo momento però, l’idea che comunque Allyson potrebbe finire con l’innamorarsi di Frank e lasciare Harry per stare con questo ragazzo che neanche esiste (no cioè, esiste peccato che sia Louis con un altro nome), mi balena nella mente rattristandomi abbastanza. Tommo mi tira una leggera gomitata e mi sorride dolcemente, non posso fare a meno di appoggiare la testa sul suo braccio e ascoltare in modo terribilmente superficiale quello che sta blaterando il professore di chimica.

 

 

Il campanello di casa Benson non la smette un secondo di suonare e io tra poco giuro che scateno la terza guerra mondiale. Ma porca vacca esiste anche Niall in questa casa, allora perché non può andare lui ad aprire?! Esco dalla mia camera e prima di scendere piombo in camera di mio fratello occupato a fissare senza uno scopo preciso, il soffitto di camera sua.

“Razza di cercopiteco, non stai facendo un cazzo, perché per una buona volta non puoi andare tu ad aprire la porta?!” sbraito alzando la voce per sovrastare il rumore odioso di quell’aggeggio che ho sempre detestato. Lui sembra rinascere dal suo stato di trance e mi fissa sorridendo, si alza dal letto

“Tanto sei già in piedi no? Comunque devo andare a farmi la doccia” mi pizzica le guancie e tranquillamente si allontana entrando poi in bagno. Oh porca vacca Niall Benson ringrazia il cielo che io non abbia qualche cosa di appuntito a portata di mano, perché finiresti col ritrovartelo in mezzo allo stomaco. Sbuffo scendo a grandi passi le scale e scocciatamente apro la porta. A breve non mi viene un attacco di cuore quando mi ritrovo faccia a faccia con l’unico, vero e solo Harry Styles che, perfetto come sempre, sorride dolcemente e mi fissa con quegli occhi paragonabili a due smeraldi illuminati dalla luce del sole (nonostante il cielo sia nuvoloso).

“Ehi, tu sei Jamie giusto?” domanda indicandomi con l’indice; in preda alla confusione annuisco velocemente facendomi finire i capelli davanti alla faccia. Harry ride e io perdo un battito nel sentire la sua splendida risata; meno cristallina e vera di quella di Louis ma comunque splendida.

“Beh… posso entrare?” domanda indicando poi il salotto di casa mia e io nuovamente annuisco velocemente spostandomi da davanti alla porta per lasciarlo entrare. Momento, che cazzo ci fa Harry Styles qui a casa mia?! Beh, naturalmente non che la cosa mi dispiaccia ma comunque, la cosa è abbastanza strana. Nel frattempo, il riccio inizia ad osservare curioso l’arredamento di casa mia, non che sia un granché ma è comunque accogliete e simpatica.

“Ehm… ti… posso… non so… aiutare in… beh qualche cosa?” domando balbettando velocemente mentre continuo costantemente a torturarmi le dita delle mani mentre i miei occhi sono fissi su Harry. Lui si gira e mi sorride dolcemente

“Veramente sto cercare tuo fratello, Niall giusto?” domanda sempre cortesemente socchiudendo leggermente gli occhi e puntandomeli addosso. Oh signore, donami nuovamente la capacità di respirare o pensare in modo decente visto che entrambe le capacità sono letteralmente andate a puttane.

“Oh. Ehm… ok beh è al piano superiore io vado… si vado a chiamarlo” mi avvicino verso le scale continuando a fissarlo mentre annuisce; di corsa raggiungo il piano superiore arrivando davanti alla porta del bagno e spalancandola di colpo sperando comunque che Niall non sia già nudo o sotto la doccia. Fortunatamente ha un asciugamano legata attorno alla vita e si sta specchiando facendo pose da super star; sono più che convinta del fatto che sicuramente prima che entrassi io in bagno lui si stesse mandando bacini.

Lo fisso inorridita per poi scoppiare a ridere come una cretina dimenticandomi momentaneamente del fatto che nel mio salotto c’è Harry Styles che ha bisogno di Niall. Momento, come diavolo fa Harry a conoscere mio fratello? Vabbè problemi secondari.

“Allora, sei venuta qui per sfottere o dirmi qualche cosa di sensato per una buona volta?” domanda mio fratello nettamente scocciato, io sfodero uno dei miei sorrisi amorevoli e socchiudo la porta per far sì che Harry non senta quello che sto per dire a Niall.

“Oh mio caro e amorevole cercopiteco, ho bisogno che tu mi faccia un favore -lui, fortunatamente annuisce- devi stare il più tempo possibile sotto la doccia”

“Perché?” domanda corrugando la fronte e io continuo a sorridere dolcemente sbattendo le ciglia proprio come quelle di un cerbiatto carino e coccoloso.

“Perchè in salotto c’è Harry Styles che ti cerca e se tu, adoratissimo cercopiteco, ci metti un bel po’ per farti la doccia io starò molto tempo con quel ricciolino che ispira sesso in una maniera incredibile” rispondo e Niall per poco non scende in salotto pronto a prendere a sberle Harry per la mia affermazione;

“Aspetta. Chi cazzo è Harry Styles e perché cerca proprio me?” domanda poi Niall riprendendosi e corrugando la fronte

“Oh beh, Harry è un ragazzo che viene a scuola con me… boh non gliel’ho neanche chiesto. Tu comunque mettici più tempo possibile ok? Ti adoro cercopiteco” gli stampo un veloce bacio sulla guancia e scendo nuovamente di sotto dove trovo Harry intento a osservare attentamente una foto appesa sullo scaffale del salotto. Dio com’è splendido mentre osserva le mie foto? Oh cristo sta guardando le mie foto! Tossisco leggermente e lui scatta sull’attenti come un bambino colto in fragrante nel rubare una caramella.

“Ehi… ehm Niall è andato a farsi una doccia ma scenderà il prima possibile. Avevi bisogno di qualche cosa?” domando per la prima volta senza balbettare o rischiare di morire proprio lì davanti a lui

“Oh nulla di importante. Il fratello di Allyson frequenta l’università con lui e mi ha chiesto di passare a prendere degli appunti. Comunque se ci metterà poco, posso aspettarlo se non è un disturbo”

“Assolutamente no! -urlo prima di rendermi conto di sembrare una psicopatica- volevo dire… insomma non disturbi. Posso offrirti qualche cosa?” domando sorridendo gentilmente e dirigendomi in cucina seguita da lui che annuisce e si siede su una delle quattro sedie della cucina. Gli porgo un bicchiere pieno di coca e mi siedo di fronte a lui restando in silenzio e osservandolo mentre porta il bicchiere sulle sue labbra e bevendo un sorso di cola.

Puntualmente però il mio cellulare inizia a squillare e quando vedo il nome di Louis, lo mando puntualmente a fanculo amorevolmente. Già, amorevolmente perché io sono una ragazza amorevole e mando le persone a fanculo amorevolmente. Dio mi gira la testa. Sta di fatto che sono indecisa se rispondere o meno

“Rispondi pure, non c’è problema” mi incoraggia Harry sorridendo così faccio come mi dice e mi dirigo in salotto.

“Si può sapere che cazzo vuoi, Louis?!” urlo sotto voce sperando che Harry non stia ascoltando la mia conversazione, sento Tommo ridere sonoramente

“Ciao anche a te Jamie, oh si mi manchi tantissimo anche tu e ho voglia di vederti” mi sfotte e io non posso fare a meno di ridere leggermente

“Ciao carotino, scusa ma sono impegnata. Non ci crederai mai ma Harry Styles è nella mia cucina” dico entusiasta saltellando leggermente,

“No ok, dimmi quale droga hai usato?” domanda serio e io scoppio a ridere

“Dai Lou non sto scherzando. Giuro di non averlo drogato e giuro che è venuto qui di sua spontanea volontà. Cerca Niall che è a farsi la doccia. Ti chiamo dopo carotino. Un bacione ti voglio bene”

“Jamie anche io te ne voglio, un bacione” risponde e io riattacco tornando in cucina da Harry che, nel vedermi, sorride prontamente mostrandomi le sue adorabili fossette.

“Tutto bene?” domanda alzandosi e poggiando il bicchiere nel lavandino per poi avvicinarsi pericolosamente a me. Ok, Styles chiariamo una cosa: devi starmi almeno a 10 metri di distanza se non vuoi che ti salti addosso sbattendoti contro il muro e dando vita ai miei sogni erotici.

“Oh sì, era Louis” rispondo sorridendogli e notando con molto piacere che il suo sorriso svanisce; che sia geloso? Oh cacchio la piccola Jamie nella mia mente inizia a ballare la conga muovendo ritmicamente le maracas urlando di gioia.

“Ah, Louis. Ma… state insieme?” domanda appoggiando i gomiti al tavolo, non posso fare a meno di arrossire. Io e Louis insieme? Ahahahahahahahah no Styles ti sbagli di grosso. Insomma non dico che Tommo sia un brutto ragazzo, anzi è splendido sia fisicamente che caratterialmente ma… insomma l’ho sempre visto come un migliore amico e fratello acquisito e nulla di più.

“Oh no” rispondo trattenendo le risate e lui sorride a fior di labbra

“Peccato, stareste bene insieme e poi… non so avremo potuto fare un’uscita a quattro” risponde alzando leggermente la spalla destra e io per poco non voglio morire. La piccola Jamie smette immediatamente di ballare la conga e si mette a fissarlo con bocca spalancata e occhi spalancati.

“Volevo dire sì! Insomma ormai io e Tommo facciamo coppia fissa da un po’” ed ecco che sparo la mia cazzata giornaliera. Oh porco cacchio ma cosa mi prende? Ho appena detto di stare con Louis Tomlinson!

 

 

 

“Ehi Carotina! Allora, narra tutto per filo e per segno. Com’è andato il pomeriggio con Harold?” domanda Louis rispondendo subito dopo il secondo squillo; deglutisco sonoramente, che cazzo gli dico ora? Ok, Jamie vai diretta e sputa subito il rospo.

“Ma sai che da oggi pomeriggio stiamo insieme, carotino?” dico ridendo in un modo tremendamente psicopatico

“Jamie, mi stai prendendo per il culo vero?” domanda lui seriamente dopo vari secondi di silenzio, mi mordo nervosamente il labbro inferiore punzecchiandomi l’unghia con i denti mentre mi faccio piccola piccola nel letto.

“Lou ehm… no” rispondo quasi intimidita dalla risposta che lui possa darmi; naturalmente scoppia a ridere animatamente quasi mi sembra di immaginare che stia addirittura piangendo dal ridere.

“No davvero Jamie, non prendermi per il culo” dice poi tornando serio all’improvviso facendomi quasi spaventare. Oh porco cacchio perché per una volta che sono seria lui crede seriamente che lo stia prendendo per il culo?!

“Ascoltami bene Louis William Tomlinson, oggi con Harry mi sono lasciata sfuggire che stiamo insieme anche se non stiamo insieme. Dobbiamo allora fargli credere che stiamo insieme quindi, vuoi tu Louis essere il mio finto fidanzato?” domando tutto d’un fiato sorprendendomi della mia resistenza. Lui rimane in silenzio, io rimango in silenzio, tutto il mondo sembra restare il silenzio.

“Ok Jamie, ti credo. A domani fidanzatina mia” risponde e io tiro un sospiro di sollievo.

“Tommo ho detto per finta e solo davanti a Harry e Allyson quindi… non ti allargare. ‘notte carotino” riattacco e finalmente posso stendermi nel letto per dormire beatamente. Cacchio che giornata impegnativa.


 

Des and Sara's Corner.
Beneeee, siamo finalmente riuscite ad aggiornare! :')
ma siamo comunque di corsa e non possiamo prolungarci più di tanto quindi lasciamo tutti i commenti a voi, oh nostre piccole carotine ;*
Ringraziamo tutte le splendide persone che hanno recensito questo casino di FF
e tutti quelli che l'hanno messa tra ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una foto di Jamie:

E una di Lou e Harry:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 5
*** Giorno 4. ***





 

Giorno 4.

Non avrei mai immaginato che uno di questi giorni sarei entrata a scuola mano nella mano con un ragazzo, e che il ragazzo in questione potesse essere davvero il mio migliore amico. Cavolo, possibile che proprio questa mattina ogni singolo studente di questa misera scuola da due soldi debba proprio osservarci? Che poi, sono l’unica qui a farmi problemi perché Lou sembra tranquillo come un pupo che dorme beato e sorride normalmente. Arriviamo davanti ai nostri armadietti e finalmente ci lasciamo le mani; stranamente sento come un senso di vuoto nello stomaco ma sicuramente dev’essere il fatto che questa mattina non sono riuscita a fare colazione.

“Allora carotina, la vuoi sapere la novità?” domanda Louis estraendo il vecchio Nokia dalla tasca dei jeans abbastanza stretti che mettono perfettamente in mostra il suo posteriore che sembra essere stato creato da Giotto in persona ma… ok, Jamie, torna seria.

“Avanti, spara Tommo” rispondo prendendo il libro di inglese e chiudendo di colpo l’armadietto; lui inizia a smanettare con il cellulare e inizio già col sospettare di cosa si tratti la novità

“Ieri sera Allyson ha scritto a Frank dicendogli che lei e il suo presunto fidanzato hanno litigato a causa di una biondina spocchiosa e antipatica. E sì Jamie, la biondina spocchiosa e antipatica sei tu” dice tranquillamente. No ma… vuole morire adesso o adesso? Non mi faccio problemi ad uccidere sia Allyson che il mio migliore amico nonché nuovo e finto fidanzato.

“Come scusa? Perché avrebbero litigato a causa mia?!” urlo attirando l’attenzione di qualche passante ancora mezzo addormentato che mi fissa come per dirmi “Fatti curare da uno bravo, tesoro”, ma li ignoro mentre continuo ad organizzare mentalmente diversi tipi di torture che potrebbero uccidere brutalmente, lentamente e dolorosamente Allyson.

“A quanto pare è gelosa del fatto che ieri sera Harry sia venuto a casa tua, e ci sia rimasto anche fin troppo del previsto” risponde Lou alzando le spalle scrollandole leggermente; ohohoh bene bene Jamie, ricordati di organizzare la costruzione di una statua in tuo onore.

“Non è colpa mia se Niall è peggio di me nel farsi la doccia!” no Jamie, in realtà si che è colpa tua ma è solo un piccolo dettaglio che puoi permetterti di omettere o nascondere; “E poi come diavolo si permette quell’oca starnazzante di chiamarmi spocchiosa e antipatica?!” sbraito nuovamente agitando le braccia furiosa. Se c’è una cosa che odio con tutta me stessa è quando una persona mi giudica senza nemmeno conoscere il mio nome.

“Piccola Jamie tu non sei per niente spocchiosa e antipatica, sennò sai perfettamente che te l’avrei detto. Penso sia solo gelosa di te” ammette Louis abbracciandomi dolcemente, naturalmente sta cercando di frenare i miei istinti omicidi e, stranamente, ci sta riuscendo perfettamente. “Comunque sta di fatto che grazie a te, io e Allyson ci siamo avvicinati visto che Frank l’ha consolata perfettamente” lo sento ridere mentre il suo petto spiaccicato sulla mia faccia si alza e si abbassa velocemente. Le risate di Louis si bloccano di colpo quando sentiamo la suoneria del Nokia provenire dalla tasca dei suoi jeans; lui mi libera immediatamente dall’abbraccio e lo estrae con un sorriso a 36 denti stampato in viso; ma nel leggere il messaggio il suo sorriso lentamente svanisce fino a formare un’espressione seria e dispiaciuta sul suo volto. Immediatamente gli afferro il cellulare dalle mani e leggo il messaggio da parte di quella ragazza che penso prenderò molto presto a sberle

Ehi Frank ascolta, ti ringrazio di tutto

Ma penso non ci convenga sentirci più. Allyson.

Alzo lo sguardo e fisso Louis dispiaciuta; per una volta si era avvicinato alla ragazza da lui amata e lei ha pensato bene di finire tutto così, senza una spiegazione o motivazione.

“Ehi carotino, sta tranquillo, troveremo un altro modo, te lo prometto” lo abbraccio forte stampandogli un lungo bacio sulla guancia con schiocco finale. Lui ride allegramente e finalmente riconosco il mio Louis Tomlinson.

“Ehi Jamie! Louis giusto?” riconosco immediatamente la voce di Harry e mi volto giusto in tempo per vederlo arrivare mano nella mano con Allyson Strongold, sorridendo entrambi. Immediatamente lancio il vecchio Nokia nelle mani di Louis che lo afferra al volo e lo infila nella tasca dei jeans, sorridiamo entrambi alla coppietta che risponde.

“Allora, come state?” domanda Harry sorridendo cordiale mentre Allyson mi fissa in cagnesco e io rispondo senza problemi sostenendo il suo sguardo pronta per saltarle addosso e intraprendere una rissa nei corridoi.

“Oh benissimo, Styles” risponde Louis cingendomi le spalle con un braccio e stringendomi forte a lui, inespressivo nei confronti di Harry che in fin dei continua a stare con la ragazza che gli piace; diciamo che lui odia Harry mentre io odio Allyson, semplice no?

“Oh… anche noi grazie. Comunque stavamo pensando che magari potremmo organizzare un’uscita a quattro, magari domani sera? Una cena nel ristorante in centro, potrebbe andarvi bene?” domanda Styles e naturalmente i miei occhi s’illuminano d’immenso. Stringo forte la mano di Lou per fargli capire che per me va bene e lui me la stringe due volte per darmi conferma; amo il nostro modo di parlarci senza neanche il bisogno di usare la voce.

“Sarebbe perfetto per le 20. Adesso scusateci ma dobbiamo andare a lezione, ci vediamo” risponde Louis sorridendo dolcemente a Allyson che stranamente e fortunatamente risponde al sorriso, al contrario sorrido a Harry che risponde a sua volta facendomi anche un veloce occhiolino, avvampo immediatamente distogliendo lo sguardo.

“Allora a domani sera” dice poi Allyson fulminandomi con lo sguardo, le sorrido falsamente

“A domani” le mando un bacio volante per poi voltarmi con Louis e insieme ci dirigiamo verso l’aula di inglese.

 

 

“Quindi, qualche piano diabolico per domani sera, amore mio?” domanda Louis avvicinandosi a me sussurrando per non farsi beccare dalla professoressa di inglese intenta a spiegarci non so bene cosa. Sbuffo leggermente e mi stendo lungo il banco appoggiando la testa sul braccio e voltandomi verso Tomlinson sorridendogli malignamente.

“Onestamente no…” rispondo sinceramente non avendo la più pallida idea di cosa poter fare per domani; lui mette su un piccolo broncio per poi imitare la mia posizione. Insieme ci mettiamo a riflettere su cosa possiamo combinare durante la cena di domani sera. Effettivamente cosa si potrebbe fare? Andiamo è praticamente impossibile riuscire a combinare qualche cosa di diabolico per farli lasciare, se ci tengono costantemente sott’occhio.

“Non so… potremmo litigare davanti a loro?” propone Louis facendo una splendida smorfia che rischia di farmi scoppiare a ridere davanti a tutta la classe e alla professoressa

“E spiegami cosa c’è di perfido?” domando sarcastica roteando gli occhi, lui sbuffa sonoramente procurandosi così una veloce e penetrante frecciatina da parte della professoressa di inglese.

“Allora proponi qualche cosa tu, genio” risponde seccato roteando gli occhi; no vabbè dai potrebbe pensarci anche lui che io non mi offendo né! Anche se… se le sue idee sono simili a quella avuta in precedenza, meglio se ci penso io.

“Beh non so…”

“Tomlinson, Benson! Smettetela di parlare oppure vi mando in presidenza!” sbotta la prof facendoci scattare sull’attenti entrambi. La osserviamo mortificati e per il resto della lezione continuiamo a rispondere alle sue domande per l’interrogazione a sorpresa.

 

 

Scendo dalla vespa di Lou e dopo averlo salutato corro in casa visto che sta piovendo a dirotto. Apro la porta velocemente e butto la cartella in un angolo indefinito del salotto procurando così un sonoro tonfo. Mi dirigo in cucina dove trovo Niall intento a bere una tazza di cioccolata calda, gli stampo un bacio sulla guancia e gli frego da sotto il naso la tazza bevendo un sorso e appoggiandomi contro il marmo del cucinino; lui sorride amaramente

“Si prego prendi pure la mia cioccolata, scimmietta” dice sarcasticamente, rido leggermente

“Oh grazie mille cercopiteco” rispondo sospirando. Nonostante la faccia esilarante di mio fratello, sono ancora pensierosa; nonostante le cinque ore passate a scuola io e Louis non siamo ancora riusciti a trovare qualche cosa di malefico per la coppietta con la quale saremo domani a cena. Niall però, se ne accorge immediatamente

“Avanti scimmietta, spara. Che ti preoccupa?” domanda accavallando le gambe e portandosi le braccia al petto, proprio come uno psicologo; beh, ovvio lui studia psicologia all’università quindi, è normale che abbia già l’aspetto e la postura di uno psicologo. Certo che però Niall, io, non ce lo vedo proprio come psicologo! Insomma è esilarante, anche se sicuramente con i suoi modi di fare riuscirebbe tranquillamente a risolvere ogni problema mentale.

“Storia complicata” rispondo mordendomi il labbro; insomma come faccio a spiegare a Niall che io e Lou vogliamo far lasciare Harry e Allyson ma, sfortunatamente, non sappiamo cosa inventarci per la cena alla quale siamo stati invitati da loro?

“Tranquilla scimmietta, sono pronto ad ascoltare” risponde tranquillamente sorridendomi amorevolmente e io, a quel sorriso, mi sciolgo del tutto. Prendo una sedia e mi posiziono davanti a lui bevendo ancora un sorso di cioccolata calda; inizio a raccontargli tutto per filo e per segno mentre lui se ne sta zitto ad ascoltare, di tanto in tanto annuisce come per farmi capire che, per lo meno, non sta perdendo neanche una frase del mio complicato e lungo discorso pieno di colpi di scena e scene abbastanza esilaranti. Finito il poema omerico, rimango in silenzio e lo stesso fa lui, fissando attentamente il pavimento quando, di punto in bianco alza lo sguardo e mi scruta con quei suoi occhi tremendamente simili ai miei; azzurri come il ghiaccio.

“Direi che comunque è una storia interessante, scimmietta. Ma… tu e Lou avete pensato di non fare nulla? Voglio dire, perché non provate a mostrarvi indifferenti al fatto che quei due stiano insieme? Insomma, magari uno dei due si è accorto di non essere del tutto indifferente a uno dei due; ma sono convinto del fatto che se fate finta di nulla e vi comportate come una vera coppia, o Allyson o Harry oppure entrambi, si accorgeranno di voi” propone Niall serio, effettivamente quel cercopiteco di mio fratello non ha tutti i torti! Gli sorrido entusiasta e gli stampo un lungo bacio sulla guancia ringraziandolo in tutte le lingue che conosco, lui sorride soddisfatto mentre afferro il telefono e compongo il numero di Louis pronta per informarlo dell’idea avuta da Niall ma che, magicamente, diventa mia. Naturalmente, anche lui è d’accordo. Bene, direi che per domani sera io e Lou siamo pronti per la missione “Come farli lasciare in 10 giorni!”


 

Des and Sara's Corner.
Eccoci :D Ok, diciamo che questo capitolo ci piace abbastanza u.u
Ma comunque lasciamo sempre tutti i pareri a voi, carissime lettrici :)
Beh, vi informiamo che non sappiamo quando riusciremo ad aggiornare visto che Sabato, povere sfigate le quali siamo, ci interrogano di biologia -.-" e se non portiamo a casa almeno un 6... la nostra vita è finita (sembra una cosa ridicola, ma.. insomma per chi fa biologia e odia la materia, ci può capire perfettamente u.u)
However and Anyway,
ringraziamo le splendide persone che hanno recensito questa pazzia di FF :')
e naturalmente a chi l'ha messa tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una foto di Jamie:

Una di Louis:

E una di Niall:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 6
*** Giorno 5. ***





 

Giorno 5.

Posso assolutamente confermare il fatto di essere letteralmente esausta. È da più o meno due ore che io e Louis siamo chiusi in camera mia per prepararci psicologicamente per la serata che ci aspetta oggi. Entrambi abbiamo deciso di saltare la scuola questa mattina e Lou, puntuale come un orologio svizzero è arrivato a casa mia alle 9.00 precise fornito però di 4 tazze di caffè (tre per me e una per lui) e un vassoio intero pieno di ciambelle. Giuro di adorare il mio migliore amico. Comunque, sta di fatto che in due ore non siamo ancora riusciti a concludere nulla; insomma io e Louis non riusciremo mai e poi mai a sembrare una vera coppia seria. Andiamo come possiamo? Ogni due per tre finiamo con l’essere in disaccordo e col mandarci a quel paese a vicenda.

“Jamie? Jamie mi stai per lo meno considerando?” domanda Louis sventolandomi una mano davanti agli occhi; ritorno sulla terra e lo fisso con aria spaesata e scuoto lentamente la testa bevendo un sorso di caffè.

Lui sbuffa leggermente e si passa una mano tra i capelli tirati all’indietro e sorride lievemente socchiudendo gli occhi. Mi perdo un secondo nel fissare la figura di Louis; il viso magro ma splendido, le labbra sottili e rosee ricoperte da una leggera barbetta che gli dà un’aria da ragazzo maturo, gli occhi né grandi né piccoli di un azzurro quasi indescrivibile, i capelli color castano chiaro quasi tendente al miele pettinati all’indietro e leggermente spettinati. Posso confermare che Louis e Harry sono due ragazzi completamente diversi ma splendidi a loro modo. No, un secondo, ho appena confermato che Louis è splendido? E l’ho addirittura paragonato a Harry? Harry Styles? Oh mamma. Lancio un urlo liberatorio e faccio saltare Louis dalla sedia.

“Ma sei scema o cosa?!” urla lui fissandomi spaventato, sbuffo e mi alzo dal letto iniziando a camminare per la stanza

“Cosa Louis, cosa!” gli urlo contro agitando le braccia. Onestamente non so nemmeno che mi sia preso, molto probabilmente il fatto di rimanere chiusa in una stanza per ore con Louis, mi manda in panico. Che poi, non riesco a capire il motivo, visto che ci sono sempre rimasta sin da quando ero una piccola pargola in fasce. Eppure, non riesco a capire il perché, da quando è iniziata questa storia del far lasciare l’ornitorinca e l’adone greco, non posso fare a meno di provare una leggera gelosia nei confronti di Louis e… anche delle strani sensazioni quando magari preso Lou per mano o lo abbraccio.

-No Jamie, sicuramente è solo amore fraterno. Si certo è la spiegazione più logica- penso mentre mi avvicino alla finestra intenta ad osservare lo splendido giardino ben tenuto del mio vicino di casa, completamente diverso dal mio che è completamente pieno di piantine finte e che viene tagliato di rado.

“Si può sapere che diavolo ti prende, carotina?” domanda Lou cingendomi la vita con le sue mani, scrollo le spalle

“Solo un po’ stressata, per questa sera” rispondo sorridendo leggermente e facendo così sorridere anche lui che, per farlo apposta, mi pizzica i fianchi facendomi un leggero solletico.

“Andiamo Jamie, sono sicuro che andrà tutto bene. Va bene che io e te non riusciremo mai a stare insieme ma… siamo ottimi attori e poi, si beh, saremo perfetti” sussurra abbracciandomi dolcemente e posando il suo mento sulla mia spalla. Un leggero fastidio allo stomaco mi costringe ad allontanarmi da lui; possibile che la voglia di vomitare mi abbia assalito così di punto in bianco?!

“Scusa Lou, torno subito” dico uscendo di corsa da camera mia e fiondandomi in bagno pronta per accovacciarmi davanti al gabinetto ma, fortunatamente, nulla. Sospiro e mi posiziono davanti allo specchio dove noto con dispiacere di essere parecchio pallida e con delle occhiaie che potrebbero fare tranquillamente invidia a quelle di venti panda giapponesi. Decido di sciacquarmi velocemente la faccia e mi lego i capelli in una treccia disordinata per poi tornare in camera mia. Immediatamente Lou mi fissa attentamente scrutandomi con occhio vigile da capo a piedi. Il suo sguardo addosso, non so perché, mi mette in soggezione e quasi in imbarazzo.

“Ehi carotina, mi stai facendo preoccupare. Sicura che vada tutto bene?” domanda avvicinandosi a me e accarezzandomi lentamente una guancia, annuisco lentamente

“Tommo te l’ho detto, sono solo agitata per questa sera” rispondo sedendomi ai piedi del letto e lui, naturalmente, si siede vicino a me sorridente come al solito.

“E va bene Jamie, ripeti con me: io sono Jamie Benson, e sono la finta ragazza di Louis Tomlinson” dice seriamente e io, non so bene per quale motivo lo ripeto tirando un profondo respiro; Lou mi prende saldamente le mani

“E siamo due perfetti attori e questa sera riusciremo a far credere sia ad Allyson che a Harry che siamo fidanzati” dice e io ripeto prontamente chiudendo gli occhi proprio come fa lui

“E devo stare tranquilla, perché sono sicura del fatto che se cadrò, ci sarà Louis pronto a prendermi e farmi rialzare” dice e io non posso fare a meno di aprire gli occhi di colpo

“Davvero?” domando stupita, lui apre leggermente l’occhio destro e mi sorride dolcemente

“Niente domande, ripeti e basta” sussurra facendomi la linguaccia, arriccio le labbra e faccio proprio come mi dice.

“E per finire, questa sera andrà tutto bene e devo stare tranquilla e, sarò io a pagare la cena a Louis questa sera” dice lasciandosi scappare una leggera risata e di tutta risposta gli arriva una cuscinata in faccia. Come da copione finiamo col ridere entrambi come due cretini.

 

 

 

Non avrei mai pensato che una buona volta sarei riuscita ad indossare quell’imbarazzante ma adorabile vestito che Niall e mio cugino Liam mi avevano regalato per il mio diciassettesimo compleanno e, con mio stupore, nonostante sia cresciuta di un anno, mi vada ancora bene. Che poi, in fin dei conti non è poi così tanto imbarazzante, solo che io e gli abiti veramente femminili non siamo poi andati così tanto d’accordo. Mi controllo velocemente allo specchio osservando il vestitino bianco che arriva fino a metà coscia da me indossato e controllo i capelli tenuti metà legati e metà sciolti; ai piedi fortunatamente mi sono state concesse delle ballerine basse ma comunque scomode come delle decolté. Già, perché sfortunatamente questo abbigliamento classico e da brava bambina non sono stati decisi da me ma, per la prima volta in vita loro, Louis e Niall hanno collaborato a vicenda per decidere cosa avrei dovuto indossare.

Fortunatamente però, il trucco l’ho deciso io e quindi mi sono limitata a una lieve riga tracciata dalla mia fedelissima matita nera nella lima inferiore degli occhi e una passata veloce di mascara; ammetto però di aver dovuto esagerare parecchio con il fondotinta per riuscire a coprire il tremendo pallore che mi accompagna da questa mattina. Sorrido leggermente soddisfatta e continuo ad osservarmi attentamente allo specchio fino a quando qualcuno non bussa alla porta di camera mia.

“Avanti!” urlo voltandomi di scatto giusto in tempo per vedere Niall entrare in camera mia e, soddisfatta, lo vedo sorridermi dolcemente

“Sei splendida” dice senza guardarmi negli occhi. Effettivamente io e mio fratello non siamo mai stati quei parenti che si fanno complimenti ogni due per tre o che si dimostrano affetto ogni singolo secondo di ogni singolo minuto di ogni singola ora di ogni singolo giorno. Solo… raramente, qualche complimento sincero ci scappa, ma nessuno dei due riesce a farlo direttamente. E, onestamente, è una delle cose che adoro sia di me che di Niall.

“Grazie cercopiteco” rispondo sorridendogli, lui scrolla le spalle

“Guarda che è arrivato Louis e, stranamente, è in macchina” risponde facendomi un veloce occhiolino e uscendo di corsa dalla camera per rintanarsi nella sua. Lo ringrazio e dopo aver afferrato di corsa la borsetta e la giacca, scendo di corsa e mi fiondo nella macchina di Tomlinson che, non appena mi vede, spalanca la bocca manco avesse visto la vergine Maria in spirito. Mi giro verso di lui corrugando la fronte

“Nessun commento Tomlinson, parti e muoviti che siamo in ritardo” dico leggermente seccata poi, però, mi lascio scappare un sorrisino e lui dopo aver sorriso maliziosamente parte in quinta e, dopo una 30 di minuti arriviamo davanti al ristorante stabilito da Harry e Allyson i quali, sono già davanti all’entrata. Non posso che rimanere stupita dall’eleganza del ristorante e, sicuramente, non è di certo quel tipo di ristorante dove spendi poco per mangiare una pizza dove di solito andiamo io, Niall, Louis e la sua famiglia andiamo solitamente a cena. Dev’essere sicuramente quel tipo di ristorante che come antipasti ti portano piatti di caviale e champagne al posto dei grissini e dei bicchieri d’acqua semplici. Bene, inizio già col sentirmi agitata e la nausea che mi aveva tormentata per tutto il giorno ritorna.

“Andiamo Jamie” dice Louis prendendomi per mano e sfoderando uno dei suoi meravigliosi sorrisi incoraggianti che mi tranquillizzano quasi sempre; tiro un profondo respiro e mi incammino mano nella mano con Louis verso la coppietta che si lancia frecciatine e ci scruta da capo a piedi.

“Eccovi! Ciao Jamie” dice Harry non appena li raggiungiamo, gli sorrido lievemente, “Ciao Louis” prosegue distogliendo lo sguardo da me e posandolo velocemente su Louis e poi su Allyson che sta sorridendo come un’oca a Louis.

“Styles. Ciao Allyson” risponde Louis sorridendole dolcemente. Non nego il fatto che mi andrebbe di tirare una gomitata nello stomaco a lui e una ginocchiata a lei ma… reprimo l’impulso e sorrido allegramente a Harry che mi sta fissando leggermente.

“Ciao Harry. Strongold” dico per poi trascinare Louis all’interno del ristornate seguiti da Harry e Allyson che, noto con mio piacere, non si tengono nemmeno per mano. Il cameriere ci accompagna fino al tavolo da noi prenotato, mi posiziono vicino a Louis e di fronte ad Harry che si siede di fianco ad Allyson la quale è proprio davanti a Tommo.

 

 

Devo ammettere che comunque la cena non stia andando poi così tanto male. Quasi nessuno parla troppo concentrati sul meraviglioso e delizioso cibo che ci si presenta davanti. C’è da dire che comunque questo è sicuramente meglio della pizza che ci servono comunemente nei ristornati nei quali andiamo io e Louis anche se, qui mi sento nettamente imbarazzata e fuori luogo. Arrivati però al dessert, non capisco perché Allyson decide di aprire la sua boccaccia e farle prendere un po’ d’aria, visto che non le bastava aprirla solo per infilarci dentro le forchettate di pasta o carne.

“Allora, Lamie, da quanto state insieme?” domanda sorridendo dopo aver ingoiato il suo pezzo di tiramisù. La fisso come se fosse un extraterrestre appena sceso dallo spazio.

“Lamie?” domando scioccata e lei mi fissa in modo omicida quasi volesse farmi prendere fuoco qui da un momento all’altro per poi scoccare la lingua e sorridere scuotendo la testa lentamente

“Cara, Lamie sarebbe Louis e Jamie. I vostri nomi messi insieme. Ma tralasciamo. Allora, da quanto state insieme?” domanda nuovamente poggiando i gomiti sul tavolo e osservandoci attentamente. Io e Louis deglutiamo sonoramente

“Otto mesi” dico in contemporanea a Louis che però afferma che stiamo insieme da un anno; ci lanciamo un’occhiatina

“Volevo dire un anno” mi correggo ma lo stesso fa Louis affermando che stiamo insieme da otto mesi. Un’altra occhiatina e in contemporanea ci mordiamo in labbro inferiore nettamente imbarazzati

“Naturalmente vogliamo dire che stiamo insieme da un anno e otto mesi” dico precedendolo di poco e sorridendo tranquillamente a Harry e sorridendo superficialmente ad Allyson la quale ricambia senza nessun problema.

“Wow! Insomma è tantissimo tempo. Anche se devo ammettere di non essermene mai accorto” dice Harry sorridendomi e scrutandomi con quegli smeraldi che ha al posto degli occhi;

“Oh, diciamo che non adoriamo metterci in mostra, vero Lou?” domando poggiando la mano sulla sua, lui me la stringe dolcemente

“Esatto. Non siamo quel tipo di coppia che ama essere sulla bocca di tutti e metterci in mostra magari pomiciando per i corridoi davanti a degli armadietti; noi siamo più intimi e riservati. Loro non sanno del nostro meglio, è una cosa nostra, come un piccolo segreto che ci lega ancora di più” dice per poi stamparmi un veloce bacio sulla guancia facendomi leggermente arrossire. Non avrei mai pensato che delle parole così splendide potessero uscire proprio dalla bocca di Louis. Gli sorrido leggermente abbassando lo sguardo dopo qualche minuto che i nostri occhi si sono incrociati.

“Cavolo Louis, che splendide parole” si lascia scappare Allyson osservando Louis quasi con desiderio, “Comunque, avresti voglia di accompagnarmi fuori per una sigaretta, Louis? Sai, Harry non apprezza il fatto che io fumi. A voi due non dispiace vero?” prosegue Allyson sorridendo sorniona e alzandosi dalla sedia infilandosi il cappotto.

“Assolutamente no, andate pure” rispondiamo io e Harry all’unisono e così Louis si alza e segue l’ornitorinca fuori dal ristorante lasciando così me e Harry da soli.

“Allora, come va con Allyson?” domando dopo un lungo e quasi interminabile momento di silenzio sollevatosi tra me e Harry, lui sorride amaramente abbassando lo sguardo

“Hai per caso una domanda di riserva? Mi va bene anche se mi chiedi che numero porto di scarpe o che shampoo uso” dice lasciandosi scappare una risatina “Che poi, se ti interessa porto il 44 e uno sunsilk” aggiunge ridendo molto più sonoramente e facendo così ridere anche me.

“Harry, non pensavo fossi così divertente. Comunque, se c’è qualche cosa che non va, insomma anche se non ci conosciamo da molto io comunque posso provare ad aiutarti” dico complimentandomi con me stessa per lo splendido discorso che sono riuscita a formulare senza balbettare neanche una volta. Lui mi sorride dolcemente

“Grazie mille Jamie. Insomma, credevo che Allyson fosse diversa e invece… credo ormai di aver già capito che sta con me solo per la mia popolarità. Poi l’ho sorpresa mentre messaggiava con un altro e poi… insomma ti ha anche chiamata con degli appellativi che non ti si addicono per niente!” dice e noto che si sta parecchio agitando perciò inizio a ridere sonoramente trasportando anche lui.

“Harry, onestamente per gli appellativi, me ne frego altamente. Per il resto, dovete chiarire voi” dico sfiorandogli leggermente la mano e con mia grande sorpresa lui l’afferra stringendola saldamente

“Sai Jamie, con te riesco a ridere e ad essere me stesso. Sei strana come ragazza ma penso tu sia vera, e non finta come la maggior parte delle altre ragazze” mi sorride dolcemente strofinando il suo pollice sulla mia mano e non posso fare a meno di sorridere avvampando leggermente.

“Grazie Harry” rispondo sentendomi la voce mancare a causa dell’agitazione. Noto che Harry continua ad avvicinarsi a me sporgendosi pericolosamente verso le mie labbra osservandole con lo sguardo, fino a quando le sue non si posano per due secondi sulle mie, non realizzo il fatto che Harry Styles abbia seriamente tentato di baciarmi e che io sono stata talmente cretina da allontanarmi da lui.

“Scusa Harry io… insomma non so perché ma…” inizio a balbettare alzandomi di scatto dalla sedia, lui abbassa lo sguardo imbarazzato

“No scusami tu. Stai con Louis e si vede che state bene insieme e che c’è amore. Solo… mi era sembrato di interessarti e boh, credo che magari tu possa piacermi” dice alzando lo sguardo verso di me

“Ma neanche mi conosci” ammetto sorprendendomi di quanto mi senta sicura di me stessa in questo momento, Harry sorride

“Hai ragione, ma sento che sei vera e sincera” risponde alzandosi a sua volta

“Invece Allyson?” domando e lui ride leggermente

“Con Allyson non è mai stata una cosa seria” dice sorridendo lievemente e spettinandosi leggermente i capelli. Ora non posso fare a meno di darmi della vera e propria cogliona visto che non mi sto gettando a peso morto tra le sue braccia, visto che il vero Harold Edward Styles mi sta comunque dicendo che mi trova una persona interessante e vera; eppure non riesco a capire il motivo per il quale io gli stia rispondendo in questo modo. È un po’ come se stessi… scappando?

“Ma scusa, non avrei dovuto. Alla fine stai pur sempre con… Tomlinson” sussurra afferrando il conto che il cameriere ci ha appena portato, estraggo il portafogli dalla borsa ma lui mi blocca con un gesto della mano porgendo la sua carta di credito al cameriere.

“Harry ascolta…” inizio non sapendo bene cosa dire ma lui, con sguardo leggermente cupo, mi zittisce e sorride lievemente

“Ho sbagliato, non avrei dovuto, scusa” e così dicendo riprende la sua carta di credito e si dirige verso l’uscita del ristorante seguito da me che gli cammino a qualche passo di distanza. Quando usciamo troviamo comunque Louis e Allyson intenti a ridere sonoramente, anche se non appena ci vedono si zittiscono molto probabilmente notando le nostre espressioni. Mi fiondo tra le braccia di Louis e lui, stupito, mi abbraccia.

“Tutto bene, carotina?” sussurra al mio orecchio e io, cercando di non farmi vedere gli rispondo negativamente; naturalmente ricevo un’occhiata poco piacevole da Allyson e lo stesso riceve Lou da parte di Harry.

“Beh, grazie mille per la cena e la compagnia ragazzi. Ci vediamo domani a scuola, buona notte” aggiunge Tommo sorridendo dolcemente ad Allyson mentre a Harry lancia una veloce occhiata; mi limito a sorridere lievemente ad entrambi mentre con Louis mi allontano verso la macchina.

“Avanti, raccontami tutto” dice Tomlinson partendo a velocità moderata e accompagnandomi a casa. Sospiro profondamente e gli racconto tutto per filo e per segno. Certo che… si può sapere quanto cazzo sono cogliona?!


 

Des and Sara's Corner.
Bene, ragazze, siamo riuscite ad aggiornare anche questa! ;D Yeah buddy u.u
Ma non possiamo dilungarci molto con il nostro angolino perchè a breve dobbiamo correre a prepararci per una cena e dobbiamo ancora farci la piega a vicenda, decidere cosa indossare e come truccarci D: ahahahah.
Quindi, girls, lasciamo i pareri a voi ;D fateci sapere che ne pensate, magari con una recensione? :3
Ok, vi lasciamo con una foto di Jamie:

Una di Louis:


Una di Harold:

E una di Allyson:

 Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 7
*** Giorno 6. ***





 

Giorno 6.

Ho sempre amato la domenica. Insomma posso dormire fino alle 2 del pomeriggio, fare colazione alle 2.30 del pomeriggio con ciambelle e cappuccino e pranzare alle 4 del pomeriggio per poi uscire e stare in giro per tutto il tempo che mi pare senza dovermi preoccupare di dover studiare o fare qualche compito per il giorno seguente. Cenare naturalmente alle 9 di sera e andare a dormire a mezzanotte se non più tardi; ahhhh che piacere! Quasi non ci posso credere che sia veramente domenica

“Jamie! Ma stai ancora dormendo?! Svegliati!” urla Niall entrando di colpo in camera mia e sbattendo la porta; spaventata salto dal letto e controllo il calendario. Oh porco cazzo è sabato e devo correre a scuola!

“Minchia di una minchia!” urlo alzandomi immediatamente e dirigendomi di corsa in bagno per prepararmi. Con una velocità incredibile riesco comunque ad essere pronta ad un orario decente anche se, disgrazia vuole, non riesco nemmeno a fare colazione che devo correre a scuola. Mentre sto correndo come una furia, giusto per farvi capire potrei fare tranquillamente invidia a Bolt, mi sento suonare il cellulare dalla tasca e lo estraggo molto agilmente e senza neanche guardare chi possa essere, rispondo.

“Ehi carotina, dove minchia sei?” domanda la voce di Louis dall’altro capo del cellulare,

“Se te lo dico non mi credi” rispondo con voce molto affannata a causa della corsa da vera maratoneta, Tomlinson ride leggermente

“Oh! Ti prego dimmi che sei su Marte! Mi piace Marte sai, insomma è bello rosso e pieno di sabbia. Almeno credo ci sia della sabbia, non ne sono sicuro visto che non ci sono ma stato. In tal caso, se sei su Marte mi porteresti della sabbia? Sempre che ci sia” oh ma signore come cacchio fa questo ragazzo a sparare così tante minchiate in un solo discorso?!

Sbuffo, “No Louis, non sono su Marte” rispondo svoltando l’angolo e riuscendo ad intravedere l’istituto scolastico

“Ah! Allora sei su Venere? Insomma anche Venere non mi dispiace sai, è il pianeta dell’amore! Oh cavolo Jamie ma sai che cosa mi è appena venuto in mente? Ti ricordi quando eravamo fissato con Sailor Moon?” domanda allegro Louis quando entro a scuola

“No momento, tu eri fissato con quelle là!” rispondo ricordando quanto me lo avesse fatto odiare quel cartone. Insomma possibile che un ragazzo possa essere così fissato con delle ragazze che si trasformano in paladine della giustizia?

“Si vabbè dettagli. Comunque, dov’è che sei?” domanda e immediatamente me lo trovo davanti voltato di spalle

“Dietro di te idiota” dico e lui immediatamente si volta sorridendomi

“Eccoti! Allora, come stai?” domanda stando ancora al telefono, sto per rispondere ma quando realizzo che sembriamo due idioti completi, riaggancio infilando il cellulare il tasca. Lui ci rimane male fissando il cellulare

“Comunque, devo dirti una cosa incredibile!” urla eccitato abbracciandomi di scatto mentre la campanella di inizio lezione suona, ma a quanto pare lui non ha intenzione di lasciarmi andare da quell’abbraccio molto poliposo.

“Louis, sto aspettando” rispondo notando che comunque Lou non ha ancora detto una parola da quando mi ha abbracciata, lui ride sonoramente staccandosi da me e prendendomi la tracolla e poggiandosela sulla sua spalla. Come mai così servizievole, Tomlinson? Vabbè, almeno non devo portare tutto quel peso su una spalla.

“Indovina un po’? Allyson e Harry ci hanno invitati ad una festa, proprio questa sera! E me lo sento, questa sarà la sera buona per farli lasciare! E… ho già un piano in mente” sussurra l’ultima frase visto che siamo appena entrati in classe e, fortunatamente, la professoressa non è ancora arrivata.

 

“Quindi, ragazzi, avete capito? Insomma non è complicato! Andiamo, Benson mi spieghi in cosa consiste la divisione cellulare” dice la Prof fissandomi speranzosa e io, credetemi, cado completamente dalle nuvole. Insomma, ho ascoltato tutta la spiegazione (anche perché questa bravissima donna, non ha tolto gli occhi di dosso né a me, né a Louis), peccato che nonostante l’attenzione io non abbia capito una beata casa di quello che abbia detto sta qua. Mi passo distrattamente una mano tra i capelli spettinandoli leggermente mentre chiedo aiuto a Louis con uno sguardo; il mio migliore amico inizia a cercare le risposte sul libro e, con un segnale del tutto segreto riesce a suggerirmi tutto facendomi così rispondere. Finalmente la professoressa smette di concentrarsi su noi due e inizia a torturare altri due nostri compagni, così io e Louis possiamo parlare del suo colpo di genio occasionario.

“Allora carotino, spara” sussurro appoggiando la schiena contro il muro e voltandomi verso di lui; Tommo lancia una veloce occhiata ad Allyson, la quale effettivamente lo sta fissando attentamente. Noto che anche Harry mi sta guardando. Oh cavolo, Harry. Ancora non riesco a capacitarmi del fatto di essermi comportata in quel modo ieri sera; che diavolo mi aveva messo Niall nella tisana?! Oh si scommetto mi aveva drogata! Perché, insomma, è l’unica spiegazione plausibile per il mio comportamento. Perfetto, così quando Harry mi chiederà il motivo del mio strano comportamento, potrò confermare che ero sotto effetto di droghe pesanti a causa di mio fratello; geniale, decisamente geniale!

“Che ne pensi?” domanda Louis soddisfatto del suo discorso che però, io, troppo concentrata nel trovare una spiegazione credibile e accettabile, non abbia ascoltato per niente. Cacchio, certo che la mia soglia di concentrazione è proprio pessima; dovrò lavorarci su. Louis mi sventola una mano davanti agli occhi e io ritorno a concentrarmi su di lui.

“Mi spiace Tommo ma… mi sono distratta” ammetto sorridendogli amorevolmente e lui sbuffa alzando gli occhi al cielo; dopo aver finto di sbattere la testa sul banco per la disperazione, si ricompone e con molta pazienza mi rispiega tutto.

“Sicuramente Allyson o Harry si ubriacheranno e, quando uno dei due sarà completamente ubriaco, o io o te ci metteremo davanti al presunto ubriaco fino a quando non ci bacerà e… proprio in quel momento quello non ubriaco lo vedrà perché o io o te lo porteremo lì. Semplice, no?” conclude Louis nuovamente soddisfatto portandosi le braccia al petto. Si, Louis, l’importante è esserne convinti. Insomma, nonostante il suo discorso molto, e ci tengo a precisare molto, complesso riesco comunque a capire la sua idea. Devo ammettere che comunque non è male e direi decisamente perfetto!

“Oh Tommo! Adoro quando sei così intelligente!” sussurro scattando in avanti e gettandogli le braccia al collo stampandogli piccoli baci sulle guancie. Noto, comunque, che sia Allyson che Harry ci stanno fissando in malo modo; che siano gelosi?

 

 

“Avanti, dimmi che ne pensi!” urlo voltandomi di scatto verso Louis troppo impegnato ad osservare il modo in cui lui è vestito, piuttosto che concentrarsi su di me che, come ogni ragazza che deve prepararsi per andare ad una festa, sto andando in panico. Tomlinson sembra concentrarsi per qualche secondo su di me e, dopo un veloce sorriso e un cenno del capo, torna ad osservarsi attentamente. Devo comunque ammettere che Louis questa sera è terribilmente da stupro; indossa un paio di jeans rossi che gli arrivano fino alle caviglie, una camicia blu a maniche lunghe abbastanza attillata (giusto per intenderci, mette perfettamente in mostra il suo fisico molto perfetto) con delle bretelle, ai piedi delle Tom’s bianche. I capelli sempre scompigliati e portati all’indietro e, nonostante io sia in disaccordo, si è fatto la barba.

“Tommo, la smetti o no?! Andiamo dì qualche cosa!” gli urlo in faccia per evitare di concentrarmi anche fin troppo sul suo abbigliamento da stupro; lui sussulta e mi lancia un’occhiataccia

“Jamie non hai ancora capito che mi sto concentrando su me stesso per non saltarti addosso?! E che cazzo!” urla allontanandosi dallo specchio agitando le braccia come un pazzo; non posso fare a meno di farmi spuntare un sorrisino sul volto… mi salterebbe addosso. No, un secondo, ha appena detto che mi salterebbe addosso! Cercando di non inciampare a causa di questi trampoli prestatimi da Lottie, la sorella minore di Louis (si, abbiamo lo stesso numero e la cosa mi imbarazza parecchio), mi avvicino a lui e gli tiro un sonoro coppino che gli fa chinare la testa

“Ma sei scema?!” sbraita portandosi una mano dietro il collo e fissandomi in malo modo, mi passo una mano tra i capelli fingendo di fare la snob

“Non si parla così ad una signorina, maleducato” rispondo aprendo la porta di camera mia e uscendoci; lo sento ridere leggermente per poi trovarmelo di fianco dopo neanche un minuto. Si, sono parecchio imbranata con i tacchi e Tommo se ne accorge prontamente prendendomi così sotto braccio per aiutarmi a scendere le lunghe e terribili scale che mi attendono per raggiungere la porta principale.

Proprio mentre siamo a metà il campanello suona un paio di volte di fila e Louis immediatamente mi lascia il braccio correndo verso la porta mentre io, da vera e propria sfigata che sono perdo l’equilibro cadendo per terra con un sonoro tonfo.

“Cazzo minchia di una porca minchia, Louis!” urlo mentre lui apre la porta mostrando così una perfetta visuale di Harry e Allyson insieme davanti a noi. Tomlinson si volta verso di me sorridendomi mentre io, ancora col culo per terra, lo insulto mentalmente anche in ostrogoto.

“Tomlinson. Ehi Jamie, perché sei… per terra?” domanda Harry scostando Louis e correndomi incontro per darmi un aiuto tendendomi una mano e facendomi alzare; mi sistemo i jeans e lo ringrazio sorridendogli

“Un certo coglione mi ha lasciata il braccio per correre ad aprire” rispondo fulminando Lou con lo sguardo ma lui, è troppo impegnato a sorridere come un ebete ad Allyson che risponde prontamente; “Non esistono più i gentil uomini di una volta” aggiungo poi passandomi una mano tra i capelli e avvicinandomi, con fatica, verso Allyson e Louis.

“Magari esistono, sei tu che non li cerchi” sussurra però Harry al mio orecchio procurandomi così un brivido lungo la schiena e facendomi arrossire violentemente, lui sorride e si posiziona di fianco alla sua ragazza mentre io vicino a Louis.

“Allora, che ci fate voi due qua?” domanda Louis afferrando le nostre giacche e porgendomi la mia;

“Per avvisarvi che la festa è stata annullata, quindi che ne dite di un film al cinema?” propone Allyson afferrando la mano di Louis al posto di quella di Harry, tutti e quattro lo notiamo e lei decisamente imbarazzata la lascia immediatamente. Ed ecco che parte quel terribile silenzio imbarazzante che io decisamente non sopporto

“Certo! Andiamo!” rispondo di punto in bianco afferrando Louis per un braccio e trascinandolo fuori mentre Allyson mi sorride riconoscente; no tesoro, non l’ho fatto per te. O forse si? Vabbè poco importa.

“Allyson, ti andrebbe di venire in macchina con me?” domanda poi Louis fissando Harry che immediatamente sorride come per dare il suo consenso e Allyson senza nessun problema sale sulla mini blu di Lou. Si siede al mio posto, proprio vicino a Louis e gli sorride. Jamie, non sei gelosa! E pensa, stai per salire in macchina con Harry!

Sorrido al riccio e mi siedo sulla sua Range Rover mentre lui mette in moto l’auto; per una decina di minuti tra di noi regna il silenzio mentre io continuo a tormentarmi su cosa stiano facendo Louis e l’ornitorinca in macchina. Oh porca vacca e se lei gli sta facendo il lavaggio del cervello? Se gli sta dicendo che comunque io potrei rovinargli la reputazione? Se lo stesse convincendo a non essere più mio amico?

“Scusa per ieri sera, non avrei dovuto fare quello che ho fatto” dice Harry facendomi sussultare

“Che? Ah! No tranquillo, non c’è problema” rispondo, più che altro dovrei chiedergli scusa io per come mi sono comportata ma… no, chiedere scusa non rientra nei miei pregi.

“No davvero Jamie, mi dispiace e… insomma io sto con Allyson e tu stai con Louis… andiamo è sbagliato. Anche se non nego il fatto che tu possa sempre essere nei miei pensieri da quando sono venuto a casa tua ma… ho riflettuto sulle tue parole ed effettivamente non ti conosco bene però”

“Parcheggia sul retro, muoviti!” urlo prendendo il volante nelle mie mani e girando di colpo verso il parcheggio sul retro dove so, non c’è mai nessuno. Harry mi fissa sbalordito ma mi lascia fare finché non parcheggio per bene.

Senza dire una parola mi slaccio la cintura di sicurezza e con molta goffaggine prendo il volto di Harry tra le mie mani e lo bacio; inizialmente i baci sono piccoli e dolci fino a quando le nostre bocche non si socchiudono e le nostre lingue non iniziano a muoversi liberamente cercandosi a vicenda. Dopo una decina di minuti ci stacchiamo, lui mi fissa come se avessi appena fatto uno spogliarello solamente in suo onore mentre invece l’ho solamente baciato

“Non dire una parola, hai capito?!” urlo puntandogli l’indice contro il petto e lui annuisce velocemente con lo sguardo ancora intontito; annuisce velocemente notando sicuramente la mia espressione animalesca e dopo aver annuito velocemente anch’io scendo dall’auto rischiando di cadere per terra a causa di quei trampoli.

 

Des and Sara's Corner.
Yeaaaaah buddy! Siamo riuscite ad aggiornare anche questa ** Ci sentiamo delle faighe u.u
ahahahah anche se, dobbiamo ammettere, questo capitolo ci fa abbastanza schief alla fine ç__ç
ma comunque, il prossimo è già in procedimento e diciamo che come inizio... a noi ci piace (ahahah ricordate quello homosessuale del GF *si, guardiamo il GF perchè ci piacciono le risse che fanno quei poeeretti ;D*) Cooomunque, il prossimo capitolo ci piace abbastanza come inizia :3
Poooi, dobbiamo farvi una domanda IMPORTANTISSIMA gente!
Voi, siete più pro Lamie o pro Hamie? se ce lo fate sapere, con una recensione magari (?) ve ne saremo grate ^-^
However and Anyway,
ringraziamo le splendide persone che hanno recensito questa specie di FF fino a questa specie di capitolo :')
e anche chi l'ha messa tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una picture di Jamie:

Una di Louis:

Una di Harold:

E una di Allyson:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 8
*** Giorno 7. ***





 

Giorno 7.

Louis.

Apro gli occhi per l’ennesima volta passandomi una mano tra i capelli. Sbuffo e osservo l’ora sul display del cellulare. Le cinque del mattino. Mi giro sul lato ritrovandomi il corpo di Jamie di fianco intenta a dormire. Ancora non capisco perchè abbia insistito così tanto perché io dormissi con lei quella notte; a parte che per tutta la durata del film era stata strana, non che Jamie si possa definire normale, ma comunque era anche più strana del solito. Non aveva aperto bocca e neanche durante il film rideva come faceva solitamente; sembrava essersi rifugiata nel suo mondo osservandoci tutti con sguardo assente e perplesso. La cosa che mi aveva maggiormente stupito era che comunque, non appena avevo parcheggiato la mini davanti casa sua, lei mi avesse abbracciato sussurrandomi all’orecchio di fermarmi a dormire da lei. Naturalmente non è la prima volta che mi fermo da lei, ma solitamente sono io quello che insiste per fermarsi e che deve implorarla fino allo sfinimento per ricevere un consenso con un movimento del capo. Per di più, solitamente mi fa dormire in un misero angolino del letto mentre lei si espande tranquillamente allargando braccia e gambe quasi facendolo apposta, mentre questa sera se ne sta rannicchiata in un angolino e a momenti sembrava non riuscisse nemmeno ad addormentarsi, tanto che l’ho dovuta abbracciare.

Che Harry le abbia detto o fatto qualche cosa di brutto? Ma no, me lo aveva assicurato guardandomi negli occhi. Quindi proprio non riesco a capire cosa le sia successo; e poi ecco che si presenta il secondo problema: perché non riesco a dormire? Insomma sento un forte disagio addosso da quando mi sono coricato nel letto con lei.

La sento sospirare e per qualche secondo la osservo attentamente; non si può negare il fatto che Jamie sia una ragazza splendida, sia fisicamente sia caratterialmente (nonostante i suoi continui sbalzi d’umore e la sua poca finezza), ma comunque mi piace. No, ho appena detto che Jamie mi piace?!

-Si sfigato, l’hai detto!- ride la mia vocina mentale e io la mando cordialmente a quel paese contraddicendola subito pensando che naturalmente Jamie sì, piace, ma come sorella, amica oppure zia. No, un secondo, zia? Ho decisamente bisogno di una boccata d’aria.

Mi tolgo le coperte di dosso e mi avvicino ai miei jeans rossi buttai a caso sulla scrivania; estraggo il pacchetto di Marlboro rosse dalla tasca e ne tiro fuori una sigaretta insieme all’accendino. Esco sul balcone e appoggiandomi contro la ringhiera mi porto la sigaretta alle labbra e l’accendo aspirandola, per poi buttare fuori una nuvola di fumo; dopo neanche due fiati, vedo la porta che da sul balcone aprirsi e Jamie che mi fissa assonnata.

“Che ci fai qui?” domanda con voce roca, strofinandosi l’occhio destro con la mano chiusa a pugno; sorrido osservandola attentamente: il pigiamone di flanella azzurro con i pinguini, i calzettoni antiscivolo e i capelli legati in una coda alta ormai disfatta, la rendono quasi una piccola bimba indifesa.

“Non riuscivo a dormire” rispondo portandomi nuovamente la sigaretta alla bocca e tirandone ancora una fiato, lei si avvicina e appoggia la testa sul mio petto sorridendo

“Me ne sono accorta. Dammi un tiro” dice socchiudendo le labbra e alzando il volto verso la mia sigaretta; le cingo la vita con un braccio e le porto la sigaretta alle labbra così che lei possa prendere un fiato

“Comunque grazie Lou, per esserti fermato” aggiunge dopo aver buttato fuori il fumo dal naso, sospiro leggermente

“Jamie, ci sarò sempre quando avrai bisogno, ricordatelo” dico baciandole dolcemente la fronte, lei arriccia il piccolo naso e sorride soddisfatta. Adoro Jamie, così piccola e indifesa, dolce e sensibile

“Cazzo minchia Lou! Sto gelando porca troia!” dice ridendo leggermente per poi rientrare in camera. Si beh, piccola e indifesa, dolce e sensibile… come uno scaricatore di porto.

 

Jamie.

“Allora posso tornare a casa tranquillo?” domanda Louis appoggiandosi allo stipite della porta, sbuffo e roteo gli occhi battendo un piede per terra, rischiando così di pestare il suo;

“Lou te l’ho già detto! Mi sento meglio” rispondo mentendo leggermente. Non mi sento per niente meglio, che poi non capisco nemmeno io che ho! Dovrei essere al settimo cielo per aver baciato Harry Styles e per di più lui ha risposto al bacio, e invece mi sento come se novantanove elefanti mi avessero appena calpestata e una mietitrebbia abbia dato il colpo di grazia ammazzandomi del tutto.

“Sicura?” domanda Lou alzando lievemente un sopracciglio, sbuffo nuovamente e lo fulmino con lo sguardo

“William!” urlo e lui immediatamente capisce che non deve continuare visto che mi stampa un bacio sulla guancia e corre veloce verso la sua mini, per poi partire alla velocità della luce. Sorrido soddisfatta e mi chiudo la porta alle spalle dirigendomi verso il divano pronta per non fare un cazzo tutto il giorno, quando però il campanello suona nuovamente. Sbuffo e con passo incazzato raggiungo la porta aprendola di colpo

“Louis William Tomlinson porca vacca ti ho detto che sto bene, ok? Adesso porti il tuo bel culetto disegnato da Giotto in persona sulla tua bella mini blu proprio come hai fatto due minuti fa e ti levi dalle palle, ok? Eh che cazzo!” urlo realizzando poi, però, che alla porta non c’è Louis ma bensì Harry e che io, ho appena fatto una grandissima e colossale figura di merda.

“Ehi…” dice Harry ma non lo faccio neanche finire che gli sbatto la porta in faccia e mi giro di spalle appoggiandole proprio ad essa; oh proco cazzo di una minchia che minchia non è! Che figura di merda ho appena fatto? Oh porca paletta devo seriamente prendere in considerazione l’idea di farmi ricoverare in un ottimo studio per menti bacate con seri problemi.

“Se è un brutto momento, passo dopo” dice Harry bussando leggermente alla porta. E adesso che gli dico?

-Digli di no, cogliona!- sussurra la mia vocina interiore sfottendomi come al solito, tiro un profondo sospiro e riapro la porta

“Momento perfetto, Harry” rispondo sorridendogli, lui sorride soddisfatto

“Hai voglia di fare un giro?” domanda. Bene, che cacchio rispondo? Si, ovvio che voglio fare un giro con te, Styles; ma so che se facciamo un giro, tu mi chiedi di ieri sera, io non so che dirti e rischio che il mio pulsante di autodistruzione mentale si attivi automaticamente e mi mandi del tutto il cervello a puttane, quindi no. Non ho voglia di fare un giro.

“Certo” no, Jamie, ma sei cogliona o sei cogliona?! Spiegamelo perché io non l’ho ancora capito. Bene, ora mi metto anche a parlare da sola! Oh cacchio.

“Bene. Andiamo?” domanda nuovamente Harry porgendomi la mano; no che non andiamo, cazzo!

“Afferro la giacca e arrivo” direi proprio che oggi, il mio cervello non va perfettamente d’accordo con la mia bocca, con le mie braccia o con le mie gambe, perché nessuno lo sta minimamente cagando. Come detto afferro la giacca e me la infilo, chiudendo la porta a chiave e inizio a camminare affiancata da Styles che spera nel prendermi la mano. Continuiamo a camminare con passo spedito verso il centro di Hartford fino a quando, completamente esausta, non decido che dobbiamo fermarci al bar per riposare un po’. Harry, da bravo ragazzo che è, ordina due cioccolate calde con panna e cannella, per poi venire a sedersi con me al tavolo. Inizia a fissarmi con quegli splendidi smeraldi che ha al posto degli occhi e io, piuttosto che concentrarmi su di loro, preferisco osservare il maruga che vende cinture e borse davvero tarocche dall’altro lato della pazzia. Devo ammettere che però, si vede lontano un chilometro che non sono originali, ma poverino che può farci? Mi dispiace per lui anche perché ci ho parlato un paio di volte insieme a Louis ed è davvero simpatico. Anche perché mi chiama sempre principessa e mi piace quando la gente mi chiama principessa; no, non è vero lo detesto, ma forse mi fa talmente pena che comunque ho accettato che almeno lui mi chiami in quel modo. Mi strofino le mani velocemente cercando di scaldarmele abbastanza quando però, Harry, con fare molto atletico, me le afferra tra le sue stringendole calorosamente; in meno di due secondi mi sento sudare.

“Jamie, puoi concentrarti su di me almeno due secondi, invece di fissare chissà cosa?” domanda serio e, inevitabilmente, divento seria anche io mordendomi il labbro inferiore. Eh che cacchio però lo sanno tutti che la mia soglia d’attenzione è paragonabile alla mia conoscenza della biologia; quindi nulla. Quindi, Harry, anche due secondi son troppo pochi per me! In poche parole, Harold, non posso concentrarmi su di te.

“Va bene” no ok, ma mi sto prendendo per il culo da sola?! Ma porca vacca oggi io e la coerenza siamo come cane e gatto? Acqua e fuoco? cip e ciop? No, un secondo, quei due andavano d’accrdo… no, litigavano sempre quindi come esempio va bene.

“Jamie, spiegami perché ieri sera mi hai baciato” e, onestamente, non riesco bene a capire se sia una domanda o un’imposizione;

“Perché Niall mi ha drogata!” rispondo ricordando il mio perfetto ragionamento fatto il giorno precedente mentre Louis mi stava parlando; Harry sgrana gli occhi corrugando la fronte, penso seriamente che creda lo stia prendendo per il culo.

“Stai scherzando, spero” dice passandosi lentamente la lingue sulle labbra per inumidirsele e, il ricordo della sua lingue che si intreccia con la mia, mi fa venire la pelle d’oca.

“No! È tutto vero. Insomma, non è ho le prove certe visto che non so che mi ha messo mio fratello nella tisana però… è l’unica spiegazione plausibile” rispondo capendo però che detto così non suona più tanto convincente come lo suonava nella mia mente ieri mattina. Ecco, io di prima mattina non devo mettermi a ragionare, anche perché finisco sempre col pensare a grandissime minchiate che mi fanno passare per minchiona.

“Jamie, non prendermi per culo” dice serio, sembra quasi adirato e io, nel vederlo così, non posso fare a meno di provare un’immensa voglia di saltargli addosso e stuprarlo seduta stante. Sbuffo leggermente e farfuglio qualche cosa di incomprensibile persino a me; lui corruga la fronte

“Come, scusa?” domanda, naturalmente non avendo capito quello che ho farfugliato; sospiro nuovamente

“Perché volevo farlo” rispondo tirando fuori le palle. Andiamo Jamie spacca il culo a tutti e diventa cazzuta per una buona volta con Styles! Yeah Buddy diventerò figa come Pauly D! Harry sorride soddisfatto e i suoi occhi si illuminano

“Quindi ti piaccio?” domanda speranzoso e io annuisco decisa. Si cazzo Styles mi piaci! Porca vacca ci voleva così tanto per capirlo?! Oh porca vacca ma sei ritardato o che roba? Insomma tutti i segnali che ti ho mandato in tutti questi anni? E poi, dovevi proprio metterti con quell’ornitorinco? Dovevo fingere di stare con Louis per far si che te ne accorgessi?! Oh porca vacca ora come minchia faccio? Insomma non è che di punto in bianco posso raccontargli tutta la verità, o forse si? No, assolutamente no!

“Forse. Insomma Harry è tutto così complicato; tu stai con Allyson e io sto con Louis” rispondo abbassando lo sguardo imbarazzata; cavolo dovrei candidarmi per i vincere quei cosi che vincono gli attori, com’è che si chiamano? Non mi ricordo. Comunque, vincerei sicuramente.

“Jamie, sappi che Allyson non è un problema. Anzi, credo che a lei piaccia Louis e lui ricambi” dice stringendomi saldamente le mani. Ma va? Secondo te perché abbiamo finto di stare insieme?

“Si lo penso anche io ma… per ora lasciamo le cose come stanno, ok?” rispondo; ed effettivamente prima devo assolutamente parlarne con Louis, lui sicuramente saprebbe cosa fare. Harry annuisce lentamente per poi sorridermi. Finalmente il cameriere si decide a portarci le cioccolate. Iniziamo a berle lentamente, di tanto in tanto ci scambiamo qualche sguardo di sfuggita e ci scappa qualche sorriso. Ancora non riesco a credere che Harry Styles si sia finalmente accorto di me.

 

“Allora, ci vediamo domani a scuola?” domanda Harry appoggiando la spalla allo stipite della porta, sorrido annuendo dolcemente

“Certo, Styles” rispondo appoggiando a mia volta la spalla sullo stipite della porta, avvicinando leggermente il volto al suo. Lui sorride maliziosamente e si avvicina a sua volta mentre io mi metto in punta dei piedi; le sue labbra si posano lentamente sulle mie mentre io inizio a baciarlo dolcemente. Le sue mani si posano sui miei fianchi mentre le mie si intrecciano tra i suoi ricci neri; sono così soffici e ricci, amo decisamente i suoi capelli. Ci stacchiamo lentamente e sorrido come un’ebete; questo bacio è stato decisamente migliore rispetto a quello in macchina la sera precedente.

“Allora a domani” sussurra stampandomi un bacio sulla guancia, sorrido imbarazzata

“A domani, Styles” rispondo salutandolo con la mano mentre lui si allontana a piedi e si dirige verso casa. Chiudo la porta e lancio un urlo entusiasta fino a quando non sento delle mani che applaudono.

“Ma complimenti, piccola Jamie” dice Louis sbucando dalla cucina. Il suo sguardo è triste e deluso e io, vorrei morire.

“Che ci fai qui?” domando appoggiando la schiena alla porta cercando quasi di entrare in simbiosi con essa, così da poter sparire dalla vista di Louis. Lui scrolla le spalle indifferente

“Me lo domando anche io! Che diavolo ci faccio qui? Ah si, ero preoccupato per la mia Migliore amica che la sera prima mi costringe a dormire con lei e il giorno dopo esce tranquillamente con Harry sono uno spocchioso Styles e si sbaciucchiano! Sai che c’è? Me ne vado! Ciao!” urla agitando le braccia come un pazzo maniaco per poi spostarmi dalla porta e uscirci velocemente sbattendo la porta talmente forte da farmi sussultare. Mi passo una mano tra i capelli sbuffando sonoramente

“Ma che minchia?! Porca troia Tomlinson!” urlo tirando calci al divano; Niall scende di corsa le scale e mi fissa preoccupato

“Che diavolo succede?” domanda con gli occhi sgranati passandosi una mano tra i capelli, mi volto fulminandolo con lo sguardo e sbuffo dal naso sicuramente rossa in viso

“Niente! Porca troia niente!” urlo correndo verso le scale e salendole fulminea chiudendomi in camera mia e sbattendo la porta alle spalle.

 

Des and Sara's Corner.
Yeah Buddy! We're back with a new chapter :3
Beeene, che dire? Non ci dispiace molto questo capitolo, e c'è da ammettere che è molto Hamie;
ma non disperate, sostenitrici di Lamie, la storia non è ancora finita! Che poi, siete voi a scegliere con chi starà alla fine Jamie: Siete più Lamie o Hamie? Naturalmente, se volete farcelo sapere, ci accontentiamo di una recensione **
However and Anyway,
vi ringraziamo infinitamente per le splendide recensione che ci lasciate; siamo davvero contente che questa FF vi piaccia :')
e naturalmente un ringraziamento anche a chi ha messo la storia tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una foto di Jamie:
E una foto di Harold:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 9
*** Giorno 8. ***





 

Giorno 8.

Louis.

Sbatto l’anta del mio armadietto e ci appoggio la testa contro, iniziando a darmi delle leggere testate. Chiudo gli occhi e l’immagine di Jamie e Harry che si baciano dolcemente nel salotto di casa sua, mi riempie la mente. Lui che le cinge la vita esile, lei che gli mette le mani tra i capelli e le loro labbra che si uniscono lentamente. Dovrei essere felice per lei, finalmente è riuscita a conquistare il ragazzo da lei tanto desiderato, eppure perché mi sento così arrabbiato, deluso, triste e afflitto? Mi sento terribilmente geloso e il solo pensiero che sia stato Harry a baciarla, mi uccide. Non riesco a capire il motivo per cui, in un primo momento, quando li ho visti baciarsi, ho desiderato ardentemente essere al posto di quel riccio. Mi piace Jamie? No, assolutamente no. Lei è la mia ancora, la mia migliore amica, la mia fonte di felicità, lei è il mio tutto, ma è solo la mia migliore amica.

“Ciao, Louis!” dice allegramente una voce alle mie spalle e per un secondo mi volto convinto del fatto che dietro di me ci possa essere Jamie, mentre mi ritrovo faccia a faccia con Allyson che mi sorride dolcemente.

“Ehi, Allyson” rispondo passandomi una mano tra i capelli cercando di sorridere nel miglior modo possibile;

“Ascolta, devo chiederti un favore enorme” dice facendo labbrucce e mi incanto nei suoi occhi azzurri, annuisco leggermente con l’espressione da rincoglionito in volto. Lei sorride soddisfatta

“Ascolta ti andrebbe di essere il mio compagno per chimica, questa mattina?” domanda stringendomi il braccio con le sue mani iniziando a camminare verso l’aula di chimica. Socchiudo la bocca leggermente imbarazzato e disorientato, sono una frana in chimica, perché vuole stare con me?

“Beh, si mi piacerebbe ma… insomma non sono un genio in chimica” rispondo onestamente facendo spallucce, lei ride acutamente e mi sfiora il naso con un dito

“Ma lo faccio per te sciocchino. Allora, ti va?” domanda arricciando le labbra e io, abbastanza titubante, annuisco entrando con lei nell’aula di chimica notando che comunque, Jamie, non è ancora arrivata.

 

Jamie.

Entro a scuola catapultandomi nell’aula di chimica e dirigendomi naturalmente verso il banco in cui solitamente ci mettiamo io e Louis ma, con mia sorpresa, trovo il mio posto occupato da quell’ornitorinca. Immediatamente mi viene voglia di urlare come una matta e saltarle addosso e iniziare a strapparle i capelli uno per uno mentre con la terza mano che mi spunta magicamente rovesciarle addosso una dose abbondante di acido. Ma il mio meraviglioso autocontrollo mi trattiene e con espressione neutra passo accanto ai due e mi dirigo verso un banco libero messo in un angolo isolato della classe. Louis si volta e mi osserva attentamente e lo stesso faccio anche io, ancora non posso credere che ieri sera quel coglione non abbia voluto nemmeno ascoltare ciò che avevo da dirgli; che poi, insomma, perché si è incazzato così tanto?! Andiamo dovrebbe essere felice per me e invece, che cacchio fa? Si incazza e inizia a sbraitare come un coglione uscendo di casa mia sbattendo la porta. E per finire, mi rimpiazza pure con quella specie di… di cosa! Rimaniamo a fissarci con sguardo pieno di odio e dispiacere, fino a quando Allyson non gli pizzica il braccio e lui si volta nuovamente verso di lei.

“Ehi, Jamie, è occupato?” domanda Harry indicando con l’indice il posto libero di fianco a me, scuoto la testa spostando il mio zaino e poggiandolo per terra; lui sorride e si posiziona di fianco a me.

“Sai perché Allyson è con Louis? Insomma, vi siete lasciati, per caso?” domando senza neanche una ragione, lui sorride amaramente e scuote la testa

“Non ne ho la più pallida idea e no, non ci siamo lasciati, veramente. Avevi detto che preferivi lasciare le cose così, no?” dice poggiando i gomiti sul banco e io annuisco distrattamente puntando i miei occhi sui due che continuano a sorridersi a vicenda. Dio che nervoso! No, Jamie, cavolo non puoi pensare a come poter uccidere Allyson; concentrati sul fatto che sei seduta vicino a Styles e che siete in una sorta di mezza relazione.

“Comunque ieri pomeriggio mi sono divertito” dice sfiorandomi la mano con le sue soffici e calde dita; un brivido mi percorre la schiena, gli sorrido imbarazzata e la professoressa entra in classe facendomi sussultare.

 

 

Louis.

Jamie mi afferra saldamente per il polso e mi trascina con la forza nel bagno delle ragazze, dove nel quale sono presenti alcune di loro che nel vedermi urlano stizzite ed escono velocemente farfugliando qualche cosa molto simile ad un insulto pesante ma… non ci faccio caso. Mi appoggio al lavandino e osservo Jamie che, girata di spalle, sembra stia recitando a memoria qualche cosa che l’aiuta a calmarsi visto che, noto, le sue guancie sono di un rosso acceso e il suo piede destro continua a battere velocemente sul pavimento mentre le sue braccia sono conserte al petto. Cacchio dev’essere veramente incazzata.

“Razza di idiota! Coglione! Deficiente! Tu!” urla voltandosi di scatto verso di me puntandomi l’indice contro; i suoi occhi sono spalancati e le labbra arricciate mentre col naso tira profondi e veloci respiri. Con passi veloci si avvicina a me mentre mi osserva con sguardo omicida e io, terrorizzato come un bambino mi arrampico sul lavandino.

“Si può sapere che diavolo ti prende? È? Insomma TU, non puoi venire a casa mia per farmi una scenata isterica sul perché mi sono baciata con Styles quando poi, questa mattina ti trovo seduto al banco con Allyson!” urla spostando costantemente lo sguardo a destra e sinistra mentre ogni due per tre si passa una mano tra i capelli agitata. Effettivamente, non ha tutti i torti; che poi entrambi stiamo finalmente riuscendo nel nostro intento: Allyson e Styles sono in crisi e stanno sicuramente per lasciarsi. Eppure, perché, ieri pomeriggio ho fatto quella scenata a Jamie? Si, sicuramente è gelosia e amore fraterno.

“Cazzo Louis mi stai ascoltando?!” urla sventolandomi una mano davanti agli occhi velocemente e avvicinando pericolosamente il suo viso al mio e sono costretto ad arrampicarmi ancora di più sul lavandino finendo con la schiena contro lo specchio, per paura che mi tiri uno schiaffo. Jamie chiude gli occhi e respira profondamente e, finalmente, la sua faccia diventa nuovamente rosea e anche io tiro un sospiro di sollievo.

“Scusa Lou, non avrei dovuto attaccarti e… riguardo a Harry, sappi che te lo avrei detto appena lui se ne sarebbe andato, davvero Lou” dice con voce calma e pacata, osservandomi attentamente con quegli splendidi zaffiri che ha al posto degli occhi. Le sorrido dolcemente e con un veloce balzo mi catapulto su di lei stringendola in un dolce abbraccio molto pandoso.

“Jamie, scusami tu. Non avrei dovuto farti una scenata ieri sera. Sei la mia migliore amica e ti voglio un bene immenso; sappi che sono felice che tra te e Harry stia succedendo tutto quello” dico nonostante nel mio stomaco senta quasi mille farfalle liberarsi automaticamente mentre pronuncio quelle parole così amare e, quasi, disprezzate da me. La sento ridere contro il mio petto

“Ma comunque vedo che anche tu e l’ornito… voglio dire Allyson, non scherzate. Peccato che i due non si siano ancora lasciati” dice tornando improvvisamente seria; scrollo le spalle noncurante

“Sono sicuro che la cosa avverrà anche prima del previsto” rispondo stampandole un bacio tra i biondi e soffici capelli lisci.

 

 

Jamie.

Lancio la pallina contro il soffitto, e quella mi ricade quasi in faccia ma l’afferro con le mani e la rilancio contro il soffitto che, nuovamente, me la fa ricadere quasi in faccia. Devo ammettere che come gesto da ripetere in continuazione è abbastanza stressante ma comunque lo trovo anche molto di più interessante di chinarmi sui libri e mettermi a studiare. Cacchio odio veramente e ardentemente il lunedì; insomma è un giorno davvero inutile e insensato! Che poi mi chiedo, perché la domenica è così vicina al lunedì, mentre questo è così lontano dal giorno da me tanto amato? No, davvero, è una cosa terribilmente insensata, stupida e cogliona!

Che poi, spiegatemi perché quei dannati professori devono proprio riempirci di compiti il lunedì? No, io dico, non gli basta riempirci il sabato, no. Devono riempirci anche il lunedì, giorno in cui siamo tremendamente rincoglioniti. Ma comunque, poco importa visto che i compiti non li faccio.

Afferro per l’ennesima volta la pallina e la lancio nuovamente contro il soffitto quando Niall apre di colpo la porta facendomi così distrarre dal mio continuo gesto; la pallina, mi finisce in faccia colpendomi in un occhio.

Il biondino alla porta scoppia a ridere e io, con fare molto affettuoso, gliela lancio addosso colpendolo proprio nei suoi preziosi gioielli di famiglia; lui si china portandosi le mani in quel punto respirando profondamente. Dopo una decina di minuti alza nuovamente lo sguardo su di me e mi fulmina. Rimaniamo in silenzio qualche secondo poi sbuffo

“Che c’è?” domando tornando a fissare il soffitto e afferrando al volo con una mano la pallina che Niall mi lancia per vendetta; rotea gli occhi

“Ti vogliono alla porta” dice inespressivo per poi tornarsene in camera sua. Sbuffo e con molta calma scendo dal letto e, lentamente, mi dirigo verso la porta supponendo che come al solito sia Louis che decide di rompere le palle ma, con mia grande sorpresa, trovo Styles che mi attende sull’uscio della porta. Per poco la saliva non mi va di traverso nel vederlo con dei semplici jeans bianchi e un maglione nero che si intona perfettamente con i suoi splendidi ricci e che fa contrasto con quei due smeraldi che ha al posto degli occhi. Lo raggiungo lentamente sorridendogli; lui mi stampa un bacio sulla guancia

“Disturbo?” domanda sorridendo sornione e io, nego immediatamente sorridendogli a mia volta

“Mi sono preso la libertà di affittare l’ultimo film di Harry Potter che, a mia sfortuna, non ho ancora visto. Ti va di guardarlo con me?” chiede sventolandomi davanti al volto il cofanetto contenente il DVD di Harry Potter e i doni della morte parte 2. Immediatamente i miei occhi s’illuminano d’immenso e con molta velocità afferro il DVD e mi catapulto vicino al lettore e ce lo infilo dentro buttandomi sul divano con sottofondo le risate divertite di Harry che, con molta calma, si siede di fianco a me cingendomi le spalle con un braccio.

“Oh mio Dio Harry! Hai visto?! Insomma toccami, ho la pelle d’oca!” urlo alzandomi la manica della maglietta mostrandogli il mio braccio ricoperto dalla pelle d’oca; amo alla follia Harry Potter e ogni volta che guardo un suo film mi viene da piangere emozionandomi un casino. Harry ride e molto lentamente sfiora il mio braccio con due dita, procurandomi altrettanti brividi.

“Jamie, siamo solo al logo della Warner Bros.” mi sfotte lui ridendo leggermente e io, fingo di asciugarmi una lacrima e lui mi stampa un bacio sulla guancia.

“Ma Allyson, non dice nulla?” domando curiosa, notando effettivamente che comunque, quei due in fin dei conti, stanno ancora insieme; lui ride leggermente

“Studia chimica con Louis, pensavo lo sapessi” dice abbassando leggermente lo sguardo; spalanco gli occhi e immediatamente per qualche secondo mi incupisco pensando a cosa stiano facendo quei due da soli nella camera da letto di Allyson. Ne sono certa ma a breve la finta relazione tra me e Louis finirà, e lo stesso con Harry e Allyson.

 

Des and Sara's Corner.
Yeah! Cavoli siamo esterefatte di noi stesse ma... siamo già riuscite ad aggiornare!
No andiamo, ammettetelo, siamo adorabili, vero? ** Ahahahah no perchè noi vi adoriamo, davvero :')
Cooomunque, parlando del capitolo... si beh, è abbastanza smorto ma nel prossimo (che è già in fase di creazione) ci saranno due colpi di scena col botto! avete presente BOOM! (?)
no, è pessima ma... fa nulla, però siamo abbastanza serie, nel prossimo capitolo ci saranno dei colpi di scena u.u
Beh, diciamo che abbiamo notato che per ora, sono in vantaggio le Lamie
ma noi continuiamo a chiedere a voi, preferite Lamie o Hamie?
Che poi, si aggiunge anche, Pro Louis-Allyson o Harry-Allyson? (vi chiediamo scusa ma abbiamo constatato che il nome Allyson fa abbastanza schief mescolato con i nomi di Lou e Harry D:)
However and Anyway,
vi ringraziamo davvero TANTO per le splendide recensioni che ci lasciate, ci fa davvero piacere che questa FF vi piaccia :') E, naturalmente, speriamo continui a piacervi ^-^
E, ovviamente, un ringraziamento anche a chi ha messo la storia tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una foto di Jamie:
Una foto di Louis:

E una di Harold:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 10
*** Giorno 9. ***





 

Giorno 9.

Louis.

Raggiungo di corsa Jamie e l’afferro per la mano trascinandola nel bagno dei ragazzi solitamente inutilizzato; lei mi fissa scettica con la fronte corrugata e le sopracciglia inarcate. Potrebbe sembrare strana come azione, ma devo assolutamente raccontarle quello che mi è successo ieri pomeriggio a casa di Allyson.

“Ti prego dimmi che è una cosa seria perché, ero intenta a bermi un ottimo caffè di nascosto nel mio armadietto” dice sedendosi sul lavandino proprio come me ieri mattina e io, velocemente, annuisco sfoderando uno splendido sorriso a trentadue denti;

“Indovina? Insomma è successa una cosa splendida!” dico letteralmente eccitato, onestamente muoio dalla voglia di dirglielo ma mi piace un casino vederla incazzarsi quando temporeggio parecchio sulle cose. E come da copione lei inizia ad innervosirsi passandosi una mano tra i capelli e fissandomi omicida

“Ti muovi o no?!” urla alterata e io le scoppio a ridere in faccia ricevendo così una manata nello stomaco che mi costringe a piegarmi; Jamie si può dire che sia la tranquillità, la dolcezza e la fragilità fatta a persona.

“Allora, cara e piccola Jamie, ieri pomeriggio sono andato a studiare a casa di Allyson e… indovina un po’? ci siamo baciati dolcezza mia! Baciati!” urlo emozionato neanche fossi una ragazzina in calore che ha appena visto un suo qualsiasi idolo nudo. Lei sembra però cadere in shock e per circa tre minuti mi fissa inespressiva concentrandosi attentamente però, sulla porta lercia e piena di scritte (tra cui insulti non poco fini) alle mie spalle. Il suo sguardo è assente e la mascella contratta; sembra non dare segni di vita e potrei tranquillamente pensare che sia morta se non per il movimento lento e abbastanza regolare del suo petto che si alza e si abbassa. Oh merda, non è che le sta venendo un ictus? Preoccupato mi avvicino a lei e le sventolo una mano davanti agli occhi, con quel gesto lei sussulta e sembra finalmente riprendersi. Sorride lentamente e con gli occhi leggermente lucidi mi abbraccia

“Ne sono davvero felice, Tommo -mi libera dall’abbraccio e scende dal lavandino dirigendosi poi verso la porta- scusa ma sta per suonare la campanella e non voglio arrivare tardi alla lezione di Arnold” e così dicendo apre la porta ed esce dal bagno lasciandomi stupito dalla sua reazione così… normale e tranquilla.

 

 

Jamie.

Cammino molto lentamente con il libro di psicologia stretto contro il petto e lo sguardo fisso sul pavimento polveroso della scuola. Onestamente non ho la più pallida idea di dove io mi stia dirigendo e non so nemmeno se ho già superato o no l’aula del professor Arnold. Sospiro e di malavoglia sollevo il capo e mi ritrovo quasi davanti alla porta che da al cortile sul retro; di seguire la lezione, non so perché, non ne ho la minima voglia così apro la porta e mi dirigo verso il muretto ormai imbrattato di murales e mi ci siedo sopra estraendo dalla tasca dei jeans il cellulare e le cuffiette, me le infilo nelle orecchie prendendo play al cellulare e così parte Try di Pink.

Possibile che mi senta così distrutta, affranta, depressa e quasi tradita, dopo quello che mi ha detto Louis? In un primo momento, quasi non ci potevo credere, non ci volevo credere. Onestamente ho sempre pensato che sarebbe stata una cosa splendida se lui si fosse messo con Allyson, così da poter essere felice mentre io vivevo tranquillamente la mia relazione con Harry e poi pensare alle uscite a 4. Ma, adesso, non capisco il motivo per cui ho quasi… paura. Si, ho paura che Louis possa smettere di stare con me come ora, che col tempo lui continui a stare sempre di più con Allyson invece che passare del tempo con me; naturalmente la mattina non passerà più a prendere me per andare a scuola, ma andrà da Allyson; il sabato sera non verrà più a casa mia per la serata del cibo cinese davanti alla tele per guardare qualche film demenziale come Scary Movie; le sere in cui starò male e avrò bisogno del suo appoggio morale e della sua contagiosa risata, magari lui sarà con Allyson intento a fare qualche porcata o solo a coccolarsi sul divano. Non avrei più un migliore amico, in poche parole; ma senza Louis io sono… persa, finita, sola. Sento una lacrima rigarmi il volto e immediatamente me l’asciugo cercando di pensare ad altro e, in questo caso, arriva subito; Harry esce dalla porta di servizio e nel vedermi sorride radioso avvicinandosi a me. Mi tolgo le cuffiette e gli sorrido a mia volta;

“Ehi Jamie! Ti stavo cercando” dice salendo sul muretto con un salto e baciandomi la guancia ancora umida a causa della lacrima;

“Beh, mi ha trovata, no?” rispondo ridendo leggermente afferrando la sua mano per far si che le nostre dita si intreccino lentamente, lui me la stringe leggermente

“Devi dirti una cosa -comincia leggermente serio e io, temo che voglia dirmi che anche lui ha capito di essere innamorato di Allyson e che, di me, non ne vuole sapere più nulla- io e Allyson abbiamo rotto, proprio questa mattina -sorride dolcemente e non posso fare a meno di sorridere anche io- mentre tu e Louis?” domanda speranzoso

“È finita anche tra me e Louis, ma siamo comunque rimasti amici. È stata una decisione di entrambi” mento e lui, sorride mostrandomi così le sue adorabili fossette, il suo braccio si posa sulle mie spalle e lentamente avvicina il suo volto al mio, permettendo così ai nostri nasi di sfiorarsi

“Quindi, Jamie Benson, vorresti essere la mia ragazza?” sussurra mentre con la testa annuisco lentamente. Nel tempo di un secondo le nostre labbra si uniscono creando così un dolce e lento bacio. Le farfalle nel mio stomaco iniziano a liberarsi creando così una sensazione abbastanza fastidiosa ma al tempo stesso splendida. Quando ci stacchiamo non possiamo fare a meno di sorriderci a vicenda

“Ti basta come risposta?” domando scostandogli dolcemente dei ricci dalla fronte, lui arriccia le labbra

“Sai, credo mi serva una conferma migliore” dice alzando leggermente gli occhi al cielo, rido leggermente e, posandogli una mano sulla guancia riunisco nuovamente le nostre labbra baciandolo ancora una volta e, naturalmente, le mie piccole farfalline si liberano nuovamente e le mie mani iniziano a tremare. Decisamente mi sento meglio.

 

Louis.

Si può sapere dove cacchio sia finita Jamie? Da quando abbiamo parlato nel bagno, sembra essere evaporata. Oh cacchio, e se l’hanno rapita gli alieni? O ancora peggio, se è sparita proprio dall’universo?! Oh porca merda!

No, Louis, che minchia stai dicendo? Sono cose completamente improbabili, assurde e impossibili; a meno che quelli fissati con gli extra-terrestri e tutti questi fenomeni paranormali abbiano ragione e quindi, Jamie è sparita dall’universo a causa di una speciale pistola aliena che fa sparire le persone! Ma certo! Sorrido entusiasta battendomi il cinque da solo e, qualcuno, ride di me alle mie spalle, facendomi così voltare. Allyson è dietro di me e, con una mano sulla bocca, cerca di trattenere una sonora risata limitandosi a ridere leggermente. Imbarazzato come non mai sorrido ampiamente

“Ehi Ally! Ehm… tutto bene?” domando grattandomi leggermente la nuca e incontrando i suoi splendidi occhioni azzurri; lei sorride annuendo

“Oh non immagini quanto io stia bene!” dice ridendo allegramente e prendendomi sotto braccio, iniziamo a camminare diretti non so bene dove,

“Wow, ne sono felice Ally” dico sorridendole ampiamente e lei, di tutta risposta appoggia la testa sul mio braccio osservando attentamente gli studenti che ci fissano quasi esterrefatti.

“E come mai, tutta questa gioia? Sempre se posso” domando estremamente curioso di sapere come mai Allyson sia così felice e lei, immediatamente risponde

“Io e Harry abbiamo deciso di lasciarci; sai credo onestamente che non siamo mai stati attratti veramente. Penso davvero che la nostra relazione sia nata solo perché lui è il capo della squadra di Football e io il capitano delle cheerleader, quindi era quasi naturale che ci mettessimo insieme. Ma abbiamo capito di non essere compatibili e poi… penso di essere attratta da qualcun altro” dice quelle parole quasi tutto d’un fiato e mi chiedo come cavolo faccia a parlare così velocemente senza neanche svenire; no, un secondo, ha appena detto che si sono lasciati! E che è interessata ad un altro! Oh per le mutande magiche di Merlino! Sorrido come un coglione e gli occhi mi si illuminano

“Ah si? E… posso sapere chi è?” domando senza riuscire a nascondere la gioia nella mia voce, lei ridacchia mentre ci fermiamo nel bel mezzo del lungo corridoio della scuola; annuisce lentamente mentre si mette un punta dei piedi e io, chino leggermente la testa

“Secondo te?” domanda accarezzandomi una guancia con mano quasi tremante, sorrido sornione afferrandole la vita con le mani

“Credo di avere una mezza idea” rispondo avvicinando la mia bocca alla sua; in breve tempo, e senza che neanche io me ne renda conto del tutto, ci stiamo baciando nuovamente e le nostre labbra si muovono a tempo mentre le nostre lingue si cercano velocemente. Oh cavolo quasi non ci credo!

“Strongold, Tomlinson! Siamo in una scuola, non in una camera da letto. Staccatevi immediatamente!” urla una qualsiasi professoressa facendoci staccare immediatamente; attendiamo che sparisca dietro l’angolo per scoppiare a ridere e baciarci nuovamente

“Allora, ti andrebbe se iniziassimo a frequentarci noi?” domando baciandole affettuosamente una guancia e lei annuisce sorridendo per poi, mettersi in punta dei piedi e baciandomi a stampo

“Certo, Louis” sussurra per poi abbracciarmi.

 

Des and Sara's Corner.
Oh yeah abbiamo già aggiornato! :D Cavolo, siamo davvero troppo ispirate e prese troppo bene da questa FF ** ahahahah
Cooomunque, ecco a voi il capitolo BOOM! Insomma, Harry e Jamie si son messi insieme e lo stesso hanno fatto Allyson e Louis!
Ma... comunque, per tutti i sostenitori di Lamie, non disperate :3 La storia non è ancora finita e quindi, i fatti possono pur sempre cambiare; Quindi noi continuiamo a chiedervi se siete proLamie o proHamie.
However and Anyway,
ringraziamo le persone che hanno recensito questa FF, sono davvero splendide e vi adoriamo **
naturalmente ringraziamo anche chi ha messo la storia tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una foto di Jamie:

Una di Harry:

E una di Louis:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 11
*** Giorno 11. ***





 

Giorno 11.

Louis.

Mi avvio lentamente verso la cucina, pronto per fare colazione quando, di punto in bianco il vibrare del cellulare nella tasca dei pantaloni del pigiama, mi va quasi venire un infarto da tanto è potente.

“Pronto?” biascico passandomi stancamente una mano sugli occhi; nonostante siano le dieci del mattino, non potete neanche immaginare quanto mi sarebbe piaciuto dormire ancora per 20 ore di fila, però mia sorella Lottie quando deve asciugarsi i capelli, truccarsi e vestirsi, è peggio di un uragano.

“Louis, sto venendo da te! Dobbiamo parlare!” urla una voce acuta e decisamente insopportabile all’altro capo del telefono, per poi riagganciare di colpo senza neanche lasciarmi il tempo di comprendere a pieno ciò che può aver detto. Guardo il display del cellulare e noto, quasi con riluttanza, che è Allyson quella che mi ha urlato nelle orecchie. Non sono decisamente pronto per parlare con lei della nostra discussione di ieri; tralasciando il fatto che è già tanto se mi ricordo come mi chiamo, non penso ci sia molto da chiarire: Jamie è la mia migliore amica e le voglio un bene immenso quindi, nemmeno Allyson Strongold potrà farci smettere di essere amici. Cavolo, quasi mi sorprendo di me stesso.

“Fratellone! La colazione è pronta!” urla Lottie risvegliandomi dal mio leggero sonno, così riprendo a camminare dopo essermi reso conto che mi ero bloccato proprio al centro del salotto. Amo decisamente il periodo delle vacanze natalizie per due motivi: me ne sto a casa da scuola, manca poco al mio compleanno! Non del tutto, Lottie mi sta già viziando parecchio solo con la colazione che ha preparato. Io e mia sorella iniziamo a mangiare lentamente senza neanche proferir parola quando, nel bel mezzo del delizioso banchetto, suona il campanello

“Vai tu” blatero mentre la mia bocca è completamente piena di ciambelle; Lottie scuote la testa

“Sei tu il maggiore. E poi, mettiamo caso che sia un molestatore che, nel vedermi, mi cattura e mi stupra?” dice e io non la faccio neanche proseguire che, con strazio, mi alzo dalla sedia dirigendomi verso la porta d’ingresso strisciando i piedi sul pavimento. Apro la porta convinto che mi troverò davanti Allyson e invece, trovo Jamie che mi sorride e dopo avermi stampato una bacio sulla guancia, entra in casa come se nulla fosse e con velocità si posiziona in cucina e si siede al mio posto, iniziando a mangiare velocemente tutto ciò che è presente nel mio piatto.

“Lou, chiudi la porta cazzo! Fa freddo!” urla mentre io continuo a fissare quasi intontito l’entrata di casa mia; sbatto la porta e mi dirigo nuovamente in cucina osservando con disprezzo Lotti e Jamie che parlano tranquillamente.

“Prego Jamie, fa pure” dico con sarcasmo e lei sorride dolcemente annuendo, continuando a mangiare come se nulla fosse. Sbuffo e con molta calma le tiro una fiancata facendola così cadere dalla sedia; mi ci siedo nuovamente io peccato che puntualmente mi arriva una sberla sonora da parte di Lottie e un pugno nello stomaco da Jamie.

“Ma che cazzo?!” urlo massaggiandomi la guancia e lo stomaco, le due ragazze mi fissano come se avessi appena ucciso qualcuno

“Ti sembra il caso?! Non si tratta così una ragazza!” urla Lottie indicando Jamie la quale finge di essere offesa e mi osserva con gli occhi da cerbiatto. Corrugo la fronte

“Ma lei è Jamie!” rispondo e prontamente ricevo un’altra sberla e un altro pugno. Mi alzo di scatto continuando a massaggiarmi e osservo le due ragazze in malo modo

“Voi due mi manderete all’ospedale! Se non al manicomio” urlo mentre, ormai rassegnato al fatto che non finirò la mia colazione, mi dirigo verso il bagno per lavarmi e vestirmi.

Quando scendo nuovamente in cucina, la trovo pulita e completamente vuota, Jamie e mia sorella sembrano essere sparite. Che le mie preghiere si siano esaudite? Mah, magari per una buona volta qualcuno lassù mi ha cagato minimamente. Sorrido soddisfatto e con rincorsa faccio per buttarmi con un salto molto atletico sul divano quando, sfortunatamente, il campanello suona facendomi distrarre; inutile dire che finisco prontamente col culo per terra. Ma chi diavolo è adesso?! Col fondoschiena dolorante mi dirigo verso la porta e non appena la apro due braccia mi si legano attorno al collo e delle labbra iniziano a baciarmi velocemente. Oh cavolo mi sembra quasi che un cane mi sia appena saltato addosso. Quando riesco finalmente ad allontanarmi da questo qualcuno, mi rendo conto che è Allyson e mi do del coglione da solo per averle dato del cane anche se, non è che io ne abbia proprio tutti i torti.

“Oh Louis mi dispiace davvero tanto per ieri! Mi perdoni, vero?” domanda abbracciandomi nuovamente e avvicinandosi a me, mi stampa un veloce bacio a stampo per poi chiudersi la porta alle spalle ed entrando in casa tranquillamente. Ancora abbastanza scosso annuisco normalmente

“Si ehm… tranquilla non c’è problema” rispondo scrollando le spalle e lei sorride allegramente sedendosi sul divano

“Ah bene, meno male. Comunque mi porteresti un caffè con panna? Sai, sono abbastanza stressata” dice portandosi due dita alle tempie e massaggiandosele lentamente. La fisso abbastanza male per qualche secondo per poi, sospirare leggermente e mi dirigo in cucina e mi metto alle prese con il caffè per la miss. Possibile che mi fossi sbagliato su Allyson? Possibile che fossi attratto da lei solo fisicamente? Il che, sarebbe normale visto che caratterialmente non l’avevo mai conosciuta bene. Eppure, non nego il fatto, che pensavo fosse diversa visto come si era presentata quando stava ancora con Harry.

Scuoto la testa leggermente e porto il caffè ad Allyson la quale si sta limando le unghie. E dove cavolo l’ha presa quella lametta?! Sgrano leggermente gli occhi quando vedo che dalla borsetta estrae uno smalto rosso e inizia a metterselo; oh cavolo ma che problemi ha questa ragazza? Sicuramente Jamie nelle sue borsette non ha né uno smalto rosso né una limetta per le unghie. Tossisco lievemente per farle notare la mia presenza ma lei, troppo impegnata con il suo smalto, non mi caga minimamente. Abbastanza scocciato mi siedo sul divano vicino a lei e poso il caffè sul tavolino davanti a noi e la osservo attentamente, quasi scioccato.

“Grazie mille tesoro. Ah, ecco, dovevo informarti anche che questa sera andremo ad una festa insieme!” urla entusiasta non appena finisce di mettersi lo smalto. Alza lo sguardo su di me e mi sorride allegramente “Potresti prendermi il ventilatore che ho nella borsa? Grazie mille” mi scocca una bacio sulla guancia e mi indica la borsetta con un cenno del capo. No ma… ha deciso di prendermi per il culo questa?! Roteo leggermente gli occhi e con fare molto pigro estraggo un piccolo ventilatore dalla sua Prada color crema e glielo porgo ma lei scuote la testa

“Me lo passeresti lentamente sulle unghie per far si che si asciughi in fretta lo smalto? Sai, per evitare che si rovini” mi sorride allegramente e io, continuamente scioccato, le passo lentamente il ventilatore sulle unghie. Oh signore ma la via relazione con lei si riducerà a questo?

“Allora? Per la festa va bene?” domanda allungandosi dal divano per prendere la tazzina con il caffè; annuisco distrattamente visto che il cellulare ha iniziato a vibrarmi nella tasca

“Si, si perfetto” rispondo estraendolo e guardando che Jamie mi ha mandato un messaggio; sorrido inconsciamente aprendo il messaggio per leggerlo.

-Salvami! Colla stick!- e immediatamente capisco che si sta riferendo ad Harry; onestamente non posso nascondere il fatto che mi senta abbastanza sollevato da quando Jamie mi ha confessato che comunque pensa che il suo ragazzo sia troppo appiccicoso e che lei, non è proprio fatta per quel tipo di ragazzo.

-Solo se tu vieni a salvare me!- rispondo infilando velocemente il cellulare in tasca per evitare che Allyson possa minimamente accorgersi che sto messaggiando con Jamie. Peccato che dopo neanche un secondo mi arrivi la sua risposta, proprio nel momento in cui Ally si volta verso di me sorridente

“Andiamo a fare un po’ di shopping per questa sera?” domanda alzandosi velocemente dal divano e allungando una mano verso di me; l’afferro lentamente e mi alzo. Jamie, seriamente se puoi sentirmi, arriva il prima possibile!

 

 

Jamie.

Baci, abbracci, mano nella mano, coccole, carezze, complimenti, altri baci, altri abbracci, altre coccole e altre carezze. Sono pur certa del fatto che prima o poi diventerò diabetica a causa della troppa dolcezza di Styles! Cavolo possibile che sia così appiccicoso? Possibile che alla fine di ogni frase debba baciarmi? Possibile che ogni volta che camminiamo deve per forza abbracciarmi o stringermi la mano talmente forte quasi avesse paura che scappassi? Insomma, non mi dispiace ricevere qualche attenzione, ma… non sono un cane Harry, non scappo! Sbuffo leggermente e mi passo una mano tra i capelli con fare molto adirato e, naturalmente, Harry se ne accorge all’istante.

“Va tutto bene, piccola?” domanda e puntualmente mi cinge le spalle con un braccio e mi bacia sulla fronte. Va tutto bene?! Se va tutto bene?! Cavolo mi sembri un tubetto di colla stick, Styles! Sorrido leggermente e annuisco

“Tutto benissimo, Harry. Entriamo qui?” domando indicando un negozio che comunque non sembra tanto male. Io e Harry abbiamo deciso di andare a fare un po’ di shopping per la festa che si terrà questa sera per le vacanze Natalizie e alla quale, siamo stati invitati. Il riccio sorride e mi afferra la mano trascinandomi con sé nel negozio. Con molta non chalance però, riesco a liberare la mia mano dalla sua e mentre lui è troppo impegnato a guardare le magliette, corro il più lontano possibile andando però a sbattere contro qualche cosa.

“Minchia che male” sussurro massaggiandomi la schiena che è prontamente andata a sbattere contro un manichino il quale, sta per cadere per terra. Terrorizzata mi fiondo su di lui afferrandolo prontamente ma questo proprio, sembra voler cadere per terra

“Oh cazzo!” urlo leggermente vedendo che la testa sta per staccarsi da esso; alzo una gamba convinta che con il piede io riesca ad afferrarla ma, naturalmente questa cosa non accade e la testa sta per finire per terra quando però, due mani la afferrano prima di me. Con non si sa quanta gioia vedo che chinato davanti a me c’è Louis che sorride allegramente nel vedermi in quella posizione. Presa da uno stimolo di gioia lascio andare il manichino e mi fiondo sul mio migliore amico stringendolo in un caloroso abbraccio.

“Carotino!” urlo sonoramente e lui scoppia a ridere convulsamente mentre il manchino finisce a terra procurando un sonoro tonfo; per qualche secondo non lo caghiamo minimamente troppo impegnati nel dimostrarci un po’ d’affetto, quando però ci accorgiamo che una commessa ci sta osservando in modo parecchio omicida, ci stacchiamo dall’abbraccio e come due poveri bambini ci mettiamo a sistemare il casino combinato.

“Che ci fai qui?” domanda Louis mettendosi in punta dei piedi e infilando la testa del povero decapitato al suo posto; scrollo le spalle

“Harry ha proposto di fare un po’ di shopping per la festa di questa sera. Tu, invece?” rispondo porgendogli la sciarpa che indossava questo coso, lui l’afferra e gliela lega attorno al collo

“Lo stesso. Sai, sono felice che questa sera ci sarai anche tu. Non so se riuscirò a sopportare Allyson per tutta la sera” sussurra abbassando lo sguardo, non guardandomi negli occhi. Corrugo la fronte; che significa? Molto probabilmente centra qualche cosa con il messaggio che mi ha mandato.

“Che intendi, carotino?” chiedo prendendolo sotto braccio e iniziando a camminare stando però attenta a non incontrare Harry oppure Allyson; lui scrolla le spalle e inizia a guardare prima a destra poi a sinistra con fare molto sospetto. Velocemente mi posa una mano sulla bocca e senza che io possa rendermene conto ci ritroviamo in un camerino del negozio. Ma che cazzo?!

“Sta zitta. Non urlare, ok?” domanda quasi preoccupato e io, naturalmente, annuisco e lui mi lascia andare la bocca. Rimango in silenzio attendendo che lui possa iniziare a spiegarmi

“Solo 3 parole: smalto nella borsa” dice abbassando lo sguardo e io, trattengo a stento le risate. Andiamo, smalto nella borsa?! Oddio non posso crederci! Inizio a ridere interiormente procurandomi così delle assurde espressioni facciali, mi porto le mani sulla pancia sentendo un dolore fortissimo a causa delle contrazioni procuratemi dalle risate silenziose. Ormai ho le lacrime agli occhi mentre Louis, dopo qualche minuto d’imbarazzo, inizia a fare espressioni buffe anche lui e capisco che sta ridendo interiormente anche lui.

“Dimmi che mi stai prendendo per il culo” sussurro lievemente e lui scuote la testa appoggiandosi contro la parete. Noto però una leggera delusione nel suo sguardo; faccio per abbracciarlo ma la tendina si apre di colpo e inizio a pregare che non sia Harry che l’abbia fatto. Con mia estrema fortuna noto che è solo la commessa precedente che, proprio come prima, ci fulmina con lo sguardo

“Non si può stare in due!” urla molto acutamente e immediatamente, io e Louis sgattaioliamo fuori dal camerino quasi a testa bassa senza però, sorridere animatamente trattenendo nuovamente le risate per non sembrare troppo maleducati. Quando notiamo che siamo abbastanza lontani da quella rompi palle, mi viene quasi voglia di chiedere al mio migliore amico se si stia trovando bene con Allyson o se comunque c’è qualche problema con lei ma lui, mi sorride radioso e mi stampa un veloce bacio sulla guancia

“Vado a cercare Allyson. Ci vediamo questa sera carotina” e senza neanche darmi il tempo di rispondere corre lontano da me. Indecisa se rincorrerlo o meno, sento due mani posarsi sui miei fianchi e stringermi calorosamente bloccandomi però, la respirazione. Oh merda un polipo mi sta uccidendo!

“Piccola ti ho cercata ovunque! Non devi scappare da me ok? Non voglio perderti Jamie” riconosco la voce di Harry e non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo mentre sento le sue labbra posarsi velocemente sul mio collo. Cavolo dammi ossigeno Styles! Ho bisogno di vivere e respirare ogni tanto!

 

Des and Sara's Corner.
Yeah! Ebbene si, siamo ancora qui :D
vi siamo mancate vero? vi siamo mancate tanto vero? vi siamo mancate tantissimo vero?
ahahah no, ok, la smettiamo u.u
Dobbiamo essere veloci visto che è quasi pronta la cena e quindi vi diciamo solo che questo capitolo ci piace abbastanza, e che nel prossimo ci sarà un colpo di scena ;D (Yeah Buddy!)
However and Anyway,
vi ringraziamo davvero tanto per le recensioni lasciate :')
e anche a chi ha messo la FF tra le ricordate/seguite/preferite :)
Se vi va, passereste dalla nostra nuova OS Cold december night, e anche dalla nostra nuova FF Oblivion? ci piacerebbe sapere che ne pensate **
Vi lasciamo con una Foto di Jamie:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 12
*** Giorno 10. ***


*Tinypic ci odia con tutto se stesso e non ci fa caricare il banner -.-*

 

Giorno 10.

Jamie.

Bene Jamie, il processo non è poi così complicato. Espira ed inspira, espira ed inspira, espira e… oh no, forse è il contrario?! Forse è inspira ed espira? Oh cacchio sto andando in panico! Come diavolo si respira? Non me lo ricordo per niente. Bene, dimentichiamoci un secondo sul come si respira e pensiamo sul come si cammina: destra, sinistra, destra, sinistra, destra… no, un secondo; non è che magari è sinistra, destra?! Oh cacchio non ricordo neanche questo! Che poi… oh Jamie è la stessa cosa!

Harry mi prende per mano stringendola saldamente, mi sorride e io grazie a quel meraviglioso sorriso mi tranquillizzo, ricordandomi finalmente come si fa a respirare e camminare. Entriamo a scuola mano nella mano e io mi sento tremendamente osservata da ogni singola ragazza alla quale passiamo davanti.

“Vado al mio armadietto, Jamie, ci vediamo ad inglese” dice Harry stampandomi un dolce bacio a stampo, gli sorrido come una cogliona e lo osservo allontanarsi verso il suo armadietto mentre io saltello come Heidi che saluta le caprette e sorride ai monti. Mi sento come se mi avessero appena messo in endovena una dose di glucosio mischiato al miele, mi sento la ragazza più dolce di questa terra; potrei anche prendere in considerazione l’idea di non dire mai più una parolaccia in vita mia e di iniziare a voler bene a Niall, coccolandolo proprio come fare con un koala. Oh quanto possono essere dolci i koala? Ne adotterò uno a distanza e lo manterrò in vita con tutte le mie forze, sì! Mentre saltellò, però, vado a sbattere la faccia contro l’anta di un armadietto aperta

“Ma porca di quella minchia! Eh che cazzo chiudila sta minchia d’anta!” urlo portandomi una mano sul naso dolorante, si beh… diciamo che inizierò nel non dire più parolacce da adesso.

Riconosco subito la risata di Louis e l’anta dell’armadietto chiudersi velocemente, Tomlinson mi scompiglia i capelli

“Magari la prossima volta guarda un po’ dove vai, sbadatella” dice stampandomi un bacio sulla guancia, mi tolgo la mano dal naso sussultando per la troppa vicinanza del volto di Louis al mio

“Ma sei coglione o cosa?! È solo colpa tua” bene, direi che il mio proposito può andare veramente a puttane.

“Colpa mia? -ride- Sei tu che sei venuta a sbattere contro l’anta del mio armadietto, carotina” dice appoggiandosi contro la parete di metallo, arriccio le labbra e socchiudo gli occhi

“Ma sei tu che la tieni aperta!” ribatto indicandola con l’indice, lui scuote la testa

“E come li prendo i libri, sennò?” domanda con ovvietà, sbuffo e mi porto le braccia al petto

“Esiste la forza del pensiero, Tomlinson” rispondo schioccando la lingua e avvicinandomi al mio armadietto aprendolo, lui sembra ragionarci su abbastanza, come se la mia frase fosse una cosa davvero possibile; dopo vari minuti di ragionamento, scuote la testa

“No, è decisamente impossibile” risponde convinto e io lo osservo attentamente

“Ne sei sicuro, ne sei veramente sicuro, Tomlinson?” domando cercando di mandarlo nuovamente in panico, infatti il povero Tommo riprende a ragionarci e io scoppio a ridere sonoramente abbracciandolo. L’allegria e la dolcezza riprendono possesso del mio corpo di punto in bianco e mi sento così smielata che potrei addirittura smettere di dare del coglione a Louis, aiutandolo addirittura ad essere meno stupido; ma lui è così adorabile com’è quindi perché dovrei fare una cosa simile? Amo il Louis Tomlinson coglione e stupido.

“Si può sapere che hai stamattina?” domanda al mio orecchio, mentre continuiamo ad essere abbracciati, rido come una bimba staccandomi da lui e scompigliandogli i capelli

“Io e Styles ci siamo messi insieme Lou!” dico eccitata saltellando sul posto e battendo le mani come una cogliona, improvvisamente il sorriso presente sul suo volto svanisce e mi osserva con aria quasi… cupa? Respira profondamente passandosi una mano tra i capelli mentre io, curiosa, lo fisso stando attenta ad ogni sua singola mossa. Improvvisamente sorride, ma non sta sorridendo a me, sta sorridendo a qualcuno dietro di me. Mi volto e noto che l’ornitorinca si sta avvicinando a noi mentre si sbraccia salutando Louis. In un millesimo di secondo tutta la mia gioia svanisce nel vederla raggiungerci per abbracciare Louis e stampargli un lungo bacio. Dio, datemi un coltello che divento peggio di Hannibal!

Mi irrigidisco all’istante diventando inespressiva fino a quando qualcuno non mi cinge la vita con le mani facendomi sussultare. Mi volto trovando Styles, lo abbraccio all’istante baciandolo lentamente; noto che la coppietta davanti a noi ha smesso di pomiciare e ci stanno fissando curiosi. Quando lascio le mie labbra da quelle di Harry, lo osservo per qualche secondo per poi tornare a sorridere a Louis e Allyson.

Ed ecco che cala il silenzio imbarazzante che spesso si crea tra noi quattro, io e Louis ci osserviamo inespressivi fino a quando il suono della campanella non ci fa tornare sulla terra. Perché? Insomma, perché non mi ha detto di stare con Allyson? Perché si è rabbuiato immediatamente quando l’ho avvisato della mia relazione con Styles? …perché?

Sorrido lievemente e mi avvio con Harry verso l’aula d’inglese, mano nella mano col mio ragazzo.

 

Louis.

Mi siedo lentamente sulla poltroncina di quel negozio passandomi una mano tra i capelli; proprio come ieri pomeriggio Allyson mi ha portato in un negozio e mentre lei si prova vestiti su vestiti, io me ne sto lì fermo seduto e di tanto in tanto sorrido dicendole che è splendida. Il che è vero, con ogni singolo vestito addosso Allyson è una visione, peccato che non sono molto abituato a starmene chiuso in un negozio pieno solamente di vestiti visto che con Jamie, la cosa si evita ogni singolo giorno. Ancora non posso credere di averla vista nuovamente baciare Harry e, nel sapere che si era fidanzata con lui, mi sono quasi sentito morire e una forte scarica d’odio mi ha invaso non appena ho visto le loro labbra unirsi.

Perché? Insomma, perché mi sento sempre così, ultimamente? Non capisco, sono con la ragazza che ho sempre desiderato eppure, il mio pensiero quasi fisso è Jamie. Ho paura, paura che lei possa dimenticarsi di me nel stare sempre con Harry. Paura che col tempo lei preferisca ricevere passaggi a scuola da lui, piuttosto che da me. Paura che la serata del film venga cancellata perché lei deve vedersi con lui. Paura che, per colpa di Styles, la nostra amicizia possa finire.

La tendina del camerino di apre e Allyson ne esce sorridente, vestita nello stesso modo in cui era vestita quando ci siamo incontrati, come d’accordo, davanti al centro commerciale.

“Perfetto Lou, ho deciso cosa comprare! Ah, ti va di cenare da me questa sera?” domanda e io, a malincuore, abbasso lo sguardo scuotendo la testa, ricordando che questa sera sono d’accordo con Jamie per vederci uno dei nostri soliti film demenziali; lei sgrana gli occhi sorpresa e mi fissa leggermente adirata

“Perché no?” domanda con voce leggermente acuta e io, mi terrorizzo immediatamente nel vedere il suo volto abbastanza rosso; inizio a boccheggiare animatamente cercando di alzarmi dalla poltroncina

“Ehm… si beh perché io e… si Jamie, abbiamo in programma di… vederci per un film come… tradizione” balbetto nervoso e lei immediatamente irrigidisce la mascella fissandomi con sguardo infuocato. Sbatte un piede per terra e, noto, trattiene un urlo che sicuramente potrebbe rompere tutti gli specchi presenti in questo negozio.

“Perfetto, allora vai pure da Jamie!” urla stizzita e con passo veloce se ne va dal negozio buttando tutti i vestiti sulla cassa e pagando così velocemente da farmi quasi spaventare. Bene, ho combinato una cazzata? No, insomma per quanto possa piacermi Allyson, niente e nessuno potrà farmi saltare la mia serata di film demenziali con Jamie. Il caso è chiuso! Annuisco deciso e, finalmente, esco da questo negozio dirigendomi verso il parcheggio per andare dalla mia migliore amica.

 

Jamie.

“Allora, ci vediamo domani piccola, va bene?” domanda Harry stampandomi un sonoro bacio a stampo per poi sorridere dolcemente, annuisco e lo afferro leggermente per il polso prima che possa uscire di casa per andarsene.

“Sicuro che non ti dia fastidio il fatto che venga Louis, vero?” domando arricciando le labbra e cercando di fare l’espressione più carina e coccolosa che io riesca a fare; lui ride leggermente baciandomi la fronte

“Jamie, ti ho già ripetuto che per me non c’è problema. Siete amici no? Per me va benissimo” risponde sorridendomi. Annuisco lentamente e gli lascio andare il polso; lui mi bacia per l’ennesima volta per poi uscire dalla mia casa e dirigersi vero la sua auto. Lo saluto leggermente con la mano e proprio nel momento il cui lui se ne va, vedo la mini blu di Louis parcheggiare proprio davanti al mio garage. Esco di casa di corsa e gli corro incontro abbracciandolo dolcemente, lui mi prende in braccio facendomi girare. Onestamente, una parte di me pensava non sarebbe venuto e invece, è proprio qui, con me, per la nostra serata di film demenziali! Adoro il mio migliore amico!

“Carotina!” urla baciandomi sulla guancia, sorrido come una cogliona

“Carotino!” urlo a mia volta infilando la testa nell’incavo del suo collo aspirando per bene il suo profumo. Lui ride leggermente per via del fatto che soffre il solletico. Mi lascia andare e lo stesso faccio anche io.

“Che film guardiamo?” domanda mentre ci dirigiamo verso casa, scrollo le spalle;

“Non saprei, potremmo guardare Horror Movie?” propongo ricordando che questo film l’abbiamo visto poche volte, rispetto agli altri; lui entra in casa e annuisce lentamente. Corre in camera mia mentre io mi metto a preparare patatine, caramelle, coca e aranciata sul tavolino del salotto, proprio davanti al divano; Louis torna al piano inferiore con il Dvd in mano e lo infila. Ci buttiamo sul divano e iniziamo a mangiare, bere, guardare il film e ridere come dei coglioni per le minchiate che dicono questi attori che, a parer nostro, non sanno proprio recitare.

 

“Allora, come va con Allyson?” domando troppo curiosa, lui scrolla le spalle innocentemente, arriccio le labbra scettica e lui mi sorride

“Bene dai. Anche se abbiamo già litigato perché non voleva venissi da te questa sera” dice tutto d’un fiato senza riuscire a guardarmi dagli occhi; lui sorride dolcemente accarezzandomi una guancia

“Jamie, tu sei decisamente più importante. Le ragazze vanno e vengono, gli amici restano” dice e io non posso fare a meno che sciogliermi con del cioccolato al latte su un Marshmellow sul fuoco. Oddio, ma quanto può essere dolce Louis William Tomlinson?!

“E te, come procede con Harry?” domanda anche lui curioso; scrollo a mia volta le spalle tirando un leggero sospiro

“Direi che va bene. È un ragazzo adorabile solo… ha il vizio di essere troppo tenero a volte, forse troppe volte. Poi mi bacia, mi bacia costantemente! Insomma, per carità mi piace essere baciata, ma non così troppe volte! Sono pur sempre una Benson, e i Benson odiano le troppe dimostrazioni d’affetto” dico sclerando del tutto e, mi sembra di notare un piccolo sorrisino soddisfatto sul volto del mio amico.


Des and Sara's Corner.
Eccoci qui con un capitolo terribilmente schifoso ç___ç
speriamo comunque possa piacervi abbastanza :3
Non possiamo dilungarci molto visto che abbiamo deciso di fare una breve pausa dallo studio di storia in francese; stiamo per suicidarci, credeteci D:
However and Anyway,
vi ringraziamo infinitamente per le splendide recensioni che ci lasciate :') Ci fate davvero felici **
e naturalmente ringraziamo anche chi ha messo la FF tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi andrebbe di passare anche dalla nostra OS "We take photographs" e dalla nostra nuova Long con Malik "Oblivion"? Ci farebbe davvero piacere sapere che ne pensate ^-^
Un bacione, Des and Sara.


 




 

 

 







 




 

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Capitolo 13
*** Giorno 12. ***





 

Giorno 12.

Louis.

“Cucciolotto mio, come stanno i capelli? E il trucco è già sbavato? Lo smalto sta bene rosso, oppure avrei dovuto metterlo nero? E poi, le scarpe staccano dal vestito oppure no? E dimmi, gli orecchini avrei dovuto metterli pendenti o vanno bene questi a cerchio? E…”

Oh signore Gesù basta! Ho solo tre possibilità: l’ammazzo, mi ammazzo oppure vado fuori strada e ammazzo entrambi distruggendomi la macchina; inutile dire che la prima opzione è decisamente la migliore. Tenendo conto che è da quando sono passato a prenderla ed è salita in macchina che, mi sta letteralmente triturando le palle, posso dire che in caso la polizia venisse a sapere che sono stato io ad ammazzare Allyson Strongold, penso che possa comprendermi tranquillamente non arrestandomi neanche. Si, direi che non ci sono problemi, devo solo trovare il modo in cui ammazzarla.

Merda Tomlinson ti rendi conto che, prima di tutto stai parlando mentalmente da solo e che poi, hai appena confermato il fatto di voler uccidere la tua ragazza?! No, direi decisamente che questo non va bene.

“Lou, piccolo, ma…”

“Oh basta! Stai benissimo ok?! Adesso però smettila di tormentarmi sul tuo aspetto fisico e chiudi la bocca!” sbraito voltandomi velocemente verso di lei e lasciando per qualche secondo il volante. Lei spalanca la bocca neanche dovesse fare un qualche cosa di sconcio e mi fissa quasi scioccata per le mie parole. Non nego il fatto di essere stato abbastanza rude, maleducato e abbastanza sclerotico ma… insomma provate a comprendermi, è abbastanza stressante sentire Allyson parlare per un tempo anche fin troppo lungo, e per di più solo di se stessa. Lei fa per ribattere ma poi chiude la bocca e porta le braccia al petto fingendosi offesa; oh signore grazie! Finalmente ha chiuso quella bocca!

Sorrido leggermente soddisfatto e cerco di non farmi vedere da lei. Con molta velocità parcheggio la macchina e lei scende di corsa senza neanche rivolgermi una parola; non ho mai adorato il silenzio così tanto. Beh, che poi silenzio non è tanto visto la musica assordante proveniente dalla casa che ospita la festa di Natale, ma comunque non sentire la voce di Allyson si può definire altrettanto silenzio. Intravedo Zayn Malik, un ragazzo con il quale io e Jamie studiamo musica e, con mia grande sorpresa lo vedo corrermi addosso e salutarmi mentre della mia presunta ragazza, nessuna traccia; non posso nascondere che non mi dispiaccia affatto come cosa.

“Ehi Tomlinson! Beviamo qualche cosa?” domanda Malik tirandomi una potente spallata e tirandomi leggermente dentro casa, proprio vicino al tavolo degli alcolici. E come rifiutare? Annuisco velocemente e dopo aver bevuto giusto il minimo necessario, mi metto alla ricerca della ragazza che muoio dalla voglia di vedere. Dove cazzo è Jamie?

 

Jamie.

Esco di casa salutando velocemente Niall che, troppo impegnato a guardare la televisione, mi caga di striscio. Corro verso la macchina di Harry e mi ci fiondo dentro letteralmente in ritardo; ammetto veramente di essermi addormentata e di essermi svegliata troppo tardi così, ho fatto una doccia di corsa e non ho fatto neanche in tempo a piastrarmi bene i capelli lasciandoli così ondulati. Ho deciso cosa indossare proprio come se ci fosse stato un black out in camera mia e quindi al buio; il trucco penso proprio di essermelo dimenticato per non parlare poi dei gioielli che sono proprio rimasti chiusi nel cassetto della scrivania buttati alla rinfusa.

“Ehi piccola stai benissimo” dice Harry sorridendomi e avvicinandosi a me per baciarmi, inizialmente spero sia solo un semplice e veloce bacio a stampo ma quando sento che si sta prolungando anche troppo, mi stacco velocemente da lui

“Dai Harry sbrigati! Siamo in ritardo!” urlo facendogli segno di partire e lui parte immediatamente

“Come mai così tanta fretta?” domanda curioso e io, sbuffo leggermente. Ma saranno cazzi miei o no?! Beh, effettivamente penso che lui me lo stia chiedendo così tanto per ma… non penso proprio sia una buona cosa dirgli che sono di fretta perché devo assolutamente parlare con Louis riguardo al piccolo discorso lasciato in sospeso questo pomeriggio al centro commerciale.

“Oh nulla di particolare, ho solo voglia di stare un po’ con te, tesoruccio mio” tesoruccio mio?! L’ho detto davvero? Oh cacchio chiudetemi in un manicomio, vi prego! Harry si volta verso di me e sorride radioso mentre io penso di fare una faccia paragonabile a quella di un maniaco psicotico omicida.

“Tesoro, questa sera non ti lascerò neanche per un secondo” dice cercando di afferrarmi una mano; lentamente il lieve sorriso che avevo, svanisce del tutto. Ma non mi devo preoccupare più di tanto visto che Harry ha la vescica grossa come quella di un bambino e, se lo faccio bere tanto, dovrà sicuramente andarsene in bagno e… BAM! In quel momento scapperò a gambe levate. Si Jamie, direi che meglio di te non esiste nessuno in quanto a piani malefici.

Sorrido soddisfatta ed Harry parcheggia la macchina; appena entriamo in casa la troviamo affollata di gente che balla, beve e pomicia. Perfetto, l’atmosfera ottima, direi.

Il riccio vicino a me mi afferra la mano “Andiamo a ballare?” domanda sorridendo amorevolmente, mentre io scuoto la testa e, con un’adorabile sorriso in grado di sciogliere tutti i ghiacciai di questa terra, da tanto è dolce

“Dai andiamo un secondo a bere, tesoruccio mio” oh porca minchia ho detto nuovamente tesoruccio mio?! Ma cazzo Niall mi ha drogato nuovamente? Giuro che d’ora in poi controllerò ogni singolo movimento che fa quando mi prepara la tisana!

Harry sembra pensarci un po’ su e, dopo un’attenta e quasi interminabile riflessione annuisce sorridente. Lo afferro per mano e lo trascino in cucina dove, naturalmente, c’è un tavolo pieno di alcolici. Prontamente mi avvicino ad esso e afferro al volo la bottiglia di vodka e la porto immediatamente alla bocca di Styles il quale, ne beve un lungo sorso e poi allontana velocemente la bottiglia dalla sua bocca. Mi stampa un bacio a stampo e sento il forte odore di vodka sulle mie labbra; lo allontano quasi a forza da me e lo costringo a bere nuovamente.

“Dai Jamie bevi anche tu” dice e mi strappa la bottiglia dalle mani portandomela alla bocca, ne bevo un lungo sorso e, visto che proprio non riesco a reggere l’alcol, immediatamente comincio a vedere quasi la stanza girare. Mi stacco la bottiglia dalla bocca e inizio a ridere come una cogliona, senza un vero motivo.

“Piccola, torno subito, devo andare un secondo in bagno” dice Harry per poi stamparmi l’ennesimo bacio a stampo e sparire in mezzo alla folla. Chiudo le mani a pungo e inizio a saltare esultando di gioia; ora, mi serve solo trovare Louis.

 

Louis.

Bene. Sono Louis William Tomlinson nato a Doncaster il 24 dicembre 1994. Ho 18 anni, la mia migliore amica si chiama Jamie Benson e poi… ok per lo meno un briciolo di lucidità ce l’ho e quindi posso confermare di non essere proprio in uno stato di sbronza assoluta. Allora, qualcuno in questo universo è in grado di spiegarmi perché è mezz’ora che giro per questa casa come un coglione alla ricerca di Jamie, e non l’ho ancora vista? Ho intravisto Styles che correva in bagno quindi, facendo un breve e semplice calcolo matematico, se c’è quella testa riccia vuol dire che c’è anche la mia piccola testolina bionda.

Fortunatamente, e cosa parecchio strana, Allyson ha smesso di considerarmi da quando siamo scesi dall’auto e quindi, la serata sta procedendo di bene in meglio; si beh, procederebbe ancora meglio se finalmente riuscissi a trovare Jamie.

“Tomlinson! Dai vieni a bere qualche cosa con noi!” urla Malik dalla cucina, facendomi segno con la mano di raggiungerlo insieme ai suoi amici. Ho due opzioni: raggiungo Zayn e bevo ancora di più, ubriacandomi del tutto e facendo cose del quale domani potrei pentirmi davvero tanto; oppure rifiuto l’offerta e rimango leggermente sobrio così da poter ricordare ciò che faccio. Direi che, nonostante la prima offerta sia molto allettante, mi sento costretto a rifiutare. Sorrido e nego ringraziando comunque il mio nuovo amico pakistano e, sempre come un coglione, mi metto alla ricerca di Jamie girovagando per questa villa. Porca troia giuro che se non la trovo tra dieci minuti mi metto in mezzo al giardino e urlo il suo nome.

 

Raggiungo con calma e nervosismo il piano superiore; sono quasi distrutto e ormai ho accantonato anche l’idea di mettermi in mezzo al giardino visto che potrei attirare anche fin troppo l’attenzione. Sento quasi la necessità di stendermi così, quando finalmente riesco a trovare una camera libera dove, miracolosamente, non c’è nessuno troppo impegnato a pomiciare o peggio, fare ginnastica da letto, mi ci chiudo dentro e mi posiziono sul letto ormai rassegnato al fatto che questa sera Jamie non la incontrerò.

“Ma porca minchia quanto cazzo mi gira la testa?!” grida qualcuno sbattendo la porta. Immediatamente mi metto a sedere e, voltandomi, vedo Jamie con la fronte appoggiata alla porta che bisbiglia sicuramente qualche cosa di insensato. Non posso fare a meno di sorridere come un coglione.

 

Jamie.

La mia povera, piccola, dolorante, roteante testa. Maledetto Harry e a quando mi ha fatto bere quel sorso di vodka; per quanto io mi senta comunque abbastanza stabile e non del tutto ubriaca e ancora sobria, non posso negare il fatto che la mia povera, piccola, dolorante, roteante testa mi stia completamente facendo andare fuori di testa.

“Che minchia ho appena pensato?” sussurro pensando che naturalmente il pensiero da me formulato in precedenza, era un totale minchiata. Bene, c’è da dire che ora oltre a dirle, le minchiate le penso anche; ma come cazzo faccio?!

“No, aspetta Jamie, non puoi fare una beata minchia” sussurro rispondendomi nuovamente. Sorrido pensando che ormai sono diventata matta del tutto e che, le mie varie ipotesi sul rinchiudermi in un ospedale psichiatrico siano ormai fondate.

“Bene, quindi tanto vale posso tranquillamente anche parlare da sola” sussurro nuovamente sorridendo senza un motivo preciso.

“Oppure, potresti parlare con me, sempre se ne hai ancora voglia” una voce alle mie spalle mi fa quasi sussultare; mi volto di scatto trovandomi faccia a faccia con…

“Louis!” urlo e gli salto letteralmente in braccio prendendolo però alla sprovvista e facendolo finire per terra. Gli cingo il collo con le braccia e affondo il volto tra i suoi capelli mentre lui ride e accarezza i miei

“Non sono pesante, vero?” domando notando di essere letteralmente sopra di lui con le gambe legate attorno alla sua vita. Lui ride nuovamente e mi stampa un bacio sulla guancia, pizzicandomi i fianchi con le mani

“Starei in questa posizione per sempre, se fosse possibile” sussurra mentre con le mani inizia a massaggiarmi lentamente la schiena e io, inizio a sentire la pelle d’oca ovunque, persino nelle punte dei capelli. Il suo tocco è terribilmente delicato, caldo, sensibile e il suo respiro nelle orecchie sembra quasi mi stia mandando in iperventilazione.

“Louis, che mi sta succedendo?” domando alzando leggermente la schiena, in modo da essere chinata su di lui per poterlo guardare negli occhi. Quegli occhi di un azzurro così acceso, così vero, così spensierato proprio come quello splendido sorriso che mi fa sempre sentire sollevata e spensierata quasi fossi tornata bambina. Per non parlare poi delle sue labbra così rosee e sottili, sembrano così soffici, così calde e morbide che quasi mi viene voglia di testare. Ho quasi voglia di… baciare Louis?

“Che intendi, carotina?” domanda scostandomi una ciocca da davanti il volto; la sua voce. Così acuta e squillante ma allo stesso tempo terribilmente allegra e dolce.

“Louis. Le tue labbra” dico passandogli lentamente un dito sopra di esse e lui sorride istintivamente, “Sono così belle” sussurro nuovamente e lui si avvicina al mio volto posando il peso sui suoi gomiti. Con calma avvicina il suo pollice alle mie labbra facendo lo stesso che stavo facendo io

“Jamie, le tue sono splendide. Così morbide e rosee, sottili, calde. Viene quasi voglia di baciarle” sussurra a sua volta e io sorrido istintivamente. Che diavolo mi sta succedendo? Per la prima volta in vita mia mi sento più che cosciente di quello che sta succedendo e non posso incolpare l’alcol perché, in fin dei conti, le cose che sto dicendo le penso davvero.

“Vorresti baciarmi?” domando sorprendendomi di me stessa; Louis sorride e si avvicina ancora di più a me

“E se provassi a farlo, me lo impediresti?” domanda abbassando sempre di più la voce, diventando così ancora più sexy. Sorrido maliziosamente e mi scosto una ciocca di capelli dal volto

“Penso proprio di no” rispondo e senza neanche rendermene conto, le mie labbra e quelle di Louis sono incollate una all’altra e con calma e passione si muovono a ritmo insieme alle lingue che si cercano quasi disperatamente. Mi tiro a sedere e lo stesso fa Louis mentre, con calma, le mie gambe restano attorcigliate alla sua vita; affondo le mie mani nei suoi capelli così morbidi e lisci, mentre lui continua a massaggiarmi la schiena spostando lentamente le sue mani sopra di essa. Il fiato diventa sempre più corto e nonostante sento quasi il bisogno di staccarmi da lui, giusto per riprendere del fiato, quasi non ce la faccio; sembra come se le mie labbra necessitassero costantemente quelle di Louis e, sembra che lo stesso accada a lui. Pian piano inizio a muovermi avanti e indietro mentre le sue dita si posano con calma sulla cerniera della mia maglietta e lentamente cerca di abbassarla. Dovrei fermarlo, dovrei fermarmi, dovrei pensare al fatto che io sto con Harry e lui con Allyson eppure, non riesco proprio a farlo; l’unica cosa che mi interessa è sapere che sto baciando Louis Tomlinson e che, la cosa, mi piace altamente.

Senza smettere un secondo di baciarlo, le mie mani scivolano sul suo petto e arrivano fino ai lembi della sua maglia che sfilo con molta calma, mentre lui fa lo stesso con la mia.

Dopo un’eternità ci stacchiamo e i nostri occhi si incontrano, azzurro ghiaccio con azzurro mare. Mi perdo nei suoi occhi e… mi rendo conto di quello che stiamo per fare; dovrei pensare che sia sbagliato, dovrei pensare che non dovremo farlo, dovrei pensare che comunque lo conosco da una vita e che è il mio migliore amico; eppure, l’unica cosa a cui riesco a pensare è che comunque, ogni fibra del mio corpo muore dalla voglia di farlo.

“Jamie io…” sospira lui e per un millesimo di secondo penso che voglia dirmi che è sbagliato e che non dobbiamo farlo ma, quando le sue labbra si appoggiano nuovamente sule mie, sorrido mentre riprendo a baciarlo.

Un bussare alla porta però, ci fa staccare quasi subito terribilmente allarmati

“Chi pensi che sia?” sussurro quasi spaventata e lui, scrolla le spalle mentre la sua espressione diventa allarmata.

“Chi è?” urla Louis di punto in bianco mentre io appoggio la testa sul suo petto caldo; sento il suo calore e mi lascio cullare dal battito agitato del suo cuore, nonostante quello però, è tremendamente rilassante e rassicurante.

“Stanza occupata, non è così?” domanda una voce maschile naturalmente ubriaca; io e Louis tiriamo un sospiro di sollievo e ci sorridiamo complici.

“Si! Ora puoi anche andartene!” urla lui nettamente innervosito e sentiamo dei passi che si allontanano dalla porta. Louis mi prende nuovamente il viso tra le mani e mi sorride lievemente, dandomi un bacio a stampo e accarezzandomi lievemente i capelli.

Sento le farfalle nello stomaco e ogni parte del mio corpo freme dalla voglia di continuare eppure, non riesco a capire neanche io come mai, mi alzo di scatto da sopra Louis e prendo al volo la maglietta bianca di pizzo, infilandomela. Lo stesso fa il mio migliore amico e quando siamo entrambi vestiti nuovamente, rimaniamo uno di fronte all’altro a fissarci intensamente; muoio dalla voglia di sentire nuovamente il suo corpo contro il mio, di sentire le sue mani sul mio corpo o tra i miei capelli e specialmente, muoio dalla voglia di baciarlo ancora, ancora e ancora.

“Devo andare. Io… si devo andare” dico velocemente ma con voce abbastanza intontita; lui annuisce deciso e sussurra qualche “si” spostando velocemente lo sguardo prima a destra, poi a sinistra e poi su di me, quasi senza sosta.

“Sì anche io. Devo andare anche io. Ci… ci vediamo allora” dice passandosi nervosamente una mano tra i capelli avvicinandosi a me; sento il respiro bloccarsi di colpo e sgrano gli occhi sorridendo come una cogliona convinta del fatto che voglia baciarmi nuovamente, ma quando lo vedo superarmi di corsa e raggiungere la maniglia, mi sento quasi delusa.

“Allora ci vediamo, Louis” sussurro senza neanche rendermi conto che ormai, lui è uscito dalla camera. Sospiro passandomi una mano tra i capelli nervosa e, portandomi una mano sul petto che continua ad alzarsi e abbassarsi velocemente, esco a mia volta dalla camera. Tornerò a casa a piedi, meno vedo Harry e meglio è.

 

Jamie's Picture:

Louis' Picture:

Love, Des and Sara.

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Capitolo 14
*** Giorno 13. ***





 

Giorno 13.

Jamie.

Apro gli occhi con molta calma e, mi stiracchio lentamente sentendo il caldo tepore delle lenzuola sul mio corpo. Me ne starei qui nel letto per tutta la mia lunga vita, se solo potessi ma, il mio caro fratellone Niall, pensa bene di fare il suo ingresso in camera mia e rompere la tranquilla atmosfera scura e calda che mi circonda. Pensa anche di scostare le tende, alzare le tapparelle e aprire le finestre facendo così entrare luce e freddo. Immediatamente lo fulmino con lo sguardo e grugnisco

“Coglione, non rompere le palle” dico afferrando una mia pantofola e tirandogliela contro; lui ride leggermente e si siede ai piedi del letto iniziando a tirare le coperte

“Andiamo dormigliona, muoviti! La colazione è pronta” dice allegramente. Che cazzo ha? Perché minchia è così allegro, porca minchia?! Grugnisco nuovamente e afferro anche la seconda pantofola e cerco di tirargliela addosso.

“Non voglio mangiare, Niall” biascico infilando la testa sotto il mio adorato cuscino caldo e morbido affondando la faccia nel materasso; Niall geme leggermente e questo sta a significare che l’ho colpito con la pantofola, sorrido soddisfatta ma immediatamente quel sorriso svanisce. L’unico pensiero che mi frulla per la mente è il bacio con Louis; quel bacio talmente splendido e pieno d’emozione che mi fa ancora sentire le farfalle nello stomaco e mi fa venire i brividi in tutto il corpo, il corpo che è stato a contatto con quello del mio migliore amico.

“Mia sorella che non vuole mangiare? Hai per caso la febbre, piccola?” domanda mio fratello preoccupato avvicinandosi a me mentre cerca di alzare il cuscino dalla mia testa;

“Febbre? Magari fosse quella Niall” rispondo. Effettivamente preferirei mille volte avere la febbre, invece di pensare costantemente al bacio con Louis. Non riesco a capire come mai, quel bacio mi sia piaciuto così tanto, ma così tanto che non mi sono neanche preoccupata di Harry e della mia relazione con lui. Che mi piaccia Louis? No, sicuramente no. Non può piacermi il mio migliore amico. Momento, magari il bacio mi è piaciuto solamente perché è il mio migliore amico e, conoscendomi bene, sa cosa mi piace; no, ma ha un senso per lo meno?! Si dai, può avere tranquillamente un senso.

“Che succede, Jamie?” chiede nuovamente mio fratello, riuscendo a levarmi il cuscino dalla testa e con forza, mi fa girare permettendosi così di potermi guardare in faccia; la sua espressione è quasi preoccupata. Dovrei dirlo a Niall? In fin dei conti, è pur sempre mio fratello e poi, mi ha già aiutato parecchio in questa storia. Sbuffo e mi metto a sedere sul letto, scostandomi i capelli dal viso e invitandolo a sedersi vicino a me. Lui, ubbidiente com’è, lo fa e mi cinge le spalle con un braccio avvicinandomi la testa al suo petto caldo mentre con la mano mi accarezza i capelli.

“Niall, ricordi la storia di Harry e Allyson? -domando, e lui annuisce velocemente- Ecco. Sai anche che ormai io e Harry ci siamo messi insieme, vero? -lui annuisce nuovamente ma questa volta, più lentamente- Beh… ieri sera, alla festa, ho baciato Louis e… la cosa mi è piaciuta” dico tutto d’un fiato e lui, quasi gli fosse andata di traverso la saliva, inizia a tossire convulsamente balzando in avanti e diventando completamente rosso in viso. Sapevo che non aveva preso molto bene la mia relazione con Harry e, sicuramente, sapere che ho anche baciato Tomlinson, lo farà andare sicuramente fuori di testa. In fin dei conti, son pur sempre la sua cara e piccola sorella minore e lui, prova un senso di protezione nei miei confronti. Dolce il mio fratellone.

“Tu mi stai dicendo che hai baciato Tomlinson e che, la cosa ti è piaciuta?! Ma… quindi adesso stai con Louis?” domanda voltandosi verso di me, riprendendo un leggero autocontrollo; scommetto la mia mano destra che se solo potesse, ucciderebbe sia Styles che Tomlinson ma non lo fa solo per paura di finire in prigione perdendo così la possibilità di uccidere anche i miei futuri fidanzati.

“Beh si, ci siamo baciati e mi è piaciuto ma… sicuramente solo perché è il mio migliore amico, no?” domando più a me stessa che a lui; Niall annuisce lentamente e si riposiziona di fianco a me

“E se invece, ti piacesse Louis?” chiede seriamente e io scoppio a ridere

“Ma fammi il favore Niall! Tommo è il mio migliore amico! Insomma, è un bel ragazzo ma… insomma è Louis William Tomlinson. E poi, a me piace Harry” rispondo ma nella mia voce sento comunque una nota d’insicurezza. No, Louis è il mio migliore amico e nulla di più; è Harry il ragazzo giusto per me!

 

Louis.

“Oh mio Dio Louis! Non immagini da quanto tempo aspetto questo momento!” urla Lottie come se avesse appena ricevuto una borsa di Louis Vuitton, quando invece le ho appena raccontato tutto ciò che è successo la sera precedente con Jamie. Ancora non ci posso credere, sembra essere una cosa così irreale che, preso appunto dalla paura di essermelo solo sognato, l’ho dovuto raccontare a qualcuno per rendermi conto del fatto che fosse successo veramente.

“Lottie, ci siamo solo baciati” cerco di riportarla sulla terra ferma, ma io sono il primo che si sente ancora sulle nuvole e sorrido come un coglione ripensando a tutte quelle emozioni che mi ha lasciato quello splendido bacio. Naturalmente, l’alcool non centra un emerito cazzo e sono pur certo che ieri sera ho fatto quello che ho fatto perché morivo dalla voglia di farlo. Mi ero perso in quegli splendidi occhi azzurri e quelle labbra sembravano quasi chiamare le mie; Dio che cosa assolutamente splendida!

“Solo baciati?! Solo baciati?! Louis William Tomlinson ti rendi conto che… insomma vi siete baciati! È una cosa splendida!” urla alzandosi di colpo dal letto e saltellando come una cogliona; non posso fare a meno di sorridere nuovamente e posarmi le mani davanti agli occhi rivivendo nuovamente quella scena.

“Dai Lottie abbassa la voce. Sai, preferirei che la vicina di casa non sapesse i cazzi miei” rispondo in preda alle mie risate d’emozione; mi sento quasi una ragazzina che è riuscita ad incontrare il suo attore preferito. Mia sorella respira profondamente riprendendo tutto il suo misero autocontrollo e si risiede sul letto davanti a me, sorridendomi sorniona.

“Ok, fratellone, quindi è ufficiale: ti piace Jamie” afferma soddisfatta e io ritorno serio; mi piace Jamie? Beh, penso di si, insomma sennò non l’avrei sicuramente baciata e non avrei quasi rischiato di farci qualche cosa in più. È un ragionamento più che logico; ora si spiegano anche un po’ di cose: si spiega il perché ero tremendamente geloso quando la vedevo con quel riccio, si spiega perché la maggior parte delle volte mi imbambolavo come un idiota a fissarla, si spiega perché ogni volta che la vedevo mentre si baciava sempre con Styles, morivo dalla voglia di essere io al suo posto.

“Sì, mi piace Jamie” rispondo sicuro di me stesso, ma insicuro sul fatto di piacere a lei, perché comunque è stata lei a staccarsi da me e rivestirsi in fretta; quindi, è molto probabile che a lei piaccia ancora quello là che al posto dei capelli ha un nido per uccelli. Lottie sorride soddisfatta e batte le mani velocemente

“Quindi adesso, che hai intenzione di fare?” chiede lei curiosa, avvicinando il suo viso al mio; mi passo lentamente due dita sul mento leggermente barbuto e inizio a ragionarci su. Voglio stare con Jamie, ma lei sta ancora con Styles e poi, colpo di genio, c’è anche il piccolo problema che comunque anche io sto con Allyson ma, a quello posso rimediare in fretta.

“Naturalmente voglio stare con lei! E farò di tutto sorellina, puoi scommetterci” dico di colpo alzandomi di scatto dalla sedia girevole, alzando il pugno in segno di vittoria; Lottie ride leggermente e mi batte un cinque

“Vai così fratellone! Ti voglio cazzuto!” urla e io la fulmino con lo sguardo

“Lottie! Da quando in qua usi questi termini? Sei ancora una bambina!” la rimprovero e lei sbuffa alzandosi dal letto

“Ma vedi di non rompere la minchia, fratellone” mi sorride stampandomi un bacio sulla guancia per poi uscire dalla camera; mentre io, rimango allibito dal linguaggio che la mia adorata sorellina utilizza.

 

Des and Sara's Corner.
Happy Bithday to you, Happy Birthday to you, Happy Birthday to Louis, Harry Birthday to you!
Tanti auguri Tomlinson!! Oddio, si sta facendo grande il nostro eterno diciassettenne; già 21 :')
Cooomunque, Happy B-Day Louis William Tomlinson, you'll always be our Peter Pan.
Ah, si naturalmente ci teniamo a farvi anche gli auguri di Buon Natale splendidi lettrici :D
e speriamo che questo capitoletto possa piacervi :')
However and Anyway,
vi ringraziamo infinitamente per le splendide recensioni
e ci teniamo a ringraziare anche chi ha messo la FF tra le ricordate/seguite/preferite :)
Vi lasciamo con una fotina di Lottie e Louis:

Quindi, ancora tantissimi auguri di buon compleanno al nostro Tommo :')
e un Buon Natale a voi, dolcezze ;*
Bacioni, Des and Sara.

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Capitolo 15
*** Giorno 14. ***





 

Giorno 14.

Louis.

Sorrido entusiasta uscendo da casa mia e salendo di corsa sulla mia vespa; nonostante le strade siano scivolose e abbastanza innevate, ho proprio voglia di farmi un giro sulla vespa e correre a casa di Jamie per poterle rivelare tutti i miei sentimenti, nella speranza che anche lei possa provare le stesse cose per me. Ma prima, devo comunque chiarire le cose con Allyson anche perché mi sentirei abbastanza in colpa nel prenderla in giro, nonostante il suo adorabile carattere e la sua notevole umiltà (naturalmente qui il sarcasmo è di famiglia). Dopo essermi infilato il casco, parto diretto verso casa Strongold ma il vibrare del mio cellulare mi costringe ad accostare e vedere chi mi ha appena mandato un messaggio, pieno di speranza che possa essere Jamie ma, accidentalmente, è Allyson. Titubante apro il messaggio e quando lo leggo, non posso fare a meno di sorridere come un cretino

Louis, notando il tuo insopportabile comportamento, ho capito che non siamo fatti per stare insieme. Mi spiace che non sia durata, spero comunque di mantenere un buon rapporto con te. Ciao, Allyson xx.

Entusiasta inizio a partire in quinta e suono il clacson euforico, ottenendo molte maledizioni da parte degli abitanti della via nella quale sto guidando, compresa mia madre che mi osserva furiosa dalla finestra di casa nostra; suono nuovamente il clacson e la saluto animatamente, facendo inversione e dirigendomi verso la casa di Jamie. Quando raggiungo la sua via però, un’ansia terribile inizia a percorrermi lungo le vene, facendomi quasi pentire di essermi convinto di dichiararmi alla mia migliore amica della quale sono innamorato; no, cazzo Louis devi farti valere! Sei tu quello che ha le palle quindi, mostrale!

No, non devo mostrarle, insomma potrebbe anche scandalizzarsi, era solo in senso astratto, non devo per forza abbassarmi i pantaloni e le mutande per mostrarle il mio caro Willy. Si beh, direi che si è capito quindi, devo assolutamente muovermi e andare a casa di Jamie per mostrarle quanto mi piaccia! Parcheggio la vespa e con grandi passi mi dirigo a casa Benson suonando un paio di volte il campanello; sorrido allegro non appena la mia testolina bionda mi viene ad aprire

“Ehi Tommo, che ci fai qui?” domanda lei abbastanza assonnata, stiracchiandosi animatamente e passandosi una mano sugli occhi impastati; le afferro la vita con le mani e la trascino dentro casa stringendola forte a me. Senza pensarci due volte le prendo il viso tra le mani e le stampo un bacio al quale lei, sorpresa, risponde lentamente. Quando ci stacchiamo le sorrido amorevolmente ma lei, ha un’espressione letteralmente scioccata.

“Ma sei scemo?!” domanda poi staccandosi velocemente da me e scrutandomi da capo a piedi, preoccupata del fatto che io possa aver fatto uso di droghe pesanti; rido leggermente e le afferro nuovamente la vita perfetta con le mani

“No Jamie, sono innamorato; innamorato di te” rispondo e lei, spalanca occhi e bocca fissandomi preoccupata. Rimaniamo in silenzio per qualche secondo poi, lei, di punto in bianco si avvicina nuovamente a me e poggia le sue dolci labbra sulle mie, iniziando a baciarmi lentamente mentre le sue mani mi accarezzano lievemente i capelli e le mie, scivolano lungo la sua schiena coperta dal tessuto della canotta. E proprio come il nostro primo bacio alla festa, le sensazioni non mutano e la passione rimane la stessa; Dio non mi staccherei mai da lei, infatti è proprio lei a staccarsi velocemente da me. Si posa una mano sulla bocca e si volta di spalle.

“Jamie, va tutto bene?” domando preoccupato posandole le mani sulle spalle nude; lei scuote velocemente la testa e con una gomitata mi allontana da lei

“No minchia Louis, non va tutto bene! Non puoi venire qui e dirmi che sei innamorato di me e baciarmi! Insomma, io sto con Harry!” risponde voltandosi di scatto verso di me e agitando velocemente le braccia; le afferro i polsi

“Starai anche con Harry, ma Jamie non rinnegare i tuoi veri sentimenti!” le dico guardandola negli occhi ma lei, abbassa immediatamente lo sguardo non riuscendo a sostenere il mio; sospira lievemente

“Louis io… insomma non capisco” risponde. Libera i suoi polsi dalle mie mani e si avvicina alla porta aprendola velocemente e, con quel gesto, capisco che devo andarmene. Mi mordo il labbro inferiore e amareggiato esco da casa Benson e la sento chiudere di colpo la porta con un tonfo. Sono solo un coglione, ma non mi arrenderò così facilmente!

 

Jamie.

Chiudo di colpo la porta facendo leggermente traballare la vetrinetta di vetro proprio di fianco ad essa. Scivolo lentamente lungo il legno freddo della porta e mi poso una mano sulle labbra, quelle labbra che fino a qualche secondo fa erano su quelle del mio migliore amico; colui che comunque ha confermato di essere innamorato di me, colui che mi ha baciata nuovamente e colui che ho baciato io. Perché l’ho baciato? Perché l’ho fatto? Molto probabilmente perché volevo constatare se le emozioni che avevo provato alla festa erano solo frutto dell’alcool oppure erano vere e, onestamente, ho capito che erano tremendamente vere e tremendamente belle, piacevoli, perfette. Sospiro lievemente e mi rannicchio portandomi le gambe al petto, dove diavolo è Niall quando ho bisogno di lui?! Sento nuovamente il campanello suonare e, quasi a malincuore, mi alzo dal pavimento diventato ormai caldo e apro la porta, ritrovandomi davanti proprio l’ultima persona che vorrei vedere: Harry.

“Ehi piccola, disturbo?” domanda avvicinandosi a me e stampandomi un lungo e dolce bacio sulle labbra; non capisco perché, ma le farfalle nello stomaco che sento quando bacio Harry, non sono le stesse che sento quando bacio Louis; sono meno evidenti, sembra quasi che debbano liberarsi solo perché devono, mentre con Louis escono perché ne hanno voglia, perché quei sentimenti sembrano veri.

“No, tranquillo” rispondo scostandomi da davanti la porta e facendolo così entrare; lui sorride allegramente ed entra in casa abbracciandomi lentamente. Sorrido sforzatamente anche io e mi siedo sul divano con lui che ha iniziato a massaggiarmi lentamente i capelli.

“Hai voglia di uscire? fare un giro? Andare da qualche parte?” domanda lentamente ma io, scuoto la testa; veramente vorrei anche starmene da sola ma non me la sento di cacciarti da casa mia Styles, quindi accontentati di stare qui seduto sul divano e guardare film odiosi e smielati alla televisione mentre io mi deprimo e mi lacero la mente nel cercare di capire se mi piaci tu o se sono innamorata del mio migliore amico, ok? Perfetto!

“No Harry, non mi sento molto bene e… preferirei stare a casa” rispondo alzandomi dal divano e dirigendomi in cucina “Vuoi qualche cosa da bere?” domando poi ma lui scuote la testa. Scrollo le spalle ed entro in cucina servendomi un bicchiere d’acqua, ma invece di berlo mi tiro l’acqua in faccia per poi maledirmi velocemente. Quanto posso essere cogliona? Ma per lo meno mi sento più sveglia. Sento il cellulare vibrare ed immediatamente lo estraggo dai pantaloni della tuta e lo leggo velocemente

Dobbiamo parlare Jamie. Ti prego. Domani sera, alle 22 davanti al nostro parco. Con affetto, Louis

Sorrido come una cogliona nel leggere il messaggio ma subito dopo verso un altro bicchiere d’acqua e mi rovescio il liquido in faccia per sentirmi meglio; si, perfetto, ora sto meglio. Ma comunque… dovrei andare da Louis? Non ne ho la più pallida idea.

 

Des and Sara's Corner.
Yeah bella gente siamo qui! Con un capitolo che ci fa abbastanza schifo ma... ve lo promettiamo, il prossimo sarà splendido ** anche se, ci spiace però il prossimo sarà l'ultimo della FF ç___ç
However and Anyway,
ringraziamo tutte le persone che hanno recensito questa FF
e anche chi l'ha messa tra le ricordate/seguite/preferite.
Vi lasciamo con una foto di Jamie:

E una di Louis:

Un bacione, Des and Sara.

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Capitolo 16
*** Giorno 15. ***





 

Giorno 15.

Jamie.

 

20.59 e 57 secondi, no 58, no 59; 21.00. Bene, mi sento letteralmente nella merda; che cazzo devo fare?! Insomma, a breve dovrebbe arrivare Harry e alle 22.00 tecnicamente avrei l’appuntamento con Louis per “parlare” e, onestamente, nonostante sia tutto il giorno che ci penso, non sono ancora arrivata ad una conclusione logica che può farmi ritornare normale. Si beh, naturalmente per quanto io possa essere normale. Sospiro e sento qualcuno che entra in cucina, alzo lo sguardo e mi ritrovo faccia a faccia con Niall che, come sempre, mi osserva incuriosito. Da quando gli ho raccontato del bacio con Louis, mio fratello è sempre qui che mi tormenta chiedendomi se mi piace o no il mio migliore amico; insomma, non lo so io, figuriamoci se riesco a farglielo sapere!

“Ehi piccola Jamie, vuoi una cioccolata?” domanda premuroso accarezzandomi lentamente i capelli, nego con un movimento scoordinato della testa e lui annuisce lentamente, che cazzo ha da annuire?! No dai, povero Niall, lo fa solo per il mio bene. Che poi, mi domando, non mi ha mai cagata minimamente, deve proprio mettersi ora a considerarmi?! Ma cazzo! Cazzo, minchia, cazzo, minchia, cazzo, minchia! Cazzo quanto vorrei gridarlo al mondo! Troppo volgare? Naaa, direi che ci sta perfettamente. Sento il campanello suonare e scatto in piedi ritta come non mai correndo immediatamente alla porta convinta del fatto che sia Louis a suonare al campanello ma mi ritrovo letteralmente delusa quando, aprendo la porta, mi ritrovo davanti gli occhi verdi di Harry, invece di quelli azzurri del mio migliore amico.

“Ciao piccola mia” dice avvicinandosi velocemente a me e, cingendomi i fianchi con le mani, inizia a stamparmi piccoli e veloci baci a stampo sulle labbra; dopo almeno una decina di quei baci mi allontano velocemente da lui stanca di tutte quelle smancerie. Lui mi sorride lievemente e io afferro la giacca

“Dove andiamo?” domando salutando Niall con la mano e uscendo di casa, lui scrolla le spalle ed estrae le chiavi della macchina dalla tasca dei suoi jeans attillati;

“Che ne dici di un giro per il centro?” domanda afferrandomi velocemente la mano ma io, gliela lascio quasi immediatamente correndo verso la sua Range Rover, il riccio mi osserva perplesso e io mi limito ad una scrollata di spalle annuendo alla sua domanda. Saliamo in macchina e per tutto il viaggio rimaniamo in silenzio, raggiungendo in un batter d’occhio raggiungiamo il centro della città ancora pieno di gente e illuminato dalle mille luci che dovrebbero addobbare il tutto per il Natale, prossimo ad arrivare. Non appena Harold parcheggia l’auto, scendo di corsa e lo aspetto impaziente; lui mi si avvicina e titubante mi prende la mano, questa volta gliela prendo anche io e insieme iniziamo a passeggiare lentamente fermandoci di tanto in tanto ad osservare qualche vetrina di qualche negozio ancora aperto.

“Allora, che hai fatto oggi di bello?” domanda lui mentre io sono intenta ad osservare uno splendido paio di Clarck color crema che starebbero benissimo con i pantaloni che mi ha regalato Louis per il mio ultimo compleanno e che, ho messo solo un paio di volte e basta. Beh, effettivamente, cosa ho fatto di bello oggi? Semplice, ho pensato a cosa potessi fare con il mio migliore amico, ho pensato se mi piace o no e ho pensato se alle 22.00 dovrei andare all’appuntamento che mi ha dato ieri sera.

“Oh nulla d’interessante, ho finito i compiti per le vacanze” bella cazzata, non mi sono neanche avvicinata alla cartella che è ancora chiusa nel mio armadio che, naturalmente, viene aperto solamente quando devo decidere cosa indossare. Harry sorride lievemente

“Cavoli, io li devo ancora iniziare” sussurra passandosi una mano tra i ricci, gli sorrido lievemente stringendogli la mano

“Te li farò copiare” gli rispondo e lui annuisce grato; “Che ne dici di un gelato?” domanda mentre io, distrattamente, controllo l’ora sul display del mio cellulare: 21.30 bene, manca solo mezz’ora all’ipotetico appuntamento con Louis. Che minchia devo fare? Insomma, mi sento molto Amleto che, invece di chiedersi essere o non essere, si domanda andare o non andare? Questo si, che è il vero dilemma, cazzo!

Harry mi strattona lievemente e io riemergo da il mio stato Shakespeariano e lo fisso leggermente basita, lui rotea leggermente gli occhi

“Hai voglia di un gelato, si o no?” domanda leggermente scocciato e io, annuisco lievemente trascinandomi con lui dentro la gelateria vicino alla quale siamo capitati mentre osservavamo le vetrine. Dopo aver pagato i gelati, insieme, ci incamminiamo per una piccola via isolata. Nessuno dei due fiata anche perché, io son troppo impegnata a pensare se dovessi andare o no all’appuntamento con Louis mentre Harry, ha capito che qualche cosa in me non quadra.

“Jamie, ascoltami un attimo” dice sospirando, mi blocco istintivamente dal mangiare il gelato e alzo lo sguardo verso di lui, “Dimmi, c’è qualche cosa che non va?” domanda e io, sgrano leggermente gli occhi senza però riuscire a spiaccicare qualche suono, vocale, consonante, sillaba o parola. Harry sospira nuovamente e mi accarezza lentamente una guancia con la sua mano costantemente calda

“Pensi ancora a Louis, non è così?” domanda nuovamente e io, rimango ancora senza parole, capendo che, effettivamente, sto costantemente pensando al mio migliore amico che si è finto il mio ragazzo per far si che riuscissimo a conquistare le persone delle quali, pensavamo di essere innamorati. Effettivamente, ora che ci penso, dentro di me capisco che non vorrei trovarmi per le vie della città con Harry ma con Louis, capisco che non vorrei mangiare un gelato con Styles, ma con Tomlinson ma specialmente capisco che non vorrei baciare o essere baciata dal mio presunto fidanzato, ma dal mio migliore amico.

Istintivamente getto il gelato per terra maledicendomi quasi all’istante, abbraccio Harry “Scusa” sussurro al suo orecchio, lui mi afferra la vita e mi stringe forte a se mentre lo sento sorridere

“Va da lui” sussurra a sua volta. Sorrido immediatamente e gli stampo un veloce bacio sulla guanci mentre lo ringrazio mentalmente in mille lingue diverse. Controllo l’ora: 21.50 bene, ho solo dieci minuti per farmi venti isolati a piedi e di corsa; signori, chiamatemi pure Bolt!

 

 

Louis.

Mi passo una mano tra i capelli e osservo nuovamente l’ora: 22.10 bene, penso proprio che Jamie non verrà. Oppure, conoscendo la mia migliore amica, sarà sicuramente in ritardo come sempre; ovviamente è in ritardo anche perché, se non fosse in ritardo non sarebbe la mia splendida Jamie distratta, sbadata, disordinata e ritardataria. Sorrido al pensiero di lei; cacchio come mi sento rincoglionito, ma terribilmente innamorato. Mi siedo su una delle due altalene di quel piccolo parco e quasi neanche farlo apposta, il mio cellulare inizia a squillare

“Lottie, dimmi tutto” dico roteando leggermente gli occhi, sarà si e no la quindicesima volta che mia sorella mi chiama; dovrò annotarmi di non dirle più niente, specialmente riguardo Jamie, perché diventa abbastanza stressante.

“Ehi Lou! Allora?! Insomma è arrivata si o no?!” urla talmente forte che sono costretto ad allontanare il cellulare dall’orecchio se non voglio perdere il mio timpano destro; sbuffo leggermente.

“Lottie mi hai chiamato esattamente 9 secondi fa; non è che in 9 secondi cambiano di tanto le cose, sai?” dico leggermente sarcastico e lei, ride lievemente

“Scusa… allora ci sentiamo dopo fratellone” dicendo questo riattacca immediatamente e io, infilo il cellulare nella tasca dei jeans. Inizio a dondolarmi lentamente sull’altalena quando, di punto in bianco, sento un tonfo

“Ma porca di quella minchia che diventa sempre più minchiona!” urla Jamie e io, immediatamente, mi alzo dall’altalena con un sorriso che va da un orecchio all’altro; le corro incontro e le scoppio letteralmente a ridere in faccia nel vederla con la faccia a terra. La mia piccola e dolce imbranata Jamie. Le do una mano ad alzarsi

“Minchia di un cazzo! Mi son sporcata i pantaloni” urla osservandosi i pantaloni bianchi sporchi di verde a causa dell’erba, poi, inizia a ridere nervosamente e rialza lo sguardo verso di me.

“Louis, ascoltami, sono qui perché… insomma io credo di aver capito di non volere un ragazzo riccio, ma con i capelli spettinati; quando lo guardo negli occhi non voglio vedere le iridi colorate di verde, ma di quell’azzurro che mi trasmette tranquillità e pace; quando lo sento parlarle, non voglio che la sua voce sia roca e sexy, ma voglio che sia allegra e squillante; quando lo vedo sorridere, voglio vedere dei denti bianchi e piccoli, tremendamente perfetti; quando lo abbraccio, non voglio sentire Bleu di Chanel, ma voglio sentire One Million; non voglio un ragazzo appiccicoso, ma uno dolce che comunque capisce quando è il momento delle coccole, e quando non lo è; quando lo bacio, voglio sentire le tue labbra, non quelle di Harry. Insomma Lou, voglio un ragazzo come te, voglio te” sussurra lievemente mentre, di punto in bianco le sue mani si intrecciano dietro il mio collo sorridendomi. Le sorrido a mia volta e, con desiderio, le nostre labbra si uniscono insieme alle nostre lingue.

“Ti amo” sussurriamo all’unisono mentre appoggio la mia fronte contro la sua, sorridiamo continuamente. Lei mi bacia nuovamente ma, di punto in bianco il mio cellulare comincia a squillare

“Ma porca troia Lottie!” urlo maledicendo mia sorella mentre Jamie, scoppia a ridere in una sonora risata. Dio, quanto la amo.


 

Des and Sara's Corner.
:''''''''''( Gente, eccoci qui con l'ultimo capitolo  di questa esilarante, nosense, romantica e demenziale FF **
Cavoli, ci mancherà Jamie :'(
ovviamente anche Louis e Harry ci mancheranno (Allyson no, ci stava sul cazzo che non abbiamo u.u mhuahahahah crudeli).
However and Anyway,
ringraziamo davvero di cuore tutte le splendide persone che hanno speso anche solo 5 secondi della loro vita per leggere questa FF, ma specialmente per recensirla e farci salire l'umore alle stelle, con le sue splendida parole d'incoraggiamento e tutti i suoi complimenti;
ringraziamo anche chi ha messo la FF tra le ricordate/seguite/preferite.
Ringraziamo di cuore NuvoleBlu per lo splendido Banner (e per non aver ancora ucciso Des e tutte le richieste che le fa, sei adorabile tesoro! <3)
Detto questo, ci dileguiamo visto che è appena iniziato Teen Wolf con quei figoni di Scott e Stiles :')
Un bacione enorme, Des and Sara.

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