A little bride meets BigBang

di YumEl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Incontro con un gentiluomo. ***
Capitolo 3: *** I tanti fratelli del Signor Seung Hyun ***
Capitolo 4: *** Un malinteso di troppo con il Signor Ji ***
Capitolo 5: *** Buona prima colazione a tutti! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO


06 Giugno 1763.
La luna stasera è piena ed io mi ritrovo qui, nella casa dei miei genitori, dopo tanto tempo, precisamente dal giorno del mio matrimonio.
La piccola Shin Ha, mia sorella minore, si sposerà domani o almeno questo è ciò che tutti si aspettano …
La vedo girarsi e rigirarsi nel letto accanto al mio, con gli stessi sentimenti che mi attanagliavano il giorno delle mie nozze: angoscia, costrizione, prigionia. Ed io, già in “dolce” attesa, vorrei con tutto il cuore, che non le spetti il mio stesso destino. È così piccola, così indifesa, ignara di quello che l’aspetta. Ma io mi sono ripromessa di aiutarla ed è esattamente quello che farò.
“Sei ancora sveglia?” le domando a voce bassa.
“Si, non riesco a chiudere occhio stanotte …” mi risponde con voce flebile.
“Nervosa?”
“Abbastanza.” replica con un sospiro. “Lo eri anche tu, vero?”
“Direi di si.” le rispondo per tranquillizzarla. “Usciamo a fare due passi.”
“Sei per caso impazzita, Hyun Mun?!” mi riprende alzando un po’ la voce.
“È pericoloso!”
“Ma no! Andiamo solo in giardino, tranquilla.” le spiego con un sorriso. “Giusto il tempo di far visita al pozzo … Infondo non lo vedrai per un po’, no? Ed io so bene quanto ti piacesse giocarci vicino.”
“Già … Non capisco ancora perché io debba trasferirmi da lui. Anzi non capisco proprio perché io debba sposarlo!” si sfoga Shin Ha .
“Per lo stesso motivo per cui hanno costretto a sposare anche me. Debiti e rango sociale.” sussurro adombrandomi.
“Ah, già, dimenticavo!” commenta sarcastica.
“Non disperare, Shin Ha. Tutto andrà bene. Nel frattempo, facciamo due passi.” le sorrido ammiccante, alzandomi dal letto e prendendo la candela.
“E se papà ci scopre?” mi domanda timorosa e con il suo fare ancora da bambina.
“Non ci scoprirà.” le faccio l’occhiolino.
Scende dal letto in punta di piedi e mi segue fuori. Entrambe attente a non far rumore, ci avviciniamo al pozzo nel giardino sul retro e, come facevamo da bambine, ci accomodiamo sul bordo.
Le prendo le mani tra le mie e la guardo negli occhi con il sorriso più rassicurante che possa dedicarle. Sto facendo sul serio la cosa giusta?
Praticare la magia non è mai giusto, ma se è per salvare tua sorella da una vita infelice, scommetto che tutti lo farebbero. Ed io lo sto facendo solo per lei.
“Mi mancherai sorellina.” le confesso con le lacrime agli occhi.
“Anche tu.” dice abbracciandomi stretta. “Ma tranquilla, questo non è un addio. Potrete venirmi a trovare quando volete, tu ed il bambino.”
“Certo, lo so.” le mento, staccandomi da lei.
Alzando lo sguardo, mi rendo conto che è arrivato il momento …
“Shin Ha, presto! Esprimi un desiderio mentre la luna è riflessa nel pozzo!” la incito reprimendo le lacrime.
“Un desiderio?” mi chiede sorpresa, prima di affacciarsi nel pozzo. “Dunque … Io desidero … Desidero essere libera e felice.” esprime, chiudendo gli occhi e sorridendo speranzosa.
“Spero mi perdonerai …” riesco solo a dire.
“Cosa?” chiede prima che io la spinga giù nel pozzo.
Il suo urlo viene interrotto dall’impatto con l’acqua. Acqua, che la catapulterà in un mondo in cui spero il suo desiderio si realizzi. Lascio le lacrime scorrere sulle mie guance, consapevole che la vita che l’attende non è facile, come d’altronde non lo è la mia. Ma sono sicura che troverà qualcuno che l’aiuti.
Metto la mano sul grembo e sussurro: “Ora siamo solo io e te …” sorrido amara, tornando dentro casa di soppiatto, cercando di autoconvincermi che ciò che ho appena fatto, sia stata la cosa migliore …




YumEl's corner:
Anche se non sono ancora apparsi i BigBang vi garantiso che faranno la loro comparsa nel prossimo capitolo e allora ci sarà da ridere :D Se questo miniprologo vi è piaciuto e siete curiosi di sapere come continuerà questa storia, fatemi sapere con una recensione o una critica :)
Un saluto a tuttiiii!!!!! <3

YumEl*

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Capitolo 2
*** Incontro con un gentiluomo. ***


Buio totale. Sento come un gran frastuono in testa. Non so dove sono, né tantomeno ho voglia di scoprirlo. Chiamo mia sorella, urlo il suo nome. Nessuna risposta … Sono fin troppo consapevole del fatto che non possa rispondermi o almeno sentirmi.
Dove sono capitata? Dove mi ha spinta?
Dopo qualche inutile domanda, dalla quale gradirei tanto una risposta, apro gli occhi impaurita ed alzo lo sguardo con la speranza di scorgere qualcosa che non sia l’oscurità. Sono bagnata fradicia, e da ciò intuisco che sono ancora nel pozzo, dove sono stata spinta così brutalmente da mia sorella, della quale fino ad ora mi fidavo cecamente.
Un pizzico di speranza mi invade per un istante. Se sono ancora nel pozzo, sono ancora nel giardino di casa mia! E probabilmente avrò solo sbattuto la testa per lo schianto! Basta solo che adesso riesca ad uscire da questa cavità ed il gioco sarà fatto. Dopo svariati tentativi, e dopo essermi procurata qualche graffio di troppo, riesco finalmente ad emergere in “superficie”. Appena focalizzo lo sguardo su ciò che mi trovo dinanzi, non riesco a credere ai miei occhi, che razza di posto è mai questo? Non è di certo il giardino di casa mia!
L’aria è impregnata di un tanfo a me sconosciuto ed ogni singola cosa non è come prima.
Da ciò che posso captare, credo di trovarmi in un giardino, molto simile al mio ma decisamente più grande. Ci sono molti alberi, strani aggeggi di ferro dove di tanto in tanto si accomoda qualche passante, luci molto forti e rumori assordanti. Che sarà mai questo l’inferno? Non pensavo di meritare tutto questo, ma soprattutto non pensavo che mia sorella mi avrebbe fatto una cosa del genere.
Dopo essermi ripresa dallo shock iniziale, mi accomodo sotto un grande albero,che credo sia una quercia e noto con imbarazzo che indosso ancora la mia camicia da notte. L’aria è gelida, la testa continua a girarmi e penso che se non troverò qualcuno che mi aiuti, morirò …
Lascio che le palpebre, ormai pesanti e stanche, si chiudano dolcemente. A poco a poco non avverto più nulla, starò forse morendo?
 
“Hey! Hey! Tu! Svegliati!” urla una voce  in lontananza. “Ti ho detto di svegliarti!” continua insistente, mentre avverto dei delicati colpetti sulle guance, di mani che sembrano senza ombra di dubbio più grandi delle mie. Dalla grandezza di quest’ultime e dal timbro di voce marcato, percepisco che è un uomo. Vorrei tanto riuscire ad aprire gli occhi per scorgere chi davvero ho di fronte, ma non riesco a controllare il mio corpo, è come se non volesse obbedire più ai comandi. “Sei per caso un fantasma?” esclama con voce ancora più profonda.
Lentamente apro gli occhi, riuscendo finalmente a mettere a fuoco.
É un ragazzo dall’aspetto molto curioso, non troppo robusto, capelli color pece, sottili occhiaie sotto gli occhi a forma di nocciola ed uno sguardo perso nel nulla più totale.
“Sei sveglia finalmente! Allora non sei un fantasma. Oppure lo sei?” mi domanda confuso.
“Non guardarmi!!!” esclamo imbarazzata e coprendomi quanto più posso.
“Perché non posso guardarti? Ti senti bene? Insomma, sei o non sei un fantasma?”
“Signore …” faccio un lungo respiro, cercando di eludere quel terribile imbarazzo. “Io non sono un fantasma. Mi sono solo persa, vede sono scivolata giù per un pozzo, dal quale mi sono sporta prima di andare a dormire ed adesso, mi ritrovo qui, per giunta in camicia da notte. Non è bene per una fanciulla come me, girare per strada con una sottile camicia da notte.” gli spiego riprendendo lentamente le forze.
“Sei proprio sicura di sentirti bene? Hai forse la febbre?” mi domanda tamponandomi la fronte.
“Non si preoccupi, credo solo di aver sbattuto la testa e di conseguenza le mie condizioni adesso non sono delle migliori. Le sarei molto grata e riconoscente se sarà così gentile da aiutarmi.”
“Non sei di questa zona? Ma, come hai fatto ad arrivare qui, se sei caduta da un pozzo?” mi domanda grattandosi la testa.
“É ciò che vorrei sapere anch’io Signore. Vede di questi tempi, la magia oscura non è di certo un qualcosa di nuovo, né tantomeno uno scherzo. Si deve essere molto cauti ed attenti al riguardo.”
“Capisco …” mi asseconda. “Comunque, non c’è bisogno che mi chiami Signore, e non c’è neanche bisogno che tu mi dia del lei.” afferma sorridendo. “Un momento, hai detto: magia oscura?” mi domanda.
“Certo! É una cosa molto pericolosa e credo seriamente di esserne finita vittima per essere giunta in un posto orribile come questo!”
“Diciamo che c’è di peggio.” afferma guardandosi intorno. “Questo in realtà, è uno dei parchi più affascinanti di Seoul, sai?”
“Seoul? Ma non ci troviamo ad Ulsan?”
“Ehm, direi di no. Questa è Seoul, non ci sei mai stata?”
“Non sia mai! Avrei tanto voluto viaggiare, ma non mi sono mai allontanata di casa, i tempi sono duri ed i miei genitori mi avrebbero decapitata di certo!” esclamo ripensando alle tante volte in cui sarei voluta scappare da quella casa e fuggire lontano. “Mi scusi, so bene che non è buona educazione parlare così di fretta e dire tante cose nello stesso momento, è che sono sconvolta.” concludo.
“Ho notato che sei abbastanza sconvolta, non preoccuparti. Come ti chiami?”
“Io sono Shin Ha, seconda figlia di Jeng e Hyuna, discendente dalla casta Park e futura sposa di Jang Nyun Suk. É un piacere per me conoscerla Signore. Se non fosse stato per lei, sarei morta di sicuro e per questo la ringrazio infinitamente.”
“Piacere di conoscerti Shin Ha! Io sono Lee Seung Hyun, ma puoi chiamarmi anche Seungri!” esclama sorridendo. “Lasciati aiutare a tirarti su, io devo allontanarmi assolutamente da qui, diciamo che sono un “fuggitivo. Non penso che a te faccia piacere restare sotto quest’albero, giusto?” conclude.
“Un galeotto o addirittura un pirata! Mi dica, chi le da la caccia?” domando preoccupata.
“Le fan, per questo credo che sia meglio che andiamo.”
“Le fan? Cosa sono le fan? Qualche mostro a cinque teste e con denti aguzzi come spine?”
“No, un qualcosa di meno pericoloso. Dai sali in groppa! Sei ridotta troppo male, persino per camminare.” esclama con tono rozzo, ma non per questo non gentile.
“In groppa dice? Non potrei, assolutamente. La ringrazio, ma preferisco camminare a piedi.”
“Come preferisci, la macchina non dovrebbe essere lontana comunque.”
“La macchina?” gli domando mentre mi tiro su a fatica.
“Scherzi vero? Le macchine sono … Quelle lì, vedi?” esclama indicando con il dito qualcosa in lontananza.
“Intende quelle scatole di ferro con le ruote? Macchine?”
“Sei proprio sicura di non aver sbattuto la testa violentemente da qualche parte?” mi prende il volto tra le mani preoccupato.
“Non mi tocchi Sig. Lee! Le ho detto che sto bene e che ho solo perso la strada di casa.”
E così dicendo, ci dirigiamo presso quella che credo sia la “scatola di ferro” del Sig. Lee. Spero tanto di  trovarmi in buone mani.
 
“Shin Ha, posso farti una domanda?” afferma Seung Hyun.
“Certo Sig. Lee.”
“Come mai non conosci le macchine? E come mai ti è tutto così estraneo? Non capisco.”  mi domanda, mentre continuo a non comprendere perché sia tanto sorpreso di tutto ciò.
“Qui c’è qualcosa di strano Sig. Lee. Avrei immaginato che Seoul o un qualsiasi altro luogo che non fosse la mia città, sarebbe stato diverso dal mio, ma non in questo senso. Vede, fin ad ora non avevo mai visto questi oggetti movimentati che voi chiamate “macchine” e cosa dire di queste luci … Sono una cosa completamente nuova e sconosciuta per me, tutto qui è diverso, ma non ne capisco la causa. A proposito, penso che la sua scatola meccanica sia difettosa, segna il 06 giugno 2012. Avevo immaginato che non erano niente di buono questi apparecchi infernali. Sarà ancora opera della magia nera.” concludo, non facendomi sfuggire neanche un dettaglio.  
“Mmm … Shin Ha, posso chiederti quando sei nata?” mi domanda ambiguo.
“Può esserle d’aiuto la mia data di nascita in questo momento Seung Hyun? In tutti i casi.  Ho 17 anni e sono nata il 21 luglio del 1746 ad Ulsan. Lei invece?” domando educatamente.
Improvvisamente la scatola di ferro si arresta senza motivo, facendomi quasi urtare contro il vetro e così, spaventata inizio a dimenarmi, mentre il Sig. Lee resta immobile senza aprir bocca.
“Qualcosa forse non va?” gli domando.
“Shin Ha … Hai detto 1746 giusto?”
“Si. Cosa c’è che non va?” affermo sbigottita.
“Noi siamo nel 2012 … Com’è possibile che tu sia nata nel 1746?”
Improvvisamente tutto mi risulta più nitido. Mia sorella Hyun Mun mi ha trasportata nel futuro, precisamente di quasi 250 anni in avanti. Non posso crederci, sono in un universo parallelo e completamente diverso dal mio! Cosa ne sarà di me adesso? Una povera ed innocente adolescente nel fiore degli anni, pronta per fare il passo più importante della sua vita?
Resto in silenzio, ancora sconvolta mentre Seung Hyun mi osserva con aria smarrita.
“Ecco di cosa le parlavo quando mi riferivo ai malvagi effetti che può avere la magia nera sulla vita delle persone. Come ritorno indietro adesso? Io domani devo maritarmi!” urlo, perdendo per un attimo la mia compostezza.
 “Stai scherzando vero? Sei sicura di ciò che hai appena detto? Devi sposarti domani? ” mi domanda disorientato.
“Si … Domani. Avrei donato il mio cuore al figlio del Duca Jang. Il mio destino! Cancellato in un istante, spazzato via come cenere.” affermo triste trattenendo le lacrime.
“Il Duca? Ma Shin Ha, cosa significa tutto questo? Non capisco.” esclama quasi scosso.
“Seung Hyun, ha capito perfettamente. Per giunta, non sono né malata, né impazzita. Le sto solo dicendo la verità e cioè che per un orrendo scherzo giocatomi da mia sorella maggiore, adesso mi ritrovo qui, trasportata di centinaia di anni in avanti, ignara di ciò che ne sarà di me.” gli spiego.
“Q… Quindi, mi stai dicendo che sei una piccola e futura sposina smarrita, che viene dal lontano 1700? Ma questo non è possibile!” scuote la testa.
“Esattamente, e mi creda, questo è assolutamente possibile. Ah, 1763, precisiamo.”
“Capisco. Se quindi tutto ciò è vero, e non sei solo frutto della mia stanchezza, credo che per te dev’essere tutto così difficile adesso. Povera piccola.” afferma Seung Hyun gentile.
“Scusatemi Sig. Lee, per averle causato tanti problemi.”
“Non c’è problema, sul serio. Ma sarò ancora più gentile con te, se solo la pianti di chiamarmi Sig. Lee. Vedi, io sono un maknae, e sentirsi chiamare così mi fa sentire il più vecchio e decrepito di tutti. E questo non è assolutamente nelle mie corde” mi delucida sogghignando.
“Cosa sei?”
“Giusto dimenticavo. Noi chiamiamo “maknae”, una la persona più piccola di noi. Magari in una famiglia o in un gruppo di amici.”
“Quindi da questa sua esposizione, devo dedurre che io adesso sono un maknae, giusto Sig. Seungri? Scusate, giusto Seungri?” gli domando correggendomi immediatamente.
“Esatto! Impari in fretta Shin Ha! Adesso andiamo. Ti porto a casa, dove potrai asciugarti e prendere qualcosa per questo raffreddore che ti sei causata.”
“La ringrazio di cuore Seungri!” rispondo cogliendo uno scarso 60% di ciò che dice, ma non mi soffermo su queste piccolezze, già è tutto così complicato.
“Si figuri Signorina!”
“Lei è davvero molto gentile, Seungri.” esclamo sollevata.
 
Insieme al Sig. Lee, mi dirigo con quello strambo gingillo movimentato, verso quella che dice essere la sua dimora.
Mi domando se abiti da solo, o se risieda con i suoi genitori. Riflettendoci, non gli ho neanche chiesto quanti anni ha. Direi che è più grande di me di almeno una manciata di anni.
Dopo un po’ arriviamo dinanzi quest’abitazione, che dall’esterno sembra essere molto graziosa. Dovrei continuare a fidarmi ed entrare in casa sua? Diciamo che non ho scelta, o mi lascerò aiutare da lui o per me andrà a finire male stavolta.
“Shin Ha, siamo arrivati. Qui è dove abito.” esclama il Sig. Lee, mentre cerca un posto dove mettere quella, ehm … “Macchina”.
“Capisco. Sa, è molto graziosa la sua casa.”
“Si, direi che non è niente male!” risponde sorridendo ed aprendomi quella specie di portiera, per farmi uscire.
Ci incamminiamo verso l’entrata ed uno strano animale ci taglia la strada, spaventandomi a morte.
Emette un suono molto forte, simile ad un ringhio, ed ha un espressione a dir poco mostruosa. Credo che sia un altro maleficio mandatomi da chissà dove.
“Qualcuno mi aiuti! Un mostro a quattro zampe, credo sia una fan!” esclamo terrificata, nascondendomi dietro Seung Hyun.
“Shin Ha, è solo un cane.”
“Seung Hyun, la prego mi aiuti, quella bestia è qui per sterminarmi!” urlo a squarcia gola.
“Via via! Sciò bello! Sciò!” afferma quasi come se stesse pronunciando una specie di incantesimo, che fa immediatamente allontanare la belva.
“Ma, Seungri! Lei è un cavaliere! Mi ha salvata la vita per la seconda volta!”
“Hahaha! Shin Ha, era solo un cagnolino. É tutto apposto, sei ancora spaventata?” mi domanda premurosamente.
“Adesso no. Lei è il mio salvatore, la ringrazio ancora per tutto, non so cosa sarebbe successo se quella bestia non si fosse allontanata. Mi avrebbe di certo sbranata.”
“Mmm. A dirla tutta, penso che nessuno avrebbe il coraggio di nuocerti, sei così esile e dolce che neanche una bestia feroce “come quella” ti avrebbe fatto del male.” spiega osservandomi.
E così dopo quest’enorme spavento, entriamo dentro.
 
Resto in silenzio osservando tutto ciò che mi circonda, ci sono molte immagini, per di più a colori, di Seung Hyun in compagnia di altri ragazzi, che credo siano suoi fratelli. Mi domando come abbiano fatto a finire su quei pezzetti di carta. Ma perdinci! Sono cinque fratelli!
C’è addirittura uno scaffale con degli strani calici dalla forma allungata color dell’oro ed una miriade di altri oggetti ed arnesi che non avevo mai visto prima d’ora.
“Sono a casa!” esclama Seung Hyun mettendosi delle babbucce ai piedi e porgendomene un paio anche a me.
“Hey Hyung!” risponde una voce maschile da lontano, della quale sono molto curiosa di scoprirne l’identità. Che sarà uno dei suoi fratelli?

Yumel's corner:
Ecco il primo capitolo di questa insolita e stramba storia! ;D Spero vi piaccia e spero che recensiate, qualsiasi sia il vostro parere.
Grazie in anticipo a tutti! Un bacioneee! :*
YumEl*

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Capitolo 3
*** I tanti fratelli del Signor Seung Hyun ***


“Pensavamo ti fossi smarrito Ri!” continua quest’individuo sconosciuto, che si avvicina sempre di più.
“Sei stato in pensiero per me? Oh, ma che leader premuroso!” gli risponde il Sig. Lee, mentre continuo ad osservare la scena con aria interrogativa. 
Finalmente appare quel qualcuno, che tanto aspettavo di vedere. Da ciò che ho intuito in ciò che si sono detti, credo che gli debba essere mancato molto Seung Hyun. È comprensibile se sono fratelli! Ci sarà senza ombra di dubbio un legame particolare tra di loro.
Inizio a studiarlo attentamente non lasciandomi sfuggire nulla, come al solito. 
Quest’ “uomo” è molto magro, dall’aspetto direi quasi denutrito. Ha qualche centimetro in meno rispetto al Sig. Lee, pelle chiara ma rosea, occhi marroni ed una camminata non certo da galantuomo. La cosa che più mi lascia allibita è il modo in cui è vestito.
A dirla tutta, non sono neanche sicura che sia un umano vero e proprio, sembra più una sorta di incrocio con qualche strambo animale, poiché gli sbucano due orecchie da un cappuccio bianco e rosa, dal quale si intravede qualche ciocca di capelli … AZZURRI! 
Per non parlare poi, degli enormi guanti bianchi e le babbucce con tanto di occhi, naso e bocca! 
Sì, decisamente un incrocio tra un quadrupede o un bipede ed un essere umano. Sarà forse un incrocio con una di quelle misteriose “fan”? Ormai capisco che non c’è più nulla di cui meravigliarsi e così resto in silenzio, aspettando qualche risposta che venga da chissà dove.
“Certo che sono in pensiero cretino! Ti sembra normale sparire così di punto in bianco?” domanda l’individuo misterioso a Seung Hyun.
“Scusami, ero solo uscito per una boccata d’aria e sono stato pedinato da una schiera impazzita di fan. A quel punto ho dovuto trovare un rifugio per evitare di essere sbranato” si giustifica mentre sorride per non so quale strano motivo.
Non capisco proprio cosa ci sia da ridere. Stava per essere sbranato da una mandria di fan… Questo è decisamente orribile!
“Già, certo! Ma, Ri… Chi è quella? E come diamine è vestita?” esclama puntandomi un dito contro con aria quasi sconvolta.
Spero solo che quel “quella” non sia riferito di certo a me. In caso contrario potrei affermare che il fratello di Seung Hyun non è di certo un uomo di buone maniere.
“Vedi Hyung, lei è…”
“Buonasera Signore, io sono sono Shin Ha, seconda figlia di Jeng e Hyuna, discendente dalla casata Park e futura, chissà quando, sposa di Jang Nyun Suk. Le chiedo umilmente scusa per aver fatto irruzione in casa sua e le chiedo scusa anche per quello che lei dice “orrendo” modo in cui sono vestita.” interrompo Seung Hyun, che mi osserva scosso.
“Eh? Come dici? Ri! Ha proprio tutte le rotelle a posto questa? Che farfuglia?” esclama questo presunto e scostante ragazzaccio.
“Signore, non farfuglio nulla. Le stavo semplicemente illustrando il quadro della situazione.
Ah, già! E credo di essere più che sicura di non avere alcuna rotella o aggeggio del genere nella mia testa. Il mio cervello è perfettamente sano e nella norma.” lo delucido gesticolando un po’ più del dovuto.
“Ecco. Come immaginavo, non ha per niente le rotelle a posto! A dirla tutta, credo che non ne abbia nemmeno una al posto giusto.” continua sgarbato. “Lee Seung Hyun! Chi è questa svitata? Mi rispondi adesso o dovrò subirmi un’altra spiegazione precisa e dettagliata?” termina la frase innervosito.
“Non si preoccupi Signore! Arrivati a questo punto, preferisco non parlare e restare in silenzio. Ci tengo però a precisare, che lei non è per niente una persona educat…”
“Ji Yong, calmo. Dunque… Lei è Shin Ha. Si è persa ed è tanto ma tanto spaventata. Non trattarla così, è tutto così difficile per lei, credimi.” ribatte Seung Hyun, non facendomi terminare la frase.
“Cosa può andarle storto? Dovrebbe essere tutto rose e fiori per lei, sembra saltata fuori da un’allegra favoletta.” gli risponde, mentre continua insistentemente a squadrarmi da capo a piedi.
“Diciamo non proprio da una favoletta, ma quasi.”
“Ma che razza di…” esclama infastidito la belva.
“Ji, possiamo tenerla? Ti prego! É così piccola, sola, dolce ed indifesa.” lo interrompe Seung Hyun ed un improvviso sollievo mi riempie.
Il Sig. Lee, si sta dimostrando sempre più gentile ed educato nei miei confronti e gli devo davvero tutto se in questo momento mi trovo ancora qui, viva, vegeta e con i piedi per terra.
“Cosa? Tenerla? Parli come se fosse un cucciolo. No Ri! Non se ne parla proprio.” sbotta “Ji”, o almeno così credo che si chiami; nome adatto ad un animale aggiungerei.
“Non essere crudele Hyung. Dove è finito il Ji Yong che conosco?” domanda sbattendo dolcemente le palpebre Seung Hyun.
“Seungri, non è tempo per mettersi a giocare. Accompagnala fuori e rientra, dai sbrigati!”
“Signore, non si preoccupi. Mi faccio strada da sola, scusate ancora per tutto. Io tolgo il disturbo, arrivederci.” sospiro avviandomi triste verso l’uscita.
“Hyung! Sei ritornato! Dove eri sparito?” attira la mia attenzione una terza voce.
“Ciao Daesung! Scusami, contrattempo.” gli risponde Seungri svogliatamente. “Scusami un attimo Dae…” continua, riprendendo la conversazione con Ji Yong.
“Ji! Non dire stupidaggini, Shin Ha non va proprio da nessuna parte!” conclude protettivo, afferrandomi per un polso con forza.
“Seungri non si preoccupi, lasci stare. Tolgo il disturbo, le ho già causato un sacco di fastidio.” affermo trattenendo le lacrime, che vorrebbero straripare da un momento all’altro.
“Shina Ha, non andare da nessuna parte. Ji Yong è un deficiente, stava solo scherzando.” mi spiega sorridendo.
“Dite, deficiente?” Deficiente… Sarà una razza d’animale di certo.
“Un poco di buono volevo dire, comunque, stai tranquilla. Non ascoltare ciò che dice, dai ritorna dentro!” risponde convincendomi a rientrare in casa.
“Oh! E chi è questa graziosa signorina?” esclama il terzo ragazzo dal sorriso smagliante. “Come ti chiami?”
“Sono Shin Ha Signore.” rispondo con voce fioca, evitando la presentazione per intero, che penso non sia tanto gradita da queste parti.
“Io sono Daesung!” esclama allegro. “Cos’ha poverina?” domanda a Seung Hyun subito dopo.
“Ji Yong l’ha trattata male. Gli avevo chiesto gentilmente se potevamo tenerla qui con noi e l’ha praticamente sbattuta fuori senza neanche ascoltare cosa magari aveva da dire.” spiega con un tono di voce abbastanza alto, da far sentire anche al diretto interessato, che intanto si è allontanato, accomodandosi sul divano in salotto.
“Ji Yong! Ma come hai potuto?” esclama il Signor Daesung, con aria smarrita.
“Pff… Avanti! Potete evitarli anche tutti questi piagnistei. Stavo scherzando ovviamente, non sono poi così bastardo. Scusami ragazzina, non volevo offenderti.” afferma l’essere spregevole che più tanto spregevole adesso non sembra.
“Te l’avevo detto che era un deficiente Shin Ha. Lo so bene, a primo impatto potrebbe anche sembrare antipatico, orribile e direi anche un po’ bruttino. Ma sotto sotto è uno zuccherino, vero mio caro Hyung?” ribatte Seungri, rivolgendosi a Ji Yong in un modo più che sarcastico.
“No Seungri, Il Signor Ji Yong non è stato né antipatico, né orribile, ha solo espresso un parere personale e non è per niente una cosa scorretta dire ciò che si pensa. In tutti i casi, preferirei andare adesso. Non voglio causarvi alcun danno, sarà meglio per me ed anche per voi.” rispondo, sperando nel mio profondo che mi tengano con loro.
“Sai che però mi sei simpatica Shin Ha? Prendi esempio cretino! Così si ragiona, non certamente come fai tu!” sbuffa Ji Yong cacciando la lingua al Sig. Seungri per non so quale motivo.
“Stai zitto, lunatico psicopatico!” gli risponde Seung Hyun stizzito.
“Sempre cane e gatto voi due, eh?” esclama una ben quarta voce, che attira la mia attenzione  più di tutte le altre. Mi volto, ritrovandomi dinanzi un principe in carne ed ossa.
Una voce tenebrosa e travolgente, che al solo sentirla fa rabbrividire. Occhi penetranti e scuri, che comunicano senza bisogno di alcuna parola o sillaba ed un fascino senz’ombra di dubbio da nobiluomo.
Resto per qualche istante interdetta, a studiarlo estasiata, dopodiché distolgo finalmente lo sguardo, mentre lui si avvicina lentamente a noi. Che sarà sul serio un principe? Un cavaliere venuto da chissà dove?
“Ha cominciato lui!” si giustifica Seungri, gesticolando.
“Non m’interessa chi ha iniziato, il problema qui, è che voi due state sempre ad azzuffarvi! Per giunta per sciocchezze!” ribatte il giovane misterioso.
“Pensala come vuoi Hyung. In tutti i casi, litigavamo per qualcosa di importante stavolta.” risponde Seung Hyun.
“Pff… M-ma, lei chi è?” sbuffa annoiato, avvertendo solo dopo un po’ la mia presenza.
“E’ Shin Ha! Presentatevi su su, bla bla bla, altrimenti qui si fa giorno!” esclama all’improvviso Ji Yong, quasi come impazzito.
“Cosa vuoi adesso anche da me Ji?” sbotta il ragazzo. “Ti chiami Shin Ha? Che nome grazioso!” conclude sorridendomi.
“Ehm, e-ehm… S-si, io sono S-Shin ha. E’ un piacere per me fare la sua conoscenza Signore.” affermo imbarazzata ed incapace di concludere la frase in modo scorrevole.
“Il piacere è mio, io sono Seung Hyun, il grande. Choi Seung Hyun.” puntualizza inchinandosi verso di me.
Sì! Dev’essere assolutamente un principe!
Solo dopo essermi inchinata a mia volta dinanzi il principe Choi e dopo essermi accorta che mi trovo in questa casa, sola, con ben quattro uomini, rimembro che indosso ancora la camicia da notte, che ormai ha perso quel suo splendido candore.
“Pss! Seungri!” cerco di chiamare il Sig. Seungri bisbigliando e sperando che mi senta.
Per fortuna mi sente e si avvicina a me, incuriosendo però i restanti tre Signori.
“Cosa c’è Shin Ha?” mi domanda dubbioso.
“Seungri, i-io. Ho bisogno di qualcosa di più consono da indossare, non posso di certo rimanere in camicia da notte in compagnia di soli uomini? La prego mi dia qualcosa!” gli sussurro in un orecchio disperata.
“Cosa succede? Che altro c’è?” grida Ji Yong, alzandosi dal sofà con uno scatto a dir poco raccapricciante.
“Shin Ha ha bisogno di qualcosa da mettere addosso, stai tranquillo e frena le tue isterie Ji! Ci penso io.” sbotta Seung Hyun, collocandosi davanti a me protettivo.
“In effetti ne ha proprio bisogno. Ancora non capisco perché sia vestita così! Tra l’altro, credo che quest’abito biancastro, sarebbe introvabile in qualsiasi mercato sull’ intera faccia della terra.” ribatte con tono arrogante. “Shin Ha, su! Vieni con me, so io di cosa hai bisogno.” conclude dischiudendo la sua mano nella mia direzione.
“Mi perdoni Ji Yong, m-ma, penso che potrebbe prestarmi qualcosa anche Seung Hyun.” mi scuso turbata, mentre il cavaliere Choi ed il Sig. Daesung, ci osservano allibiti.
“Non se ne parla! Ti consiglio di non fidarti di Seungri in fatto di vestiti ed accessori. Piuttosto, puoi fidarti di me cecamente Shin Ha, quindi non preoccuparti e seguimi.” mi risponde quasi minaccioso.
Confesso che inizio ad aver paura di Ji Yong, cosa vorrà farmi?
E così, dopo aver rivolto un ultimo sguardo terrorizzato a Seung Hyun, che continua ad ansimare nervoso, vengo letteralmente trascinata via dal Sig. Ji.
Attraversiamo delle scale, situate all’interno della casa, che è immensa e direi anche ben arredata, dopodiché entriamo in una camera, dove gli unici arredi sono degli abiti ed altri strambi oggettini. Osservo Ji Yong stranita e spero vivamente che non mi faccia nulla di male.
“Dunque Shin Ha, cominciamo col togliere quello straccio di dosso. Hai un bel corpo, perché non lo valorizzi un po’ eh?” esclama squadrandomi dalla testa ai piedi e mettendomi più che a disagio.
“Non mi osservi in quel modo Signore!” ribatto alzando di più la voce.
“Ancora non capisco perché ti rivolgi a noi, dandoci del lei. E’ assurdo!” afferma. “Su Shin Ha, non farti pregare e leva questo vestito.” conclude battendo i piedi sul pavimento in modo nervoso.
“Ma lei è impazzito? Vuole per caso sfruttare il mio corpo per qualche sua strana perversione? Non accetto! Ed adesso me ne ritorno in salotto, non voglio trascorrere un altro secondo qui con lei!” urlo spaventata, cercando di incutere in lui almeno un briciolo di timore.
“Forse quella impazzita qui sei tu. Ma cosa ti salta per la mente? Io? Sfruttare il tuo corpo? E poi non mi interessano le ragazzine gracili e pallide, tranquilla.” mi offende nuovamente. “E poi come pretendi di cambiarti, se non levi quel vestito?” chiede interrogativo, al che inizio a piangere, ferita da ciò che mi ha appena detto.
Non riesco a trattenermi più, questo adesso è troppo. Cosa vuole questo svitato da me?
“Shin Ha, stai piangendo?” mi osserva allibito Ji Yong.
“Mi scusi! Non volevo infastidirla Signore! Ma lei mi ferisce dicendo questo e le assicuro che la mia situazione non è di certo rose e fiori come pensa. La mia non è per niente una favola, forse in passato sì, ma adesso per me questo è l’inferno!” esplodo, continuando a piangere sconvolta.
“Non volevo farti piangere mica. Non piangere ti prego, cosa ti è successo? perché per te è tutto così complicato Shin Ha?” mi domanda perplesso, mentre alla vista delle mie lacrime si tramuta completamente.
“Preferisco non parlarne adesso. Quando mi sarò calmata del tutto, le illustrerò la situazione per intero. Le chiedo solamente una cosa per adesso: di non trattarmi in quel modo. La prego.” affermo poggiando le ginocchia sul pavimento ghiacciato.
“Mi dispiace allora, scusami Shin Ha. Non pensavo che ti fosse capitato qualcosa di serio o grave. Adesso scegliamo qualcosa da farti indossare, okay?” mi chiede in uno splendido e rassicurante sorriso che mi scalda il cuore. “E non preoccuparti, non voglio che tu ti tolga il vestito davanti a me. Non sono mica un pervertito?” conclude e purtroppo non afferro il significato della sua ultima parola.
“Grazie mille Ji Yong.” rispondo, dopo essermi rasserenata.
“Andiamo al nocciolo adesso. Hai la carnagione molto chiara, quindi c’è bisogno di un bel tocco di colore che ravvivi il tutto, sei d’accordo?”
“Mmm, penso di sì Signor Ji. Che non siano però degli abiti molto appariscenti e troppo colorati.”
“Tranquilla, sei nelle mie mani Shì!” dice, mentre inizia a ricercare tra migliaia di vestiti, quello adatto a me.
“Dopo, potremo dare anche una sistemata ai capelli. Hai un visino piccolo e dei lineamenti molto dolci, potremo tirarli indietro e farlo risaltare.”
“Shì? In tutti i casi, se lei pensa che sia qualcosa di semplice per me va bene.” gli rispondo sorridendo.
“Bene, ecco! Indossa questi. Puoi cambiarti lì, nel camerino.” mi porge degli strani abiti e mi indica con un indice la direzione in cui è posto quello che chiama “camerino”.
“Mi scusi Ji, ma cos’è questo?” gli domando, osservando quello che mi sembra un pantalone sicuramente da uomo.
“Come cos’è? Non conosci un jeggins?”
“Je-Jeggins? Qui gli abiti hanno anche un nome? Ma le donne non indossano mica i pantaloni Signor Ji!” esclamo confusa, mentre continuo ad osservare quegli insoliti capi d’abbigliamento che mi ritrovo tra le mani.
“Sì il jeggins, è un pantalone più stretto, che indossano le ragazze d’oggi. Provalo su, penso che ti starà da favola! Ed il colore di quel vestitino è magnifico, non trovi?” mi spiega, quasi avvertendo la situazione sconosciuta in cui mi trovo. “Ti aspetto qui.” conclude rassicurante, mentre rispondendo con un flebile sorriso, mi dirigo di là.
Entro in quella piccola stanza ed adagio le cose che mi ha dato Ji Yong su una sedia posta vicino lo specchio.
Vediamo un po’ cosa c’è qui: un “jeggins” o come si chiama, un vestito color smeraldo con delle balze, ma decisamente troppo corto per una donzella come me e per giunta prossima al matrimonio, un paio di ciabattine direi, della stessa tonalità del vestito e dei bracciali con degli orrendi scheletri neri dipinti sopra.
Che ingiuria è mai questa? Qui c’è ancora lo zampino della magia nera, ne sono sicura!
Purtroppo però, non ho altra scelta, devo accontentarmi di questo poiché è l’unica soluzione disponibile in questo momento. Mi accomodo per un istante sulla sedia e respirando profondamente, mi incoraggio dicendo: Forza Shin Ha! Puoi farcela!
Indosso tutto ciò che ho, escludendo ovviamente quegli orrendi bracciali da strega e mi dirigo dove Ji Yong mi sta aspettando. Adesso solo capisco perché debba indossare un pantalone al di sotto di un vestito. Questo non è di certo un vestito, è una maglietta piuttosto ed ovviamente, per evitare di scoprire le gambe, occorre un pantalone. Che strambo modo di vestire… Sarà questa che chiamano “moda”?
“Ji Yong il vestito è un tantino corto direi. Non avrebbe per caso qualche tonaca, una sottoveste un busto o qualcosa di più adeguato? Vede, non sta bene per me mostrare tanta pelle.” gli spiego gentilmente.
“S-Shin Ha, stai davvero d’incanto. Ma guardati, sembri una piccola bambolina. Ma che carina, direi perfetta!” esclama il Signor Ji Yong soddisfatto.
“Non sembro poi così tanto perfetta Signore. Come dice sempre mia madre, nessuno è perfetto e la perfezione non esiste affatto. Quindi quello che sta dicendo non è assolutamente possibile, mi creda.” affermo osservandomi ancora una volta allo specchio stranita.
“Mmm… Io non ne sono tanto convinto.” ribatte squadrandomi nuovamente da capo a piedi. “Dai, leghiamo questi boccoli e raggiungiamo gli altri.” conclude, raccogliendomi i capelli in una sistemata e perfetta coda di cavallo che gradisco molto. A dirla tutta, credo che questa sia l’unica cosa che mi aggrada.
Ma dico! Sono sul serio io quella riflessa nello specchio?

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Capitolo 4
*** Un malinteso di troppo con il Signor Ji ***


Ed eccomi qui, vestita, o per meglio dire: svestita e pronta per raggiungere i fratelli del Sig. Seung Hyun di sotto.
Devo dire che però sono davvero graziosa, anche se questo non è di certo il genere di vestiti adatto a me.
 
“Perdoni la domanda indiscreta Signor Ji, ma come mai aveva in casa degli abiti da donna?” gli domando, ripensando che in questa casa ci sono solo degli uomini e che per adesso non ho avvertito alcuna presenza femminile.
“Quelli sono miei! Mi piace ogni tanto sperimentare ed indossare qualcosa di diverso. Lo trovo assolutamente divertente!” esclama, lasciandomi letteralmente allibita.
“Sta dicendo che lei indossa abiti da donna come se niente fosse? Sta scherzando, vero?”
“Affatto. Ho scoperto che voi ragazze indossate delle cose molto comode ed anche carine direi, ovviamente escludendo quei trampoli vertiginosi che vi ostentate a tenere ai piedi per ore ed ore di seguito. E poi trovo che mi si addicano un sacco.” conclude narcisista.
“Se lo dice lei… Comunque, noi ragazze non siamo mica dei trampolieri? Non usiamo trampoli, ci sarebbe il rischio di farsi male sul serio.” affermo, delucidandolo riguardo la sciocchezza che ha appena detto.
“In effetti, l’altra volta ne indossai un paio e devo ammettere che di male me ne son fatto e non poco, cascando per terra come una pera cotta. I tutti i casi, non capisco proprio come facciate.”
“Che bisogno c’era di mettersi su dei trampoli Sig. Ji?” chiedo sempre più confusa, mentre mi scappa un sorriso al pensiero del Sig. Ji che casca come uno iellato, dopo aver camminato su degli altissimi trampoli.
“Perché ridi? Li ho solo indossati per esercitarmi per delle scene di una parodia. Cosa vai a pensare Shin Ha? Guarda che non sono mica gay!” esclama, mentre continua a gesticolare come un forsennato.
“Una parodia? Cosa sarebbe precisamente? Un concorso di moda? E cos’è un gay?” gli domando, sforzandomi di dare un senso a ciò che ha appena detto.
“Scherzi? Una parodia è l’imitazione comica di qualcosa, in questo caso, di un drama. E gay… Come fai a non conoscere il significato della parola gay? Bè, come spiegarti: omosessuale!”
“Mio Dio, lei è omosessuale? Non mi tocchi Signore! Gli omosessuali se scoperti vengono condannati a morte, lo sa questo vero? E’ una cosa oltraggiosa e crudele e di questo ne sono consapevole, ma dicono che possono essere davvero pericolosi.” mi dimeno mentre inizio a percorrere le scale per allontanarmi da lui, ma vengo bloccata per un polso.
“Sei per caso impazzita? Che colpa ne avrebbero loro? E poi non dire sciocchezze Shin Ha, non sono un omosessuale e se ne vuoi la conferma, sono pronto a dimostrartelo.” afferma sogghignando mentre si avvicina lentamente con un fare alquanto ambiguo, che mi incute timore.
“Siete o non siete omosessuale Signor Ji Yong? Non c’è un modo per provarlo comunque, quindi se mi dice che lei non lo è, io ci credo.” anche se ad essere sincera, devo ammettere che a tratti, sul serio lo sembra.
“Shin Ha, stai giocando col fuoco dicendo così, lo sai vero? C’è invece un modo per provarlo e…” si avvicina lentamente sfiorandomi quasi le labbra. Resto immobile, terrorizzata e strizzo gli occhi sperando che si fermi.
“Cosa diamine stai facendo pervertito e maniaco di un Ji Yong!?” esclama Seungri, che sbuca per mia fortuna da non so dove.
“Seung Hyun! Mi aiuti! La prego!” esclamo correndo dal lui, dopo essere stata mollata dalla forte presa di Ji Yong,che resta a fissare Seungri a bocca aperta.
“Io non facevo niente, stavo solo scherzando! Ti pare che l’avrei toccata? Volevo solo dimostrarle che non sono gay!” esclama continuando a sbuffare come un bambino lamentoso.
“Stavi per baciarla! E se stavi facendo sul serio cosa sarebbe successo allora? Ji non è il momento per dare sfogo alle tue perversioni soppresse, per giunta con Shin Ha. Per favore, non fare più una cosa del genere.” afferma Seung Hyun, mentre resto in silenzio nascondendomi dietro le sue spalle.
“Ti ho detto che stavo solo scherzando! Non insistere, sto dicendo la verità! E adesso piantala, io vado a farmi un giro, ciao!” esclama imboccando le scale, mettendo un cappello in testa al volo ed uscendo di casa in men che non si dica.
“Dove hai intenzione di andare a quest’ora Ji? Sei impazzito?” afferma Seung Hyun, ma ormai è troppo tardi perché Ji Yong già se n’è già andato. “Pff… Che testardo e screanzato di un leader!” continua.
“Shin Ha, è tutto okay? Cosa ti ha fatto?” mi domanda, non preoccupandosi più per il suo “leader” o come lo chiama.
Devo ammettere che inizio ad essere stufa di queste incomprensibili parole, questi gesti e modi di fare a me completamente sconosciuti e di quest’estraneità che mi sta letteralmente divorando.
“Non mi ha fatto nulla e mi auguro che sul serio non avrebbe fatto niente anche se non foste arrivato lei Seungri. Penso che comunque il Signor Ji ce l’abbia con me, per non so quale assurdo motivo.” spiego, sistemandomi l’ “abito” datomi da Ji Yong. Seungri resta per un attimo in silenzio osservandomi, dopodiché scuote la testa e riprende a parlare normalmente.
“Lui è fatto così, è un ragazzo abbastanza particolare, ma ha un cuore d’oro infondo.” afferma. “Ad essere sincero, non gli do tutti i torti se stava quasi per saltarti addosso, direi che tra prima ed adesso, il tuo cambiamento è assolutamente: wow!” conclude, mentre inizia a squadrarmi anch’egli e ciò mi provoca un imbarazzo a dir poco indifferente.
“Perché mai il Sig. Ji dovrebbe saltarmi addosso come dice lei? Non penso sia divertente saltare su una persona, o per lo meno penso che sia una cosa alquanto improbabile. Per quanto riguarda gli abiti, avrei preferito qualcosa di più sobrio e di più, come dire, coperto. Non mi si addice per niente questo “look” affermo, ricordandomi della parola utilizzata prima da G-Dragon (look).
“Quel saltare addosso che intendo io è ben diverso Shin Ha, ma non preoccuparti, ne parliamo con calma poi. E comunque trovo che tu stia da favola, sei davvero carinissima. Devo ammettere che comunque Ji ha fatto un ottimo lavoro.”
“In tutti i casi, questo non è il mio modo di vestire, ma per adesso penso che dovrò accontentarmi di questo. Ah… Se mi vedesse mia madre, andrebbe di certo su tutte le furie vedendomi così conciata.” sospiro tra me e me, ripensando a quanto vorrei ritornare a casa e riabbracciare i miei genitori, che saranno tanto in pena per me, appena scopriranno che sono sparita. “Domattina, appena il sole sarà alto, andrò a trovare qualcosa di migliore da indossare.”
“Come preferisci Shin Ha, ma penso che sia meglio se vengo anch’io con te.” risponde gentile Seungri. “Avanti, raggiungiamo gli altri adesso!” conclude, mentre ci dirigiamo nuovamente in salotto.
“Pensavamo che ci sarebbe voluto tanto, ma non così tant…” si arresta il principe Choi, non appena ci vede.
“Wow! Il nostro Ji ha fatto un ottimo lavoro!” prosegue il Signor Daesung , intento a sorseggiare del liquido da uno strano aggeggio di plastica trasparente.
“E bene sì! Comunque, distogliete lo sguardo please, non incantatevi come dei prosciutti tutti e due!” risponde Seungri nascondendomi dietro di lui con forza.
Confesso che inizio ad avere paura di questa situazione, cosa mi accadrà mai? Posso sentirmi sicura in questa dimora? E posso fidarmi di questi ragazzi?
“Sei la sua balia per caso? Comunque, si può sapere perché Ji è schizzato via in quel modo? Avete litigato di nuovo, vero?” domanda Seung Hyun, il grande a Seungri.
“E se ti dicessi che invece l’ho trovato mentre stava per baciare la piccola Shin Ha? E forse anche in procinto di fare anche qualcos’altro?” risponde Seungri in tono abbastanza alterato.
“Cosa stava per fare? Sarà stato sicuramente un errore Ri, dovresti conoscere bene Ji Yong ormai.”
“Sì, ma non so fin a che punto arriva il suo “scherzare”. Comunque adesso è tutto sistemato, penso ritornerà a breve come fa sempre quando litiga con qualcuno ed andrà a letto dopo aver mangiato i soliti dieci biscotti al caffè.” afferma Seungri controllando l’orologio.
“A proposito, ma Taeyang dov’è sparito?” esclama Daesung, riponendo finalmente l’aggeggino di plastica sul tavolo.
“Mi stavate nominando per caso voi?” esclama una ben quinta voce, seguita dal tonfo della porta, che è appena stata chiusa.
“Tempismo perfetto Hyung!” ribatte Seungri sorridendo.
“Treccine…?” esclamo dando libera uscita alle parole, che sarebbero dovute restare a bada all’interno della mia bocca ed invece sono balzate fuori, attirando l’attenzione dei presenti.
“Oh! Abbiamo un’ospite qui tonight!” afferma gioioso il quinto elemento, riponendo la giacca sulla sedia, dopo aver eseguito una specie di giravolta frenetica.
Mi domando seriamente, se in questa casa qualcuno di loro sia perfettamente normale e sano di mente al 100%.
“Già… Lei è Shi Ha, sarà nostra ospite per un po’. E spero non ti dispiaccia Hyung.” si rivolge Seungri al nuovo ragazzo che è appena arrivato.
“Certo che non mi spiace. Comunque, sì sono treccine. Non le trovi carine baby?” mi domanda carezzandosi i capelli come una piccola ed innocente ragazzina innamorata.
“Ehm, dice con me Signore?”
“Non sei stata tu a dire “treccine” poco fa?” ribatte avvicinandosi a noi.
“Ehm… Sì, ma non intendevo di certo offenderla. Mi scusi tanto.”
“Perché mai avresti dovuto offendermi? E poi, sono pienamente fiero delle mie favolose treccine! Sono così volteggianti!” si dimena continuando ad eseguire una serie di giravolte, definirei a tratti pericolose. Sembra che tra un po’ spiccherà il volo. “Comunque, scusami sono un maleducato. Io sono Youngbae e tu quindi sei Shin Ha, giusto?” conclude gentile.
“Sì Signore, molto piacere di conoscerla. Lei quindi è un altro dei fratelli del Signor Lee Seung Hyun?” gli domando curiosa, mentre intanto ci accomodiamo al tavolo dove erano già seduti il Signor Choi e Kang Daesung.
“Fra…” afferma Seungri sorpreso.
“Tel…” lo seguono il Signor Choi e Daesung in coro.
“Li…?” conclude Youngbae, arrestandosi e dando fine a quegli interminabili volteggi. Al che, inizio ad essere ancora più confusa e disorientata di prima.
“Non siete fratelli? Pensavo foste fratelli e non avevo dato peso al fatto che i vostri cognomi in realtà sono differenti, poiché qui niente più quadra ed ogni cosa è praticamente l’opposto di come dovrebbe in realtà essere.” spiego sconcertata, mentre mi osservano alquanto allibiti.
“Non preoccuparti Shin Ha, ci sei andata molto vicina però. Non siamo fratelli, ma quasi. Lavoriamo insieme e stiamo insieme tutti i giorni praticamente, il nostro legame si è solidificato molto col passare del tempo e per questo sembriamo dei fratelli che si vogliono tanto ma tanto, ma tanto bene. Vero Hyung? Non ho forse ragione?” esclama Seungri, rivolgendosi agli altri ed enfatizzando un bel po’ la parola “tanto”, mentre continua a sbattere le palpebre in un frenetico ticchettio.
“Più che fratelli direi!” ribatte Daesung.
“Tralasciando ovviamente il fatto che il caro Seungri e l’amorevole Ji Yong, non sanno stare cinque minuti tranquilli senza discutere.” sogghigna il principe Choi, osservandomi dritta negli occhi e facendomi quasi trasalire. Questo sguardo non perdona di certo, dovrò stare più attenta d’ora in poi e cercare di evitare questi occhi scuri e penetranti, se non voglio sentirmi male. Sarà forse qualche potere della magia nera che rende il suo sguardo ed i suoi occhi così calamitanti ed ipnotizzanti? E se il Signor Choi in realtà fosse una reincarnazione umana di una fan? Mmm… C’è da valutare molto a riguardo.
“Dettagli Hyung.” si giustifica Seungri. “Comunque, penso che adesso sia arrivata l’ora di andare a nanna, è abbastanza tardi e noi domani abbiamo molto da fare.” conclude con fare da bravo padre di famiglia.
“Da quando sei così responsabile e premuroso tu, Ri?” gli domanda Youngbae sghignazzando.
“Penso che sia Shin Ha ha fargli quest’effetto mio caro Hyung.” lo segue il Signor Daesung in una sonora risata.
“Cosa andate farneticando voi? Stavo solo pensando che sia meglio per tutti noi andare a dormire. Niente di più.” risponde Lee Seung Hyun, arrossendo lievemente.
“Dite che Ji ritornerà?” chiede Daesung preoccupato.
“Sarà in giro, probabilmente a svagare la mente. Credo e spero che questo gli faccia bene, non preoccuparti Hyung. Al massimo ritornerà domattina, non sono consapevole dello stato in cui arriverà, ma possiamo stare tranquilli.” gli risponde il Signor Choi  disinvolto ed intento a sorreggere un bicchiere di vetro contenente del liquido rossiccio.
“Se lo dici tu. Quindi possiamo fidarci?” continua il povero Signor Daesung, sempre più ansioso.
“Certo. Ji Yong non è totalmente imbecille.”
“Su questo avrei da ridire in verità.” interrompe il Seungri. “Comunque, Shin Ha, stanotte potresti dormire nella camera da letto di Ji. Domani poi,  troveremo una sistemazione migliore. Che ne pensi?” chiede gentile, mentre osserva gli altri, come per ricevere conferma.
“Per me non ci sono problemi, ma vede, non vorrei essere un ulteriore disturbo per voi e specialmente per Il Signor Ji. Dice che per lui ci saranno problemi se stanotte dormo nella sua camera da letto?”
“Assolutamente nessun problema, tranquilla.” mi rasserena Lee Seung Hyun.
E così dicendo saluto gli altri, dandogli la buonanotte in modo molto discreto ed ordinato e mi dirigo nuovamente al piano di sopra, scortata dal Signor Seungri.
Arriviamo nella camera dove dormirò stanotte e resto per qualche istante incantata a studiare e fissare ogni singola cosa ed ogni particolare che riempie questa dimensione parallela che a dirla tutta gradisco molto, anche se è uno stile completamente opposto e sconosciuto al mio.
“Prendi questo.” afferma Seungri, porgendomi una specie di uniforme imbottita e soffice al tatto.
“Mi scusi, ma cos’è?” gli domando stranita.
“E’ un pigiama per stanotte, ti terrà calda.”
“Oh! La ringrazio Seungri, grazie mille allora. Lo indosso immediatamente allora.” certo… Se solo capissi come si indossa.
“Non dirlo proprio e cerca di riposare bene, a tutto il resto penseremo domani.”
“La ringrazio ancora. A domani allora, le auguro una serena notte.” affermo, pronta per socchiudere la porta.
“Notte Shin Ha, a domani!” ribatte dandomi un leggero bacio un po’ più su della fronte. Mi irrigidisco immediatamente e mi allontano, schivando quel gesto fraterno ma allo stesso tempo pericoloso e ricco di malizia e chissà cosa.
Così sorridendo anch’io a mia volta e sforzandomi di sembrare il più disinvolta possibile, mi chiudo la porta alle spalle, dando ben 4 girate di chiave per essere sicura che nulla potrà succedermi e che nessuno potrà entrare se sono chiusa dentro.
Non capisco se il Signor Seungri sia così gentile con me perché sul serio è una persona premurosa, disponibile ed affidabile o perché vuole ingannarmi per poi farmi qualcosa di tremendo e terrificante, una volta che avrò ceduto alla sua strana ed insolita bonarietà.
Non so… Questo è sicuramente tutto da vedere e per adesso posso fidarmi solo di me stessa.

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Capitolo 5
*** Buona prima colazione a tutti! ***


Un suono assordante ed improvviso interrompe il mio sonno quieto. Una voce chiama il mio nome…
“Shin Ha! Shin Ha! Apri la porta!”
Chi sarà mai?
Ma certo! E’ la mia amorevole madre, che come ogni mattina viene a bussare alla porta ed a svegliarmi per augurarmi il buongiorno con un leggero bacio sulla fronte.
“Arrivo madre!” esclamo mentre tolgo di dosso le calde lenzuola tra le quali ero avvolta.
Ma un momento, la voce che sento non è di certo quella di mia madre. E questa non è di certo la mia camera da letto. Chi potrà mai essere dunque?
In un attimo mi ritorna in mente tutto ciò che mi è capitato il giorno scorso e sento così crollarmi il mondo addosso.
Non era per niente un sogno, questa è la cruda realtà e se speravo magari di svegliarmi con la speranza che tutto fosse ritornato come prima mi sono soltanto illusa. Che stupida che sono, nulla è cambiato rispetto a ieri e quindi di conseguenza mi ritrovo sempre qui, trasportata di anni ed anni in avanti, accolta in questa casa di soli uomini.
Cosa avrò mai fatto di tanto grave per meritarmi tutto ciò? Qualche lacrima mi attraversa il volto ed un sentimento per niente piacevole mi invade, facendomi sentire a pezzi.
“Chi va là?” affermo scossa e cercando di riprendermi da questo shock mattutino.
“Shin Ha, sono io, Seungri. Perché ti sei chiusa dentro? E’ tutto okay lì? Apri per favore, qui c’è un qualcuno alquanto adirato.” risponde continuando a forzare la maniglia della porta, che la sera prima avevo ben chiuso.
“Chi c’è? Chi è adirato? Qualcuno è venuto fin qui per rapirmi forse?”
“No, no. Non preoccuparti, nessuno ti farà del male, adesso apri però, per favore.” ribatte insistente ed a questo punto, realizzo che non posso far altro che aprire quella dannata porta e far finta di niente.
Dopo essermi asciugata il volto, apro la porta e mi ritrovo dinanzi un Seungri sorridente e forse contento di rivedermi ed un Ji Yong alquanto adirato ed innervosito. Il Signor Ji mi passa davanti, quasi scaraventandomi per aria e si dirige in quella che solo adesso rimembro sia la sua stanza.
“Cretino di un maknae, come ti sei azzardato dico?!” esclama furioso girovagando furioso per la camera e controllando con gli occhi quasi al di fuori delle orbite che tutto sia al suo posto.
“Sei soltanto un egoista Hyung! Ti è sembrato bello svanire così? Come se nulla fosse?” esclama innervosito Seungri, rivolgendosi al Signor Ji.
“Ti è sembrata una cosa così carina lasciar dormire qui, nella mia camera da letto Shin Ha? Nel mio letto, tra le mie cose, nel mio mondo?!”
“Ji, piantala e getta via per un istante quell’orribile orgoglio che ti trascini maledettamente dietro. Sii uomo per una volta e non aggrapparti sempre su cose futili.” sbotta il Signor Seungri con un tono di voce abbastanza alto da far sentire di sicuro anche gli altri componenti di quest’abitazione.
“Guarda un po’ chi viene a farmi la predica. Tu! Il più piccolo tra noi… Per favore sparite entrambi adesso!” risponde sgarbatamente ed a quel punto Seungri senza neanche degnargli di una risposta o di una singola sillaba, mi prende per il polso e mi trascina giù per le scale.
“Buongiorno Shin Ha! Dormito bene?” mi domanda, disperdendo l’espressione di rabbia e tristezza che fino ad ora gli era stampata in volto e facendo finta di nulla, mentre continua però a sbattere le palpebre in quel frenetico ticchettio che ho avuto già l’occasione di vedere ieri.
“Buondì anche a lei Seungri. A quanto pare, continuo a crearvi problemi. Penso sul serio che sia meglio che sparisca e che vi lasci in pace.”
“Ma cosa dici? Non essere sciocca Shin Ha, Ji Yong è soltanto un pallone gonfiato. Deve smetterla di comportarsi così e fin quando non capirà sul  serio che sta sbagliando di grosso, io non gli rivolgerò mai più la parola.” ribatte ferito.
“Ma, ma lei non può non rivolgergli la parola. Per giunta per colpa mia. Seungri, la prego mi lasci andare. In qualche modo me la caverò e cesserò queste interminabili liti tra te ed il Signor Ji.”
“Shin Ha, queste cose capitano spesso tra me e Ji e l’unico modo per fargli ammettere che ha sbagliato e per farlo ritornare in sé, è quello di ignorarlo e lasciare che capisca da solo. Quindi puoi stare tranquilla, anzi più che tranquilla, perché ci siamo tutti abituati ormai, okay?” mi chiede con un sorriso che mi scalda per un attimo il cuore.
Credo di aver tanto bisogno di gesti come questo, mi sento spaesata ed in pericolo in questo momento e suppongo che essere in un certo senso protetta da qualcuno, mi faccia bene.
“Se lo dice lei allora, non farò altro che fidarmi. Ma se la situazione andrà degenerando, la prego, mi lasci andare.” gli rispondo triste, mentre giungiamo in cucina dove è accomodato piacevolmente il Signor Young Bae, intento a sorseggiare qualcosa di fumante ed invitante.
“Te lo prometto! Fidati, Ji tra un po’ di tempo ti adorerà e non potrai liberartene più. Ricordati di queste parole Shin Ha, ha bisogno solo di tempo.”
Che sia forse questa una minaccia?
“Buondì donzella! Buondì Bro! How are you this morning?” esclama Young Bae, ponendo la tazza sul tavolo.
Cosa dice il Signor Young Bae? Che lingua è mai questa?
“Buongiorno Signor Young Bae.” rispondo gentilmente, non dando peso a ciò che purtroppo non riesco proprio a comprendere.
“Ciao Bro! Tutto bene, apparte il solito ingeppo mattutino con quel testone.
“Santa polenta! Quel ragazzo ha bisogno di rilassarsi. Cos’è che lo affligge così?” domanda il Signor treccina a Seungri.
“Non ne ho la più pallida idea…”
“Chi parlava di rilassarsi? Questa parola mi aggrada un sacco!” esclama una voce scura e tenebrosa che non può che appartenere al Principe Choi Seung Hyun.
“Good morning Top! Sì, parlavamo di Ji e del fatto che avrebbe bisogno di rilassarsi un po’.” afferma Young Bae.
“Non pensate anche a me? Anch’io avrei tanto bisogno di rilassarmi, no? Quegli allentamenti sono davvero strazianti. Quando capiranno che io e la danza non siamo due cose per niente compatibili?” esclama prendendo anch’egli posto a tavola.
“Hyung, se ti sforzeresti un tantino in più, vedresti che in effetti la tua è solo pigrizia che ha bisogno di essere sbloccata. Sciogliti e perditi nelle bellezze della danza!” gli risponde Young Bae, muovendo le braccia in modo sinuoso.
“Appunto! Sono troppo pigro per dedicarmi alla danza.” ribatte sogghignando. “Oh, buongiorno Shin Ha, buongiorno Ri. Perché vi state nascondendo?” chiede, notando che siamo quasi nascosti dietro il muro situato alla fine delle scale.
“Buongiorno Hyung! Non eravamo nascosti, venivamo solo da su.” gli risponde Seungri neutro e quasi privo di espressione.
“Buongiorno anche a lei Signor Choi.” sospiro con voce fioca e sottile.
“Dormito bene nella camera del leader?” mi domanda, mentre inizia a sorseggiare anch’egli qualcosa.
“Sì, io sono stata bene, ma a quanto pare, il Signor Ji non ha gradito per niente che io abbia dormito lì stanotte.”
“Ah, G-Dragon, G-Dragon! Cosa dobbiamo fare con te?” si domanda tra sé e sé il Signor Choi.
Un momento! Il Signor Choi, inconsciamente ha appena risposto ad un mio incessante dubbio. Ieri mi domandavo quale strano intreccio animalesco ci fosse in Ji Yong. Choi Seung Hyun l’ha appena chiamato “G-Dragon”.
E’ di un drago quindi che si parla! Devo sul serio stare attenta d’ora in poi. Potrebbe trasformarsi da un istante all’altro. Non posso permettere di essere sbranata da un drago… Da un drago alquanto strampalato e lunatico aggiungerei.
Nello stesso istante ci accomodiamo anche noi accanto agli altri ed avverto una piacevole fragranza, che mi fa notare che il mio povero stomaco è completamente vuoto e da un bel po’ anche.
“Shin Ha! Dacci dentro! Sarai molto affamata, non fare complimenti.” esclama Seungri porgendomi una tazza con del latte fumante ed un piatto stracolmo di biscotti, pane e croissant fumanti.
“Diciamo che in realtà ho un po’ fame, la ringrazio Seungri e non si preoccupi, se questi dolciumi meriteranno, non perderò l’occasione per complimentarvi con tutti voi. Allora, buona… Ehm, buona prima colazione a tutti.” affermo sorridendo ai presenti, che ricambiano il sorriso gentilmente.
“Siete già tutti ad ingozzarvi, eh?” sbotta Kang Daesung, il quale fa il suo ingresso in cucina, con fare alquanto trionfante.
“Cosa dici Hyung!? Noi, noi… Ti stavamo aspettando.” risponde Seung Hyun il grande, quasi in procinto di strozzarsi con un boccone che cerca di nascondere al Signor Daesung.
“Certo! Ma che ragazzi amorevoli ed altruisti che siete. Ah, attento a non soffocare Hyung!” sorride in modo divertito, osservando la scena del Signor Choi, che tossisce per evitare il soffocamento.
“Ciao Shin Ha!” sventola la mano come una piccola creatura innocente per salutarmi ed io a mia volta ricambio gentilmente il saluto con un inchino.
Devo ammettere che inizio a sentirmi a mio agio, questi Signori sono molto gentili e divertenti e tra di loro c’è uno strano feeling ed un legame particolare che gradisco molto. Ma sono purtroppo costretta a fare una piccola ma non cattiva eccezione per il Signor Ji Yong, che nello stesso momento fa il suo ingresso in cucina. Camminata a testa bassa, cappello di lana color canarino che lascia scorgere soltanto gli occhi, insoliti abiti ed un fare ed un’andatura abbastanza trasandata. Il suo arrivo provoca in me paura e terrore, che mi portano ad avvicinarmi sempre di più a Seungri, che mi osserva dubbioso.
“Pensavo non saresti sceso a colazione.” afferma Young Bae, ridendo sotto i baffi.
“Per quale motivo non sarei dovuto scendere?” risponde con arroganza.
“Confessa Ji, dove sei stato tonight?” continua il Signor Treccina, continuando a sorridere per non so quale strambo motivo.
“Cosa dovrei confessare? Sono stato soltanto in giro a prendere freddo!” sbotta scostante, mentre addenta 3 croissant tutti insieme e li butta giù in un sol boccone. Una fame degna di un drago direi…
L’hai voluto tu mio caro Hyung. Nessuno ti ha sbattuto fuori a calci nel tuo bel sederino.” afferma Young Bae. “Ah, Ji… Hai la maglia al rovescio.” sottolinea, facendo scoppiare tutti in una folgorante e sonora risata, che provoca nel Signor Ji ancora più rabbia.
A quel punto così, prende un altro cornetto dal piatto del povero Daesung e si reca nuovamente di sopra, continuando a sbuffare e ad ansimare.
“Hyung, potevi anche sorvolare il dettaglio della maglia al rovescio.” afferma Daesung sogghignando.
“Cosa sarebbe cambiato? Il nostro Ji è completamente intrattabile, penso che d’ora in poi sia meglio se lo ignoriamo.”
“Già, è quello che avevo pensato anch’io.” puntualizza Seungri, il quale inizia a liberare il tavolo dalle 1000 cose che ci sono al di sopra.
“Seungri, lasci che le dia una mano. Sarebbe il minimo per me. Comunque era tutto ottimo e delizioso, grazie ancora a tutti voi di cuore.” affermo, imitando Seungri a mò di marionetta.
“Non c’è bisogno Shin Ha, tranquilla.” risponde Lee Seung Hyun gentile.
“Insisto, si faccia aiutare per cortesia.”
“Ma che donnina di casa con i fiocchi che abbiamo qui!” esclama Daesung improvvisamente, che nel frattempo si alza anch’egli e si posiziona accanto al lavello.
“Già, una piccola e graziosa donzellina! What a nice girl!” lo segue Young Bae, mentre il Signor Choi, con ancor tra le mani una tazza di caffè, osserva la scena sorridendo come un gatto sornione.
“Shin Ha, stamattina non abbiamo nulla da fare, ieri avevi detto che saresti voluta uscire a comprare qualcosa. Ti va di venire adesso con me?” chiede Seungri, mentre saliamo le scale, dopo aver sistemato la cucina.
“Certo che mi va, se per lei però non ci sono problemi.”
“Nessun problema! Ah, indossa questi per uscire. Non vorrai rimanere con indosso quest’adorabile pigiama da Panda? Comunque, devo dire chea te  sta un miliardo di volte meglio, puoi tenerlo se vuoi. Ed inoltre è molto caldo, quindi consideralo un regalo dal tuo nuovo fratellone!” esclama contento, porgendomi un maglioncino ed un pantalone da indossare per uscire. Ha per caso detto “fratellone?” Seungri è diventato mio fratello? Che strani legami di parentela ci sono mai in quest’era?
“La ringrazio Seungri, lei è davvero troppo premuroso e disponibile.” e dopo essermi inchinata in segno di gratitudine, mi dirigo in quella che credo sia la sala da bagno, per cambiarmi.
Mi domando perché Ji Yong, abbia avuto questo cambiamento così repentino da ieri ad oggi. Quando sono arrivata in questa dimora era praticamente peggio di adesso, tutto d’un tratto è diventato anch’egli gentile e disponibile ed un istante dopo, nuovamente sgarbato ed intrattabile. Mi chiedo cosa possa fare per lui, almeno per ristabilire un rapporto civile e sereno. Potrei bussare alla porta della sua camera e porgergli le mie scuse? Buona idea Shin Ha! Ed inoltre, suppongo che di giorno i draghi non si trasformino, quindi devo prendere la palla al balzo, prima che sia troppo tardi. E così, dopo aver indossato gli indumenti datomi dal Signor Seungri, mi avvicino lentamente alla sua camera da letto, sperando che nessuno mi veda, dato che sono più che certa che mi fermerebbero.
Picchietto lentamente sulla porta, sperando che Ji Yong mi apra.
Nessuna risposta.
Ancora nulla.
“Signor Ji, sono Shin Ha, mi apra per favore, la supplico.”
“Cosa c’è?” esclama improvvisamente, aprendo la porta e facendomi sobbalzare.
Sarà stata sul serio una buona idea?
“Volevo parlarle un istante se non le dispiace.”
“Entra.” mi ordina con voce fredda ed a tal punto, sperando e pregando che non mi faccia del male, mi dirigo dentro.
“Volevo porgerle le mie più sentite scuse per il disturbo che le sto causando ed anche per essermi impossessata della sua camera da letto stanotte. Sono davvero mortificata e spero che lei possa comprendermi in un certo senso e magari perdonarmi.” affermo inchinandomi, mentre mi osserva attentamente restando immobile sul letto.
“Mmm… Vediamo, vediamo. Potrei anche perdonarti, ma ad un solo compromesso: stamani verrò io a fare shopping con te, okay?” risponde, lasciandomi per un istante allibita.
“A fare s- shopping?”
“Sì, a fare compere.” mi spiega, mentre gli spunta in volto un accenno di contentezza ed un piccolo sorriso.
Un momento! Come faceva il Signor Ji a sapere di stamattina e del fatto che sarei voluta uscire a fare compere?
“Oh, sì. Shopping! Vede, Seungri si era già proposto per accompagnarmi, ma potrebbe venire anche lei con noi. Non voglio rifiutare l’invito del Signor Seungri, né tantomeno il suo. Cosa ne pensa? Viene allora?” gli domando, sperando di non ricevere un no come risposta.
“Deve per forza venire anche il maknae da strapazzo? Pff! Bè, se è per forza così che deve andare, allora vada per lo shopping stamattina!” esclama ed a queste parole mi si riempie il cuore di gioia.
“Grazie mille Ji Yong! La ringrazio infinitamente! Grazie di cuore sul serio!” volteggio per la camera.
“Hey hey hey, basta ringraziarmi. Non ho fatto nulla di che. E comunque s- scusami tu, non ce l’ho con te, tu non mi hai fatto niente. Ce l’ho semplicemente con tutti gli altri.” mi delucida, facendomi sentire ancora più serena, per ciò che mi sta dicendo. “Shin Ha, allora mi cambio e ti raggiungo di sotto, aspettami.”
Inizio a pensare seriamente che il Signor Ji abbia dei seri problemi di schizofrenia e lunaticità…
 
 
 
Salve a tutti! Scusate sempre per il ritardo nel pubblicare i capitoli, spero mi perdoniate! :S
Spero che quest'altro capitolo vi piaccia e che recensiate, qualsiasi sia il vostro parere.
Grazie mille in anticipooo! Alla prossimissimaaa! :D Annyeong! ^*^
YumEL*

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