All you need is love di Ginevra_Sabbiadoro (/viewuser.php?uid=22938)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ginevra, ma cosa devi sopportare? ***
Capitolo 2: *** Partenza&Arrivo ***
Capitolo 3: *** Coppia Scoppiata ***
Capitolo 4: *** Conoscenze&Ripetizioni ***
Capitolo 5: *** Dolori&Luna ***
Capitolo 6: *** Partyparty!!!!!! ***
Capitolo 7: *** Custode Segreto ***
Capitolo 8: *** Litigi ***
Capitolo 9: *** Amicizie ***
Capitolo 10: *** Nonni&Errori ***
Capitolo 11: *** Appuntamenti&Soluzioni ***
Capitolo 12: *** Pizzicaa!! ***
Capitolo 13: *** Another kiss ***
Capitolo 14: *** Delusioni ***
Capitolo 1 *** Ginevra, ma cosa devi sopportare? ***
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1
Heading 2
Normal
Spero vi piaccia... E' la mia prima fanfiction.... Recensite mi raccomando...
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"DRIIIN!" la sveglia suonò insistentemente.
Ginevra, ancora intontita, si alzò di malavoglia, prese
la sveglia e premette un bottoncino. All'istante la sveglia smise di
trillare.
La ragazza avanzò verso uno specchio antico e si guardò: era
una bella ragazza di diciassette anni ormai, con lungli capelli dorati, ondulati e
sempre in disordine e due occhi grigi e profondi, contornati da lunghe ciglia,
anch'esse dorate.
Si stropicciò gli occhi energicamente e legò i capelli in uno chignon alla
buona.
"Cavoli!! Oggi è 31 agosto!! Ahhhh, domani Hogwarts... Finalmente!!" disse all'improvviso tra sè e
sè.
Si vestì velocemente e scese a fare
colazione.
"Ciao, Tom!! Cosa c'è di buono oggi?" disse Ginevra,
salutando un uomo sdentato, che si trovava dietro un bancone. Precisamente dietro il bancone del Paiolo
Magico.
"Signorina, il solito! I suoi genitori le hanno spedito
una lettera... Eccola qui... E anche la sua amica..." il barista non potè
terminare la frase, Ginevra si era già avventata sulle
lettere.
Gettò da parte quella dei suoi genitori *Prima mi
depositano come un pacco a Diagon Alley per tutte le vacanze estive e poi...*,
sbuffando.
Aprì con foga l'altra lettera e la lesse tutto d'un
fiato. D'un tratto il suo viso divenne radioso "Tom... Lily viene qui in
mattinata!! Prepara la stanza per due... Si fermerà qui a
dormire... Partiremo insieme domani per Hogwarts!!" e uscì di corsa, senza nemmeno fare
colazione.
Lily Evans era da sempre la migliore amica di Ginevra
Sabbiadoro. Erano le due ragazze più belle e popolari di Hogwarts, ma erano
molto diverse: Lily sempre così precisa, ordinata,razionale e
studiosa, Ginevra invece disordinata fino all'inverosimile, lunatica,
svogliata... Una vera bomba ad orologeria. Inoltre Lily era Babbana e Gin una
Purosangue con la P maiuscola. Non che questo interessasse a
Ginevra.
Eppure erano indivisibili, sin dal loro primo incontro
sul treno, quasi sette anni prima: si erano guardate in cagnesco per un pò e poi
erano scoppiate a ridere, in uno dei tanti vscompartimenti dell'Espresso per
Hogwarts e da subito furono sicure di finire nella stessa
Casa.
Da allora erano cambiate tante cose, ma avevano condiviso tutto. Lily era tutto per Gin e
viceversa.
Gin s'incamminò per il viale principale di Diagon Alley,
assorta nei suoi pensieri. Ogni tanto si fermava vicino a qualche vetrina,
svogliatamente. Non vedeva l'ora di incontrare Lily, non si erano viste per tutta
l'estate.
Si avvicinò alla vetrina del negozio di Quiddich: fu
letteralmente rapita dall'oggetto che c'era in vetrina. Una scopa bellissima, in legno di ciliegio. La Nimbus
Special.
Adorava le Nimbus, o meglio, adorava le scope da corsa,
ma le Nimbus erano il massimo. Erano da poco uscite sul mercato ed erano una vera
innovazione.
Una come lei poi, la Cacciatrice numero UNO della squadra di Grifondoro, avrebbe fatto faville con quella
scopa.
Gin esitò un attimo, ma poi, con risolutezza, pensando
alla lettera sbatacchiata che le avevano inviato i suoi, entrò nel
negozio.
Dopo pochi minuti, la ragazza uscì dal negozio con un
pacco informe in una busta *Lily mi ucciderà! Odia il Quiddich!* e con un pò di
senso di colpa. Ma d'altronde, i suoi potevano permettersi ogni lusso e lei
doveva fargliela pagare in un modo o nell'altro per la loro inettitudine come
genitori. Non che non fossero delle brave persone, al contrario. Ma erano
completamente assorbiti dal loro lavoro di Guaritori e dalla loro
carriera.
Rimuginando queste cose, Gin si fermò tra la vetrina e la porta del negozio di
Quiddich.
"BUM!" un rumore secco. Gin era a terra. Era caduta
distesa, la gonna le si era lievemente alzata, facendo vedere due lunghe gambe
abbronzate. E la sua nuova Nimbus era a terra anche lei, fuori dalla
busta.
"Chi cavolo è stato? Accidenti!" sbottò la ragazza. Non
ci mise molto a capirlo. Si parò gli occhi dal sole e li vide: due ragazzi, uno
con lunghi capelli corvini e gli occhi azzurri e l'altro con dei capelli
arruffati e grandi occhi nocciola "Dovevo aspettarmelo! Potter e Black! Nemmeno
è iniziata la scuola e già fate danni? Accidenti a voi!" era
furiosa.
James Potter e Sirius Black. I ragazzi più popolari e
affascinanti della scuola. Gin non aveva particolare simpatia per loro. E loro
non avevano particolare simpatia per lei, soprattutto a causa di Lily, che,
essendo Prefetto, li riempiva di punizioni. Erano terribilmente arroganti e
donnaioli: era questo che Gin e Lily non sopportavano di
loro.
" Niente male, Sabbiadoro! Belle gambe! Un giorno o
l'altro..." disse Sirius Black, ammiccando. "Già, Sirius... Se non fosse tanto
rompiscatole come la sua amichetta Evans..." aggiunse James. Più della metà
delle ragazze di Hogwarts sarebbero svenute a quella sottospecie di
"complimenti". Ma Gin no. Bhè, Ginevra Sabbiadoro non era come le altre. Non lo
era mai stata. In effetti, a diciassette anni non aveva nemmeno mai baciato un
ragazzo.
" Andate al diavolo!!! Un giorno vi ammazzo! Ringraziate
Lily se siete ancora tutti interi! E' troppo buona, si limita a riempirvi di
punizioni!" disse Gin arrossendo e coprendosi velocemente le gambe. Si alzò e
tentò di raccogliere la Nimbus, ma Sirius fu più veloce di lei e la mostrò a
James "Bene bene! La nuova Nimbus! Questa si che è una notizia! Il campionato ce
lo abbiamo in tasca quest'anno!" gongolò James "Spero tu ti sia allenata, Sabbiadoro" aggiunse, con sguardo
torvo.
Ginevra annuì, riprendendosi la scopa violentemente.
*Potter è davvero un eccezionale Cercatore! Cavoli! Ma come si può essere così
scemi e così bravi nel Quiddich allo stesso tempo?*
pensò.
Poco dopo li raggiunse Remus Lupin " Ragazzi, ma che
state combinando? Peter ci aspetta al negozio... Oh ciao, Ginevra!". "Ciao
Remus!" disse la ragazza, abbracciandolo e sfiorandogli la guancia con un bacio
amichevole. Voleva davvero bene a Remus, parlavano di tutto, o quasi. Certe cose un Malandrino non poteva e non doveva
saperle.
" Ehy, perchè con noi non sei così zuccherosa?" disse
Sirius "Magari hai bisogno di una spintarella... Sei timida..." e si avvicinò pericolosamente al viso di
Ginevra.
" Black, sarò ripetitiva, ma VA AL DIAVOLO!" disse Gin "Wow... Non sei timida... OK.." rimbeccò
lui.
"Adesso basta, ragazzi! Lasciatela stare! Peter ci
sta aspettando per... Bhè... Per il voi-sapete-cosa." disse Remus, sempre
pacifico.
" Ok, hai ragione... E poi... Perchè perdere tempo con
questa svitata.." disse Sirius e si allontanò. Ginevra, non molto elegantemente,
lo chiamò e gli fece un bel gestaccio di
rimando.
Salutò Remus e fece un cenno quasi impercettibile a
Potter. Il ragazzo le si avvicinò e con fare spavaldo le disse "Ehy, non puoi
snobbare James Potter!" e prese il fermaglio che aveva Gin tra i capelli,
cosicchè le ricaddero liberi sulle spalle. "Ehy... Il mio fermaglio!" disse Gin,
mentre i due si allontanavano. Di tutta risposta, James si voltò e le disse con
un sorriso "Porta i miei saluti alla Evans!! Dille che prima o poi sarà mia!" e se ne
andò.
*Ma tu vedi questi matti! Ma tu vedi io cosa devo
sopportare!* pensò Ginevra, incamminandosi verso il Paiolo
Magico.
D'improvviso, qualcuno la fermò e le coprì gli occhi. Gin
avrebbe riconosciuto quelle mani affusolate ovunque "Lily!
Finalmente!".
"Gin!! Ma come sei diventata alta!!" disse Lily sorridendo e
abbracciandola.
"Ehy, ma cos'hai qui? Cos'è questa... CESTA?" disse Gin, indicando una una specie di gabbia-
cesta
"E' un regalo per te!!!" rispose l'amica "Per me?" disse Gin,
aprendola.
Un gattino minuscolo, con degli occhi gialli, fissò insistentemente
Ginevra.
"Oh cavoli! Lily! Un
gatto!"
"Gin, non è UN gatto... E' il TUO gatto... Non è
perfetta? E' una gatta incantata... Non cresce mai... Ti
piace?"
"E' bellissima!!! La chiamerò... Vediamo... Batuffa! Ti piace? Cavoli... Adesso ho una
gattina...WOW".
Adesso Ginevra si sentiva davvero felice. Quando era con
Lily tutto andava bene, perchè lei le tirava sempre su il
morale.
Dopo aver trascorso la giornata assieme e aver preparato
tutto per la partenza dell'indomani, Ginevra e Lily erano ormai nei letti, nella stanza n°7 del Paiolo
Magico.
"Lily...
Dormi?"
"No... Gin... Che
c'è?"
"Stamattina... Mi sono scontrata con Potter e Black...
Sapessi che nervi! Ah... Potter ti manda i suoi
saluti..."
"AAAGHHHH...Nemmeno siamo ad Hogwarts e già ci
tormentano... Cavoli Gin, era meglio che non me lo dicevi... Adesso però dormiamo...
Buananotte!"
" E' già... Dormiamo... Domani si torna a casa...
Buonanotte!"
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Capitolo 2 *** Partenza&Arrivo ***
Capitolo 2
Capitolo 2
Vorrei ringraziare vale e infinity
per le recensioni... E anche tutti quelli che hanno letto... grazie mille!!
Ecco qui il secondo capitolo... Un pò movimentato... Ma serve a conoscere meglio
i personaggi...
Enjoy!!! Recensite... Grazieee!!
*************************************************
Ginevra si
svegliò di soprassalto.
"Gin è tardi, tardi tardi!!" esclamò Lily dal
bagno
"Yaaaawn... Che ore sono? Io ho sonno!" mugugnò
Gin, sbadigliando. Si alzò a fatica *Lily è meglio di qualunque sveglia... Da
quanto tempo non mi svegliava un suono così DOLCE...* pensò, lasciandosi
sfuggire un sorriso.
"Sono le nove e mezza!! Partiamo tra un ora e
mezza, ti rendi conto?" biascicò Lily, mentre si lavava i denti.
Lily e le sue paranoie. Ginevra oramai ci si
era abituata.
"Okkaaaay... Tu stai fuori come un balcone...
Le nove e mezza? Ma ti rendi conto!! Pensavo fossero le undici meno un quarto o
qualcosa del genere... Io torno a letto!!"
"Su alzati e non fare la scema!! Se arriviamo
tardi?".
"Ok, ok... Ma dov'è il mio fermaglio?" chiese
Gin assonnata, rovistando nel baule.
Se c'era una cosa che Ginevra non sopportava
era avere i capelli sciolti di prima mattina, per questo li legava appena
metteva piede fuori dal letto. Peccato che quella mattina non ne avrebbe avuto
la possibilità.
....
Undici meno due minuti, stazione di King's
Cross.
"Anf anf... Muoviti Gin... Cavoli ma come hai
fatto a fare così tardi? Sei incorreggibile!! Lo sai, sono un Prefetto, devo
arrivare presto e fare il giro di controllo!!" esclamò una ragazza con i capelli
rossi, che spingeva un carrello con un grande baule. Era davvero furiosa. Lily
Evans odiava essere in ritardo.
" Uffa ma che ci devo fare io? E poi... Non
trovavo il fermaglio, lo sai!" disse stupidamente Ginevra all'amica, mentre
spingeva anche lei un carrello, sormontato da una cesta. *Se quell'imbecille di
Potter non si fosse preso il mio fermaglio... Grrr...*
Attraversarono la barriera.
Binario 9 e tre quarti. Un treno era in
partenza. L'Espresso per Hogwarts.
Le ragazze corsero all'impazzata, ma alla fine
salirono sul treno. Occuparono uno degli ultimi scompartimenti, senza rivolgersi
la parola. Lily si mise la divisa di Hogwarts e la spilla da Prefetto. Era
impeccabile. Le due ragazze si guardarono per un istante e poi, scoppiarono a
ridere, come sempre.
"Credevi che me la fossi presa davvero?" chiese
Lily abbracciandola.
"Macchè... E poi lo sai... Non dipende da me...
Sono una ritardataria cronica per natura!"
"Adesso cosa fai? Mi accompagni a fare il giro
di controllo?"
"Mmm... Ti accompagno fino a quando non trovo
le altre!" disse Gin pensierosa.
Lily la guardò torva e si incamminò per il
corridoio del treno. Ginevra la seguì tranquilla, giocherellando con la sottile
cintura di cuoio che le cingeva la vita *Cosa ci troverà di bello nel fare
il Prefetto? Sempre lì a controllare, punire... A fare la parte della cattiva!
Bha!*
"Dai Lilyyyy!!! Lo sai che mi piacerebbe
tantissimo fare tutto il giro di controllo con te!! Ma non posso... Non ho
accesso al vagone di guida, dove voi Prefetti vi riunite!" cantilenò Gin con una
voce come lo zucchero.
"Si, come no!" le disse Lily di tutta risposta,
facendole una simpatica liguaccia.
Rewind. Undici in punto. Binario nove e tre
quarti.
Un altro scompartimento dell'Espresso per
Hogwarts. Un ragazzo stava indossando la divisa e altri tre stavano sistemando i
bauli sulle reticelle. I Malandrini erano tranquilli come sempre.
"Remus,
ma devi per forza andare a fare il controllo? Che t'importa... C'è
la
Evans che starà già impazzando per i
corridoi... Miss-Prefetto nell'anima!" abbaiò Sirius Black, rivolto all'amico
Remus.
"Sirius, sono un Prefetto... Quante volte devo
ripetertelo?Ho degli obblighi!"
"Si... Ma..."
"Ehy, ragazzi... Ma quella non è
la Evans con la
sua amica? Come si chiama...Sabbiadoro?" li interruppe Peter Minus, schiacciando
il viso contro il finestrino.
Non ebbe il tempo di dare nemmeno uno sguardo.
Sirius e James lo spostarono e diedero un'occhiata.
"Impossibile! Sono le undici e
la Evans è appena arrivata!
Allora è umana!" constatò Sirius.
James si limitò a guardare le due ragazze: Lily
aveva un jeans, leggermente svasato sul fondo e una maglia verde che si intonava
perfettamente al colore dei suoi occhi. Era splendida.
Ginevra invece aveva anche lei un paio di jeans
stretti e scuri, e una maglia rosa chiaro, col colletto...
"Cazzo... Saranno pure rompiscatole... Ma valle
a trovare due così..." disse Sirius, interrompendo i pensieri di
James.
"Già... Però QUANTO sono rompiscatole!!"
disse sorridendo James.
Tutti i
Malandrini sapevano che aveva una sbandata tremenda
per Lily Evans, ma lei lo aveva sempre respinto. Un argomento decisamente
poco felice per James.
Non che
James stesse con le mani in mano, a quei tempi
aveva una storiella a settimana, ogni volta con una ragazza diversa. Non che
fosse cattivo, ma James Potter era fatto così. In effetti anche Sirius era un
vero donnaiolo, ma lui aveva il buonsenso di non illudere le ragazze che
frequentava. Una notte e via. James invece, involontariamente, dava speranze a
quelle povere ragazze, con il suo atteggiamento gentile.
James si andò a
stravaccare sul divanetto due posti dello scompartimento "Ahiiiiaa! MA
PORCO MERLINO!!". Il ragazzo sobbalzò. Qualcosa, che era nella tasca posteriore dei
suoi jeans, lo aveva punto.
"Che c'è?" disse Sirius, voltandosi.
James si frugò nella tasca. Un fermaglio.
"Niente..." *Ma tu vedi! Quella Sabbiadoro...*
disse, rimettendosi il fermaglio in tasca.
Dopo meno di un quarto d'ora, lo scompartimento
dei Malandrini si spalancò.
"Ecco dov'eri Remus... Ma ti decidi a venire?
Dobbiamo riunirci!" disse Lily Evans, prendendo per un braccio Remus Lupin.
Dietro di lei c'era una ragazza, seminascosta: Gin.
*Beeeene... Propio qui mi doveva portare
Lily...GRAZIE!* pensò Ginevra.
"Thò... Evans ma dove scappi? Lily, amore
mio... Ma quando ti deciderai ad uscire con me?" disse James.
"Quando diventerai gay!! Fammelo sapere che
corro!" gli rispose Lily e, dalla rabbia, si trascinò Remus verso il vagone di
guida, senza aspettare Gin.
E Gin si trovò tutta sola, sorpresa per
l'assurdo della situazione.
"Ehy... Ginevra... Che ci fai lì dietro? Vieni
a sederti con noi!" esordì Peter, allettato dalla possibilità di rimirarsi da
vicino quel bel tipetto.
"No grazie... Propio no... Io adesso andrei..."
*Lily, me la pagherai!Ma come si può!*. Ginevra non era dell'umore giusto per
sentire i commenti volgari di quei tre.
Stava per andare quando si sentì strattonare.
Si girò *Ma allora è un vizio!*.
Con sua sorpresa era la sua amica e compagna di
stanza Alice Far e con lei c'era anche l'altra loro compagna, Sal
McKnee.
Erano amiche tutte e quattro, ma niente
superava il legame tra lei e Lily.
Alice inizialmente stava un pò sulle
scatole a Gin. Era dal terzo anno che erano diventate amiche.
Gin
aveva imparato a conoscerla: era una ragazza
dolcissima, terribilmente cocciuta e... Perdutamente innamorata di Peter Minus.
I due si erano presi e lasciati varie volte, ma l'anno prima Peter aveva voluto
darci un taglio netto. A pensarci bene, una ragazza carina come Alice era
strano che si interessasse a Peter. Non era brutto, ma certo era il meno
affascinate dei Malandrini.
Sal invece (Sal sta per Salamandra) era una
tipa un pò suonata. Terribilmente simpatica, ma ossessionata dalla Divinazione.
In effetti, lei e Gin saltavano spesso le lezioni insieme e bhè... Il tempo che
trascorrevano insieme era tutto un programma.
Alice trascinò Ginevra nello scompartimento dei
Malandrini *Perchè non posso stare in santa pace? Perchèèè??*. Ally era
intenzionata a riprendersi Peter. Nessuno l'avrebbe fermata. NESSUNO.
Alice si passò una mano tra i folti capelli
bruni, guardando Peter languidamente.
"Posso sedermi?" disse, indicando il posto
vuoto accanto a Peter. Dopo meno di un secondo si era già seduta quasi
letteralmente in braccio a lui.
*Ah l'amore!! Cosa fa l'amore? Ti inguaia...
Ecco cosa fa! L'amore... l'amore... Che poi mica l'ho capito cos'è... Tutte
stupidaggini... Farfalle nello stomaco... Batticuore... Tsk! Altro che amore!
Qui si parla di gente psicolabile!* pensò Gin, guardando Alice decisamente
disinibita.
Ginevra era un di quelle che non andavano in
cerca d'amore, nè volevano essere trovate.
Un cuore di ghiaccio. Solo con i maschi
però.
In effetti, Gin non si preoccupava di
avere un ragazzo. Sapeva che quando avrebbe trovato quello giusto, non
avrebbe avuto la necessità di pensarci su. Sarebbe successo e basta. E non le
sarebbero venute le farfalle nello stomaco. Non ne avrebbe avuto
bisogno.
Lily, invece, non era così: era un'inguaribile
romantica, una di quelle che cerca l'amore immaginario, quello perfetto. Sempre
alla ricerca di conferme. Lily cercava conferme in tutto ciò che
faceva: era semplicemente insicura, ma era perfetta così.
I pensieri di Gin furono interrotti.
"... Allora? Che fai ti siedi o no?" Sirius
certe volte aveva la gentilezza di un camionista.
Gin si guardò attorno: Peter e Alice occupavano
un'intero divanetto, Sal fissava dal finestrino il paesaggio scorrere, in
piedi. Un solo posto vuoto. O meglio, un posto arrangiato, un pò di spazio
creato tra James e Sirius. Una provocazione evidente.
Gin si sedette, calma. Non una parola di
risposta. Si sedette semplicemente. Era una ragazza decisamente
imprevedibile.
"Che hai, hai perso la lingua?" chiese Sirius,
tamburellando le dita sul bracciolo del divanetto.
James osservò con la coda dell'occhio la
ragazza. Aveva i capelli sciolti, lunghi. I raggi di sole creavano giochi di
colore su quelle onde dorate.
Gin si umettò le labbra " Si credo di averla
ancora... Aspetta che controllo..." rispose, rilassata.
Forse fu propio quella sua calma apparente che
spinse Sirius a cedere. Il ragazzo iniziò a chiacchierare con James, come se Gin
non ci fosse.
Dopo poco arrivò il carrello del pranzo.
"Volete qualcosa, ragazzi?" chiese gentilmente una donna
grassottella.
Gin le sorrise, ma fece un cenno di
diniego.
"
Ehy... Se vuoi qualcosa, non fare complimenti! Offro
io!" disse James, con un tono che a Ginevra non piacque per nulla. Lo
ignorò. E pe puro spirito di contraddizione disse asciutta alla donna
" Scusi... Ho
cambiato idea... Prendo tutto il carrello."
Pagò tranquillamente e la signora se ne andò,
lasciando il carrello carico di dolci.
"Servitevi pure, non ho fame" Gin prese un
libro dalla borsa, sotto gli sguardi increduli di Peter, James e Sirius. Alice e
Sal non si stupirono più di tanto, era tipico di Gin. Anche se era davvero un
brutto segno, se Gin non mangiava. Era davvero un avvenimento
eccezionale.
" Ally... Dove sarà Lily? Dovrei portare
qualcosa a lei e a Remus?" chiese la ragazza, frugando in un agenda.
" No... Sicuramente stanno pranzando nel vagone
dei prefetti... Non si faranno vedere per un bel pezzo! Ehy... Servitevi! Non
avete sentito Gin?" Alice si era rivolta ai tre ragazzi, ancora immobili, mentre
Sal si era già fiondata su di un trancio di BummaBum.
I ragazzi, all'inizio incerti, iniziarono
a mangiare.
Gin trafficava con libri e pergamene e allo
stesso tempo li sentiva chiacchierare e ridere. *Forse non sono poi così idioti,
questi Malandrini!* pensò, facendo un sorrisetto. Ma fu un momento. Quel
pensiero l'abbandonò immediatamente.
Dopo pranzo. Gin trafficava ancora con
pergamene e libri, e non dava segno di voler smettere.
"Si può sapere che stai combinando, Sabbiadoro?
Nemmeno è iniziata la scuola e già studi!" esclamò Sirius.
Gin arrossì violentemente. Non arrossiva mai,
tranne per le cose davvero davvero imbarazzanti.
Sal rise di gusto "Ginevra studiare? Ginevra
Sabbiadoro? Oh mamma questa è bella!"
"Zitta, Sal! Ti proibisco assolutamente di..."
incominciò Gin.
Sal, noncurante della minaccia di Gin disse
"Stupidi! Li sta copiando i compiti!! Cosa credete voi? Lily è la brava
ragazza... Noi siamo le influenze negative!!".
Risata generale. E, stranamente, anche Gin si
trovò a ridere. Una risata cristallina, piena. Una di quelle risate che ti
trasportano.
In quell'istante, entrarono Lily e Remus. Lily
si pietrificò. Guardò torva le amiche. Per lei ora stavano fraternizzando col
nemico.
"Wow... Che spettacolo..." disse Remus,
osservando gaio la scenetta.
"Gin, andiamo nel nostro scompartimento..."
disse Lily "Ragazze, voi che fate?" era ora rivolta a Sal e Ally.
Ginevra
raccolse le sue cose, guardando Lily con fare interrogativo *Ma che diavolo...*. Decise che era meglio seguirla,
senza troppe storie. Non era giornata.
"Ciao,
ragazzi!" Ginevra salutò i tre, sorridendo,
abbracciò Remus, e se ne andò.
Poco
dopo Alice e Sal la seguirono.
Arrivate nello scompartimento dove era seduta
Lily, tentarono inutilmente di fare conversazione.
Il
viaggio proseguì tranquillo fino ad Hogsmeade.
Scesa dal treno, Gin incrociò Remus
"Remmy... Ehm... Posso farti una domanda?" il
ragazzo aveva decisamente una brutta cera.
"Dimmi
Gin... Se è per Lily... Non farci caso... Ha ricevuto un rimprovero per
il ritardo... Ma nulla di che..."
"Ah...
Ecco... Cavoli è tutta colpa mia... Remus...
Ma stai bene? Ti vedo pallidino..."
Il
ragazzo non riuscì a risponderle. I suoi amici lo avevano
trasportato verso la carrozza più vicina.
Gin non
vide Remus nemmeno a cena e i Malandrini mangiarono
in cinque minuti per poi dileguarsi.
Quando
entrò con Lily e le altre nella Sala Comune di
Grifondoro, era già iniziata una festicciola.
Ginevra
guardò Lily come a dire "Lascia perdere è il primo giorno!" e la trasportò su
per la scala a chiocciola, fino al loro Dormitorio. Mentre si
infilavano i pigiami, Lily prese coraggio
"Come
avete potuto fraternizzare con quei tre!! Gin, mi stupisci molto... Frequentare
gente del genere... Dopo che mi sono
presa un rimprovero per colpa tua..."
"Lily... Non dare di matto... Sei stressata per il ruolo di
Prefetto, vero? A me le cose non puoi nasconderle... E poi... Ma che
fraternizzare e fraternizzare!! Lo sai che Ally è shoccata per Peter... Ok...
Anche io non so come faccia però... Un pò di comprensione..." Ginevra scoppiò a
ridere. Lily si stava esibendo nella sua famosa
imitazione del Professor Ruf. Pace fatta.
Le due
andarono a dormire, era stata una giornata stressante.
Ma ora erano finalmente a Casa.
...
Notte fonda. Gin sbarrò gli occhi.
Si alzò *Brutto sogno
del cavolo!!* e si prese dell'acqua.
Guardò
fuori dalla finestra. C'era la luna piena,
bellissima, con quel suo colore perlaceo.
Diede
un rapido sguardo al Lago Nero. Sulle
sponde si muovevano delle sagome indistinte.
Sbattè le palpebre.
Quando le riaprì,
le sponde del Lago erano deserte.
Si rigettò
sul letto, troppo stanca per capire.
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Capitolo 3 *** Coppia Scoppiata ***
Capitolo 3
Capitolo 3
Grazie mille per le recensione
infinity! Vorrei ringraziare anche la mia amica angy_spuffy… La mia musa
ispiratrice!
Infinity... In effetti anche io vedevo
Peter così... Ma volevo cambiare un pò la sua immagine... e poi... se era uno
dei Malandrini... Bhè.. Non poteva assolutamente essere uno
sfigato!!Almeno credo...
Questo capitolo è un po’ lunghetto…
Eheh… Recensiteeeeee…DAIDAIDAIIII…!
********************************************
Primo giorno di lezioni. Panico al tavolo dei
Grifondoro.
"Oh... Accidenti... Non ho ancora finito il
tema di Incantesimi..." disse Gin, tutta trafelata.
Aveva una fetta di pane tostato in bocca e al
contempo scriveva su di un lungo rotolo di pergamena, confrontandosi con un
altro rotolo: il compito di Lily.
"Potevi farti qualcosa durante le vacanze eh?
Ti riduci sempre all'ultimo.." le rispose l'amica.
Dopo un pò arrivarono al tavolo anche Alice e
Sal, ancora assonnate.
"Ragazze, ma che avete combinato ieri? Mamma
mia che brutta cera..." disse Gin, bevendo del succo di pompelmo.
"YAAAAWN... La festa è durata fino a tardi...
Ma voi due che fine avevate fatto?" Sal era sempre stata una tipa un pò
curiosa.
Lily stava per risponderle quando Alice
disse
"Ragazze... Non ce la faccio più... Ve lo
devo dire.... STO DI NUOVO CON PETER!!", aveva gli occhi raggianti.
Le tre non furono altrettanto felici. Se
Alice stava di nuovo con Peter Minus, di sicuro ci sarebbero stati problemi
molto presto.
Ally diventava intrattabile, a causa dei
frequenti litigi col Malandrino.
"Ally... Ti prego... Dimmi che non è vero!"
disse Gin, riponendo il rotolo di pergamena e prendendo freneticamente il libro
di Incantesimi.
Non ci fu bisogno della conferma di
Alice.
In quell'istante Peter entrò con gli altri
Malandrini, si avvicinò ad Ally e le sfiorò affettuosamente le
labbra.
Gin guardò in tralice Lily e Sal. Erano
sconvolte e disgustate.
Fortunatamente, non c'erano posti liberi
vicino alle ragazze, quindi Peter e gli altri se ne andarono.
La
McGranitt passò a
consegnare l'orario delle lezioni
"Oh, signorina Sabbiadoro... Sono stata
informata dal capitano della squadra che ha la nuova Nimbus Special... Mi
raccomando, faccia faville!! Il campionato è nostro!" disse gongolando la
professoressa.
Gin restò allibita *Capitano? Ma se David
Furret ha finito gli studi l'anno scorso... E poi non ho detto a nessuno della
Nimbus...*
"Professoressa... Chi sarebbe il
Capitano?"
"James Potter ovviamente..." e se ne andò. La
professoressa McGranitt era diventata la loro professoressa di Trasfigurazione,
vicedirettrice e responsabile della Casata dei Grifondoro da circa cinque anni.
Era una tipa severa, ma appassionata di Quiddich. E poi, Gin adorava
Trasfigurazione, era l'unica materia in cui eccelleva senza sforzi. Un vero
talento naturale.
"Bene. Perfetto. Lui come Capitano. Wow. Il
Quiddich sarà uno spasso quest'anno." commentò tetra Ginevra *James Potter...
Ovvio!*
"Scusa Gin... Ma quand'è che hai comperato
questa Nimbus Special?" chiese Lily con fare investigativo.
La campanella dell'inizio delle lezioni salvò
Gin.
*Vediamo cos'abbiamo alla prima
ora...*
"Cazzo... Incantesimi..!" esclamò Ginevra,
leggendo l'orario. Era davvero in guai seri. Due ore di Incantesimi. Vitious non
avrebbe risparmiato nessuno.
Circa un ora e mezza dopo, Gin e le sue
amiche erano a lezione.
La ragazza era piuttosto nervosa e leggeva e
rileggeva il tema sbatacchiato.
" Vediamo vediamo... Chiamiamo qualcuno a
conferire sugli Incantesimi Riparatori... Qualche offerente?" disse il minuscolo
professor Vitious.
Nessuno. Ovvio. Per quanto Vitious ci
provasse, nessuno voleva mai andare alla sue interrogazioni a sorpresa.
Offerente per giunta.
Ginevra strizzò gli occhi, prese la mano di
Lily e la stritolò, sussurrando tra sè "Tipregotipregotiprego... Non
chiamarmi... Non chiamarmi... Giuro che studierò sempre... Basta che non mi
chiami..."
Vitious diede una veloce occhiata all'elenco
dei nomi.
" Black... No... Muffin... Nemmeno...
Sabbiadoro! Vuole venire lei?"
Sarebbe stato inutile replicare. Gin si alzò,
con aria afflitta *Ginevra calmati... E' solo una stupida interrogazione... Gli
Incantesimi Riparatori... Li hai studiati... E' vero tanto tempo fa... Ma
concentrati... Cerca di ricordare... Parla a raffica e al massimo inventa! Ma
si!".
La ragazza arrivò alla cattedra, chiuse gli
occhi, fece un bel respiro.
Dopo un iniziale titubanza, iniziò a parlare,
senza fermarsi nemmeno un secondo *Tutto bene... Anche questa è
andata...".
Dopo la prima settimana di scuola, i ragazzi
non avevano ancora ripreso il ritmo.
Una mattina di metà settembre, Gin si svegliò
stranamente presto.
Era piuttosto nervosa in quel periodo e
Lily non aveva mai tempo per parlare *Si sta friggendo il cervello... la scuola
e il ruolo di Prefetto... Troppo per lei..* pensò, vedendola dormire.
Lily era tutta raggomitolata nel letto, in
posizione fetale, con le coperte tirate su fino al viso e i capelli rossi sparsi
sul cuscino bianchissimo.
Quella mattina avrebbero avuto un ora buca e
poi due ore di Pozioni con Lumacorno.
Una mattinata piuttosto leggera, considerando
che Gin era una delle preferite di Lumacorno, insieme a Lily.
In effetti, era una delle preferite
soprattutto per via dei suoi genitori.
Lumacorno era un tipo un pò strambo: si
sceglieva le persone con più talento e di buona famiglia e li metteva sotto "la
sua ala protettrice", imbandiva festicciole private e cercava di fare il Cupido,
cossicchè un giorno, magari, quelle coppiette da lui create, lo avrebbero
ringraziato con qualche riconoscimento.
Gin non lo sopportava poi tanto, però fino a
quando gli metteva Eccezionale, era felice e non si faceva troppe
domande.
Si fece una doccia bollente, come piaceva a
lei, si asciugò i capelli, li legò con un elestico in una lunga treccia
bassa e si infilò la divisa.
Le ragazze stavano ancora dormendo e Gin non
aveva intenzione di svegliarle, era ancora troppo presto.
Scese a fare colazione.
Con sua enorme sorpresa, non era sola al
tavolo di Grifondoro: Remus era già sveglio.
Si sedette affianco a lui e lo salutò con un
consueto bacio sulla guancia.
"Remmy, come mai sei sveglio anche
tu?"
"Gin... Non so... Stanotte non ho dormito
tanto bene"
Ginevra era preoccupata per l'amico, era un
bel pò che lo vedeva triste.
Fecero colazione in silenzio,
tranquillamente.
"Remus, ti va di fare una passeggiata?"
chiese Gin. Era decisa a parlargli una volta e per tutte.
"Ok" Remus intuiva ciò di cui Ginevra voleva
parlargli. Era una ragazza tanto cara.
Arrivarono al limitare della Foresta
Proibita, Gin si sedette sulla staccionata, con Remus di fronte.
"Remus..."
"Si, lo so cosa vuoi dirmi."
"Se lo sai, allora perchè non parli? Lo sai
che io ti voglio un bene dell'anima, non mi piace vederti così. Con me puoi
parlare. Lo sai vero che con me puoi parlare?" disse Gin.
Aveva l'aria dispiaciuta. Desiderava che
l'amico si confidasse con lei.
"Vedi, Gin... Io sto bene, non devi
preoccuparti... E' questo che conta"
Remus era sempre stato un tipo riservato. Uno
di quelli che preferiva aiutare invece di essere aiutato.
Gin non si diede per vinta
"Remus, PARLA!" lo guardò torva. Sapeva che
l'amico voleva confidarsi, ma c'era qualcosa che lo bloccava.
"O parli o me ne vado! E ti puoi scordare la
mia meravigliosa faccia!" disse Gin *Cavoli, deve essere una cosa che lo turba
parecchio, per non cedere!*
"Molto modesta, Gin, come sempre!" disse
ironicamente Remus, sorridendo
"Non si possono avere tutte le qualità, non
credi? Qualche difetto dovrò pure averlo!" Gin assunse un'aria da finta
diva.
Scoppiarono a ridere. Poi di nuovo
silenzio.
Remus iniziò "Gin ecco... Mi sento un pò
stressato... Ecco tutto... Cioè... Li vedi come sono James, Sirius e Peter? Bhè,
loro non si preoccupano che io sono un Prefetto, ho degli obblighi ben precisi.
Gli voglio un gran bene a quei tre scalmanati ma... Per Merlino, anche a me
piace fare casino... Però entro un certo limite... A volte vorrei dar di
matto..."
Gin lo stette a sentire, tranquilla. In
effetti, a sentirlo le veniva in mente Lily. Adesso capiva un pò meglio come
doveva sentirsi l'amica.
"Remus... Lo sai... Sono la prima che accusa
quei tre dementi... Però... Non credo sia facile nemmeno per loro, sai, vederti
Prefetto e tutto il resto... Per loro sei solo Remus... E questo dovrebbe
renderti felice... Non si fanno condizionare da nulla... Ti sono sempre vicini e
non pretendono che tu cambi per loro... Cioè... Al massimo ti chiedono di
chiudere un occhio per le cazzate che fanno!" Gin sorrise.
Sapeva che c'era dell'altro sotto, ma non
volle forzare l'amico.
Si avviarono verso il castello ed entrati
nella Sala Grande, trovarono Lily e James battibeccare.
"Non si smentiscono mai eh?" disse
Gin
"Si, però sono un bella coppia, non trovi?"
le rispose Remus.
Gin non ci aveva mai pensato. Si,
effettivamente erano una bella coppia. La coppia che tutti si sarebbero
aspettati. O meglio, la coppia che tutti aspettavano da più di sei
anni.
Un'ora dopo, erano tutti a lezione di
Pozioni, con i Tassorosso.
Il professore era particolarmente felice quel
giorno e aveva una sorpresa per i ragazzi.
"Ragazzi... Allora... Dopo aver fatto questa
bella ripetizione delle pozioni basilari... Grazie mille signorina Evans..."
Lumacorno interruppe il discorso per fare l'occhiolino a Lily "Vorrei darvi una
bella notizia!"
"Sicuramente un'altra festa delle sue..."
sussurrò Gin alle amiche.
"Ho avuto una bellissima idea per quest'anno!
Ho pensato che... Per aiutare la socializzazione... Potremmo stabilire delle
coppie fisse... DI LAVORO, ovviamente..."
* Si... SOCIALIZZAZIONE...Al settimo anno?"
pensò Gin, che si avvicinò istintivamente a Lily.
"OH...NO...Signorina Sabbiadoro... Ovviamente
intendevo... Un ragazzo e una ragazza!"
Brontolio generale.
"Suvvia, ragazzi! Sarà una cosa molto
divertente!! Farò anche delle prove intersemestrali di tanto in tanto, per
vedere se la coppia è affiatata!"
"Professore... Ma come si sceglieranno le
ehm... Coppie?" chiese un ragazzo.
"Ah... Ecco la parte interessante... Le
ragazze estrarranno dei nomi a CASO...Da questa ampolla magica... Non vi
sembra divertente? Ho già inserito tutto... Forza ragazze, in fila!!"
gongolò Lumacorno.
Pian piano le ragazze di Grifondoro e
Tassorosso si recarono alla cattedra per estrarre i nomi.
Lily andò titubante. Prese il foglietto ad
occhi chiusi...
"Ma bene! Signorina... A quanto pare il caso
ha deciso che lei starà in coppia con... REMUS LUPIN! Due tra i miei studenti
più in gamba... Che coincidenza..."
Lily tirò un sospiro di sollievo.
Gin pensò che a Lily non era andata affatto
male: fare coppia con il proprio migliore amico era sempre uno
spasso.
Alice e Peter furono separati dal caso, l'una
andò con un attraente Tassorosso e Peter fu pescato da Joyce Finnigan, una delle
battitrici della squadra di Tassorosso.
Poi fu il turno di Gin. Sal le diede una
spintarella “Dai… Sento che sarà una bella esperienza per te!” disse con la sua
“aria mistica”.
Ginevra avanzò tranquilla. * Sal ci prende
sempre! Quindi, non devo preoccuparmi… E poi… Avendo fatto alcune
considerazioni, quasi sicuramente pescherò un Tassorosso… Ma chi?* pensò
avanzando.
Arrivata davanti all’ampolla, affondò la mano
e afferrò il bigliettino più a sinistra *Che strano… Sembra quasi… Che la mia
mano sia attratta da qualcosa…* pensò.
Era già rivolta verso i Tassorosso, li
scrutava con attenzione, quando il professore disse
“Ohhhhhh… Una splendida coppia, davvero… Due
campioni di Quiddich…”
Gin guardò il Capitano della squadra di
Tassorosso. Era davvero carino *Perfetto…*
“Signorina Sabbiadoro, lei farà coppia con…
JAMES POTTER!” Gin atterrì alle parole del professore. Le vennero in mente tante
di quelle parolacce che non riusciva a pensare ad altro.
Ginevra si andò tornò al suo posto, nera in
volto. Nemmeno James sembrava entusiasta.
Gin ci pensò un po’ su *Ovviamente le coppie
non sono state formate a caso…*.
Sal estrasse il bigliettino. Era in coppia
con Sirius Black.
Sentendo quest’accoppiata, Gin capì
tutto.
Il professor Lumacorno aveva abbinato le
persone in base non solo al sangue,
ma anche alle attività in comune *Sal e Sirius… Due discendenti di due famiglie
purosangue ricchissime… Senza particolare talento nelle Pozioni… Lily e Remus…
Due Prefetti, entrambi mezzosangue… Lily babbana e Remus con padre babbano…
Eccellenti in tutte le materie… Io e James… Talentuosi nel Quiddich e in
Trasfigurazione, purosangue… Cavoli ci ha insaccati a tutti quel Lumacorno! Non
smetterà mai di stupirmi…* ed ecco che a Gin vennero in mente nuovamente decine
e decine di epiteti poco gradevoli.
“…Signorina Sabbiadoro? Mi sente? Deve
spostarsi al suo nuovo posto… Vicino a Potter!”
Ginevra si alzò rassegnata. Gli altri avevano
già preso posto.
Si sedette vicino a James *Se mi chiede di
convincere Lily ad uscire con lui, lo ammazzo!*.
Lui fece per dire qualcosa, ma lei lo
interruppe “Non dire UNA parola, Potter.
E vedi di non farmi prendere una T… O sei morto.”
“Non credere che io sia felice di questa
situazione, Miss-holapuzzasottoilnaso!” sbottò James.
“Vaffanculo, stronzo!” sibilò Gin. Non era
proprio giornata.
Non si parlarono per tutto il resto della
lezione, si passarono a stento gli ingredienti della Pozione Rinfrescante e si
lanciarono occhiate torve, mentre il professor Lumacorno passava tra i banchi
dicendo “Collaborazione, collaborazione! Sono sicuro che un giorno mi
ringrazierete!”.
*Oh si… Ti ringrazierò… A suon di
Caccabombe!* pensò Gin, stringendo i denti.
James e Gin erano decisamente una coppia
“scoppiata”. La cosa strana era che i due non avevano reali motivi di odiarsi. E
forse non si odiavano nemmeno poi tanto, ma entrambi difendevano le loro
posizioni.
Dopo le lezioni, Ginevra dovette sopportare
le occhiatacce di tutte le Potter’s Fan.
“Gli usciranno gli occhi fuori dalle orbite a
quelle tre cretine di Corvonero, se continuano a guardare da questa parte!”
disse Gin a Lily e a Sal, in Biblioteca.
Nemmeno le altre due se la passavano tanto
bene. Erano gli inconvenienti di stare in coppia di lavoro con i ragazzi più
belli della scuola.
“Accidenti, Gin! Non pensarci! Anche a me
danno i nervi!” disse Lily, cercando di concentrarsi su un disegno di
Astronomia.
“Ma come hai pensato di fare per Pozioni,
Ji-Ji? Inizierai a studiare con Potter? Io ho già preso accordi con Sirius ed
anche Lily con Remus… L’unica soluzione e cercare un compromesso!” disse Sal. A
Sal stava parecchio simpatico Sirius, solo come amico. Forse perché erano un po’
pazzi tutti e due.
“SAL SEI PAZZA? Studiare con Potter? Se li
faccia da solo i compiti… Io farò la mia parte e lui la sua, due minuti prima di
entrare in classe le uniremo. Punto e basta.”
Tutti guardarono Gin e le fecero cenno di
fare silenzio.
“Gin… Sii ragionevole… Ne và dei tuoi voti…
Fa la brava… Almeno ricordagli di farsi i compiti!” sussurrò
Lily.
“Ma tu dici così perché stai in coppia col
tuo migliore amico! Ed è anche il più bravo della classe!” piagnucolò la
ragazza.
“Fa un po’ come vuoi Ginevra…” disse Lily
arrossendo lievemente e rigettandosi nel disegno.
*Ci credo che arrossisci! Ho ragione e non
sai cosa rispondere!* pensò Gin corrucciata, sapendo però in cuor suo che Lily e
Sal avevano ragione, come sempre.
Passarono alcuni giorni, quando Gin decise
che doveva parlare con Potter riguardo il compito di
Pozioni.
Si avvicinò al suo gruppetto durante l’ora di
spacco, in Giardino.
“James… Potrei parlarti, per favore… In
privato?” chiese Gin titubante *Meglio essere gentili…*
“Wow… JAMES…Cos’è questo tono confidenziale?
Non è che voi due fate qualcosa a nostra insaputa?” disse Sirius, che era
sdraiato a pancia in giù sull’erba.
“Si hai perfettamente ragione Black…” disse
la ragazza *Adesso gli viene un infarto!*
Tutti e quattro i Malandrini strabuzzarono
gli occhi.
“James… E non me l’avevi detto?” Sirius
guardò sorpreso l’amico “E com’è? E’ brava a ‘cavalcare’?” continuò
curioso.
“Brutto stronzo! Ma come ti permetti!
Vaffanculo Black!” lo aggredì Ginevra, prendendo James per un braccio e
trascinandolo il più lontano possibile.
“Ehy, calma… Calma! Non sono io quello che ha
insinuato delle cose…” disse James.
“Non ti ci mettere anche tu! E la prossima
volta fai stare zitto quell’idiota del tuo amico! Mi
irrita!”
“Vorrai dire che ti piace…” James la guardò
maliziosamente.
“Non credo proprio!” Gin lo fulminò con lo
sguardo.
“Parliamo di cose serie! Il compito di
Pozioni…”
“E sarebbe una cosa seria?” rispose il
ragazzo
“Si! Ero venuta per ricordarti che tra due
giorni dobbiamo consegnarlo… Quindi… Tu fai la tua parte e io faccio la
mia!”
“Veramente io già l’ho fatto… Eccolo qui…
Stamattina non avevo nulla da fare, quindi… et voilà!” James gli pose due rotoli
di pergamena scritti fitti fitti.
“Devi solo ritoccarlo e aggiungere la parte
finale… Sai com’è… Dopo venti minuti mi sono annoiato… Ma non ti ci abituare..
In via del tutto eccezionale…”
Gin non ci poteva credere.
Impossibile.
“V-va bene… Ti faccio avere una copia per
domani… E leggilo perlomeno!”
“Ok… Ora posso andare? O vuoi violentarmi
prima? Bhè se si… Chiama la tua amica Evans… Mi farebbe molto
piacere”
“Vaffanculo… E non aggiungo altro!” Gin girò
i tacchi e se ne andò.
Quella stessa sera, Gin era nel suo
Dormitorio, con una piccola candela accesa. Le sue amiche dormivano. Lei non
aveva sonno.
Aveva il compito di Pozioni tra le
mani,correggeva i pochi errori di Potter ed ampliava alcune parti
incomplete.
Era davvero un buon compito, e lei era ancora
incredula. Sapeva che non sarebbe stato sempre così facile far studiare
Potter.
Erano ancora a fine settembre e gli
allenamenti di Quiddich non erano ancora iniziati, per questo motivo Potter era
così volenteroso.
Finito di correggere il compito e fatta una
copia per il ragazzo, bevve un bicchiere d’acqua e si infilò nel
letto.
*Domani devo scrivere ai miei… Ma c…* si
addormentò, con la gattina Baruffa acciambellata ai suoi
piedi.
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Capitolo 4 *** Conoscenze&Ripetizioni ***
1
Capitolo 4
Grazieeeeeee!!!!
****************************************************************
Ginevra correva a perdifiato. Era in ritardo
per la lezione di Babbanologia, si era appisolata in Sala Comune e Lily e Alice,
che frequentavano quella materia facoltativa con Gin, erano già andate a
lezione.
Gin salì veloce una rampa di scale *Ci siamo
quasi…* voltò l'angolo e... "BUM!" cadde a terra come una pera cotta * Mi
sembra di aver già vissuto questa scena...* e i libri ruzzolarono giù dalla
borsa.
"Accidenti... Scusami... Chiunque tu sia.."
disse Gin, raccogliendo i libri. Aveva urtato una persona.
"Bhè... Piacere... Joshua Garrett... Ma chiamami Josh"
disse una voce maschile.
Gin alzò lo sguardo “Piacere Ginevra… Ma
chiamami Gin” e sorrise.
Gin rimase folgorata per un attimo *Questo
ragazzo… è… è… bello!* pensò.
Alto, moro e con degli occhi verdi da
svenire.
Gin non era una tipa che si soffermava
sull’aspetto fisico, ma quando ci voleva, ci voleva.
La cosa più strana era che lei non lo aveva
mai visto.
Il ragazzo aiutò a raccogliere i libri di
Ginevra.
“Grazie… Scusami la domanda… Ma… A che anno
sei?” chiese lei, curiosa.
“ Al settimo… Bhè stiamo in classe insieme da
sette anni, più o meno…” disse lui.
*Figuraccia! Cavoli ma chi se lo ricordava
questo qui?* Gin guardò l’orologio. Era davvero tardi.
“Ehm… Io ora dovrei andare… Sai sono in
ritardo per Babbanologia…” Ginevra imboccò il corridoio a sinistra, in fondo al
quale si trovava l’aula di Babbanologia.
Dopo un po’ il ragazzo la raggiunse “
Frequento anche io Babbanologia…” e sorrise.
Entrarono insieme in
aula.
Gin si sedette vicino a Lily “Almeno il posto
me lo hai conservato!” disse all’amica.
Lily era troppo sorpresa per ribattere
“Ginevra… Da quant’è che frequenti Josh?”
“Ma perché lo conosci Lily?” Gin era
stupita.
“E certo! Da quasi quattro anni… In effetti
non è uno che si nota molto… E’ un ragazzo tranquillo… Carino vero? E’ anche
Prefetto di Corvonero! E quest’anno è capitano della squadra di Quiddich!” Lily
era in estasi *Questo si che è il ragazzo giusto per Gin!*
pensò.
“Bhè si è un bel ragazzo… Ma non farti strane
idee! Lo sai come la penso!”
“Signorina Sabbiadoro e signorina Evans… Se
non siete interessate potete anche uscire dall’aula… Qui non si fa salotto!”
disse il professore. Era furibondo.
Gin e Lily si zittirono
all’istante.
Due giorni dopo, ci fu la prova
intersemestrale di Pozioni. Lily, dopo aver ripassato con Remus, aiutò Gin a
ripetere per tutta la notte.
“Lily… Sento che andrà da schifo!” la ragazza
era nel panico più totale.
“No… Non ti preoccupare… E poi il professore
meno di Oltre Ogni Previsione non ti mette… Stai calma… Praticamente sai tutto
il libro a memoria…!! Rilassati!”
Lily era sempre ottimista: il mondo poteva
crollare, ma lei trovava sempre il lato positivo della
cosa.
L’indomani, Ginevra era pallidissima e
tremava tutta. Non volle nemmeno mangiare a colazione, nonostante Lily, Sal e
Alice l’avessero quasi imboccata.
Arrivò a lezione e prese posto vicino a
James.
“Brutta cera, eh?” disse il
ragazzo.
Gin non aveva le forze nemmeno di
guardarlo storto o di ribattere.
“Ragazzi… Buongiorno!! Allora… Sarò breve… La
prova intersemestrale di oggi è molto semplice… Non impiegherete nemmeno
un’ora…” esordì gaio Lumacorno.
I ragazzi trattennero il
respiro.
“..Dovrete elaborare una Pozione della
Fiducia… Il procedimento è scritto alla lavagna… Serve per testare la
collaborazione tra le coppie e l’affiatamento… Se avete studiato insieme e avete
approfondito la conoscenza, non ci saranno difficoltà…”
A quel punto James scoppiò a ridere, mentre
Gin sembrava un cadavere *Non è possibile…*.
Le intenzioni del professore erano chiare: il
suo intento era costringere le coppie a collaborare e far scattare
qualcosa.
*E’ davvero cocciuto questo qui…* pensò Gin
(insieme ad ovvi epiteti che non sto qui a riferire).
La pozione andò piuttosto bene, almeno così
sembrò a Gin.
Lei e James svolsero il procedimento alla
perfezione.
I primi a terminare furono Sal e Sirius, che
presero un Oltre Ogni Previsione.
Subito dopo Lily e Remus, che ovviamente si
meritarono un Eccezionale.
Le altre coppie ottennero quasi tutte buoni
risultati.
Gin e James furono i penultimi a finire,
firmarono la boccetta e Gin la portò alla cattedra: dall’aspetto era
perfetta.
Il professore la rimirò, felice. Quando la
provò, però, non fu più così contento
“Che peccato… Davvero un
peccato…”
Gin lo guardò stupita. Anche James strabuzzò
gli occhi.
“Signorina Sabbiadoro e signor Potter… Bhè…
Come spiegarvi… La vostra pozione non funziona…”
“Non funziona?” Gin era allibita *Ma se è
identica a quella degli altri…*
“Si signorina… Il procedimento svolto è
esatto… Ma evidentemente, non avete fiducia l’uno nell’altra… Le ripeto… Questa
pozione non ha alcun effetto… Sono costretto, mio malgrado, a mettere un
Accettabile… Solo perché avete dimostrato di aver studiato le nozioni del
libro…”
Gin tornò a posto,
furente.
Guardò James dritto negli occhi e gli sibilò
sotto voce
“Ti avviso… Io e te studieremo SEMPRE Pozioni
insieme da oggi… E non ribattere”
Quelle parole furono un grande sacrificio per
Gin, ma sapeva che era necessario, se voleva diventare Auror, avere Eccezionale
in Pozioni ed era disposta a tutto per far avverare il suo
sogno.
James non disse nulla, in effetti, tutti
sapevano che quando Ginevra Sabbiadoro era adirata, era meglio non mettersela
contro.
La settimana dopo, Ginevra e Lily erano in
Giardino, sotto un grande ciliegio.
Mentre stavano chiacchierando allegramente,
si avvicinò Josh Garrett
“Salve, ragazze!” era un po’
titubante.
“Ciao, Josh!” rispose Lily. Quel ragazzo le
stava proprio simpatico.
“Ehy, ciao!” disse Gin. Era un bel po’ che
non lo incrociava più per i corridoi.
“Ehm.. scusate… Volevo chiedervi… Se… Mi
potevate dare una mano con il compito di Babbanologia… Cioè, voi siete
bravissime e mi chiedevo..”
Lily gli sorrise “Mi dispiace, io proprio non
posso… Ho talmente di quegli impegni… Ma Gin sicuramente sarà felice di
aiutarti..” disse, con un sorriso malizioso.
Gin la guardò *Cosa diavolo avrà in
mente?*
“Ehm… Si.. Certo… Josh non c’è problema… Ti
darò io una mano… Fammi sapere quando possiamo incontrarci, ok?” Gin ebbe la
sensazione di essere stata incastarata da Lily.
“Ok, grazie mille! Ora scappo…” Josh se ne
andò raggiante.
“Lily… cos’hai in mente?” Gin la guardò con
fare investigativo
“Io? Nulla…” rispose la rossa
innocentemente
“Seee… Come no… Sputa il
rospo…”
“Niente davvero! Certo che tu e Josh sareste
proprio una bella coppietta…”
“LILY!NO!Ma quante volte devo
ripetertelo?”
In quell’istante sopraggiunse
Sal
“Cosa devi ripetergli?”
chiese.
“Sal… Non trovi che Gin e Josh siano una
bella coppia? Sono perfetti… Lo dice tutta la scuola..”
“Lily…” rimbeccò Gin.
“Si saranno anche carini insieme… Ma non
hanno futuro!” tagliò a corto Sal.
Lily era un po’ delusa, credeva che l’amica
avesse appoggiato la sua iniziativa, ma lasciò perdere.
“Ma Alice dov’è?” chiese, guardandosi
intorno.
“Sicuramente a pomiciare con Peter…” disse
Gin, iniziando a sfilacciare una foglia.
“Non ne sarei tanto sicura…” disse Sal.
Quella ragazza era un vero mistero.
Rewind. Qualche minuto prima, i Malandrini
erano anche loro in Giardino. Precisamente sotto una quercia. Stavano elaborando
un piano.
“Che dite… Se Peter fa il palo al corridoio
al secondo piano, Remus al quarto e io e James passiamo all’azione? Cinquecento
Caccabombe dovrebbero bastare…” esordì Sirius.
“Potrebbe andare… Si..” squittì Peter. Remus
fece un cenno d’assenso “Basta che non ci vado io di
mezzo…”
“James? Che ne pensi? Allora?” Sirius guardò
l’amico. Ultimamente era distratto, non lo capiva più.
“James?”
“Eh? Sisi… Va bene…”
“Ma che ti prende?” chiese
Peter
“Non vedete che sta guardando Lily?”
sghignazzò Remus.
“James… A star dietro alla Evans ti stai
rammollendo… Che ci trovi poi di così speciale?” disse Sirius, spostando anche
lui lo sguardo sul gruppetto di ragazze sedute sotto un
ciliegio.
Sirius notò un ragazzo che si avvicinò a Lily
e Ginevra *Chissà che vuole… Poverino… Lo manderanno al
diavolo!*
Con sua enorme sorpresa, vide Lily sorridere
e Ginevra fare un cenno d’assenso.
Il ragazzo iniziò a parlare concitatamente
con Ginevra
“Oh… Oh… Sembra chela Sabbiadoro si sia
trovata il ragazzo!” esclamò Peter.
James tirò un sospiro di sollievo. Per un
attimo aveva pensato che quel ragazzo ce l’avesse con
Lily.
“ Si… Joshua Garrett… Mi aveva detto che Gin
gli interessava…” disse Remus tranquillo.
“Garrett? Ma è un rammollito… E poi, ragazzi…
La
Sabbiadoro non è
ancora uscita con me!” esclamò Sirius, notando che Josh si era allontanato
gongolando.
A Sirius piacevano le sfide e Gin era
decisamente una sfida dura.
“Ragazzo… Vorresti dire che è lai la tua
prossima sfida?” chiese James
“Puoi giurarci… Una notte e via. Rapido,
sicuro ed indolore” disse Sirius
“Ma è irraggiungibile!” esclamò
Peter
“Vi faccio vedere io… Aspettate qui…” Sirius
si diresse verso Lily e Gin.
“Ciao, bellezze!”
“Che diavolo vuoi Black?” chiese Gin. Vedere
quell’essere la irritava.
“Veramente vorrei parlare con te…” chiese
dolcemente Sirius “In privato..”
Lily era allibita, ma guardò Gin come a dire
“Vedi cosa vuole e se ti tocca, urla!”
Ginevra si alzò cauta e lo seguì “Dimmi
tutto…” . Era diffidente e si teneva a distanza.
“Ecco… Siccome tu sei bravissima in
Trasfigurazione… No è che potresti darmi qualche ripetizione… Hai visto,
la
McGranitt
mi detesta…” esordì Sirius
*Qui gatta ci cova…* pensò
Gin
“Scusa non puoi chiedere aiuto a Potter?”
disse, pensando che anche James era molto ferrato in
Trasfigurazione.
“Non ha tempo” rispose secco il ragazzo
“Cioè… Sai… E’ capitano… Eccetera eccetera..”
Gin lo guardò torva.
“C’è qualcosa sotto!”
“No, giuro, nulla!” disse Sirius, con l’aria
ferita (e con le dita incrociate dietro la schiena)
“Mmm… E io cosa ci guadagno?” chiese Gin
*Sopportarlo per puro buonismo non se ne parla…*
“Ti lascerò in pace e non farò più allusioni…
Promesso!”
La proposta era allettante *Sbarazzarsi di
quest’idiota una volta e per tutte… Mmm..*
“Ok… Ma… Una sola volta a settimana, non di
più… E mantieni la promessa…”
Gin se ne andò e tornò da
Lily.
Qundo raccontò tutto all’amica, Lily non
poteva crederci, ma, come sempre, spinse Gin a credere a Sirius e a non avere
dubbi
“Magari vuole solo migliorare la media…”
disse Lily pensierosa
“Sarà…” le rispose Gin.
Frattanto, Sirius era tornato dagli
amici
“Missione compiuta! Mi dà ripetizioni di
Trasfigurazione! James… Non fare quella faccia… E’ ovvio che preferisco fare
ripetizioni con una bella ragazza piuttosto che con te…”
James sorrise all’amico
*Incorreggibile!*.
Quella stessa sera ci fu il primo allenamento
di Quiddich della stagione. Gin era ancora nervosa per via di una lettera
ricevuta dai suoi e aveva una gran voglia di volare, per sfogarsi un
po’.
Il tempo non era dei migliori, tirava
parecchio vento ma, nonostante tutto, fecero ugualmente
l’allenamento.
Gin e il capitano non si rivolgevano la
parola, e questo risultò un bel problema, considerando che avevano i ruoli più
importanti della squadra (Cercatore e Cacciatrice di punta) e che la squadra li
seguiva ciecamente.
L’allenamento non andò tanto male, anche se
Gin aveva la testa fra le nuvole e lo sguardo assente.
Lily era sugli spalti, come sempre, e notò
che Ginevra non stava dando il massimo *Cosa cavolo le
prende?*.
Dopo l’allenamento, mentre Gin stava
raggiungendo Lily, James la fermò
“Sabbiadoro, un altro allenamento così e sei
fuori squadra!”
“Ma…” biascicò lei a
malapena
“Da te pretendo molto di più! Non mi
interessano i problemi che hai o qualsiasi altra cosa, quando sei qui, tutto il
resto lo devi lasciare fuori! Io sono il Capitano e ho il dovere di informarti
che, per quanto tu abbia talento, fino a quando non ti impegnerai seriamente,
resterai in panchina!” disse serio James.
Il ragazzo contava molto su Ginevra per
vincere il campionato *E’ davvero eccezionale!*, e per questo era così duro con
lei.
“Va bene, Capitano!” disse Gin,
andandosene.
Ginevra era arrabbiata con se stessa, sapeva
in cuor suo che James aveva ragione.
Andò a dormire presto quella sera, anche se,
prima di addormentarsi, si girò e rigirò nel letto parecchie volte, provocando
l’ira di Batuffa.
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Capitolo 5 *** Dolori&Luna ***
1
Capitolo 5
Sorpresa! Vi posto anche il capitolo 5! Veloce
vero?
Grazie per i complimenti Infinity!!!! E grazie per la recensione
albicoccacida!! In effetti, sono veloce ad aggiornare perchè scrivo di
getto... Per la paura di scordarmi le idee... Eheh...Lo so... Ho inserito un
casino di ragazzi... Ma Josh mi serviva come imput per Sirius... Per il resto
non c'è più nessuno...Eheh
Accetto consigli e critiche d’ogni tipo, e poi... state capendo
qualcosa della trama?? Qualcuno ha già intuito qualcosa?
Questo
capitolo è molto importante... Leggete con attenzione... S’inizia a delineare un
filone della trama che fino ad ora ho solo accennato... Gli indizi credo siano
ben nascosti... AH... Mi raccomando... Recensite! E' vero non ve ne do il tempo,
postando capitoli a raffica... Però... Daidaidaiiiii!!
Enjoy!!
*******************************************************************
Una mattina come tante, durante
la colazione, i ragazzi furono informati che il prossimo sabato ci sarebbe stata
la prima gita ad Hogsmeade dell'anno.
"Finalmente... Ci voleva
propio..." disse Gin, spalmandosi del burro di arachidi sul pane
tostato.
La settimana precedente c'era
stata la prima partita di Quiddich del Campionato, Grifondoro contro Tassorosso,
e Ginevra era rimasta in panchina, con grande stupore di
tutti.
"Già... Sai che spasso... Dovrò
stare quasi tutta la mattinata con Gazza a controllare chi va ad Hogsmeade..."
commentò Lily abbattuta
"Lily, cavolo! Chiedi a qualcuno
di sostituirti... Un prefetto di Tassorosso, per esempio... Non ti negherà mai
il favore.." disse Gin
"Ci ho provato... Ma da quando
li abbiamo stracciati alla partita... Ops! Scusa..." Lily sapeva di non dover
toccare l'argomento. I Grifondoro avevano vinto contro i Tassorosso anche senza
Gin, e lei in parte era adirata per questo.
Gin si fiondò sul porridge,
senza più proferire parola.
"Bhè, ragazze, io verrò con voi
ad Hogsmeade! Ho litigato con Peter!" sbottò Alice
"Lily... Potresti chiedere a
Remus... Potrebbe dirti di si..." disse Sal
"Proverò... Ma
dubito..."
In quell'istante, Remus e gli
altri Malandrini entrarono in Sala Grande.
"Bhè, chiediglielo ora!" disse
Gin, con la bocca piena, troncando il suo silenzio.
"Ecco...
Veramente..."
"Daiiii!" dissero Gin, Sal e
Ally in coro
"Ok... Remus...??" Lily lo
chiamò incerta
"Dimmi tutto Lily..." Remus si
era avvicinato alle ragazze, seguito da un James piuttosto
arcigno
"Ehm... Potresti sostituirmi ad
affiancare Gazza... Il giorno della gita? O magari possiamo fare dei turni..."
esordì la rossa, diventando cremisi
James diede una gomitata a
Remus, che lo ignorò
"Ma certo! Nessun problema!"
Remus non poteva rifiutare un favore a Lily, se non altro per tutte le
volte che lei non aveva fatto rapporto al Preside sull'indulgenza di Remus
verso Sirius e James.
"Anche questo è risolto!"
Gin si era rallegrata un pò all'idea di passare una giornata tra
ragazze.
Il giorno della gita, tutto il
castello era sovraeccitato.
Le ragazze si svegliarono di
buon'ora.
"Cavoli! Il tempo è nuvoloso..."
constatò una Alice in pigiama e con la chioma arruffata.
"Naaaaaaaaa... Sicuramente non
piove..." disse Gin, correndo in bagno per fare per prima la
doccia.
Lily, Sal e Alice, colte alla
sprovvista, tentarono inutilmente di raggiungere il bagno, ma si trovarono
dinanzi solo una porta chiusa a chiave.
"Ginevra Sabbiadoro... Sei una
sleale di prima categoria... Sembri una Serpeverde... Anzi, sembri Gabrielle
Parkinson!" disse Lily, provocando una risata generale.
Gin, dal canto suo, urlò dal
bagno
"Ma come ti permetti? Io
somigliare a quella faccia da carlino? Non esiste propio... E poi... Non sono
così troia!"
Le ragazze
risero.
Ally iniziò a frugare negli
armadi delle amiche, cercando qualcosa da mettere
"Questo?No... Questo qui vi
piace?No orrido..."
Gin uscì dal bagno, con i
capelli bagnati
"Ally, se vuoi puoi metterti la
mia gonna blu..."
"Davvero? Sarebbe
perfetta con questo golfino..." disse Alice entusiasta
Gin sorrise. Bastava poco per
rendere l'amica felice.
Quando andavano in gita, Ginevra
era particolarmente felice del fatto che potevano non mettere la divisa e
potevano invece indossare abiti babbani.
"Tu cosa metterai, Gin?" chiese
Lily curiosa.
Gin si frizionò delicatamente i
capelli con l'asciugamano "Bhè... Non saprei... Penso di mettere il jeans
chiaro, la camicia bianca a righini azzurri e il maglioncino scollato azzurro...
Poi il mantello bianco e i guanti di pelle di drago... Quelli
azzurro-argentati..." disse distrattamente
"Ma come fai ad avere sempre le
idee così chiare?" sbottò Alice.
Una volta che si furono
preparate, le ragazze si avviarono verso il sentiero che portava ad
Hogsmeade.
Passarono una bella mattinata,
facendo shopping sfrenato, fino a quando non iniziò a
diluviare
"Non piove eh, Gin?" disse Lily,
correndo con le altre verso i Tre Manici di Scopa.
"Piccolo errore di calcolo,
tutto qui..." disse la ragazza, entrando nel locale, tutta
zuppa.
La maggior parte degli studenti
di Hogwarts aveva pensato bene di rifugiarsi lì, vista la
pioggia.
Le ragazze si sedettero al
bancone e ordinarono delle Burrobirre fumanti.
La pioggia non accennava a
smettere.
Ad un tratto, si avvicinò
Peter
"Salve ragazze! Alice... Sei
bellissima... Potrei parlarti?"
La ragazza era in estasi, si
alzò come una piuma e lo seguì.
"Wow... C'avevo sperato che si
erano davvero lasciati!" disse Gin, tra un sorso e l'altro
"Dai! Cattiva!" commentò Lily,
con la sua voce da bimba piccola.
"Ehy, ragazze... Ma Remus
dov'è?" disse Sal, osservando James e Sirius da soli ad un
tavolo.
Lily si rabbuiò: si sentiva in
colpa per aver chiesto a Remus di restare buona parte della mattinata al
castello
"Dai! Può darsi che sia da
qualche parte!" esclamò Gin, intuendo il dispiacere dell'amica
"Già... Potremmo andare a
chiederlo a loro.." disse Lily, indicando James e Sirius
"Non se ne parla... Io con
quell'essere che mi ha lasciato in panchina non ci voglio
parlare"
"Tipregotipregotipregoooo!!"
"Va bene... Ma parli tu..." Gin
e Lily si alzarono
"Approposito, come vanno le
ripetizioni con Black?" chiese Lily
"Una FAVOLA...Da sballo...
Comunque o è stupido oppure lo fa apposta..." rispose Ginevra
sarcastica
Arrivate di fronte ai due, Gin
diede una spintarella a Lily
"Ehm... Ciao James, ciao
Sirius..." li salutò la rossa, imbarazzata.
"C-ciao Evans" disse James
*Evans?Ma sono cretino?* e fece un cenno a Gin.
Gin, di tutta risposta, girò la
faccia.
"Ciao bellez...." Sirius si
interruppe, notando lo sguardo elettrico di Gin " Volevo dire... Ciao ragazze!
Cosa possiamo fare per voi?" *Sarà pure bella... Ma che
palle...*
"Avete visto Remus?" chiese
Lily
James parve un pò deluso e
rispose asciutto "No, non è ancora venuto"
Lily si dispiacque tantissimo e
disse sottovoce a Gin "Io vado a dargli il cambio... Ci vediamo
dopo..."
"Ragazzi, io vado...
Ciao" e fuggì via.
Gin restò lì impalata “Si… aveva
una cosa da fare urgente… Bhè io torno al bancone… CIAO SIRIUS!” sottolineò
particolarmente le ultime due parole, prima di andarsene
sculettando.
“Ce l’ha ancora con te per via
della partita James… Certo che hai rischiato grosso a non metterla in campo… E’
un fenomeno..” disse Sirius, tracannando un’altra
Burrobirra
“Ma che rischiato e rischiato! E
poi non è questo granchè…” rispose James
“Seeeeeeee… Vabbè…”
Sirius lasciò perdere, si era reso conto che James ci era rimasto male perla
Evans.
Lily corse verso il castello,
coprendosi la testa con la borsa, per non bagnarsi.
Trovò Remus all’ingresso, sotto
il porticato
“Remmy, ma che fai ancora qui?”
chiese Lily
“Nulla, ora vengo, aspetta…”
Remus aveva l’affanno ed era pallidissimo
Lily gli si avvicinò, tentò di
sostenerlo
“Remus, devi andare in
Infermeria!! Sei pallido!”
“No, sto
bene…”
“Ma…” Lily non ebbe il tempo di
ribattere, Remus era svenuto e le era caduto
addosso.
Con una magia, Lily fece
apparire una barella e lo portò in Infermeria da Madama
Clung.
La ragazza era preoccupatissima
e si sentiva in colpa, ma mantenne ugualmente il sangue
freddo.
Madama Clung somministrò al
ragazzo una pozione rossastra e lo fece stendere sul
lettino.
Lily aveva l’impressione che
soffrisse molto.
Ad un certo punto, Remus iniziò
a delirare
“R-ramoso… Felpato…
C-codaliscia… Dove siete?”
Lily non capiva una parola di
quello che stava biascicando l’amico, ma decise di spedire una lettera a Gin,
per farla venire al castello con gli altri
Malandrini.
Spedito il gufo, tornò vicino a
Remus e gli prese la mano, sussurrandogli
“Remmy, fatti forza… Adesso
arrivano gli altri… Dai…”.
Ginevra stava chiacchierando
allegramente con Josh Garrett e con Sal, quando una civetta tutta bagnata
picchiettò alla finestra dei Tre Manici di Scopa.
Gin riconobbe il gufo di Lily e
prese la lettera. Appena la lesse, impallidì.
Si congedò da Sal e Josh e si
diresse spedita verso Sirius e James
I due la guardarono,
sorpresi.
“L-lily… R-remus… sta male…” Gin
riuscì a balbettare a malapena queste parole e gli porse il breve biglietto di
Lily a James.
James e Sirius si lanciarono uno
sguardo d’intesa
“Noi li raggiungiamo” disse
James, alzandosi dal tavolo
“Vengo anche io!” disse Gin
decisa, con gli occhi lucidi.
I tre corsero a perdifiato fino
al castello e raggiunsero l’Infermeria stremati.
Sirius entrò violentemente e lui
e James iniziarono a parlare sottovoce con Madama
Clugg.
Gin si avvicinò al letto di
Remus e abbracciò Lily
“L’ho trovato pallido… Ad un
certo punto… Non so… Mi è crollato addosso..” disse la rossa, ancora
sconvolta.
Ginevra sfiorò con la mano la
guancia fredda di Remus
“Dovevo accorgermene… Dovevo…”
la ragazza aveva il viso rigato di lacrime.
Non sopportava vedere le persone
stare male, soprattutto un suo amico poi.
Dopo circa dieci minuti, Sirius
e James congedarono le ragazze
“Ce ne occupiamo noi adesso… Sta
bene, non vi preoccupate…”
Ginevra e Lily andarono in Sala
Comune e dopo aver parlato dell’accaduto, andarono a dormire, senza nemmeno
cenare.
Quella notte, Ginevra si
svegliò, sentendo un ululato.
Aprì la finestra e lasciò che i
capelli si scompigliassero con il vento.
Dopo poco, lanciò un’occhiata al
Lago Nero.
C’erano di nuovo delle sagome
*Scoprirò chi siete… Accidenti!*.
Lanciò un’occhiata alle amiche
profondamente addormentate, si vestì velocemente ed uscì di soppiatto attraverso
il buco del ritratto.
Uscì dal castello con molta
cautela, imboccando alcuni passaggi segreti, scoperti durante i sei anni
trascorsi ad Hogwarts.
Le tremavano le mani, sia dalla
paura di essere scoperta che dal freddo.
Raggiunse le sponde del
Lago.
Non c’era
nessuno.
Si guardò intorno attentamente e
notò un’ombra indistinta
“Chi c’è? Vieni fuori… Chiunque
tu sia…”
Prese la bacchetta magica e la
strinse tra le mani.
Dopo alcuni minuti, una figura
confusa avanzò nel buio.
Piano piano, la figura prese forma,
illuminata dalla luce della luna piena.
Gin rimase a bocca
aperta.
Un cervo argenteo, stupendo,
avanzava fiero verso di lei.
Aveva delle corna imponenti e
bianchissime.
“Ah… Allora eri tu… Sai… Ti ho
visto due o tre volte…” disse dolcemente la ragazza, provando ad
avvicinarsi.
Il cervo si
ritrasse.
“Non avere paura… Non ti mangio
mica! Come sei bello…”
Sfiorò la testa del
cervo.
L’animale sembrò convincersi e
si avvicinò a Gin.
La ragazza accarezzandolo disse
“Sai… Sapessi che periodo schifo sto passando… ODDIO…Sto parlando ad un animale…
Non farci caso… Ogni tanto svalvolo completamente…”
L’animale sbattè le
palpebre
“Ho l’impressione di averti già
visto da qualche parte… Ma che dico… Sei un cervo…”
Poi si sentì un
ruggito.
Gin si spaventò non poco, ma
rimase ferma.
Il cervo si agitò ed iniziò a
spingere Ginevra verso il castello, con le corna,
lievemente.
“Ma che diavolo succede? Oh… Va
bene… Me ne vado… Spero di rivederti sai… Vedere un cervo magico alle tre di
notte non è cosa comune” Gin sorrise all’animale e sgattaiolò nel castello. La
ragazza si fermò solo quando si trovò di nuovo nella Sala Comune di
Grifondoro.
Al limitare della Foresta
Proibita, un ragazzo dagli occhi nocciola e i capelli arruffati raggiunse di
corsa i suoi amici.
“Dove diavolo eri, Ramoso?
Lunastorta ci è sfuggito… E non trovo più
Codaliscia…”
Disse un ragazzo dai capelli
corvini.
“Da nessuna parte… Proprio da
nessuna parte” rispose pensieroso l’amico.
“Vabbè… Andiamo adesso… La notte
è ancora lunga…”
Ci fu uno scintillio e al posto
dei sue ragazzi, c’erano un cervo argenteo ed un enorme cane nero, che si
inoltrarono nella Foresta Proibita.
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Capitolo 6 *** Partyparty!!!!!! ***
1
1
Grazie per le
recensioni e scusate per il ritardo!!
Vi è piaciuto il quinto capitolo? Bene... Il mio
intento era propio quello di rendere Gin un pò più umana... O meglio... Far
capire che anche lei è fragile e che la sua è solo una corazza... Non so bene
cosa c'entri l'incontro con il cervo(james) però l'ho messo...( Okkei sono una
bugiarda..)... Mi piaceva come idea! Farla incontrare con un cane enorme o
con un topo non aveva lo stesso effetto, non trovate?Il sesto capitolo è ancora
un gran casino..Eheh... In effetti sto rendendo la ficcy un pò incasinata...
Però poi il finale sarà più bello... Questo capitolo è romanticOOSO... Vi
manderò in confusione... Sisi...Eddai... Non avete nemmeno un'intuizione piccina
picciò??Enjoy e grazie ancora per le recensioni!! Almeno qualcuno mi legge e
come si dice... Pochi ma buoni!! Ah, dimenticavo... In questo capitolo vi è una
citazione riadattata del libro "Gli animali Fantastici: Dove trovarli"
della Rowling, che tra l’altro è un libricino i cui proventi sono stati dati a
Comic Relief, un'associazione che si occupa di progetti di sostegno e aiuto a
vantaggio dei popoli e dei paesi più poveri... Chissà se lo vendono ancora...
?
PS State tranquilli
il segreto dei Malandrini e Remus è al sicuro... Per il momento... Non assicuro
nulla...
E poi... Qualcuno
sa dirmi chi è Mary Sue? Scusate l'ignoranza eh... Ah e poi poi... x
albicoccacida ...Cosa significa "naturalmente gin i fatti suoi non se li fa
mai"..??? Non dirmi che la mia tesssora ti sta antipatica... Bhuuu!!
*****************************************************************************************
Il tempo, ad Hogwarts, peggiorava di giorno
in giorno.
Era ormai fine ottobre e i ragazzi
indossavano già i guanti e i mantelli pesanti
"Mmm... Ho il presentimento che sarà un
inverno piuttosto freddino..." disse Sal alle amiche, mentre si dirigevano a
lezione di Cura delle Creature Magiche.
"Bhè... Sopravviveremo.." disse Gin
distrattamente.
Il suo umore era nettamente migliorato ed era
anche meno permalosa del solito. Lily, Sal e Ally non ne sapevano il motivo
preciso, ma erano decisamente felici di questo cambiamento.
La ragazza impiegava tutto il suo tempo
libero ad allenarsi a Quiddich, anche da sola.
Aveva preso molto seriamente la decisione del
Capitano di lasciarla fuori squadra durante la partita contro i Tassorosso e
voleva ad ogni costo partecipare a quella contro i Corvonero, che ci sarebbe
stata di lì a poco.
Ginevra però, si trovava a ripensare molto
spesso allo strano incontro che aveva avuto con quel cervo argenteo.
Aveva cercato in moltissimi libri
quell'animale, per capire bene le sue caratteristiche, ma in nessun libro era
menzionato un animale del genere.
Le quattro arrivarono a lezione puntualissime
e trovarono solo il professore.
"Buongiorno ragazze..." disse l'insegnante,
con una parlata lenta e soporifera.
Il loro insegnante di Cura delle Creature
Magiche era piuttosto vecchiotto e tutti lo chiamavano Puffskein, perchè
assomigliava a quel buffo animaletto da compagnia. Bhè, in effetti, il loro
professore assomigliava ad una palla.
"Professore, cosa faremo oggi? Nell'ultima
lezione abbiamo parlato delle Acromantule... Teoricamente..." disse
Gin.
Il professore era sempre indietro con il
programma, cosa che sotto alcuni punti di vista, risultava
vantaggiosa.
"Bhè... Io... Avevo pensato... Di farvi
vedere... Gli Unicorni... Si..." rispose il professore con aria
assente
Le quattro si esaltarono. Gli Unicorni erano
programma dell'anno precedente, ma era sempre meglio tardi che mai.
Quando arrivarono gli altri alunni, il
professore li condusse al limitare della Foresta, dove c'era un unicorno dorato
legato alla staccionata. Il terreno era scivoloso e fangoso, quindi l'animale si
manteneva dritto a fatica.
"Allora... Ragazzi... Qualcuno sa dirmi
qualcosa sugli Unicorni?"
La mano di Lily scattò in aria
"Dica signorina Evans..."
"l'Unicorno è un cavallo dotato di un
corno, col manto di un bianco immacolato quando è adulto, anche se i puledri
all'inizio sono d'oro e diventano d'argento prima di raggiungere la maturità.
Questo animale si può trovare nelle foreste del Nord Europa e in genere evita il
contatto umano, anche se è più probabile che consenta ad una strega piuttosto
che ad un mago di avvicinarlo. Inoltre il corno, il sangue e il pelo
dell'unicorno possiedono proprietà altamente magiche... Per esempio i peli di
unicorno vengono utilizzati anche come nucleo nella fabbricazione delle
bacchette... Il corno viene utilizzato polverizzato come ingrediente principale
della Pozione Veritaserum e il sangue ha rinomate proprietà curative..." disse
Lily tutto d'un fiato
*Cambierà mai?* pensò Gin, notando
orgogliosa che tutti gli occhi della classe erano puntati sulla sua amica,
compresi quelli del professore
"Bhè... Ha detto tutto quello che si doveva
dire!" esclamò il professore, un pò rammaricato
"Trenta punti per i Grifondoro..."
aggiunse.
I Grifondoro si lasciarono sfuggire un
sorriso. Nessuno batteva Lily Evans.
"Adesso... C'è qualcuno che vuole provare ad
avvicinarsi?"
Gabrielle Parkinson avanzò ondeggiando e con
il naso all'insù
"Ehy... Evans la secchia... Ma ti ci sei
sposata con i libri?" sussurrò, passando accanto a Gin e Lily.
"Tu invece non ti sposerai mai con nessuno...
Chi si prenderà mai una troia patentata come te?" rispose Lily a denti
stretti.
Gin sorrise. Aveva un'amica troppo
forte.
Il ghigno della Parkinson si incrinò per
un secondo.
"Ohi ohi... Prevedo guai..." disse
Sal.
Gabrielle si avvicinò all'Unicorno e provò ad
accarezzarlo con grazia.
L'animale si ritrasse. Gabrielle provò con un
pò più di foga, ma non riuscì a sfiorare l'animale, che iniziò a scalciare
furioso
"Ehy, ma questa è una belva!" piagnucolò
la
Serpeverde, tornando dalle sue amiche oche.
Gin non resistette. Guardò Lily, che le fece
un sorrisetto d'assenso *Perfetto... Adesso ho anche il permesso del Prefetto..*
pensò Gin
Ginevra allungò il piede, un istante prima
che la
Parkinson passasse imbronciata dinanzi a lei e Lily. Un tonfo e
uno "SPLASH!".
Tutti i Grifondoro scoppiarono a ridere: la
ragazza era "inciampata" e "sfortunatamente" finita faccia nel
fango .
"E' stata lei! E' indemoniata!" iniziò ad
urlare Gabrielle, puntando il dito verso Gin.
"Io? Io sono una Grifondoro, non sarei mai
capace di fare una cosa del genere... Ma come ti permetti... Vorresti insinuare
che noi Grifondoro siamo infidi come voi Serpeverde?" disse Gin, con aria da
finta offesa
"Ragazze.. Basta" biascicò il
professore
"Professore... Ma si rende conto?" disse con
aria innocente Gin. Lily tratteneva a stento le risate, ed in effetti, anche
tutti i Grifondoro, che sapevano perfettamente che Ginevra era capace di una
cosa del genere. Uno scherzetto innocente.
La lezione continuò e le ragazze pian piano
si avvicinarono all'Unicorno, una dopo l'altra.
Quando toccò a Gin, Gabrielle Parkinson
biascicò "Un’ indemoniata come te, non riuscirà mai ad avvicinarsi a quella
bestia..."
Gin si avvicinò. In effetti, l'animale era un
pò nervoso *Lily e le altre ci sono riuscite senza problemi...
Quindi...*.
L'Unicorno scalpitò un pò, ma poi si fece
accarezzare.
Ad un certo punto, a Gin sembrò addirittura
che le avesse fatto l'occhiolino.
Tornò soddisfatta al suo posto, facendo un
“gentil” gesto alla Parkinson.
L'ora successiva, i Grfondoro del settimo
anno avevano Pozioni con i Tassorosso.
Gin aveva notato che, stranamente, James era
più gentile del solito nell'ultimo periodo, ed era anche più collaborativo,
cossicchè, i voti in Pozioni miglioravano a vista d'occhio.
Dopo una lezione tranquilla, Gin e Lily si
stavano avviando a pranzo, quando il professor Lumacorno le chiamò "Signorina
Evans, Sabbiadoro... E anche lei signorina McKnee... Potreste venire un
attimo?"
Le tre ragazze si guardarono stupite e
congedarono Ally, dicendole che l'avrebbero raggiunta presto a
pranzo.
"Si, professore... Ci dica..." disse
Lily
"Bhe... Io... Avrei organizzato una
festicciola... Per Halloween... Niente di speciale… Ecco gli inviti..." il
professore porse tre inviti di pergamena color crema alle tre
ragazze.
Ognuno era legato da un nastro di colore
diverso ed erano contrassegnati da un simbolo particolare per ognuna.
"Mi raccomando... Massima discrezione... E'
una festa... Come dire... Esclusiva... Bhè però..." il professore si interruppe,
osservandole "Potreste venirci con i vostri compagni di lavoro... Casualmente
sono stati tutti e tre invitati..." continuò ammiccando, ma quando vide gli
sguardi truci delle tre ragazze, terminò la frase "O forse no... Ah… Solo una
cosa… Abbigliamento elegante!" e se ne andò, con la sua tipica arietta
compiaciuta.
“Ditemi che non ci andremo…” disse Gin “Ci
vuole anche l’abito elegante!Mi ci vedete a me con un vestito?”
borbottò.
“Ma certo che ci andremo! Sarà emozionante!”
esclamò Lily
“Si potremo farci un salto!” disse Sal.
Ultimamente la ragazza era più strana del solito.
“…” Gin si rassegnò *In fondo… Una festa è
sempre una festa… E le feste sono divertenti…*
“Ehy, ma ad Ally cosa diciamo?” disse poi
Sal, entrando in Sala Grande
“La verità… Non credo se ne dispiaccia… Avrà
la nostra stanza libera… Sai lei e Peter potranno starsene in santa pace!” disse
Gin
“GINEVRA!” esclamarono Lily e
Sal
“Ma cosa avete capito! Maliziose!” disse
sinceramente Gin. Non aveva davvero minimamente pensato a quello che avevano
creduto le sue amiche.
La mattina di Halloween arrivò come un lampo.
Le lezioni erano state sospese, quella sera ci sarebbe stato il consueto gran
banchetto e gli elfi domestici gironzolavano ovunque, per preoccuparsi che tutto
stesse al proprio posto.
Alice e Peter uscirono presto quella mattina,
per rintanarsi in qualche luogo più appartato.
Gin, Lily e Sal dormirono fino a tardi,
tranquillamente.
Dopo pranzo e dopo una passeggiata nel
Giardino, le ragazze si andarono a preparare.
Gin e Lily si erano riproposte di far
sembrare Sal una principessa: avevano scelto per lei un abitino viola, che ben
si abbinava alla sua carnagione scura e ai suoi occhi particolarissimi, d’un
rosso fuoco. Con un incantesimo le fecero dei bei boccoli e le sistemarono sulle
spalle una stola viola con riflessi rossi.
Poi fu il turno di Lily: si infilò
velocemente un vestito verde bottiglia, un po’ scollato sul davanti con un
coprispalle dello stesso colore, con inserti dorati. Era semplicemente
stupenda.
L’ultima fu Gin ”Dai Gin… Vuoi uscire da
bagno? Facciamo tardi!” disse Lily, guardando spazientita
l’orologio
“No, non esco… Sono brutta… Ho le gambe
storte… Il vestito è troppo corto… E poi non so camminare sui
tacchi!”
Lily sorrise. Era strano vedere la sua amica,
la ragazza più sicura e coraggiosa che lei conoscesse, fare i capricci e
sentirsi brutta solo per un vestito. Ma Lily, conoscendola da così tanto tempo,
sapeva che quella era la vera Gin: una bambinona, fragile e sensibile come poche
persone al mondo.
“Sei bellissima… Su esci! Non fare la
stupida!”
Gin aprì piano la porta del bagno, lasciando
Sal e Lily sbalordite.
In fatto di vestiti, Ginevra aveva un gusto
impeccabile, *Che sciocca che è!* pensò Lily.
“Stai benissimo!” disse
Sal
“Sembro un pezzo di legno!” piagnucolò
Gin
“Sulla camminata ci possiamo lavorare!” disse
Lily, sorridendo.
Ginevra aveva un vestito blu notte con dei
punti luce argentati: sembrava il cielo stellato in agosto. Si mise veloce il
coprispalle argento e si passò un mano tra i capelli sciolti e mossi naturali,
con la frangetta liscia. Fece una piccola smorfia ed avanzò traballante “Andiamo
su… Non eravamo in ritardo?”
Nel corridoio che portava alla sala privata
del professor Lumacorno, le ragazze incontrarono Gabrielle
Parkinson.
“Thò… La secchia, l’indemoniata e la svitata!
Non ditemi che vi hanno invitate?”
“Thò… Una mucca che parla… Non sapevo i
bovini fossero ammessi alla festa… E per giunta vestiti in malo modo!” sogghignò
Gin
“Già… Davvero terribile quella pelliccia sul
rosa shocking del vestito Gabry… Volevi per caso imitare la cantante Dolly Monroe? Peccato… Te
l’ho detto tante volte… Non hai il suo fisico…” aggiunse Lily, snobbandola alla
grande.
Quando Lily, Gin e Sal entrarono nella sala,
rimasero sbalordite: era grandissima ed addobbata elegantemente, come un vero
ricevimento.
Il professore le
accolse
“Oh… Madmoiselles… Siete incantevoli! Prego…
La sala è a vostra disposizione..”
Le ragazze si presero un cocktail “Accidenti…
Ma è alcolico!!” esclamò Lily sorseggiandolo
“Bhè… Buttiamolo giù d’un fiato, no?” disse
Gin
Dopo poco, fecero il loro ingresso alla festa
anche Remus, Sirius e James.
“Accidenti quanto è bella Lily!” disse
sognante James
“Oddio… Ma chi sono quelle vicino a lei?”
disse Sirius
“Ehm… Sirius… Sono Gin e Sal…” disse Remus
perplesso
“Oh, cazzo! Sal? No non è possibile… E’… E’…
stupenda!” esclamò Sirius.
I tre si diressero verso il bancone delle
bevande
“Buonasera belle donzelle!” disse Sirius.
Remus sorrise a tutte e tre e James balbettò un “Ciao” impacciato, fissando
Lily.
“Bhè… Ragazzi… Per stasera potremmo
sotterrare l’ascia di guerra, no?” esordì Lily, che era già un po’ brilla (ma
ancora lucida, non vi preoccupate)
“Wow… Questa si che è una notizia” disse
Sirius e poi sussurrò a James “E’ la tua occasione,
scemo!”
“Ehm… Perché… Perché non balla nessuno?”
chiese il ragazzo. Ormai era tesissimo.
“Già… Perché nessuno balla?” disse Lily.
James si illuminò “Infatti… Veramente…”
Lily lo interruppe “Dai, Remus! Balliamo! Qui
nessuno vuole ballare… Qualcuno dovrà aprire le danze no? E cosa c’è di più
innocuo di due amici che ballano?” e lo trascinò in pista.
Sirius invitò Sal e Gin e James rimasero
impalati, l’una impossibilitata a muoversi per via dei tacchi e l’altro troppo
depresso.
“Certo che Potter… Potevi spicciarti prima ad
invitare Lily a ballare…” commentò Gin
“Già…” il ragazzo era dispiaciuto: dopo così
tanto tempo che gli piaceva Lily, quando finalmente stava per raggiungere
l’oggetto dei suoi desideri, tutto era sfumato in un
lampo.
“Eddai, non fare il
musone!”
Dopo una o due canzoni, tutti tornarono alla
base.
Gin diede una spintarella a James “Adesso..”
gli sussurrò
“Lily… Ecco… Vedi…” esordì
James
“Si ok, mi va di ballare James” disse Lily,
troncando il balbettare del ragazzo. I due iniziarono un
lento.
Mentre gli altri parlavano, Gin riuscì a
trascinarsi fuori al balcone della sala, per godersi un po’ d’aria
fresca.
Dopo poco, Sirius la
raggiunse.
“Oh… Ciao..” disse Gin. Adorava stare a guardare il cielo
stellato.
“Ciao…” i due stettero così, senza parlare,
semplicemente a guardare il cielo, per un bel pezzo.
“Sai Gin, non immagini nemmeno quanto io e te siamo simili…”
disse all’improvviso Sirius,
continuando a guardare le stelle. Gin lo osservò per un attimo, ma non disse
nulla. Forse era ubriaco.
“Siamo sempre così preoccupati per le per
persone a cui vogliamo bene, che a volte non ci preoccupiamo dei nostri
sentimenti… E poi… Le persone ci vedono così forti… Si credono chissà cosa… Ma
chi ci conosce davvero, Gin? A volte me lo chiedo davvero… Ci sono momenti in
cui nemmeno i miei più cari amici mi capiscono… Eppure sto lì a sostenerli e
dare tutto me stesso per loro, e non me ne pento… Io e te… Sempre così sicuri,
così decisi su tutto e tutti… Eppure… C’è qualcosa in cui credi davvero Gin?
”
Il ragazzo si avvicinò al viso di Ginevra.
Lei non si ritrasse. Erano a pochi millimetri di distanza. Eppure, il cuore di
Gin era fermo. Come se non battesse più. E in effetti, non capiva se era un bene
o un male.
Sirius sorrise “Non ora…” e la lasciò lì,
stupendola più d’ogni altro.
Fu una serata tranquilla tutto sommato,
costellata di sorprese.
Ragazzi… Vi lascio a bocca asciutta… Come si suol
dire… TO BE CONTINUED
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Capitolo 7 *** Custode Segreto ***
1
1
Grazie per le
recensioni!!!!!!!
Ragazze… Un
consiglio.. Leggete un po’ più sopra le righe… Cioè non so se mi spiego… Bhè
comunque mi fa tanto piacere che la mia ficcy vi piaccia!! Ogni cosa è
importante in questa ficcy… :D un bacioneee!!
Ah voglio dedicare
questo capitolo alla mia amicona Dady… e lei capirà il perché leggendolo… Allora
missione compiuta???
************************************************************************
"COOOOOSAAA?" esclamò Lily sbalordita. Le
ragazze si erano da poco svegliate e stavano commentando la festa del giorno
prima.
"Lily... Hai bal-la-to con Ja-mes Pot-ter.."
scandì Gin, sorridendo "Ed un lento per giunta!"
"Non è possibile... Non è possibile... Non ci
credo..." balbettò la rossa
"Si... L'hai quasi invitato tu... Ma non ti
ricordi?" chiese Sal, sinceramente perpessa
"Non ricordo nulla... Cioè ricordo che ho
detto e Remus di ballare e che poi ho bevuto un altro cocktail... Uffa!! Che mal
di testa!!"
La ragazza era sconcertata. Non ricordava
assolutamente cosa era successo, solo dei ricordi sfuocati.
"Ma... Ma... L'ho... L'ho... Baciato? Voglio
dire... Ci ho fatto qualcosa???" al solo pensiero rabbrividì. *Non doveva andare
così...*.
"Lily... Cosa ne sappiamo noi?" disse Gin. Si
infastidiva a parlare di quegli argomenti, a causa della sua evidente
inesperienza.
"Gin... Ma tu cosa hai fatto con Sirius?"
chiese all'improvviso Sal, con una faccia scura.
Lily la fissò stupita.
"Niente, propio niente..." rispose Gin. La
ragazza non sapeva se esserne felice o meno. Era una vita che aspettava il suo
primo bacio, eppure nessun ragazzo sembrava mai quello giusto. A quel punto
Ginevra iniziava a pensare che quella sbagliata era lei.
Sal tirò un sospiro di sollievo. Gin lo
notò.
"Sal, c'è qualcosa che non va?" chiese
"Sirius non è quello giusto per te" disse
semplicemente la moretta e se ne andò.
*Sal a volte è propio enigmatica...* pensò
Gin
"Allora... Ora che siamo io e te... Cosa hai
combinato con Sirius?" chiese Lily. Era eccitata lei per Gin.
Ginevra arrossì. Non era successo nulla,
eppure era il nulla più vicino ad un bacio che lei avesse vissuto, e questa era
una cosa che valeva la pena condividere con la propia migliore amica, al di là
dell'interesse che poteva provare o meno per Sirius.
Alla fine del racconto, Lily si mordicchiò
accuratamente un'unghia e disse
"Sirius ti piace?"
"James ti piace?
"Ma che c'entra, te l'ho chiesto prima io...
E comunque no, è troppo bambino... Lo sai come la penso... Il mio ragazzo ideale
non deve essere solo simpatico, bello e gentile... Deve essere anche serio e
conoscermi e sapermi prendere e..."
Gin fermò il farneticare
dell'amica
"Il principe azzurro?"
"Esatto.." disse Lily *Strano che mi capisca,
in genere è sempre così...*
"Peccato che non esista! Lily tu sogni!! E
poi... James Potter è gentile, bello e simpatico?" Gin aveva un'altra visuale di
James *Certo... Bello ci può stare... Simpatico... A volte... Ma gentile propio
no! E poi è un rompipalle di prima categoria, idiota, scemo,
arrogante...*
*Ecco appunto... Sempre così pratica...*
pensò Lily
"Gin!! Uffa ma perchè non sogni un pò? Sei
sempre così realista e pratica... L'amore per te è un programma.." commentò
"Che c'è di male nel programmare l'amore?Si
va sul sicuro! E poi due persone devono essere compatibili... Altro che anime
gemelle, la metà della mela eccetera eccetera... Lily metti un pò i piedi per
terra! Non esiste l'uomo perfetto! E non esiste la perfezione!" sbottò
Gin.
"Una persona si può sempre cambiare e farla
diventare l'uomo perfetto..." continuò Lily
"Bha..." Gin lasciò perdere. Era inutile,
Lily non sarebbe mai cambiata e nemmeno lei. O almeno così credeva.
Un'altra stanza della torre dei
Grifondoro.
Due ragazzi erano profondamente addormentati
e altri due, invece, si stavano vestendo.
"Come è andata ieri sera Ramoso? Ce l'hai
fatta con la Evans?" chiese Sirius a James,
allacciandosi le scarpe.
"Non avrei mai potuto approfittare di una
ragazza ubriaca... Certo che ballare con lei..." James si fermò, per infilarsi
la maglietta "E' stato bello..." *Anche se l'avevo immaginato molto
diversamente... le sensazioni, le emozioni... Oddio mi sto rammollendo.. Io che
volevo vivere delle EMOZIONI più intense... Quando mi basta scopare con una
ragazza per sentirmi appagato...* "E tu con la bionda? Missione
compiuta?"
Sirius si rabbuiò, senza darlo a vedere
all'amico *Già... Ginevra... * pensò amaramente.
"No, non ancora compiuto nulla... Voglio
andarci con i piedi di piombo..." commentò Felpato
"Ma cosa ci trovi di così speciale? Non è che
ti stai innamorando?" chiese l'amico incuriosito
"Macchè amore... Lei è diversa... Così bella,
intelligente... A volte così gentile e fragile..."
Sirius parlava di Ginevra con un'amarezza
strana, come di qualcosa che hai inesorabilmente perso o come qualcosa che ti
hanno prestato, ma che non sarà mai veramente tuo.
"Non direi propio..." sbuffò James *Ok...
Bella ci può stare, intelligente... Forse... Gentile... Non direi propio e...
Fragile... Si quello si... Peccato che sia una rompicoglioni patentata, scema,
impertinente, arrogante..."
"Allora ragazzi... Oggi è il giorno!" disse
all'improvviso Peter, balzando dal letto.
"Sirius, io e te ci avviamo dopo le lezioni e
tu James ci raggiungi più tardi per non destare sospetti... Remus è di
guardia..." cantilenò Peter, come se si fosse imparato una canzoncina a
memoria.
"Bene, Codaliscia, mi sorprendi... Hai
imparato tutto il piano alla perfezione... E bravo il nostro Peter!" commentò
James, arruffandogli i pochi capelli che aveva.
Da lì partì la solita zuffa finta, che finì
per coinvolgere un Remus ancora assonnato.
Insomma, una mattina come tante ad
Hogwarts.
Dopo le lezioni, Gin trovò Alice nel bagno
delle ragazze al quarto piano, un po’ sconvolta.
“Ally, tutto bene? Cos’hai? Ultimamente… Ti
vedo strana…”
“Nulla Gin, tutto bene… Sono solo un po’
stressata…”
“Hai litigato con Peter?” chiese la bionda
*Lo uccido!!* con gli occhi che le brillavano di una luce
sinistra.
Ally sembrò intuire le intenzioni
dell’amica
“No no… Lui è perfetto..” disse amaramente,
pensando *Sono io che non vado mai bene!*
Ally e Gin raggiunsero le
altre.
Dopo aver studiato un po’ in biblioteca, Gin
si congedò da Lily, Sal e Ally
“Ragazze, io vado..”
“Vai a dare ripetizioni a Sirius?” chiese
Lily maliziosamente
“Si… Ti saluto James?” scherzò
Gin
Lily le cacciò una linguaccia “Fai la brava
eh!!”
Ginevra si recò nell’aula disusata del terzo
piano, dove lei e Sirius facevano sempre ripetizioni.
Le sei. Nessuna ombra di Sirius. Le sei e un
quarto. Nessuno. Le sei e mezza e ancora nessuno.
*Ma tu guarda questo cafone!! Mi dà buca…
Quell’idiota… E io che pensavo che oltre ad essere un cretino avesse un cervello
piccolo piccolo in fondo…*
Ginevra era irritata dall’atteggiamento di
Sirius *Ma che maleducato! E io che gli faccio un favore a dargli
ripetizioni!!*
Ginevra si incamminò nervosa per il corridoio
del terzo piano, guardandosi intorno alla ricerca di Sirius *Ma quando lo vedo
gliene dico quattro!!!!*
Ad un certo punto, durante la sua furiosa
ricerca di Sirius, notò un mantello nero svolazzare dentro la statua della
strega orba *Cosa diamine….??*.
Raggiunse la statua. Aveva una fessura, così
piccola che Gin ci sarebbe entrata a fatica. Era una specie di porta, per giunta
socchiusa *Ovviamente un passaggio segreto… Che io non conoscevo… Ma… Dove
porterà?*
Ora, è necessario dire che Ginevra Sabbiadoro
era una ragazza molto curiosa, che andava sempre fino in fondo nelle cose. (Lo
avevate capito eh??)
Era indecisa e combattuta *Andare o non andare?*. Si
affidò alla classica monetina. Prese uno zellino e lo lanciò: il fato aveva
deciso *Andare…* pensò entrando nello stretto passaggio.
Si ritrovò al buio, ma per la paura di essere
scoperta, non accese la bacchetta con Lumos.
Scese delle scale, tante
scale.
Aveva un freddo cane, quella specie di
corridoio in cui si trovava era umido.
Gin aveva il respiro affannato e una gran
paura *O mamma, ma dove mi sono cacciata? Sono una scema… Scema…
Scema!*.
Camminava lenta, alla cieca, poggiando le
mani sulle fredde pareti, troppo vicine al suo corpo.
Un rumore. Gin si fermò. Dopo poco, non
sentendo nulla, continuò il cammino.
All’improvviso si sentì afferrare e qualcuno
le tappò la bocca. Una mano calda, grande e morbida. Non aveva idea di chi
fosse.
Gin tremava dalla paura. Voleva urlare, ma
non poteva. Il cuore le batteva a mille.
“Chi cazzo sei?” una specie di ruggito
furioso, ma familiare “Mocciosus… Se sei tu… Ti ammazzo… Lo
giuro!”.
Gin cercò di tranquillizzarsi, ma aveva paura
che si fosse sbagliata, che non era la persona che lei credeva che fosse. Ma
anche se lo era, era in guai seri.
“Lumos!” continuò la voce
maschile.
“Oh merda ma che ci fai TU qui?” Si era lui.
Gin non sapeva se essere felice o meno.
Non rispose, si limitò a guardarlo con aria
spaventata e gli occhi lucidi.
James Potter guardò Ginevra per un attimo *
Sta tremando… Forse ho esagerato…*
Si tolse il suo mantello e lo appoggiò sulle
spalle della ragazza “Adesso vieni con me… Dopo facciamo quattro chiacchiere…
Ora stiamo rischiando troppo…” disse duramente.
Gin non si muoveva.
James le prese la mano, senza pensarci, e la
trascinò fino alla fine del passaggio segreto.
Un’altra scala, più piccola e di
legno.
James salì ed aprì una
botola
“Sali, forza!” il ragazzo tese la mano a Gin,
che salì a fatica. Si ritrovò in una cantina di un negozio, dove si sentiva un
profumo zuccheroso e umido.
“Dove siamo James?” chiese Gin
debolmente.
James la fissò per un altro attimo. Era la
prima volta che lo chiamava per nome *Quando è spaventata non è tanto male…
Sembra come quella sera…*
“Siamo nella cantina di Mielandia e adesso
usciamo!”
I due riuscirono a sgattaiolare fuori dal
negozio. Gin non disse più una parola.
“Adesso andiamo da una parte e poi ai Tre
Manici di Scopa”
Si recarono in un negozio che Gin non aveva
mai visto prima. James ordinò cinquecento Caccabombe.
Andarono veloci ai Tre Manici di Scopa. Gin
si guardò intorno: aveva paura di trovare qualche
professore.
“Stai tranquilla, a quest’ora non vengono…
Tutto collaudato… Ora vatti a sedere a quel tavolo… Quello per quattro… Io vengo
subito”
Gin fece la brava, si andò a sedere. Ancora
non riusciva a connettere, non ci credeva.
James arrivò presto, con due Burrobirre
calde. Ne pose una davanti a Ginevra “Bevi!”
Gin scosse la testa *E’ l’ultima cosa che
voglio fare adesso!*
“Bevi… Fai la brava…” James cercò di essere
più gentile *A questa scema verrà un accidente se non beve qualcosa di caldo…
Certo che fa un freddo cane senza mantello..*
Guardò con un po’ di rammarico il suo
mantello sulle spalle di Gin.
Gin sorseggiò la burrobirra “Felice adesso?
Ehy… Se rivuoi il mantello non fare cerimonie…”
*E’ tornata la stessa di sempre!* pensò James
“No che non lo rivoglio!” *…Almeno sta bevendo la Burrobirra..* si consolò
*Assurdo… Io seduto ai Tre Manici di Scopa con Ginevra Sabbiadoro… C’è
dell’incredibile in tutto questo… Qualcuno potrebbe pensare anche
che…*
Poi arrivarono Sirius e
Peter.
Peter quando vide Gin con James restò
sconvolto, Sirius si limitò a fare un sorrisetto.
“Dove cavolo eri finito Sirius?” la rabbia e
la tensione di Gin esplosero.
“Scusa…” sussurrò il ragazzo all’orecchio di
Gin *Io che chiedo scusa? Sto fuori…*
I ragazzi iniziarono a parlare concitatamente
di un progetto per demolire Gazza.
Gin perse presto
interesse.
Guardò James, che parlava con
foga.
*Che strano… Chi se lo sarebbe mai aspettato
da uno come lui? Certo è sempre una bestia… Ma forse è un po’ più
umano…*
James ruttò
rumorosamente.
*No… Decisamente no…* pensò
Gin.
Poi i tre passarono a
lei
“Tu non devi dire nulla… Tutto chiaro?” disse
Peter
“Lei non dirà nulla..” assicurò
Sirius
“Già…” concordò James “Nemmeno a Lily devi
dire nulla…”
Gin pensò a quanto sarebbe stato
difficile.
“Peter, avviati… Qualcuno potrebbe avere
sospetti..” disse poi Sirius.
Il ragazzo se ne andò.
“Io ho un’idea…” iniziò Sirius “ Potrebbe
essere la
Custode del segreto… Di questo segreto…”
“Non è eccessivo?” disse
James
“Si ma così saremo
sicuri…”
“Facciamolo…” disse Gin. Non credeva alle sue
orecchie. Stava diventando complice di Sirius Black e James
Potter.
E così Gin divenne Custode Segreto. La storia
aveva dell’incredibile, ma era così.
Era ormai tardi e Gin, Sirius e James
tornarono ad Hogwarts. Al ritorno Gin si sentiva più sicura. Oramai era legata
indissolubilmente a Siriu e James. Questo non voleva dire che erano diventati
amici. Assolutamente.
Arrivati alla Torre di Grifondoro, i ragazzi
andarono nel Dormitorio e Gin raggiunse le ragazze attraverso la scala a
chiocciola di sinistra.
“Ma dove sei stata?” chiese Lily, vedendola
entrare. Era preoccupatissima.
L’abbracciò forte.
“Nessuna parte… Ho fatto ripetizioni e poi mi
sono appisolata in Giardino…”
“Ma ti abbiamo cercato…” disse
Lily
“Si mi ero nascosta sotto l’albero di
Mentabolle… Per stare più tranquilla…”
“La prossima volta avvisa… Comunque ti
abbiamo salito la cena!”
Gin trangugiò tutto
voracemente.
Non si era accorta della fame che
aveva.
“Ehy Gin… Di chi è quel mantello?” chiese poi
Lily, imperterrita.
Gin sorrise, senza farsi vedere *Di quello
scellerato… Dovrò restituirglielo… Domani però… Ho un sonno
adesso…*
“Ehm… L’ho trovato…!!”
E anche quella lunga giornata
finì.
OKKEI VISTO CHE DADYNA SI è LAMENTATA… Non
metto TO BE CONTINUED… Anche se con questo chap l’ho resa felice… Visto hanno
pensato di più?eheheh…
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Capitolo 8 *** Litigi ***
1
1
Allora GrAzIe ad albicoccacida e
dany... ahhh... Peccato che la mia ficcy non ha molto successo... Comunque... Vi
lassio subito il capitolo... Sarete impazienti!!
********************************************************
Gin era combattuta. Era sveglia da perecchio, vestita
di tutto punto.
Era scesa in Sala Comune, con il mantello di James in
mano, ma non aveva il coraggio di salire a portarglielo.
Non era mai salita nel Dormitorio maschile, e non
sapeva in cosa poteva imbattersi.
Quando lei e Lily erano più piccole, alcune ragazze
del settimo sorridevano maliziosamente e con aria compiaciuta ogni qual
volta si nominasse il Dormitorio maschile e rispondevano "Voi siete piccine...
Non potete andare... Lì è una giungla...".
Certo, ormai era grande, non si impressionava più
come una volta, ma quello era sempre rimasto un luogo misterioso per
lei.
Ma se non ridava il mantello a James, sarebbe stato
un bel problema *Cosa si mette addosso quello scemo? E poi... Se le ragazze
iniziano a sospettare qualcosa... Io che faccio?*
Salì pian piano la scala a chiocciola e bussò alla
porta del dormitorio di James, Sirius, Remus e Peter. Nessuna risposta. Bussò di
nuovo e nuovamente nessuno rispose. Alla fine entrò.
Sorrise all'istante *Come sono teneri...*
Remus dormiva esattamente come Lily: tutto
raggomitolato sotto le coperte, girato su di un lato e aveva un'aria beata,
tranquilla.
Nel letto alla sua destra c'era Peter, letteralmente
coperto dalle coperte, si intravedeva solo la sua testa bionda.
Poi, più a sinistra c'era Sirius. Dormiva a pancia in
giù, con la testa che sporgeva dal bordo del letto e le braccia aperte. Aveva il
suo solito sorrisino malizioso, che però lo rendeva carinissimo mentre
dormiva.
E poi all'estrema sinistra *Bingo!* c'era James.
Dormiva scomposto, abbracciato al cuscino, con l'aria di un bimbetto vispo, che
anche se dorme, è sempre lì pronto a saltare e a far confusione. Le lenzuola
erano tutte attorcigliate intorno al corpo, immobilizzandolo.
Gin si avvicinò al letto di Remus e gli sfiorò la
fronte con un bacio *Eheh... Il mio amicone che dorme beato..*.
Poi passò accanto al letto di Sirius e gli sfiorò la
guancia con un dito. Il ragazzo non si svegliò.
*E ora andiamo dalla peste... Il bambinone che non
vuole crescere... Ah se fosse un pò meno idiota... Lily uscirebbe con lui
all'istante!*
Stava per posare il mantello ai piedi del letto di
James, quando notò sul comodino qualcosa di familiare: il suo fermaglio, quello
con le pietruzze azzurre, quallo che lui le aveva rubato quel giorno, a
Diagon Alley *Me lo restituirà lui un giorno...* pensò la ragazza.
Con decisione, poggiò il mantello ai piedi del
letto
"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHGHHHHHHHH!!!!"
James balzò dal letto, urlando.
"O MIO DIO.." Gin si coprì il viso, tutto rosso
*Mamma aiuto!!!* "SEI NUDO! COPRITI COPRITI!" urlò di rimando la
ragazza.
Gin si sentiva morire. Era una cosa
orribile.
James si osservò e si accorse di essere nudo per
davvero *Oh Oh*. Si coprì con le lenzuola.
"Che cavolo sei venuta a fare qui? Puoi guardare
adesso... Mi sono coperto" disse James, anche lui tutto rosso.
Gin si scoprì un poco il viso.
"Io volevo essere solo gentile e portarti il
mantello, idiota!!"
"Oh bhè, potevi bussare!"
"Ho bussato!"
"Bhè ma se nessuno ti apre significa che FORSE stiamo
dormendo!"
"SI MA POI COME LA METTEVI NOME COL
MANTELLO?"
"DOVEVI BUSSARE PIù FORTE!" Avevano iniziato ad
urlare.
"IO MI SONO SOLO PREOCCUPATA DI MANTENERE IL
SEGRETO!"
"CIò NON TOGLIE CHE SEI UNA MALEDUCATA!"
"VAI AL DIAVOLO!" Gin se ne andò sbattendo la
porta *Ma tu guarda questo... Oddio...*
"James..." disse Remus "Hai esagerato..."
Peter e Sirius annuirono. Avevano guardato la
scenetta quasi dall'inizio.
Gin non raccontò nulla alle amiche: sarebbe stato
difficile da spiegare ed anche immensamente imbarazzante.
Ginevra ci pensava e ci ripensava, non riusciva a
scrollarsi quell'immagine dalla mente. E poi era davvero arrabbiata. L'avevano
tirata in quel gran casino e poi si doveva anche sentir chiamare
maleducata.
"Gin,che cavolo hai?" chiese Lily, durante la lezione
di Trasfigurazione.
"Niente"
"Sicura?"
"Ho detto niente!"
Lily girò la faccia. *Ci mancava che anche lei si
arrabbiasse con me... AL DIAVOLO TUTTI QUANTI!*.
Dopo poco, passò a Lily un bigliettino con delle
scuse. Aveva bisogno di lei, anche se lei non sapeva.
Da alcuni giorni, James e Gin non si parlavano. Erano
entrambi scontrosi e nervosi. E James litigava sempre più spesso con
Lily.
"Non lo sopporto!!!!" mugugnò Lily in Biblioteca, un
giorno.
"Ma chi?" chiese Ally
"James Potter! E chi sennò!"
Gin soffiò quasi come un gatto "Io vado! Ho scordato
un libro!" *Argomento decisamente da non toccare...* pensò Lily.
Gin passeggiò per i corridoi, fino ad arrivare al
terzo piano.
Sentì un gran tanfo *Oddio puzza di... di...
LETAME!!*
Si avviò verso la scala ch eportava al quarto piano,
fino a quando non sentì una voce "AHAHAHAHHA... FINALMENTE... BLACK E POTTER...
COLTIIN FLAGRANTE.... LA MIA VENDETTA..."
Gin corse a perdifiato, fino a quando non andò a
sbattere *Come devo fare? Non so nemmeno camminare...*
Era Severus Piton. E minacciava Sirius e James( pieni
di Caccabombe) con la bacchetta. Gin destestava Piton. C'aveva provato in tutti
i modi ad ignorarlo, a farci amicizia... Aveva provato di tutto, ma aveva
continuato a detestarlo. Lei non era come Lily. Lily era più paziente
e comprensiva con Piton. I Malandrini invece lo avevano preso come
loro divertimento. Lo umiliavano sempre, in ogni occasione. Gin sapeva che era
sbagliato, ma ogni tanto non riusciva a biasimarli. Quel ragazzo sapeva
rendersi particolarmente antipatico.
"Cosa diamine succede?" chiese Gin *Come Custode,
devo proteggere Sirius e James... Cioè ... Credo... Uffa...!!*
"Tu vattene!" fu la secca risposta di
Piton
"Piton, che cavolo state combinando?"
Sirius fece segno a Gin di andarsene.
Ginevra lo ignorò.
"Eheh.. Niente di speciale... Ho solo incontrato per
caso Black e Potter che lanciavano Caccabombe.. E adesso ho chiamato
Gazza..."
"Tu sei un lurido schifoso,lo sai Piton?" iniziò la
ragazza *Non lo sopporto, non lo sopporto...*
Sirius fece nuovamente a Gin segno di andare
via.
"Ah... Non c'è problema Sabbiadoro... Eroina del
Mondo... Finirai anche tu in punizione con loro"
*Infido e schifidoso...*
"Eddai Severus... Questa è una cosa tra noi tre..."
disse Sirius
"In quattro sarà più divertente..."
Arrivò Gazza.
E come al solito la diede vinta a Piton. Però ci fu
un piccolo ostacolo per il Serpeverde: James e Sirius erano riusciti ad
infilargli delle Caccabombe su per le mutande, quindi Gazza spedì in punizione
anche lui.
Punizione.
Gin era seduta vicino a Sirius e poi c'era James.
Piton era appartato dalla'altra parte del tavolo.
*Ordinare gli schedari! Che schifo!* pensò Gin. Non
era nemmeno riuscita a parlare con Lily.
Sirius le mandò un bigliettino
- Eddai sorridi Gin... Lo sai che quando dorridi sei
terribilmente carina? - *Perchè si è messa in mezzo? Stupida... Voleva
proteggerci ed è finita in punizione* pensò Felpato guardandola.
Gin lesse il biglietto. E sorrise. Si, sorrise. Fece
un gran sorriso, sia per far contento Sirius sia perchè ne aveva
bisogno. Si sentiva a pezzi.
Prese un'altra scheda e la sistemò nell'archivio
*Snervante...*
James guardò storto Gin. Ancora non la poteva vedere
per quel giorno in Dormitorio. Remus e Sirius mille e mille volte gli avevano
detto che aveva sbagliato, ma non era servito a nulla *E poi... Sono convinto
che parli male di me a Lily... Si... E' lei che le dice di non uscire con
me!*
A volte James era davvero davvero un bambino. Faceva
galoppare la fantasia come pochi.
Piton si accorse della tensione che c'era.
"Ehy... Siete un pò nervosetti?"
"Taci, Piton!" un coro di tre voci.
"Mmm... Oserei dire che siete legati da qualcosa...
Sapete il vostro sguardo parla chiaro..."
*O cazzo, lui sa!* fu il pensiero di Sirius, James e
Gin. Si guardarono pieni di panico.
Sirius sussurrò "State calmi... Sta
bluffando..."
"Sirius non lo dire a me... Quella che si sta
pisciando sotto dalla paura è la tua Gin..." sbraitò James
"Oh, non direi propio... E poi Potter, fanculizzati!"
Gin non lo reggeva propio. Si alzò di scattò e andò a posare il suo
schedario
"Io ho finito! Me ne vado!" e se ne andò.
Sirius diede una gomitata a James "Che c'è? Che ho
fatto?" ribattè l'amico
Uscita dall'aula delle punizioni, Gin incontrò
Lily.
"Si può sapere perchè sei finita in punizione? Gazza
non me l'ha voluto dire assolutamente"
*Che le dico?* "Ehm.. Ci hanno trovati a discutere a
me e James... Sai... Violentemente..." Gin distolse lo sguardo. Sapeva che se
Lily l'avesse guardata neglio occhi, avrebbe capito che era una
bugia.
"Gin, perchè menti?" chiese semplicemente Lily
"Ultimamente ti sento lontana..."
"Non mento" Gin non sapeva che dire. Lily aveva
ragione *Ma come spiegarle tutto?*
"Ginevra, per cortesia!" sbottò la rossa,
andandosene.
"Perfetto! Sono sola come un cane!" si disse
Gin.
Dopo cena, Ginevra andò a sedersi su di un tronco di
fronte al Lago Nero. Era il posto dove lei si rifugiava, quando si sentiva
triste.
Stette così per parecchio, passò anche l'orario del
coprifuoco. Ma ormai non gliene fregava un bel niente.
Poi, all'improvviso, qualcuno si sedette all'altro
capo del tronco. James.
Gin lo ignorò.
Poi, dopo un pò, lo guardò meglio. Sembrava
triste.
"Che hai?" la bionda non aveva resistito.
"Lily"
"Ti piace propio eh?"
"Credo di si"
Si guardarono per un attimo negli occhi.
Gin sapeva che prima o poi sarebbe
successo.
"Vorresti una mano... Si... Cioè... Per
conquistarla?"
Ginevra non credeva alle propie orecchie *Sono
fuori... Ma davvero!*
Lui si illuminò, come quando volava sulla sua scopa
*Incredibile...*
"Tu davvero...?"
"Si" Gin lo aveva confermato *In fondo è così che
doveva andare... Lily e James...*
"Tu vuoi una mano con Sirius?" chiese poi James
"Anche se da sola te la cavi benissimo"
"No grazie..."
*Che scemi! Prima ci facciamo la guerra e
poi...*
Lui tornò serio. E anche lei.
"Sai, tu non mi stavi simpatica... E non sono
nemmeno convinto che adesso sia così"
Lui: semplicemente insuperabile, con la sua sincerità
e quei due occhietti vispi.
"Idem!"
Lei: così dolce a volte, con quegli sguardi che
dicono tutto e niente.
Così iniziò la loro amicizia.
" Ehy... Ti porto in un posto... Però... Acqua in
bocca!" James si alzò e iniziò a saltellare.
Gin lo seguì, scombussolata.
Si inoltrarono nella foresta proibita.
Camminarono a lungo, senza parlare, guardandosi di
tanto in tanto.
James l'aiutò a superare le radici di un
albero.
E poi arrivarono.
Gin restò a bocca aperta *Bellissimo!*
L'aveva portata in una grotta.
Una grotta splendida, che si ergeva alta fra le
montagne.
Entrarono.
Si sentiva odore di muschio.
James guardò Gin
"Qui porterò la ragazza della mia vita sai? Quella
che amerò davvero davvero... E qui ci farò l'amore... Non sesso... Cioè... Puoi
capirmi no?"
Gin sorrise.
"No, non posso capirti." Lui la guardò
imbarazzato.
"Bhè, andiamo... Si è fatto tardi... Dobbiamo fare la
nanna!". Si incamminarono.
Di nuovo le radici dell'albero.
James le prese la mano e l'aiutò a
scavalcarle
"Scusa... Sai... Per l'altra volta..." James sussurrò queste
parole, vergognandosi.
Era la seconda volta che faceva delle scuse a qualcuno. E la prima
volta era stato a Sirius.
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Capitolo 9 *** Amicizie ***
1
1
oDDIO...mI fate commuovere... Sono felice
che la mia ficcy vi piaccia... ALLOra mi ero sbagliata... cOMUNQUE auguroni
di Buona Pasqua.. eheh... E grazie per le recensioni!! Questo capitolo
contiene una citazione del libro "Le avventure di Peter Pan" di Barrie... Vi
consiglio di leggerlo... E' il mio libro preferito!!! E inoltre dedico questo
capitolo alle mie amicone Arwybolik e Danybolik... E ai loro infarti... Ah si...
Un saluto anche al gatto Cagliostro... Loro capiranno il perchè...Ah... inoltre
questo chap è dedicato all'incontro di tre pg pazzi scatenati e ad una lezione
di Astrologia improvvisata...
**********************************************************************
Gin aveva il fiato sospeso e gli occhi
lucidi.
Era seduta nella Sala Comune, tutta sola. Era
piuttosto tardi e lei, con una piccola candela accesa, leggeva un
libro.
"... 'Che cosa è successo?' gridò Peter, arretrando.
'Adesso accendo la luce' disse Wendy ' e vedrai tu stesso'. E quella fu forse
quasi l'unica volta in cui Peter, in tutta la sua vita, ebbe paura 'Non
accendere la luce' gridò. Wendy lasciò che le sue dita giocassero un pò
con i capelli di quella tragica figura di ragazzino. Non era più una ragazzina
col cuore infranto per lui; era una donna adulta che sorrideva di tutto ciò,
sorrisi pieni di lacrime. E Wendy accese la luce, e Peter vide. Emise un grido
di dolore, e quando quella bellissima creatura si curvò per prenderlo tra le sue
braccia, lui si ritrasse d'impulso. 'Che cosa è successo?' gridò di nuovo Peter.
'Sono invecchiata, Peter. Ormai ho ben più di vent'anni. E' tanto tempo ormai
che sono cresciuta. 'Mi avevi promesso di non farlo?' 'Non ho potuto evitarlo.
Peter. ora sono una donna sposata' 'No che non è vero' ' Si e la bambina che sta
in quel letto è mia figlia' 'No che non è vero'. Ma intanto pensava che
fosse vero; e allora avanzò verso la bambina che dormiva, con il pugnale levato.
Ovviamente non abbassò il pugnale. E invece si mise a sedere sul pavimento e
pianse..." Gin sussurrò, con il viso rigato di lacrime.
"Ehy, che combini?" era Sirius, in
vestaglia.
Gin si asciugò le lacrime velocemente, con la manica
del suo pigiama, e nascose il libro.
"Niente" Una risposta un pò umida.
* Ci sono cose che nessuno deve sapere... Oddio
morirei se qualcuno scoprisse che quando leggo 'Le avventure di Peter Pan' mi
commuovo... Oddio!!! Ma Peter è così... Così... Cioè, non è che vorrei che il
ragazzo giusto fosse come lui... Ma Peter è e rimarrà per sempre il mio
primo grande amore... Un amore speciale... Ecco.. Si... Un amore di carta, ma
reale. Perchè è l'unica cosa più simile ad una persona del sesso
opposto che sento vicino... E' strano da spiegare... Non me lo sono mai
chiesto... E non me lo chiederò adesso.." Gin era pensierosa.
"Allora, mi vuoi dire perchè piangevi?" Sirius era un
tipo piuttosto perspicace.
"Eddai, niente! Non piangevo!"
"Mmm..." Il ragazzo non era convinto.
Gin lo guardò. Quel ragazzo aveva qualcosa, qualcosa
che Gin ancora non capiva. Era misterioso ed in fondo ai suoi occhi c'era come
una perenne tristezza.
Sirius si avvicinò a Gin, pericolosamente "Perchè mi
guardi?"
"Non so... Notavo che hai davvero una brutta cera!"
Gin non aveva paura. Sapeva che Sirius non le avrebbe fatto nulla.
Sorrise.
"Mmm... Non ne sono convinto... Tu mi guardavi perchè
ti piaccio!" Sirius sorrise a sua volta, maliziosamente, con l'arietta di chi sa
tutto.
"Oh bhè... Ti sbagli alla grande!" Gin era
lucidissima. Sirius non le piaceva. Certo, ormai si era rassegnata al fatto che
erano compatibili. Era innegabile.
"Ah si?" Sirius si avvicinò ancora di più a Gin "E se
ti bacio?"
"Tu non lo farai..."
Sirius si avvicinò ancora un pò, anche se in cuor suo
non faceva che ripetersi *Come diavolo fa a saperlo?*
Un rumore e una voce "Gin, allora, vieni a letto?".
Era Lily. "Oh... scusate io non volevo... Disturbarvi"
"Nessun disturbo, Evans... Stavo dando la buonanotte
alla piccola Ginevra.." disse Sirius. Poi guardò Gin negli occhi e le sfiorò la
guancia con un bacio "Buonanotte principessa" le sussurrò. Gin restò un pò
sconcertata *E' la prima volta che mi chiamano principessa...* "Buonanotte,
scemo!"
Sirius se ne tornò nel suo Dormitorio. Non riusciva a
pensare a nulla, tanto si sentiva il cuore battere forte *Non ho ancora scoperto
perchè piangeva la principessina...*
"Allora...?"
Gin guardò stupita Lily: erano giorni che non le
parlava.
"Che c'è? Non posso sapere se la mia migliore amica
ha un ragazzo?" Lily le sorrise. Era passato tutto.
Gin sorrise a sua volta "Direi propio che non ce
l'ho..."
"Sicura sicura?"
"Sicurissima"
Lily la guardò un pò. Poi l'abbracciò forte,
soffocandola quasi.
"Ehy... Non respiro! Approposito... C'ho pensato
su... Un ragazzo ce l'avrei!"
Lily la guardò attentamente "E chi sarebbe? Non dirmi
Sirius Black... Ti prego..."
"No... Stai tranquilla... E' Peter Pan!" disse Gin,
mostrandole il libro *Lei lo può sapere... Daltronde, chi se non lei?* "Piango
ogni volta che lo leggo, mi credi?"
"Oddio... Ma tu lo sai che ti voglio tanto ma tanto
bene?" esclamò poi Lily. Un'altro pò si commuoveva anche lei.
"Ovvio... Io sono così... così..." Gin iniziò a fare
la diva, per far ridere un pò l'amica.
"Scema!|" Lily la trascinò su per la scala a
chiocciola "Adesso fai la nanna, piccola principessa!!" Lily fece il verso a
Sirius.
Gin le fece una linguaccia *Mi mancava questa matta!*
"Lo sai che anche io ti voglio bene vero? Sei come una sorella per
me..."
Gin in fondo a Lily glielo doveva. Lily le era sempre
stata accanto, in ogni momento. E Lily non aveva idea di quanto a Gin
dispiacesse non poterle dire il suo segreto.
Inizi di dicembre. Lezione di Pozioni.
Lily era sovrappensiero. Era seduta tutta sola e
faceva la sua pozione Veritaserum. Remus non era venuto a lezione, non si era
sentito bene.
Lily ci pensava e ripensava, ma qualcosa non le
quadrava.
Remus si assentava frequentemente, circa una volta al
mese *Pensandoci, anche gli anni passati Remus si assentava spesso... Ma solo
adesso che è seduto vicino a me me ne rendo conto....*
E poi Lily ripensò alla pozione che Madama
Chips gli aveva fatto bere, quella volta in Infermeria. Le ricordava
qualcosa, ma non capiva cosa.
Di certo non era una semplice pozione per la febbre,
ne era sicura.
Guardò Gin, seduta vicino a James: i due scherzavano,
parlavano e si divertivano come matti *Che carini...* poi Lily provò un pò di
fastidio *A James piaccio io!!Cioè... Non che mi piaccia... Ma... Sento che deve
andare in un certo modo...*
Lily pensò bene che dopo le lezioni avrebbe fatto
qualche ricerca, prima o poi si sarebbe ricordata cosa fosse la pozione
rossiccia che Remus aveva bevuto.
Gin guardò Lily e poi osservò James "Sareste davvero
carini insieme..."
James arrossì per un momento "Dici?"
"Si... Ma solo se sei disposto a cambiare per
lei"
James rispose ingenuamente "Certo!"
Gin lo osservò bene. Si, era ancora un bambino. Ma lo
invidiava. Sarebbe voluta essere anche lei così spensierata. Lei invece si
sentiva arida. Non era disposta a cambiare per amore. E non lo sarebbe mai stata
*Non c'è bisogno di cambiare... Se è vero amore...*
"James... Stasera lezione di Conquistare-LilyEvans...
Te lo ricordi??"
"Sisi... Che matta che sei!! Dove me la devi fare
questa lezione?"
"Nella Stanza delle Necessità, lì ci sarà tutto
l'occorrente!"
Gin si rasserenò. *Se io non sono in grado di
amare... Almeno unirò due persone compatibili...*
Ora di pranzo.
"Lily, andiamo?" Gin tese una mano all'amica, per
andare insieme in Sala Grande.
"Voi andate pure, io devo andare in Biblioteca!" e
fuggì via.
Gin, Sal ed Ally andarono in Sala Grande e
pranzarono.
Gin però si congedò dalle altre e corse in Biblioteca
da Lily *Ma io vorrei propio sapere quella matta che va a fare in
biblioteca all'ora di pranzo...*
"Lily, ti ho portato il pranzo!Ma che
combini?"
"Grazie Ginevra... No... Ecco... Niente... Faccio una
ricerca" *Una ricerca che sta dando risultati interessanti... Che tu piccola
Gin... E' meglio non conosca...*
"Vuoi una mano?"
"Non no... Vai pure..."
Gin sospirò *Meno male!! Lily sa quanto odio
studiare!*
La sera arrivò presto. I ragazzi del settimo anno
avevano Astronomia a mezzanotte.
Gin andò nella stanza delle Necessità *Si c'è
tutto.... Galateo...Libri preferiti di Lily... Foto...*
Gin stava facendo la rassegna degli oggetti, quando
entrò James "E' permesso?"
A volte sapeva essere così buffo.
Gin sorrise "Prego, prego... Io sono la professoressa
Sabbiadoro e questa è la mia gatta incantata Batuffa... Faccia un inchino
prego.."
Gin indicò la gattina acciambellata su di un
divanetto, che guardava James con i suoi occhioni gialli.
"Oh.. Buonasera Batuffa" James accennò un inchino e
poi prese la gattina in braccio. La gatta iniziò subito a fare le
fusa.
*Ma tu guarda che gattina facile che ho!* pensò
Gin.
"Bene, iniziamo la lezione... Ah comunque me l'ha
regalata Lily la gattina.." "Si infatti è dolce come lei..."
"Ehy, ma è la mia gatta!Deve somigliare a
me!"
"Mmm... No..." James sorrise "Allora,
iniziamo?"
"Prima di tutto... Devi imparare il Galateo degli
Stregoni..."
"No oddio... Qualcosa di più facile come prima
lezione?" James sembrava seriamente preoccupato "Raccontami qualcosa di
lei.."
"Allora... Lilian Evans, conosciuta da tutti come
Lily, è di origini Babbane. I suoi vivono a Londra, vicino ai Kensington
Gardens... Sai tra la stazione South Kensington e Marble Arch.. La mamma è
casalinga e suo papà avvocato... Josephine e George... Persone adorabili... Poi
c'è la sorella Petunia... Una vera rompicoglioni... Che a dirla tutta, mi
odia... Vabbhè odia tutti i maghi a dirla tutta... Il suo colore preferito è il
verde...
Mmm...Poi poi..."
Gin si fermò un attimo a pensare
"Oh... Insomma... E' ancora vergine come te?" chiese
James spazientito*OOOPS!*
"Diretto al punto eh, Potter? Si comunque si.." Gin
non era arrossita. Aveva cercato semplicemente di non pensarci.
*Oh oh...Quando mi chiama Potter prevedo guai...*
"Ah..." James evitò di dire ciò che stava pensando *La cosa diventa
interessante...*
"So cosa stai pensando!" esclamò Gin. Quel visino
compiaciuto alla James Potter non mentiva. "Stai pensando che deve essere una
figata che Lily è... Si... Ecco..."
"Vergine?" chiese ironicamente James.
"Non cambiare argomento! Dì la verità... E' così
vero?"
"Forse" James sorrise maliziosamente *Ma come cavolo
fa?*
Gin prese uno di quei cuscini soffici, quelli che
piacevano a Lily, e lo lanciò in faccia a James "A me non nascondi
niente!!"
E lì iniziarono le cuscinate.
Ad un tratto, Gin si fermò
"James..."
"Dimmi" *Oddio ha detto il mio nome di nuovo in quel
modo...*
"Perchè tu, Sirius e Remus siete così
amici?"
Gin glielo voleva chiedere da un pò. Era davvero
strano, siccome erano tre persone davvero diverse. Ma poi, a Ginevra sembrava
strano che avessero un legame così solido* Cioè si vogliono davvero bene...
Mentre in genere noi ragazze siamo più sentimentali..*
"Non lo so... Forse perchè abbiamo imparato a
conoscerci... Sono dei fratelli per me... Certo... Dei gran casinisti e
rompipalle... Ma... Come dire... Mi sono stati sempre vicini... Mi puoi
capire?"
"Questa volta posso capirti"
Gin sorrise ed arrossì, sorpresa della sua stessa
audacia.
James evitò lo sguardo di Gin *E' così terribilmente
diretta... Mi fa paura a volte!"
"Forza, andiamo! Sta per iniziare Astrologia! Spero
tu abbia studiato Cassiopea...Ahhh" Gin sospirò. L'Astrologia le piaceva
parecchio.
"Non credo propio... Sai... Avevo pensato... Mi
potresti far copiare i compiti?"
Gin cacciò un rotolo di pergamena e lo consegnò a
James "Avendo già previsto tutto... Te ne ho fatta già una copia... Mi
raccomando, saluta Lily quando andiamo a lezione... E poi..."
Gin si fermò un attimo *Come glielo dico?*
"...Ecco... Sarebbe meglio se... Al di fuori delle
nostre lezioni Conquistare-LilyEvans... Cioè... Non ci mostrassimo troppo
amici... E' nei tuoi interessi... Se Lily sa una cosa del genere ti uccide... E
uccide anche me!"
Gin sospirò. Era un gran peccato.
"Si, va bene" James si alzò dal divano, poggiando
delicatamente Batuffa sul divano. C'era rimasto un pò male, il bello era che
però non ne sapeva il motivo nemmeno lui.
"Andiamo?" disse Gin tranquilla.
"Si, avviati... Io ti raggiungo dopo... Sennò
destiamo sospetti..."
Gin se ne andò *Passerò a prendere Batuffa dopo...* e
arrivò a lezione
"Dov'eri?" chiese Lily, facendole spazio accanto a sè
"La lezione non è ancora iniziata..."
"Nella Stanza delle Necessità... Avevo sonno e mi
sono addormentata con Batuffa, mentre ripetevo..."
"Hai fatto bene... La professoressa vuole
interrogare...Lo ha detto ad Ally, durante la cena!"
Nella stanza delle Necessità, James stava leggendo il
tema su Cassiopea.
Si fermò, guardando Batuffa
"Lo sai, hai una padrona propio strana..."
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Capitolo 10 *** Nonni&Errori ***
1
Capitolo 10
Carissimiiii... Allora... Finalmente
siamo arrivato al capitolo 10!! E finalmente ci sarà qualcosa di realmente
emozionante... Ma non vi svelerò nulla... Vi lassio al capitolo, che è meglio!!
E recensite, please!! Ho bisogno di pareri su come ho descritto... Vabè poi
vedrete!
***************************************************************
"Che strano... E' già quasi
Natale!" sospirò Ally, mentre le altre tre erano concentrate su di un tema di
Difesa Contro le Arti Oscure.
"E non sei felice?" chiese Lily,
alzandò un pò lo sguardo e scostandosi una ciocca rossa dietro
l'orecchio.
"Non tanto..." sospirò Ally "E
pensare che tra meno di sei mesi lasceremo Hogwarts... Per
sempre..."
A quel punto anche Gin alzò lo
sguardo. Guardò semplicemente le amiche. E improvvisamente si sentì triste.
Anzi, tristissima *Lasciare Hogwarts... La mia casa, le mie amiche, le lezioni,
i casini, i passaggi segreti... Lasciare la mia vita per costruirne una nuova...
Non so se sono pronta... Dopo così tanto tempo...*
"Che c'entra, noi saremo sempre
amiche!" proruppe Sal
*Già* pensò Gin *Chi lo sa...
Cambiano così tante cose... Sarà così difficile vederci...*. Ma non espresse i
suoi pensieri. Non voleva mettere tristezza anche alle sue amiche. Non sarebbe
stato giusto.
"Gin, tu verrai da me a Natale?"
chiese Lily. Erano ormai cinque anni che Gin passava il Natale a casa Evans. I
suoi erano sempre fuori per lavoro. Ma quell'anno no. Quell'anno sarebbe stato
diverso.
"No Lily... Torno a casa..." Gin
sorrise. Un sorriso luminosissimo.
Le tre amiche la guardarono,
felici per lei.
"Davvero? I tuoi ci sono?"
chiese Lily raggiante
"Sisi.."
"Oh, come sono felice per te!!"
Lily l'abbracciò *Però non sarà Natale senza Gin che gironzola con le mie
ciabatte per casa e che spaventa Petunia!!*
Il giorno della partenza per le
vacanze di Natale arrivò presto, troppo presto.
Lily correva per tutti i
corridoi alla ricerca di Remus. Doveva assolutamente parlargli di ciò che aveva
scoperto.
Finalmente lo trovò. Era in
Giardino, tutto solo. Aveva una lettera in mano. Lily lo osservò bene. I capelli
castano chiaro di Remus facevano uno strano effetto, accostati al bianco candido
della neve che ricopriva la quercia dove era appoggiato. Lily sorrise, ma tornò
subito seria *Come gli dico… Cavoli… E’
difficilissimo…*
“Ehm…
Remus…”
“Ehy ciao Lily!” Remus arrossì
lievemente *Che strano stavo pensando proprio a
lei…*
“Remus… Dobbiamo parlare” disse
Lily, con uno sguardo serio e deciso
Remus rabbrividì *Non adesso…
Non ora… Ti prego.. E’ troppo presto… Non dirmi che già hai scoperto tutto
piccola dolce Lily…*
“E di cosa?” chiese lui, con
finta disinvoltura.
*E’ il momento… Lily adesso…
Fatti forza…*
E Lily parlò, ma non come
avrebbe voluto “Sul fatto che sei un Lupo Mannaro” *Non così!! Capoccia mia, ma
che cavolo dico!!*
“Ah..” si limitò a rispondere
Remus *Proprio come pensavo… Era inevitabile che la più intelligente della
scuola prima o poi lo scoprisse… Ma avevo sperato…*. Remus ebbe un altro
tremito. Al pensiero che Lily non gli avrebbe rivolto la parola perché era un
mostro, quasi gli veniva da piangere. Dopo tutto, Lily era la sua
amica.
“Se ti faccio orrore posso
capirlo, Lily. Ma ti prego solo di avere riservatezza. Capisco benissimo se non
vuoi avere più alcun legame con me, ora che hai scoperto ciò che sono, ma ti
ripeto, porta rispetto al mio segreto. Te lo chiedo come
favore”
Lily sobbalzò quasi a quelle
parole “E cosa saresti, Remus?”.
Lunastorta rimase interdetto.
Non si sarebbe aspettato una reazione del genere.
Abbassò lo sguardo, e iniziò a
parlare, lentamente e in modo inespressivo
“Un mostro, solo e semplicemente
un mostro… Che fa pietà ai suoi amici… Sono un’egoista Lily… E tu non immagini
nemmeno quanto…” si fermò. Non doveva raccontarle
tutto.
“Non sono degno di comprensione
o di affetto, Lily… Sono un mostro e nulla più. Senza diritti e senza doveri. Un
finto umano, ecco cosa sono. Non voglio che anche tu abbia pietà di me, non lo
merito…” Remus si fermò. Aveva il respiro affannato e i battiti del suo cuore
acceleravano.
Lily sorrise, spiazzando il
ragazzo “Remus tu sei una persona straordinaria… Non commiserarti… Ti fai del
male da solo… Io sono ancora qui… Non ho paura di ciò che sei… Perché ti conosco
e so che non faresti del male a nessuno. Hai un gran cuore e avrai sempre il mio
rispetto, qualsiasi cosa tu sia. E non fare lo sciocco! Davvero pensi che non ti
rivolgerò più la parola? Mi credi così superficiale? Ma ti prometto una cosa… Se
tu non vuoi, io non dirò nulla a nessuno… Ma tu mi devi promettere che non ti
vergognerai mai di ciò che sei…”
Remus abbracciò la rossa,
d’impulso. Non si sarebbe mai aspettato tanta comprensione da lei. Eppure si
sentiva più sollevato e più felice.
Partenza.
Gin salutò Lily e le altre. Era
euforica al pensiero di trascorrere un Natale con i suoi *Come se fossimo una
vera famiglia..*
“Sicura che non devi prendere il
treno Gin?” chiese Lily, mentre saliva nella carrozza che l’avrebbe portata alla
stazione dell’Hogwarts Express.
“Si, i miei mi vengono a
prendere qui, tra un’ora..”
“Bhè, allora, buon Natale, amica
mia” Lily l’abbracciò forte, trattenendo le lacrime
“Ma che fai, piangi? Ci
rivedremo tra meno di due settimane… Buon Natale!” Gin sorrise e si staccò da
Lily. Era proprio ora di andare.
Stava per tornare al castello a
sistemare i bagagli, quando vide un Remus tutto sudato che correva come un matto
verso le carrozze
“Ehy, hai fatto tardi?” chiese
Gin
“Si… Quei cretini non mi
volevano lasciare andare… Sai Sirius e James si sentiranno un po’ soli qui ad
Hogwarts… Sono gli unici che restano qui per le vacanze, nella torre di
Grifondoro… E la cosa che li fa più disperare è che non potranno divertirsi con
le ragazze!” Remus sbuffò *Quei due sono
incorreggibili.*
“E come mai non tornano a casa?”
chiese semplicemente Gin, ignorando l’ultima affermazione *Poverini… Mi dispiace
per loro*
“I genitori di James sono dovuti
andare da una lontana parente in Irlanda… E hanno preferito che James e Sirius
stessero qui… Un po’ più controllati… Non so se
capisci…”
Gin annuì *I genitori di James
devono conoscere proprio bene il figlio e Sirius…* pensò
ridacchiando.
“E allora, amicone mio… Ce li
vogliamo scambiare gli auguri prima che le carrozze partano senza di
te?”
Remus abbracciò Gin
vigorosamente e le impresse un bacio sulla guancia *A volte sa essere così
indifesa…* e continuò la sua corsa verso le
carrozze.
Gin sospirò e tornò al castello.
Di lì a poco i suoi genitori sarebbero venuti a
prenderla.
Passarono alcune ore. Gin era
seduta in Sala Comune placidamente, fino a quando un buffo elfo domestico con in
testa un cappello da Babbo Natale non le si
avvicinò.
“Signorina Sabbiadoro?” Gin
sobbalzò *Sono arrivati!* “Può venire nell’ufficio del Preside… Desidera
parlarle…”
“Certo” Gin era confusa. Non
sapeva proprio cosa aspettarsi.
Arrivò nell’ufficio accompagnata
dall’elfo.
Silente era lì ad aspettarla
“Grazie Twinky… Puoi andare..” disse mestamente, congedando
l’elfo.
I quadri dell’ufficio del
preside iniziarono a vociferare tra di loro, osservando Ginevra, e non facevano
che sussurrare “E’ lei! E’ lei!”
Ginevra e Silente si
guardarono a lungo: due paia di occhi grigi, identici, iniziarono una lotta
silenziosa per decidere chi dovesse cedere per primo e abbassare lo
sguardo.
Ginevra abbassò lo
sguardo e fece un sorrisino. Lo stesso identico sorriso cristallino che gli
mandò di rimando il preside.
Era tanto tempo che
Gin non entrava in quell’ufficio. Precisamente erano quasi sette anni. In
quell’incontro, Silente le aveva detto che era il suo bis-bis nonno, ma che non
avrebbe mai fatto preferenza alcuna nei suoi confronti. Da quel giorno non si
erano più visti, se non durante le cerimonie ufficiali, durante le quali Gin, a
volte, aveva la sensazione che il Preside le facesse qualche
sorrisino.
Gin se le ricordava
ancora quelle parole, quelle parole che nessuno sapeva ad Hogwarts.
“Ginevra… Ti devo
parlare…” Silente era calmo, anche se c’era una vena di tristezza nella sua
voce.
“Dimmi nonno…” Gin
si era seduta. In fondo al suo cuore già sapeva cosa gli avrebbe detto
Silente.
Silente sobbalzò
lievemente a quelle parole *E’ proprio come sua madre…*
“I tuoi genitori non
verranno a prenderti oggi”
Gin lo sapeva *Era
troppo bello per essere vero…*
“Lo avevo
immaginato… Posso prendere il treno per raggiungere Lily?” Gin pensò che almeno
avrebbe passato un altro Natale a casa Evans, con la sua migliore amica e con le
persone che le volevano davvero bene, apparte Petunia, ovviamente.
“No Ginevra… Temo
che passerai il Natale qui…”
Albus Silente guardò
sua nipote: il loro rapporto era irrecuperabile oramai *O forse no…*
E Gin pianse: pianse
per tutte quelle volte che era rimasta in silenzio, per tutte quelle volte che
avrebbe voluto dire “Mamma, papà vi voglio bene!”, per tutte quelle volte che i
suoi genitori non c’erano stati e ancora per tutte quelle volte che non ci
sarebbero stati.
Albus Silente, il
più grande mago mai esistito, si alzò e fece quello che in diciassette anni non
aveva mai fatto: abbracciò sua nipote “Un abbraccio non può colmare diciassette
anni, ma può essere un inizio… Se tu lo vuoi..” disse il Preside.
Gin sorrise *Non
sono completamente sola…* e annuì.
“Ma non ora, ora c’è
qualcuno che ti aspetta… Credo che non saranno delle vacanze noiose, mia cara
Ginevra..”
Gin tornò in Sala
Comune. Era un po’ più felice.
“Principessa, una
partita a scacchi magici?” Era Sirius. Lui e James erano chini su di una vecchia
scacchiera, un po’ consunta.
Gin sorrise “Sono
una frana a scacchi… Magari vi guardo…” e si posizionò di fronte a Sirius e
James, che le lanciò uno sguardo indecifrabile. “Peccato, io li adoro!” replicò
Sirius, concentrandosi nuovamente su di una regina un po’ troppo
ballerina.
Tutto sommato, non
furono delle brutte vacanze. Gin si era abituata ad avere intorno Sirius e James
e con loro si divertiva parecchio. Spesso si addormentavano in Sala Comune, di
fronte al camino acceso, James e Sirius sul divano, uno addosso all’altro, e Gin
sulla poltrona.
La sera della
Vigilia, Hogwarts era tutta un fremito. I pochi ragazzi che erano rimasti per le
vacanze, quella mattina erano andati ad Hogsmeade, per fare gli ultimi acquisti.
Gin non si era voluta far accompagnare da Sirius “Ho una missione da compiere”
aveva detto raggiante all’amico.
In effetti, la
missione da compiere Ginevra ce l’aveva davvero: doveva comperare un regalo a
James e Sirius.
Quella sera Gin era
euforica “Ragazzi… Susu… Andate a dormire!! Domani è Natale! Ah… Vi avviso…
Mettetevi il pigiama… Perché io domani vengo a svegliarvi!!” ed era andata a
dormire, felice, ma con un po’ d’amarezza.
L’indomani mattina,
Gin si era svegliata prestissimo: ai piedi del suo letto c’erano parecchi pacchi
*O mamma… Quanta gente mi vuole bene!*
Mise da parte, senza
aprirli, i numerosi regali dei suoi genitori e si concentrò sugli altri
pacchetti: c’era il regalo di Ally e Sal, i dolci fatti da Mamma Evans e una
lettera di consigli di papà Evans.
Poi, c’era il regalo
di Lily: Gin scartò la carta luccicante e afferrò con mani tremanti il regalo
*Lily è pazza da legare!*. Aveva tra le mani la prima stampa del libro “Le
avventure di Peter Pan” con i pareri dell’autore. Un pezzo introvabile. Ripose
con cura il libro e si dedicò agli altri due pacchi.
Su di uno c’era un
biglietto con su scritto semplicemente ‘Alla mia principessa! Spero che
imparerai a giocare…’.
Gin sorrise
*Sirius!*
Scartò veloce il
pacco. Quando la vide, scoppiò a ridere. Una scacchiera magica, con tanto di
manuale *Ci siamo scambiati lo stesso regalo!!Oddio!! Quando lo vedo…*. E poi
l’altro pacco, anche questo con un bigliettino ‘ Ho saputo da una certa
professoressa di Trasfigurazione che il tuo sogno è diventare Auror… Sono sicuro
che ci riuscirai e questo è un oggetto che ti tornerà molto utile…’. Gin quasi
non voleva crederci: Albus Silente le aveva fatto un regalo. Per la precisione,
uno Spioscopio professionale in oro bianco, con inciso il nome di
Gin.
Gin stava per andare
a svegliare Sirius e James, quando vide un piccolo pacchettino sul suo
comò.
Si avvicinò piano e
lo prese: era avvolto da una carta semplicissima, rossa con un fiocchettino
,alla buona, dorato in cima.
*Che oggetto strano…
Mi è familiare…* Gin si rigirò tra le mani una piccola collanina, con un
ciondolo a forma di stellina fatta
di pietruzze. Nessun biglietto. *Chissà chi…* Gin non riuscì a formulare il
pensiero.
“AIUUUTOOOOO!!”
Corse da dove provenivano le grida e le risate. Sirius e James avevano provato a
salire nei Dormitori Femminili *Che matti!*. Gin si lasciò scivolare giù
dolcemente.
“Piaciuti i regali?”
chiese lei, aiutando i due a rialzarsi. Sirius scoppiò in una risata fragorosa e
James cacciò compiaciuto dalla tasca un modellino perfetto di un boccino d’oro,
facendo a Gin un gran sorriso “Ehy, adesso fatemi vestire… Sono ancora in
pigiama e devo ancora inviare un gufo a casa Evans per fare gli auguri!!”. Come
al solito ci fu il banchetto di Natale e chi più chi meno, si abbuffò. Gin notò
il viso compiaciuto del Preside che mostrava alla professoressa McGranitt un
foglio di pergamena *Regalare un albero genealogico al nonno non è stata affatto
un acattiva idea!* pensò soddisfatta.
I giorni di festa
passavano sempre più veloci e Gin di tanto in tanto, quando non era impegnata a
ridere e a mangiare e a parlare e ad imparare a giocare a scacchi magici, veniva
colta da un’improvvisa tristezza che nemmeno le lettere affettuose di Lily
riuscivano a colmare.
E poi arrivò
l’ultimo dell’anno. Il professor Vitious cambiò le decorazioni in Sala Grande e
ovunque si potevano vedere elfi un po’ brilli che allestivano le
tavolate.
Inevitabilmente
Sirius si ubriacò come una spugna e Gin e James lo trascinarono nel suo letto
mentre bofonchiava ancora nel sonno “Buon anno!”.
Entrambi non avevano
sonno, quindi si concessero una cioccolata calda in Sala Comune, seduti sul loro
divano preferito.
“Allora James
Potter, cosa mi racconti?” Ultimamente il ragazzo era più silenzioso del solito
con lei.
“Niente..”
E tutto partì da
quel niente. Iniziarono a parlare e a ridere e a scherzare. E, con grande
sorpresa di Gin, non toccarono mai l’argomento Lily.
“Quanto eravamo
stupidi ad odiarci sai James?” disse Gin tra una risata ed un’altra,
all’improvviso.
“Già…” *Ha
pronunciato di nuovo il mio nome in quel modo… Increspando leggermente le
labbra…* E James si avvicinò al viso di Gin.
Alla ragazza iniziò
a battere il cuore all’impazzata, non riusciva a pensare a nulla. James la
guardava con gli occhi di un bimbo che vede un fiore per la prima volta.
Non l’aveva mai
considerata come una ragazza, era prima stata l’odiata Ginevra e poi l’amica
Gin, ma nulla più.
“Come sei bella…”
sussurrò piano e sinceramente il ragazzo “Come quella sera…”. James stava
ripensando a quell’incontro, a quando sotto le sembianze di cervo, aveva
scoperto quanto fosse fragile e dolce quella ragazza che aveva di fronte. Il cuore del ragazzo accelerava e
rallentava, prendendosi gioco di lui. A Gin girava la testa. Quasi aveva voglia
di urlare “Anche tu sei immensamente bello!” ma non lo fece. Non era arrossita,
ma pian piano si sentì invadere da un profondo calore, un calore che partiva da
dentro.
E chissà come,
chissà perché, Gin prese la mano di James, dolcemente. James guardò per un
attimo quelle dita intrecciate, così naturalmente, senza aver bisogno di essere
sistemate qua e là. Poi si soffermò sui suoi occhi, quegli occhi grigi e
profondi, che non avevano bisogno di parole.
Ginevra non si era
mai sentita così, nella testa le vorticarono mille pensieri confusi e senza
senso, fino a quando lui non accostò le labbra alle sue. Quelle labbra che pian
piano si dischiusero, giocando tra di loro divertite, quasi a farsi beffe di
loro due, indifesi e confusi, ma completamente abbandonati a qualcosa di più
grande ed incontrollabile. Poi il vuoto.
Il suo primo bacio,
Gin quasi non ci voleva credere. Così diverso da come se l’era aspettato, ma pur
sempre il suo primo bacio. Morbido ed educato, senza troppe pretese, senza
troppi perché e soprattutto senza programmi. Le sembrò quasi durasse ore, ma
appena si staccarono, dolcemente come dolcemente si erano avvicinati, le sembrò
fosse passato un secondo. James prima di dischiudere gli occhi assaporò ancora
un secondo quell’istante di infinito.
Poi li aprì. Ed
entrambi tornarono alla realtà.
“O cazzo!” James
balzò dal divano, confuso e intontito
“O cazzo!” ripetè
Ginevra
“C-ci siamo….
Baciati?” chiese James con l’aria
spaventata.
Gin era altrettanto
agitata.
“Credo di… di
si..”
“Come
credi?”
“Ma io che ne so…
Cioè è la prima volta che…”
“O cazzo, cazzo
cazzo!! Tu piaci a Sirius!” disse convulsamente James
Gin non sapeva
proprio che fare *Ma che cavolo ho combinato? Accidenti!!*
“E’ stato
un’errore.” Sentenziò Ginevra.
“Si un’errore”
confermò James
*Ma allora perché mi
batte così forte il cuore?* pensarono entrambi contemporaneamente.
“Non si verificherà
mai più” disse Gin
“Mai più”
“E poi a te piace
Lily…”
“Si, Lily…” James si
sedette sulla poltrona, a distanza di sicurezza da Ginevra.
Restarono così in
silenzio.
“Io… Io vado a
dormire…” sussurrò Gin, alzandosi dal divano *Dormire! A rigirarmi nel letto! Ma
sempre meglio che stare qui… Mi sento così in imbarazzo!*
“Si..” James era
rosso come un peperone. Lui che non arrossiva mai.
Gin stava per salire
la scala a chiocciola quando
“Ginevra… Stasera
non è successo nulla vero?”
Gin guadò James
“Nulla” e salì in camera.
*Quante ragazze di
questo mondo possono dire che il loro primo bacio è stato un errore?* pensò
ridendo. Ma non con la sua solita risata cristallina. Era una risata più amara,
di quelle che ti lascia un brutto sapore in bocca.
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Capitolo 11 *** Appuntamenti&Soluzioni ***
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Capitolo 11
Carissimi… Sono tornata all’attacco!! Vi è piaciuto il baSSSCio (come
dico io) tra Gin e James? Loro ne sono sembrati molto soddisfatti inizialmente…
Comunque la storia si evolve, e come ha detto vale91 ci sono sempre Sirius e
Lily… Quindi… Non pensate che le sorprese siano finite e ricordatevi che anche
se si sono baciati, Gin e James non sono una coppia e non desiderano esserlo…
Per adesso… Poi non so… Ma voi chi vedete meglio, Gin e James o Gin e Sirius
(tenendo conto di tutti i
piccolissimissimi indizi che vi ho lasciato qua e là) ? Vi lascio ad un capitolo
chiarificatore. Ah e troverete una
Gin.. Un po’ diabolica… Inoltre vorrei annunciarvi anche che, siccome da domani
ricomincia la scuola, aggiornerò meno assiduamente…. Vi prometto che cercherò di
fare uno o due capitoli a settimana o di più, se posso… Ah, e se vi va, dareste
un’occhiata all’altra mia ficcy? Si chiama “Una Serpe poco Serpe”… Ci vuole poco
a leggere i capitoli, sono molto meno lunghi di “All you need is love”!! Buona
lettura… ReceNciTe (come dico io!!)!! E ovviamente grazie per le
recensioni!!
Le vacanze erano finite ormai da un po’,
anche se l’aria natalizia non voleva andarsene.
La vita ad Hogwarts ricominciò con i suoi
vecchi ritmi, anche se due persone ,di nostra lunga conoscenza ormai, si
comportavano davvero in modo strano.
Gin e James evitavano anche il minimo
contatto fisico e quando parlavano tra di loro erano sempre
imbarazzati.
I loro amici non si sapevano spiegare il
motivo, anche se Sirius una vaga idea in mente ce
l’aveva.
“Ramoso… Ma è successo qualcosa tra te e
Ginevra?” chiese Sirius una notte di metà gennaio, mentre scorrazzava per la
foresta proibita con James, sotto le loro sembianze animali *Parlare così è
molto più semplice…* pensò sospirando Felpato.
Se James non fosse stato un cervo in quel
momento, sicuramente l’amico avrebbe capito tutto, perché il ragazzo andò
letteralmente a fuoco.
“No, ma cosa dici… E poi cosa mai dovrebbe
succedere?” *Perfido bugiardo infido che non sono
altro…*
“Non so… Siete strani… Magari avete
litigato? Non dirmi che sei diventato come quelle checche che litigano con le
ragazze per le stupidate!” esclamò l’amico, sorridendo un po’ troppo
sguaiatamente “Ti vedo molto checca ultimamente, James…” aggiunse poi, con finta
preoccupazione.
James prese la palla al balzo *Tutto pur di
cambiare argomento…*
“Si hai ragione… Sono diventato checca e
adooooorhooo il tuo fondoschiena, bell’omaccione…”
Disse James, facendo gli occhini dolci
all’amico.
Ora, dovete sapere, che i Malandrini non
avevano nulla contro gli omosessuali, era solo che di tanto in tanto, per
dimostrarsi affetto, facevano gli stupidi in quella
maniera.
“Oddio allontanati da meee!!! Vai da Peter
che è più bendisposto!!!” esclamò Sirius, scandalizzandosi (per finta
ovviamente)
“No, Peter non mi piace!” mugugnò James
rincorrendo Sirius *Per quanto ancora vuoi evitare l’argomento, James Potter?*
pensò Felpato, mentre rideva.
Anche Lily, Sal ed Ally erano un po’
preoccupate per Gin. Nell’ultimo periodo era parecchio
silenziosa.
“Gin, va tutto bene?” Lily era sempre stata
premurosa con lei.
“Si Lily, tutto
bene”
“C’è qualcosa di cui vuoi
parlarmi?”
“No, nulla” *Come faccio a dirle che ho
baciato James Potter? Come? Come le spiego che ho fatto un’altra cazzata delle
mie?*
Gin si concentrò sui compiti di Storia
della Magia. Poi però alzò lo sguardo verso Lily. Pensò che forse un modo c’era
per uscire da quel casino.
“Lily una cosa ci
sarebbe”
Lily si illuminò
“Dimmi”
“Credo che dovresti uscire con James
Potter” *Si, questa sarà la soluzione…*
“Ehy Gin ma che ti prende? Sei
impazzita?”
“Non vedi come è cambiato con te… Io… Io
credo… Che lui sia il ragazzo giusto per te, insomma…” E Gin lo pensava davvero.
Non ci sarebbe stata coppia più perfetta di James e
Lily.
Anche Lily sapeva questo, in effetti lei
aveva sempre avuto un piano preciso. James non era il suo ‘tipo ideale’…
Però…
“Tu credi?”
“Si, io credo” Gin fissava il
vuoto.
“Si… Ma… Non credi che sarebbe perfetto per
San Valentino?” chiese poi Lily. Sembrava quasi si fosse programmata tutto da
secoli.
“Si, potrebbe andare…” confermò
Gin.
“Tu dici che mi chiederà ancora di uscire…
Cioè… Dopo tutti quei rifiuti?”
“Si… Ho la netta sensazione che te lo
chiederà di nuovo… E quale occasione migliore di San Valentino?” * Puoi giurarci
che te lo chiederà… Oh si… A costo di metterci io lo
zampino…*
“Mmm… Sai Gin… Io stavo pensando… Sarebbe
carino se uscissimo insieme…”
“Insieme? In che senso insieme? Io la
candela non la voglio reggere…” Gin sbuffò. Fare la candela per Lily non era il
suo programma per San Valentino *Certo… Manca ancora un mese… Magari esco con
qualcuno…*
“Ma che hai capito? Dicevo… Potremmo uscire
io, James… E tu e Sirius… Che te ne pare? Magari James me lo chiede e poi io…
Intercedo… Cioè… Non che tu ne abbia bisogno…”
Gin ci pensò un’attimo. Aveva completamente
dimenticato Sirius *In fondo siamo compatibili… E questo risolverebbe
definitivamente tutto… Ma… Uscire a quattro… Non so se lo
sopporterei…*
“Si potrebbe fare… Ma Lily… Corri troppo
con la fantasia… Manca un mese!”
“Veramente mancano venti
giorni…”
“Vabbè è lo
stesso…”
“No che non lo
è!!”
Mentre Lily farneticava su tutti i
preparativi, Gin stava escogitando come dire a James che finalmente sarebbe
potuto uscire con Lily. E stava pensando anche a come allontanarlo
definitivamente da lei.
Qualche giorno dopo, James ricevette un
biglietto a colazione ‘Stanza delle necessità. Dopo le lezioni. Devo parlarti
urgentemente.’. Non era firmato, ma James riconobbe all’istante quella scrittura
sottile ed elegante. Sbirciò oltre la caraffa di succo di zucca e fece un rapido
cenno d’assenso a Gin.
Gin si tuffò sul suo caffelatte *Meglio non
destare sospetti*.
Le lezioni finirono presto e Gin dovette
rinunciare, un po’ a malincuore, ad un invito di Sirius di passeggiare nel
parco
“Mi dispiace Sirius… Ho un appuntamento… Mi
dispiace davvero..”
Sirius la gurdò torva “Non è che mi
tradisci?” disse, accennando un sorriso.
“Ma che dici!! Io amo solo te lo sai!!” Gin
sorrise. Ormai avevano l’abitudine a scherzare così.
Ingenuamente.
Poi, per non far restare troppo male il
ragazzo, si avvicinò piano.
Gin si alzò sulle punte e gli diede un
bacio sulla guancia. Nulla di più.
Sirius non sembrava soddisfatto “Tutto
qui?”
“Sempre il solito playboy! Si tutto qui!”
disse Gin, facendogli una linguaccia e correndo
via.
Gin entrò nella Stanza delle Necessità.
James era già lì ad aspettarla.
*Che strano… Ritardatario cronico… E adesso
addirittura in anticipo…* pensò Gin.
“Allora, cosa mi dovevi dire di tanto
urgente?” chiese il moretto. In realtà era in
ansia.
“Si… Allora… Prima di tutto… Ecco vorrei
mettere in chiaro un paio di cose..” “ Sono tutto
orecchi..”
“Punto primo: tu non mi piaci… Cioè in quel
senso..” Gin lo guardò dritto negli occhi.
“Nemmeno tu se è per
questo”
“Bene… Secondo punto… Io e te siamo amici e
non dobbiamo fare gli scemi…” Gin lo disse tutto d’un fiato, quasi avesse
imparato delle battute a memoria.
“Concordo. Terzo
punto?”
*Ecco, arriva il difficile* pensò Gin,
mordicchiandosi il labbro.
“Terzo punto… A San Valentino devi chiedere
a Lily di uscire… Lei ti dirà di si… Quindi credo che dovremmo riprendere le
lezioni Conquistare-LilyEvans se non vuoi fare una
figuraccia”
“Cosa?” James era tutto un fremito. Lui e
Lily. Finalmente.
“Si hai capito benissimo,
James”
*E non dire il mio nome così!* pensò il
ragazzo.
“Bene, ora posso andare?” disse lui,
felicissimo.
“No… C’è un punto
quattro…”
“Cioè?”
“Io devo uscire con Sirius a San Valentino…
Vedi come vuoi fare… Ma riescici..”
James tentennò un po’ *Che strano… Mi
pizzica la pancia…*
“Non ci sono problemi! Sarà facilissimo!
Praticamente lui sviene per te!”
Gin arrossì lievemente *Lui sviene per
me…*
“ Bene a questo punto è
tutto...”
“Si direi di si… Abbiamo finito prima del
previsto…”
“Bhè… Allora…. Ciao Ginevra!” James porse
la mano a Gin e la strinse vigorosamente.
“Ciao James”
Entrambi, uscendo, ebbero un
tremito.
Gin sapeva perfettamente dove
andare.
Corse a perdifiato in Giardino. Le ci
vollero due secondi per trovarlo.
Sirius era sotto la sua quercia preferita e
stava sonnecchiando *Sempre il solito idiota…*
Gin si avvicinò piano e gli coprì gli
occhi.
“Chi sono?” disse con voce
falsata.
“Mmm… Queste sono le mani di una
principessa… Sisi… E io conosco solo una
principessa”
Gin tolse le mani e gli fece un gran
sorriso *Inimitabile!*
“Peccato… Pensavo fossi quella splendida
ragazza che ho conosciuto stamane…”
disse deluso
Sirius.
“Ehy, ci metto un attimo ad andarmene
eh?”
Sirius la prese per la vita e la tirò giù,
affianco a lui.
“Bhè… Ma io mi
accontento…”
“Ah si? Stupido, idiota scemo…” Gin gli
tirò un pugno sulla spalla, piano.
“Ehy, non sapevo fossi una tipa violenta…
Spero che tu lo sia anche in altre
situazioni…” Sirius le fece il suo sorrisino malizioso, quello a cui metà scuola
non resisteva *Accidenti quanto è bella!*
Ma, come vi ho già detto, Gin riusciva a
resistergli, non proprio tranquillamente, ma comunque
resisteva.
“Scemo, e inutile che fai le allusioni… Per
quel tipo di sport chiama le tue amichette… E
lasciami!”
Sirius la teneva ancora tra le braccia. Il
ragazzo affondò il viso nell’incavo del collo di lei e respirò a fondo quel bel
profumo di rosa selvatica.
Gin si staccò “No mi sono offesa… Ora è
inutile che fai il dolce!” si spostò e si sedette affianco a lui, girandogli la
faccia.
*O mamma ma che rompicoglioni!!* Sirius si
avvicinò. Gin si allontanò.
Lui, paziente si avvicinò di nuovo e prima
che lei potesse nuovamente allontanarsi disse “Eddai scema, lo sai che aspettavo
te!”.
Gin cacciò la lingua, ma la sua linguaccia
si trasformò pian piano in un sorriso *Non è tanto
male…*
“Allora, che dici, me lo merito un bacio?”
disse Sirius, cingendole le spalle con il braccio.
“Forse”
“Ma come forse?” Sirius si avvicinò e provò
a baciarla. Lei si scansò, inevitabilmente, concedendogli solo un altro piccolo
bacetto sulla guancia.
Ma non lo rimproverò per averci
provato.
“Facciamo progressi…” sussurrò
lui.
“Perché?” Gin aveva sempre quell’aria di
sfida, quell’arietta irresistibile per Sirius.
“Non mi hai mollato un
ceffone”
“Sono troppo buona, lo
so”
Nel frattempo, ne castello, James
passeggiava tranquillo. All’improvviso urtò un aragazza, facendole cadere i
libri per terra.
“Ehy, guarda dove vai!” Era ovviamente Lily
“Oh, James… Ciao..”
Lui si chinò a prenderle i libri “Ciao
Lily”
*La prima volta che mi chiama Lily…* La
ragazza quasi non ci credeva.
“Cosa stavi facendo?” chiese curioso il
ragazzo
“Stavo per andare in Biblioteca… Ti va di
venire?” Lily si stupì della sua audacia. Ma ormai la frittata era fatta
*Sicuramente dirà di no…*
“Si, con molto piacere…” James seguì
trotterellando Lily *Oddio che palle la Biblioteca! Ma pur di stare con
lei…*
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Capitolo 12 *** Pizzicaa!! ***
1
Capitolo 12
CAPITOLO
IMPORTANTISSIMOOOOO!!! Grazie per le recensioni… Ragazzi… Capitolo cruciale… In
questo capitolo vedrete il trionfo di Lily e Sirius… Non come coppia… Intendo a
livello caratteriale… AH l’amour l’amour… Peccato che non tutto è come sembra e
che la strada è ancora lunga per arrivare al punto… ENJOOOOOYY!! Scusate
l'assenza... Ma come vi avevo anticipato... La scuola è la mia croce!!! Eh
bhè... Credo che qualcuno c'aveva propio preso con quel
"pizzicore"...
*********************************************************
Si respirava ormai un’aria strana ad Hogwarts, man mano che si avvicinava
S.Valentino.
La cosa strana era che le ragazze e i ragazzi camminavano in gruppi
separati, lanciandosi delle occhiate maliziose di tanto in tanto. Perfino i
fantasmi stavano fantasticando sul giorno di S.Valentino, in particolare
Nick-QuasiSenzaTesta.
“Ahhhhh… L’amour l’amour….”
“Nick… Stai bene?” Gin sorrise al fantasma, vedendolo camminare tutto
depresso per il corridoio del terzo piano “Lily, secondo te sta
bene?”
“Mmm, secondo me è innamorato!” Lily sorrise a sua volta e si sistemò i
capelli “Sir Nicholas de Mimsy-Porpington…. Chi è la fortunata?” la rossa
adorava chiamare il fantasma con il suo nome intero.
Il fantasma le guardò, e a fil di voce disse “La Dama
Grigia!”
“Oh bhè… Prevedibile!!” Gin fu interrotta da una gomitata di
Lily
“Non starla a sentire… Bhè secondo me dovresti invitarla per
S.Valentino!”
“Ma… Ma… Il Barone Sanguinario…” Gin soffocò un ridolino “Peggio di una
soap opera!”
“GIN!Shhh!! Bhè, tentar non nuoce Nick!” Lily aveva preso molto a cuore
la situazione.
“Magari tenterò… Ora vi lascio madmoiselles…” e Nick se ne andò via,
passando attraverso Gin
“Brrrr…Accidentaccio!!” Ginevra odiava essere attraversata dai fantasmi,
le venivano i brividi ogni volta *Ma ad Hogwarts questo è il minimo!*
“Gin… Ma secondo te James e Sirius quando ci chiederanno di
uscire?”
“Oddio Lily… Ma tu vai in fissa!!” Ginevra si spazientiva ogni qualvolta
si toccava l’argomento “Quando sarà… Sarà!!”
Contemporaneamente, due ormai noti ragazzi camminavano anche loro nel
corridoio del terzo piano.
“Come devo fare? Come chiedo a Lily di uscire?” James era disperato,
mancavano due giorni a S.Valentino e lui non aveva ancora avuto il coraggio di
chiedere un appuntamento alla rossa.
Sirius sorrise all’amico *Quando si tratta di Lily… E’ sempre
imbranato…*
“Così!” disse Sirius e si allontanò da James.
“Gin, scusa un attimo, posso parlarti?” Sirius era tranquillo. O almeno
così sembrava.
James intanto guardava con occhi sgranati l’amico in azione.
“Dimmi tutto Sirius…” Gin arrossì lievemente *Purtroppo so già cosa vuoi
dirmi…* e si allontanò con lui, lasciando una Lily alquanto sorpresa.
“Io, non so… Ti andrebbe di uscire con me a S.Valentino? Cioè, magari ci
facciamo un giro ad Hogsmeade…” Il cuore di Sirius accellerò un po’
“Mmm… Si, per me va bene, basta che non fai il solito maniaco!” Gin
sorrise *Cosa c’è di male? Sirius e io stiamo bene insieme, mi fa divertire e sa
essere dolce… Ma allora perché… Perché non mi sento esaltata?*
“Ok, allora… Allora ora spingo James tra le braccia di Lily, sennò non le
chiederà mai di uscire”
Sirius aveva notato un bagliore strano negli occhi di Gin a quelle
parole, un bagliore indescrivibile.
Sirius raggiunse l’amico “Idiota, vuoi andare o no?”
James deglutì e avanzò piano
“Lily, io… Io…” voleva chiederglielo in una maniera elegante, come
piaceva a lei, così fece apparire una margherita e gliela porse. Non erano cose
che lui faceva in genere, ma Gin così gli aveva suggerito. Deglutì ancora e
provò a continuare quando
“Si James, voglio uscire con te! Oddio ci hai messo secoli!” Lily arrossì
un poco e fuggì via. Era stata fin troppo tranquilla per essere lei.
James sorrise e alzò l’indice e il medio in segno di vittoria *Che strano
però… Adesso che ho ottenuto l’appuntamento, il nervosismo è sparito* pensò tra
sé e sé.
Anche i loro amici si erano organizzati, tutti tranne Remus: il ragazzo
sarebbe rimasto al castello a controllare le uscite con la prefetto di
Corvonero. Persino Sal aveva deciso di uscire con Joshua Garrett, chiedendo il
permesso a Gin che le aveva risposto “Perché mi chiedi il permesso? Sal ma sei
ammattita? Io non sono mai stata insieme a Josh e non ne ho mai avuto
intenzione!! Se tu vuoi uscire con lui… Escici… Io sono felice per
te!”
“Ma… Sai… Lui… Tu… Io credevo..” Gin aveva troncato quello stupido
discorso abbracciando l’amica e consigliandole cosa mettere per il grande
giorno.
L’unica un po’ strana sembrava Ally.
Nonostante le continue domande inquisitorie delle amiche, continuava a
replicare che andava tutto bene.
Ormai la ragazza non stava più con Peter ed era già da un po’ che si
frequentava con un certo Fred Gallagher, di Serpeverde, ma non ne parlava quasi
mai con le amiche.
E finalmente il gran giorno arrivò.
Lily era abbastanza agitata, erano giorni che pensava dove James l’avesse
portata.
“Tu ne sai qualcosa?” chiese con un piccolo cipiglio a Gin
“No nulla…” mentì la ragazza, sapendo perfettamente che James l’avrebbe
portata da Madama Piediburro, il locale preferito da Lily *Chissà chi glielo
avrà detto eh?* pensò sorridendo e pettinandosi i capelli pian piano e
lasciandosi fare una lunga treccia bassa da Lily
“Stai proprio bene!” disse infine soddisfatta la rossa.
“Ehy, vuoi andare a prepararti?
James ti aspetta!” Gin svegliò Sal ed Ally
dolcemente, anche loro dovevano uscire con i loro “ragazzi”. Erano tutte
emozionantissime, tutte tranne Gin.
Lei era tranquilla, o meglio, era agitata, ma perché era il suo primo
appuntamento.
Le quattro ragazze uscirono, tutte preparate e profumate, e diciamocelo,
incantevoli.
Sal ed Ally uscirono dal ritratto e Gin e Lily aspettarono Sirius e
James.
“Sei nervosa?” Gin chiese piano all’amica, vedendola un po’ in
ansia.
“Non è il fatto di essere nervosa, ho paura di fare qualcosa di
sbagliato… Ho paura che forse questa non sia la scelta giusta, perché a volte la
scelta più facile è la meno adatta a noi e quella meno dettata dal
cuore…”
Gin si fermò un attimo a riflettere. Era più confusa di prima, ed
evidentemente lo era anche Lily.
Nel frattempo, James non riusciva ad allacciarsi la cravatta
“Oddio ma perché diavolo ti vuoi mettere questa cravatta?” Sirius rideva
a crepapelle, vedendo l’amico intento ad annodare la cravatta davanti allo
specchio “Ma non puoi fare un incantesimo semplicemente? Non ti dico di fartelo
io perché sai… Ultimamente non che io stia studiando chissacchè…” Sirius si alzò
dalla poltrona della loro stanza e si avvicinò con la bacchetta in mano verso
James
“NONO per carità!!!” James iniziò a correre fino a quando “Gratta e
Netta!” Remus con un incantesimo diede la definitiva sistemata a James
“Fatto!”
“Remmy mi hai salvato… Fatti dare
un bacetto… Pciù Pciù!! Tu oggi te la spassi col prefetto?” chiese James,
mandando con la mano due bacetti “amorosi” a Remus. Il ragazzo scosse la testa
e se ne andò. Era particolarmente strano quel
giorno.
“Che diavolo avrà?” disse James perplesso
Sirius fece spallucce e lo trascinò fuori dalla stanza “Dai adesso sei
perfetto, andiamo! Saranno già giù!”.
E così era infatti.
Gin vedendoli scendere sbuffò “Ce l’avete fatta!”. Ero uno di quegli
sbuffetti simpatici però.
Si salutarono un po’ imbarazzati ed andarono.
Arrivati ad Hogsmeade si separarono. E nel separarsi, James prese per
mano Lily.
Gin si voltò per salutarli e sentì un forte pizzicore alla pancia *Ma
cosa diavolo…*
Sirius la guardò, con un’aria stranamente rassegnata e dolce e le cinse
le spalla con un braccio.
Lily e James andarono da Madama Piediburro.
“Entriamo?” James aprì la porta a Lily “ Che gentiluomo!”
La mattinata passò tranquilla. James, stranamente, era calmissimo. Ed
anche Lily.
Gin e Sirius invece andarono su di una collinetta poco distante da
Hogsmeade.
Erano sdraiati nel prato e chiacchieravano, ridevano, sfiorandosi di
tanto in tanto.
Poi, mentre Gin stava raccontando a Sirius una di quelle tante stupidate
che succedono ad ogni adolescente, lui la baciò.
Lei si lasciò coinvolgere, tranquilla, sicura e senza pensieri. O almeno
così credeva.
Piano piano il bacio finì e Gin ebbe sempre più la sensazione che fosse
un bacio amaro, come se fosse un bacio d’addio.
Lui si staccò lentamente, accarezzandole una guancia.
“Il tuo primo bacio” sentenziò il ragazzo.
Gin non rispose *Questo è quello senza errore…* pensò.
“Adesso, adesso che ti ho baciata, adesso posso finalmente parlarti”
Sirius si fermò un attimo, e Gin lo osservò sorpresa.
“Ginevra, dovevo baciarti… Non me lo sarei mai perdonato altrimenti..” Le
sussurrò poi il ragazzo.
Sirius si sentiva uno schifo *E’ strano… Trovo la ragazza giusta per me…
E io non sono quello giusto per lei… *
“Ma io adesso devo lasciarti
andare… Devo Gin… Purtroppo ho iniziato questa cosa, sapendo che tu alla fine
non avresti scelto me… Forse potresti scegliermi adesso, ma io non sono la tua
anima gemella… Tu non mi guardi come guardi lui… Forse adesso ancora non lo sai,
ma è così… Sono sicuro che tu potresti essere la ragazza di cui potrei
innamorarmi… E forse anche tu di me… Ma non è giusto…
Sappi però che tu rimarrai per sempre la prima ragazza a cui ho dato un bacio
sincero…” Sirius si fermò e le accarezzò la guancia “E io sarò sempre stato il
tuo primo bacio…”
Gin lo guardò negli occhi. Lei aveva gli occhi lucidi. Sirius aveva
ragione, si era voluta illudere di potersi lasciare andare per una volta. Ma non
sarebbe stato giusto verso Sirius. Gli voleva troppo bene *Ma chi sarà quel
lui..?*
Preferì non correggere la sua affermazione sul bacio *Voglio che mi
ricordi così..*
Si alzarono piano e si avviarono verso I Tre Manici di Scopa.
Proprio mentre camminavano, incontrarono James e Lily mano nella
mano.
*Pizzica pizzica!* Gin si sfiorò l’addome. Inaspettatamente, Sirius prese
la sua mano e guardò dritto negli occhi James.
James soffermò gli occhi sulle mani intrecciate di Sirius e Gin. Sorrise
un po’ forzatamente *Che strano… Pensavo che uscire con Lily sarebbe stata la
cosa più bella del mondo… E invece… Ma lasciamo perdere… A quanto vedo Sirius ha
fatto centro…*
Gin e Sirius tornarono presto ad Hogwarts.
Gin trovò Ally che piangeva nella stanza
“Ally, cosa è successo?”
La ragazza si coprì il viso
“Cosa è successo?” Gin prese la ragazza per i polsi. Rabbrividì. Aveva un
labbro spaccato.
“Cosa diavolo è successo? Dimmi cosa diamine è successo?”
“Fred… Ma lui… Non lo ha fatto apposta…”
“Cooosa?”
Gin sembrava una furia.
Cercò Fred dappertutto, fino a quando non lo trovò in Giardino, con i
suoi amici.
“TU! LURIDO SCHIFOSO!!Essere orrendo! Non toccare mai più la mia amica
con un solo dito! Hai capito? Ti uccido! Ti uccido!”
Gin si avventò sul ragazzo come una furia.
Fred non ci capì più nulla e nemmeno gli amici.
Gin diede pugni, calci, graffi. Sembrava un’imdemoniata.
Fino a quando James non la prese da dietro e la trascinò in Sala Comune,
con una Lily agitatissima.
“Ma che ti è preso? Sei matta? Gin!” Lily tremava tutta.
James la portò sul divano, in silenzio. Aveva la faccia pallida, non
poteva crederci.
Gin respirò profondamente.
“Niente” preferì non parlare davanti a James. Altrimenti era sicura che
il ragazzo avrebbe chiamato Sirius e avrebbero dato una lezione a Fred *Sarebbe
troppo umiliante per Ally…*
Lily la portò nella loro stanza e lì trovò Ally, ancora
sconvolta.
“Ecco perché!” sussurrò a Gin.
Lily era troppo spaventata, abbracciò Ally.
Gin era ancora furiosa
“Ally, cosa credevi di fare? Credevi di poterlo cambiare? Di renderlo una
persona migliore? E’ una feccia… La feccia delle feccie… Non cambierà mai… MAI!!
Lo vuoi capire o no che per amore non si cambia? Tu non puoi cambiare nessuno e
nessuno può cambiare te! Devi amare incondizionatamente, al di là dei pregi e
difetti di una persona! Sarebbe troppo facile cambiare gli altri a proprio
piacimento!”
Lily sobbalzò *E’ vero…*
“Ragazze devo andare! Gin grazie!” abbracciò l’amica stupita e cose giù,
nella Sala Comune.
“James… Devo parlarti…”
“Dimmi Lily…” Anche James voleva parlarle *Forse ho sbagliato tutto!
Tutto!*
“Io… Sono stata bene oggi con te… Ma…”
“Non è scattato nulla vero?”
“Si… Mi dispiace ma…”
“Sai Lily… Nemmeno a me ha fatto l’effetto che pensavo avrei
provato…”
“Io credo che mi piaccia un altro…” disse poi Lily “E credo che anche a
te piaccia un’altra…”
Lily ormai aveva capito tutto. Tutto quello che loro ancora non volevano
capire.
“Può darsi… Ma allora Lily… Corri! Va da lui!” James sorrise. La sua era
stata solo un’illusione, nulla più.
Lily non se lo fece dire due volte.
Corse alla ricerca di LUI, ovunque. Ed infine lo trovò, vicino alla
prefetto di Corvonero *Stupida smorfiosa orrida…*
“Remus devo parlarti! ADESSO, SUBITO!”
Il ragazzo era stranito, ma seguì Lily in un posto più
appartato.
“Allora, cosa devi dirmi di tanto important…” Remus non finì la
frase.
Lily lo aveva afferrato per il mantello e lo aveva baciato. Lui si lasciò
coinvolgere, senza pensare più a nulla.
Il ragazzo si staccò all’improvviso
“Lily… Ma… James?”
“A me non piace James… e io non piaccio a lui…”
Allora fu il momento di Remus di prendere Lily per il bavero del mantello
e baciarla “Sei bellissima… E’ una vita che ti aspetto…” sussurrò
Remus.
“Ero troppo presa dal giudizio
degli altri per capire quanto ti desiderassi…” Lily
affondò il viso nel petto di Remus, finalmente felice.
Frattanto, due personcine di nostra conoscenza, si incontrano in Sala
Comune
“Come è andata con Sirius?” chiese James *Pizzica accidenti!!*
“Benissimo” mentì Gin e se ne andò naso all’aria.
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Capitolo 13 *** Another kiss ***
1
Cariiisssimiiii!! Scusate se
non avevo ancora postato il capitolo, ma sono state settimane d’inferno!!!Adesso
vi lascio alla lettura… Nuovi colpi di scena… :D… Enjooooyy! Questo è un
capitolo di transizione… Con il prossimo capirete tutto…Eheh…Non avete idea di
quanto sia diabolica… Recensite mi raccomando… E ricordate… NULLA è COME
SEMBRAAA!!
****************************************************************
Era ormai quasi un
mese che Lily sfuggiva alle sue amiche, in tutto e per tutto.
Ginevra la sentiva
distante e diversa, da quando era uscita con James.
Era quasi sicura che
i due stessero insieme, ma che preferissero tenere la loro relazione più…
Riparata…Ecco.
Gin però non si
spiegava perché Lily non glielo confidasse ed era un po’ delusa dal suo
comportamento.
“Mi passi del pane
tostato?” chiese Lily un giorno a colazione.
“Non puoi
prendertelo tu?” Gin si alzò veloce e andò in Dormitorio.
“Cosa le è preso?”
chiese Lily interrogativa a Sal ed Ally.
“Nulla” dissero
entrambe con un grugnito. Anche a loro non andava tanto a genio quella
situazione.
Per Lily era tutto
difficile, non voleva allontanarsi dalle sue amiche, specialmente da Gin, ma non
era ancora arrivato il momento di confidarle il suo segreto.
Remus le sorrise
sconsolato dall’altra parte del tavolo, cercando di non farsi vedere da James e
Sirius. Peccato che a Sirius Black non sia mai sfuggito nulla.
“Rem, che ti
prende?”
“Che mi deve
prendere?” Remus faceva il vago, era l’unico modo per eludere le domande
inquisitorie dei suoi amici.
James , non capendo,
assunse un’aria interrogativa.
Sirius lasciò
perdere, d'altronde sapeva tutto, ma era meglio stare zitto *Quando Rem vorrà
confidarsi… Sa dove sono…*.
Oltre Remus e Lily,
il clima era ugualmente teso.
Ora di
Pozioni.
Gin e James erano
fin troppo cordiali tra di loro
“Mi passi l’
Ungaspina?” James era il solito pasticcione incorreggibile.
“Certamente” Gin
posò con un po’ più forza l’erba sul tavolo, ma fu un movimento
impercettibile.
“Grazie
mille”
“Non c’è di
che”.
La stessa cosa
accadeva agli allenamenti di Quiddich e ogni qualvolta mangiavano. In effetti
era una situazione insostenibile.
James e Sirius
invece, si tanto in tanto si guardavano con un’aria strana, ma apparentemente
era tutto apposto.
James non aveva mai
chiesto a Sirius se stesse con Gin, gli dava fastidio il solo
pensiero.
Ma il bello era che
non ne capiva il perché.
Inizi di aprile.
Vacanze di Pasqua.
“Che strano,
rimaniamo tutti qui!” esclamò Lily, passeggiando in Giardino con le
amiche.
“Tutti? Non direi…”
commentò Ally
“Bhè… James, Sirius e Remus e Peter… E noi
quattro…” disse poi Gin * Non è possibile! Ce l’ho sempre in mente!* (MA CHI?
N.d.A.)
“Già…” Lily e Gin si
erano capite al volo. In fondo anche se apparentemente non parlavano, erano dei
libri aperti l’una per l’altra
“Ehy, ragazzi!
Venite anche voi qui!” Sal era la paciera del gruppo e cercava di portare tutti
ad un chiarimento.
Eccoli lì, tutti e
otto sotto la
Grande Quercia, stretti stretti.
E gli sguardi
languidi fioccavano, ve lo assicuro. Ma anche le occhiatacce non
mancavano.
“Che cosa combiniamo
stasera?” Gin aveva voglia di fare qualcosa di diverso dalla solita partita a
scacchi magici “Siamo solo noi in tutto il dormitorio…”
“Diamo una festa!!”
Sirius era in vena qual giorno
“SEEEEEEEEEEEEEE”
tutti risposero all’unisono a quell’assurdità.
Li avrebbero
scoperti sicuramente e non era il caso di ricevere una punizione durante le
vacanze. Decisamente.
“Bhè… Potremmo
andare tutti a nanna presto…” propose Peter, stringendo a sé Ally in modo
allusivo.
“Per cortesiiiaaa!”
Gin li spinse un po’ più in là.
“Bhè, io un’idea ce
l’avrei…” iniziò timidamente Sal.
Tutti la guardarono.
In genere le sue
idee erano le migliori e le più originali.
“Forza, su… Dicci
tutto!” la incalzò Lily.
“Ehm… Non vi dovete
tirare indietro però… Vi fidate di me?” Sal sorrise maliziosamente *Ho qualcosa
in mente… Di davvero diabolico…*
I ragazzi annuirono
perplessi.
“Bene, allora dopo
cena tutti in Dormitorio, ci divertiremo!” Sal corse via a preparare tutto
l’occorrente.
I ragazzi non
sapevano cosa aspettarsi, ma cercarono di non pensarci troppo.
Sal non scese a
cena.
Le ragazze
arrivarono per prime in Dormitorio, con dei panini per Sal.
“Ehilàà!! Ti abbiamo
portato rifornimenti!” urlò Gin dal buco del ritratto della Signora
Grassa.
“Mamma mia, c’ho una
fame! Forza, entrate e fate silenzio!” Sal afferrò i panini e iniziò a mangiarli
voracemente, continuando ad accendere candele qua e là.
“Ma che diavolo…”
Lily era stupita: Sal aveva lasciato la stanza in penombra, con delle candele
profumate accese, e sul tavolo c’erano dei bigliettini in un’ampolla
trasparente, dei fogli e delle piume con l’inchiostro. Infine c’era del tè
fumante.
I ragazzi
sopraggiunsero in quel momento, portando del cibo e delle bibite.
“Avevamo pensato
che….Ohhh…” Peter rimase a bocca aperta
“Complimentoni, Sà!”
Sirius le strinse la mano vigorosamente, dandole un piccolo
pizzicotto.
“Davvero
ammirevole…” aggiunse Remus.
“Ora basta
complimenti! Sedetevi e vi spiego cosa faremo stasera! Su su, niente storie!”
Sal era eccitatissima.
*Quando è così
felice ha in mente qualcosa di terribile…* Gin si sedette sul divano per prima.
Seguita da tutti gli altri.
“Allora, stasera
faremo il gioco della verità e dei pegni! Un classico gioco babbano a dircela
tutta… Allora, io estrarrò due nomi dall’ampolla… Il primo nome è quello che
decide la domanda o il pegno e il secondo è quello che dovrà scegliere se pegno
o verità… Tutto chiaro?”
Tutti
annuirono.
*Oh.. accidenti… Ci
mancava questa!* fu il primo pensiero dei sette.
Sal estrasse il
primo nome: Ally.
Poi estrasse il
secondo: Peter *Che strano… Che coincidenza…*
Cosa ne potevano
sapere quei poveri disgraziati che Sal aveva programmato tutto nei minimi
dettagli? E che le scelte non erano assolutamente casuali?
“Verità o pegno?”
chiese Ally esitante.
Peter ci pensò un
attimo. Ally era buona, quindi non le avrebbe fatto una domanda
intricata.
“Verità”
Ally, felicissima,
chiese all’istante
“Mi ami?”
Gelo polare. Tutti
gli altri erano in imbarazzo totale.
Peter ripensò su un
attimo. L’amava, ma non gli andava di dirlo davanti a tutti *Non
così…*
“Ehm…”
Ally mise il
broncio. E quando Ally metteva il broncio erano guai seri.
“E va bene! Si, è
vero!” Peter nascose il viso nel cuscino dalla vergogna, Ally gli saltò addosso
e gli altri risero come matti.
“Andiamo avaaaanti…”
Sal estrasse altri due bigliettini.
Peter e
Sirius.
“Allora… Pegno o
verità?” chiese Peter.
“Verità” Sirius non
esitò un’istante.
Peter invece
rimuginò a lungo.
“Cosa è successo tra
te e Gin?”
La ragazza divenne
di fuoco.
Sirius le sorrise,
come per rassicurarla.
“Vabbhè, allora
diciamo pegno…”
“Oh benone!” iniziò
Peter “Baciala!”
“Ma chi?” Sirius
fece il finto tonto.
“Ginevra
ovviamente…”
“Io non sarei
d’accordo…” iniziò Gin *Oh mio Dio, Oh MIO DIO!*
James strattonò
Peter. Un gesto istintivo e senza un perché reale. O forse si.
“Vabbhè, ma un
bacetto innocente… Che avevate capito?”
James divenne verde
*Che cavolo mi prende?*
Sirius si avvicinò
veloce a Gin e le stampò un bacetto innocuo, per tagliar la testa al
toro
“Andiamo
avanti…”
James stava per
scoppiare.
Sal estrasse altri
due bigliettini.
Sal e
James.
“Bene bene…”
cominciò la ragazza “Diciamo…. Verità o pegno?”
James, passandosi
una mano tra i capelli disse “Verità…”
“Benooooneee…
Allora… Come mai sei diventato viola quando Gin e Sirius si sono
baciati?”
*Non le sfugge
niente…* “Ehm… Ma non è vero…”
“Si che è
vero”
“Bene, siccome non è
vero… Farai pegno…”
“Ma…”
“Niente ma…. Adesso
tu vai i quello stanzino… su su… tra 5 minuti ti mandiamo una
persona…”
Sirius trascinò
l’amico nello stanzino e chiuse la porta.
“Allora, con chi
passerà 17 minuti?”
Sal li guardò con un
sorriso “Ovvio no?”
“NO” dissero in
coro.
“Bhè… Sono tre
opportunità… O con Sirius… O con Lily… O con Gin… Voi che dite?”
Sal guardò Ally,
Peter e Remus “Dobbiamo votare noi quattro”
Remus guardò Lily,
che con un piccolo cenno del capo, indicò Gin.
“Io direi Gin” disse
esitante Remus. Di certo non avrebbe MAI detto Lily.
Ally, guardando
l’amica, disse “Si… Direi anche io…”
Peter allargò le
braccia “Il mio voto è inutile… Comunque avrei detto anche io Gin… Almeno è
sicuro che non finisce a botte…”.
Il ragazzo sapeva
che tra Sirius e James c’era qualche problema, non ben identificato.
Ginevra era
pietrificata. Il cuore le batteva a mille.
Lily sorrise alla
grande e accompagnò l’amica vicino la porta dello stanzino
“Gin, stai
tranquilla… Siete perfetti voi due…” sussurrò
Ginevra guardò
l’amica, perplessa “Ma voi due….”
“Sciocca!!” Lily
sorrise “Io sto con Remus!” *Ecco, ce l’ho fatta.. Al diavolo tutto…*
“Susu adesso vai
dentro!” Lily spinse Gin nello stanzino.
La ragazza finì
addosso a qualcosa, o meglio, finì tra le braccia di James.
“S-scusa..”
“Figurati..” James
scostò piano Gin. All’improvviso si rese conto che averla tra le braccia non gli
dispiaceva affatto.
“Ehhhm… Eccoci qui…”
Gin si sentiva strana. Quella penombra e la vicinanza a James la mettevano a
disagio.
“..Eccoci qui..”
James la guardò per un po’: si soffermò prima sui suoi occhi grigi, poi sui
lineamenti delicati del volto e infine su quelle labbra rosee che lei si
mordicchiava sempre.
Lei moriva dal
desiderio di fare QUELLA domanda a James. Ci pensò un po’ su, e poi disse
esitante “James… Cioè… E’ vero che…” si bloccò e abbassò lo sguardo, tutta rossa
in viso.
Il ragazzo la guardò
dritta negli occhi *Oramai…*
“Si, se intendi dire
che mi sono ingelosito prima… Per Sirius… Si” *Ma chi sono iO? Non è James
Potter quello che sta parlando… Incredibile…”
Passarono alcuni
minuti, così in silenzio.
James stava quasi
per aprire la porta a suon di calci, pur di non trovarsi in quella situazione
così imbarazzante.
Gin alzò lo sguardo
e notò l’irrequietezza di James.
Senza pensarci
troppo su, si alzò sulle punte dei piedi e gli sfiorò la guancia.
James prese il viso
di Gin tra le mani, dolcemente e accostò le sue labbra a quelle della
ragazza.
“RAGAZZIIII, TEMPO
SCADUTOOO!!” Sal gridò da fuori la porta.
I due sussultarono e
si allontanarono l’un dall’altra, lasciando quel bacio a metà.
Uscirono veloci
dallo stanzino, molto impacciati e imbarazzati.
“Allora, tutto
bene?” chiese Sal
“Sisi… Tutto bene…”
disse Gin, sedendosi vicino a Sirius a testa bassa.
“Perché dovrebbe
andare qualcosa male?” disse James, distogliendo gli occhi da
Ginevra.
Peccato che c’era
qualcuno che aveva capito tutto e non ne era troppo entusiasta.
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Capitolo 14 *** Delusioni ***
1
1
Ragazzuoli... I'M BACK! la scuola mi da
tregua e io vi posto FINALMENTE il 14 capitolo... Molto intenso anche se
breve... RECENSIIIITEEEEEE!THANKS!!!! Approposito grazie per tutte le recensioni
che mi fate!!!
Ad Hogwarts sembrava
quasi che il tempo si fosse fermato.
La prima parte
dell’anno era scivolata via veloce, mentre la seconda sembrava quasi non voler
passare.
I ragazzi del
settimo anno erano sempre più indaffarati e tesi.
Tutti tranne Lily e
Remus, che riuscivano a mantenere la calma e la serenità.
Avevano anche
comunicato la loro relazione a James, Sirius, Peter, Sal ed Ally.
Purtroppo la notizia
era diventata di dominio pubblico, e le spasimanti dei Malandrini non ne
sembravano entusiaste. Anche perché era trapelata la notizia di Ally e Peter,
che stavano di nuovo insieme.
Un giorno come
tanti, Lily e Remus erano nel loro nascondiglio, in Giardino.
“Remus, la sai una
cosa?” Lily guardò il ragazzo, scostandosi appena dal suo viso “Sono stata molto
fortunata a trovarti…” gli diede un leggero bacio, accarezzandogli il
collo.
Remus si incupì
“Anche se…”
“Anche se sei un
Lupo Mannaro” tagliò a corto Lily.
Remus la strinse
forte.
Stava per proporle
una pazzia “Verresti mai con me una di quelle notti, quando… Insomma… Non sono
io?”
Lily ci pensò un
attimo. Era una domanda difficile. Non perché non volesse bene a Remus, ma
semplicemente perché non era sicura di voler conoscere quell’altro lato di
lui.
“C-credo di si…”
disse poi, guardandolo dritto dritto negli occhi.
Remus sorrise “ Non
devi preoccuparti, non ti chiederei mai una cosa del genere… Non posso volere il
male della persona che… Che ho sempre amato e che amo con tutto il
cuore”
Lily lo guardò
tranquilla. Non era stupita, in fondo anche lei provava le stesse cose per lui.
Ma non era pronta a dirglielo. Si limitò ad abbracciarlo.
Stesso giorno,
stessa ora. Sala Comune di Grifondoro.
“Eddaaaiii James,
lasciami!” una Ginevra a penzoloni dalle spalle di James, non riusciva a
smettere di ridere “Lasciami ti dico!”
Il ragazzo
l’appoggiò piano sul divanetto, mentre Sirius e Sal li guardavano basiti. Per
motivi diversi però.
“Bene, possiamo
riprendere? Dobbiamo pianificare il programma di studio… Forza..” Sal era
piuttosto sottopressione in quel periodo. La scuola la faceva
impazzire.
“Sal, ma che dici?
Io e te dobbiamo andare! Abbiamo il colloquio con la McGranitt adesso! Orientamento!”
Ginevra prese l’amica e la trascinò fuori dalla Sala Comune, salutando con la
mano James e Sirius.
Non avrebbe potuto
fare cosa peggiore.
“Dì un po’ James,
che intenzioni hai?” Sirius non poteva reprimere la sua gelosia. Non ci riusciva
propio.
“Cosa?” Il ragazzo
era ancora confuso per la mini lotta avuta con Gin.
“Ginevra
ovviamente!”
“Io… Niente…
Perché?” James era piuttosto suscettibile sull’argomento. E certo non poteva
confidare a Sirius quanto quella ragazza
riusciva a a farlo stare bene, a fargli dimenticare tutti i suoi
problemi.
“Sono giorni che le
ronzi intorno…”
“Ti
sbagli!”
“Bene, meglio così…
Siccome io e lei ci siamo baciati… E poi lo sai… Non la meriti… Io ti voglio
bene, sei come un fratello per me… Però lei è troppo fragile per essere illusa
da te… Lo sai vero?”
Parole un po’
cattive, ma non reali. Dettate perlopiù da una sofferenza interiore, di chi ha
ricevuto poco amore.
Quelle parole
rimbombarono nella testa di James come cannoni. Non era possibile.
Sirius e Gin non si
potevano essere baciati. Ginevra non era così *Ma Sirius non mi mentirebbe
mai…*
E poi, si rese
davvero conto di quanto poco meritasse una persona speciale come lei.
Doveva darci un
taglio netto.
Ufficio della
professoressa McGranitt.
Colloquio di
Orientamento di Ginevra Sabbiadoro.
“Salve,
professoressa…” Ginevra si accomodò, un po’ tesa.
“Ciao cara…” la
professoressa McGranitt era sempre stata confidenziale con lei. Forse perché
riusciva a comprenderla davvero fino in fondo.
“Allora, cosa ti
piacerebbe fare da grande?” disse ancora la professoressa sciolta, abbozzando un
sorriso “La tua amica Evans ha optato per la carriera di Guaritrice… c’è il tuo
zampino?”
Peccato che
la McGranitt
si sbagliasse alla grande.
Le sue amiche
avevano preso tutte strade diverse dalla sua. Sal aveva il pallino del
giornalismo. Sin da piccola aveva desiderato intraprendere quella carriera,
recandosi magari in posti pericolosi, come nelle riserve dei giganti. E i
genitori avevano finito per accettare quella scelta.
Ad Ally invece le
sarebbe piaciuto lavorare nella politica estera. Quello che più le interessava
erano i rapporti tra maghi ed altre specie, come le Banshee o i
Vampiri.
La buona Lily
invece, aveva ovviamente optato per
la carriera di Guaritrice. Come darle tutti i torti? Il solo pensiero di
salvare delle vite la elettrizzava.
Gin invece non era
ancora sicura di nulla. O meglio, un’idea precisa l’aveva, ma sarebbe stata
irrealizzabile.
Guardò la
professoressa ed alzò le spalle
“Mi piacerebbe fare
l’Auror” chiuse gli occhi, come per aspettarsi una sfuriata.
“Ottima scelta. Hai
tutte le carte in regola. In effetti, la nipote di Albus Silente, cosa avrebbe
potuto scegliere?Sei proprio come tuo nonno…” aggiunse le ultime parole quasi
con rammarico.
“Davvero potrei?”
Gin era incredula. Pensava che la McGranitt l’avesse spinta a fare il
lavoro dei suoi genitori.
“Eccelli in tutte le
materie, potresti fare ciò che vuoi. Ma l’Auror ti sta a pennello. Sarà
difficile però… Lo sai” la fissò con sguardo fiammeggiante.
“Si lo so, ma sono
determinata”
“Qui ho delle
informazioni sulle varie Accademie… Però dovresti prima parlare con i
tuoi…”
Gin abbassò lo
sguardo.
“Credo parlerò prima
col nonno… Magari convince mia madre… Lei quale Accademia mi consiglia,
professoressa?”
La McGranitt
tentennò.
“La migliore
ovviamente. Credo tu sia l’unica ad avere reali possibilità ad
entrarci”
Ginevra era
incuriosita “Qual è?”
“ L’Accademia
Bradfort”
“Il nome mi piace… e
dov’è? Vicino Londra?”
“A New
York”
Calò il
silenzio.
Gin non aveva mai
pensato di allontanarsi dall’Inghilterra, dal suo mondo, dai suoi
amici.
“Ginevra, so cosa
stai pensando. Ma devi credermi, sarebbe l’opzione migliore. Hai talento e non
avresti problemi ad integrarti. Ti troveresti molto avvantaggiata. Ci sono solo
10 posti all’anno. E tu potresti essere tra quei dieci. Tra tre anni saresti di
nuovo qui, e ti potresti specializzare, e saresti un’Auror con i fiocchi…
Pensaci bene…” Gin non poteva nascondere a sé stessa che l’idea l’allettava.
Ma andare a New York sarebbe significato lasciare tutto a Londra.
“Ci penserò…”
concluse la ragazza, prendendo i fascicoli che la McGranitt le porgeva
“Qui ci sono tutte
le Accademie più importanti… Anche la Bradfort… Ma mi raccomando, devi
continuare a studiare come hai fatto fino ad adesso… Anzi di più… All’Accademia
non potrai vivere del tuo talento…”
“Grazie
professoressa…” Gin le strinse la mano ed uscì abbatacchiata.
Appena vide Sal
però, nascose i fascicoli.
“Com’è
andata?”
“Bene” rispose
semplicemente.
“Wow!!! Dobbiamo
festeggiare doppio allora…”
“Doppio?”
“Si, vedo che tu e
James…”
Gin arrossì di
colpo. Era arrivato il momento di parlargli. Si piacevano entrambi e non
potevano continuare così. Anche se… L’Accademia a New York mutava letteralmente
tutto.
Fece una linguaccia
a Sal ed andarono alla ricerca di Lily ed Ally.
Quando Gin trovò
finalmente Lily, la prese in disparte e le raccontò tutto.
“Ma è fantastico
Gin! New York! Ti rendi conto?” Lily era felice per l’amica
“Ma…”
“Non fare la musona…
Torneresti tra tre anni… Non è una tragedia… Ci sentiremo sempre… Tu sei la mia
sorellina… Non lo dimenticare!” Lily l’abbracciò con le lacrime agli
occhi.
“Ehy, mica parto
domani…SE parto.. Adesso c’è un altro problema… James…”
Lily capì
all’istante.
“Gin, devi seguire
il tuo cuore e devi pensare al presente. Bradfort è ancora lontana. Adesso pensa
solo a lui… Vai susu…”
Lily era come
magica. Riusciva a mettere chiarezza nella testolina di Gin in
un’attimo.
Ginevra corse a
perdifiato fino alla Sala Comune. Lì James però non c’era *Dove
sarà?*
E in un’attimo capì
che stava nel suo nascondiglio segreto.
Ad Hogwarts tutti
avevano un loro nascondiglio segreto.
Magari era lo stesso
di qualcun altro, ma il bello è che quando ti serviva, era sempre
vuoto.
Corse fino al quadro
di Avvallane di Birningam e pronunciò la parola d’ordine, col cuore che batteva
all’impazzata *Lo abbraccerò e lo bacerò e finalmente… Oh si…
Finalmente…*
I suoi pensieri
rimasero interrotti.
Dalla sua bocca
aperta non usciva suono alcuno.
Voleva urlare, ma
non ci riusciva.
James e Gabrielle
Parkinson stavano pomiciando su di una poltrona.
Vedeva lei muoversi
su di lui in maniera disgustosa.
Gli occhi le si
riempirono di lacrime, la borsa le cadde a terra.
James alzò lo
sguardo e la vide. I loro sguardi si incrociarono e James capì che aveva fatto
la più grande cazzata della sua misera vita.
Gin non fece
null’altro che guardarlo stupita, offesa, arrabbiata, per qualche
secondo.
Poi corse via,
lasciando James sul punto di dire qualcosa.
Il ragazzo non
sapeva che fare. Quasi non si era accorto che Gabrielle era ancora sopra di
lui.
“E togliti
accidenti… Bavosa!”
La prese per un
braccio e la scaraventò letteralmente fuori dalla stanza.
Voleva stare da
solo. Senza nessuno attorno. Solo il silenzio.
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