A cartoon 4 me

di _Ryuzaki_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pessimo inizio ***
Capitolo 2: *** La piramide di Anubi ***
Capitolo 3: *** Arrivo alla Shibusen ***
Capitolo 4: *** La soluzione dell'enigma ***
Capitolo 5: *** A casa di Kid ***
Capitolo 6: *** 6. Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 7: *** Una scoperta sensazionale ***
Capitolo 8: *** AVVISO ***
Capitolo 9: *** La situazione si ribalta ***
Capitolo 10: *** Le riflessioni di Kid ***
Capitolo 11: *** Giù la maschera ***



Capitolo 1
*** Pessimo inizio ***


                                                      1
                                            Pessimo inizio

 


Amy correva nella foresta in cerca di un luogo dove poter nascondersi ma il pericolo era di nuovo vicino lo sentiva avvicinarsi con passo veloce dietro di lei, sapeva che prima o poi l'avrebbe raggiunta, questo pensiero la fece rallentare e senza che se ne rendesse conto le tenebre l'avevano raggiunta ed ora troneggiavano su di lei. La massa informe emetteva un suono che poteva essere scambiato facilmente per una risata sprezzante; Amy cerco di trovare in fretta una via di fuga ma ben presto la grande macchia nera la avvolse in un gelido abbraccio che la fece rabbrividire. Si rese presto conto di non riuscire a muoversi, sentiva la paura attanagliarle i polmoni non permettendole di respirare. Era sicura di non poter più scappare così chiuse gli occhi aspettando che la paura finisse con l'arrivo della morte... Questo non accadde, anzi aveva ancora gli occhi chiusi ma poteva percepire bene che il peso che le premeva sul petto si stava alleggerendo, sollevata aprì gli occhi ma, invece di trovarsi di fronte alla massa scura che le incuteva terrore, nel suo campo visivo apparve lui... lo aveva aspettato per tanto tempo, era lui che le appariva in sogno da ormai sette anni e che la salvava continuamente dalle creature malvagie che incontrava tutte le notti nei suoi incubi... lo stava osservando da qualche minuto, era perfetto, i lucenti capelli neri, tranne che per tre strisce bianche situate alla sinistra del capo, ricadevano lisci sulle spalle larghe e forti, il suo sguardo cadde sulle lunghe braccia muscolose e sulle mani che impugnavano due lucenti pistole color del metallo dalle quali uscivano dei fasci di luce purpurea con i quali colpiva la massa informe che si contorceva e si restringeva ad ogni colpo fino a volatilizzarsi del tutto. Amy si rese conto che lo stava ancora fissando quando lui si girò e la guardò negli occhi con uno sguardo colmo di tenerezza e affetto; lei lo guardava indecisa sul da farsi e decise di dover dire qualcosa, doveva almeno ringraziarlo per averle salvato la vita, di nuovo, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu scoppiare in lacrime per sfogare tutta la paura provata fino a pochi istanti prima. Lui le si avvicinò inginocchiandosi accanto a lei e lasciando cadere le pistole a terra, queste prima di giungere al suolo sparirono in un lampo di luce purpurea per poi riapparire sotto sembianse umane, erano due ragazze dai capelli dorati, si somigliavano, probabilmente erano sorelle gemelle, avevano entrambe occhi verdi, l'unica differenza era l'altezza, una sorella era di circa venti centimetri più alta dell'altra. Il ragazzo la strinse tra le sue braccia forti facendole appoggiare la testa sul suo petto; rimasero così per alcuni minuti, fino a quando lei non si fu calmata. Poi Amy tirò su il capo fino a quando riuscì a fissare i suoi occhi azzurri in quelli dorati di lui nei quali si perse; in quel momento corse con la mente a tutti gli incubi nei quali lui era apparso e la aveva salvata, a tutti i pianti e a tutti gli abbracci nei quali era sprofondata. Quando tornò al presente riusci finalmente a dire -Quando ci incontreremo finalmente?- e lui rispose con un sorriso - Ci incontriamo tutte le notti o sbaglio?! - ma lei triste ribadì - Intendevo dire sul serio, nel mondo reale non nei sogni.- e lui d'un tratto serio - Vedrai, ci incontreremo presto - e, avvicinandole la bocca all'orecchio le sussurrò -Almeno lo spero...- . Si strinsero in un altro lungo abbraccio fino a che lui disse - Per te adesso è il momento di tornare nel tuo mondo, mia amata.- Lei sospirò, poi sbatté le palpebre ma quando le riaprì si rese conto di non essere più nella foresta tra le braccia forti di quel ragazzo perfetto, bensì si trovava nella sua solita camera da letto con le solite pareti gialle e i mobili verdi. Girò più volte la testa sul cuscino decisa a non alzarsi ma lo sguardo le cadde sulla sveglia che segnava le 7:15 così dopo aver stretto gli occhi insonnoliti per riuscire a vedere bene l'ora saltò fuori dal letto e, in fretta e furia andò in bagno dove si pettinò i capelli neri perennemente in disordine e si lavò i denti. Poi, più veloce della luce, si precipitò giù per le scale in direzione della cucina dove incontrò sua madre che la squadrò con aria severa prima di dire - Sei in ritardo!! Corri fuori che tra poco arriverà lo scuolabus. MI spieghi perchè ti ostini ad andare a letto tardi visto che poi la mattina non ti svegliano neanche le cannonate?? - Lo diceva ogni mattina e Amy aveva imparato a conviverci ma quella volta ne fu profondamente turbata perchè sua madre aggiunse - Perchè non ti sforzi di mettere un po' più di serietà in quello che fai? Tuo fratello, lui si che è un figlio di cui andare fiera non è come te, una scansafatiche nullafacente, non riesci nemmeno a prendere una sufficienza a scuola e sono sicura che non ci riuscirai neanche nella vita. - Sentendosi offesa da quelle parole, correndo uscì di casa e si diresse allo scuolabus salì giusto in tempo e l'autista la rimproverò di essere sempre in ritardo e la mise in guardia dicendole che quella era l'ultima volta che aspettava per farla salire. Wow.... iniziamo bene la giornata... pensò mentre cercava un posto libero, ma tutti quelli a cui si avvicinava per mettersi seduta si allungavano fino ad occupare anche i posti liberi per evitare che si sedesse accanto a loro; arrivò vicino al posto in cui si era seduto il suo fratello gemello intelligentone, di cui "andare fiera", che la guardò con sufficienza occupando anch'esso il sedile accanto al suo, così Amy si ritrovò a sedere in un posto isolato vicino al finestrino al quale appoggiò la testa. Ringraziò il cielo che il traggitto fino a scuola era abbastanza lungo da poter ripensare al sogno di quella notte così da poter rivedere il ragazzo perfetto. Lo scuolabus partì e tempo due minuti Amy era già persa nei suoi pensieri "Tuo fratello, lui si che è un figlio di cui andare fieri" così aveva detto sua madre in effetti era vero lei non riusciva a prendere neanche un voto sufficente ma dire che non aveva possibilità neanche nella vita l'aveva ferita nel profondo... Fece mente locale della sua vita e pensò Ma si, forse ha ragione lei... dopotutto sono una frana a scuola non ho neanche un amico nonostante io stia al secondo anno di liceo e non riesco a trovarmi un ragazzo figurarsi che sogno di essere la fidanzata di un ragazzo inventato, si, il ragazzo perfetto non era altro che un personaggio di una serie T.V. a cartoni animati intitolata "Soul Eater", narra di alcuni ragazzi che studiano in una scuola per armi e maestri d'armi, la "Shibusen", situata nella città di Death City, dove imparano ad utilizzare armi umane al fine di farle diventare Death Scythe cioè le armi utilizzate dagli Shinigami, il ragazzo perfetto altri non era che "Death the Kid" uno Shinigami (dio della morte) figlio del fondatore della città e preside della scuola, il Sommo Shinigami. Le piaceva pensare che un giorno si sarebbero incontrati realmente, anzi che lei sarebbe entrata a far parte del cartone animato così da poter abbandonate quel mondo pieno di cattiveria e di pregiudizi... tanto nessuno sarebbe stato in pena per lei, anzi probabilmente non si sarebbero neanche accorti della sua assenza o nel migliore dei casi sarebbero stati felici di essersi liberati di una "scansafatiche nullafacente" come lei. Dal primo giorno di scuola della quarta elementare aveva cominciato a sognare ogni notte quel ragazzo perfetto di cui piano piano si era innamorata. Aveva cominciato a disegnare il suo volto quando aveva bisogno di ragionare, a scrivere il suo nome con lettere paranoicamente perfette. Questo era un altro suo piccolo difetto... Voleva che tutto fosse perfettamente allineato e simmetrico figurarsi che acquistava soltanto magliette con fantasie dalle figure geometiche e dal taglio perfettamente simmetrico. Ormai aveva riempito la sua cartellina di Educazione Artistica di album che contenevano tutti le stesse cose, ritratti di Kid. Era diventata un'ossessione; aveva appeso suoi ritratti in tutta la sua stanza, con sua madre si giustificava dicendo che era un cantante non molto famoso ma che le piaceva. D'un tratto lo scuolabus si fermò scaraventandola di nuovo a Londra, in Inghilterra, su quel pianeta pieno di cattiveria e pregiudizi dal quale sarebbe voluta scappare. Una mano la scrollò obbligandola a girarsi, era l'autista dello scuolabus, si fermò a fissarlo, non lo aveva mai guardato bene, si rese conto che era un uomo di mezza età dai capelli e i baffi brizzolati, indossava sempre un cappellino da baseball con la visierina abbassata sulla fronte così da non permettere di vedere i suoi occhi color nocciola. Un suono le arrivò alle orecchie, era la sua voce, bassa e rauca che le diceva qualcosa ma lei era così persa nei suoi pensieri che non riuscì a capire niente di ciò che diceva un altro scossone la fece tornare in sé e sentì il conducente che le urlava contro insulti di ogni genere, non riuscendo a capire il motivo di tanta rabbia chiese preoccupata - Che cosa è successo? - e lui rispose burbero - Te lo dico io che cosa succede... Succede che ti sei addormentata sul mio scuolabus e io non me ne sono accorto. Senza sapere di avere ancora una ragazzina sul pullman sono tornato al deposito e ora le lezioni stanno per iniziare ma io non posso accompagnarti signorina quindi ti conviene cominciare ad incamminarti. - Amy era scattata in piedi allarmata guardando l'orologio, era schizzata fuori dallo scuolabus come un razzo ed ora stava correndo in direzione della scuola ripensando a ciò che era successo, come era possibile che si fosse addormentata?!?! E poi perchè nessuno l'aveva svegliata appena arrivati a scuola?? possibile che nessuno se ne fosse accorto??!! Guardò l'orologio, non ce l'avrebbe mai fatta ad arrivare a scuola prima dell'inizio delle lezioni e poi che scusa avrebbe inventato per giustificarsi?!?! Arrivata a scuola era già suonata la campanella perchè non c'era più nessuno per i corridoi, si avviò di corsa alla sua aula, la porta era chiusa. DISASTRO!!!!! La lezione doveva essere già cominciata perchè si sentiva qualcuno parlare, era una voce femminile ma gracidante, doveva essere la professoressa Tubit, che insegnava biologia, era una donna un po' in là con gli anni ma che sembrava restare a scuola soltanto per distruggere la sua vita... non poteva capitare una professoressa peggiore perchè sembrava che ce l'avesse con lei; Amy era l'unica a cui metteva voti insufficenti nonostante non fosse la peggiore della classe, ad ogni minimo errore le metteva una F in rosso. Si convinse ad aprire la porta dell'aula pronta ad inventare lì per lì una scusa plausibile, era una vera fortuna che nella sua classe non ci fosse nessuno che prendeva il suo scuolabus, così era libera di dire una bugia senza che nessuno la smentisse mettendola in ulteriore imbarazzo di fronte alla classe. Aprì la porta e si ritrovò davanti la professoressa intenta a spiegare, essa si girò verso di lei lanciandole un'occhiataccia che le fece gelare il sangue nelle vene. Lei balbettò delle scuse e raggiunse il suo banco e la lezione ricominciò. Si era giustificata dicendo che non aveva sentito la sveglia, bhe c'era una parte di verità in fondo; ma aveva sorvolato sul fatto che era appena accaduto sullo scuolabus. Le lezioni sembravano non finire mai e Amy intanto pensava ad un modo per vendicarsi del fratello per non averla svegliata per avvertirla dell'arrivo a scuola. Finite le lezioni Amy non vedeva l'ora di andare a casa ma la professoressa la bloccò e le chiese di seguirla dal preside. Ecco, era finita, già sapeva cosa sarebbe successo... il preside le avrebbe messo una nota che poi avrebbe fatto media nel voto finale del comportamento. Ascoltò con il capo chino i rimproveri del preside fino a quando questo non la fece accompagnare fuori dal suo ufficio in modo che potesse tornare a casa. Ovviamente lo scuolabus era partito da tempo così fu costretta a tornare a casa a piedi nonostante la tanta strada. Quando finalmente giunse alla sua meta salì le scale per andare in camera sua ma nel corridoio incontrò il fratello che la prese in giro per la nota e per la dormita nello scuolabus ma lei era troppo stanca e afflitta per raccogliere la provocazione quindi si chiuse in camera. Si abbandonò sul letto e, prima di cadere in un sonno profondo pensò Questo è un giorno da dimenticare...




Cari/e lettori/trici
ecco una nuova fan fiction su Soul Eater!!!
spero vi piaccia ;)
fatemi sapere cosa ne pensate :)
Baci Aly xx

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Capitolo 2
*** La piramide di Anubi ***


 

                                                                          2
                                                          La piramide di Anubi

Erano appena partiti dalla Shibusen per andare in Egitto a portare a termine la missione della piramide di Anubi, si trattava di trovare e sconfiggere il faraone che una strega aveva riportato alla vita. Kid stava già immaginandosi come sarebbe stata quell'opera architettonica, sapeva che all'epoca degli egizi in architettura era fondamentale la simmetria e al solo pensiero era emozionatissimo. Questa era una sua paranoia, ogni cosa doveva essere perfettamente simmetrica altrimenti diventava molto irascibile e la qualificava schifosa e inguardabile tanto da arrivare a distruggerla. Stavano viaggiando sul suo skateboard, per la missione erano partiti lui, Liz e Patty, le sue due pistole umane che lo accompagnavano in ogni missione, ormai erano diventati amici per la pelle e le due sorelle vivevano con lui in una grande casa. Arrivarono alle piramide in poco tempo e Kid rimase stupefatto dalla magnifica bellezza simmetrica di quell'antica opera architettonica e per un attimo rimase a fissarla mervigliato. Dopo poco entrarono, all'interno della tomba era buio pesto non si riusciva a vedere a più di un metro di distanza, d'un tratto sentirono dei rumori strani e Kid disse alle due sorelle -Liz,Patty trasformatevi! -loro obbedirono e con movimenti rapidi il ragazzo le impugnò. Avanzarono lentamente, attenti a non far il minimo rumore e non troppo tempo dopo i ragazzi si trovarono di fronte all'esercito di mummie riportate in vita dalla strega. Erano talmente tante da fare indietreggiare Death the Kid che una volta arrivato ad una distanza vantaggiosa cominciò a sparare lampi purpurei che colpivano le mummie fino a farle sgretolare; nonostante ne abbettesse tante ne arrivavano il doppio di prima e lo circondarono. Per riuscire ad uscire da quella situazione fu costretto a saltare più in alto possiblile e sparare da quella posizione ne fece fuori una ventina prima di riscendere a terra da dove ne sconfisse altrettanti finchè non furono finiti. Allora col fiatone Kid avanzò adagio, in allerta pronto a cogliere anche il minimo movimento e sparare, arrivarono infine in una grande sala dove si tovava il sarcofago del faraone; il ragazzo lo fisso esterrefatto e meravigliato da tanta simmetria ma approfittando di quel momento di distrazione il faraone lo colpì con delle bende che trasformò in pungiglioni appuntiti come pugnali che gli trafissero lo stomaco. Liz e Patty cercarono di far decidere Kid ad attaccare ma lui si rifiutava dicendo -Non posso attaccarlo, è così perfettamente simmetrico...non posso sparare ad una tale bellezza... - intanto però il faraone continuava a colpirlo tante volte da mandarlo a tappeto ma Kid non reagiva; la mummia continuava a trafiggerlo con aculei di bende che passavano da parte a parte del suo corpo immobile fin quando il faraone disse con voce cavernosa -Il colpo di grazia voglio dartelo personalmente... - d'improvviso il sarcofago si aprì e lentamente ne uscì una mummia dall'aspetto così orripilante e del tutto asimmetrico che Kid riprese le forze e si alzò da terra dicendo -E' impossibile, non può esistere un essere tanto schifoso e ripugnante, devo assolutamente toglierti di mezzo, sei così stomachevole che non riesco a guardarti. Ma da dove sei uscito? Da una discarica di immondizia?!?!- Estrasse le pistole e cominciò a sparare all'impazzata verso la mummia che si sbriciolava sempre di più ad ogni colpo fino a sparire del tutto. Soddisfatto di se stesso si avviò all'uscita ripensando a quella creatura tanto brutta da non poter fare a meno di distruggerla e si girò verso l'entrata della piramide dicendo -Mi sento soddisfatto dopo aver ucciso quella creatura, era un insulto alla perfezione della simmetria -poi con un sorriso aggiunse -Per fortuna la piramide è rimasta intatta. -non fece in tempo a pronunciare quelle parole che la piramide cadde a pezzi. Kid rimase a bocca aperta per la tristezza e scoppiò in lacrime per l'angoscia ma le due sorelle lo calmarono dicendo che era normale che fosse stata distrutta visti tutti i colpi che avevano sparato all'interno di quella antichissima tomba. Lui le guardo con gratitudine dicendo -Grazie ragazze non potevano capitarmi due armi migliori - dicendo questo allungò le braccia verso di loro ma ad un certo punto qualcosa atterrò tra le sue braccia, lo guardò meglio e quando si rese conto di cos'era disse -Oh mio Dio.

Ed ecco il secondo capitolooooo!!!! :)
Che ve ne pare???
Ed arriva l'introduzione di un nuovo personaggio che poi nuovo non è!! (o.O ?)
Fatemi sapere che ne pensate :)
Baci Aly xx

 

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Capitolo 3
*** Arrivo alla Shibusen ***


   Attenzione: Questo capitolo si svolge contemporaneamente con quello precedente 
                                                                                                      3

                                                          Arrivo alla Shibusen

 


Il suo fu un sonno lungo e senza sogni e la mattina, quando si svegliò, rimase meravigliata dal fatto che era ancora presto per prepararsi per andare a scuola e, visto che non aveva voglia di alzarsi ma non aveva più sonno decise di accendere il computer portatile regalatole dalla madre un anno prima in occasione del suo sedicesimo compleanno. Come al solito suo padre non si era fatto né vedere né sentire, ormai erano parecchi anni che non lo vedeva, se ne era andato quando aveva ancora sette anni; era partito a causa di una promozione di lavoro che lo aveva costretto ad andare a vivere a New York, questo parve dargli sollievo perchè circa un mese dopo la sua partenza aveva telefonato a sua madre dicendo che ormai doveva restare a vivere lì e che visto come si trovavano bene a Londra non era il caso di raggiungerlo. In seguito Amy scoprì che il padre aveva mandato a sua moglie dei moduli per il divorzio, questa decisione dovevano averla presa molto tempo prima visti i continui litigi quando vivevano ancora tutti insieme. Dopo il divorzio le cose andarono sempre degenerando fino a quando madre e figlia non avevano litigato; ora parlavano di rado e soltanto quando sua madre doveva rimproverarla per qualcosa o mettere in chiaro il fatto che suo fratello era molto migliore di lei in tutto ciò che faceva. Da quel momento aveva deciso di cimentarsi con la danza moderna in modo tale da sfogarsi da tutte le brutture che la circondavano; pareva che fosse nata per danzare, non soltanto perchè era alta e snella ma anche perchè le piaceva ballare più di qualsiasi altra cosa, tranne forse il disegno che era diventata ormai una sua passione da quando aveva sognato per la prima volta Death the Kid, da allora disegnava tutto ciò che attirava la sua attenzione, non importava ciò che fosse, la cosa strana però era che qualunque cosa disegnasse pareva diversa dalla realtà, più bella, non dava a nessuno il permesso di guardare i suoi disegni ma una cosa era certa, chiunque li avesse visti avrebbe pensato che non potevano essere opera di una ragazza di soli sedici anni. Ad Amy non importava avere vistiti firmati o gli oggetti più tecnologici, un cellulare all'avanguardia, le bastava avere i suoi oggetti per il disegno ed il suo lettore mp3 in modo da avere la musica per poter ballare per essere spensierata. Una volta acceso il pc apparve l'immagine di sfondo raffigurante il ragazzo dei suoi sogni; accarezzò lo schermo in prossimità del suo viso con le dita e per un attimo le parve che lui le stizzasse un occhio, Amy sgranò gli occhi incredula ma quando fissò di nuovo lo schermo tutto era tornato come prima. D' un tratto la sveglia suonò con la solita canzone che la svegliava ogni mattina, o almeno le mattine in cui la sentiva... , in quel momento chiuse gli occhi e pensò intensamente alla terza puntata della serie T.V. in cui c'era il ragazzo tanto amato, in quella puntata appariva per la prima volta Death the Kid che aveva l'incarico di portare a termine una missione in Egitto, in quel momento Amy pensò Come vorrei essere lì con te in questo momento, e non qui a subire l'ira di mia madre o le noiosissime lezioni a scuola... Senza pensarci alzò una mano e con il dito indice tracciò un cerchio nell'aria, quando aprì gli occhi notò che al posto della parete gialla nel punto in cui aveva tracciato la circonferenza c'era una spirale nera, incuriosita si alzò e oltrepassò con una mano la spirale e ritirò subito il braccio spaventata. Sentì un rumore lontano proveniente dalla spirale e d'un tratto ne fu risucchiata all'interno, poi più nulla. All'improvviso aprì gli occhi e si rese conto di essere ancora nella sua camera, non c'era nessuna spirale davanti a lei tutto era tornato come prima tranne che per il fatto che si era fatto tardi così si alzò ancora frastornata e si diresse verso il bagno; una volta all'interno si guardò allo specchio e si scoprì leggermente più pallida del solito guardandosi in viso scoppiò a ridere pensando a quanto era stata stupida a credere di poter riuscire ad aprire un portale su un altro mondo... si vestì con una minigonna che le arrivava a metà coscia e una maglietta aderente tenuta su soltanto da un elastico che passava sotto le ascelle, aveva una fantasia a fiori azzurri su sfondo bianco. Preparò la cartellina di Educazione Artistica e si affrettò ad uscire dalla camera ma, una volta messo il piede fuori non si trovò di fronte al corridoio, bensì vedeva soltanto una luce accecante, Amy si ritrovò a cadere nel vuoto. Stringeva a sé la cartellina come se fosse stata l'unico appiglio a cui tenersi, stava ancora precipitando quando fu investita da un calore molto forte, cadde ancora per un po' fino a quando non sentì qualcuno afferrarla e tenerla stretta, questo cercò di scanzarla da sé ma in vano perchè lei nonostante non sapesse chi fosse gli si buttò al collo stringendosi a lui aspettando che la vertigine provata passasse. Aveva ancora in grembo la cartellina ma non se ne curò fino a quando finalmente le vertigini passarono e lei si staccò dal collo dello sconosciuto che la aveva afferrata al volo. Alzò il volto fino a quando non riuscì a guardarlo in faccia, era lui... il ragazzo dei suoi sogni... era così stupefatta che riuscì soltanto a dire -Sei tu... - prima di ributtarglisi al collo, questa volta però lui la bloccò dicendo -Non che non mi piaccia che una ragazza mi si butti al collo ma... potrei sapere chi sei e perchè sei caduta dal cielo?! - lei ancora incredula per l'accaduto cercando di riacquistare un po' di compostezza si fece poggiare a terra e fissando i suoi occhi dorati gli sussurrò - Ho aspettato tanto questo momento ed ora finalmente ci siamo incontrati... - ma lui confuso ribadì - Mi dispiace ma io non ricordo di averti mai incontrata prima... - In quel momento il sorriso di lei scomparve per far posto ad un espressione triste - Oh capisco, allora erano soltanto sogni... - sospirò tra sé. All'improvviso lei perse conoscenza e Kid la prese giusto in tempo prima che cadesse a terra. Quando si risvegliò si ritrovò di nuovo tra le braccia del ragazzo perfetto dei suoi sogni, lui la teneva stretta in modo da non farla cadere e quando si rese conto che aveva riacquistato conoscenza chinò la testa su di lei dicendo -Hey tutto a posto? - e lei rispose -Si ma cosa è successo? - si allontanò un poco da lui ma quando si rese conto che erano in volo sul deserto gli mise un braccio attorno al collo e si tenne stretta addosso al suo petto muscoloso. Con l'altra mano teneva la cartellina stretta sul ventre come se contenesse oro puro. Lui le si avvicinò di nuovo e le raccontò che aveva perso i sensi e che lui l'aveva tenuta stretta a sé sullo skateboard volante per portarla alla Shibusen in modo da poter parlare più tranquillamente. Amy si sentì avvolta dal profumo della pelle di lui e vi si abbandonò ripensando a tutti i sogni in cui lo aveva incontrato. Dopo pochi minuti lui le annunciò -Siamo arrivati. - Lei si sentì quasi rattristata da quelle parole perchè aveva passato troppo poco tempo con lui, da coscente, ma soltanto l'idea che lui l'avesse tenuta stretta a sé per tutto il viaggio la rese euforica. Quando le ruote dello skateboard atterrarono davanti alla scuola lui diete un ultima leggera spinta per poi fermarsi e scendere dal mezzo di trasporto. Fece scendere piano Amy, la mise in piedi e aspettò qualche secondo per assicurarsi che non perdesse di nuovo i sensi. Kid estrasse le due pistole dalle fondine e le lanciò in aria. Amy rimase sbalordita guardando la loro trasformazione, era come nel sogno, anche loro erano le stesse che aveva visto due notti prima. Le ragazze si avvicinarono a lei e la più alta delle sorelle le disse allegra -Ciao io sono Liz e -indicando l'altra ragazza -lei è Patty, sono sicura che diventeremo ottime amiche, ma tu come ti chiami? - e lei rispose sorridendo -Io mi chiamo Amy molto piacere.- Il ragazzo si avvicinò alle sorelle e sussurrò loro -Voglio portarla da mio padre così da scoprire un po' di più sul suo conto, voi intanto andate a casa.- Liz e Patty rivolsero a Amy un cenno di saluto e si allontanarono mentre Kid le mise un braccio attorno alla vita e sorreggendola e la condusse al portone della scuola.







Ed eccomi quaaaa!!!!
Scusate il ritardo xD
Ecco il nuovo capitolo, che ne pensate?
Fatemi sapere ;)
Baci Aly xx


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Capitolo 4
*** La soluzione dell'enigma ***


                                                                       4

                                                  La soluzione dell'enigma

 


Mentre camminavano per i corridoi della scuola Kid la teneva stretta a sé ed Amy ne era molto felice ma il pensiero che tutti i loro incontri erano stati soltanto sogni la perseguitava facendola sentire molto strana, quasi delusa. Girò la testa e puntò lo sguardo su di lui che camminava spedito quasi non vedesse l'ora di staccarsi da lei, scacciò subito quel brutto pensiero e dedicò tutta la sua attenzione sul suo accompagnatore. Aveva i soliti capelli neri come la notte, tranne le tre strisce bianche sul lato sinistro del capo, i muscoli del petto e delle braccia tirati per poterla sorreggere, sospirò e distolse lo sguardo imponendosi di ragionare sull'accaduto Non può eseere successo realmente insomma, starò sognando... Scartò quell'ipotesi pizzicandosi un braccio così continuò a ragionare Allora... se non è un sogno cosa sarà accaduto?Come posso essere finita in questo mondo? Forse è stato quel sogno ad aprire il portale... Forse è possibile che in fondo io abbia dei poteri soprannaturali... Sorrise all'idea di lei con un vestito da strega indosso e un cappello a punta in testa... Kid se ne accorse e le sussurrò in un orecchio -Che c'è, la nostra scuola ti fa sorridere? e lei ribatté -No è che... non posso credere all'idea che stia succedendo davvero tutto questo... - La risposta parve bastare al figlio del direttore della scuola e Amy ne fu lieta, non le andava di sparare ipotesi assurde, per di più al ragazzo che, da ormai sette anni, amava più di chiunque altro. Azzardò un altro sguardo verso di lui ma qualcos'altro attirò la sua attenzione; c'erano due studenti seduti a terra, avevano uno sguardo pieno d'odio rivolto a Kid e questa cosa non le piaceva affatto. Erano più o meno della stessa altezza, probabilmente frequentavano la medesima classe, uno aveva capelli a spazzola più bianchi della neve, indossava una canottiera arancione coperta da una giacca di pelle nera, le sarebbe anche piaciuto se non avesse guardato in quel modo il suo accompagnatore; l'altro era anche più carino del primo, aveva capelli scompigliati di un azzurro che le ricordava i suoi occhi, molte persone la invidiavano per il colore dell'iride ma lei non badava a certe cose, infatti non le importava ciò che pensavano gli altri di lei, le interessava soltanto ciò che pensava lei di sé stessa. Questa era una qualità molto importante per lei e che cercava anche negli altri, ma fino a quel momento non aveva avuto successo, tuttavia non voleva darsi per vinta. Indossava una maglietta nera a collo alto e senza maniche contornata al collo e in vita da dei nastri bianchi che si intonavano perfettamente con il colore dei pantaloni. D'un tratto si alzarono, si diressero verso di loro e, mantenendo quell'aria di essere superiori a chiunque altro gli si piazzarono di fronte fermando la loro avanzata; sembrava che le lanciassero occhiate incuriosite per poi tornare con lo sguardo sul ragazzo dai capelli corvini. Quello con i capelli bianchi parlò per primo dicendo -Sei tu che hai portato a termine la missione della piramide di Anubi?- e Kid rispose -Si, ma come puoi vedere in questo momento sono occupato- facendo un cenno con il capo verso di lei. I due ragazzi si voltarono a guardarla e le fecero un sorriso, lei lo ricambiò ma con aria tutt'altro che contenta; all'improvviso il ragazzo carino dai capelli turchini disse rivolgendosi di nuovo al ragazzo -Che c'è?? soltanto perché sei in compagnia di una bella ragazza credi di poter avere tutti i riflettori puntati su di te lasciandomi al buio?! Non ci pensare nemmeno, io sono più grande di un dio e l'attenzione deve essere rivolta soltanto su di me è chiaro?! - Amy arrossì per il complimento inatteso, in quel mondo, a differenza del suo tutti la guardavano con interesse. Fu riportata alla realtà dalla voce bassa e suadente del ragazzo dai capelli bianchi -Già ad essere il figlio del Sommo Shinigami si dorme tra sette guanciali eh? - allora Amy rimase sbalordita notando che Kid lo guardava implorante dicendo -Non possono essere sette! Devono essere otto perchè il sette non è simmetrico mentre l'otto è perfettamente identico sia a destra che a sinistra. Ti prego dimmi che sono otto!! -Gli sguardi attoniti dei due ragazzi le facero capire che anche loro non si aspettavano una reazione del genere; una volta ripresosi dallo shock il ragazzo più carino, che se non ricordava male si chiamava Black Star, disse -Non mi importa se sono sette o otto ciò che importa è che io devo stare al centro dell'attenzione, perciò ti sfido in un duello. - a quel punto indicò Kid ma lui rifiutò l'offerta dicendo -Mi dispiace ma ora devo accompagnare questa bella fanciulla dal Sommo Shinigami. -e si avviò per il corridoio ma Black Star lo bloccò di nuovo prendendolo per un braccio -Tu non te ne vai prima di aver visto chi vincerà e che quindi merita i riflettori puntati su di sé. Che ovviamente sarò io. -Allora Kid la guardò con rassegnazione dicendole con una voce dolcissima -Puoi aspettare ancora qualche minuto per favore? - e lei con un sorriso -Certamente non c'è problema, così avrò modo di riflettere anche io su ciò che è successo, ma non lotterete veramente spero...-dicendo questo si rivolse al ragazzo dai capelli turchini e lui ribatté con sarcasmo -Invece si dolcezza, secondo te che dovremmo fare eh, una partita a carte? - Amy gli lanciò un occhiata di ghiaccio e lui parve accorgersene perché d'un tratto si irrigidì ma lei continuò a fissarlo dicendo -Non ce n'è bisogno, non c'è bosogno di lottare per una tale sciocchezza. - Mentre parlava Amy si sentì travolgere da un'improvvisa ondata di calore ma continuò comunque a parlare fissandolo -Adesso noi andiamo dal Sommo Shinigami mentre voi tornate a lezione ok?! -Black Star come imbambolato ripeté ciò che lei aveva detto sotto gli sguardi attoniti degli altri ragazzi e quelli soddisfatti di Amy che disse girandosi verso Kid con un sorriso raggiante -Bene, adesso che siamo d'accordo possiamo anche andare no?! - e lui -Hemm...si credo di si. - poi mentre camminavano Kid le sussurrò -Come hai fatto? sembrava così convinto...- e lei rispose -A dir la verità non lo so neanche io...-

Intanto Black Star era ancora imbamolato e Soul lo fece tornare in se strattonandolo e dicendo - bhè ? che ti è preso? non eri deciso a sfidarlo? - e lui rispose -Si ma... poi non so perchè ho cambiato idea...- vide Soul pensieroso e quindi disse -Che c'è? - il ragazzo dai capelli bianchi rispose serio -Dobbiamo spoprire qualcosa di più su quella ragazza... mi ha dato l'impressione di averti abbindolato soltanto guardandoti negli occhi...secondo me nasconde qualcosa... -ma l'altro obbiettò - Ma che dici... nessuna ragazza riuscirebbe ad abbindolarmi, neanche una carina come lei, ricordati che io sono più grande di un dio. -ma l'amico pareva non esserne sicuro, tanto che aggiunse -Bhè a quanto pare lei si... dobbiamo indagare sul suo conto... infondo che ci costa?! - aveva parlato con aria tanto decisa da convincere l'amico che disse infine -Va bene.-

Una volta arrivati alla camera della morte Kid l'aveva presentata a suo padre, era come uno spettro nero con una maschera rappresentante un teschio che però non metteva paura, gli aveva raccontato tutto quello che era successo, una volta finito il racconto il Sommo Shinigami disse -Wow...hemm...una storia interessante ma ci sono alcune cose non chiare, come per esempio il fatto che sia caduta dal cielo, il fatto che ti conosceva già prima di sapere chi eri e il fatto che portasse con se quella cartellina durante la caduta...per non parlare poi di come abbia convinto Black Star a cambiare idea, la cosa si fa complicata... - poi rivolgendosi ad Amy disse - potrei vedere il contenuto della tua cartella per favore?- Ma lei a bassa voce come se parlasse da sola e a capo chino rispose -Sono soltanto dei disegni. - Oh bhè in questo caso non vedo il motivo di perquisirla. Allora signorina ha detto di chiamarsi Amy giusto? - lei annuì -Bene, e.... lei possiede poteri magici per caso?? - lei sbalordita rispose di no - Da dove viene esattamente? - lei fissando la punta della scarpe e sentendosi un po' a disagio per il fatto che le venisse dato del "lei" rispose con incertezza -Bhè ecco...i..io vengo da Londra in Gran Bretagna... -notando gli sguardi perplessi dei due interlocutori domandò -C...che c'è perchè mi guardate così?che ho detto?
-N..n..niente mia cara ma...Londra non esiste come città in Gran Bretagna..almeno che io sappia..-disse il Sommo Shinigami.
-Cosa?? Non può essere....oppure si... -il suo sguardo da attonito divenne raggiante per poi diventare pensieroso.
-Mi sa dire che giorno è?
-Oggi è il 13 ottobre 2011, per l'esattezza è giovedì.
Amy ancora pensierosa disse -Ho bisogno di pensare...-poi guardando prima Kid e poi suo padre disse infine mettendosi seduta al tavolo di fronte a lei e allungando la mano sopra la spalla attendendo che gli oggetti le venissero portati -ho bisogno degli occorrenti per disegnare.- D'un tratto senza che lei se ne accorgesse la cartellina di Educazione Artistica si aprì e ne uscirono gli oggetti che le servivano per poter disegnare; una matita, una gomma, un righello e l'album da disegno che le si adagiò piano sulla mano tesa. Lei ringraziò e si mise subito a lavoro; Kid che aveva assistito a tutta a scena era rimasto a bocca aperta e appena ebbe riacqustato la lucidità si diresse verso il tavolo al quale si era seduta Amy sbirciando da sopra la sua spalla per vedere cosa stesse disegnando. Si rese presto conto che stava facendo un ritratto, aveva disegnato già la circonferenza dal viso ed ora era immersa nei suoi pensieri disegnando i capelli.

Amy pensava ed ogni tratto che faceva le chiariva un po' di più le idee

Allora, prima ho desiderato tanto poter venire i questo mondo...poi ho fatto quello strano sogno... poi sono uscita dalla mia camera e sono precipitata in un altro mondo, guarda caso proprio quello in cui volevo andare e proprio tra le braccia del ragazzo che volevo incontrare...poi quei strani poteri... sto cominciando a pensare che il fatto che io sia qui non sia un caso... il tempo scorre come nel mio mondo soltanto che qui non sanno dell'esistenza di quest'ultimo come del resto neanche lì... e se fossi stata io la sola ad aprire il portale e poter passare da questa parte? il che spiegherebbe il potere esrecitato su Black Star... e così ritorna l'ipotesi dei poteri magici come del resto mi ha chiesto anche il Sommo Shinigami...ho capito! è stata tutta opera mia, della mia magia!

Arrivata a questa conclusione tornò al presente e sentì il respiro di Kid sulla tempia, questo la eccitò ma pensò

Questo non è il momento di fare certi pensieri! Quindi si alzò e si diresse verso il Sommo Shinigami dicendo -Dopo una lunga riflessione forse ho capito che cosa è successo...
-Ah si?!
-Si. Allora per prima cosa dovete sapere che io provengo da un altro mondo, parallelo al vostro. Nel quale esistono molte più città che in questo e sicuramente molte più persone. Nel ragionamento che ho fatto ho pensato a ciò che ho fatto prima di finire qui: ero in camera mia a Londra esattamente stamattina presto prima di andare a scuola, una scuola con materie normali non come utilizzare un arma umana tanto per chiarirci, visto che era troppo presto per alzarmi ho acceso il computer. Senza accorgermene mi sono ritrovata a sperare di venire qui senza sapere che fosse possibile mi sono sentita invadere da un grande calore e ho disegnato con un dito un cerchio nell'aria e quando aprii gli occhi al posto del cerchio che avevo tracciato c'era una spirale nera che mi ha risucchiato al suo interno. -mentre prendeva fiato il Sommo Shinigami che aveva ascoltato in silenzio sentenziò - e ti sei ritrovata in questo mondo giusto?- Con sua sorpresa vide che Amy stava scuotendo il capo.

-Sbagliato. Lo credevo anche io all'inizio ma non era così, era stato soltanto un sogno così mi sono preparata per andare a scuola e ho preso in mano la cartellina di Educazione Artistica, che avevo con me quando sono arrivata qui, ma quando ho aperto la porta della mia stanza e ho messo il piede fuori sono precipitata nel vuoto rirtovandomi infine in questo mondo e il resto della storia la conosce già. Quindi ripensando al potere esercitato su Black Star ho pensato che potessi avere dei poteri magici di cui non sapevo dell'esistenza. Il che spiegherebbe perchè sono riuscita ad arrivare qui proprio quando lo desideravo così tanto...quindi signore penso sia stata io ad aprire il portale per questo mondo, facendo quello strano sogno riesce a capire?
-Ma certo.... questo spiegherebbe tutto tranne il perchè tu desiderassi così ardentemente venire in questo mondo...me lo potresti dire per favore...si tratta di una questione importante...-
-Ecco io... Volevo incontrare suo figlio signore... -a quelle parole il figlio che era rimasto ad ascoltare in disparte disse -Ecco perchè mi hai detto di essere felice del fatto che ci fossimo incontrati ma non mi spiego il fatto che tu mi abbia detto di aver aspettato tanto tempo... questo mi sfugge...e poi perchè volevi incortrarmi io non ti conosco...
-Già è vero che non mi conosci ma io conosco te da sette anni. Ti incontro tutte le notti negli incubi che mi perseguitano. E nei miei sogni tu eri colui che mi salvava dalle creature mostruose che minacciavano la mia vita. Per questo motivo volevo incontarti realmente anche se sapevo che era impossibile.-
-Quindi tu mi conoscevi pur non conoscendomi?!
-Può sembrare strano ma è così.- disse sospirando angosciata per avergli dovuto rivelare tutta la verità.
Kid fece per avvicinarsi a lei ma qualcosa attirò la sua attenzione, il disegno che Amy aveva fatto pochi minuti prima, osservò ciò che aveva disegnato e rimase stupefatto... era un suo ritratto. Lo prese tra le mani affascinato di quanto gli somigliasse quel disegno.Lei vedendo scintillare i suoi occhi si avvicinò a lui e gli disse con voce dolce -Ti piace?- e lui rispose- E' magnifico!
-Se vuoi puoi tenerlo.
-Dici davvero mi permetteresti di tenere il disegno?
-Il disegno?!?! No!Se vuoi puoi tenere tutto l'album...
-Tutto l'album??? -chiese esterrefatto -No io non potrei mai...
-Non ti preoccupare ne ho decine e decine di album come quello nella mia cartellina...- disse con un sorriso aprendo la cartella e mostrandogliene il contenuto.
-Wow e contengono tutti miei ritratti?
-Bhè la maggior parte...alcuni contengono tutte cose che hanno attirato la mia attenzione, come monumenti, fontane... Sai io disegno tutto ciò che mi piace -disse lanciandogli uno sguardo pieno di sottintesi che lui accolse con un sorriso. Poi lei aggiunse - Aspetta te ne do un altro perche questo non va bene, i disegni sono troppo imperfetti.
-Non è vero sono bellissimi!
-No invece, guarda. -prese il righello tra le dita, girò alcune pagine fino a quando trovò il nome di Kid scritto su tutto il foglio con dei disegni tra una lettera e l'altra, lei posò il righello tra la lettera "i" e la lettera "d" dicendo -Vedi? qui è più largo di tre millimetri rispetto a quest'altra parte- disse indicando lo spazio tra le lettere. poi aggiunse -Non è perfettamente simmetrico quindi non va bene. Poi frugò nella cartellina e dopo poco ne tirò fuori un altro album da disegno lo sfogliò e per poi porgerlo al ragazzo che la guardava affascinato.
Kid era rimasto incantato da quella ragazza, oltre che dai suoi magnifici disegni, ma anche perchè avevano molte più cose in comune di quanto non avesse mai creduto possibile; ormai stava per arrendersi all'idea che non avrebbe mai trovato qualcuno in grado di capirlo a pieno, ma ora aveva trovato lei e si era ricreduto, c'era qualcuno che lo capiva e che lo avrebbe potuto rendere felice... e quella persona era di fronte a lui, se lo sentiva nel profondo dell'anima. Quando lei gli aveva offerto l'album lui aveva ringraziato per il regalo ma era rimasto di stucco per una frase che aveva pronunciato Amy... "Sai io disegno soltanto quello che mi piace..." quelle parole lo avevano colpito davvero nel profondo ma ora doveva dire qualcosa, sentiva il silenzio farsi pesante e voleva assulutamente sentire di nuovo la sua voce. DOVEVA sentirla, altrimenti sapeva che non avrebbe resistito. Guardò l'orologio, ormai le lezioni erano finite e si stava facendo tardi. Sentì Amy dire -So che soltanto il fatto che io sia qui vi crea tanti problemi ma...io non so dove passare la notte, non penso riuscirei a tornare nel mio mondo, anche perchè non lo voglio tanto come quando volevo venire qui, o almeno non tanto da riuscire ad aprire il portale...comunque se volete posso provarci... -Kid non poteva permettere che lei se ne andasse, non ora che aveva trovato qualcuno così simile a lui, doveva fermarla...in fretta. -NO!!!! - Gridò tanto forte che sia lei che suo padre si girarono a guardarlo, Amy pareva divertita, doveva aver capito che non voleva che se ne andasse..., mentre suo padre pareva allarmato dalla sua reazione, doveva giustificarsi in qualche modo... -Voglio dire ormai è tardi sarai sfinita per tutto quello che è successo oggi quindi credo che sarebbe meglio per te riposare un po'... almeno finchè non troviamo un modo più sicuro per farti tornare indietro... io sarei lieto di ospitarti e poi Liz e Patty sembrano poter diventare tue amiche vedrai ti troverai bene... sempre che tu decida di venire... - disse infine con voce imbarazzata non si era mai sentito così strano e allo stesso tempo così bene in vita sua... doveva essere l'effetto che Amy aveva su di lui, ma non grazie ai suoi poteri magici... o almeno lo sperava... D'un tratto ad interrompere il filo di suoi pensieri fu la voce del padre che diceva - Kid ha ragione... in fondo non sappiamo se qualcosa dovesse andare storto durante l'apertura del portale...e poi lui e le sorelle Tompson sarebbero felici di ospitarti... - Allora con un sorriso raggiante Amy disse -Va bene, in fondo un po' di riposo non può che farmi bene... sarò felice di restare; grazie per il vostro aiuto.-




Bentrovati/e!!!!!
che ve ne pare del nuovo capitolo??
Finalmente tutto ha un senso...
Fatemi sapere che ne pensate ;)
Baci Aly xx

 

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Capitolo 5
*** A casa di Kid ***


                                                          5
                                                 A casa di Kid

 


Una volta salutato il Sommo Shinigami Kid ed Amy si incamminarono lungo i corridoi della scuola che portavano al portone d'uscita. Quando furono in strada Kid le prese una mano nella sua e la fece fermare, Amy ne rimase sconcertata, non sapeva che pensare, se l'aveva fermata per dirgli che era innamorato perso di lei oppure per dirle che non erano destinati a stare insieme, quel pensiero la rattristò, quindi lo scacciò via e si rivolse al ragazzo dicendo -Cosa c'è?- e lui rispose -No niente, ecco io ripensavo ad una frase che hai detto, tu hai affermato che disegni soltanto ciò che ti piace e quasi tutti i tuoi album sono pieni di miei ritratti così... so che è una cosa stupida ma...... io ho creduto per un attimo di piacerti...- Lei rimase di stucco di fronte a quelle parole -Infatti è così, è sempre stato così...- disse infine abbassando lo sguardo in modo da non fargli notare che era diventata rossa. Ma lui se ne rese conto comunque, il colore roseo delle guancie di Amy gli ricaldò il cuore come neanche un fuoco avrebbe potuto fare, in quel momento si rese conto che anche lei gli piaceva, tanto da non voler che se ne andasse -So che è stato egoista da parte mia ma... speravo che accettassi di passare la notte qui a Death City... è solo che non volevo accettare l'idea che te ne andassi... -disse quasi in un sussurro. Amy gli si avvicinò, alzò una mano tremante e gliela passò su una guancia assaporando ogni istante, si avvicinò di più tirandogli su il viso con le dita fin quando non poterono guardarsi negli occhi e infine disse -Non è stato egoista, anzi è stato molto dolce da parte tua e poi... io speravo che tu mi chiedessi di restare per la notte... - Fece ancora un passo in avanti trovandosi con il corpo quasi schiacciato contro quello di lui. In quel momento Kid le strinse la vita con le braccia e la attirò a sé. Si sentì molto meno a disagio quando lei gli passò le braccia attorno al collo per avvicinare il viso al suo e premere la sua bocca su quella di lui, un'ondata di calore travolse entrambi fin quando lei non gli sussurrò sulle labbra -Ho atteso così tanto questo momento ed ora che è arrivato vorrei che durasse in eterno- lui sorrise per poi ricominciare a baciarla con tanta passione che rimase sorpreso anche lui, in quel momento non avrebbe voluto essere da nessuna altra parte se non lì con quella ragazza così straordinaria da fargli girare la testa, così dolce da fargli sentire le farfalle svolazzare nello stomaco. Ogni suo pensiero si dissolse quando lei socchiuse le labbra ed intrecciò la lingua a quella di lui... era una sensazione che non aveva mai provato prima ma che in quel momento sentì di conoscere tanto da ricambiare i baci di lei. Quando le loro bocche si staccarono erano senza respiro, continuarono a guardarsi e perdersi l'uno negli occhi dell'altra fin quando lei non affondò il viso nel petto di lui tenendosi così stretta da provocargli delle scie di fuoco lungo la schiena. Rimasero abbracciati a lungo per poi sciogliersi tenendosi però per mano fin quando non arrivarono fuori dalla casa che il ragazzo condivideva con le sue armi, prima di cominciare a salire gli scalini che portavano al portone d'ingresso Kid la strinse di nuovo forte a sé e la baciò con una dolcezza tale che Amy si sentì sciogliere, poi lui si staccò e disse - Appena entrati in questa casa non avremo più modo di stare da soli per cui vorrei approfittare di questi pochi minuti per assaporare tutta la tua dolcezza della quale non posso più fare a meno. - Quelle parole la indussero a tendere le labbra verso quelle di lui per un altro bacio che arrivò molto più dolce e delicato del precedente, e sembrava che lui volesse prolungarlo all'infinito perchè qualche minuto più tardi si trovavano ancora nella stessa situazione finchè dovettero lottare per poter respirare, allora Kid si staccò triste da lei dandole dei baci leggeri sulle labbra, lei gli carezzò il viso e lo avvicinò al suo per un ultimo lungo bacio dopo il quale, mano nella mano, salirono gli scalini per poi entrare nella casa. La loro era una casa molto accogliente, ancora con la mano in quella del ragazzo Amy si guardò attorno con uno sguardo stupefatto; soltanto l'entrata riusciva a farla sentire a proprio agio, le pareti erano di un colore tra l'arancione e il giallo c'era un tappeto con disegnati degli arabeschi neri su sfondo arancione c'era un appendi abiti nero a destra e un altro a sinistra e di fronte alla porta d'ingresso si trovava un arco che conduceva in una grande stanza, sopra all'arco c'era appesa una tavola di legno chiaro scrupolosamente lucidata con incisa una frase: "La simmetria è tutto" leggendola Amy disse -Sono d'accordo, non esiste una cosa più bella di un oggetto perfettamente simmetrico, Quando guardo qualcosa che è perfettamente identica sia a destra che a sinistra rimarrei ore a guardarla, è per questo che disegno le cose che più mi piacciono, in modo da poterle osservare tutto il tempo che voglio. -dicendo queste parole si era girata verso Kid che le aveva rivolto un sorriso pieno di tenerezza e amore, lui si sporse verso di Amy e la baciò sulle labbra; un attimo dopo apparve sulla soglia della stanza Patty che gridò a gran voce -LIIIIIIIIZ!!!KID E' TORNATOOOO!!! -poi rivolse un sorriso raggiante ad Amy, si avvicinò a lei e la prese sottobraccio costringendola a lasciare la mano di Kid e trascinandola con sé nell'altra sala ma prima di scomparire dietro la soglia Amy si girò verso il ragazzo, gli spedì un bacio e gli strizzò un occhio strappandogli un sorriso. Poco dopo apparve anche Liz che sembrava infuriata, appena entrò nella sala cominciò ad urlare dicendo -Kid!!!! Ma si può sapere dove eri finito?? ti abbiamo aspettato per tutte queste ore e cominciavamo a preoccuparci sapevamo che saresti andato a parlare con tuo padre ma non che ci avresti messo così tanto... -Dopo essersi calmata rivolse uno sguardo alle persone presenti in sala da pranzo e solo allora si accorse della ragazza che avevano conosciuto quella mattina e il suo tono si addolcì -Scusami se ho gridato ma ci stavamo cominciando a preoccupare vedendo che Kid non rientrava a casa.- Amy con un sorriso disse -Oh scusatemi voi è stata colpa mia se Kid è tornato così tardi... io ho perso tempo raccontando tutta la storia di come sono finita qui e facendo sciocche supposizioni, perdonatemi, è stata colpa mia. -Ma Kid subito dopo ribatté -Non erano soltanto sciocche supposizioni perchè ci hanno aiutato a capire ciò che è successo. -Le rivolse un sorriso gentile e poi si rivolse di nuovo a Liz -Abbiamo scoperto che... - Rivolse uno sguardo ad Amy che aveva lo sguardo perso nel vuoto e le chiese -Hai qualcosa in contrario se racconto loro tutto quello che abbiamo scoperto?? -Colta di sorpresa Amy rispose -Certo che no è solo che... vorrei raccontare io se non ti dispiace... -disse infine.
Kid si avviò verso di lei e le sedette accanto prendendo la sua mano tra le sue con tenerezza ed Amy cominciò a raccontare...

-Ecco abbiamo scoperto in primo luogo che esiste un mondo parallelo al vostro.
-Wow davvero??
-Certo. -rispose con un sorriso- ecco, questo mondo però è molto diverso dal vostro...è pieno di persone cattive, è per questo motivo che ho deciso di venire in questo.Capite??
Le ragazze ascoltavano la storia rapite e le rivolgevano molte domande sull'altro mondo a cui lei rispondeva velocemente e con sincerità. Kid la guardava affascinato dalla sua bellezza e dalla dolcezza con la quale rispondeva sorridendo alle domande postele delle due sorelle.
-Detto questo arriviamo a come ho fatto ad arrivare qui...-continuò lei raccontando loro del sogno in cui appariva la spirale nera e della caduta dal suo mondo fino a quello in cui si trovava in quel momento, infine raccontò loro dei due ragazzi che avevano incontrato per i corridoi della scuola e di come aveva convinto il ragazzo dai capelli turchini a lasciarli in pace e a tornare a lezione.Quella fu la parte che parve emozionare di più le ragazze tanto che Liz le chiese -Ma questi due ragazzi erano almeno carini?- lei imbarazzata rispose -Non l'ho notato -dicendo questo si era voltata verso Kid che le accarezzò la mano ancora tra le sue sorridendole. Le due sorelle notarono quanto amore c'era negli sguardi che si lanciavano così decisero di togliere il disturbo per lasciarli soli. Per giustificarsi Liz disse che aveva i piatti da lavare mentre Patty si allontanò dicendo che doveva preparare la stanza di Amy.Ora erano finalmente soli, avevano tutto il tempo di guardarsi negli occhi, di sussurrarsi cose tenere e di baciarsi per sprigionare tutto l'amore che si erano tenuti dentro durante quelle due ore in presenza di Liz e Patty. Per prima cosa Kid si alzò tirando in piedi anche lei poi con le mani tra le sue la condusse sul divano sul quale si sedettero per poi stringersi con tenerezza e darsi teneri baci sulle labbra, pochi minuti dopo si erano abbandonati a un bacio colmo di passione nel quale Amy si perse lasciandosi guidare dall'amore verso quel ragazzo che era talmente dolce da non poter essere vero, tuttavia tutto ciò che lei aveva sempre sognato si era avverato, quando le loro bocche si staccarono lei gli sussurrò sulle labbra -Se questo è un sogno vorrei non svegliarmi mai più...- e lui rispose dicendo -Se questo fosse soltanto un sogno non potrei sopravvivere all'idea che tutto ciò che sto provando è soltanto immaginazione -prima che lei potesse dire qualcosa lui la stava baciando di nuovo ma questa volta con dolcezza quasi non volesse rovinare una bocca tanto perfetta. Poco dopo Amy era caduta in un sonno profondo stretta a Kid che la prese in braccio e la portò nella stanza preparatale da Patty, era la stanza accanto alla sua e questo particolare lo riempì di gioia, la poggiò delicatamente sul letto, le diede un bacio sulla fronte, uscì dalla stanza e scese in sala da pranzo. Decise di sedersi sul divano per mettere ordine nei propri pensieri, bhè a dirla tutta voleva pensare soltanto a colei che gli aveva rubato il cuore e che della quale oramai non poteva più fare a meno. In quel momento qualcuno bussò alla porta, chiedendosi chi fosse a quell'ora Kid si diresse all'entrata e aprì la porta. Dietro la soglia c'erano i due ragazzi che avevano bloccato la strada a lui ed Amy quella mattina. -Ciao-disse. In risposta Soul chiese -Hai scoperto qualcosa riguardo a quella ragazza? -Lui sorpreso dalla domanda rimase tranquillo e disse-Niente di particolare ma...volete dirmi chi siete? -Black Star a quel punto urlò a tutta voce -IO SONO BLACK STAR E SONO PIU' GRANDE DI UN DIOOOO!! -Ma Kid gli mise una mano sulla bocca dicendo -Non urlare o sveglierai Liz e Patty...per non parlare di Amy...shhh parla piano per favore..-ma lui gli tolse la mano dalla bocca e continuò ad urlare -NON MI IMPORTA SE C'E' QUALCUNO CHE DORME CHIARO!? -A quel punto Liz e Patty sbucarono da dietro a Kid con indosso una camicia da notte bianca che non nascondeva le rotondità dei seni, uscirono dalla porta e si fermarrono di fronte ai due ragazzi i quali le fissavano a bocca aperta; all'improvviso le due ragazze si guardarono l'un l'altra e mollarono ciascuna una sberla in faccia ad un ragazzo facendoli cadere all'indietro così da fare un rumore infernale, Kid li guardò con compassione per poi dire con rassegnatezza -Accomodatevi...dentro potremo parlare più liberamente.- Aprì la porta e li lasciò entrare, li fece sedere sul divano mentre le due sorelle li fissavano con uno sguardo che lasciava intendere che erano furibonde per essere state svegliate dal loro sonno, nonostante Kid le invitasse a tornare a letto loro restavano lì a fissare i due sconosciuti. Ad un tratto dal corridoio sbucò anche Amy con indosso una camicia da notte simile a quelle delle sorelle Tompson, che però su di lei aveva un altro effetto avendo i capelli scuri, che disse con aria assonnata guardando Kid -Hey che succede? Ho sentito dei rumori strani così sono scesa a vedere che cosa fosse successo... -poi il suo sguardo cadde sui due ragazzi seduti sul divano e il suo tono cambiò -Che cosa ci fanno loro due qui a quest'ora??Volete fare di nuovo a botte..??- Kid la guardò con dolcezza, poi si alzò e si diresse verso di lei sorridendo -Mi dispiace che ti abbiamo svegliata ma ora puoi anche tornare a dormire, parlo io con loro non ti preoccupare - le disse baciandola, ma lei si girò di nuovo verso i due ragazzi dicendo- No grazie adesso non ho più sonno - e si mise seduta sul divano accanto a Black Star che la fissava con gli occhi sgranati, tornò in sé soltanto quando lei gli porse la mano sorridendo e gli disse -Piacere, io sono Amy. Lui le strinse la mano ma prima che potesse dire qualcosa lei gli tappò la bocca con la mano e disse sorridente -Si lo so, tu sei Black Star e sei più grande di un dio.... giusto??Ti ho sentito che lo urlavi ai quattro venti poco fa qui fuori... -Lui non fu infastidito dalla mano di lei sulla sua bocca ma quando lei la tolse disse -EEEESATTO!- lei sorridendo porse la mano anche all'altro ragazzo, lui la strinse e disse - Io mi chiamo Soul il piacere è tutto mio. Adesso vorrete sapere perchè siamo qui giusto? -lei annuì -Bhè visto come hai convinto Black Star ci chiedevamo se tu fossi una strega Amy... -il sorriso che prima aleggiava sul viso di Amy era sparito e aveva lasciato posto ad un aria triste; in quel momento si alzò e si diresse di nuovo verso il corridoio per poi salire di corsa le scale, Kid lanciò un 'occhiataccia ai ragazzi e un'occhiata d'intesa alle ragazze e salì anche lui di corsa le scale per raggiungere la sua amata in lacrime nella sua stanza, bussò per poi entrare e richiudersi la porta alle spalle. si avvicinò al letto sul quale Amy era sdraiata in lacrime e si sedette accanto a lei, la strinse tra le sue braccia forti ed Amy sprofondò il viso nel petto del ragazzo di cui era innamorata.Una volta che si fu calmata si staccò da lui senza smettere di guardarlo negli occhi gli disse- Mi dispiace di essere scappata così ma la parola che ha pronunciato quel ragazzo mi ha fatto tornare in mente un episodio spiacevole della mia infanzia- lui le accarezzò una guancia con le dita -Ti darebbe sollievo parlarne con me? -lei annuì mentre altre lacrime scendevano dagli occhi e le rigavano le guance, lui le asciugò con un dito per poi sdraiarsi accanto ad Amy che cominciò a raccontare... -Andavo alle elementari avrò avuto più o meno sette anni e mentre facevamo lezione desiderai che il mio animaletto di peluche, che portavo sempre con me mi desse una mano con le addizioni così lo guardai fisso negli occhi agitai un dito e lui si risvegliò come se non avesse fatto altro che dormire, soltanto dormire.Io ero contentissima di averlo fatto svegliare l'unica cosa è che non mi ero accorta che la mia compagna di banco aveva assistito alla scena così continuai a fare le addizioni con l'aiuto del mio nuovo amico ma una volta finite mi girai verso il posto in cui avevo poggiato il mio animaletto ma lui non c'era più, l'aveva preso la mia compagna e lo aveva portato alla maestra insieme al video fatto con il cellulare regalatole dalla madre, che lavorava in un negozio di nuove tecnologie, una volta che la maestra vide il video andò su tutte le furie mi mise in redicolo di fronte a tutti i miei compagni di classe etichettandomi come "strega" e la questione finì in tribunale con l'accusa di stregoneria, con quel video che mi inchiodava fui condannata ad un anno da passare in convento nel quale ne passai di tutti i colori, dagli esorcisti alle punizioni ad altri esorcisti, pensa che una volta un uomo arrivò a farmi dei tagli sulle braccia e sulle gambe dicendo che era il metodo giusto per esorcizzare il diavolo che si era impossessato di me.-dicendo quelle parole si strinse ancora più forte a Kid.-Allora feci finta di essere stata liberata dal demone e smisi di fare incantesimi tranne uno...quello per fare guarire le ferite dei tagli.-altre lacrime le rigarono le guance, allora fu Kid a stringerla forte a sé come per far scomparire i ricordi così dolorosi ma lei continuò a parlare. -E' per questo episodio così triste che non volevo arrendermi all'idea di possedere dei poteri magici capisci? -Kid non riuscì a parlare di fronte ad una forza tale nonostante tutta la sofferenza passata. Non riuscì a trattenersi e l'abbracciò con tutta la forza che aveva in corpo per farla sentire al sicuro e lei ricambiò l'abbraccio con dolcezza ma poi disse -Voglio tornare di sotto a parlare con quei ragazzi, per lo meno devo farlo per te che mi stai vicino che potresti essere in pericolo nel caso venissero a sapere dei miei poteri le persone sbagliate. -detto questo lo baciò con tanta passione che quasi lo spaventò ma lui ricambiò comunque il bacio per poi staccarsi e tornare al piano di sotto dove avevano lasciato le sorelle con Soul e Black Star.Quando arrivarono in salone scoprirono che i quattro stavano chicchierando tranquillamente ridendo e scherzando, quando Liz li notò disse -Sono degli allievi della Shibusen e sono molto simpatici -poi, guardando Soul fece un cenno con il capo verso Amy e Soul disse -Mi dispiace di averti offesa, perdonami.
-Non c'è bisogno che ti scusi- disse lei con un sorriso triste sedendosi di nuovo al posto di prima accanto a Black Star che chiese -hemm...ecco noi volevamo sapere se sei...bhè davvero dotata di poteri magici..- lei sospirò- si, è vero e mi dispiace di averli usati su di te è che l'idea di vedervi lottare non mi piaceva affatto. Mi perdoni??
-Certamente!- disse dandole un colpetto sulla spalla con la mano - Allora....noi saremmo curiosi di sapere un po' di più su di te...ma ascolteremo soltanto se tu vorrai dircelo... ok??
-Non c'è problema...-in seguito raccontò loro tutto quello che aveva già raccontato al Sommo Shinigami e alle sorelle Tompson e aspettò che dicessero qualcosa a riguardo ma Soul le chiese -Sei iscritta alla nostra scuola adesso?
Lei perplessa guardò Kid che fece spallucce sorridendo, lei li abbracciò entrambi dicendo loro che la mattina seguente sarebbe andata a scuola insieme a Kid, Liz e Patty loro sorrisero e si diressero alla porta dicendo che era ora di andare a dormire perchè altrimenti Maka e Tsubaki si sarebbero preoccupate non vedendoli tornare a casa li salutarono e uscirono.Una volta lontani dalla casa Soul commentò -Hai visto che belle ragazze ci sono in quella casa?? dovremmo venire a trovare più spesso Kid. -Risero insieme fino a quando non si salutarono per tornare a casa.






 

Ecco a voi il nuovo capitolo!!!
che ve ne pare??
Finalmente succede qualcosa tra Amy e Kid *-*
che fantasticiii!!! (?)
ditemi che ne pensate ;)
Baci Aly xx

 

 

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Capitolo 6
*** 6. Il primo giorno di scuola ***


                                                          6
                                         Il primo giorno di scuola


Quella notte Amy aveva insistito per dormire insieme a Kid volendo evitare degli incubi riguardanti l'episodio triste della sua infanzia; Kid aveva accettato di buon grado la proposta dicendo che non c'erano problemi. La notte era passata in fretta ed Amy non aveva avuto incubi; si era svegliata ma era ancora presto per alzarsi così si godette il corpo caldo e muscoloso del ragazzo stringendosi a lui sotto le coperte. E' tutto così terribilmente reale, non può essere un sogno, eppure è incredibile il fatto che tutto quello che avevo sognato si stia realizzando, a parte quel sogno... alzò lo sguardo sul viso rilassato di Kid ma poi lo riabbassò arrossendo per aver pensato al sogno in cui passava una notte d'amore con il ragazzo con cui in quel momento stava condividendo il letto. D'un tratto sentì il giovane Shinigami passarle dolcemente una mano sul braccio e dirle -Hai dormito bene? -e lei rispose con un sorriso -Si non ti preoccupare, scusa la domanda ma qui a che ora iniziano le lezioni? -

-Verso le otto e mezza perchè? -, lei tirò un sospiro di sollievo stringendosi forte a lui -Meno male,così posso avere più tempo da passare sola con te. -

 -Mi dispiace ma tra poco dobbiamo alzarci comunque perchè abbiamo appuntamento con Soul e Black Star.-disse con un sorriso-Ah è vero- rispose lei sorridendo -me ne ero dimenticata...in questo caso dorvremmo iniziarci a preparare.-
-Si è vero dovremmo ma...-la strinse a sé e la baciò appassionatamente muovendo le mani sulla schiena di lei, che a sua volta gli carezzava il petto con le dita- In questo momento non ne ho per niente voglia. -concluse infine dandole altri piccoli baci -Neanche io ma dobbiamo alzarci- gli diede un ultimo lungo e dolce bacio per poi alzarsi e dirigersi a alla porta, aprirla ed entrare nella sua stanza per prepararsi pochi minuti dopo riuscì ancora in camicia da notte, lui, che a sua volta si era alzato e si stava vestendo, la vide dirigersi alla stanza di Patty, entrare e chiudersi la porta alle spalle. Dopo essersi vestito Kid uscì dalla stanza e si avviò per il corridoio e, mentre passava davanti alla porta di Patty questa si aprì e ne uscì Amy con indosso un vestitino giallo canarino che le ricadeva dolce sulle cosce con un nastro azzurro in vita, aveva ai piedi delle scarpette del medesimo colore ed i capelli neri lunghi fino alla cintola raccolti in una coda che le ricadeva sulla spalla destra. Aveva un aspetto incantevole e tutto quello che Kid riuscì a dire fu -Wow! -Lei gli carezzò con le dita una guancia e gli diede un bacio sulle labbra. Scesero in cucina mano nella mano, fecero colazione e tutti e quattro uscirono di casa in direzione della Shibusen dove si erano dati appuntamento con Soul e Black Star la sera prima. Tra una risata e l'altra arrivarono a destinazione videro Soul e Black Star in compagnia di altre due ragazze che dovevano essere Maka, la maestra d'armi di Soul, e Tsubaki, l'arma di Black Star.Quando quest ultimo li vide arrivare fece loro un cenno di saluto con la mano e corse nella loro direzione, sorridendo si rivolse ad Amy, che ricambiò il sorriso, dicendo -Oggi sei ancora più incantevole di ieri...- lei lo ringraziò e in seguito gurdando le due ragazze disse -Loro sono Maka e Tsubaki vero?
-Si sono sicuro che andrete d'accordo.-Si girò in direzione degli altri tre e fece cenno loro di avvicinarsi, quando furono arrivati Amy disse rivolgendosi a Maka -Tu devi essere Maka, la maestra d'armi di Soul giusto? Piacere io sono Amy. -le porse la mano sorridendo, l'altra la strinse -Si sono io piacere. Lei invece è Tsubaki, l'arma di Blak Star. -disse facendo cenno con il capo verso l'amica che strinse a sua volta la mano di Amy. Si incamminarono in direzione del portone della scuola, Kid le teneva un braccio intorno alla vita ma come al solito fu costretto a lasciarla quando Black Star non gli disse fermandolo -E' la tua ragazza vero? -e lui fissandola -Bhè a questo punto credo di si. -Disse infine con aria sognante e si avviò con i ragazzi verso la scuola. Una volta entrati si ritrovarono sotto gli occhi di tutti i ragazzi presenti nel corridooio che fissavano la nuova ragazza imbambolati, alcuni si avvicinavano presentandosi, altri la guardavano da lontano, altri ancora per fissarla facevano cadere libri e quaderni. Quando giunsero davanti alla porta dell'aula incontrarono il dottor Franken Stein che guardò Amy perplesso per poi rivolgere uno sguardo indagatore a Kid che , una volta entrati nell'aula gli raccontò tutto ciò che avevano scoperto e che lei avrebbe partecipato alle sue lezioni. Soltanto allora il professore sorrise baciandole la mano e dicendo -Sono onorato della tua presenza mia cara ma queste sono lezioni per armi e maestri d'armi, non per maghi come te... comunque se vuoi posso cercare dei libri sulla magia che potrebbero esserti utili per riuscire a capire al meglio le tue capacità. - e lei rispose con un piccolo inchino -glie ne sarei grata signore. -Bene, per ora accomodati alla cattedra mentre io cerco i libri che potrebbero servirti, quando sarò tornato ti presenterò ai tuoi compagni. -disse lui scomparendo dietro la porta. Kid la baciò dicendole -Hai visto va tutto bene non c'era bisogno di preoccuparsi no?!- lei lo ringraziò con un bacio e si sedette alla cattedra. Guardava con timidezza e sorrideva ad ogni ragazzo che entrava, loro ricambiavano il sorriso ma la guardavano con curiosità. Quando tutti gli allievi furono entrati sulla soglia comparì anche il professore che teneva tra le mani alcuni libri che posò davanti ad Amy che lo guardò con riconoscenza, lui le porse la mano e lei la strinse alzandosi dalla sedia e girandosi verso la classe in attesa di iniziare la lezione. Il professore disse -Ragazzi, lei è Amy e studierà in questa classe. Ma non seguirà le mie lezioni, anzi studierà nell'aula accanto essendo una maga.- a quelle parole si alzò un brusio nell'aula. -Fate silenzio, nonostante non segua le vostre stesse lezioni dovrete trattarla come una normale compagna di classe ok? -intimò loro il professore. Il brusio cessò ed uno alla volta gli alunni si alzarono pronunciando il proprio nome così da presentarsi a lei, ogni volta che qualcuno parlava lei gli rivolgeva un sorriso radioso, poi preceduta dal professore entrò nella stanza accanto nella quale avrebbe dovuto studiare. Era una stanza simile a quella precedente con la differenza che era di dimenzioni minori e che al centro della sala c'era un pianoforte nero. Il professore la invitò ad entrare e disse -Era la vecchia sala musica ma ormai nessuno ha più il tempo di suonare. Non è il massimo lo so....
-E' spettacolare grazie andrà benissimo e poi adoro suonare il pianoforte... -lo interruppe lei con un sorriso
-Oh bhè allora è perfetta. Qualsiasi cosa ti serva io sono di là verrò tra poco a controllare che vada tutto bene ok?
-Ok!
Il professore lasciò la stanza e ritornò nell'aula accanto lasciando la porta aperta. Lei prese i libri e si mise seduta al primo banco, ne aprì uno e cominciò a leggere tutto ciò che c'era da sapere sulla magia, provò qualche incantesimo che andò a buon fine, era sfinita, nonostante non avesse fatto niente di faticoso, fare gli incantesimi le faceva esaurire tutte le energie così decise di fare una pausa, si sedette al pianoforte e cominciò a suonare. Le dita correvano leggere sulla tastiera e producevano un suono più che piacevole. Mentre suonava si rilassò e ritrovò le forze, quando finì la canzone qualcuno applaudì, si girò verso la porta, era Kid. Entrò nella stanza e si sedette accanto a lei, le passò una mano attorno alla vita e la strinse a sé. Le diede un bacio e poi guardò le mani di lei ancora sui tasti e disse -Suoni magnificamente. -e lei con aria soddisfatta -grazie suono il piano da ormai cinque anni. Tu sai suonare?
-No ma mi piacerebbe imparare. -Le disse lui carezzandole il viso con il dorso della mano. Lei lo guardò con amore e infine disse- Io sarei onorata di insegnarti tutto ciò che so ad una condizione- dicendolo aveva alzato l'indice puntandolo verso l'alto. Lui perplesso la guardò -Quale? -
Che tu non mi lasci mai...- con il dito che aveva alzato gli disegnò il contorno delle labbra che poi coprì con le sue abbandonandosi al piacere della sua stretta forte. Quando si staccarono lui sorrise - Non lo farei mai ora che ti ho trovata amore mio, puoi scommetterci. -la attirò di nuovo a sé per un altro bacio, poi lei sprofondò il viso nel petto di lui; erano ancora abbracciati quando il professore accompagnato da Black Star, Soul, Maka, Tsubaki e le due sorelle comparvero sulla soglia. Vedendoli così fecero per allontanarsi ma Black Star fu più veloce e disse a tutto volume -Ci dispiace disturbare ma vorremmo sapere ciò che è riuscita a fare Amy con queste tre ore di studio, oltre a contare i muscoli del petto di Kid naturalmente... -Disse con sarcasmo. Appena sentì quella voce Amy sollevò la testa e lo fissò da sopra la spalla del suo amore con uno sguardo divertito. Poi si alzò e si diresse verso di lui, sedendosi a terra di fronte al gruppetto chiuse gli occhi e si concentrò, pochi minuti dopo stava volteggiando in aria guardando divertita gli sguardi increduli dei ragazzi e quello soddisfatto del professore che la fissavano. Poi parlò -Ho imparato a levitare da terra e far levitare gli altri -dicendo questo si era concentrata su Black Star e questo aveva cominciato a sollevarsi da terra, Amy lo mise a testa in giù e si avvicinò volteggiando verso di lui - Visto a quanto pare contare i muscoli di Kid mi fa bene... -gli sussurrò con un sorriso. Poi piano lo rimise a terra e scese anche lei. Kid la raggiunse e vedendo che era pallida la sorresse con un braccio, lei lo guardò riconoscente e uscirono insieme dalla stanza lasciando solo il gruppetto di persone che li aveva disturbati poco prima. Il ragazzo dai capelli turchini era sbiancato mentre gli altri lo fissavano divertiti ad un tratto Soul disse -Bhè se non altro ha il senso dell' umorismo ahahah... e poi hai visto come è riuscita senza sforzi a sollevarti da terra?!?!- ed il professore aggiunse -Sono sicuro che diventerà molto brava e riguardo a te... così impari a prenderla in giro... la prossima volta ci penserai due volte... - disse divertito a Black Star.
Intanto Kid aveva accompagnato Amy a sedersi e le aveva portato qualcosa da bere in modo che ritrovasse le forze poi le disse -Sei stata stupefacente... hai visto che faccia ha fatto?? è stato molto divertente... - ma lei con aria triste ribadì -Pensi che ci sarà rimasto male??
-Nha! è un tipo tosto...
-Mhmmm -non pareva convinta così si alzò disse a Kid che sarebbe andata a scusarsi con lui per il brutto scherzo che gli aveva fatto e si allontanò. Fece tutto il giro della scuola fino a quando non lo trovò, era nella stessa sala in cui si trovavano prima, quella del pianoforte, lui era seduto a terra ancora bianco come il latte. Gli si avvicinò e disse -Posso sedermi accanto a te?- lui la guardò e annuì. Una volta messasi seduta si girò verso di lui e disse -Mi dispiace per prima, non dovevo farti quell'incantesimo è stato cattivo da parte mia, perdonami.- Lui la guardò e sorridendo disse -Non ti preoccupare non mi sono offeso ma non riesco a alzarmi a causa delle vertigini...
-Lascia fare a me-gli mise una mano sulla fronte, chiuse gli occhi e si concentrò, poco dopo tolse la mano e disse -Ti senti meglio ora?
-Assolutamente! -si alzò e cominciò a camminare per la stanza in modo da assicurarsi che fosse tutto a posto ma quando vide che Amy era diventata pallida si chinò su di lei e sussurrò -Mi dispiace che tu abbia perso le forze per colpa mia, non dovevo prenderti in giro prima scusa...
-Non c'è bisogno che ti scusi infondo era uno scherzo, sono io che ho esagerato.-D'un tratto Amy si irrigidì e disse -Prendimi un album da disegno svelto e una matita, corri!
-Subito- Black Star gli portò gli occorrenti per il disegno e lei con lo sguardo nel vuoto cominciò a disegnare, quando ebbe finito scrisse in fondo alla pagina una data e un ora. Appena tornò in sé guardò il disegno ed impallidì, lo mostrò anche al ragazzo che rimase a bocca aperta nel vedere cosa aveva disegnato Amy.


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Capitolo 7
*** Una scoperta sensazionale ***


                                                             7
                                          Una scoperta sensazionale

-Una sirena?!?!?!Tu sei una sirena?!?!?- Disse Black star guardandola stupefatto.Lei era pallida e rispose -Non che io sappia insomma non fino ad ora...non riesco a capire cosa sia successo, mi è apparsa quest'immaggine nella mente e questi numeri che compongono la data di oggi ed un ora precisa.
-Non ci credo...non ci credo...-balbettava lui fissandola
-Stai tranquillo non è detto che è vero insomma potrebbe essere stata solo immaginazione no?!
In quel momento entrò il professore che notando i volti pallidi chiese -Che c'è avete visto un fantasma?
-In un certo senso si-rispose Amy-Venga a dare un'occhiata ma prima è meglio se chiude la porta...-
Lui fece come gli era stato chiesto e si avvicinò a loro che gli mostrarono il disegno e gli raccontarono come era andata e lui senza dire niente cominciò a sfogliare i libri di magia per poi fermarsi su una pagina e dire -Eccolo... l'ho trovato...
-Trovato cosa se posso chiederlo?-Black Star era molto curioso così si avvicinò a lui e si chinò sul libro leggendo ciò che c'era sritto, poi rivolgendosi ad Amy che li guardava pallida più di prima disse -E' stata una visione, ciò che hai visto succederà nella data e ora che hai scritto cioè oggi alle 19.30.
Lei guardò l'orologio presente nella sala -Manca soltanto un'ora...vediamo, nel disegno mi trovo in una vasca da bagno ma c'è qualcun altro con me- guardò bene il disegno poi riguardò il ragazzo e disse -Tu sarai con me nel bagno Black Star...
-Io?!?!?! ma no, non posso entrare nel bagno con te dai... -disse imbarazzato.
-E invece lo farai chiaro???- lo guardò decisa e lui con rassegnazione disse -Ok ma accetto soltanto perchè non voglio che usi di nuovo i tuoi poteri su di me...adesso dobbiamo aspettare un'ora prima che accada quello che hai disegnato, chissà perchè proprio a quell'ora-ragionò ad alta voce. -Non lo so....forse succederà qualcosa che mi farà trasformare...-ipotizzò Amy- tutto ciò che so è che deve rimanere tra noi due questa cosa chiaro??non lo dovrà sapere nessuno Ok??
-Ma come, non lo vuoi dire a Kid??
-Glie lo dirò quando saremo sicuri di questa cosa in fondo manca soltanto un'ora no?!?!
-Ok..come vuoi...- fu interrotto da Amy che gli si buttò addosso stringendogli le braccia attorno al collo e gli disse -Grazie di aiutarmi, in questo momento ho bisogno di qualcuno di cui fidarmi...- l'abbraccio improvviso lo colse di sorpresa tanto che spalancò gli occhi ma sentendo le parole della ragazza si tranquillizzò e la strinse a sua volta dicendo con dolcezza -Non ti preoccupare vedrai che si sistemerà tutto - poi con il solito tono arrogante -adesso basta con tutte queste smancerie...-e la staccò da sé sorridendole...

Poco dopo erano usciti tutti e tre dalla stanza, il professore disse che sarebbe andato dove avevano deciso e se ne andò lasciandoli soli, giravano per i corridoi dove icontrarono Kid che aveva il viso tirato in una smorfia di preoccupazione che però quando li vide sospirò tornando sorridente e correndo verso di loro Black Star guardò con intesa Amy e le fece un cenno con la testa dicendo -Ricordati di seguire il piano ok?-, lei annuì, poi sorridendo si rivolse a Kid e disse -Come al solito avevi ragione tu...non se l'era presa per quel mio scherzo... -si avvicinò a lui e gli diede un bacio, poi lo prese per mano e si avviarono tutti e tre all'uscita. Black Star guardò l'orologio datogli dal professore, ripensò al piano, avevano deciso di rimanere soli un quarto d'ora precisa prima dell'ora tanto attesa nell'evenienza fosse successo qualcosa, il professore avrebbe chiamato Kid e lo avrebbe fatto andare da lui nell'aula scolastica dove lo avrebbe trattenuto per un po' parlandogli di cose importanti mentre loro aspettavano di vedere ciò che sarebbe successo.L'orologio segnava le 19.03, mancavano dodici minuti a quando il professore avrebbe chiamato Kid, non sapeva spiegarsi perchè ma non vedeva l'ora di rimanere solo con Amy; non gli era mai successo prima, era la prima volta che rimaneva incantato da una ragazza. Amy era bellissima, aveva lunghi capelli corvini che le scivolavano lungo le curve del suo stupendo corpo, erano luminosi e scintillanti alla luce del sole...poi aveva quegli occhi color del cielo che avevano il potere di riuscire a convincerlo grazie alla loro bellezza... ma la cosa che più gli piaceva era la sua dolcezza, anche se non lo dava a vedere quando lei e Kid si baciavano provava una strana sensazione come di invidia, di gelosia ma soprattutto di solitudine, a riportarlo alla realtà fu la voce del professore nell'alto parlante che chiedeva a Kid di raggiungerlo da solo nell'aula scolastica. Il ragazzo dai capelli corvini guardò perplesso verso di Amy che fece spallucce poi disse -Mi dispiace dover andare via amore mio... vorrei restare con te ma il professore mi deve parlare...non ho altra scelta... -la strinse a sé e la baciò con passione per poi staccarsi ed allontanarsi per i corridoi... Black Star aveva provato di nuovo quella strana senzazione pochi minuti prima quando Kid l'aveva baciata, come avrebbe voluto trovarsi lui in quella situzione.... si sorprese a pensarlo e si costrinse a tornare alla realtà. Amy, lo stava guardando, lui guardò l'orologio era l'ora stabilita, dovevano recarsi in un bagno in cui c'era una vasca da bagno così avevano deciso di andare a casa sua in modo da non essere spiati da occhi indiscreti, Amy aveva studiato un incantesimo per poter insonorizzare le stanze, lo avevano anche provato, la ragazza aveva insonorizzato l'aula di musica, il professore era andato fuori mentre lui era rimasto con lei come testimone che avesse fatto rumore, lei si era seduta al pianoforte e aveva cominciato a suonare, Black Star era rimasto incantato dalla bravura di Amy e da come le sue dita scivolassero leggere sui tasti; era stato magnifico, così aveva avuto anche del tempo per poterla guardare con attenzione ed in quel praciso momento si era reso conto di essersi innamorato di lei, non gli era mai successo prima di allora... era una sensazione indescrivibile, la voglia di restare solo con lei, di stringerla a sé, di baciarla e di toccare la sua pelle limpida... a quel pensiero ebbe un brivido di piacere. Erano per strada, si stavano incamminando verso casa sua ma all'improvviso Amy cadde a terra e non riuscì a rialzarsi quando se ne accorse il ragazzo corse da lei e la prese tra le braccia, la ragazza si stava contorcendo dal dolore, vederla così lo faceva stare male, guardò l'orologio, mancavano cinque minuti all'ora fatidica così la prese in braccio e si mise a correre verso casa, a mano a mano che si avvicinavano Amy si contorceva sempre di più fin quando arrivarono e Black Star aprì la porta del bagno e la chiuse a chiave, poggiò la ragazza nella vasca e aprì l'acqua. Non appena l'acqua toccò Amy le sue gambe scomparvero e al suo posto comparve una coda di pesce, la maglietta sparì e al suo posto comparvero due conchiglie sul seno della ragazza, lui guardò esterrefatto la scena, poi rivolse lo sguardo all'orologio che segnava le 19.30 precise. Amy smise di sentire dolore, quindi aprì gli occhi e la scena che vide la lasciò di stucco, al posto delle lunghe gambe c'era una coda di delfino color del cielo, i suoi capelli da neri erano diventati dello stesso colore degli occhi ed erano lunghi fino al pavimento e sul seno due conchiglie con sfumature bluastre, vicino a lei c'era Black Star che la guardava con gli occhi sgranati, lei gli disse -Hai visto era vero..-e scoppiò in lacrime, lui le si avicinò e la strinse forte a sé fin quando non si fu calmata. Poi la ragazza cominciò a ragionare a voce alta dicendo -come mai prima di ora non mi era mai successo di trasformarmi?? - e lui rispose - forse il fatto che tu sia qui ha fatto si che i tuoi poteri diventassero più forti facendoti trasformare. -aveva ragione -Giusto-confermò lei, poi con un sorriso dolce -Lo sai ora che sono in questa forma mi sento veramente libera, hai presente quando hai un segreto che sei costretto a tenere nascosto ma che poi dici a qualcuno... ecco io mi sento così in questo momento...- mosse la coda, la sentiva parte di lei più di quanto facesse con le sue gambe poi si rivolse al ragazzo dicendo -So che è una cosa un po' delicata ma...ecco potresti tirarmi fuori di qui per favore? -lui ridendo annuì, fece per prenderla in braccio ma lei lo fermò dicendogli -Togliti la maglietta... -lui rimase sorpreso da quelle parole ma obbedì lei gli spiegò -Ricorda che appena tocco il bagnato mi trasformo così quindi se si fosse bagnata io sarei rimasta così per un bel po'- poi si lasciò prendere in braccio, non appena fu fuori dall'acqua si rese conto di quanto era lunga la sua coda ma poi tornò alla realtà dicendo- Non so se funzionerà ma io ci provo lo stesso...- si concentrò mise le mani a pochi centimetri da corpo e pensò al calore, poco dopo un'ondata di calore si sprigionò addosso a lei asciugandola e asciugando anche le braccia di Black Star così che lei tornò normale, con i soliti capelli neri ma più che altro con le sue gambe... Quando la vide tornare normale si chiese che aspetto avrebbe avuto una volta umana...se nuda o con i vestiti di quando la aveva messa nella vasca da bagno. Con sua sorpresa scoprì che era vestita ma non si decise a metterla giù, voleva tenerla tra le braccia ancora un po' ma lei gli sussurrò in un orecchio -Mi puoi mettere giù adesso grazie. - lui con rassegnazione la mise a terra ma lei subito perse l'equilibrio così che lui la prese al volo e la strinse a sé sussurrandole -Tutto a posto??Dimmi di si non sopporto l'idea di vederti di nuovo contorcerti dal dolore. - Lei lo guardò con una dolcezza tale da farlo sciogliere, poi disse -Sto bene... e tu sei così dolce... se continui così rischio di innamorarmi di te...-concluse con aria sarcastica. Lui la accompagnò fuori dal bagno e la fece sedere in cucina portandole una tazza di tè fumante poi tornò in bagno dove liberò la vasca dall'acqua e si rinfilò la maglietta. Quando tornò di là Amy aveva finito il tè ed ora stava seduta comoda sul divano ad occhi chiusi, lui si avvicinò per verificare se fosse sveglia, le toccò il braccio ma lei non aprì gli occhi così lui la prese in braccio e la portò nel suo letto, le rimboccò le coperte e, dopo averle accarezzato il viso con dolcezza si allontanò ma prima che potesse uscire lei disse -Black Star, mi prometti che quando mi sveglierò tu sarai qui con me? -

-Ma certo - le rispose lui con un sorriso ed uscì. Non appena fu fuori si lasciò cadere sul divano ripensando a ciò che aveva detto Amy poco prima "potrei anche innamorarmi di te " sapeva che stava scherzando, ma come avrebbe voluto che accadesse sul serio. Poi cadde anche lui in un sonno profondo.

Ed ecco il settimo capitolooooo!! :)

che ve ne pare? Vi starete chiedendo "Ma chi diavolo è sta tizia?"

si scoprono sempre cose nuove.....

Fatemi sapere che ne pensate ;)

Baci Aly xx

 

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Capitolo 8
*** AVVISO ***


Scusate tanto, ma per ora mi vedo costretta a fermare la storia. Sono in Finlandia da due mesi ed è troppo complicato aggiornare da qui perché i capitoli sono sul mio computer mentre qui utilizzo quello della famiglia che mi ospita...... Quindi per ora continuerò ad aggiornare soltanto "I finally find you" perché scrivo i capitoli a mano a mano che li metto sul sito. In caso interessasse a qualcuno riprenderò a postare capitoli dopo il 2 di novembre che torno a casa. Scusate per quest'interruzione, ci vediamo tra circa un mese :) Baci Aly xx

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Capitolo 9
*** La situazione si ribalta ***


8
La situazione si ribalta

Kid si trovava ancora nell'aula scolastica con il professore, ormai era piu di mezz'ora che parlavano e lui voleva disperatamente tornare da Amy, voleva stringerla tra le braccia e baciarla, questo pensiero gli fece correre un'ondata di calore per tutto il corpo e, lungo la schiena un brivido di piacere. A farlo tornare alla realtà fu una cosa detta dal professore -Tu non lo sai ma lei diventerà talmente potente da poter distruggere il Kishin.Se continuerà a studiare le arti magiche ci darà un aiuto enorme, tu non devi assolutamente unirti a lei sono stato chiaro?!?- Quelle parole lo scossero nel profondo, che cosa vogliono dire le parole "non dovrai assolutamente unirti a lei"!!??Non vorrà dire... -Professore che cosa vuole dire con questo?? 
-Esattamente ciò che ho detto, non devi unirti a lei, alrimenti lei morirà e per noi sarà la fine sono stato abbastanza chiaro?!?!Non devi in alcun caso capito???
-Ma professore io la amo e lei ama me non posso impedirlo...
-E invece devi...Lo so non è una cosa semplice quando si ama una persona ma sei costretto, e adesso ti spiego anche il perchè...congiungendoti con lei le vostre anime verranno a contatto e lei è una strega speciale...non è come le altre, lei è una....lei è una....no deve dirtelo lei...corri adesso vai da lei, si trova a casa di Black Star devi parlarle assolutamente hai capito bene??? adesso sbrigati...vai piu veloce che puoi raggiungila e dille da parte mia una cosa "puoi cominciare a cantare" devi riferirle queste precise parole ok?? ora vai!!
-Ok vado..
Si catapultò fuori dall'aula e con il suo skateboard schizzò più veloce della luce in direzione della casa di Black Star nel frattempo pensava a ciò che aveva detto il professore "non è come le altre...lei è una....lei è una...." lei è una....cosa??? Doveva correre da lei e riferirle il messaggio del professore così forse avrebbe potuto spiegargli che cosa stava succedendo...Arrivò a destinazione scese al volo dallo skateboard si diresse all'entrata della casa.Entrò nell'abitazione e trovò Black Star addormentato sul divano, andò da lui lo strattonò vielentemente finchè non si fu svegliato per poi chiedere -Dov'è lei?dov'è lei? -e l'altro -Nella mia stanza, sta dormendo. Aspetta non puoi entrare lì così- senza starlo a sentire si catapultò nella stanza e la vide, dormiva beatamente, per un attimo rimase a fissarla poi gli tornarono in mente le parole del professore e si diresse di corsa verso il letto. La prese per le spalle e la strattonò sveglandola di soprassalto, lei lo guardò spaventata ma lui la strinse a sé facendole dimenticare tutto quello che era successo, dopodichè lui pronunciò le parole dettegli dall'uomo- Puoi cominciare a cantare. -Il corpo di lei si irrigidì di colpo, come se fosse morta, Black Star che aveva assistito alla scena si avvicinò e gli urlò contro -CHE COSA HAI FATTOOOO!!!??!
Amy si sentiva come addormentata, stava sognando di trovarsi nell'oceano, aveva la coda di pesce che tanto le piaceva e si sentiva felice, d'un tratto però qualcosa disturbò la sua nuotata, una nera massa informe si avvicinava sempre di più a lei terrorizzandola.Prima che la raggiungesse doveva fare qualcosa...cercò di pensare ma in quel momento di terrore non le veniva in mente niente all'improvviso sentì risuonare nella testa le parole "Puoi cominciare a cantare". A quel punte tutto le fu chiaro chiuse gli occhi e quando li riaprì sapeva ciò che doveva fare. 
Il corpo della ragazza tremò per poi cadere esanime sul letto, Kid e Black Star si catapultarono su di lei e il ragazzo dai capelli neri la prese tra le braccia ma poco dopo il corpo di lei fu circondato da un'area bianca che la sollevò in alto nella stanza, tornò nelle sue sembianze originarie, quelle della sirena dai capelli azzurri, ad un tratto i suoi occhi si aprirono e cominciò a cantare -L'arcobaleno è la mia scia che navigo in cerca di quella montagna, le luci all'alba, melodia, mi portano indietro ad un tempo passato, colori immersi nella scia dell'arcobaleno, il vento mi sospinge via raggiungo le onde dei sette mari, gli uccelli che volano alti nel cielo d'oriente, la rotta è sicura quell'isola cela un tesoro. All'alba io vedrò le sette terre che il destino vuole farmi trovare davvero, oh dolce melodia sprigioni vita e mi fai cantare forte un messaggio d'amore, per sempre tu sarai, in fondo all'anima così che neanche il tempo ci può separare, oh dolce melodia sprigioni vita e mi fai cantare forte un messaggio d'amore.- piano piano riscese a terra sotto gli sguardi increduli dei suoi amici. Lei fissò lo sguardo negli occhi di Kid e disse -Mi dispiace di averti nascosto la mia forma ma ne avevo persi i ricordi, soltanto quelle tue parole li hanno fatti tornare. -si avvicinò a lui e gli accarezzò il viso, lui la prese tra le braccia e la strinse forte a sé.
-Non ti turba il fatto che io sia una sirena?
-Perchè dovrebbe??Io ti amo comunque per quello che sei, non importa sotto che forma...ti amerei anche se tu fossi un rospo...-disse sorridendole con dolcezza.Lei chiuse gli occhi e si abbandonò a quel caldo abbraccio, poi si allontanò dal suo petto e lo guardò negli occhi, d'un tratto si sentì preoccupata, frustata e turbata. Amy sapeva che cosa significava... essendo ritornata una sirena erano tornati anche i suoi poteri, quello di poter cantare e sprigionare energia positiva e quello che proprio in quel momento stava utilizzando... Riusciva a leggere l'animo delle persone, riusciva a sentire ciò che sentivano gli altri soltanto guardandoli negli occhi. In quel momento stava sentendo tutto quello che sentiva Kid. Con un sorriso si rivolse a Black Star, gli fece un cenno con la mano per farlo avvicinare e lo abbracciò forte, sentire quel calore avvolgerla le diede un senso di tranquillità, poi lo guardò negli occhi e lesse tutto ciò che provava... Dolore, tanto dolore, ma anche amore... il suo potere le permetteva di sentire le emozioni ma non il perchè quindi non riusciva a capire il perchè di tanta sofferenza. Lo abbracciò ancora più forte per poi dire -Hai visto?!?! E noi che ci preoccupavamo di quale sarebbe stata la sua reazione...Dopotutto è stata simile alla tua...no?!?! -lui annuì con un sorriso che tradiva ciò che stava provando. Black Star si stava godendo quei pochi istanti abbracciato a lei quando qualcuno lo strattonò...era Kid che diceva con aria turbata -Tu lo sapevi già?? -e rivolgendosi alla ragazza -Tu lo hai detto prima a lui per poi dirlo a me?? Che c'è non ti fidavi per caso? -non le diede il tempo di rispondere -Non mi ami più non è così...?? Il fatto di essere una sirena e una strega ti fa sentire superiore?? bhè se le cose stanno così allora io mi dichiaro fuori...tra noi è finita...- lanciò un'occhiataccia all'altro ragazzo e poi corse fuori. Amy scoppiò in lacrime e si strinse ancora più forte a Black Star che la guardava visibilmente preoccupato per la reazione di Kid...e che poi riuscì a dire -M..mi dispiace - e lei ancora stretta al suo petto sussurrò tra le lacrime - Non c'è niente di cui tu debba scusarti, avrei dovuto sapere che non tutto è come ce lo immaginiamo. -ma lui ribattè -Ok ma se io non ti avessi presa in giro tu non saresti venuta a scusarti, io non avrei visto la tua visione e questo non sarebbe accaduto... come al solito è colpa mia e della mia stupidità... -a quel punto la ragazza alzò il viso, gli carezzò una guangia con le dita e con una voce dolcissima che gli fece battere forte il cuore disse -Non devi prenderti tutta la colpa in fondo sono stata io a voler venire in questo mondo per conoscere Kid...non potevo tranquillamente trovarmi un ragazzo nel mio mondo invece di venire qui a rovinare questo?!?!Mi sarei accontentata, dopotutto non sono un gran ché, sono una frana a scuola, non ho amici...non potevo pretendere di venire qui e trovare l'amore della mia vita che mi accettasse per quello che sono no?!?! Era troppo bello per essere vero...infatti poi si è rivelato essere egoista e opportunista, è stato un fallimento, proprio come me... - Black Star le mise un dito sulla bocca per farla smettere di parlare e disse- Tu non sei un fallimento chiaro?!!? Tu sei una ragazza bellissima, sono sicuro che sei incompresa e per il fatto degli amici...nessuno ti conosce per quello che realmente sei. - a quelle parole lei scoppiò in lacrime e tornò a farsi circondare dalle braccia forti di lui che la tenevano stretta. Rimasero così ancora per un po', fin quando lei si staccò dicendo -Scusami se ti sto annoiando con le mie paranoie e i miei problemi, sono sicura che non ti interessa, dopotutto sei più grande di un dio... -ma lui la riportò vicino a sé con le braccia e sprofondò il viso nei capelli azzurri di lei assaporandone la fragranza, poi disse -Adesso vorrai sicuramente tornare a casa...se vuoi ti accompagno io...ti staranno aspettando per mangiare... -lei alzò la testa di scatto -No ti prego non voglio tornare a casa di Kid, non voglio che si infuri di nuovo con me, non voglio dargli la soddisfazione di richiamarmi "strega" a suo piacimento -poi con sguardo implorante -so che sono un peso qui ma ti prego di non mandarmi via... Farò tutto ciò che vorrai, cucinare, lavare, stirare, se vuoi farò i tuoi compiti, ma non farmi andare via...ti prego...- Quelle parole scossero Black Star nel profondo ma poi riuscì a dire con un sorriso -Non ci devi neanche pensare è chiaro?? Puoi restare quanto vuoi qui senza fare niente di tutto quello che hai detto e poi ci tenevo a dirti che non sei un peso, anzi sei la benvenuta...fai come se fossi a casa tua... però ti sarei grado se ci aiutassi nei lavori domestici... la povera Tsubaki è costretta a pulire tutto oltre che occuparsi del cibo e della scuola... è sfinita... Se a te va bene dormirai in camera mia... -lei a quel puntò domandò -E tu..tu dove dormirai?? -
-Io dormirò sul divano del salotto - rispose lui strizzandole l'occhio.
-So che ti sto chiedendo tanto... anche troppo direi ma ti ringrazio di tutto. -disse lei dandogli un bacio sulla guancia e abbracciandolo ancora una volta. D'un tratto sentirono qualcuno entrare nella casa ed Amy si ritrasformò in umana dicendo al ragazzo -Ti dispiace se la mia identità rimanesse tra noi per ora..?? Non voglio creare altri problemi...
-Non c'è problema... - rispose lui alzandosi dal letto e dirigendosi alla porta per vedere chi fosse. Era Tsubaki, lui in poche parole spiegò lei la situazione dicendole che aveva litigato con Kid e che non sapeva dova altro andare per ricevere aiuto. E le disse anche che si era offerta per aiutarli nelle pulizie; a quel punto Tsubaki entrò in camera del ragazzo dove si trovava ancora Amy e le disse con un sorriso -Sei la benvenuta! Spero che stare con noi ti rallegrerà e spero che tu e Kid farete presto pace... -poi sedendosi sul letto -Sai è un tipo un po' complicato, è da capire... -concluse infine. Quando si sedettero per la cena Amy era pensierosa ed aveva un'aria cupa, pensava a ciò che era successo con Kid e più ci pensava più si rendeva conto che non era affatto come se lo era immaginato nei suoi sogni, che erano soltanto speranze di incontrare un ragazzo così... dopo cena parlarono un po' per poi avviarsi alle camere da letto, Tsubaki fu la prima a ritirarsi dicendo che durante quella giornata si era stancata parecchio e li lasciò soli. Loro continuarono a camminare per il corridoio finchè non arrivarono alla stanza di Black Star, lui le aprì la porta e la seguì all'interno della camera dicendole -Per qualsiasi occorrenza io sono in salone ok??- fece per uscire ma lei lo bloccò prendendogli la mano e procurando dentro di lui un incendio, lui si girò a guardarla e lei con gli occhi che fissavano terra - Ti ho già chiesto tanto, lo so ma.... ti vorrei chiedere un ultimo favore... -lo guardò negli occhi e lui la fissò come per indurla a continuare ciò che stava dicendo, quando lei riprese a parlare la sua voce era bassa -So che è una cosa imbarazzante ma io vorrei chiederti di rimanere qui con me... ma se per te è un problema non fa niente... -non azzardava a guardarlo negli occhi, non ne aveva il coraggio però non si decideva a lasciare la sua mano. Lui era diventato tutto rosso ma alla fine riuscì a dire -Va bene, non c'è problema. -La sola idea di dividere il letto con quella creatura stupenda che riusciva a suscitare in lui emozioni mai provate lo eccitava e allo stesso tempo lo spaventava, non voleva che lei sapesse del suo amore, lo avrebbe di sicuro preso per un segnale di debolezza, non poteva permettere che lo scoprisse, quindi decise di mantenere una certa distanza da lei. Si girò per permettere ad Amy di indossare la camicia da notte offertale da Tsubaki e poi si infilò con lei sotto le coperte dopo aver chiuso la porta. Cercò di allontanarsi da lei ma Amy si strinse a lui e poggiò la testa sul suo petto nudo. La pressione della mano di lei sul petto gli provocò un brivido di piacere lungo la schiena, lui le accarezzò il braccio con la mano e si lasciò guidare dalla stanchezza in un sonno profondo; si ritrovò su un letto con Amy come quando si era addormentato, solo che questa volta lei muoveva le mani sul suo corpo, sul viso, sul petto, sulla schiena, sul ventre... il suo tocco tracciava scie di fuoco sulla sua pelle che gli procuravano un piacere immenso, poi lei si mise seduta su di lui e gli tracciò una linea di baci sul collo e sulle spalle. Piano piano risalì fino ad arrivare sulle labbra. Lo baciò con passione lasciandolo senza respiro, senza pensarci lui si portò su di lei e la baciò furiosamente facendole emettere dei sospiri di piacere, in seguito si spogliò del tutto e spogliò anche lei per poi riportare il suo peso sul corpo della ragazza. Lei si strinse di più a Black Star facendo aderire il proprio corpo a quello di lui, in quel momento si svegliò di soprassalto, era di nuovo nella sua camera, Amy dormiva tenendo la testa sul suo petto. Respirò profondamente per ritrovare compostezza e far rallentare il battito cardiaco, era stato un sogno che lo aveva scosso, il solo pensiero del corpo di lei sul suo lo eccitava. Black Star la guardò dormire, era magnifica, la pelle che riluceva alla luce della luna, i lunghi capelli che ricadevano sulle spalle e sul seno, la camicia da notte non nascondeva le curve del suo corpo; in quel momento gli venne voglia di accerezzare la sua pelle e di baciarla proprio come nel sogno, ma sapeva di dover rinunciare a questo desiderio... con uno sforzo enorme si costrinse a distogliere lo sguardo dal suo stupendo corpo e guardò fuori dalla finestra. Il cielo era ricoperto di stelle che brillavano, le guardò con più attenzione un gruppo di queste formavano i contorni di un viso, quello della ragazza che ora dormiva nel suo letto, quella ragazza che aveva sognato. La ragazza che amava. 

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Capitolo 10
*** Le riflessioni di Kid ***


9
Le riflessioni di Kid


Kid era furibondo, stava ripensando a quel pomeriggio, a casa di Black Star dove aveva scoperto che Amy in verità era una sirena. Era salito sullo skateboard ed era partito, aveva bisogno di chiarirsi le idee così decise di farsi un giro in città. Come aveva potuto dirlo prima a quel ragazzo rude e presuntuoso, invece che al suo ragazzo, quel ragazzo che la amava più di sé stesso?? pensandoci bene non si era comportato come tale, la aveva lasciata da sola dopo averla chiamata con quell'appellativo che odiava, la aveva chiamata "strega" dopo che lei gli aveva raccontato di quel fatto spiacevole in cui veniva maltrattata per i suoi poteri e in cui veniva trattata come se fosse "diversa"; si era comportato come uno stupido, avrebbe voluto tornare indietro ma pensò che forse in quel momento lei fosse molto arrabbiata e che probabilmente avrebbero litigato di nuovo, così proseguì per la sua strada. Presto arrivò a casa sua, planò dolcemente fino a che non atterrò, scese dal mezzo di trasporto ed entrò. Non appena varcata la soglia alzò la visuale verso la tavola di legno posta al di sopra della porta e, ricordando ciò che Amy aveva detto quando la aveva vista si rattristò e abbassò lo sguardo vergognandosi di sé stesso; attraversò il salone e, quando fece per salire le scale diretto alla sua camera un grido di Liz lo costrinse a fermare la sua avanzata -Kid!!! la cena è pronta!!! ho preparato il tuo piatto preferito!! dai corri o si fredderà!!! -un sorrisò sbucò sul suo volto, quelle due ragazze riuscivano a fargli tornare la serenità anche nelle giornate peggiori, ma quella volta si sentiva troppo male per essere sollevato da loro così si affacciò in cucina e disse -Mi dispiace ragazze ma questa sera non ho fame, scusate se vi ho fatto cucinare tutto questo per niente, se non vi dispiace adesso vado a letto, mi sento molto stanco....- detto ciò lasciò la stanza e si diresse di nuovo alle scale, raggiunse la porta della sua camera, fece per aprirla ma poi si voltò verso la camera adiacente, era la camera di Amy, aprì la porta di quest'ultima, entrò e se la richiuse alle spalle. Non appena fu all'interno si avvicinò al letto vi passò una mano per poi mettervisi sdraiato, c'era ancora il suo profumo, lo assaporò e un'immagine si fece spazio nella sua mente, immaginò Amy lì vicino a lui che lo abbracciava e che si scusava per ciò che era successo poco prima. Delle lacrime rigarono il viso di Kid che, abbandonandosi a quel profumo, sprofondò in un sonno profondo. Kid si guardò intorno, era in un lungo corridoio, alla fine di questo c'era una porta aperta dalla quale filtrava una forte luce che si riversava nel corridoio illuminandolo a giorno. Il giovane shinigami allora si incamminò lungo la strada per varcarla, poco dopo si ritrovò tanto vicino da poter udire delle voci oltre la soglia, una era quella di Amy, la avrebbe riconosciuta tra mille, era una voce cristallina alla quale ormai non poteva più rinunciare, in quel caso però la ragazza chiedeva aiuto, gridava chiedendo di essere salvata dall'oscurità che la attanagliava; Kid oltrepassò la porta e si ritrovò su una lunga scala, si voltò ma la porta da cui era entrato era scomparsa, lasciando il posto a tanti scalini, così riportò l'attenzione alla ragazza che era avvolta in una nube di oscurità e che continuava a salire gli scalini, più lui si avvicinava, più l'oscurità attorno ad Amy aumentava, così Kid decise di rimanere indietro, di lasciarla andare avanti per poi raggiungerla. In cima alla scalinata c'era un'altra porta illuminata, ma questa volta c'era la sagoma del corpo di un uomo al suo interno, avvicinandosi lo shinigami capì di chi si trattava, era Black Star, il ragazzo dai capelli turchini che si credeva più grande di un dio; Amy si avvicinava sempre di più a quel ragazzo, così Kid si mise a correre in modo da poterla raggiungere e chiederle scusa per ciò che era successo. Si rese ben presto conto però che più correva e più la distanza aumentava, alla fine la ragazza giunse di fronte alla porta, abbracciò Black Star e insieme a lui varcò la soglia scomaparendo alla vista di Kid. Il ragazzo tentò di chiamarla ma fu tutto inutile, ormai la aveva persa.... , Kid si svegliò di soprassalto, e capendo che era stato soltanto un incubo tirò un sospiro di sollievo; purtoppo però non poteva cambiare ciò che era successo il giorno prima così decise di scusarsi con Amy per tutte le stupidaggini che aveva detto. Così si alzò, si vestì ed uscì dalla stanza; si diresse al piano inferiore, entrò in cucina dove trovò Liz e Patty ad aspettarlo per fare colazione, ad un tratto Liz gli disse con aria preoccupata -Kid, stavo ripensando a ieri sera e all'improvviso mi è venuta in mente una cosa...... ieri, quando sei tornato a casa Amy non era con te....... come mai??è successo qualcosa?? - e lui con vergogna -Il fatto è che mi sono comportato come uno stupido...... l'ho chiamata "strega" e ho detto un sacco di altre cose cattive, tra queste ho detto anche che tra noi era finita, così lei, giustamente, è rimasta a dormire a casa di Tsubaki.... -non poteva raccontare loro la verità, dopotutto se Amy lo aveva detto soltanto a Black Star e a lui un motivo c'era; forse non voleva che tutti lo sapessero, e poi non aveva detto una bugia, aveva soltanto sorvolato su alcuni avvenimenti.... Liz era diventata rossa come un peperone, si avvicinò a lui e gli diede uno schiaffo su una guancia urlando -Ma come ti sei permesso brutto stupido..... lo sai meglio di me che quando la chiamano con quell'appellativo soffre molto e poi "tra noi è finita" ma fammi il piacere....... non puoi stare neanche cinque minuti senza di lei.... credi che non me ne sia accorta?? tu senza di lei non vivi......quando lei non c'è non sei lo stesso Kid.... io rivoglio il mio amico chiaro?!?!!? quindi tu, una volta a scuola vai da lei e ti scusi..... mettiti in ginocchio e scongiurala fai come vuoi ma io non ho intenzione di sopportare oltre questo fantasma sotto le sembianze di Kid.......- il ragazzo era rimasto di stucco di fronte a quella reazione, dopotutto avrebbe dovuto aspettarselo da Liz, lei era sempre dolce e premurosa ma quando faceva qualcosa di sbagliato non perdeva l'occasione di sgridarlo, neanche fosse su madre..... , ma in fondo aveva ragione, si era comportato come un cretino, ora doveva rimediare, avrebbe trovato il modo di farsi perdonare ad ogni costo..... così annuì con decisione e insieme alle sue armi si precipitò fuori dalla casa in direzione della shibusen.

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Capitolo 11
*** Giù la maschera ***


9
Giù la maschera

Quando Amy si svegliò il sole non era ancora sorto, si guardò attorno, era nella stanza di Black Star e lui giaceva lì accanto e la stava fissando. Lei gli rivolse un sorriso e disse -Buongiorno - 
-Buongiorno- rispose lui ricambiando il sorriso -Dormito bene??? - 
-Assolutamente si... -Disse lei riappoggiando la testa sul petto di lui -E tu?
-Anche io...- rispose il ragazzo dandole un bacio sulla testa. Lei tirò su il capo fino a quando i suoi occhi azzurri incontrarono quelli nocciola di Black Star. Vi lesse ancora dolore, anche se minore del giorno prima, e vergogna. Poi disse -Sai ho scoperto di avere un nuovo potere, quello di guardare negli occhi una persona e sapere ciò che essa sta provando.- Lui sbiancò ma trovò le forze di sussurrare -E nei miei che leggi? - la ragazza rispose - Riesco a vedere tanta sofferenza e vergogna, ma anche tanto amore. Il mio potere mi consente soltanto di vedere ciò che gli altri provano, non perchè o per chi. -a quelle parole lui si rilassò e tornò alla sua normale carnagione abbronzata. Ad un tratto la ragazza avvicinò il volto al suo, poggiò la fronte a quella del ragazzo e chiuse gli occhi, lui smise di respirare sentendo il respiro di lei sulla pelle pensò al sogno che aveva fatto quella notte e al solo pensiero arrossì. D'un tratto la ragazza aprì gli occhi e lo guardò con la fronte ancora appoggiata alla sua e disse -Non so se te lo abbiano già detto ma....sei molto carino e mi sento bene quando sono con te, mi sento spensierata e senza problemi. Grazie di regalarmi momenti tanto magici. - dopo aver finito di parlare sul suo viso apparve un sorriso -Adesso il dolore è diminuito. - allontanò la fronte da quella del ragazzo e si mise seduta sul letto con le ginocchia al petto sulle quali appoggiò la testa. Black Star si avvicinò e con voce dolce le sussurrò -Grazie ma mi rendo conto che sei l'unica a pensarlo in questo mondo.- Lei si girò a guardarlo e notò che era molto affascinante, così si avvicinò a lui e posò le labbra sulle sue per poi staccarsi e abbracciarlo. Il ragazzo rimase con gli occhi spalancati per quello che era successo... lei lo aveva baciato, lo aveva baciato sul serio, quello non era un sogno, o si? No, no non era un sogno, lo aveva baciato realmente. Poco dopo erano ancora abbracciati tanto che lui cominciò a pensare che fosse davvero un sogno, ma poi lei sollevò il capo e disse -Credo sia ora di alzarci. E, un'altra cosa... riguardo quello che è successo poco fa... mi dispiace mi sono lasciata trasportare...scusa. - 
-Non devi preoccuparti, mi...mi ha fatto piacere...- sussurrò lui. - Ti prego non prenderlo come un segnale di debolezza ma devo dirti una cosa importante... io...ehm... cioè tu...- in quel momento entrò Tsubaki con aria sconvolta che li fissava a bocca aperta vedendoli abbracciati nello stesso letto, loro la guardarono e poi si guardarono a vicenda. Più veloci della luce i due si staccarono e Black Star si catapultò fuori dal letto andando verso la ragazza sulla soglia che aveva ancora la bocca spalancata, lui cercò di scusarsi dicendo -Non è come può sembrare... noi non...non è come sembra.-Lei lo guardò sorridendo e disse- Non importa, ero solo in pensiero per te, sono venuta in salone e non ti ho visto e mi sono preoccupata tutto qua. -sorridendo ancora uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle. Appena fu uscita i due ragazzi scoppiarono a ridere per ciò che l'amica aveva pensato ma poi smisero e lui si avvicinò ad Amy, si mise seduto accanto a lei e la strinse a sé. Lei lo guardò pensierosa ma quando lui la baciò la ragazza si abbandonò al piacere di quel bacio così dolce e delicato, non avrebbe mai pensato che uno come Black Star baciasse così... lui continuò a baciarla fin quando lei non gli passò le braccia attorno al collo e lo strinse a sé sdraiandosi sul letto e portandolo su di lei, a quel punto lei ricominciò a baciarlo, questa volta con tanta passione che lo lasciò senza fiato, quel bacio gli riportò alla mente il sogno e pensò che forse non era tanto lontano dalla realtà. Si abbandonò al bacio finchè lei non portò il peso sul suo corpo e si sedette su di lui. In quel momento disse con tristezza -Amy adesso non possiamo, dobbiamo alzarci per andare alla Shibusen, mi dispiace anche io avrei voluto stare con te ma adesso dobbiamo vestirci...- lei con il viso tirato in una smorfia di tristezza lo baciò ancora e ancora per poi alzarsi ed andare a vestirsi, si tolse la camcia da notte, era in biancheria intima quando il ragazzo arrivò alle sue spalle abbracciandola e stringendola a sé -Sei così bella.... non so se riuscirò a resisterti a lungo- le sussurrò in un orecchio, lei rise ma la sua risata si trasformò presto in un sospiro di piacere quando lui le tracciò un scia di baci dal collo, alle spalle, fino alle rotondità dei seni dove si fermò dicendo -Non posso andare avanti altrimenti non riuscirò più a fermarmi...- lei si girò e lo baciò con delicatezza sussurrandogli -Sei sicuro di volerlo fare davvero?? Voglio dire, non è una cosa da prendere alla leggera il fatto di essere innamorati capisci...??- lui la baciò e disse -Sono sicuro di amarti più di chiunque altro al mondo....- a quel punto lei lo abbracciò -In questo caso non devi preoccuparti avremo tempo per questo stanotte... -lui la guardò sorridendo ma lei era d'un tratto diventata triste -Che c'è? Se non vuoi farlo non fa niente...non sei obbligata a farlo...- cercò di tranquillizzarla lui - Non è per questo è che... se noi ci uniremo le nostre anime si toccheranno ed io, essendo una sirena morirei nel caso non fossero fatte per stare insieme... -lui era sbiancato di nuovo ma questa volta non dava segni di riprendersi finchè non disse -Vuoi dire che tu adesso avresti rischiato di morire, nel caso avessimo continuato??- E la sirena -Ecco....si. -Dicendolo si era avvicinata a lui e lo aveva baciato.-Come facciamo a sapere se lo sono o no? C'è un modo per capirlo? -chiese lui e lei - Bhè ecco credo di si... adesso dobbiamo andare, controllerò nei libri del professore.- Detto questo si vestirono ed uscirono dalla camera. In cucina trovarono Tsubaki intenta a preparare la colazione, quando si accorse di loro sorrise e glie ne portò una porzione a testa. Quando furono usciti il ragazzo prese la mano di Amy che si girò verso di lui sorridendo. Lungo la strada incontrarono Kid e le due armi che vedendoli mano nella mano accellerarono il passo e presto sparirono alla vista, poco dopo arrivarono anche Maka e Soul che li guardarono a bocca aperta ma non appena Amy ebbe raccontato loro ciò che era successo, la storia che avevano raccontato anche a Tsubaki, gli sorrisero e insieme si avviarono lungo la strada che portava alla Shibusen. Lungo il percorso Amy cercò di ricordare come si facesse a controllare l'affinità delle anime ma non ci riusciva; Black Star doveva essersi reso conto di come era diventata seria perchè la strinse a sé e le diede un bacio sulla testa sussurrandole in modo che solo lei potesse sentire -Non ti preoccupare andrà tutto bene vedrai...- lei sorrise e tornò la serenità. Arrivati a scuola le cominciarono a scivolare delle lacrime sulle guance e quando se ne rese conto il ragazzo preoccupato la strinse a sé e invitò gli altri a proseguire. Quando furono soli le chiese -Che cosa succede??Mi stai facendo preoccupare piccola mia...- e lei rispose -Ecco pensavo a ciò che potrebbe accadere...- 
-Hai paura di morire??- le chiese allora lui ma lei rispose guardandolo negli occhi -Si ma non tanta quanta ne ho di perdere te amore mio, non posso pensare all'idea di lasciarti, ti farei soffrire e questo pensiero mi tormenta, rinuncerei a tutto per te... ai miei poteri, anche ad essere una sirena se dovesse servire, tutto pur di non perderti tesoro mio, sei così importante per me... -a quelle parole Black Star l'aveva abbracciata forte e lei aveva affondato il viso nel petto di lui, poi il ragazzo le disse -Non occorre che tu rinunci a tutto questo per me... io desidero avere soltanto il tuo cuore... non importa il resto amore mio..- lei si alzò in punta di piedi, si avvicinò a lui e lo baciò con tutta sé stessa perdendosi in quel piacere immenso. Una volta che si fu calmata entrarono nella scuola e si diressero all'aula scolastica, entrarono ed il professore li guardò con un'espressione di timore mista a felicità e disse loro - Noi dobbiamo parlare. -uscirono tutti e tre dalla stanza ed entrarono in quella accanto; il professore chiuse la porta e chiese ad Amy di insonorizzarla. Una volta fatto si mise seduto e chiese -Come è andata con la visione??Alla fine era vera?? e con Kid?? Ti ha riferto ciò che gli avevo chiesto di dirti?? Come l'ha presa?? - Amy divertita disse -Una domanda alla volta Anselm per favore... - lui rapido si alzò in piedi e fece un inchino davanti a lei dicendo -Ah signorina...sono contento che abbiate ritrovato la memoria principessa Amy..-lei ancora più divertita si avvicinò a lui gli prese le mani tra le sue e disse -Non è il caso che ti inchini davanti a me in questo modo Anselm... - ma lui ribatté -Invece si principessa è mio dovere farlo... - lei scoppiò a ridere per poi abbracciarlo e dire -Ah quanto mi sei mancato... - e lui -Anche voi mi siete mancata signorina... - a quel punto Black Star intervenne dicendo -Mi dispiace disturbare ma potreste farmi capire.... Chi è Anselm?? e poi dove è il professore?? e perchè ti ha chiamata "principessa Amy" ?? - e Anselm - Come osi dare del tu alla pricipessa di tutti i mari giovanotto?? - Amy che non riusciva più a trattenersi dal ridere disse ad Anselm - Hey lui è il mio ragazzo e può chiamarmi come vuole ok?? non c'è bisogno di scaldarsi tanto Anselm... -Black Star le si avvicinò e disse- Quindi è vero??tu sei la principessa di tutti i mari?? Come sei finita qui, cioè...come mai avevi perso tutti i ricordi della sirena?? -e lei piano rispose -Ecco la verità è che nel mio regno cominciavano ad accadere cose strane a causa dell'inquinamento dell'altro mondo così ho deciso di intraprendere una battaglia contro coloro che lo stavano distruggendo, prevedendo l'alta probabilità che avevo di perdere la memoria ho chiesto ad Anselm di dire quelle parole per farmela tornare quando sarebbe stato il momento giusto, cioè quando la mia reincarnazione umana fosse stata pronta. A proposito del professore, Anselm lo ha addormentato e ha preso il suo posto, adesso si trova nel mio regno, appena possibile si rieffettuerà lo scambio- indicando Anselm continuò - lui tornerà nel mio regno e riporterà qui il professore, non è vero Anselm?? -lui con lo sguardo pieno di rassegnazione annuì e fece un inchino -Sarà fatto Vostra Altezza. - Lei guardò Black Star che le si avvicinò ancora di più fino a poterle sussurrare nell'orecchio -Wow ho baciato una principessa.. - Amy si girò verso di lui sorridendo e lo baciò ancora una volta, con dolcezza. Finchè lui non si staccò e disse -Allora devo supporre che tu sia qui per un motivo, giusto??- la principessa rispose guardandolo negli occhi -No, sono venuta qui per il motivo che conosci anche tu visto che non avevo ricordi di essere una principessa sirena con dei poteri magici, devi sapere che sono l'unica in tutto il mondo ad essere sia una sirena che una maga... perchè mia madre è una sirena mentre mio padre era un mago quindi ho ereditato i poteri di tutti e due... mio padre è morto quando avevo appena quattro anni e da allora mia madre e Anselm mi hanno cresciuta è per questo che gli sono così affezionata..-si avvicinò all'anziano maggiordomo e lo abbracciò forte. Quando si sciolse dall'abbraccio tornò da Black Star e disse triste -Anche se con te sono sicura che vivrò felicemente un giorno sarò costretta a tornare nel mio regno e lasciare la terra, ma finchè regnerà mia madre, la regina, potrò vivere qui con te... quando accadrà sono sicura che sarà molto difficile lasciarti amore mio... non posso farti venire con me purtroppo altrimenti sconvolgerei la tua vita... fino a quel momento però voglio vivere al meglio ogni istante insieme... adesso è meglio se torniate nell'aula e mi raccomando di non dire niente a nessuno per ora ok??? -il ragazzo la strinse forte e la baciò per poi tornare nella stanza accanto con Anselm. Una volta sola Amy scoppiò in lacrime e si inginocchiò a terra con il viso tra le mani. 
Intanto nell'aula scolastica accanto Black Star aveva preso posto ed il "professore" aveva iniziato a spiegare, il ragazzo però stava facendo tutto tranne che seguire la lezione, pensava alla principessa sirena nella stanza accanto, pensava che era la sua ragazza, pensava a come poter scoprire se le loro anime erano fatte per stare insieme, pensava che un giorno sarebbe andata via per sempre, quel pensiero lo rattristò così cercò di pensare a cose belle, come il sogno che aveva fatto quella notte e si lasciò guidare dalla fantasia per potersi immaginare Amy su di lui come quella mattina, era un pensiero eccitante ma ora dovevano scoprire se le loro anime erano fatte per stare insieme, se non lo fossero state non avrebbero potuto congiungersi e sarebbe stata una tortura ma per lei avrebbe fatto tutto, anche sopportare l'idea di non poterla fare sua... 

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