Lettera a un papà mai conosciuto.

di AlessiaWrite
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo. ***
Capitolo 2: *** Cara mamma - Capitolo II ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo. ***


E' difficile scegliere, conoscerti o ignorarti? 
Ho 16 anni e da poco mi è stata detta la verità. Ho sempre pensato che eri morto e invece, vengo a scoprire che mi hai abbandonato, papà. 
Perchè l'hai fatto? Forse non ti piacevo?
Forse avevi paura di questa grande responsabilità, un figlio?
Oppure non avevi i soldi per mantenere me e la mamma? Cos'è stato che ti ha impedito di conoscermi. 
Cosa so di te? So solo il tuo nome. Cosa ho di te? Ho solo una vecchia foto di te e la mamma.
Uno stupido errore mi ha fatto nascere, ma sono stato l'errore più bello della vita di mamma, e l'errore più grande della tua vita.
Invidio molto gli altri bambini. Tutti corrono con il loro padre. Tutti salgono sulle spalle del loro padre. Tutti lo abracciono, e io posso tenere solo tenere stretta questa foto al cuore.
Non ti conosco, non ho il tuo numero, non mi hai mai visto, so soltanto dove abiti.
New York, 13 Street n° 18.
Cazzo, ho 16 anni, che cavolo ci faccio ancora qua? Posso cavarmela da sola, posso conoscerti. 
Ma un dubbio mi assale, e..se ti arrabbierai vedendomi? Se fosse tutto uno sbaglio?
Non potrei mai perdonarmelo.
Mi stai facendo soffrire, questa sarà un'ennesima lettera che non verrà spedita, ma che rimarrà chiusa nel mio cassetto, insieme a tutte le altre.
Perchè non mi dai un segnale? Sono indecisa, se conoscerti o no. 
Non mi resta che ascoltare il cuore e non dar conto alla testa.
La testa mi dice, che non devo conoscerti, che mi hai sempre disprezzato e che ora non meriti il mio perdono, ma il mio cuore, il mio piccolo cuore, mi dice che devo conoscerti che si deve sempre dare una possibilità, che tutti possiamo sbagliare, non siamo perfetti.
Non so se chiamarti papà o chiamarti col tuo nome. 
Seguirò il mio cuore, prima o poi, partirò, anche se darò un enorme dispiacere alla mamma. 

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Capitolo 2
*** Cara mamma - Capitolo II ***


Cara mamma, 
ho preso la mia decisione, ho deciso di partire. La destinazione? Le braccia di mio padre. 
Cosa mi ha spinto a fare questa enorme stupidaggine? Il mio cuore, che ha il bisogno di completarsi,
di completarsi con una figura paterna. 
Probabilmente, quando la leggerai, io sarò in un pullman diretto a New York, con un borsone in mano,
le cuffie nelle orecchie e canzoni tristi, che mi aiutano a riflettere.
Non preoccuparti, mi bastano i soldi per il viaggio e per il soggiorno nella Grande Mela.
Scusa se non ti ho salutato, scusa se non ti ho avvertita, scusami di tutto mamma.
L'unica cosa che voglio in questo momento, è abbracciare mio padre, abbracciare quell'uomo sconosciuto a me stessa.
Lo so, sarà molto difficile, non l'ho mai visto in tutta la mia vita, ho soltanto una sua foto, conosco il suo nome e il suo indirizzo.
Ma cosa posso fare? Non posso di certo presentarmi davanti porta sua e dire: 'Ciao papà, sono tua figlia!' Potresti darmi un consiglio?
Non so davvero che fare, avrei voglia di tornare da te, ma la voglia di incontrare mio padre è ancora più grande.
Voglio conoscere la vita di mio padre, quello che fa, se ha un'altra famiglia, se ho una sorellastra o un fratellastro.
Non sarebbe bella una famiglia allargata? Ma sarebbe ancora meglio una sola famiglia, la nostra, unita.
Sto piangendo, ho voglia di sfocarmi con qualcuno, di urlare al mondo che la vita ce l'ha con me.
Cosa ho fatto di male da meritarmi tutto questo? Sono una ragazza, sono stata una bambina, sono buona, sono un dono dal cielo.
Mamma, ti prego, scrivimi presto un e-mail di conforto, ne ho davvero bisogno in questo momento. Ti voglio bene mamma.
                                                                   
                                                                                                                                                                                                            Tua figlia, Jennifer

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